VistaCASA n°86

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Anno XIV € 4,50

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771974

924005

ISSN:1974-9244

20183

bm Editore Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (convertito in legge 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, NE/UD editore

ARREDAMENTO ARCHITETTURA BIOEDILIZIA DESIGN

05/06

/18

N.86

Bimestrale di Cultura dell’Abitare del FRIULI VENEZIA GIULIA


L’energia del legno, — l’armonia dello spazio DomusGaia, Building Emotions


Photo: Ikon

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A N CHE SE D UT I SI VA L O N TA N O

S edia Fratina, d esig n Emilio Nanni / Tav olo Grap ev ine, des ign Eg idio Panzera.

Da più di un secolo p ro g e t t i a m o s e d i e e o g g e t t i d i de si gn c h e d a l c u o re d e l F r i u l i a r r i v a n o i n t ut t o i l mo n do .

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EDITORIALE

“Tradizione” è la parola che lega la rubrica dedicata all’architettura che potrete trovare in questo numero: un edificio strettamente legato al territorio in cui il paesaggio si fonde al contesto che lo circonda grazie all’utilizzo dei materiali scelti appositamente per rendere l’architettura mimetica e discreta, un lavoro ad hoc che abbiamo scelto per la nostra copertina. Discrezione è anche il leitmotiv delle nuove proposte per l’arredo esterno: se fino a qualche tempo fa il trend era stupire con colori vitaminici, quest’anno si punta a tonalità più misurate dove il beige, il bianco e i colori neutri la fanno da padrone. Al contrario, per l’arredo interno la tendenza esplosa al Salone del Mobile di Milano 2018 è l’utilizzo del colore rosso in tutte sue declinazioni e in tutte le forme possibili. A proposito del Salone del Mobile, non potete perdervi il nostro speciale dedicato alla settimana più importante del design internazionale: nel nostro speciale tiriamo le somme di un’edizione sfavillante che ha dato particolare importanza ai designer emergenti under 30. Con questo numero inoltre, diamo il via alla nuova rubrica che dà la possibilità ai professionisti di pubblicare i loro progetti grazie al contest in collaborazione con l’ordine degli architetti della provincia di Udine. Sfogliando queste pagine troverete i primi due progetti selezionati dalla nostra commissione speciale. Infine vi proponiamo un posto segreto che vi verrà svelato... quasi a voler rendere il grande pubblico partecipe della sua raffinata bellezza retrò, scoprite il servizio completo all’interno della rivista, rimarrete stupiti da questo piccolo angolo nascosto a due passi da Udine.

Spazio Marchi | Foto di: Virginie Foubert

Il Direttore Editoriale

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LA VOCE DEL LEGNO, LA PORTA CHE VIVE OLTRE IL TEMPO

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SOMMARIO 03. EDITORIALE 28

14. HOME DECOR

84. DESIGN

ARCHITETTURA

28. Architettura nel Paesaggio_

Gli spazi si estendono oltre l’orizzonte

42. La Nuova Sede di Bosch_

Grattoni1892 ha saputo dimostrare grandi capacità progettuali: i colori scelti per l’intero progetto spaziano dal legno di rovere naturale al bianco e grigio, che rispecchiano l’idea di un ambiente professionale, tecnico e pulito.

52. Mr. Simon Botanico Alchimista_

Il primo Secret Bar a Udine tra eclettismo e arredi vintage.

68. Villa White Daisy_

Un progetto che vuole essere un approccio alla sostenibilità.


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105

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19. 90.

vistacasa chiama gli architetti_ speciale PRODOTTI_TENDENZE_IDEE

Outdoor

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98.

design in vetrina_ Red Power

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IV

COSTRUIRE CON LA NATURA Legno oggi significa pensare in termini di biodiversità ed avere artigiani che lo prelevano nel totale rispetto dell’ambiente e lo lavorano al fine di restituire un prodotto finito sicuro ed ecosostenibile. Questo materiale rappresenta un modello di sostenibilità ed economia circolare che ci permette di apprezzare la straordinaria ricchezza forestale del nostro territorio, anche attraverso un processo virtuoso di certificazione che garantisce la provenienza del legname e la sua gestione forestale. DomusGaia, azienda certificata PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification), promuove la cura dei boschi in selvicoltura naturalistica per proteggere la biodiversità ed assicurare la rinnovabilità delle essenze arboree. Lavorare eticamente e responsabilmente oggi rappresenta per DomusGaia un valore imprescindibile capace di valorizzare la cultura del “buon costruire” e il territorio sviluppando su larga scala una coscienza ecologica attraverso una catena di custodia trasparente e tracciabile. QUALITÀ CERTIFICATA Per “certificazione della gestione forestale” si intende una procedura di verifica riconosciuta e collaudata che conduca all’emissione, da parte di un organismo indipendente, di un certificato che attesta che le forme di gestione boschiva rispondono a determinati requisiti di “sostenibilità”. Oggi essere azienda certificata PEFC, significa garantire l’origine controllata del legname utilizzato, attraverso una filiera di qualità che parte dalle foreste e giunge all’interno delle nostre realizzazioni. I criteri e gli indicatori proposti dal Programma per il riconoscimento di schemi nazionali di Certificazione Forestale (PEFC) prendono spunto dalla necessità di attuare una gestione ecologicamente appropriata, ma anche mirata al conseguimento di benefici sociali ed economicamente valida.

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Foto: Virginie Foubert


HOME DÉCOR

A CURA DI Tiziana Barison

il colore

e i suoi significati

Il colore può essere analizzato sotto molteplici aspetti: come fenomeno fisico, compito riservato agli scienziati come Isaac Newton che nel 1666 scompose la luce bianca in raggi colorati; come fenomeno culturale, gli antropologi sulla tomba di Hei-Hin nella Mongolia del VI secolo hanno trovato ben 11 modi diversi per definire il marrone; come valore universale, il filosofo e psichiatra Jung (1875-1961) lo definì un archetipo e ipotizzò una correlazione fra i suoi “tipi psicologici” e i colori; e infine come fenomeno emotivo, l’aspetto che personalmente mi interessa maggiormente, Goethe nel 1810 scrisse un tomo sulla “Teoria del colore”, ripreso da Hitten con i suoi “accordi cromatici soggettivi” che divengono lo specchio dell’anima delle persone.


HOME DÈCOR

Nelle prossime righe farò una breve digressione su ogni colore, fornendovi qualche informazione difficilmente reperibile se non da professionista e studioso di tessuti. Condividere il mio sapere con voi per me è un piacere: incontrarvi per strada o ricevere le vostre mail con i vostri commenti e complimenti è una vera gioia, vi segnalerò quindi una serie di curiosità davvero interessanti. Il ROSSO: è in assoluto il colore più ricco di simbologie, il suo significato arcaico rappresenta il sangue e il fuoco, la vita e la morte. Il rosso ha rappresentato spesso anche il potere religioso: nelle raffigurazioni dei primi cristiani si può notare spesso una croce rossa disegnata sul petto in rappresentazione del sangue di Cristo. Alcuni di questi vengono denominati “gli ospedalieri”: e proprio da quì che nasce la Croce Rossa italiana. Il rosso simboleggia anche l’ira, la passione, la guerra e la rivoluzione. Nello zodiaco viene accostato al segno dell’ariete e dello scorpione. Nell’abbigliamento viene indossato dalle donne fino al 1810, data in cui abbiamo l’ultimo ritratto di una donna vestita di rosso. In seguito questo colore diventa sinonimo di donna poco onesta e viene associato alla prostituzione. Nel 1815 compare l’ideologia della “donna angelo” che si veste con colori spenti e sbiaditi: vengono introdotti i colori “polvere delle rovine”, “cenere del Vesuvio”, “edera” e “respiro represso”. Queste donne, chiuse nei loro corsetti accollati, spesso erano asmatiche e dall’incarnato pallido, proprio come i colori con cui si vestivano. Il BLU: ha un excursus storico completamente diverso dal rosso. Specialmente in occidente è l’unico colore che non è mai stato proibito od obbligato. Per comprendere come mai spesso si associa un significato trieste e decadente a questo colore vi devo raccontare una breve storia. Per ottenere il blu sono neccessarie due sostanze coloranti: il guado, che si ricava dalla pianta Isatis Tintoria coltivata nell’emisfero nord del pianeta; e l’indaco che invece viene usato nell’emisfero sud, il cui nome deriva dall’India, suo principale produttore. A nord delle Alpi la potente “Corporazione dei tintori di guado” diede inizio a una feroce opposizione all’impiego dell’indaco agevolando la diffusione di quelle che oggi potremmo definire fake-news. Calunnie di ogni tipo che hanno creato una serie di termini con accezione negativa che tutt’oggi vengo utilizzati nel mondo contemporaneo: blue Monday, blue mood, blue song, blue balls, ecc... Nella letteratura di corte il cavaliere azzurro è colui che vuole vincere per amore della sua donna: è contraddistinto dalla lealtà e dalla onestà, è innamorato e idealista. Da qui proviene la caratterizzazione del Principe azzurro delle favole. IL GIALLO: è il colore che l’occhio umano percepisce meglio rispetto agli altri. Nelle culture del bacino mediterraneo è stato spesso usato per segnalare un pericolo, mentre in Oriente è il colore del sole e del drago imperiale. Nell’India Mogul invece è il colore che rappresenta l’elite sociale. Spesso viene associato anche al colore dell’inganno, del tradimento e dell’usura: se osservate con attenzione il quadro “Ultima Cena” di Leonardo da Vinci, Giuda indossa una veste gialla. Nel 1774 Goethe scrive “I dolori del giovane Werther”: nell’incontro di Werther con Lotte egli indossa un frac azzurro con dei calzoni gialli, sarà lo stesso abito che indosserà quando si suiciderà per amore di lei. Da qui alla fine del ‘700 il giallo viene investito da una connotazione triste, ma allo stesso tempo tutti i giovani innamorati indosseranno giacca azzurra e pantalone giallo, lanciando una nova moda. Nel 1890 Charlotte Perkins Giliam scrive “The yellow wallpaper”: breve narrazione, esposta sotto forma di diario, che ci racconta di una donna condotta alla follia perché ossessionata dalla carta da parati di colore giallo che ricopre i muri della sua stanza... è proprio questo libro a sancire il via all’associazione giallo=follia. IL VERDE: non esiste in natura nessuna sostanza tintoria che ci regala il verde, esso è il risultato della mescolanza del giallo e del blu. Per i cristiani è il colore che rappresenta una delle virtù teologali: la speranza. Il verde è anche il colore del mese di maggio, per antonomasia il mese della caccia, dei tornei e dell’amore. Nel mito medievale di Isotta e Tristano la principessa Isotta, vestita di verde, porge a Tristano l’elisir d’amor che, dopo averlo bevuto, comparirà sempre vestito di verde. Il 26 maggio 1805, durante l’incoronazione di Napoleone Bonaparte a Re d’Italia, il nuovo reggente indossò un mantello “verde patria”. Nel 1814 a Schweinfurt un chimico inventa un verde brillante e vivace, cosa impossibile fino ad allora, ottenuto attraverso dei trucioli di rame sciolti nell’arsenico: fu prodotto su scala industriale e utilizzato per colorare drappeggi e carte da parati. Il pigmento divenne causa di morti in un primo momento inspiegabili, decessi riscontrati soprattutto in bambini che dormivano in stanze tappezzate con questo colore: il verde di Schweinfurt rilasciava arsenico, sostanza altamente nociva che porta alla morte. Spero di aver sufficientemente colorato il vostro bagaglio culturale cercando di darvi qualche breve accenno e informazione riguardo ai quattro colori principali. Per chi volesse approfondire questo argomento vi consiglio un’interessante lettura: “CROMORAMA” di Riccardo Falcinelli. Il mio colore è sicuramente il rosso, simbolo del fuoco, riesce a rappresentare molto bene il mio carattere... e voi di che colore siete?

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VISTACASA CHIAMA GLI ARCHITETTI

Bimestrale di Cultura dell’Abitare del FRIULI VENEZIA GIULIA

chiama gli

architetti Le cinque pagine che seguono rappresentano la concretizzazione di un un progetto che l’Ordine ha fortemente voluto ed in cui crede molto. Creare una sinergia virtuosa con la rivista che state sfogliando era una necessità, dal momento che Vista Casa rappresenta di fatto l’unica rivista di settore che nasce in questo territorio. Per questo motivo da sempre abbiamo creduto che dovesse intensificare lo spazio dedicato agli architetti ed è per questo che l’Ordine, che di fatto li rappresenta, ha deciso di attivarsi direttamente. L’idea di una sorta di concorso o meglio di una “call” a tutti i colleghi, sollecitati ad inviare i loro progetti è da subito sembrata la migliore soluzione per poter dar spazio a progetti di qualità.

Non è la fotografia, bensì il disegno quel momento che tutto contiene e anticipa, perché il risultato e lo spazio sono già ben chiari nella mente. Abbiamo quindi voluto con forza che ci fossero i disegni di progetto e confidiamo che questo nostro velato, ma non troppo, suggerimento vada ad interessare tutti i progetti presenti sulla rivista d’ora in poi in una sorta di contagio virtuoso.

Noterete nei progetti rappresentati in queste pagine anche una piccola ma grande differenza rispetto agli altri, validissimi, progetti presentati in questo numero e cioè la presenza, dei disegni architettonici. Crediamo infatti fermamente che l’architettura debba essere anche raccontata attraverso il disegno che è sempre e comunque il punto di partenza e la sintesi del nostro lavoro intellettuale in quanto architetti.

Nel ringraziare quindi nuovamente Vista Casa rinnoviamo l’invito ai colleghi iscritti all’Ordine della Provincia di Udine a continuare a mandare i loro progetti all’indirizzo mail commerciale@bmeditore.com. La Commissione composta da tre consiglieri dell’Ordine e tre membri della redazione di Vista Casa continuerà a selezionare due progetti meritevoli da pubblicare sul prossimo numero.

La forza di un’iniziativa, qualunque essa sia, sta nella sua ripetizione e ricorrenza che permettono una capitalizzazione dei risultati. È per questo motivo che questo primo esperimento crediamo debba essere solo l’inizio di un’abitudine che dovrà divenire costate ad ogni numero.

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VISTACASA CHIAMA GLI ARCHITETTI PROGETTO - A

la casa nella collina friulana PROGETTO - A // VISTACASA CHIAMA GLI ARCHITETTI Progetto: arch. Alessandro Zuccolo Foto: Orazio Pugliese L’intervento di rigenerazione dell’edificio rurale di tre piani posto nella zona collinare friulana riserva particolare attenzione al rispetto della morfologia dell’edificio esistente e al recupero dei materiali originali. Il paramento murario, composto da ciottoli di fiume e pietra di origine calcarea è stato restaurato e consolidato valorizzandone così la tessitura e le qualità estetiche intrinseche nella tecnologia costruttiva, elementare ma raffinatissima. La nuova copertura ventilata, dotata di 14 cm di strato isolante e di pacchetto stratigrafico di oltre 40 cm, è stata mantenuta nei rapporti proporzionali pre-intervento, avendo cura di non schiacciare l’edificio sotto il suo peso formale; la leggerezza delle vecchie coperture formate dalla sola carpenteria in legno e dei coppi a canale singolo è stata così mantenuta, nonostante la riprogettazione del sistema tetto sia stata eseguita rispettando i criteri del risparmio energetico. Le leggere traslazioni dei nuovi cordoli in cemento armato rispetto alle murature perimetrali permettono la valorizzazione del paramento murario e la distinzione dal sistema copertura.


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TRAVE DI COLMO cm 20X28 (vedi prog. strutture)

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M1a

PEND. MIN. 1%

40

PEND. MIN. 1%

APERTURA A SOLA RIBALTA

M1a

CORDOLO C.A. sez. 35x20 cm (vedi prog. strutture) 180 SOTTOTRAVE

CORDOLO C.A. sez. 35x20 cm (vedi prog. strutture) INTRADOSSO LINDA DA 80 cm IN TAVELLE DI LATERIZIO

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H. MAX 900 cm

38

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65

POZZETTO

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GHIAIA

POZZETTO

-0.02

1.50

+0.00

PEND. MIN. 1%

POZZETTO

SEZIONE b-b

S1

50

VENTILAZ. VUOTO SAN.

S1 +0.00

-0.02

S1a 65

H. MAX 453

M1a

+2.96 INTRADOSSO LINDA DA 80 cm IN TAVELLE DI LATERIZIO

M1

+0.00

S2

M1 SOTTOTRAVE

108

SOTTOTRAVE

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CORDOLO C.A. sez. 35x20 cm (vedi prog. strutture) ARGILLA ESPANSA

INTRADOSSO LINDA DA 80 cm IN TAVELLE DI LATERIZIO

PEND. MIN. 1%

TRAVE DI COLMO cm 20X28 (vedi prog. strutture)

TRAVE cm 10X13 (vedi prog. strutture)

CORDOLO C.A. sez. 35x20 cm (vedi prog. strutture)

100

250

S3

SOTTOFONDO CEMENTIZIO ESISTENTE

-0.59

SEZIONE a-a

1.50

La scomposizione del volume dell’edificio in sistemi funzionali dona al manufatto rigenerato un nuovo dinamismo. Il marmorino a grana grossa copre le parti di muratura esterna pre-esistente realizzate con blocchi cementizi ed altri materiali eterogenei. L’attacco a terra è stato risolto con la realizzazione di un marciapiede cementizio finito con la sola scopatura superficiale. All’interno sono state realizzate delle contropareti a secco con interposto uno strato isolante ad alta densità per ottimizzare al massimo lo sfruttamento del volume interno. Alcune parti dei muri portanti interni sono stati restaurati e lasciati a vista. La pavimentazione è stata finita con un pavimento industriale in cemento finito lisciato al quarzo e impermeabilizzato con la stesura di un film protettivo trasparente e satinato. In genere tutte le scelte stilistiche interne sono improntate alla semplicità sia esecutiva che dei materiali utilizzati per le finiture. Il nuovo si relaziona quindi con l’esistente riproponendo oggi un atteggiamento di allora, fatto di scelte di razionalismo minimale, dettato dalla scarsa tecnologia e reperibilità da materia prima.

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VISTACASA CHIAMA GLI ARCHITETTI PROGETTO - A

EDIFICIO ALTRA PROPRIETA'

COPERTURA IN COPPI A CANALE SINGOLO

SUPERFICIE INTONACATA BIANCA PARAMENTO MURARIO IN CIOTTOLI

CORDOLO IN C.A. INTONACATO BIANCO CORNICE FINESTRA INTONACATA BIANCA

PARETE IN BLOCCHI DI CEMENTO SERRAMENTI IN LEGNO SUPERFICIE INTONACATA BIANCA +0.00 (quota pavimento interno)

-0.02 (quota marciapiede)

-0.02 (quota marciapiede)

+0.00

PROSPETTO SUD

1.100

EDIFICIO ALTRA PROPRIETA' COPERTURA IN COPPI A CANALE SINGOLO

SUPERFICIE INTONACATA BIANCA PARAMENTO MURARIO IN CIOTTOLI

CORDOLO IN C.A. INTONACATO BIANCO

CORNICE FINESTRA INTONACATA BIANCA INTONACO

COPERTURA IN COPPI A CANALE SINGOLO

INTONACO

PERGOLA IN LEGNO SERRAMENTI IN LEGNO SUPERFICIE INTONACATA BIANCA

+0.00

+0.00 -0.70

-0.98

-1.07 -1.45

PROSPETTO NORD

1.100

COPERTURA IN COPPI A CANALE SINGOLO PENDENZA 40%

SPORTO CON STRUTTURA LIGNEA E SOTTOTEGOLA IN LATERIZIO A VISTA SUPERFICIE INTONACATA BIANCA

PARAMENTO MURARIO IN CIOTTOLI

COPERTURA IN COPPI A CANALE SINGOLO PENDENZA 40% SPORTO CON STRUTTURA LIGNEA E SOTTOTEGOLA IN LATERIZIO A VISTA SUPERFICIE INTONACATA BIANCA PERGOLA LIGNEA

+0.00

PROSPETTO OVEST

1.100


VISTACASA CHIAMA GLI ARCHITETTI PROGETTO - B

volumi e linee minimali PROGETTO - B // VISTACASA CHIAMA GLI ARCHITETTI

Progetto: aBC - Davide Ciaravella + Francesco Bozzini Foto: arch. Davide Ciaravella L’Intervento di ristrutturazione si trova nei pressi di una stazione ferroviaria e tratta del recupero di un piccolo fabbricato a pianta rettangolare annesso alla stazione, riconvertito a studio di progettazione con un nuovo volume dalle linee moderne e dal design minimale. La nuova “pelle” dell’edificio è rivestita con pannelli isolanti in polistirolo EPS e XPS di diverso spessore e finitura delle facciate a intonaco di colore bianco e grigio scuro (stipiti e cielini delle aperture). Inoltre è caratterizzata a nord dalla presenza della grande pensilina in acciaio a protezione dell’ingresso dello studio, mentre a sud l’affaccio verso la banchina ferroviaria è costituito da una serie di doghe orizzontali in legno che chiudono idealmente il fabbricato e che nascondono la vista della finestra del bagno e degli impianti meccanici, A questa zona filtro nascosta, che continua in parte anche lateralmente a est e a ovest, vi si accede esternamente attraverso le porte in acciaio poste in prossimità dei due serramenti a tutt’altezza.

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VISTACASA CHIAMA GLI ARCHITETTI PROGETTO - B

Il tetto piano è nascosto dalla mantovana bianca aggettante che gira sui quattro lati del parallelepipedo e che con la sua altezza dà forza e compatta l’edificio. La distribuzione interna degli ambienti rispecchia e conferma la semplicità e la purezza delle linee esterne, con una parete che divide lo spazio riservato allo studio da quello del bagno di servizio e da una piccola cucina per consumare un pasto o fare un break.


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ARCHITETTURA

ARCHITETTURA

NEL PAESAGGIO Gli spazi si estendono oltre l’orizzonte Progetto: Franceschinis & Da Rio Associati A cura di: Arianna Subiaz Foto: Massimo Crivellari

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Un lotto che occupa il punto più alto di un sistema collinare del medio Friuli, posto su un versante che degrada rapidamente verso sud, con una vista spettacolare sull’alta pianura friulana è il luogo di intervento. La lettura data dallo Studio Franceschinis e Da Rio Associati trasforma i vincoli urbanistici in opportunità progettuali portando alla realizzazione di una costruzione che si integra perfettamente con il paesaggio in cui si inserisce. La scelta di disporre l’edificio parallelamente al lato lungo del lotto e di conseguenza ortogonalmente alla linea di massima pendenza ha permesso di sfruttare la parte migliore dell’area, creando un volume lungo e stretto dall’altezza contenuta che non altera la qualità paesaggistica dell’intorno ma anzi, la valorizza. Studiando con cura le quote di imposta dei piani si è cercata la posizione migliore per il miglior raccordo tra il profilo del terreno che scende e gli elementi principali dell’abitazione: la strada di accesso, le aree esterne e le quote degli spazi abitativi. Questi ultimi si articolano su due piani: il piano terra per le funzioni abitative ed il piano seminterrato per le funzioni accessorie e di servizio.


ARCHITETTURA

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Gli ambienti principali della casa come soggiorno, sala da pranzo e le camere sono stati disposti tutti lungo il fronte sud, e sono caratterizzati da amplissime vetrate, protette da zone porticate o da profondi sporti di linda per poter godere della privilegiata posizione del sito e delle splendide vedute panoramiche. Gli ambienti di servizio come l’ingresso, la cucina, i bagni e gli spazi di collegamento sono chiaramente delimitati in una


ARCHITETTURA

lunga manica retrostante agli ambienti principali. Una permeabilità visiva caratterizza tutti gli ambienti della zona giorno: posti in continuità gli uni con gli altri ma dotati della propria autonomia grazie all’attenta disposizione; ogni angolo della casa infatti è impreziosito da un interessante profondità spaziale in cui si alternano ambienti interni ed esterni fino ad abbracciare il paesaggio circostante. 37



ARCHITETTURA

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Come la scala di collegamento: ubicata nell’ingresso in una posizione volutamente importante, diventa una vera promenade en plain air, un vuoto che si riempie di luce e natura. L’elemento più caratterizzante e panoramico dell’edificio è certamente il volume con forte sbalzo che si protende al piano superiore verso valle. Al suo interno si è quasi sospesi sul paesaggio, si può godere di una vista che spazia dalle colline e pianura vicine fino al panorama più lontano all’orizzonte. Il fabbricato, se nella composizione di spazi e volumi si rifà all’architettura contemporanea, nella forma


ARCHITETTURA

adotta un linguaggio più tradizionale, utilizzando materiali costruttivi legati all’edilizia locale al fine di ottenere un risultato di omogeneità fra l’edificato e di mitigazione dell’intervento nel paesaggio. Il rivestimento basamentale in pietrame ricorda infatti gli analoghi manufatti tipici dei terrazzamenti delle circostanti colline che, assieme alla scelta di tonalità scure dell’intonaco delle facciate riduce l’impatto visivo del volume costruito seguendo logiche di un’architettura mimetica e discreta, in armonia con il contesto in cui si inserisce.

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ARCHITETTURA

ARCHITETTURA

PARTNERS CARLO AFFABRIS TERMOIDRAULICA

Via dei Molini, 9 Tarcento (UD) T. 0432 785860 F. 0432 783454 termoidraulica@affabris.it La ditta individuale Affabris Carlo nasce nel Febbraio del 1972, quando il Signor Carlo Affabris, dopo un’esperienza di alcuni anni in una società operante nel settore termoidraulico, decide di mettersi in proprio. L’azienda svolge attività artigiana ed opera nel settore delle installazioni di impianti termoidraulici, tecnologici, condizionamento, igienici, idrosanitari, impianti a gas e loro manutenzione. Negli anni ha cominciato a sviluppare la messa a punto di impianti innovativi dal punto di vista delle risorse energetiche impiegate proponendo impianti a risparmio energetico da fonti alternative, a salvaguardia dell’ambiente, proponendo impianti solari, geotermici e fotovoltaici. Nel 2003 riesce a conseguire l’attestazione di qualificazione all’esecuzione di lavori pubblici, nella categoria OS28 e la mantiene a tutt’oggi in II classifica. Nel 2015 l’azienda si certifica nell’installazione, manutenzione e riparazione di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra. L’ottica dell’azienda è di continuare la formazione dei propri dipendenti e la crescita aziendale in modo da poter essere sempre competitivi e concorrenziali, con idee e proposte all’avanguardia.

FRIUL AL S.R.L.

Via Paludo, 2 Loc. Bueriis - Magnano in Riviera (UD) T. 0432 792014 F. 0432 794367 serramenti@friulal.com www.friulal.com FRIUL AL S.r.l. nata nel 1980 come azienda artigiana. Cresciuta costantemente negli anni grazie alla capacità dei titolari di evolversi sul mercato ricercando soluzioni che diano soddisfazioni ai Clienti in primis, supportati in questo da personale motivato e qualificato. La vasta esperienza acquisita negli anni grazie a lavori diversi sia nel settore privato che nel settore pubblico permette di affrontare e risolvere qualsiasi problematica. Ad oggi siamo in possesso della certificazione ISO 9001:2015 e dell’Attestazione di qualificazione alla esecuzione dei lavori pubblici (SOA) categoria OS6 IIIBis. Utilizziamo materiali

di alta qualità al fine di ottenere un prodotto che soddisfa i requisiti per Casa Clima, Case Passive, Ristrutturazioni in classe A e B. Ci avvaliamo di tecnici esperti e profondi conoscitori dei nostri prodotti per la preventivazione. Abbiamo la capacità di consigliare il Cliente verso i materiali e le soluzioni più adatte al risultato finale ottimale. Seguiamo la progettazione e sviluppo del serramento, costruendo serramenti a partire dal taglio dei profilati, passando per l’assiemaggio fino a dare il prodotto finito curato in tutti i particolari. Posiamo in opera esclusivamente con nostro personale adeguatamente formato e con grande esperienza. Serramenti realizzati con profili METRA NC-S 120 STH SLIM – profili minimali a scomparsa per serramenti scorrevoli a più vie con finitura opaca, vetrocamera con vetri stratificati con lastra interna Stratobel Low-e Planibel Top 1.0 e gas Kripton – Tende esterne filtranti motorizzate.

MARINIG SERRAMENTI S.A.S. Via dell’Artigianato, 45 Cividale del Friuli (UD) T. 0432.730088 info@marinig.com www.marinig.com

MARINIG Serramenti da oltre 60 anni progetta e realizza serramenti ad alto risparmio energetico per il massimo comfort abitativo, una filosofia che guida da sempre tutta l’attività dell’azienda. I serramenti MARINIG in LEGNO, PVC e LEGNOalluminio, si contraddistinguono per efficienza energetica, innovazione, ecosostenibilità, design e giusto prezzo. Una gamma di serramenti ampia e che ben si adatta ai diversi contesti architettonici rispondendo alle necessità di cliente e progettista. La nostra azienda collabora quotidianamente con i migliori enti ed agenzie come KlimaHaus e APE, Agenzia per l’Energia del FVG, convinta che una grande qualità costruttiva dell’abitazione sia unicamente frutto delle sinergie tra consulenti, progettisti e fornitori competenti ed innovativi. MARINIG non fornisce solo infissi di eccellenza ma offre contestualmente una serie di servizi molto importanti e di grande aiuto al cliente: uno showroom ampio e costantemente rinnovato, una consulenza all’acquisto molto professionale, un preventivo puntuale e preciso, una assistenza di cantiere completa, una gestione della posa con personale esperto e qualificato, una assistenza postvendita senza problemi. Per questa bella villa, abbiamo costruito infissi in legno lamellare serie Diamant, abbinando la naturalità del legno di Rovere alle più alte prestazioni dei tripli vetri. Per gli infissi schermati dalle tapparelle motorizzate, abbiamo fornito anche i

Termotelai di nostra produzione con cassonetti a scomparsa, spalle e sottobancale isolati. Abbiamo completato la fornitura con preziose porte interne in Rovere Spazzolato laccato bianco, che si inseriscono nel contesto in perfetta armonia.

NUOVA AMA S.N.C. DI PASINO LORIS & C. Via Udine, 60/2 Tarcento (UD) T./F.0432 785926 M. 3357095500 nuovaama@gmail.com www.nuovaama.it

Nuova AMA è una realtà che rappresenta a Tarcento una continuità della tradizione artigianale locale. Nata all’inizio del 2003, l’azienda è frutto dell’incontro di quattro artigiani con comprovata esperienza nel settore del legno e dell’arredamento, settore in cui tutti operavano con successo già da più di vent’anni. Si dedica in maniera specifica alla realizzazione di elementi d’arredo fatti su misura, sia per il settore privato sia per quello commerciale come bar, negozi, ristoranti, e vanta esperienze anche nel settore navale civile. La sua produzione spazia dai mobili in genere ai serramenti d’interno, dai rivestimenti alle scale, dalle cucine ai mobili per bagno. Collabora con professionisti del settore (architetti, designers), con altre realtà della produzione di legno/arredo, con contract che si aprono al mercato internazionale. Alla lavorazione tradizionale del legno affianca l’utilizzo di materiali e tecniche di nuova generazione per mantenere la tradizione artigianale al passo con i tempi.

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S IA M O P R E S E N T I A L C I T T À F I E R A


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_Via Zorutti 31 - SS13 Campoformido (UD) T. 0432 663119 www.idealdomus.com


Casabella Grattoni1892 Made in Italy Pavia di Udine (UD)


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LA NUOVA SEDE

DI BOSCH INTERIOR DESIGN: GRATTONI 1892 MADE IN ITALY PROGETTAZIONE: GEZA - GRI E ZUCCHI ARCHITETTURA SRL DIRETTORE DEI LAVORI: STI ENGINEERING FOTO: NOEMI CUSIN

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Freud, la nuova sede di Bosch a Pavia di Udine (UD) è il frutto di un’intensa collaborazione tra lo studio GEZA Gri e Zucchi s.r.l. e l’azienda S.T.I. Engineering S.r.l. che ha permesso di realizzare un ambiente per uffici funzionale e caratterizzato dalla semplicità. L’incarico dell’interior design è stato affidato a Grattoni1892, che per l’ennesima occasione ha saputo dimostrare grandi capacità progettuali. I colori scelti per l’intero progetto sono legno di rovere naturale,


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bianco e grigio che rispecchiano l’idea di un ambiente professionale, tecnico e pulito. L’aggiunta del rosso, invece, richiama il marchio aziendale di Bosch/Freud e si pone in forte contrasto con lo spazio circostante. L’ingresso è volutamente essenziale e l’esteso bancone in corian bianco si presenta come protagonista indiscusso della sala, mentre le poltrone rosse e i tavolini in ferro completano l’arredamento come elemento continuativo dell’intero edificio. 49


Gli uffici sono stati progettati partendo dall’idea di ottenere ampi open space con pareti vetrate affacciate sul paesaggio rurale in modo tale da favorire gli stimoli lavorativi. Inoltre, questi ambienti sono caratterizzati da diverse salette nei quali si trovano dei divani disegnati appositamente per Bosch, completati da tavolini multifunzione e armadi scorrevoli con boiserie in legno.


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Sono presenti anche alcune salette insonorizzate arredate con tavoli e postazioni lavorative tecnologiche in linea con l’azienda. Altri spazi chiusi sono quelli dei servizi caratterizzati dall’inserimento di cucine su misura ad alto livello tecnologico, adatti per essere usati come aree comuni. Ogni prodotto realizzato da Grattoni1892 per questo progetto è stato disegnato appositamente per Bosch usando prodotti naturali che identificano le loro creazioni.

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Grazie alle mani esperte di maestri falegnami e alla creatività di donne che lavorano il ferro è stato possibile creare un ambiente unico e personalizzato. A tutto ciò si unisce la passione e la capacità di assemblare e raccontare. Questo è Grattoni1892, molto più di un marchio… un’emozione.


ARCHITETTURA

Via Trieste,42 | 33050 Pavia di Udine (UD) | 0432 675035 | www.mobilicasabella.it

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il serramento piĂš luminoso evoluto dal design unico e versatile super efficiente eterno per tutti


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MR. SIMON BOTANICO ALCHIMISTA Il primo Secret Bar a Udine tra eclettismo e arredi vintage PROGETTO: VISUAL DISPLAY TESTO A CURA DI: MR. SIMON - BOTANICO ALCHIMISTA FOTO: VIRGINIE FOUBERT E GIULIA MINOZZI


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Nascosto dietro a un ripostiglio delle scope di un ristorante recentemente aperto in città , Mr. Simon è un cocktail bar in cui solo gli ospiti che hanno prenotato telefonicamente e ottenuto il codice di identificazione hanno accesso. Dietro la porta si apre un club esclusivo.


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Il progetto di interior a cura di visual display, nato parallelamente all’ideazione del nome e del concept creativo di tutto il locale, è concepito come fosse l’appartamento del raffinato bartender Mr.Simon, un alchimista botanico appassionato esploratore e collezionista di cimeli.

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foto: Giulia Minozzi


ARCHITETTURA

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Fulcro del progetto è un accogliente salotto blu dove gli oggetti che Simon ama collezionare si fondono ad un eclettico mix di arredi e riferimenti progettuali. Ospita soli 25 posti a sedere e un bancone in marmo e alcantara ricco di ingredienti ricercati e memorabili. I clienti vengono trattati come ospiti in casa di Simon dove


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tutto è pensato per farli sentire a proprio agio: le luci soffuse, gli specchi, i velluti colorati degli arredi retrò e la musica in sottofondo. L’esperienza è avvolgente: i cocktail sono inediti, da scegliere tra i menù raccolti in giro per il mondo dal padrone di casa o creati in base alla sua ispirazione del momento.

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Foto: Fabio Cussigh

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• progettazione architettonica • progettazione d’interni • progettazione coordinata ed integrale • direzione dei lavori • coordinamento alla sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione • perizie di stima di immobili e terreni • ricerca e sviluppo di contributi pubblici al fine di ristrutturazioni, restauri, nuove costruzioni

Architetto Marco Botto Via Gaeta, 70 - 33100 Udine - www.architettobotto.com - T. +39 0432 231478


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ARCHITETTURA

ESCLUSIVAMENTE SU MISURA ARREDAMENTO: FALEGNAMERIA RIZZI PROGETTO: ARCH. ALESSANDRA PETRIS FOTO: MASSIMO CRIVELLARI

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In questa realizzazione nel centro di Udine la falegnameria Rizzi ha realizzato su disegno dell’arch. Alessandra Petris l’elemento centrale della zona living. Filtro di ingresso e separazione visiva con la cucina ma al tempo stesso unione: estendendosi per tutta la lunghezza dell’ambiente principale infatti, dialoga perfettamente con il resto della zona giorno attraverso le finiture usate. Grazie al confronto continuo con la progettista si è dato forma ai principi fondamentali del concept: un inserimento discreto di tutto il mobile attraverso l’uso del laccato bianco per uniformarsi alla altre pareti, ravvivato da volumi contenitori in rovere scuro che assieme alla nicchia TV tinta a campione creano un gioco dinamico molto piacevole.


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Via Cividale, 780 | 33100 Udine (UD) Italy | T. +39 (0432) 582 639 | F. +39 (0432) 286 528 | info@falegnameriarizzi.it www.falegnameriarizzi.it

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ARCHITETTURA

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P PROJECTS DomusGaia Projects

I

Architettura e Design Villa White Daisy rappresenta un progetto che vuole essere un approccio globale alla sostenibilità. L’essenza viene esaltata nelle linee architettoniche pulite e delicate di questa realizzazione attraverso nuove interpretazioni che riportano i materiali naturali nel loro luogo d’origine. Sono il legno e la pietra le materie da cui prende origine la casa e che creano quella spazialità e quella dialettica che ibrida interni ed esterni. La forte identità architettonica di questa realizzazione è rispecchiata soprattutto da una costante attenzione alle variabili ambientali, dall’orientamento, agli affacci all’organizzazione degli spazi interni ed esterni tra i quali spicca un giardino in quota che rappresenta il punto di rottura con l’identificazione classica del garden.


ARCHITETTURA

Scelte stilistiche delle finiture e studio puramente tecnologico si combinano per evocare suggestioni, comfort e benessere in un dialogo complesso con la natura.

II

III

Efficienza Energetica

Unicità

La delicatezza di Villa White Daisy incontra le più avanzate tecnologie del living. Dotata di un sistema domotico per il controllo dei consumi e l’ottimizzazione dell’energia, questa realizzazione è predisposta per ospitare una batteria d’accumulo che le consentirebbe il completo slaccio dalle utenze cittadine. In un’ottica di risparmio ambientale inoltre, all’interno del giardino in quota, è stato concepito un sistema di raccolta delle acque meteoriche che permette l’irrigazione e il mantenimento del verde in completa autonomia.

Come definito da Le Corbusier la villa prende ispirazione dalla “Promenade architectural”, creando un susseguirsi di spazi architettonici e narrativi che terminano con il raggiungimento del giardino in quota, tratto distintivo di questa realizzazione. Il verde pensile permette di ritrovare gli spazi del garden riconnettendo idealmente la corte d’accesso protetta e intima, aprendo lo sguardo verso il paesaggio, in un racconto di bellezza e naturalezza. Un’eccellenza di legno e design che convive armoniosamente con il contesto divenendo parte integrante, favorendone lo sviluppo ricreando il legame tra uomo e natura.

Integrazione e personalizzazione per spazi funzionali e custom-made grazie alla straordinaria versatilità del legno, si uniscono alla ricerca di materiali innovativi di qualità trovando soluzioni esclusive nell’esperienza DomusGaia.

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SIAMO PRESENTI A L C I T T À F I E R A


Tre generazioni nel mondo del legno N N

Via Diego di Natale, 28 33039 Sedegliano (UD) T. 0432 915367 info@perusiniscale.com www.perusiniscale.com


SPECIALE I SALONI 2018 A CURA DI: Massimiliano Mio Esposito

ITALIA. ITALIA AL PRIMO POSTO

IL MONDO DEL MOBILE

RICERCA ED INNOVAZIONE il lusso è semplicità. la semplicità è lusso. diffidate sempre da chi vi dice l’opposto. la paura di dover legare il prodotto alla propria complessità estetica per poterne esaltare il valore è roba d’altri tempi. La semplicità, il rispetto delle forme pure, la fusione tra esse, la leggerezza, l’esperienza tattile dei materiali, la loro ricerca e la loro lavorazione, creano un interesse maggiore e una maggiore longevità, non inseguendo le mode, bensì creandole. foto di: courtesy salone del mobile.milano


SPECIALE I SALONI 2018

foto: Adrenalina_Courtesy Salone del Mobile.Milano_Alessandro Russotti

Il design come bilancio tra stupore dell’uomo e meraviglia del tempo e dello spazio, ma riproducibile e versatile per ogni situazione, magari con la possibilità di personalizzazioni ed edizioni limitate. Un Made in Italy vincente quello del Salone del Mobile di Milano, che va oltre confine e fa da traino ad un mercato interno in leggera ripresa e che prova a spingersi oltre, tornato a dettare i termini della qualità progettuale, nonostante le difficoltà legate alla pressione fiscale che costringe le imprese italiane ad affrontare il mercato con un trenta percento di costi in più. L’industria del mobile, settore trainante dell’economia dal valore di oltre 41 miliardi di euro e sempre più in espansione. Non basta l’Europa. Si cerca di proiettarsi verso il mercato orientale, in special modo Cina e India. il risultato è che l’export ha guadagnato tre punti percentuali rispetto ai precedenti dodici mesi, nonostante l’impatto negativo di guerre e delle sanzioni alla Russia.



foto: Zanotta_Courtesy Salone del Mobile.Milano_Alessandro Russotti

SPECIALE I SALONI 2018

INNOVAZIONE COME RESPONSABILITÀ SOCIALE Solitamente noi percepiamo l’arredamento come qualcosa di astratto, creato sulla scrivania di qualche designer e poi prodotto, brandizzato e piazzato nel mercato da diverse compagnie con status e reputazioni differenti. Infatti, le relazioni all’interno dell’industria contemporanea del mobile sono diventate sempre più frammentate con sempre meno opportunità per la completa dedizione alla sinergia e alla collaborazione. L’energia nuova è stata data da tutte le aziende che nonostante siano ambasciatrici nel settore del mobile, non si sono adagiate sugli allori, né hanno contemplato un passato remoto e stantio, né chi ha guardato troppo in la nel futuro, ma chi ha puntato con oggettività al presente e che recupera un approccio più tradizionale seppur basato sull’evoluzione della volontà locale e l’agglomerazione logica di tutti gli attori facenti parte del processo di produzione. La crisi ha tagliato le gambe alle idee strampalate e che non stavano in piedi, che per i non-addetti ai lavori rimanevano oggetti incomprensibili, né divertenti né funzionali. Oggi chi con rispetto si pone nella giusta luce, sfruttando ogni mezzo possibile, non sottovalutando la cura dei dettagli, racconta senza troppe parole né troppi fronzoli il rapporto sincero che ci dovrebbe essere con il design.

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foto: Magis_Courtesy Salone del Mobile.Milano_Alessandro Russotti


SPECIALE I SALONI 2018 2017

Design che sta ricominciando sempre di più a tornare ad essere ciò che si definisce come stile di vita, sia per il confort dell’ambiente sia per il benessere di chi li vive. La sostenibilità oramai è sulla bocca di tutti e quando viene sfruttata nel modo giusto oltre ad essere etica, rende ancora più viva ed esaltante la progettazione e quindi il risultato finale. Se l’anno scorso i temi principali erano la luce e l’ufficio, quest’anno i protagonisti sono il bagno e la cucina. Quest’ultima sempre più blasonata grazie anche alla portata dei palinsesti televisivi delle più svariate emittenti, che hanno attirato sempre più curiosità per il mondo del fooddesign ed ovviamente per i luoghi in cui la magia inizia a nascere.

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foto: Kartell_Courtesy Salone del Mobile.Milano_Alessandro Russotti

Doveroso perciò citare la nuova Valcucine disegnata da Centazzo ed il suo staff, che con linee essenziali, materiali pregiati, racconta come l’eleganza del non mostrarsi e del non mostrare sia fondamentale. Le ricercate ed evocative soluzioni di Arrex, Arrital, Modulnova o di Scavolini in collaborazione con lo chef Carlo Cracco. Il design iconico, spiritoso e che evoca forme animali escogitate da Stefano Giovannoni per Qeeboo e per rimanere in tema light-design è fondamentale lo studio di Artemide, Floss e Gervasoni. Arredo modulare, tecnico, pratico ed esteticamente appagante e quindi piacevole e che suscita benessere. Forme pure ma anche forme irregolari, che esprimono le caratteristiche intrinseche del materiale utilizzato. Cinquantasettesima edizione del più importante appuntamento internazionale legato all’universo del design, caratterizzata da audaci accostamenti cromatici, a volte trovando rievocazioni persino delle architetture di Barragan, quindi abbandonando almeno momentaneamente il total-white, seguiti da lavorazioni speciali dei materiali per ottimizzare la resa e perciò lo stupore che può suscitare, prima ancora della compravendita. Lo stand di Piaval caratterizzato dall’esposizione essenziale disposta centralmente e dalla grande parete attrezzata con pezzi di produzione delle strutture delle sedute, catalogati e appositamente lasciati al naturale come da prototipo. Il mondo colorato, divertente e smart di Arper, Crassevig, Kartell e LaCividina. Le linee minimali e pulite di Bonaldo, Desalto, LaPalma, Magis, Poliform e Rimadesio, mentre uscendo fuori confine italiano bisogna citare Knoll, Resol, Ton oppure Vitra. Gli incredibili volumi svuotati luminosi dello stand di Cappellini. La ricerca di rievocare un’antica ricetta in chiave contemporanea di Zanotta. La ricerca cromatica in chiave romantica delle soluzioni pensate per lo stand di Antonio Lupi, la freschezza e la leggerezza di Agape e la ricerca materica di Itlas. La cura dell’outdoor di Varaschin, oppure l’esclusività nel complemento d’arredo di Rina Menardi, altra eccellenza del triveneto, e di Cattelan Italia. Grande interesse per i giovani talenti emergenti under 30, grazie anche alla capacità di comunicare con l’artigianato locale. Impossibile non citare Simone Bonanni, che con la collaborazione con MDF, affiancato dall’affermato designer Jean Marie Massaud e dall’illustre architetto Jean Nouvel, ha sbalordito la MilanDesign-Week, con l’evoluzione della semplicità come ricerca estrema del lusso, oppure con la collaborazione con gli olandesi di Moooi, parallelamente supportati da Marcel Wanders, con una serie di piccoli tavoli, che esaltandone in modo sopraffine le caratteristiche materiche della terracotta con cui sono realizzati, rendono al massimo dell’eleganza le forme volutamente irregolari, contrapposte dalla sorprendente seduta che voleva essere il petalo di un fiore, forse di un tulipano rosso.


foto: Gervasoni_Courtesy Salone del Mobile.Milano_Luca Fiammenghi

foto: Billiani_Courtesy Salone del Mobile.Milano_Diego Ravier

foto: Wall&decò_Courtesy Salone del Mobile.Milano_Andrea Mariani

Incarna, così, a pieno titolo, la figura del giovane designer, fresco e pieno di nuove idee, scandendo la rivincita dell’Italia, dei giovani e delle menti giovanili. Eventi mondani di contorno del Fuorisalone, aperitivi, cene e club gremiti per fortificare relazioni o crearne di nuove. La grande presenza di esibizioni nelle aree di maggior interesse nella città di Milano, permette durante i giorni della manifestazioni di gremire le strade di arte, artisti, studenti, appassionati e molti altri. Dalla Stazione Centrale, Lambrate, Isola o l’area della Fondazione Prada a pochi passi da Porta Romana, oppure nel cuore del centro storico nelle zone di Brera, Via Durini o di Via Tortona alle spalle della stazione di Porta Genova. Quest’anno come l’anno precedente il Salone del Mobile ha sfiorato le 500.000 presenze. Un evento completo che dura forse troppo poco per poter visitare con attenzione tutto, avendo la cura di scoprire come ogni progetto è nato e si evolve nel tempo. Purtroppo, bisognerà aspettare il prossimo.

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Grattoni

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foto: Noemi Cusin

S IA M O P RES EN T I A L C I T T À F I E R A


RUBRICA DESIGN A CURA DI Claudio Papa

PORDENONE DESIGN WEEK foto di: associazione culturale pordenone design


Si è conclusa da poco la VII edizione della Pordenone Design Week, una manifestazione che per la qualità degli argomenti trattati e il livello organizzativo espresso, in poco tempo è diventata punto di riferimento per gli addetti ai lavori e non solo, contribuendo a divulgare il mondo del design e del progetto nel FVG. Per una settimana la città friulana è al centro delle riflessioni sul design e per cinque giorni, quindici luoghi cittadini diventano gli snodi di un percorso che contagia tutto il territorio all’insegna di creatività, cultura, divulgazione, innovazione, internazionalizzazione e relazioni tra il design, i protagonisti del settore, il Campus Universitario di Pordenone e i suoi studenti, le imprese, i consorzi, le Istituzioni e tutta la collettività. Ma perchè c’è qualcuno che si dà tanto da fare per organizzare workshop e parlare di design? Lo chiediamo a Lia Correzzola, presidente del gruppo giovani industriali di Pordenone che con la PDW collabora da anni nella organizzazione e nella realizzazione di uno degli appuntamenti più importanti: le lezioni in vetrina. L.C: Per far conoscere e riconoscere il valore generato dal discutere di design come driver di innovazione, di prodotto e processo. Risulta evidente anche ad una superficiale analisi del valore aggiunto della PDW. Per prima cosa, i workshop, che aprono le porte all’innovazione “non prepotente” in tante PMI del territorio e che attraverso l’interazione col gruppo di lavoro e coi tutor si interrogano con nuove domande e ragionano su nuove soluzioni.

La Pordenone Design Week è sempre più radicata nel contesto produttivo e sociale locale. Ma come si sviluppa questo evento che è diventato anche un caso studio internazionale? L.C: La Pordenone Design Week è oggi un processo invasivo, contagioso, che si inserisce in quella ricerca di continuo miglioramento a cui tutte le nostre aziende sono chiamate, per competere sui mercati. Ma, contemporaneamente, i workshop aprono anche le porte ai ragazzi per entrare nel mondo delle aziende con quell’esperienza diretta, che non si può raccontare, ma si deve fare. Studenti e aziende iniziano a parlare lo stesso linguaggio, ci si capisce e si creano relazioni, agevolando senza alcun dubbio l’ingresso nel mondo del lavoro. Si creano inoltre relazioni costruttive tra mondo produttivo ed enti di formazione che, con programmi centrati sulle necessità del territorio, permettono alle aziende del territorio di trovare in loco le competenze e le risorse umane di cui hanno bisogno, un percorso per creare benessere diffuso e sostenibile. Da qualche anno però la PDW è anche molto altro, lei e le sue colleghe dalle “Collane Rosse” avete ideato le ormai famose lezioni in vetrina, vuoi spiegarci meglio? L.C: Sono delle occasioni di interazione, degli appuntamenti pensati per abbattere la distanza esistente tra studenti e professionisti del design da un lato e cittadini dall’altro utilizzando i negozi del centro come punto di confronto e di aggregazione. In effetti è stata un’idea del Gruppo Giovani dell’Industria di Unindustria Pordenone, realizzata in collaborazione con ISIA, ADI - Associazione per il Disegno Industriale e AIAP - Associazione italiana design della comunicazione visiva. Infatti, i workshop, cuore pulsante della PDW, non potevano rimanere chiusi in Università, dovevano essere il perno di un discorso più coinvolgente per il passante, in modo da far respirare design e innovazione a tutta la città. Ed ecco l’idea di portare i designer nei negozi, e metterli in Vetrina, raccontando, in un ambiente informale e azzerando qualsiasi distanza, progetti e tecnologie innovative e per tutti. Questo è uno dei valori della PDW: la divulgazione, la contaminazione, il coinvolgimento Ma la PDW è anche incontri su argomenti importanti che seguono un filo conduttore, qual è quello del 2018? L.C: Come ogni anno abbiamo voluto dare risalto a un tema trasversale. Nel 2016 è stato il Food, il 2017 è stato l’anno del Made in Italy, nel 2018 abbiamo aperto il filone della Multimedia Design Week, iniziando a ragionare sugli impatti e le potenzialità dei diversi mezzi di comunicazione per i nostri prodotti, i nostri servizi e le nostre esigenze come cittadini. È stata inaugurata una interessantissima mostra multimediale al Teatro Verdi, che presentava big data attraverso linguaggi visuali. Un’altra novità del 2018 è stato lo Small Cities Forum, un punto di incontro e di confronto internazionale tra rappresentanti di città in grado di portare innovazione nel tessuto sociale pur non avendo la capacità attrattiva delle metropoli. Pordenone fa parte di questo circuito internazionale come città fondatrice, proprio in virtù del valore dell’esperienza PDW e dell’eco internazionale.

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RUBRICA DESIGN A CURA DI Claudio Papa

Presidente Correzzola, avendo partecipato ai vostri eventi, possiamo affermare che comunque questa VII edizione sia stata un’edizione di soddisfazioni ma anche di svolta per tutta l’organizzazione della PDW? L.C: Devo ammettere che quest’anno abbiamo compiuto un’evidente evoluzione e strutturazione, frutto del coinvolgimento attivo e fattivo di persone ed enti del territorio. E mi piace sottolineare che il primo e vero valore della PDW, ossia il rapporto tra studenti ed aziende, è stato preservato e valorizzato dalle attività collaterali che, anche se più spettacolari e coinvolgenti per la città, devono rimanere, in ultima analisi, strumento per promuovere l’innovazione. Perché il nostro è un momento storico in cui il cambiamento è l’unica certezza, e dobbiamo decidere se assecondare, cavalcare e dirigere il flusso, o lasciarci trascinare; in cui dobbiamo, come aziende, pensare a filiere ad alto valore aggiunto, a catene di fornitura con ogni stazione ottimizzata, all’offrire insieme al prodotto anche un servizio, spesso con valore percepito maggiore e difficilmente differenziabile dal prodotto manifatturiero. La capacità e la volontà di interagire col mondo dell’innovazione e del design inteso come ragionamento sistemico per ottimizzare i passaggi, può fare la differenza nella ricerca della nuova cultura di impresa che serve alle nostre aziende e al nostro paese. Approfitto infine di questa occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a creare il caos organizzato che è la PDW, che vive grazie alla loro energia ed entusiasmo, e al profondo valore scientifico e sociale che ne rappresenta il centro di gravità.


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Con l’arrivo della bella stagione lo spazio casa si sposta all’esterno.

lasciamoci alle spalle i colori vitaminici che hanno fatto da padrone la scorsa estate e puntiamo tutto su tonalità neutre e molto più discrete: il bianco, il panna, il beige, il color corda sono affiancati al

grigio, al marrone, al colore naturale del legno. le linee cambiano e si tramutano in morbidi poter trovare rifugio grazie a intrecci e forme avvolgenti.

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// ZINELLI&PERIZZI // VIA S. SEBASTIANO, 1 - TRIESTE KNOLL // Adjustable Chaise Il lettino con schienale regolabile di KNOLL disegnato da Richard Schultz nel 1966. Struttura in alluminio estruso e pressofuso, verniciatura poliestere resistente agli agenti atmosferici, sostegni e connettori in acciaio inossidabile, ruote in alluminio stampato rivestite in gomma, piedini in plastica trasparente, rivestimento in rete intrecciata in fibra di poliestere e bordo in materiale sintetico.

// HOURS // VIA GEMONA, 28 - UDINE FATBOY // Edison The Grand

La collezione Edison è ispirata all’inventore Thomas Edison, creatore della lampadina. Ogni prodotto è iconico nel suo design e questo “gigante” della famiglia non ne è da meno. Design minimalista, praticamente perfetto, bianco che rasenta la purezza. Speciale nella sua semplicità ma anche nelle sue, enormi, dimensioni.

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SPECIALE OUTDOOR // PRODOTTI_TENDENZE_IDEE

// CASABELLA GRATTONI1892 // Via Trieste, 42 - Pavia di Udine (UD) BAXTER // Juno Juno è il tavolino outdoor proposto dai designer Draga e Aurel per la collezione Baxter. Per questo tavolino l’utilizzo di un semplice materiale rivisitato attraverso particolari forme, lo rendono molto decorativo. Con il tempo è possibile che si formino delle micro fessure, caratteristiche delle superfici in cemento

// ARKADIA GARDEN DESIGN // VIA SERENISSIMA, 31 - MARANO LAGUNARE (UD) DEDON // Mu Il sistema lounge per gli spazi aperti più sofisticato mai prodotto. Mu combina la logica modulare, le proporzioni più compatte dei migliori sistemi al coperto con la forza, la leggerezza e la resistenza. Si adatta facilmente a qualsiasi ambiente.

KETTAL // Roll Con la poltrona Roll di Kettal, Patricia Urquiola trasforma il modello convenzionale di imbottitura, convertendo il consueto schienale unico in due cuscini tubolari indipendenti, tenuti insieme da fasce colorate. Come cinture, sono fissate allo schienale di alluminio della poltrona attraverso perni che consentono di rimuovere facilmente i cuscini, rivestiti da una fodera in micro tessuto semitrasparente per esterno. Il risultato è una seduta outdoor dalle forme grafiche e insolite, che donano personalità contemporanea a terrazzi e giardini.

// ZINELLI&PERIZZI // VIA S. SEBASTIANO, 1 - TRIESTE MYYOUR // 2054 2054 è un sistema modulare di sedute interamente in Poleasy pensate tanto per l’indoor quanto per l’outdoor. 2054 interpreta un design minimal e futuristico introducendo un concetto molto versatile di modularità. Un semplice aggancio permette di avere una poltrona singola o un divanno componibile in lunghezza, con la possibilità di scegliere tra versione illuminata o senza luce.


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// ARKADIA GARDEN DESIGN // VIA SERENISSIMA, 31 - MARANO LAGUNARE (UD) DEDON // Mbrace La seduta Mbrace di Sebastian Herkner adotta un approccio gioiosamente anticonvenzionale e porta le sedute Dedon a bordo piscina. Il risultato è una collezione accattivante e immediatamente piacevole per rilassarsi, mangiare e altro ancora. Mbrace cattura lo spirito del lusso mentre estende il linguaggio del design ad un nuovo territorio.

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SPECIALE OUTDOOR // PRODOTTI_TENDENZE_IDEE

B&B // Bay Bay è una collezione scultorea e monolitica di arredi outdoor intrecciati. Gli avvolgenti volumi intrecciati sono combinati con sedute imbottite dalle sembianze di rocce e cuscini morbidi che donano l’eleganza, il comfort e la raffinatezza dell’indoor all’outdoor. Le forme sensuali intrecciate in un doppio intreccio creano tasche di aria che donano trasparenza e leggerezza alla collezione.

ATMOSPHERA // Desert

Il daybed Desert fa parte della collezione Essence di Atmosphera, in pura essenza di legno di teak indonesiano e acciaio inox 304 Il caratteristico color miele del teak, unito a dettagli in acciaio satinato, conferiscono alla collezione un aspetto classico ed eterno nel tempo con linee moderne e avvolgenti.

• // CASABELLA GRATTONI1892 // Via Trieste, 42 - Pavia di Udine (UD) KRISTALIA // Elephant La famiglia della poltroncine Elephant, con la loro caratteristica scocca ispirata alla schiena di un elefante, si arricchisce di un nuovo elemento: il tavolino bistrot. Nato dalla base a trespolo della versione girevole, in alluminio pressofuso brillantato o verniciato, sostiene un sottile piano quadrato. Un’idea che si amplia fino a comprendere anche una versione con doppia base e piano rotondo.

// CASABELLA GRATTONI1892 // Via Trieste, 42 - Pavia di Udine (UD) VARASCHIN // Emma La poltroncina da esterno Emma nasce dalla rivisitazione dell’iconica sedia di uso quotidiano ed è pesata per un uso outdoor in ambienti privati e contract. Questo oggetto di design moderno è anche altamente funzionale e ha un stile femminile ed elegante.


// ARKADIA GARDEN DESIGN // VIA SERENISSIMA, 31 - MARANO LAGUNARE (UD) DEDON // Tibbo

// HOURS // VIA GEMONA, 28 - UDINE QEEBOO // SKULL PLANTER

Tibbo, la prima collezione in teak di Dedon, disegnata da Barber&Osgerby, unisce alla precisione del lavoro artigianale e al comfort estremo la leggerezza del design, elegante e puro, tratti distintivi del carattere progettuale di questi due famosi designer. Combinando teak, tessuti e fibra intrecciata per le sedute, la collezione trasmette una straordinaria sensazione di ricchezza e lusso. Nel suo complesso, la collezione trasmette un senso di rigore architettonico sia nella sua struttura che nelle sue proporzioni.

Saper sdrammatizzare anche ciò che ci fa paura, la morte, che cancella le sembianze del volto e lo trasforma in altro. Job racconta di essersi ispirato ad una figura leggendaria che viveva avvolta nel mistero: era chiamata la cantante senza nome. Nessuno l’aveva mai vista uscire dalla sua casa, dove pesanti tende in velluto la celavano agli sguardi dei curiosi. La cantante misteriosa, fu l’autrice di un grandissimo successo musicale, intitolato appunto Mexico.

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• // ZINELLI&PERIZZI // VIA S. SEBASTIANO, 1 - TRIESTE ALIAS // Biplane Un’intuizione compositiva che dà vita ad un sistema di tavoli di grande duttilità nelle forme, nelle dimensioni e negli utilizzi. La collezione biplane prevede numerose varianti, perfette per ogni ambientazione. I tavoli con piano rotondo, quadrato e rettangolare possono essere utilizzati anche all’esterno grazie alle gambe in alluminio trattato e ai piani in pietra acrilica bianca.

// ZINELLI&PERIZZI // VIA S. SEBASTIANO, 1 - TRIESTE VITRA // Contract Gli Eames Contract Tables sono nati insieme alle sedie dell’Aluminium Group, di cui condividono la caratteristica base a croce. I tavoli facevano parte di una serie di progetti realizzati da Charles e Ray Eames, finalizzati alla creazione di mobili di alta qualità adatti all’utilizzo all’aperto. La versione con piano del tavolo in materiale solid-core e basamento verniciato a polvere è tuttora un’ottima scelta di arredo per esterni.

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IN VETRINA

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È uno dei trend più in voga sulle passerelle e conquista anche il mondo del design. VistaCASA ha selezionato per te le migliori proposte di design in Rosso.

1 - SILLY-KON // Ingo Maurer design by Ingo Maurer & Team. / 2 - PULCINELLA // Alessi design by Michele De Lucchi. / 3 - SUBMARINO // Seletti design by Hector Serrano. / 4 - AJ // Louis Poulsen design by Arne Jacobsen. / 5 - MON COEUR // La Cividina design by Peter Harvey. / 6 - IMPOSSIBLE // Moroso design by Nipa Doshi & Jonathan Levien. / 7 - COCOTTE // Le Creuset design by Le Creuset. /

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8 - 5050 // Molteni design by Rodolfo Dordoni. / 9 - CROISSANT // Billiani design by Emilio Nanni. / 10 - GIROTONDO // Alessi design by King-Kong. / 11 - ELEMENT // Desalto design by Tokujin Yoshioka. / 12 - COMPONIBILE SMILE // Kartell design by Anna Castelli Ferrieri + Fabio Novembre. / 13 - FORM // Normann Copenhagen design by Simon Legald. / 14 - BOMB // Adrenalina design by Simone Micheli. / 15 - HARAKIRI // Seletti design by Alessandro Zambelli. /

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16 - CACTUS! // Alessi design by CSA & Marta Sansoni. / 17 - TENDER // Moroso design by Patricia Urquiola. / 18 - TOMATO // Seletti by Studio Job design by Studio Job. / 19 - ALUMINIUM // Seletti design by Studio Job + Seletti. / 20 - RABBIT CHAIR // Qeeboo design by Stefano Giovannoni. / 21 - JOIN // La Cividina design by From us with Love. / 22 - PIATTI NNDW // Menu design by Norm Architects. / 23 - HIPPY // Billiani design by Emilio Nanni. / 24 - WAVES // La Cividina design by Costance Guisset. / 25 - BUGGLE-UP! // Fatboy design by Fatboy. /


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SPECIALE FOCUS ON // SPECIALE IN VISTA 2018 Foto di: Virginie Foubert

L’ESPERIENZA GIUSEPPE ROMEO, HOME DESIGN INVISTA HOME DESIGN INVISTA NASCE DA UN’IDEA DI B.M. SRL, CASA EDITRICE DELL’UNICA RIVISTA DI ARREDAMENTO E DESIGN DEL FRIULI VENEZIA GIULIA: PROPRIO QUELLA CHE STATE SFOGLIANDO. È UNO SPAZIO ESPOSITIVO CHE SI SVILUPPA ALL’INTERNO DEL CENTRO COMMERCIALE PIÙ GRANDE D’ITALIA: I NOSTRI PROFESSIONISTI HANNO ALLESTITO UNO SHOW ROOM DI QUASI 1000 METRI QUADRATI DOVE LE AZIENDE PARTECIPANTI ESPONGONO I LORO PRODOTTI SEGUITI E GUIDATI IN OGNI ASPETTO DEL PROGETTO.

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L’idea è quella di rendere la nostra rivista tridimensionale: l’allestimento ricrea gli ambienti di un’abitazione vera e propria, dalla cucina al giardino, dagli infissi al living passando per la zona bagno, le camerate e i tessuti d’arredo. Le Aziende partecipanti al Progetto vengono seguite in ogni aspetto dalla scelta del prodotto alla collocazione dello stesso, dalla comunicazione cartacea a quella web, dalla progettazione del proprio box al contatto diretto fra spazio espositivo, potenziale cliente e Azienda Produttrice. Uno spazio in continuo movimento dove le eccellenze del Friuli Venezia Giulia vengono valorizzate ed esposte in maniera innovativa e


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accattivante, sia per il visitatore che per il potenziale cliente. Forme, colori e materiali innovativi si intrecciano all’artigianalità e alla professionalità dei prodotti delle Aziende, leader di ogni settore che rappresentano: questo per proporre a professionisti ed utenti finali la sicurezza di un prodotto d’avanguardia che è stato pensato e creato seguendo le regole del Know How che contraddistingue da sempre le realtà del design della nostra Regione. In uno spazio così grande, in un luogo di accentramento come il Città Fiera, abbiamo creato un ambiente che non è solo show room, ma spazio in divenire per ospitare eventi e manifestazioni.

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Questo per dare sempre maggior visibilità alle nostre Aziende e creare dei momenti di aggregazione dove il design si mescola alla musica, alla moda, allo sport e all’arte. Importantissima la collaborazione con l’ordine degli architetti della Provincia di Udine, che hanno condiviso la nostra visione del progetto: ogni bimestre vengono infatti organizzati dei seminari formativi per creare una sinergia efficace e produttiva tra chi ha il compito di pensare al progetto e chi effettivamente arreda le nostre case. Relativamente a questa collaborazione siamo felici di presentarvi fra le nostre pagine il contest che ha visto come protagonisti proprio gli architetti della provincia di Udine: troverete infatti i progetti meritevoli selezionati da una commissione speciale composta da tre consiglieri dell’Ordine e tre membri della Redazione di VistaCASA. Siamo particolarmente orgogliosi di questa collaborazione che sta dando ottimi risultati e che crea visibilità e opportunità di lavoro per le nostre Aziende. Rimanete in contatto sui nostri social e sulla rivista, per scoprire le novità, gli eventi aperti al pubblico e i nuovi prodotti esposti, Vi aspettiamo al primo piano ingresso Sud del centro commerciale Città Fiera: lo spazio a Vostra Esposizione!

Le Aziende partecipanti a Home design InVista: Hours life - store

in partenza per la vita

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Da un’idea di B.M. Srl, editore di VistaCASA e creatore del progetto Home Design INVISTA, nasce nel cuore storico di Udine un nuovo concetto di negozio che racchiude molteplici visioni d’insieme. La mission aziendale di Hours Life Store è volta all’unione di aziende che propongono prodotti locali e marchi di design milanese famosi in tutto il mondo. Solo da Hours Life Store potrete trovare prodotti innovativi che vanno dai complementi fino ad arrivare all’arredamento vero e proprio, questo perché Hours Life Store è la vetrina cittadina del progetto Home Design INVISTA, presente al Città Fiera. Design, bellezza e funzionalità sono i punti cardine di questo concept-store che aspirano al miglioramento di ogni ora della giornata.


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LA COPERTINA DI QUESTO MESE trovate l’articolo a pagina 28

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Bimestrale di Cultura dell’Abitare del FRIULI VENEZIA GIULIA VISTACASA bimestrale di cultura dell’abitare del Friuli Venezia Giulia Anno XIV° numero 86 Maggio/Giugno 2018 Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Udine il 14 maggio 2007, n. 16 Iscrizione R.O.C. n. 97194 del 06/03/2007

Casa Editrice

B.M. s.r.l. Via Mantica, 38 - 33100 Udine Tel. 0432 500468 Fax 0432 500468 redazione@vistacasa.it Direttore Responsabile Carlo Tomaso Parmegiani Amministrazione e Redazione Via Mantica, 38 Udine Tel. 0432 500468 Fax 0432 500468 Rossana Rampogna - amministrazione@vistacasa.it Martina Madrisan - redazione@vistacasa.it Ufficio Commerciale Giuseppe Romeo B.M. s.r.l. Via Mantica, 38 Udine Tel. 0432 500468 Fax 0432 500468 commerciale@bmeditore.com Direttore Editoriale Daniele Bressan Progetto Grafico e impaginazione Martina Madrisan - redazione@vistacasa.it Kevin Bisiacco - grafica@bmeditore.com Stampa e Distribuzione Luce S.r.l., Via Zanussi, 303/A - Udine Dis-Pe, via Della Tomba Antica, 1 - Campoformido (Ud) Hanno collaborato a questo numero: Architettura a cura di: Arianna Subiaz Rubrica Design a cura di: Claudio Papa Home Dècor a cura di: Tiziana Barison CasaBio a cura di: DomusGaia Speciali a cura della: Redazione Immagini: Massimo Crivellari - Virginie Foubert - Courtesy Salone del Mobile.Milano Alessandro Russotti - Luca Fiammenghi - Diego Ravier - Andrea Mariani Noemi Cusin - Associazione Culturale Pordenone - Giulia Minozzi Abbonamento annuale Euro 25,00. Il prezzo degli arretrati è pari al doppio del prezzo di copertina. Prossima uscita VistaCasa: LUGLIO 2018 Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione totale o parziale di testi, fotografie, marchi e loghi non è consentita.

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