Brochure IFR versione web

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Campo Marte Ingresso Sud

Stazione AV Firenze Belfiore

Dir. Bologna

Scavalco 1

ma

Dir. Ro

Gallerie a singolo binario

Cintura di Firenze

Gallerie a singolo binario

3

Rifredi - Ingresso Nord 4

2

Bretella SMN

LE NUOVE OPERE FERROVIARIE A SERVIZIO DELLA CITTÀ

Bypass

Stazione AV Firenze Belfiore

Linea AV

I NUMERI DEL PROGETTO Lunghezza totale Velocità Pendenza media

7.819 m 100 km/h 1,8%

1. SCAVALCO Binari della linea AV sopraelevati tra le Stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi. 2. BRETELLA SMN Binari di superficie per collegare la Stazione Santa Maria Novella con la linea AV Bologna-Firenze. 3. CINTURA DI FIRENZE Binari per connettere la linea storica Bologna-Firenze a quella che collega le Stazioni Firenze Rifredi e Firenze Campo Marte. 4. BYPASS Collegamenti pedonali sotterranei posti ogni 500 metri tra le due gallerie del Passante AV in coerenza con i più avanzati standard di sicurezza.


IFR - INFRARAIL FIRENZE: UNA SOCIETÀ AD HOC DI RFI (GRUPPO FS ITALIANE) Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha costituito una società ad hoc, lnfrarail Firenze (IFR), per realizzare le due nuove opere ferroviarie sulla linea ad Alta Velocità-Alta Capacità nell’area urbana di Firenze: il passante sotterraneo e una nuova stazione. Il progetto finale prevede che quest’ultima, in una logica di sistema, sia collegata con Firenze Santa Maria Novella da un people-mover e veda realizzata la vicina fermata, sulla rete regionale, di Circondaria, raggiungibile con brevi percorsi pedonali. Le nuove opere libereranno la rete di superficie dal transito dei treni AV, arricchiranno l’offerta di servizi a vantaggio dei cittadini, delle imprese e delle attività economiche e turistiche, apporteranno benefici alla mobilità regionale e metropolitana, riqualificheranno le aree comunali e ferroviarie comprese tra Belfiore – Macelli e Santa Maria Novella.

LA NOSTRA MISSIONE Il Gruppo FS Italiane, con RFI e la sua controllata IFR, si pone l’obiettivo di migliorare il sistema di mobilità

di Firenze e dell’intera area metropolitana, preservandone gli equilibri urbanistici e ambientali, e dotandole di nuove infrastrutture sostenibili e in gran parte in sotterranea. La nuova configurazione della rete ferroviaria fiorentina farà sì che i treni ad Alta Velocità non interferiscano più con quelli regionali, migliorandone così la regolarità e, allo stesso tempo, aumentando la capacità delle linee di superficie, premessa di un potenziale incremento delle corse locali. I volumi di traffico su Firenze Santa Maria Novella potranno passare dagli attuali 438 treni al giorno fino a circa 650, con un potenziale aumento medio sulle varie linee di circa il 50%. Le opere, quindi, consentiranno di raggiungere il capoluogo toscano con maggiore regolarità, velocità e frequenza, sia con i treni nazionali, inclusi quelli AV, sia con quelli regionali, e doteranno la città di una moderna stazione collegata a Firenze Santa Maria Novella e alla nuova fermata di Circondaria, realizzando così un hub ferroviario che potrà integrarsi con gli altri sistemi di mobilità pubblica (tramvie, bus, taxi, ciclovie e percorsi pedonali) in coerenza con il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) adottato dal Comune nel 2019.

AMBIENTE E SOSTENIBILITÀ In attuazione di una strategia di sviluppo sostenibile che contraddistingue tutto il Gruppo FS, IFR ha intrapreso ogni iniziativa utile a contenere le emissioni, elaborando progetti e predisponendo lavorazioni ecosostenibili che potranno giovarsi di attrezzature e mezzi d’opera “green”, con motori ibridi e, in alcuni casi, elettrici. Le terre provenienti dagli scavi, se conformi ai requisiti geotecnici, verranno riutilizzate per la riqualificazione e valorizzazione paesaggistica di un’ex cava di lignite dell’ENEL, in località Santa Barbara, nel Valdarno. In subordine, portate in una cava in provincia di Pistoia o in una discarica presso Pomezia, nel Lazio. In ogni caso il loro trasporto avverrà su ferrovia senza alimentare quindi traffico aggiuntivo sulla viabilità cittadina.

È stato intrapreso anche il percorso di certificazione secondo il PROTOCOLLO ENVISION, un sistema indipendente di rating internazionale utilizzato per misurare la sostenibilità di un progetto infrastrutturale. Con questo sistema viene valutato il potenziale impatto di un’infrastruttura sulla collettività e sul territorio durante il suo intero ciclo di vita: dagli effetti sulla qualità della vita e sulla mobilità al livello di coinvolgimento della collettività, dallo sviluppo economico che deriva dalla costruzione e dall’utilizzo dell’infrastruttura al grado di impiego delle risorse naturali e delle energie rinnovabili durante e dopo la realizzazione dell’opera, ponendo massima attenzione alla salvaguardia dell’ambiente naturale e alla riduzione delle emissioni.

I NUMERI DELLA TBM

SCAVO E TECNOLOGIA

INFOPOINT INFRARAIL VISITE GUIDATE SU PRENOTAZIONE Via Circondaria 32/34 - 50127 Firenze segreteriaAD@infrarailfirenze.it - Tel. 055 90781

Il Passante si sviluppa per circa 7 chilometri in sotterraneo, con due gallerie parallele poste mediamente a 20 metri al di sotto della superficie, completate con due tratti terminali in superficie: a Nord tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi e a Sud nei pressi della stazione di Firenze Campo di Marte. Lo scavo delle gallerie del Passante AV avverrà per mezzo di una macchina TBM EPB (Tunnel Boring Machine - Earth Pressure Balance) del diametro di circa 9,5 metri. La fresa scaverà da Campo di Marte fino al diaframma Sud del camerone di stazione (in corrispondenza dell’attuale fermata della tramvia “Viale Redi”). La TBM, dopo essere stata traslata all’interno del camerone di stazione e delle gallerie a doppio binario a Nord della stessa, riprenderà poi lo scavo dal pozzo di ventilazione Nord (area ex Centrale del Latte) fino all’area di sbocco. A ridosso del cosiddetto “scavalco” è previsto il “pozzo di smontaggio

fresa”, dove verrà smontato lo scudo e, successivamente, tutti gli altri elementi della TBM che verranno trasferiti, via gomma, a Campo di Marte e di nuovo assemblati per lo scavo della seconda galleria.

L’EUROPA CONNESSA Le nuove opere, oltre a concorrere a un efficace riassetto della mobilità nell’area fiorentina, sono parte integrante del corridoio Scandinavo-Mediterraneo, il più esteso in territorio italiano tra quelli che compongono la Rete Transeuropea dei Trasporti TEN-T (Trans-European Transport Network). Un progetto che mira a promuovere la crescita e la competitività grazie a una maggiore libertà di movimento di persone, merci, beni e servizi e si prefigge di trasferire su rotaia entro il 2030 il 30% delle merci, su distanze superiori ai 300 chilometri, e ridurre del 50% il traffico urbano di veicoli alimentati con fonti tradizionali.

111 m

Lunghezza

1500 t

Peso

9,4 m

Diametro di scavo

4350 Kw

Potenza

12 m

Avanzamento giornaliero medio

© rawpixel.com/Freepik

La nuova stazione Alta Velocità Firenze Belfiore sorgerà su parte dell’area Belfiore-Macelli, adiacente all’attuale area ferroviaria. Il progetto, realizzato da Foster & Partners e Ove Arup & Partners, prevede la costruzione di una struttura delle dimensioni di circa 450 x 50 metri, con un’estensione di circa 45mila metri quadrati, posta fino a 25 metri sotto il livello stradale, mentre la copertura si eleverà per circa 18 metri in altezza. Sarà articolata su quattro livelli: i marciapiedi per l’accesso ai treni, il piano mezzanino (che funziona da elemento di distribuzione del flusso dei passeggeri), il piano terra e il primo piano. I primi due livelli sono in sotterranea mentre il piano primo è in elevazione, all’interno della copertura. L’elemento architettonico di maggiore rilievo sarà rappresentato da una grande copertura vetrata sorretta da una struttura in acciaio. L’architetto Foster ha ideato un sistema multi-layer dove ciascuna componente assolve a funzioni diverse. La copertura è infatti articolata in elementi la cui struttura variabile garantisce il controllo ambientale e acustico, l’illuminazione naturale, il ricambio dell’aria e l’evacuazione dei fumi. Nel progetto sono state adottate soluzioni tecnologiche che prevedono l’impiego di materiali rinnovabili e la riduzione del fabbisogno di energia e delle emissioni di

sostanze inquinanti. Quella di Firenze è una tipologia di stazione completamente nuova per l’Italia. Si tratta infatti di una struttura interrata, nella quale anche i livelli inferiori godono di illuminazione naturale, grazie alla configurazione verticale dell’opera, facilitando così l’orientamento dei viaggiatori. Scelta dei materiali, soluzioni estetiche e funzionali, tutto concorrerà a farne un luogo gradevole, ospitale, attrattivo. Il flusso dei passeggeri all’interno sarà regolato da una serie di tapis roulant inclinati, ascensori e scale mobili, per semplificare e rendere rapido e fluido il passaggio da un livello all’altro. Tutti, in entrata o uscita, attraverseranno la galleria con servizi e negozi disposti su due piani (piano terra e piano primo). A completare l’opera, la magnifica copertura a volta ribassata con cellule fotovoltaiche incorporate nei pannelli intermedi. Provvista di impianti di illuminazione, funge da “cielo artificiale” in grado di filtrare la luce solare e di replicare i colori esterni all’interno della struttura. La stazione sarà interconnessa con Firenze Santa Maria Novella da un people-mover, una linea con servizio continuo, e la sua piena accessibilità sarà affidata a una pluralità di modalità di trasporto, dalla linea tranviaria ai mezzi su gomma del sistema di TPL urbano ed extraurbano, dai percorsi ciclo pedonali alla adiacente fermata di treni regionali di Circondaria.

© Davidzfr/stock.adobe.com

LA NUOVA STAZIONE


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