Riccardo Pontarolo - Portfolio 2015

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curriculum vitae

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esperienze lavorative

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tesi di laurea

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IUAV 2015

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IUAV 2014

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IUAV 2013

PORTFOLIO d'ARCHITETTURA Riccardo Pontarolo . anno_2015


0 curriculum vitae


FORMAZIONE

ESPERIENZE PROFESSIONALI

2013 - 2015

2015_Novembre

Diploma di Laurea Specialistica in Scienze dell'architettura 110/110 IUAV, Venezia (Italia) composizione e restauro architetttonico

Abilitazione certificata (in data 16.11.2015) alla pratica della professione di architetto non iscritto all'albo professionale 2015_da Febbraio a Dicembre 2014_da Luglio a Ottobre

2009 - 2012 Diploma di Laurea Triennale in Scienze dell'architettura 105/110 IUAV, Venezia (Italia) Composizione e restauro architettonico 2003 - 2008 Diploma di Liceo Artistico Superiose 97/100 Treviso (italia) Disegno artistico, disegno architettonico, storia dell'arte, storia dell'architettura

Studio associato Santi e Cargnello Santa Croce, Venezia (Italia) Tirocinante e da Aprile 2015 collaboratore Elaborazione render foto-realistici e foto-inserimenti elaborazione grafica digitale e progettazione architettonica con partecipazione a Concorsi di progettazione. Redazione del materiale necessario alla realizzazione di un bando d'architettura 2012_da Settembre a Novembre Studio Pelloia Castelfranco Veneto (Italia) Tirocinante. Elaborazione render foto-realistici e foto-inserimenti, progettazione architettonica, compilazione parte burocratica per documenti architettonici www.gianlucapelloia.it

COMPETENZE ARTISTICHE Disegno artistico, acquarello, pittura acrilica, pittura ad olio, modellazione plastica, creazione plastici architettonici, fotografia di base.

Autodesk

Autocad 2D 3DS Max

Autodesk

SketchUp 2015

WORKSHOP Unexpected. Santiago

COMPETENZE di PROGETTO

Vray 2.0 (SketchUp) W.A.VE. 2011 Treviso Ostiglia

Adobe

Photoshop SC6

Adobe

InDesign CS6 Illustrator CS6

Santiago de Compostela Studio Barozzi Veiga (ESP) Venezia 2014

La ferrovia dismessa Luigi Latini (IT) Venezia 2011

Adobe

W.A.VE. 2012 Sottosopra

W.A.VE. 2010 Lavorare col legno

LINGUE

Venezia. Area Marsiglio Roberta Amirante (IT) Venezia 2012

Progetto tra gli alberi Franco Laner (IT) Venezia 2010

RICCARDO PONTAROLO 1989.09.13 Castelfranco Veneto, TV, Italia

Via Roma 39, 35019 Tombolo, PD (Italia) greenponta_13@hotmail.it +39 349 585 9834

Microsoft

Office 2015

Italiano Inglese

A1

A2

B1

B2

C1

C2



1_ Esperienze professionali.


Tipologia_ Concorsi di idee Anno_ 2015 Studio_ Studio Santi e Cargnello Luogo_ Cavezzo, Modena (IT)

Progettisti_ Attilio Santi, Imelda Cargnello Collaboratori_ Riccardo Pontarolo, Francesca Campagnoli


1.01 CONCORDIA SULLA SECCHIA IL CENTRO STORICO RIVITALIZZATO Sebbene colpita dagli eventi sismici del 2012, la piccola cittadina di Concordia sulla Secchia nel modenese ha deciso di sviluppare un progetto complessivo su tutto il centro storico danneggiato. Il progetto si è soffermato sopratutto sulla

riconnessione del tessuto abitativo preesistente e sulla viabilità dell'intero centro. Priorità assoluta era quella di ridare il centro ai suoi cittadini quindi ripensare la viabilità a misura d'uomo e non di automobile. Viene cosi a crearsi un sistema di spazi pubblici, di piazze e slarghi interconnessi tra di loro che non va però a ridurre la fruibilità automobilistica

del paese ma la modifica, spostando la grande circolazione all'esterno. di conseguenza, un accurato studio delle sezioni stradali e dell'utilizzo degli spazio durante tutto l'anno hanno permesso di rivedere non solo l'aspetto esteriore, ma anche il modo in cui vivere la città e i suoi spazi.


nella pagina a fianco: render di progetto con ipotesi di sistemazione di Viale Lungo Secchia: da strada cementata destinata a parcheggio a viale verde dove l’importanza viene data allo spazio per la gente. render di progetto con ipotesi di sistemazione di Largo La Couronne: da spazio urbano non definito a nuova piazza e area di aggregazione



Tipologia_ Concorsi di idee Anno_ 2015 Studio_ Studio Santi E Cargnello Luogo_ Cavezzo, Modena (IT)

Progettisti_ Attilio Santi, Imelda Cargnello Collaboratori_ Riccardo Pontarolo, Francesca Campagnoli


1.02 NUOVO MUNICIPIO PER CAVEZZO NUOVA CENTRALITA' PER CAVEZZO E’ questo il tema principale sul quale si snoda tutto il ragionamento cardine del nuovo progetto. Priorità assoluta diventa, nel riadattamento dell'edificio ex scuola elementari, la necessità di porre in relazione l’edificio con gli spazi aperti circostanti, ed

in particolare con quello che ora è uno spiazzo antistante -ora utilizzato come parcheggio- che dovrà diventare una vera Piazza con la quale l’edificio Comunale dovrà entrare in una relazione privilegiata ed ottimale così che la relazione tra gli spazi aperti della Piazza e gli spazi interni del Comune sia forte e significativa. Qui, in un nuovo volume

dal disegno rigoroso e fortemente trasparente troveranno posto la nuova sala consigliare, la corte coperta e i nuovi collegamenti verticale, che nell'insieme andranno a rovesciare l'assetto attuale dell'edificio aprendolo appunto verso la nuova piazza.


Tipologia_ Concorso di Idee - 2째 Classificato Anno_ 2015 Studio_ Studio Santi e Cargnello Luogo_ Formia, Latina

Progettisti_ Attilio Santi, Imelda Cargnello Collaboratori_ Riccardo Pontarolo


1.03 CISTERNA BORBONICA A FORMIA L'APERTURA DELLA STORIA AL PUBBLICO Il concorso di idee chiedeva di aprire al pubblico gli spazi dell'antica cisterna borbonica di Formia, localizzata nel sottosuolo della centralissima piazza del Duomo della città e accessibile solo tramite un tombino da ispezione e delle scale molto anguste.

Il progetto quindi si è posto il problema quindi di rendere fruibile a tutti questo spazio, realizzando una piattaforma dalle linee sinuose sospesa sull'acqua e colelgata alla piazza sovrastante tramite una sistema a spirale costituito da scale e ascensore, anch'essi vetrati, in modo da permettere l'ingresso della luce naturale e creare una gradevole

variazione di luminosità nell'atto di entrare e uscire dall'ambiente della cisterna. un sistema d'illuminazione nascosto sott'acqua permette inoltre di dare luce alle pareti della grande sala e creare così piacevoli giochi di riflessi in tutto l'ambiente.



2_ Tesi di Laurea specialistica.


2.0

PROGETTO PER LA NUOVA SEDE DEL MUSEO D'ARTE ORIENTALE DI VENEZIA

Partendo quindi dall'analisi della storia e della consistenza della collezione e ipotizzando un nuovo assetto museologico centrato alla valorizzazione del patrimonio in questione, ho potuto individuando le macro-aree espositive del nuovo museo. Contemporaneamente ho concentrato l'attenzione sull'edificio scelto per la

nuova sede del museo e, analizzandone storia, evoluzione costruttiva e peculiarità geometriche e architettoniche, hi determinato i principali interventi da effettuare sul fabbricato, cosa demolire e cosa conservare, il nuovo sistema di percorsi verticali, i nuovi percorsi d'accesso e il sistema distributivo.

potuto intrecciare le due fasi precedenti e definire così il vero e proprio progetto museologico e architettonico: scelta dei materiali, morfologia e tipologia diversificata degli interventi strutturali e architettonici, il tipo di approccio conservativo e costruttivo sul tessuto storico dell'edificio.

Solo a questo punto ho

L'ultima parte è stata

perciò dedicata allo studio del sistema espositivo del museo, analizzando come esempio una parte dell'intera collezione. Sono andato così a disegnare i vari gruppi di espositori (a parete, a tavolo e a vetrina continua) assieme al sistema di foderatura delle pareti nelle varie sale, scegliendo i materiali e le apposite

armonie cromatiche da utilizzare e infine sono andato a studiare i singoli temi espositivi per ogni sala e a scegliere i pezzi piu adatti al percorso museologico e decidendone la collocazione. quest'ultima parte progettuale è inoltre accompagnata da uno studio compiuto sull'illuminazione.


UNA SEDE DEFINITIVA, PER UN MUSEO PROVVISORIO Il Museo d'Arte Orientale di Venezia può essere considerato una delle più importanti collezioni d'arte orientale, e sopratutto d'arte giapponese del periodo Edo, presenti in territorio italiano ed europeo, seconda solo al museo Chiossone di Genova e alla Galleria Nazionale d'Arte Orientale di Roma. Purtroppo l'attuale MAOV

risulta essere anche uno dei musei meno visitati d'Italia in questi ultimi anni: un museo che pian piano viene dimenticato e che viene visitato "per sbaglio" acquistando il biglietto per la Galleria d'Arte Moderna di Ca' Pesaro, essendo questo situato all'ultimo piano dello storico palazzo su Canal Grande. Il fatto più eclatante però è uno: il museo si trova da ben 90 anni in una collocazione provvisoria, frutto di una convenzione tra Stato, proprietario della collezione, e municipalità

di Venezia, proprietaria di Ca' Pesaro. Purtroppo da allora il museo è rimasto praticamente invariato, seppur rimaneggiato nel corso degli anni e proclamato in molti interventi di trasloco sede mai compiuti, seppur iniziati. Il tema che sono andato a sviluppare quindi è la continuazione di questo progetto e si propone di dare finalmente una degna collocazione a questo museo che conserva opere di inestimabile valore. Il punto principale

su cui si basa questo ragionamento è la doppia decontestualizzazione della collezione: primo perchè è costituita da pezzi d'arte proveniente dall'altra parte del mondo, e quindi fuori dal loro contesto nature, secondo perchè non si trova più nella sua collocazione originale per la quale era stata pensata, e quindi lontano dal contesto espositivo in cui era stata collocata. Questo dualismo permette di gestire con maggiore libertà sia l'aspetto riguardante l'allestimento delle nuove sale espositive,

sia la problematica legata al tipo di allestimento museologico scelto, se più di carattere artistico o di carattere antropologico. Un altro aspetto riguarda il palazzo che ospiterà la nuova sede del museo che, rimasto incompiuto negli innumerevoli lavori di restauro e ristrutturazione intrapresi negli ultimi 40 anni, risulta come una tela bianca, scarna, vuota e rattoppata in più punti, dove solo alcuni lacerti storici permangono diventando testimoni di loro stessi, decontestualizzati

rispetto alla storia dell'intero palazzo. Così facendo si creano i presupposti per dare vita ad un museo che rappresenti se stesso e non la sede in cui si trova, dove è possibile creare un nuovo sistema spaziale e dove questo è a servizio della collezione, tutto collegato in un sistema più ampiò che permette una maggiore sinervia tra vari sistemi, l'antica sede dei pezzi a Ca' Vendramin e la nuova collocazione a Ca' Marcello.


Tipologia_ Tesi di Laurea Magistrale Anno_ 2015 Luogo_ Canareggio, Venezia (IT) Valutazione_ 110/110

Studente_ Riccardo Pontarolo Relatori_ prof. Attilio Santi_ composizione architettonica prof. Mario Piana_ restauro architettonico prof. Silvia Vesco_ storia dell'arte giapponese antica




3_4_5_ UnivertitĂ : selected works.


Tipologia_ progettazione architettonica Anno_ 2014 Scuola_ IUAV di Venezia Luogo_ Santiago de Compostela, Spagna Docenti_ Alberto Veiga (Estudio Barozzi Veiga)

Progettisti_ Riccardo Pontarolo, Nicola Perin, Lorenzo Pasquali, Luca Rizzo


piano coperture

piano 1_ galleria espositiva

piano 0.5_ laboratori

nella pagina precedente: - modello di studio volumetrico dell’edificio - studio della luce nella galleria al primo piano piano 0_ laboratori

3.01 WS_UNESPECTED GALLERIA E LABORATORIO ARTISTICO Il progetto nasce dall'idea di creare un rapporto visivo caratterizzato da ritmo delle coperture del monastero retrostante al progetto e la successione di terrazzamenti cui si affianca. L'edificio è pensato come una sequenza lineare di

spazi posti su più livelli, destinati ad ospitare la galleria espositiva, il tutto sormontato da una copertura piramidale che permette alla luce di entrare i modo scenico all'interno di questi spazi, fornendone un adeguata illuminazione. grazie inoltre alla creazione di più livelli di percorrenza, i visitatori sono liberi di visitare la galleria senza interferire con il lavoro dei

vari artisti, i quali hanno a disposizione l'intero piano inferiore, organizzato intorno ad un unica sala comune, dove poter svolgere le loro attività creative. Il cemento armato a vista bianco e la copertura in lamiera dorata, rendono unico e "inaspettato" l'impatto dell'edificio sul contesto, armonizzandosi con i toni caldi degli edifici in pietra e terracotta.


Tipologia_ consolidamento degli edifici storici Anno_ 2014 Scuola_ IUAV di Venezia Luogo_ Cortile della Cavallerizza, Palazo Ducale, Mantova (IT) Docenti_ Paolo Faccio

Progettisti_ Riccardo Pontarolo, Nicola Perin, Chiara Tinterri, Marialuisa Baggio, Enrico Armellin.


4.01 LA RUSTICA DI PALAZZO DUCALE INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO POST SISMA A causa degli eventi sismici del Maggio 2012, palazzo ducale a Mantova ha subito diversi danni in molte zone. All'interno quindi della grande campagna di restauro promossa, i gruppo di lavoro si è concentrato sugli spazi della Rustica, edificio costruito su

progetto dell'architetto Giulio Romano, e facente parte del complsso monumentale del Cortile della Cavallerizza. Dopo un primo rilievo architettonico e fotografico della facciata, dei locali interno al piano terreno e dei locali del sottotetto, si è cercato di sviluppare un quadro fessurativo e dei degradi per poter identivicare gli eventuali

movimenti cinematici dell'intero edificio, e poter quindi ipotizzare dei possibili interventi di consolidamento per le parti prese in considerazione.


volta

analisi materica

quadro fessurativo e degrado

rilievo fotografico

prospetto SUD

analisi materia

quadro fessurativo e degrado

rilievo fotografico

prospetto EST

analisi materica

quadro fessurativo e degrado

rilievo fotografico

prospetto NORD

analisi materica

quadro fessurativo e degrado

rilievo fotografico

prospetto OVEST

analisi materica

quadro fessurativo e degrado

rilievo fotografico


abaco dei degradi

abaco dei materiali

VT01

ipotesi dei movimenti cinematici dei locali al piano terra, dovuto con probabilitĂ ad assestamenti postumi alla costruzione e non agli eventi sismici del 2012. a fianco: ipotesi per il consolidamento trutturale delle volte in intradosso, tramite utilizzo di fasce di carbonio


Tipologia_ composizione e restauro architettonico Anno_ 2014 Scuola_ IUAV di Venezia Luogo_ Ariis di Rivignano, Udine (IT) Docenti_ Pierluigi grandinetti, Eugenio Vassallo, Anna Saetta

Progettisti_ Riccardo Pontarolo, Marialuisa Baggio, Chiara Tinterri


4.02 LA "CANIPA" DI ARIIS UN CENTRO CULTURALE PER RIDARE VITA AL BORGO DI ARIIS La canonica di Ariis sorge lungo le rive del fiume Stella, e rientra nel complesso monumentale di Villa Savorgnan Ottelio, insieme alla chiesa. Il progetto di restauro quindi ha tenuto conto oltre al restauro del singolo

edificio, anche delle rpeesistenze della chiesa e della villa. Oltre alle analisi urbanistiche del luogo è stato realizzato un rilievo architettonico e materico dell'edificio che ha permesso sia la compresione dell'evoluzione storica dell'edificio, sia l'individuazione di eventuali degradi su cui intervenire. Gli ambienti interni della

canipa sono stati ripensati per ospitare alcune funzioni pubbliche collegato ai nuovi spazi previsti all'interno della villa, ora in fase di restauro. Una nuova piazza e un nuovo sistema d'accesso all'edificio permettono non solo la riunificazione del complesso edilizio ma anche migliorano la permeabilitĂ con l'esterno dell'edificio stesso.


Piano terra 1:100

Piano primo

Piano secondo - coperture


Stato di Progetto

Stato di Progetto - scala del prospettoOvest

sezione stato di fatto

Stato di P

Stato di Fatto sezione trasversale

sezione di progetto

Stato di Progetto sezione trasversale

0

2.5 m

1:25


prospetto_ stato di fatto

prospetto_ ipotesi di progetto e conservazione



Tipologia_ progettazione architettonica in sito tutelato Anno_ 2013 Scuola_ IUAV di Venezia Luogo_ Verona (IT) Docenti_ Filippo Bricolo, Giorgio Galeazzo, Eugenio Muneratti

Progettisti_ Riccardo Pontarolo, Marialuisa Baggio, Chiara Tinterri Il progetto è pubblicato in "Sulle tracce di Carlo Scarpa. Innesti a Castelvecchio" di Filippo Bricolo, edito da Cierre Grafica, 2014


planimetria di progetto inserito nell’area del vallo all’interno del museo di Castelvecchio: 1_ piattaforma d’arrivo 2_ passerella inferiore 3_ piazzetta di sosta sull’acqua 4_ piattaforma dell’arco 5_ stanza del Vallo ed esposizione 6_ passerella superiore 7_ percorso d’arrivo 8_ spazio multimediale della torre dell’orologio.

5

- design plan included in the area of Castelvecchio’s Wall: 1_ arrival stage 2_ lower footbridge 3_ middle stage 4_ arch’s stage 5_ the Wall’s room and exibitions 6_ upper footbridge 7_ arrival way 8_ multimedial place in the Clock Tower.

4

6 3

2

7 1

8

5.01 SFIORANDO LE FONDAMENTA La scelta dell’area di progetto all’interno del museo di Castelvecchio è caduta sul Vallo: un luogo che precedentemente non era mai stato preso in considerazione per l’Innesto di una architettura. I progetti antecedenti infatti si limitavano a sorvolarlo a livello zeroe mai a scendere al suo interno per proporre un’installazione a “meno 5 metri”.

L’obbiettivo finale è stato quello di realizzare un museo permanente o temporaneo che possa raccontare a tutti la storia della città di Verona attraverso il complesso storico di Castelvecchio. Il progetto prevede un percorso didattico che si snoda tra piattaforme in cemento e passerelle di legno pensati per essere leggeri e discreti e per

mettere in risalto la forma e la storia che il luogo stesso è capace di raccontare. In ogni momento il visitatore è messo a contatto con la stratigrafia del Vallo: sfiora la quota della Verona comunale e della Verona romana, raggiunge le fondamenta del Museo stesso, percepisce la densità della storia racchiusa lì dentro.


corrimano in profili a L in acciaio brunito e legno di Iroko trattato per utilizzo esterno

struttura portante di parapetto e cavi di protezione costituito da una piastra di acciaio brunito sp. 10mm sagomata a laser con ali saldate per fissaggio corrimano

sostegni verticali della struttura portante con alloggiamento per testanta in legno costituiti da scatolari in acciaio 100x70x3mm con trattamento impermeabilizzante nella parte inferiore

telaio portante del piano orizzontale costituito da piatti in acciaio brunito saldati dim. 10x100 mm con ali saldate ai lati per alloggiamento cavi del parapetto.

1

testata di fissaggio degli elementi strutturali e del piano di calpestio costituita da un blocco in legno ad essenza dura con trattamento per utilizzo esterno sp. 100x70x300 mm fresato e forato per alloggiamento e fissaggio degli elementi


nella pagina a fianco: 14 - assonometria delle strutture della passerella inferiore - structural axonometric of the lower footbridge; 15 16 - dettagli dei nodi principale - details of the main nodes 17 - esploso assonometrico con analisi dei pezzi necessari all’assemblaggio della passerella - exploded axonometric with analysis of the necessary parts to the assembly of the footbridge


Tipologia_ progettazione architettonica Anno_ 2013 Scuola_ IUAV di Venezia Luogo_ Concordia sulla Secchia, Modena (IT) Docenti_ Attilio Santi, Massimiliano Scarpa, Paolo Foraboschi

Progettisti_ Riccardo Pontarolo, Marialuisa Baggio, Chiara Tinterri


5.02 NUOVA PIAZZA PER CONCORDIA A seguido degli eventi sismici del Maggio del 2012, il paese di Concordia sulla Seccia subisce gravi danno al tessuto della città storica. Si è intervenuti allora nell'intersezione tra le due vie principali del centro storico, viale Garibaldi e Via della Pace, nodo maggiormente colpito, creando una nuova piazza per il paese, piazza 20 Maggio.

In questo modo, lungo l'asse do collegamento tra municipio e teatro si viene a formare una nuova spazialità intermedia che acquista importanza e si dota finalmente di uno spazio pubblico di pertinenza. i due edifici di testata ospitano al pian terreno nuove attività comemrciali, mentre ai piani superiori servizi destinati al pubblico

(biblioteca, scuola di musica...) e spazi ad ufficio. Grazie alla permeabilità del piano terra, lo spazio della piazza si dilata anche dentro le corti e nell'area retrostante al chiesa, dove si crea una nuova piazzetta. tutta l'area è stata progetta tenendo conto del contesto in cui si trova e cercando la massima integrazione possibile con gli edifici preesistenti.


pianta piano terra

pianta piano primo

pianta piano secondo


porzione di prospetto e dettaglio costruttivo della sezione



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