Riflesso Umbria Luglio Agosto 2014

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DIRETTORE RESPONSABILE Mario Timio VICEDIRETTORE Carlo Timio REDAZIONE Alessio Proietti, Giulio Siena, Noemi Furiani, Alessia Mencaroni, Walter Leti, Elisabetta Bardelli, Marilena Badolato, Italo Profice, Claudio Cattuto, Marco Servili HANNO COLLABORATO Alessandro Biscarini, Elisa Giglio, Laura Patricia Barberi, Paolo Corradini, Eleonora Zeroli, Giuliana Spinelli Batta, Attilio Campese, Ilaria Zannettino RINGRAZIAMENTI Antonio Morabito, Fabrizio Ravanelli, Cristiano Romano, Matteo Agostini, Linda Pastare, Daina Ruduša EDITORE Ass. Media Eventi REGISTRAZIONE Tribunale di Perugia n. 35 del 9/12/2011 PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE R!style Project STAMPA Litoprint Via Dei Platani 5/7 Bastia Umbra (PG) CONTATTI direzione@riflesso.info editore@riflesso.info artdirector@riflesso.info info@riflesso.info

Luglio/Agosto

DISTRIBUZIONE Regione Umbria e Principato di Monaco

IN COPERTINA

fabrizio ravanelli

Anno 3 - n.4

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EDITORIALE 5 A Perugia si respira aria nuova APPUNTAMENTI 6 AGENDA 8 EVENTi

Umbria Jazz 14 Progettare a suon di Jazz Gubbio Summer Festival

18 Weekend News

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20 L’INTERVISTA

Fabrizio Ravanelli

SITO WEB www.riflesso.info FACEBOOK Riflesso Umbria GRUPPO EDITORIALE Riflesso Umbria Riflesso Lombardia

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GRAND PRIX MONTECARLO

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economia 26 ARTI E MESTIERI

ARCHITETTURA, ARTE E TERRITORIO

TEMPO LIBERO 48 BRIEFING CULTURALE

34 GIARDINI

Il giardino di delizie alla villa del Cardinale

36 ARTE

Cappella Baglioni a Spello: capolavoro di Pintoricchio

40 DISCOVERY

Scavi archeologici a Sassovivo A Sgarbi piace l’Umbria A Cancelli per scoprire nuovi stili di vita

49 ITALIA in PILLOLE

Agrigento: un modello per l’isola Polvese Dieta: si volta ancora pagina L’Italia perde, Chiellini vince

L’oasi naturalistica “la valle”

inserto

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Il vetro in Umbria

50 NATURA

Cascata delle Marmore

riga capitale europea della cultura

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52 CONCORSO FOTOGRAFICO Architettura e design in Italia

56 ANIMALI

Il mondo delle zanzare

58 GIRI DEL GUSTO

Il trekking al gusto di farro

SOCIETÁ

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60 SPORT

L’ endurance a Torgiano Mondiali in Brasile

64 MODA

Pitti Immagine uomo

44 VIP IN UMBRIA

Alice e Alba Rohrwacher

46 DE LEGIBUS

Il processo civile telematico

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EDITORIALE

A PERUGIA SI RESPIRA ARIA NUOVA MARIO TIMIO

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’è qualcosa di nuovo oggi a Perugia; al Comune è cambiata la maggioranza politica. Nulla di strano in un sistema democratico ove l’alternanza è la regola; è invece eccezionale nel capoluogo umbro ove la sinistra ha governato per circa 70 anni. Al ballottaggio elettorale dell’8 giugno 2014 il centro-destra ha battuto il sindaco uscente Vladimiro Boccali nella persona di Andrea Romizi. Ed è subito storia. É una storia che ci lega localmente al XX giugno e politicamente alla caduta del muro di Berlino. É una data da scrivere sui libri di storia di Perugia. Non interessa sapere se la vittoria di Romizi era prevedibile, né quali siano stati gli ingredienti. Ai politologi lascio il compito. A me interessa sottolineare che in politica nulla è scontato. Certo, la caratura di Romizi a candidato sindaco ha la sua valenza. E se è vero che la forza attrattiva dei partiti nelle elezioni amministrative in Umbra è stata ridimensionata a favore della personalità dei candidati, Romizi ha sgominato l’avversario perché ha offerto la disponibilità di recuperare la dignità della politica, facendo la propria parte, né demonizzando l’avversario (e ci voleva poco a farlo), né facendo riferimenti alla trita diatriba anti e pro personaggi politici sulla via del tramonto. Ha creduto nella sua città, ha offerto ai cittadini la possibilità di una “smart” Perugia, ha acceso l’orgoglio di tutti a recuperare la “peruginità” storica e culturale di fronte alla discutibile politica municipale. Il neo sindaco aveva di fronte alternative

chiare, specifiche, puntuali. O se le giocava a tutto tondo a beneficio dei perugini, o entrava nel novero dei tanti personaggi che nei decenni hanno tentato di contrastare le sinistre. E in questo gioco ha vinto. Hanno certo contribuito la giovane età, il suo costante aplomb, il modo gentile di atteggiarsi, lo stare vicino a tutti a prescindere dalla posizione. Ma saremmo ingenerosi se ponessimo la vittoria di Romizi solo in rapporto a queste componenti. Egli si è riscoperto – come direbbe efficacemente Renzi – il Telemaco dell’Odissea, che non aspetta Ulisse ma gli va incontro, anzi lo precede nel cambiare le cose della sua Itaca. Romizi si è impegnato a cambiare Perugia, o meglio a ridare alla sua città quell’aura di vivibilità e di certezza, gradualmente dissolta negli ultimi anni. É vero, i perugini si aspettano una politica nuova che dia vivibilità alla loro città, certezza alle loro aspettativa. Desiderano un centro storico fruibile in ogni momento del giorno con ripopolamento abitativo e commerciale, auspicano che Perugia esca da “capitale della droga” e punti seriamente a “capitale della cultura”, vorrebbero che gli studenti siano ancora attratti dalle università dopo gli “inverni” di iscrizione degli ultimi anni, gradirebbero che i giovani siano nel cuore del sindaco e che inizi veramente la crescita. I perugini sanno che alcuni punti sono a portata di mano, per altri occorre più tempo. Aspettano, ma si inizi subito. Romizi ha conquistato la loro fiducia e sanno che è ben posta. Attendono risposta.

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AGENDA - luglio / agosto a cura della REDAZIONE UMBRIA FILM FESTIVAL 9 - 13 luglio MONTONE (PG) www.umbriafilmfestival.com

PALIO DEI TERZIERI 12 – 24 agosto CITTA’ DELLE PIEVE (PG www.paliodeiterzieri.it

IN…CANTO D’ESTATE Profili d’Artista 10 – 13 luglio SAN VENANZO (TR) www.prolocosanvenanzo.it

UMBRIA FOLK FESTIVAL 19 – 24 agosto ORVIETO (TR) www.umbriafolkfestival.it

GRAN PREMIO ITALIANO MONGOLFIERISTICO 13 – 27 luglio TODI (PG) www.todiguide.com

TODI ARTE FESTIVAL 21 – 31 agosto TODI (PG) www.todifestival.it

TRASIMENO BLUES 15 luglio – 3 agosto LAGO TRASIMENO (PG) www.trasimenoblues.it

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NARNI BLACK FESTIVAL 27 – 31 agosto NARNI (TR) www.narniblackfestival.it

PALIO DELLE BARCHE 20 – 27 luglio PASSIGNANO SUL TRASIMENO (PG) www.paliodellebarche.it

FIGURATEVI - FESTIVAL DELLE FIGURE ANIMATE 28 – 31 agosto PERUGIA (PG) www.tieffeu.com

CORCIANO FESTIVAL 2 – 17 agosto CORCIANO (PG) www.promozionecorciano.it

GIOSTRA DELLA QUINTANA – LA RIVINCITA 28 agosto – 14 settembre FOLIGNO (PG) www.quintana.it

SETTIMANA DELLA MONTAGNA 4 – 10 agosto AREA PARCO DI MONTE CUCCO (PG) www.valledelsubasio.it

MOSTRA DEL LIBRO ANTICO 30 agosto – 2 settembre CITTÁ DI CASTELLO (PG) www.cdcnet.net



EVENTI

UMBRIA JAZZ:

LE NOTE MUSICALI CHE ACCENDONO I RIFLETTORI DI PERUGIA SUL MONDO LA KERMESSE DI MUSICA JAZZ SALE SUL PALCOSCENICO UMBRO CON NOVITÁ SORPRENDENTI E UN MIX INEDITO DI SONORITÁ CARLO TIMIO

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uando il mese di luglio comincia a farsi strada sul calendario, nell’immaginario collettivo del capoluogo umbro scatta la voglia di immergersi con anima e corpo nel grande contenitore musicale di Umbria Jazz. Perché si sa, questa manifestazione rappresenta per chi l’ha sempre vissuta in maniera partecipativa, come il periodo più acceso, dinamico ed energico di Perugia. Tanto che c’è chi pagherebbe per avere questa città, durante tutto l’anno, così piena di gente, entusiasmo e gioia. Ma tant’è, i sogni appartengono ad altre realtà (per lo meno finché non diventano veri). Come accade di consueto, durante tutta la manifestazione, che si svolge dall’11 al 20 luglio, il centro storico trasuda una sensazione di armonia e distensione, fin quando le prime note musicali che riecheggiano per la città cominciano ad infondere, per chi le ascolta, una sentimento di gioia. Si respira un’aria di festa prolungata che si dilata per tutta la giornata estendendosi sino a tarda notte. Tutti i giorni è possibile ascoltare in Piazza IV Novembre e ai Giardini Carducci concerti gratuiti di folk-jazz e blues music. Confermata la presenza dei Funk Off per la musica itinerante con la street parade che offre uno spettacolo trascinante per le strade del centro storico. Quest’anno si alternano sui palchi dislocati tra l’Arena di Santa Giuliana, il Te-

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atro Morlacchi, la Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria (uno dei più importanti musei italiani per le collezioni di arte medievale e rinascimentale), i migliori jazzisti di fama mondiale quali Herbie Hancock e Wayne Shorter, dr. John per il funk, le grandi voci di Al Jarreau, Mario Biondi, Natalie Cole e Fiorella Mannoia e i noti pianisti come Michel Camilo e Hiromi. E ancora il jazz italiano con Stefano Bollani, Paolo Fresu, Danilo Rea, e tanti altri giovani che si stanno affacciando sul panorama jazz con molte capacità e aspettative. Lo spazio dedicato ai giovani, dopo il successo conseguito nella scorsa edizione, sarà concentrato a Palazzo della Penna dove, in collaborazione con Young Jazz, verranno organizzati concerti con sperimentazioni musicali e la ricerca di inedite tonalità. Ma in questa edizione di Uj non mancheranno grandi novità. Perché nella gestione sempre innovativa dell’evento, ogni anno ci si aspetta sempre qualcosa di nuovo ed unico. E nella dimensione peculiare di un festival che entra in un altro festival, quasi a formare una scatola cinese, il 12 luglio è stato organizzato all’Arena di Santa Giuliana il Techno-logical Dance Music Festival, una maratona no-stop di dodici ore di musica dance, un live set e dj internazionali che uniranno sequenze elettroniche alle influenze jazz e


al jarreau

soul afroamericane, passando per ritmi più tribali. I protagonisti del palco saranno dj Ralf, Zimute, il duo DeWalta+Shannon, Juan Atkins da Octave One e Ellen Allien. Altra novità è il concerto in esclusiva italiana dei Roots, un gruppo icona della musica rap e hip hop. Non poteva mancare, dall’8 al 20 luglio, la ventinovesima edizione dei seminari tenuti dalla Clinics del Berklee College of Music, la scuola leader mondiale nel settore dell’insegnamento musicale, capace di coinvolgere oltre duecentocinquanta studenti l’anno, provenienti da ogni angolo del pianeta. Agli studenti che conseguono i migliori traguardi il Berklee College offre borse di studio e agevolazioni per portare avanti i loro studi nella sede di Boston. La manifestazione quest’anno si conclude con un convegno in cui si analizzerà lo stato dell’arte del jazz in Italia. In conclusione è previsto un tributo alla musica di Armando Trovajoli realizzato dall’orchestra di Dino e Franco Piana con l’accompagnamento di Enrico Rava, Roberto Gatto, Enrico Pieranunzi e Danilo Rea. In attesa di mettere la quarantunesima candelina su Umbria Jazz.


natalie cole


the roots

wayne shorter

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herbie hancock




PROGETTARE A SUON DI JAZZ UMBRIA JAZZ E NUOVO ISTITUTO DI DESIGN DI PERUGIA: IL VALORE DEL DESIGN IN UN CONTESTO MUSICALE INTERNAZIONALE ILARIA ZANNETTINO

Il jazz solletica i tuoi muscoli, le sinfonie stiracchiano la tua anima”. L’affermazione di Paul Whiteman, direttore d’orchestra jazz vissuto a cavallo tra le due guerre, sembra profeticamente anticipare a parole il gioco di linee e colori impiegato da Riccardo Pierassa, studente del Nuovo Istituto Design di Perugia (Nid), per dar vita al manifesto ufficiale della 41 a edizione di Umbria Jazz. Il giovane e talentuoso artista perugino affida a un jazzista, intento a suonare il proprio strumento, il compito di pubblicizzare uno degli eventi musicali più noti della penisola. I movimenti sinuosi espressione di un’interiorità desiderosa di raccontarsi a suon di musica, i toni caldi e le morbide curve, fanno sì che la figura risulti rilassata ed energica al tempo stesso. La collaborazione tra il Nid e Umbria Jazz ha visto per due mesi il Corso triennale di Graphic Design – coordinato dal docente Marco Fagioli –, impegnarsi nell’ideazione del concept del manifesto; al termine delle valutazioni, il progetto di Riccardo Pierassa è risultato vincitore. Partner di aziende attive in vari ambiti, il Nid garantisce da anni una formazione professionale post-diploma completa e qualificata nei vari indirizzi del Design, dall’Interior al Fashion, dal Web alla Fotografia, dall’Illustrazione alla Grafica. La presenza di docenti professionisti e il riconoscimento dei titoli in

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ambito lavorativo hanno portato, negli anni, a una collaborazione sempre più stretta tra la scuola e le aziende. Agli studenti è periodicamente offerta l’occasione di fare esperienza diretta con grafici, stilisti e brand, committenti di progetti reali e sperimentali. Obiettivo del Nid è formare giovani creativi, in un ambiente di studio aperto in grado di stimolare la creatività dei futuri designer, e rispondere alle esigenze professionali del mercato artistico. L’istituto propone cicli didattici completi, valida alternativa alla scelta universitaria, e corsi intensivi di specializzazione tecnica; dispone di due aule d’informatica, dotate dei software più aggiornati, di una sala di posa fotografica e di un laboratorio di modello e cucito. Tra gli eventi di maggior successo organizzati dalla scuola vanno annoverate le sfilate di moda, le collaborazioni con associazioni e riviste di settore, le esposizioni in centri artistici di pregio. Per l’anno accademico 2014-2015 il concorso “Portrait Yourself” mette in palio 5 borse di studio, una per ciascun corso organizzato: finalità del contest è consentire ai partecipanti di introdurre se stessi attraverso l’autoritratto, figurativo o astratto, realistico o surreale, favorendo la creatività di espressione e realizzazione. Un’occasione unica per mettere alla prova il proprio talento e accedere a uno degli istituti di rilievo attivi in Umbria.



EVENTI

GUBBIO SUMMER FESTIVAL: 25 ANNI DI MUSICA DI QUALITÀ E TRADIZIONE LA MUSICA MODERNA ENTRA A FAR PARTE DEL FESTIVAL E DA QUEST’ANNO SPAZIO ANCHE AI MUSICAL THEATRE ELISA GIGLIO

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onorità classiche e sperimentali unite all’eccellenza: queste sono le caratteristiche su cui si basa il “Gubb i o S u m m e r F e s t i v a l ”. L a m a n i f e s t a z i o n e culturale internazionale riapre i battenti n e l l a c i t t à u m b r a d a l 21 l u g l i o a l 5 a g o s t o per il suo venticinquesimo compleanno. Ogni anno si alternano sul palcoscenico celebri musicisti, concertisti e innumerevoli giovani talenti provenienti da tutto il mondo. E anche quest’anno la musi-

ca di strumenti come pianoforte, flauto e violino la fanno da padrone. Ma non solo. Il Festival è caratterizzato da un ricchissimo cartellone, in cui si succedono lezioni, seminari, laboratori musicali, c o n c e r t i . Ve n g o n o o r g a n i z z a t i i m p o r t a n t i masterclasses di pianoforte, violino, sassofono, musica da camera e d’insieme per o t t o n i . Ta n t i s s i m e n o v i t à i n s e r b o , o t t o nuovi corsi con docenti di fama internazionale. Corsi più classici, come le le-


foto di m. signoretti

zioni di fagotto e controfagotto tenute dal maestro Michele Gadioli, si alternano a quelli di musica più moderna, come quello sulla chitarra elettrica del docente Giacomo Castellano, che approfondisce la teoria musicale e gli aspetti più pratici di questo strumento, oppure il corso sulla tecnica vocale e sull’articolazione del suono del maestro Roberto Tiranti. Altra incredibile news é rappresentata dalle lezioni di composizione di colonne sonore, t e n u t e d a G i o v a n n i B a c a l o v, c h e h a l a vorato come arrangiatore e orchestratore in tanti film, tra cui “Il postino” vincitore del premio Oscar nel 1996. Si possono iscrivere tutti ai corsi, senza limite d’età, e ad ogni partecipante viene rilasciato un attestato di frequenza. In più, vengono organizzati concerti eseguiti dai docenti e dai migliori allievi in luoghi p i e n i d i s t o r i a e f a s c i n o . Pe r f e s t e g g i a re l’importante traguardo dei venticinque anni, alcuni concerti sono preceduti da un “omaggio musicale” offerto da gruppi d i g i o v a n i e m e r g e n t i . Pe r l a p r i m a v o l t a fa il suo ingresso, inoltre, un corso di M u s i c a l T h e a t r e d a l 21 a l 2 4 l u g l i o a c u r a d i F a b i o Va g n a r e l l i , c h e i n s i e m e a l s u o gruppo comico Oblivion sta spopolando in tutti i teatri italiani. La direzione artistica del Festival è affidata alla violinista eugubina Katia Ghigi, che ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali grazie anche al suo carisma e all’espressività del suono tipico della scuola violinistica italiana. Fondamentale è il contributo dato dall’evento alla conoscenza e valorizzazione della “grande” musica, spaziando da quella antica alla moderna.

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Weekend News

Come scrive Gustave Flaubert nel suo Dizionario di Luoghi Comuni nel 1913: “Estate. Un’estate è sempre eccezionale, sia essa calda o fredda, secca o umida”. L’estate umbra 2014 non fa eccezione ricca come è di mostre personali e collettive dislocate su tutto il territorio e di spassosi festival di musica internazionale quale l’Umbria Rock Festival. Come sempre l’Umbria guarda lontano e si proietta in territori di sperimentazione senza mai scendere dalle spalle dei suoi giganti che la piantano coscienziosamente in un terreno di rispetto delle tradizioni. LAURA PATRICIA BARBERI

PERUGIA / Weekend del 26-27 luglio (fino al 7settembre) “La pelle attraverso”: mostra di Alessandro Papetti PALAZZO DELLA PENNA Dal 7 giugno al 7 settembre 2014, le sale di Palazzo della Penna a Perugia accoglieranno la mostra di Alessandro Papetti dal titolo La pelle attraverso, organizzata dal Comune di Perugia. L’esposizione, curata da Luca Beatrice, propone una quarantina di opere, tra carte e dipinti, che ritraggono corpi umani, colti sia nei toni caldi

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della terra sia in quelli lunari dei bagni notturni. La novità di questi nudi, diversamente da quelli in cui la tensione agiva maggiormente nell’esperienza di un volto come nella tensione del corpo, è l’apparente passività del soggetto; tuttavia, questo bisogno di silenzio e immobilità manifesta una nuova consapevolezza di sé e una

forza interiore più ferma. In questo caso, a essere protagonista è l’esperienza di lasciarsi invadere e attraversare, più che quella di opporsi e agire con la dimensione esterna. Per ciò in questi nuovi dipinti, i corpi e gli ambienti appaiono talvolta più rarefatti e trasparenti. Per info: tel. 075.5716233 palazzopenna@sistemamuseo.it


MASSA MARTANA / Weekend del 1-2-3 agosto UMBRIA ROCK FESTIVAL

Venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 agosto Massa Martana ospiterà la prima edizione dell’Umbria Rock Festival. Un Festival dal sapore internazionale in Umbria. Tre giorni e due stage per un evento davvero unico nel panorama italiano e per l’Umbria. La location dell’evento è

dominata dagli imponenti Monti Martani e resa ancor più suggestiva dalla presenza di una spettacolare chiesa edificata tra il VII e il VIII secolo. Protagonista dell’Umbria Rock Festival 2014 sarà la musica rock. Nello stage principale il programma artistico sarà ricco di

ospiti internazionali. Fra i grandi nomi: i Kaiser Chiefs, gruppo indie rock inglese; Paul Weller, cantante, chitarrista e compositore leader in epoche diverse dei Jam e degli Style Council definito il padre della mod revival; Peter Hook and The Light; Basement Jaxx divenuti noti per la loro musica elettronica eclettica che attinge dall’hip hop; The Courteeners gruppo musicale inglese indie rock; James gruppo rock di Manchester; The Cribs e i The Charlatans entrambi gruppi alternative rock inglese e tanti altri. Ma l’Umbria Rock Festival non si limita a proporsi come un evento rock e, ispirandosi alle tendenze della musica, presenta un secondo stage dedicato alla musica elettronica. Per info: umbriarockfestival.com

SPoleto / Weekend del 23-24 agosto (fino al 28 settembre) I primi 5 anni di Palazzo Collicola Arti Visive

Densa di contenuti visivi e emozionali l’estate 2014, firmata Gianluca Marziani per Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto. Una stagione ricca di collaborazioni con diverse realtà culturali italiane e straniere, che consolida la vitale attività espositiva di quello che è diventato uno dei poli fondamentali dell’arte contemporanea in Umbria. LE MOSTRE - Collezione Collicola 2.0| Palazzo Collicola ArtiVisive: un intero piano dedicato a 5 anni di passate programmazioni con foto 3D, sculture interattive e installazioni ambientali. - Matteo Basilé|Unseen Un viaggio contemporaneo tra le sale del piano Nobile del palazzo grazie all’artista italiano che ha portato il ritratto fotografico verso nuove filosofie estetiche. Memoria e futuro

sono il cuore del suo universo iconografico e concettuale: un percorso tra secoli lontani e futurismi vicini. - The Pink Gaze – Lo Sguardo Rosa| Mostra collettiva di Tsuruko Yamazaki, Yoko Ono, Kazuko Miyamoto, Chiharu Shiota (in collaborazione con il Museo Nazionale di Arte Orientale, Istituto Giapponese di Cultura, Japan Foundation e Fondazione Bonotto). Quattro momenti fondamentali del Giappone contemporaneo tra arte visiva al femminile, sculture, video performance e progetti installativi. - Francesco Bosso – White Golden Dark| La ricerca fotografica di un artista del paesaggio contemporaneo viene presentata a Spoleto grazie alla nuova serie “After Dark”. Un viaggio nella fotografia panoramica che diventa materia pittorica.

- ARType – Archetipi della videoarte contemporanea| Videoart Yearbook” propone temi e chiavi di lettura per comprendere la video-arte contemporanea. 36 artisti italiani, raccolti in 6 archetipi (rito/gioco/ territorio/gesto/viaggio/sé), in un linguaggio sempre più contaminato. Per info: www.palazzocollicola.it

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A

ST I V R E INT

L’

FABRIZIO RAVANELLI,

DAL CALCIO GIOCATO AL SOGNO DI ALLENARE UNA GRANDE SQUADRA a cura di CARLO TIMIO

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on un glorioso passato da calciatore di primissimo piano sia in Italia che al’estero, nella Juventus, Lazio, Middlesbrough, Marsiglia, Derby County e Dundee, Fabrizio Ravanelli vanta nel suo palmarès una sfilza di successi tra scudetti e Champions League e tre anni con la maglia della nazionale. Un umbro di Perugia, anzi di Mugnano, che con le sue straordinarie vittorie, con la sua grinta e passione messa sul campo, ha sempre acceso gli animi di sportivi, tifosi e addetti ai lavori. E a Perugia continua ad essere molto amato. Fabrizio Ravanelli, tra le numerose storie di successo e gioia, quali sono gli aneddoti che ricorda con maggiore entusiasmo? “Quello che ricordo con più emozione è la chiamata di Giovanni Agnelli nel suo ufficio prima della finale di Champions League. Mi fece vedere tutti i trofei della Juventus e delle sue imprese. Poi mi disse che sarei diventato il capitano del-

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la Juventus. Questa notizia mi diede una grande carica per prepararmi alla finale di Champions che vincemmo anche con un mio goal. Un altro aneddoto che ricordo fu il mio primo passaggio alla Juventus quando il presidente Giampiero Boniperti chiamò mio padre all’una di notte per comunicargli il passaggio. Prima della firma volle conoscere tutta la mia famiglia. Da calciatore ho dei ricordi particolarmente belli, dalla vittoria degli scudetti con la Juventus e con la Lazio, la coppa Uefa, la Champions League. Fui onorato anche dalla telefonata di Giovanni Agnelli alle sei di mattina per farmi i complimenti dopo la partita del Middlesbrough (dove mi ero trasferito), contro il Liverpool con tre miei goal, che venne definito il miglior esordio nella storia del calcio inglese”. Come ha vissuto l’esperienza all’estero? “Positivamente. Nuova cultura, nuove sfide. Quando


la squadra campione d’europa 1995-96

arrivai a Middlesbrough nel 1996 ero sposato e con un bimbo di tre anni. Non mancarono le prime difficoltà, ma questa esperienza mi ha segnato sotto tutti i punti di vista, dando anche la possibilità ai miei figli di apprendere la lingua inglese, e quindi culture diverse. La qualità dello sport in Inghilterra si percepisce in modo tangibile, mentre in Italia è molto più esasperato. Il tifoso vero crede nello sport e nel giocatore, e alla fine della partita magari va a bere una birra insieme agli avversari. Per me tutte queste cose sono state lezioni di vita che mi hanno dato l’opportunità di vedere e vivere lo sport sotto altri punti di vista e con approcci differenti”. Dopo la carriera da calciatore, di cosa si è occupato? “Finita la carriera da calciatore, ho subito preso la licenza a Coverciano per diventare allenatore. Nel frattempo lavoravo a Mediaset come commentatore sportivo di partite di calcio. Poi ho cominciato a fare le prime esperienze alla Juventus, dove sono stato per due anni. Da lì sono passato ad allenare l’Ajaccio, e sebbene non sia andata molto bene, mi è servita per capire alcune cose e fare tesoro anche di esperienze negative”. Passiamo al passaggio del Perugia in Serie B. Come vede la squadra nel prossimo campionato cadetto? Le piacerebbe poter allenare il Perugia? “Il Perugia ha fatto un percorso straordinario, credo che non sia facile lottare per tre anni sempre ai vertici alti della serie C e non riuscire a ottenere la promozione. Il presidente Santopadre ha fatto un grandissimo lavoro, ha avuto la costanza di guardare avanti e ripartire a testa bassa dopo la sconfitta contro il Pisa. Andrea Camplone è stato anche lui molto bravo, e alla fine è stato premiato. Spero che il Perugia possa ritornare prima possibile in Serie A. Ce lo auguriamo tutti, non solo i tifosi ma l’intera città. Per me sarebbe bello poter allenare un giorno il Perugia, è qualcosa in cui spero e auguro che si possa avverare”. Lei ha diversificato i suoi investimenti anche nel settore della ristorazione. Pensa di espandersi anche fuori regione con questo format? “Dopo Perugia e Gubbio, mi piacerebbe poter andare in Inghilterra e sviluppare questo tipo di imprenditoria oltre manica. Credo molto nella ristorazione in Inghilterra dove ho potuto constatare che il cibo italiano piace molto e si può avere successo nel settore della ristorazione, magari anche con l’aiuto dei miei figli”. Che progetti ha in cantiere per il futuro? “Vorrei tornare ad allenare il prima possibile una grande squadra con una programmazione e una società che possa coinvolgermi in maniera totale perché allenare è una cosa che mi esalta, mi affascina e mi dà energia”.

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GRAN PRIX DI MONTECARLO 2014 IL circuito piu’ chic della formula uno

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l Gran Premio di Monaco di Formula 1 quest’anno ha visto salire sullo scalino più alto del podio il tedesco Nico Rosberg (Mercedes), seguito da Hamilton (Mercedes) e Ricciardo (Red Bull). Il tracciato, che ha una lunghezza di 3,340 km, si snoda tra le strade di Montecarlo ed è stato percorso per 78 volte. Considerato il percorso più celebre e tra i più prestigiosi a livello planetario, il Gran Premio di Monaco presenta dei primati: è il circuito più corto del Campionato del Mondo di Formula 1, e quello con le velocità più basse, a causa delle numerose curve e tortuosità presenti su tutto il tracciato. Ma come si snoda il tracciato? Dalla partenza la pista sale fino al sinistro-destro

molto stretto del Casino, davanti all’Hotel de Paris Montecarlo, per poi scendere fino alla curva a destra del Mirabeau. Continua fino ad arrivare alla curva più lenta del campionato Virage Fairmont, dove si trova il Fairmont Hotel Monte-Carlo. La sezione Portier conduce al mare, dove la pista passa sotto un tunnel per uscire alla “chicane” vicino al porto. A seguire si trova la curva a sinistra del “Bureau de Tabac”, la sezione della Piscina, poi la curva a destra della Rascasse, seguita dalla curva Anthony Noghes. Il percorso finisce sulla linea degli stand dove viene sventolata la bandiera a scacchi bianco e nera che sancisce il passaggio del vincitore del Gran Premio di Monaco.




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artI E MESTIERI

L’ARTE DEL VETRO

IN UMBRIA E L’ANTICA TRADIZIONE DI PIEGARO DALLA FINE DEL XIII SECOLO ALCUNI VETRAI VENEZIANI SI TRASFERIRONO IN ZONA, PER LA FACILITÀ DI TROVARE MATERIALE USANDO ANTICHE TECNICHE ARTIGIANALI WALTER LETI

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’utilizzo del vetro è documentabile fin dal II millennio a.C. quando in Egitto si sviluppò la manifattura di stoviglie, utensili e perle di vetro usate come monili. I Romani arrivarono a creare rudimentali finestre in vetro riservate, ovviamente, alle famiglie patrizie. La prima origine di questo materiale, comunque è molto anterioore e si perde nella nebbia delle leggende. Ma veniamo, più concretamente, alla realtà della nostra regione. Storicamente la cittadina che vanta in Umbria la più antica tradizione della lavorazione del vetro è Piegaro. Sembra che la prima produzione risalga già alla fine del XIII secolo quando alcuni vetrai veneziani si trasferirono nella zona, richiamati dalla

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facilità di trovare materiale da combustione per le fornaci e dalle favorevoli condizioni economico-politiche della città. Nel tempo la produzione ha perso la sua connotazione artigianale e ha adottato moderne tecniche industriali. Il museo del vetro di Piegaro conserva, comunque, importanti reperti a testimonianza delle antiche tecniche artigianali. La storia delle vetrate artistiche umbre è indissolubilmente legata alla straordinaria famiglia Moretti Caselli che a Perugia opera da cinque generazioni vantando una produzione di altissimo valore tecnico-artistico. Vale la pena riportarne le vicende: il capostipite Francesco Moretti (1833-1917), pittore di talento, fondò il suo laboratorio nel


museo del vetro di piegaro

1859. Insieme al nipote Lodovico Caselli (1859-1922) diede vita a Perugia a una serie di opere straordinarie che si possono ammirare in molte città italiane ed estere. Moretti restaurò, fra le altre, la grande vetrata di S. Domenico a Perugia e quella del Duomo di Orvieto ed eseguì insieme a Caselli numerose altre vetrate fra cui quelle della basilica di S. Maria degli Angeli (Assisi) e della cattedrale di S. Lorenzo a Perugia, solo per citare alcuni lavori. Alla morte di Caselli le sue figlie Rosa e Cecilia proseguirono la tradizione familiare realizzando, fra le altre opere, le vetrate della basilica di S. Chiara ad Assisi e, fra il 1925 e il 1931, una grande vetrata di 40 mq. raffigurante l’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci che si trova ancora oggi presso il grande cimitero monumentale di Glendale a Los Angeles, California. L’eredità di Rosa e Cecilia è stata raccolta dalla loro nipote Anna Matilde Falsettini che, ancora oggi, insieme alle figlie Elisabetta e Maddalena Forenza fa rivivere l’antica perizia e la passione degli antenati. La tecnica di esecuzione delle opere è ancora quella di Francesco Moretti; si tratta di dipingere a mano su vetro le varie parti della composizione realizzando così un effetto simile a un quadro a olio tridimensionale. Un lavoro lungo e sicuramente non riposante, ma dai risultati eccellenti. Lo studio Moretti Caselli è situato in un’antica residenza della nobile famiglia dei Baglioni risalente al 1400. É possibile effettuare una visita allo studio-laboratorio sotto la guida esperta e appassionata di Maddalena Forenza, ultimo anello, per ora, di questa incredibile dinastia di artisti. Vi si respira un’atmosfera fuori dal tempo, piena di suggestione. I saloni conservano intatto l’impianto quattrocentesco e gli affreschi d’epoca, restaurati dallo stesso Francesco Moretti. All’interno si possono ammirare fotografie, bozzetti e disegni, alcuni di grande formato, delle vetrate eseguite.

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AL SPECI

RIGA 2014

CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA la perla del baltico ancora più splendente. la delegazione riflesso intervista la pr project manager e l’international media coordinator Riga|14 the baltic pearl is even more shining. the delegation of riflesso magazine has interviewed the pr project manager and the international media coordinator Riga|14

a cura di ALESSIO PROIETTI E GIULIO SIENA

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n attesa del 2019, anno in cui l’Italia ospiterà una Capitale Europea della Cultura, la Redazione Riflesso va alla scoperta della perla del Baltico. La capitale lettone, in un mix armonico dai tratti medievali e contemporanei, passando per una ricca collezione di architettura art nouveau, è l’elegante ed eclettica scenografia che quest’anno accoglie gli oltre 200 eventi in programma per la prestigiosa investitura di Capitale Europea della Cultura. Riga, situata nel cuore dei Paesi Baltici, sposta su di sé i riflettori europei, attraendo flussi turistici internazionali che spesso proseguono il proprio trip anche nelle altre regioni baltiche, in un tour tra cultura e natura. Un parallelismo avviene immediatamente con Perugia ed i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, per definizione cuore verde

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aiting for 2019, the year in which Italy will host a European Capital of Culture, the staff of Riflesso Magazine has visited the city considered as pearl of the Baltic. The Latvian capital – with its harmonious blend of medieval and contemporary elements, through a rich collection of art nouveau architecture –, is the elegant and eclectic city that this year welcomes more than 200 events scheduled for the prestigious designation of European Capital of Culture in 2014. Riga, located in the heart of the Baltics, has been having the spotlight of Europe, attracting international tourist flows that frequently continue their trip in the other Baltic regions, on a mixed tour of culture and nature. A parallelism occurs immediately with Perugia and the places of Francesco of Assisi and Um-


d’Italia, candidata per il 2019; un’importante opportunità di sviluppo della cultura e rilancio del turismo, non solo su scala locale, ma nazionale, vista anche la posizione geografica equidistante tra sud e nord, tra Adriatico e Tirreno, che potrebbe permettere la crescita di un sistema interregionale di offerta culturale e turistica. La Redazione Riflesso è stata accolta presso la Foundation Riga|2014; di seguito l’intervista alla PR Project Manager Linda Pastare e all’International Communications Coordinator Daina Ruduša. Quali sono gli eventi più significativi organizzati per il 2014? Gli eventi più significtivi sono i seguenti: - Gli eventi di apertura nel mese di gennaio, tra cui la “catena di booklovers”, per unire la sede della vecchia biblioteca (nel centro della città) alla nuova, che si trova sull’altra riva della Daugava, il fiume che taglia in due Riga prima di sfociare nel Mar Baltico; migliaia di persone in piedi in fila, consegnando i libri da uno all’altro anche se fuori erano -15 gradi. - Una mostra dell’artista di fama mondiale Vija Celmins, che può essere vista attualmente presso il Museo d’Arte di Riga Bourse. Le sue opere si trovano nelle gallerie d’arte di tutto il mondo; pur essendo di origine let-

bria, the so called Green heart of Italy, that is a candidate for European Capital of Culture in 2019. This is an important opportunity for the development of culture and the revival of tourism, not only locally, but also nationally, given the geographical location equidistant between the north and south of Italy, between the Adriatic and the Tyrrhenian Sea, which could allow the growth of a system of interregional offer of culture and tourism. The staff of Riflesso Magazine was welcomed at the Foundation Riga| 2014; the following is an interview with PR Project Manager Linda Pastare and the International Communications Coordinator Daina Ruduša. Which are the most significant events you are organizing in 2014? The most significant events are the following: - The opening events in January, which featured a ‘’chain of booklovers’’, of thousands of people standing in a line, handing books from one to the next even though it was -15 degrees outside. - An exhibition by world famous artist Vija Celmins, which can be seen currently at the Riga Bourse Art Museum. Her art works can be found in the East art galleries around the world, but despite being of Latvian origin, this is her first solo exhibition in Riga, and as such has been a much awaited event.


tone, questa è la sua prima mostra personale a Riga, e come tale è stato un evento molto atteso; - Apertura del KGB. Questa è la sede del quartier generale del KGB sovietico in Lettonia. L’edificio è stato chiuso per molti anni, e per la prima volta le persone possono visitare questo edificio che ogni persona in Lettonia conosce personalmente perché o hanno una storia da raccontare, o dei familiari, amici o colleghi, che sono stati interrogati o uccisi in quelle stanze, o inviati in esilio seguendo gli ordini firmati lì dentro. Ora ospita numerose mostre incentrate sul tema: persone e autorità. I visitatori possono anche effettuare tour nelle celle ed aree utilizzate per gli interrogatori. - Abbiamo numerosi eventi in tutta la città, nei 58 quartieri di Riga. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere quante più persone possibile, in modo che ognuno, sia esso esperto del settore cultura che non, consideri e senta che Riga è la Capitale Europea della Cultura per quest’anno. Questi eventi includono iniziative quali festival in varie regioni, nonché progetti di rigenerazione urbana che riuniscono i residenti locali in uno sforzo per migliorare il loro quartiere. Resi-

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- Opening of the KGB building. This is where the headquarters of the KGB of Soviet Latvia was, the building has been closed for many years, now, for the first time, people are able to go in and see what is inside this building which pretty much every person in Latvia has a story about, neighbors, friends, colleagues, family members who were interrogated or killed inside, or sent into exile following orders signed in this building. Now it houses numerous exhibitions all dealing with the topic of people and authority. There are also tours of the cellars and interrogation areas available to visitors. - We also have numerous events around the city in Riga’s 58 neighborhoods. Our aim is to reach as many people as possible so that everyone, whether they consider themselves connoisseurs of culture or not, feel that Riga is the European Capital of culture this year. These events include events such as festivals in the various regions, as well as courtyard regeneration projects which bring together local residents in an effort to improve their local area. We bring them together with students of landscape design and architecture to make the projects together, thus bringing a different kind of

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denti e studenti di architettura per una pianificazione territoriale partecipata, di modo da diffondere la cultura di questa disciplina in aree e quartieri bisognosi di rivitalizzazione urbana. - I nostri eventi per il solstizio d’estate sono tra gli eventi migliori. Il solstizio d’estate è di gran lunga la festa più popolare e celebrata in Lettonia, e ne abbiamo tenuto conto nel nostro programma. Il 21 e il 22 giugno a Mežaparks, la parte più verde di Riga, c’é stata una parata mondiale di birra, cibo e prodotti artigianali, numerosi laboratori didattici sulle tradizioni del solstizio d’estate in tutto il mondo, accompagnati da concerti, giochi e un impressionante performance di danza con migliaia di ballerini. - Il ciclo di concerti “Born in Riga” porta in questa città star della musica classica che sono nati qui, ma vivono e lavorano nei migliori teatri ed orchestre del mondo. Si tratta di un rara occasione per il pubblico locale di ascoltare queste stelle nel palcoscenico di casa propria. - Infine il Festival di arte su tela bianca che si tiene in strada (www.blankcanvas.lv) e il Festival dell’arte contemporanea Survival Kit sulla percezione di cosa e dove è l’arte (www.survivalkit.lv)

Qual’è l’esperienza che Riga può raccontare alle altre città Capitali Europee della Cultura? Penso che la nostra lezione principale sia che la cultura può essere ovunque. Non deve essere in spazi tradizionali come opere o teatri, ma può anche essere in parchi, cortili, per strada, e anche in edifici abbandonati. La cultura può essere ovunque e per tutti. Pensate che questa investitura possa portare benefici al vostro paese nei prossimi anni? In che modo? Assolutamente! Questa è una grande opportunità per noi di mostrare la nostra ricca cultura al resto d’Europa, e questo ha effetto durevole perché le persone vengono e ne parlano al rientro nel loro paese. Da un punto di vista del cambiamento fisico, i nostri progetti di quartiere hanno avuto un forte successo sia per gli interventi di rinnovamento urbano che per l’effetto socializzante che la cultura esercita sulla comunità. Nel 2019 la capitale europea della cultura sarà in Italia. Cosa ne pensate di questo? È fantastico, congratulazioni! E buona fortuna!


culture to the areas, bringing local residents closer together and physically improving their local area. - I would also say that our summer solstice events are among the top events. Summer solstice is by far the most popular and highly celebrated holiday in Latvia, and we are of course reflecting this in our programme. On June 21st and 22nd in Mežaparks, the greenest part of Riga, there was a world beer parade, crafts and foods fairs, numerous workshops teaching summer solstice traditions from around the world, there will be concerts, games, and an impressive dance performance featuring thousands of dancers. - The Born in Riga concert cycle brings to Riga classical music stars who were born here but live and work in the world’s best opera houses, concert halls and orchestras. This is a rare treat for local audiences to hear these stars at home, and on the same stage in the gala concert. - And lastly, the street art festival blank canvas (www.blankcanvas.lv) and the contemporary art festival Survival Kit challenge perceptions of what and where is art (www.survivalkit.lv). What is the experience of Riga to be told to the other European Capital of Culture Cities?

delegazione riflesso e pr project manager riga 2014

I think our main lesson is that culture can be everywhere. It doesn’t have to be in traditional spaces such as operas or theatres, it can also be in parks, courtyards, on the street, and even in abandoned buildings. Culture can be everywhere, and for everyone. Do you think this prize can bring benefits to your country in the next years? In which way? Absolutely! This is a great opportunity for us to show off our rich culture to the rest of Europe, and that has lasting effect, as people come and see it now, tell their friends, etc. From a physical change perspective, I think our neighborhood projects have made a pasting impact in the local communities, showing that culture can be everywhere, and that it can and does bring people together, as well as of course the actual changes which have taken place in the courtyards. In 2019 a European Capital of Culture will be in Italy. What do you think about that? That’s great! Congratulations! And the best of luck to you!

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GIARDINI

IL “GIARDINO DI DELIZIE” CINQUECENTESCHE ALLA VILLA DEL CARDINALE UN GIARDINO DALLE consistenti TRASFORMAZIONI E DALLA profonda BELLEZZA ALESSIA MENCARONI

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onosciuto in epoca rinascimentale come “giardino di delizie” realizzato dal Cardinale Fulvio della Corgna, oggi, nel bellissimo parco e giardino della Villa del Colle del Cardinale, non si ha più diretta memoria se non nel viale di accesso che sale la collina in posizione centrale fino alla villa con i terrazzamenti. L’assetto cinquecentesco era basato su un allestimento botanico geometrico di tipo “all’italiana” e con abbondanza di orti, frutteti, oliveti e piante preziose. La stessa villa fu concepita perché rispondesse al concetto rinascimentale di “luogo di delizie” , edificata intorno al 1575, in un periodo di grande fermento ed evoluzione culturale. Oggi questa bellissima struttura è di proprietà demaniale, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Insieme alla villa l’intero parco ha una grande valenza

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stilistica ed architettonica, arricchito non solo dalla villa stessa, ma anche dalla ‘casa del giardiniere’, dalla ‘limonaia’, da un articolato sistema di serre del XVIII e XIX secolo e dalla ‘casa del custode’ all’ingresso monumentale. Il “giardino di delizie” cinquecentesco subisce alcune trasformazioni alla fine del 600, dove si suppone che la famiglia Oddi abbia variato specie arboree e floreali, mentre soprattutto nel 700 si dà una nuova impronta al parco con un progetto di stile francese firmato dal Capitano Adriani e dall’architetto Giuseppe Alemanni, dove vennero apportate grandi e significative modifiche con la realizzazione di quattro torricini disposti agli angoli del terrazzamento della villa, del grande emiciclo terrazzato con scale a doppia rampa in cima al viale, fontane, balaustre e tanti altri elementi.


A sud inoltre viene realizzato il giardino pensile strutturato su tre livelli raccordati da scale, con decorazioni musive e ninfeo; nel versante a Nord vengono realizzati nuovi viali ed il primo lago con il ponte cinese. Inoltre nel parco erano disseminati episodi come la giostra, la scacchiera a grandezza naturale, la neviera, il labirinto etc. Solo all’inizio del XIX secolo l’architetto perugino Vincenzo Ciofi reinventa una parte del parco come ‘parco all’inglese’. E ancora successivamente vengono arricchite le essenze, e viene realizzato l’ingresso monumentale che abbrevia il percorso del lungo viale cinquecentesco ancora indicato dai due pilastri neoclassici con obelisco. La realizzazione della fontana dell’airone nella piazza grande, i parterre, alcuni viali ed il lago con le isole più a monte, sono realizzati dopo il 1894, ed in parte mutano la fisionomia del precedente allestimento naturalistico. Le serre e la limonaia vengono potenziate, e viene inserito un sistema di illuminazione ad energia elettrica nell’intero complesso. Il complesso occupa l’intero rilievo dominando la campagna da un alto terrazzamento ed è legato alla valle dal lungo viale d’ingresso che pure è un segno di forte consistenza. Dalla villa si ha una visuale completamente aperta sul contesto: da un lato, il prolungamento paesaggistico del giardino con la campagna fortemente antropizzata. Verso nord ovest, invece, il sistema delle alte colline boscate salgono verso il Monte Murlo in diretta proiezione del parco.


arTE

CAPPELLA BAGLIONI A SPELLO:

UN CAPOLAVORO DI PINTORICCHIO

GRAZIE ALLA CHIAREZZA COMPOSITIVA E LA VIVACITÀ CROMATICA DEI DIPINTI, UNITI AL PAVIMENTO IN MAIOLICA, GUADAGNÓ L’APPELLATIVO DI “CAPPELLA BELLA” NOEMI FURIANI


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a chiesa di S. Maria Maggiore a Spello fu edificata tra il XII e il XIII secolo s u l l e v e s t i g i a d i u n ’ a r a s a c r a a Ve s t a e Giunone; nel 1644 subì profonde trasformazioni. Tra i tanti capolavori che custodisce sulla sinistra della navata si apre la “Cappella Bella” fregiata degli affreschi eseguiti tra la fine dell’estate del 1500 e la primavera d e l 1 5 01 d a B e r n a r d i n o d i B e t t o d e t t o i l P i n toricchio su commissione di Troilo Baglioni, priore della collegiata ed esponente di primo piano dell’illustre famiglia perugina che, dopo un decennio di contrasti e lotte fratricide, era riuscita a sancire la sua supremazia sulla cittadina umbra, sconfiggendo definitivamente il ramo cadetto. Nella cappella Bella il filo conduttore si svolge secondo un discorso piano, semplice, accessibile a tutti, narra gli episodi mariani. Sulle pareti sono d i p i n t i a s i n i s t r a l ’A n n u n c i a z i o n e , c o n g u stosi episodi di vita quotidiana in lontananz a , i n f o n d o l ’Ad o r a z i o n e d e i p a s t o r i , c o n l a Cavalcata dei Magi che si snoda in secondo piano, a destra la Disputa di Gesù con i dottori. Nella volta sono affrescate le Sibille Tiburtina, Eritrea, Europea, Samia. Questi affreschi sono tra gli esiti più felici del pittore perugino. Mostrano infatti, rispetto alle opere romane di S. Maria in Aracoeli, di S. M a r i a d e l Po p o l o e d e l l ’A p p a r t a m e n t o B o r g i a i n Va t i c a n o , u n a m a g g i o r e a m p i e z z a c o m p o sitiva. Fin dagli anni Ottanta del Quattrocento Pintoricchio ebbe a lavorare per grandi e importanti committenti, dal pontefice alle grandi famiglie della nobiltà romana, che lo consideravano il modello di un ornato moderno che ebbe grande successo, fino a quando la poetica raffaellesca lo fece apparire inesorabilmente arcaico. In particolare nella scena di Cristo fra i dottori sono evidenti i caratteri della sua pittura: la costruzione spaziale sicura impostata secondo le regole della prospettiva quattrocentesca non impedisce all’artista di indugiare sul dettaglio, sul particolare aneddotico, inserendo storie di contorno accanto all’evento principale, che attraggono l’occhio per la ricchezza e la cura dell’esecuzione, per l’efficacia descrittiva, per la variopinta resa dei motivi floreali e vegetali, per l’accuratezza descrittiva di abiti ed acconciature, il tutto reso con

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colori squillanti, puri e preziosi. Un’opera di notevole impegno, un capolavoro assoluto del Rinascimento Italiano che si può leggere quasi come un’esplicita risposta alla decoraz i o n e d e l C o l l e g i o d e l C a m b i o c h e i l Pe r u g i n o aveva condotto a termine pochi mesi prima a Pe r u g i a . U n a s f i d a i n a m b i t o a r t i s t i c o c h e vedeva protagonisti i due più grandi artisti d e l l a p i t t u r a p e r u g i n a e s e i l Va n n u c c i s i e r a dipinto in un finto quadretto in trompe-l’oeil, in una posa frontale come un autoritario capobottega, Pintoricchio risponde a Spello, utilizzando lo stesso espediente illusionistico, presentandosi col volto girato di tre quarti, dai lineamenti scavati, sofferente per gli eterni malanni che lo tormentavano, ma con l’espressione lievemente sfuggente, interrogativa e decisamente fiera della sua opera.


la volta della cappella

pietro vannucci, il perugino

bernardino di betto, il pintoricchio

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discoverY

L’OASI NATURALISTICA “LA VALLE” Nel parco regionale DEL LAGO TRASIMENO per ammirare, nel silenzio, lo spettacolo della natura PAOLO CORRADINI

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’Oasi naturalistica “La Valle” è un vero paradiso umbro che fa parte del parco regionale lago Trasimeno. Situata tra la strada che va da San Feliciano a San Savino di Magione, si estende tra vasti canneti, ed è territorio prezioso e meta di rotte migratorie di centinaia di specie di uccelli, osservabili in ogni stagione. Quest’oasi nasce per volontà della Provincia di Perugia nel 1996 ed è gestita dalla cooperativa “l’alzavola” che oltre al mantenimento si occupa dell’organizzazione di visite, attività formative e ricerche scientifiche. La zona umida, dove si sviluppa, ha una fauna piuttosto complessa ed articolata, costituita da pesci (come ad esempio tinca, luccio, anguilla), anfibi, rettili, mam-

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miferi ed uccelli. Il calendario ornitologico presenta variazioni a seconda della stagione. Spiccano tuttavia folaghe, anatre, il falco di palude e in primavera anche numerose specie di aironi. Percorrendo un pontile in legno lungo centinaia di metri si arriva ad un capanno in mezzo al lago, magico punto di osservazione per sentirsi parte della natura circostante. L’ingresso permette la visita della mostra sugli aspetti storico naturalistici della valle e in generale del Trasimeno; la visita agli emissari moderno e medioevale e il birdwatching (con binocolo fornito dall’oasi) dal pontile e dall’osservatorio. Gli orari sono variabili a seconda della stagione e possono essere consultati su: www.oasinaturalisticalavalle.it


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Via ritorta, 6 - Perugia 0 755734430 - 3 4 7 4 4 2 6 7 3 9


VIP IN UMBRIA

Due sorelle umbre, “api regine” a Cannes IL FILM “LE MERAVIGLIE” DI ALICE ROHRWACHER, AMBIENTATO TRA UMBRIA, LAZIO E TOSCANA SI È AGGIUDICATO IL GRAND PRIX AL FESTIVAL DEL CINEMA DI CANNES ELEONORA ZEROLI

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e campagne della Tuscia, una fami g l i a nu me rosa d e d it a a ll’a p ic o lt ur a

e a l l a v i t a de i ca m p i, un ’ im m a g in e da romanz o d i Pa ve s e . Un a r a g a z z in a d i provin ci a , a b i t u a t a a lla f a t ic a e a lla v it a agres te, sc o rge q u a l c o s a a ld ilà d e lle c o ll in e, comi nc i a a na sce r e in le i il d e s id e rio di s a pe re c osa c ’ è o lt r e il s uo p ic c o lo mondo, a nc h e gra z i e a lla t v e a l c o n c o r s o a pre mi c h e p ro m e t t e g r o s s e v in c it e i n den aro c ondot t o d a un ’a f f a s c in a n t e e d emancip a t a d o nna , c o s ì lo n t a n a d a l s uo mondo ( i nt e rp re t a t a d a M o n ic a B e lluc c i). I l film “ L e m e ra vi g l i e ” d i A lic e R o hr w a cher (ne l c a st a nc he la s o r e lla a t t r ic e Alba Roh rwa c h e r, nd r ) s i è a g g iud ic a to il Gra nd Pri x d e lla G iur ia a l F e s t ival del C i ne m a di C a n n e s . L a r e g is t a ha ricevuto i l pre m i o d a lle m a n i d i So p hia Loren ed è st a t a l a p r im a r e g is t a it a li an a do nna a ri c e v e r e l’a m b it o t it o lo . La pell i c ol a è a m b i en t a t a n e lle c a m p a g n e dell’ an ti c a E t ru ri a , t ra Um b r ia , L a z io e To -

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s c ana. “Le merav ig lie” è, in p art e, u n racc o n t o p ers o nale p er le d u e s o relle u mb re c h e s o no cres ciu t e nelle camp ag ne d i Cas t e l G io rg io (in p ro v incia d i Terni), d o v e s o no s t at e g irat e d iv ers e s cene d el film, e c h e s o no fig lie d i u n ap ico lt o re, p ro p rio c o m e il b u rb ero p ad re d el film. N el cas t c i s o no nu mero s e co mp ars e d el t errit o r io d i Cas t el G io rg io e g rand e è s t at o il t ifo e il s o s t eg no d a p art e d eg li ab it ant i d e l l’ A lfina p er le d u e s o relle a Cannes . M a “Le merav ig lie” no n è u n film t o t alm ent e au t o b io g rafico , s o no p res ent i mo lt i element i fant as t ici e v ari s p u nt i d i rif les s io ne. Innanzit u t t o il co s t ant e lav o ro d e l le ap i, v ere p ro t ag o nis t e d el film, e s im b o lo fin d all’ ant ich it à d i femminilit à, o p ero s it à e d i s t renu a d ifes a d ell’ alv eare. I l p o et a lat ino V irg ilio d ed icav a p art e d el libro IV d elle G eo rg ich e all’ es alt azio ne d e l p icco lo mo nd o d elle ap i, co me met af o ra d ella s o ciet à civ ile, e ne es alt av a le v irt ù d i o p ero s it à, s ens o d ell’ au t o rit à e


della di sc i p l i na , so lid a r ie t à e im m un it à s t o ic a d alle p as s io ni e d alle v io lenze u mane. Vi è p o i l ’ e l e me nt o e s o t ic o , f e llin ia n o , r a f f ig ur at o d al cammello ch e p o rt a le t re rag azzine a sogna re t e r r e s c o n o s c iut e , lo n t a n e d a lo ro . N ella p ro t ag o nis t a d el film, invece, G e l somi na , po s s ia m o s c o r g e r e un p o ’ l’I t alia d ’ o g g i: s o s p es a t ra realt à lo cale e voca z i o ne g l oba l e . L o s c r it t o r e Ce s a r e Pa v e s e ch e amp io s p azio h a d at o alla v it a agreste ne i su oi rom a n z i, s o s t e n e v a c he un p aes e v u o l d ire “no n es s ere s o li, s ap ere che n e l l a ge nt e , ne l le p ia n t e , n e lla t e r r a c ’è qu alco s a d i t u o , ch e anch e q u and o no n ci sei re st a a d a sp e t t a r t i.” Co s ì, g li a b it a n t i d i Cas t el G io rg io s o no rimas t i ad as pettare l e du e so re l le um b r e p e r a b b r a c c ia r le d i rit o rno d ag li o no ri d ella Cro is et t e.

alice rohrwacher

alba rohrwacher


de legibus

IL PROCESSO CIVILE DIVENTA TELEMATICO A PPLIC A Z IONI INF ORM ATICH E E I N FR A ST RUT T U RE TE C N OLO G ICHE, TR A SF ORMER AN N O AT TI VI TÀ PR O CE SS U A LI, Re ALIZZ ATE IN FORM A C A RTA CE A , I N M OD ALITÀ TELEM AT IC A Elisabetta Bardelli

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’ingresso del processo civile telematico n e l s i s t e m a g i u d i z i a r i o d e l n o s t r o Pa e s e è una realtà con la quale tutti gli operatori di diritto sono obbligati a confrontars i a p a r t i r e d a l 3 0 g i u g n o 2 01 4 , d a t a f i s s a t a c o n l e g g e 2 4 . 1 2 . 2 01 2 , n . 2 2 8 ( c . d . l e g g e d i s t a b i l i t à 2 01 3 ) , c h e h a a g g i u n t o l ’ a r t . 1 6 b i s a l d e c r e t o l e g g e 1 8 o t t o b r e 2 01 2 , n . 1 7 9 , g i à c o n v e r t i t o c o n l e g g e 1 7 d i c e m b r e 2 01 2 , n . 2 21 . I n v e r i t à , è c o n i l d . p . r. 1 3 f e b b r a i o 2 0 01 n . 1 2 3 c h e v i e n e i n t r o d o t t o p e r l a p r i m a volta l’uso di strumenti informatici e telematici nel processo civile, ma è l’art. 16-bis d.l. 179/12 a segnare il punto di svolta, rendendo o b b l i g a t o r i o , d a l 3 0 g i u g n o 2 01 4 , i l d e p o s i t o per via telematica di determinati documenti ed atti processuali. Il cambiamento non riguarda dunque la disciplina del processo e delle sue fasi, ma le modalità di scambio di atti, documenti e comunicazioni tra avvocati, giudici e cancellerie, con la creazione di un sistema informatizzato dell’attività giudiziaria, destinato a rendere il processo civile

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a c c e s s i b i l e v i a w e b. I l p r o g e t t o è a m b i z i o s o e non si limita alla trasmissione e notificazione di atti. Attraverso la realizzazione di un insieme di applicazioni informatiche ed infrastrutture tecnologiche, una serie di attività, tipicamente processuali, finora realizzate in forma cartacea, saranno compiute con modalità telematiche: redazione, firma e deposito di atti, creazione e consultazione di “fascicoli informatici”, pagamento di diritti e spese di giustizia, solo per citarne alcuni. I vantaggi della digitalizzazione del processo sono molteplici, seppur con le difficoltà che inevitabilmente conseguono a quella che può essere considerata una vera e propria rivoluzione della giustizia civile. Diventa infatti indispensabile, sia per gli avvocati che per gli uffici giudiziari, dotarsi degli strumenti tecnologici e delle cognizioni indispensabili per operare con sicurezza e competenza nel nuovo contesto, che, non senza perplessità e timori, promette, nel lungo termine, di agevolare ed accelerare l’attività processuale civile.



BRIEFING CULTURALE a cura della REDAZIONE

SCAVI ARCHEOLOGICI A SASSOVIVO

A SGARBI PIACE L’UMBRIA

A CANCELLI PER SCOPRIRE NUOVI STILI DI VITA

Sono pochi in Umbria a non conoscere l’abbazia di Sassovivo, nelle vicinanze di Foligno. Scrigno prezioso della città, ricca di storia, di cultura e di religione, l’abbazia è ritornata recentemente alla ribalta grazie agli scavi archeologici che hanno fatto emergere mura perimetrali del XII-XIII secolo, vestigia della struttura abbaziale originaria risalente al 1200. Gli scavi condotti dall’Università “La Sapienza” di Roma, con la supervisione della Soprintendenza dei beni culturali, rimarranno aperti fino alla fine di agosto 2014. Ad affiancare l’importante iniziativa sono l’archeologa folignate Maria Romana Picuti e il collega romano Raffaele Pugliesi. La diocesi di Foligno, la comunità dei Piccoli Fratelli e la famiglia Clarici, proprietaria di un’ala del complesso hanno contribuito alla realizzazione dell’opera, innescando numerose iniziative culturali a partire da meeting locali con lo scopo di tenere alto il profilo storico dell’abbazia.

Dopo i manifestati interessi per l’arte gualdese, Sgarbi polarizza la sua attenzione da critico a Spoleto, in concomitanza del Festival dei due Mondi. E lo fa mettendo in mostra alcuni matusallemme dello spettacolo e dell’intrattenimento in una manifestazione “Spoleto arte” che raccoglie ultranovantenni e centenari affinché raccontino il passato alle nuove generazioni di artisti. “A suon di vecchi svecchieremo il vecchiume di Spoleto” polemizza Sgarbi. Così ascolteremo Boris Pahor, tenuto vivo dall’adrenalina per la violenza subita nei campi di concentramento, godremo delle opere di Eugenio Carmi, il più grande astrattista vivente, sentiremo gli esaltanti commenti della storica d’arte Mina Gregori, parteciperemo alla personale dedicata a Dario Fo, sempre assente a Spoleto poiché non condivideva le scelte di Menotti. Sgarbi porta con sé il padre Giuseppe, scopertosi scrittore a 93 anni.

Nelle frazione folignate di Cancelli si è svolta recentemente la quarta Festa della custodia del creato e dei nuovi stili di vita, nell’ambito del Progetto Cittadini nel mondo, che ha coinvolto nell’anno scolastico 20132014 circa 1300 studenti delle scuole superiori di primo e secondo grado. Finalità della Festa è la sensibilizzazione dei giovani al valore del cibo e della sana alimentazione e contro lo spreco alimentare, alla custodia del creato e alla ricerca dei nuovi stili di vita, costruiti intorno al cibo e a una corretta igiene personale che prevede esercizio fisico e astensione dal fumo. Alcuni anni fa, in virtù della sua posizione, Cancelli ha ospitato un meeting volto a realizzare Il “Parco per l’Arte” come mezzo per avviare una “rivoluzione naturale” che coniughi il “gesto creativo” con la natura, affinché esso diventi “azione naturale”..


ITALIA IN PILLOLE a cura della Redazione DAI TEMPLI DI AGRIGENTO UN MODELLO PER L’ISOLA POLVESE

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e Agrigento si coniuga con affari-puliti c’è un mondo storico e agricolo da scoprire. La Valle dei Templi, definita da Pirandello “boschi di mandorli e olivi” sta vivendo una fase di grande rilancio grazie al Parco Archeologico e Paesaggistico e alla valorizzazione del patrimonio agroalimentare. “Come trasformare un territorio così ricco di storia e di risorse naturali in una opportunità? Che senso ha limitarsi ad accogliere i turisti su un percorso mordi-e-fuggi fra i templi?” si chiede Giuseppe Parello direttore del Parco. Egli progetta di commercializzare i prodotti agricoli per la manutenzione dell’area archeologica e la cura dell’ecosistema e della biodiversità della Valle. Nel frattempo porta tale biodiversità all’Expo2015, aggiudicandosi il coordinamento del Padiglione Bio Mediteraneo, che comprende 12 paesi sul mare nostrum. Il tutto con la collaborazione dei privati e associazione tipo FAI. È un esempio da esportare, ad esempio, in Umbria ove l’intervento del privato nella salvaguarda dell’isola Polvese del Trasimeno, è stato cassato.

DIETA: SI VOLTA ANCORA PAGINA

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I un momento in cui tutti si ritagliano la propria dieta, o con il-fai-da-te, o con il consiglio del medico e del dietista, o seguendo il guru nutrizionista del momento, nella fase in cui tutti si adagiano sulla pillola anticolesterolo, giunge la notizia bomba. Il Time Magazine scende in campo con un biondo ricciolo di burro su uno sfondo nero associato ad un messaggio inequivocabile: mangiate il burro, considerato finora il peggiore nemico del cuore e delle arterie. Ricordo negli anni 60-70 l’invito di Paul White, cardiologo personale di Eisenhower, di evitare il burro considerato il Killer principale dell’uomo. E sulla scorta della sua autorevolezza, numerosi studiosi invitavano a bandire i grassi dalla tavola dei ricchi e poveri. Un uovo in meno al giorno toglie il cardiologo di torno. Ma i risultati sono stati scarsi. Da allora il diabete e la malattie cardiovascolari non sono diminuiti, ma aumentati. Ed allora noi italiani ritorniamo alla nostra vecchia dieta mediterranea, che dopo la notizia su Time Magazine, ritorna di moda a vantaggio del nostro cuore

L’ITALIA PERDE , CHIELLINI VINCE

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penti i riflettori su un’Italia perdente ai campionati mondiali di calcio, calato il sipario sulle polemiche Balotelli-allenatore con le scuse dell’attaccante, confermate le dimissioni di Prandelli e Abete si ritorna alla normalità agonistica con uno strascico che non è proprio sportivo, ma comportamentale. Ricordate il morso di Suarez alla spalla di Chiellini in occasione della partita con l’Uruguay, quella decisiva per l’eliminazione, il dolore del giocatore italiano per la ferita e per lo scorno calcistico? Bene. L’uruguaiano è stato punito dalla FIFA con 4 mesi di stop e niente nazionale per 9 partite, il tempo necessario per farsi limare gli incisivi. Ma la scena è tutta sulla generosità di Chiellini. Questi ha perdonato il suo avversario ponendo una pietra su un evento che sa più di cannibalismo che di sportivo. In un mondo in cui la violenza vendicativa sembra essere la regola, registrare un perdono “mondiale” fa sperare che anche nel calcio ci siano germi di umanità.


NATURA

Cascate delle Marmore, nobile principessa della Valnerina

MAGNIFICO SPETTACOLO DI EMOZIONI BAGNATE GIULIO SIENA

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e l l a l e g g e nd a s ulle o r ig in i d e lla c a sc a t a si na rr a d i un a n in f a d i n o m e N e ra c h e si i n n a m o r ò d i un b e l p a s t o re: Vel i no. G i u none, g e lo s a d e l lo r o a m o r e , trasfo rmò l a ni nf a i n un f ium e , il Ne r a a p pun to. Ve l i no, d i sp e r a t o , p e r n o n p e r d e r e la sua ama t a , si g e t t ò a c a p o f it t o d a lla r up e d i Marmore . Qu e st o sa l t o , d e s t in a t o a r ip e t e r s i per l’ e t e rni t à si c oncr e t iz z a n e ll’a f f a s c in a n te qua nt o su bl i me Ca s c a t a d e lle M a r m o r e . La casc a t a , i l c u i I l n o m e d e r iv a d a i s a li d i calcio pre se nt i su l l e r o c c e s im ili a m a r m o b ianco, si a rt i c ol a i n t r e s a lt i, c o p r e n d o un d is livello di b e n 1 6 5 m e t r i; la p iù a lt a d ’Eur o p a . Protagoni st a a sso lut a d e lla Va ln e r ina, la c a sc a t a è f r ut t o d i un ’o p e r a d i s istemaz i one i dra u l i ca d o v ut a a i R o m a n i. Nel 2 90 a . C . , i nf a t t i, s u o r d in e d e l c o n sole C u ri o D e nt a t o , s i c a n a liz z a r o n o le acque d e l f i u m e Ve lin o p e r f a r le p r e c ip itare ne l sot t ost a nt e f ium e N e r a , a f f lue n t e del Te ve re , a l f i ne d i b o n if ic a r e l’a r e a e d evitando i l ri st a gn o d e ll’a c q ua in p a lud i. Numero se f u ro no n e g li a n n i a s e g uir e le

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opere d i si st e m a z i one e r e g o la z io n e d e l f lus s o ; n el 1 4 2 2 u n nu o v o canale “cav o reat ino o cavo gre g o ri a no ” , p e r v ia d e ll’in t e r v e n t o d i G r e go rio XII; nel 1 5 4 5 Pap a Pao lo III F arnes e ordinò a d Ant o ni o d a Sa n g a llo il G io v a n e d i a p r ir ne u n alt ro ; nel 1 5 9 8 , Pap a Clement e V III con il p ro g e t t o c u ra t o d a G io v a n n i F o n t a n a , p e r il canale “cav a clement ina”. Infine, nel 1787, p e r o rdi ne di Pa p a P io V I , l’a r c hit e t t o A n d rea V ici o p erò d iret t ament e s u i b alzi d ella cascata , d a nd o l e l ’ a s p e t t o a t t ua le e r is o lv e n d o f i nalment e la mag g io r p art e d ei p ro b lemi. Decanta t a ne i se c ol i p e r la s ua b e lle z z a , lo s p e t t aco lare s alt o d ella Cas cat a d elle M armo re ha is pira t o p o e t i e d a r t is t i d i o g n i p e r io d o s t o r ic o: V irg ilio , Cicero ne e G . B y ro n d iv enendo inol t re m e t a de gl i in t e lle t t ua li c he , lun g o il p erco rs o d el G rand To u r, rag g iu ng ev a-

no l’ Ital i a pe r i nt ra p r e n d e r e s t ud i s ulla c la s s ic it à ed ammirarne le incant ev o li b ellezze. D a circa 5 0 a nni l e a c q ue d e lla c a s c a t a s o n o ut ilizzat e p er aliment are u n’ imp o rt ant e cent rale id ro e l e t t ri c a . F u p r o p r io g r a z ie a lla r ic c he zza d i q u es t e acq u e ed alla lo ro energ ia, che fu p o ssi bi l e i l sor g e r e , a Te r n i, d i in d us t r ie s id eru rg ich e, elet t ro ch imich e ed elet t rich e. Oggi il Pa rc o d e l l e M a r m o r e a c c o g lie il v is it a t o r e co nd u cend o lo , at t rav ers o ap p as s io nant i sentieri e sc u rsi oni st i ci e d e n t us ia s m a n t i a t t iv it à s p o rt iv e co me cano a e raft ing , alla s co p erta de l l e su e a c qu e , d e lla s ua v e g e t a z io n e e d i s u g g es t iv e g ro t t e reg aland o ai v is it at o ri un ’ espe ri e nz a u ni c a in un a n a t ur a s o r p r e n d e n t e ed inco nt aminat a d o v e a reg nare é la p otenza e i l f a sc i no d e l c r e a t o .

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concorso fotografico “Architettura e Design in Italia e nel Mondo” Si conclude l’edizione 2014 del Concorso Fotografico R!SCATTO dedicata all’Architettura e Design in Italia e nel mondo. Un tema ad ampio raggio che ha permesso ai lettori appassionati di fotografia di viaggiare nel tempo e nello spazio, mostrando quello che, secondo il proprio modo di percepire l’architettura e il design, è un’affascinante soggetto per sperimentare la propria abilità con la fotografia. Si fanno vivissimi complimenti agli autori degli scatti sul podio e di quelli degni di menzione! la giuria La quota e l’angolazione dello scatto permette di proiettarsi verso la piramide di cristallo e allo stesso tempo di lanciarsi verso il fronte del Louvre. Il riflesso delle architetture e delle geometrie sullo specchio d’acqua rende molto suggestiva ed evocativa l’atmosfera. La luce, infine, colta nelle sue vibranti e contrastanti tonalità, impreziosisce l’immagine ed esibisce quel magico romanticismo notturno che solo la Ville Lumière cutodisce. I classificato: PARIGI – Ieoh Ming Pei e Pierre Lescot - scatto di Mauro Cristarella


II classificato: SHANGhAI – Terra di contrasti - scatto di pasquale Di Pilato

III classificato: AMSTERDAM – Colori della capitale - scatto di Francesco Genovesi


BEVAGNA – Carapace - scatto di Laura Filippucci

NEW YORK – Just a memory - scatto di Marina Giannangeli



Animali

IL MONDO DELLE ZANZARE SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO “MENTRE GLI INSETTI POTREBBERO FARE TRANQUILL AMENTE A MENO DI NOI, NOI NON POTREMMO SOPRAVVIVERE SENZ A DI LORO” GIULIANA SPINELLI BATTA

Nella Genesi Dio decreta che l’uomo è il padrone di tutti gli animali e noi non facciamo certo fatica a crederci e a riconoscerci come tali. Ma se la zanzara, questo fastidioso piccolo insetto ronzante, fosse in grado di esprimere una valutazione in merito, non so se riconoscerebbe la nostra egemonia e superiorità. Non è affatto certo che noi pur volendolo potremmo estirparne le popolazioni. Malgrado ogni nostro sforzo, e in barba ai più potenti insetticidi di sintesi, tra cui il celebre DDT, le zanzare continuano imperterrite a torturare i nostri sonni, succhiando un po’ del nostro sangue, il che non sarebbe poi un gran danno se non fosse che così possono, in alcuni casi, inoculare pericolosi agenti patogeni come il plasmodio della malaria (Protozoa), dannosissimo per l’uomo o le larve delle filarie

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(Nematoda) altrettanto pericolose per i nostri amici cani e gatti, per non parlare dei pappataci che in Umbria stanno diffondendo con la loro puntura la leishmaniosi canina (Protozoa) talvolta letale per i nostri amici a quattro zampe. In questi casi l’insetto fa da ponte aereo (vettore) per la diffusione del parassita. Tra la zanzara che sia quella notturna (Culex pipiens) o quella diurna, la ormai famosa zanzara tigre (Aedes albopictus) e l’uomo è in atto una sfida e non si sa ancora


chi la vincerà. Quindi gli insetti sono solo una seccatura? Vorreste che il mondo fosse finalmente libero da questi piccoli esseri fastidiosi? Prima di dichiarare guerra ad un insetto perché non si cerca di conoscere qualcosa del loro meraviglioso mondo? Dopo tutto visto che la popolazione degli insetti è 200 milioni superiore a quella umana si può stare certi che essi non spariranno tanto facilmente. La classe degli insetti che convive da sempre con noi, è formata da succhiatori di sangue (zanzare, pappataci ecc.) e anche da famelici consumatori dei nostri fiori e dei nostri prodotti agricoli (bruchi di farfalle, afidi, cimici, forbicine ecc.), ma per queste malefatte non li si deve vedere solamente come nemici. Gli insetti mangiano i raccolti e sono veicolo di malattie ma solo l’1% di tutti gli insetti esistenti è nocivo e molti di questi fanno più danni per il modo in cui l’uomo ha

modificato l’ambiente. La zanzara che trasmette la malaria, ad esempio, raramente crea problemi alle popolazioni locali che vivono nella foresta equatoriale mentre crea grossi problemi agli insediamenti urbani che sorgono ai margini della foresta dove abbonda l’acqua stagnante, utile allo sviluppo delle larve e così è accaduto anche da noi in Umbria con la diffusione della fastidiosissima zanzara tigre nei nostri orti e giardini che offrono continui ristagni di acqua. Spesso poi l’uomo può controllare con metodi naturali gli insetti nocivi che danneggiano i raccolti o con la rotazione delle colture o con lotta biologica in cui vengono introdotti predatori naturali degli insetti dannosi, ad esempio le umili coccinelle molto ghiotte degli afidi proteggono così le colture colpite. Pertanto questi piccoli animali abbinano alla loro natura diabolica di untori e predatori un’altra che ne fa dei nostri potenti e utili aiutanti. Ricordiamo che la loro capacità di volare non li vede solo vettori di agenti patogeni ma anche trasportatori di polline delle piante superiori per cui passando di fiore in fiore contribuiscono fortemente alla loro fecondità e per le colture agrarie alla loro produttività. Senza gli insetti impollinatori, come dimenticare le operose api, l’agricoltura subirebbe un notevole impoverimento, e la ricca cornucopia dei frutti estivi si vuoterebbe di ogni delizia. Ma l’impollinazione non è che uno dei tanti compiti svolti dagli insetti, ricordiamo anche quelli che ripuliscono il terreno grazie ad un efficiente riciclaggio dei rifiuti utilizzando come nutrimento piante e animali morti (coleotteri coprofagi). In questo modo il terreno non è solo ripulito ma anche arricchito di sostanze organiche. Per usare le parole di un famoso entomologo, Christopher O’Toole “mentre gli insetti potrebbero fare tranquillamente a meno di noi, noi non potremmo sopravvivere senza di loro”.


GIRI DEL GUSTO

A MONTELEONE DI SPOLETO

IL TREKKING AL GUSTO DI FARRO: UN'IDEA DI MARKETING TERRITORIALE

UN PERCORSO ENOGASTRONOMICO TRA AROMI E COLORI PER DEGUSTARE IL FARRO IN NUOVE RICETTE E ASSAGGI DI GUSTO MARILENA BADOLATO

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n “giro del gusto” vero proprio quello che ho condotto, in questi ultimi tre anni, a Monteleone di Spoleto, la patria del farro Dop. E poiché siamo a mille metri di “alta bellezza”, ho chiamato questa mia intuizione “trekking del gusto farro”, una scalata verso la vetta della realtà culinaria di questo antico cereale che qui esiste da sempre e senza soluzione di continuità. Un viaggio gustoso per un vis a vis con il Triticum dicoccum durum e le preparazioni dei ristoratori del luogo, un successo che si è moltiplicato esponenzialmente grazie anche all’interesse crescente per questo cereale della salute. Il farro di Monteleone è un tritico dicocco di consistenza vitrea. Se ci spostiamo di qualche chilometro il chicco non gradisce e cambia diventando più bianco e farinoso, e appare diverso in quelle preparazioni cu-

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linarie che ogni anno, in collaborazione con i ristoratori e con i produttori del luogo, ridefinisco in nuove prospettive e nuove applicazioni. Sapori, colori e aromi portati ad alta quota in un percorso gastronomico itinerante, una passeggiata in navetta, gratuita, presso i ristoranti e le trattorie del posto, per assaggiare un sapore della tradizione in nuove ricette, piccoli assaggi di gusto. Che il farro faccia bene è innegabile, ma la mia intenzione era quella, secondo i dettami della gastronomia metabolica, di coniugare la salubrità con l’appetibilità, cioè dimostrare che il farro fa bene ed è buono. Il trekking diventa allora un degustare questo alimento principe con la sua storia, la sua coltura, il paesaggio e la gente che lo lavora e lo interpreta, ma anche secondo le attuali conoscenze di culinaria e salubrità. Vuole anche essere l’occa-


insalate di farro soffiato, gnocchi di farina di farro, arancini di farro, golosi timballi farciti, e dessert dove alle tradizionali frolle di farina di farro ricoperte di frutti di bosco, si è affiancato il nuovo farro caramellato sposato a morbide mousse di cioccolato fondente. E quest’anno faranno la loro comparsa i dolcetti di Santa Ildegarda, la famosa badessa benedettina che amava e raccomandava questo cereale già nell’anno mille, ovviamente modificati secondo il gusto locale e i nostri tempi. Tre anni e tre novità assolute, di tradizioni innovative o meglio di innovazioni tradizionali, ideate per incentivare un prodotto storico e creare iniziative turistiche. Nel 2012 il “trekking del gusto”, nel 2013 il “piatto di San Felice”, nel 2014 il “ gemellaggio del gusto”, per un trittico di conoscenza mista a sperimentazione. Uno studio di marketing turistico - territoriale, unito alle conoscenze antropologiche del luogo: progetti, programmi, strategie volti a garantire lo sviluppo di un comprensorio territoriale, salvaguardandone in primis le peculiarità ed esigenze. A Monteleone di Spoleto, per scoprire e gustare cosa c’è di nuovo dietro un cereale antico.

foto di s. vannozzi

sione per riscoprire il piacere dell’assaggio: dedicare un momento a se stessi, interrompere la corsa con il tempo che costruisce ormai il limite della nostra vita quotidiana. Riscoprire le emozioni del gusto, il sapore dei cibi genuini, il valore della civiltà di montagna. Ogni anno con qualche novità. Il “piatto di San Felice”, un piatto unico di prelibatezze di prodotti tipici e locali, che ho pensato e ideato lo scorso anno come piatto estivo da affiancare a quello invernale e rituale da sempre della “minestra di San Nicola”. Il “gemellaggio di gusto”, nato quest’anno dall’idea di sposare il farro con tutto il meglio della nostra produzione regionale: i prodotti umbri Doc, Docg, Dop, Igp e i Presidi Slow food in nuove ricette. Così sono entrati nelle ricette del trekking, l’olio extra vergine cultivar San Felice di Giano dell’Umbria e quello extra vergine di Trevi, il sedano nero di Trevi, la cipolla di Cannara, la farina di canapa di Sant’Anatolia di Narco, le patate degli altopiani della Valnerina, dove il farro, grazie alla sua versatilità, diventa un perfetto piedistallo per esaltare prodotti di grande qualità. Variopinte zuppe fredde estive, innovative

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il farro

uro o tenero, antico o moderno, il frumento è una delle fonti di sostentamento dell’uomo più originarie. Però, nei grani antichi, oltre la spiga c’è di più. Sono buoni, digeribili e preziosi di vitamine, proteine e sali minerali, e persino più tollerabili. Tra essi l’alimento principe è il farro, oggi tornato di gran moda e coltivato soprattutto nell’Italia centrale, Marche, Toscana e Umbria. La cariosside del farro è uno scrigno di sostanze: enzimi, vitamine, sali minerali, fibre, proteine polifunzionali, polifenoli e grazie alla sua particolare resistenza alle inclemenze atmosferiche e alle infezioni parassitarie, non necessita di trattamenti con fitofarmaci o diserbanti. Il farro ha un notevole potere antiossidante, proprietà ricostituenti, rinfrescanti e sazianti e possiede inoltre un basso indice glicemico. Il nostro farro umbro di Monteleone di Spoleto è l’unico Dop europeo.


sport

PRIMATO DELL’ENDURANCE IN UMBRIA: TORGIANO DI NUOVO PROTAGONISTA I CAVALIERI DI GIANO ORGANIZZANO IL PRIMO CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO UNDER 14 E UN PERCORSO DI PARA ENDURANCE a cura della REDAZIONE

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’Endurance umbro raggiunge un primato a livello nazionale. E lo fa partendo dai bambini. Sì perché la Federazione Italiana Sport Equestri ha affidato al Circolo ippico “Cavalieri di Giano” di Miralduolo l’organizzazione del primo campionato italiano assoluto Under 14 di Endurance equestre. La manifestazione rientra nell’ambito della III Edizione del Trofeo delle Vigne che si svolge tra il 18 ed il 20 luglio. La kermesse di tre giorni, che nelle prime due edizioni ha assistito ad una vasta partecipazione con centocinquanta binomi e oltre mille persone tra partecipanti, addetti ai lavori, simpatizzanti e curiosi, quest’anno si configura in termini ancora più rilevanti sia sotto un profilo agonistico che sociale. Oltre a fregiarsi del titolo di essere il primo organizzatore ad ospitare il campionato italiano Under 14, primo even-

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to nel suo genere, il Circolo i “Cavalieri di Giano” da quest’anno ha voluto dare spazio anche agli atleti disabili, che sabato 19 luglio saranno protagonisti a cavallo in un percorso aperto di 3 km. A seguire sarà la volta dei più piccoli che si confronteranno nella gara pony valevole per le selezioni alle ponyadi. Domenica invece spazio agli atleti più grandi che si metteranno in gioco sulle distanze di 30, 60 e 90 KM sul già sperimentato ed apprezzato percorso degli anni precedenti. Il territorio di Torgiano, da sempre sensibile a queste iniziative, ha attivamente coinvolto le Pro Loco locali che hanno messo a disposizione dei partecipanti acqua sia per i cavalli che per gli atleti e lo stesso Comune di Torgiano ha conferito il proprio patrocinio all’iniziativa. Il tecnico Alessio Bistocchi non nasconde l’emozione per i suoi Cavalieri di Giano, che dopo pochi anni di attività nell’Endurance, hanno ottenuto ottimi risultati dal punto di vista agonistico, potendo vantare una percentuale elevatissima di completamento delle gare a dimostrazione della tutela e del rispetto per il cavallo che lo stesso tecnico infonde quotidianamente in ogni persona che si avvicina a questo sport. Durante la manifestazione sono previsti anche spazi di intrattenimento e ristorazione.

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sport

BRASILE 2014: LUCI E OMBRE DI UN MONDIALE INCREDIBILE N onostante i grandi cantieri per gli stadi , S I C O R R E I L R I S C H I O C H E L A MANIFESTAZIONE ABBIA ACCENTUATO LE D E B O L E Z Z E D E L P A E S E P I U T T O S T O C H E lanciare U N A C R E S C I T A strutturale ITALO PROFICE

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n un t e m p o non t r o p p o lo n t a n o c ’e r a il B ras i l e d i L u l a , i l p o lm o n e d e l m o n d o intero , u na d i sp e n s a a lim e n t a r e , il p iù ricco di opport u ni t à p e r le in d us t r ie e s e t tima pot e nz a e c o no m ic a a s s o lut a : un e ld o rado per gl i i nv e st i me n t i. M a il m ir a c o lo d i Lula semb ra e sse rsi d is s o lt o in un a b o lla d i sapone: me nt re i l PI L r is t a g n a il m a lc o n tento a u m e nt a , c i ò che s e m b r a v a p r o g r e s so ora a ppa re c o m e un s ub d o lo e q uiv o c o . I crediti f a c i l i t a t i p e r c o m p r a r e a ut o e f r ig o riferi h a nno a u me nt at o il c o n s um o d i b e n i ma quest i no n h a nno a lim e n t a t o la c r e s c it a né le co sc i e nz e . “ F a m e Ze r o ” , il p r o g e t t o d i Lula, ha c e du t o i l pa s s o a “ B o r s a F a m ig lia ” del suo su c c e ssore D ilm a R o us s e f f : t r a i due c’ è l a st e ssa d i f fe r e n z a c he in t e r c o r r e tra ema nc i p a z i one e a s s is t e n z a . Un c o n t o è fare le ri f o rme – p o lit ic he , a g r a r ie – m irate all’ a u t o su f f i c i e n z a d e g li in d iv id ui, un altro è da r l o ro u n su s s id io d a c ui p o i in e vitabilm e nt e d i pe nder a n n o . I n s o m m a , s e m bra che i l p roge t t o d i Pa e s e s ia d iv e n t a t o

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un prog e t t o di pot e r e . E q ue s t o a p p a r e p iù eviden t e se si c o nsi d e r a l’e n o r m e b us in e s s dei mo nd i a l i : i 15 m ilia r d i d i d o lla r i s p e s i per la m a ni f e st a z i o ne , l’8 5 % d e i q ua li d e r ivan ti d a f o nd i pu b b l i c i, ha n n o s o t t o lin e a t o le care nz e si st e mi c h e d i un p a e s e c he è il terzo a l mo nd o pe r d is ug ua g lia n z e s o c ia li. Da se m p re , i mo n d ia li d i c a lc io ha n n o agito co m e m o l t i pl ic a t o r e p e r l’e c o n o m ia del paese o spi t a nt e m a l’e d iz io n e b r a s ilia -

n a ris ch ia d i es s ere rico rd at a p er av er acc ent u at o le d eb o lezze d el p aes e. Il b o o m d i t u ris t i e la s t ag io ne es t iv a h anno fat t o e sp lo d ere i p rezzi e p er q u es t o , g ran p art e d ei v is it at o ri v enu t i p er la kermes s e calcis t ica è and at a al ris p armio . M a s e lo ro s o no s o lo d i p as s ag g io , i b ras iliani d ev o no fare i co nt i s eriament e co n l’ inflazio ne. L’ au m ent o d ei p rezzi aliment ari e d elle t ariff e energ et ich e s o no s t at e all’ o rig ine d elle p r o t es t e d i p iazza. Il p o p o lo ce l’ h a co n il g o v erno , reo d i av er s p es o cifre as s u rd e p er g li s t ad i s enza fro nt eg g iare a d o v ere p r o b lemi ch e d a t emp o co lp is co no il p aes e. Ciò ch e h a fat t o cres cere la rab b ia nel p op o lo b ras iliano è s o t t o g li o cch i d i t u t t i: c orru zio ne, inflazio ne, carenze nell’ ed u caz ione e nella s anit à. R o mario , at t accant e e a s t ro d ella nazio nale b ras iliana camp io ne d el mo nd o a USA 9 4 ’ , o g g i d ep u t at o s o c ialis t a, lo d ice s enza g iri d i p aro le: “S i a rricch is co no co n il mo nd iale e d eru b ano la g ent e”. I t ifo s i s o no d iv is i: d a u na p art e v o rreb b ero p ro t es t are co nt ro la co rru z ione e i s o v racco s t i d elle o p ere, d all’ alt ra t ifare co mu nq u e. I b ig liet t i s o no co s t at i un o cch io d ella t es t a e s o no in p o ch i s e n o n nes s u no a p o t ers elo p ermet t ere. In u n p aes e ab it u at o a co ns id erare le co nd izio ni d i v it a u n d is eg no d el d es t ino , le p ro t es t e s o ciali ap p aio no co me u n s int o mo ineq uiv o cab ile d elle co nd izio ni d el p aes e. In e r ed it à rimang o no d o d ici s p lend id i s t ad i, n o n t u t t i u lt imat i: o lt re ad av er g enerat o c orru zio ne, t alv o lt a s o no s t at i anch e fo nt e d i d anni amb ient ali p iù ch e d i riq u alificaz ione. E p u rt ro p p o h anno creat o p o ch is s imi p os t i d i lav o ro d u rat u ri; p iù d is o ccu p azio n e ch e ind o t t o , co me d ire: d o p o la s b o rnia m ond iale s i t o rna alla d es o lant e no rmalit à. M a i mo nd iali ci s o no s o lo u na v o lt a o g ni q uat t ro anni e q u and o g io ca il B ras ile è fes t a nazio nale, no n s i lav o ra nemmeno neg li uffici p u b b lici. N o no s t ant e t u t t o , q u es t o s p lend id o p aes e ci h a acco lt o co n il s o rris o e la g io ia d i v iv ere ch e li co nt rad d is t ing ue, cert i ch e in u n fu t u ro no n t ro p p o lo nt a no le co s e camb ieranno . In fo nd o b as t a un s o lo s g u ard o riv o lt o v ers o l’ alt o , v ers o il Cris t o red ent o re ch e acco g lie t u t t i a b r accia ap ert e, p erch é l’ animo s i rico ncili.

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MODA

PITTI IMMAGINE UOMO 86: LA TENDENZA TROVA I SUOI GURU Il Pitti Immagine Uomo di Firenze è giunto all’ 86° edizione. Quest’anno si è parlato di ping pong come tema-guida, uno sport che sa unire il movimento fisico e la concentrazione mentale. Oltre mille i marchi presenti di cui il 40% provenienti dall’estero: non solo abbigliamento, ma anche marchi di accessori, eyewear, design e case automobilistiche di lusso, a testimonianza del fatto che il concetto di moda è sempre più globale e dinamico. Tra gli ospiti illustri anche il premier Matteo Renzi, che si auspica vivamente che il settore possa fare da traino all’economia italiana, da tempo messa alle corde da una crisi senza precedenti

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Lombardia il gruppo Riflesso, da quest’anno, ha lanciato il nuovo progetto “Riflesso Lombardia” con l’obiettivo di esaltare le bellezze artistiche, naturalistiche, il design, l’ architettura, la moda e i numerosi eventi glamour della regione lombarda

MILANO



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