Phytojournal luglio agosto 2015

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-i ORGANO UFFICIALE F. .1.


Da piii parti pervengono in Federazione richieste di chiarimenti sulla vendita dei semi di chia, sia sfusi che come prodotto preconfezionato. La legislazione comunitaria è molto chiara in materia, riportiamo quindi per fare chiarezza sulla problematica la Decisione della Commissione Europea del 22.01.2013 che sia erboristi e distributori di piante officinali ed alimenti biologici devono tenere in debito conto e rispettare.

ALLEGATO I COMMISSIONE del 22 gennalo 2013 che autorizza un ampliamento dell'uso del semi di chia (Salvia hispanica) in qualità di nuovo ingrediente alimentare al sensi del Regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio [notificata con II numero C(20 13) 123] LA COMMISSIONE EUROPEA, visto Il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto II regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 gennaio 1997, sul nuovi prodotti e I nuovi ingredienti alimentari (1) in particolare l'articolo 7,

HA ADOTTATO LA PRESENT" DFCTcTnN E: Articolo 1 La chia (Salvia hispanica) di cul all'allegato I puô essere immessa sul mercato dell'Unione quale nuovo ingrediente alimentare per gIl impieghi elencati all'allegato II. I semi di chia (Salvia hispanica) in quanto tall possono essere venduti al consumatore finale solo in una forma preconfezionata. Articolo 2 La designazione di semi di chia (Salvia hispanica) autorizzata dalla presente decisione sull'etichetta del prodotto alimentare che Ii contiene è <<semi di chia (Salvia hispanica)>>. I semi preconfezionati di chia (Salvia hispanica) necessitano di un'etichettatura aggiuntiva che informi II consumatore del fatto che la dose giornaliera non deve superare i 15 grammi.

riwii 01 Chii AATTER.L,iii..nc Li (SALVIA HISPANICA)

Descrizione

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La chia (Salvia hispanica) è una pianta erbacea annuale, estiva, appartenente alla famiglia delle Labiatae. Dopo II raccolto I semi sono puliti meccanicamente. Fiori, foglie e altre parti della pianta vanno rimosse. Composizione tipica del semi di chia: Materia secca 91-96 % Proteine 20-22 % Grassi 30-35 % Carboidrati 25-41 % Fibre alimentari [fibra cruda (*)] 18-30 °h Ceneri 4-6 % (*) Per fibra cruda si intende la parte composta prevalentemente da cellulosa, pentosani e lignina non digeribili.

ALLEGATO II USI DEl SEMI DI CHIA (SALVIA HISPANICA) Prodotti da forno non piii del 10 % Cereali per prima colazione non pià del 10 % Frutta, noci e miscele di semi non pii del 10 % Semi di chia preconfezionati non pu) di 15 g al giorno Dalla Decisione Comunitaria risulta chiaramente che I semi di chia possono essere commercializzati solo in forma preconfezionata, pertanto non è ammessa la vendita del prodotto sfuso ma esciusivamente preconfezionato, tale preconfezionamento è possibile solo in laboratori autorizzati.

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Citoyang Zenzero Quando è la testa a risentirne,

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Citoyarg Zenzero Indicato per ii contrasto degli stati di tensione localizzati, per la funzionalità articolare, la funzione digestiva e antinausea

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Professione erborista

KAIA SELVATICA lum; Cichorii radix Dott. Maurizio Pedrazzini Presidente Provinciale F.E.I. - Parma Erborista

Seconda Parte La medicina popolare, generalmente tramandata oralmente nelle zone rurali del paese, attribuiva alla Cicoria selvatica proprietà depurative, lassative e diuretiche. Essendo una specie molto comune, sia in pianura che nei territori collinari e montani, la si ritrova un po' ovunque nella tradizione della medicina popolare. Le patti impiegate sono sia le foglie che le radici. Le radici sono fatte bollire in ragione di 50-100 grammi per litro di acqua, per 10 minuti, lasciate a riposo per 10 minuti o piü, p01 filtrate, spremendo bene II materiale vegetale. Se ne bevono da 1 a 3 tazze al giorno, lontano dai pasti come depurativo, oppure prima dei pasti come amaro aperitivo. Le foglie sono solitamente sottoposte a infusione. La tisana che ne risulta si assume con le Stesse modalità di quella ottenuta con la decozione delle radici. Ecco come descrive la preparazione delta tisane di foglie un bel libro sulla medicina popolare erboristica italiana: Piante medicinali italiane di Ida Frattola, pubblicato a Roma nel 1940 (Editore SignorelIi): "tenendo in infusione per qualche ora le foglie di cicoria, in dose del 20%, Si ottiene una bevanda depurativa, rinfrescante, deostruente e stomatica. II succo estratto dalle suddette foglie, allo stato fresco, ha le Stesse proprietà dell'infuso e la dose di quest'ultimo oscilla dai 5 ai 10 grammi in 100 grammi di acqua. Anche cibandosi di cicoria, sia cotta, sia cruda, si hanno consimili benefici". Le foglie fresche in medicina popotare sono anche impiegate, pestandole e riducendole in poltiglia, come cataplasma su foruncoli, ponfi, arrossamenti e ulcerazioni della pelle. In paSSato era molto comune, soprattutto in periodi di scarsità, I'uso delle radici

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di cicoria torrefatte come succedaneo del caffè. Oggi questa abitudine Sta riprendendo piede, in particolare tra chi adotta regimi alimentari salutistici, in considerazione della salubrità della bevanda e della assenza dei tipici effetti negativi legati all'uso eccessivo di caffè.

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Erbari e testi di medicina tradizionale

La Cicoria selvatica è conosciuta come pianta medicinale fin dalla antichità. Ne scrissero Plinio, Galeno, Dioscoride, i loro testi furono p01 ripresi e commentati lungo tutto II medioevo e ristudiati analiticamente durante il rinascimento, un'epoca in cui, partendo dal classici Si posero i prodromi della naScita delle scienze naturali e del metodo scientifico. Ed è proprio rifacendoci ad alcuni importanti autori di quel periodo, che riStudiarono con spirito al tempo steSSo enciclopedico e critico i testi classici, che possiamo yedere comporsi un quadro delle proprietà e degli usi salutari e terapeutici della Cicoria che ritroviamo con molte afftnità nella medicina erboristica e nella ricerca moderne.

PI-4YTO Journal n. 4 Iuglio - agosto 2015

Intubum sylvestre, Wegwart.

Tavola di Leonhart Fuchs

Partiamo dunque dalla trattazione della Cicoria net "De historia stirpium cornmentarii insignes' pubblicato a Basilea nel 1542 da Leonhart Fuchs; come yedremo, siamo di fronte a una trattazione quasi enciclopedica della materia botanica e medica, una summa, per così dire delle conoscenze del tempo e del testi degli autori classici. - DELLA SERIS (Cicoria n.d.t. - traduzione Maurizio Pedrazzini) Denominazioni

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E' detta Seris dal Greci, Seris e Intubus dai Latini.

I Greci dividono Seris in due gruppi, quella coltivata e quella silvestre. Anche I latini divisero Intubus in due tipi, sativum ed erraticum. Sativus quello che nasce esclusivamente grazie alla coltivazione e alle cure dell'uomo. Erraticus invece definirono quello che nasce qua e là, spontaneo e selvatico, senza alcun intervento del coltivatore. Intubus sativus, che in particolare gIl antichi, come attesta Plinio lib. XX.cap. viii., denominarono Seris, si suddivide in due Specie. La prima ha foglie piii larghe, è pià simile alla lattuga. Questa, con termine erroneamente derivato da Intibus, in Etruria è chiamata dappertutto mdivia: infatti, quella che oggi impiegano con questo nome non è la vera Iridivia, ma la Lattuga silvestre, come dicemmo a suo tempo. In tedesco la si puà chiamare Endivien. La seconda ha foglie pià strette ed è alquanto amara. Questa, con un



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