EXCHANGE OF COMMUNICATION
EXCHANGE OF
COMMUNICATION
C
ontinuando con il nostro viaggio ci soffermiamo ora sul senso del tatto, e su come esso sia relazionato alla vista: ciò è stato contestualizzato con lo studio intorno al linguaggio delle mani e dei segni. Tale linguaggio è fondamentale in un ambito in cui molte persone da qualsiasi parte del mondo, cultura o razza non riescono a comunicare verbalmente, e grazie ad esso riescono a farlo senza problemi. A Tal proposito ho voluto realizzare una serie di francobolli dedicati al linguaggio dei segni e non solo, anche al linguaggio Braille dei ciechi, trovandovi delle analogie dal punto di vista del concetto della comunicazione. Perchè scegliere i francobolli per rappresentarli? Per un semplice motivo. Ho pensato a ciò che realmente è il fulcro del legame con le persone, ossia lo “scambio”; lo scambio inteso come “condivisione” di culture e tradizioni diverse che si intrecciano tra di loro, eliminando pregiudizi e razzismi vari.
E quindi, come può realmente avvenire questo scambio? Ovviamente tramite la contaminazione dei viaggi che le persone fanno, come dei francobolli su delle lettere che viaggiano in tutto il mondo. Perciò su ogni francobollo è stata rappresentata una lettera sia nel linguaggio dei segni, sia nel linguaggio Braille che unite tutte insieme formano la parola: EXCHANGE = SCAMBIO Infine il progetto è stato realizzato con il relativo packaging, realizzando realmente sui francobolli il linguaggio Braille per far interagire un altro dei cinque sensi: il tatto.
SCAMBIO
EXCHANGE
E
X H
N
C A
G
E