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Scala a ruote per assedi » I 59. Elepoli arietaria
terra foss~ro tutte somme malamente sottratte al miglioramento del naviglio.
Invece in realtà le cose stanno in modo molto qifferente, giacchè è ovvio che per avere una marina bisognil prima di tutto avere stabilimenti capaci di costruirla e di rinnovarla, porti e ritugi mili tari per tenervi al sicuro le navi, basi di appoggio e di rifornimento della flotta, centri di raccolta e di addestramento dei marinai, sistemazioni difensive costiere, ... ; l'aforisma citato ~a quindi preso solo nel senso astratto e come incitamento al marinaio a sempre p"iù amare la sua nave, mentre d'altro canto numerose ed importanti sono nella pratica le opere di ingegneria da eseguirsi a terra in servizio ·d.ella R. Marina. Compito degli Uffici del Genio militare per la Marina è appunto quello di provvedere allo studio ad alla esecuzione di queste opere, di cui quì appresso, e per quelle di maggior rilievo, si farà una sintetica esposizione, per quanto riguarda il periodo dalla costituzione del Regno d'Italia fino al I 9 I 5, raggruppandole come segue : A) Opere per la industrializzazione militare ; B) Opere marittime ; C) Opere per l'accasermamento dei contigenti dei corpi Reali Equipaggi e per il funzionamento dei servizi· a terra ; D) Opere di difesa costiera.
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A) - Opere per la industrializzazione militare
1. R. Arsenale militare marittimo della Spezia (fi.g. 144) Questo che è il primo arsenale della R. Marina impiantato nel , Regno d'Italia dopo la sua costituzione; fu cominciato nel 1862 dalla speciale Direzione del Genio all'uopo costituita, su progetto del col., poi gen., Chiodo. Il complesso delle varie opere, cui dette luogo la costruzione di questo grandioso stabilimento, richiese circa sette anni di assiduo ed ininterotto lavoro : l'inaugurazione fu celebrata il 28 agosto 1869.
Il costo dei lavori ascese complessivamente alla ingente somma di quarantasei milioni, assegnati con appositi stanziamenti, in essi compresi 1 O milioni che erano stati precedentemente concessi per un arsenale, che, secondo un progetto del conte di Cavour, avrebbe dovuto sorgere nel seno del
Varignano, p1:1re nel golfo della Spezia. Però questo primo impianto essendosi dimostrato alquanto deficiente, continuarono - dopo la suddetta data - altri lavori di assestanento che durarono fino all'anno 188 T, con una spesa di altri sette milioni, per cui il costo complessivo dell'arsenale raggiunse i cinquanta tre milioni (ante-guerra). L'arsenale petè dirsi allora veramente completo e rispondente alle necessità del momento. Esso copriva una superficie di mq. 1.286.700 di cui mq. 941.800 occupati da strade, calate e piazzali, mq. 64.300 da fabbricati e mq. 280.600 da darsene e canali. Queste dimensioni ci dimostrano la grandiosità di questo stabilimento, solo di poco inferiore in ampiezza a I quello di Tolone, il maggiore arsenale francese (mq. 1.700.000).
Una gran parte di questa area fu acquistata dal mare con riempimenti eseguiti col materiale risultante dagli scavi effettuati per la sistemazione del terreno, materiale, che, unitamente a quello ricavato per far luogo alle darsene, raggiunse il quantitativo di mc. 4.500.000.
Le principali opere eseguite furono le seguenti : Due darsene comunicanti fra loro per mezzo di un canale, della superficie complessi va di circa 16 ettari, con profondità di acqua di m. 1 O ed uno sviluppo di banchine di circa 2 chilometri. Un avamporto della superficie di circa 100 ettari, con · una profondità d'acqua di m. 10 e due moli di protezione.
Per raggiungere ovunque in questo specchio d'acqua l'ora detta profondità occorse fare circa cinque milioni di mc. di scavi subacquei. Due scali di costruzione lunghi ciascuno m. 100.
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