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Un name-system alternativo al DNS: lo Handle System

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SEGNALAZIONI

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«Il fatto di premettere «http://» e un NMAH a un ARK, è un modo per creare un identificatore azionabile tramite un metodo che è esso stesso temporaneo. Ipotizzando che un giorno non sia più disponibile l’infrastruttura che supporta il recupero dell’informazione tramite HTTP, l’ARK dovrà essere allora convertito in qualche nuovo tipo di identificatore azionabile». 27

Un name-system alternativo al DNS: lo Handle System

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Ma la strada più promettente per risolvere il problema dell’identificazione persistente degli oggetti digitali è, probabilmente, quella che consiste nel creare sistemi di risoluzione affatto nuovi, basati su sistemi diversi dal DNS. Il principale esponente di questo approccio è rappresentato dall’ Handle System. 28 Questo sistema è stato inizialmente concepito e sviluppato presso la Corporation for National Research Initiatives (CNRI) come parte di una più vasta architettura globale per gli oggetti digitali. La prima implementazione pubblica è stata realizzata presso il CNRI nell’autunno del 1994, grazie a D. Ely. La complessiva architettura globale di oggetti digitali, incluso lo Handle System, è stata poi descritta da R.Kahn e R.Wilensky nel 1995. 29 Lo sviluppo è poi proseguito presso il CNRI. 30 L’Handle System è un servizio che utilizza un suo specifico protocollo per creare, aggiornare, mantenere e rendere accessibile in modo sicuro un database distributo per l’associazione permanente tra nomi e oggetti digitali. È stato disegnato per rendere possibili servizi di trasmissione sicura di informazione e condivisione di risorse su network quali appunto Internet. Le applicazioni dello Handle System possono includere servizi di metadati per le pubblicazioni digitali, servizi di gestione di identità per le identità virtuali e/o ogni altra applicazione che richieda la risoluzione e/o l’amministrazione di identificatori unici globali. Naturalmente l’Handle System, come tutte le realizzazioni concrete, è l’espressione di un compromesso tra varie diverse esigenze tecniche e pratiche. Come configurazione globale del servizio è stato adottato un modello gerarchico. Il top-level del sistema è rappresentato da un singolo servizio handle, meglio conosciuto come Global Handle Registry(GHR). I livelli inferiori sono rappresentati da tutti gli altri servizi handle, meglio noti come Local Handle Services(LHS). Il GHR

27 John A. Kunze, The ARK Persistent Identifier Scheme, Internet-Draft, 19 august 2005, p. 9, http://www.cdlib.org/inside/dglib/ark/arkspec.pdf. 28 Sam Sun – Larry Lannom – Brian Boesch, Handle System Overview, RFC 3650, novembre 2003, http://www.ietf.org/rfc/rfc3650.txt.

Sam Sun – Sean Reilly – Larry Lannom, Handle System Namespace and Service Definition, RFC 3651, novembre 2003, http://www.ietf.org/rfc/rfc3651.txt.

Sam Sun – Sean Reilly – Larry Lannom – Jason Petrone, Handle System Protocol (ver 2.1)

Specification , RFC 3652, novembre 2003, http://www.ietf.org/rfc/rfc3652.txt. http://www.cnri.reston.va.us/k-w.html; anche hdl:cnri.dlib/tn95-01. 29 Robert Kahn – Robert Wilensky, A framework for Distributed Digital Object Services, «D-Lib magazine», 1995, http://www.cnri.reston.va.us/k-w.html; anche hdl:cnri.dlib/tn95-01. 30 Cfr. http://www.handle.net/.

è il gestore unico di tutte le naming authorities appartenenti al sistema. I singoli LHS operano al servizio di una data naming authority. Ogni handle consiste di due parti: la sua naming authority, altrimenti nota come prefisso, e un nome locale univoco sotto la naming authority, meglio noto come suffisso. Tutto preceduto da un’etichetta che, nel caso di un handle tradizionale, è «hdl:» (immagine 8).

8 – Struttura di un handle.

La naming authorityidentifica l’unità amministrativa responsabile per la creazione e l’amministrazione dell’handle associato. Le naming authority sotto lo Handle System hanno struttura gerarchica ma, a differenza del DNS, le handle naming authorities , nello schema 8, sono costruite da sinistra verso destra. Operativamente il sistema funziona così: un utente che debba risolvere un indirizzo handle, interroga con il suo client il GHR; questi invia in risposta l’indirizzo dell’LHS responsabile per la risoluzione di quel dato handle; il client interroga allora LHS in questione; questi a sua volta invia in risposta l’indirizzo della risorsa digitale associata all’handle. Un aspetto importante dell’Handle System è la sua architettura distribuita. Lo Handle System, nel suo insieme, consiste di vari servizi handle individuali. Ognuno di questi servizi può consistere di uno o più siti di servizio. Ogni sito di servizio, a sua volta, può consistere di uno o più server handle. Tutte le richieste handle, indirizzate a un dato sito di servizio, possono essere ridistribuite, eventualmente, tra i vari server handle. Non ci sono limiti al numero di servizi handle o al numero di siti che possono essere allestiti per ogni servizio o al numero di server per ogni sito. La comunicazione tra le varie componenti del sistema avviene mediante uno specifico protocollo (lo Handle System Protocol), più efficiente sotto molti aspetti rispetto al tradizionale protocollo DNS. In primo luogo le applicazioni DNS non reggono bene le situazioni in cui grandi quantità di dati sono associate con un particolare nome DNS. Inoltre i nomi DNS sono gestiti dall’amministratore di zona di uno specifico livello della gerarchia DNS. Non sono previste modalità per implementare una struttura amministrativa finalizzata specificatamente alla gestione dei nomi. Solo l’amministratore del network può creare o maneggiare i nomi DNS. Ogni handle invece ha il proprio amministratore distinto dall’amministratore del server. Ancora, il protocollo dello Handle System include delle opzioni di sicurezza che garantiscono la riservatezza e l’integrità dei dati durante la trasmissione. Nel DNS questo non c’è.

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