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Concepito come una guida accessibile ed esaustiva al giornalismo visivo- la grafica di riviste e quotidiani l )
questo libro fornisce una panoramica delle pratichJ correnti del design editoriale, dalla creazione dei layout alla gestione di testo e immagini, dal branding ai requisiti · necessari alla creazidne e produzione di un progetto. Corredato da numerosi casi di studio, esempi pratici e suggerimenti, il libro si rivelerà un'utile fohte di apprendimento e ispirazione per gli studenti di grafita editoriale così come per i designer già esperti del settore.
Yolanda Zappaterra
Professione: grafico editoriale
I
La grafica editoriale e i suoi obiettivi ~os'è
la grafica editoriale? 6
_e diverse forme della grafica editoriale 7 ~d
artefici della grafica editoriale 12
v
I principali componenti di un layout 74
Un occhio al passato, un occhio al futuro
Fattori determinanti nella costruzione
Un occhio al passato - i principi fondanti 160
Creare layout dellayout 90 Armonia e discordanza 104
Case study - grafici e pubblicazioni 162 Un occhio al futuro 186
Lo stile - Cos'è? Come si crea?
-ernpistica e scadenze 21 ~evoluzione
III
della pagina stampata 23
Come si comunica? 108 Come convertire l'ispirazione in layout 113
II
IV
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Abilità grafiche di base
Mini-biografie 194
La preparazione della pagina e le gabbie 117
Fonderie digitali 196
_a copertina 29
Scelta e uso del carattere 128
Glossario 198
.:interno di una pubblicazione 47
Competenze tecniche e aspetti produttivi 141 Letture consigliate 202
] ruolo del testo 60
Reperire, valutare e usare le immagini 146
Indice analitico 205
Coerenza senza monotonia 152
Crediti fotografici 208
Il restyling grafico - quando e perché? 156
Ringraziamenti 208
Anatomia di una pubblicazione ~archio
e identità 28
-rattamento dell'immagine
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Per saperne di più
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Cos'è la grafica editoriale? È impossibile esaminare la grafica editoriale senza prima indicare cosa sia e in cosa
differisca dalle altre forme di grafica. La grafica editoriale può essere definita "giornalismo visivo"; definizione che meglio la distingue da altri tipi di grafica, come quella pubblicitaria o commerciale, che tendono a promuovere un singolo punto di vista o prodotto. Una pubblicazione editoriale può intrattenere, informare, istruire. comunicare, educare o combinare tutti questi aspetti. In genere è un insieme di testo e immagini, ma può essere costintita solo dall'uno o dall'altro elemento. Non è inusuale trovare in una stessa pubblica;~;ione opinioni diverse. sebbene tendano a provenire da tma singola scuola di pensiero - i giornali ne sono un buon esempio. In questo libro considereremo per lo pitt, ma non solo. pubblicazioni periodiche cartacee.
Scopi ed elementi dei prodotti editoriali
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Alla base della maggior parte dei prodotti editoriali vi è la volontà di comtmkare idee o storie, organizzando c pre ·entando immagini (compresi elementi grafici informativi o strumenti come i filetti) e parole (suddi,ise tra testo di richiamo e testo principale). Ognuno di questi clementi ha una funzione diversa: in una rivista. tm titolo è scritto c disposto per attirare l'attenzione dellettore,mentrc un diagramma serve a chiarire o supporrare quanto detto nel testo.
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La funzione della grafica editoriale La grafica di un prodotto editoriale ha molte e diverse funzioni, quali esprimere e conferire spessore a un contenuto, attrarre c fidelizzare i lettori, strutturare in modo Sotto le varie tipologie di pubblicazione possono differire notevolmente nell'aspetto: formato, grafica chiaro il materiale. Questi ruoli devono coesistere e cooperare al fine di fornire un della copertina, composizione tipografica e tipo di prodotto che sia piacevole, utile o informativo - o nttte e tre le cose - per avere supporto variano a seconda che la pubblicazione sia un supplemento, come FT The Business ( 1), un successo. Nella sua forma migliore,la grafica dei prodotti ediroriali è uno stimolante settimanale di eventi e spettacoli, come Time Out (2), laboratorio di ricerca in continua evoluzione e una rampa di lancio per inno,~azioni o un mensile da edicola, come Paper Sky (3).
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qilistiche,spesso adottate in molte altre aree della comunicazione visiva. La grafica editoriale, però,fa anche altro: t'unge da vivida istantanea culturale dell'era in cui è prodotta. Le riviste degli anni '60 Nol'Ct e Oz, ad esempio, non solo richiamavano -,plcndidamenre l'energia visiva di quel decennio ma catturavano anche lo spirito di un'epoca che celebrava la sperimentazionc, l'innovazione e il cambiamento.
Le diverse forme della grafica editoriale -.e si stabilisce una gerarchia ordinata in base allo stams della grafica editoriale ,la ,·ena è senza dubbio occupata da riviste. giornali e !->upplementi. La grafica delle pubblicazioni on-linc - testate indipendenti o ,·ersioni elettroniche di prodotti cartacei - così come di cataloghi. opere in fa!'lcicoli e libri è per certo. tecnicamente. una forma di grafica editorialt:; la nostra anenzione va però a quelle pubblicazioni periodiche- riviste, giornali e supplementi - che definiscono e 1m pongono le tendenze, cui anche gli altri probabilmeme si adegueranno.
La grafica editoriale è la struttura attraverso la quale una data storia viene letta e interpretata. Ècostituita dall'architettura complessiva della pubblicazione (e dalla struttura logica che questa implica) e dal trattamento specifico della storia (che piega o addirittura contrasta quella stessa struttura logica). MARTIN VENEZKY, ART DIRECTOR, 5PEAK
Giornali Harold Evans.direttore di Tbe Szmday Times dal 1967 all98l,ha scritto una serie Ji influenti libri sulla stampa, l'impaginazione e la composizione tipografica dei ~iornali. ancora impiegati nelle scuole di giornalismo. ln Book Five: Newspaper Design, scrive:
"Un giornale è un mezzo per comuuicare nollzte e idee. La grafica è parte integrante di questo processo. Parliamo da un foglio bianco e un mosaico di idee da comunicare, ed è compito della grafica presentar·e quel mosaico in modo organizzato e cotnprensibile. A questo scopo, il grafico del giornale usa caratteri per il testo principale e di richiamo.joto, illustrazioni, spazio bianco e una sequenza di pagine nelle combinazioni più appropriate".
Sotto Sebbene questi siano tutti prodotti da edicola, hanno un aspetto e uno stile distintivi e comunicano sensazioni diverse, che mirano a trasmettere con efficacia il messaggio del marchio: Vanity Fair ( 4) è un mensile intelligente, vivace, per persone che amano essere a contatto con il proprio tempo attraverso contenuti curati e accattivanti. Al contrario, Vogue Paris (5), sicura della sua posizione sul mercato, non ha bisogno di titoli di copertina gridati, ma spicca sullo scaffale grazie alle immagini riprodotte, per le quali è giustamente famosa. Il settimanale di gossip Heot (6), dall'altro lato, non è sofisticato, ma divertente e giovanile.
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Formati dei giornali Broadsheet
Berliner
Probabilmente questa è la ~uccinta e accurata descrizione di un giornale che trovereste ovunque. Harold Evans però non dove,·a competere con internet e i cosiddetti media mobili; l'immediatezza di questi mezzi di comunicazione ha spinto i giornali a fornire ai propri !errori un se n izio di\ er~o e i gr.IIiCJ hanno dovuto comportarsi di conseguenza. Come Mark Porte r. direttore creati\ o di Tbe Guardian, spiega: '1:1 molti giornali oggi illteressa 111e11o rlj'erire semplicemellte le tzott::ie e più
Tabloid
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Sebbene vi siano molti altri formati di giornate (in particolare, diverse testate europee sono pubblicate in un formato che si pone tra il berli ner e il broadsheet), la maggior parte dei quotidiani a livello mondiale impiegano uno di questi tre: il tabloid, il berliner o il broadsheet (o lenzuolo). Le dimensioni sono le seguenti: Broadsheet (o lenzuolo) circa 56 x 43,2 cm Berliner circa 47 x 31,5 cm Tabloid circa 35,5 x 25,5-30,5 cm
offrire retroscena, prospettit•e e lnle1preta::irmi !m ece di dm? m lettori snlo quello che è successo, i giornali det·onu mutar/i a cap1TP ,il erre11t1 e incoraggiar/i a pensare. La grajim dere rispondere a questa e5l";!e''J::a in dil•ersi modi. Conta maggiore lungbe::::a e complesstta dd. e~-rone dit•entano sempre più importanti una compost::1011e ltfJO. Jarzca e wz layou.t razionali e leggibili; il giomalìsmo nsit'O - l rtS urellt,eme della fotografia, dell'infograjìc:a e del lt~rout - i! dii et1tato cos1 uno stnmte'llto essenziale per c:bi cura i giomali".
Riviste di consumo e testate da edicola In una libreria di ~ewYork o Lonclra.in un'edicola di Barcellona o dellbtr~::mo Oriente troverete centinaia di rh'istc di consumo che. con le "celte rane quanto a immagine di copertina, gadget, titoli, riconoscibilità del marchio e appelli alla fedeltà dellettore,"urlano~pcr ottenere l'attenzione clei lenon. Per un mezz di comunicazione la cui morte imminente, a seguito della diffusione di internet. era stata annunciata da molti, il mercato delle riviste conserTa una forte attrauh·a e una dimensione internazionale, ed è guidato da editori innovathi in quella che è ancora un'arena altamente competitiva. La maggior parte delle testate di largo con~umo (incluse quelle femminili, maschili, economiche, sul tempo libero. d'informazione. di stile, specializzate e microzinc) può essere sud di\ isa in categorie, aree di interesse e generi, ognuna con un proprio target di tenori c spesso in versioni differenti a seconda del paese di ''endita, do,·c ,.i collaborano i migliori constùenti grafici locali.
Microzine L'interesse a livello mondi<ùe non ~olo per la fruizione ma anche per la creazione delle riviste sembra illinlitato c ciò non può essere più evidente che nell'aumento delle microzine indipendenti e di pubblicazioni cosiddette "special-intereM" (SIP), rivolte a nicchie di pubblico in tutto il mondo, con la sper.mza di offrire ciò che le testate di largo consumo, puntando a una larga diffusione, non possono fornire. Le microzine sono particolarmente interessanti: mentre variano notevolmente nei Pagina accanto Riviste indipendenti rivolte a un pubblico di nicchia, come la rivista di cultura e stile temi e nei contenuti trattati così come nel prezzo, sono tutte accomunate Ame/ia's Magazine, possono permettersi maggiore audacia, originalità e individualismo rispetto ai dall'indipendenza nell'approccio c nello stile, che influisce sia sui contenuti che prodotti per un pubblico tradizionale. Hanno meno sulla grafica. A un estremo vi è la scintillante, ultra-chic e costosa Visionaire : concorrenti, in quanto di solito sono vendute in negozi in cui vi sono meno riviste dai titoli gridati per all'altro si trova lo stile da fanzine, an ti-grafico di Arty. Nel mezzo vi sono nligliaia di attirare l'attenzione del potenziale lettore; inoltre, testate che tengono in grande cont.idcrazionc il giornalismo visivo e, rivolgendo il hanno un'idea più chiara del proprio pubblico e. di conseguenza. una maggiore consapevoleua del modo proprio interesse a settori quali l'arte, l'architettura, la fotografia, la moda e la di fare comunicazione. In ciò la grafica ha un ruolo preminente. musica, sono considerate una foo.a trainante delle tendenze grafiche emergenti.
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