P A R T N E R S flip Informazione e formazione per il canale Ict a valore
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n° mercoledì 14.12.2016
COOP inaugura il supermercato del futuro Realizzato con la collaborazione di Accenture, nasce a Milano un nuovo punto vendita governato dalle tecnologie digitali e pensato per testare le innovazioni da introdurre in altri store. a pagina 07
SOMMARIO CA Technologies sigla
OTTIMIZZARE SERVER E STORAGE VA BENE, MA GLI ENDPOINT?
per l'acquisizione di Automic
L’infrastruttura ottimizzata è condizione sine qua non per un IT efficiente. Ma il punto critico rimangono gli endpoint, come spiega Simon Richards, Managing Director di IGEL Technology, società fortemente impegnata nello sviluppo di soluzioni ad alta efficienza per endpoint. La soluzione proposta da IGEL per l'ottimizzazione degli endpoint è costituita dal software thin client Universal Desktop Converter 2 (UDC2), che costituisce un’alternativa ai tradizionali software. Per la distribuzione in Italia della soluzione di virtual desktop, IGEL ha siglato un accordo con Ready Informatica, che ha evidenziato come la soluzione si integri
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Emerson Network Power ora si chiama Vertiv bene nel suo portfolio e vada incontro alle esigenze del mercato italiano. «Si tratta di una soluzione - ha osservatoTerenzio Preda, direttore commerciale di Ready Informatica - che cambia profondamente l’approccio al mercato del Thin Client, perché svincola completamente dall’hardware esistente» a pagina 03
Nasce Delinda, e-commerce beauty che vuol fare la differenza Chi segue il mercato sa che le alternative non mancano, ma Delinda fa una scelta di campo fuori dal coro e promette di distinguersi dai competitor. a pagina 09
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HP nomina Davide Ferrulli a capo del business 3D Printing
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Partners Flip anno V - numero 188 settimanale Direttore responsabile: Gaetano Di Blasio In redazione: Riccardo Florio, Giuseppe Saccardi, Paola Saccardi. Redazione: via Marco Aurelio, 8 - 20127 Milano Tel 0236580448 fax 0236580444 www.partnersflip.it Proprietà: Reportec srl, via Gian Galeazzo 2, 20136 Milano Iscrizione al tribunale di Milano n°514 del 13/10/ 2011 Tutti i diritti sono riservati; Tutti i marchi sono registrati e di proprietà delle relative società.
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25 ANNI
DI SSD SANDISK®
Gen endpoint security SanDisk ha lanciato il primo SSD già nel lontano 1991. La sua capacità è il nome della nuova soluzione di sicurezza per era di soli 20MB ed aveva un costo di $ 1.000, $ 50 per ogni MB! Si parla di molto tempo fa. Produciamo, infatti, SSD da così tanti anni gli endpoint introdotta da che qu quando q ando abbiamo iniziato il web non esisteva ancora… Trend Micro che si caratterizza per un approccio innovativo al modo di indiSanDisk lancia il primo SSD, una unità da Il World Wide Web viene aperto per viduare e applicare tecno1991 20MB e 2,5” che IBM utilizza per sostituire la prima volta al grande pubblico l’hard disk nel ThinkPad logie di difesa per protegIl leggendario Space Shuttle viene lanciato gere l’attività degli utenti 1993 Viene lanciato il Processore Pentium nello spazio con un SSD a bordo chiamato con il nome in codice “Rainbow”. La solidità e su desktop fisici e virtuali, la robustezza dei supporti di memorizzazione laptop e dispositivi mobile. flash li rendono strumenti ideali per le Sony lancia la console di gioco 1994 applicazioni più estreme. PlayStation Questa soluzione abbina tecnologie di machine learning con soluzioni di protezione dalle minacce, SanDisk entra nell’indice NASDAQ-100 diventando una delle maggiori 100 2003 salvaguardia dei dati, conimprese non-finanziarie quotate nel mercato borsistico trollo delle applicazioni, Nasce YouTube con la sua piattaforma prevenzione delle vulne2005 di video sharing e viewing community rabilità e cifratura. In tal SanDisk presenta le unità SSD da 1,8” e 2,5” modo è in grado di applicaper i notebook, una valida alternativa agli 2007 Apple presenta l’iPhone hard disk re in maniera intelligente la tecnologia più adeguata, Nascono i telefoni con sistema 2008 operativo Android OS al momento corretto. Questo tipo di protezione viene ritenuto essenziale da Trend Micro, in consiPer le TV 3D viene trasmesso in 2010 derazione del modo conla prima volta nella storia diretta per il primo evento sportivo in 3D cui gli attacchi agli enViene lanciata l’unità SSD SanDisk ReadyCache®, una soluzione dedicata dpoint si sono evoluti nel al caching che abbina l’unità SSD al già 2012 esistente hard disk permettendo di aumentare corso degli ultimi anni. notevolmente velocità e performance Se, infatti, in precedenza In rete sono on line oltre 1 miliardo SanDisk lancia Optimus Max™ SSD, la prima 2014 di siti web unità SSD Enterprise SAS da 4TB le uniche preoccupazioni erano i malware eI computer lo spampiù veloci al mondo sono Viene lanciata l’unità SSD portatile V Vi 2015 ancora 30 volte meno potenti del SanDisk Extreme® 900 Sa ora, sempre più spesso, gli cervello umano attacchi sono più insidiosi, SanDisk svela l’unità SSD M2 single sided da 1 TB sfruttano tecniche di social 2016 più sottile al mondo engineering, meccanismi di phishing e sono sempre più frequentemente realizLe unità SSD continueranno ad essere le soluzioni di storage preferite da sempre più persone. Quandoin si parla di performance, le unità SSD sono sicuramente il riferimento rispetto zati ad hoc per colpire all’alternativa hard disk* e ed è per questo che segneranno il futuro a medio-lungo termine. modo mirato uno specifico target anziché rivolgersi in modo indifferenziato verso qualsiasi obiettivo che
1990s
2000s
2010s
Il Futuro
*Rispetto agli hard disk SATA 7.200 RPM da 2,5”. In base alle specifiche pubblicate e a test interni utilizzando i punteggi PCMark Vantage. © 2016 Western Digital Corporation o società affiliate. Tutti i diritti riservati. SanDisk, SanDisk Extreme e SanDisk RaedyCache sono marchi commerciali di Western Digital Corporation o società affiliate, registrati negli Stati Uniti o in altri Paesi. Optimus Max è un marchio commerciale di Western Digital Corporation o società affiliate. Tutti gli altri marchi commerciali sono di proprietà dei rispettivi titolari. Il robot Android è riprodotto o modificato dal lavoro creato e condiviso con Google ed è utilizzato in conformità con i termini specificati nella licenza di attribuzione Creative Commons 3.0.
TECNOLOGIE
Ottimizzare server e storage va bene, ma gli endpoint? L’infrastruttura ottimizzata è condizione sine qua non per un IT efficiente. Ma il punto critico sono gli endpoint. IGEL e Ready hanno risolto il problema di Giuseppe Saccardi
L
a virtualizzazione della infrastruttura di base dell’IT e l’evoluzione in atto verso il software defined è di certo di aiuto nel rendere più efficiente il sistema informativo nel suo complesso, garantire la continuità operativa e, in combinazione con il cloud, sinonimo di fruizione dell’IT come servizio, abilitare una consistente riduzione di Capex e Opex. Ma basta questo per garantire l’efficienza e la sicurezza delle applicazioni e della gestione degli utenti? Non è detto, mette in guardia Simon Richards, Managing Director di IGEL Technology, società fortemente impegnata nello sviluppo di soluzioni ad alta efficienza per endpoint. Uno degli aspetti più critici per gli endpoint, si tratti di uno smartphone o di un notebook, è ad esempio il sistema operativo. Un sistema operativo non
adatto, o un insieme di sistemi operativi che non garantiscono sicurezza e intercomunicabilità può creare una situazione ingestibile ai margini della rete IT, portare a un eccesso di spese per le licenze, creare difficoltà gestionali e causare criticità nella sicurezza dei dati e delle applicazioni. Per risolvere il problema alla radice IGEL ha sviluppato un sistema operativo universale con cui si è proposta di ottenere come obiettivi: il controllo granulare degli endpoint dal centro; nessun costo di licenza; spazio di lavoro familiare reso sicuro da un adeguato controllo a livello di backend; una sicurezza basata sulla tecnologa Trusted Execution; un file system a sola lettura e funzioni
di autoconfigurazione volte ad assicurare il boot-up. L’insieme di un sistema operativo comune a tutti gli endpoint e l’efficienza della gestione, ha evidenziato IGL, ha ad esempio permesso a ABC Inc. di ottenere una diminuzione dei costi energetici del 20%, dei costi hardware del 45% e dei costi amministrativi del 75%. Un sistema operativo su misura degli endpoint La chiave di volta dell’approccio IGEL alla ottimizzazione degli endpoint è costituito dal software thin client Universal Desktop Converter 2 (UDC2), che costituisce l’alternativa ideata da IGEL ai tradizionali software. Può essere installato come sistema operati-
vo su Pc, portatili e thin client selezionati, trasformando l’hardware in un thin client basato sul software che permette l’accesso sicuro alle infrastrutture IT centralizzate. Una volta installato, ha osservato il manager, gli utenti vengono a disporre di un accesso stabile e affidabile a servizi aziendali o nel cloud, ad applicazioni di Server Based Computing e di virtual desktop. In pratica, i sistemi operativi di varia natura e con caratteristiche diverse presenti in modo nativo sugli endpoint vengono ad essere sostituiti ( ma non eliminati) da un sistema operativo standardizzato e unificato che ne permette la gestione centralizzata tramite il 3
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software Universal Management Suite di IGEL. Va osservato che ai fini dell’investimento da affrontare il software UDC2 da installare sugli endpoint è offerto con la formula dell’acquisto diretto mentre il software di gestione UMS è compreso nella fornitura e scaricabile via rete. La soluzione è disponibile in diverse modalità sotto forma di Thin Client, Zero Client, All in one. Un client portatile su chiavetta USB Alle versioni disponibili IGEL ha aggiunto di recente anche una soluzione portatile sotto forma di chiavetta USB, fruibile tramite qualsiasi dispositivo sia dotato di una porta USB avviabile. Una volta inserita nel dispositivo il sistema operativo nativo viene sostituito da quello universale presente sulla chiavetta. Quando
si rimuove la chiavetta il dispositivo ritorna poi al suo stato originale. È questo un approccio, evidenzia l’azienda, che permette sia la portabilità estrema di un dispositivo virtuale che di utilizzare dispositivi obsoleti o il cui sistema operativo nativo non sia più supportato. In pratica, oltre a un incremento della flessibilità si può prolungare la vita di piattaforme hardware ancora valide e funzionali che andrebbero altrimenti sostituite a causa di politiche commerciali e di supporto delle release da parte dei costruttori. Il sistema operativo Linux residente sulla chiavetta ha poche esigenze. Richiede sul dispositivo di utente la presenza di un processore X86 a 64-bit e di 2 GB di RAM. Dispone di una memoria di 8 GB e una interfaccia USB3, il tutto in un contenitore metallico di dimensioni ridottissime. La
soluzione dispone poi dei certificati CE, FCC, BSMI, RCM, KC. Ampio lo spettro di utilizzatori in cui la soluzione, osserva Simon Richards, si rivela molto utile. Tra questi, utenti BYOD che si desidera unificare come supporto e gestione, lavoratori Terenzio Preda di Ready Informatica Home-Office, collaboratori o fornitori azien- profondamente l’approcdali o consulenti finanzia- cio al mercato del Thin ri/assicurativi in mobilità, Client, perché svincola oppure personale di ma- completamente dall’hargazzino senza un’area di dware esistente». lavoro fissa o postazioni Non si tratta più di vedecondivise in ambienti call re che hardware o sistemi center. operativi sono in azienda e con un piccolo inveUna partnership con stimento per macchina Ready Informatica permette di dare nuova Per la distribuzione in vita all’hardware e creare Italia della soluzione di una infrastruttura virtuale virtual desktop, IGEL ha gestibile in modo omogesiglato un accordo con neo che dal data center si Ready Informatica, che estende sino a livello di ha evidenziato come la dispositivo di utente. soluzione si integri bene nel suo portfolio e vada incontro alle esigenze del mercato italiano. Si tratta di una soluzione, ha osservato Terenzio Preda, direttore commerciale di Ready Informatica, «che cambia
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TECNOLOgie
Coop inaugura il supermercato del futuro Realizzato con la collaborazione di Accenture, nasce a Milano un nuovo punto vendita governato dalle tecnologie digitali e pensato per testare le innovazioni da introdurre in altri store di Riccardo Florio
C
oop lo ha battezzato "il supermercato del futuro" ed è questa la scritta che trova spazio sotto l'insegna con il logo del punto vendita inaugurato a Milano, all'interno dello spazio Bicocca Village. Su un'area di circa 1000 metri quadrati, si sviluppa un supermercato con 6mila prodotti in cui la componente visuale regna in ogni angolo grazie alla presenza di oltre 100 monitor interattivi. «Non intendiamo realizzare i punti vendita Coop in questo modo - ha precisato Marco Pedroni, presidente di Coop Italia -. Questo punto vendita è per noi un laboratorio da cui trarre esperienze da utilizzare in altri store. Una sperimentazione non solo nei confronti del consumatore ma anche delle modalità di gestione. Non è un supermercato tradizionale e non è ancora un "non supermercato", ma un progetto ibrido all'insegna dell'innovazione e di cui siamo molto orgogliosi».
All'interno del "supermercato del futuro" la customer experience viene esaltata da soluzioni digitali interattive che forniscono un'esperienza immersiva e coinvolgente. Molti prodotti sono esposti su banchi sovrastati da schermi interattivi, dotati di un sistema di rilevamento a infrarossi, dove è sufficiente indicare con un gesto della mano il prodotto, per vedere rappresentate sullo schermo una serie di informazioni su provenienza, caratteristiche nutrizionali, controindicazioni per allergie e così via. Altri prodotti sono disposti su scaffali verticali affiancati da schermi touch screen da cui è possibile accedere a informazioni dettagliate sui prodotti ed effettuare ricerche filtrate in base alle specifiche esigenze del consumatore. Le etichette sono tutte digitali garantendo un aggiornamento rapido dei
prezzi, abilitando modelli di gestione del ricambio e del magazzino più efficienti, riducendo possibili errori e aprendo la strada a innovative opportunità di marketing. L'esperienza di acquisto si conclude con casse self-service interamente automatizzate. Il supermercato ospita al suo interno anche lo spazio ristorazione Fiorfood Cibo & Incontri e offre il servizio gratuito Coop Drive che fornisce la possibilità di ordinare la spesa online e ritirarla dopo due ore in negozio nell'area dedicata al parcheggio senza scendere dalla propria auto. Una soluzione che nasce dall'esperienza di Expo Il nuovo punto vendita è figlio dell'installazione di
Coop all'interno di Expo Milano 2015 per la quale erano state sviluppate una serie di soluzioni tecnologiche dallo studio Carlo Ratti Associati (diretto da Carlo Ratti, professore del MIT). Grazie allo sfruttamento di queste sinergie l'investimento complessivo, che si aggira tra i 4 e i 5 milioni di euro, non è risultato solo sostenibile, ma decisamente inferiore rispetto all'apertura ex novo di un punto vendita di analoga metratura. La collocazione è stata scelta appositamente nel Bicocca Village, un luogo in cui sono presenti un cinema multisala da 18 sale, una grande palestra e numerosi ristoranti. Inoltre, sorge in prossimità dell'Università Bicocca ed è attorniato da diverse realtà aziendali. «Prevediamo di avere circa 2mila presenze al giorno - ha continuato Pedroni -. Intendiamo entrare in sintonia con il target che frequenta il Bicocca Village che è costituito da famiglie, studenti e dipendenti aziendali». La realizzazione è frutto della collaborazione con Accenture e Avanade, una joint venture tra Accenture e Microsoft: Accenture ha curato l'infrastruttura mentre le soluzioni sono basate sulla piattaforma cloud Microsoft Azure. 7
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strateGIE
Nasce Delinda, e-commerce beauty che vuol fare la differenza Chi segue il mercato sa che le alternative non mancano, ma Delinda fa una scelta di campo fuori dal coro e promette di distinguersi dai competitor di Daniela Schicchi
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asce dopo mesi di riflessioni, studi di mercato e valutazioni, Delinda. Il nuovo sito di e-commerce che si pone come innovativo punto di riferimento per gli acquisti beauty online. Le alternative, come dicevamo, non mancano. Di siti che offrono sul mercato cosmesi e bellezza ce ne sono molti e ben strutturati. Cosa avrà, dunque, di diverso, Delinda, per portarlo sul mercato italiano con la convinzione di poter davvero far funzionare? Intanto il periodo. «Non potevamo non spingere l’acceleratore sul periodo natalizio per un lancio, in un mercato come quello del beauty, che durante il Natale potrà farsi conoscere ampiamente, anche grazie ai massicci investimenti in comunicazione e pubblicità - tradizionale e digitale - che abbiamo stanziato», ha dichiarato Christian D’Acquisto, cofounder di Delinda.
La premessa sono i numeri Secondo una ricerca condotta da Human Highway, nel 2015, gli italiani, hanno acquistato online beni e servizi per 20,9 miliardi di euro e a fine 2015 gli acquirenti online sono cresciuti fino a quota 18,8 milioni, di cui 12,8 milioni sono acquirenti online abituali (cioè persone che acquistano con frequenza di almeno mensile). 21 acquisti online ogni 100, in Italia, sono originati da un dispositivo mobile. La quota di acquisti via tablet è rimasta stabile negli ultimi mesi mentre quella da smartphone ha conosciuto una forte accelerazione, dall’8% di febbraio 2015 al 13,5% dell’anno successivo. Il valore degli acquisti online di cosmetica nel 2015 ha raggiunto 175 milioni di euro ed è cresciuto del 22% rispetto all’anno precedente. Gli acquirenti online di prodotti cosmetici sono stati 4,7 milioni nel 2015, di cui due milioni
non saltuari (hanno acquistato più di una volta nei sei mesi). Inoltre, il 16,1% degli acquirenti di cosmetica esclusivamente tradizionali è un prospect dell’online, ha cioè intenzione di fare il primo acquisto online di cosmetica nei prossimi sei mesi. Il tasso di riacquisto, nell’ecommerce, di prodotti beauty, in generale, è pari al 62,5% e indica che l’esperienza di acquisto online si sta trasformando da prima esperienza a riproduzione di un’esperienza già compiuta in passato. Il tasso di riacquisto nella cosmetica è invece pari al 45,2% e conferma che gli acquirenti stanno scoprendo la nuova modalità di acquisto via Internet in ritardo rispetto ad altri settori. La decisione di acquisto online è guidata dalla ricerca sul Web e dalla pubblicità in misura maggiore rispetto alla media dell’e-commerce di prodotti.
Infine, tra i motivi che spingono ad acquistare cosmetica online ci sono aspetti legati a considerazioni di convenienza, quali risparmio e offerte oltre a questioni legate alla disponibilità; prodotti difficili da trovare nel mercato fisico tradizionale un ampio catalogo e la presenza di prodotti naturali, bio e vegan. “The way I am” è il pay off e la promessa che Delinda vuole condividere, dunque, con il suo pubblico, prevalentemente femminile e appassionato di bellezza. «Vogliamo offrire una possibilità di acquisto slegata da ogni vincolo sociale, economico, culturale, cercando di non subire – da un lato - l’esclusività di un ambiente troppo di nicchia, dall’altro di far sentire le persone sempre a proprio agio in un universo che propone con semplicità e immediatezza soluzioni allineate alle proprie esigenze, per vivere bene con se stesse ogni giorno». 9
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dopo volume, che, pocom nsidera le ore. ratori del sett
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RETAIL
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L’evoluzione in ottica digitale e i nuovi modelli a valore negli scenari descritti dagli analisti e nelle esperienze sul campo
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Le luci e ombre della L’evento di IDC delinea il futuro del settore bancario p.30 collaboration CASE HISTORY Una ricerca di Dimension Data dLoft: uno spazio per i progetti di business evidenzia le incongruenze Le soluzioni Samsung Smart Signage a supporto nell’adozione delle tecnologie p.38 dello spazio di smart working milanese collaborative D87.indb 1
05/05/16 11:25
Il museo è più sicuro con la videosorvegllianza Honeywell
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TRENDs & MaRKET
SPECIALE La protezione delle infrastruttre critiche PROTAGONISTI Gastone Nencini, country manager di Trend Micro Difendersi dal furto dei dati
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Il survey di Reportec dedicato allo Smart working IDC: il mercato delle App mobile enterprise
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Con le ultime novità da Sas, Ibm, Microsoft, Tibco, Oracle
TRENDS & MaRKET
Smart working: i dati iDC parlano di progressi, ma la strada è ancora lunga SPECIALE La sicurezza della posta elettronica
&
insider
tRENDS & MARKEt
Networked Society City Index L’ICT abiliterà lo sviluppo sostenibile delle città
iot e m2m: un’evoluzione che prosegue parallela
casE hIsToRy
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Gastone Nencini, country manager Trend Micro
Memorizzare i dati nel cloud: utile solo se è sicuro
ANALYTICS
TEchNology
TEchNology
Gestire la relazione tra le cose: la nuova frontiera dell’IoT
Pierpaolo alì, director South europe di HPe Security L’applicazione è il nuovo perimetro aziendale p.15
SECURITY BUSINESS
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Valerio Cencig Il data office di Intesa Sanpaolo
INTERVIEW
Lorenzo Anzola, corporate IT director di Mapei
INTERVIEW
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SECURITY BUSINESS
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I servizi di Reteli per Enerco Distribuzione
Con le ultime novità da Fujitsu, Rad, Ericsson
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Digital gender gap, la parità è ancora lontana La ricerca “Donne al cuore TRENDS INSIDER dell’innovazione digitale”
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INSIDER
tEchNology
NetApp punta sui data center all-flash
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Privacy: cosa cambierà Paola Generali, managing director di GetSolution
L’infrastruttura IT delle aziende deve essere adeguata alle priorità del business, garantire risultati sostenibili e consentire una continua innovazione.
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Ivano Fossati, business development director di SAP
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INTERVIEW
La mobiLity fa voLare iL business
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shaping tomorrow with you
PROTAGONISTI Gastone Nencini, country manager di Trend Micro La minaccia ransomware
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SECURITY BUSINESS
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Direction Reportec - Anno XIII n.85 gennaio-febbraio 2016 mensile
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SPECIALE La Biometria per un’identità sicura PROTAGONISTI Gastone Nencini, country manager di Trend Micro Social network: un rischio da gestire
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STRATEGIE Ca Technologies sigla per l'acquisizione di Automic Ca Technologies ha annunciato di aver firmato un accordo irrevocabile per l'acquisizione della società austriaca con sede a Vienna, Automic Holding, che si occupa di sviluppo software per l'automazione dei processi IT e di business. Il valore dell'operazione si aggira attorno ai 600 milioni di euro al netto di liquidità ed equivalenti acquisiti ed è stata approvata dai CDA di entrambe le società per poi essere perfezionata nel quarto trimestre dell'esercizio fiscale 2017 di CA. L'acquisizione di Automic dovrebbe fornire una piattaforma end-to-end di automazione e orchestrazione su cloud per applicazioni e processi di business. In pratica, CA potrà aggiungerà al suo portafoglio di soluzioni le funzionalità di automazione e orchestrazione di Automic per mettere a disposizione dei clienti una serie di strumenti per supportare le esigenze in materia di DevOps e gestione dell'operatività IT in modalità on-premise, nel cloud e negli ambienti cloud ibridi. La tecnologia per l'automazione di Automic è in linea con quella che viene
indicata come la Digital Transformation e aiuta le imprese a passare da un'automazione basata su una logica a silos a un'automazione intelligente e orchestrata con real-time analytics. «Con l'acquisizione di Automic potremo offrire automazione e scalabilità dei workflow e dei processi di business, riducendo i costi e migliorando sostanzialmente il grado di precisione. Questa automazione intelligente offrirà ai clienti la visibilità necessaria per acquisire agilità e realizzare maggiore valore aggiunto. Siamo davvero contenti di accogliere Automic, un'azienda che si è distinta per redditività e vigorosi ritmi di crescita" ha commentato Ayman Sayed, President e Chief Product Officer di CA Technologies.
son. Il manager, precedentemente partner operativo di Kleiner Perkins Caufield & Byers, ha una consolidata esperienza nel settore e ha ricoperto posizioni di rilievo durante i 10 anni passati in American Power Conversion (APC). Quando nel 2007 APC è stata venduta a Schneider Electric il manager ricopriva la carica di CEO e Presidente della società. A sottolineare le capacità manageriali del manager anche Bryan Johnson ha sottolineato che il passaggio alla nuova proprietà rappresenta un'opportunità per l'azienda: «Come società indipendente Vertiv opererà con grande libertà nel prendere decisioni strategiche e di investimento, si muoverà più rapidamente, come una startup, e si focalizzerà su soluzioni innovative per STRATEGIE i nostri clienti, compresi Emerson Network quelli nei mercati in espanPower ora si chiama sione del cloud computing, Vertiv mobile e IoT». Emerson Network Power Vertiv capitalizzerà il cambia nome e diventa vasto portfolio di offerte Vertiv dopo essere stadi prodotti e servizi per ta venduta da Emerson sistemi di gestione elettria Platinum Equity con ca, termica e IT offerti in un'operazione che è stata precedenza come Emervalutata oltre i 4 miliardi. son Network Power, tra Emerson ha conservato cui i marchi noti di settore una partecipazione di mi- ASCO, Chloride, Liebert, noranza nella società ma NetSure e Trellis. Per sostenere il nuovo Vertiv è ora una società indipendente con un nuovo brand Vertiv, la società ha CEO nominato, Rob John- reso disponibile il nuovo
sito web www.VertivCo. com. TURNOVER Hp nomina Davide Ferrulli a capo del business 3D printing Nuova carica per Davide Ferrulli che assume il ruolo di Enterprise Sales Manager per il business 3D Printing di HP Italy. Il manager avrà la responsabilità delle attività commerciali legate al 3D Printing di HP in Italia, con l'obiettivo di sostenere la crescita del business in ambito Enterprise. Prima di entrare a far parte di HP Italy, Ferrulli è stato per 12 anni Territory Manager di Stratasys per l'area South-Eastern Europe e Middle East. In quel ruolo il manager ha gradualmente costruito e consolidato il canale di vendita indiretto e aperto la strada all'implementazione e alla vendita di applicazioni innovative nel settore dell'additive manufacturing. In precedenza, il manager ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali nel settore vendite (sia dirette che indirette) di PTC a livello EMEA.
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