La Gazzetta della Scuola Gualandi n.1 Gennaio 2019

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Scuola Media F.lli Gualandi di Pianezza

La voce dei nostri studenti

Le Scuole dell’Arca

Numero 1 – Anno X – Gennaio 2019

IL NATALE PER NOI

cronaca scolastica

L’anno della felicità, un Natale speciale.

Il Natale è un momento di spiritualità molto importante per i cristiani, infatti nasce Gesù il salvatore. Quest’anno la scuola Gualandi voleva rappresentarlo in modo nuovo, infatti gli alunni stessi lo hanno rappresentato come più piaceva loro, mostrando cosa può essere per ognuno il Natale. Lo spettacolo sarà uno solo e verrà rappresentato dagli alunni della Gualandi, che sono divisi in gruppi per classe; ogni gruppo ha un proprio stand dove mostrare ai genitori il loro lavoro: c’è chi vuole rappresentare

cronaca internazionale

felicità, compassione, amicizia, condivisione attraverso il teatro, dei video, dei regalini; la cosa importante è che ogni ragazzo si sia impegnato. Anche gli insegnati hanno collaborato, aiutando i ragazzi con il materiale e concedendo un’ora delle loro lezioni per organizzarsi e iniziare il lavoro. Dopo che i genitori avranno visitato tutti gli stand, avranno una sorpresa di cui faranno parte cantando il famoso brano “Happy Day” che sarà cantato al buio illuminato solo da lumicini.

Lo spettacolo si terrà giovedì 20 dicembre alle 17.50 a scuola dove i genitori degli alunni potranno vedere il fantastico ed elaboratissimo lavoro che hanno fatto allievi e insegnanti.

Ognuno vede il Natale come vuole, ma ci accomuna il fatto di stare insieme.   Alice D., Andrea S., Vittoria B., Giorgio C.

HUAWEI ACCUSATA DI SPIONAGGIO

Arrestata direttrice finanziaria su mandato degli USA, Cina chiede la liberazione

Per il governo Americano Huawei avrebbe violato le sanzioni contro l’Iran, tuttavia Pechino protesta:” Violati i diritti umani, chiarire subito le accuse”. Inoltre lo stesso presidente Trump ha invitato ufficialmente la popolazione e gli alleati a non usare la compagnia cinese per le telecomunicazioni, in quanto accusata di ‘spionaggio’. In Italia è in corso un accertamento del Copasir. La direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, è stata arrestata, in Canada il primo

dicembre di quest’anno. L’arresto è arrivato proprio nel giorno in cui la compagnia cinese è stata bandita dalla British Telecom per “rischio spionaggio”. A causa degli stretti legami dell’azienda con il governo cinese, Huawei è sotto inchiesta per spionaggio, in particolare per aver violato i controlli commerciali americani in paesi come Cuba, Iran, Sudan e Siria. Anche in Italia c’è preoccupazione per il rischio di una possibile “invasione” cinese attraverso impianti per le reti di telecomunicazioni, prodotte dalla multinazionale Huawei. Non possiamo negare che il colosso cinese è da tempo un osservato speciale del mondo occidentale, tanto che moltissime agenzie governative americane (ma non solo) hanno proibito l’uso di smartphones marchiati Huawei.

Inoltre, l’arresto del top manager segna la fine degli accordi tra Pechino e Washington, e di conseguenza questo avrà ripercussioni sui mercati, difatti si riscontrano già numerosi cali nelle borse asiatiche. Fondata nel 1987, Huawei voleva rappresentare quello a cui la Cina aspira, difatti è riuscita a trasformare un’azienda low cost in una leader nel settore dello sviluppo del 5G (la nuova rete mobile), tuttavia la multinazionale non ha mai prestato molta attenzione alla sicurezza. Infatti si ha il sospetto che i suoi dispositivi possano essere usati dal governo cinese per attacchi hacker o furto di dati, anche se non esiste una prova effettiva. Ma quali saranno le vere motivazioni di questo arresto? Non è difficile immaginare che dietro tutto questo ci sia il

tentativo di tutelare la gestione dei mercati finanziari da parte degli USA. Gli aspetti legati allo spionaggio, infatti, potrebbero essere ampliamente combattuti con gli strumenti tecnologici in possesso dal mondo occidentale. Eppure non andrebbe esclusa una seconda chiave di lettura, quella legata ad una “guerra” telematica tentata dalla Cina al resto del mondo che sarebbe stata intercettata dagli Stati Uniti. Anche se l’aspetto economico risulta essere l’ipotesi prevalente, ciò nondimeno non va esclusa l’affascinante e preoccupante domanda che ci potremmo porre: “Ci troviamo forse di fronte all’inizio della Prima Guerra Mondiale Telematica?”   Emanuele O., Pietro A., Simone S., Riccardo V.


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