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RICOMPENSE AL VALORE
from SOTTO ASSEDIO
MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE
De Tommaso Orlando
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Classe 1897
Capitano s.p.e. Legione Allievi Carabinieri di Roma (alla memoria)
"Comandante di Compagnia Carabinieri impegnata per la difesa della Capitale, nella riconquista di importante Caposaldo che truppe tedesche avevano strappato dopo sanguinosa lotta a reparto di altra Arma, mosse al! 'attacco con slancio superbo trasfondendo nei suoi uomini grande entusiasmo. Dopo tre ore di aspro combattimento, durante il quale aveva dato nobilissimo esempio di sprezzo del pericolo e delle sue elevate virtù militari, mentre si accingeva a superare col reparto un ultimo sbarramento di fuoco, colpito a morte, cadeva gridando: "Avanti ... viva l'Italia!". Il grido e il suo olocausto accesero vieppiù gli animi dei combattenti, suscitando altri eroismi, che portarono al successo del! 'azione." Magliana di Roma, 9 settembre 1943 (B.U. 1947 dispensa 5. Pag. 321).
Fugazza Romolo
Classe 1913
Capitano s.p.e. Cavalleria 8° Reggimento Lancieri di "Montebello " - 6° Squadrone semoventi 75/18 (alla memoria)
"Comandante di Squadrone semoventi da 75/18 in molteplici rischiosi combattimenti contro forze preponderanti per numero ed armamento, si esponeva dove maggiore era il pericolo per animare, incoraggiare e dirigere con oculata previdenza e con comprovata competenza tecnica i suoi lancieri nelle manovre di attacco rese più ardite dal! 'impervio e difficile terreno. Incaricato di proteggere con il suo Squadrone il ripiegamento di altri reparti, contrastava al nemico il terreno palmo a palmoarginandone l'irruzione e fiaccandone la baldanza. Rivelatosi ormai insufficiente ogni tentativo di arrestare l'avanzata nemica e di salvare la città di Roma dalla conquista, giunto nei pressi di Porta S. Paolo, ultimo baluardo per la difesa della Capitale, in un impeto di rabbia e di ribellione al fatale epilogo dell'impari lotta, quasi a sfidare ancora il nemico dal quale non si sentiva vinto, si lanciava col suo carro ed alla testa del suo Squadrone contro le formazioni avversarie incalzanti, rinnovando in un'epica carica le gloriose tradizioni della Cavalleria italiana. Squarciato il suo carro da granata awersaria, ed egli stesso ferito a morte, ricusava ogni aiuto offertogli dai suoi lancieri accorsi, esclamando: "Non mi toccate, lasciatemi qui al mio posto d 'onore". Tempra energica e tenace di cavaliere e di comandante, esempio di altissimo valore militare". Porta S. Paolo, 10 settembre 1943 (B.U. 1947, disp.12, pag. 1095)