Architecture portfolio

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ROBERTA GHIDINI Portfolio di Architettura 2018 - 2020



Contenuti PRESENTAZIONE

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curriculum vitae

NUOVO DIPARTIMENTO DI BENI CULTURALI E AMBIENTALI

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2018 - 2019 Laboratorio di Progettazione 3 Laurea triennale in Progettazione dell’architettura

UNION THROUGH ART

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2019 - 2020 Laboratorio di strutture e infrastrutture nel paesaggio Laurea magistrale in Architettura delle costruzioni

QUADRIPORTICO IN PIAZZA DUOMO

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2020 - Laboratorio per la conservazione delle architetture complesse 1 Laurea magistrale in Architettura delle costruzioni

COMMON SHELTER FOR AFRICA

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2020 - Kaira Looro Architecture competition

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Roberta Ghidini roberta1.ghidini@mail.polimi.it

CONTATTI

PROFILO

24/04/1996 Iseo (BS) Italia Milano (MI) Italia +39 3470946992

Sono una studentessa di architettura, entusiasta di fronte a nuove sfide. Durante il processo progettuale tengo in considerazione il luogo, la popolazione, le tradizioni, i suoni e le sensazioni percepite in modo da rispettare il sito in cui verrà realizzato il progetto. Vorrei che la mia passione si riscontri all’interno dei miei progetti.

LINGUE

FORMAZIONE

• Italiano

• 2019 - Presente : Laurea magistrale in Architettura delle Costruzioni - Politecnico di Milano

madrelingua

• Inglese

Livello B2 TOEIC - Esito: 838/990

• Francese

Livello intermedio

• 03/2019: Athens Programme - Architecture and sociology Universidad Politecnica de Madrid • 2016-19: Laurea triennale in Progettazione dell’architettura Politecnico di Milano voto: 110/110

PROGRAMMI • • • • • •

Autocad 2D Adobe Suite Rhinoceros Qgis Revit Midas

ABILITA’ • • • • • •

cooperazione in team leadership efficienza creatività immaginazione problem solving

CORSI • 05/2020-07/2020: Corso di fotografia avanzato Associazione Il tempo ritrovato - Milano • 09/2019 - 12/2019: Corso base di fotografia Associazione Il tempo ritrovato - Milano

ESPERIENZE • 02/2020 - 04/2020: Kaira Looro Architecture competition. Emercency operation center to solve humanitarian emergencies in Africa • 02/2019 - 05/2019: Tirocinio presso il Laboratorio di diagnostica e indagini sui materiali del costruito (DICA) Politecnico di Milano 5


Nuovo dipartimento di beni culturali e ambientali L’area di progetto è situata nel quartiere milanese di Città Studi. L’obiettivo è stato quello di adeguare gli edifici esistenti che dovranno ospitare la nuova facoltà e di realizzare: un museo, una biblioteca, una mensa e quattro aule che possano ospitare duecento persone. Gli edifici circostanti sono stati fondamentali come linee guida per determinare l’attacco a terra dei nuovi volumi. Inoltre sono state studiate le proporzioni delle strutture adiacenti in modo tale da edificare utilizzando lo stesso modulo e ottenere un fronte unitario, soprattutto su Via Celoria. La parte centrale del lotto è stata liberata in modo tale da permettere una visione completa del progetto. Dall’edificio di ingresso è possibile osservarne l’ultimo, preceduto da una grande scalinata che porta ad una piazza sotterranea.

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1. Scossalina metallica 2. Canale di gronda 3. Pannello di cartongesso 15 mm 4. Controsoffitto 5. Trave secondaria HEB 6. Solaio in lamiera grecata 7. Pannello isolante 50 mm 8. Barriera al vapore 9. Massetto di pendenza in cls alleggerito 10. Guaina impermeabile 1

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11. Struttura di sostegno p.s. 12. Pavimentazione sopraelevata 13. Lamiera di scolo 14. Pannello in grc 15.Struttura di sostegno dei pannelli 16. Isolante 17. Trave 18. Lamiera di chiusura 19. Serramento FW 50+SG 20. Pavimentazione 21. Cartonfeltro bituminato 3

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22. Autolivellante 23. Massetto in cls 24. Pannello isolante 60 mm 25. Solaio prefabbricato alleggerito 26. Intonaco da interni 27. Pannello in grc 28. Struttura di sostegno dei pannelli 29. Calcestruzzo armato 30. Pannello isolante 60 mm 31. Trave in cls 32. Serramento FW 50+SG

33. Plinto di fondazione 34. Magrone 35. Soletta in cls sp. 300 mm 36. Pannello isolante 80 mm 37. Barriera al vapore 38. Massetto porta-impianti 39. Massetto autolivellante 40. Pavimentazione

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Scossalina metallica Canale di gronda Pannello di cartongesso sp. 15 mm Controsoffitto Trave secondaria HEB Solaio in lamiera grecata Pannello isolante sp. 50 mm Barriera al vapore Massetto di pendenza in cls alleggerito

14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22.

Pannello in grc Struttura di sostegno dei pannelli Isolante Trave Lamiera di chiusura Serramento FW 50+ SG Pavimentazione Cartonfeltro bituminato Autolivellante

26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34.

Intonaco da interni Pannello in grc Struttura di sostegno dei pannelli Calcestruzzo armato Pannello isolante sp. 60 mm Trave in cls Serramento FW 50+SG Plinto di fondazione Magrone

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Union through Art SVILUPPO DEL CONCEPT

e pedonali

progetto

Unione

L’area di progetto interessa quartieri dalle caratteristiche molto diverse tra loro: Giambellino, Lorenteggio,Unione San Cristoforo e Ronchetto sul Naviglio. La richiesta è stata quella di creare un ponte pedonale per permettere alla Intersezione popolazione di oltrepassare il Naviglio e la ferrovia.

oni artistiche d’arte

rada

tra elementi Congiunzione tra i due simboli Concept Simboli matematici LaConnessione proposta si è focalizzata sulla realizzazione di una connessione multipla tra queste aree e le loro popolazioni, che avranno la possibilità di spostarsi più agevolmente e che considereranno il Naviglio e la ferrovia come vantaggi e non come cesure. Da quì la riflessione sull’unione sia in senso letterale che figurato, sia di LANDMARK luoghi che di persone. Piazza Tirana

Aldo Rossi

irana

rmodale

eare

CONNESSIONE

La passerella pedonale connette i flussi di persone che provengono da Porta Genova, dall’area sud dell’hub intermodale, dall’edificio di Aldo Rossi ACCESSIBILITA’ incluso all’interno del progetto e da Piazza Tirana. Permette ai viaggiatori di spostarsi agilmente dalla nuova stazione FS metropolitana M4 di San Cristoforo con l’omonima stazione FS, sia tramite la passerella che un sottopasso. Il parco lineare consente ai flussi M4 provenienti da Porta Genova Parco lineare e Pt. Genova di giungere alle zone di Corsico e Buccinasco immersi all’interno della natura e dell’arte. Via Ludovico il Moro Quest’ultima, ha un ruolo predominante all’interno del parco lineare: nei RICONOSCIBILITA’ punti di incontro dei viali si aprono spiazzi che ospitano UNIONE mostre, esibizioni e allestimenti. Edificio Aldo Rossi

controllato

Hub intermodale

Progettazione hub intermodale e connessione ciclopedonale fra i quartieri di Lorenteggio e Ronchetto sul Naviglio

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Studenti Roberta Ghidini Chiara Ghillani Marianna Maggioni

ANALISI PRELIMINARE SVILUPPO DEL CONCEPT

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Trave HEA 280 Lastra in acciaio inox Conglomerato cementizio drenante

La struttura della passerella pedonale consiste in due travi reticolari HEA 280, che fungono anche da parapetto.

Cappa in cls 50 mm Lamiera grecata Sand A55 P600 55 mm Cuscinetti in p.t.f.e. Trave HEA 340

L’impalcato è costituito da traversi HEA 340 sormontati da una lamiera grecata, da un getto di calcestruzzo e da uno di conglomerato cementizio drenante.

Trave HEB 650

Ogni pila è composta da due HEB 650 unite e ha una luce di 25 m dalla successiva.

Trave HEA 280 Conglomerato cementizio drenante Lamiera grecata Sand A55 P600 55 mm

Trave HEA 340 Trave HEB 650 Cuscinetti in p.t.f.e. Cappa in cls 50 mm

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Quadriportico in Piazza Duomo L’area di progetto è situata in Piazza Duomo a Milano, luogo che da sempre è stato oggetto di progetti volti al suo restringimento. Le dimensioni attuali infatti fanno percepire il Duomo più largo che alto, sottraendogli la dignità di chiesa gotica. Quindi l’idea è stata quella di creare una sorta di “recinto” che potesse ripristinare questa condizione. Dal punto di vista architettonico il progetto consiste in un quadriportico sormontato da un’aula sospesa utilizzata come sala conferenze. La permeabilità di questi elementi permette una completa fruibilità degli spazi, utilizzati come museo a cielo aperto, grazie alla presenza di nicchie e di muri attrezzati. Questi hanno l’obiettivo di invogliare i turisti a proseguire con la visita al museo vero e proprio, a pagamento, all’interno del bunker sottostante, accessibile da un’ampia scalinata oppure dall’area metropolitana. Uno tra i fulcri principali del progetto è stata la volontà di ridare vita all’antica Basilica di Santa Tecla attraverso l’aula sospesa, che ne ha preso l’inclinazione. I resti archeologici sono visibili da tre livelli dall’aula sospesa, dal quadriportico e dalla metropolitana. Il percorso archeologico poi continua e termina al di sotto del Duomo. Dal punto di vista urbanistico il quadriportico, data la sua confomazione, ha creato due piazze, quella antistante legata allo spazio sacro, pensata come sagrato e una retrostante più “profana”.

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La struttura del quadriportico si compone di portali ripetuti, composti da travi e pilastri in calcestruzzo armato, calcolati in modo tale da sfruttare al meglio il materiale. L’aula sospesa è costituita da travi e pilastri in acciaio che si ispessiscono in prossimitĂ dei ruderi dove, non essendoci la possibilitĂ di avere i pilastri come nel resto della struttura, si ha una lunghezza considerevole di sbalzo.

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Common shelter for Africa Kaira Looro Architecture Competition Emergency operation center L’obiettivo principale del progetto “Common Shelter for Africa” per il centro operativo è stato quello di trovare semplici soluzioni alle numerevoli emergenze che si verificano spesso in queste zone dell’Africa Subsahariana. La struttura del progetto è adattabile a differenti contesti in quanto si serve di materiali reperibili nel luogo del disastro e non è legato ad una localizzazione specifica. La struttura è costituita da bamboo, materiale molto resistente, comparato spesso all’acciaio per le simili proprietà. I tamponamenti esterni sono realizzati con sacche di polietilene, riempite di terra e argilla. Dal punto di vista architettonico la conformazione del centro di emergenza riprende alcuni aspetti della tradizione africana, come lo sviluppo dell’edificio intorno ad un albero, come segno della vita e della rinascita.

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Il centro di emergenza è stato pensato per essere sicuro anche durante i disastri naturali, come le alluvioni, i forti venti, terremoti e incendi. Il problema delle alluvioni può essere risolto innanzitutto posizionando l’intero edificio al di sopra di un basamento per evitare la risalita di acqua e di umidità dal sottosuolo. PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

KEYPLAN Il portico esterno riveste un ruolo funzionale due n o z n o i tusafe acezone rp 1 1. rante i periodi di allerta: permette alle persone 2 e n o z e f a s 2. hindmost line di stare al sicuro durante il posizionamento delle 3 dnih zone precaution barriere temporanee lungo tutto il suo perime-enil ts3.om 4 tro. Inoltre le barriere aiutano a creare una zona sdleihs yra4.rotemporary pmet shields di precauzione, ossia il portico, e di avere quindi precaution zone una zona sicura all’interno dell’edificio. PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

safe zone hindmost line

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Argilla

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Bamboo

Lamiera grecata

Sacche di polietilene

Terra


01. FONDAZIONI - composte da bamboo e assemblato mediante corde 02. PAVIMENTAZIONE - sacche riempite con terra + strato di argilla rossa 03. PEDATA - fila di laterizi 04. TAMPONAMENTI E PARTIZIONI INTERNE - sacche di polietilene riempite con terra

05. PILASTRI - composti da 04 bamboo assemblati mediante corde 06. TRAVI - 02 bamboo assemblati mediante corde 07. STRUTTURA DELLA COPERTURA - bamboo assemblati tramite viti 08. COPERTURA - lamiera grecata

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