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copertina T9 27-11-2003 13:52 Pagina 1

T.01 Tecnologie delle produzioni pulite per l’efficienza ambientale dell’attività alberghiera. marzo 2001 T.02 Ospitare i cicloturisti. Manuale di marketing per conquistare e fidelizzare il segmento dei cicloturisti. giugno 2001 T.03 Turismo e Web. Guida alla progettazione e realizzazione di un sito di qualità. ottobre 2001 T.04 Acquisti ecologici per gli alberghi. Linee guida, criteri e consigli per la scelta dei prodotti da utilizzare negli hotel. dicembre 2002

T.05 L’Ecolabel Europeo per il servizio di ricettività turistica. Linee guida per l’applicazione e rassegna delle esperienze esistenti. giugno 2003 T.06 I sistemi di gestione ambientale per gli alberghi. Linee guida per un approccio semplificato. giugno 2003 T.07

Il marketing passaparola nel turismo. Manuale per gli operatori dell’ospitalità. luglio 2003

La provincia di Rimini è uno dei più grandi bacini turistici d’Europa: 2.600 alberghi, 30 chilometri di arenile, 15 milioni di presenze turistiche, 30.000 piccole e medie imprese per lo più legate all’economia turistica. In questo scenario è fondamentale per la collettività e per le imprese turistiche intraprendere concrete azioni volte alla salvaguardia dell’ambiente e delle sue risorse, inevitabilmente logorate dalla pressione antropica sul territorio del litorale riminese. L’albergo eco-sensibile, manuale promosso dalla Provincia di Rimini, è un’iniziativa maturata dal concetto di eco-sensibilità, dal desiderio di rispetto per la natura e di sviluppo di un’attività turistica alberghiera che tenga conto del suo impatto sull’ambiente, sulla popolazione e perciò sulla qualità della vita. Il manuale fornisce alle imprese ospitali riminese consigli e strumenti operativi per una gestione alberghiera corretta e un consapevole utilizzo dell’ambiente. Individua inoltre i criteri guida da seguire per svolgere azioni ed effettuare investimenti ecologicamente compatibili.

T.08 Organizzare l’albergo per il mercato d’affari. Manuale di marketing per conquistare e fidelizzare la clientela business. ottobre 2003

Provincia di Rimini Assessorato al Turismo

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Piazza Malatesta 28 47900 Rimini tel. 0541 716380 fax 0541 783808

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L’albergo eco-sensibile. Manuale di marketing per realizzare un’ospitalità attenta all’ambiente.

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Collana Manuali operativi per imprese turistiche

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L’albergo eco-sensibile. Manuale di marketing per realizzare un’ospitalità attenta all’ambiente.

manuali operativi per imprese turistiche

turismo@provincia.rimini.it www.turismo.provincia.rimini.it

Provincia di Rimini Assessorato al Turismo

09 – novembre 2003


Manuale di marketing, indirizzato agli operatori turistici, realizzato nell’ambito della convenzione tra la Provincia di Rimini e Teamwork. Coordinamento progetto: Francesca Sancisi (Provincia di Rimini) Redazione a cura di: Mauro Santinato, Michela Salucci, Simona Serraglini Collana a cura di: Massimo Masini, Dirigente Servizio Turismo Provincia di Rimini Progetto grafico: Relè Stampa: Graph - Rimini


Per informazioni: Assessorato al Turismo Provincia di Rimini Piazza Malatesta, 28 - 47900 Rimini Tel. 0541 716380 Fax 0541 783808 turismo@provincia.rimini.it


Indice

Presentazione

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Introduzione

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1 Il concetto e i principi della sostenibilità 13 1.1 “La Carta di Rimini”, “l’Agenda 21 Locale” e “il sistema di gestione ambientale”: input per un turismo sostenibile 14 2 Le opportunità per gli alberghi eco-sensibili 2.1 Le aree di vantaggio

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3 La pianificazione 3.1 “La verifica verde” (eco-audit) 3.2 Dai dati alle azioni

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4 Tutti al lavoro 4.1 Housekeeping 4.2 Food and beverage 4.2.1 La gestione del servizio 4.3 Front office e amministrazione 4.4 Manutenzione 4.5 Acquisti e fornitori 4.6 Conoscere, informare e formare

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5 Eco-marketing in albergo 5.1 Strategie di eco-marketing 5.2 Alcuni strumenti specifici

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6 Seguire l’esempio 6.1 Case histories 6.2 Idee dal mondo

81 81 87

Conclusioni

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Appendice

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Scheda tecnica

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Il marchio comunitario di qualitĂ ecologica

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Bibliografia

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Presentazione

Il passaggio tra cultura ambientale ed azioni concrete, le buone pratiche, passa attraverso un’opera costante e tenace di sensibilizzazione che può assumere varie forme. Una di queste è data dal manuale che presentiamo proposto dalla Provincia di Rimini come strumento che suggerisce agli operatori soluzioni praticabili per realizzare un’ospitalità attenta all’ambiente. L’attenzione ai fattori di sostenibilità da parte degli operatori privati, così come degli Enti locali, rappresenta oggigiorno non più una mera sensibilità personale di carattere culturale ma piuttosto una nuova opportunità per la maggiore competitività delle nostre imprese. Le indagini più recenti sui fattori di scelta della vacanza mettono in luce come un’offerta turistica attenta all’ambiente, che comprenda coerentemente la funzione pubblica come quella privata, abbia un riscontro positivo tra i turisti. La tutela ambientale non è certo il primo fattore per la scelta delle vacanze ma si è ormai stabilito permanentemente nella “top ten”. Tutto ciò era inimmaginabile anche solo 10 anni fa. Questo segnale ha cercato di cogliere la Provincia di Rimini organizzando la Conferenza Internazionale sul turismo sostenibile del 2001 e dando seguito ad essa con una serie di iniziative [tra le quali il progetto LIFE finanziato dall’Unione Europea] tra le quali si annovera questo manuale. Questo percorso la Provincia di Rimini intende proseguire anche per il futuro cercando di coordinare e coniugare sempre più il lavoro che si attende dai privati con il necessario adeguamento e la giusta sensibilità che deve arrivare dalle città. L’albergo eco-sensibile troverà piena realizzazione e sfrutterà tutte le nuove opportunità di un mercato turistico in veloce cambiamento una volta realizzata una coesione virtuosa con l’assetto ospitale e sostenibile delle nostre città. È un percorso che deve andare avanti di pari passo. Qualità urbana e qualità dell’ospitalità sono infatti due facce di una stessa medaglia, due tessere di uno stesso disegno che questa nostra Riviera di Rimini ha già delineato concretamente e che ha portato a radicare qui da noi prima che altrove l’esperienza di Legambiente Turismo degli Alberghi raccomandati per l’impegno in difesa dell’ambiente. Siamo tutti impegnati a costruire le premesse necessarie a che il nostro turismo sappia affrontare le difficoltà del nuovo mercato turistico in costante e rapida evoluzione allo scopo

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di rendere duraturo lo sviluppo ed il benessere della nostra comunità. Un punto fermo di questo impegno sta, e sempre più starà, nella capacità di tenere insieme crescita economica e tutela ambientale. Massimo Gottifredi Assessore al Turismo & Ospitalità della Provincia di Rimini

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Introduzione

“Non si possono mettere porte al mare”. Proverbio catalano L’albergo eco-sensibile è un’iniziativa maturata dal concetto di eco-sensibilità, dal desiderio di rispetto per la natura e di sviluppo di un’attività turistica alberghiera che tenga conto del suo impatto sull’ambiente, sulla popolazione e perciò sulla qualità della vita. “Eco” deriva da ecologico, cioè “che salvaguarda l’ambiente naturale” (Zanichelli, 2000), dunque parliamo di un hotel che rispetti l’ambiente circostante e le risorse naturali, importanti per la sopravvivenza dell’attività turistica stessa. Un hotel dove coesistano le parole “riciclo”, “risparmio” e “riuso”, dove sia presente la consapevolezza dell’importanza delle risorse naturali, come il mare ad esempio, tanto caro agli operatori della costa romagnola e ai turisti che decidono di trascorrere le loro vacanze in questi luoghi; un albergo che ricerchi quindi la qualità del servizio anche attraverso la qualità ambientale che offre, grazie ad atteggiamenti e procedure eco-sostenibili. Perché è necessaria maggior cura verso l’ambiente che ci circonda? Pensate a questo proposito che i turisti stranieri in Italia sono circa 30 milioni all’anno, dei quali circa 4 milioni sulle coste adriatiche della regione Emilia-Romagna (quasi il 60% del movimento turistico regionale): la pressione antropica è quindi molto alta nella costa romagnola, dove all’elevata densità di popolazione si aggiunge un flusso turistico tra i più alti in Europa. Vi siete mai chiesti come alcune piccole quotidiane azioni negligenti (la lattina lasciata in giro, il rubinetto semiaperto per ore, l’utilizzo massiccio di auto a benzina, etc.), se realizzate da così tante persone, possano influire sugli equilibri ambientali circostanti? E l’operatore turistico può contribuire a limitare queste mancanze di rispetto ambientale o, suo malgrado, spesso le amplifica? Vi siete chiesti quanta plastica superflua accogliete nel vostro albergo, pagandola cara ovviamente? E quanta acqua viene sprecata attraverso usi impropri e disattenti? Quanta energia elettrica potreste risparmiare attraverso piccoli accorgimenti, aiutando l’ambiente, le vostre tasche e mantenendo alto il comfort dei clienti? Riguardo l’eco-accoglienza, le statistiche riferiscono che la maggior parte degli italiani gradirebbe che gli alberghi adottassero misure di salvaguardia dell’ambiente; in risposta, sono davvero tante in Italia le strutture ricettive che utilizzano prodotti a ridotto impatto ambientale e che hanno introdotto misure per il risparmio energetico.

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Per aiutarvi a seguire il loro buon esempio, potete adottare questo manuale come una guida pratica sugli interventi operativi eco-sostenibili possibili all’interno dell’attività alberghiera. L’intento è di condurvi passo a passo attraverso la comprensione di alcune necessità ambientali e, per una miglior gestione del lavoro, verso l’acquisizione di nuove azioni concrete e di quotidiane buone abitudini che innalzino la qualità ambientale all’interno ed all’esterno del vostro albergo, migliorando anche la qualità stessa del lavoro e, non ultimo, i vostri profitti. La prima parte del manuale approfondisce gli aspetti di tutela ambientale rispetto alla realtà nazionale ed internazionale, all’ambiente locale ed all’attività turistica. Successivamente vengono valutati i benefici e le opportunità offerte da una gestione eco-sensibile in relazione al mercato, ai clienti, al personale, ai risparmi sui consumi, alla qualità del servizio e dell’immagine, alla maggiore visibilità e al rispetto di normative specifiche. Poiché per attuare anche minimi cambiamenti gestionali in modo efficace occorre essere programmatici e concreti, vi sarà proposta un’iniziale ‘verifica verde’: un insieme di domande a cui rispondere per valutare quali precauzioni eco-sensibili state attualmente adottando, se potreste fare di più e quale area all’interno della vostra struttura necessita di una maggiore attenzione. Se deciderete di introdurre nuove azioni eco-sensibili, il manuale vi potrà guidare nella stesura di “mansionari verdi” per ogni reparto dell’hotel e fornire suggerimenti e informazioni utili per raggiungere gli obiettivi più realistici coinvolgendo l’intero staff (istruendolo e motivandolo al sostegno dell’iniziativa, in quanto protagonista principale e diretto interessato). I suggerimenti vi permetteranno di trovare le soluzioni più efficaci e su misura, adatte specialmente alle strutture di medie dimensioni e a gestione familiare, dove l’attenzione agli sprechi nei consumi ed alle spese per gli investimenti è molto sentita. Anche azioni specifiche di marketing ambientale sono necessarie per completare le iniziative riguardanti una gestione eco-sensibile dell’albergo, è importante quindi trovare strumenti e forme comunicative ad hoc, così da conquistare la collaborazione dei clienti ed una adeguata immagine sul mercato. Infine sono stati inseriti anche alcuni esempi e casi dal mondo, da cui attingere per trovare nuove idee e valutare ‘lo stato dell’arte’ di attuali realtà turistiche. L’albergo eco-sensibile promuove dunque un’iniziativa di facile comprensione, semplice ed efficace che se ben attuata vi porterà a risultati evidenti, positivi, rapidi, e a differenziarvi in un mercato costantemente bisognoso di nuove iniziative ed idee.

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1. Il concetto e i principi della sostenibilità

“Un buon principio va sempre a buon fine”. Proverbio Popolare È ormai chiara l’importanza di considerare il turismo vincolato al suo specifico contesto territoriale, con la conseguente consapevolezza che le risorse ambientali non sono inesauribili. La pressione antropica è sostanziale in Italia, dove all’alta densità di popolazione si aggiunge un flusso turistico tra i più alti in Europa. Le coste di tutto il mondo sono in condizioni di rischio ambientale: circa un terzo a rischio elevato e circa un sesto a rischio moderato. In Europa la situazione è ancora più allarmante: i due terzi delle coste sono a rischio elevato. Una delle cause principali può essere addebitata all’elevata densità abitativa delle zone costiere: circa la metà della popolazione mondiale risiede a meno di 100 km dalla costa. Altra causa può essere la crescita degli impianti portuali e industriali, delle infrastrutture stradali e degli impianti fognari: questo provoca una rapida alterazione dell’habitat naturale marino con effetti altamente negativi. Il Mediterraneo, e quindi l’Adriatico, è inoltre un bacino chiuso con scarsissimo ricambio d’acqua. Per queste ragioni la gestione del turismo nelle zone costiere richiede maggiormente l’adozione e il rispetto di criteri e comportamenti a tutela ambientale. Il necessario approccio olistico alle problematiche e risorse del settore turistico deve quindi affiancarsi ai principi della sostenibilità. Il concetto di turismo sostenibile è stato di recente aggiornato alla Conferenza Internazionale sul Turismo Sostenibile, tenutasi a Rimini nel giugno 2001, dove è stato chiarito che “le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche” (Ferdinando Fabbri, Presidente della Provincia di Rimini). Attualmente anche le realtà cittadine riconoscono che il concetto di sviluppo sostenibile fornisce una guida per valutare il livello di qualità della vita rispetto alla capacità di carico della natura, ponendo tra i loro obiettivi giustizia sociale, economie sostenibili e sostenibilità ambientale. Sostenibilità a livello ambientale significa conservare il capitale naturale. Ne consegue che, in primo luogo, il consumo delle risorse materiali rinnovabili, di quelle idriche e di quelle energetiche non deve superare la loro naturale ricostituzione; in secondo luogo, occorre che gli inevitabili consumi delle risorse non rinnovabili siano il più possibile arginati. Sostenibilità dal punto di vista ambientale significa anche, ad esempio, che il tasso di emis-

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sione degli inquinanti non deve superare la capacità dell’atmosfera, dell’acqua e del suolo di assorbire e trasformare tali sostanze. Alla base di questi concetti c’è la necessità della conservazione della biodiversità, della salute umana e della qualità dell’atmosfera, dell’acqua e dei suoli a livelli sufficienti a sostenere nel tempo la vita e il benessere degli esseri umani, nonché degli animali e dei vegetali. In quest’ottica ogni individuo, e in specifico ogni operatore turistico, è chiamato a sviluppare un’etica della responsabilità, tradotta in condotte partecipative per raggiungere e ottimizzare la qualità ambientale. Occorre quindi aderire a concetti di sostenibilità e sviluppo altamente pragmatici, seguendo l’idea di sviluppo sostenibile che a livello internazionale, da tempo, è stata tradotta come: “lo sviluppo che è in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri” (Gro Harlem Brundtland, 1987); questo ad indicare che non esiste una situazione invariabile, bensì una continuità di cambiamenti che influiscono sullo sfruttamento delle risorse naturali e sulla fragilità dell’ambiente, in cui ogni attuale azione umana ha una forte e percepibile conseguenza nel futuro. A sostegno di una concreta realizzazione di intenti ecosensibili, compatibili tuttavia con esigenze di tipo economico, una dichiarazione più recente ha chiarito la possibilità effettiva di “uno sviluppo economico e sociale continuo, senza detrimento per le risorse naturali sulla cui qualità dipendono le attività umane e lo sviluppo futuro” (V Programma di Azione della Comunità Europea, 1993). 1.1 “La Carta di Rimini”, “l’Agenda 21 Locale” e “il sistema di gestione ambientale”: input per un turismo sostenibile “Quando avrete abbattuto l’ultimo albero, quando avrete pescato l’ultimo pesce, quando avrete inquinato l’ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro”. Proverbio Indiano La priorità della sostenibilità del turismo nella realtà riminese è stata rilanciata dalla Conferenza Internazionale tenutasi a Rimini nel Giugno 2001. La Conferenza ha contribuito ampliamente alla presa di coscienza della necessità di uno sviluppo compatibile con l’ambiente, soprattutto per le destinazioni caratterizzate da un turi-

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smo ad alta densità, dove sono in gran parte il territorio e le attrazioni naturali ad attirare i turisti e ad essere fonti di guadagno. È crescente la consapevolezza che per continuare ad esercitare l’attività turistica e ad attingere dal ‘pozzo’, solo apparentemente inesauribile, rappresentato dalle risorse ambientali, è necessario iniziare a curarlo e preservarlo affinché possa esistere ancora tanti anni, ancora tante stagioni. La provincia di Rimini è uno dei più grandi bacini turistici d’Europa, con i suoi 2.600 alberghi, 30 chilometri di arenile, 15 milioni di presenze turistiche e 30.000 piccole e medie imprese, in gran parte legate all’economia turistica; in questo senso Rimini appartiene ad una realtà cosiddetta a “turismo maturo”, artefice cioè da tempo di prodotti e di traguardi economici ormai ben sviluppati e stabilizzati. Da un punto di vista ambientale sarebbe corretto puntualizzare però che l’area costiera del riminese, oltre che matura, appare stanca. Le attività turistiche degli ultimi 40 anni e i picchi di presenze nella stagione estiva generano forti pressioni sull’ambiente ed in particolare sul mare, l’attrattiva principale, più fragile e perciò più logorato. Gli arrivi estivi sono infatti stati in costante aumento: nel ’98 circa 2.443 milioni, una quota che negli ultimi dodici anni non era mai stata raggiunta, con presenze medie giornaliere denunciate dagli esercizi ricettivi di 94.838, di cui 99,9 su 100 concentrate nei comuni costieri, determinando un consistente aumento della pressione antropica sul territorio del litorale. La partecipazione collettiva richiesta dalla Conferenza del 2001 riguarda non soltanto lo sviluppo di un’eco-sensibilizzazione generale, ma anche l’urgenza di interventi concreti per tutte le aree ambientalmente “fragili” e coinvolte da un turismo di massa. Su questa linea di condotta la Carta di Rimini, organizzata dalla Provincia di Rimini e dalla Regione EmiliaRomagna, con la partecipazione di enti nazionali ed internazionali, invita le aree mediterranee e a turismo maturo ad assumersi la responsabilità di ripensare i propri modelli e le proprie strategie di sviluppo territoriale e turistico. L’iniziativa è lodevole e il passaggio successivo, eticamente ed economicamente obbligato, richiede che tali nuovi modelli e strategie si traducano in fatti e cambiamenti concreti. Questo perché, se l’ambiente deve essere salvaguardato, la soluzione principale è smettere di danneggiarlo e gli strumenti più efficaci, al di là delle linee guida e degli intenti, sono costituiti dagli atteggiamenti, dagli esempi concreti e dalle azioni progettate ed attuate quotidianamente.

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Occorre pragmaticamente iniziare ad intraprendere interventi specifici nell’area, partendo dai cittadini fino agli operatori turistici, e verificare che con semplici accorgimenti è possibile ridurre i danni e, allo stesso tempo, risparmiare in termini di consumi e, quindi, di costi. L’invito è di depurare gli scarichi ed evitare di utilizzare prodotti dannosi che finiscono nei nostri mari, adempiere alle normative ambientali e diminuire i rifiuti. A livello internazionale gli intenti di eco-sostenibilità sono stati tradotti in linee di applicazione concrete attraverso uno strumento indispensabile: “l’Agenda 21 locale”, il piano d’azione ambientale per la Terra, derivato dall’Earth Summit dell’ONU del 1992. I due principi fondamentali di Agenda 21 locale (A21L), applicabili nelle diverse realtà locali, sono: > La costruzione di un dialogo continuo tra cittadini, associazioni, imprese e pubblica amministrazione per garantire il consenso locale alle strategie di azione ambientale e identificare una visione condivisa sullo sviluppo sostenibile. > La definizione di un processo conoscitivo continuo dello stato ambientale locale, con le sue problematiche descritte attraverso insiemi di indicatori/indici ambientali. La conseguente redazione di un piano d’azione è un momento decisivo, ma non la fase conclusiva che si struttura invece nella sua effettiva messa in atto. Ovviamente nel contesto del programma di A21L rivestono un ruolo fondamentale le Amministrazioni Pubbliche locali, in questo caso la Provincia di Rimini, per la promozione di azioni condivise per la sostenibilità e per la posizione privilegiata quali conoscitrici dei problemi locali. Nella stesura di questo manuale è stata utilizzata A21L come linea guida, in quanto più specificamente l’iniziativa intende realizzare un processo partecipativo con obiettivi eco-sensibili a livello locale, attraverso la definizione e l’attuazione di un piano strategico che affronta le problematiche prioritarie di sviluppo sostenibile di importanza territoriale. Le operazioni efficaci e possibili basate sui principi di rispetto ambientale e di turismo sostenibile sono molteplici. Nel caso poi di un turismo stagionale, quale quello balneare, il cui elemento caratterizzante è senza dubbio l’aumento di popolazione in un determinato periodo, con picchi concentrati soprattutto in uno o due mesi, è possibile intervenire con: > l’analisi della capacità di sopportazione dell’impatto umano (carrying capacity), cioè la

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realizzazione di una pianificazione delle capacità ricettive della zona e la comprensione del livello di presenze sostenibile; > un uso razionale delle risorse naturali (energia, acqua, suolo); > la conservazione dell’integrità locale; > il controllo di gestione eco-compatibile dei rifiuti urbani; > il controllo della gestione eco-compatibile delle acque reflue; > la minimizzazione della produzione dei rifiuti; > l’utilizzo di alimenti freschi locali/biologici; > il rispetto e la sensibilità verso le culture locali; > la costruzione delle strutture turistiche nel rispetto delle caratteristiche ambientali della zona; > la gestione eco-compatibile del traffico; > l’educazione e la formazione al personale; > l’informazione e la partecipazione da parte dei clienti alle iniziative ambientali; > l’aumento continuo della qualità dei servizi e della sicurezza degli ambienti. La situazione della costa romagnola in particolare si presenta, sotto vari punti di vista, favorevole e aperta a molteplici iniziative eco-compatibili. Il territorio del litorale romagnolo si colloca, infatti, in un quadro ambientale fragile ma pregiato; i flussi turistici che caratterizzano soprattutto i mesi estivi rimangono consistenti e si sommano ad una significativa popolazione residente. Tuttavia, la sensibilizzazione da parte di Enti e Associazioni che operano a sostegno dell’ambiente, gli investimenti per un continuo arricchimento della qualità, l’esperienza matura e la professionalità degli operatori propensi a collaborazioni ed iniziative, formano uno scenario importante per un impegno crescente e proficuo in campo ambientale. In quest’ottica il processo d’intervento si traduce con l’attuazione di azioni ecosensibili, il coinvolgimento da parte di tutti gli operatori e fruitori del settore e il monitoraggio delle azioni, mantenendo un continuo controllo sullo stato ambientale e prendendo coscienza degli sviluppi e delle nuove situazioni nel mondo. Il manuale introduce dunque alla logica di un sistema di gestione ambientale, strumento alla base della struttura organizzativa e delle attività di pianificazione, il quale deve permettere di attuare, esaminare e mantenere la politica ambientale. La logica di fondo è comune a quella applicata nei sistemi di gestione della qualità ed è basata sul principio del PDCA, appartenente al ciclo di Deming (fondatore del Total Quality Management):

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> Plan - pianificare delle azioni; > Do - agire; > Check - controllare e verificare ogni azione; > Act - apportare le opportune correzioni per raggiungere gli obiettivi. Le varie fasi si articolano in una serie di cicli operativi: si parte da un’analisi iniziale a cui fa seguito la pianificazione, l’attuazione e la verifica. Gli standard internazionali di riferimento per attuare questa filosofia nel campo della gestione ambientale sono: > La norma UNI EN ISO 14001/96; > Il Regolamento Comunitario 1836/93 (EMAS). I diversi input appena esposti hanno contribuito alla concretizzazione, attraverso questo manuale, di una duplice filosofia di intervento sostegno all’ambiente per oggi e per domani, ma anche sostegno di risparmi intelligenti, oggi per domani. Il manuale, costruito e delineato secondo i concetti illustrati, intende quindi aderire ad una linea di intervento pratica, cioè di facile attuazione, ma soprattutto realistica, suggerendo cioè applicazioni ecologiche fattibili, richiedenti un impegno temporale e finanziario minimo, capaci di condurre a risultati veloci e traducibili.

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2. Le opportunità per gli alberghi eco-sensibili

“Più desidero che qualcosa sia fatto, meno lo chiamo lavoro”. Richard Bach Ogni attività turistica è valorizzata e sostenuta dall’ambiente culturale, naturale e geografico in cui è inserita: curare e preservare l’ambiente significa quindi prolungare e migliorare la qualità del turismo. Difendere e rispettare l’ambiente e le sue risorse non è però sempre facile, considerando soprattutto la velocità di espansione a livello mondiale dell’industria turistica e la conseguente ovvia impossibilità di imporre ai ritmi di rigenerazione delle risorse naturali quelli della frenesia di produzione e consumi dell’uomo. In questo quadro l’UNEP (Nazioni Unite), sottolineando la necessità che l’industria turistica si sviluppi in armonia con l’ambiente, raccomanda la valorizzazione di nuovi tipi di turismo, quali l’ecoturismo e il turismo culturale, pensando ad una nuova tipologia di clientela e di servizi. Di conseguenza tutte le strutture ricettive, alberghi in prima linea, dovranno essere realizzate e gestite in armonia con l’ambiente naturale e culturale del luogo. Si dovrà in sintesi minimizzare l’uso delle risorse non rinnovabili, sia riguardo l’energia che i materiali impiegati, ricorrere a materiali riciclati, ove possibile, e svolgere le attività connesse al turismo in armonia con la popolazione locale. Poiché qualunque tipo di cambiamento, anche minimo, può spaventare, gli albergatori potrebbero chiedersi perché dover introdurre modifiche, in linea con un atteggiamento ecosensibile, nella gestione della propria struttura. Esistono più risposte possibili a questa domanda, che verranno approfondite in seguito, ma tra queste ne emergono due, tanto importanti da diventare una vera “filosofia di processo”. La prima risposta è “per continuare a vivere del turismo”, la seconda risposta riguarda la certezza che in questo campo “nessuno adempie al dovere degli assenti”: le conseguenze di un albergo a forte impatto ambientale, infatti, non saranno ridotte dagli alberghi limitrofi più attenti ad una gestione eco-sensibile. D’altra parte, a corollario, è possibile affermare che introdurre anche piccoli cambiamenti in un’ottica di rispetto ambientale da parte di tutti, conduce a miglioramenti notevoli e a successi condivisibili in diversi fronti (salvaguardia delle risorse, maggior prestigio al territorio, aumento della qualità percepita, etc...).

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Come si sarà intuito il termine ambiente, legato alla ricettività, rappresenta un concetto ben più ampio di quanto in genere si immagini. Esso è costituito dalla struttura di accoglienza, contraddistinta da caratteristiche architettoniche ben precise, dall’utilizzo di determinati materiali per la sua costruzione, dall’arredamento e dalle dotazioni, ma al contempo, è anche la localizzazione stessa dell’albergo nel proprio ambiente naturale, sociale e culturale. In parallelo anche il concetto di cliente, protagonista dell’attività turistica, non può essere inteso in un’unica accezione. Si può parlare di cliente esterno, intendendo il turista che soggiorna per un limitato numero di giorni presso l’albergo, ma ci si può anche riferire al cosiddetto cliente interno alla struttura ricettiva, vale a dire il personale stesso dell’albergo. Obiettivo degli albergatori sarà, dunque, offrire un ambiente sano sia ai propri clienti, sia al personale che lavora all’interno della propria azienda. Salvaguardare l’ambiente significa infatti anche salvaguardare le persone. Consapevoli tuttavia del fatto che qualsiasi attività umana può generare effetti negativi sull’ambiente, l’obiettivo non potrà essere l’eliminazione totale dell’inquinamento e dell’impatto delle attività legate al turismo, bensì la loro minimizzazione. Molteplici possono essere i motivi in grado di indurre una struttura alberghiera ad adottare azioni ecosensibili, poiché la loro realizzazione consente in primis all’albergatore di: > approfondire la conoscenza della propria azienda a livello di struttura (materiali ed impianti utilizzati) e prodotti utilizzati; > organizzare, considerando la disponibilità di fornitori e personale, una pianificazione migliore dei processi che contraddistinguono la realizzazione del prodotto/servizio. In questo senso, gestire in modo attivo la salvaguardia ambientale consente al responsabile di una struttura ricettiva anche di controllare meglio l’operatività dell’albergo nel suo complesso. Ciò significa concretamente: > individuare dei punti critici e dei punti di forza nella gestione dell’hotel, sui quali si andrà successivamente ad intervenire al fine rispettivamente di eliminarli o valorizzarli; > un miglior controllo dei costi dell’azienda, con la possibilità di ottenere rilevanti risparmi economici attraverso la riduzione dei consumi; > una maggiore consapevolezza della posizione dell’albergo nei confronti dei vari adempimenti legislativi ai quali è sottoposto (norme sulla sicurezza, sull’igiene e sull’ambiente); > un miglioramento dell’immagine dell’albergo che, attraverso una comunicazione credibi-

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le ed efficace, può riuscire a differenziare la propria offerta; > l’acquisizione di una maggiore visibilità sul mercato. Infine l’ospitalità eco-sensibile è ciò che attualmente il mercato richiede: le statistiche riferiscono infatti che circa il 70% degli italiani gradirebbe che alberghi e strutture ricettive adottassero misure di salvaguardia dell’ambiente e oltre il 50% valuterebbe in modo positivo un miglioramento della qualità del servizio offerto, a seguito dell’adozione di misure per la tutela dell’ambiente. Inoltre il 65% degli italiani richiede l’adozione di un marchio riconosciuto dallo Stato o dall’Unione Europea per le strutture ricettive che adottano misure a tutela dell’ambiente (il dato emerge da un’indagine dell’Anpa del 2001, che ha stimato il livello di sensibilità dei turisti nei confronti dell’ambiente), questo a significare che non sono sufficienti buoni intenti e parole, ma azioni concrete e garanzie. Le cose non cambiano in riferimento al mercato internazionale: in Germania, ad esempio, 25 su 64 milioni di abitanti dichiarano che è importante trovare una struttura ricettiva amica dell’ambiente, mentre 12 milioni dichiarano di gradire indicazioni rispetto a destinazioni o strutture ricettive particolarmente attive nella difesa della natura (fonte: Burke Incorporate, società di ricerche marketing americana, da un’indagine del 2002). A maggior ragione dunque l’offerta turistica è chiamata a minimizzare l’impatto con l’ambiente, e le azioni adottabili in linea con una politica eco-sensibile possono oggi essere le più diverse, al fine di attenuare le conseguenze del consumo turistico e preservare i luoghi di attrazione per il futuro: dall’utilizzo di prodotti biologici, o locali, all’ottimizzazione dei consumi idrici ed elettrici, alle raccolte differenziate dei rifiuti. Non occorre tanto aggiornare le strutture dunque, quanto cambiare l’approccio e la mentalità con cui si gestisce l’attività, effettuare metodicamente la formazione del personale e, contemporaneamente, sensibilizzare la clientela richiedendo il suo supporto per le iniziative intraprese; il tutto con l’ausilio di un’adeguata comunicazione e di materiale informativo (segnaletica, promemoria, depliant, etc.) che conducano sia gli ospiti interni che esterni ad utilizzare la struttura in modo corretto, secondo i principi della eco-sensibilità. Alcune azioni in questa direzione sono state già intraprese a livello nazionale; da un’indagine svolta da Federalberghi-Confturismo (2001) su un campione di 282 hotel presi in esame, omogeneamente disseminati sull’intero territorio nazionale, risulta infatti che: > l’82% ha introdotto misure per il risparmio idrico;

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> il 72% ha investito per la riduzione dell’inquinamento acustico; > il 64% ha razionalizzato la gestione dei consumi energetici; > di questi: 86% ha introdotto lampade a basso consumo e materiale isolante; > un 11% ha invece installato fonti di energia alternativa (pannelli solari). Sempre da un’indagine di Federalberghi del 2001, in collaborazione con Anpa, risulta che per quanto riguarda gli approvvigionamenti, circa nel 69,5% degli alberghi considerati viene fatto uso di prodotti a ridotto impatto ambientale, come prodotti certificati con etichette ecologiche (ecolabel), carta riciclata, prodotti di pulizia completamente biodegradabili, ed altri. La maggior parte degli alberghi elimina i rifiuti attraverso la raccolta differenziata, inoltre il 49,2% inserisce nei propri menu prodotti locali e biologici. A proposito delle ristrutturazioni, cambiamenti quindi più impegnativi dei precedenti, l’88,5% degli alberghi considerati ha effettuato rinnovamenti, dei quali gli ultimi risalgono al 2000. Più della metà di questa percentuale ha utilizzato materiale ecologico e ha aggiornato l’arredo, le attrezzature e gli impianti per la sicurezza del lavoro e dell’ambiente, sicuramente anche per adempiere a normative e legislature regionali e nazionali in continua evoluzione e di sempre maggior peso. Questi dati portano alla riflessione che, grazie ad interventi internazionali (i vari Summit tenuti dal 1992), iniziative europee (Agenda 21 Locale) ed italiane (Carta di Rimini), la sensibilizzazione all’ambiente sta prendendo campo, traducendosi gradualmente in azioni specifiche. 2.1 Le aree di vantaggio In sintesi, una gestione eco-sensibile, pensata in base alle necessità dell’albergo e del panorama turistico ed ambientale in cui è inserito, apporta diversi benefici, raggruppabili nelle seguenti aree. > Il risparmio economico, connesso ai ridotti consumi di acqua ed energia e ad una ridotta produzione di rifiuti. Tra le maggiori incidenze nei costi di gestione figurano i consumi idrici ed energetici: con l’applicazione di procedure di monitoraggio e di minimizzazione dei consumi è possibile ottenere risultati positivi in termini economici, risparmiando sulle bollette e riducendo l’impatto ambientale nell’utilizzo delle risorse. Per dare i risultati aspettati gli interventi devono chiaramente proseguire non soltanto per un breve periodo, ma, una volta attuati e perfezionati, continuare nel tempo. Nel caso in cui, ad esempio, si installino degli aeratori per le docce nelle camere degli ospiti, il costo dell’investimento sarà in parte ammor-

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2:2.1

tizzato solo dopo una prima stagione, grazie alle riduzioni delle bollette, e successivamente si concretizzerà invece in un crescente risparmio. Allo stesso tempo la riduzione dei rifiuti prodotti, attraverso la riutilizzazione ed un’attenta politica degli acquisti, conduce ad una spesa minore per il loro smaltimento, nonché a possibili agevolazioni provinciali riguardanti la raccolta differenziata dei rifiuti. > Lo sviluppo in termini di qualità dell’attività turistica, con ricadute positive di immagine e conseguentemente maggiori opportunità di mercato. Se la struttura ricettiva segue una gestione eco-sensibile delle attività, la comunica adeguatamente e, anche se in minima parte, partecipa a progetti ambientali, tale l’impegno sarà sicuramente valutato positivamente dall’esterno, e sarà tradotto dai clienti e dai cittadini locali come un’iniziativa di sensibilizzazione e di contribuzione alla qualità del territorio. Poiché non esiste più uno sviluppo del business senza una presa di coscienza dell’impatto ecologico a lungo termine, sia l’Unione Europea che le legislazioni regionali e provinciali fanno intendere che, prima o poi, le iniziative ambientali dovranno essere ben accolte ed adottate. Le azioni coerenti adottate dalle strutture ricettive per un maggior rispetto ambientale conducono sempre ad un miglioramento qualitativo e organizzativo dell’attività turistica, riconosciuto sia dai clienti che dai cittadini, con vantaggi condivisi ed allargati a tutta l’area turistica. > La soddisfazione del cliente, che è in continua ricerca di luoghi di pace, di rigenerazione, e soprattutto di una migliore qualità della vacanza in senso allargato, e che apprezzerà quindi condotte eco-sensibili rivolte appunto al miglioramento dell’ambiente ospitale ed al rispetto delle risorse naturali e umane. Nel capitolo precedente si è visto quanto interesse c’è attualmente in Italia per questo tipo di atteggiamenti, interesse che andrà sempre più in crescendo perché sempre maggiore sarà la consapevolezza dell’importanza di preservare e conservare i beni naturali. Inoltre se il turista, definito spesso come colui che “contamina e consuma”, inizia a rendersi conto che deve esso stesso partecipare in prima persona al rispetto ambientale, anche riguardo ai luoghi ed alle persone che visita, sarà maggiormente soddisfatto nel trovare aziende che gli permettano di partecipare alla salvaguardia dell’ambiente, aziende “sensibili” e “sensibilizzanti” circa le conseguenze causate dalla propria attività. > Il contributo all’area turistica circostante per ristabilire o mantenere il benessere ambientale e quindi accrescere la sua capacità di attrazione. Ogni albergatore dovrebbe contribuire al miglioramento della propria area turistica e perciò alla qualità della vita della comunità. Gli abitanti ne beneficeranno conseguentemente e, apprezzandolo, sosterranno l’impegno degli albergatori per attività rivolte al benessere della comunità e della località che riuscirà pertanto a mantenere la sua popolarità. Inoltre la responsabilità assunta da ogni

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2:2.1

operatore del settore rispetto al territorio circostante, facilita la creazione di reti di collaborazioni tra le diverse professionalità e strutture in grado di migliorare la qualità ospitale generale. Pensate ad esempio all’interesse di aziende agricole, allevatori e vivai per i rifiuti organici prodotti dagli alberghi; alla possibilità di destagionalizzare l’offerta con proposte di percorsi enogastronomici, valorizzando le vicine campagne; alla condivisione di più alberghi di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. > La soddisfazione del personale che, se adeguatamente informato, formato e coinvolto rispetto alle iniziative di gestione ambientale, diventerà più consapevole riguardo al proprio operato e contribuirà efficacemente alla riduzione dei consumi, alla raccolta differenziata, alla minimizzazione degli sprechi. Gli obiettivi raggiunti saranno, in questo caso, condivisi e festeggiati da tutti. La sensibilizzazione riguardo alle questioni ambientali si traduce verso il personale con la garanzia di una maggiore qualità del servizio, dei prodotti, delle materie e della vita. Lo staff che noterà da parte dell’albergatore l’attenzione verso un maggior benessere, non potrà che esserne favorevolmente colpito; senza dimenticare inoltre che all’interno della politica ambientale delle aziende rientra il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro: una garanzia in più per i collaboratori. > Lo sviluppo dell’immagine in mercati dove la struttura ricettiva non è ancora ben differenziata è certamente un vantaggio concorrenziale. La possibilità di associare il nome e il logo dell’hotel ad iniziative a scopo ambientale contribuisce enormemente ad accrescere e consolidare l’immagine aziendale, collocando l’albergo in una posizione competitiva sul mercato. Una buona comunicazione delle iniziative dell’albergo, a questo scopo, può avvalersi di più strumenti: sponsorizzazione di gare o di pulizie della spiaggia, associazione a riviste specifiche su cui inserire i propri contributi o sponsorizzare pubblicazioni sull’ambiente, messa a disposizione dell’albergo per riunioni tra gruppi che svolgono attività a favore dell’ambiente, ecc. Questo elenco non esaurisce sicuramente i vantaggi che possono derivare dall’adozione di una politica di gestione alberghiera attenta all’ambiente. L’intento è comunque quello di evidenziare le diverse opportunità che si concretizzano quando un’azienda si propone di considerare l’ambiente come variabile strategica e, più in specifico, quando il responsabile di una struttura ricettiva decide di attuare una cosiddetta politica di “marketing ambientale” o “marketing verde”, come spesso viene definito. Il ricorrere a gestioni ecocompatibili delle attività umane, e quindi anche del turismo, significa accettare anche iniziali oneri aggiuntivi di tipo economico, che si tradurranno però in frut-

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2:2.1

tuosi investimenti dal momento che una gestione eco sostenibile del turismo, purché condotta in modo corretto, comporta davvero numerosi vantaggi a lungo termine. Memo PERCHÉ LA QUALITÁ AMBIENTALE NEGLI ALBERGHI? > È una della “top priority” dei clienti nella lista dei requisiti necessari ai luoghi di vacanza. > Massimizza l’efficienza del lavoro e riduce gli sprechi. > Migliora l’immagine dell’albergo. > Migliora la qualità dei servizi. > Minimizza i rischi di danni irreversibili nei confronti dell’ambiente. > Aumenta i vantaggi economici (risparmi nei costi e fruizione di sovvenzioni).

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3:3.1

3. La pianificazione

“Studia il passato se vuoi prevedere il futuro”. Confucio Come accennato precedentemente, l’adesione ad una gestione eco-sensibile può apparire inizialmente né semplice, né economica, tuttavia il segreto sta nel cominciare ad introdurre almeno alcune condotte eco-sensibili: quelle di più facile attuazione, coerenti con gli obiettivi dell’albergo e concretamente vantaggiose sotto vari punti di vista. Il gestore che decide perciò di intraprendere tali iniziative, deve valutare i risultati che si possono raggiungere, di quale rilevanza, in che tempi, in base a quali investimenti e, soprattutto, garantendo sempre un’elevata qualità di servizi. Se si vogliono ottenere risultati effettivi occorre quindi perseguire anche i piccoli obiettivi di cambiamento con una chiara metodologia. È necessario infatti considerare diversi aspetti di attuazione, integrare più attività e ruoli, comunicare adeguatamente le iniziative, oltre ad avere il supporto da parte del personale. Riassumendo quindi in una frase: è necessario sempre saper dove, come, quando e con chi andare. Lo scopo di questo capitolo è dunque quello di stabilire come prima cosa una linea di partenza, affrontando il cosiddetto eco-audit, ossia una verifica che vi permetta di conoscere la situazione attuale della vostra struttura e gestione, per prevedere e definire alcune priorità d’azione e scegliere i primi obiettivi da raggiungere e le prime azioni da intraprendere. 3.1 “La verifica verde” (eco-audit) Affinché ogni intervento ed ogni cambiamento, in merito alla riorganizzazione di procedure e strumenti lavorativi, risulti attuabile ed efficace, occorre procedere con progettualità e chiarezza. È necessario definire quindi aree ed obiettivi di intervento che siano possibili (realistici in termini di fattibilità e tempi) ed auspicabili (con ripercussioni positive per l’albergo e per l’ambiente) prima di sviluppare qualsiasi azione. Gli obiettivi devono poi essere pensati con un ordine di priorità che consideri i tempi e la difficoltà di realizzazione degli interventi, le risorse a disposizione e le aree che necessitano di particolare attenzione perché vincolate a normative di tipo legislativo o riguardanti la sicurezza. Generalmente il modo più efficace di procedere è definire, perseguire e consolidare obiettivi specifici, minimi e concreti, in numero inizialmente esiguo, per continuare poi con nuovi obiettivi solo quando i primi siano diventati degli standard, cioè la norma nel lavoro quotidiano.

27


3:3.1

Ci sono molte azioni che gli hotel possono intraprendere per aiutare a proteggere l’ambiente e limitare parallelamente i costi di gestione: l’efficacia di ciascuna di queste è sempre garantita da una buona programmazione iniziale. I passi iniziali possono tuttavia variare da albergo ad albergo, poiché esistono tra questi differenze, quali ad esempio le caratteristiche operative e di clientela, la presenza o meno di iniziative ambientali già attuate, le differenti legislazioni per le diverse province, le priorità ambientali locali e regionali. È possibile facilitare la scelta degli obiettivi prioritari di intervento attraverso l’utilizzo di strumenti valutativi, che potrebbero essere unificati sotto il nome di “verifica verde” (eco-audit), per aiutare gli operatori a stabilire che cosa è più importante attuare per il proprio albergo, in campo ambientale. La “verifica verde”, che richiede informazioni di facile reperibilità e non più di 2 ore di tempo per essere completata, analizza le aree principali di consumo delle strutture alberghiere (energia elettrica, rifiuti solidi, consumo idrico, scarichi ed emissioni, costruttori e fornitori, gestione aziendale) considerando su queste l’impatto di ogni singola attività produttiva. Nell’analisi della quota totale di consumo idrico è prevista ad esempio una valutazione delle incidenze specifiche dell’utilizzo di acqua per la gestione della piscina, del ristorante, delle camere e del giardino. Vengono presentate di seguito le schede per attuare la “verifica verde”: per la loro compilazione occorre rispondere con SI oppure NO ad ogni domanda, indicando il NO qualora non si conosca la risposta.

28


3:3.1

SI

ENERGIA LO STAFF SPEGNE GLI IMPIANTI O LE LUCI QUANDO NON SONO IN USO? GLI IMPIANTI ELETTRICI VENGO SPENTI NEI PUNTI IN CUI LA STRUTTURA NON È UTILIZZATA? GLI ACQUISTI DEGLI ELETTRODOMESTICI TENGONO CONTO DEI DIVERSI CONSUMI ENERGETICI, OVVERO DELLE CLASSI DI EFFICIENZA? IL CONSUMO ENERGETICO DELL’HOTEL È REGOLARMENTE MONITORATO? GLI OBIETTIVI DI RIDUZIONE DEL CONSUMO ENERGETICO SONO STATI FISSATI? L’ENERGIA CONSUMATA È CONFRONTATA CON PARAMETRI DI CONSUMI MEDI DEL SETTORE? AVETE VALUTATO L’IMPIEGO DI FONTI ALTERNATIVE DI ENERGIA PULITA? CONTROLLATE CHE GLI IMPIANTI E LE APPARECCHIATURE ABBIANO MENO DI 10 ANNI? SONO STATE INSTALLATE LAMPADINE A BASSO CONSUMO PER UNA POLITICA DI RISPARMIO? È PRESENTE NEI BAGNI COMUNI ILLUMINAZIONE ELETTRONICA O A TEMPO? È STATA EFFETTUATA UNA VERIFICA ENERGETICA NEGLI ULTIMI 3 ANNI? TOTALE DI SI: COMPILATO DA:

DATA:

Sommate i SI ottenuti. Se avete raggiunto: > 5 o più SI: state operando bene riguardo a controllo e risparmio energetico. > 4 o meno SI: avrete bisogno di considerare questa area nelle priorità d’azione.

29

REVISIONE:

NO


3:3.1

SI

RIFIUTI SOLIDI SAPETE CHE COSA SUCCEDE AI RIFIUTI DELL’ ALBERGO? CONOSCETE TIPOLOGIA E QUANTITÀ DEI RIFIUTI GENERATI? LE OPPORTUNITÀ PER RIDURRE I RIFIUTI SONO STATE IDENTIFICATE E PRESE IN CONSIDERAZIONE? ESISTONO SISTEMI PER RIDURRE E RICICLARE I RIFIUTI DOVE POSSIBILE? SEPARATE PER RICICLARE LA MAGGIOR PARTE DI: > BOTTIGLIE? > CARTA? > LATTINE? > BATTERIE? RIUTILIZZATE QUANDO POSSIBILE LA CARTA? I RIFIUTI ORGANICI SONO UTILIZZATI PER CONCIMI? IL VOSTRO ALBERGO USA DISPENSER A MURO O CONTENITORI RICARICABILI PER SOSTITUIRE IN PARTE IL SET CORTESIA? TUTTI I RIFIUTI SOLIDI SONO COLLOCATI IN UN LUOGO UFFICIALE 1? RACCOGLIETE SEPARATAMENTE I RIFIUTI PERICOLOSI? TOTALE DI SI: COMPILATO DA:

DATA:

REVISIONE:

Sommate i SI ottenuti. Se avete raggiunto: > 5 o più SI: state operando bene riguardo alla gestione dei rifiuti solidi. > 4 o meno SI: avrete bisogno di considerare questo settore nelle priorità d’azione.

1

Il luogo di deposito dei rifiuti deve essere, cioè, conosciuto da tutto lo staff

e rispettare alcuni criteri riguardo a sicurezza ed igiene: ad esempio essere collocato in un luogo poco transitato, lontano dalle aree abitate dai clienti, non esposto alla luce diretta del sole, ecc.

30

NO


3:3.1

SI

ACQUA SONO STATE ADOTTATE SPECIFICHE AZIONI PER RIDURRE IL CONSUMO IDRICO NEGLI ULTIMI 12 MESI? L’ANDAMENTO DEI CONSUMI IDRICI VIENE CONTROLLATO ATTRAVERSO LA LETTURA DELLE BOLLETTE? L’IMPIANTO IDRICO È REGOLARMENTE CONTROLLATO PER EVITARE PERDITE O SOVRACCARICHI DI CONSUMO? LO STAFF È INCORAGGIATO AL RISPARMIO DELL’ ACQUA? I CLIENTI SONO INCORAGGIATI AL RISPARMIO DELL’ACQUA? CONOSCETE I CONSUMI SPECIFICI DELL’ALBERGO RISPETTO A (rispondete solo alle voci che vi riguardano): > PISCINA > GIARDINO ANNAFFIATO REGOLARMENTE > LAVANDERIA GLI ASCIUGAMANI E LE LENZUOLA NELLE CAMERE SONO CAMBIATI SOLO SU RICHIESTA? SONO STATI INSTALLATI GLI AERATORI SUI RUBINETTI NEI BAGNI DEI CLIENTI? AVETE MONTATO DISPOSITIVI PER ADEGUARE IL FLUSSO NELLE DOCCE? TOTALE DI SI: COMPILATO DA:

DATA:

REVISIONE:

Sommate i SI ottenuti. Se avete raggiunto: > 5 o più SI: state operando bene riguardo al controllo del consumo idrico. > 4 o meno SI: avrete bisogno di considerare questo settore nelle priorità d’azione.

31

NO


3:3.1

SI

EMISSIONI ED INQUINANTI SIETE A CONOSCENZA DI TUTTE LE LEGISLAZIONI RIGUARDANTI LE EMISSIONI DEL VOSTRO ALBERGO? AVETE CERCATO OPZIONI PER RIDURRE L’USO DI CFC (clorofluorocarburi)? AVETE CONTROLLATO CHE NON VI SIANO ODORI SGRADEVOLI O FONTI DI INQUINAMENTO NELL’ULTIMO ANNO? AVETE FATTO LA DICHIARAZIONE RIGUARDO L’ASSENZA O PRESENZA DI AMIANTO NELL’EDIFICIO? L’ALBERGO DISPONE DI BICICLETTE PER I CLIENTI? VIENE INCENTIVATO L’UTILIZZO DEI MEZZI PUBBLICI O DEL SERVIZIO DI CAR SHARING? LE SOSTANZE PERICOLOSE USATE IN ALBERGO SONO CONSERVATE SEPARATAMENTE? AVETE FISSATO DEGLI STANDARD QUANTITATIVI PER MINIMIZZARE L’USO DEI PRODOTTI DI PULIZIA? INVITATE I CLIENTI ALLA SCELTA DI NON FUMARE E GARANTITE SPAZI RISERVATI AI NON FUMATORI? TOTALE DI SI: COMPILATO DA:

DATA:

REVISIONE:

Sommate i SI ottenuti. Se avete raggiunto: > 5 o più SI: state operando bene riguardo agli scarichi e le emissioni del vostro albergo. > 4 o meno SI: avrete bisogno di considerare questo settore come priorità d’azione.

32

NO


3:3.1

SI

ACQUISTI E FORNITORI L’ALBERGO HA UNA POLITICA DI ACQUISTI PER PRODOTTI A MINOR IMPATTO AMBIENTALE? COMPRATE PRODOTTI RICICLATI O RICICLABILI? EVITATE: > PRODOTTI FATTI CON LEGNO TROPICALE? > PRODOTTI A BASE DI CLOROFLUOROCARBURI (CFC)? > CANDEGGINA CON CLORINA? > PRODOTTI IMPACCHETTATI PESANTEMENTE? L’ALBERGO ACQUISTA PRINCIPALMENTE PRODOTTI LOCALI E STAGIONALI? PRIVILEGIATE MATERIALE D’ARREDO NATURALE? CONOSCETE I PRINCIPALI MARCHI ECOLOGICI (Ecolabel, Cigno Bianco, ecc.) E LE CERTIFICAZIONI AMBIENTALI (EMAS, ISO14001)? LIMITATE L’USO DI: > PVC? > MATERIALE CON FORMALDEIDE (VERNICI, COLLE, LUCIDANTI)? > TAPPEZZERIA SINTETICA? TOTALE DI SI: COMPILATO DA:

DATA:

REVISIONE:

Sommate i SI ottenuti. Se avete raggiunto: > 5 o più SI: state operando bene riguardo agli acquisti ed alla scelta dei fornitori. > 4 o meno SI: avrete bisogno di considerare questo settore come priorità d’azione.

33

NO


3:3.1

SI

GESTIONE AZIENDALE

NO

SIETE ASSOCIATI CON UN TOUR OPERATOR CHE STA PRENDENDO PRECAUZIONI AMBIENTALI? I CONSUMI VENGONO MONITORATI E VALUTATI CON UN’OTTICA ECO-SENSIBILE? I VOSTRI CLIENTI SONO SENSIBILIZZATI ALLA QUESTIONE AMBIENTALE? ESISTONO MOMENTI DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE SULLE QUESTIONI AMBIENTALI? ESISTE UN RESPONSABILE PER LE INIZIATIVE ECO-SENSIBILI? STATE PARTECIPANDO A INIZIATIVE AMBIENTALI PER MIGLIORARE LA POSIZIONE DELL’ALBERGO NELLA COMUNITÀ? SEGUITE L’ESEMPIO DEI COMPETITORS CHE STANNO PRENDENDO PRECAUZIONI AMBIENTALI? PREVEDETE UN QUESTIONARIO SULLA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI IN MERITO ALLE INIZIATIVE AMBIENTALI? IL VOSTRO ALBERGO POTREBBE TRARRE BENEFICI DA UNA PROGRAMMA AMBIENTALE RICONOSCIUTO? MONITORATE GLI ADEMPIMENTI A LEGISLAZIONI E NORME LOCALI AMBIENTALI? TOTALE DI SI: COMPILATO DA:

DATA:

REVISIONE:

Sommate i SI ottenuti. Se avete raggiunto: > 5 o più SI: siete a buon punto nella gestione eco-sensibile per avere positivi ritorni d’immagine ed economici e poter continuare ad investire in azioni ambientali. > 4 o meno SI: dovete iniziare a programmare i primi piccoli e concreti obiettivi, per migliorare gradualmente la qualità ambientale del vostro albergo.

Quando avrete compilato le schede ed analizzato i dati ricavati, sarete in grado di dedurre le priorità d’intervento e definire quindi un piano d’azione corretto per inserire i primi cambiamenti nel vostro albergo, in linea con una maggiore qualità ambientale. Ricordatevi tuttavia di non cercare di affrontare tutti i cambiamenti in una sola volta, scegliendo invece solo una o due aree all’interno di quelle in cui: > è possibile realizzare azioni concrete, > benefici reali ambientali ed economici possono essere raggiunti.

34


3:3.1

Una volta raggiunto un progresso decisivo e consolidato in queste aree, lo staff sarà certamente motivato dai risultati e pronto ad affrontare qualcosa di nuovo: solo allora potrete introdurre miglioramenti anche in altre aree. Sarà comunque sempre necessario effettuare nuovamente la “Verifica verde” ogni fine anno o periodo di attività, per valutare i progressi raggiunti e per definire i nuovi obiettivi. ESEMPIO ANNO 1

ANNO 2

ANNO 3

PUNTEGGIO PRIORITA’ PUNTEGGIO PRIORITA’ PUNTEGGIO PRIORITA’ ENERGIA

3

1

RIFIUTI SOLIDI

4

3

ACQUA

4

2

EMISSIONI ED INQUINANTI

5

5

ACQUISTI E FORNITORI

4

4

GESTIONE AZIENDALE

5

6

TOTALE

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SETTORE DI INTERVENTO

ENERGIA

SELEZIONATO COMPILATO DA:

DATA:

REVISIONE:

REVISIONE:

Mario Rossi

Settembre 2004

Settembre 2005

Settembre 2006

L’esempio sopra riportato simula una situazione in cui il PUNTEGGIO (il totale dei SI), riportato nella prima colonna, rileva un 3 per energia, 4 per acqua, rifiuti, acquisti e fornitori e un 5 per scarichi ed emissioni e gestione aziendale. Come mostra la colonna successiva delle priorità, il punteggio inferiore ottenuto viene riportato come la prima priorità di intervento, che nello specifico riguarda l’energia. Il successivo ordine di priorità viene stabilito in base alle necessità sia normative che di risparmio nei consumi: quindi l’acqua al secondo posto, perché gli sprechi quotidiani e le perdite di rubinetti e impianti a volte possono necessitare interventi più immediati di altri; i rifiuti al terzo posto, perché la necessità a livello mondiale di diminuirli è una priorità e le normative a riguardo sono sempre più ferree. Proseguendo, il quarto posto è riservato ad acquisti e fornitori, perché solo attraverso la scelta adeguata e la collaborazione di questi ultimi si possono adottare accorgimenti eco-sensibili per materiali,

35


3:3.2

prodotti e impianti; ciò richiede tuttavia l’esistenza di una chiara politica gestionale ed un’efficace comunicazione allo staff ed ai fornitori delle vostre decisioni in campo ambientale. In appendice è stata riportata la scheda del “SOMMARIO DEI RISULTATI” in bianco, che potrà essere fotocopiata e utilizzata ogni volta che sarà necessario. 3.2 Dai dati alle azioni La mancanza di informazioni attendibili e costanti è spesso la causa del fallimento di un qualsiasi progetto di risparmio energetico e di rispetto ambientale. Per conseguire una miglior efficienza del vostro albergo, ossia una riduzione dei costi legata ad un aumento della qualità ambientale, occorrono quindi necessariamente pianificazione, organizzazione e formazione. In particolare, i passi successivi all’audit appena affrontato riguardano: > l’approfondimento dei dati sui consumi specifici e i relativi costi (raccogliere i dati “storici” sui consumi e i dati tecnici di attrezzature e impianti); > la comparazione dei vostri dati di consumo con quelli di riferimento del settore alberghiero, per verificare la possibilità di potenziali risparmi; > lo stabilire obiettivi di consumo realistici; > la comunicazione a tutto il personale dell’impegno della direzione sia riguardo gli obiettivi di efficienza energetica sia riguardo alla tutela ambientale, quindi l’informazione e la formazione dei collaboratori; > la definizione di un coordinatore interno e delle responsabilità per ogni reparto; > il monitoraggio dei risultati e la motivazione e ricompensa del personale per gli obiettivi raggiunti. Procedendo con coerenza, una volta accertata la situazione e la gestione attuale, è necessario poter confrontare i risultati ottenuti con parametri di settore, soprattutto per quanto riguarda i consumi idrici e quelli energetici che maggiormente incidono nelle spese di gestione. Tenete a mente che non si può gestire ciò che non viene misurato! Di seguito sono riportate due tabelle con stime indicative dell’efficienza di consumi idrici ed energetici negli alberghi.

36


3:3.2

EFFICIENZA DEI CONSUMI IDRICI IN ALBERGO Hotel di piccole dimensioni: 4-50 camere METRI CUBI/PERSONA/ANNO ACQUA

BUONA <120

DISCRETA 120-140

POVERA 140-160

MOLTO POVERA >160

POVERA 185-220

MOLTO POVERA >220

Hotel di medie dimensioni senza lavanderia: da 50 a 150 camere METRI CUBI/PERSONA/ANNO ACQUA

BUONA <160

DISCRETA 160-185

Hotel di grandi dimensioni con lavanderia, piscina, ristorante e aria condizionata: più di 150 camere METRI CUBI/PERSONA/ANNO ACQUA

BUONA <220

DISCRETA 220-280

POVERA 280-320

MOLTO POVERA >320

DISCRETA 60-80 180-210 240-290

POVERA 80-100 210-240 290-340

MOLTO POVERA >100 >240 >340

POVERA 90-120 230-260 320-380

MOLTO POVERA >120 >260 >380

EFFICIENZA ENERGETICA IN ALBERGO Hotel di piccole dimensioni: 4-50 camere KwH/mq/annuo ELETTRICITA’ COMBUSTIBILE,GAS TOTALE

BUONA <60 <180 <240

Hotel di medie dimensioni senza lavanderia: da 50 a 150 camere KwH/mq/annuo ELETTRICITA’ COMBUSTIBILE,GAS TOTALE

BUONA <70 <190 <260

DISCRETA 70-90 190-230 260-320

Hotel di grandi dimensioni, con lavanderia, piscina, ristorante e aria condizionata: più di 150 camere KwH/mq/annuo ELETTRICITA’ COMBUSTIBILE,GAS TOTALE

BUONA <165 <200 <365

DISCRETA 165-200 200-240 365-440

Fonte: “Environmental Management for Hotels”, 1994

37

POVERA 200-250 240-300 440-550

MOLTO POVERA >250 >300 >550


3:3.2

Per utilizzare le tabelle vi occorrono le bollette relative ai consumi, i dati riguardanti la dimensione dell’albergo ed il numero di persone al suo interno durante l’anno. Riguardo ai valori di conversione: > 1mc di metano (i mc sono leggibili dalla bolletta) corrisponde a 9,3 kWh, > 1 litro di GPL corrisponde invece a 8,3 kWh. Considerate inoltre che la presenza di lavanderia o piscina hanno un impatto significativo sull’uso dell’energia, che occorre rapportare ai dati medi di riferimento. A titolo indicativo il consumo annuo per una piscina di 60mq di superficie corrisponde a 4.000.000 kWh di combustibile e 150.000 kWh di elettricità. In base alle informazioni ricavate dalle precedenti fonti ora è possibile definire gli obiettivi, ma attenzione: solo se questi sono realistici e quindi raggiungibili possono stimolare motivazioni positive e la volontà di miglioramenti continui. Considerate, quindi, che una riduzione annuale dei consumi energetici del 2-5% di solito può essere ottenuta facilmente, a basso costo e semplicemente attuando buone pratiche di gestione. Risparmi di molto superiori possono essere raggiunti solo in seguito ad un impegno gestionale e finanziario adeguato. In questi casi è ragionevole attendersi risparmi energetici ed economici nell’ordine del 15-20%, con un tempo di ritorno medio degli investimenti di circa due anni.

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4:4

4. Tutti al lavoro

“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”. Gandhi Per facilitare la traduzione concreta di intenti eco-sensibili all’interno dello svolgimento quotidiano delle mansioni è certamente utile differenziare, in base ai reparti, le specifiche azioni e gli accorgimenti che possono essere introdotti per una gestione più efficiente del lavoro e rispettosa dell’ambiente. All’interno delle procedure suggerite di seguito se ne possono scegliere alcune per ogni reparto, secondo il criterio di una loro semplice e fattibile realizzazione (è fondamentale considerare anche il grado di collaborazione dello staff ) ed in base alle priorità rispetto ai livelli dei diversi consumi. Così se avete diagnosticato la presenza nella vostra struttura, ad esempio, di un eccessivo consumo idrico - quindi una possibilità di riduzione dei consumi e dei costi - potete scegliere ed introdurre per ogni reparto alcune procedure in grado di incidere sulla quantità di acqua utilizzata, mantenendo o migliorando contemporaneamente la qualità delle prestazioni dello staff. Tuttavia privilegiate sempre inizialmente i cambiamenti che posizionano l’albergo in linea con le normative legislative. Vi stupirete nel tempo di come anche poche semplici azioni, se applicate quotidianamente, possono fare la differenza, aumentando l’efficienza nell’utilizzo delle risorse energetiche, e quindi riducendo i costi, senza nulla togliere alla qualità del servizio offerto. Le procedure scelte per essere introdotte nella nuova gestione dei reparti possono essere aggiunte all’interno dei mansionari specifici per ogni ruolo, qualora nel vostro albergo siano già contemplati. In alternativa è sempre utile preparare schede o promemoria per ogni collaboratore, da consegnare ad ognuno assieme ad una vostra spiegazione orale, sulla introduzione delle nuove procedure specifiche, tenendo conto delle considerazioni e delle domande che possono emergere. Verranno comunque proposti in seguito alcuni esempi e suggerimenti per comunicare efficacemente le nuove iniziative a tutto lo staff così da coinvolgerlo e motivarlo alla collaborazione. Nella seguente divisione per reparti delle possibili azioni eco-sensibili sono contenuti, oltre alle procedure specifiche per i collaboratori, anche suggerimenti mirati per gli albergatori riguardanti possibili acquisti o modifiche gestionali e delle installazioni. In questi casi la spesa iniziale preventivabile, di solito accessibile, porta poi a notevoli risparmi nei consumi, che si incrementano nel tempo, oppure facilita lo svolgimento del lavoro dei collaboratori in un’ottica di maggior efficienza e rispetto dell’ambiente.

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4.1 Housekeeping Nelle operazioni di pulizia e rifacimento delle camere è particolarmente importante la scelta dei prodotti utilizzati, ma hanno un peso notevole anche le procedure specifiche di lavoro per aumentarne l’efficienza e minimizzare quindi gli sprechi. Gli obiettivi eco-sensibili e di economizzazione possono quindi riguardare la riduzione dei rifiuti e l’utilizzo di prodotti non tossici per le pulizie, ma anche procedure per limitare i consumi energetici. Per quanto riguarda l’uso di prodotti pulenti, l’introduzione della legge n°626/94 sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro ha vietato l’utilizzo di prodotti usati in passato, fortemente aggressivi e nocivi per la salute ed ovviamente anche molto inquinanti, oltre a definire le modalità di utilizzo dei restanti prodotti rimasti in commercio. Sono sempre abitudini corrette l’uso dei guanti e l’evitare di mischiare più prodotti o di utilizzare comuni bottiglie per diluirli. Limitando comunque l’uso dei classici detersivi, e preferendo prodotti maggiormente biodegradabili, è possibile garantire lo stesso livello di pulizia con ripercussioni minori sull’ambiente e sulla salute di personale e clienti: molti eczemi e allergie da contatto sono, infatti, causate da tensioattivi, fosfati e acidi (cloridrico e fosforico) contenuti nei normali detergenti. Spesso inoltre i prodotti più semplici e di buona qualità risultano anche tra i meno costosi: ad esempio sul legno è più economico e salutare utilizzare olio di lino o cera d’api piuttosto che lucidanti sintetici. In commercio esistono prodotti ad alta biodegradabilità, poveri di solventi e di ammoniaca, simili per composizione ai prodotti casalinghi usati un tempo quando, ad esempio, per la pulizia dei vetri e delle superfici dure si preparava una soluzione di acqua, poco sapone di marsiglia e aceto diluito al 15%. I detergenti attenti all’ambiente in commercio sono in genere multiuso e poco schiumogeni, così da necessitare di un risciacquo più rapido o addirittura assente. Ad ogni modo, qualunque sia la vostra scelta d’acquisto, il primo e più efficace modo per limitare l’impatto ambientale ed i costi è evitare gli sprechi e quindi, in questo caso, non eccedere mai con dosi eccessive nell’uso dei detergenti. La stessa cosa vale per l’utilizzo di detersivi per lavatrice, che vanno dosati in base alla quantità di carico ed alla durezza dell’acqua. Una chiara comunicazione alle cameriere ai piani sulla quantità specifica di impiego dei prodotti è quindi indispensabile. Ricordatevi, inoltre, che all’acquisto dei prodotti di pulizia i rivenditori dovrebbero fornire un’utile scheda tecnica che informi sul grado di pericolosità, le norme di utilizzo e le dosi adeguate di impiego dei preparati pulenti.

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Durante le operazioni di pulizia sono utili alcuni accorgimenti per limitare i consumi. Riguardo alla possibilità di risparmiare energia per il riscaldamento/raffreddamento, ad esempio, è consigliabile ridurre il tempo di apertura delle finestre per mantenere costante il microclima interno: per aerare le stanze è infatti sufficiente un tempo inferiore ai cinque minuti. Per ridurre il consumo idrico è vantaggioso invece contemplare per le pulizie delle camere l’utilizzo di acqua in secchi, piuttosto che farla sgorgare dai lavelli durante i lavori. Allo stesso modo si risparmiano tempo, consumi di acqua e prodotti se nella pulizia dei sanitari viene rispettata la corretta procedura: è infatti più efficace spruzzare e spandere il prodotto dal centro all’esterno, partendo quindi dal punto più sporco, e risciacquare sempre partendo dall’alto in basso; se i sanitari non sono poi eccessivamente sporchi, come nel caso frequente della doccia, un risciacquo abbondante con acqua è dispendioso e favorisce i depositi di calcare, meglio allora lasciare agire qualche istante il detergente e ripassare un paio di volte con la spugna umida. Se lo sporco non è eccessivo e di consistenza non grassa, la temperatura ottimale dell’acqua per le pulizie è fredda o tiepida. Durante il lavoro è importante prestare attenzione a possibili perdite da rubinetti e wc e comunicarle tempestivamente. Al termine delle pulizie è fondamentale che le cameriere ai piani effettuino un controllo “sistematico” delle stanze per: > spegnere tutte le luci, > chiudere le tende in estate per limitare il caldo dovuto alle filtrazioni solari, > se la camera è prenotata, posizionare il riscaldamento o il condizionatore al livello comfort (standard), > se la camera non è prenotata, spegnere il riscaldamento o il condizionatore, > spegnere i minibar nelle stanze che non vengono utilizzate, > evitare di lasciare a lungo il televisore in modalità stand by. Nelle camere d’albergo può essere effettuata con successo la raccolta differenziata dei rifiuti. Il carrello delle cameriere deve contenere quindi cestelli separati per raccogliere ad esempio la carta, la plastica ed il vetro. Ovviamente deve essere predisposto un cestino per la carta in ogni stanza (e/o per la plastica, in ogni piano), visibile e gradevole nell’immagine: ad

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esempio un cestino realizzato proprio in cartoncino riciclato, o avvolto da esso, con una scritta convincente, magari apportata da voi con un pennarello verde e una bella grafia. Può essere adatto un semplice slogan come: “Per un albero in più!”. Per limitare plastica e derivati è invece possibile privilegiare per il frigo bar bibite in contenitori di vetro, che possono essere restituiti come vuoti a rendere. Le confezioni monouso del courtesy service producono spreco di prodotti, poiché di solito si buttano anche se non terminate ed impiegano eccesso di imballaggi. Anche se è possibile trovarne in commercio di biodegradabili e con packaging in cartone riciclato, è preferibile considerare come alternativa dosatori di buona qualità riempiti dalle cameriere con confezioni industriali. I dosatori avranno esposta l’etichetta dei componenti detergenti scelti tra quelli maggiormente delicati e biodegradabili. Sul mercato si trovano anche distributori di prodotti di pulizia ad uso industriale, collocabili nell’office e che, rispetto alle normali confezioni, comportano risparmio di denaro ed evitano di gettare i contenitori quando sono vuoti. È possibile limitare l’utilizzo di plastica anche eliminando nei bagni delle camere i bicchieri usa e getta preferendo invece quelli in vetro, meno dispendiosi e più eleganti, purché siano sempre integri e perfettamente puliti. Sempre secondo la medesima filosofia, e per coerenza, è opportuno utilizzare carta igienica riciclata. La carta riciclata è una buona scelta anche per asciugarsi le mani nei bagni comuni: certamente più economica dei diffusori di aria e dei rotoli continui di stoffa che presentano elevati costi di lavaggio. La collaborazione dei clienti è un vantaggio in più per poter concretizzare intenti eco-sensibili; per questo coinvolgerli nelle vostre iniziative senza pressioni, ma con una comunicazione efficace e piacevole, è senz’altro un’arma vincente. Molti alberghi attenti all’ambiente ed al risparmio sui consumi predispongono ad esempio il servizio di cambio biancheria solo su richiesta dei clienti: adesivi o cartoncini chiari e gradevoli, scritti in più lingue ed apposti nei bagni e nelle camere, indicheranno cosa fare al cliente quando desidera il ricambio (gli asciugamani da cambiare dovranno essere lasciati in tal caso a terra o nella vasca, mentre il cuscino sarà sistemato in fondo al letto per il cambio delle lenzuola). Nei capitoli seguenti vengono suggerite alcune modalità “creative” per aumentare la colla-

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borazione degli ospiti in questa iniziativa. I comportamenti dei clienti possono fare la differenza anche rispetto ai consumi diretti, in particolare quelli dell’energia elettrica. Può essere utile apporre accanto all’interruttore principale, vicino alla porta, un promemoria per l’ospite che possa convincerlo a collaborare con voi, ad esempio: “RICORDATEVI CHE SE NON CI SIETE IO NON SERVO, PERCIO’ SPEGNETEMI! GRAZIE.” La stessa comunicazione può essere efficace se apposta al telecomando del condizionatore. Naturalmente i supporti e la qualità grafica di queste comunicazioni devono presentarsi curate nei dettagli e non frettolose, come potrebbero esserlo anonime fotocopie in bianco e nero. Vi sono anche interventi più impegnativi, ma altrettanto incisivi, che possono ridurre efficacemente gli sprechi nel reparto housekeeping: si tratta in genere di alcune modifiche delle installazioni, valutabili caso per caso dal gestore in base ad una preventiva analisi dei costi e degli ammortamenti. Per rendere più efficiente l’impiego idrico, ad esempio, tra le iniziative più facili da realizzare e più vantaggiose si possono suggerire i diffusori o aeratori e i rubinetti monocomando. I primi sono dispositivi da collocare all’estremità dei rubinetti, in grado di polverizzare l’acqua miscelandola con l’aria e, quindi, di aumentarne il volume: in questo modo è possibile ridurne il flusso senza perdere nulla in effetto sensibile e comodità. Questi dispositivi hanno sul mercato un prezzo piuttosto basso e consentono di ridurre il consumo dell’acqua dal 30 al 70%. I rubinetti monocomando, la maggior parte dei quali è dotata già di diffusori, permettono di regolare meglio e più velocemente il flusso dell’acqua e la temperatura, evitando sprechi nelle operazioni di miscelazione. È ipotizzabile raggiungere una quota di risparmio sui consumi pari al 50%. Sono reperibili in commercio anche altri dispositivi alternativi, tra questi i limitatori di flusso, installabili in lavandini o docce, dove con un semplice giro di vite è possibile ridurre il flusso massimo fino al 50%; i sistemi di rubinetteria con temporizzatore, dotati di un meccanismo che chiude il flusso automaticamente dopo un tempo determinato; i rubinetti elettronici, dove il flusso e la temperatura sono pre-regolati e in cui si ha interruzione automatica quando le mani si ritirano dal lavandino; i rubinetti termostatici, ideali per le docce, che mantengono l’acqua ad ogni apertura alla temperatura preselezionata, e che in genere sono forniti

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anche di limitatori di flusso e diffusori. Esistono anche sistemi per il risparmio d’acqua nell’uso del water: i nuovi sistemi di scarico, rispetto ad una cisterna convenzionale di nove/dodici litri, regolano la quantità di scarico a circa sei litri, con interruzione opzionale a tre. Alcuni di questi sistemi possono essere inseriti all’interno della “vecchia” cisterna senza bisogno di cambiarla. Se siete interessati consultatevi con i rivenditori per farvi consigliare la soluzione più adatta a voi tra quelle possibili: limitatori di scarico o di riempimento, cisterne con interruzione di scarico o con doppio pulsante. Tuttavia ricordate di non limitare eccessivamente i volumi degli scarichi perché ciò potrebbe produrre un aumento del consumo di acqua, poiché l’utilizzatore azionerà più volte il sistema. Alcuni suggeriscono un sistema semplice per ridurre i consumi quando non si desidera modificare le istallazioni: è possibile introdurre nella cisterna del water una o due bottiglie piene di acqua e ben chiuse, in questo modo ogni scarico si riduce del volume corrispondente alle bottiglie. 4.2 Food and beverage Una delle aree in cui si consuma più energia è senz’altro quella della ristorazione, dove incidono le modalità di produzione della cucina e la gestione del servizio in sala e bar; la grande quantità di attrezzature, la continua necessità di usare l’acqua e la cospicua produzione di rifiuti rendono necessario un atteggiamento molto attento e responsabile per evitare facili sprechi. Un primo obiettivo è rappresentato dalla riduzione e differenziazione dei rifiuti. In questo caso si può procedere a limitare o eliminare le confezioni monodose che, per quanto igieniche, producono spreco di prodotti ed eccessi di packaging. Soprattutto per zucchero, miele e marmellate la soluzione migliore è rappresentata dai dosatori in vetro ed acciaio, che preservano l’igiene dei cibi e permettono al cliente di prelevarne una giusta quantità senza toccare gli alimenti né con le mani, né con le posate. Per burro e yogurt idonee sono scodelle in terracotta, legno o ceramica: piccole da portare ai tavoli o più grandi per il buffet. Confrontando i prezzi tra le confezioni singole e gli alimenti sciolti, a parità di quantità questi ultimi permettono un risparmio del 50%. Ricordate inoltre che preferire il vetro alla plastica è sempre una buona regola, quindi sia al bar che in sala, ogni volta che sia possibile, scegliete di servire bevande contenute in bottiglie di vetro a rendere, e di introdurre impianti di mescita alla spina. Anche le pellicole di plastica e di alluminio, per quanto pratiche e igieniche, implicano l’utilizzo di materiali non riciclabili e costano molto: è preferibile allora usare contenitori in vetro

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o porcellana, con coperchi a tenuta stagna che garantiscono anche meglio la conservazione dei cibi. Si può comunque limitare l’utilizzo di plastica ed allungare la conservazione dei cibi anche attraverso il procedimento del sottovuoto; le macchine per sottovuoto rappresentano certo una iniziale spesa, ma riducono sia la quantità di plastica per avvolgere gli alimenti, che quella dei rifiuti alimentari. Per quanto riguarda la carta in rotoli e i tovaglioli, esistono versioni ecologiche, riciclate o almeno non sbiancate con il cloro, la maggior parte delle quali può essere poi inserita nei rifiuti organici. I tovaglioli di carta sono meno eleganti di quelli in stoffa, questi ultimi quindi in genere vengono preferiti nel servizio di pranzo e cena; tuttavia per la colazione, a meno che il vostro non si tratti di un albergo di categoria superiore, è possibile apparecchiare con tovaglioli in carta riciclata o non sbiancata artificialmente e posizionarne accanto al buffet di più piccoli, sempre dello stesso materiale. Vista la quantità di rifiuti prodotti dalla cucina, è fondamentale anche in questo reparto contemplare una loro raccolta differenziata che divida carta e cartone, vetro, lattine, plastica e rifiuti organici. Per questi ultimi è possibile contattare consorzi che si occupano di compostaggio, dove si riciclano anche le cassette in legno di pioppo usate in genere per contenere frutta e verdura. In alternativa potete, in collaborazione con un albergo a voi attiguo per dividerne la spesa, contemplare l’acquisto e l’utilizzo di un contenitore per compostaggio, in cui tutti i rifiuti organici della cucina possono essere convertiti in pregiato humus per il giardino! Probabilmente non sarà semplice coinvolgere tutto lo staff in una gestione dei rifiuti tanto attenta, è consigliabile quindi cominciare con la raccolta differenziata di almeno due tipologie di materiali (ad esempio tra cartone, plastica e vetro), quelle prodotte in maggior quantità, e consolidare questa nuova buona abitudine per poi estenderla in un secondo momento ad altri tipi di rifiuti. Spesso i consumi idrici ed energetici di cucina e bar risultano eccessivi negli alberghi, e vi sono infatti molti semplici comportamenti saggi che possono incidere sulla loro riduzione, così come alcune preferenze ed accorgimenti specifici nelle installazioni. Più del 95% dell’acqua utilizzata in cucina serve per lavare gli alimenti e per l’igiene, è dunque possibile limitare gli sprechi senza compromettere pulizia ed efficienza? La prima buona regola è quella di abituarsi a chiudere il rubinetto quando non serve, gesto facilitato da meccanismi di apertura del getto che non necessitano dell’uso delle mani (spesso sporche di cibi o impegnate), come lo stesso Ufficio d’Igiene prescrive. La scelta cade dunque sui rubinetti monocomando a braccio lungo, apribili con il gomito, o quelli a pedale, oppure sui nuovi mec-

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canismi automatici a sensore. Tuttavia una delle prime e valide misure di risparmio idrico risulta anche l’applicazione ai rubinetti di appositi aeratori che non incidono sull’efficienza del getto. Fondamentale ai fini del risparmio energetico è inoltre l’utilizzo adeguato di lavastoviglie e lavabicchieri, che deve prevedere un pieno uso delle capacità di carico e di spazio: una lavastoviglie che può contenere diciotto piatti ma che viene riempita solitamente con dodici, con un ciclo di lavaggio di un minuto, dopo cinque ore di impiego accumula uno spreco di circa quattrocento litri di acqua e di un chilo di detersivo, nonché un impiego maggiore di energia per riscaldare e di tempo di utilizzo! Prima di acquistare una lavastoviglie assicuratevi quindi che sia delle giuste dimensioni e chiedete informazioni sui suoi consumi. Leggete molto bene le dosi di detersivo indicate e rapportatele alla durezza dell’acqua: un uso adeguato dei programmi di lavaggio significa massimo rendimento con minor consumo di acqua, detergente, sale e brillantante. Per quanto riguarda invece il frigorifero, il cui dispendio energetico è notevole, la prima buona norma è non introdurvi cibi caldi o tiepidi, dal momento che ogni grado in più delle vivande può significare consumi maggiori fino al 50%! Regolate attentamente il termostato e la giusta collocazione degli alimenti: ognuno di questi ha infatti una sua temperatura ideale di conservazione ed abbassarla non solo è un inutile spreco di energia, ma può anche alterarne caratteristiche organolettiche e gusto. Il frigorifero deve inoltre essere posto lontano da fonti di calore e con una distanza dal muro superiore a dieci centimetri (così il calore sottratto si può diffondere liberamente, senza surriscaldamento dell’elettrodomestico). Se dovete rinnovarne l’acquisto, preferite un frigorifero a sportello vetrato, poiché limita il numero ed il tempo delle aperture. Fondamentale è anche la manutenzione, specie delle guarnizioni in gomma: per testarne l’efficacia isolante appoggiate sul bordo della guarnizione un foglio di carta e poi chiudete la porta, se il foglio si può estrarre facilmente le guarnizioni andrebbero cambiate. Occorre inoltre pulire regolarmente le fessure di aerazione poste sul retro del frigorifero e rimuovere il ghiaccio dalle pareti interne appena supera i cinque millimetri di spessore, perché, fungendo da isolante, questo costringerebbe l’apparecchio ad uno sforzo maggiore. Gli attuali sistemi “no frost” o a sbrinamento automatico rimediano comunque in modo efficace a questo frequente inconveniente. Per quanto riguarda il forno, quelli attuali offrono in genere prestazioni ottime con attenzione ai consumi; possono essere comunque utili alcuni accorgimenti, come ad esempio non aprire lo sportello durante il preriscaldamento e spegnere il forno qualche minuto prima della

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cottura (se non viene aperto, manterrà infatti la sua temperatura interna per parecchio tempo consentendo così di ultimare la cottura dei cibi anche da spento). Altri suggerimenti utili: > assicuratevi che tutti gli impianti siano spenti quando non in uso; > mantenete le porte dei frigoriferi e dei freezer ben chiuse; > staccate dalle prese le attrezzature quando non sono in uso; > lavate le verdure in contenitori e non sotto il getto d’acqua corrente; > prima di introdurle nella lavastoviglie sciacquate le stoviglie solo se necessario; > evitate l’utilizzo di acqua per scongelare gli alimenti; > chiudete i rubinetti quando l’acqua è inutilizzata; > preriscaldate il forno solo quando è necessario. 4.2.1 La gestione del servizio Anche le modalità del servizio in sala possono influire sull’efficienza del lavoro, in linea con un’ottica eco-sensibile; quando tutto lo staff è coinvolto nel progetto di una gestione rispettosa dell’ambiente le azioni di ognuno, anche se minime ma applicate con costanza, certamente hanno un peso notevole nella riduzione degli sprechi e nel miglioramento qualitativo del servizio globale. Così, ad esempio, vi sono alcuni accorgimenti che i camerieri di sala potrebbero seguire. Uno di questi riguarda la disposizione degli ospiti ai tavoli: quando i clienti ai pasti non sono tanti, si può pensare di farli accomodare solo in una parte della sala, ovviamente senza ammassarli e senza ridurre il loro comfort, così da circoscrivere le pulizie successive, con risparmio di acqua, prodotti e tempo! Allo stesso tempo l’area non utilizzata può prevedere un’illuminazione inferiore (non assente però), che nulla toglie in questo caso alla qualità del servizio. In modo simile l’ottimizzazione del servizio per la piccola colazione può contribuire notevolmente alla riduzione degli sprechi e, quindi, dei costi. In questo caso solitamente viene preferita la soluzione a buffet, che, se non ben gestita, può contribuire a creare rifiuti in eccesso ed aumenti ingiustificati del lavoro. Spesso un servizio più presente dei camerieri potrebbe, ad esempio, fare in modo che i clienti riutilizzino il proprio piatto per servirsi al buffet, piuttosto che prenderne uno nuovo ad ogni giro, anche quando non necessario. Questo si potrebbe ottenere accompagnando i clienti, specie quelli più in difficoltà perché anziani o spaesati (che ne trarranno quindi certo piacere), oppure passando ai tavoli con panini, fette di torte o paste. Può essere utile anche posizionare al centro del buffet un cartoncino riciclato e gra-

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devole con una richiesta di collaborazione gentile e convincente, ad esempio “Per favore, riutilizzate quando possibile i vostri piatti: non è il maggior lavoro a spaventarci, ma lo spreco di acqua e di detersivi!”. Allo stesso modo un cameriere che segue costantemente il buffet, oltre a migliorare il servizio, può anche limitare gli scarti degli alimenti che si ottengono quando vengono affettati male o “pasticciati” dagli ospiti, preparandoli e servendoli lui stesso nel modo più adeguato. Inoltre sarà sua cura comunicare in cucina le giuste quantità di cibi da preparare e da allestire, in modo sistematico, così da non presentare un buffet povero ma neanche troppo abbondante, dal momento che la gran parte delle vivande poi avanzerebbe e, di questa, una buona quantità non potrebbe essere rimessa in tavola successivamente. Specie gli alimenti freschi come salumi, formaggi e yogurt devono essere preparati e rimpiazzati nelle giuste quantità, perché un’esposizione a temperatura ambiente, anche solo di un’ora, ne abbassa caratteristiche qualitative e tempo di conservazione (pensate al caldo estivo…). Anche la scelta della tipologia di cibi ha importanza in termini di coerenza con intenti eco-sensibili e di valorizzazione della cultura e dei prodotti locali, ma di questo si parlerà più approfonditamente nel paragrafo dedicato in specifico agli acquisti. Per il momento accenniamo solo che è preferibile scegliere alimenti freschi e locali; per valorizzare il buffet è inoltre una buona idea aggiungere nel suo allestimento cartoncini che indichino l’origine dei prodotti: “Queste sono le ciliegie di Saludecio”, “Assaggiate il formaggio dell’Azienda agricola biologica … ”. 4.3 Front office e amministrazione Gli uffici in genere sono zone ad alto rischio ambientale. Da una parte, infatti, si viene a contatto con solventi di colle e pennarelli, esalazioni da fotocopiatrici e stampanti, carta resistente per presenza di formaldeide e via dicendo, dall’altra vi sono materiali d’ufficio che non rappresentano un pericolo immediato per chi li impiega ma che inquinano notevolmente l’ambiente quando vengono prodotti, utilizzati e smaltiti. Tra gli obiettivi prioritari, dunque, esiste il limitare l’utilizzo di plastica e carta, contemplando anche una loro raccolta differenziata. Per quanto riguarda la cancelleria, i pennarelli di plastica e gli evidenziatori fluorescenti non sono propriamente rispettosi dell’ambiente e della salute dal momento che contengono, infatti, solventi che se inalati sono nocivi, senza considerare poi che producono ulteriori rifiuti di plastica. A questi sono quindi preferibili le matite colorate e fluorescenti che, anche se più costose, sono perfette per evidenziare, durano più a lungo e non occorre ricordarsi di chiudere sempre bene il tappo. Anche i pennarelli a base di acqua non hanno controindicazioni per la salute, tuttavia il loro involucro è di plastica. Per scrivere, preferite matite e penne

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a sfera ricaricabili, in legno o metallo, che sono materiali longevi e professionali. Il liquido correttore, usato spesso negli uffici, contiene solventi piuttosto nocivi: meglio usare strisce o nastri correttori. Per limitare i materiali plastificati si possono scegliere righelli e cestini di legno, vimini e cartone, raccoglitori e classificatori in materiale riciclato, temperini di metallo o legno e graffette in metallo senza il rivestimento. La maggior produzione di rifiuti in plastica negli uffici è data tuttavia dai bicchieri per il caffè e l’acqua che i collaboratori utilizzano quotidianamente nelle loro pause. Per ovviare a questo problema alcuni albergatori, ma non solo, hanno avuto la buona idea di regalare al personale di uffici e reception tazze e/o bicchieri personali, decorati con l’iniziale del nome o disegni diversi e buffi. Le buone idee possono essere copiate, non credete? In alternativa è possibile chiedere al personale di portarli da casa propria. Tazze e bicchieri saranno posti in un angolo e quotidianamente si provvederà al lavaggio dei contenitori utilizzati nella lavabicchieri del bar o della cucina. Per quanto riguarda invece la carta, oltre a provvedere alla sua raccolta differenziata ed a preferire quella ecologica o riciclata, è possibile limitarne la quantità impiegata con un suo più responsabile ed attento utilizzo. Quindi: > negli uffici prevedete una lavagna e dei gessetti che possano sostituire almeno in parte l’utilizzo dei post-it; > se dovete riacquistare la fotocopiatrice o la stampante preferite quelle con l’opzione fronte-retro (duplex); > i fogli utilizzati solo da un lato possono essere riutilizzati per il fax; > per comunicazioni scritte interne preferite caratteri di stampa medio piccoli, interlinea e margini ridotti; > prima di usare la stampante chiedersi: ho davvero bisogno di stampare questo documento? > è possibile appendere ben visibili in bacheca alcune comunicazioni, piuttosto che farne tante copie personali; > privilegiate quando possibile le comunicazioni via e-mail, ma evitate di stampare le mail ricevute. La sensibilità ai problemi ambientali non è tenuta da alcuni in considerazione quanto merita,

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tuttavia è ben radicata anche in queste persone la tendenza al risparmio di denaro, così come la consapevolezza dei rischi che si corrono non rispettando le normative sui rifiuti speciali. Trovereste dunque saggio portare la vostra auto dal demolitore soltanto perché è finita la benzina nel serbatoio? La domanda è retorica eppure, per quanto riguarda le attrezzature negli uffici, comportamenti simili sono a volte ricorrenti: quando ad esempio si gettano tra i rifiuti le cartucce delle stampanti invece di rigenerarle, cosa che permetterebbe addirittura un risparmio minimo del 30%! Oltre a questo occorre ricordare che, per legge, ogni azienda ha l’obbligo di rivolgersi ad una ditta specializzata per lo smaltimento dei rifiuti tossici. Non è infatti permesso, tra le altre cose, gettare i nastri scarichi delle cartucce a getto d’inchiostro e laser, poiché sono materiali che rientrano nei rifiuti speciali dichiarati inquinanti per l’ambiente. Assicuratevi quindi che cartucce vuote e toner possano essere ritirati e/o rigenerati dalla ditta fornitrice e che vengano sempre sostituiti usando guanti di protezione. Ulteriore attenzione è necessaria per collocare nel luogo più idoneo stampanti e fotocopiatrici, poiché il toner usato per la copiatura immette nell’aria polvere fuligginosa cancerogena, e nella copiatura ad alta temperatura vengono anche liberati ozono e gas, nocivi alla salute in alte concentrazioni; è bene quindi posizionare le attrezzature in zone ben aerate e procedere a sistematiche manutenzioni per mantenere bassa l’emissione delle sostanze citate. Sempre nelle attrezzature da ufficio rientrano anche i calcolatori da tavolo e tascabili; da ricordare che quelli funzionanti ad energia solare sono molto più che semplici “gadgets”, sono funzionali e rispettosi dell’ambiente e non vi faranno mai rimanere con le pile scariche! Memo: > adottate quando e dove possibile luce e ventilazione naturali; > assicuratevi che le porte dei locali siano chiuse se il riscaldamento o il condizionatore sono in funzione; > utilizzate batterie riciclabili o ricaricabili e calcolatrici solari; > preferite quando possibile carta riciclata; > raccogliete la carta usata e riutilizzatela per appunti o fax; > limitate l’impiego di plastica; > fotocopiate su entrambi i lati del foglio; > rigenerate cartucce e toner, prevedendo anche una loro raccolta

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differenziata; > inserite, se il vostro albergo lo prevede, i fiori appassiti nei rifiuti organici per compostaggio. È necessario tenere a mente, oltre a quanto detto, che il front office detiene un primato strategico all’interno dell’albergo per la sua spiccata visibilità e per il ruolo di collegamento tra i diversi reparti e tra lo staff ed i clienti. Verrà approfondita in seguito la questione, tuttavia, per ora, occorre fare tesoro del fatto che una buona comunicazione verso i clienti da parte dell’albergo ha il suo fulcro proprio qui. Il front office deve quindi fornire “a colpo d’occhio” numerose e corrette informazioni sull’atteggiamento eco-sensibile della gestione dell’albergo. Corrette nel senso che il cliente deve percepire, immediatamente, che non subirà alcuna imposizione di comportamenti o limitazioni, che il suo soggiorno sarà altamente confortevole e di qualità, ma che verrà anche sensibilizzato su alcune questioni ambientali e quindi coinvolto in un’ottica di collaborazione, dove anche la più piccola cosa, se attuata da ognuno con costanza, può portare a grandi risultati. Oltre alla cartellonistica curata ed esplicativa, ad opuscoli informativi e quant’altro, il front office potrà disporre anche di punti fondamentali di raccolta differenziata, tra cui necessariamente quelli per le pile e la carta. Gli ospiti possono infatti produrre una buona quantità di pile scariche (si pensi a macchine fotografiche, radio, rasoi ed epilatori…), e possono leggere riviste e giornali a colazione o in spiaggia: un punto di raccolta per questi due elementi è quindi comodo dove i clienti passano necessariamente all’uscita ed al rientro dall’albergo. Inoltre, il contenitore per le pile e quello per la carta devono essere curati nell’immagine, diventando subito un’efficace comunicazione sull’impegno dell’albergo verso le questioni ambientali. 4.4 Manutenzione Avete mai pensato che la perdita di una goccia d’acqua al secondo ne provoca in un mese uno spreco di mille litri? Un rubinetto che gocciola ogni tre secondi equivale ad una perdita di oltre duemila litri di acqua potabile all’anno, ed una valvola di chiusura difettosa nel serbatoio di sciacquo del WC comporta fino a settantatremila litri di spreco idrico annui! Qualche saggio potrebbe ripetere che la goccia continua non scava solo la pietra, ma anche i conti in banca. Anche il più costoso intervento di manutenzione, dal ricambio di guarnizioni e valvole difettose, fino alla sostituzione dei rubinetti, sarà sempre meno oneroso di un continuo spreco di risorse idriche.

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Le operazioni di manutenzione sono necessarie in tutti i reparti per evitare ogni sorta di sprechi, mantenere alto il livello di comfort di clienti e collaboratori ed adempiere tempestivamente alle normative riguardanti la sicurezza. Verifiche e pulizie periodiche devono quindi rispettare una loro buona programmazione e diventare l’abitudine. Controllare lo stato della gomma di guarnizioni e tubi (questi hanno, in genere, impressa la scadenza), pulire periodicamente i filtri degli impianti di aerazione così come dei diversi elettrodomestici (si è già parlato ad esempio della pulizia dei filtri per l’aerazione del frigorifero), assicurarsi regolarmente che collegamenti elettrici e cavi siano sicuri e in buono stato, sono solo alcuni dei compiti che un buon manutentore dovrebbe eseguire. È buona norma, inoltre, che il manutentore conservi accuratamente il libretto di utilizzo di macchinari, impianti ed elettrodomestici così come le garanzie ed i numeri di assistenza, in modo da poter intervenire tempestivamente ad ogni malfunzionamento. Allo stesso modo dovrebbe essere responsabile delle chiavi del ripostiglio in cui verranno collocate tutte quelle sostanze dall’utilizzo sporadico ma dal grave impatto ambientale, spesso nocive anche per la salute (pesticidi ed erbicidi, colle, solventi, vernici, acidi, oli e carburanti); di queste dovrà essere tenuto un elenco aggiornato (per alcuni prodotti è previsto per legge) e, dove possibile, si dovrà pensare a soluzioni alternative di minor impatto ambientale e sulla salute dell’individuo. Spesso il ruolo di manutentore è ideale per ricoprire una delle posizioni chiave all’interno di una gestione alberghiera eco-sensibile; in particolare il manutentore può assumere la responsabilità di coordinare la raccolta differenziata dei rifiuti, assicurando il buono stato e il giusto collocamento dei raccoglitori nell’albergo, nonché il trasporto dei rifiuti verso le cartiere e/o i centri di raccolta più vicini. Ricordatevi, a riguardo, che l’area di raccolta generale della carta, all’interno dell’albergo, va posta in un luogo poco frequentato, e che il contenitore deve essere in materiale non infiammabile e la carta non fuoriuscire da questo, né essere posta per terra, il tutto al fine di evitare pericolo di incendio. Di seguito sono presentati alcuni suggerimenti che potrebbero rientrare nelle mansioni di un manutentore all’interno di un’ottica eco-sensibile, attenta ai risparmi nonché alla qualità percepita da ospiti interni (collaboratori) ed esterni (clienti). > organizzare un contenitore per i rifiuti organici (silos per compostaggio e/o eventualmente un pressarifiuti per la cucina);

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> organizzare contenitori per la raccolta differenziata; > monitorare frequentemente i rubinetti, gli scarichi e gli impianti di ventilazione; > tenere un resoconto scritto dei controlli effettuati e di quelli programmati; > installare restrizioni di flusso dove necessario e prevenire i depositi di calcare; > assicurarsi della corretta messa a terra di strumenti ed attrezzature; > recuperare acqua piovana se possibile, per riutilizzarla in giardino; > installare dove è previsto lampadine a risparmio energetico*; > mantenere temperature ottimali (in base alle stagioni) per l’aerazione e il riscaldamento dei locali; > controllare la regolazione della temperatura massima dell’acqua calda: mantenerla oltre i 60° è cosa inutile; > controllare che luci, riscaldamento e condizionatori siano spenti in aree non occupate; > fare attenzione a segnali di infiltrazioni o dispersioni di aria e acqua; > assicurarsi che mobili e attrezzature non siano posti di fronte a termosifoni; > assicurarsi che mobili e attrezzature non siano collocati nei corridoi. *memo: Le lampade fluorescenti sono le più efficienti ed economiche per la maggior parte degli usi; consentono un rendimento energetico notevole: un bulbo compatto fluorescente da 13WW fornisce la stessa luce di uno incandescente da 40WW, dura circa sette volte più a lungo e usa circa il 60% in meno di energia. Oggi esistono lampade fluorescenti che emanano luce di colore più caldo, per ambienti più accoglienti. Le lampade ad alta efficienza energetica usano, a parità di luce emessa, un quinto dell’energia elettrica utilizzata dalle incandescenti. Riducono, quindi, l’uso di energia dell’80% rispetto alle lampade incandesceti, ma costano dalle dieci alle venti volte di più. Nonostante l’alto costo iniziale, se usate nel giusto ambiente, sono una buona scelta economica. Sono adatte in atrii, corridoi, sale da pranzo, e in tutte quelle aree dove l’illuminazione serve per periodi di un’ora o più; non sono efficienti dove la luce è richiesta per brevi periodi (bagni e magazzini), in quanto impiegano uno/due minuti per raggiungere la massima luminosità e la loro durata si accorcia se sono accese e spente in continuazione. Qualora sia compito del manutentore anche la gestione del giardino, vi sono alcune buone norme per ottimizzare il lavoro ed evitare sprechi, come: > informarsi sulla quantità di acqua necessaria per ognuna delle specie di piante presenti; > eliminare regolarmente le erbacce perché consumano acqua; > non utilizzare fertilizzanti in eccesso;

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> regolare bene il getto e la posizione degli aspersori in modo che non innaffino altre superfici, come le passerelle; > per evitare evaporazione eccessiva innaffiare la mattina presto o la sera dopo il tramonto. Nel caso di alberi o arbusti è meglio innaffiare direttamente la base e coprire la superficie circostante con foglie, corteccia e rami per trattenere più a lungo l’umidità nel terreno. 4.5 Acquisti e fornitori “Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore”. Friedrich Nietzsche Per aumentare la qualità ambientale delle strutture alberghiere è importante l’adozione di criteri eco-sensibili nella scelta degli acquisti e dei fornitori, poiché questo consente un miglioramento degli impatti ambientali delle attività e dei servizi. Una politica degli acquisti più attenta, inoltre, permette una maggior conoscenza dei prodotti e delle loro alternative sul mercato, consentendo quindi di stare al passo con le novità, sempre secondo un’analisi attenta di qualità e costi. Ad ogni modo la scelta di adottare procedure e prodotti eco-sensibili, lungi da essere un “onere a perdere” per l’imprenditore, rappresenta un investimento iniziale che garantisce risparmi duraturi e sicuri ed una maggiore qualità del servizio. Per avere un’ottica consapevole riguardo agli acquisti occorre domandarsi per ogni reparto: > cosa compriamo? > da chi lo compriamo? > come lo usiamo? Questo perché, ad esempio, se acquistate detergenti a ridotto impatto ambientale in grandi confezioni sulle quali non sono chiarite le dosi e le modalità di utilizzo, ed il vostro fornitore non vi informa a proposito, rischiate di utilizzare troppo prodotto o in maniera inadeguata, ottenendo pochi vantaggi dal punto di vista ambientale, una ridotta efficienza del lavoro e un risultato qualitativo insoddisfacente. Lo stesso riguarda l’acquisto di attrezzature: se la loro qualità è buona, ma per pigrizia non vengono effettuate le dovute manutenzioni, la durata delle apparecchiature sarà inferiore, i consumi energetici maggiori e diminuirà anche l’efficienza d’uso. In questo caso, prima di acquistare, è fondamentale preventivare da parte vostra la disponibilità ad un’adeguata

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manutenzione, o informarvi con la ditta fornitrice se e come può occuparsi di questo servizio. È possibile elencare alcune buone norme cui attenersi per realizzare acquisti in linea con atteggiamenti di rispetto ambientale e riduzione degli sprechi: > comperare la qualità: specie per le attrezzature, garantisce buona assistenza e necessita di minor manutenzione; > preferire prodotti locali: si riducono i costi di trasporto e, nei cibi, i conservanti; > ordinare confezioni industriali: ridurrete imballaggi e frequenza delle consegne (purché abbiate adeguati depositi); > apprezzare la semplicità di alimenti e attrezzature: è servita minor energia per la loro produzione e consentono una maggior facilità d’uso; > scegliere elettrodomestici ed attrezzature in base all’efficienza energetica e funzionale (le classi di efficienza sono indicate con lettere dalla A alla G, in senso decrescente di efficienza); > preferire prodotti riciclati o riciclabili, specie per carta, vetro e alluminio; > considerare, dove possibile, l’affitto di attrezzature invece del loro acquisto; > favorire i prodotti a minor impatto ambientale; > acquistare alimenti freschi, locali e secondo le necessità; > evitare prodotti che contengono sostanze pericolose per l’ambiente (candeggine con clorine, prodotti per forno, acidi, germicidi, insetticidi). Sono d’aiuto anche le preziose linee guida, specifiche per gli acquisti ecologici negli hotel, promosse dal Progetto Life Ambiente “Strategie e strumenti per un turismo sostenibile nelle aree costiere del mediterraneo” (elaborato da Federalbeghi, Provincia di Rimini, Municipalità di Calvià e Istituto di Ricerche Ambiente Italia). All’interno del manuale operativo “Acquisti ecologici per gli alberghi” si trovano, infatti, una quantità esaustiva di criteri e consigli tecnici per gli acquisti, raggruppati per classi di prodotto. È utile inoltre, per aggiornarvi su prodotti e iniziative eco-sensibili, partecipare a fiere specializzate come ad esempio il SANA, il Salone Internazionale del Naturale: Alimentazione, Salute, Ambiente, che si tiene ogni anno a Bologna. Poiché una gestione eco-sensibile dell’albergo risulta efficace quando è condotta in modo costante e continuativo, di conseguenza quando tutto lo staff collabora alle iniziative, è importante informare i collaboratori anche delle politiche d’acquisto ed utilizzare il loro parere per scegliere insieme i prodotti più adeguati: dal momento che gli utilizzatori diretti sono

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spesso proprio i collaboratori, nessuno può conoscere meglio di loro esigenze e parametri di funzionalità ed efficacia dei loro ‘ferri del mestiere’. Qualora inoltre i vostri capi reparto abbiano anche la responsabilità degli acquisti per il proprio settore, è importante chiarire presto con loro le linee della politica di acquisto, specificando in particolare tipi di prodotto, fornitori, quantità e tempi di approvvigionamento (onde evitare permanenze troppo lunghe nei magazzini o, al contrario, evitare di ricorrere ad un troppo elevato numero di consegne e trasporti). All’interno dell’area acquisti possono rientrare anche quelle spese, meno frequenti ma più cospicue, destinate alle ristrutturazioni dei locali ed al rinnovo degli impianti. I miglioramenti apportabili in questo caso riguardano da una parte l’efficienza funzionale della struttura, e di conseguenza una miglior qualità e maggiori risparmi nei costi, dall’altra la riduzione di sostanze inquinanti. Per quanto riguarda gli interventi che incidono maggiormente sui costi di gestione, oltre ad esempio agli aeratori o ai riduttori di flusso, già citati in precedenza, è possibile installare un numero maggiore di contatori, uno per ogni area rilevante di consumo. Questo non solo permette un attento monitoraggio dei consumi, ma, attraverso i controlli regolari dei contatori, permette di identificare anche tempestivamente quei cambiamenti di consumo inaspettati, imputabili a difetti nelle attrezzature o ad una cattiva pratica di gestione dell’energia. Altrettanto utili sono gli interventi per installare o migliorare gli isolamenti termici di caldaie, tubi e condotte, così come stipulare contratti di manutenzione preventiva e predittiva per gli impianti fondamentali, con i fornitori o con aziende specializzate. Alcuni alberghi con un alto margine di possibilità di investimento hanno alzato la qualità del comfort dei clienti e l’efficienza energetica adottando sistemi automatizzati: la card per l’ingresso nelle camere, ad esempio, che controlla il riscaldamento e l’illuminazione all’entrata e all’uscita dalla stanza con possibilità di gestione o diretta del cliente o, dal proprio reparto, da parte degli addetti al ricevimento. Si è certi, in questo modo, di riscaldare solo le camere che vengono effettivamente occupate, e si evita che i clienti possano uscire dalla stanza lasciando le luci accese! Per innalzare il comfort degli ospiti e la qualità degli ambienti interni dell’albergo è ideale inserire negli spazi sociali (ristorante, bar) e nelle camere un sistema di trattamento per il ricambio dell’aria, attraverso filtrazione o ionizzazione, mantenuto ovviamente sempre in ottimo stato, per evitare il proliferare di funghi e batteri. La stessa importanza può avere il garantire all’ospite una permanenza rilassante e priva di

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rumori molesti; specie quando l’albergo è situato in una zona trafficata o vanta anche una numerosa clientela di giovane età, è opportuno considerare interventi di isolamento acustico per alcune stanze o tra reparti, preferendo materiali fonoassorbenti in cellulosa, sughero, fibre di legno e di juta. Prima di contemplare questo genere di intervento, specie riguardo ai rumori esterni, assicuratevi tuttavia che finestre, porte e serramenti siano adeguati e non usurati. Anche la scelta di materiali da costruzione ed arredi influisce notevolmente sulla qualità ambientale, pensate infatti che truciolati, compensati, tappezzeria sintetica e vernici, largamente utilizzati, possono contenere composti organici volatili (VOC), formaldeide e solventi che contribuiscono all’inquinamento chimico dell’aria. Per quanto riguarda il rivestimento di pavimenti, è preferibile quindi limitare l’impiego di moquette poiché, nonostante l’effetto caldo ed accogliente, può risultare altamente inquinante a causa dei collanti e delle polveri che vi si accumulano, ed è inoltre l’habitat perfetto per gli acari. Preferite quindi moquette in fibre naturali ed incastratela sotto il battiscopa per ridurre al minimo le colle; se possibile queste saranno scelte a basso contenuto di formaldeide (resine viniliche o melaminiche) o naturali. Una buona alternativa è rivestire il pavimento con parquet, eventualmente protetto da tappeti in lana e cotone naturali; in questo caso il legname utilizzato è bene che provenga non da foreste tropicali, bensì da piantagioni nazionali. In alternativa si può impiegare legno di risulta (risultante appunto da altre procedure di lavorazione), per non intaccare il prezioso patrimonio boschivo. È consigliabile utilizzare sul parquet resine naturali e non vernici lucide, cosa che renderà anche la manutenzione più semplice ed economica (solo con cera). Il pavimento in un albergo è soggetto a forte usura, con la necessità di un alto livello di manutenzione, motivo per cui le scelte si indirizzano di solito ai materiali più durevoli. È comunque necessario assicurare anche la sicurezza contro il rischio di cadute e garantire una certo stile per la scelta di materiali e colori. Negli spazi comuni e di passaggio si può optare per pietra, cotto, ceramica o piastrelle in graniglia di marmo vibrocompresse. Anche il seminato veneziano (frammenti di marmo su base cementizia) è adatto agli spazi comuni, offre un piacevole effetto decorativo con una spesa contenuta e può essere inoltre ben lucidato con cera d’api o olio di lino. Allo stesso modo è molto importante la scelta del trattamento delle pareti, sia per ottenere un effetto che crei atmosfera, sia per una loro più facile manutenzione: scegliere bene signi-

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fica coniugare i costi, le esigenze e i criteri ecologici. Per le camere si può garantire un ambiente confortevole adottando tappezzerie in carta riciclata. La tinteggiatura nelle hall, sale di ristorazione e corridoi deve preferire colori chiari, per creare un effetto di maggiore luminosità e relax, ed utilizzare sostanze naturali. In questi ambienti la tecnica pittorica della marmorizzazione è un ottimo metodo per nascondere segni, rigature o graffi alle pareti e quindi limitare nel tempo i ritocchi. In linea con un atteggiamento eco-sensibile, anche gli arredi devono rispettare chi li utilizza, l’ambiente nel quale sono prodotti e quello in cui termineranno il loro ciclo. I criteri eco-sensibili di scelta riguardano dunque: > Materiali: è bene conoscerne la provenienza e il processo di riciclaggio. > Ergonomia: oggetti ed arredi devono permettere la facilità d’uso e adattarsi alle norme di sicurezza infortunistica. > Impatto: non devono produrre inquinamento. > Risparmio: di risorse naturali e manutenzione. Il legno per gli arredi sarà dunque nazionale (o di foreste in cui si pratica la gestione sostenibile), massello o a lastre di compensato non trattato, evitando i truciolari le cui colle contengono formaldeide (esistono tuttavia truciolari prodotti con legno riciclato e colle naturali); tinto con pigmenti naturali e prodotti all’acqua e trattato con semplice cera d’api o simili. Per sedie, poltrone, divani sono preferibili telai in legno o fibre vegetali (es. il rattan) ed imbottiture in materiali naturali. Anche i materassi e le loro imbottiture è bene che siano scelti in materiali naturali (lana, cotone, lattice naturale), lo stesso vale per i tendaggi che dovranno tuttavia essere trattati con sostanze ignifughe. Per evitare eccessivo ristagno di polveri e una diminuzione della luminosità degli ambienti, meglio limitare tendaggi in tessuti pesanti e dai colori scuri. Ricordate inoltre che i tessuti di arredamento (asciugamani, tovaglie, biancheria) si possono trovare anche in cotone organico o garantiti da marchi di qualità ambientale (Ecolabel, Okotex). Vi sarete certo resi conto che non occorrono dispendiosi progetti di bioarchitettura per promuovere una gestione dell’albergo che miri a migliorare la qualità ambientale. È invece indispensabile attuare delle scelte responsabili e ponderate che garantiscano, al di là degli immancabili profitti, il rispetto dell’ambiente che vi circonda e delle persone che lo abitano,

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compresi voi, i vostri collaboratori, i vostri clienti. Procuratevi quindi necessarie e corrette informazioni sui prodotti, verificate se vi sono alternative, consultatevi con lo staff e chiedete garanzie ai fornitori prima di decidere cosa e dove acquistare. 4.6 Conoscere, informare e formare Qualora decidiate di introdurre nuove procedure o servizi per migliorare la qualità ambientale del vostro albergo, è importante che attuiate le modifiche gestionali ad un ritmo appropriato alla struttura e che le inseriate efficacemente nel sistema lavorativo giornaliero: occorre affrontare i cambiamenti passo dopo passo, senza perdere di vista i singoli obiettivi, premessa indispensabile per raggiungere risultati tangibili. Si procede così al raggiungimento degli specifici obiettivi attraverso piccoli interventi, concreti e graduali; in questo modo, da una parte il personale avrà tutto il tempo necessario per adattarsi facilmente alle nuove metodologie di lavoro, dall’altra il gestore sarà in grado di osservare le reazioni e rilevare tempestivamente i progressi per procedere con ulteriori miglioramenti o interventi di correzione. Per la buona riuscita di ogni nuova introduzione mirata al cambiamento è ovviamente di fondamentale importanza il coinvolgimento dei collaboratori, a tutti i livelli. Spetta alla direzione fornire tutte le informazioni ed i chiarimenti necessari ed essere disponibile per la creazione di un clima positivo, collaborativo e gratificante; se le iniziative sono divulgate dal proprietario o dal direttore, saranno inoltre anche percepite in modo più preciso e consistente. I cambiamenti non devono essere subiti, vissuti come imposizioni e ulteriori sovraffaticamenti, o estrosità temporanee della direzione. La condivisione e l’approvazione dello staff sono necessarie, così che ognuno partecipi attivamente, secondo il proprio ruolo e le proprie responsabilità. Il personale non deve adeguarsi passivamente alle nuove iniziative bensì comprenderle, giudicandole positive ed utili; dovrà percepire quindi un miglioramento della qualità del proprio lavoro, reso più ‘sano’ e ‘sicuro’, grazie all’applicazione delle nuove strategie eco-sensibili, e sentirsi orgoglioso di far parte di una struttura impegnata attivamente nella tutela dell’ambiente. Oltre a procedere per obiettivi graduali, in modo da lasciare il tempo ai dipendenti di comprenderli prima, perseguirli e renderli abitudini poi, occorre fornire loro gli strumenti ed i supporti adeguati per il raggiungimento degli scopi prefissati. È indispensabile, per garantire maggior sicurezza allo staff ed una miglior comunicazione interna, la nomina di un “responsabile verde”: un referente principale che avrà la responsa-

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bilità di coordinare le diverse aree, di verificare l’adeguatezza e la comprensione delle nuove procedure da parte dei collaboratori, di rilevare le difficoltà o il raggiungimento di particolari traguardi, di effettuare le periodiche verifiche. Il candidato ottimale per rivestire tale ruolo dovrebbe dimostrare: > buone conoscenze operative dell’albergo; > il rispetto di e da tutto lo staff; > coinvolgimento alle iniziative ambientali; > tutto il sostegno necessario da parte del gestore (qualora non decida di esserlo lui stesso). Ovviamente queste caratteristiche sono il terreno fertile per un ruolo da leader, ma per diventare davvero tale il “responsabile verde” deve attenersi lui stesso alla nuova gestione, rapportarsi adeguatamente ai colleghi ed essere molto presente nel contesto operativo quotidiano. Per la conoscenza del personale, dei compiti, della logistica e per i frequenti contatti con i diversi reparti, la figura ideale per diventare il responsabile verde potrebbe essere il capo ricevimento. Il ruolo del leader non si esaurisce comunque attraverso la presenza, una buona informazione e verifiche assidue, ma implica il riuscire a coinvolgere nel progetto tutto lo staff, quasi appassionarlo. Affinché ogni cambiamento non sia sentito come un peso, i collaboratori devono poter agire perché lo vogliono, non solo perché devono. Il sentirsi parte integrante di un progetto condiviso, con un’ottica di rispetto dell’ambiente e di sensibilità verso il miglioramento della qualità della vita e del lavoro, contribuisce certamente al raggiungimento dell’obiettivo. Solo attraverso la motivazione dei collaboratori si può ottenere da loro la costanza del proprio buon operato. Infine, anche il gestore stesso potrà stimolare il coinvolgimento durante le riunioni con il personale o con i responsabili del reparto, ricordando loro gli obiettivi da raggiungere ed incentivandoli con i vari mezzi a disposizione ad aderire alla gestione ambientale. Il gestore ha la responsabilità di introdurre e spiegare le iniziative, chiedendo la partecipazione di tutto lo staff attraverso commenti ed idee, soprattutto in merito ai possibili ostacoli preventivabili che possano impedire il raggiungimento degli obiettivi, creando quindi demotivazione; i suggerimenti e le considerazioni dei collaboratori forniscono di solito le modalità più efficaci per risolvere i piccoli inconvenienti che potrebbero ostacolare l’applicazione quotidiana delle mansioni.

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Un’iniziativa importante è rappresentata dalla stesura di un decalogo ambientale per lo staff dell’hotel, che il gestore può introdurre e appendere in ogni stanza di incontro del personale (spogliatoi, locali ricreativi), per ricordare la mission e sensibilizzare ai corretti comportamenti. Inoltre, una volta consolidate queste nuove condotte eco-sensibili e raggiunti quindi alcuni obiettivi, diventa possibile esporre in hotel lo stesso documento, o uno similare, per sensibilizzare e coinvolgere anche i clienti ed accrescere la partecipazione da parte dello staff che verifica quanto seriamente si consideri il progetto. Di seguito è proposto un esempio di decalogo ambientale: Il Decalogo ambientale: 1. Gettiamo tutti carta, vetro e plastica nei rispettivi raccoglitori. 2. Conosciamo l’importanza delle tre R: ridurre, riutilizzare, riciclare. 3. Conosciamo appieno le iniziative ambientali attuate dall’albergo. 4. Ricordiamo sempre di spegnere le luci e le attrezzature quando non servono. 5. Utilizziamo l’acqua in modo coscienzioso: chiudiamo bene i rubinetti e teniamoli aperti solo per il tempo necessario. 6. Dosiamo adeguatamente i detergenti e tutti i prodotti in genere. 7. Rispettiamo le norme di sicurezza sul lavoro. 8. Riferiamo tempestivamente ogni sospetto di guasto alle strutture. 9. Promuoviamo i prodotti freschi e locali. 10. Incoraggiamo la collaborazione dei clienti con il buon esempio e le corrette informazioni. Il decalogo riguarda la condotta di ogni membro dello staff, mentre possono essere redatti per ogni singolo ruolo alcuni mansionari specifici in cui si spiegano le procedure quotidiane eco-sensibili che devono essere inserite o sostituite a precedenti azioni; in sintesi si specifica come, cosa, quando e dove riguardo allo svolgimento del lavoro: il personale deve capire bene a quali comportamenti deve attenersi per ridurre i consumi, minimizzare le spese, etc. I mansionari operativi devono essere presentati ed adottati come strumenti che facilitano allo staff la comprensione e l’applicazione delle operazioni di lavoro, quindi la loro stesura deve essere attenta e prevedere il contributo dei diversi capi reparto, in modo che le azioni eco-sensibili siano realmente applicabili e il conseguente servizio efficace ed efficiente. Il mansionario sarà introdotto al personale da parte del gestore e modificato in caso di ulteriori accorgimenti: deve essere insomma uno strumento operativo flessibile e non una ‘tavola dei comandamenti’. Una copia per ogni reparto può essere esposta nelle sale del personale, nel back office, nella lavanderia etc.

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È responsabilità del gestore anche informare e formare inizialmente lo staff, attraverso riunioni periodiche ed un’attenta supervisione del lavoro. Ecco, quindi, la necessità di saper comunicare con i propri collaboratori per fornire loro gli strumenti che permettano una piena ed effettiva collaborazione. Quali possono essere i modi migliori per trasmettere al personale l’impegno dell’azienda e l’intento dell’albergatore? > Spiegare le ragioni che hanno motivato la scelta di condotte eco-sensibili. > Fare in modo che il personale possa sperimentare e giudicare in prima persona l’utilità, il valore e l’efficacia dei nuovi prodotti/servizi offerti dall’albergo (utilizzo di campioni gratuiti da parte del personale, verifica delle riduzioni dei costi nelle bollette con tutto lo staff, ecc.). > Organizzare corsi di formazione per insegnare ai propri collaboratori a comunicare al cliente l’attenzione all’ambiente da parte dell’albergo e le eventuali conseguenze (anche per la salute ed il benessere individuale) nel caso in cui le misure, introdotte attraverso la politica di gestione ambientale, non siano adottate. > Elaborare un piccolo manuale di gestione che individui le procedure più corrette, le mansioni ed i compiti all’interno della struttura e, possibilmente, anche chi deve svolgerli, con alcune informazioni di base sul rispetto ambientale ed i consumi energetici. È sempre importante inizialmente prediligere la comunicazione e l’attuazione di azioni che adempiono alle legislazioni locali. Non dovrà mancare, ad esempio, un opuscolo informativo sui rifiuti urbani pericolosi che non devono essere assolutamente gettati nella normale pattumiera, ma smaltiti attraverso una raccolta differenziata che può prevedere, a seconda delle città: > la raccolta porta a porta su richiesta, > il trasporto ai Centri di Raccolta in appositi contenitori, > il trasporto in punti precisi del territorio comunale nel giorno dedicato alla raccolta. Rifiuti urbani pericolosi secondo il Ministero dell’Ambiente: pile esaurite, medicinali scaduti, bombolette spray con gas infiammabile, colle, cere sintetiche per legno, acetone e diluenti, prodotti antitarlo, tinture per scarpe, smacchiatori, isolanti, solventi, acidi, adesivi, antiruggine, petrolio, acquaragia, antiparassitari, trielina, topicidi, diserbanti, battericidi e insetticidi. Schede con informazioni tecniche come le precedenti costituiscono un ottimo supporto per la formazione del personale e dovrebbero essere tenute a sua disposizione; risultano molto utili

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anche supporti visivi per la comprensione di alcuni concetti e la loro memorizzazione. Potete quindi distribuire allo staff, riguardo ai consumi energetici, per esempio, gli opuscoli informativi dell’Enea, semplici ed utili; o creare voi stessi del materiale che possa riassumere in breve e “a colpo d’occhio” alcuni atteggiamenti e filosofie ambientali. Ecco qualche esempio:

…. Ripensare! Esistono approcci specifici per la gestione dei rifiuti che risultano estremamente intelligenti, utili ed ecologici. Lo slogan “riduci, ricicla, riusa” riassume le basi per raggiungere la minimizzazione dei rifiuti e del loro impatto ambientale. RIDURRE: l’approccio più efficace e conveniente risulta essere soprattutto il ridurre i rifiuti prima che entrino nella struttura, poiché si limitano le materie prime in deposito, gli acquisti possono essere più economici (è il caso della riduzione di involucri ad esempio), inoltre c’è un ulteriore risparmio nella rimozione di rifiuti. Acquistare dunque solo quello che è necessario, nei tempi prestabiliti ed evitando tutto quello che sembra inutile, sempre nel rispetto alla bontà dei prodotti. RIUSARE: cercare di trovare un altro uso ad ogni materiale una volta che ha terminato il ciclo del suo utilizzo prestabilito, evitando semplicemente di gettarlo via. Potete sempre donare il materiale alla comunità (es. Caritas) risparmiando sui costi di magazzino, quelli di rimozione e soprattutto acquistando una buona immagine nei confronti dei residenti locali. Un esempio di riutilizzo sono ad esempio tovaglie e lenzuola usurate, impiegate come stracci per le pulizie. RICICLARE: molto dipende dall’organizzazione locale e dagli acquirenti di particolari aree, ma un hotel può arrivare a riciclare circa il 50% dei rifiuti, dopo che le strategie di riduzione e riuso sono state già applicate. I materiali più usati per il riciclo possono essere: carta, giornali, cartone, elenchi telefonici, vetro, plastica e contenitori di metallo per alimenti, ecc., portati in centri di raccolta, selezione e riciclo. Anche i rifiuti di alimenti, oltre ad essere condotti in centri di raccolta e compostaggio, possono essere ceduti a fattorie vicine e persino il materiale edile da costruzione, ricavato da ammodernamenti o ristrutturazioni, può essere riciclato.

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A titolo informativo potete rendere visibili i dati medi della produzione di rifiuti:

RIFIUTI PRODOTTI Scarti di cucina Carta e cartone Vetro Plastica Batterie e pile Lampadine Detergenti

REPARTO Cucina Tutti i reparti Cucina, piani, breakfast Cucina, piani, breakfast Piani Manutenzione piani Piani, sala, cucina, breakfast

QUANTITÀ STIMATA % 75 10 5 7 0,5 1,5 1

Fonte: Turismo d’Italia - stime per un albergo di 50 camere

Altrettanto utili sono le affissioni come memorandum:

PER LA RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI, ricordiamoci: quando lasciamo una stanza... spegniamo tutte le attrezzature e le luci e assicuriamoci che l’aria condizionata/il riscaldamento siano spenti. Apprezziamo ogni piccolo aiuto.

Poster come questi potrebbero essere affissi nelle aree di uso comune per ricordare a cameriere, receptionist o manutentori il risparmio energetico. Nella lavanderia, inoltre, potrebbe essere attaccato un poster specifico relativo alla temperatura di lavaggio obbligatoria non superiore ai 60°. In cucina invece un promemoria tipo:

Ricordiamoci di spegnere tutte le attrezzature quando non sono in uso PER LA RIDUZIONE DEL CONSUMO IDRICO: Per le cameriere ai piani sarebbe utile poter apporre un adesivo ai carrelli che ricordasse: Durante le pulizie delle camere utilizziamo acqua nei secchi

PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA: Nel nostro Hotel viene fatta la raccolta differenziata per carta-vetro-plastica. Ogni piccolo aiuto è apprezzato.

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RACCOLTA DIFFERENZIATA: marrone per la carta verde per il vetro celeste per la plastica

Inoltre per il reparto RICEVIMENTO potrebbe essere utile poter appendere un poster ben visibile anche ai clienti, che ricordi il motivo per cui viene recuperata la carta:

Salviamo un albero Ricicliamo la carta!

Al gestore, così come al ‘responsabile verde’, spetta anche il compito di offrire sostegno a tutto lo staff: spesso una chiara informazione iniziale e la vostra presenza non punitiva di fronte alle possibili difficoltà creano già un ottimo terreno di lavoro. Per sostegno si intende la disponibilità a far sì che i collaboratori possano lavorare al meglio: dunque anche fornire loro le attrezzature più adeguate. Ad esempio, rispetto all’intento del gestore di servirsi di acqua in secchi piuttosto che farla scorrere nei lavelli per ridurre il consumo idrico durante le pulizie delle camere, le cameriere potrebbero lamentarsi per un insufficiente numero di secchi a disposizione. Va da sé che la priorità conseguente in questo caso è acquistare tempestivamente un’adeguata attrezzatura: un secchio per ciascuna cameriera, in questo caso, è il minimo del sostegno che si possa dare loro! Mantenere continuamente alto il coinvolgimento del personale è un compito impegnativo; per dimostrare entusiasmo il personale deve avere presente ogni volta gli obiettivi da raggiungere, oltre a credere in quel che fa e nell’albergo. Dovrete essere voi perciò a mostrare per primi impegno e leadership. Date sempre il buon esempio, dimostrate interessamento alle iniziative, parlate dei risultati raggiunti ed esponeteli in bacheca, rendete la “sensibilità ambientale” la vostra e la loro nuova cultura. L’informazione e la formazione dello staff rispetto alle nuove procedure ambientali devono essere necessariamente seguite da verifiche periodiche: un monitoraggio giornaliero delle azioni condotto dai capi reparto, ed uno a cadenza settimanale condotto dal responsabile verde, il quale raccoglierà lamentele, suggerimenti e terrà in considerazione i progressi e le difficoltà riferite dai capi reparto; tutto sarà poi riferito al gestore che, almeno mensilmente, deve comunicare allo staff i progressi ottenuti. La verifica dei risultati implica quindi più livelli e tempi di attuazione: monitorare il progresso periodicamente (quotidianamente, settima-

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nalmente, mensilmente) ed effettuare una verifica annuale, ripetendo la “verifica verde”. Il monitoraggio prevede regolarità e frequenza per permettere rapide manovre correttive, in caso di cambiamenti che debbano essere apportati al più presto. Il consumo di energia ed acqua dovrebbe essere monitorato infatti inizialmente ogni settimana, anche attraverso la lettura dei contatori ed utilizzando semplicemente schede pre-stampate dove annotare i dati. Specialmente nel primo periodo, quando il progresso sembra lento e le comunicazioni devono essere il più chiare possibili, potreste trovare utile tenere incontri con lo staff ogni 15 giorni per cercare di risolvere i problemi più importanti e dimostrare la vostra piena disponibilità. La verifica annuale serve per riassumere concretamente il progresso avvenuto; può essere svolta dal responsabile verde e affrontata come un piccolo report, con allegati gli obiettivi prioritari per ogni reparto. È possibile comunque in questa fase avvalersi dell’aiuto di professionisti per ottimizzare i risultati. La verifica dovrebbe prevedere: > una ripetizione della “verifica verde” per stabilire il progresso e rifissare le priorità d’azione; > un sommario dei risultati da confrontare con gli obiettivi e le scadenze prefissate; > incontri con il personale interessato per identificare le difficoltà che si sono sviluppate, i successi raggiunti e le raccomandazioni per azioni future. Questo processo di ulteriore valutazione è indispensabile: individua le aree problematiche, gli strumenti per affrontarle ed evitarle, e l’approccio più appropriato per una gestione ecosensibile della vostra azienda. Sulla base di tutto questo potrete iniziare ad effettuare piani di azione per l’anno seguente e così via ogni anno. Il monitoraggio delle iniziative permette anche una corretta valutazione delle performance dei collaboratori e quindi l’applicazione di premi ed incentivi: in questo caso più che mai, al fine di ottenere dal personale le migliori prestazioni, risulta infatti vincente una politica premiante per chi si impegna, piuttosto che punitiva per chi non adempie ai compiti. Una buona iniziativa potrà essere l’offerta di un riconoscimento particolare (un premio) per colui che si distinguerà in iniziative verdi, con proposte interessanti o un particolare impegno. Una volta al mese può essere effettuata una riunione dove tutto lo staff è chiamato a partecipare. In quel momento, ad unanimità, si eleggerà il collaboratore che si è distinto durante

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il mese per iniziative verdi, impegno e idee, contribuendo alla gestione ambientale; il suo impegno meriterà un riconoscimento speciale. L’esposizione di una targhetta con il suo nome porterà sia lo staff che i clienti a conoscenza dell’iniziativa, percependone perciò ancora una volta la serietà.

Il più verde del mese The greener of the mounth Congratulazioni!!! Il tuo impegno è stato premiato

Oltre alla targhetta, poi, si possono stabilire premi sotto forma di buoni pasto, ingressi gratuiti a locali, prodotti tipici, etc., disponibili anche per altre iniziative o comportamenti ‘verdi’ (al dipendente che utilizza la bicicletta, a quello che comunica meglio ai clienti le strategie eco-sensibili attuate o che li invita in modo convincente ad utilizzare i mezzi pubblici, ecc.). Anche gli incentivi economici possono essere adottati per stimolare un maggiore impegno: ad esempio un euro per ogni prodotto biologico venduto o per ogni ordinazione dal menu locale (se avete deciso di valorizzare i piatti tipici locali con un apposito menu da proporre quotidianamente o solo in alcuni giorni). Le idee possono essere tante in base alla vostra creatività, alla tipologia di albergo che gestite e, ovviamente, allo staff. Non devono tuttavia mancare i complimenti espressi pubblicamente, se meritati, ed i semplici, importantissimi, “grazie” per una buona idea o un lavoro ben fatto. Riuscendo a trovare le giuste modalità per premiare i vostri collaboratori, per coinvolgerli nelle iniziative e per incentivare quindi la loro responsabilità, potreste permettervi di ridurre al minimo il ricorso a procedure di controllo. Non dimenticate mai quindi che nessuna strategia di marketing o iniziativa, soprattutto se di tipo ambientale, può avere successo se non prevede il coinvolgimento del personale. Se ciò è vero per le aziende produttive, lo è a maggior ragione per le strutture ricettive nelle quali lo staff è l’interfaccia principale fra la struttura ed il cliente. È il personale, infatti, che accoglie l’ospite e lo guida alla scoperta dell’albergo e dei suoi servizi; è sempre lo staff che fornisce al cliente le spiegazioni necessarie a soddisfare la sua curiosità sulla politica di gestione ambientale adottata dall’albergo. Quale modo migliore di comunicare potrebbe sostituirsi

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alla possibilità di impegnare personale coinvolto negli obiettivi dell’azienda, in grado di fornire informazioni chiare e, allo stesso tempo, esaustive alla clientela?

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5. Eco-marketing in albergo

“Bisogna sempre giocare lealmente, quando si hanno in mano le carte vincenti”. Oscar Wilde Decidere di attuare una politica di marketing ambientale equivale ad una scelta estremamente responsabile, qualsiasi sia l’impresa che la realizzi. Non si tratta, infatti, solo di un semplice strumento di comunicazione. Affinché la via intrapresa possa risultare realmente vincente, occorre che ci sia una profonda coerenza fra ciò che l’impresa fa e ciò che essa dice di fare, vale a dire ciò che comunica all’esterno. Occorre che i messaggi siano semplici, chiari e veritieri. Cosa significa in concreto per un albergo fare Marketing Ambientale? Elemento basilare è la capacità dell’albergatore di gestire in modo effettivamente eco-sensibile la propria struttura, di offrire cioè un prodotto/servizio “verde”, per il quale l’impatto ambientale legato alle diverse fasi di realizzazione sia ridotto al minimo. Nel caso di un albergo, il servizio offerto è un insieme quanto mai vario e complesso di elementi, che globalmente determinano la soddisfazione finale del cliente; ciò implica l’assunzione di un approccio integrato nella gestione ambientale, che coinvolge dunque un elevato numero di variabili. È sempre rilevante evidenziare in questa prospettiva gli aspetti relativi all’attività di comunicazione e di promozione svolta dagli alberghi che adottano, a diversi livelli di coinvolgimento, politiche di gestione ambientale. 5.1 Strategie di eco-marketing La comunicazione di atteggiamenti eco-sensibili è senza dubbio uno degli elementi più importanti, fra quelli che vengono ormai comunemente definiti strumenti del Green Marketing Mix. L’obiettivo primario del Green Marketing Mix è far percepire ai clienti la differenza esistente fra i vostri prodotti e quelli della concorrenza. La comunicazione è dunque, in questo caso, diretta all’esterno, verso un cliente che potrà essere un ospite affezionato, abituale dell’hotel, oppure potenziale. L’ospite può essere a conoscenza dell’impegno innovativo perseguito all’interno della struttura e può aver scelto il suo soggiorno in conseguenza ad esso. Tuttavia il cliente potrebbe anche non esserne a conoscenza: in questo caso spetta all’albergatore ed al personale fornire le necessarie informazioni, senza intimorirlo o cercare un suo coinvolgimento forzato.

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In ogni caso la comunicazione di atteggiamenti eco-sensibili deve sempre soddisfare alcuni requisiti chiave: > l’ospite deve essere informato delle caratteristiche ambientali dell’albergo e dei servizi offerti; > la comunicazione della politica intrapresa dall’albergo deve avvenire sempre in modo chiaro, semplice, credibile e concreto; > l’ospite deve conoscere quali sono le modalità attraverso le quali può contribuire attivamente alla politica dell’albergo; > la comunicazione deve essere fornita in modo tale da far percepire all’ospite che il livello di qualità del servizio offerto ed il comfort non sono in alcun modo intaccati dall’impegno ambientale dell’albergo, che aumenta invece il benessere del soggiorno. Il consumatore, infatti, anche quando è attento alle tematiche ambientali ed è spesso disposto a pagare di più per acquistare un prodotto ‘verde’, ben difficilmente vuole rinunciare alla qualità del servizio ed alla funzionalità dei prodotti; > la comunicazione e la promozione eco-sensibile, per essere veramente credibili, devono servirsi di strumenti che siano coerenti all’immagine di struttura responsabile dell’ambiente che si vuole dare all’albergo. Come si possono tradurre queste linee guida in suggerimenti operativi? In situazioni come questa, innanzitutto, l’albergatore non deve porre freni alla sua creatività, ma servirsi della propria capacità imprenditoriale per sensibilizzare i clienti (attuali e potenziali) alle questioni ambientali e, parallelamente, emergere sulla concorrenza. > Un buon suggerimento potrebbe essere, dunque, la preparazione di una piccola guida che indichi tutti i servizi che l’albergo è in grado di offrire, evidenziando quelli generalmente considerati fondamentali per un albergo eco sensibile: > raccolta differenziata dei rifiuti, > utilizzo di materiali riciclati e/o riciclabili, > accorgimenti per il risparmio idrico ed energetico, > disponibilità di mezzi di trasporto alternativi alla macchina: biciclette, macchine elettriche, collegamenti con navetta o servizio car sharing (disponibilità di mezzi di trasporto a ridotto impatto ambientale adottati insieme da più alberghi), > offerta di cibi provenienti da coltivazioni biologiche, ecc.

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> Affinché la comunicazione eco-sensibile non venga percepita come uno slogan privo di significato, essa deve essere coerente con se stessa. La guida ai servizi redatta dall’hotel, al pari di ogni altra brochure dell’albergo, menù compresi, dovrà obbligatoriamente essere stampata su carta riciclata o, per lo meno, su carta non sbiancata con cloro; stessa cosa per i cartoncini informativi sugli atteggiamenti di rispetto ambientale, sparsi per gli ambienti della struttura a titolo di memorandum. Anche i cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti, dunque, seguendo la stessa ottica, non saranno in plastica ma in cartone riciclato. > L’informazione corretta e puntuale sull’impegno ambientale dell’albergatore e dei suoi collaboratori è necessaria perché questo non sia vanificato in breve tempo e affinché lo stesso cliente possa partecipare attivamente alla sua realizzazione. Come? Con comunicazioni orali e scritte (adesivi, cartoncini) brevi, tempestive ed efficaci, spiritose o ‘impegnate’, a seconda dello stile più adatto all’albergo. La cosa importante è che siano chiare, meglio se arricchite con riferimenti visivi (logo, disegni, simboli) riguardanti l’ambiente. Se, ad esempio, la struttura è stata dotata di riduttori di flusso dell’acqua per gli scarichi dei WC è necessario che il cliente ne sia informato (magari con un adesivo posto sulla parete del bagno che riassuma tutti gli accorgimenti presenti nella stanza), onde evitare che continui ad attivare ripetutamente lo scarico pensando ad un non corretto funzionamento dell’impianto. > I comportamenti a favore della qualità ambientale devono sempre arricchire la qualità del soggiorno del cliente in albergo, lasciandogli una sensazione di benessere e di soddisfazione generale. Nell’ipotesi in cui egli sia già un consumatore attento alle ripercussioni generate sull’ambiente dai prodotti/servizi da lui acquistati, sarà più facile per il responsabile dell’albergo trasmettergli l’importanza dell’impegno intrapreso. Nell’ipotesi in cui invece non lo sia, sarà compito dell’albergatore e dello staff sensibilizzarlo su queste tematiche. L’enfasi posta sugli aspetti ecologici della gestione dell’albergo non dovrà, comunque, mai oscurare la qualità complessiva dei servizi offerti, onde evitare che l’attenzione posta alle tematiche ambientali possa essere interpretata come un’abile manovra per occultare inefficienze che il cliente considera ben più importanti. Può essere utile verificare il livello di qualità percepito dal cliente attraverso domande (differenziate per qualità ambientale e generale dei servizi) poste in modo diretto agli ospiti fedeli, o, per tutti, attraverso un questionario valutativo che preparerete e consegnerete agli ospiti nell’ultimo giorno di permanenza; per incentivarne la compilazione a coloro che lo restituiranno compilato potrete regalare un gadget. Provate anche annualmente a chiedere a tutto il vostro staff - i clienti interni - di compilare lo stesso questionario (meglio se in forma anonima in tal caso), verificherete così se le percezioni della qualità offerta siano coerenti ed omogenee. Potete poi chiedere ai collaboratori anche consigli spontanei per migliorare lo strumento del questionario.

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> Per le attività promozionali vengono spesso adottati gadget e omaggi, in questo caso è necessario optare per versioni ‘verdi’ o ecocompatibili: via libera a pubblicazioni ecologiche, oggetti di artigianato locale, borse di tela naturale con il logo dell’albergo, raccolte di ricette naturali, regionali o dello chef (su supporto cartaceo riciclato o ecologico), ecc. Se temete inoltre di avere acquistato troppo in abbondanza un prodotto biologico locale (dolcetti secchi, legumi..) e quindi di non usarlo per tempo, perché non tenere una scorta di sacchettini in carta riciclata alimentare o in stoffa per confezionare graziosi omaggi per gli ospiti? Potete chiuderli con un nastrino a cui avvolgere una spiga di grano: di sicuro effetto ed acquistabili ad un costo minimo. Potete inoltre mettere a disposizione all’interno della vostra struttura spazi pubblicitari, informativi ed espositivi (magari con offerta di materiali riciclati ed ecocompatibili), a soci, fornitori, cooperative agricole e aziende che abbiano una spiccata sensibilità ecologica. > I clienti interessati alle questioni ambientali, ma poco ‘attivi’ in merito, spesso gradirebbero informazioni concrete e spunti per acquisire e portare a casa propria qualche nuova buona abitudine. È un’idea utile ed interessante prevedere un opuscolo, redatto appositamente per i clienti, contenente alcuni consigli in merito al risparmio energetico ed al rispetto dell’ambiente da poter attuare facilmente anche a casa, seguendo quindi il vostro buon esempio. Prendete spunto dai seguenti suggerimenti:

Eco Hotel. Suggerimenti per sostenere l’impegno eco-sensibile a casa vostra come in albergo > Fate attenzione a perdite o rumori insoliti di rubinetti o toilettes; > Spegnete la TV e le luci quando lasciate le stanze e non lasciate gli elettrodomestici in stand by quando siete fuori casa; > Riducete la temperatura di aria condizionata/riscaldamento di notte e quando uscite di casa; > Chiudete il rubinetto mentre vi lavate i denti; > Preferite la doccia al bagno in vasca; > Riempite il lavandino d’acqua prima di radervi; > Mantenete la temperatura di lavaggio sotto i 60° e non superate le dosi indicate dei detersivi; > Adottate la raccolta differenziata almeno per CARTA, VETRO, PLASTICA E ORGANICO; > Raccogliete separatamente PILE, MEDICINALI SCADUTI, BOMBOLETTE SPRAY, VERNICI; > Preferite alimenti freschi, locali e di stagione.

> Sono tante le forme di comunicazione e di promozione possibili e coerenti con l’immagine eco-sensibile di un albergo. Ad esempio, potete diventare la sede di conferenze, di rilevanza locale, nazionale od internazionale, in merito alle tematiche ambientali; oppure ospi-

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tare mostre sui prodotti naturali e gastronomici tipici della regione in cui la struttura è localizzata; è possibile anche organizzare gite od escursioni nei dintorni (naturalistiche, ornitologiche, faunistiche, culturali), in collaborazione con enti che garantiscano il rispetto dell’ambiente naturale in cui si svolgono; anche le gite ad aziende agricole biologiche in collina, dove poter acquistare prodotti tipici e sani, interessano ai clienti e contribuiscono a valorizzare la cultura locale. > Attraverso particolari mezzi di promozione è possibile sostenere un turismo etico e “solidale”: è il caso ad esempio di prodotti utilizzati dall’albergo ed eventualmente messi in vendita dallo stesso, provenienti dal mercato ecosolidale, come cioccolata, caffè e zucchero, che sono oltretutto ottimi. Alcuni albergatori inoltre stanziano una percentuale dei ricavi dalla vendita di biglietti per parchi tematici o altro, per arricchire di piante i giardini o le vicine zone verdi. > Per destagionalizzare l’offerta alcune idee possono riguardare i fine settimana a tema, con corsi organizzati all’interno dell’albergo: cucina macrobiotica, come fare il pane in casa, suggerimenti per il risparmio energetico, tecniche di respirazione e di rilassamento, insomma, via libera alle vostre idee e alla vostra immaginazione. Anche i percorsi enogastronomici locali, già accennati, sono ideali per valorizzare il territorio e creare contatti con aziende che lavorano per l’ambiente e grazie ad esso, come voi. > È possibile promuovere le iniziative, e la vostra struttura, attraverso “comunicati stampa” inviati via fax o e-mail ad alcune testate giornalistiche di settore; in questo caso è importante comunicare l’evento a settimanali o mensili, rispettivamente uno o tre mesi prima della sua attuazione. Organizzate quindi un indirizzario di giornalisti ed organi di informazione specializzati, definite ogni volta in modo chiaro e non prolisso quello che volete rendere noto, spiegate gli obiettivi delle iniziative articolando il messaggio secondo concetti e punti chiave. > La condotta ambientale del cliente va indubbiamente incoraggiata e motivata con il vostro esempio, motivo per cui la coerenza e l’onestà delle vostre azioni sono quindi fondamentali. Perché i clienti dovrebbero riutilizzare gli asciugamani? In nome di una coscienza ambientale. Chi ci guadagna? L’ambiente certamente e l’albergatore di sicuro! Allora perché non destinare ad iniziative per l’ambiente parte del risparmio conseguito, rendendone conto direttamente al cliente? In fondo è soprattutto grazie a lui che le vostre iniziative possono riuscire. Potete anche destinare quei risparmi a ristrutturazioni dell’albergo che favoriscano il benessere ambientale, o arricchire il giardino con piante e fiori locali indicandone il nome specifico: un piccolo giardino botanico mediterraneo! Anche all’interno dell’edificio le piante sono gradite

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ed in sintonia con l’amore per la natura; coltivate attraverso l’idrocoltura non richiedono poi molte cure e contribuiscono alla depurazione e alla climatizzazione dell’aria interna. Questi semplici esempi sono soltanto un’idea delle molteplici possibilità che la fantasia e lo spirito d’iniziativa di un albergatore possono creare, e non esauriscono certamente l’ampio ventaglio di iniziative possibili. Tuttavia, come non esiste una “ricetta” valida e universale per ogni realtà alberghiera, allo stesso modo non è detto che gli interventi delineati in precedenza garantiscano in assoluto un comportamento dell’azienda ineccepibile da un punto di vista ambientale. Alcuni degli esempi citati riportano azioni che normalmente dal cittadino medio vengono considerate sinonimo di attenzione all’ambiente; è comunque molto facile naufragare nei luoghi comuni. Quello che garantisce la riuscita nel comunicare un’immagine di albergo attento all’ambiente è la coerenza, la costanza e la serietà delle azioni, tenendo conto che alcune, a livello ambientale, sono prioritarie rispetto ad altre. Così, se anche tutte le comunicazioni e gli stampati sono in carta riciclata, il menù è macrobiotico, ma le vostre pile scariche vengono buttate insieme agli altri rifiuti, certamente l’immagine che fornite è solo una bella ‘verniciata di copertura’ che prima o poi si sgretolerà. È importante quindi mettere in atto le misure prioritarie di rispetto ambientale e di risparmio energetico, fare in modo che diventino buone abitudini e, solo dopo aver raggiunto questo fondamentale obiettivo, passare ad utilizzare gli atteggiamenti eco-sensibili come strumenti di marketing. Infine ricordate sempre che ogni forma di comunicazione al cliente, lungi dall’evocare un ‘fanatismo ambientalistico’, deve semplicemente fornire l’occasione di fare qualcosa per l’ambiente in cui si vive: al cliente rimane la totale libertà di scelta sul collaborare o meno con voi, senza per questo essere discriminato nel caso decida di non farlo. L’ospite, qualora lo voglia, deve quindi sentirsi libero anche di sprecare; tuttavia la percezione di un ambiente che fa sentire i clienti maggiormente curati e coccolati, porterà più facilmente al suo rispetto. La sensibilità ambientale non si sposa con rigide imposizioni e regole, inoltre, come Epicuro saggiamente insegna, spesso “il divieto non significa necessariamente astensione, ma la pratica sotto forma di trasgressione”. 5.2 Alcuni strumenti specifici “Gli uomini si fidano delle orecchie meno che degli occhi”. Erodoto È già stata in precedenza sottolineata l’importanza del curare tutti gli strumenti comunicativi utilizzati, per valorizzare le vostre iniziative così come la vostra immagine. I supporti informativi possono essere un modo efficace per stimolare la collaborazione dei clienti verso azio-

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ni eco-sensibili, ma anche diventare veri e propri strumenti di marketing. Vengono ora proposti alcuni esempi di materiale informativo che può essere creato su misura delle vostre iniziative. Il nostro hotel aderisce all’iniziativa ECO HOTEL per una sensibilizzazione ambientale ed una corretta gestione eco-sensibile. All’arrivo in hotel i nostri clienti saranno informati della nostra gestione ambientale. Benvenuti in un ECO HOTEL

Questo cestino è destinato alla raccolta della carta

IO RACCOLGO LA PLASTICA!!!

Principalmente le nostre iniziative si indirizzano alla: > riduzione dei rifiuti e raccolta differenziata > uso di materiale riciclabile e riciclato > riduzione dei consumi idrici e elettrici > offerta di cibi biologici

All’interno delle nostre camere, troverete dei cestini che avranno questa etichetta... contribuite alla nostra iniziativa !!!

Accanto troverete un altro cestino destinato a qualcosa di diverso ...

invece avrete la possibilità di scegliere tra i nostri prodotti BIOLOGICI LOCALI... pronti a darvi un dolce risveglio !!!!

Inoltre partecipiamo attivamente ad iniziative tipo AL MARE IN BICI per abbandonare la macchina e ridurre il traffico e lo smog !!!

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È possibile considerare l’idea di legare l’immagine del vostro albergo a quella di associazioni (come Legambiente) o tour operator specializzati nella sostenibilità ambientale, questo offre maggiori garanzie ai clienti e visibilità a voi, con il vantaggio di ricevere prevalentemente ospiti già sensibilizzati alle politiche ambientali. Pensate che da oltre cinque anni esistono tour operator che richiedono obbligatoriamente agli alberghi convenzionati di aderire a norme e comportamenti per la sostenibilità ambientale. Gli albergatori devono dunque, prima di poter stipulare il contratto, comunicare al T.O. lo stato della propria gestione ambientale e del contesto territoriale circostante; durante il soggiorno i clienti sono inoltre pregati di compilare schede valutative che riferiscono al T.O. l’effettivo livello di qualità ambientale offerto dall’albergo. A titolo d’esempio, di seguito è inserito quello che la TUI applica da anni.

CRITERI AMBIENTALI TUI Il tour operator tedesco TUI (Touristik Union International), uno dei maggiori al mondo, con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente tedesco, ha sviluppato una scheda tecnica con tanto di domande che devono essere compilate dagli operatori dell’ospitalità, per informarsi sui luoghi di vacanza e garantire ai loro clienti la qualità ambientale. Il controllo sullo stato ambientale dei luoghi di vacanza inizia con “l’analisi delle acque e della qualità delle spiagge, con il controllo degli impianti di depurazione e delle discariche e termina con le misure di risparmio di energia e acqua adottate dagli hotel”. Tutti gli hotel con i quali la TUI stipula contratti sono quindi sottoposti a controlli riguardanti la sostenibilità ambientale. Qui di seguito le principali aree indagate: 1. Qualità dell’acqua balneabile e della spiaggia: Qualità secondo lo stato visibile e olfattivo? Si eseguono regolarmente analisi dell’acqua? Spiagge pulite e curate? Raccolta dei rifiuti regolare? Bandiera blu europea? Bagni pubblici, docce? Divieto d’accesso per cani e macchine? 2. Rifornimento e risparmio di acqua: Provenienza dell’acqua potabile e quantità? Qualità dell’acqua potabile? Controlli regolari? Si eseguono misure di risparmio dell’acqua? Esistono campagne di informazione per la riduzione dei consumi idrici? Riutilizzo di acqua depurata di scarico?

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3. Smaltimento e riutilizzo dell’acqua di scarico: Depuratori (tipologia e capacità)? Fosse settiche? Dove vengono condotte esattamente le acque di scarico? Come e dove vengono smaltiti i fanghi/residui dei rifiuti? 4. Smaltimento e diminuzione dei rifiuti: Raccolta regolare dei rifiuti? Depositi abusivi dei rifiuti? Raccolta differenziata? Possibilità di riciclaggio nella zona? Trattamento di rifiuti speciali? 5. Fornitura e risparmio energetico: Utilizzo di energie rinnovabili? Esistono misure per il risparmio energetico? Campagne di informazione? 6. Traffico, aria, rumore e clima: Emissioni dannose provenienti da industrie, traffico, inceneritori? Si eseguono regolarmente analisi dell’aria? Misure per ridurre il traffico? Zone pedonali a traffico ridotto? Misure per la riduzione dell’inquinamento acustico? Effetti visivi connessi ad una alterazione del clima? 7. Paesaggio ed edificazione: Aspetto del paesaggio? Cura del paesaggio? Esistono aree verdi, parchi, giardini pubblici? Analisi della compatibilità ambientale? Concentrazione di edifici lungo la costa? Pianificazione urbanistica? L’architettura rispetta i caratteri tipici del luogo? Prevalenza di cemento? 8. Protezione della natura, della fauna e della flora: Aree protette? Parchi naturali? Erosione del territorio? Protezione della flora? Campagne di informazione?

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9. Informazione e offerta ambientale: Materiale informativo di istituzione nazionale/regionale/locale? Bacheche, manifesti, volantini? Gite guidate, seminari, percorsi, passeggiate, piste ciclabili, noleggio di biciclette? 10. Politica e attività ambientali: Politica ambientale nazionale/regionale/locale? Legislazione di protezione ambientale? Esigenze ambientali integrate nello sviluppo turistico? Sono presenti figure di responsabili ambientali? Coscienza e comportamento ambientale della popolazione? Concorsi/premi ambientali? Seminari/conferenze su tematiche ambientali? Progetti ambientali? Le varie informazioni raccolte sui luoghi di vacanza di tutto il mondo vengono inserite dalla TUI nella propria Banca Dati e nei cataloghi di lavoro. I CRITERI TUI PER GLI ALBERGHI > cura dello smaltimento dei rifiuti > erogazione e risparmio dell’acqua > cura e risparmio dell’energia > orientamento ambientale nella gestione degli hotel (qui gioca un importante ruolo l’alimentazione, la pulizia e l’igiene) > qualità delle acque di balneazione e delle spiagge degli hotel > rumori dentro e fuori gli hotel > spazi verdi negli hotel > materiali di costruzione e architettura > informazioni sull’ambiente e le offerte ambientali degli hotel > ubicazione degli hotel La TUI invita i propri clienti a fare attenzione, nella scelta degli alberghi, alla descrizione degli hotel contenuta nel supplemento del catalogo “Guida ai migliori hotel dal punto di vista ambientale”. La TUI inoltre promuove periodicamente riunioni comuni dei responsabili del turismo, autorità ed albergatori per la ricerca di soluzioni comuni e soddisfacenti ai problemi ambientali.

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6. Seguire l’esempio

Qui di seguito sono riportati alcuni esempi di interventi di gestione eco-sensibile riguardanti hotel di tutto il mondo, per far conoscere al lettore/gestore iniziative concrete. La possibilità di poter verificare la fattibilità di azioni eco-sensibili, intraprese da altre realtà, aiuterà a scegliere le più efficaci strategie di rispetto ambientale, con l’opportunità di valutarne anche i risparmi ed i costi. 6.1 Case histories: > La CARTA VERDE degli hotel Questo è un esempio di carta verde di un hotel inglese di media categoria, scritta seguendo i principi fondamentali sul rispetto per l’ambiente e tratta dal libro “Environmental Management for Hotels”. “Noi pensiamo che la nostra attività alberghiera abbia un ruolo importante da svolgere nella protezione e nel miglioramento dell’ambiente, così pure nel contribuire ad uno sviluppo turistico sostenibile nel medio e lungo periodo. A tal fine il nostro hotel si impegna a: > Sostenere buone pratiche ambientali in ogni attività e servizio; > Rispettare la legislazione ambientale vigente; > Ridurre al minimo necessario i consumi di energia, acqua e altri materiali; > Diminuire la produzione dei rifiuti, solidi e liquidi, e nella misura del possibile riutilizzare e riciclare i prodotti e le risorse consumate; > Invitare i propri clienti e fornitori a partecipare al nostro sforzo in favore dell’ambiente; > Collaborare con altre imprese turistiche, enti locali ed associazioni di cittadini nelle iniziative in favore dell’ambiente; > Fornire a tutti i dipendenti la formazione, gli strumenti e le risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi stabiliti; > Informare i clienti, i cittadini e tutte le parti interessate delle politiche e delle pratiche ambientali adottate; > Controllare e registrare con regolarità i propri impianti ambientali, confrontando i risultati con le politiche e gli obiettivi programmati”. > BOTLEY PARK HOTEL and COUNTRY CLUB - Southampton, Inghilterra Esempio simile al precedente, dove gli intenti eco-sensibili vengono chiaramente espressi e resi pubblici, ma non sono solo belle parole!

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L’Hotel Botley Park riconosce di avere una responsabilità, al pari di tutti i cittadini, nel ridurre al minimo il suo impatto ambientale. Ciò contribuirà a migliorare il nostro ambiente a vantaggio delle generazioni presenti e future. A tal fine questa azienda si impegna a: > Usare in modo responsabile ed efficiente le materie prime e ricercare tutti i modi possibili per conservare le risorse della Terra; > Minimizzare la produzione di rifiuti e ridurre l’impatto ambientale favorendo il riciclaggio, il riutilizzo ed il controllo dell’inquinamento; > Includere valutazioni di carattere ambientale nelle decisioni di acquisto, privilegiando quei prodotti, servizi e processi che producono meno danni all’ambiente nel loro ciclo di vita; > Fare opera di sensibilizzazione sui problemi ambientali all’interno della propria organizzazione e più in generale nel contesto locale, nazionale e internazionale; > Lavorare nell’industria del turismo per costruire un futuro ambientalmente sostenibile. Per rispettare questo impegno l’Hotel Botley Park ha realizzato un’analisi ambientale iniziale e attivato una sistematica e strutturata strategia a lungo termine che influenzerà tutte le decisioni. > GRECOTEL - Grecia Il consiglio di amministrazione del Grecotel riconosce il proprio ruolo di azienda leader in Grecia e si impegna a: > Formulare e mettere in pratica un programma di miglioramento ambientale a favore della popolazione locale e dei visitatori stagionali, di incoraggiare gli altri hotel e membri dell’industria turistica a prendere gli stessi impegni; > Proporsi obiettivi realistici, appropriati alla realtà locale, nell’ambito di programmi ai breve, medio e lungo termine; > Ogni prodotto esistente nei Grecotel deve essere riesaminato dal punto di vista ambientale. In nessun caso però un piano di conservazione o di protezione sarà accettato, se questo vorrà dire abbassare il livello di qualità dei servizi già offerti; > Prestare la massima attenzione ai suggerimenti dei collaboratori, degli ospiti e delle altre parti interessate e di utilizzarli per la redazione di programmi adeguati; > Realizzare verifiche periodiche (audit) ambientali (da parte di una società indipendente) dei Grecotel e di diffondere i risultati tramite appositi stage; > Utilizzare materie prime naturali locali e prodotti riciclati, risparmiare energia ed acqua, minimizzare la produzione di rifiuti, controllare l’inquinamento dell’acqua e dell’aria; > Accrescere il livello di consapevolezza dei problemi ambientali della propria organizzazione, dei residenti, degli ospiti dell’hotel, degli azionisti soci;

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> Includere considerazioni di miglioramento ambientale nella progettazione di tutti i nuovi edifici e nei piani di rinnovamento di quelli esistenti; > Controbilanciare i maggiori costi iniziali dei progetti di miglioramento con i vantaggi derivanti dalla gestione dei rifiuti e del risparmio di energia; > Considerare prioritaria sopra ogni altro progetto regionale o generale la conservazione e la protezione del paesaggio, delle riserve naturali e delle risorse storiche situate nelle vicinanze di ciascuno dei Grecotel; > Grecotel si propone di raccogliere informazioni su programmi dello stesso tipo realizzati da altri soggetti dell’industria turistica e da autorità locali, al fine di utilizzare al meglio le risorse disponibili ed evidenziare inutili duplicazioni. > INTER-CONTINENTAL - Inghilterra La catena di hotel Inter-Continental, al servizio dei bisogni degli ospiti e dei collaboratori in tutto il mondo, riconosce la propria responsabilità etica e morale nella protezione dell’ambiente di fronte alle generazioni presenti e future e si sta impegnando per essere tra le prime catene alberghiere in questo campo. Ciò viene raggiunto con l’attivazione di un programma pratico e realista capace di integrare le operazioni dell’hotel e le attività della Compagnia, che prevede: > L’impegno attivo, nell’ambito delle operazioni dell’hotel, per la conservazione delle risorse naturali e dell’energia, mantenendo il massimo di soddisfazione del cliente e senza sacrificare requisiti operativi o di sicurezza; > La riduzione della produzione e un’efficiente gestione dei rifiuti, a beneficio dell’ambiente; > L’utilizzo di materiali e prodotti a minore impatto ambientale; > Il pieno riconoscimento che le attività in favore dell’ambiente e diffuse in tutto il globo, devono trovare un sostegno in programmi regionali e locali, per arrivare a miglioramenti della gestione ambientale di ciascun hotel; > Azioni e programmi a favore dell’ambiente in ogni comunità locale che ospita un hotel; > L’incoraggiamento di una educazione e una sensibilizzazione ecologica internamente ed esternamente; > La realizzazione e i risultati raggiunti dal programma saranno monitorati sul campo e nella misura in cui le nostre conoscenze ambientali miglioreranno, il programma potrà essere sviluppato e allargato. > HOTEL VILA DEL MAR - COSTA BRAVA - Spagna L’Hotel Vila del Mar, sensibile alla protezione dell’ambiente, ha adottato le seguenti misure:

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> RISPARMIO DI ENERGIA 1. Tutte le luci dell’hotel sono a basso consumo. Le lampade di basso consumo, anche se più care, consentono di risparmiare non solo sul consumo ma anche sulle spese di manutenzione, perché durano più a lungo. 2. Il calore prodotto dall’aria condizionata viene recuperato per riscaldare l’acqua dei bagni, portando l’acqua delle condutture dalla temperatura di circa 15°C a 35-40°C, consumando quindi gas solo per la differenza (l’acqua calda dei bagni è di circa 50°C). 3. Con una valvola di regolazione posta in ciascun piano dell’edificio, che si apre solo quando l’acqua si raffredda, si evita di consumare gas inutilmente e di far funzionare le pompe del circuito anche quando non è necessario, risparmiando sui consumi elettrici. > RISPARMIO DI ACQUA 1. Tutti i rubinetti sono muniti del sistema di miscelazione dell’acqua con l’aria, che riduce i consumi. 2. Recupero dell’acqua delle lavatrici: con un deposito di 195 litri e una pompa si recupera l’acqua dell’ultimo risciacquo per essere riutilizzata nel pre-lavaggio del successivo. 3. Le lavatrici della lavanderia sono munite di programmi specifici per ogni tipo di tessuto, con relativi dosificatori automatizzati di detersivi, ammorbidenti, ecc.. 4. Un avviso posto in tutte le camere informa il cliente che il cambio degli asciugamani è a sua discrezione. > DETERSIVI E PRODOTTI DI PULIZIA (Richiedendo ai fornitori le relative schede tecniche) 1. Si utilizzano solo detersivi e prodotti biodegradabili e spray senza CFC e gas freon (nocivi per l’ozono). > PRODUZIONE DI RIFIUTI 1. I prodotti di benvenuto delle stanze sono confezionati con carta riciclata. 2. Tutti i contenitori di bibite dell’hotel sono di vetro. 3. Tutti i pallet del magazzino e delle celle frigo sono riciclati. > CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI 1. Tutti i rifiuti prodotti dall’hotel o dai clienti sono raccolti separatamente. > PVC 1. L’hotel ha evitato, nei limiti del possibile, l’impiego di PVC.

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> HOTEL DUCA - Milano L’Hotel Duca (99 suites) si è impegnato per una gestione ambientale completa che ha coinvolto tutti i reparti dell’hotel e le aree di maggior consumo. Qui di seguito vedremo un’analisi del consumo idrico. Lo standard dell’albergo è medio-alto e pertanto la dotazione della camera prevede un bagno di ampia metratura con due lavabi, vasca da bagno e/o doccia, bidè e wc. L’analisi sui consumi effettuata conferma la media attribuita agli alberghi di categoria superiore senza la dotazione di particolari servizi come piscina, fitness center, ecc. Il consumo medio di acqua per persona al giorno si aggira sui 400 litri. Tale valutazione è stata possibile inserendo un contatore sulla linea di conduzione idrica alle camere, nonché sull’area giardino e sui locali di servizio (cucina e bar). È stato necessario, infatti, poter conteggiare l’utilizzo dell’acqua in base alle differenti aree funzionali dell’albergo. Per ridurre la quantità di consumo idrico l’hotel ha quindi apportato piccoli cambiamenti alle dotazioni delle camere. Volendo limitare l’intervento ad opere non invasive che lasciassero la camera in piena ed immediata funzionalità, è stata esclusa una riduzione del consumo dedicato allo scarico del w.c. e sono stati applicati invece aeratori sui terminali dei due lavabi, del bidè e della doccia. Il risparmio ottenuto si attesta sul 60% del consumo d’acqua derivato dalle camere e consente un ragionevole guadagno. L’ammortamento del costo dei dispositivi (in totale 4 per ogni bagno) si è rivelato raggiungibile nei primi 17 mesi. L’investimento affrontato si configura come un anticipo delle spese da sostenere in caso di non applicazione degli aeratori, e una volta ammortizzato, come risparmio economico. RISPARMIO DI ACQUA Consumo medio giornaliero per persona Consumo non riducibile (wc, vasca da bagno) Consumo riducibile Percentuale di risparmio applicata Risparmio medio giornaliero per persona dopo l’applicazione degli economizzatori Consumo medio giornaliero per persona al giorno dopo l’applicazione degli economizzatori

LT. 414 LT. 102 LT. 312 60% LT. 187 LT. 125

> HOTEL CANDIANI - Alessandria L’hotel Candiani ha deciso di attenersi ad alcuni principi fondamentali per la gestione dei rifiuti. Oltre all’importanza della formazione, della politica degli acquisti e della comunicazione per tutto lo staff, la riduzione degli scarti è fondamentale. I principi sono elencati qui di seguito:

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> Raccolta differenziata interna, nelle camere, nella cucina, negli uffici; > Sistemi di riduzione volumi; > Riutilizzo di contenitori, ecc.; > Linee di cortesia con contenitori riciclabili o riutilizzabili; > Riciclo di bottiglie, carta, lattine, batterie, vetro; > Compostaggio con i rifiuti organici; > Smaltimento dei rifiuti in modo differenziato; > Riciclo a scopo irriguo dell’acqua piovana e delle acque grigie filtrate. > THE HONG KONG HOTEL - Hong Kong, Omni La direzione dell’hotel ha preso la decisione di sostituire i vasetti piccoli di marmellata individuali con grandi contenitori ricaricabili. Questa operazione ha portato ad una forte diminuzione della quantità di rifiuti prodotti (eliminando circa 85.000 vasetti di marmellata da smaltire ogni anno), facendo risparmiare all’hotel circa 65.000 dollari di Hong Kong annui. L’idea dell’iniziativa è stata sviluppata dal Green Committee, che ha rappresentanti in tutte le parti del mondo. > FORTE HOTELS - Direttore Servizi Ambientali, John Forte - Gran Bretagna La percentuale di rifiuti più elevata per gli alberghi della catena Forte in Gran Bretagna è il cartone. Per riciclarlo si doveva trovare qualcuno interessato ad organizzare il ritiro e la consegna del cartone ad uno stabilimento di riciclaggio. Forte decise di prendersi tale impegno: nel giro di pochi mesi venne organizzata la raccolta differenziata; il cartone raccolto venne dato gratuitamente ad un “riciclatore” il quale procurò grandi contenitori e si preoccupò personalmente di trasferire la carta, ad intervalli regolari, dagli alberghi agli stabilimenti di riciclaggio, tenendo per sé il profitto ricavato. Tutto questo ha portato ad una grande vittoria: il cartone è stato riciclato, il “riciclatore” ha trovato un mercato con un profitto, e le spese di Forte per i rifiuti di cartone si sono ridotte enormemente. > RAMADA RENAISSANCE RESORT - Aruba Il gruppo “Verde” dell’Hotel Ramada Renaissance Resort in Aruba ha organizzato una pulizia generale del parco giochi del Collegio St Dominicus, nella quale ha svolto la prima Ramada Bicycle Rally per raccogliere circa 470 euro da evolvere ad iniziative simili future. Il gruppo in Aruba ha anche messo contenitori per rifiuti, sviluppato uno slogan “pianta un albero” nelle scuole locali ed istituito un programma per la protezione ambientale. > LABOURDONNAIS WATERFRONT HOTEL - Port Louis, Mauritius L’albergo ha ricevuto la certificazione ISO 14001. Il programma è iniziato nel febbraio 1996,

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6:6.2

stabilendo compiti precisi per ogni reparto e coinvolgendo ogni membro del personale. Tutto il progetto è stato sviluppato in 11 mesi. Lo scopo principale del programma è stato riferito al crescente business turistico della località e ad uno sviluppo necessario di immagine, relativo alla posizione occupata dall’hotel davanti al porto. Oggi l’albergo rimane l’unico nell’isola a gestire la propria struttura con sensibilità eco-ambientale. > CORNICHE HILTON INTERNATIONAL - Abu Dhabi L’hotel ha promosso un training destinato al personale di housekeeping, per la riduzione del consumo idrico. Prima era uso comune che le cameriere azionassero lo scarico del WC almeno 4 volte durante la pulizia delle camere. Attraverso sezioni specifiche di sensibilizzazione ambientale è stato indicato loro l’impatto ambientale ed il costo delle azioni non necessarie, cosa che ha permesso di passare da 4 ad 1 sola operazione di scarico, limitando notevolmente il consumo idrico giornaliero dell’hotel. 6.2 Idee dal Mondo Alcune realtà mondiali si sono mostrate più avanzate rispetto a quella italiana per quanto riguarda sia la sensibilità ambientale che la percezione dei vantaggi di tradurla in azioni efficaci per il rispetto ambientale. Di seguito sono riportate alcune delle migliori idee di alberghi nel mondo, impegnati rispetto all’ambiente, che potranno offrirvi interessanti spunti per le vostre iniziative.

NEWS LETTER da un giornale inglese. Waste Reduction Tips (suggerimenti per la riduzione dei rifiuti). QUANTO VERDE È IL VOSTRO UFFICIO? SEGUITE LE NOSTRE IDEE PER DIVENTARE PIU’ ECO-SENSIBILI > FATE USO DI ENTRAMBE LE PAGINE DI UN FOGLIO > USATE LA POSTA ELETTRONICA > SALVATE I DOCUMENTI SU FLOPPY O CD ROM > RICICLATE I GIORNALI DONANDOLI A DOTTORI, DENTISTI ETC. > ACQUISTATE INCHIOSTRO CHE SI POSSA RICARICARE > INVITATE GLI IMPIEGATI AD UTILIZZARE TAZZINE PERSONALI PER IL CAFFE’ > USATE CALCOLATRICI AD ENERGIA SOLARE > USATE BATTERIE RICARICABILI > USATE SOLO PENNE RICARICABILI > OFFRITE PREMI PER NUOVE IDEE VERDI DA PARTE DEL PERSONALE > REGALATE O VENDETE MATERIALE VECCHIO CHE NON USATE > USATE LAVAGNE A PENNARELLI NON TOSSICI

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> SWISS HOTEL ASSOCIATION - Svizzera L’Associazione Swiss Hotel ha chiesto al personale di incoraggiare i clienti a riutilizzare gli asciugamani. Un cartello in uno degli alberghi del gruppo Accor in Svizzera dice: “Ogni giorno l’albergo lava una grande quantità di asciugamani, la maggior parte dei quali non usati. Questo contribuisce ad immettere un’enorme quantità di detersivi nelle nostre acque. Anche voi potete dare un contributo per il mantenimento dell’ambiente, utilizzando gli asciugamani più di una volta”. > MARRIOTT’S HOTELS WORLDWIDE - SUSAN KARY Executive Manager Nel 1998, Marriott Hotels Worldwide sottoscrisse alcuni standars ambientali riguardanti la gestione dei rifiuti, le riduzioni dei consumi e iniziative di depurazione dell’aria e dell’acqua. L’applicazione è stata condotta individualmente ed è stata riconosciuta dal Premio Marriott’s Green Leaves. “Vogliamo fare le cose giuste come cittadini aziendali, in più ridurre i costi !!!!” ha detto Susan Kary, Executive Manager. > OMNI MARCO POLO HOTEL - Hong Kong L’albergo offre ai clienti la possibilità di riutilizzare gli asciugamani per una seconda notte, come farebbero a casa loro. La struttura ha risparmiato all’anno 22.500 euro dalla riduzione di consumo idrico, energetico e d’uso di detersivi. La chiave di successo dell’iniziativa rimane nella sua presentazione al cliente come una scelta a “valore aggiunto”: “Caro cliente, immagini i chili di asciugamani che vengono inutilmente lavati ogni giorno in tutti gli alberghi del mondo, poi pensi alle enormi quantità di detersivo che inquinano i nostri mari. PER FAVORE FACCIA LA SUA SCELTA: Asciugamani lasciati in vasca o in doccia vuol dire CAMBIO Asciugamani riposti vuol dire TORNA DOMANI CI AIUTI A CONSERVARE L’AMBIENTE. Grazie” > TEDD SAUNDERS - Presidente di “Eco-logical Solutions” - Boston, USA In un’intervista al giornale “Green Hotelier” ha dichiarato: “I programmi attuali del settore ospitalità variano da semplici misure di efficienza a campagne complesse che comprendono training per il personale, investimenti di capitale e la partecipazione da parte dei clienti. Con i consumi idrici stimati tipicamente intorno al 15-20%

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delle spese di una struttura, ci sono diversi incentivi nel seguire la giusta strada del risparmio idrico. Il miglior criterio è quello di analizzare globalmente i bisogni di una struttura, senza andare a caso. Concentrarsi nella riduzione del consumo idrico nelle camere dei clienti è spesso un primo passo ragionevole. Come in tutti gli approcci di decisioni, è spesso consigliato considerare diverse possibilità: nel selezionare il miglior erogatore doccia a basso consumo, si devono naturalmente testare vari modelli per determinare quale può offrire la riduzione desiderata senza alterare la qualità del getto”. > BANFF SPRINGS HOTEL - Alberta, Canada PROGRAMMA ECOLOGICO PER LA BIANCHERIA: > Acquistare solo biancheria di buona qualità per una durata maggiore; > Acquistare asciugamani ed accappatoi in cotone naturale, che non contengono sostanze chimiche, coloranti o candeggine; > Ricolorare (tinte ecologiche) asciugamani scoloriti e vecchi e riutilizzarli per la piscina (o palestra) o per le pulizie; > L’hotel ha chiesto nel periodo di bassa stagione alle cameriere ai piani di cucire con gli asciugamani vecchi: i grembiuli per lo staff di cucina; i bavaglini per i bambini ospiti, con disegni coloratissimi; i sacchi lavanderia per i clienti; > Regalare a enti di beneficenza la biancheria usata.

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Conclusioni

La protezione dell’ambiente è la più grande sfida dei nostri tempi; una sfida dove tutti, dal pubblico, al privato, al singolo consumatore hanno un ruolo importante da giocare. Il dato rilevante più recente è legato alle aziende private, di piccole o grandi dimensioni, le quali con grande coscienza stanno introducendo sempre più sollecitamente nella gestione dell’azienda strategie per il rispetto ambientale. Questo perché i risultati di tali precauzioni portano ad esiti positivi, non soltanto in termini economici di riduzione di costi, ma anche di una maggiore qualità del servizio percepita: la qualità ambientale aumenta il benessere dei clienti, interni ed esterni, dimostrando anche la professionalità e l’impegno dell’azienda. Il numero di strutture alberghiere ed organizzazioni turistiche di tutto il mondo che partecipano a “gestioni verdi” o che stanno introducendo procedure ad hoc per la salvaguardia delle risorse naturali - energia, acqua e materie prime - è in forte crescita. Aumenta dunque la consapevolezza di essere tutti coinvolti in un grande progetto: salvaguardare l’ambiente. La presenza di un paesaggio naturale è la base sulla quale l’industria turistica è costruita e che porta il turista a preferire una destinazione rispetto ad un’altra. Il cliente è attirato dalle destinazioni per il loro clima, la bellezza dei paesaggi, la qualità delle loro spiagge, le acque pulite, la cultura locale e le eredità architettoniche; togliendo questo il turista può diventare una specie rara. Il bisogno di una maggiore protezione - quindi di un maggiore impegno - ambientale varia da luogo a luogo e da albergo ad albergo, ma la professionalità nel condurre correttamente operazioni giornaliere è spesso il fattore più importante in ogni caso. Questo manuale, frutto di collaborazioni con la Provincia di Rimini, per condividere esperienze e provvedere ad azioni congiunte, vuole essere uno strumento operativo per aiutare gli albergatori ad istituire un loro programma ambientale adeguato alla propria struttura ed alle proprie necessità. Se prima d’ora non vi siete mai chiesti quali possano essere i benefici che può portare una gestione attenta all’ambiente, corretta e programmata, dopo questa lettura potrete, conoscendo le risposte, pensare ai passi iniziali per migliorare la qualità ambientale del vostro albergo. In sintesi vi ricordiamo gli effetti positivi di una gestione eco-sensibile affrontati nel manuale, certamente molto allettanti: > Riduzione dei consumi e quindi dei costi: molte delle misure ambientali hanno lo scopo

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di ridurre i consumi (energia, acqua, cancelleria, materiali, chimici, etc.), quindi vi aiuteranno anche a ridurre i vostri costi. > Fidelizzazione dei clienti ed esaltazione dell’immagine aziendale: i clienti degli alberghi si stanno sempre più interessando all’ambiente. Se potrete dimostrare che vi prendete cura dell’ambiente come anche del comfort interno, guadagnerete il loro rispetto e la loro fedeltà. Sarà l’inizio di un passaparola positivo e forte, come le migliori strategie di marketing. > Attrarre e mantenere personale “verde”: se il personale capisce che voi operate nel rispetto dell’ambiente, senza tuttavia intaccare il business, percepirà di essere stato assunto da una persona generalmente coscienziosa, ben organizzata, interessata al benessere di collaboratori e clienti. Questo aumenterà la motivazione all’impegno, la fedeltà e l’efficienza del personale, riducendo la percentuale di turnover. > Benefici a lungo termine: rispetto alla gestione aziendale (meglio organizzata), al posizionamento sul mercato, e soprattutto nel proteggere l’ambiente locale, dal quale dipende il vostro futuro. Con l’impegno e la costanza le idee e gli spunti suggeriti possono tradursi in azioni concrete che fanno la differenza per voi, per i vostri clienti, e per l’ambiente che vi ha sorretto a lungo nel vostro lavoro. Lo stesso ambiente cui siete legati nei ricordi, perché probabilmente è stato anche la cornice di tutta la vostra vita. Per continuare, o ricominciare, ad esserne orgogliosi nel presentarlo alle nuove presenze ed alle generazioni che verranno, occorre che ognuno vi lasci la sua positiva impronta dunque, attraverso un’etica condivisa della responsabilità e della partecipazione. Questo è un progetto ambizioso ma realizzabile, poiché, parafrasando Niccolò Machiavelli, dove c’è una grande volontà - quindi anche la volontà di tanti – non possono esserci grandi difficoltà. Vedrete che ogni vostro impegno e piccolo progresso, sommato a quello di altri, consoliderà nel tempo notevoli effetti positivi, di cui certamente godrete i vantaggi e le soddisfazioni.

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Appendice

Siti specializzati - Ass. Culturale Turismo Ambiente (ACTA) www.actanet.it - Ass. Italiana Turismo Responsabile www.solidea.org/ospiti/aitr_index.htm - Campagna Europea Città Sostenibili www.sustainablecities.org - Centro Turistico Studentesco e Giovanile www.cts.it - Commissione Europea Direzione Ambiente www.europa.eu.it - Eco-Trans www.ecotrans.org - Ecoturismo Italia www.ecoturismo-italia.it - UNEP Programma Ambientale delle Nazioni Unite www.uneptie.org - Legambiente www.legambienteturismo.it - Ministero dell’Ambiente www.minambiente.it/SVS/index.htm - Organizzazione Mondiale del Turismo www.world-tourism.org - Parchi Italiani www.parks.it - WWF Italia www.wwf.it Siti Locali - Agenda 21 Locale www.a21italy.net - Ermes Ambiente www.ermesambiente.it - Informazioni su normative e regolamenti ambientali www.regione.emilia-romagna.it - La Provincia di Rimini www.provincia.rimini.it - Rete Nazionale di Informazione in Campo Ambientale www.sinanet.anpa.it

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Scheda tecnica

LA VERIFICA VERDE SOMMARIO DEI RISULTATI ANNO 1 PUNTEGGIO

ANNO 2 PRIORITA’

PUNTEGGIO

ANNO 3 PRIORITA’

PUNTEGGIO

ENERGIA RIFIUTI SOLIDI ACQUA EMISSIONI E INQUINANTI ACQUISTI E FORNITORI GESTIONE AZIENDALE TOTALE SETTORE DI INTERVENTO SELEZIONATO COMPILATO DA:

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DATA:

REVISIONE:

REVISIONE:

PRIORITA’


Il marchio comunitario di qualità ecologica

Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L 102 del 24 aprile 2003 è stata pubblicata la Decisione della Commissione 2003/287/CE del 14 aprile 2003 che stabilisce i criteri per l’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica per il settore turistico e ricettivo. Il Regolamento CE 1980/2000 del Parlamento e del Consiglio europeo ha infatti previsto l’estensione del campo di applicazione dell’Ecolabel europeo al settore dei servizi. L’Ecolabel è uno strumento volontario di miglioramento della qualità ecologica di prodotti e servizi. Il marchio viene concesso su richiesta dei produttori e dei gestori di servizi a fronte del raggiungimento di determinati requisiti ambientali. Il marchio, garantendo costantemente un alto livello di qualità ecologica dei servizi, rappresenta anche un forte strumento di marketing per gli alberghi che vogliono caratterizzarsi per il proprio impegno ambientale. Rispetto alle numerose stesure che si sono susseguite, il testo finale della Decisione è sicuramente condivisibile in quanto separa i criteri ecologici in due categorie, quelli obbligatori e quelli opzionali. Inoltre tra gli stessi criteri obbligatori sono in molti casi previste opportune deroghe, tali da garantire alle imprese maggiori possibilità di ottenere il marchio ambientale, pur in presenza di ostacoli oggettivi. Nelle tabelle che seguono sono riportati i costi da sostenere per l’assegnazione del marchio e la sua utilizzazione: SISTEMA TARIFFARIO GENERALE PREVISTO DALLA DECISIONE 2000/728/CE Elemento di pagamento

Quota di entrata (una tantum) Quota annuale

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Quota (in euro)

Riduzione per PMI

300 - 1300

25%

0.15% del volume annuale di vendita 500 min - 25.000 max

25%

Riduzione per registrazioni EMAS e/o certificati ISO 14001

Riduzione per i primi tre richiedenti

Riduzione totale

25%

15%

25%

Riduzioni cumulative non superiori al 50%


SISTEMA TARIFFARIO MODIFICATO PER IL SISTEMA TURISTICO RICETTIVO Elemento di

Quota

Riduzione

Riduzione per

Riduzione per

Riduzione

Riduzione

pagamento

(in euro)

per PMI

microimprese

registrazioni

per i primi

totale

(meno di 10

EMAS e/o

tre

occupati) e

certificati

richiedenti

rifugi alpini

ISO 14001

Quota di

300

25%

entrata

75% (nessun

25% - 75%

altra riduzione

per micro-

possibile)

(una

imprese e rifugi alpini

tantum) Quota annuale

0.15% del 50% del

25%

15%

25%

Riduzioni cumulative

volume

non

annuale di

superiori

vendita

al 50%

100 min– 25.000 max

Il volume annuale di vendita è calcolato moltiplicando il prezzo per il numero dei pernottamenti. Per prezzo si considera la tariffa media pagata dal cliente per il pernottamento, comprensiva di tutti servizi che non comportino un extra. La quota annuale, fissata in una forcella tra 100 e 25.000 euro, è data dallo 0,15% del 50% del volume annuale di vendita. Viene fornito inoltre il testo integrale della Decisione della Commissione delle Comunità Europee affinché sia possibile prendere atto dei criteri da soddisfare per ottenere il marchio comunitario di qualità ecologica.

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Commissione

DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 14 aprile 2003 che stabilisce i criteri per l’assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica al servizio di ricettività turistica [notificata con il numero C (2003) 235] (Testo rilevante ai fini del SEE) (2003/287/CE) LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE, visto il trattato che istituisce la Comunità Europea, visto il regolamento (CE) n. 1980/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 luglio 2000, relativo al sistema comunitario, riesaminato, di assegnazione di un marchio di qualità ecologica (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 1, secondo comma e l’allegato V, punto 2, sesto paragrafo, considerando quanto segue: (1) Ai sensi del regolamento (CE) n. 1980/2000, il marchio comunitario di qualità ecologica può essere assegnato a prodotti le cui caratteristiche consentano di contribuire in maniera significativa al miglioramento dei principali aspetti ambientali. (2) Il regolamento (CE) n. 1980/2000 prevede che i criteri specifici per l’assegnazione del marchio di qualità ecologica siano stabiliti per gruppi di prodotti. (3) Nel caso del servizio di ricettività turistica, i criteri ecologici devono essere suddivisi in criteri obbligatori, che devono essere soddisfatti nella loro totalità, e criteri facoltativi, dei quali è necessario rispettarne solo alcuni. (4) Le relative spese e diritti devono essere applicati a norma del regolamento (CE) n. 1980/2000 e dell’articolo 5 della decisione 2000/728/CE della Commissione, del 10 novembre 2000, che fissa le spese e i diritti da applicare nell’ambito del sistema di assegnazione di un marchio comunitario di qualità (2). (5) Nel caso delle microimprese e dei rifugi di montagna è opportuno prevedere un’ulteriore riduzione delle spese e dei diritti per tener conto delle risorse limitate di queste strutture e dell’importanza particolare che esse rivestono in questo gruppo di prodotti. (6) Le misure previste dalla presente decisione sono basate sui criteri proposti dal comitato dell’Unione Europea per il marchio di qualità ecologica istituito ai sensi dell’articolo 13 del regolamento (CE) n. 1980/2000. (7) Le misure previste dalla presente decisione sono conformi al parere del comitato istituito a norma dell’articolo 17 del regolamento (CE) n. 1980/2000, HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Per ottenere l’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica ai sensi del regolamento (CE) n. 1980/2000, i servizi erogati devono rientrare nel gruppo di prodotti “servizio di ricettività turistica” definito all’articolo 2 della presente decisione e soddisfare i criteri ecologici indicati nell’allegato alla presente decisione. I criteri si suddividono in criteri obbligatori, che devono essere rispettati nella loro totalità, e in criteri facoltativi, di cui è necessario rispettarne solo alcuni, come riportato in allegato. Articolo 2 Il gruppo di prodotti “servizio di ricettività turistica” comprende l’erogazione a pagamento

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del servizio di pernottamento in strutture ricettive dotate di stanze adeguatamente attrezzate con almeno un letto, offerto come attività principale a turisti, viaggiatori e ospiti. Il servizio di pernottamento può comprendere l’erogazione di servizi di ristorazione, attività di fitness e/o spazi verdi. 24.4.2003 L 102/82 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT (1) GU L 237 del 21.9.2000, pag. 1. (2) GU L 293 del 22.11.2000, pag. 18. Articolo 3 1. Le spese per l’assegnazione del marchio e i diritti annuali sono conformi alla decisione 2000/728/CE. 2. In deroga al paragrafo 1, le spese per l’assegnazione del marchio per le microimprese e per i rifugi di montagna sono ridotte del 75 %; è vietata l’applicazione di altre possibili riduzioni. I diritti minimi annuali sono di 100 euro e il fatturato annuo utilizzato come base di calcolo dei diritti annuali è ridotto del 50 %. Il fatturato annuo viene calcolato moltiplicando il prezzo di erogazione del servizio per il numero di pernottamenti e riducendo del 50 % il risultato ottenuto. Il prezzo di erogazione del servizio è considerato il corrispettivo medio versato dal cliente per il pernottamento, comprensivo di tutti i servizi che non comportano ulteriori spese. Si applicano le riduzioni ai diritti minimi annuali fissate all’articolo 2 della decisione 2000/728/CE. 3. Ai fini della presente decisione, si applica la definizione di microimpresa contenuta nella raccomandazione 96/280/CE della Commissione, del 3 aprile 1996, relativa alla definizione delle piccole e medie imprese (1) e successive modifiche; per “rifugio di montagna” s’intende una struttura ricettiva in grado di offrire la possibilità di pernottamento al coperto a escursionisti e alpinisti in zone di montagna isolate. Articolo 4 Il numero di codice assegnato a fini amministrativi al gruppo di prodotti “servizio di ricettività turistica” è “25”. Articolo 5 La presente decisione si applica dal 1o maggio 2003 al 30 aprile 2007. Se al 30 aprile 2007 non sono stati adottati criteri modificati, la presente decisione si applica fino al 30 aprile 2008. Articolo 6 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 14 aprile 2003. Per la Commissione Margot WALLSTRÖM Membro della Commissione 24.4.2003 L 102/83 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT (1) GU L 107 del 30.4.1996, pag. 4.

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Allegato OSSERVAZIONI GENERALI Finalità dei criteri I criteri mirano a limitare i principali impatti ambientali connessi con le tre fasi del ciclo di vita del servizio: acquisto, erogazione del servizio, produzione di rifiuti. In particolare, il loro obiettivo è di: - limitare il consumo energetico, - limitare il consumo idrico, - limitare la produzione di rifiuti, - favorire l’utilizzo di fonti rinnovabili e di sostanze che risultino meno pericolose per l’ambiente, - promuovere la comunicazione e l’educazione ambientale. Requisiti di valutazione e verifica Per ciascun criterio sono previsti requisiti specifici di valutazione e verifica. Se necessario possono essere utilizzati metodi di prova e norme diversi da quelli indicati per ciascun criterio, purché ritenuti equivalenti dall’organismo competente ad esaminare la richiesta. Nel caso in cui il richiedente sia tenuto a produrre dichiarazioni, documenti, analisi, rapporti di prova o altri elementi che attestino la conformità ai criteri, questa documentazione può a seconda dei casi provenire dal richiedente stesso e/o dai suoi fornitori e/o dai fornitori di questi ultimi ecc. Se necessario, gli organismi competenti possono chiedere documenti giustificativi ed eseguire verifiche indipendenti. In sede di valutazione delle richieste di assegnazione del marchio e di verifica della conformità ai criteri, si raccomanda agli organismi competenti di tener conto dell’applicazione di sistemi di gestione ambientale riconosciuti, come ad esempio EMAS o EN ISO 14001 (NB: l’applicazione di tali sistemi di gestione non è obbligatoria). > CRITERI OBBLIGATORI Tutti i criteri elencati in questo capitolo devono essere rispettati. > ENERGIA 1. Energia elettrica da fonti rinnovabili Almeno il 22 % dell’energia elettrica deve provenire da fonti di energia rinnovabili, come stabilito nella direttiva 2001/77/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, sulla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità (1). Questo criterio si applica solo alle strutture ricettive che hanno accesso ad un mercato che offre energia prodotta da fonti di energia rinnovabili. Valutazione e verifica: il richiedente presenta una dichiarazione della (o il contratto con la) società di approvvigionamento elettrico che attesti il tipo di fonte(i) di energia rinnovabile(i), la percentuale dell’energia elettrica fornita e derivante da fonti rinnovabili e l’indicazione della percentuale massima erogabile. Ai sensi della direttiva 2001/77/CE per “fonti di ener-

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gia rinnovabili” si intendono le fonti energetiche rinnovabili non fossili (eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas). 2. Carbone e oli combustibili pesanti Gli oli combustibili con un tenore di zolfo superiore allo 0,2 % ed il carbone non devono essere utilizzati quali fonti di energia. Questo criterio è applicabile solo alle strutture ricettive che dispongono di un sistema di riscaldamento autonomo. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, specificando il tipo di fonte energetica utilizzato. 3. Energia elettrica per riscaldamento Almeno il 22 % dell’energia elettrica utilizzata per il riscaldamento delle stanze e dell’acqua calda per uso sanitario deve provenire da fonti di energia rinnovabili, come indicato nella direttiva 2001/77/CE. 24.4.2003 L 102/84 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT (1) GU L 283 del 27.10.2001, pag. 33. Questo criterio si applica solo alle strutture ricettive che dispongono di un impianto di riscaldamento elettrico autonomo e che hanno accesso ad un mercato che offre energia elettrica prodotta da fonti di energia rinnovabili. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, specificando il tipo e la quantità di fonti energetiche utilizzate per il riscaldamento, unitamente alla documentazione sulle caldaie (generatori di calore) eventualmente utilizzate. 4. Rendimento delle caldaie Le caldaie (generatori di calore) nuove acquistate durante il periodo di assegnazione del marchio di qualità ecologica devono avere un rendimento minimo del 90 %, calcolato ai sensi della direttiva 92/42/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, concernente i requisiti di rendimento per le nuove caldaie ad acqua calda alimentate con combustibili liquidi o gassosi (1) o, se le caldaie non rientrano nella suddetta direttiva, sulla base delle opportune norme e regole applicabili a questo tipo di prodotti. Le caldaie ad acqua calda alimentate con combustibili liquidi o gassosi di cui alla direttiva 92/42/CEE devono soddisfare le norme in materia di rendimento definite nella direttiva in questione. Le caldaie che non rientrano nella direttiva 92/42/CEE devono conformarsi alle istruzioni del fabbricante e alla legislazione nazionale e locale in materia di rendimento energetico. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare un rapporto tecnico del venditore e/o del responsabile della manutenzione della caldaia che ne attesti il rendimento. A norma della direttiva 92/41/CEE il rendimento utile, espresso in percento, è il rapporto tra la portata termica trasmessa all’acqua della caldaia e il prodotto del potere termico inferiore, a pressione costante, del combustibile, moltiplicato per il consumo espresso in quantità di combustibile per unità di tempo. L’articolo 3 della direttiva 92/42/CEE esclude dal suo campo di applicazione i seguenti prodotti: le caldaie ad acqua calda che possono essere alimentate con com-

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bustibili diversi tra cui quelli solidi; gli impianti di erogazione istantanea di acqua calda per usi igienici; le caldaie progettate per essere alimentate con combustibili aventi caratteristiche molto diverse da quelle dei combustibili liquidi e gassosi normalmente in commercio (gas residui industriali, biogas, ecc.); le cucine e gli apparecchi progettati per riscaldare principalmente il vano in cui sono installati e che forniscono anche, ma a titolo accessorio, acqua calda per riscaldamento centrale e usi igienici. 5. Impianto di condizionamento Gli impianti di condizionamento acquistati durante il periodo di assegnazione del marchio di qualità ecologica devono presentare un’efficienza energetica minima di classe B ai sensi della direttiva 2002/31/CE della Commissione, del 22 marzo 2002, che stabilisce le modalità di applicazione della direttiva 92/75/CEE per quanto riguarda l’etichettatura indicante il consumo di energia dei condizionatori d’aria per uso domestico (2) o un’efficienza energetica analoga. Nota: questo criterio non si applica ai condizionatori d’aria costituiti da apparecchi che possono utilizzare altre fonti energetiche, o apparecchi aria-acqua o acqua-acqua, o ancora unità con una capacità (potenza refrigerante) superiore a 12 kW. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare un rapporto tecnico stilato dai tecnici specializzati responsabili dell’installazione, della vendita e/o della manutenzione dell’impianto di condizionamento. 6. Isolamento delle finestre Tutte le finestre delle stanze devono presentare un livello sufficientemente elevato di isolamento termico, in base alle condizioni climatiche locali, e un livello adeguato di isolamento acustico. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare un’autodichiarazione, se sufficiente, o la dichiarazione di un tecnico specializzato che attesti la conformità a questo criterio. 7. Spegnimento dell’impianto di riscaldamento o di condizionamento Se l’impianto di riscaldamento e/o di condizionamento non si spegne automaticamente quando le finestre sono aperte, nella stanza devono essere disponibili informazioni facilmente accessibili che ricordino agli ospiti di chiudere la o le finestre se l’impianto di riscaldamento o di condizionamento è in funzione. Questo criterio si applica solo alle strutture ricettive che dispongono di impianto di riscaldamento e/o di condizionamento. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio insieme al testo delle informazioni fornite (se necessario). 24.4.2003 L 102/85 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT (1) GU L 167 del 22.6.1992, pag. 17. (2) GU L 86 del 3.4.2002, pag. 26. 8. Spegnimento delle luci Se nella stanza non c’è un dispositivo di spegnimento automatico delle luci, devono essere disponibili informazioni facilmente accessibili che invitino gli ospiti a spegnere le luci quan-

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do escono dalla stanza. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e le procedure di informazione applicate. 9. Efficienza energetica delle lampadine a) Entro un anno dalla data della richiesta, almeno il 60 % di tutte le lampadine installate nella struttura ricettiva deve presentare un’efficienza energetica di classe A, ai sensi della direttiva 98/11/CE della Commissione, del 27 gennaio 1998, che stabilisce le modalità d’applicazione della direttiva 92/75/CEE del Consiglio per quanto riguarda l’etichettatura indicante l’efficienza energetica delle lampade per uso domestico (1). Questo criterio non è applicabile se le caratteristiche fisiche delle lampade non consentono la sostituzione con lampadine a basso consumo energetico. b) Entro un anno dalla data della richiesta, almeno l’80 % delle lampadine che si trovano in punti nei quali è probabile che rimangano accese per oltre 5 ore al giorno deve presentare un’efficienza energetica di classe A ai sensi della direttiva 98/11/CE. Questo criterio non è applicabile se le caratteristiche fisiche delle lampade non consentono la sostituzione con lampadine a basso consumo energetico. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità alle lettere a) e b) di questo criterio e indicare la classe di efficienza energetica delle varie lampadine utilizzate. 10. Dispositivo di controllo a tempo delle saune Tutte le cabine per la sauna devono disporre di un dispositivo di controllo a tempo. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare un rapporto tecnico stilato dai tecnici specializzati responsabili dell’installazione e/o della manutenzione di questi sistemi. > ACQUA 11. Approvvigionamento idrico La struttura ricettiva deve dichiarare all’autorità competente per le acque la sua disponibilità a passare ad una fonte di approvvigionamento idrico diversa (ad esempio, acqua della rete di distribuzione, acque di superficie) se gli studi sul piano locale di tutela delle risorse idriche dimostrano che l’utilizzo della fonte di approvvigionamento idrico impiegata in quel momento presenta un forte impatto ambientale. Questo criterio è applicabile solo se la struttura ricettiva non si rifornisce di acqua dalla rete di distribuzione idrica. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione in tal senso, unita alla documentazione adeguata, compresi i risultati degli studi sul piano locale di protezione delle risorse idriche (se disponibile), all’indicazione delle eventuali azioni da intraprendere e alla documentazione dei provvedimenti già adottati. 12. Flusso di acqua da rubinetti e docce Il flusso di acqua dai rubinetti e dalle docce non deve superare i 12 litri/minuto.

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Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, insieme alla spiegazione di come la struttura ricettiva rispetta il criterio e l’eventuale documentazione necessaria. 13. Risparmio di acqua nei bagni e nelle toilette Nei bagni e nelle toilette devono essere presenti informazioni adeguate che illustrino come contribuire al risparmio idrico. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e le informazioni fornite agli ospiti. 14. Cestini per rifiuti nelle toilette Ogni toilette deve disporre di un adeguato cestino per i rifiuti e gli ospiti devono essere invitati ad utilizzarlo, ove possibile, al posto dello scarico della toilette. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio insieme al testo delle informazioni fornite agli ospiti. 24.4.2003 L 102/86 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT (1) GU L 71 del 10.3.1998, pag. 1. 15. Risciacquo degli orinatoi Gli orinatoi devono avere un dispositivo di risciacquo automatico o manuale tale da consentire il risciacquo simultaneo di non più di 5 orinatoi. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e la documentazione sugli orinatoi installati. 16. Perdite Il personale deve essere formato al fine di controllare giornalmente se vi siano perdite visibili ed eventualmente adottare le misure necessarie. Gli ospiti devono essere invitati ad informare il personale dell’eventuale presenza di perdite. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, insieme ad un’opportuna documentazione relativa agli argomenti trattati durante la formazione e una copia delle informazioni fornite agli ospiti. 17. Cambio di asciugamani e lenzuola Gli ospiti devono essere informati sulla politica ambientale della struttura ricettiva, che prevede il cambio di asciugamani e lenzuola su richiesta degli ospiti o automaticamente una volta alla settimana per le strutture di categorie più basse e due volte la settimana per le strutture di categorie superiori. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e la documentazione attestante le modalità di informazione degli ospiti. 18. Annaffiatura di piante e giardini In genere, le piante e i giardini devono essere annaffiati prima delle ore più calde o dopo il

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tramonto, dove le condizioni regionali o climatiche lo rendano opportuno. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio. 19. Trattamento delle acque reflue Tutte le acque reflue devono essere trattate. Se non è possibile collegarsi ad un impianto locale di trattamento delle acque reflue, la struttura ricettiva deve disporre di un proprio sistema di trattamento conforme alle disposizioni della normativa locale, nazionale o europea in materia. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, unita alla documentazione sul collegamento all’impianto locale di trattamento delle acque reflue o sul proprio sistema di trattamento delle acque reflue, secondo il caso. 20. Piano sulle acque reflue La struttura ricettiva deve richiedere all’amministrazione locale il piano sulle acque reflue e, se disponibile, attenersi ad esso. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare la lettera indirizzata all’amministrazione locale incaricata della gestione delle acque reflue nella quale richiede il piano locale sulle acque reflue e la risposta ottenuta. Se esiste un piano, il richiedente deve fornire la documentazione sulle misure adottate per seguirlo. > DETERSIVI E DISINFETTANTI 21. Disinfettanti I disinfettanti devono essere utilizzati solo dove necessario per conformarsi alle disposizioni di legge in materia di igiene. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, indicando eventualmente dove e quando sono stati utilizzati i disinfettanti. 22. Formazione del personale riguardo all’uso di detersivi e disinfettanti Il personale viene istruito a non utilizzare quantità di detersivi e disinfettanti superiori alle dosi indicate sull’imballaggio dei prodotti. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e informazioni dettagliate sulla formazione effettuata. 24.4.2003 L 102/87 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT > RIFIUTI 23. Raccolta differenziata dei rifiuti da parte degli ospiti Devono essere forniti contenitori adeguati per consentire agli ospiti di separare i rifiuti secondo i sistemi locali o nazionali applicabili. Nelle stanze devono essere disponibili informazioni facilmente accessibili che invitino gli ospiti alla raccolta differenziata dei rifiuti.

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Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, informazioni dettagliate sui contenitori e una copia degli avvisi/informazioni disponibili. 24. Rifiuti pericolosi Il personale deve separare i rifiuti pericolosi di cui alla decisione 2000/532/CE della Commissione, del 3 maggio 2000, che sostituisce la decisione 94/3/CE che istituisce un elenco di rifiuti conformemente all’articolo 1, lettera a), della direttiva 75/442/CEE del Consiglio relativa ai rifiuti e la decisione 94/904/CE del Consiglio che istituisce un elenco di rifiuti pericolosi ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 4, della direttiva 91/689/CEE del Consiglio relativa ai rifiuti pericolosi (1), e successive modifiche, e deve provvedere ad uno smaltimento adeguato. I rifiuti in questione comprendono i toner e le cartucce d’inchiostro delle stampanti, i dispositivi di refrigerazione, le batterie, i prodotti farmaceutici. Se l’autorità locale non prevede lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, ogni anno il richiedente deve presentare una dichiarazione dell’autorità locale che attesti la non disponibilità di un sistema di smaltimento dei rifiuti pericolosi. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, unita ad un elenco dei rifiuti pericolosi prodotti dalla struttura ricettiva, indicando le modalità di gestione, separazione, raccolta e smaltimento di tali rifiuti, comprese copie degli eventuali contratti sottoscritti con terzi. Se opportuno, ogni anno il richiedente fornisce la corrispondente dichiarazione dell’autorità locale. 25. Raccolta differenziata dei rifiuti Il personale deve separare i rifiuti in base alle categorie che possono essere trattate separatamente dagli impianti locali o nazionali di gestione dei rifiuti. Se l’amministrazione locale non offre un sistema di raccolta e/o smaltimento differenziato dei rifiuti, la struttura ricettiva deve inviare una lettera per esprimere la volontà di effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti e la preoccupazione per la mancanza di un sistema di raccolta e/o smaltimento differenziato. La richiesta di fornire un sistema di raccolta e/o smaltimento differenziato dei rifiuti deve essere presentata ogni anno alle autorità locali. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, indicando le varie categorie di rifiuti accettate dalle autorità locali e le procedure seguite per la raccolta, la separazione, la gestione e lo smaltimento di tali categorie di rifiuti all’interno della struttura ricettiva, e/o gli eventuali contratti con imprese private. Se necessario, il richiedente deve fornire ogni anno la corrispondente dichiarazione all’autorità locale. 26. Trasporto dei rifiuti Se le autorità locali incaricate della gestione dei rifiuti non procedono alla raccolta presso la struttura ricettiva o nelle sue vicinanze, quest’ultima deve garantire il trasporto dei rifiuti che produce fino al sito appropriato, riducendo per quanto possibile gli spostamenti. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, indicando i siti di raccolta, le modalità di trasporto e le distanze percorse.

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27. Prodotti “usa e getta” Se non richiesto dalla legge, nelle stanze e nei ristoranti non devono essere utilizzati i seguenti prodotti “usa e getta”: - prodotti per l’igiene del corpo monodose o monouso (quali shampoo, saponi, cuffie per la doccia, ecc.), - tazze, piatti e posate. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, indicando eventualmente i prodotti “usa e getta” utilizzati e la normativa che ne impone l’uso. > ALTRI SERVIZI 28. Divieto di fumare nei locali comuni Nei locali comuni deve essere adibito uno spazio per non fumatori. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio. 24.4.2003 L 102/88 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT (1) GU L 226 del 6.9.2000, pag. 3. 29. Trasporti pubblici Gli ospiti e il personale devono disporre di informazioni facilmente accessibili su come raggiungere la struttura ricettiva e altre destinazioni locali con i mezzi pubblici. Se non esiste un sistema di trasporto pubblico adeguato, devono essere fornite informazioni anche su altri mezzi di trasporto preferibili sotto il profilo ambientale. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e copie del materiale informativo disponibile. > GESTIONE GENERALE I richiedenti che applicano un sistema di gestione ambientale registrato nell’ambito del regolamento EMAS o certificato secondo la norma EN ISO 14001 sono automaticamente conformi ai criteri generali obbligatori di gestione riportati di seguito. In tal caso la verifica della conformità ai criteri obbligatori di gestione è data dalla registrazione EMAS o dalla certificazione EN ISO 14001. 30. Manutenzione e riparazioni generali Tutte le apparecchiature utilizzate per fornire il servizio di ricettività turistica devono essere riparate e soggette a manutenzione ai sensi di legge e in ogni altro caso necessario; queste operazioni devono essere effettuate solo da personale qualificato. Di tutte le apparecchiature che rientrano nei criteri, il direttore della struttura deve possedere una dichiarazione scritta del tecnico indicante la frequenza fissata per la manutenzione in base ai termini di legge. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a que-

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sto criterio, nonché un elenco delle apparecchiature e delle persone/imprese che effettuano la manutenzione. 31. Manutenzione e riparazione delle caldaie a) La manutenzione e gli interventi di riparazione delle caldaie vengono effettuati da professionisti qualificati almeno una volta all’anno, e più frequentemente se previsto dalla legge o se necessario, secondo le norme CEI e le norme nazionali, ove applicabili, o secondo le istruzioni del fabbricante. b) I controlli sui livelli di rendimento di cui alla direttiva 92/42/CEE o previsti dalla legislazione nazionale o dalle istruzioni del fabbricante e sul rispetto dei limiti di emissione prescritti vengono effettuati una volta all’anno. Se dalle operazioni di manutenzione risulta che le condizioni citate non vengono rispettate, gli interventi necessari devono essere effettuati tempestivamente. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità alle due parti di questo criterio, nonché una descrizione delle caldaie e del relativo programma di manutenzione, informazioni sulle persone/imprese incaricate della manutenzione e gli elementi verificati nel corso della manutenzione. 32. Definizione della politica ambientale aziendale e programma d’azione La direzione deve disporre di una politica ambientale e formulare una semplice dichiarazione di politica ambientale e definire un programma d’azione preciso per garantire che la politica ambientale venga applicata. Il programma d’azione precisa gli obiettivi di prestazione ambientale riguardo all’energia, alle risorse idriche, alle sostanze chimiche e ai rifiuti che devono essere definiti ogni due anni, tenendo conto dei criteri facoltativi. Nel programma di azione deve essere indicata la persona che svolge le funzioni di responsabile ambientale della struttura ricettiva e che ha il compito di prendere i provvedimenti necessari e di realizzare gli obiettivi. Le osservazioni e i reclami che gli ospiti sono invitati a presentare devono essere tenuti in considerazione. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità al criterio e una copia della politica ambientale aziendale, della dichiarazione sulla politica ambientale e del programma d’azione, nonché le procedure seguite per tener conto dei contributi forniti dagli ospiti. 33. Formazione del personale La struttura ricettiva deve fornire informazioni e formazione al personale, tra cui procedure scritte o attraverso manuali, per garantire che le misure ambientali vengano applicate e per sensibilizzare il personale verso un comportamento ecologico. Tutto il personale nuovo deve ricevere una formazione adeguata entro quattro settimane dall’inizio dell’attività; tutto il personale deve partecipare ad un’attività di formazione almeno una volta all’anno. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, oltre a informazioni dettagliate sul programma di formazione e sui suoi contenuti, deve indicare il personale che ha seguito la formazione e il periodo in cui questa è stata effettuata.

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34. Informazioni agli ospiti La struttura ricettiva deve informare gli ospiti, compresi i partecipanti a conferenze, sulla politica ambientale che applica, sulle azioni adottate e sul marchio di qualità ecologica dell’UE. Le informazioni devono essere fornite attivamente agli ospiti all’arrivo e devono essere ben visibili, in particolare nelle stanze, avvisi che invitino gli ospiti a sostenere gli obiettivi ambientali. 24.4.2003 L 102/89 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e copia delle informazioni e degli avvisi forniti agli ospiti. 35. Dati sul consumo di energia e di acqua La struttura ricettiva deve disporre di procedure per la rilevazione e il controllo dei dati sul consumo complessivo di energia (kWh), sul consumo di elettricità (kWh), sull’energia consumata per il riscaldamento (kWh) e sul consumo di acqua (litri). I dati devono essere rilevati sulla base di ciascuna fattura pervenuta, o almeno ogni tre mesi, e devono essere espressi anche sotto forma di consumo per pernottamento e per m2 di superficie interna. La struttura ricettiva deve comunicare ogni anno i risultati all’organismo competente che ha esaminato la richiesta. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e una descrizione delle procedure seguite. Al momento della domanda, il richiedente deve fornire i dati relativi ai consumi sopra elencati per almeno i tre mesi precedenti la domanda (se disponibili); successivamente, ogni anno deve presentare i dati riguardanti l’anno precedente. 36. Altri dati da rilevare La struttura ricettiva deve disporre di procedure per la rilevazione e il controllo dei dati sui consumi di sostanze chimiche (in grammi di sostanza secca) e sul volume di rifiuti prodotto (in litri e/o kg di rifiuti indifferenziati). I dati devono essere rilevati almeno ogni sei mesi e devono essere espressi anche sotto forma di consumo o produzione per pernottamento e per m2 di superficie interna. La struttura ricettiva deve comunicare ogni anno i risultati all’organismo competente che ha esaminato la richiesta. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e una descrizione delle procedure seguite. Al momento della domanda, il richiedente deve fornire i dati relativi ai consumi sopra elencati per almeno i sei mesi precedenti la domanda (se disponibili); successivamente, ogni anno deve presentare i dati riguardanti l’anno precedente. Il richiedente deve indicare i servizi offerti e specificare se la biancheria viene lavata nei locali della struttura. 37. Informazioni da riportare sul marchio di qualità ecologica Nel secondo riquadro del marchio di qualità ecologica deve figurare la seguente scritta: - sono state adottate misure di risparmio energetico e idrico, - sono state adottate misure per ridurre i rifiuti,

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- miglioramento generale dell’ambiente. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare un campione dei supporti utilizzati per l’etichetta e una dichiarazione di conformità a questo criterio. > CRITERI FACOLTATIVI Punteggi richiesti Come indicato nel titolo di ciascun criterio di questa sezione, a tutti i criteri facoltativi viene assegnato un punteggio. Il numero di criteri rispettati deve corrispondere ad un totale di 16,5 punti. Il punteggio totale richiesto deve essere incrementato di 1 punto per ciascuno dei tre servizi supplementari indicati di seguito e offerti nell’ambito della gestione o della proprietà del servizio di ricettività turistica: servizi di ristorazione, attività di fitness e spazi verdi. I servizi di ristorazione comprendono il servizio di prima colazione. Le attività di fitness includono saune, piscine e altre strutture analoghe che si trovino nel perimetro della struttura ricettiva. Gli spazi verdi comprendono parchi e giardini accessibili agli ospiti. > ENERGIA 38. Generazione di energia elettrica con sistemi fotovoltaici o eolici (2 punti) La struttura ricettiva deve disporre di un sistema fotovoltaico o di generazione di energia elettrica dall’energia eolica che fornisce o che è destinato a fornire almeno il 20 % del consumo annuo complessivo di elettricità. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, oltre alla documentazione sul sistema fotovoltaico o di produzione di energia eolica e i dati sulla produzione potenziale ed effettiva. 24.4.2003 L 102/90 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT 39. Riscaldamento da fonti di energia rinnovabili (1,5 punti) Almeno il 50% dell’energia complessiva utilizzata per riscaldare le stanze o per la produzione di acqua calda per uso sanitario deve provenire da fonti di energia rinnovabili. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, oltre ai dati sull’energia consumata per il riscaldamento delle stanze e l’acqua calda e una documentazione che attesti che almeno il 50 % di tale energia è prodotta da fonti di energia rinnovabili. 40. Rendimento energetico delle caldaie (1 punto) La struttura ricettiva deve disporre di una caldaia a quattro stelle ai sensi dell’articolo 6 della direttiva 92/42/CEE. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e un rapporto stilato da tecnici specializzati responsabili della vendita e/o della manutenzione della caldaia.

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41. Emissioni di NOx delle caldaie (1,5 punti) La caldaia deve essere di classe 5 ai sensi della norma EN 297 pr A3 sulle emissioni di NOx, con emissioni inferiori a 70 mg di NOx/kWh. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e un rapporto stilato da tecnici specializzati responsabili della vendita e/o della manutenzione della caldaia. 42. Teleriscaldamento (1 punto) La struttura ricettiva deve essere riscaldata mediante teleriscaldamento. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e una documentazione che attesti il collegamento al teleriscaldamento. 43. Cogenerazione di energia termica ed elettrica (1,5 punti) Tutta l’energia elettrica e il riscaldamento della struttura ricettiva devono essere garantiti da un impianto di cogenerazione di energia termica ed elettrica. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e una documentazione sull’impianto di cogenerazione di energia termica ed elettrica. 44. Pompe di calore (1,5 punti) La struttura ricettiva deve disporre di una pompa di calore per il riscaldamento e/o il condizionamento dell’aria. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e la documentazione sulla pompa di calore. 45. Recupero del calore (2 punti) La struttura ricettiva deve disporre di un sistema di recupero del calore per una (1 punto) o due (2 punti) delle seguenti categorie di prodotti: sistemi di refrigerazione, ventilatori, lavatrici, lavastoviglie, piscina(e), acque di scarico. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e la documentazione sui sistemi di recupero del calore. 46. Termoregolazione (1,5 punti) La temperatura in ogni stanza deve essere regolata in maniera autonoma. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e la documentazione sui sistemi di termoregolazione. 24.4.2003 L 102/91 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT 47. Isolamento degli edifici esistenti (2 punti) Gli edifici devono presentare un isolamento superiore al livello minimo prescritto dalle disposizioni nazionali per garantire una sensibile riduzione del consumo energetico. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a que-

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sto criterio stilata da un tecnico specializzato e una documentazione sull’isolamento disponibile e sulle disposizioni nazionali minime al riguardo. 48. Impianto di condizionamento dell’aria (1,5 punti) L’impianto di condizionamento deve presentare un’efficienza energetica di classe A ai sensi della direttiva 2002/31/CE della Commissione, del 22 marzo 2002, che stabilisce le modalità di applicazione della direttiva 92/75/CEE del Consiglio per quanto riguarda l’etichettatura indicante il consumo di energia dei condizionatori d’aria per uso domestico (1) o un’efficienza energetica analoga. Questo criterio non si applica agli apparecchi che possono utilizzare altre fonti energetiche, agli apparecchi aria-acqua o acqua-acqua o alle unità con una capacità (potenza refrigerante) superiore a 12 kW. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare un rapporto tecnico stilato da tecnici specializzati responsabili dell’installazione, della vendita e/o della manutenzione dell’impianto di condizionamento. 49. Spegnimento automatico dell’impianto di condizionamento (1 punto) Deve essere presente un dispositivo automatico che spenga l’impianto di condizionamento quando le finestre sono aperte. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare un rapporto tecnico stilato da tecnici specializzati responsabili dell’installazione, della vendita e/o della manutenzione dell’impianto di condizionamento. 50. Architettura bioclimatica (2 punti) La struttura ricettiva deve essere costruita in base a principi di architettura bioclimatica. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio ed una documentazione adeguata. 51. Frigoriferi (1 punto), lavastoviglie (1 punto), lavatrici (1 punto) e apparecchiature da ufficio (1 punto) a basso consumo energetico a) (1 punto): Tutti gli elettrodomestici devono avere un’efficienza di classe A ai sensi della direttiva 94/2/CE della Commissione, del 21 gennaio 1994, che stabilisce modalità d’applicazione della direttiva 92/75/CEE del Consiglio per quanto riguarda l’etichettatura indicante il consumo d’energia dei frigoriferi elettrodomestici, dei congelatori elettrodomestici e delle relative combinazioni (2); tutti i frigo-bar e i mini-bar devono essere almeno nella classe C. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare la documentazione che attesti la classe energetica di tutti i frigoriferi e frigo-bar o mini-bar, precisando quelli ai quali è stato assegnato un marchio di qualità ecologica. b) (1 punto): Tutte le lavastoviglie domestiche devono presentare un’efficienza energetica di classe A ai sensi della direttiva 97/17/CE della Commissione, del 16 aprile 1997, che stabilisce le modalità di applicazione della direttiva 92/75/CEE del Consiglio per quanto riguarda l’etichettatura indicante il consumo di energia delle lavastoviglie ad uso domestico (3). Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare la documentazione che attesti la classe

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energetica di tutte le lavastoviglie, precisando quelle alle quali è stato assegnato un marchio di qualità ecologica. NB: per le lavastoviglie che non rientrano nel campo di applicazione della direttiva 97/17/CE (ad esempio le lavastoviglie industriali) non è necessario conformarsi a questo criterio. c) (1 punto): Tutte le lavatrici domestiche devono presentare un’efficienza energetica di classe A ai sensi della direttiva 95/12/CE della Commissione, del 23 maggio 1995, che stabilisce le modalità di applicazione della direttiva 92/75/CEE del Consiglio per quanto riguarda l’etichettatura indicante il consumo di energia delle lavatrici ad uso domestico (4). Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare la documentazione che attesti la classe energetica di tutte le lavatrici, precisando quelle alle quali è stato assegnato un marchio di qualità ecologica. NB: per le lavatrici che non rientrano nel campo di applicazione della direttiva 95/12/CE (ad esempio le lavatrici industriali) non è necessario conformarsi a questo criterio. d) (1 punto): Almeno l’80 % delle apparecchiature da ufficio (PC, monitor, fax, stampanti, scanner, fotocopiatrici) deve possedere i requisiti per l’attribuzione dell’etichetta “Energy Star” ai sensi del regolamento (CE) n. 2422/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 novembre 2001, concernente un programma comunitario di etichettatura relativa ad un uso efficiente dell’energia per le apparecchiature per ufficio (5). Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare la documentazione che attesti che l’apparecchiatura da ufficio risponde ai requisiti dell’etichetta “Energy Star” e/o indicare i PC e i portatili ai quali è stato assegnato un marchio di qualità ecologica. 24.4.2003 L 102/92 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT (1) GU L 86 del 3.4.2002, pag. 26. (2) GU L 45 del 17.2.1994, pag. 1. (3) GU L 118 del 7.5.1997, pag. 1. (4) GU L 136 del 21.6.1995, pag. 1. (5) GU L 332 del 15.12.2001, pag. 1. 52. Posizionamento dei frigoriferi (1 punto) I frigoriferi delle cucine devono essere posizionati e regolati in base a principi di risparmio energetico. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio. 53. Spegnimento automatico delle luci nelle stanze degli ospiti (1 punto) L’80 % delle stanze deve essere dotato di sistemi automatici che spengono le luci quando gli ospiti escono dalla stanza. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare un rapporto tecnico stilato da tecnici specializzati responsabili dell’installazione e/o della manutenzione di questi sistemi. 54. Spegnimento automatico delle luci esterne (1 punto) Le luci esterne non necessarie devono spegnersi automaticamente.

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Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare un rapporto tecnico stilato da tecnici specializzati responsabili dell’installazione e/o della manutenzione di questi sistemi. > ACQUA 55. Utilizzo di acqua piovana (1,5 punti) e di acqua riciclata (1,5 punti) a) (1,5 punti): L’acqua piovana deve essere raccolta e utilizzata per scopi non sanitari e non potabili. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata; deve inoltre presentare garanzie adeguate che la fornitura di acqua a scopo sanitario e di acqua potabile sia completamente separata. b) (1,5 punti): L’acqua riciclata deve essere raccolta e utilizzata per scopi non sanitari e non potabili. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata; deve inoltre presentare garanzie adeguate che la fornitura di acqua a scopo sanitario e di acqua potabile sia completamente separata. 56. Flusso di acqua da rubinetti e docce (1,5 punti) Il flusso medio di acqua in uscita dai rubinetti e dalle docce, esclusi i rubinetti delle vasche, non deve superare gli 8,5 litri/minuto. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata. 57. Scarico dei WC(1,5 punti) Almeno l’80 % dei WC deve consumare una quantità di acqua pari o inferiore a 6 litri per scarico. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata. 58. Consumo di acqua delle lavastoviglie (1 punto) Il consumo di acqua delle lavastoviglie (espresso come W(misurato)) deve essere inferiore o uguale alla soglia risultante dall’equazione riportata di seguito utilizzando lo stesso metodo di prova (EN 50242) e lo stesso programma di lavaggio indicati nella direttiva 97/17/CE. W(misurato) ≤ (0,625 • S) + 9,25 dove: W(misurato) = consumo d’acqua misurato della lavastoviglie in litri per ciclo, espresso al primo decimale S = numero applicabile di coperti standard della lavastoviglie. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare un rapporto tecnico stilato da tecnici specializzati incaricati della fabbricazione, della vendita o della manutenzione delle lavasto-

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viglie, oppure dimostrare che le lavastoviglie hanno ottenuto il marchio comunitario di qualità ecologica. 59. Consumo di acqua delle lavatrici (1 punto) Le lavatrici utilizzate nella struttura ricettiva o dal fornitore dei servizi di lavanderia devono utilizzare al massimo 12 litri di acqua per kg di carico misurato secondo la norma EN 60456:1999, utilizzando il ciclo normale cotone a 60 °C previsto dalla direttiva 95/12/CE. 24.4.2003 L 102/93 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare un rapporto tecnico stilato dai tecnici specializzati responsabili della fabbricazione, della vendita o della manutenzione delle lavatrici, oppure dimostrare che le lavatrici hanno ottenuto il marchio comunitario di qualità ecologica. La struttura ricettiva deve presentare la documentazione tecnica del fornitore dei servizi di lavanderia che attesta che le lavatrici impiegate sono conformi a questo criterio. 60. Temperatura e flusso dell’acqua dei rubinetti (1 punto) Per almeno l’80% dei rubinetti deve essere possibile regolare precisamente e velocemente la temperatura e il flusso dell’acqua. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata. 61. Timer per docce (1 punto) Le docce delle cucine o esterne devono essere munite di un sistema di arresto automatico del flusso d’acqua dopo un certo tempo o in caso di mancato utilizzo. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata. > SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE 62. Detersivi (fino a 4 punti) Almeno l’80 % in peso dei detersivi per il lavaggio a mano delle stoviglie e/o dei detersivi per le lavastoviglie e/o dei detersivi per bucato e/o dei prodotti generici per la pulizia utilizzati dalla struttura ricettiva deve essere munito del marchio comunitario di qualità ecologica o di altri marchi ecologici ISO tipo I nazionali o regionali (viene attribuito 1 punto per ciascuna delle quattro categorie di prodotti). Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare dati e documenti (comprese fatture) che attestino le quantità di prodotti utilizzate e le quantità munite di marchio ecologico. 63. Pitture e vernici per interni (1 punto) Almeno il 50 % delle opere di tinteggiatura interna della struttura ricettiva deve essere effettuato con pitture e vernici per interni munite del marchio comunitario di qualità ecologica o di altri marchi ecologici ISO tipo I nazionali o regionali.

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Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare dati e documenti (comprese fatture) che attestino le quantità di prodotti utilizzate e le quantità munite di marchio ecologico. 64. Dosaggio del disinfettante per piscine (1 punto) Le piscine devono essere dotate di un sistema di dosaggio automatico che utilizzi il quantitativo minimo di disinfettante necessario per ottenere un adeguato risultato sotto il profilo igienico. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare la documentazione tecnica riguardante il sistema di dosaggio automatico. 65. Pulizia meccanica (1 punto) La struttura ricettiva deve disporre di precise procedure per effettuare la pulizia senza utilizzo di sostanze chimiche, ad esempio mediante prodotti in microfibra o altri materiali per pulizia non chimici o mediante attività aventi un effetto analogo. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata se necessario. 66. Giardini e orti biologici (1 punto) Gli spazi verdi devono essere trattati senza l’uso di pesticidi o secondo i principi dell’agricoltura biologica, secondo quanto prescritto dal regolamento (CEE) n. 2092/1991 del Consiglio, del 24 giugno 1991, relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e alla indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari (1), e successive modifiche, o come previsto dalle leggi nazionali o dai programmi biologici nazionali riconosciuti. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata. 24.4.2003 L 102/94 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT (1) GU L 198 del 22.7.1991, pag. 1. > RIFIUTI 67. Compostaggio (2 punti) Nella struttura ricettiva i rifiuti organici devono essere separati (rifiuti di giardino, 1 punto; rifiuti di cucina, 1 punto) e il compostaggio di questi rifiuti deve avvenire secondo le linee guida fornite dalle autorità locali (ad esempio dall’amministrazione locale, dall’azienda o da un’impresa privata). Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata. 68. Bibite in lattina “usa e getta” (2 punti) Eccetto dove richiesto dalla legge, le bibite in lattina “usa e getta” non devono essere somministrate nelle aree di proprietà o sotto la gestione diretta della struttura ricettiva.

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Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, indicando eventualmente i prodotti “usa e getta” utilizzati e la normativa che ne impone l’uso. 69. Confezioni per la prima colazione (2 punti) Eccetto dove richiesto dalla legge, le confezioni monoporzione per la prima colazione non devono essere utilizzate. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata. 70. Smaltimento di grassi/oli (2 punti) Devono essere installati separatori di grassi; i grassi/oli utilizzati per cucinare e per friggere devono essere raccolti e smaltiti adeguatamente. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata. 71. Tessuti e mobili usati (2 punti) I mobili, i tessuti e altri materiali usati devono essere venduti o dati a enti di beneficenza o ad altre associazioni che li raccolgono e li ridistribuiscono. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata delle associazioni interessate. > ALTRI SERVIZI 72. Comunicazione ed educazione ambientale (1,5 punti) La struttura ricettiva deve garantire la comunicazione e l’educazione ambientale degli ospiti mediante avvisi riguardanti la biodiversità locale, il paesaggio e le misure di conservazione della natura adottate a livello locale. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata. 73. Divieto di fumare nelle stanze (1 punto) In almeno il 50 % delle stanze non deve essere consentito fumare. Valutazione e verifica: il richiedente deve indicare il numero e il tipo di stanze disponibili, specificando quelle riservate ai non fumatori. 74. Biciclette (1 punto) Gli ospiti devono poter disporre di biciclette. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio.

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75. Bottiglie riutilizzabili (2 punti) Nella struttura ricettiva almeno una delle seguenti bevande deve essere offerta in bottiglie riutilizzabili: bevande non alcoliche, acqua e birra. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e una documentazione giustificativa adeguata del fornitore delle bottiglie. 24.4.2003 L 102/95 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT 76. Prodotti di carta (fino a 2 punti) Almeno il 50 % della carta igienica/tessuto carta e/o della carta da ufficio deve essere munito di marchio comunitario di qualità ecologica o di altro marchio ecologico ISO tipo I nazionale o regionale (viene attribuito 1 punto per ciascuna delle due categorie di prodotti). Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare dati e documenti (comprese fatture) che attestino le quantità di prodotti utilizzate e le quantità munite di marchio ecologico. 77. Beni durevoli (fino a 3 punti) Almeno il 10 % dei beni durevoli di qualsiasi categoria (ad esempio biancheria da letto, asciugamani, biancheria da tavola, PC, portatili, televisori, materassi, mobili, lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, aspiratori, rivestimenti di pavimenti, lampadine, ecc.) presenti nella struttura ricettiva deve essere munito di marchio comunitario di qualità ecologica o di altro marchio ecologico ISO tipo I nazionale o regionale (viene attribuito 1 punto per ciascuna delle categorie di prodotti, fino a un massimo di tre). Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare dati e documenti che attestino le quantità di prodotti presenti e le quantità munite di marchio ecologico. 78. Alimenti biologici (1 punto) Gli ingredienti principali di almeno due piatti inseriti nel menù devono essere prodotti in base ai metodi dell’agricoltura biologica ai sensi del regolamento (CEE) n. 2092/1991. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e la documentazione giustificativa adeguata. 79. Prodotti alimentari locali (1 punto) Per ogni pasto, compresa la prima colazione, nella composizione del menù devono essere inseriti almeno due prodotti alimentari di provenienza locale. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio e la documentazione giustificativa adeguata. > GESTIONE GENERALE 80. Registrazione EMAS (3 punti) o certificazione ISO (1,5 punti) della struttura ricettiva La struttura ricettiva deve essere registrata in base al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) (3 punti) o deve essere certificata conformemente alla norma EN ISO 14001 (1,5

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punti). Valutazione e verifica: il richiedente deve dimostrare adeguatamente la registrazione in base al sistema EMAS o la certificazione EN ISO 14001. 81. Registrazione EMAS (1,5 punti) o certificazione ISO (1 punto) dei fornitori Almeno uno dei principali fornitori o erogatori di servizi della struttura ricettiva deve essere registrato in base al sistema EMAS (1,5 punti) o essere certificato conformemente alla norma EN ISO 14001 (1 punto). Valutazione e verifica: il richiedente deve dimostrare adeguatamente la registrazione in base al sistema EMAS o la certificazione EN ISO 14001 di almeno uno dei suoi fornitori principali. 82. Questionario ambientale (1 punto) La struttura ricettiva deve distribuire agli ospiti un questionario che consenta loro di esprimere un parere sugli aspetti ambientali della struttura. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una copia del questionario e indicare le modalità di distribuzione e raccolta del questionario, oltre che le modalità seguite per tener conto delle risposte. 83. Contatori per il consumo di energia e di acqua (1 punto) Presso la struttura ricettiva devono essere installati contatori supplementari per il consumo di energia e di acqua per poter rilevare i dati sul consumo delle varie attività o macchinari presenti. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una spiegazione dettagliata di come la struttura ricettiva rispetta questo criterio e un’analisi dei dati rilevati (se già disponibili). 24.4.2003 L 102/96 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT 84. Altre azioni ambientali (massimo 3 punti) a) Altre azioni ambientali (fino a 1,5 punti ciascuna per un massimo di 3 punti): la direzione della struttura ricettiva deve intraprendere altre azioni per migliorare le prestazioni ambientali della struttura, che non rientrino in alcuno dei criteri (obbligatori o facoltativi) già illustrati. L’organismo competente che esamina la richiesta deve attribuire un punteggio a tali azioni, per un massimo di 1,5 punti per azione. Valutazione e verifica: il richiedente deve presentare una dichiarazione di conformità a questo criterio, unita alla descrizione completa di ciascuna azione supplementare che desidera venga presa in esame. Oppure b) Marchio di qualità ecologica (3 punti): alla struttura ricettiva deve essere stato assegnato un marchio di qualità ecologica ISO tipo I nazionale o regionale. Valutazione e verifica: il richiedente deve dimostrare adeguatamente di aver ottenuto un marchio di qualità ecologica. 24.4.2003 L 102/97 Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea IT

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Bibliografia

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copertina T9 27-11-2003 13:52 Pagina 1

T.01 Tecnologie delle produzioni pulite per l’efficienza ambientale dell’attività alberghiera. marzo 2001 T.02 Ospitare i cicloturisti. Manuale di marketing per conquistare e fidelizzare il segmento dei cicloturisti. giugno 2001 T.03 Turismo e Web. Guida alla progettazione e realizzazione di un sito di qualità. ottobre 2001 T.04 Acquisti ecologici per gli alberghi. Linee guida, criteri e consigli per la scelta dei prodotti da utilizzare negli hotel. dicembre 2002

T.05 L’Ecolabel Europeo per il servizio di ricettività turistica. Linee guida per l’applicazione e rassegna delle esperienze esistenti. giugno 2003 T.06 I sistemi di gestione ambientale per gli alberghi. Linee guida per un approccio semplificato. giugno 2003 T.07

Il marketing passaparola nel turismo. Manuale per gli operatori dell’ospitalità. luglio 2003

La provincia di Rimini è uno dei più grandi bacini turistici d’Europa: 2.600 alberghi, 30 chilometri di arenile, 15 milioni di presenze turistiche, 30.000 piccole e medie imprese per lo più legate all’economia turistica. In questo scenario è fondamentale per la collettività e per le imprese turistiche intraprendere concrete azioni volte alla salvaguardia dell’ambiente e delle sue risorse, inevitabilmente logorate dalla pressione antropica sul territorio del litorale riminese. L’albergo eco-sensibile, manuale promosso dalla Provincia di Rimini, è un’iniziativa maturata dal concetto di eco-sensibilità, dal desiderio di rispetto per la natura e di sviluppo di un’attività turistica alberghiera che tenga conto del suo impatto sull’ambiente, sulla popolazione e perciò sulla qualità della vita. Il manuale fornisce alle imprese ospitali riminese consigli e strumenti operativi per una gestione alberghiera corretta e un consapevole utilizzo dell’ambiente. Individua inoltre i criteri guida da seguire per svolgere azioni ed effettuare investimenti ecologicamente compatibili.

T.08 Organizzare l’albergo per il mercato d’affari. Manuale di marketing per conquistare e fidelizzare la clientela business. ottobre 2003

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L’albergo eco-sensibile. Manuale di marketing per realizzare un’ospitalità attenta all’ambiente.

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Collana Manuali operativi per imprese turistiche

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L’albergo eco-sensibile. Manuale di marketing per realizzare un’ospitalità attenta all’ambiente.

manuali operativi per imprese turistiche

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09 – novembre 2003


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