“Cari, cari polli d’allevamento, coi vostri stivaletti gialli e le vostre canzoni” Giorgio Gaber, Polli d’allevamento
davidebarzi.blogspot.com
Davide Barzi - sergio gerasi
Davide Barzi (1972) è scrittore, sceneggiatore, giornalista e storico del fumetto. Tra i suoi libri Le Regine del Terrore e Il teatrino della bambole morte. Ha scritto storie per molti dei personaggi della Warner Bros. Collabora con la Sergio Bonelli Editore e con il Giornalino. Ha curato la testata italiana dedicata a Garfield. Per la casa editrice belga Joker realizza una serie umoristica assieme al disegnatore Oskar, iniziata con il volume Les Sixties.
Davide Barzi Sergio Gerasi
www.sergiogerasi.com
www.renoircomics.it ISBN 978-88-95261-75-1
9
788895 261751
L’ho incontrato poche volte. In un camerino... per strada a Milano... a Venezia... e poi tante volte l’ho incontrato a sua insaputa: lui sul palco... io seduto. A vederlo. Ma soprattutto ad ascoltare. (Claudio Bisio, dalla prefazione)
Sergio Gerasi (1978) disegna fumetti da una decina d’anni. Ha lavorato sulle serie popolari Lazarus Ledd, Jonathan Steele, John Doe, Nemrod, Cornelio, Trigger e L’Insonne. Ha tradotto in fumetto, su testi di Tito Faraci, un racconto di Alan D. Altieri apparso sull’antologico Internationoir di Mondadori. È batterista e fondatore del gruppo rock 200Bullets con il quale sta attualmente preparando un nuovo “disco a fumetti”.
€ 12,50
Gaber.
con una prefazione di Claudio Bisio
& GG Testi: Davide BARZI Disegni: Sergio GERASI Lettering e grafica: GiEFFE Grafica copertina: Lorenzo BOLZONI Supervisione: Michele FOSCHINI
Renoir Sas Corso Monforte 45 20122 Milano Tel 02 76011641 Fax 02 76009718 info@renoircomics.it www. renoircomics.it ISBN 978-88-95261-75-1 © 2009 - Davide Barzi e Sergio Gerasi © 2009 - RENOIR sas per questa edizione
La Fondazione Giorgio Gaber ha concesso il libero utilizzo di tutti i testi di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, citati nel presente volume.
è assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questo libro, così come l’inserimento in circuiti informatici, la trasmissione sotto qualsiasi forma e con qualunque mezzo elettronico, meccanico, attraverso fotocopie, registrazione o altri metodi, senza il permesso scritto dei titolari del copyright.
MartedĂŹ 31 dicembre 2002
Aspettate a stappare lo champagne, mancano ancora tre ore prima di tuffarci nell’anno 2003!
E a proposito di tuffi, ecco a voi con sei mesi di anticipo la collezione mare per il nuovo anno!
Ribadisco che per me non ha niente.
Ehm… il dottore sta dicendo a noi…
Uh? Ah, sì! Benissimo!
Ma non vi dovete scusare per la segnalazione, capisco che eravate preoccupati.
Scusarci? Ma… ma… è lei che deve scusarsi! Diglielo, Gregorio!
Beh, dottore, se mia moglie dice che il bimbo sta male...
... e noi la paghiamo per l’uscita… …dovrei inventarmi una malattia per giustificare la parcella?
Guardi che abbiamo già cambiato dieci pediatri dal 1996 a oggi, e non è un problema trovare l’undicesimo!
è la prima volta che vedo il bambino. se magari mi vuole ricontattare il 2 di gennaio prendiamo un appuntamento in studio e…
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il 2 riprendo a lavorare. Mi spiace, non ho tempo per il bambino.
E io non ho tempo adesso! È San Silvestro e francamente vorrei…
Oh, ma che si crede, di avere da fare solo lei? Guardi che siamo tutti indaffarati anche qui, eh!
Guardi Carlos come è preso!
Deve sapere che già in ospedale…
’è Ma com o! grass
Venga, che le racconto di nostro figlio.
Guardi Esmeralda come si dà da fare!
’è com Ma o! ll be
, Prendilo povero piccolo!
alo, Guard o pover o! piccol
Dammelo un po’ anch e a me!
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Un amore di bambino, una vera mera viglia!
o n uom Sarà u rtante, o p im , assai , bello forte ente. ig ll e int
No, in realtà non è andata esattamente così.
Mi definiscono “un bambino dalla spiccata fantasia”.
Così è come la immagino io.
è un incredibile contapalle.
Non sempre apprezzata.
Ciao piccolo, come ti chiami?
Facciamo così: eseguo da capo la visita, come se fossi appena arrivato. Lei controlli tutti i passaggi, così sta più tranquilla.
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Proprio G come suo nonno!
io mi chiamo G.
E da piccolo prometteva anche bene. Pensi che già alla scuola materna‌
Anche questa io la ricordo in maniera tutta mia.
io mi chiamo G.
io mi chiamo G.
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ah.
Non hai capito, sono io che mi chiamo G.
il mio papà è molto importante.
Sei tu che non hai capito, mi chiamo G anch’io.
il mio papà è forte, sano e intelligente.
il mio papà no.
il mio papà è debole, malaticcio e un po’ scemo.
La mia mamma è molto bella, assomiglia a Brigitte Bardot. … la mia mamma non assomiglia. La mia mamma è brutta, bruttissima. la mia mamma assomiglia a…
il mio papà ha tre lauree e parla perfettamente cinque lingue.
il mio papà ha fatto la terza elementare e parla in dialetto. Ma poco, perché tartaglia.
io sono figlio unico e vivo in una grande casa con diciotto locali spaziosi.
io vivo in una casa piccola, praticamente un locale.
Però ci ho diciotto fratelli.
il mio papà è molto ricco: guadagna trentun miliardi al mese, che diviso trentuno (che sono i giorni che ci sono in un mese) fa… Un miliardo al giorno.
il mio papà è povero. guadagna diecimila al mese, che diviso trentuno (che sono i giorni che ci sono in un mese) fa, circa… diecimila al giorno.
Al primo giorno, poi dopo basta.
insomma, prometteva bene. Poi qualcosa è cambiato.
Colpa tua.
Colpa della chitarra.
Sì, certo.
Già.
della chitarra?
Mah, si dice che la musica influenzi il feto.
Dottore, può essere che uno spettacolo “visto” quando ancora sei nel ventre materno influenzi la tua vita futura?
il teatro, francamente, non so.
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y ma io ci sono, io come persona ci sono, io con la mia rabbia ci sono, io con la mia voglia di cambiare ci sono.
MA NON DOVEVA ESSERE UNO SPETTACOLO COMiCO?
e
COSì Mi AVEVANO DETTO.
auguri!
e la chitarra? Un regalo di Natale. Una pessima idea. Già.
G, fai sentire a tutti come la suoni!
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Oh, che bella processione! M’han portato in questa fossa e con quanta devozione han deposto le mie ossa. M’han voluto proprio bene, una bella passeggiata anche se la prima classe, beh, mi sembra esagerata!
x
e
Volevo fare una canzone dedicata al nonno.
“Cari, cari polli d’allevamento, coi vostri stivaletti gialli e le vostre canzoni” Giorgio Gaber, Polli d’allevamento
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Davide Barzi - sergio gerasi
Davide Barzi (1972) è scrittore, sceneggiatore, giornalista e storico del fumetto. Tra i suoi libri Le Regine del Terrore e Il teatrino della bambole morte. Ha scritto storie per molti dei personaggi della Warner Bros. Collabora con la Sergio Bonelli Editore e con il Giornalino. Ha curato la testata italiana dedicata a Garfield. Per la casa editrice belga Joker realizza una serie umoristica assieme al disegnatore Oskar, iniziata con il volume Les Sixties.
Davide Barzi Sergio Gerasi
www.sergiogerasi.com
www.renoircomics.it ISBN 978-88-95261-75-1
9
788895 261751
L’ho incontrato poche volte. In un camerino... per strada a Milano... a Venezia... e poi tante volte l’ho incontrato a sua insaputa: lui sul palco... io seduto. A vederlo. Ma soprattutto ad ascoltare. (Claudio Bisio, dalla prefazione)
Sergio Gerasi (1978) disegna fumetti da una decina d’anni. Ha lavorato sulle serie popolari Lazarus Ledd, Jonathan Steele, John Doe, Nemrod, Cornelio, Trigger e L’Insonne. Ha tradotto in fumetto, su testi di Tito Faraci, un racconto di Alan D. Altieri apparso sull’antologico Internationoir di Mondadori. È batterista e fondatore del gruppo rock 200Bullets con il quale sta attualmente preparando un nuovo “disco a fumetti”.
€ 12,50
Gaber.
con una prefazione di Claudio Bisio