Phyto journal ottobre

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sti Italiani

STORIA, SCIENZA E TECNICA DELLE PIANTE OFFICINALI

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Società Italiana di Fitochimica

cv 'Femminello', cv 'Castagnaro' e soprattutto cv. 'Fantástico'...), C. myrtifolia, C . mitis, e Fortune/Ia sp. Citrus bergamia Risso e Poiteau (comunemente noto come bergamotto), è una specie endemica della regione italiana del Sud (Calabria). A causa della sua fragranza unica e freschezza legate alla sua composizione, rappresenta l'agrume è pii prezioso ed è quindi impiegato principalmente in profumeria e cosmetica. Inoltre è utilizzato in prodotti alimentari e dolciari industriali come liquori, tè e dolci. A causa delle sue proprietà antisettiche e antibatteriche, è inserito nella farmacopea di diversi paesi e utilizzato nell'industria farmaceutica (3), in particolare per il suo alto contenuto in linalolo (2). Citrus x myrtifolia è meglio conosciuto come Chinotto. E un albero originario della Cina ed è stato importato nel 1500 a Savona (Italia), dove ora viene coltivato principalmente sulla costa ligure. DalI' estratto di Citrus x myrtifolia Si prepara una bibita gassata commerciale, amara, con proprietà digestive, nota con il nome di" Chinotto". La bevanda ha origini italiane ed è considerato un prodotto di nicchia, consumato soprattutto in questo paese, a partire dagli anni '50. I frutti sono utilizzati nelI'industria dolciaria italiana per preparare confetture e caramelle, mentre l'olio essenziale in profumeria. Diversi studi hanno di-

mostrato che sostanze fitochimiche del chinotto possiedono proprietà biologiche quali effetti antiossidanti, anti-infiammatori e analgesici, attività antivirali e antibatteriche, fino alle proprietà antitrombotiche, neuroprotettive e anti-tumorali (4). Citrus mitis o C. madurensis (synomimous:. X Citrofortune/Ia mlcrocarpa (Bunge) Wijnands, syn x Citro fortune/Ia mitis Bunge), (tradizionalmente chiamata Calamondin, o calamansi) è il principale agrume nelle Filippine che viene utilizzato principalmente per il suo succo, considerato come sostituto di limone. Si tratta di un ibrido tra Citrus reticulata e Fortune//a margarita, e coltivato in Italia come pianta ornamentale (5-6).Kumquat (Fortune//a margarita Swingle) è il piii piccolo degli agrumi, originario della Cina centrale e ora coltivato in tutto il mondo. I kumquat sono adatti alla preparazione di vari prodotti quali frutta candita, vino e marmellate, e possono essere consumati crudi, come frutto intero o aggiunti a bevande e macedonie di frutta (7). Recenti studi dimostrano che l'o110 Kumquat ha un carattere tipico dell'olio di agrumi, e suggeriscono ulteriori proprietà terapeutiche nel trattamento di forme allergiche, malattie infiammatorie, come pure è stata evidenziata un'attività antitumorale e antivirale, effetti benefici sulla fragilità capillare e 'ar-

terioscierosi (8).Questo studio si occupa della anahisi degli oli essenziali di queste quattro specie coltivate in diverse aree italiane. GIl oh essenziali sono stati ottenuti in due modi diversi: per idrodistillazione con un apparato Clevenger e per spremitura manuale delle bucce. I campioni ottenuti sono stati anahizzati mediante GC / FID-MS quindi confrontati tra loro e con i dati di letteratura. References 1. K. Fisher and C. Phillips, Trends in Food Science & Technology, 2008, 19, 156-164. 2. Li ling, Zhentian Lei, Ligai Li, Rangjin Xie, Wanpeng Xi, Yu Guan, Lloyd W Sumner and Zhiqin Zhou, Journal of agricultural and food chemistry, 2014, 62, 3011-3033. 3. M. Russo, D. Serra, F. Suraci and S. Postorino, The Journal of Essential Oil Research, 2012, 24(2), 137-151. 4. M. Protti, F. Valle, F. Poll, M.A. Raggia, L. Mercolinia, Journal of Pharmaceutical and Biomedical Analysis, 2015, 104, 75-80. 5.

M.O. Nisperos-carriedo, E.A. Baldwin,

M.G. Moshonas and P.E. Shaw, J. Agric. Food Chem., 1992, 40, 2464-2466. 6. L. Cuevas-Glory, E. Sauri-Duch, J.A. Pino, Journal of Essential Oil Bearing Plants, 2009, 12(6), 656 - 660. 7. Li-Wen Peng, Ming-Jen Sheu, Li-Yun Lin, Chun-Ta Wu, Hsiu-Mei Chiang, Wen-Hsin Lin, Meng-Chieh Lee, Hsin-Chun Chen, Food Chemistry, 2013, 136, 532-537. 8. M. GUney, A. Tulin Ozb and E. Kafkasa, J Sd Food Agric, 2015, 95, 1268-1273.

Citoyang Zenzero Quando è la testa a risentirne, Citoyang Zenzero lndicato per il contrasto degli stati di tensione localizzati, per la funzionalitã articolare, ha funzione digestiva e antinausea

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Editoriale

VI Premio F.E.I. Un'opportunità per i giovani erboristi Dott. Angelo Di Muzio Direttore Responsabile Presidente Nazionale F.E.I. - Confcommercio

La Federazione Erboristi Italiani propone anche per II 2016 la nuova edizione del Premio F.E.I. per tesi di laurea riservato ai laureati in Scienze e Tecniche Erboristiche delle classi L 24, Scienze e Tecnologie Farmaceutiche e L - 29, Scienze Farmaceutiche Applicate che abbiano conseguito ii diploma di laurea tra ii 01 giugno 2014 e II 30 giugno 2016. Attraverso questa iniziativa la Federazione Erboristi Italiani vuole riconoscere non solo l'impegno profuso dai giovani colleghi, valorizzando i lavori ritenuti pij interessanti e innovativi a livello tecnico - scientifico e qualificanti la professione di erborista, sia in campo sperimentale che compilativo, ma soprattutto la grande rilevanza e specificità che questo corso di laurea rappresenta per tutto II settore erboristico italiano, un corso di laurea unico nel panorama europeo che deve essere giustamente valorizzato e sostenuto contro i pesanti attacchi che la nostra professione sta subendo da parte di alcuni settori che, senza averne titolo, vogliono appropriarsi di materie specifiche della professione di erborista come ad esempio la raccolta, la coltivazione e la prima trasformazione delle piante officinali. La partecipazione al Premio F.E.I. oltre a creare un interesse verso l'iniziativa rappresenta un momento particolare ed unico di aggregazione tra colleghi e del settore erboristico in particolare, che in questa occasione ha la possibilità di mettere in evidenza tutta la preparazione, competenza e professionalità acquisite nell'iter del corso di laurea. Qualità che col tempo, I'esperienza e l'approfondimento continuo andranno ad affinarsi sempre pià consolidando la formazione di un vero esperto nel settore delle piante medicinali, unico nel suo genere. La F.E.I. vuole offrire un giusto riconoscimento ai neolaureati che costituiranno nel prossimo futuro l'asse portante dell'erboristeria italiana. La valutazione dei lavori operata da un'apposita Commissione tecnico-scientifica, terra, tra l'altro, in debito conto, l'originalità dell'approccio seguito, l'uso di tecniche di indagine specialistiche, il livello di approfondimento delle tematiche trattate anche in funzione dei possibili risvolti pratici, la scelta delle strategie da adottare per un approccio ottimale ai risultati prefissi, oltre a creatività ed innovazione, in un settore che trae dalla tradizione la propria forza e conoscenza. Le sintesi delle tesi premiate 0 comunque di quelle meritevoli di menzione saranno pubblicate sulla rivista bimestrale "F.E.I. - Phyto Journal' l'organo ufficiale della Federazione, inviato

ai Soci, che potranno cosl essere informati su nuove ricerche e sperimentazioni nei vari campi del sapere erboristico, alle Aziende del settore erboristico italiano, queste ultime in particolare potranno rendersi conto della preparazione raggiunta dai partecipanti e trarre le loro valutazioni, alle Istituzioni con la speranza che capiscano che l'erboristeria italiana è costituita da professionisti seri e soprattutto affidabili. II Consiglio Direttivo della Federazione Erboristi Italiani ha stanziato la somma di 3.000,00 euro, per le due tesi prime classificate. Lo scopo è quello di premiare quei lavori che hanno saputo mettere in evidenza, argomenti attinenti alla tradizione erboristica, alla coltivazione e lavorazione di piante officinali e dei loro derivati, o che abbiano ad oggetto gli aspetti normativi e legislativi relativamente alla produzione e al commercio di piante officinali e/o loro derivati sia per uso erboristico, fitoterapico, alimentare che cosmetico; la professione di erborista, lo studio fitochimico, farmacognostico, analitico, estrattivo, farmacologico o clinico di piante officinali, delle loro preparazioni o dei loro principi attivi. L'iniziativa della F.E.I., unica nel nostro settore, è ormai arrivata alla VI edizione, in un crescendo di popolaritâ e attesa, crediamo fermamente che rappresenti un'opportunità per i giovani partecipanti e un punto fermo per gli erboristi, oltre che un orgoglio per chi tra noi ci ha creduto fin dalla sua prima edizione. II Premio F.E.I. è soprattutto finalizzato ad incentivare I'interesse dei giovani erboristi verso la nicerca e lo studio delle piante officinali, passando attraverso la comprensione di quanto la tradizione erboristica ci ha lasciato fino ai recenti sviluppi scientifici ed oltre ed a sottolineare I'impegno della nostra Federazione verso la nuova generazione di erboristi. Confidiamo come sempre nella collaborazione delle Università presso le quali sono attivi i corsi di laurea, e neIl'informazione che i docenti potranno dare ai propri studenti relativamente all'istituzione e alla partecipazione al Premio F.E.I..

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