L’ANELLO DEI SETTE MONDI Testi: Giovanni Gualdoni e Gabriele Clima Disegni: Matteo Piana Colori: Davide Turotti Editing: Chiara Ferla Lodigiani Lettering e grafica: Studio Renoir Art director: Giovanni Ferrario Publishing manager: Andrea Rivi ReNoir Sas - Corso Monforte 45 - 20122 Milano - ITALY Tel. (+39) 02 76 01 16 41 - Fax (+39) 02 76 00 97 18 info@renoircomics.it | www.renoircomics.it Stampato in RPC a cura di Les Humanoïdes Associés ISBN 978-88-6567-085-9 Tome 1 - Le Calme et la tempête Tome 2 - Alliance Tome 3 - Les Pirates d’Héliopolis Tome 4 - Destins croisés
L’Anneau des sept mondes Intégrale © Humanoids, Inc. - Los Angeles © Renoir Sas per l’edizione italiana
La quiete e La tempesta mose, il primo dei sette pianeti che compongono l’impero dei sette mondi.
sette terre legate l’una all’altra da cancelli dimensionali a forma di anello: creazioni mai più eguagliate di una tecnologia perduta.
un cielo oscuro, quello di questa parte del pianeta, illuminato un tempo dalle luci di grandi aeronavi da battaglia.
una guerra per impedire ai demoni di nemo, l’ultimo dei mondi, di dilagare per l’impero. una vittoria antica di tre secoli ottenuta distruggendo il sigillo che permetteva il passaggio e intrappolando gli invasori nel loro inferno da cui si pensava non sarebbero tornati…
...almeno questo era ciò che si credeva! accidenti a voi, vi dico che ho visto qualcosa al centro dell’anello! devi aver sognato, eno, qui non c’è nulla all’infuori di noi.
serico ha ragione, cerca di calmarti. ci mancano solo un paio di settimane al cambio di guardia, dopo di che…
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no che non mi calmo! so cosa ho visto, e vi dico che c’è qualcosa che si muove nell’anello: voi dovete credermi!
…
ora vedrete con i vostri occhi che… ?!
non riesco ancora a credere che tu ci abbia convinto a venire fin quassù!
che non c’è un bel niente! e ora, eno, se non ti dispiace, torniamo al caldo!
vi dico che c’era qualcosa. due oggetti enormi di una forma che non avevo mai visto… e si muovevano in direzione dell’avamposto!
avanti, eno, il freddo e le storie che si raccontano su questo posto ti hanno giocato un brutto scherzo!
vedrai che una bollente e un di minestra ti teranno le in…
!!!
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doccia piatto rimetidee
aAAAAAAAAAAAH!!!
allaaarmeee!
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città di borea, sede della corporazione dei mercanti. sull’equatore del mondo di mose.
no, lasciami stare‌ ah!
via di qui, timo, corriamo!
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come si sente?
AH! AH!
il mio sedere… il mio povero sedere!
che ragione avevi per prendere a calci quel tipo?
e se non lo fa?
mi andava così, e basta!
dovrò sfidarlo a duello mentre tuo padre ti farà il sedere rosso per le sculacciate!
tu sei tutto scemo, antro, e io che ti seguo lo sono anche di più!
cosa ti preoccupa?
potrebbe averci riconosciuto e andare a dirlo ai nostri genitori…
mpfff… ah! ah!
sei il figlio del gerente massimo della corporazione dei mercanti, e io di un nobile dell’impero. vedrai che quel tipo, se è furbo, se ne starà zitto!
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ora devo andare, è tardissimo, ho anche una noiosa lezione con il maestro di commercio…
tu che farai?
ci vieni oppure no?
dormirò fino a pomeriggio inoltrato. il sole mi mette di cattivo umore…
più tardi ti va di andare a vedere lo spettacolo dei monoelica al circo dell’aria?
il circo per te è una fissa! da quando hanno attraccato a porto celeste non parli d’altro!
non lo so. non faccio programmi a lungo termine!
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mpfff!
Mugo?!
sei innamorata, luce?
sei stupido?! che razza di domande fai?
leo dice un sacco di cose e sono tutte sciocchezze. non dovresti ascoltarlo!
leo dice che quando una ragazza guarda nel vuoto e sospira significa che è innamorata…
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e poi non stavo guardando nel vuoto…
leo è sceso a terra solo una volta e soltanto perché è precipitato!
forse le città sembrano uguali a noi che le guardiamo sempre da lontano.
non c’è nulla di interessante laggiù. è solo un’altra città uguale alle altre.
leo dice che in tutte le città c’è solo poca aria, troppa sabbia, e gente che non sorride mai.
sempre una volta più di noi. comunque è lui che mi ha mandato a cercarti. dice che, se vuoi, puoi iniziare prima i tuoi esercizi.
e me lo dici solo ora?!
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scusami, iris, sono di corsa… un’altra volta!
ciao, luce, quando vedi nonna celestina puoi dirle che…
ma…
scusami, calindo!
ehi!
?! era luce, quella saetta?
eccomi!
salta su, che ti faccio scontare il ritardo!
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sì, e a giudicare dal sorriso credo sia diretta giù alla pista…
tieniti forte, piccola, oggi ti faccio urlare!
non mi chiamare piccolaaaaaa!
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gerente massimo?
perdonatemi, signori, guardavo quei monoelica. mio figlio ci perde la testa… cosa dicevamo?
giusto, leponte. ho riflettuto a lungo sulla questione che mi avete sottoposto, e sono giunto a una conclusione…
credo foste sul punto di informare me e il signor piropa delle vostre decisioni, gerente massimo…
sarebbe un’inutile imprudenza sottovalutare le voci riportate dai nostri comandanti. HA il mio permesso per partire alla volta della capitale.
salperà oggi stesso con l’alborella, una delle nostre aeronavi più veloci. se c’è qualcosa di vero nella notizia di una flotta da guerra alla volta del cancello del sud, lo scoprirà!
come sempre, un’illuminata decisione, gerente massimo, davvero un’illuminata decisione!
userò ogni mia conoscenza a corte, HA la mia parola!
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so che come sovrintendente ai lavori sperava diversamente, ma, finché non verrà fatta chiarezza su quello spiacevole incidente, la mia posizione resterà questa!
in quanto a LEi, piropa, mi duole dirLE che, nonostante le SUE insistenze, ho deciso che gli scavi alla città vecchia non riprenderanno, almeno per ora.
cosa ?!
...il ricavato sono solo pochi oggetti dell’antica tecnologia, tutti di scarso valore…
signore, la prego, anzi, la scongiuro di ragionare…
ho ragionato a sufficienza, piropa! in questi anni la nostra corporazione ha investito enormi quantità di risorse cercando tra le rovine della città vecchia…
ho preso la mia decisione: gli scavi della città vecchia resteranno bloccati, e con questo l’argomento è chiuso!
e ora, a complicare ogni cosa, la morte dell’ispettore incaricato di farci un rapporto sulla situazione…
maledetto pallone gonfiato, non finisce qui!
trasmettA pure i miei ordini ai funzionari esecutivi. riprenderemo il lavoro più tardi!
se pensa di potermi trattare così, si sbaglia!
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addio alla lezione di commercio. tanto varrebbe, a questo punto, andarsene a dormire…
è più tardi di quanto credessi!
ciao. tutto solo in questa grande casa? non hai paura dei brutti incontri?
state aspettando qualcuno?
io sono volpe, e questa è LA mia amica gatta. vuoi tenerci compagnia?
sì, siamo amiche del signor piropa. aspettiamo lui…
non ti mangiamo mica…
?!
al massimo, graffiamo un po’…
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timo… mio carissssimo amico!
vedo che hai fatto conoscenza con le mie socie in affari!
vorremmo tanto trattenerci, ma il tempo è denaro e noi abbiamo molte altre faccende da sbrigare stamane…
sarà per un’altra volta. da brave, ragazze, salutate il ragazzo!
mi hanno preso in giro come fossi un bambino…
ciao ciao, ragazzino…
se il buon giorno si vede dal mattino, chissà cos’altro…
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ti sembra questa l’ora di tornare a casa?!
papa’, io…
antro è mio amico… e poi tu non lo conosci affatto!
non ci sono scuse. hai mancato un’altra lezione di commercio e scommetto che sei stato di nuovo con quel buono a nulla di antro!
lo conosco a sufficienza per sapere che, se continui a frequentarlo, divverrai uno sbandato buono a nulla come lui!
aspetta, timo... io non…
a volte penso di sprecare il tempo con te. sei e resterai un bambino viziato e irresponsabile!
vai all’inferno. io ti odio, ti odio!
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mi dispiace, non volevo…