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1674, cit., pp. viii- Xi. 15 ivi, pp
PostresPerditas
de di intercedere presso il padre per la restituzione alla città degli antichi privilegi. il conte di tolosa soggiornerà in città per circa quaranta giorni ed avrà modo di assistere sia ai festeggiamenti di mezz’agosto dedicati a lui nonché al sovrano Filippo v663, sia ai tafferugli in cui vengono uccisi alcuni soldati spagnoli664 . nell’ottobre successivo il viceré cardinale del giudice si reca a messina, fa arrestare e processare gli autori del tumulti dei mesi precedenti e vieta l’uso delle armi665.il 23 ottobre fa pubblicare un bando contro la “tosatura” della moneta, pratica che priva la stessa del proprio valore intrinseco666. venti giorni dopo parte per visitare catania, augusta e siracusa; torna a messina il 28 novembre667. durante il soggiorno messinese del cardinale del giudice la vita sociale riprende: si abbandona il modo di vestire spagnolo per quello francese; si danno sontuose feste a Palazzo reale per il compleanno del sovrano, ed anche
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663 le botteghe dei mercanti di panni e di sete nella strada dei Banchi ma anche presso la strada dei Pianellari e in altre strade cittadine sono adornate con invenzioni e insegne che inneggiano al sovrano: in quella di geronimo messina vi è un’invenzione che raffigura Filippo v con messina inginocchiata e il motto “non inveni tantam fidem”; la medesima iconografia si trova anche nelle botteghe di vincenzo d’amico, Filippo duci, mattheo Bassarino, vincenzo inferrera cambiano però le didascalie: nella prima si legge “Quod habeo, tibi do”; nella seconda messina vestita miseramente dice “conscidisti saccum meum et circumdedisti me laetitia” mentre il sovrano pronuncia le parole “induere vestimento gloriae”, nell’invenzione presso la bottega del Bassarino campeggia il motto “misericordia et veritas custodiunt regem et clementia roboratur tronus eius”; in quella di inferrera il motto “Quo me vertar nescio, felix, hinc, felicior te”. nella bottega del mercante di drappi di seta la città dello stretto è ritratta come andromeda prima di essere divorata dal mostro marino mentre in suo soccorso giunge un cavaliere raffigurante Filippo v e a commento il motto “tolta al periglio, sarò stella in cielo”; iconografia che si replica nell’invenzione presso la bottega del mercante di panni Pietro cacìa, con il commento della scritta “neque luctus, neque clamor, neque dolor erit ultra, quoniam priora transierunt”. altre invenzioni ancora sono narrate da g. cuneo, Avvenimenti della Nobile Città di Messina, cit., t. ii, pp. 853-854. 664 le fonti di parte messinese imputano il tumulto alla provocazione dei soldati che benché al servizio del re di spagna inneggiavano all’arciduca carlo: cfr. c. d. gallo, Gli Annali della Città di Messina, cit., vol. iv, p. 24; g. cuneo, Avvenimenti della Nobile Città di Messina, cit., t. ii, pp. 844-845. il “palermitano” a. mongitore (Diario Palermitano, in cui sono notate le cose più memorabili accadute nella felice e fedelissima città di Palermo, cit., vol. vii, p. 330) le ritiene causate dal tradizionale antispagnolismo rinvigorito dalla concessione dell’indulto. 665 il viceré parte da Palermo il 10 ottobre e giunge a messina il 14; il bando è del 13 ottobre. cfr. a. mongitore, Diario Palermitano, in cui sono notate le cose più memorabili accadute nella felice e fedelissima città di Palermo, cit., vol. vii, pp. 330-331. 666 g. cuneo, Avvenimenti della Nobile Città di Messina, cit., t. ii, p. 892. 667 ivi, pp. 902-904.
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salvatoreBottari
il carnevale del 1703 viene festeggiato con grande pompa e brio668. È una politica accorta che non utilizza solo strumenti repressivi per contenere il dissenso. dai molteplici fronti gli eventi bellici giungono di riflesso in sicilia. nel 1703 la controffensiva francese mira al cuore dell’impero portando l’attacco a vienna. l’iniziativa però fallisce, mentre Portogallo e Piemonte passano dalla parte della grande alleanza669. sulla sicilia, pur distante dai teatri di guerra, se ne riverberano le tensioni: si rafforzano le fortificazioni e si proibiscono a Palermo e messina capannelli e conventicole670. il 1704, anche se caio domenico gallo nei suoi annali non registra “niente di ragguardevole” fra gli avvenimenti cittadini a parte la creazione di una milizia urbana, in europa è invece un anno cruciale per le vicende belliche671. John churchill, duca di malborough, ed eugenio di savoia ottengono infatti l’importante successo di Blenheim, presso Höckstädt, contro i franco-bavaresi, mentre la spagna perde gibilterra a vantaggio degli inglesi672. il 1706 è drammatico per i franco-ispanici. in maggio le truppe inglesi, guidate dal duca di marlborough, ottengono un’importante vittoria nella battaglia di ramillies e occupano l’intera regione dei Paesi Bassi spagnoli673. Barcellona è liberata dall’assedio delle truppe francesi e un contingente anglo-portoghese invade la spagna ed entra a madrid. il 7 settembre 1706 i francesi sono sconfitti a torino dall’azione congiunta delle truppe imperiali di eugenio di savoia e di quelle piemontesi di vittorio amedeo ii674. anche il milanese è ormai perduto675. tuttavia Filippo v riconquista presto madrid. nel 1707 la guerra attraversa quasi una situazione di stallo. se fallisce l’assedio di tolone, la sconfitta dei franco-ispanici nell’italia settentrionale è però il viatico all’ingresso degli imperiali a napoli, che avverrà il 7 luglio676. nel 1708 alla sconfitta francese di oudenarde, con l’occupazione di lille da parte degli anglo-imperiali, si aggiunge la perdita da parte spagnola della sardegna e di minorca, conquistate dagli anglo-olande-
668 ivi, pp. 926-939; c. d. gallo, Gli Annali della Città di Messina, cit., vol. iv, pp. 25-27. 669 g. symcox, Vittorio Amedeo II. L’assolutismo sabaudo, cit., pp. 186-190. 670 c. messina, Sicilia e Spagna nel Settecento, cit., pp. 36-37. 671 c. d. gallo, Gli Annali della Città di Messina, cit., vol. iv, p. 30. 672 c.H. ingrao, The Habsburg Monarchy. 1618-1815, cit., pp. 112-113. 673 e. le roy ladurie, L’Ancien Régime. I. Il trionfo dell’assolutismo da Luigi XIII a Luigi XIV, cit., p. 313. 674 g. symcox, Vittorio Amedeo II. L’assolutismo sabaudo, cit., pp. 200-203. 675 d. sella, Sotto il dominio della Spagna, cit., p. 20. 676 g. galasso, Napoli spagnola dopo Masaniello, cit., vol. ii, pp. 721-725.
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