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COL FERRO E COL FUOCO

Alcuni mesi fa, in occasione del bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte, è uscito un nuovo libro, la biogra f ia del medico ­ chirurgo napoleonico Paolo Assalini (1759­1846), curato dall’autrice Valeria Isacchini, storica esperta delle ex colonie italiane nel Corno d’Africa e concittadina reggiana del famoso chirurgo

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Assalini a 28 anni era già membro dell’Académie Royale de Chirurgie e svolgeva conferenze presso la Académie des Sciences. Rientrato in patria, viene nominato primo chirurgo e ostetricante presso l’Ospedale di Reggio Emilia e chirurgo maggiore della Guardia del Corpo estense. Nel 1787 opera, primo in assoluto, un intervento di iridectomia, ridando la vista a una giovane cieca. In seguito a un duello con un collega, Assalini si aggregò alle truppe francesi di passaggio in Reggio Emilia durante la Campagna d'Italia e da allora le seguì come sanitario militare in tutte le imprese, dall'Italia all'Egitto, alla Spagna, alla Prussia, all'Ungheria, alla Russia. Fin da giovanissimo, soggiornando in vari paesi, si era specializzato con i migliori insegnanti europei del tempo in anatomia, oculistica, ortopedia, ostetricia. Inventò moltissimi strumenti di chirurgia che rimasero attuali ed utilzzati fino al sec. XX°. A Milano fu tra l'altro docente di medicina militare e medico personale del Vicerè Eugenio di Beauharnais e della moglie. Il suo imponente "Manuale di Chirurgia" , dedicato prevalentemente alla medicina militare, venne diffuso e tradotto in diverse lingue. Raggiunse le massime onorificenze , fino alla nomina a chirurgo imperiale.

La sua fama internazionale era tale che dopo il crollo del regime napoleonico venne accolto nel Regno borbonico, proprio per le sue alte doti. Qui condusse la professione di sanitario e docente tra Napoli e Sicilia. Il volume, corredato di alcune immagini degli strumenti ideati da Assalini e delle pratiche chirurgiche militari dell’epoca, offre una panoramica non solo della vita del chirurgo reggiano, ma anche della vita e del lavoro in generale dei medici durante le guerre napoleoniche

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