Don Camillo a fumetti 21 - Cinema

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Questo volume nasce mentre il COVID-19 sta perdendo la sua preoccupante intensità e siamo tutti proiettati verso una vita normale. Comprende cinque racconti illustrati dai bravissimi Tommaso Arzeno, Francesco Petronelli, Andrea Popoli ed Emanuele Ranzani – fedeli interpreti delle accurate sceneggiature di Davide Barzi – apparsi sul settimanale Candido nei mesi di marzo e di aprile del 1952. Il primo racconto, La serrata, prende spunto da un fatto avvenuto in quel periodo: l’occupazione con relativa gestione di una fornace di Borgo San Lorenzo da parte dei “fornacini” (nella realtà il proprietario, non avendo avuto al suo fianco come nel racconto un Peppone e un don Camillo, dopo essere tornato alla guida della fornace ha subìto un feroce pestaggio). Il secondo racconto di questo volume, Cinema, nasce quando è in programmazione il primo film della serie: la notizia è arrivata anche nel Borgo di don Camillo e Peppone i quali si imbarcano in un avventuroso viaggio notturno in motocicletta. Il terzo racconto, Residuati di guerra, si ispira a uno dei tanti episodi avvenuti durante l’occupazione tedesca: in Italia e anche a Roncole – paese di elezione di mio padre – i tedeschi avevano occupato, come nel racconto, alcune case di contadini e in una di queste (oggi sede del Club dei Ventitré) uno dei “cecchini” aiutava l’anziano contadino a governare e a mungere le vacche. Nel quarto racconto, Ritorno, il disegnatore, su mia istigazione, ha dotato il protagonista di una lussuosa Oldsmobile 88 simile a quella che Andrea Rizzoli aveva regalato a mio padre come compenso per i dialoghi del primo film. Era rosso fiammante con un’imponente fanaleria, tanto che mio padre l’aveva soprannominata “Lollobrigida”... Nell’ultimo racconto, Qualcosa galleggia sull’acqua, mio padre ha tratteggiato, nella descrizione della vecchia madre di Peppone, l’immagine della bisnonna Filomena – la Signora Giuseppina che compare in vari suoi racconti – con la quale trascorse la sua felice infanzia. Il titolo del racconto ricorda quello del libro di Lajos Zilahy perché mio padre amava utilizzare titoli di libri e di canzoni conosciuti, come Delitto e castigo, Giulietta e Romeo, Furore, Il sole sorge ancora, La buona terra ecc. «Il che», come scriveva lui al termine delle puntate settimanali di una sua famosa rubrica, «è bello e istruttivo».

DON CAMILLO a fumetti

21. Cinema

Sceneggiature: Davide Barzi Disegni: Tommaso Arzeno, Francesco Petronelli, Andrea Popoli, Emanuele Ranzani Editoriali: Maurizio Carnago

Supervisione: Alberto Guareschi Lettering: Simone Campisano Editing: Alberto Brambilla Cura editoriale: Davide Barzi e Matteo Laudiano Art director: Giovanni Ferrario

Copertina

Disegno e colore: Elena Pianta

La firma in copertina e il disegno di pagina 1 sono opera di Giovannino Guareschi

Renoir Sas

Corso Monforte 45 20122 Milano

info@renoircomics.it www. renoircomics.it

ISBN 978-88-6567-267-9

© Alberto Guareschi (per il testo) © 2022 - RENOIR Sas

Stampato in UE per conto di Lrc Printing

È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questo libro, così come l’inserimento in circuiti informatici, la trasmissione sotto qualsiasi forma e con qualunque mezzo elettronico, meccanico, attraverso fotocopie, registrazione o altri metodi, senza il permesso scritto dei titolari del copyright.

“Questo volume comprende cinque racconti illustrati dai bravissimi Tommaso Arzeno, Francesco Petronelli, Andrea Popoli ed Emanuele Ranzani – fedeli interpreti delle accurate sceneggiature di Davide Barzi – apparsi sul settimanale Candido nei mesi di marzo e di aprile del 1952.”

Alberto Guareschi

Dalla prefazione di
9 788865 6 72679 € 12,90 renoircomics.it

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