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Onda ecologica
KLIMATORIUM, LEMVIG
INAUGURATO IN DANIMARCA IL NUOVO HUB DI RICERCA SUL CLIMA PROGETTATO DA 3XN E SLA CONIUGANDO MATERIALI SEMPLICI E STRATEGIE DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE
A Lemvig, importante centro portuale di 18.000 abitanti sulla costa occidentale della Danimarca, Klimatorium è un ambiente espositivo di divulgazione sui temi ambientali e un polo di ricerca dedicato al cambiamento climatico.
Il progetto integrato combina l’architettura pragmatica di 3XN con la protezione dalle inondazioni studiata da SLA per lo spazio pubblico che circonda l’edificio, formato da una piazza e da un piccolo molo in legno.
Il porto di Lemvig è in fase di ammodernamento per proteggerlo da future inondazioni; seguendo questo stesso principio, i progettisti di SLA hanno così strutturato l’area intorno a Klimatorium per adattarsi a nuove soluzioni difensive.
Rettilineo e rigoroso, l’edificio è caratterizzato da una grande onda in legno che ne segna la facciata principale, creando sedute esposte a sud e rivolte alla nuova piazza. Si tratta di un motivo ispirato alle caratteristiche barche da pesca di Lemvig e di un omaggio alla storia culturale della zona e alle usanze edilizie locali.
L’onda è anche un richiamo anche alle gravi sfide che dobbiamo affrontare a causa del cambiament o climatico. Il primo piano è circondato da doghe di legno tinte di nero, che danno all’edificio un aspetto semplice e rustico e lo proteggono dalla luce solare diretta. La facciata di vetro del piano terra lo fa apparire sospeso, conferendo leggerezza all’insieme. “Un elemento chiave del progetto è stato quello di creare un edificio invitante con chiari riferimenti alla sua funzione e alla sua posizione nel porto. L’onda rivestita in legno conferisce all’edificio una forte identità. Sia all’interno sia all’esterno, diventa un punto di ritrovo e un luogo di incontro per i dipendenti e i visitatori del Klimatorium e per gli abitanti di Lemvig” spiega Jan Ammundsen, senior partner di 3XN. L’edificio si sviluppa su due livelli, strutturati per rispondere alle diverse esigenze di esposizione e ricerca. All’interno sono presenti sobri ed essenziali spazi per uffici, sale riunioni, una caffetteria e un’area espositiva, queste ultime aperte al pubblico. Gli spazi esterni sono stati progettati da SLA seguendo le linee isobare di Lemvig, per creare così un Green Climate Corridor, il corridoio climatico fulcro dell’intervento, che in parte è un paesaggio espositivo per gli utenti del Klimatorium e in parte è uno spazio di verde pubblico con specie native resistenti che prosperano in ambienti costieri salati. Gli alberi sono stati piantati in modo da spezzare il vento, ottimizzare il microclima e fornire spazio per una serie di attività come un parco giochi acquatico, il parkour e un campo sportivo. La difesa dalle inondazioni è completamente integrata nello spazio urbano, in modo da non separare il mare dalla città, ma al contrario rafforza la connessione con l’acqua ■
CREDITI
Località Lemvig, Danimarca
Committente Lemvig Vand & Spildevand e municipalità di Lemvig
Progetto architettonico 3XN
Architettura del paesaggio SLA
Consulente tecnico, ingegneria Orbicon
Dimensione 1.600 mq
3XN
Fondato nel 1986 ad Aarhus, Danimarca, lo studio guidato da Kim Hertforth Nielsen (Aarhus, 1954) con i senior partner Jan Ammundsen, Jeanette Hansen, Kasper Guldager Jensen e Audun Opdal, ha sede a Copenhagen e uffi ci a New York, Sidney, Londra e Stoccolma. La dichiarazione che si legge in apertura del sito – we believe that architecture shapes behaviour – dice molto dell’approccio al progetto di 3XN, che dedica grande attenzione alla qualità dello spazio, così che la composizione formale ne è la conseguenza. Lo studio traduce per un pubblico globale la tradizione scandinava di chiarezza espressiva e generosità. T
ra i progetti realizzati, la Royal Arena e il Blue Planet National Aquarium a Copenhagen, la sala per concerti Muziekgebouw di Amsterdam, la sede del Comitato Olimpico di Losanna (con Itten+Brechbühl), l’edifi cio per uffi ci Cube Berlin. In consegna quest’anno sono previsti tra gli altri la SAP Garden Sport Arena che sostituirà il velodromo olimpico a Monaco di Baviera e gli hq di Schüco a Bielefeld, in Germania.
Nel 2007 lo studio ha dato vita a GXN, centro di ricerca e di consulenza sulla sostenibilità in architettura e nelle costruzioni.
www.3xn.com
Una conversazione con Kim Nielsen
La buona architettura migliora il comportamento
di Antonio Morlacchi
Incontriamo Kim Nielsen in un caffè di Corso Magenta. Sono i primi giorni di settembre e come sempre Kim è a Milano per la design week. A un primo sguardo, il Klimatorium ci aveva colpito per quella facciata in legno a onda che diventa spazio pubblico di incontro e per il sorprendente volume interno, ma ci rendiamo conto che c’è molto di più.
«Certo. Forse per il nostro studio è un piccolo progetto ma per una cittadina di 18mila abitanti nel nord-ovest dello Jutland è una cosa importante – ci dice Nielsen – è un polo di attrazione vicino al porto, il principale centro economico di Lemvig. Poi non è solo l’edificio in sé, è un intervento urbano sviluppato in collaborazione con SLA, con la creazione di una piazza e del piccolo molo in legno antistante. E la cosa più interessante è che la piazza e le aree di gioco sono nello stesso tempo altrettante forme di resilienza, strumenti per adattarsi agli effetti del cambiamento climatico senza negare la relazione con la natura, in questo caso con il mare. Al contrario, non ci sono dighe o barriere protettive ma semplicemente qualcosa che, come i giunchi, resiste a situazioni avverse e poi torna a essere spazio pubblico».
È davvero convinto, come scrivete sul sito, che l’architettura possa dare forma ai comportamenti?
«Sì, profondamente. Tutto il nostro lavoro parte da questa convinzione. Una buona architettura rende le persone più aperte, curiose, permette loro di incontrarsi, di avviare conversazioni che potranno trasformarsi in relazioni più profonde. Può favorire l’apprendimento e la guarigione. E migliorando i comportamenti individuali la buona architettura migliora anche la città».
Gli edifici che progettate non sono facilmente identificabili come opera di 3XN, sono alquanto diversi l’uno dall’altro.
«Ogni progetto deve saper leggere e interpretare i caratteri del luogo, tradurre le richieste del committente in una qualità spaziale che è fatta dei materiali, della luce del posto. Ma soprattutto, la forma esterna è solo la cornice delle relazioni che le persone svilupperanno all’interno. Ovviamente sono un architetto e quindi mi piace creare forme belle, ma solo se poi assumono un significato. Disegnare una forma per il piacere di lasciare il proprio segno non è il nostro lavoro».
Come centro espositivo il Klimatorium dovrebbe aiutare i visitatori a essere più consapevoli sui temi ambientali ed è anche un effettivo centro di ricerca sui cambiamenti climatici. Qual è il vostro approccio alle tematiche ambientali?
«Tre anni fa abbiamo consegnato l’edifi cio più sostenibile del mondo: la nuova sede del Comitato Olimpico di Losanna è il solo edifi cio con un punteggio Leed di 93 su 100, e il Leed non misura solo il risparmio di risorse e di energia ma il benessere delle persone, l’impatto sui trasporti e sulla città, l’efficacia di strategie bioclimatiche e così via. Intendo dire che la sostenibilità funziona solo se viene intesa come un tutto. Un’architettura deve esser sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico. Inoltre dobbiamo cambiare profondamente il nostro approccio: non è sostenibile demolire e ricostruire, non è sostenibile cambiare lo smartphone ogni anno, ciò che va cambiato davvero è l’approccio, da un’economia lineare, che preleva risorse per trasformarle in qualcos’altro e alla fi ne questo qualcosa si trasforma in un rifiuto, a un’economia circolare che sia capace di riutilizzare, trasformandoli, anche i rifiuti».
È questo ciò che fa GXN?
«Sì, le tematiche ambientali richedono un lavoro a tempo pieno. Nel 2007 abbiamo dato vita a GXN, la divisione green dello studio che oltre alla ricerca agisce come consulente ambientale nello sviluppo dei progetti».
Avete anche altre divisioni specializzate?
«Tre anni fa abbiamo lanciato 3XN Design, che si occupa di interni e di product design. Proprio per ciò che dicevo all’inizio, perché le persone stiano bene all’interno di uno spazio è importante progettare bene anche il fi t-out degli interni e gli arredi».