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MEMO CASI DI OTITE E INFEZIONI NASALI PER I BIMBI ALLATTATI AL SENO II latte materno protegge a lungo 11 bimbo da infezioni delle vie respiratorie e dell'orecchio, con effetti protettivi che perdurano anche fino at sesto anno di vita. Lo rivela uno studio su quasi 1300 bambini diretto da Ruowei Li, epidemiologo dei the Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ad Atlanta, pubblicato sulla rMsta Pediatrics. I bambini sono stati seguiti dalia nascita fino ai sei anni di vita, alle mamme è stato chiesto se avessero allattato e per quanto tempo e poi richiamate quando ii bambino aveva compiuto sei anni - e stato chiesto loro quante volte 11 bambino nei 12 mesi precedenti l'intervista fosse stato colpito da raifreddori, mal di gola, infezioni delle cavità nasali, otite e altre infezioni delle vie respiratorie e quanto spesso avevano dovuto ricorrere ailo studio del pediatra. E emerso the pin a lungo le mamme avevano allattato i piccoli net primo anno di vita, minore era is probabilith J che a sei anni i bimbi soffrissero di infezioni nasali, otite e mal di gola. In particolare per circa 1124% dei bambini allattati è stato riportato mal di gola, contro 1130% dei coetanei non allattati alseno.1125% del bimbiallattati da piccoli a sei anni riporta otite, contro 1128% di queffi non allattati
UNO STUDIO CHIARISCE IL POSSIBILE LEAME TRA 15 E ALZHEIMER
UN 'TERMOMETRO' DEL RESPIRO PER DIAGNOSTICARE IL CANCRO DEl POLMONI? Un "termometro" del respiro potrebbe divenire un utile e semplice strumento non invasivo per fare una rapida diagnosi di cancro dei polmoni. Infatti l'aria espirata dai pazienti colpiti da questa patologia è pin calda dell'aria espirata da soggetti sani. La prospettiva di un test del respiro per diagnosticare II tumore at polmoni si deve a uno studio diretto da Giovanna Elisiana Carpagnano, dell'Università di Foggia, presentato at congresso mondiale delta società europea di medicina respiratoria. Lo studio ha coinvolto 82 soggetti che erano stati riinandati ad ulteriori accertamenti dope the in una radiografia toracica era emerso 11 sospetto del tumore. Per 42 di loro ella fine is diagnosi di cancro none stata poi fortunataniente confermata con gli esaini diagnostici standard. Con uno strumento chiamato X-Halo gli esperti hanno misurato is temperatura dell'aria espirata da ciascun soggetto ed evidenziato una chiara correlazione tra alta temperatura del respiro esalato e presenza del tumore.
Patologie come ischenua e ateroscierosi, the portano a una riduzione del flusso del sangue at cervello, provocano un accumulo cli proteina beta-amiloide, responsabile dell'insorgere di malattie neurodegenerative come lAlzheuner. Se n'e occupato uno studio nato dalla collaborazione tra Istituto di ncuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (InCnr) e I'Università dell'Aquila, pubblicato sul Journal ofNeuroscience. 11 punto di partenza, gia dimostrato in altre ricerche, è che "it progressivo deterioramento delle funzioni cognitive caratteristico delta malattia di Alzheimer è in parte dovuto alla deposizione extracellulare della protema -amioide (A13) che ostacola la funzionalitil delle cellule nervose spiega Nicola Origlia, coautore deilo studio. Ora i ricercatori, utilizzando un modello animale delta malattia", hanno dimostrato come una condizione ischemica transitoria sia in grado di stimolare la produzione di An". Lo studio, seppur liinitato al mocleili sperimentali, mette in evidenza aicuni possibili bersagli molecolari sui quail poter sviluppare nuove strategie terapeutiche.
TROPPI INTEGRATORI AUMENTANO IL RISCHIO DI DANNI AL FEGATO A dirlo e uno studio riportato su Hepatology, la rivista dell'Associazione Americana per to Studio delle Malattie del Fegato, condotto tra i pazienti degli ambulatori specialistic! statunitensi. I ricercatori hanno esaminato 839 pazienti con danno epatico indotto da farmaco, in un arco di tempo dal 2004 at 2013, verificando che in 45 casi i problemi erano attribuibili agli integratori peril body building, 85 ad altri tipi di integratori e 709 ai farmaci. A essere causa di morte o trapianto di fegato, non erano perô gli integratori assunti dai culturisti, ma queffi a base di erbe comunemente assunti in prodotti per la perdita di peso o la disintossicazione, cosI come energizzanti e multivitaminici. I danni dovuti a questo tipo di sostanze sui pazienti analizzati, risultavano maggiori rispetto a quelli provocati del farmaci stessi, 13% contro 3%. lnoltre risultavano aumentati, nell'arco dei died anni coperti dallo studio, dal 7% at 20%.
MEDICINA NATURAL[ - NOVEMBRE 2014
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