PHYTORICERCHE
OSTEOPOROSI e OSTEOMASS PLUS: un unico approccio non convenzionale per reintegrare la struttura ossea alterata senza ricorrere a pi첫 supporti medicinali
Dr. Vitale Giuseppe
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OSTEOPOROSI e OSTEOMASS PLUS: un unico approccio non convenzionale per reintegrare la struttura ossea alterata senza ricorrere a più supporti medicinali
L'Osteoporosi è considerata oggi una patologia cronica dello scheletro, caratterizzata da riduzione della massa ossea e da deterioramento della microarchitettura dell'osso, con conseguente aumento della fragilità e predisposizione alle fratture. Raramente dà segni e/o sintomi se non quando ormai è già oltre il limite d'intervento preventivo delle complicanze.
quantità maggiore di osso vecchio rispetto a quello che si ricrea, si ha una perdita di massa ossea : l'Osteoporosi. Ricordiamoci, però, che il ricambio non si ferma mai completamente e, anche dopo i 50 anni, quando la donna è in menopausa, le cellule ricostruiscono l'osso anche se con meno accuratezza ed efficienza, diventando sempre meno capaci di riempire completamente gli spazi v u o t i , s i a p e r f i s i o l o g i co p r o ce s s o d i invecchiamento che per alterazione dei processi di osteosintesi.
Negli ultimi anni sono stati compiuti importanti progressi nella comprensione delle cause, nella diagnosi e nel trattamento di questa patologia. Tuttavia, non sempre queste nuove acquisizioni sono state divulgate in maniera chiara e precisa. Sicuramente la complessità dei meccanismi patogenetici ed il quadro clinico impongono al medico una capacità di giudizio e una sensibilità verso l'approccio di prevenzione della complicanza che nel nostro paese non è, a tutt'oggi, ancora molto diffusa.
Il meccanismo fisiopatologico dell'osteoporosi è caratterizzato da un'aumentata attività di degradazione ossea (attività osteoclastica) con riduzione dell'attività osteoblastica (quella rigenerante l'osso) sicuramente dovuto ad una riduzione di estrogeni che limita l'effetto inibitorio sulla produzione di citochine attivatrici degli osteoclasti ed a una ridotta attivazione della vitamina D da parte del rene.
L’Osteoporosi ha un'eziologia multifattoriale, dipendendo sia da fattori genetici, che da deficit fisiologico-ormonali e carenze di vitamine liposolubili (tra cui la vit.D). Dalle ultime ricerche risulta inoltre che non sia più così reale e importante nella eziologia il deficit di Calcio.
Gli effetti degli estrogeni sul rimodellamento osseo sono presenti ad ogni età e a prescindere dalla durata o dalla causa dell'insufficienza ovarica. È recente, inoltre, la dimostrazione della presenza di recettori per gli estrogeni sia negli osteoblasti che negli osteoclasti. Studi in vitro sembrerebbero dimostrare un’azione degli estrogeni nel promuovere la sintesi di fattori di crescita come TGF beta e IGF-1 o nel modulare il rilascio di interleukina 1, IL 6 e TNF, fattori questi ultimi attivatori degli osteoclasti.
L'osso è un tessuto vivo che subisce continue trasformazioni, è nutrito e depurato dai vasi sanguigni tramite uno scambio costante con l'intero organismo. Le cellule che compongono l'osso sono di due tipi differenti: osteoclasti e osteoblasti. Gli osteoclasti dissolvono l'osso vecchio e si lasciano dietro dei minuscoli spazi vuoti: questi spazi vengono riempiti con osso nuovo dagli osteoblasti. Questa capacità di autoriparazione è estremamente importante. Quando si sfalda una
Gli estrogeni stimolano inoltre la produzione da parte degli osteoblasti di osteoprotegerina, una citochina recentemente scoperta e responsabile della modulazione dei processi di reclutamento e
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differenziazione degli osteoclasti.
Ovviamente un accurato controllo dei valori sia di vitamina D, di Calcio e un profilo ormonale vanno necessariamente eseguiti. Un adeguato apporto di vitamina D, durante tutto l'arco della vita e non solo in menopausa, può essere preventivo, ritardando o addirittura eliminando il problema dell'osteoporosi e promuovendo un miglior assorbimento del calcio.
Gli estrogeni inoltre promuovono l'assorbimento del calcio attraverso un aumento della sintesi dei recettori intestinali per la vitaminaD e della 1-alfa idrossilazione renale del 25 idrossicalciferolo (forma attiva della vitD). Notiamo quindi che l'attività a cascata dei recettori estrogenici attiva vari circuiti implicati nell'omeostasi ossea.
Viene prodotta dalla pelle dopo l'esposizione alla luce solare o alla luce ultravioletta, ma secondo diversi esperti, la vitamina D prodotta dal nostro organismo è più che sufficiente e un'eventuale integrazione non sarebbe necessaria.
PERCHE’ OSTEOMASS PLUS?
Un ultimo cenno va fatto al calcio
OsteoMass Plus nasce dal gruppo di studio RENACO come integratore coadiuvante nei disturbi osteoporotici, che contrasta con i suoi principi attivi il riassorbimento osseo.
Calcio e magnesio sono i due minerali più rappresentati nelle cellule della gran parte degli esseri viventi. Il corpo umano contiene quasi 1,4 kg di calcio e una quota decisamente inferiore di magnesio. I vegetali hanno un rapporto magnesio-calcio che può variare da 7:1 a 14:1, mentre quello della selvaggina è circa 3:1. Attualmente gli animali di allevamento ne hanno uno di 1:2, mentre tutta la pletora di prodotti derivati del latte hanno dieci volte più calcio rispetto al magnesio. L'evoluzione è avvenuta in un ambiente a “basso impatto” di calcio e ricco invece di magnesio. L'uomo, quindi, può adattarsi bene a livelli relativamente bassi di calcio, aumentando l'assorbimento intestinale di questo minerale e riducendone l'escrezione renale. Nessun meccanismo simile esiste per il magnesio e questo, appunto, suggerisce l'idea che nel passato il magnesio fosse abbondante. Un eccesso di calcio sarebbe quindi una delle cause di deterioramento delle nostre ossa e non il contrario ( ipotesi del Dr TR Klompmaker).
Il mondo delle piante medicinali è di grande aiuto per il problema osteoporosi: molte di esse basano l'effetto protettivo a livello osseo tramite un meccanismo simil ormonale. Grazie all’azione simil estrogenica (hanno effetti limitati all'osso, nessuna azione su utero e mammella) di alcune piante medicinali contenute all'interno di OSTEOMASS PLUS, si riesce a contrastare il riassorbimento osseo stimolando direttamente l'aumento del numero di osteoblasti . Diversamente da alcuni schemi terapeutici che prevedono l'uso integrato di calcio e vitD3, OsteoMass Plus favorisce direttamente l'attivazione della linea osteoblastica e, avendo un'azione simil estrogenica che promuove l'assorbimento del calcio direttamente dall'intestino, non necessita a meno di gravi carenze, né di supporto di calcio né di vitamina D.
Il calcio è si molto più abbondante del magnesio nel nostro organismo, ma il magnesio attiva almeno 300 differenti enzimi metabolici che fanno funzionare tutte le cellule degli organi e tessuti, tra cui anche gli ormoni che fanno depositare il calcio sulle ossa.
L'attività simil estrogenica delle piante sopperisce all'introito di vit.D esogena aumentando la sintesi di recettori intestinali per la funzione della stessa, lavorando così con “materiale” di riserva endogeno.
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Se consumiamo troppo calcio, questo impedisce l'assorbimento del poco magnesio presente nella nostra alimentazione (i due sono antagonisti) e di conseguenza la costruzione di un sano tessuto osseo è compromessa. Quindi anche la compulsiva assunzione di calcio in menopausa per la cura dell'osteoporosi non sembra essere risolutiva.
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Materiale Riservato rigorosamente al Corpo Professionale
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