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ODE a UDINO BOMBIERJ

Avanza il nemico: le sorti perverse dei prodi l'esaltano; in mano de 'fo rti già l'arma cattura .. Ma: Odi?

Non odi il cannone che tuona, non vedi tu i lampi, non senti tu il canto che intona il plurimotore ne' campi?

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E il carro d'acciaio, pur solo sul greppo s'aderge; gli artigli, un mestissimo volo, fantasma, La morte, v'immerge.

La piccola bocca di fuoco difende la stretta: il canto de' cingoli roco sobbalza, anunutisce, s'affretta.

E' solo, il se rg ente: lampeggia quell'occhio felino; ma quasi incurante passeggia

Li presso desioso bambino.

Più volt e, smarrito Lo sguardo, Le guance arrossate, temè dal destino beffardo ben Lungi tal cose desiate.

Ed or che le vede dappresso, ne' cingoli neri quell'alma piccina ha già impresso l'imago di mille misteri. le belle pupille al soldato s'affisano ansiose; cui vago sorriso ha gia dato l'intesa per gesta gloriose.

Dal greppo al bersaglio prescelto fa schermo una siepe; e, in punto strategico svelto, audace già il bimbo si siede.

T'esalta, è l'Italia, o bambino, L'Italia che chiama; vuol sangue, a ridarle un cammino che mente , che cuore le brama!

E il bimbo fedele a la voce è anello fatale: lo vedi sergente? Èferoce lo sguardo del bimbo, è mortale!

La piccola bocca da fuoco difende La strerta; e il canto de' cingoli roco si cambia, ammutisce, s'affretta.

Con colpi precisi, gli ordigni ferali al nemico, le gesta si occulte ma insigni descrivon sul colle già aprico

La tenera e fiera vedetta da i segni decisi, pe' carri tedeschi è disdetta che squassan di sangue già intrisi

Ma tace la bocca di fuoco dinanzi a la stretta: il canto de' cingoli roco il bimbo sospeso n'aspetta

Ma un colpo squassante, tremendo ne prova la fede.

Si volge: il SUO carro, tra orrendo guizzare di lampi intravede!

Accorre il bambino, ed il viso rimira al sergente: che l'ultimo dolce sorriso gli dona. Ed il sangue gemente da mille ferite gl'inv ola quell'anima invitta, che lascia una fiera parola del bimbo nel cuore si scritta:

T'e salta: è l'Italia, o bambino, l'Italia che chiama; col sangue de' prodi, un cammino s'intesse: Novella è la trama.'

1 l ""Ode a Udino Bombieri (Sergente Maggiore della Div. "Ariete " caduto a Bracciano e Med. Oro alla memoria) fu composta dal parroco di bracciano Don Alfredo Cesolini, a firma "D 'A re " , suo nome partigiano in codice, acronimo di Don Alfredo Reverendo Cesolini, e divulgata il 9 novembre 1944 a cura della Gioventù di Azione Cattolica di Bracciano nel primo anniversario del tragico evento.

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