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4 Volume 4: 1943-1944
HAL FOSTER
Per più di 35 anni, Harold Foster ha scritto e disegnato Prince Valiant per le pagine domenicali dei giornali americani. Opera fondatrice del fumetto mondiale, unanimemente riconosciuta come la più grande “Sunday Strip” mai realizzata, la saga di Prince Valiant è stata oggetto di diverse edizioni nel corso dei decenni.
Questo volume raccoglie il quarto biennio di pubblicazione di Prince Valiant. Un capolavoro eterno, indispensabile per tutti gli appassionati di fumetti.
«Harold Foster è stato il più grande illustratore di sempre a lavorare per i giornali domenicali. Punto.» – Ray Bradbury
ISBN 978-88-97062-82-0
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788897 062820
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Questa nuova collana, che sfrutta le più moderne tecniche di riproduzione e restauro dei colori, rende finalmente giustizia alla magnificenza dei disegni di Foster.
1943 1944
速
Traduzione di Graziano Romani Realizzazione grafica e lettering a cura di Studio Renoir L'editore ringrazia Achim Dressler di Bocola Verlag per la preziosa collaborazione.
All comics material © 2014 King Features Syndicate, Inc. TM of Hearst Holdings, Inc. All Rights Reserved Introduction © 2014 Brian M. Kane Digital processing and remastering © 2014 Bocola Verlag © 2014 ReNoir / Nona Arte per l’edizione italiana. www.nona-arte.com | info@nona-arte.com ISBN 978-88-97062-82-0 Stampato in Italia da Reggiani SpA
RE ARTÙ E I SUOI CAVALIERI, PER SETTE LUNGHE SETTIMANE, HANNO FRONTEGGIATO LE BARRIERE VICHINGHE. THUNDAAR, CAMPIONE DEGLI UOMINI DEL NORD, SFIDA IL MIGLIORE DEI CAVALIERI DI ARTÙ IN SINGOLAR TENZONE. IL PRINCIPE VALIANT LI OSSERVA ATTENTAMENTE, SCOPRE GLI ASTUTI SEGRETI DI THUNDAAR E POI, CON FACILITÀ, LO SCONFIGGE.
LE URLA DEI CAVALIERI TRIONFANTI COPRONO I LAMENTI DI RABBIA DEI RANGHI VICHINGHI, MENTRE VAL, PAVONEGGIANDOSI, FA RITORNO DAI SUOI.
E COSÌ, IL GIORNO SUCCESSIVO, UNA CORAGGIOSA TRUPPA DI GIOVANI SCELTI SEGUE JULIAN LUNGO IL VALLO ROMANO ED ENTRA IN SCOZIA, SUPERANDO I FIANCHI DELLE ARMATE VICHINGHE.
COLPISCONO COME FALCHI IN PICCHIATA, MA MAI NELLO STESSO POSTO E LASCIANO OGNI VOLTA AMMASSI DI PROVVISTE BRUCIATE A SEGNARE IL LORO PASSAGGIO.
IL VISO DEL RE è COMBATTUTO TRA CIPIGLIO E SORRISO. “SEMBRI SOFFRIRE DI UNA STRANA FORMA DI SORDITÀ QUANDO GLI ORDINI CHE TI VENGONO IMPARTITI NON TI PIACCIONO. TI PIACEREBBE FORSE GUIDARE LA NOSTRA ARMATA?” “SÌ, SIGNORE!”, RISPONDE VAL CON UN SORRISO RAGGIANTE.
NASCOSTI TRA LE COLLINE, I CAVALIERI ATTENDONO IL PASSAGGIO DELLA GIORNALIERA CAROVANA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI PROVENIENTE DAL CAMPO BASE DEI VICHINGHI.
NELL’ACCAMPAMENTO VICHINGO, DA ORMAI TROPPI GIORNI I GRANDI PENTOLONI SONO VUOTI E I PASTI VENGONO SALTATI!
“CON UNA SOLA ARMATA COMPOSTA DA DIECI AGILI CAVALIERI, NEL GIRO DI UNA SETTIMANA AFFAMEREMO I VICHINGHI ASSALTANDO LE LORO CAROVANE DI APPROVVIGIONAMENTI!”
VAL HA SCELTO SAGGIAMENTE I SUOI UOMINI. SONO TUTTI GIOVANI GUERRIERI IMPAZIENTI DI AGGIUDICARSI GLI SPERONI DORATI DEI CAVALIERI… E, DURANTE LA LORO PERICOLOSA MISSIONE, SI RICOPRONO DI GLORIA!
QUINDI HORSA PROVA A CHIEDERE PROVVISTE AI SUOI ALLEATI, I PITTI, MA QUESTI NON SEMBRANO MOLTO CONTENTI!
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RE ARTÙ E I SUOI CAVALIERI SONO BEN ARROCCATI DIETRO L’ANTICO VALLO ROMANO. HORSA IL VICHINGO DISPONE DI FORZE MOLTO SUPERIORI. LA SITUAZIONE è IN STALLO, MA IL PRINCIPE VALIANT, CON UNA TRUPPA DI ARDITI CAVALIERI, COMPIE UNA SERIE DI ASSALTI ALLE CAROVANE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI NEMICI E ORA I VICHINGHI SONO AFFAMATI.
HORSA CHIEDE CIBO AI SUOI ALLEATI, I PITTI, E IL MALUMORE CRESCE.
APPOLLAIATO SU UN ALTO PICCO, NEL BAGLIORE DEL SOLE AL TRAMONTO, VAL OSSERVA UNA GRANDE CAROVANA DI RIFORNIMENTI CHE SI APPRESTA AD ACCAMPARSI PER LA NOTTE.
QUANDO ARRIVA L’ALBA, I SEMPRE AFFAMATI PITTI TROVANO UNA GRANDE QUANTITÀ DI CIBO CHE I VICHINGHI, NON PRESENTI, SEMBRANO NON VOLERE!
MENTRE I PITTI AVANZANO FURTIVI NELLA CRESCENTE OSCURITÀ, LA TRUPPA DI VAL FUGGE VIA E, A MEZZANOTTE, PIOMBA COME UNA TEMPESTA SULL’ACCAMPAMENTO ANCORA ADDORMENTATO!
“I NOSTRI AMICI PITTI HANNO TROVATO LE PROVVISTE”, DICE VAL SBRAITANDO PER FARSI SENTIRE DAI DUE PRIGIONIERI VICHINGHI. “ORA CI AIUTERANNO TRADENDO HORSA!”
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PER GIORNI SONO SFUGGITI ALLE BANDE DI PITTI INVIATI A CATTURARLI. “IN SELLA, CAVALCATE!”, URLA VAL, ARDENTE D’ENTUSIASMO PER UNA SUA NUOVA IDEA. “MOSTRATEVI AI PITTI E ATTIRATELI QUI!”
SEMBRA STRANO, MA I PRIGIONIERI SONO LEGATI IN MANIERA APPROSSIMATIVA E RIESCONO A FUGGIRE...
…E IL GIORNO SEGUENTE, ESAUSTI E BARCOLLANTI, GIUNGONO AL LORO ACCAMPAMENTO. “I PITTI SI SONO FATTI CORROMPERE! HANNO LE NOSTRE PROVVISTE E CI TRADISCONO! L’ABBIAMO VISTO CON I NOSTRI OCCHI!”
L’ARMATA VICHINGA STA QUASI MORENDO DI FAME MENTRE IL PRINCIPE VALIANT GUIDA UNA TRUPPA DI CAVALIERI SCELTI E ATTACCA LE LORO CAROVANE DI VETTOVAGLIE. VAL LASCIA CHE IL BOTTINO FINISCA NELLE MANI DEI PITTI, ALLEATI DEI VICHINGHI. I VICHINGHI AFFAMATI! I PITTI BEN PASCIUTI DI CIBO VICHINGO! DISCORDIA!
HORSA, CONVOCATI I SUOI CAPITANI, ASCOLTA IL RACCONTO DEI PRIGIONIERI LASCIATI FUGGIRE DA VAL.
QUINDI VAL E I SUOI DIAVOLI ARRIVANO. “TUTTO A MERAVIGLIA”, ANNUNCIA LUI. “PRESTO I VICHINGHI E I PITTI SI SGOZZERANNO TRA LORO!”
APPENA UNA VEDETTA VICHINGA RIFERISCE DELLA PARTENZA DEI BRITANNICI, HORSA TUONA: “ORA POSSIAMO IMPARTIRE A QUESTI LADRONI PITTI UNA FATALE LEZIONE!”
VAL ACCENDE UN SEGNALE DI FUMO SULLA CIMA DELLA COLLINA, PER FAR APRIRE A JULIAN IL PORTONE DEL “VALLO ROMANO”, POI GUIDA I SUOI INDOMITI CAVALIERI TRA LE PERIGLIOSE COLLINE SCOZZESI FINO A VALLE.
“FINALMENTE POSSIAMO ATTACCARE!”, ANNUNCIA IL RE. “NO, SIGNORE!”, RIBATTE VAL, DIMENTICANDO CHE I RE NON AMANO ESSERE CONTRADDETTI. “UN ATTACCO LI FAREBBE DI NUOVO ALLEARE... LASCIAMO CHE SI SCANNINO TRA LORO!”
DA UN DISTANTE CASTELLO, RE ARTÙ OSSERVA I SUOI POTENTI NEMICI ELIMINARSI L’UN L’ALTRO E SORRIDE SODDISFATTO. UNA VITTORIA SENZA SPARGIMENTO DI SANGUE!
PER SETTIMANE RE ARTÙ DEVE ATTENDERE SULLE MURA SENZA POTER FARE NULLA. è CONSAPEVOLE CHE ORMAI DA GIORNI NON SI MANGI NELL’ACCAMPAMENTO SASSONE.
IL RE INGOIA IL ROSPO. “FORSE HAI ALTRI ORDINI DA DARMI?”, CHIEDE SARCASTICO. “SÌ, SIRE!”, RISPONDE INNOCENTEMENTE VAL. “RITIRIAMOCI! VEDETE, STANNO GIÀ SEPARANDOSI.”
“GIULIANO, TI NOMINO CAVALIERE, GUARDIANO DEL ‘VALLO’ E TI AFFIDO IL COMANDO DI UNA TRUPPA DI SOLDATI. IL PRINCIPE VALIANT, CHE SEMBRA COMANDARE IL NOSTRO REGNO AL POSTO NOSTRO, ME LO HA SUGGERITO”, AGGIUNGE DOCILMENTE IL RE.
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I VICHINGHI E I LORO ALLEATI PITTI AFFRONTANO GLI UOMINI DI RE ARTÙ SUL CONFINE SCOZZESE. POI IL PRINCIPE VALIANT GUIDA UNA TRUPPA DI CAVALIERI ALL’ASSALTO DELLE CAROVANE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI VICHINGHI, SOTTRAENDO LORO UNA GRANDE QUANTITÀ DI DERRATE, CHE POI FA CADERE NELLE MANI DEI PITTI. QUANDO I VICHINGHI AFFAMATI SCOPRONO I PITTI MANGIARE IL LORO CIBO, SI AVVENTANO CONTRO I LORO ALLEATI E COMINCIA LA BATTAGLIA.
VINTI IN BATTAGLIA, I PITTI SI SPINGONO SULLE COLLINE E COSTRINGONO I VICHINGHI A RIPARARE SULLE LORO NAVI.
PASSATO IL PERICOLO DELL’INVASIONE, RE ARTÙ GUIDA LA SUA SFAVILLANTE SCHIERA DI GUERRIERI SULLA STRADA DI RITORNO VERSO CAMELOT.
UNO SPUMEGGIANTE RUSCELLO, LO SCROSCIARE DI UNA CASCATA… UNA SCENA GIÀ VISSUTA TANTO TEMPO PRIMA NELLE ISOLE NEBBIOSE…
…E, PROPRIO COME IN QUEL GIORNO MEMORABILE, UNA FANCIULLA SI LAVA I CAPELLI DORATI SOTTO LA CASCATA. “ALETA!”, URLA VAL, CON UN MOTO DI EMOZIONE NELLA VOCE.
“PERCHÉ, OH PERCHÉ, DOVREI URLARE L’ODIATO NOME DELLA PIÙ CRUDELE DELLE REGINE?”
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“IL SOLO PENSIERO DI LEI MI RENDE INQUIETO. ANDRÒ DALLA STREGA HORRIT PER SCOPRIRE SE ANCHE QUESTO FA PARTE DELLA SUA MALVAGIA PROFEZIA.”
MA L’ARMATA è TRISTE PERCHÉ NON C’è STATO ALCUN COMBATTIMENTO. VAL SI ALLONTANA PER UN PO’ E INIZIA A GIROVAGARE NEI CAMPI.
UNA SORRIDENTE RAGAZZA DI CAMPAGNA SOLLEVA IL VOLTO E L’ILLUSIONE SVANISCE. IL GIOVANE PRINCIPE PROSEGUE IL CAMMINO IN UN TURBINIO DI EMOZIONI.
LA STREGA VIVE LONTANO, NEL CUORE DELLE PALUDI, IN QUEL VASTO, VENTOSO E DESOLATO TERRITORIO CHE ERA STATA LA CASA DI VAL DA FANCIULLO.
UNA VOLTA, TANTO TEMPO PRIMA, HORRIT, “LA STREGA DELLE PALUDI”, PROFETIZZÒ “GRANDI IMPRESE, MA ASSOLUTAMENTE NESSUNA FELICITÀ” PER IL GIOVANE PRINCIPE VALIANT. E ORA, A CAUSA DELLE VISIONI DELLA CRUDELE REGINA DELLE ISOLE NEBBIOSE ALETA CHE AFFLIGGONO CONTINUAMENTE VAL, EGLI VIAGGIA FINO ALLE TERRE DELLA SUA INFANZIA PER SCOPRIRE SE TUTTO QUESTO FACCIA PARTE DELLA PROFEZIA.
GIUNTO ALLA CAPANNA DI UN AMICO DI INFANZIA, VAL METTE IL SUO DESTRIERO NELLA STALLA E SI COSTRUISCE UN PAIO DI SCI DA PALUDE.
SU UNA CANOA PRESA IN PRESTITO, VAL SI FA STRADA ATTRAVERSO IL FAMILIARE DEDALO DI CANALI.
VERSO SERA, MENTRE SI AVVICINA ALL’ISOLA CHE UNA VOLTA CHIAMAVA CASA, VEDE L’IMMOBILE FIGURA DI UN VECCHIO UOMO INTENTO A PESCARE. VAL LO CHIAMA.
“ ZITTO!”, BORBOTTA IL VECCHIO, “HANNO ABBOCCATO!”
“L’HO PRESO!”, GRACCHIA LUI CON MOLTO ENTUSIASMO MA POCA ABILITÀ.
“PER TRE ORE HO CERCATO DI FARLO ABBOCCARE ALL’AMO. ALLA FINE, ESPERIENZA, PAZIENZA E ABILITÀ SONO STATE PREMIATE!”
“SIETE RE SLIGON!”, URLA STUPEFATTO VAL, “UNA VOLTA TIRANNO DI THULE!”
VAL FA COSÌ RITORNO IN VESTE DI OSPITE ALLA BEN CONSERVATA DIMORA CHE UNA VOLTA CHIAMAVA CASA.
“QUANDO HO RESTITUITO IL TRONO A TUO PADRE IN CAMBIO DI QUESTO POSTO, HO DIMENTICATO TUTTE LE PREOCCUPAZIONI, LE INVIDIE, GLI INTRIGHI, I DOPPIGIOCHI E LE PAURE.” “E AVETE ANCHE DIMENTICATO UNA MOGLIE DALLA LINGUA TAGLIENTE E UN FIGLIO PROBLEMATICO”, GLI RICORDA VAL.
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UNA VOLTA, TANTO TEMPO FA, QUANDO IL PRINCIPE VALIANT VIVEVA NELLE PALUDI, LA STREGA HORRIT PROFETIZZÒ: “VIVRAI GRANDI AVVENTURE E PERICOLI, MA NESSUNA FELICITÀ.” ORA LE VISIONI DI ALETA DAGLI OCCHI GRIGI, REGINA DELLE ISOLE NEBBIOSE, LO ASSILLANO E LO SPINGONO A CERCARE HORRIT.
RE SLIGON MOSTRA LE SUE LUSSUREGGIANTI CAMPAGNE E I CAMPI COLTIVATI. “QUANDO HO RICONSEGNATO LO SCOMODO TRONO DI THULE A TUO PADRE IN CAMBIO DI QUESTE QUIETE TERRE, HO FATTO UN BUON AFFARE!”
MA, QUANDO APPRENDE DELLA RICERCA DI VAL, MUGUGNA: “NON ANDARE NEL TETRO CUORE DELLE PALUDI, UN CRUDELE E ORRIBILE ORCO ANNIENTERÀ CHIUNQUE OSI AVVENTURARSI LAGGIÙ!”
CON I NERVI TESI E TUTTI I SENSI ALL’ERTA, VAL è PRONTO ALL’INEVITABILE INCONTRO. D’IMPROVVISO, SILENZIOSAMENTE, L’ORRIBILE SAGOMA DI THORG LO SOVRASTA E, IN QUELL’ISTANTE, LA “SPADA CHE CANTA” SFODERATA DA VAL FORMA UNA LUCCICANTE BARRIERA TRA DI LORO.
SI INOLTRA COSÌ, DAL PRIMO ALBEGGIARE AL TRAMONTO, ALL’INTERNO DEL GRANDE ACQUITRINO.
A UN CERTO PUNTO, PERÒ, NON PUÒ PIÙ NAVIGARE OLTRE E COSÌ, MARCATO IL PUNTO DOVE LASCIA LA CANOA, INDOSSA I SUOI SCI DA PALUDE E SCIVOLA IN AVANTI.
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“HO GIÀ INCONTRATO E BATTUTO UNA VOLTA QUELL’ORCO”, DICE VAL. “FORSE POTRÒ DOMARLO DI NUOVO.”
IL PRINCIPE VALIANT CREDE DI ESSERE STATO STREGATO DA ALETA, LA REGINA DAGLI OCCHI GRIGI DELLE ISOLE NEBBIOSE. NON RIESCE A DIMENTICARE IL SUO VISO E IL SUO NOME RISUONA NEL SUO CUORE COME UN CAMPANELLO. SI RECA DA HORRIT, STREGA DELLE PALUDI, IN CERCA DI AIUTO.
“CALMA, THORG, CALMA”, DICE VAL CON VOCE TRANQUILLA MA MINACCIOSA. “VADO DA TUA MADRE COME UN CLIENTE GENEROSO, OPPURE DA NEMICO MORTALE. SCEGLI TU!”
I PICCOLI E PAZZI OCCHI DI THORG FISSANO LA LAMA SCINTILLANTE E IL VISO RISOLUTO DI VAL. BORBOTTANDO, IL GIGANTE SI GIRA E GLI FA STRADA.
GIUNTI ALLA CAPANNA DI HORRIT, LA SCENA è COSÌ SOLITARIA E DESOLATA DA INFONDERE TIMORE NEL CUORE DI VAL.
VAL SI TOGLIE LA FARETRA E LA APPENDE FUORI DALLA CAPANNA, A PORTATA DI MANO. “VEDI, PRINCIPESSA DEL MALE, PORTO PREZIOSI DONI PER TE E PER IL TUO BUON FIGLIOLO. VOGLIO CONOSCERE IL MIO FUTURO… ORA DIMMI, PUÒ LA TUA MAGIA ESSERE ABBASTANZA POTENTE DA SPEZZARE L’INCANTESIMO DI ALETA?”
HORRIT NON GUARDA VAL, I SUOI OCCHI FISSANO CON ORRORE LA “SPADA CHE CANTA” “QUELLA è FLAMBERGE, LA SPADA MALEDETTA!”, GEME LEI, “TOGLILA DALLA MIA VISTA!”.
“SCIOCCO! L’UOMO SOFFRE GIÀ ABBASTANZA A CAUSA DEI RICORDI DELLE FOLLIE DEL SUO PASSATO. MALEDETTO TRE VOLTE è L’UOMO CHE CONOSCE IL SUO FUTURO!”
“LA FELICITÀ è UN DONO CHE NON HA PREZZO. E VA BENE, TI LEGGO ANCORA UNA VOLTA IL FUTURO, PEGGIO PER TE! PERCHÉ DI NUOVO VEDO AVVENTURE, DENARO, MOLTO TUMULTO, MA NESSUNA FELICITÀ.” E HORRIT RIDACCHIA SODDISFATTA.
NELLA FREDDA E LIMPIDA ALBA, IL GIOVANE CAVALIERE RESTA IMMOBILE ALL’ESTERNO DELLA MALSANA CATAPECCHIA… UNA FIGURA INFELICE E SOLITARIA.
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NEL PROFONDO CUORE DELLE PALUDI, IL PRINCIPE VALIANT VA IN CERCA DI HORRIT, LA STREGA. SPERA DI TROVARE UN INCANTESIMO PER ALLONTANARE LE VISIONI DI ALETA, GIOVANE REGINA DELLE ISOLE NEBBIOSE, CHE LO PERSEGUITANO NOTTE E GIORNO. MA TUTTO QUELLO CHE OTTIENE è LA STESSA ANTICA PROFEZIA: “NON TROVERAI MAI NESSUNA FELICITÀ.”
COL CUORE A PEZZI, VAL RITROVA LA SUA CANOA E ABBANDONA QUEL LUOGO MALSANO.
PER MOLTI GIORNI, VAL INDUGIA NEI PIACEVOLI LUOGHI DELLA SUA FANCIULLEZZA… VECCHI RICORDI AFFOLLANO LA SUA MENTE… LA PESCA… LA CACCIA… SUO PADRE…
APPENA RIPENSA ALLA PROFEZIA DI HORRIT, UN’ONDATA DI TRISTEZZA LO ASSALE. IN LONTANANZA, UNA TORRE BIANCA SI INNALZA SOPRA LE CIME DEGLI ALBERI. “LA TORRE DI MERLINO!”
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RE SLIGON ASPETTA CON ANSIA IL RITORNO DI VAL DA QUELLA PERIGLIOSA RICERCA.
…IL RICORDO DI SUO PADRE RISVEGLIA IN LUI IL DESIDERIO DI RIVEDERE ANCORA UNA VOLTA IL SUO REGALE GENITORE.
“IL GRANDE MAGO, MERLIN AMBROSIUS, CONSIGLIERE DI RE ARTÙ, CHI MEGLIO DI LUI PUÒ AIUTARMI A SPEZZARE QUELLA MALEDIZIONE?”
VAL GLI RACCONTA DELLA VISITA E DEL SUO ESITO. SLIGON SBUFFA: “SE ALETA FOSSE BELLA ANCHE SOLO METÀ DI QUANTO DICI, LE VISIONI DEL SUO VISO DOVREBBERO ESSERE UNA BENEDIZIONE PER CHIUNQUE, ECCETTO UN IRRICONOSCENTE IDIOTA!” E IL VECCHIO REPROBO TIRA UN SOSPIRO DI RAMMARICO.
TRE ANNI SONO PASSATI DA QUANDO IL RE GLI ORDINÒ DI RESTARE A CASA… E LUI, INVECE, PRESE OSTINATAMENTE LA SUA STRADA, VAGANDO A CUOR LEGGERO PER IL MONDO.
SIR VALIANT BUSSA, MA SI DIMENTICA DEL BIZZARRO ASSETTO DEL PORTONE DI MERLINO!
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HAL FOSTER
Per più di 35 anni, Harold Foster ha scritto e disegnato Prince Valiant per le pagine domenicali dei giornali americani. Opera fondatrice del fumetto mondiale, unanimemente riconosciuta come la più grande “Sunday Strip” mai realizzata, la saga di Prince Valiant è stata oggetto di diverse edizioni nel corso dei decenni.
Questo volume raccoglie il quarto biennio di pubblicazione di Prince Valiant. Un capolavoro eterno, indispensabile per tutti gli appassionati di fumetti.
«Harold Foster è stato il più grande illustratore di sempre a lavorare per i giornali domenicali. Punto.» – Ray Bradbury
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