ANTIOSSIDANTI
Un aiuto dalla natura per mantenere in piena efficienza il nostro corpo
Introduzione 1. PARLIAMO DI ANTIOSSIDANTI pag. 3 2. COSA SONO I RADICALI LIBERI? pag. 4 3. COSA SONO GLI ANTIOSSIDANTI? pag. 6 4. ANTIOSSIDANTI ENDOGENI pag. 7 5. ANTIOSSIDANTI ESOGENI pag. 8 6. LINEA PRODOTTI ANTIOSSIDANTI pag. 17 Bibliografia pag.31
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1. Parliamo di Antiossidanti Il corpo umano è una macchina meravigliosa, riflesso della Natura che ci circonda, in cui tutte le funzioni biochimiche, dalle più strutturate alle più semplici, partecipano al mantenimento dell’omeostasi cellulare (dal greco ομέο-στάσις simile stabilità). Non è ancora luogo comune, però, riconoscere al corpo anche la capacità di auto-ripararsi grazie ad un modello esatto, unico e in continuo rinnovamento, in cui alcune cellule muoiono e vengono rimpiazzate da altre, grazie a dei precisi sistemi di protezione endogeni. In particolare ci possono essere delle reazioni biochimiche anomale all’interno della cellula che portano danni ai lipidi, i costituenti delle membrane cellulari, con conseguenti alterazioni sia delle funzioni enzimatiche che tessutali, danneggiando il materiale genetico, le proteine strutturali (collagene, acido ialuronico, …) e quelle regolatorie (enzimi, ormoni, …), portando danni strutturali e funzionali alla cellula. La cellula quindi è soggetta ad un complicato meccanismo biochimico che prende il nome di stress ossidativo che non dà luogo a manifestazioni cliniche proprie, né soggettive né oggettive, ma che, per mancanza di sufficienti difese antiossidanti o per eccessiva produzione di radicali, subisce l’attacco delle specie reattive dell’ossigeno facendo fatica a ripararsi.
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E’ evidente quindi che un’azione antiossidante sufficientemente elevata aiuterebbe i naturali sistemi di difesa contro l’attacco dei radicali e la capacità di autoripararsi. Inquinamento ambientale, dieta sbilanciata, fumo di tabacco, droghe, alcol, scarsa attività fisica e stress psico-emotivo sono sicuramente fattori che inficiano in maniera assolutamente negativa la nostra barriera antiossidante predisponendoci all’attacco dei radicali liberi e quindi all’insorgenza di uno squilibrio dei fisiologici e naturali sistemi di regolazione di base cui sottende il benessere del nostro organismo.
2. cosa sono i radicali liberi? Nelle cellule del corpo umano, così come in ogni organismo aerobico, avvengono processi biochimici che consumano ossigeno per la generazione di energia.
I radicali sono composti instabili e altamente reattivi, in quanto presentano uno o più elettroni spaiati nell’orbitale più esterno responsabili del danno ossidativo a carico di macromolecole biologiche, come DNA, carboidrati e proteine. Questi composti agiscono come ossidanti, ovvero sono in grado di cedere l’atomo di ossigeno “instabile” ad altre molecole che, di conseguenza, diventano a loro volta instabili e cercano un altro elettrone da altre molecole, innescando così un meccanismo di instabilità a catena.
R A DICA LI
Dal processo di utilizzazione dell’ossigeno (ossidazione), si producono tuttavia dei prodotti di scarto potenzialmente dannosi: i radicali liberi.
L’alta reattività dei radicali liberi può causare reazioni spesso indesiderate e lesive per le cellule e, quindi, per i tessuti e per gli organi (Mitscher et al.,1997; Cestaro, 1994; Wisemann et al., 1996; Berliner et al., 1996). Tra le molecole altamente reattive rientrano le “specie reattive dell’ossigeno” (ROS), come l’anione superossido, il radicale idrossilico, il radicale perossidico e l’ossido d’azoto, nonché specie non radicaliche, come il perossido d’idrogeno, l’ossigeno singoletto, l’acido ipocloroso e l’ozono. Il radicale idrossilico è il ROS più reattivo e dannoso nei sistemi biologici. Tale radicale è generato dalla reazione dello ione ferroso (Fe++) con il perossido d’idrogeno.
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In questo processo, noto come reazione di Fenton, la quantità di radicale prodotto è direttamente proporzionale alla concentrazione di ferro o rame. I ROS sono continuamente prodotti nell’organismo come conseguenza dei normali processi metabolici. Esistono varie specie di ROS, che possono essere distinti in: • Radicali: molecole che contengono almeno un elettrone spaiato • Non-radicali: composti reattivi capaci di ossidare biomolecole La produzione endogena di ROS ha luogo principalmente nei mitocondri, dove avvengono i processi ossidativi con trasporto di elettroni (respirazione cellulare) nei quali l’ossigeno funge da accettore finale di elettroni per la produzione di energia. L’ossigeno, quando svolge azione ossidante, viene esso stesso sottoposto ad una serie di riduzioni in cui sottrae elettroni ad altre molecole, dando luogo ad una serie di intermedi radicalici. I ROS sono prodotti anche dal metabolismo degli acidi grassi poliinsaturi a partire dall’acido arachidonico, durante la produzione degli eicosanoidi (prostaglandine, trombossani e leucotrieni), molecole che svolgono importanti funzioni a livello dell’apparato vascolare. Un altro caso in cui la produzione di radicali liberi è considerata fisiologica ed utile all’organismo è quello che si realizza nei macrofagi, in cui il radicale superossido viene utilizzato come “killer” contro batteri e virus patogeni. Oltre ai meccanismi endogeni, i fattori che causano la produzione di radicali liberi sono: stress, diete sbilanciate, alcool, fumo, intenso esercizio fisico, inquinamento e raggi solari. Un eccesso cellulare di ROS contribuisce ai processi di invecchiamento (Van Der Loo et al., 2003) ed è implicato nello sviluppo del cancro e di malattie croniche, neurodegenerative e cardiovascolari, quali ischemia, sclerosi multipla, arteriosclerosi, cataratta, diabete, epatiti, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer, dermatiti e distrofia muscolare. (Halliwell et al.,1990; Ames et al., 1992; Cestaro, 1994; Chen et al., 1995; Stocker, 1999; Benzie, 2000).
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3. COSA SONO gli antiossidanti? Gli antiossidanti costituiscono un insieme chimicamente eterogeneo di sostanze capaci di contrastare o annullare l’azione ossidante dei radicali liberi e delle specie chimiche a questi correlati. Per antiossidante intendiamo quindi “qualsiasi sostanza che, presente in concentrazione molto bassa rispetto a quella di un substrato ossidabile, è in grado di ritardare o inibire significativamente l’ossidazione di quel substrato” (Halliwell & Gutteridge, 1989). In base alla natura della loro origine, i sistemi enzimatici antiossidanti possono essere suddivisi in endogeni o esogeni, a seconda che – rispettivamente – vengano prodotti dal nostro organismo o debbano essere introdotti dall’esterno, per esempio attraverso l’alimentazione. L’antiossidante dona un elettrone al radicale libero
Antiossidante
Radicale libero
Radicale libero che ha ricevuto l’elettrone dall’antiossidante
In questo modo il radicale libero diventa inoffensivo
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4. Antiossidanti endogeni
GLUTATIONE
Sono endogeni, anzitutto, i tre principali enzimi schierati contro l’eccesso dei radicali liberi dell’ossigeno – superossido-dismutasi (SOD), glutatione perossidasi (GPx), catalasi (CAT) – ed una serie di agenti idrosolubili o liposolubili distribuiti sia all’interno delle cellule che nei fluidi extracellulari, quali il glutatione, la lattoferrina, la trasferrina, la ceruloplasmina, l’albumina, la bilirubina e l’acido urico, tutti normali prodotti del metabolismo corporeo. Il GLUTATIONE (L-glutatione) è il più potente ed importante fra gli antiossidanti prodotti dall’organismo. Il glutatione è una combinazione dei tre aminoacidi (tripeptide) cisteina, acido glutammico e glicina. Combatte l’invecchiamento attraverso due vie principali: l’intestino ed il sistema circolatorio. E’ un potente antiossidante, cioè un disattivatore di radicali liberi con una spiccata azione anti-invecchiamento, protegge le cellule, i tessuti e gli organi del corpo riuscendo a mantenerlo giovane.
l glutatione ha, inoltre, una grande capacità disintossicante grazie alla sua facoltà di chelare i metalli pesanti e tossici quali piombo, cadmio, mercurio ed alluminio; li trasporta via eliminandoli dal corpo. In alcuni studi fatti sugli animali è stata dimostrata un’azione antitumorale del L-glutatione. Il glutatione aiuta il fegato a disintossicarsi ed a prevenire possibili danni causati dall’eccessivo consumo di alcool. E’ più efficace della vitamina C nel migliorare l’utilizzo e la biodisponibilità del ferro, neutralizzando gli effetti tossici di alcuni agenti esogeni come i nitriti, nitrati, clorati, derivati del benzolo, derivati del toluolo, anilina etc. Questi elementi danneggiano l’organismo con un meccanismo insidioso: producono un’ossidazione del ferro trasformandolo dalla sua naturale forma ferrosa (Fe2+) nella forma ferrica (Fe3+) rendendo così il sangue incapace di trasportare l’ossigeno, causando inoltre un aumento della meta-emoglobina (dal 1/2% fino ad un livello a volte mortale del 20/30%). Il processo di compromissione dell’emoglobina porta ad una sindrome ipossica che causa la morte di tutte le cellule per asfissia, compresi i linfociti T4.
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5. Antiossidanti esogeni La nutrizione svolge un ruolo fondamentale nel mantenere l’efficacia delle difese enzimatiche antiossidanti. Molti oligoelementi essenziali, tra cui selenio, rame, manganese e zinco sono coinvolti nella struttura molecolare o nell’attività catalitica di questi enzimi. Un supplemento di questi oligoelementi potrebbe essere utile in caso di documentate carenze dietetiche. Esogeni, quindi come piante medicinali e/o integratori. Si suddividono in 3 gruppi principali. • Preventivi: prevengono la formazione di CRS (specie reattive chimiche), prevengono i danni in modo indiretto • Scavenger: bloccano la propagazione delle reazioni ossidative; prevengono la formazione di radicali liberi agendo da agenti chelanti dei metalli. Ioni metallici, quali ferro o rame, sono potenti pro-ossidanti che accelerano l’energia di attivazione delle reazioni di iniziazione dell’ossidazione lipidica, generando radicali alchilichi a partire da acidi grassi o inducendo la formazione di ossigeno singoletto (molto più reattivo del normale ossigeno tripletto presente nell’aria che respiriamo) mediata dall’anione superossido. • Chain-breaker: riparano il danno e ricostruiscono la membrana. Agiscono da inattivatori di radicali liberi donando idrogeno o trasferendo un singolo elettrone alle specie radicaliche. Sono composti che, grazie al potenziale di riduzione negativo, sono in grado di fornire ai radicali liberi gli 8 elettroni di cui sono privi, ripristinando così l’equilibrio chimico del sistema in cui agiscono. Ciascun di questi è in grado di bloccare la sequenza indesiderata di eventi chimici che – innescata da agenti esogeni (fisici, chimici o biologici) e/o endogeni (attività metabolica) – conduce all’evento morboso associato allo stress ossidativo (invecchiamento precoce e/o malattie).
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In particolare, gli antiossidanti preventivi sono agenti che, attraverso vari meccanismi, quali la chelazione dei metalli di transizione (es. EDTA, penicillamina) o il “quenching” dell’ossigeno singoletto (es. carotenoidi ascorbato, tocoferoli, carotenoidi, bioflavonoidi, ecc.) impediscono a monte la generazione di SCO (specie chimiche ossidanti/reattive); in questo modo la sequenza delle reazioni radicaliche a catena non viene proprio innescata. Gli scavenger ed i chain breaker, funzionalmente assimilabili tra loro, sono sostanze chimicamente eterogenee alcune idrosolubili, altre liposolubili, generalmente a basso peso molecolare, che formano, a sostegno della prima linea di difesa, estremamente specifica, costituita dagli enzimi (SOD, GPx e CAT), una seconda barriera difensiva, più aspecifica, ma non per questo poco efficiente, nei confronti delle SCO. Quindi, cedendo equivalenti riducenti (ossia elettroni o atomi di Idrogeno) alle SCO si evita che queste li sottraggano ad altri componenti biochimici essenziali.
Alcuni antiossidanti sono, inoltre, in grado di incrementare i livelli delle difese antiossidanti endogene aumentando, ad esempio la trascrizione dei geni che codificano la produzione di enzimi antiossidanti. Tra le più comuni forme di ossidazione che si osservano in natura vi sono quelle presiedute dal ferro (conversione ferroso-ferrico) e dall’acido ipocloroso. Si può valutare il potere o la capacità antiossidante di alcune soluzioni, come il plasma, determinando l’abilità di questa di riportare il ferro dalla forma ferrica a quella ferrosa (azione riducente) ovvero di contrastare l’azione ossidante dell’acido ipocloroso. E’ importante però ricordare che il danno ossidativo da ROS non si esplica solo a livello di biomolecole importanti, ma anche a livello di processi regolatori del genoma e del sistema immunitario.
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Studi su popolazioni, studi clinici e ricerca di base forniscono dati sempre più convincenti in favore del ruolo degli antiossidanti nella prevenzione e nella terapia di alcune condizioni morbose. Un aumento dell’assunzione dietetica di antiossidanti potrebbe essere particolarmente utile in sottogruppi quali le donne in gravidanza, i neonati, i bambini, gli anziani e gli sportivi.
La maggior parte degli antiossidanti che si conoscono appartengono al regno vegetale. Molte piante sintetizzano questi composti per soddisfare varie necessità fisiologiche: la difesa contro parassiti, agenti tossici, condizioni ambientali inadeguate, raggi ultravioletti; l'attrazione degli impollinatori (gli antociani e i flavonoidi sono responsabili della colorazione di fiori e foglie); il supporto strutturale (lignina e tannini); la regolazione mediante fitormoni (flavonoidi ed altre sostanze fenoliche semplici).
V E G E TA L E
Inoltre, grazie al sistema antiossidante che l’organismo umano ha sviluppato esiste la possibilità che diversi composti antiossidanti interagiscano fra loro producendo un effetto sinergico (ad esempio i polifenoli dei semi d’uva, le antocinidine del riso nero e i fenoli del resveratrolo).
Una funzione particolarmente importante del metabolismo secondario è la protezione da stress ossidativo, infatti le piante che hanno uno spiccato metabolismo secondario sono tendenzialmente più ricche in sostanze antiossidanti. Gli antiossidanti naturali, ampiamente presenti in alimenti, quali frutti e vegetali, ricadono essenzialmente in tre grandi gruppi: le vitamine, i composti fenolici e i carotenoidi. L’acido ascorbico ed i fenoli sono i più noti tra gli antiossidanti idrofili, i carotenoidi tra quelli lipofili (Halliwell, 1996). Anche alcuni minerali (selenio, rame e zinco), come già detto sopra, svolgono indirettamente funzioni antiossidanti, poiché partecipano alla regolazione di enzimi coinvolti nel meccanismo di difesa antiossidante.
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O C
HO HO
COOH HO
O
OH
HO
OH HO
O
C O
acido gallico
acido ellargico
I polifenoli sono i principali antiossidanti vegetali ad attività scavenger e sono presenti nel regno vegetale in numero assai elevato; questa varietà dipende dalle numerose reazioni di idrossilazione, glicosilazione, metilazione e polimerizzazione che avvengono durante il processo di biosintesi. Fenoli semplici. Sono caratterizzati dalla presenza di un solo anello benzenico e pertanto rappresentano le strutture più semplici dei composti fenolici. Tipici di questa categoria troviamo gli acidi idrossibenzoici, tra cui acido gallico e acido ellagico, quest’ultimo presente nella buccia del Melograno (Punica granatum), che favoriscono il rallentamento della perossidazione lipidica, la diminuzione dell’apoptosi da stress ossidativo ed un'attività scavenger per i radicali liberi. Tra altri fenoli semplici ce n’è uno appartenente alla classe degli stilbeni di nome RESVERATROLO, un efficace antiossidante a doppio meccanismo d'azione, perchè agisce sia come chelante sia come “scavanger”. Le sue proprietà sono superiori a quelle della vitamina C, della vitamina E e del beta carotene, con le quali inoltre mostra un’azione antiossidante sinergica. Il resveratrolo è maggiormente presente oltre che nell’uva anche nelle bacche di Açai (Euterpe oleracea) e nel Poligonum cuspidatum, quest’ultima un’antichissima pianta cinese.
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Il resveratrolo (3,5,4’-tri-idrossi-trans-stilbene) è un composto polifenolico sintetizzato in risposta a condizioni di stress ambientale o in seguito ad attacchi patogeni, le cui proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e anticancerogene sono state ampiamente documentate. L’interesse per il resveratrolo è iniziato osservando che in Francia, dove la dieta è molto ricca di acidi grassi saturi e colesterolo, l’incidenza di coronopatie è più bassa rispetto a quella rilevata in altri paesi aventi una dieta simile ma un consumo minore di vini. Questa situazione è stata denominata “Paradosso francese” e viene appunto spiegata dal peculiare ed elevato consumo di vino della popolazione francese. Il resveratrolo dopo somministrazione orale (con dosi acute di 26 μg o una somministrazione giornaliera di 13 μg per due settimane), viene assorbito ed entra velocemente nel circolo sanguigno.
Il resveratrolo potrebbe rivelarsi un importante agente nella prevenzione dei processi patologici umani quali infiammazione, aterosclerosi e cancerogenesi (Tab.1). L’effetto protettivo è stato attribuito alle seguenti proprietà: • attività antiossidante • attività antinfiammatoria e vasoprotettiva • attività antimutagena, antiproliferativa ed anticancerogena OH OH
O O
HO
OH
O
H O
OH
HO
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O
O
Ma oltre al resveratrolo i più potenti polifenoli ad azione antiossidante sono contenuti negli acini dei semi d’uva, con una spiccata attività antilipoperossidante che aumenta la protezione e la riparazione dei fosfolipidi delle membrane cellulari e che inibisce la formazione di jaluronidasil, un enzima rilasciato durante i processi infiammatori capace
di degradare l’acido ialuronico contenuto nei tessuti. Inoltre questi polifenoli, oltre ad avere un effetto antistaminico, rafforzano le membrane dei macrofagi e dei basofili prevenendo così l’ipersensibilizzazione ad inquinanti ambientali. Ultimo, ma non per ordine d’importanza, è l’oleuropeina, fenolo complesso presente nelle foglie di Ulivo, con ottima capacità di radical scavenger. Riassumendo possiamo dire che l’attività antiossidante dei polifenoli è legata all’elevato potenziale redox, che consente loro di agire come agenti riducenti, donatori di idrogeno e “spegnitori” (quencher) dell’ossigeno singoletto (Kahkonen et al., 1999). In aggiunta, possono agire come chelanti dei metalli (Rice-Evans et al., 1995). La loro attività antiossidante è considerata molto più grande di quella delle vitamine (Wang et al., 1996). I Flavonoidi derivati del benzo-γ-pirone, sono formati da due anelli aromatici (A e B) e da un eterociclo di collegamento.
FLAVONOIDI
In base al tipo di eterociclo, ai suoi sostituenti ed ai sostituenti degli anelli benzenici, i flavonoidi sono suddivisi in:
• Antocianidine • Flavonoli • Flavani • Flavanoni • Flavoni • Isoflavoni • Tannini idrolizzabili
A tutto il gruppo dei flavonoidi viene spesso dato il nome di vitamina P, vista la loro capacità di ridurre la permeabilità e la fragilità capillare e l’effetto benefico contro la cellulite e la ritenzione idrica.
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Le ANTOCIANIDINE sono caratterizzate da una carica positiva sull’ossigeno dell’eterociclo ossigenato e dal fatto che tutti gli atomi di carbonio sono insaturi. Sono i responsabili della pigmentazione di molti fiori e frutti, in quanto hanno la caratteristica di essere colorati in modo diverso a seconda del pH del mezzo in cui si trovano. Tra le antocianidine più comuni si ricorda la cianidina, la delfinidina, la peonidina, la pelargonidina, la petunidina e la malvidina. Le loro formule di struttura si differenziano per il tipo di sostituente legato alla struttura base. Sono molto presenti nel Riso nero (Oryza sativa). I FLAVONOLI, conosciuti anche come antoxantine, hanno formula C6-C3-C6 e sono caratterizzati da un eterociclo di tipo γ-pirone. In molti casi sono glicosilati. Il legame glicosidico si forma sul gruppo ossidrile in posizione 3. Le strutture monoglicosilate più diffuse sono, nell’ordine: 3-glucoside, 3-galattoside, 3-ramnoside e 3-glucoronide. Sono stati isolati più di 200 agliconi; tra questi, la quercetina, il kemferolo, la miricetina e l’isoramnetina sono i più diffusi (Fig. 9). Il kamferolo e la quercetina glicosilati sono i più abbondanti in natura, seguiti da rutina, quercetina 3-rutinoside e kemferolo 3-rutinoside. La Quercetina principio attivo presente in ippocastano (Aesculus ippocastanum), iperico (Hypericum perforatum), semi d’uva, mirtillo (Vaccinum myrtillus), cappero (Capparis spinosa) pianta che ne contiene la maggior quantità e tè verde (Camelia sinensis) è considerato un inibitore naturale di vari enzimi intracellulari, tra cui i mediatori dell’infiammazione ed è in grado di ripristinare il tocoferolo (vitamina E) dopo che questo si è trasformato in radicale libero. Per tali proprietà è stata estensivamente studiata in campo oncologico sperimentale, nella delucidazione dei meccanismi di proliferazione cellulare e della cancerogenesi, soprattutto a livello prostatico.
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I FLAVANI hanno formula C6-C3-C6 con l’eterociclo rappresentato dal pirano. Si distinguono in flavan-3-oli o catechine e flavan-3,4-dioli o leucoantocianidine. A differenza degli antociani, le catechine non sono legate a molecole glucidiche e non hanno gruppi metossili come sostituenti dell’anello B. I flavan-3-oli costituiscono il gruppo di flavonoidi più diffusi nel mondo vegetale. Poiché gli atomi di carbonio in posizione 2 e 3 sono asimmetrici, presentano 4 forme otticamente attive e 2 forme racemiche dette catechine ed epicatechine. I Carotenoidi sono molecole lipofile, molte delle quali derivanti dalla struttura isoprenica a 40 atomi di carbonio. Presentano quindi un sistema di doppi legami coniugati alle cui estremità sono presenti gruppi ciclici, che possono essere sostituiti da gruppi funzionali contenenti ossigeno. I carotenoidi si distinguono in caroteni, quando la loro struttura presenta solo atomi di carbonio e idrogeno, e xantofille, se possiedono anche funzioni ossigenate. Solo piante, funghi, batteri e alghe sono in grado di sintetizzarli.
Tra i più considerati al momento è il Lycopene, un carotenoide a catena lineare presente nel Pomodoro (Solanum lycopersicum), dalla cui ciclizzazione, ad un estremo, si origina l’α-carotene, mentre per ciclizzazione su entrambe le estremità si ottiene il β-carotene, inoltre è tra i carotenoidi maggiormente e naturalmente presente nel sangue umano. L’Astaxantina, carotenoide della famiglia delle xantofille, pigmento rosso presente in numerosi organismi animali e vegetali. I carotenoidi agiscono contro due tipi di ROS: l’ossigeno molecolare allo stato di singoletto (1O2) ed i radicali perossilici. Inoltre sono effettivi disattivatori di molecole coinvolte nella generazione di radicali liberi e ossigeno singoletto (Truscott, 1990; Young et al., 2001).
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I carotenoidi agiscono contro l’O2 con effetto “quenching” intervenendo sul trasferimento di energia tra le molecole. Infatti, i carotenoidi sono in grado di ricevere l’energia molecolare dell’ossigeno singoletto producendo ossigeno stabilizzato e caroteni eccitati allo stato di tripletto. L’efficacia dei carotenoidi come quencher è relazionata al numero di doppi legami; pertanto, il β-carotene, la zeaxantina, la criptoxantina, l’α-carotene e, soprattutto, il lycopene sono molecole particolarmente attive. La vitamina C comunemente nota come acido ascorbico (γ-lattone dell’acido 2-chetogulonico) è caratterizzata da uno spiccato potere riducente. Il suo prodotto di ossidazione è l’acido L-deidroascorbico. Le piante come Camu camu (Myrciaria dubia), Rosa canina, Kiwi (Actinidia deliciosa), Acerola (Malpighia glabra) ed alcuni organismi animali sono in grado di sintetizzarla a partire dai glucidi, mentre l’uomo deve introdurla con gli alimenti. Nelle piante è coinvolta, insieme alla glutatione-perossidasi, nella detossificazione del perossido d’idrogeno nei cloroplasti.
La vitamina C è il più potente antiossidante idrosolubile presente nel plasma sanguigno e agisce anche come rigeneratore di vitamina E (Niki etal.,1995) e di specie cationiche radicaliche di carotenoidi (Mortensen et al., 2001). E’ noto l’effetto sinergico delle vitamine E, C e del β-carotene come scavengers nei confronti di specie reattive dell’azoto (Böhm et al., 1998). Dal punto di vista delle funzioni biologiche, l’acido L-ascorbico agisce da cofattore enzimatico, da “radical scavenger”, nonché da donatore/accettore nel trasporto di elettroni nelle membrane plasmatiche. UBIQUINONE O COENZIMA Q10 è una molecola del gruppo degli ubiquinoni: la sua produzione, oltre a diminuire con l’invecchiamento, risente di tutte le terapie anticolesterolo. È una molecola molto lipofila presente in tutte le cellule dell’organismo che interviene nella produzione di energia cellulare. L’organismo è in grado di sintetizzarla attraverso alcuni cibi, come la carne, il pesce, i semi oleaginosi e gli spinaci; viene assorbito in maniera efficace se
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assunto insieme con un pasto ricco di grassi. Lavora in sinergia con le vitamine del gruppo B e la vitamina C facilitando l’assimilazione di altri antiossidanti. Uno scarso apporto di vitamine o di altri co-fattori indispensabili alla sua corretta sintesi può essere causa di una sua carenza. La si trova nei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, dove funge da trasportatore di idrogeno e assicura la corretta respirazione cellulare riducendo il rischio di ossidazione. Partecipa inoltre alla produzione di energia trasportando l’idrogeno nelle catene di ossidoriduzione. La sua assunzione è ben tollerata ed è tradizionalmente riconosciuto come un utile coadiuvante in caso di diverse sintomatologie. A dosaggi molto alti viene utilizzato anche per il trattamento di alcune patologie degenerative. Viene considerato una sostanza antiaging per la sua azione contro i perossidi che attaccano il collagene e l'elastina e per la conseguente efficacia contro la perdita di elasticità e quindi la formazione di rughe. È un elemento molto importante per la salute di tutti quei tessuti dove è maggiore il consumo di energia, come il cuore, i reni e il cervello; essendo un importante cofattore nella produzione di energia cellulare è utile per l’esercizio fisico, aiuta a migliorare la resistenza fisica e la capacità aerobica e contribuisce al mantenimento di un metabolismo attivo. LATTOFERRINA è una proteina globulare multifunzionale presente nelle secrezioni mucose di tutto l'organismo ed è contenuta ad alte dosi nel colostro materno. Come antiossidante endogeno ha svariate proprietà, tra cui anche quella di antiossidante preventivo. Svolge la sua potente attività grazie alla sua capacità di chelare (sequestrare) il ferro libero, impedendo che esso reagisca con i perossidi e li trasformi in radicali liberi altamente lesivi.
O H 3C H 3C
O
CH 3
O
H O
CH 3
6-10
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6. LINEA PRODOTTI ANTIOSSIDANTI La ricerca Renaco by R.I. Group ha messo a punto una gamma di prodotti specifici per contrastare lo stress ossidativo e i danni che ne possono derivare. Ogni prodotto è stato formulato per apportare un adeguato dosaggio di fattori antiossidanti che possano aiutare l’organismo a proteggersi dall’attacco dei radicali liberi.
RES AGE
Res Age rappresenta uno straordinario prodotto anti-aging, clinicamente testato su soggetti anziani. Le sue proprietà sono dovute ai principi attivi in esso contenuti, in particolare al Resveratrolo (100 mg per capsula). Il Polygonum cuspidatum, fonte di Resveratrolo, viene arricchito con un estratto da buccia degli acini di Vitis vinifera, ricca in polifenoli e quercetina. Questi ultimi principi attivi sono in grado di proteggere dall’ossidazione il Resveratrolo che, pertanto, rimane completamente attivo e altamente efficace. Il Resveratrolo agisce sulla categoria enzimatica delle sirtuine, che intervengono nei processi di morte e riparazione cellulare, e pertanto aiuta nella prevenzione delle patologia legate soprattutto all’invecchiamento. Sinergicamente con il Resveratrolo, agisce l’estratto di Riso Nero, ad alto contenuto di antocianidine. Queste possiedono spiccate proprietà antinfiammatorie che si manifestano soprattutto a livello endoteliale, dove contrastano i danni da stress ossidativo. Res Age, grazie alle sue proprietà, è indicato nella prevenzione dei disturbi legati all’invecchiamento, nei cali di memoria, nel supporto delle funzioni neurocognitive e cardiache, nella prevenzione dei danni endoteliali causati da iperglicemia, nella protezione della pelle da danni da raggi UV. Res Age si presenta in capsule da 320 mg; si consiglia, salvo diversa indicazione medica, l’assunzione di una capsula al giorno, al mattino.
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CAMU CAMU
Il Camu Camu (Myrciaria dubia) è un frutto a polpa gialla avvolto da una buccia rossa, che cresce su un arbusto presente nella foresta Amazzonica peruviana e in parte di quella brasiliana. E’ il frutto che contiene in assoluto il maggior quantitativo di vitamina C, associato alla presenza di aminoacidi (serina, valina, leucina), altri micronutrienti, tra cui ferro e fosforo e bioflavonoidi, utili ad integrare un’alimentazione sregolata. Camu Camu grazie alla presenza di vitamina C possiede un forte potere antiossidante, capace di contrastare la formazione di radicali liberi e immunostimolante, in grado di favorire le risposte immunitarie agli insulti quotidiani. E’ inoltre in grado, grazie alle altre sostanze presenti, di migliorare il tono dell’umore, di fornire un aiuto per sopportare meglio lo stress a cui oggi tutti siamo sottoposti e di rendere in generale la nostra vita più attiva. Camu Camu si presenta in capsule, contenenti estratto secco di Myrciaria dubia standardizzato (230 mg); in particolare ogni capsula contiene 130 mg di vitamina C. Si consiglia, salvo diversa indicazione medica, di assumere 2 – 3 capsule al giorno, prima dei pasti e di proseguire l’assunzione per almeno un mese.
CAMU ZINC
In Camu Zinc le straordinarie proprietà antiossidanti e antinfiammatorie del frutto di Camu Camu sono supportate dalla presenza di Zinco gluconato. Lo Zinco è un elemento fondamentale per il nostro organismo che interviene in svariate reazioni enzimatiche, tra cui la trascrizione degli acidi nucleici, il metabolismo proteico e la produzione di energia. Un eventuale deficit di Zinco si traduce soprattutto in una disfunzione del sistema immunitario che risulta indebolito e non riesce ad affrontare adeguatamente gli insulti esterni a cui
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ogni giorno siamo sottoposti. Integrare quindi le nostre riserve di Zinco risulta fondamentale per un buon funzionamento di tutto il sistema immunitario. Inoltre, l’associazione con il Camu Camu, permette, oltre al supporto delle funzioni immunitarie, anche un’efficace difesa nei confronti dei radicali liberi e dei danni cellulari che possono provocare. Camu Zinc si può, quindi, definire, un prodotto efficace nella protezione dell’organismo sia da agenti esterni che da reazioni dannose interne. E’ inoltre di provata efficacia nel trattamento e nella prevenzione delle malattie da raffreddamento nei bambini. Camu Zinc si presenta in tavolette masticabili, contenti 165 mg di Myrciaria dubia (Camu Camu) e 2 mg di Zinco gluconato. Si consiglia, salvo diversa indicazione medica, l’assunzione di 6 capsule al giorno per gli adulti; per i bambini si consiglia di ridurre il dosaggio a 4 compresse al giorno. QUCAMU QuCamu è il miglior alleato per combattere lo stress ossidativo, in quanto contiene diversi principi attivi che, lavorando in sinergia, permettono di contrastare i danni da radicali liberi. QuCamu infatti contiene Quercetina, un flavonoide isolabile da numerose specie vegetali tra cui ippocastano, calendula, biancospino, camomilla, iperico, ginkgo biloba e presente in frutti quali mele e mirtilli; Bromelina, sostanza presente nel frutto dell’ananas e Camu Camu. La Quercetina possiede spiccate proprietà antinfiammatorie e immunomodulanti. La Bromelina ha proprietà digestive, antinfiammatorie e antiedematose; è in grado, inoltre, di supportare le terapie antibiotiche. Il Camu Camu rappresenta il frutto a maggior contenuto di vitamina C presente in natura e di conseguenza risulta essere un potente antiossidante. L’azione sinergica di queste sostanze contenute in QuCamu permette di contrastare lo stress ossidativo, grazie al Camu Camu, e di ridurre l’infiammazione grazie alla Bromelina e alla Quercetina.
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QuCamu rappresenta quindi un valido ausilio nel momento in cui il nostro stile di vita ci sottoponga a stress di diversa natura (calore, radiazioni, alcool, fumo di sigaretta, alimentazione non equilibrata, farmaci) e il nostro organismo abbia bisogno di un’arma in più per contrastarne gli effetti negativi. QuCamu si presenta in capsule; si consiglia, salvo diversa indicazione medica, l’assunzione di 2 capsule al giorno.
MANGRAVIOLA Mangraviola è un prodotto naturale a base di frutti tropicali, indicato per aumentare le difese immunitarie, svolgere un’azione antiossidante, migliorare il transito intestinale. Al suo interno, questo mix di frutta tropicale in polvere contiene: GRAVIOLA: dal potere antibatterico e antimicotico e dall’effetto colagogo (stimolante la secrezione biliare), che ha l’effetto finale di facilitare i processi digestivi e migliorare il transito intestinale. MANGOSTANO: ricco di svariate tipologie di xantoni, che hanno la capacità di mantenere l’intestino sano, aumentare le difese immunitarie, avere attività antiossidante, proteggere le articolazioni, avere azione antibatterica e antivirale. BAOBAB: estremamente ricco di glucidi, oligoelementi, minerali, fibre, aminoacidi e vitamine, tra cui spicca la vitamina C. Grazie alle sostanze contenute, la polpa del frutto del Baobab ha la capacità di regolarizzare l’intestino (grazie alle fibre), la glicemia e i valori ematici di colesterolo, nonché di donare energia e resistenza, migliorare il tono dell’umore, alleviare i disturbi mestruali, avere azione antinfiammatoria nonché antiossidante. RADICE DI LIQUIRIZIA DEGLICERINIZZATA: contiene saponosidi e flavonoidi. Ha un’azione protettiva sullo stomaco, aumentando la secrezione di muco da parte delle cellule gastriche e avendo un effetto antinfiammatorio diretto, un’azione protettiva sul fegato, riducendo lo stress ossidativo; un’azione antinfiammatoria, inibendo l’attività di alcuni enzimi implicati nei processi infiammatori; un’azione antiallergica, inibendo il rilascio di istamina da parte dei mastociti.
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PAPAYA: deve le sue caratteristiche alla presenza di un enzima, detto papaina, ad azione proteolitica (quindi digestiva). La Papaya è, inoltre, molto ricca di vitamina C e altri antiossidanti, quali selenio, flavonoidi, carotene e provitamina A, nonché di minerali, quali potassio, magnesio e calcio. Grazie ai suoi componenti Mangraviola risulta essere un valido alleato per chi desidera integrare la propria alimentazione con quegli elementi che spesso sono carenti e che permettono di rinforzare le difese immunitare, contrastare l’infiammazione e combattere i danni da radicali liberi. Mangraviola si presenta in polvere, in barattolo da 100 g. Si consiglia di sciogliere un cucchiaio da the in un bicchiere d’acqua tiepida, 2 volte al giorno. Va evitato il suo utilizzo in caso di gravidanza e allattamento.
ACAI MIX 470
Acai Mix 470 è un integratore a base di Açai, Spirulina e Melograno. Il FRUTTO DI AÇAI è una bacca contenente grandi quantità di antiossidanti, vitamine del gruppo B (B1, B2, B3), vitamina E, vitamina C, fosforo, calcio, potassio, fibre, proteine e acidi grassi. Per quanto riguarda il potere antiossidante, la valutazione ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) ha dimostrato che l’Açai è uno dei frutti con i valori più elevati, a conferma delle sue straordinarie capacità di ridurre i radicali liberi, grazie al contenuto in flavonoidi. Questo frutto contiene, inoltre, antocianidine, ad azione antinfiammatoria, e gli acidi grassi essenziali linoleico (omega 6) ed oleico (omega 9) che favoriscono il regolare metabolismo del colesterolo. La SPIRULINA è un'alga particolarmente ricca di proteine, aminoacidi essenziali e acidi grassi mono- e poli-insaturi. Contiene inoltre vitamina E, beta-carotene, inositolo e alcune vitamine del gruppo B. La loro presenza conferisce alla spirulina elevate proprietà antiossidanti.
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Il MELOGRANO è un frutto ad elevato contenuto di antiossidanti, rappresentati dalle sostanze fenoliche, in particolare dall’acido ellagico. Le sue caratteristiche rendono il melograno anche in grado di migliorare la circolazione sanguigna, in particolar modo a livello degli arti inferiori che spesso risultano appesantiti e affaticati. Da segnalare anche il suo contenuto in fitoestrogeni, capaci di donare sollievo nei disturbi della menopausa. Acai mix 470 si presenta in capsule contenenti 123 mg di estratto secco di Açai, 123 mg di estratto secco di Spirulina e 123 mg di estratto secco di Melograno. Si consiglia, salvo diversa indicazione medica, l’assunzione di 3 capsule al giorno.
AXAPROST Axaprost è un prodotto naturale che, grazie ai suoi principi attivi, è in grado di supportare la fisiologica funzione della prostata e delle vie urinarie e di svolgere una potente attività antiossidante. Axaprost è costituito da: SERENOA REPENS: pianta del Sud degli Stati Uniti, ricca in acidi grassi a catena media saturi e insaturi che svolgono un’azione inibitoria sulla 5-alfareduttasi. Questo enzima è fondamentale per la conversione del testosterone in diidrotestosterone, steroide ad aumentata attività e affinità recettoriale. Un suo eccesso causa ipertrofia prostatica, acne, seborrea, calvizie e irsutismo. L’estratto di Serenoa repens ha un’azione anti-androgenica, inibendo l’enzima 5-alfa-reduttasi selettivamente a livello prostatico, e non interferendo con l’equilibrio degli ormoni sessuali. Studi clinici hanno dimostrato come l’estratto di Serenoa sia in grado di far ridurre il DHT nei pazienti con ipertrofia prostatica.
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SOLANUM LYCOPERSICUM TITOLATO AL 6% IN LICOPENE: il Licopene è un carotenoide noto per le sue potenti proprietà antiossidanti, la cui principale fonte è rappresentata dal pomodoro. Studi clinici hanno dimostrato come il licopene sia in grado, grazie all’azione antiossidante, di ridurre l’incidenza di tumore prostatico. QUERCETINA: è un flavonoide isolabile da diverse specie vegetali, tra cui l’ippocastano, il biancospino, la calendula, la camomilla, l’iperico e il ginkgo biloba. La Quercetina è un inibitore di svariati enzimi intracellulari, tra i quali ricordiamo alcune tirosin-kinasi, alcune protein-kinasi calcio-fosfolipide dipendenti, la 5-lipoossigenasi, la fosfolipasi A2, l’ornitina decarbossilasi. Inibisce in modo dose-dipendente l’espressione del recettore del DHT e, di conseguenza, l’azione dell’ormone. La Quercetina svolge, inoltre, una potente azione antiossidante, riducendo lo stress ossidativo e i danni causati dai radicali liberi, un’azione antinfiammatoria e pro-apoptotica, per cui risulta essere un efficace inibitore della proliferazione neoplastica. URTICA DIOICA: l’estratto secco di Ortica, grazie ai lignani contenuti, esercita un’importante attività antiprostatica, avendo una buona affinità nei confronti dell’SHBG (Sex Hormone Binding Globulin). Ha, inoltre, un’azione alfa1simpaticolitica a livello del muscolo detrusore della vescica, determinando il suo rilasciamento e di conseguenza un miglioramento della minzione. Grazie alle sue proprietà l’estratto di Ortica migliora i segni e sintomi urinari provocati dall’ipertrofia prostatica (nicturia, poliuria, residuo post-minzionale, urgenza minzionale). La lectina presente nell’estratto, inoltre, svolge un’azione immunostimolante, mentre l’acido malico possiede un’attività antinfiammatoria.
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HAEMATOCOCCUS PLUVIALIS TITOLATO AL 98% IN ASTAXANTINA: si tratta di un’alga verde unicellulare che, se sottoposta a stress ambientale, è in grado di modificare il suo stato vegetativo in aplanospora (stato di riposo), producendo xantophill, astaxantina e acidi grassi che permettono all’alga di proteggersi dai raggi. L’Astaxantina ha un elevato potere antiossidante, che permette di contrastare i danni causati dai radicali liberi, a cui siamo costantemente esposti: alimentazione, fumo, inquinamento, raggi solari sono le principali cause di stress ossidativo. La molecola in questione esercita inoltre un potente effetto antinfiammatorio e un’azione protettiva nei confronti della lipoperossidazione delle membrane e dei danni al DNA indotti dai raggi UV. L’Astaxantina è stata attentamente valutata attraverso numerosi studi che ne hanno provato l’assenza di effetti collaterali, tossici o genotossici. Dalle caratteristiche dei suoi componenti, si può dunque evincere come Axaprost sia un integratore che, grazie alla sua azione antiandrogena e antiossidante, può apportare importanti benefici alla salute della prostata e delle vie urinarie, andando a contrastare l’eccesso di attività ormonale e lo stress ossidativo. Axaprost si presenta in confezione da 30 e da 60 capsule; si consiglia, salvo diversa indicazione medica, l’assunzione di 3 capsule al giorno.
OLIVO 580
L’olivo (Olea europaea), appartenente alla famiglia delle Oleaceae, è una pianta dalle straordinarie proprietà. Originaria del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente viene coltivata in molti Paesi a clima temperato. Dalle foglie di olivo si ricavano principi attivi soprattutto della categoria dei secoiridoidi, tra cui oleuropeina e oleoside, che hanno un’azione antipertensiva e antiradicalica. Sono inoltre presenti composti fenolici, che supportano l’attività antiossidante.
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La ricerca Renaco by R.I. Group ha formulato una preparazione in grado di coadiuvare il trattamento dell’ipertensione e di svolgere un’azione di radical scavenging. L’azione antipertensiva dell’oleuropeina si svolge a livello periferico, causando vasodilatazione, grazie al rilasciamento della muscolatura liscia vasale. Il risultato finale è un abbassamento della pressione arteriosa. Il suo effetto vasodilatatore si esplica anche a livello renale con un aumento della filtrazione e di conseguenza della diuresi, che va ad implementare l’azione antipertensiva. Inoltre, si è visto che, riducendo i livelli circolanti di rame, elemento fondamentale per la sintesi di catecolamine, l’oleuropeina è in grado di diminuire la produzione di adrenalina, noradrenalina e dopamina circolanti, ormoni noti per il loro effetto ipertensivo. Da sottolineare la rapidità d’azione di Olivo 580: l’effetto ipotensivo inizia, infatti, a manifestarsi entro 30 minuti dalla somministrazione. Studi clinici hanno dimostrato che l’estratto di olivo, grazie al contenuto in polifenoli, possiede una marcata azione antiossidante, andando a contrastare gli effetti dannosi dei radicali liberi, primo tra tutti l’ossidazione delle LDL, primum movens della malattia aterosclerotica. Si può quindi concludere che l’olivo, grazie al suo fitocomplesso, è in grado di svolgere un’azione antipertensiva, antiossidante, cardioprotettiva e vasoprotettiva. Olivo 580 si presenta in capsule contenenti 580 mg di estratto secco di foglie di Olivo, titolato al 12,5% min. in oleuropeina. Si consiglia, salvo diversa indicazione medica, l’assunzione di due compresse al giorno. AVVERTENZE E PRECAUZIONI Olivo 580 potenzia l’effetto di farmaci antipertensivi vasodilatatori, per cui è necessario porre attenzione nel caso in cui il paziente assuma farmaci appartenenti a questa categoria. Sono raramente possibili effetti collaterali, quali reazioni allergiche cutanee, quindi va valutata attentamente la somministrazione in soggetti predisposti a fenomeni allergici.
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Cosa si intende per “naturalmente sani”? 9. RENACO E LA MEDICINA NATURALE. Cosa si intende per “naturalmente sani”? Sembra difficile crederlo in un’epoca ipertecnologica come l’attuale. Ma la natura nasconde ancora molti preziosi tesori, preservandoli gelosamente dalle insidie del tempo e dell’ambiente. Oggi possono arrivare fino a noi grazie al contributo di R.I. Group che, attraverso un rigoroso processo di lavorazione, li trasforma in integratori alimentari e rimedi medicinali. Come ci spiega il direttore generale, Fabio Ravanello.
Da dove deriva il nome Renaco? Renaco è un albero tipico della foresta tropicale. La sua caratteristica principale consiste nella capacità di far calare dai suoi rami, lunghi anche 100-150 metri, delle radici aeree che scendono fino al terreno. Attecchendo, con il passar del tempo, danno origine a un nuovo tronco che, a sua volta, produce altri alberi, fino a costituire una foresta nella foresta. L’abbiamo voluto come logo dell’azienda, perché ne simboleggiava la vocazione. Una vocazione green nel più profondo significato del termine… Direi di sì. Gli integratori Renaco proposti da R.I. Group, infatti, sono prodotti a base di erbe medicinali, che rappresentano un patrimonio dell’intera umanità da recuperare e salvaguardare nel rispetto delle tradizioni, tramandate fino a noi dalle popolazioni più antiche del mondo. Tutto ciò è ben documentato dai diversi Paesi d’origine, che indicano le piante più idonee e il loro giusto dosaggio per la terapia di determinate malattie.
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Ci spiega le caratteristiche dei vostri prodotti e il processo di lavorazione a cui sono sottoposti? A distinguerli sono principi attivi estremamente concentrati, poiché lavoriamo sempre con alte titolazioni. Facendo riferimento alla bibliografia, agli studi clinici e a tutto il materiale che Università e ricercatori possono produrre, iniziamo a concepire il prodotto. Il punto di partenza è, in genere, la patologia: dopo aver identificato le zone del mondo di maggior incidenza, lì si trovano le piante più adatte per la sua cura. Quindi passiamo alla realizzazione di un campione test miscelando estratti differenti, ne studiamo la compatibilità e verifichiamo i possibili effetti indesiderati, aggiungendo all’occorrenza ingredienti che li contrastino. Il campione finale viene poi consegnato agli esperti per essere testato. Solo a conclusione di tutte le fasi si passa alla produzione del prodotto finito. Innovazione e tecnologia sono i plus che offrite a garanzia delle vostre referenze. In che senso? Il nostro impegno nell’innovazione si traduce in un maggior investimento in ambito tecnologico. Per il laboratorio, si è acquistato, infatti, un concentratore di principi attivi, in grado di elevare il grado di standardizzazione delle materie prime su alcuni ingredienti. Un accorgimento essenziale per potenziare l’efficacia del prodotto finito e garantire il rispetto dei requisiti di purezza prefissati. Com’è organizzato il laboratorio di analisi? Internamente ci occupiamo degli esami più semplici, affidando a un laboratorio esterno, la ricerca su metalli pesanti e pesticidi. Questo avviene per le nuove forniture, sulle quali non abbiamo una diretta verifica, mentre per le piante di cui abbiamo il controllo della filiera le analisi vengono fatte anche sulla produzione. L’identificazione e gli esami istologici e istochimici di questi estratti sono, infine, riservati ai ricercatori delle Università di Torino e Ferrara.
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A quali test di sicurezza ed efficacia sottoponete i prodotti? Innanzitutto, sono sostenuti da una corposa bibliografia inerente le piante che, oltre a metterne in evidenza le proprietà, ci segnala quelle dai possibili effetti indesiderati. Segue una serrata verifica dei contaminanti su tutta la filiera, con test microbiologici e antiparassitari sui lotti in uscita. Un ulteriore controllo viene garantito dal Ministero che autorizza l’esportazione solo di determinati tipi di piante, ritenute sicure per la salute. Gli istituti ad hoc si occupano, invece, dei test di efficacia. Per quanto riguarda i prodotti ereditati da Renaco, ad esempio il Lipolysar, sono stati eseguiti test clinici presso il DIMI (Dipartimento di Medicina interna e Specialità mediche) dell’Università degli Studi di Genova su un gruppo di volontari, ne è stata dimostrata l’efficacia e l’assenza di controindicazioni. Ci parla della politica distributiva di Renaco e della sua presenza sul mercato estero? Siamo attivi su tutto il territorio italiano grazie ai rappresentanti farmaceutici. Per quanto riguarda, invece, il canale erboristico ci troviamo solo nei negozi, provvisti di personale qualificato, in grado di spiegare natura e utilizzo dei nostri prodotti. Inoltre, distribuiamo in Spagna e Grecia e tra poco anche nei Balcani.
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Essere in equilibrio, a prescindere dalle situazioni che gravitano dentro e fuori di noi.
i nostri prodotti, capaci di riportare al centro‌ le lancette di quell’orologio che è il nostro organismo. Proprio quello che promettono
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9.1 LINEA PRODOTTI RENACO
DISTURBI DELL’UMORE
Capo Dolce
/ Alegrate / Racemis serenità / Serenità sonno /
APPARATO R E SPIR ATOR IO.DIF E SE Respir plus
Light Age / Rodiola rosea 5%
Nf / Flu Energy C / Colostro Lactofer / Alergasil /
STANCHEZZA. AFFATICAMENTO.INTEGRAZIONE ALIMENTARE Jiao Energy / Maca
Echina Camu / Manuka Oil
Mass Zinc
/ /
Intimaca Res
Age
/ /
Camu
Camu
Mangraviola
/
/ Acai
Camu Mix
M E TA B O L I S M O. A P PA R AT O Lipolysar CARDIOCIRCOLATORIO Long Action / Lipolysar 08 / Lipo 260 – Lipo 320 / Lipolisar Octa 60 / Ammino Camu / Qupres /
APPARATO GASTROINTESTINALE Col Pancia
Olivo 580 / Qucamu / Capisol
/ Hepa 65 / Gastro Amp / Gastro Nf / Nidiur / Chancapiedra / Linfa Di Copaiba / Renadren Tisana /
APPARATO GENITALE Bixa Prost / Axaprost APPARATO OSTEOARTICOLARE Reboswin / Reumal Renapur Tisana
Forte / Uncaria Es / Osteomass 31
www.renacoitalia.com
By R.I. GROUP S.R.L.
Via del Commercio, 20/A 31041 Cornuda (TV) Tel. +39 0423 839.264 info@renaco.it