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COLOSTRO BOVINO E LATTOFERRINA Questa categoria di immunoglobuline è la più rappresentata sia nel siero umano che nel colostro bovino. • Immunoglobuline di classe M (IgM), sono dei pentameri e rappresentano i recettori per l'antigene dei linfociti B vergini. Hanno anche la funzione di attivare la cascata complementare, che porta alla neutralizzazione dell'agente patogeno.
Sono ormai note da tempo le straordinarie proprietà immunologiche del colostro, la prima secrezione che precede la vera e propria montata lattea: iniziare l'allattamento materno subito dopo il parto è fondamentale per garantire al neonato una preziosa riserva di elementi immunitari, che lo aiutino a proteggere il suo fragile organismo. La composizione del colostro è assai complessa, ma sintetizzando si possono distinguere degli elementi fondamentali come i fattori immunitari, i fattori di crescita ed altri componenti come le vitamine e i sali minerali. Il colostro bovino, molto simile a quello umano e quindi ricco di fattori immunitari e di fattori di crescita, è utilizzato da molto tempo e in diverse culture per rinforzare il sistema immunitario e per combattere patologie causate da comuni microrganismi, siano essi virus, batteri, parassiti o miceti.
Tra i fattori immunitari un ruolo rilevante è quello della lattoferrina. Si tratta di una proteina con una potente attività antimicrobica, che esplica la sua azione grazie all'alta affinità della lattoferrina per il ferro (Fe³+): legandosi allo ione, essa lo sottrae ai microrganismi patogeni, che lo utilizzano per il loro accrescimento e replicazione. Svolge anche un'azione battericida diretta degradando la parete cellulare di alcune specie batteriche. La lattoferrina possiede anche attività antivirale, grazie alla sua capacità di legarsi alla membrana plasmatica, impedendo in questo modo l'ingresso del virus nella cellula e bloccandone la replicazione. La lattoferrina ha anche la caratteristica di stimolare la crescita della fisiologica flora batterica intestinale, nonché di contrastare l'accumulo di radicali liberi e i conseguenti danni cellulari. Inibisce anche l'accumulo di colesterolo (LDL) ossidato a livello endoteliale e di conseguenza la formazione di placche aterosclerotiche. Sono in corso studi clinici sulla lattoferrina bovina, per avvalorare l'ipotesi di utilizzarla come agente antitumorale, considerato che si è scoperta la sua capacità di inibire i processi di cancerogenesi a livello di colon, esofago, polmone e vescica nei ratti.
Fattori immunitari Le Immunoglobuline (Ig), sono i principali fattori immunitari presenti nel colostro bovino e svolgono la funzione di riconoscere la sostanza estranea dannosa (antigene – Ag), scatenando la risposta immunitaria. Si tratta di grosse molecole proteiche presenti a diversi livelli dell'organismo (sangue, sistema linfatico, mucose) che possono essere suddivise, in base alle caratteristiche, in diverse classi, ognuna delle quali possiede caratteristiche funzionali specifiche. • Immunoglobuline di classe A (IgA), sono dei dimeri, e hanno la funzione di proteggere le mucose e di conferire l'immunità passiva nel neonato. • Immunoglobuline di classe D (IgD), rappresentano i recettori per l'antigene dei linfociti B vergini, per cui hanno l'effetto di stimolare la produzione di anticorpi. • Immunoglobuline di classe E (IgE), sono dei monomeri e sono fattori responsabili delle reazioni immunitarie responsabili degli attacchi allergici. • Immunoglobuline di classe G (IgG), di cui esistono quattro diverse sottoclassi, hanno la funzione di stimolare la fagocitosi e di attivare il complemento, inoltre sono responsabili della dell'immunità neonatale.
Altri fattori immunitari di cui è ricco il colostro bovino sono i Polipeptidi Ricchi in Prolina (PRP), sostanze che, agendo a livello del timo, hanno la capacità di bilanciare il sistema immunitario, sostenendolo in caso di attacco patogeno o reprimendolo in caso di iperattività (ad esempio nelle malattie autoimmuni): si tratta di veri e propri modulatori del sistema immunitario, che svolgono la fondamentale funzione di bilanciare la risposta immunitaria.
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Fattori di crescita Oltre a tutta la serie di fattori immunitari, il colostro bovino è ricco anche in fattori di crescita, ovvero mediatori che regolano molteplici funzioni nel nostro organismo tra cui lo sviluppo e la riparazione delle cellule, soprattutto quelle dei tessuti che per la loro funzione sono sottoposti ad un veloce ricambio. Tra questi i più importanti sono: • Fattore di crescita epiteliale (EGF): è un induttore della mitosi che si ritrova in diverse secrezioni corporee, quali la saliva, il sudore e l'urina. • Fattore di crescita del fibroblasto (FGF): promuove la proliferazione e la differenziazione delle cellule endoteliali, delle cellule muscolari lisce e dei fibroblasti. • Fattori di crescita insulino-simili (IGF-I, IGF-II) o somatomedine: sono dei fattori dalle proprietà anaboliche prodotti dal fegato, sotto stimolo dell'ormone della crescita ipofisario. Stimolano la sintesi proteica, diminuiscono la resistenza all'insulina e proteggono il sistema nervoso periferico. • Fattore di crescita trasformante alfa (TGF-α): è strettamente legato all'EGF ed agisce stimolando lo sviluppo dell'epitelio. •Fattore di crescita trasformante beta (TGF-β): è prodotto da piastrine, macrofagi e linfociti ed è in grado, una volta penetrato all'interno della cellula, di favorire o inibire l'attivazione genica.
Nel colostro bovino sono presenti ancora altri fattori immunitari tra cui: - Citochine: si tratta di proteine che mediano le risposte infiammatorie e immunitarie e che vengono prodotte da macrofagi e cellule natural killer (risposte innate) e da linfociti T (risposte acquisite). Le principali sono: • l'interleuchina 1 (IL-1): ha molteplici effetti, tra cui l'induzione di espressione di molecole di adesione da parte di cellule endoteliali, la stimolazione della produzione di chemochine da parte di cellule endoteliali e macrofagi, la stimolazione della sintesi di fase acuta da parte degli epatociti, e la febbre. • l'interleuchina 6 (IL-6): stimola la sintesi di proteine di fase acuta da parte degli epatociti, nonché la crescita dei linfociti B che stanno secernendo anticorpi. • l'interleuchina 10 (IL-10): ha la principale funzione di inibire i macrofagi attivati, garantendo un circuito di controllo delle risposte immunitarie. Ha un potente effetto antiinfiammatorio. • l'interferone gamma (IFN-γ): ha la funzione di attivare i macrofagi, sia nelle risposte innate che in quelle cellulo-mediate acquisite. • le linfochine: non sono altro che citochine prodotte dai linfociti T, in grado di regolare la risposta immunitaria. - Glicoproteine e inibitori della tripsina: sono fattori che favoriscono la risposta immunitaria, impedendo la degradazione a livello gastrointestinale dei fattori immunitari. Inoltre studi clinici hanno anche dimostrato la loro capacità di impedire l'adesione dell'Helicobacter pylori alle pareti gastriche, prevenendo la gastrite e l'ulcera peptica.
Altri componenti del colostro: aminoacidi, vitamine e sali minerali Oltre ai fattori immunitari e di crescita, il colostro bovino contiene anche altri elementi importanti. Aminoacidi, sono presenti in quantità elevata tutti gli aminoacidi essenziali. In particolare è significativo il contenuto di acido glutammico (precursore di neurotrasemettitori), di taurina (corretto funzionamento della bile) e di prolina (coinvolta nella struttura dei vasi sanguigni). Vitamine, sono presenti in particolare le vitamine A, C, D ed E con spiccata azione antiossidante, inoltre sono presenti vitamine del gruppo B tra cui i folati (Vit.B9) e la cobalamina (Vit.B12). Minerali, sono presenti diversi elementi tra cui sodio, potassio calcio, magnesio, fosforo e cloro. Risulta particolarmente significativa la presenza di zolfo e ferro, infatti lo zolfo è importante per la riparazione dei tessuti e la sintesi del collagene, mentre il ferro, presente soprattutto nella lattoferrina, risulta essere particolarmente assimilabile ed è fondamentale per la sintesi dell’emoglobina e quindi per il trasporto dell’ossigeno.
- Lisozima: si tratta di un enzima ad elevato potere battericida. Il suo potere idrolizzante, infatti, è in grado di degradare la parete batterica e di diminuirne la carica elettrica negativa, facilitando la fagocitosi del batterio da parte dei linfociti. - Oligopolisaccaridi e glicoconiugati: sono zuccheri in grado di legare diversi patogeni impedendo quindi la loro adesione e la loro penetrazione a livello della parete intestinale. - Altri fattori immunitari: sono meno noti, ma comunque presenti nel colostro bovino ed includono: Alfa1-antiplasmina, Alfa1-antitripsina, Alfa1fetoproteina, Alfa2-macroglobulina, l’albumina, la lattoglobulina B, la Beta2-microglobulina, gli enzimi C3 e C4, l’emopexina, l’aptoglobina e l’acido orotico.
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PHYTORICERCHE Coadiuvante nelle disbiosi e nelle affezioni intestinali I principi attivi presenti nel colostro sono utili nella protezione del tratto gastrointestinale sia da stress ossidativi indotti dai processi digestivi, sia da infezioni di natura batterica che virale che possono provocare gastroenteriti. Il colostro è risultato efficace anche nei casi di disbiosi per la sua spiccata azione probiotica nel riequilibrare la flora batterica e di protezione e di rigenerazione della mucosa intestinale. Inoltre si è dimostrato utile nei casi di ridotta o alterata funzionalità intestinale dovuta a malattie infiammatorie dell'intestino (IBD), come nei casi colite ulcerosa, morbo di Crohn e nella sindrome da colon irritabile.
Indicazioni terapeutiche In generale l’assunzione del colostro contribuisce ad aumentare lo stato di salute ed il benessere nei soggetti sani. Grazie ai fattori immunitari favorisce la guarigione e la ripresa energetica nei soggetti malati, debilitati o immunodepressi, mentre, grazie ai fattori di crescita, è in grado di promuovere una rapida cicatrizzazione delle mucose e la riparazione dei tessuti, ristabilendone l’integrità e la funzionalità. Supporto al Sistema Immunitario Il colostro bovino, per la presenza dei suoi costituenti (immunoglobuline, lattoferrina, prolina ed enzimi), è in grado di supportare il sistema immunitario nelle sue fisiologiche funzioni di difesa verso le aggressioni da agenti esterni che possono essere causa di infezioni batteriche, virali, fungine e parassitarie. Inoltre, per la presenza di elementi che sono coinvolti nella cascata dei processi infiammatori (citochine, prolina), il colostro è anche in grado di mediare e regolare l’eccessiva reazione immunitaria che porta al danneggiamento dei tessuti del proprio organismo, come nelle situazioni delle patologie autoimmuni. Per questo motivo il suo uso è suggerito nei casi di lupus, artrite reumatoide, asma e allergie, sindrome da affaticamento cronico. Recenti studi suggeriscono l’uso del colostro come strumento preventivo verso le patologie neoplastiche.
Coadiuvante nel riequilibrio del glucosio ematico Il colostro contiene diversi fattori di crescita insulinosimile che partecipano all’azione equilibrante dei livelli di glucosio nel sangue, diminuendo quindi la necessità di insulina. Quindi l’integrazione alimentare con colostro può rivelarsi utile nella prevenzione di ipoglicemia acuta, che potrebbe anche rappresentare una condizione prediabetica. Sostegno per i tessuti ossei e muscolari La presenza dei fattori di crescita e di minerali tra cui lo zolfo e il ferro, rendono il colostro un ottimo coadiuvante nel mantenimento e la riparazione dei tessuti muscolari, ossei e cartilaginei. Inoltre recenti studi hanno ascritto alla lattoferrina proprietà promotrici sulla attività degli osteoblasti e dei condrociti, cellule rispettivamente deputate alla produzione di tessuto osseo e cartilagineo.
Prevenzione e trattamento delle malattie da raffreddamento e patologie influenzali Per la sua azione antibatterica ed antivirale il colostro può essere utilizzato nelle malattie da raffreddamento che colpiscono le alte vie respiratorie provocando mal di gola, tosse, congestione nasale, frequenti starnuti, presenza di catarro, difficoltà nella respirazione e una generale sensazione di indolenzimento e debolezza. Inoltre trova utilizzo nella prevenzione e nella cura dei sintomi dell’influenza e di forme para-influenzali, in particolare in quelle caratterizzate, oltre che da sintomatologia respiratoria, anche da disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, dolori e crampi addominali, diarrea), così tipiche nelle epidemie degli ultimi anni.
Miglioramento delle performance psicofisiche Negli sportivi, grazie soprattutto al contenuto in IGF-I e IGF-II, il colostro è in grado di incrementare le performance psico-fisiche, di migliorare la resistenza muscolare, di favorire la crescita di massa magra muscolare e di migliorare la riparazione tissutale, anche in caso di infortuni. Inoltre favorisce l’assorbimento intestinale di aminoacidi e carboidrati facilitando la sintesi proteica e i processi metabolici energetici, elementi utili e necessari nei momenti di intensa attività fisica e mentale.
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