R O B E R T O C O G N O L I A R C H I T E T T O PORTFOLIO2018
CONTENUTI • • • • • •
CURRICULUM VITAE....................................................................................04-05 PROGETTI LAVORO......................................................................................06-21 PROGETTI DI TESI.......................................................................................22-39 PROGETTI ACCADEMICI.............................................................................39-69 TEST/WIP....................................................................................................70-77 FOTOGRAFIA..............................................................................................78-95
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ROBERTO COGNOLI ARCHITETTO indirizzo_ Ascoli Piceno / Roma telefono_+000000000000000 email_ roberto.cognoli@gmail.com
FORMAZIONE______________________________________________________ MAGISTRALE IN ARCHITETTURA_LM-4 107/110 SAAD_Università di Camerino Ascoli Piceno GEOGRAFIE TEMPORANEE_Strategie di Rigenerazione Ambientale per Borghi di Arquata del Tronto ICAR_12 a.a.2016/17 SCIENZE DELL’ARCHITETTURA_L-17 SAAD_Università di Camerino Civitanovissima_Progetti per Civitanova Marche_La Città Temporanea ICAR_12 a.a. 2014/15
104/110 Ascoli Piceno
ESPERIENZE LAVORATIVE_________________________________________ A.A 2017/2018 Settembre_Ottobre 2018 TUTOR DIDATTICO SAAD_Università di Camerino Summer School Archimastro 4.0 Strumenti Innovativi per la Ricostruzione
Amandola (FM)/Ascoli Piceno
Ottobre 2017_Giugno 2018 COLLABORATORE SPRAUT S.n.c Progettazione integrata in ambiente BIM
Roma
A.A 2017/2018 TUTOR DIDATTICO SAAD_Università di Camerino Workshop pre-laurea a.a.2017/2018 La temporaneità oltre l’emergenza. Piccole biblioteche mobili per l’infanzia
Ascoli Piceno ICAR_12
A.A 2017/2018 TUTOR DIDATTICO SAAD_Università di Camerino Laboratorio di Costruzione dell’Architettura a.a.2017/2018 La (ri)costruzione leggera dei borghi del Centro Italia
Ascoli Piceno ICAR_12
A.A 2016/2017 TUTOR DIDATTICO SAAD_Università di Camerino Laboratorio di Costruzione dell’Architettura a.a.2016/2017 Alloggi temporanei per richiedenti asilo. Recupero di capannoni dismessi.
Ascoli Piceno ICAR_12
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Gennaio 2015_Oggi COLLABORATORE ETNAS_STUDIO CONSULTING Ascoli Piceno Affiancamento alla progettazione di carpenterie metalliche per attrezzature ad uso industriale.
WORKSHOP E CORSI_____________________________________________ 2017_2018 GRASSOPPER 3D per Rhinoceros_Corso base DYNAMO per Revit_Corso base
Online Online
2017 DAI DATI ALLA FORMA_La modellazione parametrica per la ricostruzione virtuale (open data e gis) SAAD_Università di Camerino Ascoli Piceno 2017 INTRODUZINE AL LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE PYTHON Roma Makers Fablab
Roma
2017 LABORATORIO PER IL PATRIMONIO CULTURALE POST SISMA (Summer School) SAAD_Università di Camerino
Ascoli Piceno
2017 CLASSIFICAZIONE E ADEGUAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI SAAD_Università di Camerino
Ascoli Piceno
2017 AUTODESK REVIT_BIM A-Sapiens
Photoshop Illustrator Indesign Ecotect Envimet Sap2000 Software Anit Qgis Office
27 Set 2017
13 Dic 2017
ALTRE COMPETENZE________________________________________________ DIGITAL FABRICATION E PROTOTIPAZIONE RAPIDA Utilizzo delle seguenti macchine presso il LAB#Prototype SAAD_Unicam: Macchine a tagliolaser.it GLC 6040 S3 e software dedicato SmartCarve 4.3, Plotter da taglio in piano Valiani MatProUltra e software V-Studio, Stampanti 3d Wasp, WaspClay, Makerbot. FOTOGRAFIA Fotografia digitale e analogica (sviluppo e stampa), postproduzione digitale e tecniche di illuminazione artificiale. 2014 Mostra personale_ARCHITETTURE Galleria Arti in Corso-Magliano in Toscana (GR). 2013 Sony World Photogrphy Awards (concorso internazionale di fotografia) Tra i primi dieci e i primi 50 con due immagini diverse nella categoria Architettura.
PUBBLICAZIONI____________________________________________________ Roma
2015 COAST2COAST California State University FOLIGNANO KMO SAAD_Università di Camerino
Ascoli Piceno
2015 RE_THINKING CIVITANOVA Coburg University SAAD_Università di Camerino
Ascoli Piceno
2014_2015 ARCHITETTURE SPERIMENTALI E NATURALI E AUTOCOSTRUZIONE Beyond Architecture Group
COMPETENZE INFORMATICHE________________________________________ Autocad 2d/3d Revit Dynamo Rhinoceros Grasshopper Sketchup Meshmixer Photoscan Simplify 3D
__archiprix.org/2019; PROJECT NOMINATED Tesi di Laure Magistrale (GEOGRAFIE TEMPORANEE_Strategie di Rigenerazione Ambientale per i Borghi di Arquata delTronto) selezionata dalla SAAD UNICAM per partecipare al concorso internazionale archiprix2019; Finalisti. __Rivista MAPPE N.6 Luglio 2015_La Cultura degli Orti; Coast2Coast XI Folignano Km0 __EWT/ Eco Web Town Magazine of Sustainable Design; Sperimentazione progettuale sulla Città: Il caso studio di Civitanova Marche Laura Ridolfi, Sara Cipolletti 2014/2015. __CIVITANOVISSIMA Workshop Pre Laurea a.a. 2014/2015; Luigi Coccia, Marco D’Annuntis, Massimo Perriccioli, Massimo Sargolini.
LINGUE__________________________________________________________ Roma
INGLESE
Livello B2
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ARCHIMASTRO 4.0________________________________________ Amandola (FM) - Ascoli Piceno L’obiettivo generale del corso è la creazione di una nuova figura di operatore per la ricostruzione nelle aree colpite dal sisma, incentrata sulla capacità di intervenire con consapevolezza e cultura all’interno di ambiti e paesaggi caratterizzati da valore storico ambientale, sia in caso di riqualificazione dei manufatti, sia in caso di demolizione e totale ricostruzione. In particolare si tratta di intervenire venendo incontro alle esigenze della comunità e delle persone, incentrate sempre più sulla personalizzazione e sulla unicità delle soluzioni architettoniche, soprattutto quando si opera in contesti sensibili e di pregio. Il corso si configura come un laboratorio intensivo teorico-pratico indirizzato a preparare operatori che sappiano intervenire nel processo di costruzione attraverso pratiche costruttive innovative, basate sulla capacità di interpretare il progetto attraverso una programmazione del cantiere suddivisa in diverse fasi: Individuazione, attraverso l’utilizzo di appositi software (REVIT, BIM), delle parti che compongono il manufatto progettato. Catalogazione e identificazione dei componenti industrializzati e di quelli da realizzare in situ. Programmazione delle fasi di realizzazione. Sperimentazione e realizzazione di componenti “su misura” con l’ausilio di macchinari avanzati (stampanti 3D, taglio a controllo numerico) e loro posa in opera. Si intende dunque aggiornare la figura che ha contraddistinto negli anni la tradizione costruttiva italiana, di un operatore (architetto, artigiano, capomastro) che sia in grado di gestire il connubio tra tecnologia e manualità, adottando soluzioni uniche, basate sulla interpretazione del contesto e sulla esaltazione della qualità delle scelte progettuali. Non si esclude, anzi si auspica, che gli stessi architetti che hanno redatto il progetto, possano essere operatori e costruttori delle proprie soluzioni di dettaglio, attraverso l’ausilio di macchinari innovativi (di qui il titolo del corso “Archimastro 4.0”). Gli obiettivi specifici sono dunque quelli di: Formare operatori in grado di intervenire nella conservazione, restauro, reintegrazione di manufatti architettonici, in materiale lapideo, ligneo, intonaco, stucco o su decorazioni pittoriche, intervenendo con soluzioni ad hoc, altamente qualificate. Fornire le conoscenze specifiche su materiali, tecniche e processi costruttivi sostenibili che garantiscono il recupero e la totale ricostruzione di edifici storici demoliti. Fornire conoscenze e metodologie per la realizzazione di involucri ed elementi di finitura di elevata qualità per nuovi edifici, in grado di soddisfare requisiti di efficienza energetica, durabilità, e di compatibilità estetica con i contesti e i paesaggi circostanti. Le competenze acquisite consentiranno loro di intervenire con capacità tecnica, nel rispetto della cultura materiale dei luoghi e dei valori simbolici ed estetici dei centri storici. Il corso verrà organizzato in forma di laboratorio teorico pratico intensivo, secondo il modello delle “Summer School”. Accanto a lezioni frontali saranno allestite delle postazioni-cantiere, dove far esercitare i partecipanti sulla progettazione e successiva realizzazione di elementi costruttivi. Le 60 ore frontali saranno dunque accompagnate da una sessione altrettanto corposa di workshop, parallela o immediatamente conseguente la lezione teorica. Il docente che conduce la lezione frontale sarà assistito da un tutor esperto nella parte applicativa in modo da non separare le due fasi di apprendimento.
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I° Modulo_Creazione di un Database virtuale e fisico di elementi architettonici caratteristici da utilizzare in caso di distruzione improvvisa.
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Progetto di facciata modulare in argilla stampata in 3D
Scuola di Ateneo
Università di Camerino
Architettura e Design “Eduardo Vittoria” Università di Camerino
|Ricostruzione in situ| 3 ottobre2018 h 15.30
Fondazione CARISAP - Amandola [FM]
Introduce: Maria Federica Ottone - Unicam SAAD Intervengono: Hiroto Kobayashi - Keio University Tokyo |EMPATHIC ARCHITECTURE: Digital Fabrication and Community partecipation|
Progetto di mattoni ad aderenza migliorata rispettosi dei caratteri architettonici locali
Akira Suzuky - Keio University Tokyo |My Structural Experimental Design|
Lorena Alessio - Politecnico di Torino |Learning by doing on site in Architecture and Urban Design|
Roberto Ruggiero - Unicam SAAD |Ar-cut-tecture. Digital fabrication for common people|
Progetto di un sistema costruttivo in compensato relizzabile tramite fresa CNC
Marco Galasso - Berlage Institute Rotterdam |3D4 reconstruction|
II° Modulo_Progetto di ricostruzione di un vuoto urbano utilizzando sistemi costruttivi innovativi e gli strumenti della prototipazione digitale per fornire soluzione customizzate.
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Immagini Workshop
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ARCHIMASTRO 4.0_ ESPOSITORI MOSTRA RIABITA STARTER_______ Amandola (FM) - Ascoli Piceno Il progetto nasce dall’esigenza di produrre in breve tempo degli espositori per l’allestimento della mostra dei lavori prodotti durante la summer school Archimastro 4.0 in occasione del convegno Riabita Starter. Gli espositori dovevano essere leggeri, facilmente trasportabili e facilmente assemblabili. Si è optato per l’utilizzo del cartone, leggero e facilmente lavorabile. L’espositore è composto da un unico pezzo, pensato per essere impilato durante il trasporto, che viene opportunamente piegato e incastrato una volta arrivato nella sede da allestire. Una volta assemblato, tramite un cordino passante tra nelle due asole prdisposte, l’espositore acquista una notevole resistenza in grado di sostenere carichi discreti. Il tutto è stato realizzato mediante un plotter di taglio a controllo numerico presso il Lab#prototype della SAAD di Ascoli Piceno.
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Configurazione pre-piegatura
Configurazione post-piegatura
Vista in pianta tagli e cordonature
Modello di studio
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FAIRY TALES IN MOTION_____________________________________ Ascoli Piceno In relazione al sisma che nel 2016 ha colpito il Centro-Italia e pensando al tempo incerto di una ricostruzione di cui a tutt’oggi non sono chiari i tempi e i modi, emerge la consapevolezza che la ri-costruzione dei legami tra le persone, recisi con violenza dal terremoto, non possa attendere i tempi della burocrazia né quelli legati alla ricostruzione fisica dei luoghi. Quello che si preannuncia come il lungo “tempo dell’attesa” per la restituzione dei beni immobili perduti, può essere impiegato nella ri-costruzione di relazioni sociali ed interpersonali affinchè alle comunità che oggi vivono mortificate in asettiche casette e con servizi insufficienti sia garantita una qualità della vita il più possibile accettabile. Si prefigura, dunque, una diversa e parallela fase di ricostruzione che ha ad oggetto le relazioni tra le comunità, i contesti e la cultura locale (materiale, economica, artistica, produttiva, ambientale) e che dovrà assumere la temporaneità non solo come paradigma progettuale ma anche come condizione esistenziale, soprattutto per le generazioni di giovani e giovanissimi che in tale condizione vivranno la prima parte della propria esistenza. A partire da queste considerazioni il Workshop di laurea ovvero Laboratorio LPP intende avviare una sperimentazione progettuale su una piccola infrastruttura mobile: una biblioteca trasportabile dedicata all’editoria per i più giovani che possa circolare nei territori del sisma divenendo un temporaneo ed itinerante punto di aggregazione e formazione. Questa piccola struttura, una microarchitettura parzialmente smontabile e trasportabile su gomma, sarà progettata con sistema costruttivo in legno ed elementi di completamento leggeri (legno, acciaio, policarbonato, materiali tessili, etc). In particolare il sistema costruttivo costituirà uno sviluppo e una declinazione alla piccola scala del sistema Veneer House del professore e ingegnere giapponese Hiroto Kobaiashi (Keyo University, Tokyo - Kobayashi Maki Design Workshop, KMDW), da tempo attivo in contesti di emergenza abitativa. Tale sistema sfrutta in maniera originale le tecnologie CNC applicate al legno ed è basato su una logica rigorosa di assemblaggio di componenti o semicomponenti in legno esclusivamente mediante incastri. Più in generale la sperimentazione progettuale che si intende portare avanti intende produrre manufatti che facciano riferimento a principi di fabbricazione digitale, di costruzione off-site e off-grid, in attuazione a obiettivi di sostenibilità, flessibilità d’uso, reversibilità, trasportabilità, semplicità costruttiva e basso costo. Si ipotizza che uno tra i progetti realizzati sia, nei 6/12 mesi successivi al settembre 2018, ulteriormente sviluppato per essere realizzato e destinato a una committenza.
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Locandina mostra fine anno
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Strategie di aggrgazione spaziale proposte
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Pannelli di sintesi del progetto per mostra fine anno
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Immagini Workshop
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Modelli in Scala 1:10
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STUDIO PRELIMINARE PER FAMIGLIA DI PANNELLI DI COPERTURA Roma - Spraut per Ondulit S.p.a. Il lavoro svolto è la fase preliminare di un progetto più ampio, ovvero la realizzazione di un’ applicazione per il software Revit che permetta l’inserimento automatico di alcuni prodotti della Ondulit s.p.a., nello specifico pannelli di copertura. L’ inserimento automatico delle famiglie di prodotti all’interno di un progetto Revit è stato testato mediante l’utilizzo del plugin Dynamo. Per permette alle famiglie adattive di pannelli create di posizionarsi automaticamente su ogni tipo di famiglia tetto di Revit, è stato necessario studiare tutte le possibili configurazioni di taglio (forma) dei pannelli per ogni tipo di tetto. Questo per poter individuare una regola per i parametri che automaticamete danno forma al pannello di base. Quindi definiti i parametri della famiglia adattiva di base e le regole che permetto di modifcarne la forma per assecondare ogni possibile forma di copertura, si è potuto procedere alla scrittura di un algoritmo che permettesse l’iserimento automatico dei pannelli.
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XT
P2 YdxT YsxT
lunghezza pannello
YT
YdxB YsxB
YB
P1 XB
larghezza utlie
Rappresentazione dei parametri di controllo del pannello
19
PET
PET
PEB
A_un
PEB
4
PET
5
PEB
5
C_dx
PET
PEB
PEB
4
D_dx
5
PET
PET
PEB
PEB
4
F_sx
SET
PET
D_sx
E_sx
B_un
PET
PEB
C_sx
SET
PET
PEB
PEB
PET
3
PET
SET
H_sx
PEB
5
H_dx
PET
SET
5
N_sx
M_dx
PET
SET
PEB
5
SET
PEB
M_sx
PET
SET
5
L_dx
PEB
3
SEB
PEB
5
L_sx
PET
G_dx
PEB
4
4
PET
SEB
PEB
F_dx
PET
G_sx
PET
SET
PEB
4
N_dx
PET
PET
PET
PET
PET
PET
PEB
PEB
PEB
PEB
PEB
PEB
3
E_dx
3
Sintesi delle tipologie possibili di pannello per copertura a falde
I_sx
4
I_dx
4
O_sx
5
3
O_dx
4
3
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TIPO PANNELLO 4 LATI
FORMULA TIPO PANNELLO
PARAMETRI
YT A
lati 4 PET • Vy = 0 PEB • Vy = 0
D_sx
lati 4 PET • Vy < 0 PEB • Vy = 0
D_dx
lati 4 PET • Vy > 0 PEB • Vy = 0
F_sx
lati 4 PET • Vy = 0 PEB • Vy < 0
F_dx
lati 4 PET • Vy = 0 PEB • Vy > 0
N_sx
N_dx
I_sx
lati 4 PET • Vy > 0 PEB • Vy < 0
I_dx
lati 4 PET • Vy < 0 PEB • Vy > 0
TIPO PANNELLO 5 LATI
0
0
C_dx
C_sx
L_sx
L_dx
M_sx
M_dx
H_sx
H_sx TIPO PANNELLO 3 LATI
0
vx • PET (900)
YsxT
YdxT
vy • PET (0)
vy • PET (0)
0
vy • PET (900)
0
0
vy • PET (0)
vy • PET (0)
0
vx • PET (450)
vy • PET (0)
vy • SET (450)
0
vx • PET (450)
vy • PET (450)
vy • SET (0)
0
vx • PET (900)
vy • PET (900)
0
0
0
0
FORMULA TIPO PANNELLO
lati 5 PET • Vy > 0 SET • Vy < 0 PEB • Vy = 0 lati 5 PET • Vy = 0 SET • Vy < 0 PEB • Vy = 0 lati 5 PET • Vy > 0 SET • Vy = 0 PEB • Vy = 0
0
vy • PET (0)
0
XB
vy • PET (900)
vy • PET (0)
YdxB YB
0
vy • PEB (0)
0
0
vy • PEB (0)
vy • PEB (0)
0
0
vy • PEB (0)
vy • PEB (0)
0
vy • PEB (900)
0
0
vx • PEB (900)
0
vx • PEB (900)
0
vy • PET (900)
YsxB vy • PEB (0)
0
vx • PEB (900)
0
vy • PEB (900)
0
(vy PEB)-1 (1549)
0
vy • PEB (900)
0
0
(vy PEB)-1 (1549)
0
0
0
vy • PEB (900)
0
0
0
PARAMETRI
YT B
0
0
lati 4 PET • Vy = 0 SET • Vy < 0 PEB • Vy < 0 lati 4 PET • Vy > 0 SET • Vy = 0 PEB • Vy > 0
XT
lati 5 PET • Vy < 0 SEB • Vy = 0 PEB • Vy > 0 lati 5 PET • Vy > 0 SEB • Vy < 0 PEB • Vy = 0
XT
YsxT
YdxT
0
vx • PET (450)
vy • PET (450)
vy • SET (450)
0
vx • PET (450)
vy • PET (0)
0
vx • PET (450)
vy • SET (450)
0
vx • PET (900)
lati 5 PET • Vy = 0 SET • Vy < 0 PEB • Vy > 0
YdxB YB
0
vy • PEB (0)
vy • PEB (0)
0
vy • SET (450)
0
vy • PEB (0)
vy • PEB (0)
0
vy • PET (0)
0
vy • PEB (0)
vy • PEB (0)
0
vx • PEB (450)
vy • PEB (450)
vy • SEB (0)
0
vx • PEB (450)
vy • PEB (0)
vy • SEB (450)
0
vy • PEB (900)
0
vy • PET (900)
0
lati 5 PET • Vy > 0 SET • Vy = 0 PEB • Vy < 0
0
YsxB
vy • PET (900)
0
0
vx • PET (900)
vy • SET (450)
vy • PET (0)
0
vx • PET (900)
vy • PET (0)
vy • SET (450)
lati 5 PET • Vy < 0 SET • Vy = 0 PEB • Vy = 0
vy • PET (450)
vx • PET (450)
lati 5 PET • Vy = 0 SET • Vy > 0 PEB • Vy = 0
vy • SET (450)
vx • PET (450)
0
0
vx • PEB (900)
vy • SET (450)
vy • SET (450)
FORMULA TIPO PANNELLO
XB
0
0
vy • PEB (900)
0
0
0
vy • PEB (0)
vy • PEB (0)
0
0
vy • PEB (0)
vy • PEB (0)
0
PARAMETRI
YT
XT
G_sx ?
lati 3 PET • Vy = 0 PEB • Vy < 0
G_dx ?
lati 3 PET • Vy = 0 PEB • Vy > 0
E_sx ?
lati 3 PET • Vy < 0 PEB • Vy = 0
lun. pan. vy • PET (xxx)
E_dx ?
lati 3 PET • Vy > 0 PEB • Vy = 0
lun. pan. vy • PET (xxx)
O_sx ?
lati 3 PET • Vy < 0 PEB • Vy < 0
vy • PET (xxx)
O_dx ?
lati 3 PET • Vy > 0 PEB • Vy > 0
vy • PET (xxx)
0
0
YsxT 0
0
0
vx • PET (900)
0
vx • PET (900)
YdxT
0
0
0 lun. pan. vy • PET (xxx)
0
lun. pan. - 1 (xxx)
lun. pan. lun. pan. - 1 vy • PET (xxx) (xxx)
0
vy • PET (xxx)
vy • PET (xxx)
0
XB 0
vx • PEB (900)
YsxB
YdxB YB
lun. pan. vy • PEB (xxx)
lun. pan. lun. pan. - 1 vy • PEB (xxx) (xxx)
lun. pan. lun. pan. - 1 vy • PEB (xxx) (xxx)
0
0
0
0
0
vx • PEB (900)
0
vy • PEB (xxx)
0
0
vy • PEB (xxx)
0
lun. pan. vy • PEB (xxx)
0
0
vy • PEB (xxx)
vy • PEB (xxx)
valutare se possibile modificare il parametro YB ora bloccato
Ottimizzazione dei parametri
Vista 3D del pannello e dei vuoti generatori
21
GEOGRAFIE TEMPORANE Arquata del Tronto (AP) Where Il sisma che nel 2016 ha interessato l’Italia Centrale ha duramente colpito una parte quantitativamente e qualitativamente rilevante del “sistema dei borghi” italiani, ovvero un peculiare e consolidato sistema paesaggistico, ambientale e produttivo che oggi vede una parte rilevante del suo patrimonio (138 comuni) in condizioni di emergenza ambientale e abitativa. Un’economia di carattere agricolo già in crisi prima del sisma era stata di recente affiancata da una vocazione turistica che sembrava poter contrastare un progressivo spopolamento. A due anni dal sisma la popolazione vive in alloggi provvisori contigui alle aree terremotate e organizzati in piccoli villaggi di bassa qualità edilizia e carenti di servizi basilari nelle quali vivranno ragionevolmente per uno o due decenni. What Il progetto propone di innescare, tramite interventi rapidi e mirati, processi di infrastrutturazione temporanea di questi piccoli e diffusi villaggi provvisori in attesa che la ricostruzione si compia e allo scopo di riattivare processi economici e sociali che possano tenere in vita le comunità nell’attesa (lunga) di un ritorno alla normalità. When Il progetto mira a dare risposte nell’arco temporale che intercorre l’attualità e l’effettiva ricostruzione, collegando e completando i villaggi provvisori affinché non siano più semplici “dormitori” ma un nuovo e temporaneo sistema urbano, ovvero una nuova GEOGRAFIA TEMPORANEA DEL TERRITORIO. How Il processo utilizza il Comune di Arquata del Tronto ( Ascoli Piceno) come caso-studio (13 frazioni dislocate in differenti condizioni orografiche), 2 parchi Nazionali, localizzato lungo due importati assi di comunicazione del centroItalia. Attraverso un’analisi delle singole frazioni è stato definito un layout di possibili e ricorrenti configurazioni orografiche, urbane e tipo-morfologiche del tessuto insediativo, estendibili in termini generali e in modo sistemico a tutti i borghi presenti nel ‘cratere’ del sisma.Relativamente a tre di queste frazioni, tipiche di tre diverse condizioni tipo-morfologichee, caratterizzati da quattro delle maggiori aree SAE, è stata effettuata una lettura sistemica delle aree urbane che circondano i SAE e comprese tra le stesse SAE e i centri urbani danneggiati (oggi perimetrati e disabitati), individuando tre tipologie di area, ovvero (in inglese ovvero è: i.e.) unità ambientali: Border, Inside, InBetween. I poli di questo sistema sono i SAE attorno ai quali ripartirà lo sviluppo delle frazioni. Le aree di Border e Inside adiacenti ai siti SAE, saranno le aree di sviluppo dove saranno collocate le “architetture rigeneranti”, mentre le aree InBetween saranno luoghi di sosta e attività funzionali e ricreative lungo il percorso. Per ciascuna di queste unità ambientali viene definito un catalogo di interventi che può sinteticamente essere riassunto in: nelle aree InBetween, 4 tipologie di piccole strutture dove sarà possibile svolgere diverse attività ed essere funzionali alla gestione del territorio: LANDMARK, MIRADOR, SHARING BOX, DECK. nelle aree Border e Inside una serie di strutture semi temporanee per il turismo, il commercio e i servizi, utili sia alle comunità dei nuovi nuclei abitati (SAE) che ai turisti: WIDESPREAD HOTEL, ARTS & CRAFT HUB, FACILITY HUB. Tali “infrastrutture leggere” verranno realizzati con materiali (possibilmente “leggeri”, il legno su tutti) ed imprese locali puntano, al ripristino di una qualità abitativa accettabile, anche in vista di un rilancio dell’attività turistica e dell’indotto ad essa connesso 22
Masterplan dellâ&#x20AC;&#x2122;area di studio
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Catalogo soluzioni proposte
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Scenari
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Approfondimento HouseSharing_Concept
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airbnb/hometogo zona privata
zona comune guadagno per il privato
Pretare Piedilama Borgo
Approfondimento HouseSharing_Concept e localizzazione aree di progetto
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>> OUTPUT_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Approfondimento HouseSharing_Processo Metaprogettuale
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Approfondimento HouseSharing_Processo di Prefabbricazione (prototipo)
29
Approfondimento HouseSharing_Processo di Prefabbricazione (modello definitivo)
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Approfondimento HouseSharing_Esploso Assonometrico
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Modello in Scala 1:20
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APPRODI URBANI Civitanova Marche (MC) La richiesta era di progettare un allestimento temporaneo per un determinato evento, che fosse dotato di una certa flessibilità che permettesse un eventuale riutilizzo. Civitanova Marche ha un calendario fitto di attività che si svolgono maggiormente nella stagione estiva, tra questi vi sono sagre, eventi culturali e musicali che animano la città e richiamano un notevole flusso di persone proveniente dalle aree limitrofe. Perchè però concentrarsi su un solo evento? La prima idea è stata di prendere due manifestazioni che si svolgono nell’area del porto e di farle convivere nel nuovo assetto urbano temporaneo da progettare. Una riguardante la street art, Vedo a Colori, che da qualche anno sta inondando di colore l’area portulale, l’altra la festa del pesce, una sagra di prodotti ittici che si svolge annualmente nella stessa zona. Il mare, il suo movimento continuo, ciclico, le onde che si infrangono sulla battigia lasciando un segno che dura qualche attimo subito ricoperto dall’onda successiva, sono queste le suggestioni guardando il mare dai moli del porto. Ma camminando sulle banchine torna subito alla mente la funzione del porto, con i sui bracci infrastrutturati che difendono e nutrono le barche ormeggiate. Ecco quindi l’idea di realizzare degli approdi in negativo, dei moli che accolgano i naviganti urbani, nuovi bracci e nuovi fari rivolti non più verso il mare ma verso la città. Nel porto ci si scambiano culture, merci, cibo, idee. Questi approdi sono il luogo della socialità temporanea, quella che si viveva nei porti dei romanzi di Conrad sempre pronti ad imbarcarsi di nuovo. Approdi Urbani è anche il nome del festival che si dovrebbe svolgere nell’area portuale, un evento che racchiuda in se le diverse anime del porto di Civitanova Marche, quella artistica meno convenzionale della street art e quella più tradizionale della sagra del pesce, frutto del lavoro dei marinai. Le nuove strutture, che protendono verso la città delimitano nuovi spazi ridisegnando l’area portuale; il numero e la concentrazione degli approdi urbani può variare a seconda delle necessità dell’evento. Il flusso dei naviganti urbani è guidato da continui riferimenti visivi, cornici ed elementi più alti che come fari guidano lo sguardo; i nuovi ‘’moli’’ attraversano l’area in senso trasversale, dei varchi nella struttura permettono il passaggio e incorniciano il paesaggio circostante. Oltre agli approdi urbani in alcuni punti dell’area portuale sono disposte delle strutture, sempre temporanee, ma concepite per restare per un periodo più prolungato. Con queste strutture si cerca di rendere fruibili spazi altrimenti inaccessibili, come le scogliere, di recuperare lo sguardo verso il mare dal molo sud, altresì occluso dal muro di protezione, di creare punti riparati nei mesi invernali, come piccoli chioschi, che permettano la fruizione dei moli non solo nella stagione calda. Nel concreto queste strutture sono realizzate con un sistema di telai leggeri con semplici assi in legno di larice preforate, controventati con un sistema di assi che creano gli arredi degli approdi urbani, quindi sedute, tavoli, piccoli palchi sono parte integrante della struttura. Le strutture ‘’meno temporanee’’ sono realizzate con lo stesso principio utilizzando però una controventatura più efficacie e una struttura in acciaio nei punti di maggior sbalzo. Con piccole variazioni, modulando ovvero la quantità dei telai e degli arredi, cambiando sistema di attacco a terra o aggiungendo telai speciali è possibile realizzare diversi moduli. L’aggregazione delle diverse tipologie di modulo, (cucina, sedute, per esposizioni, galleggianti, etc), creano queste stecche infrastrutturate che vanno a creare una nuova spazialità nell’area portuale. Approdi urbani cerca quindi di ricucire il rapporto tra porto e città facendolo diventare uno spazio urbano attivo.
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Masterplan
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Prospetti
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Esploso assonometrico
Viste
Catalogo moduli aggregabili
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Sezione / Prospetto di dettaglio
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Modello in Scala 1:10
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SCUOLA DELL’ INFANZIA E PRIMARIA Recanati (AN) La vecchia scuola B.Gigli, situata in una spledida posizione panoramica, dichiarata inagibile, necessitava di pesanti lavori di recupero. Considerando, però lo stato dello stabile, si è optato per una demolizione e ricostruzione. L’idea di progetto era di colmare il dislivello dal piano strada all’ingresso principale della scuola con un passaggio pedonale utile anche al parcheggio interrato adiacente. Il complesso scolastico ospiterà 4 aule per la scuola dell’ infanzia e 10 per la scuola primaria per un totale di circa 250 alunni, oltre a spazi gioco, una mensa e una palestra sfruttabile anche dalle associazioni sportive del luogo. Pertanto l’edificio sarà dotato di due ingressi, uno per la scuola primaria, collegato con la fermata dello scuolabus e uno per la scuola d’infanzia e la palestra con un piazzale per la sosta breve. Un’altra priorità di progetto è stata quella dell’ottimizzazione del comfort ambientale esterno ed interno. Per questo l’ edificio è organizzato attorno un’ ampia corte, che, attraverso un oculato studio dell’irraggiamento solare, risulta confortevole anche nei mesi invernali. Infatti l’andamento irregolare delle altezze dell’edificio è stato pensato per permettere l’ingresso della luce solare e ostacolare i venti freddi proveniente da Nord. Attraverso lo studio dei dati climaci, è stato possibile effettuare tramite il software Envimet, delle simulazioni di comfort ante e post operam. Oltre l’orientamento e la disposizione dei volumi, l’utilizzo di un sistema di involucro esterno ad alte prestazioni garantisce un comfort interno notevole e un notevole risparmio energetico. Il sistema di facciata è stato progettato tenendo conto dei risultati ottenuti tramite il software di analisi Ecotect e sfruttando la flessibilità della modellazione parametrica di Grasshopper 3d.
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Vista generale
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Planimetrie dei principali livelli
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Analisi dati climatici
Studio comfort outdoor (Envimet)
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Studio sistema di facciata (Ecotect)
Studio sistema di facciata (Grasshopper, Ladybug)
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GREEN BLOCKS_PARCO AGRICOLO Senigallia (AN) L’idea di progetto parte da un semplice presupposto, la natura prettamente agricola dei luoghi. La campagna Marchigiana è una componente molto presente nel paesaggio costiero, ma spesso male integrato con tessuto urbano.Quindi l’idea un parco agricolo periurbano come soluzione ideale. Il Parco della Cesanella si trova nel perimetro di un piano particolareggiato di espasione, appena fuori dal centro storico della città di Senigallia. Da un’analisi della zona sono emersi i maggiori limiti dell’ area, che si trova compressa tra tre grandi arterie di comunicazione, come spesso accade nellla città adriatica. Questa ideale compressione tra Autostrada A14, SS16 e ferrovia sembra far scorrere il parco tra nord e sud. La prima operazione è stata quella di ricucire il sistema verde a sud del parco, che si estende sino al centro città, con alcune aree verdi da riqualificare a nord. Per enfatizzare la posizione di fulcro dell’area, due grandi assi N_S e E_O diventano le direttrici del progetto. Altri percorsi minori che riprendono il disegno dei confini tra le proprietà agricole, completano il sistema dei percorsi. La zona prettamente pianeggiante risultava monotona quindi la necessità di una nuova sistemazione del terreno sembrava ovvia. Una serie di volumi di terreno, geometrici trattenuti da gabbionate, vanno a creare una distinzione netta tra le aree coltivate. Le volumetrie arboree e vegetali mutano col variare delle stagioni e con la rotazione delle culture, dando al paesaggio sempre nuove forme.
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Materplan
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Approfondimenti aree di interesse
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Studio delle essenze e delle coltivazioni da impiantare
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COAST TO COAST_FOLIGNANO KM0 Folignano (AP) Il progetto prevede il recupero di un’area dismessa del comune di Folignano (AP) con destinazione ad orti urbani. La richiesta è di circa 30 orti da 100 mq ciascuno, da assegnare ai residenti del comune aventi requisiti specifici, per un periodo di 3 anni rinnovabile. Il terreno, è situato nei presso del centro aggregativo del comune, sul fondo di un dislivello accanto ad un piccolo torrente. L’idea semplice ma efficace di suddividere il terreno secondo una griglia modulare, permette di identificare chiaramente le porzioni da destinare ad orto, quelle da pavimentare e quelle da lasciare incolte, per mantenere comunque l’aspetto naturale del luogo. Gli orti sono disposti a pettine lungo un passaggio pavimentato attrezzato, pensato per favorire la socializzazione, offrendo la possibilità di organizzare piccoli mercati o di sostare, sia nelle apposite strutture, che nelle porzioni di terreno lasciate incolte. Oltre la sistemazione degli orti è stato progettato un sistema modulare di microarchitetture basato su un semplice telaio in alluminio pensato per poter assumere differenti configurazioni di uso ed essere personalizzabile da ogni singolo utente, anche in autocostruzione, semplicemente applicando diversi materiali al telaio. Pertanto a servizio degli orti avremo capanni degli attrezzi, serre nei mesi invernali, spazi per il tempo libero e per la vendita dei prodotti che potranno variare nel corso degli anni nell’aspetto, ma non nella forma, fissata dai telai di allumino.
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Materplan
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Moduli_Configurazione estiva ed invernale
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Microarchitetture
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Scenario estivo
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Scenario invernale
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COMPLESSO RELIGIOSO SANTA MARIA DELL’ASSUNTA Reggiolo (RE) Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo complesso parrochiale. La struttura della chiesa è composta da quattro torrioni principali, uno dei quali il campanile, in acciao, che sorreggono l’aula della chiesa tramite cavi appesi a 2 travi reticolari di copertura. Questo per poter permettere la realizzazione della cappella feriale, uno spazio semi-ipogeo dedicato alla preghiera di grande effetto. L’ accesso alla cappella feriale avviene tramite una rampa da nord verso il corso principale del paese, mentre l’ingresso principale e il sagrato sono verso ovest. L’ingresso avviene mediante una apertura nella facciata rivestita di pannelli in cls lavorato, dove, attraverso una rampa di scale in penombra, si accede nell’aula della chiesa inondata di luce zenitale. Il progetto della struttura è stato concepito per resistere a scosse di media intensità, come previsto dalle mappe di pericolosità sismica della zona. Il sistema strutturale è concepito a gerarchia di resistenza, colonne forti e travi pendolari, è stato inserito un sistema di controventi concentrici a diagonali tese e compresse che permette di dissipare la forza sismica di progetto. Di particolare nota il progetto del solaio dell’aula, sospeso con cavi d’acciaio a travi reticoli in copertura, permette di avere una luce libera di quasi 30 metri che caratterizza lo spazio semi-ipogeo della cappella feriale.
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Masterplan e vista generale
Carpenterie
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Abaco profili utilizzati
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Studio travi reticolari e tiranti (SAP2000)
Dettaglio controventi
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Dettagli trave reticolare e tiranti
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NUOVO MERCATO_PIAZZA IMMACOLATA Ascoli Piceno Il quartiere di Piazza Immacolata, nella prima periferia della città di Ascoli Piceno, di scarsa qualità urbana, necessita sicuramente di un intervento in grado di trasformare il quartiere in una nova centralità così da proporre una valida alternativa a quei luoghi di socializzazione decontestualizzata come i centri commerciali. L’occasione è la riqualificazione del vecchio mercato di quartiere, proponendo un concetto di mercato più vicino alle esigenze delle nuove generazioni sulla falsa riga dei modelli già consolidati in Europa e nelle grandi città Italiane. L’ idea è quella di rifunzionalizzare il mercato inserendo punti di ristoro per aperitivi e street food oltre ai normali banchi per la vendita, ma inserendo anche spazi per funzioni totalmente differenti come una sala da ballo, per sfruttare la struttura in diversi momenti della giornata e della settimana. Il progetto prevede la demolizione dell vecchia struttura del mercato rionale troppo vecchia e di scarsa qualità, pensando ad una nuova disposizione dei volumi creando l’occasione per nuovi spazi, come una piazza coperta. I volumi puri e semplici, in netto contrasto con l’abitato intorno, cercano di dare una nuova immagine al quartiere. Il volume principale, la sala da ballo, sembra sospeso su effimeri volumi vetrati, la piazza semi-ipogea, destinata ai banchi del mercato, risulta quindi coperta utilizzabile anche in caso di pioggia. Un punto di ristoro disposto su due livelli mette in collegamento la piazza semi-ipogea con la piazza principale. La grande scala sospesa, accesso alla sala da ballo, rompe il rigido schema generatore e il disegno della piazza. La copertura della sala da ballo ospita piccoli orti e una grande serra utilizzabile per piccoli convegni e seminari, la copertura praticabile offre un nuovo punto di vista sul quartiere.
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Vista generale
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Masterplan
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Planimetrie dei principali livelli
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Prospetti e Sezioni
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Sezione Prospettica
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TEST E WORK IN PROGRESS Design Computazionale e Digital Fabrication Il design computazionale, negli ultimi anni, è diventanto sempre piÚ un indispensabile parte del processo progettuale. Pertanto lo studio di questi nuovi strumenti diventata fondamentale per la formazione di un architetto contemporaneo. Parallelamente, talvoltta integrando, i progetti accademici e di lavoro ho iniziatoto a studiare e testare metodi di progettazione parametrimetrica tramite strumenti software come Grasshopper 3D o Dynamo. Gli ambiti di interesse delle mie ricerche variano dalle analisi ambientali tramite plugin specifici, alla gestione di dati territoriali (GIS), alla modellazione di geometrie parametriche (strutture, sistemi di facciata ), alla modellazione per la stampa 3D e fabricazione digitale tramite CNC e bracci robotoci.
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Modellazione struttura reticolare spaziale per una copertura con dettaglio nodi
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Struttura reticolare cristallina per ottimizzazione materiale per stampa 3D
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Analisi radiazione solare di facciate complesse
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Form finding ottimizzazione apporto di radiazione solare per un rifugio montano
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Struttura waffle per lasercut
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Modellazione territoriale tramite dati open GIS
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Controllo braccio robotico per posizionamento di precisione
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FOTOGRAFIA Bidimensionale L‘architettura, sempre protagonista, perde in queste immagini la sua tridimensionalità e si schiaccia fino a diventare puro formalismo geometrico in un gioco compositivo che mostra come punti di vista e differenti scale di visioni riescano a svelarne “l’essenza”, fatta di materiali, colori, trame.
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FOTOGRAFIA Architetture Dal titolo volutamente generico, il progetto Architetture è una raccolta di appunti fotografici di esplorazioni urbane compiute durante alcuni anni nella città di Roma. La ricerca di un’estetica urbana, che esuli dalle solite vedute che identificano immediatamente la città, porta a percorrere strade che arrivano sino ai margini dell’agglomerato urbano, nel quadrante sud di Roma, passando dalle monumentali prospettive razionaliste ad antenne radio, serbatoi e strutture di ferro, testimoni di abbandoni e fallimenti edilizi. I soggetti sono sono progetti utopici, come il quartiere Laurentino 38 e Corviale, progetti monumentali come il quartiere Eur, fino ad arrivare ai grandi progetti degli ultimi anni che provano a rivestire la città di una nuova immagine contemporanea. Le ultime immagini fanno sempre parte della stessa ricerca spostata però, tra le strette vie e i gli antichi palazzi di Ascoli Piceno.
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FOTOGRAFIA Affittasi Capannone Uno sguardo lungo la vallata del Tronto in Porvincia di Ascoli Piceno tra i numerosi capannoni industriali ormai vuoti. La crisi e la speculazione edilizia degli ultimi anni hanno lasciato sul territorio i simboli di un territorio in difficoltà . Delineare un quadro generale e quantificare il fenomeno è il primo passo per iniziare a pensare ad interventi mirati al recupero e alla riqualificazione di questi spazi.
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FOTOGRAFIA Analogica La pellicola rimane senza dubbio il supporto migliore per accogliere la luce, i tempi lenti e meditativi della fotografia analogica aiutano a ragionare sullo spazio, sugli oggetti e su come la luce li colpisca.
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