E poi torno senza pane dal mercato. Mi rimesso dentro il letto, perchĂŠ sono poveretto. Sono un folle, di sicuro, io mi appoggio contro il muro. Per sentir la serenata, che tu canti a squarcia gola. Contro il vento e a cuor sicuro, poi compare zio Arturo. La tua bella, silenziosa, rientra in casa e non riposa.