1 minute read
Capo Ufficio Storico Stato Maggiore della Difesa ”
Introduzione
7
Advertisement
Fra i volumi della Collana di archivistica che l’Ufficio Storico ha editato negli ultimi anni quelli dedicati all’Arma dei Carabinieri hanno certamente un posto di rilievo. Questo sia perché il patrimonio documentale dell’Arma costituisce un oggetto ancora relativamente poco studiato, e quindi bisognoso di strumenti per i ricercatori che vogliano cimentarvisi, sia perché le peculiari circostanze del formarsi degli archivi dei Carabinieri ne fanno un unicum nell’archivistica militare italiana e forse nell’archivistica generale.
La diffusione territoriale capillare, i delicati compiti di controllo del territorio non disgiunti dalle tradizionali funzioni propriamente militari, così come la vicinanza alla società civile e alle sue vicende, si affiancano nelle vicende storiche dell’Arma alla sua storia istituzionale, fatta di evoluzioni ordinative, grandi numeri, intersezioni con gli avvenimenti storici principali.
Studiare la storia dei Carabinieri attraverso i loro documenti significa dunque ripercorrere quella del nostro Paese dalla duplice angolatura locale e nazionale, della microstoria, fatta anche dalla quotidianità degli uomini in divisa, alla grande storia dei reparti e dei comandi.
L’opera della Dott.ssa Annaloro si inserisce dunque proficuamente in questo quadro articolato e ricco di spunti per lo studioso, ricostruendo la storia di una compagnia della Sicilia della prima metà del Novecento, Modica, attraverso alcune decenni cruciali della vicenda nazionale.
Tralasciando gli aspetti più strettamente tecnici di un lavoro che ha richiesto all’autrice, per compiere l’opera di riordino, di calarsi nelle pieghe e nelle norme della burocrazia militare, sfogliando il volume si rimane sorpresi di come la continuità amministrativa della stazione di Modica si mantenga costante attraverso gli anni della guerra, dello sbarco alleato, della transizione istituzionale, della lotta al banditismo. Il cambiare dei governi, delle condizioni socio-economiche, del clima politico si rivelano dai titoli delle pagine dei brogliacci giornalieri, ma non intaccano il funzionamento di una macchina che prosegue, nonostante il logorio, il proprio funzionamento.
8
InventarIo del fondo CompagnIa CarabInIerI dI modICa e repartI dIpendentI (1923-1971)
Segno tangibile della solidità dell’istituzione che ha generato l’archivio e della sua capacità di reagire agli eventi restando sempre a fianco della popolazione e a disposizione del governo legittimo.
Un fattore, questo, che costituisce il lascito più prezioso che l’Archivio della Compagnia di Modica lascia ai posteri.
Il Capo Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa Capitano di Vascello Michele Spezzano