Recupero di edifici storici siti nel Comune di Costa Serina A cura di: Roberto Gherardi Relatore: Prof. Darko Pandakovic
POLITECNICO DI MILANO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA E SOCIETÀ CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'ARCHITETTURA
POLITECNICO DI MILANO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA E SOCIETÀ CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'ARCHITETTURA
TESI DI LAUREA TRIENNALE DI: Roberto Gherardi Matr. 748795 RELATORE Prof. Darko Pandakovic
Recupero di edifici storici siti nel Comune di Costa Serina
ANNO ACCADAMICO 2011/2012
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INDICE V VI
INTRODUZIONE ABSTRACT
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CAP. 1 Il paesaggio costruito 1.1 la costruzione del paesaggio produttivo 1.2 la costruzione del paesaggio abitato 1.3 paesaggio e memoria 1.4 costruire rispettando il paesaggio
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CAP. 2 Inquadramento 2.1 il caso studio 2.2 il patrimonio costruito
19 20 24
CAP. 3 Paesaggio con edifici e impianti degni di protezione 3.1 trasformazioni architettoniche 3.2 aumenti volumetrici
29 29 32 36
CAP. 4 La ricerca architettonica 4.1 conoscere per progettare 4.2 esempi di recupero di edifici schedati 4.3 esempi di edifici recuperati
41 42 48 54
CAP. 5 Abaco delle caratteristiche tipologiche e ripetute residenza lineare residenza isolata edificio rustico
58 CAP. 6 Schede normative 61 Frazione Trafficanti LocalitĂ Nespello e Forcella 123 Frazione Tagliata 157 191
CONCLUSIONE
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Introduzione
Presta attenzione alle forme in cui il contadino costruisce. Perché esse sono sostanza che scorre dalla saggezza degli antenati. Però cerca di scoprire il motivo di quella forma. Se i progressi tecnologici hanno reso possibile migliorare la forma, questo miglioramento va sempre utilizzato. [...] Non temere che ti rimproverino di essere poco moderno. Cambiare gli antichi modi di costruire è permesso soltanto se ciò comporta un miglioramento effettivo, altrimenti meglio continuare ad attenersi al vecchio. Perché la verità, anche quando è vecchia di centinaia di anni, ha con noi un rapporto più intimo della menzogna che ci cammina al fianco” A. Loos, Parole nel Vuoto regole per chi costruisce in montagna, Milano, Adelphi Edizioni, 1991 La scelta di realizzare questa tesi nasce da un'esperienza personale, da una presa di coscienza della situazione in cui verte il nostro territorio e che mi ha spinto a credere nella necessità di una gestione più attenta dei luoghi affinché non si ripetano gli errori che hanno sconvolto e distrutto gli equilibri che costituivano il paesaggio italiano. Ho vissuto questa trasformazione nel mio comune di residenza, Costa Serina, un piccolo paese situato in Van Brembana nella provincia di Bergamo. Come molte altre località montane italiane è stato soggetto nell'ultimo ventennio ad una consistente trasformazione. Si è più che raddoppiata la superficie costruita per far spazio ad alloggi di villeggiatura (mentre si è dimezzato il numero di residenti rispetto agli anni '50). Questo è stato fatto tenendo in considerazione solo il profitto economico, a discapito dell'ambiente e della popolazione locale. Costa Serina e la frazione di Ascensione sono stati il
centro di questa evoluzione, probabilmente perché più frequentati dai turisti per diversi motivi fra cui la facilità di raggiungimento, la presenza di centri storici più grandi e di numerosi servizi e, non ultima, la posizione geograficamente migliore della zona. Il comune comprende anche diverse frazioni di modeste dimensioni: Tagliata, Trafficanti ed Ambriola. Ci sono inoltre alcune località più piccole come Nespello e Gazzo. Questi paesi più isolati fortunatamente sono stati interessati dalla speculazione edilizia in maniera più contenuta e conservano ancora oggi parte dell'aspetto agricolo che li ha caratterizzati per secoli. La mia tesi considera come caso studio il Comune di Costa Serina e si concentra soprattutto sullo studio di edifici presenti nelle frazioni di Tagliata e Trafficanti e in località Nespello e Gazzo proponendone un attento recupero. Affinché il lavoro porti grandi risultati dovrebbe essere esteso ed applicato all'intero territorio comunale. L'obiettivo è quello di indirizzare il recupero di tutti gli elementi che ancora costituiscono l'unica testimonianza del paesaggio agricolo preesistente. L'intento è quello di mantenere la memoria del luogo e degli edifici senza escludere, dove possibile, anche un recupero delle loro funzioni originarie. La tesi si concentra soprattutto sui manufatti architettonici studiando sia edifici di matrice rurale sia residenziale. Questi edifici, soprattutto quelli di matrice rurale, sono ritenuti sempre di più valore e sono interessati da numerosi interventi di recupero. Le riqualificazioni sono in genere prive di progetti o, se ve ne sono, sono troppo poco studiati. Vengono quindi stravolte le preesistenze, rese simili agli edifici delle periferie cittadine e quindi in contrasto con il paesaggio.
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La mia tesi vuole quindi indicare una possibile metodologia utile sia al recupero che al mantenimento di queste caratteristiche. Non solo questo, deve essere tenuto in considerazione anche come intervenire con aumenti volumetrici e aggiunte e come costruire i nuovi edifici che dovranno rispettare le volumetrie tradizionali e le caratteristiche urbanistiche. La tesi intende quindi guidare il recupero degli edifici rimasti a testimonianza del recente passato agricolo del
territorio considerato. Non deve essere dimenticato che questi non sono gli unici elementi costituenti il paesaggio, non è quindi corretto soffermarsi solo sul recupero e la valorizzazione di questi edifici ma risulta necessario ripristinare anche tutti gli altri dettagli che hanno costruito il paesaggio agricolo. Alcuni di questi sono citati nella tesi nei paragrafi riguardanti gli iconemi e i coremi, appunto perchÊ oggi sono diventati elementi che caratterizzano il nostro territorio.
Abstract -Architetture da salvaguardare, sono soprattutto quegli La tesi si sviluppa sul territorio di Costa Serina, un piccolo edifici che sono stati abbandonati oppure, per quanto comune sito in Valle Brembana nella provincia di riguarda i rustici, che vengono utilizzati ancora oggi per Bergamo. svolgere le loro attività lavorative originali da quei pochi Sono stati analizzati i vecchi nuclei storici rurali e residenziali proponendo un recupero attento e rispettoso contadini che continuano queste attività tradizionali per di tutti quegli elementi che hanno costituito l'architettura passione. vernacolare di questo luogo. La tesi nasce dalla consapevolezza di una totale mancanza Le tipologie che sono state individuate sono: -Residenza lineare, ovvero quegli edifici costituiti da una di rispetto da parte delle autorità competenti che, schiera di abitazioni sviluppata linearmente. soprattutto a partire dagli anni '70 e '80, hanno dimostrato una grande indifferenza nei confronti di questi -Residenza isolata, costituita da quegli edifici isolati dalle schiere precedenti e ai quali non può essere accostato nuclei storici, i quali sono stati trasformati e stravolti nessun altro edificio in quanto hanno finestre, porte ed rendendoli oggi irriconoscibili. aperture su tutti e quattro il lati e presentano molto La strategia applicata prevede quindi un attento lavoro di spesso una copertura a padiglione. rilievo e osservazione dell'esistente. Da una parte si vogliono confrontare i diversi gradi di intervento realizzati -Edificio rustico, sono tutti gli edifici lavorativi che erano utilizzati come stalle e fienili e oggi sono sovente negli anni passati e dall'altra recuperare le vecchie abbandonati. caratteristiche di queste architetture: tipologie edilizie; Per ognuna di queste tipologie è stato determinato un volumetrie e dimensioni; dettagli costruttivi; materiali. Tutto questo ha come fine la realizzazione di un abaco che ABACO che classifica materiali e tecniche costruttive impiegate in questa architettura. Vengono quindi permetta di regolare il recupero di questi manufatti. analizzati: murature e intonaci, coperture, aperture, porte, finestre, I diversi gradi di intervento vengono distinti in: imposte, scuri e collarini, lobie, balconi, scale, comignoli, - Architetture compromesse, sono quelle più difficili da pavimentazioni, recinzioni, isolamento termico, recuperare; in esse sono stati modificati materiali e tecniche costruttive, inoltre presentano l'aggiunta di nuovi collocazione di pannelli solari. Per ognuno di questi punti è descritto il loro stato di fatto ed i possibili interventi di volumi che compromettono la loro classificazione ristrutturazione che possono essere realizzati. Sono tipologica. -Architetture recuperabili, sono quelle che possono essere inoltre riportati esempi che indicano interventi già realizzati (rilevati dai casi studio) considerati accettabili e ricondotte ad un stato affine alla tradizione, in esse sono stati aggiunti materiali e tecniche estranee alla tradizione. non.
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Il fine di questo abaco è quello di essere applicato a tutti gli edifici presenti sul territorio comunale e soprattutto a quegli edifici che hanno permesso la sua stesura. Sono stati infatti rilevati circa 200 edifici e 70 di questi sono stati schedati. Queste ultime schede normano il recupero di ogni singolo edificio evidenziando le loro caratteristiche principali e gli interventi consentiti. Si è voluto anche verificare quanto è stato determinato da tutte queste schede normative. Sono stati presi due casi studio e per questi sono stati ipotizzati diversi progetti di recupero.
Si è potuto così constatare quanto le norme non siano sufficienti per un attento recupero ma, anzi, possono anche limitarne la progettazione architettonica. In questo caso le schede normative devono essere seguite più come guida e dovrà essere la capacità e la qualificazione dell'organo competente comunale a giudicare se un intervento potrà essere migliorativo o meno rispetto a quanto indicato nelle schede. Questa ricerca architettonica deve essere sviluppata solo da progettisti qualificati in ambito architettonico e paesaggistico, tutti gli altri dovranno attenersi strettamente a quanto indicato nelle schede tipologiche e normative dei singoli edifici.
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IL PAESAGGIO COSTRUITO “Non costruire in modo pittoresco. Affida questo effetto ai muri, alle montagne, al sole. L'uomo che si veste in modo pittoresco non è pittoresco: è ridicolo. Il contadino non veste in modo pittoresco. Ma lo è. Costruisci bene, quanto ti è possibile. Non meglio. Non elevarti troppo. E non costruire neanche peggio di quanto puoi. Non abbassarti intenzionalmente a un livello inferiore a quello in cui ti collocano la tua nascita e l'educazione che hai ricevuto. Anche quando vai in montagna. Parla coi contadini nella tua lingua. L'avvocato viennese che parla col contadino nel ridicolo dialetto dello “spaccapietre Hans” deve sparire. Presta attenzione alle forme in cui il contadino costruisce. Perché esse sono sostanza che scorre dalla saggezza degli antenati. Però cerca di scoprire il motivo di quella forma. Se i progressi tecnologici hanno reso possibile migliorare la forma, questo miglioramento va sempre utilizzato. La trebbia a mano è sostituita dalla trebbiatrice meccanica. La pianura richiede elementi architettonici verticali; la montagna orizzontali. L'opera dell'uomo non deve competere con l'opera di Dio. [...] Non pensare al tetto ma alla pioggia e alla neve. In questo modo pensa il contadino e di conseguenza costruisce in montagna il tetto più piatto che le sue condizioni tecniche gli consento. In una montagna la neve non deve scivolare giù quando vuole, ma quando vuole il contadino. Il contadino deve quindi poter salire sul tetto per spaler via la neve senza mettere in pericolo la sua vita. Anche noi dobbiamo costruire il tetto più piatto che ci è consentito dalle nostre cognizioni tecniche. Sii vero! La natura si regge solo sulla verità. Essa si accorda bene con ponti a travatura reticolare in ferro, ma non ne vuole sapere di archi gotici e di torri o feritoie. Non temere che ti rimproverino di essere poco moderno. Cambiare gli antichi modi di costruire è permesso soltanto se ciò comporta un miglioramento effettivo, altrimenti meglio continuare ad attenersi al vecchio. Perché la verità,
anche quando è vecchia di centinaia di anni, ha con noi un rapporto più intimo della menzogna che ci cammina al fianco” A. Loos, Parole nel Vuoto regole per chi costruisce in montagna, Milano, Adelphi Edizioni, 1991
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Cap. 1 Il paesaggio costruito
Osservando un paesaggio si resta sempre affascinati dal suo carattere di organicità e originalità, ovvero dal fatto che architetture, insediamenti, campi agricoli, sistemazioni idrauliche, mulattiere, vengano a costituire un paesaggio unitario nella diversità dei singoli elementi, che sembra appartenere alla terra e al suolo. L'organicità che tanto affascina i paesaggi storici nasce da un'opera ininterrotta di riutilizzo e affinamento dei manufatti e paesaggi precedenti - muri e fondazioni, rogge e sistemazioni agricole, percorsi e spazi pubblici -, che consente alle trasformazioni di contenere dentro di sé sempre qualche elemento delle antiche strutturazioni. Nel quadro di una società rurale e contadina, la legge dell'“economia della fatica” impone infatti il riuso continuo, la modificazione incrementale, permettendo la permanenza dei fatti costruttivi del territorio. Inoltre le trasformazioni devono obbligatoriamente confrontarsi con le ragioni dell'acqua, della capacità d'uso dei suoli, dell'orografia, dell'orientamento, pena l'inefficacia o la distruzione. E' per tutti questi motivi che le modificazioni operate dall'uomo nell'arco di diversi secoli e fino a qualche decennio fa sembrano appartenere alla terra. Anzi, sembrano essere terra che proprio per mezzo dell'interpretazione umana si è nobilitata, divenendo costruzione, architettura del territorio, disegno intenzionale, paesaggio costruito. Tutto questo cambia radicalmente a partire dalla fine del secondo conflitto mondiale. La dissoluzione del mondo contadino, il cambiamento degli stili di vita, l'innovazione tecnologica, la meccanizzazione dei cantieri e della stessa agricoltura, la disponibilità di materiali non locali, rompono il legame tra costruzione e sostruzione territoriale. Le trasformazioni non sono più obbligate ad adattarsi al terreno, semplicemente si sovrappongono, si appoggiano sopra. Se prima la costruzione di una strada di montagna muoveva proprio dall'attenta interpretazione delle geometrie del rilievo, oggi semplicemente si realizza un viadotto. E mentre un tempo l'edificazione di una casa su un versante in pendio dava vita a una costruzione peculiare e specifica (i locali seminterrati aperti sul lato a valle destinati alla conservazione degli alimenti, i fienili al
livello superiore caricati dal lato a monte posto alla stessa quota, la facciata principale rivolta sempre verso sud), ora è sufficiente realizzare tramite muraglioni in cemento armato delle terrazze pianeggianti, su cui successivamente si appoggeranno delle villette prive di interazioni con la conformazione del luogo. Inoltre a partire dagli anni Cinquanta la diffusione del mezzo di trasporto privato porta a sostituire le ragioni di lunga durata che guidavano la costruzione del territorio - il rapporto con l'oroidrografia, la pedologia, l'insolazione con quelle assolutamente nuove dell'accessibilità e della mobilità, che introducono nella conformazione degli insediamenti e dei paesaggi logiche totalmente inedite (il costruito che ad esempio si dissemina lungo i nastri asfaltati delle infrastrutture di fondovalle, che fa da contraltare all'abbandono dei versanti e delle zone più impervie). Quindi non si tratta solamente di un problema di antichi che sapevano costruire il paesaggio in relazione alla natura e di contemporanei invece incapaci di fare ciò. La questione è che fino a un certo punto della sua storia, specialmente tra le montagne, l'uomo è stato obbligato a confrontarsi con il fondo territoriale e i segni lasciati sul terreno dai suoi antenati, e dopo sempre di meno. Il rapporto con il substrato e con i paesaggi costruiti ereditati, sovente non essendo più una costrizione, deve però essere riproposto in termini di volontarietà. da sito web: Manuale di RIuso e Progetto http://www.evv.it/attachments/047_Manuale_riuso_Progetto.pdf
1.1
LA COSTRUZIONE DEL PAESAGGIO PRODUTTIVO
Il settore primario è quello che ha trasformato di più i paesaggi, dando loro gran parte delle forme che oggi percepiamo, specie in ambiente extraurbano, disboscando, bonificando, modellando pendii, creando superfici coltivabili e abitabili, collegando tra loro aree fisicamente separate, in costante rapporto con le condizioni di partenza dell'ambiente naturale. Anche i primi insediamenti industriali mantennero una connessione con le caratteristiche fisiche dei luoghi, pur perdendo ogni relazione con la vegetazione, l'esposizione ed il clima. Darko Pandakovic, Angelo Dal Sasso, Saper Vedere il Paesaggio, Novara, Città Studi Edizioni 2009
Cap. 1 Il paesaggio costruito
Per lungo tempo il bosco ha rappresentato la dominante paesaggistica principale del paesaggio alpino: le Alpi erano ricoperte da fitti boschi fino al limite della vegetazione arborea. Al di sopra dei boschi si estendeva la regione dei prati alpini, meno ricchi e più discontinui di quelli attuali. Con l'insediamento dei primi abitanti e con la loro graduale trasformazione in agricoltori, e soprattutto, in allevatori, il paesaggio alpino viene sistematicamente trasformato e modellato. Claudia Crepaz, Sergio Boscoli, Forme e colori del costruire in Val Badia, Bolzano, Ripartizione Tutela del Paesaggio e della Natura 1997
Fonte principale di sostentamento era l'allevamento e l'agricoltura. Il maggior alimento per il bestiame è dato dal pascolo e dal foraggio sfalciato periodicamente ed accumulato. Generalmente questi spazi dedicati al bestiame erano ben definiti ed erano sempre stagionali. Le radure dei pascoli sono in stretta relazione con i boschi e gli alpeggi delle quote più alte, i pascoli occupano quindi anche quelle che già spontaneamente sono praterie alpine. Questi spazi, in genere a valle, comprendevano anche le aree dedicate alla produzione foraggea. Le architetture rurali sono fortemente caratterizzate nei loro impianti tipologici regionali dalla presenza di animali, sia quando gli edifici sono finalizzati al loro ricovero, sia quando solo alcune parti sono legate alla presenza del bestiame. Stalle, fienili, recinti murati, caratterizzano tutte le architetture rurali. Darko Pandakovic, Angelo Dal Sasso, Saper Vedere il Paesaggio, Novara, Città Studi Edizioni 2009
Nella montagna lombarda, la casa-abitazione principale, dove si trascorreva l'inverno, le feste e gli avvenimenti importanti, era lontana da molti dei luoghi di lavoro sparsi dentro le valli e su per i crinali delle montagne. Per lavorare in questi posti lontani da casa, per depositare le attrezzature e per immagazzinare i prodotti erano necessari degli edifici appositi che venivano costruiti isolati tra i prati o a ridosso del bosco o raggruppati in nuclei. Erano prevalentemente stalle-fienile in pietra,
localmente chiamate cascine. Il bestiame passava l'inverno nelle stalle, nutrendosi del fieno accumulato nella primavera e nell'estate e di rami e arbusti che provenivano dal sottobosco. Darko Pandakovic, Angelo Dal Sasso, Saper Vedere il Paesaggio, Novara, Città Studi Edizioni 2009
Altro elemento importante di costruzione del paesaggio alpino è stata l'agricoltura. In montagna ha sempre avuto delle difficoltà maggiori dovute all'esposizione, alla raggiungibilità e alla gestione dell'acqua. Vengono allora costruiti i terrazzamenti, che permettevano di sviluppare soprattutto un'architettura di sussistenza legata alle singole famiglie. Questo perché il grado di accessibilità era limitato, a differenza delle pianure non si poteva far lavorare l'aratro in quanto troppo stretti. La presenza umana ha da sempre creato un ambiente affatto naturale, che necessita per il suo mantenimento di un costante lavoro. La cura e la lavorazione del terreno devono essere costanti: un prato di spessore e copertura vegetale omogenea è in grado di trattenere una maggiore quantità di acqua e di proteggersi meglio dall'erosione. 1.2
LA COSTRUZIONE DEL PAESAGGIO ABITATO
Il paesaggio abitato è stato sempre costruito tenendo in considerazione diversi fattori come: la presenza dell'acqua; la produzione agro-silvo-pastorale; l'orografia; la scoscessità del suolo; l'esposizione al sole. Dove il clima lo esige, vi sono insediamenti che cercano riparo negli avvallamenti, esposti a sud-est, pronti a captare il primo sole del mattino e il suo calore. Ubicazione caratteristica di alcuni paesi è quella sul conoide di deiezione; il termine indica la conformazione geologica formata da materiali litici e terra portati da un fiume o torrente allo sbocco di una valle laterale nella valle maggiore. In altri casi l'abitato ha origini diverse, può essere motivato come centro di passaggio o di scambio commerciale.
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Cap. 1 Il paesaggio costruito
Anche il singolo edificio, nei secoli passati, derivava dal territorio circostante, in quanto materiali, tecniche costruttive e logiche funzionali erano suggerite dalle condizioni ambientali. Le pietre da costruzione provenivano non da cave ma da materiale recuperato con la bonifica di terreni per renderli coltivabili. Oppure era quello ottenuto con lo scavo delle fondazioni dell'edificio da costruire. Se il territorio non permetteva di avere delle pietre abbastanza resistenti per le coperture venivano utilizzati coppi realizzati in forni presenti nelle vicinanze del sito. Questi in genere erano molto piccoli e venivano utilizzati 2 o 3 volte all'anno. Il legname era recuperato dal luogo e tagliato in un determinato periodo dell'anno, l'essenza era scelta secondo le conoscenze che venivano tramandate da diverse generazioni.
Quando le pietre degli acciottolati stradali e delle mulattiere sono dello stesso colore e materiale delle case e dei muri a secco, vediamo il paesaggio legato in unità non solo visiva, ma in una coerenza logica, ricevendone una sensazione di ordine e di pacatezza. La disponibilità degli stessi materiali per risolvere i bisogni di casa, deposito, stalla, permette di conferire al paesaggio ordine e regolarità, perché l'occhio di ogni persona che osserva, sia pure inesperta, ritrova facilmente la logica chiara delle motivazioni di necessità che danno luogo alle forme. Non sono solo i materiali e le possibili tecniche costruttive a determinare la tipologia, ma anche il clima, le tradizioni e, soprattutto oggi, le consuetudini e le esigenze conseguenti a leggi e norme. 1.3
PAESAGGIO E MEMORIA
Il paesaggio agricolo italiano in generale consolidatosi con lunghe tradizioni secolari è entrato in grave crisi con le grandi trasformazioni avvenute negli ultimi decenni. Il sistema economico dell'agricoltura e dell'allevamento alpino è entrato in crisi e ha causato lo spopolamento di questi paesi con gravi conseguenze. Innanzi tutto la perdita di una grande cultura, che si fondava su valori semplici derivati da una stretta convivenza tra uomo e natura. Quindi la scomparsa vera e propria di grandi ecosistemi, perché qui l'uomo aveva imparato a convivere con il suo territorio e con questo aveva stabilito regole di mutua sopravvivenza. La scomparsa dell'agricoltura in queste regioni ha causato inoltre enormi problemi legati all'erosione e al dissesto del suolo. La tutela è allora tutela della cultura di un popolo. Questo, porta anche a una conseguenza non poco rilevante, mantenere vive queste attività agricole su tutto il territorio comporta sicuramente investimenti senza ritorni economici immediati. Il ritorno economico a lungo termine è quello che comporta la salvaguardia del territorio, ovvero il minor rischio di alluvioni e di dissesti idrogeologici. Figura 1.2
Cap. 1 Il paesaggio costruito
Questo tipo di investimento è stato fatto ad esempio dalla Svizzera che, oltre a preservare il suo territorio, è riuscita a fare del turismo la sua principale fonte di ritorno economico. Tutto questo grazie al suo paesaggio. Stiamo invece assistendo a una colonizzazione culturale, causa della scomparsa dei segni che hanno contraddistinto in modi diversi territori una volta “lontani”. Uso questo termine perché oggi per le migliori comunicazioni e soprattutto per quella internazionalizzazione della cultura e quindi del modo di costruire sembra tutto più vicino perché tutto è uguale. Questi nuovi interventi oltre ad essere monotoni sono anche in contrapposizioni con il territorio, non si percepisce più quell'ordine e quell'armonia durata secoli. Bisogna quindi salvaguardare gli elementi che hanno costruito i nostri paesaggi. Non solo riprendere le tecniche costruttive tradizionali e l'uso di materiali del posto, ma anche le attività agricole e di allevamento.
1.4
COSTRUIRE RISPETTANDO IL PAESAGGIO
Questo capitolo viene solo accennato in questa tesi in quanto essa si occupa soprattutto del recupero dei vecchi edifici. Ritengo comunque importante descrive anche se brevemente quanto questa attività sia importante, perchè è una di quelle attività che ha costruito il nostro paesaggio e che negli ultimi anni è stata pesantemente trascurata. Costruendo con una politica corretta il paesaggio, permette di rivitalizzare il territorio, sia dal punto di vista sociale che economico. Negli ultimi decenni in Italia si è si è costruito solo tenendo in considerazione l'aspetto quantitativo, speculando come non era mai successo prima. Senza tenere conto del degrado ambientale e delle risorse che ne derivano. Si è costruito così tanto soprattutto per far fronte alla crescita di richiesta di seconde case, portando a una cementificazione generale di tutto il paesaggio italiano. Bisogna perseguire quindi uno "sviluppo sostenibile", che assuma cioè presupposti sia per la crescita economica che per la salvaguardia paesaggistica e ambientale.
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INQUADRAMENTO 2.1 IL CASO STUDIO, INQUADRAMENTO Il territorio comunale di Costa Serina si trova in provincia di Bergamo, in Valle Brembana. È compreso nella fascia montuosa che costituisce la zona di passaggio tra le Prealpi e le Alpi vere e proprie. Il massiccio del Monte Alben, a nord, dà un aspetto alpino al rilievo, con le pareti verticali e scoscese e la vegetazione rara, tipica dell'alta montagna. Scendendo verso sud, si ha invece un degrado verso la pianura, con altipiani in quota, come quello di Miragolo, tipici delle Prealpi bergamasche. Verso est, il territorio del comune è limitato dall'ampio crinale che culmina nel monte Suchello (m. 1541), mentre verso ovest il limite comunale coincide con il percorso della Val Serina. L'abitato di Costa Serina si sviluppa su un ampio versante rivolto a sud-ovest, caratteristico per giacitura e posizione, tra prati e macchie boschive. Poco più in basso la frazione di Ascensione sfrutta una parte meno inclinata dello stesso ripiano. Trafficanti e Ambriola sono invece inserite nell'ampio versante che scende dal crinale del Monte Suchello, segnato da profonde incisioni, prodotte dai torrenti che lo solcano. Adriano Cortinovis, Battista Cortinovis, Costa Serina la sua gente la sua storia, Bergamo, Ferrari Editrice, 1995, pp. 12, 13
Gazzo
Tagliata Costa Serina
Ascensione
Nespello
Trafficanti
Ambriola
Provincia di Bergamo
Costa di Serina
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Cap. 2 Inquadramento
L'intero comune si sviluppa su una superficie di 30 kmq, su una quota che va da un minimo di 430m (frazione Ambriola) a un massimo di 1541 (cima Monte Suchello). A nord confina con il comune di Cornalba e di Serina, a est con il comune di Gazzaniga, a sud con Aviatico, Selvino, e Algua e a Ovest con il comune di Algua. Il comune di Costa Serina ha 977 abitanti, 438 famiglie e 2200 abitazioni (dati aggiornati al 30.09.2009 visibili sul sito del comune). Quest'ultimo dato fa molto riflettere sullo sviluppo urbanistico del territorio in quanto le abitazioni costruite sono ben pi첫 di due volte il numero di abitanti.
Figura 2.1 Vista panoramica di Costa Serina e Ascensione.
Cap. 2 Inquadramento
2.1.1 FRAZIONE DI TRAFFICANTI Ha una popolazione modesta, non supera i 100 abitanti. Gli edifici costruiti nei piccoli nuclei sono circa 90 (sono esclusi gli edifici rurali lontani dai centri abitati). L'abitato si è sviluppato linearmente secondo linee imposte dalle curve di livello, gli edifici si affacciano sempre su strade o mulattiere. La frazione si divide a sua volta in diverse località, queste prendono il nome di: -Sant'Erasmo; -Tassone Alto; -Tassone Basso; -Casa Farine; -Carale; troviamo poi diverse case che danno il nome a piccole contrade o vie: -Ca' Girolami; -Casa Salvetti; -Casa Montini; Il paese non ha subito grandi stravolgimenti e si presta oggi ad un attento recupero che rievochi le sue vecchie caratteristiche. Gli edifici esistenti sono quasi tutti stati modificati, quello che resta intatto è l'antico tessuto urbanistico sviluppatosi spontaneamente. La struttura insediativa tradizionale rimane leggibile oggi, grazie alla permanenza di alcune importanti caratteristiche: -edificazione dei corpi di fabbrica secondo la morfologia del pendio e con orientamento in direzione sud-ovest; -orientamento delle falde delle abitazioni e dei rustici secondo la linea di massima pendenza; -orientamento delle falde dei rustici parallelo alle curve di livello. Le analisi e i rilievi effettuati hanno dato la possibilità di comprendere le ragioni delle trasformazioni che possono essere così riassunte: -cessazione delle attività agricole e pastorali con conseguente avanzamento di boschi; -introduzione di tecnologie impiantistiche per migliorare la qualità della vita; -abbandono dei vecchi edifici rurali, spesso difficili da raggiungere perché lontani dalle strade carrabili; -conversione di rustici, stalle e fienile in abitazioni, con modifiche volumtriche e tipologiche.
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Cap. 2 Inquadramento
2.1.2 FRAZIONE DI TAGLIATA Nella frazione risiede oggi soltanto una famiglia. La frazione si è sviluppata in modo molto compatto, ma sempre seguendo una certa linearità data dall'andamento del terreno e dal passaggio di una strada. Gli edifici sono circa 50 (sono esclusi gli edifici rurali lontani dai centri abitati). Il paese non ha subito grandi stravolgimenti e si presta oggi ad un attento recupero che rievochi le sue vecchie caratteristiche. Molti degli edifici esistenti sono stati modificati, molti invece sono classificati come recuperabili e da salvaguardare. Quello che resta intatto è l'antico tessuto urbanistico sviluppatosi spontaneamente. La struttura insediativa tradizionale rimane leggibile oggi, grazie alla permanenza di alcune importante caratteristiche: -orientamento delle falde dei rustici parallelo alle curve di livello; -uniformità dei materiali e dei cromatismi (per quanto riguarda gli edifici non sono stati modificati). Le analisi e i rilievi effettuati hanno dato la possibilità di comprendere le ragioni delle trasformazioni che possono essere così riassunte: -introduzione di tecnologie impiantistiche per migliorare la qualità della vita; -trasformazione dell'agglomerato produttivo in luogo di residenza estiva; -conversione di rustici, stalle e fienili in abitazioni, con modifiche volumetriche e tipologiche. La facile raggiungibilità dovuta alla presenza di 2 strade che collegano tutti i vecchi pascoli e radure ha permesso una maggiore conservazione di un'attività fondamentale che è quella dell'allevamento. Sono state conservate così alcune delle vecchie stalle e fienili e soprattutto i prati limitando l'avanzamento dei boschi. Sempre l'importanza della strada ha permesso ai proprietari di eseguire una certa manutenzione (più o meno opinabile) per i vecchi edifici rustici, sono infatti pochi in questa frazione quelli che rischiano pericolo di crolli.
Cap. 2 Inquadramento
2.1.4 LOCALITA' NESPELLO Le abitazioni sono utilizzate oggi solo durante il periodo estivo. L'abitato si è sviluppato attorno ad un nucleo, vicino alla fontana e sul percorso principale. Troviamo poi altri 2 nuclei costituiti da 2-4 case o stalle. Gli edifici costruiti nei diversi nuclei sono circa 15. Il paese non ha subito grandi stravolgimenti e si presta oggi ad un attento recupero che rievochi le sue vecchie caratteristiche. Molti degli edifici esistenti sono stati modificati, molti invece sono classificati come recuperabili e da salvaguardare. Quello che resta intatto è l'antico tessuto urbanistico sviluppatosi spontaneamente. La struttura insediativa tradizionale rimane leggibile oggi, grazie alla permanenza di alcune importante caratteristiche: -edificazione dei corpi di fabbrica secondo la morfologia del pendio e con orientamento in direzione sud-ovest; -orientamento delle falde delle abitazioni e dei rustici secondo la linea di massima pendenza; -orientamento delle falde dei rustici parallelo alle curve di livello; -uniformità dei materiali e dei cromatismi (per quanto riguarda gli edifici non sono stati modificati). Le analisi e i rilievi effettuati hanno dato la possibilità di comprendere le ragioni delle trasformazioni che possono essere così riassunte: -introduzione di tecnologie impiantistiche per migliorare la qualità della vita; -conversione di rustici, stalle e fienili in abitazioni, con modifiche volumetriche e tipologiche. La facile raggiungibilità dovuta alla presenza di una strada che collegano tutti i vecchi pascoli e radure ha permesso una maggiore conservazione di un'attività fondamentale che è quella dell'allevamento. Sono state conservate così alcune delle vecchie stalle e fienili e soprattutto i prati limitando l'avanzamento dei boschi. Sempre l'importanza della strada ha permesso ai proprietari di eseguire una certa manutenzione (più o meno opinabile) per i vecchi edifici rustici, sono infatti pochi in questa frazione quelli che rischiano pericolo di crolli.
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2.1.3 COSTA SERINA Paese più abitato dell'intero comune. L'abitato in origine si è sviluppato in 3 nuclei ben compatti chiamati: -Costa Alta; -Costa Bassa; -Chiesa. Negli ultimi trenta anni si è costruito in maniera talmente massiccia che questi nuclei vengono percepiti oggi come uniti. Il tessuto storico resta però riconoscibile per la diversa tipologia insediativa. Gli edifici costruiti sono circa 500 (sono esclusi gli edifici rurali lontani dai centri abitati). Il paese ha subito grandi stravolgimenti ed è difficile oggi realizzare un attento recupero che rievochi le sue vecchie caratteristiche. Il problema principale è che si è costruito in maniera sproporzionata rispetto al numero di edifici che il territorio potava ospitare. Questi nuovi edifici sono inoltre in contrasto con la struttura insediativa tradizionale: -non sono sempre orientati secondo i versanti meglio esposti; -orientamento delle falde delle abitazioni casuale e non secondo la linea di massima pendenza; -presenza di cromatismi e materiali tipici delle periferie cittadine urbanizzate, in contrasto quindi con il tessuto storico e con il paesaggio. Per quanto riguarda le preesistenze, molti degli edifici sono stati modificati, molti invece sono classificati come recuperabili e da salvaguardare. Quello che resta intatto è l'antico tessuto urbanistico sviluppatosi spontaneamente. Questo rappresenta quelli che oggi sono indicati come i centri storici, in questa piccola parte del paese, la struttura insediativa tradizionale rimane leggibile, grazie alla permanenza delle più importanti caratteristiche (già indicate nelle frazioni descritte in precedenza). Le analisi e i rilievi effettuati hanno dato la possibilità di comprendere le ragioni delle trasformazioni che possono essere così riassunte: -introduzione di tecnologie impiantistiche per migliorare la qualità della vita; -trasformazione dell'agglomerato produttivo in luogo di residenza estiva; -conversione di rustici, stalle e fienili in abitazioni, con modifiche volumetriche e tipologiche. Anche in questo paese come nella frazione Tagliata e in località Nespello, sono presenti ancora attività legate all'allevamento, queste, hanno permesso la conservazione di alcune delle vecchie stalle e fienili, ma soprattutto i prati vengono sfalciati periodicamente ancora oggi evitando l'avanzamento dei boschi. Sempre l'importanza della strada ha permesso ai proprietari di eseguire una certa manutenzione (più o meno opinabile) per i vecchi edifici rustici, sono infatti pochi in questa frazione quelli che rischiano pericolo di crolli.
2.1.5 LOCALITA' GAZZO L'abitato si è sviluppato piuttosto compatto per quanto riguarda il centro del paese, l'andamento non lineare di questi edifici è dato dal terreno abbastanza pianeggiante. Gli edifici costruiti nei diversi nuclei sono circa 50. Troviamo molti edifici rustici alcuni ancora in buono stato di conservazione. Il paese infatti sviluppato su un territorio pianeggiante si prestava molto bene per attività pastorali e agricole. Queste stalle e fienili oggi sono tra i pochi elementi che ci tramandano la storia del paese. Il paese non ha subito grandi stravolgimenti e si presta oggi ad un attento recupero che rievochi le sue vecchie caratteristiche. Sono stati costruiti solo 2 grossi edifici vicino al nucleo che si discostano pesantemente dalle caratteristiche della struttura insediativa tradizionale. Molti degli edifici esistenti sono stati modificati, molti invece sono classificati come recuperabili e da salvaguardare. Quello che resta intatto è l'antico tessuto urbanistico sviluppatosi spontaneamente. La struttura insediativa tradizionale rimane leggibile oggi, grazie alla permanenza di alcune importante caratteristiche: -edificazione dei corpi di fabbrica secondo la morfologia del pendio e con orientamento in direzione sud-ovest; -orientamento delle falde delle abitazioni secondo la linea di massima pendenza; -orientamento delle falde dei rustici parallelo alle curve di livello; -uniformità dei materiali e dei cromatismi (per quanto riguarda gli edifici che non sono stati modificati). Le analisi e i rilievi effettuati hanno dato la possibilità di comprendere le ragioni delle trasformazioni che possono essere così riassunte: -introduzione di tecnologie impiantistiche per migliorare la qualità della vita; -trasformazione dell'agglomerato produttivo in luogo di residenza estiva; -conversione di rustici, stalle e fienili in abitazioni, con modifiche volumetriche e tipologiche. La facile raggiungibilità dovuta alla presenza di 2 strade che collegano tutti i vecchi pascoli e radure ha permesso una maggiore conservazione di un'attività fondamentale che è quella dell'allevamento. Sono state conservate così alcune delle vecchie stalle e fienili e soprattutto i prati limitando l'avanzamento dei boschi. Si è sviluppata nell'ultimo ventennio una nuova attività agricola che ha dato un forte contributo per quanto riguarda la conservazione del vecchio paesaggio agricolo. Il problema della crescita dei boschi è però molto risentito anche in questa località. Sempre l'importanza della strada ha permesso ai proprietari di eseguire una certa manutenzione (più o meno opinabile) per i vecchi edifici rustici, sono infatti pochi quelli che rischiano pericolo di crolli.
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2.2 IL PATRIMONIO COSTRUITO L'intero territorio ha sfruttato per secoli quello che la terra offriva. Il lavoro era quasi esclusivamente concentrato sull'agricoltura, l'allevamento e tutte le attività che ne derivano. Un lavoro molto duro e poco redditizio che comportava la cura dei prati e dei boschi. Queste attività erano principalmente di sussistenza, tutte le famiglie dovevano provvedere al proprio sostentamento con lo sfruttamento di animali e di terreni adibiti a pascolo e a bosco. Sono proprio queste semplici ma pesanti attività lavorative che hanno costruito, fino a pochi decenni a oggi, il nostro paesaggio.
Figura 2.2 Frazione Trafficanti. Resti di un vecchio edificio rurale.
Dopo la seconda guerra mondiale e con il boom economico, l'instaurarsi di un nuovo sistema economico ha determinato un violento cambiamento a livello culturale e nel modo di utilizzare il territorio. Gli abitanti cominciarono ad emigrare in cerca di nuovi lavori, e migliori stili di vita. Il paesaggio cominciò proprio in questo periodo ad impoverirsi di tutte le attività agricole che lo avevano trasformato e mantenuto in tutti i secoli precedenti. Si cominciò ad assistere a un
incontrollato avanzamento del bosco con una conseguente omogenizzazione del territorio. Il maggior benessere che si è diffuso, ha permesso, a partire dagli anni Settanta, di trasformare le dimore tradizionali, senza però tenere in considerazione delle caratteristiche delle architetture precedenti. Si cominciò così a perdere la conoscenza del costruire tramandata di generazione in generazione facendo spazio alle nuove tecniche costruttive delle nuove espansioni e ai nuovi materiali utilizzati soprattutto nelle città. La trasformazione che ha devastato di più il territorio è stata però un'altra. Questa ha riguardato soprattutto l'abitato di Costa Serina e in parte Ascensione. È ha partire dagli anni Ottanta che scoppiò la richiesta di seconde case per le vacanze e questo paese si prestava benissimo per assorbire molto turismo, per la sua posizione strategica (molto vicino alle città di Bergamo e Milano) e perché aveva molto terreno libero non più utilizzato che gli eredi dei vecchi contadini o i contadini stessi vendevano. Queste costruzioni tennero conto soltanto del maggior ritorno economico possibile, costruendo senza rispetto del contesto e dell'ambiente, rovinando quindi il paesaggio. Si è continuato a costruire fino al 2005 circa, poi, con la crisi economica il mercato delle seconde case si è fermato. Oltre alla costruzione di questi nuovi edifici, si è continuato a intervenire anche sull'esistente, anche qui senza la volontà di voler preservare e recuperare queste architetture vernacolari che hanno costruito parte del paesaggio. Il risultato visibile oggi è sconfortante. Sono stati cancellati secoli di conoscenze tramandate per generazioni. In gran parte degli edifici non si riscontra più alcun tipo di rapporto con il paesaggio circostante, sono state cancellate le tipologie edilizie, le tecniche costruttive e i materiali tradizionali.
Cap. 2 Inquadramento
La trasformazione radicale è presente soprattutto nei paesi principali, mentre in quelli più interni e nelle frazioni più isolate è ancora possibile leggere una continuità tra le trasformazioni recenti e il passato. Innanzi tutto è stato costruito ex-novo molto poco, non è stato quindi alterato il corema storico che impone la costruzione di case seguendo le curve di livello e occupando meno spazio possibile, lasciandolo libero per pascoli e coltivazioni. Molte abitazioni sono state anche qui riqualificate e ristrutturate con interventi meno devastanti, soprattutto perchè diventate seconde case per le vacanze e quindi si è cercato di non investire molto denaro nel loro recupero. In generale sono state mantenute le proporzioni, le tipologie edilizie e i rapporti tra pieni e vuoti. L'architettura vernacolare è ancora presente in alcuni insediamenti abbandonati, o utilizzati come deposito, o ancora più raramente che mantengono le loro funzioni di stalla e fienile. Molti di questi recentemente sono stati riutilizzati come seconde case, questi interventi hanno costituito per la maggior parte delle volte la perdita dell'edificio originale. Soprattutto adesso sembra che il mercato di vecchi edifici residenziali e rustici stia prendendo piede, o che comunque siano più appetibili per un possibile recupero per le loro caratteristiche di edifici storici. E' quindi necessario tutelare queste permanenze storiche, architetture che sono le uniche espressioni rimaste della precedente cultura contadina. Il linguaggio delle cose, delle testimonianze materiali è il linguaggio che per primo l'uomo impara; ancora prima delle parole, la nostra mente si arricchisce di immagini e di esperienze sensoriali che diventano le prime strutture linguistiche. Mantenere queste presenze fisiche significa riuscire a trasmettere un linguaggio, con tutto il valore semantico, alle generazioni future. Questo tipo di linguaggio è l'unico che può ancora opporsi e offrirsi come alternativa al linguaggio consumistico e alla dimensione totalmente acritica nei confronti dei luoghi e delle culture. Giancarlo Chiesa, Darko Pandakovic, Paesaggio e Risorsa Energetica, Milano, Polipress, 2007 pp. 17
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"lo studio dei monumenti di qualsiasi epoca, anche della nostra, non ci serve per imitarli e così lo studio della natura o dei sistemi tradizionali ci serve da stimolo ma non da modello: dobbiamo trovare la nostra via" Ernesto N. Rogers, Gli Elementi del Fenomeno Architettonico, Guida,Napoli 1981.
2.2.1 ICONEMI Iconema è quell'elemento che caratterizza un luogo. Comprende un campo molto ampio di elementi in quanto può essere considerato molto soggettivo. L'iconema è quell'elemento che rimane nella memoria di un uomo dopo avere visto un determinato posto. Si tratta quindi di elementi di lettura, ripetitivi e caratteristici, ma anche specifici in quanto singolari, di quel particolare paesaggio. Possono essere considerate iconemi le cartoline o le fotografie di un calendario, in quanto riconoscibili da chiunque come elemento caratterizzante di quella regione.
Figura 2.2.1 Altopiano Ràl. Vecchio edificio rurale.
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Questo perché dovevano essere il più vicino possibile al luogo di lavoro, ovvero ai pascoli. Il loro scopo era quello di ricoverare attrezzi e foraggio per il bestiame. Nel periodo invernale servivano da riparo anche per gli animali stessi. Vengono raggruppati tutti in una unica tipologia. Presentano infatti tutti caratteristiche simili, ve ne sono di più grandi o più piccoli a seconda del numero di animali che dovevano ospitare o del numero di proprietari. La logica per la disposizione di questi edifici è diversa da quella da quella delle case. Questi dovevano essere vicini a radure che permettevano il pascolo degli animali e la raccolta di foraggio per l'inverno. Erano in genere costruiti con il piano più basso posto controterra, qui troviamo sempre la stalla per il ricovero degli animali riparata quindi dal freddo dell'inverno. Questi edifici erano esposti verso versanti soleggiati. Venivano realizzati con il materiale che il luogo offriva, sono tutti edifici costruiti con muratura in pietra e copertura in legno per quanto riguarda la struttura e in laterizio (coppi) per quanto riguarda il manto di copertura.
Figura 2.2.2 Località Nespello. Residenza lineare sviluppata lungo un vecchio percorso.
Figura 2.2.3 Località Gazzo. Residenza rurale in ottimo stato di conservazione
Nel comune di Costa Serina, selezionato come caso studio di questa ricerca possono essere individuati diversi iconemi: edifici rurali isolati in radure; i piccoli centri residenziali; i percorsi, sentieri e mulattiere; i lavatoi; gli edifici minori ecc. -edifici rurali isolati: questi edifici erano in genere situati all'esterno dei paesi.
-residenze lineari Questi edifici hanno sempre pianta rettangolare e si sviluppano in altezza, hanno sempre infatti dai 3 ai 4 livelli. Questo sviluppo in altezza era conseguente alla volontà di sfruttare il più possibile il suolo, minor superficie costruita e maggiore superficie per i pascoli. Sono sempre costruite seguendo le curve di livello. Generalmente ospitano diversi nuclei famigliari. Sono dotate di un unico accesso con un vano scale interno all'edificio. -la residenza isolata Queste residenze probabilmente nascono per la presenza di una stalla. C'è quindi la volontà di realizzare la propria residenza vicina al luogo di lavoro. Volontà e possibilità, in quanto il paese è posizionato su un altopiano che non obbliga gli edifici ad essere costruiti secondo una determinata esposizione data dalla conformazione del terreno. Altri invece sono gli alberghi e le residenze più ricche realizzati però verso l'inizio del Novecento.
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-lavatoi, fontane e sorgenti: territorio, senza la necessità di realizzare grandi opere di Oltre ad essere considerati iconemi, sono veri e propri contenimento oltre che un risparmio economico. Sono elementi fondanti della cultura del territorio. Sono stati da stati quindi occupati i versanti meglio esposti. sempre punti di ritrovo e di nascita dei paesi. Tutti gli Questo elemento non è costituente solo dei centri abitati insediamenti hanno un lavatoio o una fontana nelle piazze ma anche delle strade e delle vie di comunicazione. Le principali o in luoghi vicini e facilmente raggiungibili. Non strade vecchie seguivano infatti le curve di livello si trovano quindi solo nei paesi ma anche lungo sentieri e cercando di evitare la costruzione di ponti e di muri. mulattiere. Non avevano solo funzione di lavatoio, -centri residenziali o insediamento stanziale: venivano impiegati anche per la fornitura di acqua Esistono due tipologie insediative prevalenti che si domestica e per il bestiame. possono riscontrare in tutta la Valle. Questi elementi purtroppo sono oggi trascurati e degradati, è necessario quindi un attento intervento per il Una può essere definita come “tipologia raggruppata”, tipica di insediamenti sorti su dossi o su terreni non loro recupero. particolarmente acclivi. La seconda può essere definita come “tipologia lineare” -la chiesa e il campanile questi centri si sono sviluppati lungo strade, conservano Tutte le frazioni hanno almeno una chiesa, più o meno quindi uno sviluppo lineare dettato anche dal territorio, grande a seconda della popolazione. La religione ha costituito per tutti i secoli precedente al l'orientamento degli edifici era sempre influenzato dall'esposizione dei versanti. nostro un valore fondamentale per la vita di tutti. Ecco che allora tutti gli edifici che la rappresentano sono posizionati nei posti più belli e sono visibili ovunque. Le chiese sono costruite secondo l'asse Est-Ovest di modo che siano le ultime costruzioni a ricevere la luce del sole. Hanno tutte un colore giallo più o meno scuro (un altro elemento che riprende il tema della luce), questo elemento colpisce l'occhio di chiunque. 2.2.2 COREMI Corema è termine geografico usato per definire situazioni oggettivamente, fisicamente e funzionalmente rilevate, mediante cartografie, sezioni, eventuali analisi litografiche o d'altra natura. Può essere un elemento ripetitivo e costante, di quel territorio. Lo sguardo non basta per la comprensione degli elementi funzionali, sono necessari approfondimenti di conoscenza. Darko Pandakovic, Angelo Dal Sasso, Saper Vedere il Paesaggio, Novara, Città Studi Edizioni 2009
Un corema importante che ha costituito l'evoluzione dei centri residenziali nei paesi di montagna fino a pochi decenni a questa parte è dato dall'orientamento degli edifici secondo le curve di livello. Questa tecnica ha infatti permesso di inserire gli edifici con una certa armonia nel
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Figura 2.2.4 Frazione Trafficanti. Vecchia sorgente.
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PAESAGGIO CON EDIFICI E IMPIANTI DEGNI DI PROTEZIONE Il paesaggio rappresenta un aspetto territoriale di notevole importanza non solo per la società che vi vive, ma anche quale componente dell'attrattiva turistica. Di particolare rilevanza per la qualità formale del paesaggio sono la ricchezza e la diversità degli ambienti, frutto di secoli di utilizzazione agricola e forestale del territorio, basata sulla transumanza stagionale dal piano alla montagna e viceversa. Questa forma tradizionale di utilizzazione del territorio ha determinato l'alternanza tra foreste e spazi aperti e ampie superfici adibite a pascoli (sovente oggi deturpati dalla presenza di edifici, sorti per far fronte alle richieste del turismo), ai quali si alternano piccoli centri residenziali con edifici raggruppati o disposti linearmente secondo le leggi dettate dal territorio.
tradizionali e a un inevitabile aumento degli incendi boschivi. -Il problema della progressione del bosco a scapito degli spazi aperti agricoli con una conseguente banalizzazione del paesaggio assume una certa priorità in tutto il territorio. In questo contesto e a certe condizioni, la presenza dell'uomo sul territorio va quindi vista come un elemento di cura dell'ambiente e non automaticamente come un elemento di disturbo. Quando la funzione agricola di un tempo non può più essere esercitata, e solo nei casi in cui essa non può più essere ripristinata a scopo produttivo, il rustico può anche assumere una funzione sociale, con cambio quindi di destinazione d'uso.
Per gli abitanti della valle il patrimonio tradizionale costruito rappresenta anche un'importanza economica, non tanto per il suo indotto diretto legato al recupero edilizio, ma per la sua funzione paesaggistica e di conservazione di una specificità che è sempre più indispensabile sul piano di un'offerta turistica basata su un uso durevole del territorio. Il paesaggio merita pertanto un'attenzione particolare, una protezione ma anche una gestione attiva tale da evitarne, nel limite del possibile: - l'impoverimento nel senso di una ulteriore perdita delle testimonianze della vita e delle attività passate ma anche perché questo patrimonio costruito rappresenta pur sempre un valore per i loro proprietari; - l'inselvatichimento nel senso di una banalizzazione del paesaggio a causa di una copertura forestale sempre più omogenea e monotona che non permette più una lettura del territorio nelle sue componenti morfologiche e storiche; - il degrado naturale nel senso di una diminuzione della varietà delle specie floreali e faunistiche e della tendenza a un disequilibrio della stabilità idrogeologica in seguito all'abbandono della manutenzione dei manufatti
Non solo nel comune e nella piccola valle presi come caso studio, ma nell'intera Valle Brembana e in tutta Italia vi è un numero considerevole di edifici che resta a testimonianza del recente passato. Questi edifici rappresentano sovente componenti essenziali del paesaggio culturale che, in assenza di essi, risulterebbe impoverito. La conservazione degli stessi pertanto può essere opportuna anche se sono situati fuori zona edificabile o fuori dai centri storici e se si rende necessario il cambiamento della loro destinazione originaria, salvo naturalmente i casi in cui la destinazione agricola può essere mantenuta. D'altra parte un cambiamento di destinazione senza presupposti e limiti chiari può vanificare la funzione originaria di testimonianza di questi edifici e alterare gravemente il valore del paesaggio che li custodisce. Il cambiamento di destinazione diventa una misura che deve permettere: - la conservazione dell'edificio stesso; - la cura delle aree circostanti.
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Cap. 3 Paesaggio con edifici e impianti degni di protezione
Gli edifici possono essere trasformati se viene rispettata la condizione che prevede la cura del territorio circostante, nel senso che i proprietari dei terreni si devono impegnare a svolgere questa attività o a tollerare che venga eseguita da terzi. Non possono essere distrutti muretti e terrazzi originali, sono vietati i tappeti inglesi. Tutti gli interventi sugli edifici dovranno essere regolamentati. In particolare devono essere regolate le aperture, il tipo di materiale, le tecniche di costruzione tenendo conto delle particolarità locali. Piano Direttore Cantone Ticino, sito web: http://www4.ti.ch/index.php?id=27352
E' quindi indispensabile uno strumento di tutela e conservazione del patrimonio edilizio ancora esistente. Se non si interviene subito nell'arco di due generazioni avremmo perso tutto questo patrimonio. 3.1 TRASFORMAZIONI ARCHITETTONICHE Il censimento effettuato a scala architettonica ha portato ad individuare 3 diverse tipologie di edifici sviluppatisi su questo territorio. Sono state analizzate le singole architetture, in genere le trasformazioni sono state applicate sia alle tipologie insediative, che alle forme architettoniche e alle tecniche costruttive. Il censimento ha dato origine a una classificazione divisa in tre diverse categorie: -la categoria delle grandi trasformazioni, a cui appartengono le architetture compromesse; -la categoria della trasformazione parziale, a cui appartengono le architetture recuperabili; -la categoria della trasformazione futura, a cui appartengono le architetture che ancora si possono salvaguardare. Giancarlo Chiesa, Darko Pandakovic, Paesaggio e Risorsa Energetica, Milano, Polipress, 2007
Figura 3.1.1 Frazione Trafficanti. Esempio di edificio residenziale compromesso.
Figura 3.1.2 Frazione Tagliata. Esempio di edificio rurale compromesso.
Architetture compromesse: Spesso è leggibile la tipologia insediativa tradizionale, ma può capitare che anche questa sia stata alterata sia nelle volumetrie che nelle sue caratteristiche tecniche e tecnologiche. Sono state alterate soprattutto le tecniche costruttive e i materiali impiegati. Le abitazioni tradizionali, realizzate interamente con materiali del luogo, sono state interamente trasformate e sostituite da case e ville con caratteristiche tecniche delle costruzioni presenti nelle aree urbanizzate delle città. E' stato introdotto l'uso di nuovi materiali, tecniche costruttive ed elementi nuovi (come terrazze e balconi), una volta sconosciuti a questi edifici, in contrasto quindi con la tradizione. Tutto questo per far fronte alla necessità di manifestare l'appartenenza a una società differente che si preoccupa solo di valori di carattere rappresentativo e funzionale.
Cap. 3 Paesaggio con edifici e impianti degni di protezione
L'aggiunta di balconi e di terrazze ad esempio è stata fatta tenendo in considerazione solo il fatto rappresentativo che esse hanno, senza tenere conto dell'esposizione e delle caratteristiche costruttive della tradizione. Sono state quindi in gran parte realizzate in calcestruzzo, a ridosso delle altre abitazioni rendendole, di fatto, inutilizzabili. Se un tempo le abitazioni rurali esprimevano chiaramente la loro dipendenza dalle risorse del territorio e dalle funzioni che dovevano assolvere, oggi esprimono la loro totale indifferenza rispetto all'ambiente circostante e alle qualità dell'abitare. Giancarlo Chiesa, Darko Pandakovic, Paesaggio e Risorsa Energetica, Milano, Polipress, 2007 pp. 28
Tema ricorrente nelle costruzioni e ristrutturazioni di oggi è quello che riguarda la sostenibilità. Questo tema era già ampliamente presente in questi edifici storici. Venivano infatti realizzati tenendo in considerazione diversi fattori di architettura bioclimatica, tra i quali: -l'orientamento, gli edifici erano infatti costruiti tutti su fronti esposti a sud o sud-ovest, seguendo la direzione delle curve di livello (risparmiando quindi anche sugli scavi); -l'energia solare era quindi utilizzata per migliorare la qualità dell'abitare, i locali dove si svolgeva gran parte della vita sociale erano infatti esposti sempre verso sud e al piano terra; -gli edifici avevano forme molto compatte e regolari, pianta quadrata o rettangolare, in modo da disperdere il meno possibile il calore; -vicino ai fronti esposti a sud venivano piantati spesso degli alberi caducifoglie, che d'estate proteggevano dai raggi del sole e d'inverno li lasciavo passare. Venivano usati tutti i sistemi che oggi definiremmo "passivi". Questi sono stati però a lungo ignorati e solo recentemente vengono recuperati per la costruzione dei così detti "edifici sostenibili". Il miglioramento degli standard di vita da una parte e la presenza di energia elettrica e combustibili fossili alla portata di tutti, ignora ancora di più il punto precedente, causando la perdita di queste conoscenze da parte della popolazione. Altro esempio è costituito dall'innalzamento degli edifici,
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questo causa l'aumento dell'ombra sulle costruzioni circostanti e si pone in contrasto con il contesto impedendo la vista delle costruzioni retrostanti. Volendo sintetizzare, si può dire che le caratteristiche principali degli insediamenti appartenenti a questo primo insieme siano le seguenti: -tipologia insediativa tradizionale parzialmente leggibile; -alterazione del rapporto tradizionale tra pieni e vuoti all'interno del nucleo abitato; -annullamento degli spazi collettivi e accentuazione dei recinti delle proprietà private; -assenza di rapporto con il territorio e la morfologia del terreno. Giancarlo Chiesa, Darko Pandakovic, Paesaggio e Risorsa Energetica, Milano, Polipress, 2007
Figura 3.1.3, 3.1.4 Frazione Trafficanti. Esempio di edificio rustico recuperabile.
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Cap. 3 Paesaggio con edifici e impianti degni di protezione
riscaldamento. Sono stati effettuati una serie di interventi per migliorare il confort abitativo, mantenendo però l'aspetto tradizionale. Gli adeguamenti sono stati fatti utilizzando nuovi materiali e talvolta rispettando le tecniche costruttive tradizionali. Gli spazi aperti e collettivi all'interno dell'abitato sono rimasti intatti, solo poche abitazioni hanno aggiunto recinti per delimitare le proprietà di pertinenza, a testimonianza che la dimensione collettiva è ancora presente. Architetture recuperabili le caratteristiche principali degli In genere questi edifici non sono abitati da residenti ma Riassumendo sono stati convertiti in seconde case, sopratutto per le insediamenti appartenenti a questo secondo insieme vacanze estive e molti sono ancora privi di impianti di sono le seguenti: -evidenza della tipologia insediativa tradizionale; -riconoscibilità delle architetture tradizionali; -comparsa di alcuni recinti delimitanti le proprietà private; -riconoscibilità del rapporto territoriale. Anche in questo caso è possibile applicare criteri di risparmio energetico recuperando quello fondamentale delle architetture montane: l'assoluta dipendenza dalle condizioni ambientali per il mantenimento del comfort interno. L'architettura di questi insediamenti è quindi stata fortemente compromessa, non tutto è andato però perduto. Questi edifici devono essere recuperati tenendo in considerazione il risparmio energetico, utilizzando materiali del luogo e dove possibile anche le tecniche, recuperando, se ve ne sono, elementi presenti nella tradizione costruttiva. Questo non per falsificare l'edificio ma per restituire un identità al luogo.
Giancarlo Chiesa, Darko Pandakovic, Paesaggio e Risorsa Energetica, Milano, Polipress, 2007
Figura 3.1.5 Località Nespello. Esempio di edificio residenziale da salvaguardare.
Figura 3.1.6 Frazione Tagliata. Esempio di edificio rustico da salvaguardare.
Architetture da salvaguardare Appartengono a questa categoria tutti quegli edifici che sono stati abbandonati dopo il cambiamento epocale avvenuto negli anni Cinquanta. Sono soprattutto edifici di matrice rurale, più raramente residenze. Questi edifici erano usati esclusivamente per lo svolgimento delle attività agricole e pastorali. Parte dei maggenghi ha iniziato ad essere abbandonata a partire dagli anni Sessanta, ed oggi permangono troppe poche attività legate a questo settore storico. Queste architetture, a volte decadenti, sono veri e propri documenti che attestano lo sviluppo paesaggistico di questo territorio e le sue tecniche costruttive. Oggi molti di questi edifici sono stati convertiti in case di villeggiatura. Gli interventi che sono stati apportati hanno rovinato l'edificio rendendolo molte volte irriconoscibile.
Cap. 3 Paesaggio con edifici e impianti degni di protezione
Per far fronte a questo problema, bisogna intervenire con norme che li salvaguardino. Questi edifici purtroppo ricoprono oggi una percentuale bassissima sull'edificato del comune. Lo stato di conservazione di questi edifici non è omogeneo, alcuni edifici si presentano ormai come ruderi, ma la maggior parte si presenta ancora in condizioni accettabili, pur essendo evidente la mancata manutenzione negli ultimi anni. Riassumendo le caratteristiche principali degli insediamenti appartenenti a questo terzo insieme sono le seguenti: -tipologia insediativa tradizionale; -presenza di tecniche costruttive tradizionali; -presenza delle lavorazioni del terreno che organizzano il territorio (muri a secco, terrazzamenti); -rapporto con il paesaggio e il territorio spesso in stato di abbandono.Giancarlo Chiesa, Darko Pandakovic, Paesaggio e Risorsa Energetica, Milano, Polipress, 2007 pp. 32
Questi sono gli unici edifici non modificati nel corso della storia. Sono gli unici che conservano interamente la testimonianza dell'architettura storica rurale del comune e della valle intera. Devono quindi essere tutelati e conservati insieme al territorio circostante. La tesi elenca soltanto alcuni tra gli edifici piĂš significativi del territorio preso in esame, ponendo vincoli per tutelarli. Si auspica che con questo nasca una maggiore presa di coscienza da parte delle autoritĂ comunali di tutte la municipalitĂ e della popolazione, estendendo il lavoro su tutti gli edifici che, come quelli in seguito riportati, meritano una maggiore attenzione. Attenzione che come dicevo in precedenza non deve essere rivolta solo agli edifici ma anche al terreno circostante caratterizzato dalla presenza di diverse opere che hanno costruito il nostro paesaggio, tra le quali: muri a secco; terrazzamenti; ciglionamenti; i sentieri; fontane e lavatoi; le radure ecc.
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Cap. 3 Paesaggio con edifici e impianti degni di protezione
3.2
AUMENTI VOLUMETRICI
Un argomento di fondamentale importanza all'interno di un piano di recupero e conservazione del patrimonio costruito è legato agli aumenti volumetrici. Un problema che riguarda la costruzione di nuovi manufatti che vanno ad integrare quelli preesistenti in maniera più o meno adattata. Questi interventi hanno bisogno di uno studio molto attento legato alla storia delle preesistenze, come punto di partenza la ricerca si basa su alcuni manufatti che sono stati soggetti a modifiche volumetriche nel corso della storia. Gli aumenti volumetrici vengono qui distinti in base alla tipologia: -edifici rustici; -residenze lineari; -residenze isolate. 3.2.1 EDIFICI RUSTICI
Non è consentito intervenire con aumenti volumetrici e aggiunte su edifici classificati "da salvaguardare". In linea di massima, per quanto riguarda le altre due categorie (edifici recuperabili e compromessi), questi interventi sono comunque da evitare perchè ne alterano
le caratteristiche, ma in alcuni casi l'aumento volumetrico è necessario per realizzare adeguamenti funzionali e impiantistici indispensabili. In questi casi i progetti di recupero dovranno rispettare le seguenti raccomandazioni: -aumenti volumetrici sono ammissibili solo dove esista un fabisogno fondato, dimostrabile e non dipendente da motivazioni estetiche; -gli aumenti volumetrici sono sempre da considerarsi come un processo di aggiunta di nuovi corpi di fabbrica, e non come un processo di alterazione dei volumi esistenti; - per edifici rustici di dimensioni limitate, la cui trasformazione in abitazioni richiederebbe considerevoli aggiunte volumetriche, è consigliabile progettare ristrutturazioni che prevedano l'unione di edifici differenti, ove possibile; -non sono ammessi progetti di sopraelevazione. I progetti devono osservare le seguenti raccomandazioni: - corpi di fabbrica posti uno accanto all'altro, possono essere uniti attraverso elementi di collegamento, come i corpi scala, realizzati leggermente arretrati rispetto alle murature originarie, ed eventualmente caratterizzati da materiali differenti come acciaio e vetro; -tutti i materiali utilizzati devono rispettare i cromatismi del paesaggio costruito; -sono ammessi colori neutri quali: grigio scuro, nero e marrone scuro per elementi seriali come, ad esempio, i profilati metallici; -sono considerati accettabili solo vetri trasparenti e non colorati; -gli elementi utilizzati per la realizzazione di nuovi volumi devono rispettare i criteri di semplicità, linearità, ed economia: criteri da sempre alla base delle architetture montane. Giancarlo Chiesa, Darko Pandakovic, Paesaggio e Risorsa Energetica, Milano, Polipress, 2007
Cap. 3 Paesaggio con edifici e impianti degni di protezione
In linea di massima gli aumenti volumetrici possono essere effettuati costruendo nuovi volumi lungo la linea di colmo, questi però devono essere il meno impattante possibile sulla preesistenza sia dal punto di vista volumetrico che architettonico - compositivo (possono quindi essere costruiti a monte dell'edificio) e deve sempre essere prevalente il carattere rurale dell'edificio più vecchio, i nuovi volumi che si impostano controterra devono rispettare le altezze minime del fronte più basso visibili in tutti gli edifici rustici. Su corpi di fabbrica di grandi dimensioni, qualora non fosse possibile effettuare un aumento volumetrico come indicato precedentemente, può essere realizzato un nuovo volume anche perpendicolare alle falde. Tutte le aggiunte devono comunque fare riferimento a casi simili visibili in interventi già realizzati in periodi precedenti al 1950. 3.2.2 RESIDENZA LINEARE Questa tipologia di edificio è concepita, come già spiegato, secondo diversi principi che oggi definiremmo molto sostenibili: - è concepita in modo da occupare meno terreno possibile e per ospitare il maggior numero di persone: si ottiene così un edificio a schiera; -ha sempre un doppio affaccio e quindi due fronti comunicanti con gli edifici confinanti, diminuendo quindi le superfici disperdenti; -si sviluppa in altezza con 3 o 4 livelli; -l'edificio si imposta sempre con una parte del fronte rivolto a nord controterra per far fronte alla pendenza del terreno; -la schiera segue sempre l'andamento delle curve di livello e si interrompe quando l'esposizione non è più quella idonea o quando il terreno diventa troppo pendente e non è più conveniente costruire. E' quindi proprio per i concetti che stanno alla base della
sua edificazione che non può essere vietata l'aggiunta di un nuovo volume che ne continui il fronte dell'intera schiera. Questo intervento deve però essere conforme a tutti principi sopra elencati. I progetti dovranno inoltre rispettare le seguenti raccomandazioni: - gli aumenti volumetrici sono sempre da considerarsi come un processo di aggiunta di nuovi corpi di fabbrica, e non come un processo di alterazione dei volumi esistenti; -non sono ammessi in genere progetti di sopraelevazione. Sono ammessi solo se si intende portare l'edificio alla stessa altezza di quelli a lui adiacenti (comunque non superiore ai 4 livelli). L'intervento inoltre non dovrà impedire la vista o oscurare manufatti confinanti; -è ammesso l'ampliamento del corpo di fabbrica solo nella direzione del colmo, la copertura dovrà quindi avere sempre due falde; -i corpi laterali aggiunti non devono mai superare la misura dei corpi già esistenti (come corpi si intende gli elementi che costituiscono la schiera).
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Cap. 3 Paesaggio con edifici e impianti degni di protezione
Un punto da non sottovalutare che riguarda questa tipologia costruttiva è dato dagli arretramenti dei fronti: questi non sono mai casuali, ma sono dettati sempre dall'andamento delle curve di livello, e quindi del terreno. In caso di piccoli avvallamenti gli edifici sono arretrati, in quanto non era possibile realizzare imponenti murature che potevano permettere di ottenere un fronte continuo. Queste murature oggi sono largamente impiegate e costituiscono uno degli elementi che hanno stravolto il nostro paesaggio. 3.2.3 RESIDENZA ISOLATA Non è in genere consentito intervenire su questa tipologia con progetti che riguardino aggiunte o aumenti volumetrici. Questo divieto deriva dalla genesi dell'edificio stesso in quanto viste le sue dimensioni in pianta, il corpo
di fabbrica non permette di costruirvi altri edifici adiacenti perchè andrebbero ad oscurare parte dei locali. L'aggiunta di nuovi volumi comprometterebbe anche la lettura della tipologia stessa dell'edificio in quanto edificata per restare isolata dalle altre. Non sono ammessi in genere progetti di sopraelevazione. L'intervento inoltre non dovrà impedire la vista o oscurare manufatti confinanti. Vi sono poi tipologie con pianta stretta e allungata che riprende quella delle tipologie lineari. Spesso queste hanno i due fronti ciechi che permettono quindi l'aggiunta di nuovi volumi. Questi ultimi edifici rientrano nella tipologia delle residenze lineari.
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LA RICERCA ARCHITETTONICA
"La difficoltà pedagogica è evidentemente notevole perché un manuale potrà informare su certe condizioni empiriche necessarie, utili e indispensabili all'operazione compositiva, ma non sarà mai sufficiente, non dico a servire come guida ideologica, ma neppure come strumento formativo della personalità" Ernesto N. Rogers, Gli Elementi del Fenomeno Architettonico, Guida, Napoli 1981.
Questo capitolo intende affrontare la questione del progetto architettonico e dei vincoli. La stessa tesi impone innumerevoli limitazioni nella progettazione, queste sono state studiate per far fronte a diversi problemi presenti non solo per il territorio studiato ma in tutta Italia. Tra questi troviamo: - La frequente scarsa preparazione di progettisti, talvolta nemmeno qualificati che operano soprattutto in questi territori; - I problemi dovuti alla speculazione edilizia e alla corruzione; - La mentalità molto frequente del "lasciar fare". Non deve essere dimenticato però un fattore molto importante che è la ricerca architettonica, che può portare a innumerevoli miglioramenti. Elemento fondamentale è l'organo di controllo municipale che deve essere in grado di riconoscere eventuali sviluppi positivi o negativi all'interno di un progetto di recupero (come indicato nella tesi) o di costruzione di un nuovo edificio. Questa figura è molto spesso sottovalutata in Italia, ma dovrebbe rappresentare il massimo grado e livello di un professionista (appunto perché deve essere in grado di giudicare).
4.1 CONOSCERE PER PROGETTARE L'attenzione per i diversi elementi che compongono il sito, insieme allo studio della preesistenza in tutte le sue componenti, devono essere considerati in ogni parte del progetto di recupero degli antichi fabbricati presenti nel territorio montano. Solo una cosciente presa in considerazione questi elementi e delle loro problematiche può dare vita a progettualità e processi di riuso e riqualificazione dello spazio montano. A questo proposito, risulta indispensabile recuperare un atteggiamento progettuale di rispetto per i luoghi, rifiutando forme e colori dissonanti che interrompono e degradano l'equilibrata visione dell'insieme ambientale. Questi elementi passano attraverso la conoscenza del manufatto architettonico e di tutto il territorio in ogni loro componente, conoscenza che risulta essere fondamentale per una corretta attribuzione di nuove funzioni alla struttura esistente. Detta pratica (quasi totalmente ignorata fino ai giorni nostri), deve tendere a fare di ogni domanda di trasformazione e riuso una questione architettonica che, suggerisca elementi riconoscibili nell'architettura vernacolare e che non si discostino dai principali caratteri compositivi. Centrale in ogni caso è il rispetto di ciò che esiste (tipologie, materiali, morfologie degli elementi architettonici, tecniche costruttive, ecc.), affinché il manufatto continui ad essere nel tempo un documento rappresentativo di un'epoca. In alcuni particolari situazioni (deterioramento irreversibile della preesistenza, ecc.) può anche essere presa in considerazione la possibilità della demolizione e ricostruzione dell'edificio; essa però deve rappresentare l'ultima opzione possibile, da ponderare però con estrema attenzione.
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Cap. 4 La ricerca architettonica
Analogamente deve essere considerata con particolare sensibilitĂ la via dell'inserimento di elementi estranei all'edificio esistente, valutando limiti e pregi - rispetto al paesaggio insediativo complessivo - delle soluzioni proposte, come giĂ indicato nella parte relativa agli aumenti volumetrici. a sito web: Manuale di RIuso e Progetto http://www.evv.it/attachments/047_Manuale_riuso_Progetto.pdf
Di seguito vengono riportati alcuni esempi concordanti
con le schede tipologiche e alcuni in contrasto. Questi ultimi non sempre sono considerati errati, molte volte pur presentando elementi discordanti e innovativi rispetto all'architettura tradizionale si inseriscono nel paesaggio mantenendo una grande armonia con esso e arricchendolo.
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Cap. 4 La ricerca architettonica
4.2 ESEMPI DI RECUPERO DI EDIFICI SCHEDATI
schede tipologiche rispettosi della preesistenza.
4.2.1 EDIFICIO RUSTICO situato a Trafficanti S. Erasmo Questa proposta progettuale ipotizza un cambiamento di destinazione d'uso dell'edificio. Da stalla con annesso fienile a residenza. Vista l'altezza dell'edificio è possibile ricavare al suo interno due o tre livelli. I progetti come richiesto dalle schede vogliono preservare il carattere rustico dell'edificio. Vengono però ipotizzate diverse modifiche eseguite sempre recuperando le caratteristiche dell'architettura vernacolare del luogo e soprattutto degli edifici rurali. Alcune proposte indicano possibili alternative ai dettagli descritti nelle
PROPOSTE CONFORMI ALLA RELATIVA SCHEDA TIPOLOGICA L'unica differenza tra questi due esempi è costituita dalle nuove finestre. Nel primo esempio rispettano fedelmente quanto descritto nelle schede tipologiche, nel secondo sono ideate in modo che siano il meno percepibili possibile. Stipiti, architravi e davanzali non sono infatti riconoscibili in un unico elemento come accade invece nel primo esempio. La finestra si inserisce nel fronte come elemento più leggero. Entrambe le proposte mantengono inalterate le principali caratteristiche di questa tipologia: la copertura; la muratura; le aperture; le porte e le finestre.
Cap. 4 La ricerca architettonica
PROPOSTE CONFORMI ALLA RELATIVA SCHEDA TIPOLOGICA CHE APPORTANO ULTERIORI MODIFICHE Entrambe le proposte si discostano, anche se non i maniera troppo evidente, da quanto indicato nelle schede tipologiche. I progetti sono però rispettosi nei confronti della lettura dell'edificio originario. Le nuove aperture e finestre sono state pensante enfatizzando quelle già esistenti e tipiche degli edifici rurali. -Il primo esempio inserisce anche tre finestre in posizione centrale, al piano primo. Sono ideate in modo che siano il meno percepibili possibile. Stipiti, architravi e davanzali non sono infatti riconoscibili in un unico elemento (che soprattutto per davanzali e architravi ha sempre caratterizzato l'architettura residenziale e rurale). La finestra è quindi percepibile come un elemento più leggero. Queste riprendono anche le piccole feritoie, che insieme alle grandi aperture presenti nel
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sottotetto illuminavano e aeravano i fienili, questi piccoli elementi si inserivano infatti con molta leggerezza sul fronte, questo oltre che per le loro limitate dimensioni, anche per il fatto che erano costituiti da elementi delle stesse dimensioni di tutte le pietre del fronte murario. Questa proposta progettuale oltre a inserire le nuove finestre, ipotizza anche tre nuove possibili feritoie e l'aumento delle dimensioni delle 2 aperture presenti nel sottotetto. -Il secondo esempio non inserisce nuove finestre. In questi edifici rurali infatti le finestre erano presenti solo al piano terreno che ospitava la stalla. Il progetto aumenta quindi solo le dimensioni delle due aperture già esistenti. La dimensione di queste potrebbe essere opinabile se vengono seguiti i regolamenti edilizi e le schede elaborate in questa tesi. Ritengo però che l'edificio pur cambiando destinazione d'uso mantenga visibile la sua vecchia funzione e che addirittura la rafforzi.
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Cap. 4 La ricerca architettonica
4.2.2 EDIFICIO RUSTICO Situato a Trafficanti S. Erasmo Questa proposta progettuale ipotizza un cambiamento di destinazione d'uso dell'edificio. Da stalla con annesso fienile a residenza. Dato lo sviluppo in altezza dell'edificio è possibile ricavare al suo interno tre livelli. Il progetto come richiesto dalle schede vuole preservare il carattere rustico dell'edificio. Vengono però ipotizzate diverse modifiche eseguite sempre recuperando le caratteristiche dell'architettura vernacolare del luogo e soprattutto degli edifici rurali. PROPOSTE CONFORMI ALLA RELATIVA SCHEDA TIPOLOGICA Le due ipotesi rispettano tutto quanto è stato indicato nelle relative schede. Le differenze tra le due sono minime.
1 Cambiano gli stipiti delle finestre; in un esempio sono costituiti da 3 o più elementi e nell'altro da blocchi monolitici. Stipiti, spalle, architravi e davanzali rispettano rigorosamente quanto indicato nella relativa scheda tipologica. 2 Cambia la dimensioni delle aperture del sottotetto, tipiche dei fienili. Nel primo caso riprendono semplicemente la dimensione delle finestre, nel secondo esempio sono più grandi. Entrambi gli esempi mantengono visibile le principali caratteristiche di questa tipologia: copertura; muratura; aperture; porte e finestre. Entrambi gli esempi enfatizzano le aperture tipiche dei fienili presenti subito al di sotto della linea di gronda in maniera più o meno evidente.
Cap. 4 La ricerca architettonica
PROPOSTE CONFORMI ALLA RELATIVA SCHEDA TIPOLOGICA CHE APPORTANO ULTERIORI MODIFICHE Le due proposte seguenti ipotizzano l'aggiunta di uno e due balconi, in genere molto appetibili alla popolazione e quindi anche a un possibile investitore. In genere non è considerato accettabile aggiungere balconi su vecchi edifici rustici in quanto rendono molto difficile la loro lettura rispetto a quello che erano prima. L'intervento non è inoltre indicato per questa tipologia di edifici in quanto questo elemento non è mai presente nell'architettura tradizionale se non nelle abitazioni.
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Questo edificio è da ritenersi anomalo in quanto costituisce un proseguimento della schiera di edifici residenziali. Solitamente gli edifici rurali sono isolati dalle abitazioni e si trovano in ampie radure. I due esempi differiscono solo nel fatto di avere una e due lobie, paragonati con gli esempi precedenti si nota subito quanto questi ultimi due interventi indeboliscano il fronte dell'edificio precedente rendendo meno riconoscibile la funzione originaria dell'edificio. Considero quindi accettabile (solo in questo caso) l'aggiunta di una lobia al piano più alto.
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Cap. 4 La ricerca architettonica
4.3 ESEMPI DI EDIFICI RECUPERATI 4.3.1 RECUPERO E AMPLIAMENTO DI UNA CASA CONTADINA LA SPEZIA A2BC, SIBILLEASSOCIATI SRL, ANNA ANGELELLA, ANTONIO BERGAMASCO, MICHELA CICUTO L'edificio sito a La Spezia (Italia) è stato soggetto a un recente intervento di recupero che gli ha conferito l'aspetto attuale conservando però alcune delle sue caratteristiche principali originali. Facendo riferimento alle schede tipologiche elaborate nella tesi questo intervento rispetta alcuni punti e ne trascura altri. Sono state mantenuti gli elementi più significativi: -La muratura portante in blocchi di pietra è stata conservata e così anche la volumetria originale dell'edificio; -La copertura, con le relative sporgenze, spessori di gronda e materiali; Per quanto riguarda tutti gli altri elementi sono stati modificati con l'utilizzo di nuove tecnologie costruttive e materiali determinati però con un attento studio nei riguardi dell'edificio e del paesaggio. Gli elementi modificati, soprattutto porte, finestre e aperture mantengono sempre un certo rispetto nei confronti dell'edificio. Le finestre e la porta di ingresso recuperano le dimensioni originali, sono stati aggiunti davanzali di dimensioni contenute che non alterano molto la percezione dell'edificio. E' stato realizzato invece un vistoso taglio nel fronte rivolto verso il mare. Quest'ultimo intervento può essere opinabile.
Immagini tratte da: http://europaconcorsi.com/projects/169884-Recupero-ed-ampliamento-di-una-casa-contadina
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4.3.2 RECUPERO AD USO ABITATIVO DI UN PODERE IN PROVINCIA DI BOLOGNA BET ARCHITETTI Il podere è situato sulle colline bolognesi ed è composto da un edificio principale del XVI secolo e un edificio rurale (fienile). I volumi sono stati lasciti inalterati, non sono state realizzate aggiunte. Il progetto è stato eseguito rispettando tutti i punti elencati nella scheda tipologica relativa agli edifici rustici. Sono state ristrutturate recuperando tecniche e materiali della tradizione: -Le murature, realizzate in pietra di arenaria non squadrata; -La copertura mantiene materiali e tecniche costruttive tradizionali; -Le aperture sono state mantenute inalterate, oppure come quelle del fienile sono state chiuse con vetrate con serramenti molto sottili difficili da percepire; -Le finestre originali sono state recuperate e non ne sono state aggiunte di nuove; -Le porte sono state recuperate, alcune sono state sostituite con altre nuove realizzate in acciaio corten (materiale moderno che si integra bene per la sua colorazione e superficie); -Non sono stati aggiunti aggetti; -Non sono stati aggiunti elementi oscuranti alle finestre e nemmeno alle grandi vetrate che chiudono le aperture del vecchio fienile; -Le pavimentazioni sono state realizzate con materiali che si integrano nel paesaggio e recuperano la tradizione architettonica. All'interno della struttura l'approccio progettuale è volto alla realizzazione di un'abitazione signorile facendo attenzione al sostanziale mantenimento delle quote altimetriche e alla valorizzazione di quelli che, da un attento processo selettivo, sono ritenuti gli aspetti originali di pregio degli edifici. All'interno del fienile si è andati a realizzare un centro benessere.
Immagini tratte da: http://europaconcorsi.com/projects/154443-recupero-ad-uso-abitativo-di-un-podere-in-provincia-di-bologna
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Cap. 4 La ricerca architettonica
4.3.3 CHESE PLAGNOULA-ZUOZ, SVIZZERA HANS-JORG RUCH
Fronte principale rivolto a sud
Questo studio di architettura si occupa molto spesso di recupero architettonico di case coloniche e patrizie dell'Engadina (CH). L'approccio che viene seguito non è sempre e solo di tipo conservativo, ma vengono inseriti elementi moderni sia dal punto di vista funzionale, che da quello tecnico e materico, per far fronte alla necessità di un rinnovamento degli spazi dell'abitare. É stato preso come riferimento questo esempio che forse di più rappresenta l'approccio di Ruch verso il recupero di vecchi edifici. Il vecchio edificio ospitava una residenza contadina, una stalla e un fienile. Tutto il complesso è stato recuperato per ospitare un'intera residenza. Sono state recuperate tutte le vecchie aperture con le relative tecniche costruttive. Per quanto riguarda quello che era il fienile si è costruito all'interno lasciando tutta la parte in legno come era una volta. L'unico elemento innovativo è una grande finestra che esce a sbalzo rispetto al fronte in legno.
L'ingresso alla stanza di soggiorno principale
L'ambiente che conduceva alle stanze al piano terra
Il fronte nord con il volume del fienile
La grande vetrata del nuovo soggiorno affacciata sull'intercapedine compresa tra il nuovo volume e il perimetro del fienile Immagini tratte da: http://www.ruch-arch.ch/works.html
Cap. 4 La ricerca architettonica
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4.3.4 CASA PRIVATA A TRAVESSERES (Lles de Cerdanya), Lleida GARCES - DE SETA - BONET ARQUITECTES Anche questo edificio è derivato dal recupero di un'antica residenza rurale. Il corpo principale, occupato una volta dal fienile, si sviluppa oggi su tre livelli che contengono la nuova abitazione. Facendo riferimento alle schede tipologiche elaborate nella tesi questo intervento rispetta alcuni punti e ne trascura altri. Sono state mantenuti gli elementi più significativi: -La muratura portante in blocchi di pietra è stata conservata e così anche la volumetria originale dell'edificio; -La copertura, con le relative sporgenze, spessori di gronda e materiali; Per far fronte ai rapporti areoilluminanti sono state progettate e realizzate nuove finestre che pur non recuperando tutti gli elementi costruttivi di quelle tradizionali si inseriscono sul fronte con un certo rispetto della preesistenza. L'elemento che più le caratterizza è il fatto di non avere una cornice che le evidenzi. Architravi, stipiti e davanzali sono infatti nascosti e sostituiti dalla muratura in pietra.
Immagini tratte da: http://europaconcorsi.com/authors/13622-Garc-s-De-Seta-Bonet-Arquitectes
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ABACO DELLE CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE RIPETUTE
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Tipologia di edificio Schema di una pianta tipo Esempi di interventi realizzati in maniera più o meno appropriata Descrizione tipologia
SCHEDA TIPOLOGICA EDIFICIO RUSTICO Piano terra
Stalla
ESECUZIONI INACCETTABILI
L'edificio è stato ristrutturato senza tenere conto della sua conservazione. E' stata eliminata la malta di calce precedente e sostituita con una malta cementizia applicata inoltre con una tecnica sconosciuta alla tradizione.
Sporgenza della linea di gronda troppo elevata, il manto di copertura ha una colorazione troppo uniforme, il legno impiegato per la copertura è troppo chiaro.
Piano primo
Fienile
ESECUZIONI ACCETTABILI
In questo caso l'intervento è considerato accettabile perchè sono state rifatte le fughe enfatizzando i blocchi di pietra. Non è corretto l'utilizzo di malta cementizia.
Recente intervento di recupero. Il manto di copertura è stato sostituito con uno nuovo in coppi che mantiene la cromia tipica. Non è accettabile l'intervento di sostituzione della gronda con una di questa colorazione e spessore.
RUSTICO Caratteristicha base del tipo rustico è quella di essere edificato su una superficie quadrangolare, generalmente rettangola, che assume dimensioni varie, ma in genere mai inferiori a 4-5 per 5-6 metri. Si sviluppa sempre su due livelli: al piano terra la stalla e al piano superiore il fienile. L'edificio se costruito su terreni acclivi sfrutta sempre la pendenza del terreno, la stalla viene così inserita al piano terra perchè meglio isolata (per la presenza di un muro controterra), più idonea quindi per ospitare gli animali. Il fienile si trova sempre al piano superiore perchè più asciutto e ventilato. Oltre che avere due accessi principali: uno per la stalla e uno per il fienile, ha anche altri elementi che caratterizzano questa tipologia. I problemi dell'aerazione e dell'illuminazione sono risolti con tecniche che si ripetono in tutti gli edifici; la stalla oltre che avere un accesso che permette il passaggio dell'animale ha anche una o due finestre a seconda della dimensione dell'edificio. Il piano destinato a fienile ha invece aperture che permetto al locale di mantenere un microclima piuttosto secco. Gli edifici hanno sempre muratura portante realizzata in pietra e all'interno lo spazio risulta libero, senza pilastri ne muri. I solai sono realizzati in legno con una serie di travi principali, a queste viene inchiodato poi un tavolato. La copertura ha sempre una struttura lignea costituita da due falde sorrette da travi principali, travetti, tavolato e protetta da un manto di copertura in coppi. Esistono poi rustici molto grandi, sviluppatisi in genere dall'aggiunta di nuovi volumi a quello iniziale. Anche se oggi non è quasi più possibile preservare le loro qualità dal punto di vista funzionale, conservandone le caratteristiche si può tramandare alle generazioni future la loro storia.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURE IN PIETRA Esistente (E__) L'edifico è realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra grossolanamente sbozzati, estratti nelle vicinanze o nel medesimo luogo durante gli scavi di fondazione e da materiali recuperati da precedenti costruzioni. I blocchi più grossi e meglio lavorati sono impiegati per definire gli angoli dell'edificio e la base. Gli architravi sono in genere in legno, solo negli edifici più vecchi se ne trovano in pietra e sono pochi gli edifici con aperture ad arco. Come legante viene impiegata una malta a base di calce e di inerti locali. La muratura è quindi poi assemblata secondo il principio dell'irregolarità razionale, principio atto alla ricerca della stabilità dell'insieme. Gli inerti della malta conferiscono ai manufatti un colore proprio che differisce anche tra i diversi paesi del comune, questo lo si nota di più in località Gazzo. E' difficile trovare fronti di edifici con pietre ben fugate, perchè la malta veniva applicata in modo molto grossolano. Possibilità di intervento (I__) Verrà poi analizzato caso per caso. In questa scheda sono indicate solamente le caratteristiche generali. Le murature di nuova realizzazione devono avere invece almeno i seguenti requisiti: -non è consentito il taglio meccanico della pietra; -non devono essere realizzate con pietre di colore diverso da quello locale; -la malta non deve essere a base cementizia, bensì deve essere malta di calce addizionata a sabbia ed inerti locali, ottenendo così il caratteristico pigmento della zona; -le pietre più grandi e regolari devono essere utilizzate per la realizzazione degli angoli, degli architravi e del basamento evitando eccessive enfatizzazioni. COPERTURA E__Il manto di copertura è in coppi fissati alle estremità da pietre che lo appesantiscono e impediscono al vento e alla neve di spostare ogni singolo elemento. La sua pendenza è di circa del 33% 35%, necessaria per il corretto deflusso delle acque e della neve. L'orditura del tetto è costituita da travi principali parallele alle linee di gronda, in genere 3 o 5 seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. I canali di raccolta delle acque sono in genere presenti soltanto sui due lati paralleli alle falde (in quanto sugli altri due sarebbero inutili perchè già i coppi provvedono allo scorrimento dell'acqua). Le sporgenze sono quelle essenziali per proteggere l'edificio e la struttura del tetto dagli agenti atmosferici.
Descrizione stato di fatto (E)
Descrizione interventi consentiti (I)
SCHEDA TIPOLOGICA
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RESIDENZA LINEARE Piano terra
Piano primo
Piano secondo
Cucina e dispensa
Camera da letto
Camera da letto
Stanza riscaldata
Camera da letto
Camera da letto
Lobia
ESECUZIONI INACCETTABILI
L'edificio è stato ristrutturato senza tenere conto della sua conservazione. L'intonaco e la tinteggiatura successiva sono stati realizzati con tecniche totalmente estranea alla tradizione. Inoltre gli intonaci devono sempre presentare un colorazione uniforme e devono essere realizzati sulla totalità delle facciate.
ESECUZIONI ACCETTABILI
La muratura è realizzata in pietra locale grossolanamente sbozzata assemblata con il criterio dell'irregolarità razionale. L'intonaco è stato applicato correttamente con la tecnica del rasapietra.
REISDENZA LINEARE Il carattere basilare di questo tipo di residenza è quello di svilupparsi in lunghezza, seguendo il percorso di una strada e quindi del terreno. Le sue dimensioni variano molto, ma in genere il lato corto misura dai 5 ai 7 metri. L'edificio è sempre costituito da una serie di abitazioni che formano una schiera dando origine a questa tipologia con sviluppo lineare. Si sviluppano sempre su tre o quattro livelli più una soffitta. Ogni lotto ha un solo ingresso che si trova al piano terra, una cucina e una sala riscaldata per mezzo di un camino, qui si svolgevano gran parte delle attività della vita privata della famiglia. Ai piani superiori le camere da letto. I solai sono in genere in legno, solo le abitazioni più nobili e quelle realizzate nel Novecento hanno solai in muratura. La copertura molto semplice realizzata come negli edifici rustici ha una struttura in legno costituita da travi, travetti, tavolato e protetta da un manto di copertura in coppi. Il vano scale era in genere posto nell'angolo più a nord dell'edificio. Il volume si inserisce sempre nel terreno come accade anche per gli edifici rustici lasciando parte di un fronte controterra. Questa soluzione era data dalla pendenza del terreno e permetteva quindi di ricavare locali più isolati.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURE Esistente (E__) Realizzati interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra grossolanamente sbozzati, estratti nelle vicinanze o nel medesimo luogo durante gli scavi di fondazione e da materiali recuperati da precedenti costruzioni. I blocchi più grossi e meglio lavorati sono impiegati per definire gli angoli dell'edificio e la base come avviene anche per gli edifici rurali. Gli architravi sono in genere in pietra o lignei, raramente vengono usate aperture ad arco. Come legante è usata una malta a base di calce e di inerti locali. La muratura è assemblata secondo il principio dell'irregolarità razionale nella ricerca della stabilità dell'insieme. Possibilità di intervento (I__) Le murature devono essere recuperate utilizzando tecniche e materiali tradizionali. Se si rende necessario realizzare murature con pietra a vista devono rispondere ai seguenti requisiti: -non è consentito il taglio meccanico della pietra; -non devono essere realizzate con pietre di colore diverso da quello locale; -la malta non deve essere a base cementizia, bensì deve essere malta di calce addizionata a sabbia ed inerti locali, ottenendo così il caratteristico pigmento della zona; -le pietre più grandi e regolari devono essere utilizzate per la realizzazione degli angoli, degli architravi e del basamento. INTONACI E__ Nell'architettura tradizionale si riscontrano murature intonacate con un intonaco a base di calce aerea e inerti locali applicato con la tecnica del rasapietra. Nelle tecniche tradizionali l'intonaco non è mai tinteggiato. In epoca più recente, nel sec. XX soprattutto vengono introdotte pitture di diverso tipo, molti edifici vengono quindi tinteggiati con colori tendenti al giallo o al grigio. I__ Norme da rispettare nel recupero di superfici intonacate e per la realizzazione di nuovi intonaci: -Per principio le abitazioni in muratura di pietra esistenti non devono essere intonacate al fine di rispettare il carattere originale del paesaggio costruito. -Nel recupero dell'edilizia esistente è possibile recuperare le murature intonacate preesistenti, utilizzando esclusivamente intonaci a base di calce aerea, addizionati con sabbia o inerti locali. -Nel caso di murature particolarmente umide o interessate da fenomeni di risalita capillare è possibile utilizzare intonaci a base di calce idraulica, ma in nessun caso è consentito usare un intonaco a base cementizia. -La realizzazione di intonaci è consentita come finitura di nuove murature realizzate in laterizio o altro materiale. In questo caso è ammessa una finitura a rustico, realizzata utilizzando un intonaco a base di calce aerea o idraulica, non cementizia, addizionato con inerti locali. -Non sono ammesse tinteggiature o velature di colore differente dalla gamma ottenibile utilizzando inerti e sabbie locali. -L'intonaco deve essere applicato in maniera uniforme su tutto il fronte.
RESIDENZA LINEARE
43 COPERTURA E__ Il manto di copertura è sempre in coppi fissati alle estremità da pietre che lo appesantiscono e impediscono al vento e alla neve di spostare ogni singolo elemento. La sua pendenza è di circa 33% 35%, necessaria per il corretto deflusso delle acque e della neve. L'orditura del tetto è costituita da travi principali parallele alle linee di gronda, in genere 3 o 5 seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. I canali di raccolta delle acque si trovano solitamente sui due lati paralleli alle falde (in quanto sugli altri due sarebbero inutili perchè già i coppi provvedono allo scorrimento dell'acqua). Le sporgenze sono quelle essenziali per proteggere l'edificio e la struttura del tetto dagli agenti atmosferici. Solo se sono presenti delle lobie la sporgenza del tetto aumenta, uscendo a sbalzo rispetto a queste. Il timpano si trova solo in testa alle schiere di questi edifici, oppure è visibile in casi di altezze differenti tra gli edifici confinanti, variazioni dovute esclusivamente da arretramenti di facciata (questi arretramenti non sono mai casuali, come invece vengono fatti oggi, ma sono dovuti dal terreno). Esso è sempre chiuso, se vi sono aperture nel sottotetto sono sempre sui lati paralleli alle falde. Sono sempre visibili le travi del tetto. I__ Il manto di copertura deve essere preservato utilizzando gli stessi coppi o simili. Sono vietati coppi di colore diverso da quello attuale e le tegole. Deve essere mantenuta la stessa pendenza (tra i 33° e i 35°) e la stessa orditura del tetto. Se si rende necessario per motivi economici è ammesso l'uso dell'abete o di altre specie commerciali, queste devono essere però trattate con impregnanti scuri in modo da mantenere lo stesso colore dei legni tradizionali. Possono essere applicati tagli in testa per permettere all'acqua di gocciolare, non sono consentite lavorazioni con scopo decorativo. Il tetto può essere isolato ricorrendo all'utilizzo di un "tetto freddo" come indicato nell'apposito paragrafo. Deve essere assolutamente rispettato lo spessore di gronda, evitando coperture troppo spesse come riportano gli esempi. Per gronde e lattonerie non possono essere tollerate sporgenze diverse da quelle attuali. Non sono ammessi inoltre cornicioni in muratura o altezze delle gronde difformi da quelle tradizionali. L'uso di paraneve è superfluo e del tutto estraneo alla tradizione. Eventuali scossaline o converse, devono essere in rame o di colore simile. Non è consentito l'uso di copritravi in lamiera, in alternativa si può realizzare un opportuno trattamento per le teste delle travi con specifici prodotti protettivi. E' vietato realizzare abbaini di qualsiasi genere in copertura perchè estranei alla tradizione locale. Il timpano deve essere recuperato con le relative travi e sporgenze. Non sono ammesse aperture di qualsiasi tipo. APERTURE E__Le uniche aperture presenti in questa tipologia edilizia sono situate sotto la linea di gronda del tetto, servono per areare la soffitta e per illuminarla. I__ Queste aperture sono da conservare nelle loro dimensioni. Possono essere chiuse con serramenti che riprendano lo spessore e il colore di quelli delle finestre. I vetri devono essere trasparenti non colorati. PORTE E__le porte presentano generalmente architravi, stipiti e soglie in pietra. Questi elementi sono sempre a livello del muro e mai sporgenti. Solo la soglia presenta non in tutti i casi una leggera sporgenza circa 5-10 cm. Il taglio di queste pietre non è mai regolare. Alla base degli stipiti viene collocato in genere un blocco di dimensioni maggiori che scarica a terra (su una superficie maggiore) i carichi. Principalmente troviamo due tipologie di porte di ingresso: La prima più semplice presenta le seguenti caratteristiche: -è presente un lucernario nella parte più alta; -divisione in due ante; -è costituita esclusivamente da tavole orizzontali inchiodate su una struttura di supporto retrostante; -realizzata in legno di castagno. La seconda tipologia è più articolata e resistente, probabilmente anche di più recente impiego: -è presente un lucernario nella parte più alta; -divisione in 2 ante; -alla basa troviamo spesso un elemento più resistente costituito da una tavola di legno con funzione di difendere dall'umidità; -al di sopra di questa tavola la porta è lavorata come mostra le fotografia alla pagine seguente; -realizzata in legno di castagno. Troviamo poi porte ad arco. L'arco è sempre a tutto sesto e può ospitare un lucernario.
ESECUZIONI ACCETTABILI
Esecuzione accettabile. Sono rispettate le sporgenze, lo spessore di gronda e i materiali impiegati.
ESECUZIONI INACCETTABILI
Spessore di gronda alterato per la presenza di uno strato di isolante e di una camera d'aria. I travetti termino con un taglio verticale, questa tecnica aumenta ancora di più la percezione di uno spessore di gronda troppo elevato.
Recente intervento di recupero. Il manto di copertura è stato sostituito con uno nuovo in coppi che mantiene la tipica colorazione. Non è accettabile l'intervento di sostituzione della gronda, la colorazione e lo spessore non sono considerati idonei.
Nell'immagine sopra riportata sono visibili due manti di copertura di recente realizzazione. Quello più lontano è realizzato in coppi, questi non hanno però il colore di quelli tradizionali. La copertura in primo piano è invece in tegole, tecnologia sconosciuta alla tradizione del luogo.
Antico portone, rappresenta la prima tipologia descritta nel relativo paragrafo. È costituito da tavole orizzontali recuperato correttamente. Il lucernario soprastante deve essere nero o del colore del portone
Soglia, stipiti e architrave in calcestruzzo con decorazioni sono elementi estranei alla cultura locale e non sono quindi accettabili. Il serramento presenta inoltre una parte vetrata e maniglia in ottone.
RESIDENZA LINEARE ESECUZIONI INACCETTABILI
ESECUZIONI ACCETTABILI
Rappresenta la seconda tipologia descritta nel relativo paragrafo. Il portone riprende le decorazioni tipiche degli edifici residenziali. La policromia degli elementi della porta non L'impregnante applicato è di colore troppo chiaro. è tollerata. Le maniglie non sono conformi con la tradizione. E' consentito il lucernario nell'arco ma non lo sono le sue decorazioni.
L'immagine mostra tutte le caratteristiche delle finestre realizzate seguendo le tecniche L'apertura esistente è stata oggetto di lavori e materiali tradizionali. Il davanzale è costituito da un blocco monolitico che ne hanno stravolto le caratteristiche principali. L'infisso è stato dipinto di azzurro raccordato alla muratura con una curvatura. Non sono però consentite inferiate di questo ed è stato inserito un davanzale in tipo. calcestruzzo troppo largo e sporgente.
Colorazione e cardini non conformi con la tradizione. Davanzale in calcestruzzo troppo largo e sporgente.
Gli antoni riprendono le caratteristiche tradizionali, sono costituiti da tavole verticali e sostenuti da cardini anche questi corretti. Il davanzale in calcestruzzo non ha dimensioni adeguate.
44 I__Queste porte devono essere conservate e recuperate. Caratteristiche porte in caso di nuova costruzione: -architravi, stipiti e soglie devono riprendere le caratteristiche sopra elencate nello stato di fatto; -il legno deve essere di colore scuro, uguale al legno delle finestre e del tetto; -nessuna parte vetrata, se non all'estremità superiore; -si consiglia di usare legno di castagno o, nel caso si utilizzino specie commerciali queste devono essere opportunamente tinteggiate di scuro; -devono essere rispettate le attuali misure; -la porta deve riprendere all'esterno le caratteristiche di quella vecchia. Le porte tradizionali possono anche essere riutilizzate realizzando una doppia chiusura, ovvero all'esterno la porta tradizionale viene mantenuta ed utilizzata come imposta, mentre all'interno si realizza un nuovo serramento che può, a questo punto, essere anche vetrato. FINESTRE E__Gli infissi sono sempre a due battenti, in legno dello stesso colore degli scuri e del legno di copertura, la parte vetrata di un'anta è divisa in genere in tre parti. Gli architravi, le spalle e il davanzale sono sempre realizzati in pietra. In genere non esiste un vero e proprio davanzale, esso è costituito da una pietra di dimensioni uguali all'architrave leggermente inclinata verso l'esterno per permettere il deflusso dell'acqua piovana. Alcuni edifici hanno davanzali più o meno pronunciati verso l'esterno, questi sono stati inseriti con interventi successivi alla costruzione dell'edificio e sono per la maggior parte in calcestruzzo. Meno frequenti ma presenti in quest'architettura vernacolare sono i davanzali in pietra sporgenti, sono pochi in quanto difficili da lavorare, le immagini ne riportano un esempio, essi sporgono poco dal fronte e si raccordano con la muratura con una curvatura. Spalle stipiti e architravi sono spesso intonacati e tinteggiati di bianco o di grigio molto chiaro ottenendo cornici che aumentano l'ingresso della luce all'interno dell'appartamento. I__ Per quanto riguarda interventi di recupero devono essere mantenute le caratteristiche di queste finestre, è bene realizzare telai il più possibile simili a quelli esistenti originali, di colore scuro e del medesimo spessore. Dove non sono presenti non vanno aggiunti davanzali, è consentito sostituire quelli in calcestruzzo con altri in pietra locale (o di colore simile) come riporta l'immagine che mostra i davanzali "autentici". E' consentito recuperare o realizzare cornici che migliorino l'apporto di luce all'interno dell'appartamento, dovranno rispettare lo spessore delle cornici tradizionali. Le nuove finestre dovranno rispettare i seguenti requisiti: -telaio e controtelaio devono essere in legno; -rispettare dimensione e forma delle aperture preesistenti nell'edificio e in quelli vicini (se autentiche); -il legno costituente gli infissi deve essere tinteggiato di scuro (dello stesso colore delle altre parti in legno dell'edificio); -la parte vetrata di un'anta deve essere divisa in tre parti, come riportano le immagini con serramenti autentici; -i vetri devono essere rigorosamente trasparenti non colorati, sono preferibili infissi ad alta efficienza energetica. IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__le finestre storiche sono dotate di scuri realizzati con assi verticali di legno inchiodati a due o più assi orizzontali interni, gli scuri sono fissati alla muratura con cardini di ferro di forma lineare posti in genere orizzontali o in alcuni casi inclinati di 45°. Al piano terra non sono presenti scuri, ma sempre delle inferiate più o meno fitte, se ne riportano di fianco alcuni esempi. I__Le imposte esistenti devono essere mantenute e restaurate. Nel caso in cui le condizioni di conservazione rendano necessaria la sostituzione degli scuri, questi devono essere sostituiti con imposte che abbiano i seguenti requisiti: -scuri e imposte devono essere realizzate in legno di castagno. E' consentito l'utilizzo di legno di abete o di altre essenze commerciali solo se opportunamente tinteggiati con colore scuro, di tonalità il più possibile simile a quella degli scuri antichi presenti nelle altre abitazioni (o alle altre parti di legno presenti nell'edificio); -non è consentita la sostituzione degli scuri con persiane, sistemi avvolgibili, o altro tipo di imposta non totalmente oscurante; -i cardini devono essere orizzontali oppure se già presenti sull'edificio oggetto di intervento a 45° possono essere eseguiti seguendo la stessa tecnica.
RESIDENZA LINEARE
45 LOBIE E__In alcune abitazioni è presente, nel fronte meglio esposto, un balcone detto lobia, la cui struttura è interamente in legno. La struttura portante delle lobie è composta da travi orizzontali incastrate nella muratura portante e da montanti verticali di collegamento tra le mensole e i diversi piani, e la copertura. Il piano di calpestio è formato da un assito di tavole di legno direttamente inchiodato alle travi portanti. Le ringhiere erano realizzate con elementi verticali in legno. La lunghezza delle lobie è di norma la stessa della facciata su cui sono poste. I__Le lobie storiche esistenti devono essere mantenute e recuperate nella struttura e nelle forme tradizionali, è ammessa la costruzione di nuove lobie rispettando però i seguenti requisiti: -struttura realizzata utilizzando la tecnica costruttiva tradizionale, quindi: travi portanti incastrate nella muratura (di sezione rettangolare) con interasse di 1.5m, montanti verticali con interasse di 3m e parapetto in legno; -la sezione degli elementi lignei non strutturali (parapetti e corrimano) deve essere rigorosamente rettangolare e con un rapporto tra i lati di circa 3/10; -gli elementi verticali di chiusura del parapetto devono essere distanziati l'uno dall'altro non più di 15 cm, e devono essere alti quanto il parapetto intero; -i montanti verticali devono collegare i travetti portanti della copertura ai travetti portanti della lobia; -il piano di calpestio deve essere costituito da un tavolato in legno; -non è ammesso alcun genere di decorazione; -è ammesso l'uso di essenze commerciali ma opportunatamente tinteggiate di scuro. La lobia è in genere presente solo al piano più alto, è difficile trovarle su due. E' quindi vietato realizzare una lobia al piano primo senza che ce ne sia una al secondo. Le lobie necessitano di portefinestre, queste venivano realizzate chiuse come le porte di ingresso alle abitazioni. Ritengo che queste possano essere realizzate oggi come le finestre, trasparenti per permettere alla luce di entrare, ovvero con telaio fisso e mobile in legno con la possibilità di essere oscurate da scuri delle stesse caratteristiche di quelli delle finestre.
ESECUZIONI ACCETTABILI
ESECUZIONI INACCETTABILI
Le inferiate di questo tipo sono solo presenti al piano terra, quella riportata nell'immagine è conforme a quelle tradizionali. L'inferiata è stata sostituita con una recente costituita da elementi troppo sottili.
BALCONI E__Negli edifici realizzati nel '900 sono stati realizzati piccoli balconi in calcestruzzo. Oppure sono presenti per interventi successivi alla costruzione. Si trovano quasi sempre solo al primo piano più raramente anche al secondo. I parapetti in genere sono in calcestruzzo o metallici. I__Dove presenti possono essere recuperati. Dove non presenti non è consentito realizzarne di nuovi. PERCORSI E PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__Le poche pavimentazioni sopravvissute sono costituite da selciati o terra battuta. Le soglie di ingresso sono costituite da blocchi monolitici lavorati per renderli meno scivolosi, oppure troviamo più frequentemente una soglia costituita da uno o più blocchi che fanno da gradino, negli edifici più recenti troviamo spesso uno o due gradini che precedono l'ingresso. I__Se sono presenti selciati devono essere recuperati, queste pavimentazioni stanno oggi scomparendo per la mancata manutenzione. Questo non perchè non siano durevoli e resistenti ma perchè nel tempo vengono ricoperte di terra che li nasconde. Se si volesse modificare la pavimentazione esterna è consigliato l'uso di tecniche locali con la posa di selciati, realizzati con pietrame di dimensioni ridotta accuratamente incuneato nel terreno precedentemente preparato e livellato per permettere all'acqua di penetrarvi. Se devono essere realizzate nuove pavimentazioni è consentito utilizzare altre tecniche, i pavimenti devono essere però in pietra locale o riprenderne le caratteristiche principali e devono mantenere un carattere rustico. Per quanto riguarda le soglie sono da recuperare quelle presenti, se non è possibile farlo devono essere realizzate delle medesime caratteristiche delle precedenti.
L'esecuzione è considerata accettabile e rappresenta uno dei rari casi di lobie realizzate ex-novo che cercano una continuità con le forme del passato. Gli elementi verticali sono troppo distanti gli uni dagli altri e devono essere esterni al parapetto così che lo possano sostenere.
L'esecuzione di questo tipo di balconi è ritenuto inaccettabile in quanto non sono conformi con la cultura locale.
SCALE E__Non sono presenti scale esterne in questi edifici in quanto l'accesso è sempre centrale e comune per i 3 piani dell'abitazione. La distribuzione è regolata da un corpo scale interno. I__Non è consentita l'aggiunta di scale esterne nelle residenze. Se già esistenti possono essere recuperate. COMIGNOLI E__Sono realizzati in mattoni e sono scomponibili in tre parti: la parte bassa di attacco alla copertura dell'edificio; la parte dello sfiato; la copertura. Sono in genere intonacati nella parte bassa. In questa parte troviamo anche camini realizzati in pietra non intonacata.
Lobia storica recuperata correttamente.
Questi balconi realizzati nel '900 alterano la percezione di questa tipologia di edifici, i loro unici aggetti erano costituiti dalle lobie.
RESIDENZA LINEARE ESECUZIONI INACCETTABILI
Pavimentazione in lastre di porfido all'interno del nucleo di Tagliata. Il colore del porfido e l'uso di lastre lapidee non rispetta le regole costruttive locali. L'uso di parti lastricate è consentito solo per agevolare il passaggio di veicoli, e deve essere realizzato con pietre locali.
Camino prefabbricato considerato inaccettabile in quanto non riprede nessuna caratteristica di quelle descritte nell'apposito paragrafo
ESECUZIONI ACCETTABILI
Selciato storico ben conservato.
Esecuzione accettabile.
46 Questi comignoli terminano sempre con due falde realizzate in coppi della stessa pendenza delle falde del tetto con orientamento opposto. I__Devono essere recuperati e se realizzati di nuovi devono tenere in considerazione dei seguenti requisiti: -Struttura del camino in mattoni poi intonacati con malta di calce della stessa composizione di quella delle facciate. Oppure in pietra anche lasciata a vista. La parte centrale dello sfiato deve essere in mattoni. -Il camino deve terminare con una copertura con 2 falde in mattoni con la stessa pendenza della copertura orientamento opposto. Non è consentito realizzare canne fumarie visibili sul prospetto. RECINZIONI E__ Fino a qualche decennio fa i recinti erano realizzati con pali e assi di legno ed erano presenti solo attorno alle zone dove non era consentito il pascolo. Recinzioni e parapetti introdotti a larga scala nel dopo guerra diventano oggi elemento importante soprattutto in ambito urbano. Esse sono anche imposte dalla legge in alcuni ambiti. Negli edifici realizzati nell'ultimo secolo sono impiegate ringhiere metalliche o in calcestruzzo. I__ La recinzione è ammessa solo dove esista un bisogno fondato o dove imposta per legge, non è consentito recintare un fondo. Le nuove recinzioni devono essere progettate seguendo i criteri di: -massima trasparenza possibili; -massima leggerezza strutturale; -minimo impatto visivo. Le recinzioni devono inoltre osservare le seguenti norme: -altezza massima consentita 1,10 m; -presentare uniformità di realizzazione e quindi uniformità nei materiali e nella composizione; -essere realizzate in legno oppure metallo. Per le realizzazioni in metallo è consentito verniciare gli elementi nelle seguenti tonalità: nero e grigio scuro; -essere prive di elementi o forme decorative; -se in ferro parapetti e corrimano devono essere costituiti da bacchette verticali con diametro di 1 cm, con passo non superiore a 10 cm e unite agli estremi inferiore e superiore da piattine orizzontali con spessore non superiore a 2 cm e larghezza non superiore a 4 cm. In nessun caso è ammesso l'utilizzo di ringhiere decorate o colorate in colori differenti dal grigio scuro e nero. ISOLAMENTO TERMICO Dati in nuovi standard di benessere climatico e acustico è necessario oggi isolare gli edifici. Eventuali opere di consolidamento o di impermeabilizzazione necessarie devono essere eseguite dall'interno e non devono modificare l'aspetto esterno dell'oggetto originario. E' inoltre proibito: -Il taglio meccanico delle murature per il blocco della risalita capillare. Per i casi di risalita capillare in murature contro terra è possibile realizzare intercapedini non areate. Data l'invasività dell'intervento, la realizzazione delle intercapedini è consigliata solo in casi gravi. -L'utilizzo di serramenti di spessore maggiore a quelli tradizionali. E' consentito l'utilizzo di vetri ad alte prestazioni termiche rigorosamente trasparenti. La copertura deve essere isolata facendo riferimento a tetto freddo, senza quindi alterare lo spessore di gronda. Per quanto riguarda la realizzazione di intercapedini che isolino le murature controterra possono essere realizzate se all'interno dell'edificio. Potranno essere realizzate all'esterno dell'edificio solo se non percepibili e visibili. COLLOCAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI
Il camino è sporgente rispetto al fronte, non Comignolo tradizionale. Questo può essere è consentito realizzare camini con queste preso come modello. caratteristiche.
Il presente capitolo definisce i criteri e gli indirizzi per la posa dei pannelli solari termici (per la produzione dell'acqua calda) e pannelli fotovoltaici (per la produzione dell'energia elettrica). I presenti criteri sono orientati a contemperare l'interesse alla diffusione dei pannelli solari termici e fotovoltaici per favorire il risparmio energetico, con quello di tutela del paesaggio. I pannelli dovranno rispondere alle seguenti caratteristiche: -avere aspetto e colore uniformi: per quanto riguarda la superficie espositiva essere di colore grigio scuro o nero, per quanto riguarda il rivestimento laterale, l'intelaiatura e i supporti devono essere verniciati con colore opaco scuro tipo nero, nero fumo, marrone scuro; -essere posizionati sulle le falde meno visibili
RESIDENZA LINEARE
47 -essere appoggiati completamente sul manto di copertura, disposti in modo ordinato e compatto, evitando di far loro ESECUZIONI ACCETTABILI assumere pendenze e orientamenti diversi; -essere assolutamente inseriti nella geometria del tetto, ovvero inseriti all'interno del perimetro di ciascuna falda; -presentare una forma geometrica semplice, regolare e compiuta, risultante dall'accostamento dei diversi pannelli, rettangolare o quadrata; -evitare una collocazione casuale in varie parti del tetto, e con orientamenti non omogenei; -essere posizionati in falda con direzione perpendicolare al trave portante principale, e nella zona alta centrale del tetto; -gli impianti solari termici devono essere differenziati da quelli fotovoltaici, in quanto hanno differenti dimensioni; -Il serbatoio degli impianti solari termici deve essere posizionato al di sotto del pacchetto di copertura del tetto. Se gli impianti fotovoltaici hanno la funzione prevalente di perseguire il risparmio energetico delle singole unità immobiliari, in quanto pertinenze dello stesso, possono essere installati. Se la funzione prevalente dell'impianto è quella di produrre energia elettrica per la cessione in rete e/o a soggetti terzi, oppure non ci sia un legame funzionale-pertinenziale con l'edificio, allora l'impianto fotovoltaico deve essere considerato a tutti gli effetti un impianto del tipo produttivo e come tale non installabile.
ESECUZIONI INACCETTABILI
http://www.comune.arco.tn.it/public/file/amministrare/REGOLAMENTI/DISCIPLINARI/28_disp.pdf
Parapetto accettabile in quanto mantiene una buona trasparenza, il colore non è consentito, in alternativa può essere verniciato di marrone scuro, grigio scuro o nero.
manto di copertura in coppi tavolato tavetto elemento metallico gronda in rame isolante radice eventuale corrente in cls
muratura portante
Particolare illustrativo di un tetto freddo in coppi
48
SCHEDA TIPOLOGICA RESIDENZA ISOLATA Piano terra
Piano tipo
Bagno
Bagno
Stalla
Camino
Dispensa
Dispensa
ESECUZIONI INACCETTABILI
L'edificio è stato rifinito con un intonaco e un colore sconosciuti alla cultura architettonica tradizionale, è costituito da inerti troppo grossi che gli conferiscono questa superficie scabrosa.
Letto
Letto
Letto
Letto
ESECUZIONI ACCETTABILI
L'intervento, per quanto riguarda lo strato di finitura esterna, è considerato accettabile. L'intonaco riprende il colore originale dell'edificio.
RESIDENZA ISOLATA Questa tipologia è molto più recente delle altre due analizzate ed è probabilmente determinata da un maggior benessere diffuso. La caratteristica principale è data dal fatto che pur essendo un edificio storico non ha muri in comune con altri edifici e non possono essere costruiti nuovi corpi di fabbrica a questo adiacenti, in quanto ha in genere finestre porte e aperture su tutti e quattro i lati inoltre la copertura è in genere a padiglione. Il volume si inserisce sempre nel terreno come accade anche per gli edifici rustici lasciando parte di un fronte controterra. Questa soluzione era data dalla pendenza del terreno e permetteva quindi di ricavare locali più umidi. L'edificio ha in genere piante rettangole con il lato più corto lungo circa 7 metri. Il vano scale si trova al centro dell'edificio verso il fronte esposto a nord. Al piano terra troviamo l'ingresso una cucina e una sala riscaldata per mezzo di un camino dove si svolgevano gran parte della vita privata della famiglia, poteva anche esserci una piccola stalla. Ai piani superiori le camere da letto e i locali per il deposito delle derrate alimentari. La costruzione era realizzata interamente in muratura portante. Le solette sono lignee come anche la copertura (costituita da travi principali, travetti, tavolato e un manto di copertura in coppi) con tetto a due falde o a padiglione con quattro falde. Negli edifici più recenti realizzati a partire dai primi decenni del Novecento i solai sono realizzati anche in calcestruzzo rinforzati all'interno da murature di spina.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURE IN PIETRA Esistente (E__) Realizzati interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra grossolanamente sbozzati, estratti nelle vicinanze o nel medesimo luogo durante gli scavi di fondazione e da materiali recuperati da precedenti costruzioni. I blocchi più grossi e meglio lavorati sono impiegati per definire gli angoli dell'edificio e la base come avviene anche per gli edifici rurali. Gli architravi raramente sono lasciati a vista, sono realizzati in pietra e negli edifici più recenti in calcestruzzo. Come legante viene impiegata una malta a base di calce e inerti locali, negli edifici più recenti soprattutto quelli successivi agli anni '30 cominciano ad essere impiegate malte cementizie. Possibilità di intervento (I__)Se si rende necessario realizzare murature con pietra a vista devono rispondere ai seguenti requisiti: -non è consentito il taglio meccanico della pietra; -non devono essere realizzate con pietre di colore diverso da quello locale; -la malta non deve essere a base cementizia, bensì deve essere malta di calce addizionata a sabbia ed inerti locali, ottenendo così il caratteristico pigmento della zona; -le pietre più grandi e regolari devono essere utilizzate per la realizzazione degli angoli, degli architravi e del basamento. INTONACI E__ Nell'architettura tradizionale si riscontrano murature intonacate con un intonaco a base di calce aerea e inerti locali applicato con la tecnica del rasapietra. Questi edifici sono poi solitamente tinteggiati con colori tendenti al giallo oppure la malta viene lasciata a vista conferendo il tipico colore del luogo. I__ Norme da rispettare nel recupero di superfici intonacate e per la realizzazione di nuovi intonaci: -Per principio le abitazioni in muratura di pietra esistenti non dovrebbero essere intonacate al fine di rispettare il carattere originale del paesaggio costruito. -Nel recupero dell'edilizia esistente è possibile recuperare le murature intonacate preesistenti, utilizzando esclusivamente intonaci dello stesso tipo di quelli originali.
RESIDENZA ISOLATA
49 -Non sono ammesse tinteggiature o velature di colore differente dai colori originali. -L'intonaco deve essere applicato in maniera uniforme su tutto il fronte. COPERTURA E__ La copertura può essere essenzialmente di due tipi: -A due falde con un'orditura costituita da travi principali parallele alle linee di gronda, in genere 3 o 5 seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. -Copertura a Padiglione, con 4 falde, la struttura portante è costituita da travi principali che seguono le linee di displuvio e da travetti secondari che sostengono un tavolato e il manto di copertura. ll manto di copertura è sempre in coppi fissati alle estremità da pietre che lo appesantiscono e impediscono al vento e alla neve di spostare ogni singolo elemento. La sua pendenza è di circa 33% 35% necessaria per il corretto deflusso delle acque e della neve. Le sporgenze sono quelle essenziali per proteggere l'edificio e la struttura del tetto dagli agenti atmosferici. In caso di tetto con due falde il timpano è sempre chiuso, se vi sono aperture nel sottotetto sono sempre sui lati paralleli alle falde. Sono sempre visibili le travi del tetto. I__ Il manto di copertura deve essere preservato utilizzando gli stessi coppi o simili. Sono vietati coppi di colore diverso da quello attuale e le tegole. Deve essere mantenuta la stessa pendenza (tra i 33° e i 35°) e la stessa orditura del tetto. Se si rende necessario per motivi economici è ammesso l'uso dell'abete o di altre specie commerciali, queste devono essere però trattate con impregnanti scuri in modo da mantenere lo stesso colore dei legni tradizionali. Possono essere applicati tagli in testa per permettere all'acqua di gocciolare, non sono consentite lavorazioni con scopo decorativo. Il tetto può essere isolato ricorrendo all'utilizzo di un "tetto freddo" come indicato nell'apposito paragrafo. Deve essere assolutamente rispettato lo spessore di gronda, evitando coperture troppo spesse come riportano gli esempi. Non sono ammessi inoltre cornicioni in muratura o altezze delle gronde difformi da quelle tradizionali. L'uso di paraneve è superfluo e del tutto estraneo alla tradizione. Eventuali scossaline o converse, devono essere in rame o di colore simile. Non è consentito l'uso di copritravi in lamiera, in alternativa si può realizzare un opportuno trattamento per le teste con specifici prodotti protettivi. E' vietato realizzare abbaini di qualsiasi genere in copertura perchè estranei alla tradizione locale. Non è consentito realizzare finestre o aperture nel timpano. APERTURE E__Le uniche aperture presenti in questa tipologia edilizia sono situate sotto la linea di gronda del tetto, esse riprendo anche se più piccole quelle dei fienili. I__ Queste aperture sono da conservare nelle loro dimensioni. Possono essere chiuse con serramenti che riprendano lo spessore e il colore di quelli delle finestre. I vetri devono essere trasparenti non colorati. PORTE E__ Architravi, stipiti e soglie sono spesso rivestite con intonaco, sono realizzati in pietra o calcestruzzo. Questi elementi sono sempre a livello del muro e mai sporgenti. Solo la soglia presenta non in tutti i casi una leggera sporgenza circa 5-10 cm. Il taglio di queste pietre non è mai regolare. Alla base degli stipiti si trova in genere un blocco di dimensioni maggiori che scarica a terra (su una superficie maggiore) i carichi. La prima più semplice presenta le seguenti caratteristiche: -divisione in due ante; -è costituita esclusivamente da tavole orizzontali inchiodate su una struttura di supporto retrostante; -realizzata in legno di castagno. La seconda tipologia è più articolata e resistente, probabilmente anche di più recente impiego: -è presente un lucernario nella parte più alta; -divisione in 2 ante; -alla basa troviamo spesso un elemento più resistente costituito da una tavola di legno con funzione di difendere dall'umidità; -al di sopra di questa tavola la porta è lavorata come mostrano le fotografie; -realizzata in legno di castagno.
ESECUZIONI ACCETTABILI
Recente intervento di recupero. Il manto di copertura è stato sostituito con uno nuovo in coppi con una colorazione idonea e non uniforme. Anche lo spessore di gronda è stato conservato correttamente.
ESECUZIONI INACCETTABILI
Il manto di copertura anche se realizzato in coppi non è idoneo in quanto la colorazione uniforme si rende estranea al contesto.
Esecuzione accettabile. Sono rispettate le sporgenze, lo spessore di gronda e i materiali impiegati.
Spessore di gronda alterato per la presenza di uno strato di isolante e di una camera d'aria. I travetti termino con un taglio verticale, questa tecnica aumenta ancora di più la percezione di uno spessore di gronda troppo elevato.
L'esecuzione è ritenuta accettabile, le maniglie e la tecnica di posa delle tavole sono scorrette. La porta deve essere costituita da elementi orizzontali. Arco, spalle e soglia sono corretti.
La policromia degli elementi della porta non è tollerata. Le maniglie non sono conformi con la tradizione. E' consentito il lucernario nell'arco ma non lo sono le sue decorazioni.
RESIDENZA ISOLATA ESECUZIONI INACCETTABILI
ESECUZIONI ACCETTABILI
Esecuzione inaccettabile in quanto sono state alterate spalle, architrave e soglia con elementi in calcestruzzo decorati. La porta presenta una parte vetrata troppo grande e maniglia e serratura in ottone, tutti elementi estranei alla tradizione.
Il portone riprende le decorazioni tipiche degli edifici residenziali. E' stato applicato però un impregnante troppo chiaro ed è stata aggiunta una maniglia e serratura in ottone sconosciute alla tradizione.
Il serramento è idoneo ma non è consentito verniciarlo di bianco. Spalle stipiti e davanzale sono realizzati con una tecnica sconosciuta alla tradizione. Gli scuri hanno un colore troppo chiaro.
L'esecuzione è ritenuta accettabile, il serramento mantiene uno spessore e una colorazione corretti. La cornice intonacata è corretta sia nel suo spessore che nella colorazione, può essere tinteggiata anche di bianco. Anche gli scuri sono corretti.
Il serramento è idoneo ma non è consentito verniciarlo di bianco. Spalle stipiti e davanzale sono realizzati con una tecnica sconosciuta alla tradizione. Gli scuri hanno un colore troppo chiaro.
L'esecuzione è ritenuta accettabile. La cornice intonacata è corretta sia nel suo spessore che nella colorazione, può essere tinteggiata anche di bianco. Anche gli scuri sono realizzati correttamente.
50 I__queste porte devono essere conservate e recuperate. Caratteristiche porte in caso di nuova costruzione: -architravi, stipiti e soglie devono riprendere le caratteristiche sopra elencate nello stato di fatto, questi elementi devono rispettare le attuali sporgenze; -il legno deve essere di colore scuro, uguale al legno delle finestre e del tetto; -nessuna parte vetrata, se non all'estremità superiore; -si consiglia di usare legno di castagno o, nel caso si utilizzino specie commerciali queste devono essere opportunamente tinteggiate di scuro; -devono essere rispettate le attuali misure; -la porta deve riprendere all'esterno le caratteristiche di quella vecchia. Le porte tradizionali possono anche essere riutilizzate realizzando una doppia chiusura, ovvero all'esterno la porta tradizionale viene mantenuta ed utilizzata come imposta, mentre all'interno si realizza un nuovo serramento che può, a questo punto, essere anche vetrato. FINESTRE E__Gli infissi sono sempre a due battenti, in legno dello stesso colore degli scuri e del legno di copertura, la parte vetrata di un'anta è divisa in genere in tre parti. Gli architravi, le spalle e il davanzale sono sempre realizzati in pietra. In genere non esiste un vero e proprio davanzale, esso è costituito da una pietra di dimensioni uguali all'architrave leggermente inclinata verso l'esterno per permettere il deflusso dell'acqua piovana. Alcuni edifici hanno davanzali più o meno pronunciati verso l'esterno, questi sono stati inseriti con interventi successivi alla costruzione dell'edificio e sono per la maggior parte in calcestruzzo. Meno frequenti ma presenti in quest'architettura vernacolare sono i davanzali in pietra sporgenti, sono pochi in quanto difficili da lavorare, le immagini ne riportano un esempio, essi sporgono poco dal fronte e si raccordano con la muratura con una curvatura. Spalle stipiti e architravi sono spesso intonacati e tinteggiati di bianco o di grigio molto chiaro ottenendo cornici che aumentano l'ingresso della luce all'interno dell'appartamento. I__ Per quanto riguarda interventi di recupero devono essere mantenute le caratteristiche di queste finestre, è bene realizzare telai il più possibile simili a quelli esistenti originali, di colore scuro. Dove non sono presenti non vanno aggiunti davanzali, è consentito sostiture quelli già presenti in cls con altri in pietre locali come riporta l'immagine che mostra i davanzali "autentici". E' consentito recuperare o realizzare cornici che migliorino l'apporto di luce all'interno dell'appartamento, dovranno rispettare lo spessore delle cornici tradizionali. Le nuove finestre dovranno rispettare i seguenti requisiti: -struttura in legno per telaio e controtelaio; -rispettare dimensione e forma delle aperture preesistenti nell'edificio e in quelli vicini (se autentiche); -il legno costituente gli infissi deve essere tinteggiato di scuro (dello stesso colore delle altre parti in legno dell'edificio); -vetri rigorosamente trasparenti non colorati, sono preferibili infissi ad alta efficienza energetica. IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__Le finestre storiche sono dotate di scuri realizzati con assi verticali di legno inchiodati a due o più assi orizzontali interni, gli scuri sono fissati alla muratura con cardini di ferro di forma lineare posti in genere orizzontali o in alcuni casi inclinati di 45°. Al piano terra non erano presenti scuri, ma sempre delle inferiate più o meno fitte, se ne riportano di fianco alcuni esempi. I__Le imposte esistenti devono essere mantenute e restaurate. Nel caso in cui le condizioni di conservazione rendano necessaria la sostituzione degli scuri, questi devono essere sostituiti con imposte che abbiano i seguenti requisiti: -scuri e imposte devono essere realizzate in legno di castagno. E' consentito l'utilizzo di legno di abete o di altre essenze commerciali solo se opportunamente tinteggiati con colore scuro, di tonalità il più possibile simile a quella degli scuri antichi presenti nelle altre abitazioni (o alle altre parti di legno presenti nell'edificio); -non è consentita la sostituzione degli scuri con persiane, sistemi avvolgibili, o altro tipo di imposta non totalmente oscurante;
RESIDENZA ISOLATA
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ESECUZIONI ACCETTABILI
ESECUZIONI INACCETTABILI
L'inferiata e il serramento sono corretti. Non è assolutamente ritenuto accettabile dipingerli di rosso.
L'inferiata è realizzata correttamente. Gli elementi verticali e orizzontali hanno una dimensione corretta, la distanza tra i diversi elementi può essere maggiore.
-i cardini devono essere orizzontali oppure se già presenti sull'edificio oggetto di intervento a 45° possono essere eseguiti seguendo la stessa tecnica. BALCONI E__Negli edifici realizzati nel '900 sono stati realizzati piccoli balconi in calcestruzzo. Oppure sono presenti per interventi successivi alla costruzione. I parapetti in genere sono in calcestruzzo o metallici. I__Dove presenti e originali devono essere recuperati. Dove non presenti non è consentito realizzarne di nuovi. PERCORSI E PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__Le poche pavimentazioni sopravvissute sono costituite da selciati o terra battuta. Le soglie di ingresso sono costituite da blocchi monolitici lavorati per renderli meno scivolosi come si vede dalla fotografia, oppure troviamo più frequentemente una soglia costituita da uno o più blocchi che fanno da gradino, negli edifici più recenti troviamo spesso uno o due gradini che precedono l'ingresso. I__Se sono presenti selciati devono essere recuperati, queste pavimentazioni stanno oggi scomparendo per la mancata manutenzione. Questo non perchè non siano durevoli e resistenti ma perchè nel tempo vengono ricoperte di terra che li nasconde. Se si volesse modificare la pavimentazione esterna è consigliato l'uso di tecniche locali con la posa di selciati, realizzati con pietrame di dimensioni ridotta accuratamente incuneato nel terreno precedentemente preparato e livellato per permettere all'acqua di penetrarvi. Se devono essere realizzate nuove pavimentazioni è consentito utilizzare altre tecniche, i pavimenti devono essere però in pietra locale e devono mantenere un carattere rustico. Per quanto riguarda le soglie sono da recuperare quelle presenti, se non è possibile farlo vanno realizzate delle medesime caratteristiche delle precedenti. SCALE E__Non sono presenti scale esterne in questi edifici in quanto l'accesso è sempre centrale e comune per i 3 piani dell'abitazione. La distribuzione è regolata da un corpo scale interno. I__Non è consentita l'aggiunta di scale esterne nelle residenze. Se già esistenti possono essere recuperate. COMIGNOLI E__Sono realizzati in mattoni e sono scomponibili in tre parti: la parte bassa di attacco alla copertura dell'edificio; la parte dello sfiato; la copertura. Sono in genere intonacati nella parte bassa. In questa parte troviamo anche camini realizzati in pietra non intonacata. Questi comignoli terminano sempre con due falde realizzate in coppi della stessa pendenza delle falde del tetto con orientamento opposto. I__Vanno recuperati e se realizzati di nuovi devono tenere in considerazione dei seguenti requisiti: -Struttura del camino in mattoni poi intonacati con malta di calce della stessa composizione di quella delle facciate. Oppure in pietra anche lasciata a vista. La parte centrale dello sfiato deve essere in mattoni. -Il camino deve terminare con una copertura con 2 falde in mattoni con la stessa pendenza della copertura orientamento opposto. RECINZIONI E__ Fino a qualche decennio fa i recinti erano realizzati con pali e assi di legno ed erano presenti solo attorno alle zone dove non era consentito il pascolo. Recinzioni e parapetti introdotti a larga scala nel dopo guerra diventano oggi elemento importante soprattutto in ambito urbano. Esse sono anche imposte dalla legge in alcuni ambiti. Negli edifici realizzati nell'ultimo secolo sono impiegate ringhiere metalliche o in calcestruzzo. I__ La recinzione è ammessa solo dove esista un bisogno fondato o dove imposta per legge, non è consentito recintare un fondo. Le nuove recinzioni devono essere progettate seguendo i criteri di: -massima trasparenza possibili; -massima leggerezza strutturale; -minimo impatto visivo.
Selciato storico di recente realizzazione.
Pavimentazione realizzata recentemente, il colore della pietra si inserisce correttamente nel contesto. Le lastre hanno però una superficie troppo regolare.
Pavimentazione in lastre di porfido all'interno del nucleo di Tagliata. Il colore del porfido e l'uso di lastre lapidee non rispetta le regole costruttive locali. L'uso di parti lastricate è consentito solo per agevolare il passaggio di veicoli, e deve essere realizzato con pietre locali.
RESIDENZA ISOLATA ESECUZIONI INACCETTABILI
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ESECUZIONI ACCETTABILI Le recinzioni devono inoltre osservare le seguenti norme: -altezza massima consentita 1,10 m; -presentare uniformità di realizzazione e quindi uniformità nei materiali e nella composizione; -essere realizzate in legno oppure metallo. Per le realizzazioni in metallo è consentito verniciare gli elementi nelle seguenti tonalità: nero e grigio scuro; -essere prive di elementi o forme decorative; -se in ferro parapetti e corrimano devono essere costituiti da bacchette verticali con diametro di 1 cm, con passo non superiore a 10 cm e unite agli estremi inferiore e superiore da piattine orizzontali con spessore non superiore a 2 cm e larghezza non superiore a 4 cm. In nessun caso è ammesso l'utilizzo di ringhiere decorate o colorate in colori differenti dal grigio scuro e nero.
Comignolo tradizionale. Questo può essere preso come modello.
Pur essendo realizzato in mattoni e con copertura in coppi, non è consentita la costruzione di camini "a piramide", la parte centrale dello sfiato non deve avere elementi ad arco.
ISOLAMENTO TERMICO Dati in nuovi standard di benessere climatico e acustico è necessario oggi isolare gli edifici. Eventuali opere di consolidamento o di impermeabilizzazione necessarie devono essere eseguite dall'interno e non devono modificare l'aspetto esterno dell'oggetto originario. E' inoltre proibito: -Il taglio meccanico delle murature per il blocco della risalita capillare. Per i casi di risalita capillare in murature contro terra è possibile realizzare intercapedini non areate. Data l'invasività dell'intervento, la realizzazione delle intercapedini è consigliata solo in casi gravi. -L'utilizzo di serramenti di spessore maggiore a quelli tradizionali. E' consentito l'utilizzo di vetri ad alte prestazioni termiche rigorosamente trasparenti. La copertura deve essere isolata facendo riferimento a tetto freddo, senza quindi alterare lo spessore di gronda. Per quanto riguarda la realizzazione di intercapedini che isolino le murature controterra possono essere realizzate se all'interno dell'edificio. Potranno essere realizzate all'esterno dell'edificio solo se non percepibili e visibili. COLLOCAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI
Questo parapetto non è consentito perchè troppo coprente. Inoltre il colore non è idoneo.
Parapetto accettabile in quanto mantiene una buona trasparenza, il colore non è consentito, in alternativa può essere verniciato di marrone scuro, grigio scuro o nero.
manto di copertura in coppi tavolato tavetto elemento metallico gronda in rame isolante radice eventuale corrente in cls
Il presente capitolo definisce i criteri e gli indirizzi per la posa dei pannelli solari termici (per la produzione dell'acqua calda) e pannelli fotovoltaici (per la produzione dell'energia elettrica). I presenti criteri sono orientati a contemperare l'interesse alla diffusione dei pannelli solari termici e fotovoltaici per favorire il risparmio energetico, con quello di tutela del paesaggio. I pannelli dovranno rispondere alle seguenti caratteristiche: -avere aspetto e colore uniformi: per quanto riguarda la superficie espositiva essere di colore grigio scuro o nero, per quanto riguarda il rivestimento laterale, l'intelaiatura e i supporti devono essere verniciati con colore opaco scuro tipo nero, nero fumo, marrone scuro; -essere posizionati sulle le falde meno visibili -essere appoggiati completamente sul manto di copertura, disposti in modo ordinato e compatto, evitando di far loro assumere pendenze e orientamenti diversi; -essere assolutamente inseriti nella geometria del tetto, ovvero inseriti all'interno del perimetro di ciascuna falda; -presentare una forma geometrica semplice, regolare e compiuta, risultante dall'accostamento dei diversi pannelli, rettangolare o quadrata; -evitare una collocazione casuale in varie parti del tetto, e con orientamenti non omogenei; -essere posizionati in falda con direzione perpendicolare al trave portante principale, e nella zona alta centrale del tetto; -gli impianti solari termici devono essere differenziati da quelli fotovoltaici, in quanto hanno differenti dimensioni; -Il serbatoio degli impianti solari termici deve essere posizionato al di sotto del pacchetto di copertura del tetto. Se gli impianti fotovoltaici hanno la funzione prevalente di perseguire il risparmio energetico delle singole unità immobiliari, in quanto pertinenze dello stesso, possono essere installati. Se la funzione prevalente dell'impianto è quella di produrre energia elettrica per la cessione in rete e/o a soggetti terzi, oppure non ci sia un legame funzionale-pertinenziale con l'edificio, allora l'impianto fotovoltaico deve essere considerato a tutti gli effetti un impianto del tipo produttivo e come tale non installabile. http://www.comune.arco.tn.it/public/file/amministrare/REGOLAMENTI/DISCIPLINARI/28_disp.pdf
muratura portante
Particolare illustrativo di un tetto freddo in coppi
SCHEDA TIPOLOGICA
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EDIFICIO RUSTICO Piano terra
Stalla
ESECUZIONI INACCETTABILI
L'edificio è stato ristrutturato senza tenere conto della sua conservazione. E' stata eliminata la malta di calce precedente e sostituita con una malta cementizia applicata inoltre con una tecnica sconosciuta alla tradizione.
Sporgenza della linea di gronda troppo elevata, il manto di copertura ha una colorazione troppo uniforme, il legno impiegato per la copertura è troppo chiaro.
Piano primo
Fienile
ESECUZIONI ACCETTABILI
In questo caso l'intervento è considerato accettabile perchè sono state rifatte le fughe enfatizzando i blocchi di pietra. Non è corretto l'utilizzo di malta cementizia.
Recente intervento di recupero. Il manto di copertura è stato sostituito con uno nuovo in coppi che mantiene la cromia tipica. Non è accettabile l'intervento di sostituzione della gronda con una di questa colorazione e spessore.
RUSTICO Caratteristicha base del tipo rustico è quella di essere edificato su una superficie quadrangolare, generalmente rettangola, che assume dimensioni varie, ma in genere mai inferiori a 4-5 per 5-6 metri. Si sviluppa sempre su due livelli: al piano terra la stalla e al piano superiore il fienile. L'edificio se costruito su terreni acclivi sfrutta sempre la pendenza del terreno, la stalla viene così inserita al piano terra perchè meglio isolata (per la presenza di un muro controterra), più idonea quindi per ospitare gli animali. Il fienile si trova sempre al piano superiore perchè più asciutto e ventilato. Oltre che avere due accessi principali: uno per la stalla e uno per il fienile, ha anche altri elementi che caratterizzano questa tipologia. I problemi dell'aerazione e dell'illuminazione sono risolti con tecniche che si ripetono in tutti gli edifici; la stalla oltre che avere un accesso che permette il passaggio dell'animale ha anche una o due finestre a seconda della dimensione dell'edificio. Il piano destinato a fienile ha invece aperture che permetto al locale di mantenere un microclima piuttosto secco. Gli edifici hanno sempre muratura portante realizzata in pietra e all'interno lo spazio risulta libero, senza pilastri ne muri. I solai sono realizzati in legno con una serie di travi principali, a queste viene inchiodato poi un tavolato. La copertura ha sempre una struttura lignea costituita da due falde sorrette da travi principali, travetti, tavolato e protetta da un manto di copertura in coppi. Esistono poi rustici molto grandi, sviluppatisi in genere dall'aggiunta di nuovi volumi a quello iniziale. Anche se oggi non è quasi più possibile preservare le loro qualità dal punto di vista funzionale, conservandone le caratteristiche si può tramandare alle generazioni future la loro storia.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURE IN PIETRA Esistente (E__) L'edifico è realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra grossolanamente sbozzati, estratti nelle vicinanze o nel medesimo luogo durante gli scavi di fondazione e da materiali recuperati da precedenti costruzioni. I blocchi più grossi e meglio lavorati sono impiegati per definire gli angoli dell'edificio e la base. Gli architravi sono in genere in legno, solo negli edifici più vecchi se ne trovano in pietra e sono pochi gli edifici con aperture ad arco. Come legante viene impiegata una malta a base di calce e di inerti locali. La muratura è quindi poi assemblata secondo il principio dell'irregolarità razionale, principio atto alla ricerca della stabilità dell'insieme. Gli inerti della malta conferiscono ai manufatti un colore proprio che differisce anche tra i diversi paesi del comune, questo lo si nota di più in località Gazzo. E' difficile trovare fronti di edifici con pietre ben fugate, perchè la malta veniva applicata in modo molto grossolano. Possibilità di intervento (I__) Verrà poi analizzato caso per caso. In questa scheda sono indicate solamente le caratteristiche generali. Le murature di nuova realizzazione devono avere invece almeno i seguenti requisiti: -non è consentito il taglio meccanico della pietra; -non devono essere realizzate con pietre di colore diverso da quello locale; -la malta non deve essere a base cementizia, bensì deve essere malta di calce addizionata a sabbia ed inerti locali, ottenendo così il caratteristico pigmento della zona; -le pietre più grandi e regolari devono essere utilizzate per la realizzazione degli angoli, degli architravi e del basamento evitando eccessive enfatizzazioni. COPERTURA E__Il manto di copertura è in coppi fissati alle estremità da pietre che lo appesantiscono e impediscono al vento e alla neve di spostare ogni singolo elemento. La sua pendenza è di circa del 33% 35%, necessaria per il corretto deflusso delle acque e della neve. L'orditura del tetto è costituita da travi principali parallele alle linee di gronda, in genere 3 o 5 seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. I canali di raccolta delle acque sono in genere presenti soltanto sui due lati paralleli alle falde (in quanto sugli altri due sarebbero inutili perchè già i coppi provvedono allo scorrimento dell'acqua). Le sporgenze sono quelle essenziali per proteggere l'edificio e la struttura del tetto dagli agenti atmosferici.
EDIFICIO RUSTICO
55 Gli edifici possono avere due diversi tipi di timpano, aperto o chiuso. La differenza è che nel timpano aperto tra la ESECUZIONI ACCETTABILI trave di colmo e quella di gronda troviamo un'apertura e in quello chiuso le aperture sono parallele al lato della falda o alla gronda. L'orditura del tetto non cambia nei due casi. I__ Il manto di copertura deve essere preservato utilizzando gli stessi coppi o simili. Sono vietati coppi di colore diverso da quello attuale. Deve essere mantenuta la stessa pendenza e la stessa orditura del tetto. Se si rende necessario per motivi economici è ammesso l'uso dell'abete o di altre specie commerciali, queste devono essere però trattate con impregnanti scuri in modo da mantenere lo stesso colore dei legni tradizionali. Possono essere applicati tagli in testa per permettere all'acqua di gocciolare come visibile nell'immagine riportata qui di fianco, non sono consentite lavorazioni con scopo decorativo. Il timpano è stato ricostruito Deve essere rispettato lo spessore di gronda. Il tetto può essere isolato ricorrendo all'utilizzo di un "tetto freddo" evidenziando ancora quelle che erano le come indicato nell'apposito paragrafo. aperture originali. L'intervento è Non possono essere tollerate sporgenze , cornicioni in muratura o altezze delle gronde difformi da quelle tradizionali, l'uso di paraneve è superfluo e del tutto estraneo alla tradizione. Eventuali scossaline o converse, devono essere in rame o di colore simile (non devono alterare lo spessore di gronda). Non è consentito l'uso di copritravi in lamiera, in alternativa si può realizzare un opportuno trattamento per le teste delle travi con specifici prodotti protettivi. Il timpano deve essere recuperato con le relative travi e sporgenze. Non è consentito realizzare alcun tipo di abbaini in quanto non presenti nella tradizione.
considerato accettabile, ma presenta un aspetto non coerente con la tradizione architettonica locale, il legante utilizzato è a base cementizia e conferisce una colorazione diversa da quella ottenibile con una malta tradizionale.
ESECUZIONI INACCETTABILI
Soluzione non conforme alla tradizione, sia per quanto riguarda il timpano che per la dimensione delle finestre.
APERTURE E__Le tipiche aperture che permettono di riconoscere un fienile si trovano nella parte più alta dell'edificio nei due muri paralleli alle falde, esse sono ben visibili nelle fotografie. Oppure le troviamo nel timpano in caso di "timpano aperto" . La funzione di tali aperture era quella di garantire una buona aerazione al fienile. Ci sono poi piccole aperture, simili a feritoie, allineate che aumentano la presenza di luce e il circolo d'aria. I__ Sono da conservare nelle loro dimensioni le aperture presenti sotto il tetto. Esse potranno essere chiuse con serramenti in legno che riprendano il colore delle travi del tetto, dovranno avere spessori il più limitato possibile, i vetri potranno essere ad alta efficienza energetica e dovranno essere rigorosamente trasparenti e non colorati. PORTE E__ Troviamo in questi edifici due tipi di porte: quelle del fienile e quelle della stalla. La porta del fienile, è più grande perchè doveva permettere all'uomo di entrare con la "gerla" carica di fieno a spalla. Al piano più basso, quello che ospitava la stalla, una porta più piccola consentiva il passaggio dell'animale. Venivano in genere realizzate con legno di castagno. Le porte presentano generalmente architravi in legno e più raramente in pietra, soglie e stipiti sono in pietra costituiti in genere da 3 o più blocchi regolari come anche per gli angoli dell'edificio. Negli edifici realizzati nel '900 gli architravi sono in genere di calcestruzzo. I__Entrambe queste tipologie devono essere riprogettate se si intende cambiare destinazione d'uso dell'edificio in quanto non risponderebbero mai alle condizioni minime di isolamento. Esse devono rifarsi il più possibile a quello che sono sempre state. Oppure si possono realizzare doppi ingressi, recuperando la porta originale. Caratteristiche porte delle stalle da mantenere: -architravi in legno o in pietra, stipiti in pietra monolitica o composti da diverse pietre d'angolo, soglie in pietra, questi elementi devono rispettare le attuali sporgenze e dimensioni, il legno deve essere di colore scuro, uguale al legno delle porte e del tetto; -nessuna parte vetrata; -si consiglia di usare legno di castagno o, nel caso si utilizzino specie commerciali queste devono essere opportunamente tinteggiate di scuro; -devono essere rispettate le attuali misure; -la porta deve riprendere all'esterno le caratteristiche di quella vecchia. Caratteristiche porta del fienile da mantenere: -architravi in legno sempre di colore scuro, uguale al legno delle porte e del tetto, questi elementi devono rispettare le attuali sporgenze e dimensioni; -nessuna parte vetrata; -si consiglia di usare legno di castagno o, nel caso si utilizzino specie commerciali queste devono essere opportunamente tinteggiate di scuro; -devono essere rispettate le attuali misure; -la porta deve riprendere all'esterno le caratteristiche di quella vecchia.
Antico portone di fienile recuperato. La porta è recente ed è stata costruita recuperando le caratteristiche di quelle tradizionali. E' stato però applicato un impregnante di colore non idoneo.
Il portone del fienile è stato sostituito con uno in metallo modificandone anche l'accesso con 3 gradini.
Antico portone di una stalla recuperato correttamente.
La nuova colorazione non è consentita perchè non conforme alla tradizione architettonica.
EDIFICIO RUSTICO ESECUZIONI INACCETTABILI
A queste finestre sono stati realizzati interventi considerati inaccettabili. Le inferiate non sono eseguita correttamente. Architravi, stipiti e davanzali non sono visibili.
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ESECUZIONI ACCETTABILI
Antica finestra con inferiata in ferro e serramento ligneo. Sono ben visibili architrave stipiti e davanzale.
FINESTRE E__Al piano più basso, quello che ospitava la stalla, erano presenti in genere piccole finestre. Gli architravi sono in pietra o in legno, le spalle e il davanzale sono sempre realizzati in pietra. Non esiste un vero e proprio davanzale, esso è costituito da una pietra di dimensioni uguali all'architrave ed è leggermente inclinato verso l'esterno per permettere il deflusso dell'acqua piovana. Spesso non sono presenti serramenti veri e propri, quando ci sono vengono improvvisati con una struttura in ferro o in legno, non è quindi riscontrabile una tipologia di serramento ben definita. I__ Per quanto riguarda l'apertura di nuove finestre è bene studiare singolarmente ogni edificio. In genere potranno essere aperte nuove finestre sul fronte che presenta già la porta di ingresso della stalla al piano terra, e dovranno riprendere le caratteristiche delle finestre già presenti. Per quanto riguarda il serramento dovrà attenersi ai requisiti descritti nella scheda tipologica delle residenze lineari. I serramenti dovranno essere in legno e avere lo stesso colore delle travi in copertura e dovranno essere il meno percettibile possibile con spessori minimi. IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__Non sono presenti. Al piano più basso (quello della stalla), è sempre presente un'inferiata in ferro sulla finestra. I__Se si intende aprire nuove finestre non è consentito inserire sul fronte schermature come scuri, persiane o qualsiasi elemento che si discosti dalla tradizione. TERRAZZE E LOBIE E__Non è presente nessuno dei due elementi. I__In generale non è consentito aggiungere questi dettagli. PERCORSI E PAVIMENTAZIONI ESTERNE E__Sono pochi gli edifici che presentano una pavimentazione esterna, essi sono per lo più circondati da prato. I__Se sono presenti selciati devono essere recuperati, queste pavimentazioni stanno oggi scomparendo per la mancata manutenzione. Questo non perchè non siano durevoli e resistenti ma perchè nel tempo vengono ricoperte di terra che li nasconde. Se si volesse modificare la pavimentazione esterna è consigliato l'uso di tecniche locali con la posa di selciati, realizzati con pietrame di dimensioni ridotta accuratamente incuneato nel terreno precedentemente preparato e livellato per permettere all'acqua di penetrarvi. Se devono essere realizzate nuove pavimentazioni è consentito utilizzare altre tecniche, i pavimenti devono essere però in pietra locale o riprenderne le caratteristiche principali e devono mantenere un carattere rustico.
La scala di accesso al fienile è stata modificata rinforzandola con un getto di calcestruzzo.
Antiche scale che conducono a un fienile, sono realizzate esclusivamente in blocchi di pietra.
SCALE E__Tradizionalmente le scale esterne sono realizzate in pietra. La tecnica prevede la messa in opera di scale massicce realizzate con la stessa tecnica utilizzata per realizzare i muri portanti, spesso si trovano pedate costituite da un unico blocco in pietra. I__Le scale esistenti devono essere mantenute e conservate. Scale di nuova realizzazione devono presentare le seguenti caratteristiche: -struttura realizzata secondo le tecniche tradizionali; -l'elemento deve essere realizzato in pietra ma non tagliata a macchina; -la pietra deve riprende le caratteristiche di quella locale; -parapetti e corrimano devono essere realizzati in legno, o in metallo seguendo la descrizione presente nel capoverso dedicato alle recinzioni. COMIGNOLI E__Non presenti. I__In caso di cambiamento di destinazione d'uso attenersi alle spiegazioni presenti nella scheda tipologica relativa alle residenze lineari.
Pavimentazione in lastre di porfido all'interno del nucleo di Tagliata. Il colore del porfido e l'uso di lastre lapidee non rispetta le regole costruttive locali. L'uso di parti lastricate è consentito solo per agevolare il passaggio di veicoli, e deve essere realizzato con pietre locali.
Selciato storico ben conservato sulla Via Mercatorum.
RECINZIONI E__fino a qualche decennio fa i recinti erano realizzati con pali e assi di legno ed erano presenti solo attorno alle zone dove non era consentito il pascolo. Recinzioni e parapetti introdotti a larga scala nel dopo guerra diventano oggi elemento importante soprattutto in ambito urbano. Esse sono anche imposte dalla legge in alcuni ambiti. Negli edifici rurali non troviamo mai ringhiere e parapetti metallici.
EDIFICIO RUSTICO
57 I__Le recinzioni dove possibile devono essere in legno. La recinzione è ammessa solo dove esista un bisogno fondato o dove imposta per legge, non è consentito recintare un fondo. Le nuove recinzioni devono essere progettate seguendo i criteri di: -massima trasparenza possibili; -massima leggerezza strutturale; -minimo impatto visivo. Le recinzioni devono inoltre osservare le seguenti norme: -altezza massima consentita 1,10 m; -presentare uniformità di realizzazione e quindi uniformità nei materiali e nella composizione; -essere realizzate in legno oppure metallo, legno opportunamente verniciato di scuro. Per le realizzazioni in metallo è consentito verniciare gli elementi nelle seguenti tonalità: nero, grigio scuro e marrone scuro; -essere prive di elementi o forme decorative; -se in ferro parapetti e corrimano devono essere costituiti da bacchette verticali con diametro di 1 cm, con passo non superiore a 10 cm e unite agli estremi inferiore e superiore da piattine orizzontali con spessore non superiore a 2 cm e larghezza non superiore a 4 cm. In nessun caso è ammesso l'utilizzo di ringhiere decorate o colorate in colori differenti dal grigio scuro, nero e marrone scuro.
ESECUZIONI ACCETTABILI
ESECUZIONI INACCETTABILI
Recinzione realizzata con pali di legno e rete metallica. Grazie alla rete metallica arruginita si percepiscono solo i pali di legno con un complesso molto leggero.
La coltivazione a terrazzamenti è circondata da una recinzione di colore rosso e non idonea in quanto troppo impattante sul paesaggio.
Recinzione metallica con funzione protettiva, questo esempio è poco impattante sull'ambiente per la sua colorazione, semplicità e spessore. Gli elementi orizzontali dovrebbero essere però verniciati tutti dello stesso colore, nero o grigio scuro.
Questo genere di recinzione non è consentita in quanto non c'è un bisogno fondato per poterla realizzare (come lo può essere un recinto per animali o per la protezione di una coltivazione).
ISOLAMENTO TERMICO Dati i nuovi standard di benessere climatico e acustico è necessario oggi isolare gli edifici se si intende modificarne l'uso. Eventuali opere di consolidamento o di impermeabilizzazione necessarie devono essere eseguite dall'interno e non devono modificare l'aspetto esterno dell'oggetto originario. E' inoltre proibito: -Il taglio meccanico delle murature per il blocco della risalita capillare. Per i casi di risalita capillare in murature contro terra, è prevista la possibilità di realizzare intercapedini non areate. Data l'invasività dell'intervento, la realizzazione delle intercapedini è consigliata solo in casi gravi. -L'utilizzo di serramenti di spessore maggiore a quelli tradizionali. E' consentito l'utilizzo di vetri ad alte prestazioni termiche trasparenti. La copertura deve essere isolata facendo riferimento a tetto freddo, senza quindi alterare lo spessore di gronda. Per quanto riguarda la realizzazione di intercapedini che isolino le murature controterra possono essere realizzate se all'interno dell'edificio. Potranno essere realizzate all'esterno dell'edificio solo se non percepibili e visibili. COLLOCAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI Il presente capitolo definisce i criteri e gli indirizzi per la posa dei pannelli solari termici (per la produzione dell'acqua calda) e pannelli fotovoltaici (per la produzione dell'energia elettrica). I presenti criteri sono orientati a contemperare l'interesse alla diffusione dei pannelli solari termici e fotovoltaici per favorire il risparmio energetico, con quello di tutela del paesaggio. I pannelli dovranno rispondere alle seguenti caratteristiche: -avere aspetto e colore uniformi: per quanto riguarda la superficie espositiva essere di colore grigio scuro o nero, per quanto riguarda il rivestimento laterale, l'intelaiatura e i supporti devono essere verniciati con colore opaco scuro tipo nero, nero fumo, marrone scuro; -essere posizionati sulle le falde meno visibili; -essere appoggiati completamente sul manto di copertura, disposti in modo ordinato e compatto, evitando di far loro assumere pendenze e orientamenti diversi; -essere assolutamente inseriti nella geometria del tetto, ovvero inseriti all'interno del perimetro di ciascuna falda; -presentare una forma geometrica semplice, regolare e compiuta, risultante dall'accostamento dei diversi pannelli, rettangolare o quadrata; -evitare una collocazione casuale in varie parti del tetto, e con orientamenti non omogenei; -essere posizionati in falda con direzione perpendicolare al trave portante principale, e nella zona alta centrale del tetto; -gli impianti solari termici devono essere differenziati da quelli fotovoltaici, in quanto hanno differenti dimensioni; -Il serbatoio degli impianti solari termici deve essere posizionato al di sotto del pacchetto di copertura del tetto. Se gli impianti fotovoltaici hanno la funzione prevalente di perseguire il risparmio energetico delle singole unità immobiliari, in quanto pertinenze dello stesso, possono essere installati. Se la funzione prevalente dell'impianto è quella di produrre energia elettrica per la cessione in rete e/o a soggetti terzi, oppure non ci sia un legame funzionale-pertinenziale con l'edificio, allora l'impianto fotovoltaico deve essere considerato a tutti gli effetti un impianto del tipo produttivo e come tale non installabile. http://www.comune.arco.tn.it/public/file/amministrare/REGOLAMENTI/DISCIPLINARI/28_disp.pdf
manto di copertura in coppi tavolato tavetto elemento metallico gronda in rame isolante radice eventuale corrente in cls
muratura portante
Particolare illustrativo di un tetto freddo in coppi
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SCHEDE NORMATIVE
SCHEDA TIPO DI ANALISI Tipologia di edificio
Stato di conservazione Ricerca storica
Inquadramento
SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
C C Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1797-1814). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__Realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi e stipiti delle finestre sono intonacati, molto probabilmente sono in pietra. L'edificio è stato rifinito con un intonaco a base di calce. A una parte del basamento e al fronte nord-est è stato applicato un intonaco sconosciuto alla tradizione, tinteggiato poi di grigio. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare un intonaco uguale a quello esistente sul fronte sud-ovest. FINESTRE E__ E' ancora visibile la tipologia tradizionale. Una fotografia riporta il serramento tipico. Sono stati aggiunti dei davanzali in calcestruzzo troppo larghi e sporgenti. La cornice grigia intonacata attorno alle finestre è anomala in quanto di colore più scuro del fronte e quindi non permette un maggior apporto di luce all'appartamento. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, compresi anche davanzali, architravi e stipiti. Se si intende riprendere la cornice intonacata attorno alle finestre sarà possibile se verrà fatta di colore più chiaro rispetto al fronte. IMPOSTE E SCURI E__ Troviamo due tipologie di scuri realizzati con caratteristiche diverse, ma rispondenti alla tipologia descritta nella scheda tipologica. Sul fronte nord-est gli scuri sono stati sostituiti con tapparelle. Le inferiate originali sono state sostituite con altre troppo esili e poco fitte. I__ In caso di rifacimento o modifiche è bene realizzare un tipo di scuro uguale per tutte le finestre. Gli scuri devono rispondere alle caratteristiche descritte nella scheda tipologica. Non è consentito utilizzare tapparelle, devono quindi essere eliminate e sostituite.
Fronte sud-ovest
Descrizione stato di fatto e possibilità di intervento.
Cap. 6 Schede normative
Tipologia di edificio
RESIDENZA LINEARE LOBIA E__L'edifico ha una lobia. I__La lobia è realizzata correttamente. Questa va preservata e recuperata nel tempo. Può essere aggiunta una lobia anche al secondo piano. L'intervento obbligherà all'apertura di nuove portefinestre, queste dovranno rispondere alle caratteristiche indicate nella scheda tipologica. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__A valle dell'edificio è stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo e una parte in asfalto. A monte dove passa la strada carrabile è tutto asfaltato. I__Vedi scheda tipologica. E' considerata accettabile una pavimentazione in selciato verso sud e un acciottolato verso nord che permetta il passaggio di autovetture. Le pietre dovranno riprendere il colore tradizionale della pietra del luogo e mantenere un carattere rustico.
Fronte sud-ovest
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 porta di ingresso realizzata secondo le tecniche tradizionali ben conservata; 2 serramento realizzato correttamente con la tradizione architettonica locale, la colorazione non è idonea, deve essere marrone scuro. L'inferaita è costituita da elementi troppo esili; 3 l'immagine riporta una finestra con scuri. Il davanzale è realizzato in calcestruzzo, è troppo largo e sporgenze e ha modanature sconosciute alla tradizione, deve quindi essere sostituito. La cornice non trova alcun fondamento con la tradizione locale in quanto ha una colorazione più scura del fronte e non migliora quindi l'apporto di luce, una cornice di questo tipo è ritenuta inutile su questo edificio in quanto già il fronte presenta una colorazione chiara; 4 la finestra presenta un davanzale troppo largo e sporgente.
Confronti tra una fotografia degli anni '30 e una attuale
Descrizione principali elementi dell'edificio. Ricerca di immagini storiche.
Fronte nord-est
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TRAFFICANTI ARCHITETTURE COMPROMESSE ARCHITETTURE RECUPERABILI ARCHITETTURE DA SALVAGUARDARE
SANT'ERASMO
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TRAFFICANTI S. ERASMO E TASSONE ALTO ARCHITETTURE COMPROMESSE ARCHITETTURE RECUPERABILI ARCHITETTURE DA SALVAGUARDARE
SANT'ERASMO
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo Veneto SANT'ERASMO
Aerofotogrammetria
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: fienile Destinazione d'uso attuale: deposito e magazzino EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio realizzato tra il 1889 e gli anni '50. La data è deducibile dalle carte riportate e da fotografie. A questo edificio è riconusciuto un certo valore architettonico perchè rappresenta uno dei pochi casi di reinterpretazione di una vecchia tipologia di edificio con tecniche e materiali moderni, è infatti costruito quasi interamente in calcestruzzo.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURE E__ L'edifico è stato realizzato, per quanto riguarda la parte del basamento, in muratura con una malta cementizia come legante. La parte del fienile è in blocchi di calcestruzzo. I__ In caso di intervento è consentito intonacare l'edificio con un intonaco costituito da malta di calce e inerti locali applicato con una tecnica che riprenda quella resapietra. COPERTURA E__ La copertura è quasi piana ed è stata realizzata in calcestruzzo armato, quindi con tecnologia e una tipologia estranea alla tradizione del luogo. I__ In caso di intervento di riqualificazione attenersi a tutte le caratteristiche della relativa Scheda Tipologica. La copertura in calcestruzzo può anche essere conservata in quanto rappresenta una nuova interpretazione dei vecchi principi costruttivi con materiali e tecniche moderne. APERTURE E__ Sono presenti solo piccole feritoie tipiche dei fienili, alte e strette. I__ In caso di intervento di riedificazione attenersi a tutte le caratteristiche della relativa Scheda Tipologica. FINESTRE E__Non presenti. I__ In caso di intervento attenersi a tutte le caratteristiche della relativa Scheda Tipologica. Devono essere allineate e mantenere dimensioni e caratteristiche di quelle indicate nella scheda tipologica relativa agli edifici rustici. In questo edificio architravi, stipiti e davanzali possono anche essere in calcestruzzo, dovranno mantenere però un certo carattere rustico evitando parti troppo lineari e uniformi. Fronte sud-ovest
PORTE E__Sul fronte nord-ovest dell'edificio troviamo il portone del vecchio fienile. Sul fronte sud-ovest la porta della stalla.
EDIFICIO RUSTICO
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I__ In caso di intervento è bene recuperare le caratteristiche principali degli edifici rurali. La porta di ingresso deve riprendere le caratteristiche descritte nella scheda tipologica, deve essere mantenuta la sua posizione attuale, questo per riprendere il vecchio ingresso e per distinguere l'edificio da quelli residenziali confinanti. Come indicato per le finestre anche per quanto riguarda le porte, architravi e soglie possono anche essere in calcestruzzo, dovranno mantenere però un certo carattere rustico evitando parti troppo lineari e uniformi.Se si segue questo principio dovranno essere recuperati tutti gli elementi in calcestruzzo già esistenti.
Fronte nord-est.
Fotografia risalente algli anni '50
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico SANT'ERASMO
Aerofotogrammetria
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: deposito EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio era già esistente nel catasto Napoleonico (1800 circa). In origine era molto più piccolo. Le sue dimensioni originali sono visibili sia sulle carte che in loco. Al piano terra una trave in calcestruzzo armato sostiene l'intero fronte, all'interno troviamo un primo locale chiuso da un solaio ligneo e da un muro con una porta più piccola (la vecchia facciata con la porta di quella che prima era la stalla).
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E__ Realizzato interamente in muratura portante in pietra e mattoni recuperati da precedenti costruzioni. Gli architravi della costruzione sono in calcestruzzo armato nel fronte principale e in legno la porta del fienile sul retro. Come legante viene impiegata una malta a base di calce e inerti locali per quanto riguarda i muri più vecchi, negli interventi più recenti è stata usata una malta a base cementizia. Quest'ultimo materiale conferisce al fronte lo stesso colore della pietra locale in quanto la malta è presente solo in poche quantità all'interno delle fughe. Il Prospetto sul retro dell'edificio è stato per buona parte rifatto. La muratura infatti presenta le sue caratteristiche originali fino ad una quota di circa 2 metri, completata poi con blocchi pieni di calcestruzzo. I__ Le murature devono essere preservate e recuperate. Per quanto riguarda il prospetto nord-est, può essere rifinita la parte realizzata in blocchi di calcestruzzo con un intonaco costituito da malta di calce e inerti locali, così da conferirgli la tipica colorazione. E' consigliato conservare la soletta voltata all'interno e il muro conservato fino ad oggi che documentano la presenza della vecchia stalla. COPERTURA E__La copertura mantiene le caratteristiche generali già indicate nella Schede Tipologica. L'orditura del tetto è costituita da travi principali parallele alle linee di gronda, seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. Gronde e lattonerie probabilmente in origine non erano presenti. Sono state inserite però senza alterare molto la copertura. I__ Fare riferimento a quanto indicato nella Scheda Tipologica.
Fronte sud-ovest
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EDIFICIO RUSTICO
APERTURE E__ Le tipiche aperture che permettono di riconoscere un fienile si trovano nella parte più alta dell'edificio nel fronte sud-ovest appena sotto al tetto, esse sono ben visibili nelle immagini. Sul retro non sono presenti. Ci sono inoltre piccole feritoie non sempre allineate che aumentano la presenza di luce e il circolo d'aria in quello che era il fienile. Al piano più basso, è presente una grossa apertura dalla quale si può notare la porta di quella che era la vecchia stalla. I__ E' necessario recuperare le aperture sotto la copertura e possono esserne realizzate altre due con uguali caratteristiche sul fronte nord-est. PORTE E__Sul fronte nord-est dell'edificio troviamo il portone del vecchio fienile. Sul fronte principale troviamo una grande apertura chiusa da una rete metallica. I__ In caso di intervento è bene recuperare le caratteristiche principali degli edifici rurali. La porta di ingresso sul fronte sud-ovest deve riprendere le caratteristiche descritte nella scheda tipologica, non deve essere posta in posizione centrale ma di fronte a quella interna attuale, questo per riprendere il vecchio ingresso e per distinguere l'edificio da quelli residenziali confinanti. FINESTRE E__Non sono presenti finestre. I__ E' consentito aprirne di nuove, queste dovranno allinearsi con la porta della stalla e con le aperture del fienile presenti nel sottotetto. Dovranno recuperare le caratteristiche delle finestre degli edifici rurali vicini a questo e descritti nella scheda tipologca. LOGGE TERRAZZE E LOBIE E__ Attualmente inesistenti. I__ In caso di intervento con modifica di destinazione d'uso, è possibile realizzare una lobia all'ultimo piano attenendosi alle caratteristiche descritte nel relativo punto della Scheda Tipologica.
Fronte nord-est realizzato in pietra nella parte più bassa e in blocchi di calcestruzzo in quella più alta.
Porta di ingresso alla vecchia stalla, è visibile anche la volta in muratura e il più recente solaio ligneo.
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico SANT'ERASMO
Aerofotogrammetria
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio:residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1800 circa). La superficie occupata non è cambiata nel corso di questi due secoli. L'edificio ha subito sicuramente modifiche verso la fine dell'Ottocento e Inizio Novecento, è stato aggiunto il balcone in calcestruzzo ed è stato tinteggiato del colore grigio che ancora oggi conserva il fronte sud-ovest. Il fronte nord-est ha subito diverse modifiche ma mantiene il colore originale dato dalla malta di calce addizionata ad inerti locali.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato interamente in muratura portante, costituita da blocchi di pietra e da materiali di recupero. Come legante viene impiegata una malta a base di calce e di inerti locali. Questa conferisce all'edificio il suo colore attuale. Al piano terra è stato applicato un intonaco a base cementizia assolutamente non conforme a quello originale. Questo tipo di malta provoca oltre che un danno all'aspetto dell'edificio anche un danno fisico, in quanto aumenta il fronte di risalita capillare. I__ Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare una malta di calce aerea addizionata ad inerti locali che gli devono conferire la colorazione ben visibile in alcuni punti del fronte posteriore. APERTURE E__ Sono presenti tre aperture nel sottotetto sul fronte sud-ovest. Nel fronte nord-est ne troviamo solo due, probabilmente quella nel mezzo è stata chiusa. I__ Queste aperture sono da conservare nelle loro dimensioni. Possono essere chiuse con serramenti che rispondano ai requisiti citati nella scheda tipologica. Nel fronte nord-est può essere aperta un'altra finestra delle stesse dimensioni e in posizione centrale rispetto a quelle già esistenti.
Fronte sud-ovest
PORTE E__ Una sola porta di ingresso all'abitazione posta a sud-ovest. La porta di ingresso ha subito grandi modifiche nel corso degli ultimi due secoli. Spalle e architrave sono si in pietra ma troppo regolari vista l'età dell'edificio. I__ La porta di ingresso deve essere recuperata con il relativo architrave, le spalle e la soglia. Se dovessero essere sostituiti questi elementi devono attenersi alle caratteristiche dettate dalla scheda tipologica, questi dovranno essere rigorosamente in pietra.
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RESIDENZA LINEARE
FINESTRE E__ Architrave e stipiti sono tinteggiati di bianco. Il davanzale è in calcestruzzo. Sul fronte nord-est non sono visibili stipiti e architravi perchè modificati di recente. I__ Possono essere mantenute le caratteristiche di queste finestre, se si intende modificare delle parti va tenuta in considerazione la scheda tipologica. E' consentita l'aggiunta di due finestre sul retro dell'edificio, una per piano in posizione centrale allineate con quelle esistenti. I serramenti devono rispondere alla descrizione presente nella relativa scheda tipologica. IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__ I cardini di collegamento degli scuri alla muratura sono corretti, è corretto anche il senso verticale delle tavole. A questi è stato applicato un impregnante troppo chiaro. Gli scuri hanno assunto negli ultimi anni, nel fronte principale, una colorazione più scura dovuta alla mancata manutenzione. I__ Se recuperati bisognerebbe applicarvi un impregnante più scuro, il colore deve essere sempre lo stesso di tutti gli elementi lignei presenti nell'edificio. Se sostituiti con altri nuovi devono seguire i requisiti delle scheda tipologica. BALCONI TERRAZZE E LOBIE E__Un balcone in calcestruzzo al primo piano. I__ Può essere conservato il balcone esistente e non è possibile aggiungerne di nuovi. E' consentito anche eliminarlo. Se viene eliminato può essere realizzata una lobia al secondo piano, seguendo le indicazioni presenti nella scheda tipologica.
Fronte nord-est, sono visibili nella parte centrale le numerose modifiche che sono state fatte nel corso degli anni.
PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__ All'esterno è presente un percorso pedonale ricoperto da erba. La soglia di ingresso è in pietra poco sporgente rispetto agli stipiti. I__E' consentito realizzare una pavimentazione in selciato. Deve essere recuperata la soglia di ingresso ristabilendo le sue caratteristiche originali. E' bene recuperare il muro e il cordolo in pietra che sostengono questo passaggio.
Porta di ingresso. Colore troppo chiaro. Finestra con davanzale in calcestruzzo lavorato con tecniche sconosciute alla tradizione, quello originale è stato probabilmente sostituito nell'ultimo secolo.
Balcone in calcestruzzo. Aggiunto dopo la costruzione dell'edificio.
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico SANT'ERASMO
Aerofotogrammetria
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio:residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO In origine l'edificio non occupava l'attuale superficie. Il Catasto Cessato indica un cambiamento di superficie di questo volume. L'edificio è stato costruito tra il 1812 e il 1886
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato interamente in muratura portante. Non si può affermare con certezza il materiale di architravi, spalle e stipiti in quanto sono stati intonacati. Al piano terra è stato applicato un intonaco a base cementizia assolutamente non conforme all'originale. Questo tipo di malta provoca oltre che un danno all'aspetto dell'edificio anche un danno fisico, in quanto aumenta il fronte di risalita capillare. Il fronte è rivestito con un intonaco a base cementizia e tinteggiato poi di grigio. I__ in caso di intervento l'edificio deve essere recuperato in ogni sua parte. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare una malta di calce addizionata ad inerti locali che gli devono conferire il tipico colore del luogo. COPERTURA E__ Il manto di copertura è in coppi. Anche l'orditura dovrebbe essere corretta, è però nascosta da un tavolato non conforme alla tradizione. I__In caso di intervento, rimuovere la parte della copertura sopra citata in modo da ottenere continuità con gli altri edifici. PORTE E__ Una porta di ingresso all'abitazione preceduta da due gradini sul fronte sud-ovest. Sul retro dell'edificio troviamo solo finestre. I__ In caso di sostituzione, attenersi a quanto indicato nella scheda tipologica.
Fronte sud-ovest
FINESTRE E__Architrave e stipiti sono probabilmente in pietra e sul fronte principale sono tinteggiati di bianco. Sul fronte nord-est sono presenti 6 finestre, la loro cornice è intonacata di bianco ma troppo sottile. I__ Possono essere mantenute le caratteristiche di queste finestre, se si intende modificare delle parti va tenuta in considerazione la scheda tipologica. E' consentita l'aggiunta di due finestre sul retro dell'edificio, una per piano in posizione centrale allineate con quelle esistenti.
RESIDENZA LINEARE
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LOBIE E__ Non presenti I__ E' consentito realizzare una lobia al piano più alto seguendo i requisiti presenti nella scheda tipologica. La lobia deve essere realizzata in continuità con quella dei 2 edifici confinanti. Non è consentito realizzare altri tipi di balconi. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__ All'esterno è presente un percorso pedonale con una pavimentazione in calcestruzzo. I__ La pavimentazione in calcestruzzo deve essere sostituita con una idonea. Recuperare il muro e il cordolo in pietra che sostengono questo passaggio.
Fronte nord-est.
Dettaglio di copertura. E' visibile il tavolato di rivestimento di colore bianco sconosciuto alla tradizione.
Fronte sud-ovest
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo Veneto SANT'ERASMO
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio realizzato tra il 1889 e gli anni '50. La data è deducibile dalle carte riportate e da fotografie.
Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato interamente in muratura portante. Secondo quanto riscontrato nelle mappe l'edificio è il più recente di tutta la schiera. E' stato applicato un intonaco a base cementizia assolutamente non conforme all'originale. Sul retro dell'edificio è stato applicato un intonaco di malta camentizia che gli conferisce il colore attuale grigio. I__ L'edificio deve essere intonacato con una malta di calce aerea addizionata ad inerti locali che gli devono conferire il colore tipico della zona. Il fronte di testa è trattato in 3 modi differenti, nel mezzo troviamo il colore originale, dato dall'applicazione di calce addizionata ad inerti del luogo. In caso di intervento vanno resi uniformi i 3 fronti. COPERTURA E__ Il manto di copertura è in tegole. L'orditura è corretta e anche il suo colore. I__Il manto di copertura deve essere sostituito con uno in coppi delle medesime caratteristiche di quello degli edifici vicini. APERTURE E__ E' presente una apertura nel sottotetto sul retro dell'edificio, allineata alla porta di ingresso. I__ L'apertura è da conservare con la possibilità di realizzarne un'altra delle medesime dimensioni, questa dovrà essere allineata alla finestra sottostante. PORTE E__ Due porte di ingresso. Una, sul fronte principale, è preceduta da un gradino, non è probabilmente la porta originale, mantiene però le caratteristiche essenziali: è a due battenti e ha un lucernario nella parte più alta. Questa porta, ha spalle e architrave lavorati con modanature, probabilmente in calcestruzzo. Sul retro dell'edificio è presente un'altra porta, realizzata in legno a fasce orizzontali. I__ Possono essere mantenute tali caratteristiche. In caso di sostituzione, attenersi a quanto indicato nella scheda tipologica.
Fronte sud-ovest
RESIDENZA LINEARE
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FINESTRE E__ Non si può dire con certezza di che materiale siano architravi, spalle e davanzali in quanto tinteggiati di bianco. Non sono presenti davanzali. I__ Devono essere mantenute le caratteristiche di queste finestre, se si intende modificarle va tenuta in considerazione la scheda tipologica. Non è consentito aprire nuove finestre sul fronte principale e nemmeno modificare le dimensioni di quelle attuali. E' consentito sul fronte nord-est aggiungere due nuove finestre, allineandole con le altre presenti. IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__ Gli scuri sono presenti solo al primo e al secondo piano. I__ Se recuperati bisognerebbe applicarvi un impregnante più scuro, il colore deve essere sempre lo stesso di tutti gli elementi lignei presenti nell'edificio. Se sostituiti con altri nuovi devono attenersi ai requisiti della scheda tipologica. Non è consentito aggiungere nuovi scuri al piano terra. E' bene recuperare o sostituire le inferiate tinteggiandole di nero. BALCONI TERRAZZE E LOBIE E__Non presenti I__E' consentito realizzare una lobia al piano più alto seguendo i requisiti presenti nella scheda tipologica. La lobia deve essere realizzata in continuità con quella dei 2 edifici confinanti. Non è consentito realizzare altri tipi di balconi.
Fronte nord-est.
PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__ All'esterno è presente un percorso pedonale con una pavimentazione in calcestruzzo. I__ La pavimentazione in calcestruzzo deve essere sostituita con un idonea. Recuperare il muro e il cordolo in pietra che sostengono questo passaggio.
Fotografia risalente algli anni '50
Copertura in tegole.
Porta di ingresso fronte principale e retro.
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo Veneto SANT'ERASMO
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: fienile Destinazione d'uso attuale: deposito e box auto EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio realizzato dopo il 1889.
Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURE E__ L'edifico è realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra e da mattoni recuperati da precedenti costruzioni. Gli architravi della costruzione sono in legno per quanto riguarda la porta del fienile e in calcestruzzo armato dove è stata inserita la porta per un garage. Come legante viene impiegata una malta a base di calce e inerti locali. Il materiale conferisce al fronte il tipico colore già citato nella scheda tipologica. Al piano terra, è stata utilizzata una malta cementizia (non idonea). I__ In caso di intervento è opportuno recuperare il più possibile questo edificio. E' bene rimuovere la malta cementizia dal piano terra, e sostituirla con altra idonea. Non è consentito intonacare l'estero in quanto devono essere preservate le caratteristiche dell'edificio rustico. In caso di variazione di destinazione d'uso è opportuno recuperare tutte le indicazioni presenti nelle scheda tipologiche. APERTURE E__ E' presente una sola apertura tipica dei fienili. Si trova sotto il tetto nel fronte rivolto a sud-ovest. I__ E' consentito aprire un'altra apertura sul lato opposto di quella già esistente. PORTE E__ Una porta metallica per il garage al piano terra e una in legno del vecchio fienile al piano superiore. I__In questi edifici non è consentito realizzare box per auto come è stato fatto in questo. In caso di intervento e variazione di destinazione d'uso, se si intende inserire una nuova porta al piano terra, deve essere fatto recuperando le caratteristiche delle porte delle vecchie stalle (relative a questa tipologia edilizia). La porta non deve essere centrale. Alla porta del fienile devono essere restituite le sue dimensioni originali.
Fronte sud-ovest
FINESTRE E__ Non esistenti I__E' possibile aprire nuove finestre facendo riferimento alla scheda tipologica relativa agli edifici rustici. Esse dovranno essere allineate agli elementi esistenti (porte e aperture).
EDIFICIO RUSTICO
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PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__ All'esterno è presente un percorso pedonale con una pavimentazione in calcestruzzo. I__ La pavimentazione in calcestruzzo deve essere sostituita con un idonea. Recuperare il muro e il cordolo in pietra che sostengono questo passaggio.
Fronte sud-est.
Apertura fienile fronte sud-ovest
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Lombardo Veneto SANT'ERASMO
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è stato realizzato dopo gli anni '50, la data è deducibile da una foto scattata in quegli anni.
Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURE IN PIETRA E__Gli architravi della costruzione sono in calcestruzzo armato. Come legante viene impiegata una malta a base di calce addizionata con sabbia e inerti locali. Questa ricopre inoltre parte della muratura in pietra conferendo all'edificio la tipica colorazione dovuta dalle materie prime presenti nella zona. Il piano più basso è stato rivestito recentemente con una malta cementizia, questo intervento altera l'omogeneità dell'edificio e si discosta dalla tradizione locale costruttiva. I__ La malta cementizia deve essere rimossa dal piano terra. Non è consentito intonacare l'estero in quanto devono essere preservate le caratteristiche dell'edificio rustico. E' consentito non sostituire gli architravi realizzati in calcestruzzo, questi dovranno essere però intonacati con una malta uguale a quella impiegata per le murature così che venga nascosto l'elemento in calcestruzzo per rendere omogeneo il prospetto. COPERTURA E__ L'orditura del tetto è costituita da 5 travi principali parallele alle linee di gronda, seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. Dalla fotografie si legge bene l'orditura del tetto e le relative sporgenze tra coppo-tavolato e tra tavolato-travetto, questo per proteggere tutta la struttura dalle intemperie. I__ Vedere Scheda Tipologica APERTURE E__ Quattro grandi aperture sotto il tetto che rendono riconoscibile il fienile. Sul fronte sud-ovest sono presenti 4 piccole feritoie alte e strette. Sui dui lati opposti è presente una identica feritoia per lato verso gli angoli rivolti a sud-ovest. I__ Sono da conservare le aperture presenti sotto il tetto. Esse potranno essere chiusi anche con nuovi serramenti (Scheda Tipologica).
Fronte sud-est
EDIFICIO RUSTICO
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FINESTRE E__ Al piano più basso, quello che ospitava la stalla, sono presenti due finestre che non riprendono però le caratteristiche presenti nella scheda tipologica. I__ Sostituire le due finestre con altre idonee, (telaio ed inferiate). Per quanto riguarda l'apertura di nuove finestre è consentito realizzarle delle stesse caratteristiche di quelle del piano terra e a queste allineate. Architravi, stipiti, spalle e davanzali di porte e finestre possono essere anche in calcestruzzo ma solo se poi intonacati con intonaco adatto (malta di calce addizionata ad inerti locali), ed applicato con la tecnica del rasapietra.
Fronte nord-ovest con aperture del fienile
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 scale esterne in pietra; 2 scale esterne in pietra; 3 porta di ingresso vecchia stalla; 4 dettaglio di copertura, sono ben visibili le sporgenze; 5 fronte sud-ovest piano terra, è visibile la parte intonacata a base cementizia; 6 fotografia risalente agli anni '50, è a questo decennio che si fa risalire il periodo di costruzione dell'edificio.
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Lombardo Veneto SANT'ERASMO
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: deposito EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio realizzato tra il 1889 e gli anni '30, la data è deducibile dalle carte e da una fotografia degli anni '30.
Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURE E__ L'edifico è realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra ben lavorati. Gli architravi della costruzione sono in legno per quanto riguarda il portone del fienile e in pietra per quanto riguarda porte e finestre della stalla. Come legante viene impiegata una malta a base di calce, utilizzata molto poco tanto da non essere percepita. Il fronte assume così una colorazione dettata dalla pietra locale. Al piano terra sono state applicate diverse malte. E' presente anche una malta cementizia. I__ E' bene rimuovere la malta cementizia. In caso di variazione di destinazione d'uso è opportuno recuperare tutte le indicazioni presenti nelle scheda tipologiche. COPERTURA E__ La copertura mantiene le caratteristiche generali già indicate nella Schede Tipologica. L'orditura del tetto è costituita da 5 travi principali parallele alle linee di gronda, seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. I canali di raccolta delle acque sono presenti soltanto sui due lati paralleli alle falde (in quanto sugli altri due sarebbero inutili perchè già i coppi provvedono allo scorrimento dell'acqua). Questi canali scaricano l'acqua piovana in una cisterna. I__ Vedi Scheda Tipologica. Il tavolato di supporto al manto di copertura è stato recentemente sostituito. Questo è di colore troppo chiaro. I coppi visibili dal timpano sono protetti da una lamiera non conforme alla tradizione. Tutte le parti in lamiera sono troppo chiare, devono essere sostituite con altre in rame o verniciate con un colore che riprenda questo materiale.
Vista da nord
APERTURE E__ Due aperture tipiche dei fienili. Si trovano sotto il tetto nel fronte rivolto a sud-ovest. I__ E' consentito aprire altre 2 aperture sul lato opposto di quelle già esistenti, queste devono avere uguali dimensioni e posizione.
EDIFICIO RUSTICO
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PORTE E__Una porta per il fienile con architrave ligneo. Una per la stalla al piano terra con architrave e sordino in pietra. I__ Vedi scheda tipologica. FINESTRE E__ Due finestre al piano terra, sono state modificate e non mostrano più le loro caratteristiche. I__ Ripristinare le finestre secondo le loro caratteristiche originali tenendo in considerazione i requisiti della scheda tipologica. Per quanto riguarda l'apertura di nuove finestre è consentito realizzarle delle stesse caratteristiche e dimensioni di quelle del piano terra e allineate a queste e alla porta. SCALE E__ Dei gradini conducono al livello superiore, questi sono realizzati in pietra e calcestruzzo. I__ Recuperare i vecchi gradini come erano prima dell'aggiunta del calcestruzzo.
Vista da sud
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 fronte ovest, è ben visibile la parte intonacata con malta a base cementizia, questa deve essere eliminata; 2 fronte nord-ovest; 3 dettaglio di copertura, il tavolato sostituito recentemente è troppo chiaro; 4 fotografia scattata negli anni '30.
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA ISOLATA
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Confini nuova parrocchia 1889
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza con annessa piccola stalla Destinazione d'uso attuale: residenza SANT'ERASMO Aerofotogrammetria
EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio realizzato verso fine '800 inizio '900.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Non si può affermare con certezza il materiale di architravi, spalle e stipiti in quanto sono stati intonacati. Questi sono stati sostituiti con le cornici in calcestruzzo. Alla base è stato realizzato un intonaco con inerti più grossi di colore grigio estraneo alla tradizione. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato in ogni sua parte. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare una colorazione uguale a quella esistente che riprende quella originaria. L'intonaco realizzato alla base dell'edificio deve essere eliminato mantenendo un intonaco uniforme su tutto l'edificio. COPERTURA E__ La copertura è a padiglione a 4 falde. Essa è stata di recente rifatta senza tenere in considerazione le sue caratteristiche tradizionali: -le sporgenze sono troppo elevate; -lo spessore di gronda non è conforme con l'originale, il suo spessore elevato è dato dalla presenza di isolante e di un'intercapedine areata; -i travetti contribuiscono ad aumentare lo spessore di gronda perchè terminano con un taglio verticale, questi dovranno riprendere le caratteristiche dell'architettura vernacolare del luogo; -il manto di copertura è realizzato in coppi, questi hanno però una colorazione troppo chiara e uniforme; -sono presenti 2 abbaini estranei alle tecnologie costruttive del luogo; -è presente una terrazza apertura tra i due abbaini, questa è consentito mantenerla perchè non altera la percezione dell'edificio. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella scheda tipologica.
Fronte nord-ovest
PORTE E__Sono presenti quattro accessi, uno sul fronte sud-ovest uno sul fronte nord-ovest e due sul fronte nord-est al piano terra e al primo piano. Probabilmente in origine l'ingresso era solo uno per la residenza e uno per la stalla e eventuali locali accessori. Non è stato comunque alterato molto l'edificio. Le porte non sono adeguate. I__ In caso di sostituzione le porte devono essere sostituite con altre con caratteristiche conformi ai requisiti presenti nella scheda tipologica.
RESIDENZA ISOLATA
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FINESTRE E__Nella recente ristrutturazione sono state mantenute le dimensioni delle finestre precedenti. Nel sottotetto sono state ingrandite le aperture originali per far fronte ad un innalzamento della copertura. Stipiti, architravi e davanzali sono stati sostituiti con altri in calcestruzzo troppo sporgenti. I__ Possono essere mantenute le caratteristiche di queste finestre, se si intende modificare delle parti va tenuta in considerazione la scheda tipologica. IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__Gli scuri sono stati realizzati di recente, è corretto l'utilizzo di assi verticali. I cardini di collegamento alla muratura sono sbagliati, devono essere orizzontali come riportato nella scheda tipologica. I__Deve essere applicato un impregnante più scuro a tutti gli scuri e alle porte (tutti gli elementi lignei dell'edificio devono avere uguale colorazione). Se sostituiti con altri nuovi devono seguire i requisiti delle scheda tipologica. BALCONI E__E' presente un balcone in calcestruzzo al primo piano. I__Il balcone deve essere conservato in quanto caratteristico di questa tipologia di edificio. Non è consentito aggiungere altri balconi.
Fronte sud-est
PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__E' stata realizzata una pavimentazione in blocchi prefabbricati in calcestruzzo per realizzare una piazza per poter parcheggiare l'automobile, il tratto di strada (Via Mercatorum) che porta all'edificio è pavimentato con ghiaia. All'ingresso dell'abitazione è stato realizzata una pavimentazione in calcestruzzo. I__Non è consentito realizzare una pavimentazione in calcestruzzo, ancora più grave è averlo fatto su quello che è il vecchio percorso della Via Mercatorum. La pavimentazione deve quindi essere sostituita con una idonea. Vedi scheda tipologica. COMIGNOLI E__Sono realizzati in mattoni correttamente, quello posto più a nord è troppo grande.
Fronte nord-est
Comignoli
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Confini nuova parrocchia 1889
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza SANT'ERASMO Aerofotogrammetria
EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Realizzato tra il 1889 e il 1930. La datazione è dedotta da vecchie carte e da un'immagine scattata negli anni '30 riportata nella pagina seguente.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ L'edifico è realizzato interamente in muratura portante. L'intonaco originale è stato sostituito con quello visibile oggi non idoneo. I__ Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare una malta di calce addizionata ad inerti locali applicata poi con la tecnica del rasapietra, questo per ridare all'edificio la sua colorazione e superficie originale.. L'intonaco deve essere uniforme su tutto l'edificio. COPERTURA E__ La copertura è 2 falde. E' stata recentemente rifatta con sporgenze troppo elevate. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella scheda tipologica. IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__Gli scuri riprendono le caratteristiche di quelli originali, devono quindi essere recuperati. I__Attenersi alle caratteristiche elencate nella scheda tipologica relativa agli edifici isolati. BALCONI E__Non esistenti. I__E' possibile realizzare una lobia al piano più alto del fronte sud-ovest che riprenda le caratteristiche indicate nella scheda tipologica relativa alle residenze lineari.
Fronte sud-est
PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__Il fronte nord-est affaccia sulla Viua Mercatorum, è stata realizzata un intercapedine che separa l'edificio dalla strada. I__Deve essere integrata la copertura dell'intercapedine con la pavimentazione della strada. E' presente una pavimentazione in asfalto che taglia anche il percorso pedonale, questa deve essere sostituita con una pavimentazione idonea.
RESIDENZA ISOLATA
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NOTE L'edificio è classificato come residenza isolata. Nasce però con un fronte cieco e con una copertura a due falde. L'edificio si può sviluppare quindi linearmente , aumentandone la sua volumetria o realizzando altri nuovi edifici che mantengano il fronte sul percorso pedonale esistente (Via Mercatorum). Gli edifici possono essere realizzati anche come tante residenze isolate, è però necessario mantenere il fronte sul percorso pedonale. Questi nuovi edifici dovranno essere realizzati da progettisti competenti in ambito paesaggistico e architettonico e dovranno inserirsi nel paesaggio con la stessa armonia degli edifici storici ben conservati.
Fronte nord-est e nord-ovest
1
2
Le immagini sopra riportate indicano: 1 percorso esterno all'edificio, non è consentito utilizzare pavimentazioni in bitume; 2 dettaglio di una finestra, sono ancora visibile le caratteristiche tradizionali tra cui davanzale e scuri; 3 fotografia scattata negli anni '30.
3
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile
Aerofotogrammetria
EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è successivo al 1886 (Catasto Cessato). Lo troviamo rappresentato in una carta non datata, si deduce però che sia stata stata fatta nei primi decenni del 1900. All'interno del fienile è stata incisa una data riportante l'anno 1925, l'edificio è molto probabile risalga a questo periodo.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURE E__Gli architravi della costruzione sono in calcestruzzo. Come legante viene impiegata una malta a base di calce e inerti locali per quanto riguarda i muri più vecchi. Negli interventi più recenti è stata usata una malta a base cementizia. I__ E' bene sostituire la malta cementizia con altra delle stesse caratteristiche di quella originale. E' consentito mantenere gli architravi in calcestruzzo, questi potranno essere intonacati con un intonaco a base di calce e inerti locali che gli conferisca la colorazione dell'edificio. COPERTURA E__La copertura mantiene le caratteristiche generali già indicate nella Schede Tipologica. L'orditura del tetto è costituita da 5 travi principali parallele alle linee di gronda, seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. Gronde e lattonerie non sono presenti. I__ Vedi Scheda tipologica. In caso di intervento è consentito aggiungere in copertura 2 canali di gronda con relativi pluviali, in rame o in metallo verniciati di scuro (dello stesso colore del rame).
Fronte sud-ovest
APERTURE E__Le tipiche aperture che permettono di riconoscere un fienile si trovano nel fronte sud-ovest appena sotto alla copertura, esse sono ben visibili nelle fotografie. Sul retro non sono presenti. Ci sono inoltre 5 feritoie sul fronte sud-ovest che aumentano la presenza di luce e il circolo d'aria in quello che era il fienile. I__Devono essere conservati tutti questi elementi, in caso di cambiamento di destinazione d'uso è consentito eliminare le piccole aperture presenti nel fronte sud-ovest, sostituendole però con finestre idonee. Le due grandi aperture presenti nel sottotetto possono essere ripetute delle stesse dimensioni nel fronte opposto.
EDIFICIO RUSTICO
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PORTE E__Il portone del fienile si trova sul fronte nord-est. Sul fronte Nord-ovest e sud-est sono presenti 2 porte. Verso nord-ovest esisteva già probabilmente la porta di quella che era la stalla, nel fronte sud-est è stata aggiunta una porta per permettere l'accesso al nuovo giardino. Le nuovo porte non hanno tenuto in considerazione le caratteristiche tradizionali. I__ In caso di intervento è bene recuperare le caratteristiche delle porte descritte nella relativa scheda tipologica. FINESTRE E__E' presente una finestra nel fronte sud-ovest, al piano terra in posizione centrale. I__ La finestra è insolita per la sua posizione, non è stata aggiunta di recente perchè è visibile anche nella fotografia risalente agli anni '30. E' stata però modificata con l'aggiunta di un davanzale e di uno scuro. In caso di intervento, come regola generale le finestre vengono realizzate sui fronti dove ne esistono già, è possibile realizzarne due per piano sul fronte sud-ovest anche chiudendo quella esistente. Queste nuove finestre devono però rispondere ai requisiti presenti nella relativa scheda tipologica. E' bene realizzare due nuove finestre per ogni piano allineate alle 2 grandi aperture del fienile già presenti su questo fronte.
Fronte sud-ovest
1
2
3
4
Le immagini sopra riportate indicano: 1 Finestra rivolata a sud-ovest, non sono consentiti elementi oscuranti su questa tipologia di edifici, è stato aggiunto un davanzale (elemento sconosciuto alla tradizione), gli stipiti e l'architrave sono stati intonacati con una malta cementizia (anche qui materiale e tecnica sconosciuti alla tradizione costruttiva). 2 Portone fienile; 3 All'ingresso del fienile è indicata la data 1925 alla quale si fa risalire l'anno di costruzione dell'edificio. 4 Fotografia risalente agli anni '30.
SCHEDA NORMATIVA
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RESIDENZA ISOLATA
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1797-1814). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato interamente in muratura portante, costituita da blocchi di pietra. Architravi, spalle e stipiti sono in pietra e in calcestruzzo quelli più recenti. L'edificio è rifinito con un intonaco a base di calce. Il fronte nord-est non è mai stato intonacato, sono visibili qui diverse malte, nell'ultimo piano è stata applicata una malta cementizia. I__Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare un intonaco uguale a quello originario (con malta di calce). In caso di intervento architravi, stipiti e davanzali devono rispettare i requisiti presenti nella scheda tipologica. La malta a base cementizia presente nel fronte nord-est deve essere sostituita con altra idonea, ovvero malta di calce addizionata ad inerti locali. COPERTURA E__ Essa è stata però di recente rifatta senza tenere in considerazione le sue caratteristiche tradizionali: -il manto di copertura è in tegole; -sono presenti elementi in lamiera per proteggere le travi; -le sporgenze sono troppo elevate; La sporgenza elevata verso nord-ovest è consentita se presenti lobie. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica. FINESTRE E__I davanzali sono stati sostituiti con altri in calcestruzzo ma con sporgenze contenute e dimensioni corrette. La finestra del terzo piano ha un davanzale in pietra probabilmente recuperato, sono però sbagliati stipiti e architrave, troppo grossi e sporgenti e in calcestruzzo. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica.
Fronte sud-ovest
IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__Sono presenti ancora gli scuri tradizionali con cardine inclinato a 45 gradi. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica. Devono essere collegati alla muratura con elementi uguali a quelli attuali. Agli scuri dovrà inoltre essere applicato un impregnante scuro che riprenda il colore del legno in copertura.
RESIDENZA LINEARE
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BALCONI E__ E' stato aggiunto un balcone sul fronte sud-ovest. I__ Non è consentito realizzare balconi in calcestruzzo su edifici così vecchi. E' possibile invece realizzare al primo e al secondo piano una lobia che rispetti le caratteristiche indicate nella scheda tipologica, il colore dovrà essere uguale a quello degli elementi lignei della copertura.
Fronte nord-est
1
2
3
4
Le immagini sopra riportate indicano: 1 dettaglio copertura in tegole (sostituire con una idonea), è visibile anche un recente intervento eseguito con malta cementizia, questa deve essere sostituita; 2 finestra recentemente modificata, è stato recuperato correttamente il davanzale, stipiti e architrave sono stati sostituiti con elementi in calcestruzzo troppo sporgenti; 3 finestra realizzata correttamente, il davanzale non è troppo largo e sporgente, stipiti e architrave sono a raso muro; 4 fotografia scattata negli anni '30.
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza con annessa piccola stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: residenza
Aerofotogrammetria
EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1797-1814). Come ci mostra anche la fotografia risalente agli anni '30, l'edificio prima era più piccolo ed era affiancato ad una stalla (quest'ultima indicata già nel Catasto Cessato del 1886). Negli ultimi cinquant'anni l'edificio e la stalla sono stati rifatti.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__Architravi, spalle e stipiti sono probabilmente in calcestruzzo, troppo sporgenti. L'edificio è stato rifinito con un intonaco a base cementizia non tinteggiato che gli conferisce l'attuale colore grigio estraneo al contesto. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato, anche se è stato alterato molto gli si può restituire parte del suo aspetto originale. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, dovrà però essere conferita un colorazione e una superficie che riprendano l'uso di malta di calce addizionata ad inerti locali applicata con la tecnica del rasapietra. Architravi, stipiti e davanzali devono rispettare i requisiti presenti nella scheda tipologica. COPERTURA E__ Essa è stata recentemente rifatta senza tenere in considerazione le sue caratteristiche tradizionali: -il manto di copertura è in tegole; -sono presenti elementi in lamiera per proteggere le travi; -le sporgenze sono troppo elevate; -l'elemento di protezione in lamiera posto sul timpano altera la percezione dello spessore di gronda; -la colorazione del legno è corretta. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica. Il manto di copertura dovrà essere in coppi (delle stesse caratteristiche e colore di quelli tradizionali. PORTE E__ Sono state di recente rifatte senza tenere in considerazione le caratteristiche tradizionali. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, comprese anche soglie, architravi e stipiti. Fronte nord-ovest
EDIFICIO LINEARE
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FINESTRE E__ Sono state alterate le dimensioni originali, il serramento è accettabile in quanto conserva il colore originale ed è in legno. I__ In caso di rifacimento o recupero devono essere rispettate le indicazioni indicate nella scheda tipologica. IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__Gli scuri sono stati realizzati di recente, è corretto l'utilizzo di assi verticali. I cardini di collegamento alla muratura sono corretti ma troppo lunghi. I__La colorazione è corretta, ogni finestra deve avere due scuri e non uno. BALCONI E__ Sono stati aggiunti tre balconi sul fronte sud-ovest. All'ultimo piano è stata realizzata anche una loggia e un balcone continua sul fronte sud-est. I__Tutti questi elementi sono stati realizzati senza tenere in considerazione le caratteristiche originali dell'edificio. Per quanto riguarda l'aggiunta o la sostituzione di elementi sporgenti fare riferimento alla scheda tipologica. Le logge sono sconosciute alla tradizione e soprattutto non è consentito realizzarle in un angolo.
Fronte sud-ovest
Passaggio antica Via Mercatorum
Foto anni '30
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SCHEDA NORMATIVA RUSTICO
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto Napoleonico l i
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: deposito EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è successivo al 1886 (Catasto Cessato). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ L'edifico ha subito pesanti modifiche che lo rendono difficile da recuperare. E' realizzato interamente in muratura portante. Architravi, spalle e stipiti sono intonacati, visto il periodo di realizzazione dell'edificio sono molto probabilmente in pietra o se sostituite nell'ultimo secolo in calcestruzzo. L'edificio è stato rifinito con un intonaco a base cementizia tinteggiato poi di bianco. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare un intonaco di malta di calce realizzata con inerti del luogo e applicata con la tecnica del rasapietra. Se è possibile si può anche eliminare tutto l'intonaco presente per evidenziare le pietre della muratura, in questo caso dovranno essere rispettate tutte le indicazioni presenti nella scheda tipologica relativa agli edifici rustici Dovranno essere inoltre intonacati gli angoli (che presentano un'enfatizzazione della pietra non consentita). NOTA In epoca più recente è stato costruito al suo fianco un volume più basso con funzione di box per auto e magazzino, il nuovo corpo di fabbrica è stato aggiunto senza rispettare la tradizione. Basterebbe modificare la copertura, sostituendola con una a due falde, per integrarlo con l'intera schiera. E' inoltre consentito elevarlo fino a raggiungere l'altezza dell'edificio adiacente. COPERTURA E__ La copertura è stata rifatta senza rispettare le sporgenze originali dell'edificio, il manto di copertura in coppi è stato sostituito con uno in tegole. E' stata aggiunta una lamiera metallica sul fronte del timpano che altera la percezione dello spessore di gronda. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica. Il manto di copertura deve essere sostituito con uno idoneo.
Fronte sud-ovest
APERTURE E__Nel sottotetto sono vivibili ancora le aperture tipiche del fienile, sono state però alterate e rimpicciolite. I__ Queste aperture sono da recuperare ristabilendo le misure originali. Possono essere chiuse con serramenti che riprendano lo spessore e il colore di quelli delle finestre. I vetri devono essere trasparenti non colorati. In caso di intervento possono essere aperte sul fronte nord-est, aperture uguali a quelle del fronte sud-ovest.
EDIFICIO RUSTICO
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PORTE E__ E' stata rifatta tenendo in considerazione le caratteristiche tradizionali. I__ La porta del fronte sud-ovest, riprende infatti quella originaria della stalla, anche la chiusura con il tipico serramento è corretta. FINESTRE E__ Al piano terra sono state sostituite con altre non idonee, sono però leggibili le dimensioni originali delle finestre. Al piano primo sono state realizzate e poi chiuse tre finestre correttamente allineate con quelle del piano terra. I__ In caso di intervento devono essere rispettati i requisiti descritti nella scheda tipologica relativa agli edifici rustici. Possono essere aperte le tre finestre del piano primo (sempre rispettando dimensioni e caratteristiche indicate nella scheda tipologica). IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__Sono stati aggiunti due scuri a una finestra del piano terra. I__In caso di intervento di recupero questi due elementi devono essere eliminati. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__E' stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo. I__Vedi scheda tipologica.
Vista da sud
RECINZIONI E__E' stato recintato tutto il terreno di pertinenza all'edificio, compresso anche quello a sud-ovest. I__Questa recinzione è stata realizzata per il semplice scopo di delimitare una proprietà, deve quindi essere eliminata.
1
2
Le immagini sopra riportate indicano: 1 la finestra è stata modificata alterando dimensioni e componenti costruttive, deve essere recuperata facendo riferimento alla scheda tipologica relativa agli edifici rustici; 2 porta di ingresso realizzata secondo le tecniche tradizionali ben recuperata. Entrambe le immagini mostrano la presenza di una zoccolatura (elemento sconosciuto a questa tipologia di edificio) realizzato con lastre in porfido. Questo elemento deve essere eliminato.
Confronti tra una fotografia degli anni '50 e una attuale
Vista da nord e da sud del nuovo volume
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto Napoleonico l i
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1797-1814). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ L'edifico ha subito pesanti modifiche che lo rendono difficile da recuperare. E' realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi, spalle e stipiti sono intonacati, probabilmente sono in pietra vista l'età dell'edificio. L'edificio è stato rifinito con un intonaco a base cementizia tinteggiato poi di bianco. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare un intonaco uguale a quello originario, ovvero malta di calce realizzata con inerti del luogo. In caso si voglia semplicemente ritinteggiarlo, dovrà essergli applicata una colorazione che richiami l'intonaco originario. In qualunque caso di intervento dovranno essere inoltre intonacati gli angoli (che presentano un'enfatizzazione della pietra non consentita). COPERTURA E__ La copertura è stata rifatta senza rispettare le sporgenze originali dell'edificio, il manto di copertura in coppi è stato sostituito con quello in tegole. E' stata aggiunta una lamiera metallica sul fronte del timpano che altera la percezione dello spessore di gronda. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica. PORTE E__ L'unica porta di ingresso è stato rifatta senza tenere in considerazione le caratteristiche tradizionali. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, comprese anche soglie, architravi e stipiti. L'edificio dovrà riprendere le caratteristiche tipiche del luogo.
Fronte sud-ovest
IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__Gli scuri sono stati realizzati di recente, è corretto l'utilizzo di assi verticali, ma non lo è il colore inoltre i cardini sono a "elle". Sul fronte nord-est è stata inserita un'inferiata decorata. I__Gli scuri devono essere verniciati di marrone scuro e devono essere sostituiti i cardini con altri lineari. Le inferiate devono essere come indicato nella scheda tipologica.
RESIDENZA LINEARE
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BALCONI E__Sono stati aggiunti due balconi sul fronte sud-est e due sul lato sud-ovest. I__Questi due elementi sono stati realizzati senza tenere in considerazione le caratteristiche originali dell'edificio. E' consentito sostituirli con due lobie. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__E' stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo. I__Vedi scheda tipologica. RECINZIONI E__E' stato recintato tutto il terreno di pertinenza all'edificio, compreso anche quello a sud-ovest. I__Questa recinzione è stata realizzata per il semplice scopo di delimitare una proprietà, deve quindi essere eliminata.
Fronte sud-ovest
1
2
3
Le immagini sopra riportate indicano: 1 scuri pitturati di bianco e collegati alla muratura con elementi dalle caratteristiche sconosciute alla tradizione locale. Questi scuri possono essere recuperati facendo riferimento alle indicazioni presenti nella scheda tipologica; 2 non è consentito l'utilizzo di inferiate diverse da quelle indicate nella scheda tipologica, inoltre il serramento deve essere marrone scuro; 3 l'immagine mostra il fondo posto a nord dell'edificio che è stato recintato. La recinzione è stata fatta solo per delimitare una proprietà privata, deve quindi essere eliminata in quanto non persiste un bisogno fondato.
Fronte nord-est
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico l i
Catasto Lombardo b d Veneto
C C Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza
Aerofotogrammetria
EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1797-1814). La superficie che oggi occupa era occupata da un altro volume. La parte sporgente rispetto al fronte degli altri edifici è più recente perchè le carte storiche riportano un fronte continuo.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ E' realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi, spalle e stipiti sono intonacati, probabilmente sono in pietra vista l'età dell'edificio. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare un intonaco uguale a quello originario, ovvero malta di calce realizzata con inerti del luogo applicata con la tecnica del rasapietra. COPERTURA E__ La copertura è stata rifatta senza rispettare le sporgenze originali dell'edificio, il manto di copertura in coppi è stato sostituito con quello in tegole. E' stata aggiunta una lamiera metallica sul fronte del timpano che altera la percezione dello spessore di gronda. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica. PORTE E__ La porta di ingresso sul lato sud-ovest è stata pitturata con un colore troppo chiaro. Sotto il passaggio pedonale troviamo una porta che mantiene le sue caratteristiche originali. Sul fronte nord-est è stata realizzata invece una nuova porta. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, comprese anche soglie, architravi e stipiti. FINESTRE E__Sono state sostituite con altre con serramento a unico battente e di colore troppo chiaro, inoltre non non sono uniformi su tutto l'edificio ma ci sono almeno tre tipologie diverse di serramento. Sono stati aggiunti dei davanzali in calcestruzzo troppo sporgenti. I__In caso di intervento devono essere rispettate i requisiti descritti nella scheda tipologica. Fronte sud-ovest
RESIDENZA LINEARE
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IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__Gli scuri sono stati sostituiti, ve ne sono di due tipologie differenti, gli scuri possono essere considerati corretti perchè di colore è scuro, le persiane non sono accettabili. I__L'edificio deve avere una tipologia di scuri uguale per tutte le finestre e che rispetti i requisiti elencati nella scheda tipologica. Le inferiate devono essere come indicato nella scheda tipologica. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__E' stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo. I__Vedi scheda tipologica.
Fronte sud-ovest
1
2
3
4
Le immagini sopra riportate indicano: 1 porta di ingresso realizzata seguendo le tecniche costruttive del luogo, la colorazione è però troppo chiara e deve quindi essere sostituita; 2 non è consentito l'utilizzo elementi oscuranti di questo tipo; 3 l'immagine mostra il solaio ligneo posto sopra il passaggio pedonale, deve essere recuperato e conservato. Se non è possibile recuperarlo deve essere rifatto utilizzando la stessa tecnica costruttiva, è consentito utilizzare essenze diverse da quella attuale, dovrà essere quindi applicato un impregnante che gli conferisca una colorazione scura che riprenda quella attuale; 4 pavimentazione in selciato da conservare e recuperare.
Fronte nord-est
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA IRRECUPERABILE
Catasto Napoleonico l i
Catasto Lombardo b d Veneto
C C Catasto Cessato
EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è stato realizzato in un periodo compreso tra il 1812 (Catasto Lombardo Veneto) e il 1886 (Catasto Cessato). E' stato eseguito, dopo gli anni '50 un intervento di recupero che gli ha conferito l'aspetto attuale. L'edifico ha subito pesanti modifiche che lo rendono ora estraneo al contesto, e irriconoscibile rispetto al suo aspetto originario. Aerofotogrammetria
E' molto difficile recuperarlo. In caso lo si volesse fare devono essere tenute in considerazione le caratteristiche descritte nella scheda tipologica relativa agli edifici residenziali in linea. Anche il piano terra dovrà essere adibito a residenza. E' consentito anche demolire l'edificio. La sua ricostruzione deve occupare la stessa superficie dell'edificio attuale, questo potrà essere alto come l'edificio residenziale posto al suo fianco. In caso di ricostruzione dovranno essere rispettati anche i seguenti criteri: -deve occupare la stessa superficie; -deve essere alto come l'edificio residenziale posto al suo fianco; -anche il piano terra deve essere adibito a residenza; -deve essere rispettata la scheda tipologica relativa agli edifici residenziali in linea per quanto riguarda il punto relativo ai percorsi e pavimentazioni e alle recinzioni. -il nuovo edificio dovrà essere realizzato secondo le tecniche costruttive tradizionali, solo se ritenute migliorative potranno esserne introdotte di nuove.
Fronte sud-ovest
RESIDENZA LINEARE
97
Fronte nord-est
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Napoleonico l i
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è indicato nel Catasto Napoleonico, è quindi precedente al 1800. Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ E' realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi, spalle e stipiti sono in pietra e in legno quelli delle porte dei fienili. La muratura è assemblata con una malta a base di calce e inerti locali che gli conferisce il caratteristico colore del luogo. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato e consolidato anche dal punto di vista strutturale in quanto è ben visibile sul fronte sud-ovest un cedimento della parete verso l'interno. L'edificio recuperato dovrà comunque conservare il suo carattere rustico rispettando i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica. Dovranno essere eliminate le malte cementizie e sostituite con altre di calce addizionate ad inerti locali. COPERTURA E__La copertura mantiene le caratteristiche generali già indicate nella Schede Tipologica. L'orditura del tetto è costituita da 5 travi principali parallele alle linee di gronda, seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. I canali di raccolta delle acque sono presenti soltanto sui due lati paralleli alle falde (in quanto sugli altri due sarebbero inutili perchè già i coppi provvedono allo scorrimento dell'acqua). Dalle fotografie si legge bene l'orditura del tetto e le relative sporgenze. I__ Vedi Scheda Tipologica APERTURE E__Nel fronte sud-est è ancora visibile una delle vecchie aperture del fienile, queste sono state chiuse quando è stato costruito l'edificio sul fianco sud-est della stalla. I__ Queste aperture sono da recuperare ristabilendo i caratteri originari. L'apertura sul fronte sud-est probabilmente era stata ingrandita per far fronte alla chiusura delle altre (chiuse per la costruzione del nuovo edificio residenziale), in epoca più recente è stata chiusa con mattoni e calcestruzzo, la parte realizzata in calcestruzzo e quella in mattoni devono essere eliminate.
Fronte sud-ovest
PORTE E__La porta della stalla sul fronte sud-ovest è stata verniciata con un colore grigio chiaro. Le porte del fienile mantengono le caratteristiche tradizionali.
EDIFICIO RUSTICO
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I__ E' ritenuta accettabile la colorazione grigia della porta della stalla in quanto riprende quella del legno deteriorato dagli agenti atmosferici, è consigliato applicare una pittura più scura: grigio scuro o marrone scuro. SCALE E__Le scale esterne sono realizzate in pietra. Sono state però rinforzate con l'uso del calcestruzzo. I__Le scale devono essere recuperate. La parte in calcestruzzo deve essere rimossa e devono essere recuperate con le tecniche di costruzione tradizionali. Se si intende aggiungere un parapetto deve rispondere alla descrizione fatta nella scheda tipologica. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__E' stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo e asfalto. I__La parte asfalta che deve permettere il passaggio carrabile può essere pavimentata con una pavimentazione in acciottolato, la parte pedonale e la piazza a ovest dell'edificio devono essere pavimentate seguendo quanto indicato nella relativa scheda tipologica mantenendo quindi il carattere rustico del luogo.
Vista da sud
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 stalla del fienile (fronte nord-est); 2 fronte nord-est, non sono consentite le protezioni in testa alle travi di copertura; 3 porta e finestra stalla (fronte sud-ovest), la porta deve avere una colorazione grigio scuro o marrone scuro; 4 scale di ingresso al fienile (fronte nord-ovest), devono essere recuperate eliminando la parte in calcestruzzo; 5 l'immagine mostra il cedimento strutturale del fronte sud-ovest; 6 porta di ingresso stalla (fronte nord-ovest), deve essere recuperata con anche il sordino posto sopra l'architrave. Nell'immagine è visibile anche una struttura accessoria chiusa da una rete metallica, la rete deve essere sostituita con una di colore idoneo (grigio scuro, nero o marrone scuro).
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Napoleonico l i
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: deposito e box auto EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è rappresentato a partire dal Catasto Cessato (1886). E' stato realizzato in un periodo compreso tra il 1812 (Catasto Lombardo Veneto) e il 1886. Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURE IN PIETRA E__Gli architravi della costruzione sono in pietra, e in legno per la porta del fienile. Come legante viene impiegata una malta a base di calce addizionata con inerti locali. Questa ricopre inoltre parte della muratura in pietra conferendo all'edificio la tipica colorazione dovuta dalle materie prime presenti nella zona. Più di metà del fronte sud è stato tinteggiato di grigio, e sono presenti numerose parti modificate con malte cementizie. I__ In caso di intervento è opportuno recuperare il più possibile questo edificio. E' bene rimuovere la malta cementizia presente e la tinteggiatura grigia. Non è consentito intonacare l'esterno in quanto devono essere preservate le caratteristiche dell'edificio rustico. COPERTURA E__La copertura mantiene le caratteristiche generali già indicate nella Schede Tipologica. Il tetto è stato rifatto di recente senza rispettare le sporgenze, non sono state sostituite tutte le vecchie travi, le due travi di gronda sono ancora visibili, e da queste si possono dedurre le vecchie sporgenze (rispondenti a quelle indicate nella scheda tipologica). I__ Vedi Scheda Tipologica. In caso di intervento di recupero la copertura deve essere rifatta rispettando le sporgenze originarie dell'edificio. Devono essere eliminati gli elementi di protezione posti in testa alle travi. Per proteggere la porta di ingresso del fienile è stata realizzata una tettoia in legno con manto di copertura in coppi. Questa è da conservare e recuperare.
Fronte sud e est
APERTURE E__Sono presenti tre grandi aperture sotto il tetto sul fronte nord e due sul fronte sud, queste rendono riconoscibile il fienile. Troviamo poi le piccole aperture alte e strette tipiche dei fienili. I__ Sono da conservare le aperture presenti sotto il tetto, quelle sul fronte sud possono essere ingrandite nella loro altezza. Esse potranno essere chiuse anche con nuovi serramenti (Scheda Tipologica). Possono non essere preservate (in caso di cambiamento di funzione dell'edificio) le piccole aperture strette e alte. Potranno essere quindi aperte finestre che mantengano una logica compositiva con quelle presenti al piano più basso esse non dovranno però superare le dimensioni di quelle tipiche degli edifici rurali.
EDIFICIO RUSTICO
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FINESTRE E__Al piano piÚ basso, quello che ospitava la stalla, sono presenti due finestre che non riprendono però le caratteristiche presenti nella scheda tipologica. I__ Sostituire le due finestre con altre idonee, (telaio ed inferiate). A queste e alla porta dovranno essere allineate le nuove finestre. Le nuove finestre dovranno rispondere ai requisiti presenti nella scheda tipologica.
Vista da nord
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 tettoia (fronte est); 2 porta di ingresso stalla (fronte est); 3 portone di ingresso fienile; 4 vecchia pavimentazione in selciato modificata di recente, deve essere recuperata.
Confronti tra una fotografia degli anni '30 e una attuale
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Vista da ovest
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA ISOLATA
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto Napoleonico
Catasto Cessato
Catasto sconosciuto
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza
Aerofotogrammetria
EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è successivo al 1886 (Catasto Cessato). Lo troviamo rappresentato in una carta non datata, si deduce sia risalente ai primi decenni del 1900. L'edificio è presente in un'immagine storica degli anni '30. E' stato quindi costruito tra il 1889 e il 1930.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ L'edifico ha subito pesanti modifiche che lo rendono ora estraneo al contesto. E' realizzato interamente in muratura portante. Sul lato sud-ovest è stato aggiunto un volume sporgente rispetto a quella che era la regolarità dell'edificio originale. Architravi, spalle e stipiti sono intonacati e rivestiti con un materiale lapideo estraneo alla tradizione. L'edificio è stato rifinito con un intonaco a base cementizia e per una parte sono stati usati inerti grossi, è stato poi tinteggiato di bianco. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato, anche se è stato alterato molto gli si può restituire parte del suo aspetto originale. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare un intonaco che presenti una colorazione e una superficie che si avvicinino all'intonaco tradizionale (malta di calce addizionata ad inerti locali). COPERTURA E__ Come è visibile nell'immagine d'epoca, l'edificio aveva una copertura a padiglione a 4 falde. Sono state realizzate 2 coperture diverse. Il tetto è realizzato in calcestruzzo armato. Il manto di copertura è in tegole in entrambi i tetti. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica. La copertura dovrà essere realizzata come elemento unificante di tutto l'edificio. PORTE E__ Sono state di recente rifatte senza tenere in considerazione le caratteristiche tradizionali. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, comprese anche soglie, architravi e stipiti.
Fronte nord-ovest
FINESTRE E__ Sono state di recente rifatte senza tenere in considerazione le caratteristiche tradizionali. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, compresi davanzali, architravi e stipiti e cornici.
RESIDENZA ISOLATA
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IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__Gli scuri sono stati realizzati di recente, è corretto l'utilizzo di assi verticali, ma non la cornice esterna. I cardini di collegamento alla muratura sono sbagliati. I__Gli scuri devono essere sostituiti con altri che rispettino i requisiti presenti nella scheda tipologica. BALCONI E__Sono stati aggiunti due balconi sul fronte sud-est e due sul lato sud-ovest. I__Tutti questi elementi sono stati realizzati senza tenere in considerazione le caratteristiche originali dell'edificio. Per quanto riguarda l'aggiunta o la sostituzione di elementi sporgenti fare riferimento alla scheda tipologica. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__A valle dell'edificio è stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo. A monte dove passa la strada carrabile è tutto asfaltato. I__Vedi scheda tipologica. E' considerata accettabile una pavimentazione in selciato verso sud e un acciottolato verso nord che permetta il passaggio di autovetture. Le pietre dovranno riprendere il colore tradizionale della pietra del luogo.
Passaggio fronte sud-ovest
Confronti tra una fotografia degli anni '30 e una attuale
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1797-1814). E' stato ingrandito poi in un periodo che va dal 1812 (Catasto Lombardo Veneto) al 1886 (Catasto Cessato), quest'ultimo intervento gli ha conferito la volumetria attuale. MURATURA E INTONACO E__ L'edifico è stato soggetto a un intervento di ristrutturazione realizzato negli ultimi vent'anni. Realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi, spalle e stipiti sono intonacati. L'edificio è stato rifinito con un intonaco a base cementizia. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare un intonaco uguale a quello originario, ovvero malta di calce realizzata con inerti del luogo come riporta la scheda tipologica, applicata poi con la tecnica del rasapietra. Se si intende tinteggiare l'edificio è consentito farlo solo con un colore che riprenda l'intonaco tradizionale (malta di calce addizionata a inerti locali), sia nel colore che nella sua superficie. COPERTURA E__ La copertura è a padiglione e anche se realizzata recentemente mantiene le caratteristiche del luogo: -manto di copertura in coppi; -sporgenza corretta, è elevata verso sud-ovest perchè riprende quella di prima che copriva una lobia (visibile nella fotografia storica); -colorazione corretta; -orditura e dimensione travetti corretta. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica.
Fronte sud-ovest
PORTE E__ Sono state di recente rifatte. La porta di ingresso del lato sud-ovest riprende le caratteristiche tipiche delle porte tradizionali, due ante e un lucernario nella parte più alta, anche il colore è corretto. Sul fronte nord-est è stata realizzata la porta per un box auto e una porta di ingresso all'abitazione, il colore di entrambe è corretto ma le decorazioni non lo sono. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, comprese anche soglie, architravi e stipiti.
RESIDENZA LINEARE
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FINESTRE E__ Sono state di recente rifatte, al piano terra presentano ancora le caratteristiche originali, ai piani superiori è stato aggiunto un davanzale in calcestruzzo troppo largo e sporgente. I__ In caso di rifacimento o modifiche è bene applicare lo stesso impregnate degli scuri alle finestre. I davanzali devono essere sostituiti con altri idonei. IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__ Gli scuri sono realizzati in modo corretto. Non è corretta la presenza di elementi oscuranti al piano terra. I__ In caso di rifacimento o modifiche è bene applicare lo stesso impregnate a tutti gli scuri. Per quanto riguarda altre modifiche rispettare i requisiti presenti nella scheda tipologica. BALCONI E__Sono stati aggiunti tre balconi sul fronte sud-ovest. I__Questi elementi sono stati realizzati senza tenere in considerazione le caratteristiche originali dell'edificio. Sono state però mantenute le dimensioni della lobia originale che era presente prima solo al piano più alto. Questi balconi possono essere sostituiti con due lobie. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__A valle dell'edificio è stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo e una parte in asfalto. A monte dove passa la strada carrabile è tutto asfaltato. I__Vedi scheda tipologica. E' considerata accettabile una pavimentazione in selciato verso sud e un acciottolato verso nord che permetta il passaggio di autovetture. Le pietre dovranno riprendere il colore tradizionale della pietra del luogo e mantenere un carattere rustico.
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Fronte sud-ovest
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 porta di ingresso realizzata in epoca recente, riprende però le caratteristiche fondamentali relative a questo elemento costruttivo. E' divisa in due ante e ha un lucernario in sommità, la colorazione è corretta in quanto riprende quella del legno che veniva utilizzato per le porte, non è considerata idonea la maniglia in ottone; 2 la finestra deve avere una colorazione uniforme con quello degli altri elementi lignei dell'edificio. L'inferiata è troppo esile. Spalle stipiti e architrave non sono leggibili in quanto l'intonaco (realizzato con tecniche sconosciute alla tradizione costruttiva) li ricopre; 3 non è consentito realizzare porte di queste dimensioni e caratteristiche. La porta deve essere modificata riprendendo tutte le tecniche costruttive dell'architettura vernacolare indicate nella scheda tipologica.
Fronte sud-est
Confronti tra una fotografia degli anni '30 e una attuale
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1797-1814). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi e stipiti delle finestre sono intonacati, molto probabilmente sono in pietra. L'edificio è stato rifinito con un intonaco a base calce tinteggiato poi di bianco in epoca più recente. Al basamento e al fronte nord-est è stato applicato un intonaco sconosciuto alla tradizione, tinteggiato poi di grigio. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Se si desidera intonacarlo nuovamente, deve essere utilizzato un intonaco uguale a quello originario, questo deve essere uniforme su tutto l'edificio (malta di calce addizionata ad inerti locali applicata con la tecnica del rasapietra). PORTE E__La porta di ingresso è stata tinteggiata di rosso. I__Restituire il colore originario alla porta di ingresso FINESTRE E__ E' ancora visibile la tipologia tradizionale. Sono state pitturate di rosso. Sono stati aggiunti dei davanzali in calcestruzzo troppo larghi e sporgenti. La cornice grigia intonacata attorno alle finestre è anomala in quanto di colore più scuro del fronte e quindi non permette un maggior apporto di luce all'appartamento. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, compresi anche davanzali, architravi e stipiti. Se si intende riprendere la cornice intonacata attorno alle finestre sarà possibile se verrà fatta di colore bianco o comunque di colore più chiaro del fronte.
Fronte sud-ovest
IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__ Troviamo ben tre tipologie di scuri realizzati con caratteristiche diverse, questi sono stati verniciati di rosso. Le inferiate originali sono quelle che troviamo al piano terra del fronte sud-ovest. I__ In caso di rifacimento o modifiche è bene applicare lo stesso impregnate a tutti gli scuri di colore marrone scuro. Gli scuri devono rispondere alle caratteristiche descritte nella scheda tipologica. Le inferiate devono essere tutte uguali a quelle del piano terra del fronte sud-ovest e devono essere di colore nero.
RESIDENZA LINEARE
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LOBIA E__L'edifico ha una lobia ricostruita di recente. I__L'intervento di ricostruzione della lobia è stato fatto correttamente. Questa va preservata e recuperata nel tempo. Può essere aggiunta una lobia anche piano secondo. L'intervento obbligherà all'apertura di nuove portefinestre, queste dovranno rispondere alle caratteristiche indicate nella relativa scheda tipologica. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__A valle dell'edificio è stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo e una parte in asfalto. A monte dove passa la strada carrabile è tutto asfaltato. I__Vedi scheda tipologica. E' considerata accettabile una pavimentazione in selciato verso sud e un acciottolato verso nord che permetta il passaggio di autovetture. Le pietre dovranno riprendere il colore tradizionale della pietra del luogo e mantenere un carattere rustico.
Fronte sud-ovest
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 porta di ingresso realizzata secondo le tecniche tradizionali ben conservata, non è ritenuta idonea la colorazione rossa, la porta deve essere di colora marrone scuro; 2, 3, 4 le finestre hanno scuri realizzati correttamente, i cardini a "elle" non sono consentiti ma soprattutto l'edificio deve avere un'unica tipologia di scuri. I davanzali sono troppo larghi e sporgenti, in calcestruzzo e con madanature, devono quindi essere sostituiti con altri idonei.
Confronti tra una fotografia degli anni '30 e una attuale
Fronte nord-est
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
C C Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1797-1814). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__Realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi e stipiti delle finestre sono intonacati, molto probabilmente sono in pietra. L'edificio è stato rifinito con un intonaco a base di calce. A una parte del basamento e al fronte nord-est è stato applicato un intonaco sconosciuto alla tradizione, tinteggiato poi di grigio. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare un intonaco uguale a quello esistente sul fronte sud-ovest. FINESTRE E__ E' ancora visibile la tipologia tradizionale. Una fotografia riporta il serramento tipico. Sono stati aggiunti dei davanzali in calcestruzzo troppo larghi e sporgenti. La cornice grigia intonacata attorno alle finestre è anomala in quanto di colore più scuro del fronte e quindi non permette un maggior apporto di luce all'appartamento. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, compresi anche davanzali, architravi e stipiti. Se si intende riprendere la cornice intonacata attorno alle finestre sarà possibile se verrà fatta di colore più chiaro rispetto al fronte. IMPOSTE E SCURI E__ Troviamo due tipologie di scuri realizzati con caratteristiche diverse, ma rispondenti alla tipologia descritta nella scheda tipologica. Sul fronte nord-est gli scuri sono stati sostituiti con tapparelle. Le inferiate originali sono state sostituite con altre troppo esili e poco fitte. I__ In caso di rifacimento o modifiche è bene realizzare un tipo di scuro uguale per tutte le finestre. Gli scuri devono rispondere alle caratteristiche descritte nella scheda tipologica. Non è consentito utilizzare tapparelle, devono quindi essere eliminate e sostituite.
Fronte sud-ovest
RESIDENZA LINEARE
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LOBIA E__L'edifico ha una lobia. I__La lobia è realizzata correttamente. Questa va preservata e recuperata nel tempo. Può essere aggiunta una lobia anche al secondo piano. L'intervento obbligherà all'apertura di nuove portefinestre, queste dovranno rispondere alle caratteristiche indicate nella scheda tipologica. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__A valle dell'edificio è stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo e una parte in asfalto. A monte dove passa la strada carrabile è tutto asfaltato. I__Vedi scheda tipologica. E' considerata accettabile una pavimentazione in selciato verso sud e un acciottolato verso nord che permetta il passaggio di autovetture. Le pietre dovranno riprendere il colore tradizionale della pietra del luogo e mantenere un carattere rustico.
Fronte sud-ovest
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 porta di ingresso realizzata secondo le tecniche tradizionali ben conservata; 2 serramento realizzato correttamente con la tradizione architettonica locale, la colorazione non è idonea, deve essere marrone scuro. L'inferaita è costituita da elementi troppo esili; 3 l'immagine riporta una finestra con scuri. Il davanzale è realizzato in calcestruzzo, è troppo largo e sporgenze e ha modanature sconosciute alla tradizione, deve quindi essere sostituito. La cornice non trova alcun fondamento con la tradizione locale in quanto ha una colorazione più scura del fronte e non migliora quindi l'apporto di luce, una cornice di questo tipo è ritenuta inutile su questo edificio in quanto già il fronte presenta una colorazione chiara; 4 la finestra presenta un davanzale troppo largo e sporgente.
Confronti tra una fotografia degli anni '30 e una attuale
Fronte nord-est
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1797-1814). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__Realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi e stipiti delle finestre sono intonacati, molto probabilmente sono in pietra, rivesti poi con materiale estraneo alla tradizione. L'edificio è stato rifinito con un intonaco a base cementizia con inerti grossi tinteggiato poi di bianco. I__ Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare un intonaco uguale a quello dell'edificio posto al suo fianco. FINESTRE E__Sono state sostituite con altre di colore bianco. Sono state apportate modifiche non conformi a quanto descritto nella scheda tipologica. Stipiti davanzali e architravi sono stati rivestiti con lastre di pietra, tecnica sconosciuta al luogo. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, compresi anche davanzali, architravi e stipiti. Se si intende riprendere la cornice intonacata attorno alle finestre sarà possibile se verrà fatta tenendo in considerazione tutti i requisiti indicati nella scheda tipologica.
Fronte sud-ovest
IMPOSTE E SCURI E__ Troviamo due tipologie di imposte realizzate con caratteristiche diverse: scuri e persiane. Le persiane sono sconosciute alla tradizione locale e gli scuri sono troppo chiari. Sono state usate anche delle tapparelle. Al piano terra del fronte sud-ovest troviamo delle inferiate, queste possono essere recuperate e verniciate di nero. I__ In caso di rifacimento o modifiche è bene realizzare un tipo di scuro uguale per tutte le finestre. Gli scuri devono rispondere alle caratteristiche descritte nella scheda tipologica. Non è consentito l'uso di tapparelle.
RESIDENZA LINEARE
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LOBIA E__L'edifico non ha lobie. I__Possono essere realizzate due lobie sul fronte sud-ovest se viene eliminata la terrazza in cemento armato. L'intervento obbligherà all'apertura di nuove portefinestre, queste dovranno rispettare le caratteristiche indicate nella scheda tipologica. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__A valle dell'edificio è stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo e una parte in asfalto. A monte dove passa la strada carrabile è tutto asfaltato. I__Vedi scheda tipologica. E' considerata accettabile una pavimentazione in selciato verso sud e un acciottolato verso nord che permetta il passaggio di autovetture. Le pietre dovranno riprendere il colore tradizionale della pietra del luogo e mantenere un carattere rustico.
Fronte sud-ovest
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 porta di ingresso realizzata secondo le tecniche tradizionali ben conservata; 2 balcone sconosciuto alla tradizione, realizzato nell'ultimo secolo, con portafinestra e elemento oscurante sconosciuti alla tradizione, tutti questi elementi devono essere eliminati o sostituiti con altri idonei; 3 finestra e scuri, entrambi gli elementi hanno un colore estraneo alla tradizione; 4 terrazza in calcestruzzo, questo elemento altera la tradizione costruttiva deve quindi essere eliminato in quanto estraneo alla cultura architettonica del luogo.
Confronti tra una fotografia degli anni '30 e una attuale
Fronte nord-est
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto C t t Napoleonico N l i
Catasto C t t Lombardo L b d Veneto V t
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è rappresentato a partire dal nel Catasto Cessato (1886). Sul fronte nord-ovest è riportato però l'anno 1885, in quell'anno probabilmente è stato costruito. Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra e da materiale di recupero. Architravi, spalle e stipiti sono in pietra e in legno quelli delle porte dei fienili. La muratura è assemblata con una malta a base di calce e inerti locali che gli conferisce il caratteristico colore del luogo. Sono visibili diversi tipi di malte utilizzati per interventi successivi alla costruzione. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato, le malte cementizie devono essere sostituite con altre di calce con inerti locali. Buona parte del fronte nord-est è stata rifatto sostituendo alla muratura in pietra dei blocchi in calcestruzzo, come legante è stata però impiegata malta di calce con inerti locali che conferisce comunque all'edificio il colore caratteristico. In caso di intervento attenersi alle indicazioni presenti nella scheda tipologica relativa edifici rustici. COPERTURA E__La copertura mantiene le caratteristiche generali già indicate nella Schede Tipologica. L'orditura del tetto è costituita da 3 travi principali parallele alle linee di gronda, seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. I canali di raccolta delle acque sono presenti soltanto sui due lati paralleli alle falde (in quanto sugli altri due sarebbero inutili perchè già i coppi provvedono allo scorrimento dell'acqua). Dalle fotografie si legge bene l'orditura del tetto e le relative sporgenze. I__ Vedi Scheda Tipologica APERTURE E__Nel fronte sud-ovest sono ancora visibili le tre aperture del fienile, queste sono state chiuse e modificate. Sono ben visibili dalla fotografia storica. I__ Queste aperture sono da recuperare ristabilendo le misure originali. E' consentito realizzare 3 aperture uguali a queste sul fronte opposto.
Fronte nord-ovest
EDIFICIO RUSTICO
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PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__A nord-ovest dell'edificio era probabilmente presente una pavimentazione in selciato oggi coperta da asfalto. A sud dell'edificio è stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo o asfalto. A nord è tutto rifinito con un getto in calcestruzzo. I__Vedi scheda tipologica. E' considerata accettabile una pavimentazione in selciato verso sud e un acciottolato che permetta il passaggio di autovetture. A nord deve essere realizzato un selciato e soprattutto deve essere ripristinato quello a nord-ovest coperto da asfalto.
Fronte nord-est
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 l'immagine mostra il percorso a nord-ovest dell'edificio asfaltato, quest'asfalto ricopre un pavimento in selciato che deve essere recuperato; 2 la data è riportata sul fronte nord-ovest, a questa si fa risalire l'anno di edificazione che ha conferito all'edificio.
Confronti tra una fotografia degli anni '30 e una attuale
Fronte sud-ovest
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA ISOLATA
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto C t t L Lombardo b d V Veneto t
Catasto Cessato C C
Catasto C sconosciuto i
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza
Aerofotogrammetria
EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Le carte storiche che ci sono state tramandate indicano che l'edificio è dopo il 1900, sul fronte esposto a sud-ovest è riportata una targa riportante la data 1932. Si può far risalire a questa data l'anno di costruzione dell'edificio. Non è necessario conservare l'edificio, è però importante rispettare in caso di demolizione la sua superficie coperta e il suo orientamento.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__A nord dell'edificio è stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo e una parte in asfalto. A sud dove passa la strada carrabile è tutto asfaltato. I__Vedi scheda tipologica. E' considerata accettabile una pavimentazione in selciato verso nord e un acciottolato verso sud che permetta il passaggio di autovetture. Le pietre dovranno riprendere il colore tradizionale della pietra del luogo e il carattere rustico.
Fronte sud-ovest
EDIFICIO RUSTICO
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Fronte nord est
Confronti tra una fotografia degli anni '30 e una attuale
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA ISOLATA
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto C t t L Lombardo b d V Veneto t
Catasto Cessato C C
Catasto sconosciuto C i
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: deposito EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è stato costruito probabilmente negli anni '30 del 1900. Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI Non è necessario conservare l'edificio, è però importante rispettare in caso di demolizione la sua superficie coperta e il suo orientamento. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__A nord dell'edificio è stato pavimentato tutto con un getto in calcestruzzo e una parte in asfalto. A sud dove passa la strada carrabile è tutto asfaltato. I__Vedi scheda tipologica. E' considerata accettabile una pavimentazione in selciato verso nord e un acciottolato verso sud che permetta il passaggio di autovetture. Le pietre dovranno riprendere il colore tradizionale della pietra del luogo e il carattere rustico.
Fronte sud-ovest
RESIDENZA ISOLATA
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Vista da sud
Fronte sud
Vista da nord-est
Confronti tra una fotografia degli anni '30 e una attuale
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico l i
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile
Aerofotogrammetria
EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è stato realizzato nell'ultimo secolo. A questo edificio è riconusciuto un certo valore architettonico perchè rappresenta uno dei pochi casi di riinterpretazione di una vecchia tipologia di edificio con tecniche e materiali moderni, è infatti costruito interamente in calcestruzzo.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ E' realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi prefabbricati in calcestruzzo. Architravi, spalle e stipiti sono in calcestruzzo. Come legante è stata impiegata una malta a base cementizia. I__ L'edificio deve essere recuperato utilizzando gli stessi materiali con il quale è stato costruito. Non è consentito intonacarlo se non con un intonaco a base cementizia addizionato ad inerti locali. Il fronte dovrà quindi acquisire un colore derivato dall'utilizzo di inerti del luogo (come è visibile sui fronti delle vecchie stalle). COPERTURA E__La copertura mantiene le caratteristiche generali già indicate nella Schede Tipologica. L'orditura del tetto è costituita da 5 travi principali parallele alle linee di gronda, seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. I canali di raccolta delle acque sono presenti soltanto sui due lati paralleli alle falde (in quanto sugli altri due sarebbero inutili perchè già i coppi provvedono allo scorrimento dell'acqua). I__ Fare riferimento alla Scheda Tipologica relativa agli edifici rustici.
Fronte sud-est
APERTURE E__Nel fronte sud-ovest sono ancora visibili le vecchie aperture del fienile, queste sono state chiuse. I__ E' consentito riaprire le vecchie aperture a realizzarne di nuove uguali a quelle esistenti sul fronte opposto. PORTE Fare riferimento alla Scheda Tipologica relativa agli edifici rustici. FINESTRE
Fare riferimento alla Scheda Tipologica relativa agli edifici rustici. Non è consentito realizzare nuove finestre sui fronti sud-est e nord-ovest in quanto ciechi perché vi si potrebbero appoggiare nuovi edifici.
EDIFICIO RUSTICO
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SCALE Fare riferimento alla Scheda Tipologica relativa agli edifici rustici. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__A nord dell'edificio troviamo una pavimentazione in asfalto e calcestruzzo. E' presente un percorso a metà dell'edificio oggi chiuso. I__La parte asfalta che deve permettere il passaggio carrabile può essere pavimentata con una pavimentazione in acciottolato, mantenendo comunque il carattere rustico. Il passaggio che collega la strada a nord dell'edificio con il prato posto a sud deve essere riaperto.
Vista da sud
1
2
3
4
5
5
Le immagini sopra riportate indicano: 1,2,3 fronte sud, sono visibili le aperure, quella centrale serve per illuminare il passaggio pedonale, l'immagine mostra anche i materiali impiegati, ovvero blocchi cementizi portanti e malta a base cementizia; 4 percorso pedonale interno all'edificio che deve essere riaperto; 5 porta a posta a chiusura del passaggio pedonale. 6 a nord sono state inserite delle porte in metallo verniciate con un colore non idoneo. Queste devono essere di colore nero, grigio scuro o marrone scuro.
Confronti tra una fotografia degli anni '30 e una attuale
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Napoleonico l i
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: deposito EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è già indicato nel Catasto Napoleonico (1800). Sopra la porta di ingresso della stalla è stata riportata di recente una data, probabilmente indicata anche all'interno della stalla o sul muro prima del recente intervento di ristrutturazione. Questa riporta 1803 che è l'anno a cui si fa risalire l'edificio (coerente anche con le carte riportate) e 1999 l'anno della sua ultima ristrutturazione.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ L'edifico è realizzato con muratura portante in blocchi di pietra. Architravi, spalle e stipiti sono sono in pietra, quello del fienile è in legno. Come legante è stata sostituita per gran parte la malta a base di calce e di inerti locali con una a base cementizia, l'edificio ha quindi perso la sua colorazione originale. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Devono essere rimosse e sostituite le malte cementizie con malta di calce addizionata a inerti locali. Questo legante è presente sul fronte sud.
Fronte sud-ovest
COPERTURA E__ La copertura è stata rifatta recentemente, questa è stata realizzata con sporgenze troppo elevate la struttura è però realizzata correttamente. E' stato alterato anche lo spessore di gronda grazie all'aggiunta di una lamiera sul timpano dell'edificio. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutte le caratteristiche indicate nella relativa scheda tipologica. APERTURE E__L'edificio non ha grandi aperture al di sotto del tetto come gli altri fienili. Ci sono solo piccole feritoie recuperate nell'ultimo lavoro di ristrutturazione. I__E' consentito realizzare due nuove aperture sotto il tetto nel fronte sud e nord, riprendendo le tipiche aperture dei fienili, possono essere poi chiuse con serramenti il più sottile possibile (in legno che riprendano le caratteristiche descritte nella scheda tipologica).
Fronte sud-ovest
EDIFICIO RUSTICO
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PORTE E__ La porta della stalla si trova in posizione centrale sul lato sud, questa è stata rifatta correttamente ma pitturata con un colore troppo chiaro. Sul lato est la porta di quello che era il fienile è rifatta correttamente. I__In caso di intervento le porte devono rispettare le indicazioni presenti nella scheda tipologica. Alla porta della stalla deve essere applicato un impregnante di colore piÚ scuro uguale a quello della porta del fienile. FINESTRE E__Due finestre al piano terra recuperate correttamente. I__ Le due finestre esistenti devono essere preservate. E' consentito aprirne altre 3 allineate con le due esistenti e la porta.
Vista da sud
1
2
3
4
5
Le immagini sopra riportate indicano: 1 portone del fienile (fronte est); 2 porta stalla realizzata di recente, la colorazione è troppo chiara, deve essere uguale a quella del portone del fienile; 3 4 gradini in pietra; 5 finestra con sordino (diminuisce i carichi gravanti sull'architrave); 6 1803 e 1999 sono le date di edificazione e di ristrutturazione dell'edificio.
6
NESPELLO E FORCELLA ARCHITETTURE COMPROMESSE ARCHITETTURE RECUPERABILI ARCHITETTURE DA SALVAGUARDARE
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza
Aerofotogrammetria
EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio precedente al Catasto Lombardo Veneto (1812). In origine l'intero complesso non aveva la superficie attuale, il volume più a sud è stato aggiunto tra il 1812 e il 1886 perchè riportato solo a partire dal Catasto Cessato. Recentemente l'edificio è stato ristrutturato.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato con muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi, spalle e stipiti sono in pietra. L'edificio è stato intonacato con un intonaco diverso da quello originale che doveva essere costituito solo da malta di calce addizionata ad inerti locali applicata con la tecnica del rasapietra. I__Nei piani primo e secondo sono stati intonacati gli stipiti delle finestre e non gli architravi, in caso di intervento sono indicate due diverse modalità di intervento: o si lasciano a vista stipiti, architrave e davanzale oppure si intonacano i primi due poichè il davanzale è sempre sporgente e deve essere lasciato a vista. PORTE E__ La porta di ingresso dell'edificio è stata recuperata correttamente. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, comprese anche soglie, architravi e stipiti.
Fronte sud-ovest
RESIDENZA LINEARE
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Fronte ovest
1
2
3
Le immagini sopra riportate indicano: 1 fronte est; 2 porta murata preesistente; 3 vista da sud; 4 vecchio percorso pedonale, la pavimentazione eseguita in epoca recente è considerata accettabile.
4
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA IRRECUPERABILE
Catasto Lombardo b d Veneto
C C Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: box auto EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio precedente al Catasto Lombardo Veneto (1812). Vista la destinazione d'uso degli edifici confinanti anche questo era sicuramente adibito a residenza. Recentemente l'edificio è stato demolito e sono stati costruiti al suo posto due box per auto e una terrazza accessibile dall'edificio posto alla sua sinistra.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI In caso di intervento di recupero l'edificio deve essere ricostruito come residenza, inoltre devono essere rispettati i seguenti criteri: -deve occupare la stessa superficie; -deve essere alto come l'edificio posto alla sua sinistra; -anche il piano terra deve essere adibito a residenza; -deve essere rispettata la scheda tipologica relativa agli edifici residenziali in linea per quanto riguarda il punto relativo ai percorsi e pavimentazioni e alle recinzioni. -il nuovo edificio dovrĂ essere realizzato secondo le tecniche costruttive tradizionali, solo se ritenute migliorative potranno esserne introdotte di nuove.
Fronte ovest
RESIDENZA LINEARE
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Fronte est
Fronte est
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo b d Veneto
C C Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1797-1814). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi e stipiti delle finestre sono intonacati, molto probabilmente sono in pietra. L'edificio è stato rifinito con un intonaco a base di calce tinteggiato poi in epoca più recente. Al basamento e al fronte est è stato applicato un intonaco a base cementizia sconosciuto alla tradizione, tinteggiato poi di grigio. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. L'intonaco esistente deve essere recuperato e non è consentito modificarlo. IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__ Troviamo ben tre tipologie di scuri realizzati con caratteristiche diverse, questi sono stati verniciati di rosso. Le inferiate originali sono quelle che troviamo al piano terra del fronte ovest. I__ In caso di rifacimento o modifiche è bene applicare lo stesso impregnate a tutti gli scuri di colore marrone scuro. Gli scuri devono rispondere alle caratteristiche descritte nella scheda tipologica. Le inferiate devono essere tutte uguali a quelle del piano terra del fronte sud-ovest e devono essere di colore nero. FINESTRE E__ Sono state realizzate una serie di decorazioni per tutte le finestre, queste devono essere recuperate. I__ E' consentito aprire nuove finestre sul fronte ovest, queste sono le due mancanti a destra dell'ingresso (una è stata disegnata sul fronte e una può essere aperta sotto quest'ultima al piano terra). Le nuove finestre dovranno avere le medesime caratteristiche di quelle originali esistenti speculari a queste a sinistra della porta di ingresso. E' consentito eliminare le inferiate al primo piano e sostituirle con scuri. Le finestre inserite a sud dell'edificio devono essere chiuse per permettere di realizzare un nuovo edificio che continui il fronte della schiera.
Fronte ovest
BALCONI TERRAZZE E LOBIE E__Un balcone al primo piano e uno al secondo che riprende le caratteristiche delle lobie. I__ Entrambi i balconi presentano struttura lignea ed è riconoscibile un tentavo di recupero delle caratteristiche della tradizione costruttiva. L'intervento è considerato accettabile. Non sono ritenuti accettabili gli elementi verticali del parapetto realizzati con tagli decorativi. I balconi esistenti devono quindi essere recuperati e non è consentito estendere su tutto il fronte quello al piano primo.
RESIDENZA LINEARE
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PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__ All'esterno troviamo un percorso pedonale asfaltato e in parte ricoperto da un getto in calcestruzzo. I__E' ritenuto doveroso sostituire la pavimentazione in asfalto e in calcestruzzo, con una idonea. Devono essere recuperate anche le sedute situate all'esterno dell'edificio sul fronte ovest.
Fronte est
1
2
3
4
5
Le immagini sopra riportate indicano: 1 L'immagine mostra i balconi, considerati accettabili. Inoltre gli scuri devono avere un unica colorazione che si ripeta per tutti gli elementi inoltre I cardini a "elle" devono essere sostituiti con altri idonei. 2 La finestra presenta tutte le caratteristiche originali, l'elemento aggiunto con funzione di sfiato deve essere inserito in una posizione il piÚ nascosta possibile e almeno mimetizzarsi nel fronte con l'utilizzo di diverse colorazioni. 3 La finestra si trova a sinistra dell'ingresso al piano terra, deve essere sostituita con una idonea con le medesime caratteristiche della altre finestre presenti al piano terra, inoltre l'immagine mostra l'intonaco a base cementizia realizzato al piano terra (deve essere sostituito con uno idoneo a base di calce e inerti locali). 4 La finestra si trova al primo piano, può essere eliminata l'inferiata e sostituita con 2 scuri. 5 La soglia di ingresso deve essere sostituita con una idonea. 6 L'immagine mostra le finestre aggiunte in epoca recente a sud dell'edificio. Lo spazio occupato ora da due box auto dovrà essere sostituito da un edificio che continui il fronte su strada di tutta la schiera di edifici. A questo edificio dovranno quindi essere chiuse le finestre del fronte sud.
6
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo b d Veneto
C C Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1797-1814). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ L'edificio è realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi e stipiti delle finestre sono intonacati, molto probabilmente sono in pietra. L'edificio è stato rifinito con un intonaco sconosciuto alla tradizione, tinteggiato poi di giallo. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare un intonaco uguale a quello originario, l'intonaco deve essere uniforme su tutto l'edificio. PORTE E__Troviamo quattro differenti porte di ingresso, solamente la porta ad arco è stata recuperata correttamente. I__Le porte di ingresso devono essere recuperate e modificate rispettando le caratteristiche indicate nella relativa scheda tipologica, le porte inoltre dovranno essere allineate con quella ad arco. FINESTRE E__ E' ancora visibile la tipologia tradizionale. Sono ancora visibili i vecchi davanzali in pietra, alcuni sono stati sostituiti con altri non idonei. I__ Le finestre devono avere tutte le medesime dimensioni e caratteristiche architettoniche conformi con la scheda tipologica. BALCONI TERRAZZE E LOBIE E__Un balcone al secondo piano riprende le caratteristiche delle lobie. I__ Il balcone presenta struttura lignea ed è riconoscibile un tentavo di recupero delle caratteristiche della tradizione costruttiva. L'intervento è considerato accettabile. Gli elementi verticali del parapetto sono troppo leggeri rispetto alla struttura che li sostiene.
Fronte ovest
RESIDENZA LINEARE
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PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__ All'esterno troviamo un percorso pedonale pavimentato con un getto in calcestruzzo. I__E' ritenuto doveroso sostituire la pavimentazione in calcestruzzo con una idonea. Devono essere recuperate anche le sedute situate all'esterno dell'edificio sul fronte ovest.
Fronte ovest
1
1
2
3
4
5
2
Le immagini sopra riportate indicano: 1 fronte est; 2 l'immagine indica tutte le aperture presenti al piano terra: 1 finestra, architrave spalle e davanzale sono realizzate con una pietra sconosciuta alla tradizione e con taglio troppo regolare; 2 porta di ingresso, architrave spalle e soglia sono realizzate con una pietra sconosciuta alla tradizione e con taglio troppo regolare, la porta è realizzata in metallo con una parte vetrata (non è considerato accettabile questo intervento); 3 porta di ingresso, architrave spalle e soglia sono realizzate con una pietra sconosciuta alla tradizione e con taglio troppo regolare, non è consentito allineare la porta di ingresso con la muratura; 4 porta di ingresso correttamente recuperata; 5 porta di ingresso, architrave spalle e soglia sono realizzate con una pietra sconosciuta alla tradizione e con taglio troppo regolare, la porta è realizzata in metallo con una parte vetrata (non è considerato accettabile questo intervento). Le porte dovranno avere tutte altezza e larghezza uguale alla porta ad arco. Dovranno inoltre attenersi alle schede tipologiche. 3 edificio confinante. Deve essere recuperato seguendo la scheda tipologica. 3
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo b d Veneto
C C Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1797-1814). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi e stipiti delle finestre sono intonacati, molto probabilmente sono in pietra. L'edificio è stato rifinito con un intonaco sconosciuto alla tradizione a base cementizia. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare un intonaco uguale a quello originario, l'intonaco deve essere uniforme su tutto l'edificio. IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__ Troviamo ben tre tipologie di scuri realizzati con caratteristiche diverse. Le inferiate originali sono quelle che troviamo al piano terra del fronte sud-ovest. I__ In caso di rifacimento o modifiche è bene applicare lo stesso impregnate a tutti gli scuri di colore marrone scuro. Gli scuri devono rispondere alle caratteristiche descritte nella scheda tipologica. Le inferiate devono essere tutte uguali a quelle del piano terra del fronte sud-ovest e devono essere di colore nero. BALCONI TERRAZZE E LOBIE E__L'edifico ha due balconi costruiti recentemente. I__Il balcone deve essere continuo su tutto il fronte e deve riprendere le caratteristiche elencate nella scheda tipologica relativa alle lobie.
Fronte ovest
PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__ All'esterno troviamo un percorso pedonale pavimentato con un getto in calcestruzzo. I__E' ritenuto doveroso sostituire la pavimentazione in calcestruzzo con una idonea. Devono essere recuperate anche le sedute situate all'esterno dell'edificio sul fronte ovest.
RESIDENZA LINEARE
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Fronte nord-est Le immagini sopra riportate indicano: 1 Tipica finestra con davanzale e scuri realizzati correttamente. 2 Porta di ingresso realizzata in metallo e vetro. Deve essere sostituita con una realizzata seguendo le indicazioni fornite nella scheda tipologica. 3 Porta di ingresso recuperata correttamente. 4 Balconi. I due balconi non possono essere realizzati separatamente, in caso di intervento devono quindi essere uniti. I due balconi possono essere separati con differenza di quote tra i due che non superi i 20 cm. La struttura del balcone posto a sinistra è considerata accettabile in quanto è riscontrabile un tentativo di recupero delle caratteristiche della tradizione ovvero delle lobie. Il balcone a destra deve essere sostituito con uno delle stesse caratteristiche di quello confinante.
1
4
2
3
SCHEDA NORMATIVA
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ARCHITETTURA RECUPERABILE
EDIFICIO RUSTICO
Catasto Lombardo b d Veneto
C C Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è successivo al Catasto Cessato 1886. Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra e da elementi prefabbricati in calcestruzzo. Gli architravi di porte e finestre sono intonacati. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Si consiglia di intonacare (utilizzando un intonaco a base di calce e inerti locali) le parti realizzate in blocchi in calcestruzzo così da uniformare tutta la superficie, e di eliminare le parti intonacate con malta cementizia e quella tinteggiata di bianco. APERTURE E__Sono presenti due aperture sotto la linea di gronda sul fronte sud e nord. I__Le quattro aperture sopra elencate devono essere preservate, possono essere chiuse solo con serramenti di spessore minimo e vetro trasparente (e non colorato). Può essere aumentata la loro altezza. FINESTRE E__Troviamo ora solo due finestre sul fronte ovest situate a destra e a sinistra della porta di ingresso. I__Possono essere aperte tre finestre per piano sul fronte ovest, ma solo se allineate con le due esistenti al piano terra e con la porta della stalla. Architravi, stipiti, spalle e davanzali di porte e finestre possono essere anche in calcestruzzo ma solo se poi intonacati con intonaco adatto (malta di calce addizionata ad inerti locali), ed applicato con la tecnica del rasapietra.
Fronte sud-ovest
EDIFICIO RUSTICO
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SCALE E__Sul fronte est è stata realizzata una scala in calcestruzzo. I__La scala sopra indicata può essere eliminata. Se sostituita quella nuova dovrà riprendere le caratteristiche costruttive dell'architettura vernacolare.
Fronte sud-ovest
Fronte nord-est
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA ISOLATA
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio realizzato tra il 1812 (Catasto Lombardo Veneto) e il 1886 (Catasto Cessato). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra. L'edificio è stato recentemente intonacato con un intonaco a base cementizia sconosciuto alla tradizione costruttiva. I__ Devono essere rimosse e sostituite le malte cementizie. In caso di interventi fare riferimento alla scheda tipologica relativa alle residenze isolate. L'intonaco deve essere sostituito con uno che riprenda il più possibile l'intonaco tradizionale (malta di calce aerea addizionata a inerti locali, applicata con la tecnica del rasapietra). IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__ Recentemente sono stati rifatti gli scuri ma di colore troppo chiaro e con cardini non idonei. I__ In caso di intervento i cardini devono essere sostituiti con altri lineari (come indicato nelle schede tipologiche), gli scuri devono essere pitturati di marrone scuro. FINESTRE E__ Architrave, stipiti e davanzali presentano ancora le caratteristiche Tradizionali, non è stato possibile rilevare la tipologia dei serramenti. I__ Deve essere preservata la cornice bianca delle finestre. Per quanto riguarda i serramenti devono essere rispettate le indicazioni fornite nella relativa scheda tipologica.
Fronte sud e est
RESIDENZA ISOLATA
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1
2
3
4
Le immagini sopra indicano: 1 finestra che mantiene molte caratteristiche originali. Il colore degli scuri è troppo chiaro, non è consentito utilizzare cardini a "elle" ma devono essere lineari. 2 Finestra al piano terra; 3 Dettaglio di copertura, non è consentito l'uso di tegole; 4 Pavimentazione esterna, non è consentito ne l'uso di asfalto ne di calcestruzzo. Tutte le immagini mostrano l'uso di un intonaco non tradizionale. Questo deve essere sostituito con uno idoneo, (malta di calce aerea addizionata a inerti locali, applicata con la tecnica del rasapietra).
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio precedente al Catasto Lombardo Veneto (1812).
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato con muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi, spalle e stipiti sono in pietra o legno. Come legante è stata utilizzata una malta a base di calce e di inerti locali, gli interventi più recenti sono stati fatti con malte cementizie. I__ Devono essere rimosse e sostituite le malte cementizie. Fare riferimento alla scheda tipologica. APERTURE I possibili interventi sono indicati sulle immagini. Come principio generale non potranno essere aperte nuove finestre ma dovranno essere sfruttate il più possibile quelle esistenti insieme alle aperture e a tutte le tecniche costruttive dell'architettura vernacolare.
Fronte sud-est
EDIFICIO RUSTICO
139
1
6
2
3
7
4
5
8
Le immagini sopra riportate indicano: 1, 2, 3 Queste immagini indicano alcuni elementi del paesaggio che insieme all'edificio devono essere recuperati. Il sentiero in selciato che conduce alla stalla, i terrazzamenti e ciglionamenti nelle vicinanze e i prati che necessitano di essere sfalciati periodicamente. 4 L'immagine indica la porta di accesso alla stalla più vecchia (fronte nord-ovest), questa come anche le altre porte e finestre deve essere recuperata tenendo sempre in considerazioni la scheda tipologica, in questo edificio anche le porte dei fienili dovranno essere recuperate. 5 Fronte sud ovest del volume costruito in epoca più recente, le aperture possono essere chiuse con serramenti (vedi scheda tipologica). 6 Fronte nord-est, può essere aperto il timpano del volume centrale per migliorare l'apporto di luce all'interno dell'edificio. 7 Fronte nord-ovest e sud-ovest. Possono essere ingrandite le aperture sottotetto e realizzate altre 2 finestre al piano terra sul fronte sud-ovest. Al piano primo possono essere invece aperte non più di 4 feriotoie tipiche dei fienili. 8 Fronte sud-est, è possibile aprire due aperture sotto la linea di gronda del volume più vecchio (il volume più vecchio in questa foto è quello senza aperture al primo piano), queste dovranno avere posizione e dimensioni uguali a quelle presenti sul lato opposto (potranno essere alte al massimo tre volte quelle sul fronte nord-ovest).Sempre su questo fronte potranno essere aperte non più di 4 feritoie tipiche dei fienili. L'apporto di luce nel volume costruito in epoca più recente (nell'immagine si trova a destra) potrà essere migliorato realizzando un timpano aperto.
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: deposito EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio precedente al Catasto Lombardo Veneto (1812). Ha subito diversi interventi di rifacimento e modifiche ma ha mantenuto invariata la sua superficie Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato con muratura portante costituita da blocchi di pietra. Il fronte ovest e parte del fronte nord sono stati rifatti utilizzando blocchi in calcestruzzo portanti. Architravi, spalle e stipiti sono in pietra per quanto riguarda le parti più vecchie. Nel fronte nord è stata aggiunta la porta per un box sostenuta da un architrave in calcestruzzo. Come legante è stata utilizzata una malta a base di calce e di inerti locali, gli interventi più recenti sono stati fatti con malte cementizie. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Devono essere rimosse e sostituite le malte cementizie. Probabilmente necessita anche di una messa in sicurezza dal punto di vista statico. Non è consentito eliminare parti di muratura. I blocchi in calcestruzzo possono essere sostituiti con una muratura in pietra utilizzando come legante una malta di calce addizionata a inerti locali. COPERTURA E__ La copertura è stata rifatta recentemente, è stata realizzata con sporgenze troppo elevate e sostituendo il manto di copertura con uno in tegole. E' stato alterato anche lo spessore di gronda grazie all'aggiunta di una lamiera sul timpano dell'edificio. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica.
Fronte nord-est
APERTURE E__L'edificio presenta solo una grande apertura al di sotto della copertura sul fronte sud. Molto probabilmente in origine questo fronte aveva solo piccole feritoie, questa apertura è stata fatta quando il fienile è stato convertito in magazzino. I__L'apertura del fronte sud può essere chiusa, utilizzando blocchi in pietra e malta di calce. Non è consentito realizzare nuove aperture sottotetto. Potranno poi essere aperte delle finestre, queste vengono indicate nei paragrafi seguenti. PORTE E__ La porta della stalla che si trova in posizione centrale sul lato sud, è stata recuperata correttamente ma
EDIFICIO RUSTICO
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verniciata con un colore troppo chiaro. Sul lato nord la porta di quello che era il fienile è stata sostituita da un portone in metallo per permettere a un automobile di entrare. I__Se recuperate le porte devono rispettare le indicazioni presenti nella scheda tipologica relativa alle stalle. Sul fronte est sono bene visibili i segni di una vecchia porta ad arco, uno dei pochi elementi sopravvissuti dell'edificio originario. Questa può essere recuperata e riaperta seguendo le caratteristiche indicate nella scheda tipologica. FINESTRE E__Una sola finestra a sinistra della porta della stalla. I__ Alla finestra esistente sono state sostituite le spalle, l'architrave e la soglia con dei blocchi di pietra sconosciuti alla tradizione per il materiale utilizzato e per le dimensioni troppo elevate. Devono essere sostituiti con altri idonei. Possono essere aperte: -due finestre sul fronte sud allineate alla finestra e alla porta già esistenti; -una finestra sul fronte est a sinistra della porta ad arco. PERCORSI E PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__La pavimentazione esterna è stata sostituita, per quanto riguarda il fronte sud, con una in porfido e per il fronte nord con una in calcestruzzo. I__Queste pavimentazioni devono essere sostituite con altre idonee come indicato nelle schede tipologiche. A nord dell'edificio è stato realizzato un muro in calcestruzzo armato per contenere del terreno, così da ottenere un parcheggio per le auto e portare il terreno a livello della porta del box (vecchio fienile). Così facendo sono state eliminate le vecchie scale che conducevano alla porta del fienile. In caso di cambiamento di destinazione d'uso, quindi non più adibito a box o rimessa d'auto, è consigliato eliminare il muro e ridare al terreno la pendenza precedente.
Fronte nord-ovest
RECINZIONI E__Il fronte sud e ovest sono stati completamente recintati con una rete metallica e muretti. I__Questo genere di recinzione non è consentito e deve quindi essere eliminata.
Porta di ingresso box
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Lombardo b d Veneto
C C Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: deposito EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio precedente al catasto Lombardo Veneto (1812). Ha subito diversi interventi di rifacimento e modifiche ma ha mantenuto invariata la sua superficie. Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__Realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi e stipiti delle finestre sono in pietra o calcestruzzo. L'edificio è rifinito in maniera disomogenea, sono stati utilizzati diversi tipi di malte. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve però utilizzare un intonaco uguale a quello originario, ovvero malta di calce addizionata a inerti locali, applicato poi con la tecnica del rasapietra. La malta cementizia aggiunta deve essere eliminata e sostituita. COPERTURA E__ La copertura è stata rifatta recentemente, le sporgenze sono troppo elevate e è stato sostituito il manto di copertura con uno in tegole. E' stato alterato anche lo spessore di gronda grazie all'aggiunta di una lamiera sul timpano dell'edificio. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica. PORTE E__La porta di ingresso all'abitazione è una, questa presenta le caratteristiche originali dell'edificio, a due ante costituita da fasce orizzontali. E' però di colore troppo chiaro I__Alla porta di ingresso deve essere applicato un impregnate più scuro. FINESTRE E__Sono state tutte modificate e non rispettano più le caratteristiche originali. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, compresi anche davanzali, architravi e stipiti
Fronte sud-ovest
RESIDENZA LINEARE
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IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__Le inferiate delle finestre del fronte nord sono state aggiunte di recente e non sono conformi a quanto rilevato e descritto nelle schede tipologiche. Gli scuri sono realizzati correttamente ma sono troppo chiari e hanno decorazioni (non consentite). I__ Gli scuri devono rispettare le caratteristiche descritte nella scheda tipologica e non devono avere alcun tipo di decorazione. Non sono consentiti scuri al piano terra. Le inferite devono essere tutte uguali a quelle del piano terra del fronte sud della stalla, visibili anche dalle immagini, devono essere di colore nero. TERRAZZE E BALCONI E__Sul fronte sud è stato realizzato un balcone in calcestruzzo con ringhiera metallica. I__Il balcone deve essere eliminato. RECINZIONI E__I fronti sud e ovest sono stati completamente recintati con una rete metallica e muretti. I__Questo genere di recinzioni non è consentito e deve essere quindi eliminata.
Vista da sud
Vista da ovest
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto Lombardo b d Veneto
C C Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: deposito EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio precedente al Catasto Lombardo Veneto (1812). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__Realizzato con muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi, spalle e stipiti sono stati sostituiti e rivestiti con blocchi in calcestruzzo lisciato e ben squadrato. Come legante è stata sostituita la malta a base di calce e di inerti locali con una a base cementizia, l'edificio ha quindi perso la sua colorazione originale. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Devono essere rimosse e sostituite le malte cementizie con malta di calce addizionata a inerti locali. COPERTURA E__ La copertura è stata rifatta recentemente, questa è stata realizzata con sporgenze troppo elevate. E' stato alterato anche lo spessore di gronda grazie all'aggiunta di una lamiera sul timpano dell'edificio. Le travi principali sono 7, troppe per un edificio di queste dimensioni. Sono consentite al massimo 5 travi principali. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica. APERTURE E__Tutte le vecchie aperture sono state chiuse compreso il timpano. I__E' consentito realizzare un timpano aperto su entrambi i fronti, questo è possibile solo se le 7 travi principali del tetto vengono sostituite con altre 5 o 3 meno sporgenti e se vengono eliminate le 2 finestre del lato sud. PORTE E__ La porta della stalla è stata recuperata correttamente, non è considerato accettabile sostituire spalle e architrave con elementi così regolari. La porta del fienile è stata sostituita con una che non rispetta le caratteristiche costruttive del luogo. I__Se modificate le porte devono rispettare le indicazioni presenti nella scheda tipologica.
Vista da sud-ovest
FINESTRE E__Sono state tutte modificate senza tenere in considerazione nessun punto di quelli indicati nella scheda tipologica. I__ Le finestre devono essere rifatte rispettando tutte le caratteristiche descritte nella scheda tipologica relativa agli edifici rustici.
EDIFICIO RUSTICO
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Vista da sud-ovest
2 Vista da nord-ovest
3 Vista da sud-ovest
Le due immagine sopra riportate indicano: 1 Sono state aperte nel timpano due nuove finestre che non rispettano le caratteristiche della preesistenza sia per quanto riguarda i materiali che per la tecnica costruttiva. Inoltre non è considerato accettabile inserire delle inferiate a un piano così alto. 2 L'immagine mostra le scale e la pavimentazione recentemente realizzati in calcestruzzo. 3 L'immagine mostra molti errori derivati da una progettazione eseguita in maniera superficiale e senza alcun fondamento: -la copertura è troppo sporgente, le travi sono troppe, non è consentita l'aggiunta di copritravi, lo spessore di gronda è troppo elevato; -tutte le finestre hanno architrave, soglia e stipiti realizzati con tecniche sconosciute alla tradizione e in contrasto con l'edificio stesso; -le dimensioni delle finestre non sono idonee; -non è consentito realizzare finestre non allineate con quelle sottostanti; -non è consentita l'aggiunta di scuri o elementi oscuranti; -è stata impiegata una malta cementizia che altera la colorazione di tutti i fronti; -è stato aggiunto un nuovo volume in una posizione ritenuta non idonea in quanto in contrasto con la tradizione architettonica, anche la finestra e la porta del box non sono ritenuti accettabili; -la pavimentazione esterna è stata asfaltata.
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio precedente al Catasto Lombardo Veneto (1812). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ L'edifico è realizzato con muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi, spalle e stipiti sono in pietra. Come legante è stata impiegata una malta a base di calce e di inerti locali. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Devono essere rimosse e sostituite le malte cementizie. Probabilmente necessita anche di una messa in sicurezza dal punto di vista statico. Non è consentito eliminare parti di muratura. COPERTURA E__ La copertura mantiene le caratteristiche generali già indicate nella Schede Tipologica. L'orditura del tetto è costituita da 5 travi principali parallele alle linee di gronda, seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale in coppi. I__ In caso di rifacimento della copertura devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica. APERTURE E__L'edificio presenta solo poche feritoie tipiche dei fienili, ma nessuna grande apertura al di sotto della copertura. I__Sul fronte sud-est, possono essere realizzate 2 aperture che riprendano quelle dei fienili. Può essere modificato il timpano realizzando un "timpano aperto", facendo riferimento alla scheda tipologica e agli edifici che presentano questo elemento. Potranno poi essere aperte delle finestre, queste vengono indicate nei paragrafi seguenti.
Fronte sud-ovest
PORTE E__ La porta della stalla si trova in posizione centrale sul lato sud-ovest, questa si trova in pessime condizioni. La porta del fienile sul lato nord-ovest mantiene le sue caratteristiche originali. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettate tutte le caratteristiche indicate nella relativa scheda tipologica.
EDIFICIO RUSTICO
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FINESTRE E__ Il piano terra, dove un tempo trovavamo la stalla ha ben 3 finestre, tutte necessitano di manutenzione. I__ Sul fronte sud-ovest devono essere recuperate le finestre esistenti rispettando i requisiti della scheda tipologica. Possono essere aperte poi altre tre finestre al piano primo delle stesse dimensioni e caratteristiche di quelle del piano terra, allineate con queste e con la porta. Sul fonte sud est deve essere recuperata la finestra esistente (e aggiunte le due aperture sottotetto che riprendano quelle tipiche dei fienili). Sopra quest'ultima potrà inoltre essere aperta una finestra di uguali dimensioni. SCALE E__L'ingresso al fienile sul lato nord-ovest è accessibile tramite una scala realizzata interamente in blocchi di pietra. I__La scala deve essere recuperata, si evidenziano le pedate in blocchi monolitici da recuperare, il pianerottolo in calcestruzzo deve essere sostituito con uno in muratura o in legno (struttura leggera con travi e tavolato). RIMESSA All'esterno dell'edificio, sul fronte sud-ovest è presente una rimessa che veniva utilizzata per depositare lo sterco degli animali. Questo elemento caratteristico dell'architettura rurale deve essere recuperato. Deve restare leggibile la sua forma e quindi la sua vecchia funzione. Fronte nord-ovest
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 fronte sud-est; 2 fronte nord-ovest con ingresso fienile; 3 fronte nord-ovest con scala di accesso al fienile realizzata in blocchi monolitici; 4 porta di ingresso stalla (fronte sud-ovest), necessita di un urgente recupero.
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SCHEDA NORMATIVA
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ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
RESIDENZA LINEARE
b d Veneto Catasto Lombardo
C C Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio precedente al Catasto Lombardo Veneto (1812). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__Realizzato interamente in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Architravi e stipiti delle finestre sono in pietra. L'edificio è stato rifinito con un intonaco a base di calce e probabilmente tinteggiato in epoca più recente, oggi l'intonaco è molto degradato. Il fronte nord-ovest è stato lasciato molto rustico come quello delle stalle, muratura costituita da pietra lasciata a vista con un legante di malta di calce addizionata ad inerti locali. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, deve però essere utilizzato un intonaco uguale a quello originario, ovvero malta di calce addizionata a inerti del luogo, applicato poi con la tecnica del rasapietra. La malta cementizia aggiunta sul fronte nord-ovest, deve essere sostituita con altra idonea. Per quanto riguarda il fronte nord-ovest, deve essere recuperato facendo riferimento alla scheda tipologica relativa agli edifici rustici. PORTE E__La porta di ingresso all'abitazione è una, questa presenta le caratteristiche originali dell'edificio. Ci sono poi le due porte di accesso a quelle che erano le lobie, al primo e al secondo piano. I__La porta di ingresso all'abitazione se sostituita deve avere le stesse caratteristiche di quella attuale. Le porte delle lobie potranno attenersi alle indicazioni fornite nella scheda tipologica. FINESTRE E__ E' ancora visibile la tipologia tradizionale. Una fotografia riporta il serramento tipico. Sono visibili anche i davanzali in pietra poco sporgenti. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, compresi anche davanzali, architravi e stipiti. Davanzale stipiti e architrave della finestra del secondo piano (fronte sud-est) sono stati intonacati e tinteggiati, è bene lasciarli a vista, se si desidera intonacarli (sempre con la tecnica del rasapietra) deve essere fatto anche per le finestre sottostanti e le portefinestre. I davanzali non possono essere intonacati.
Fronte sud-est
RESIDENZA LINEARE
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IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__ L'inferiata presente al primo piano può essere eliminata. I__ Gli scuri devono rispettare le caratteristiche descritte nella scheda tipologica. Le inferite devono essere tutte uguali a quelle del piano terra del fronte sud-ovest, visibili anche dalle immagini, devono essere di colore nero e presenti solo al piano terra. LOBIA E__L'edifico in origine aveva una lobia sviluppata su due piani, è visibile ancora oggi la struttura portante. I__La lobia deve essere ricostruita sui due piani seguendo le caratteristiche descritte nella scheda tipologica e le dimensioni originali.
Vista da sud
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 porta di ingresso fronte sud-est; 2 porta lobia piano primo; 3 porta lobia piano secondo; 4 finestra piano terra con tipica inferiata e serramento; 5 finestra piano primo con davanzale sporgente, tipico serramento e inferiata; 6 particolare della soglia della porta di ingresso; 7 fronte nord-ovest.
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SCHEDA NORMATIVA
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ARCHITETTURA COMPROMESSA
RESIDENZA LINEARE/RUSTICO
Catasto Lombardo b d Veneto
C C Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio precedente al Catasto Lombardo Veneto (1812). Oggi l'edificio è stato pesantemente compromesso da interventi di ristrutturazione realizzati probabilmente negli ultimi trent'anni. Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__L'edificio è stato rivestito da un intonaco a base cementizia sconosciuto alla tradizione. Il fronte nord-ovest è stato lasciato molto rustico come accade in genere per gli edifici rurali, pietra portante lasciata a vista con un legante di malta di calce e inerti locali. Troviamo poi interventi recenti di manutenzione realizzati con una malta cementizia. I__ In caso di intervento l'edificio deve essere recuperato. Se si desidera intonacare nuovamente l'edificio lo si può fare, si deve eliminare l'intonaco esistente e sostituirlo con uno nuovo uguale a quello originario, ovvero malta di calce addizionata a inerti del luogo, applicato con la tecnica del rasapietra. La malta cementizia aggiunta sul fronte nord-ovest deve essere sostituita con altra idonea. Per quanto riguarda il fronte nord-ovest, deve essere recuperato facendo riferimento alla scheda tipologica relativa agli edifici rustici. PORTE E__Il fonte nord-ovet ha due porte, quella del fienile è stata rifatta di recente correttamente verniciata di nero (colore non strettamente idoneo ma consentito per questo genere di interventi). Al piano più basso la porta della stalla è stata sostituita con una metallica non conforme alla tradizione e di colore troppo chiaro. I__La porta della stalla del fronte nord-ovest deve essere sostituita con una che rispetti le caratteristiche indicate nella scheda tipologica.
Fronte sud-est
FINESTRE E__I sopraluoghi non hanno consentito di prendere visione dei serramenti attuali del fronte sud-est e nord-est, in quanto gli scuri sono sempre stati chiusi. Sono state però chiaramente modificate in quanto non rispettano più le dimensioni originali confrontabili con quelle dell'edifico confinante, sono stati aggiunti poi davanzali e intonacati stipiti e architravi. Per quanto riguarda il fronte nord-ovest sono ben visibili due finestre al piano terra modificate recentemente senza tener in considerazione di come erano in precedenza, sono state ingrandite ed hanno serramenti sconosciuti alla tradizione I__ In caso di rifacimento devono essere rispettati tutti i requisiti presenti nella relativa scheda tipologica, compresi anche davanzali, architravi e stipiti. Per quanto riguarda il fronte nord-ovest fare riferimento alla scheda tipologica relativa agli edifici rustici.
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RESIDENZA LINEARE/RUSTICO
Le finestre del fronte sud-est e nord-est devono essere recuperate per quanto possibile, il serramento deve rispettare i requisiti presenti nella scheda tipologica. I davanzali anche se non originali non sono troppo sporgenti e larghi, possono però essere eliminati o sostituiti con altri in pietra uguali a quelli dell'edificio confinante. BALCONI E__Il balcone in calcestruzzo è stato aggiunto in una data più recente rispetto a quella di realizzazione dell'edificio. I__In caso di ristrutturazione il balcone deve essere eliminato. LOBIA E__L'edifico in origine aveva una lobia sviluppata su due piani, quest'osservazione è deducibile dalla presenza di 2 travi recuperate al piano terra per realizzare un appoggio per i fiori (visibile anche nell'immagine di seguito riportata). I__Può essere ripristinata la lobia se viene eliminato il balcone in calcestruzzo. PERCORSI E PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__La pavimentazione esterna è stata sostituita per quanto riguarda il fronte sud-est con una in porfido e per il fronte nord-ovest è presente una fascia di circa un metro e mezzo in calcestruzzo. I__Queste pavimentazioni devono essere sostituite con altre idonee come indicato nelle schede tipologiche. Vista da sud-ovest
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 porta di ingresso fronte sud-est, non è consentito l'utilizzo di maniglie in ottone inoltre la soglia di ingresso, le spalle e l'architrave sono stati sostituiti con altri elementi non idonei. Nell'immagine è visibile anche la èpavimentazione in porfido non consentita in quanto presenta una colorazione estranea al contesto e troppo regolare e liscia; 2 fronte nord-est, è visibile la copertura troppo sporgente e il fronte intonacato con malte non idonee; 3 balcone in calcestruzzo (elemento sconosciuto alla tradizione costruttiva); 4 fronte sud-est è visibile la struttura lignea che sorreggeva la lobia.
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio precedente al Catasto Lombardo Veneto (1812). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato con muratura portante in blocchi di pietra. Architravi, spalle e stipiti sono in pietra e in calcestruzzo. Come legante è stata impiegata una malta a base di calce e di inerti locali. I__ Devono essere rimosse tutte le malte cementizie e sostituite con altre a base di calce e inerti locali che conferiscano uniformità a tutti i fronti dell'edificio. Devono essere sostituiti architravi, spalle, stipiti davanzali in calcestruzzo con altri idonei (vedi scheda tipologica). APERTURE E__L'edificio presenta solo poche feritoie tipiche dei fienili,e due grandi aperture al di sotto della copertura nel volume più arretrato rispetto alla strada posto a est. I__E' consentito realizzare due nuove aperture nel sottotetto nel fronte ovest come quelle già esistenti nell'edificio est. FINESTRE E__ Al piano terra troviamo due finestre che non presentano più le loro caratteristiche originali. I__ Devono essere recuperate le vecchie finestre facendo riferimento alla scheda tipologica. Nuove finestre possono essere aperte solo ai piani terra e primo. Queste dovranno rispettare dimensioni e caratteristiche elencate nella scheda tipologica PORTE E__ Le porte sono state quasi tutte modificate alterando o eliminando le loro caratteristiche. I__ Tutte le porte devono essere recuperate o rifatte seguendo i criteri indicati nella scheda tipologica.
Fronte sud e est
EDIFICIO RUSTICO
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RECINZIONI E__L'edificio è chiuso sul fronte strada da una recinzione metallica e da un cordolo in calcestruzzo. Per realizzare questa recinzione è stato sottratto del terreno alla strada. I__Non è consentito delimitare una proprietà senza bisogni fondati, la recinzione deve quindi essere eliminata. E' bene realizzare, nella parte di terreno sottratta alla strada, una pavimentazione tradizionale (vedi scheda tipologica).
Fronte est
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 Portone del fienile ricostruito di recente. 2 Intercapedine controterra, in genere questo intervento non è consentito, in questo caso è però poco percepibile data l'elevata pendenza del terreno ed è quindi considerato accettabile. 3 Fronte sud, è stata aggiunta questa tettoia a protezione di una porta di ingresso, questo intervento è ritenuto non accettabile in quanto estraneo alla tradizione architettonica (deve essere eliminato). 4 Finestra fronte sud, non è considerato accettabile l'utilizzo di malta cementizia e di inferiate decorate e di questo colore. 5 La foto mostra un recente intervento di recupero non considerato accettabile, in quanto è stata usata una malta a base cementizia. Nell'immagine è visibile anche una recinzione metallica non consentita. 6 Aperture e feritoie del fienile. 7 Recente intervento di sostituzione di una porta, l'intervento è ritenuto inaccettabile, non solo per le caratteristiche della porta (colore e materiale sconosciuti alla tradizione), ma anche per come è stata trattata la muratura (architrave, sordino e malta sono realizzati con tecniche e materiali estranei alla tradizione architettonica).
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Lombardo b d Veneto
Catasto Cessato C C
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile e residenza Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile
Aerofotogrammetria
EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio precedente al Catasto Lombardo Veneto (1812). Il fronte est riporta una data, 1871, l'edificio è stato costruito in due fasi: la prima rappresentata anche nelle carte qui riportate e la seconda poco precedente al Novecento.
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ L'edifico è realizzato con muratura portante in blocchi di pietra. Architravi, spalle e stipiti sono in pietra e legno e in calcestruzzo quelli più recenti. Come legante è stata impiegata una malta a base di calce e inerti locali. I__ Devono essere rimosse e sostituite tutte le malte cementizie. Non è consentito eliminare parti di muratura. APERTURE E__L'edificio presenta solo poche feritoie tipiche dei fienili, ma nessuna grande apertura al di sotto della copertura. I__Sul fronte sud e nord, possono essere realizzate 2 aperture che riprendano quelle dei fienili al di sotto della copertura. FINESTRE E__Il fronte ovest ha ancora una finestra con il tipico serramento dell'edificio. Non è stato possibile rilevare lo stato di fatto per quanto riguarda il fronte sud. I__Potranno essere aperte nuove finestre sul fronte sud a patto che vengano inserite rispettando quanto descritto nella scheda tipologica. Stipiti, soglia, spalle e architravi delle finestre e porte per quanto riguarda la parte più recente dell'edificio potranno anche essere in calcestruzzo, ma solo se saranno intonacate con un intonaco tradizionale (a base di calce e inerti locali).
Fronte est
EDIFICIO RUSTICO
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PERCORSI E PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__L'unica pavimentazione esistente è quella sul fronte strada in asfalto. I__Dal percorso stradale esistente dovrà essere ricavato un percorso pedonale che verrà pavimentato secondo quanto indicato nella scheda tipologica.
Fronte nord-ovest
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 elemento di attacco tra vecchio e nuovo edificio visibile dalla strada; 2 fronte est, porta di ingresso e finestra; 3 fronte ovest con portone vecchio fienile e finestra; 4 data presente sul fronte est dell'edificio.
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TAGLIATA ARCHITETTURE COMPROMESSE ARCHITETTURE RECUPERABILI ARCHITETTURE DA SALVAGUARDARE
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Primi decenni '900
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio risale ai primi decenni del Novecento Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato con muratura portante costituita dablocchi di pietra. Non è possibile determinare il materiale di spalle, stipiti, davanzali e architravi in quanto sono stati rifiniti con tecniche non idonee. Come legante è stata sostituita la malta originale con una a base cementizia. I__ Devono essere eliminati i mattoni che fanno da cornice alle finestre, la malta cementizia deve essere sostituita con una a base di calce addizionata ad inerti locali che gli conferisca il tipico colore. Non sono ritenute accettabili le enfatizzazioni della pietra realizzate agli angoli dell'edificio. Se si intende tinteggiare l'intonaco a base cementizia lo si può fare ma si dovrà usare un rivestimento che riprenda il più possibile quello della malta degli edifici rurali. COPERTURA E__Il recente intervento di rifacimento della copertura è ritenuto inaccettabile: -sporgenze troppo elevate; -spessori di gronda alterati; -manto di copertura in contrasto con il paesaggio; -travi principali sovradimensionate. I__La copertura può essere rifatta rispettando tutte le caratteristiche indicate nella relativa scheda tipologica.
Fronte sud
APERTURE E__Le vecchie aperture di quello che era il fienile sono state chiuse e è ipossibile determinare oggi la loro posizione. I__In caso di intervento non è consentito realizzare nuove aperture in quanto si potrebbe incorrere in un eccesso di elementi compositivi dell'edificio. FINESTRE E PORTE E__Sono state tutte modificate e quelle aggiunte non rispettano in alcun modo la tradizione architettonica del luogo. I__In caso di intervento dovranno rispettare quanto indicato nella scheda tipologica. Architravi, spalle, stipiti e davanzali potranno non essere in pietra o legno ma dovranno essere intonacati con intonaco tradizionale (malta di calce addizionata ad inerti locali) così che si mimetizzino con l'intero fronte.
EDIFICIO RUSTICO
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RECINZIONI E__L'intero fondo è stato recintato. L'intervento è stato fatto con il solo scopo di voler delimitare la proprietà, non sussiste quindi alcun bisogno fondato. I__La recinzione deve essere eliminata.
Fronte nord-ovest
1
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 finestra, l'intervento è considerato inaccettabile in quanto le rifiniture in mattoni non sono presenti nella tradizione architettonica; 2 fronte sud e est, l'immagine mostra tutti i principali che hanno stravolto l'edificio tra i quali la copertura e l'intonaco.
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Primi decenni '900
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio risale ai primi decenni del Novecento Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato con muratura portante costituita da blocchi di pietra. Non è possibile determinare il materiale di spalle, stipiti, davanzali e architravi in quanto sono stati rifiniti con tecniche non idonee. Come legante è stata sostituita la malta originale con una a base cementizia. I__ La malta cementizia deve essere sostituita con una a base di calce addizionata ad inerti locali che conferisca il tipico colore. Non sono ritenute accettabili le le parti intonacate e tinteggiate di giallo. COPERTURA E__Il recente intervento di rifacimento della copertura è ritenuto inaccettabile: -sporgenze troppo elevate; -spessori di gronda alterati; -manto di copertura in contrasto con il paesaggio. I__La copertura può essere rifatta rispettando tutte le caratteristiche indicate nella relativa scheda tipologica. APERTURE E__Le vecchie aperture di quello che era il fienile sono state chiuse e è impossibile determinare oggi la loro posizione. I__In caso di intervento non è consentito realizzare nuove aperture in quanto si potrebbe incorrere in un eccesso di elementi compositivi dell'edificio. FINESTRE E PORTE E__Sono state tutte modificate e quelle aggiunte non rispettano in alcun modo la tradizione architettonica del luogo. I__In caso di intervento dovranno rispettare quanto indicato nella scheda tipologica. Architravi, spalle, stipiti e davanzali potranno non essere in pietra o legno ma dovranno essere intonacati con intonaco tradizionale (malta di calce addizionata ad inerti locali).
Fronte nord
EDIFICIO RUSTICO
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RECINZIONI E__L'intero fondo è stato recintato. L'intervento è stato fatto con il solo scopo di voler delimitare la proprietà , non sussiste quindi alcun bisogno fondato. I__La recinzione deve essere eliminata.
Fronte nord-ovest
1
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Le immagini sopra riportate indicano: 1 copertura a protezione del cancello di ingresso al fondo, elemento sconosciuto alla tradizione e non necessario in quanto la recinzione deve essere eliminata; 2 vista da sud.
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1800 circa). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Spalle, stipiti, davanzali e architravi sono in legno o in pietra. Come legante è stata impiegata una malta a base di calce e inerti locali. I__ Se vi sono parti modificate con l'uso di malte cementizie o materiali non conformi con la tradizione devono essere sostituiti. L'edificio necessita di un intervento di consolidamento strutturale, sono molte le pareti che presentano vistose crepe e cedimenti. APERTURE E__Le vecchie aperture di quello che era il fienile sono ancora visibili sui fronti est ed ovest. I__In caso di intervento è consentito ingrandire le aperture presenti subito al di sotto della copertura, può essere modificata solo la loro altezza. PORTE E__Sul fronte nord l'architrave del portone del fienile è stato sostituito di recente con uno in calcestruzzo. Sul fronte sud troviamo la porta della stalla che conserva ancora tutte le sue caratteristiche. I__L'architrave in calcestruzzo presente sul portone del fienile deve essere sostituito con uno in legno. Se non è possibile sostituirlo per motivi di stabilità strutturale dovrà essere coperto utilizzando un intonaco tradizionale che si mimetizzi con il resto della muratura.
Fronte sud
FINESTRE E__Una finestra al piano terra sul fronte est è stata inserita al posto di una vecchia porta. Questa finestra può essere chiusa ma devono restare leggibili sul prospetto le preesistenze. I__In caso di intervento potranno essere aperte nuove finestre, queste dovranno rispettare quanto indicato nelle schede tipologiche. Dovranno essere allineate con le aperture e con le porte esistenti.
EDIFICIO RUSTICO
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Vista da nord
1
2
3
4
Le immagini sopra riportate indicano: 1 Fronte sud, è visibile la porta di ingresso alla stalla e un edificio minore che deve essere recuperato. 2 Ingrandimento porta di ingresso fronte sud. 3 Fronte est. 4 Fronte est, vecchia porta oggi chiusa con una finestra. 5 Fronte ovest. 6 Vista da nord.
6
5
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1800 circa). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Non è possibile determinare il materiale di spalle, stipiti, e architravi in quanto sono stati rifiniti con tecniche non idonee. Come legante è stata sostituita la malta originale con una a base cementizia successivamente tinteggiata di bianco. I__ La malta cementizia deve essere sostituita con una a base di calce addizionata ad inerti locali che conferisca il tipico colore. Deve inoltre essere applicata con la tecnica del rasapietra. COPERTURA E__Il recente intervento di rifacimento della copertura è ritenuto inaccettabile in quanto altera le sporgenze (ora troppo elevate) e lo spessore di gronda. I__La copertura può essere rifatta rispettando tutte le caratteristiche indicate nella relativa scheda tipologica. APERTURE E__Le vecchie aperture di quello che era il fienile sono state chiuse e è impossibile determinare oggi la loro posizione. I__In caso di intervento non è consentito realizzare nuove aperture in quanto si potrebbe incorrere in un eccesso di elementi compositivi dell'edificio.
Vista da sud
FINESTRE E PORTE E__Sono state tutte modificate e quelle aggiunte non rispettano in alcun modo la tradizione architettonica del luogo. I__In caso di intervento dovranno rispettare quanto indicato nella scheda tipologica. Architravi, spalle, stipiti e davanzali potranno non essere ne in pietra ne in legno ma dovranno essere intonacati con intonaco tradizionale (malta di calce addizionata ad inerti locali) che si mimetizzi con il resto del fronte.
EDIFICIO RUSTICO
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Fronte sud
1
2
3
4
Le immagini sopra riportate indicano: 1 Le scale non sono ritenute accettabili in quanto sono stati utilizzati materiali in contrasto con la tradizione architettonica, lo stesso vale per lo zoccolo dell'edificio (sconosciuto alla tradizione architettonica sia che per quanto riguarda il materiale che la tecnica). 2 Fronte sud, è stato aggiunto un nuovo volume destinato ad ospitare autoveicoli. L'intervento non è considerato accettabile perchè troppo impattante: non è consentito realizzare elementi a sbalzo in muratura o calcestruzzo; la muratura in pietra non è realizzata correttamente; la pavimentazione utilizza tecnica e materiali non idonei. 3 Finestra tipo, l'intervento di aggiunta delle finestre non è ritenuto accettabile. Non vengono rispettati gli allineamenti; le finestre presentano dimensioni diverse da quelle originali e non sempre uniformi nell'edificio (sono almeno 4 le finestre diverse se si tengono in considerazione solo le dimensioni); non è consentito l'utilizzo di scuri. 4 Seconda tipologia di finestre, l'inferiata non è accettabile in quanto non riprende le caratteristiche di quelle originali.
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è stato costruito in un periodo compreso tra il 1812 (Catasto Lombardo Veneto) e il 1886 (Catasto Cessato). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Spalle, stipiti, davanzali e architravi sono in legno o in pietra. Come legante è stata impiegata una malta a base di calce e inerti locali. L'edificio presenta un buono stato di conservazione. I__ Se vi sono parti modificate con l'uso di malte cementizie o materiali non conformi con la tradizione devono essere sostituiti. COPERTURA E__ La copertura mantiene le caratteristiche generali già indicate nella Schede Tipologica. L'orditura del tetto è costituita da 5 travi principali parallele alle linee di gronda, seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. I__ La copertura è stata recentemente rifatta, è stata seguita una tecnica corretta ma non sono state rispettate le vecchie sporgenze. L'intervento è considerato comunque accettabile. Se si intende aggiungere delle gronde lo si può fare ma solo sui lati est e ovest dell'edificio, queste dovranno essere in rame o riprenderne il colore (marrone scuro). APERTURE E__Le vecchie aperture di quello che era il fienile sono ancora visibili sul fronte nord che presenta un timpano aperto. I__In caso di intervento è consentito realizzare altre 2 aperture del timpano (fronte nord) comprese tra le due travi principali di copertura più esterne (come riporta anche l'esempio di timpano aperto presente nella scheda tipologica). La stessa apertura del timpano può essere ripetuta anche per quanto riguarda il fronte sud.
Fronte nord
PORTE E__Sul fronte nord troviamo la porta di quella che era la stalla, spalle e architrave di questa porta sono stati sostituiti con altri in calcestruzzo. Sul fronte sud la porta del fienile presenta ancora le sue caratteristiche principali. I__La porta della stalla deve essere recuperata sostituendo gli elementi in calcestruzzo con altri idonei.
EDIFICIO RUSTICO
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FINESTRE E__Troviamo solo una finestra sul fronte ovest e una sul fronte sud. I__Sul fronte sud può essere aggiunta un finestra al piano terra a sinistra della porta e altre tre allineate con quelle del piano terra e con la porta. Sul fronte ovest può esserne aggiunta una al piano terra e tre al piano primo (sempre rispettando gli allineamenti). Tutte le nuove aperture dovranno rifarsi all'architettura tradizionale.
Fronte sud
1
2
3
3
Le immagini sopra riportate indicano: 1 Fronte sud, portone fienile. 2 Fronte ovest, finestra stalla e feritoie fienile. 3 Fronte sud. 4 Dettaglio struttura di copertura realizzata correttamente, travetti a sostegno di un tavolato e infine il manto di copertura in coppi. Le sporgenze sui lati est e ovest sono troppo elevate.
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1800 circa). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Spalle, stipiti, davanzali e architravi sono in legno o in pietra. Come legante è stata impiegata una malta a base di calce e inerti locali. L'edificio ha subito numerose modifiche nel corso della storia. I__ Se vi sono parti modificate con l'uso di malte cementizie o materiali non conformi con la tradizione devono essere sostituite. APERTURE E__Le vecchie aperture di quello che era il fienile sono ancora visibili sul fronte ovest. I__In caso di intervento è consentito realizzare un timpano aperto sul fronte est riprendendo le dimensioni delle aperture del fronte ovest. PORTE E__ Sul fronte sud troviamo la porta di quella che era la stalla e il portone del fienile. Sul fronte ovest è ancora visibile la preesistenza di una porta ad arco. I__Tutte le porte devono essere recuperate facendo riferimento alla scheda tipologica. La vecchia porta ad arco sul fronte ovest può essere riaperta.
Fronte sud
FINESTRE E__Troviamo due finestre sul fronte ovest a destra e a sinistra della porta che è stata murata, queste non conservano più le loro caratteristiche. I__Devono essere recuperate le due vecchie finestre presenti sul fronte ovest. Possono essere aperte nuove finestre: - Fronte sud una finestra a sinistra della porta della stalla al piano terra e due al piano superiore devono essere tutte allineate tra di loro e con la porta. - Fronte ovest tre nuove finestre al piano primo allineate con le due esistenti e con la porta che è stata murata. Tutte le nuove aperture dovranno rifarsi all'architettura tradizionale.
EDIFICIO RUSTICO
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Fronte est e nord
1
2
3
4
Le immagini sopra riportate indicano: 1 Fronte sud, porta di ingresso alla stalla. 2 Fronte sud. 3 Portone fienile. 4 Fonte nord. 5 Fronte nord, architrave di una vecchia porta di accesso al fienile, può essere riaperta. 6 Fronte ovest, sono ben visibili le piccole aperture del timpano, le feritoie del fienile e le 2 finestra.
6
5
170
SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1800 circa). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Spalle, stipiti, davanzali e architravi sono in legno o in pietra, ve ne sono anche in calcestruzzo inseriti in epoca recente. Come legante è stata impiegata una malta a base di calce e inerti locali, l'edificio inoltre presenta numerosi interventi eseguiti nell'ultimo secolo con malte cementizie. I__ Se vi sono parti modificate con l'uso di malte cementizie o materiali non conformi con la tradizione devono essere sostituiti. COPERTURA E__ La copertura conserva le caratteristiche generali già indicate nella Schede Tipologica. L'orditura del tetto è costituita da 5 travi principali parallele alle linee di gronda, seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. Non sono stati rispettati alcuni elementi, il colore del legno è troppo chiaro e sono stati aggiunti copritravi metallici (non consentiti). I__ Il legno in copertura deve essere pitturato con una tonalità più scura e devono essere rimossi i copritravi.
Fronte sud
APERTURE E__Le vecchie aperture di quello che era il fienile sono ancora visibili sul fronte sud queste sono state chiuse con vetro opaco. I__Non è consentito utilizzare vetri opachi, devono quindi essere sostituiti, i serramenti inoltre sono troppo chiari. E' consentito aprire il timpano opposto, le aperture dovranno avere uguali dimensioni e caratteristiche di quelle del timpano del fronte sud. PORTE E__Sono state tutte modificate o rifatte. I__Devono essere recuperate attenendosi alla scheda tipologica.
EDIFICIO RUSTICO
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FINESTRE E__Troviamo due finestre sul fronte sud a destra e a sinistra della porta della vecchia stalla, queste non conservano piĂš le loro caratteristiche. I__Devono essere recuperate le due vecchie finestre presenti sul fronte sud. Possono essere aperte tre nuove finestre sul fronte sud allineate con quelle del piano terra e con la porta.
Fronte est e nord
1
2
3
4
5
Le immagini sopra riportate indicano: 1, 2 Fronte est, portone di ingresso del vecchio fienile, la porta ha un colore troppo chiaro e un architrave in calcestruzzo. Questi due elementi devono essere modificati. 3 Fronte sud, porta di ingresso vecchia stalla. E' stata realizzata una cornice non conforme con la tradizione architettonica, spalle e architrave devono quindi essere sostituiti secondo quanto indicato nella scheda tipologica. Deve inoltre essere sostituita la malta cementizia con una idonea (malta di calce addizionata ad inerti locali). 4 Fronte sud. E' stata inserita una finestra troppo grande, e soprattutto è stato rovinato il fronte applicando la malta cementizia in maniera grossolana attorno all'intervento. La finestra deve essere sostituita con una idonea come anche i materiali impiegati. 5 Vista in dettaglio della copertura. Travetti e tavolato hanno una colorazione troppo chiara, non è consentito l'utilizzo di copritravi, inoltre la lamiera metallica altera la percezione dello spessore di gronda. 6 Vista da sud.
6
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1800 circa). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Il complesso è costituito da tre edifici, quello più vecchio si trova in posizione centrale. La scheda descrive il volume centrale. Per quanto riguarda i due edifici minori attenersi alle schede tipologiche e a quanto indicato nelle immagine riportate in seguito. Realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Spalle, stipiti, davanzali e architravi sono in legno o in pietra, ve ne sono anche in calcestruzzo inseriti in epoca recente. Come legante è stata impiegata una malta a base di calce e inerti locali, l'edificio inoltre presenta numerosi interventi eseguiti nell'ultimo secolo con malte cementizie. Metà edificio è stato recentemente ristrutturato, sono stati rifatti tutti i giunti tra le pietre sostituendo la malta tradizionale con una a base cementizia. I__ Se vi sono parti modificate con l'uso di malte cementizie o materiali non conformi con la tradizione devono essere sostituiti.
Fronte ovest
COPERTURA E__ La copertura conserva le caratteristiche generali già indicate nella Schede Tipologica. L'orditura del tetto è costituita da travi principali parallele alle linee di gronda, seguite da travetti che sostengono il tavolato e il manto di copertura finale. Non sono stati rispettati alcuni elementi, il colore del legno per metà edificio è troppo chiaro e sono stati aggiunti copritravi metallici (non consentiti). I__ Il legno in copertura deve essere pitturato con una tonalità più scura uniforme su tutto l'edificio e devono essere rimossi i copritravi. APERTURE E__Le vecchie aperture di quello che era il fienile sono ancora visibili sul fronte sud, ve ne sono di più grandi verso ovest e di più piccole verso est (sul prospetto sud). Vi sono poi tante piccole feritoie. I__E' consentito ingrandire la aperture del sottotetto più piccole raggiungendo al massimo la dimensione di quelle più grandi a ovest. Queste aperture possono essere realizzate anche sul fronte opposto, dovranno però rispettare le medesime dimensioni e caratteristiche.
EDIFICIO RUSTICO
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PORTE E__Sono state tutte modificate o rifatte. I__Devono essere recuperate attenendosi alla scheda tipologica. FINESTRE E__Troviamo finestre soprattutto sul fronte sud. La maggior parte di queste non conserva più le caratteristiche tipiche. I__Devono essere recuperate le vecchie finestre presenti sul fronte sud. Possono essere aperte altre finestre. Queste dovranno essere allineate con gli elementi esistenti (porte, finestre, aperture sottotetto).
Fronte sud
1
6
2
7
3
4
5
Le immagini sopra riportate indicano: 1 Fronte est, portone fienile. L'intervento è considerato accettabile in quanto sono state rispettate dimensioni e caratteristiche di questo elemento. 2 Fronte sud, porta stalla. La porta è ancora quella vecchia, sono state sostituite le spalle e l'architrave, utilizzando elementi troppo regolari, questi devono quindi essere sostituiti con altri idonei (vedi scheda tipologica). 3 Fronte sud, finestra stalla. Sono stati modificati architrave, davanzale e stipiti con elementi in calcestruzzo, questi devono quindi essere sostituiti con altri idonei (vedi scheda tipologica). 4 Fronte nord, portone fienile. E' stata ricostruita la porta del vecchio fienile rispettando le vecchie tecniche costruttive. Il colore non è però idoneo (deve essere pitturata con un colore più scuro) e non è consentito l'uso di elementi in calcestruzzo, devono quindi essere sostituiti l'architrave e la malta impiegata. 5 Dettaglio di copertura. Il legno deve essere di colore scuro (come quello a ovest) uniforme su tutta la copertura. Non è corretto l'uso di pluviali zincati, questi devono essere in rame o di colore marrone scuro. 6, 7 volume a nord dell'edificio. La porta del box deve essere verniciata dello stesso colore del legno di copertura, non è consentito l'utilizzo di lamiere che alterino lo spessore di gronda. La muratura è stata rifinita con una tecnica e un materiale sconosciuti alla tradizione locale (foto num. 7), deve quindi essere rimosso e sostituito con un intonaco che riprenda il più possibile l'intonaco tradizionale (malta di calce addizionata con inerti locali applicata con la tecnica del rasapietra).
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1800 circa). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Spalle, stipiti, davanzali e architravi sono in pietra o in calcestruzzo. L'edificio è stato recentemente ristrutturato, sono state rifatte tutte le fughe utilizzando una malta cementizia (non idonea). I__ Se vi sono parti modificate con l'uso di malte cementizie o materiali non conformi con la tradizione devono essere sostituiti. COPERTURA E__ La copertura è stata recentemente rifatta senza tenere in considerazione gli elementi e le tecniche di quella precedente. Il recente intervento è quindi considerato non accettabile in quanto: -è stato sostituito il manto di copertura con uno in tegole; -l'orditura del tetto è sovradimensionata (rispetto a quella tradizionale) e gli è stato applicato un impregnante troppo chiaro; -sono stati inseriti copritravi metallici; -la lamiera metallica altera lo spessore di gronda; -le sporgenze sono troppo elevate. I__ In caso di rifacimento devono essere rispettate tutte le indicazioni presenti nella scheda tipologica.
Fronte nord
APERTURE E__Le vecchie aperture di quello che era il fienile sono ancora visibili sul fronte ovest, queste sono state però alterate. I__In caso di intervento deve essere recuperato il timpano con aperture che rispettino le dimensioni originali. Potà anche essere aperto il timpano a est. PORTE E__Sono state tutte modificate o rifatte. I__Devono essere recuperate attenendosi alla scheda tipologica.
EDIFICIO RUSTICO
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FINESTRE E__Tutte le finestre sono state modificate o rifatte alterando le loro caratteristiche. I__Devono essere recuperate tutte le vecchie finestre. Possono essere aperte altre finestre. Queste dovranno essere allineate con gli elementi esistenti (porte, finestre, aperture sottotetto).
Fronte est e nord
1
2
3
4
5
Le immagini sopra riportate indicano: 1 Fronte nord, vecchie scale in pietra recuperate non correttamente con l'utilizzo di malta cementizia. 2 Fronte nord, finestra ricavata in una vecchia porta murata. Il davanzale è in calcestruzzo di colore troppo chiaro e regolare, inoltre l'inferiata deve essere verniciata di grigio scuro o nero e non è consentito alcun tipo di decorazione. 3 Dettaglio di copertura. 4 Dettaglio muratura, non è consentito l'uso di malte cementizie. 5 Fronte ovest, timpano. L'edificio è stato recentemente alzato, in caso di intervento il timpano deve essere aperto seguendo le tecniche tradizionali. 6 Fronte sud. E' stata aperta una nuova finestra dalle dimensioni e caratteristiche sconosciute alla tradizione.
6
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1800 circa). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Non è possibile determinare il materiale di spalle, stipiti, davanzali e architravi in quanto sono stati rifiniti con tecniche non idonee. Come legante è stata sostituita la malta originale con una a base cementizia, applicata inoltre con una tecnica sconosciuta alla tradizione. I__ La malta cementizia deve essere sostituita con una a base di calce addizionata ad inerti locali che gli conferisca il tipico colore applicata poi con la tecnica del rasapietra. COPERTURA E__Il recente intervento di rifacimento della copertura è ritenuto inaccettabile in quanto sono state modificate le sporgenze e gli spessori di gronda. I__La copertura può essere rifatta rispettando tutte le caratteristiche indicate nella relativa scheda tipologica. APERTURE E__Le vecchie aperture di quello che era il fienile sono state chiuse, si può vedere ancora la loro vecchia posizione sul fronte nord. I__In caso di intervento è consentito riaprire le vecchie aperture visibile sul fronte nord.
Fronte sud
FINESTRE E PORTE E__Sono state tutte modificate e quelle aggiunte non rispettano in alcun modo la tradizione architettonica del luogo. I__In caso di intervento dovranno rispettare quanto indicato nella scheda tipologica. Architravi, spalle, stipiti e davanzali potranno non essere in pietra o legno ma dovranno essere intonacati con intonaco tradizionale (malta di calce addizionata ad inerti locali).
EDIFICIO RUSTICO
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RECINZIONI E__L'ingresso a sud è delimitato da una recinzione metallica. I__La recinzione deve essere eliminata. Sono consentiti solo i parapetti ma devono rispettare le indicazioni presenti nella scheda tipologica.
Fronte nord-ovest
1
2
2
Le immagini sopra riportate indicano: 1 nuovo volume aggiunto a nord dell'edificio; 2 fronte sud e est, l'immagine mostra tutti i principali elementi che hanno stravolto l'edificio tra i quali il nuovo intonaco e le finestre. Il manto di copertura è accettabile, la sporgenza del tetto è però troppo elevata.
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SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA LINEARE
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: non determinabile Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è stato realizzato tra il 1812 (Catasto Lombardo Veneto) e il 1886 (Catasto Cessato). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ L'edifico è realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Non è possibile determinare il materiale di spalle, stipiti, davanzali e architravi in quanto sono stati rifiniti con tecniche non idonee. Come legante è stata sostituita la malta originale con una a base cementizia. L'edificio è stato inoltre rifinito con un intonaco sconosciuto alla tradizione costruttiva I__ La malta cementizia e l'intonaco devono essere eliminati. Come intonaco deve essere impiegata una malta a base di calce e inerti locali applicata con la tecnica del rasepietra. Non sono ritenute accettabili le enfatizzazioni della pietra realizzate agli angoli e sul basamento dell'edificio. COPERTURA E__Il recente intervento di rifacimento della copertura è ritenuto inaccettabile in quanto sono state modificate le sporgenze e gli spessori di gronda. I__La copertura può essere rifatta rispettando tutte le caratteristiche indicate nella relativa scheda tipologica.
Fronte sud
FINESTRE E PORTE E__Sono state tutte modificate e quelle aggiunte non rispettano in alcun modo la tradizione architettonica del luogo. I__In caso di intervento dovranno rispettare quanto indicato nella scheda tipologica relativa alle residenze lineari. Architravi, spalle, stipiti e davanzali potranno non essere in pietra o legno ma dovranno essere intonacati con intonaco tradizionale (malta di calce addizionata ad inerti locali).
RESIDENZA ISOLATA
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Fronte nord-ovest
1
2
3
Le immagini sopra riportate indicano: 1 Vista da sud. 2 Dettaglio di un angolo dell'edificio. E' ben visibile l'intonaco a base cementizia addizionato a graniglia, sconosciuto alla tradizione costruttiva locale. Non sono accettabili inoltre le enfatizzazioni della pietra agli angoli. 3 Fronte est, ingresso. Pavimentazione realizzata con tecnica e materiale sconosciuto alla tradizione, la tettoia all'ingresso non è consentita. Le tre sedie devono essere sostituite con una seduta in pietra come da tradizione. Non sono consentiti elementi oscuranti al piano terra. Le inferiate devono essere semplici e non sono consentite decorazioni.
180
SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA ISOLATA
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio realizzato successivamente al Catasto Cessato (1843).
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Non è possibile determinare il materiale della muratura e degli altri elementi costruttivi in quanto tutto l'edificio è stato intonacato. Vista la sua età, molto probabilmente è realizzato interamente in pietra. I__ In caso di ristrutturazione l'intonaco esistente deve essere sostituito con uno che riprenda il più possibile la colorazione data dall'uso di malta di calce addizionata ad inerti locali. FINESTRE E__Non è stato possibile rilevare la tipologia dei serramenti. Architravi e spalle non sono visibili in quanto intonacati. I davanzali sono stati sostituiti in epoca recente, questi mantengono sporgenza e larghezza corrette. I__ Per quanto riguarda i serramenti deve essere rispettato quanto indicato nella scheda tipologica, riprendendo le caratteristiche di quelli autentici. In caso di ristrutturazione dell'edificio, con rifacimento di tutto l'intonaco, è consentito realizzare cornici che migliorino l'apporto di luce all'interno dell'appartamento, queste dovranno rispettare lo spessore e le caratteristiche delle cornici tradizionali. BALCONI E__Non presenti. I__Non è consentito realizzare nuovi balconi o aggetti di qualsiasi genere. Fronte sud e ovest
PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__E' stata realizzata una pavimentazione con materiale e tecnica sconosciuta alla tradizione. I__La pavimentazione deve essere sostituita con una idonea.
RESIDENZA ISOLATA
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Fronte sud e est
1
2
3
4
Le immagini sopra riportate indicano: 1 Porta di ingresso. E' stata rifatta recentemente riprendendo molte delle caratteristiche originali. L'intervento è considerato accettabile. 2 Scuri realizzati correttamente. 3 L'immagine mostra la pavimentazione realizzata con tecnica e materiali non accettabili in quanto ignorano la tradizione architettonica. Anche l'intonaco dell'edificio è realizzato con tecnica e materiale sconosciuto alla tradizione costruttiva. 4 L'immagine indica l'intonaco e le cornici delle finestre dell'edificio confinante a est.
182
SCHEDA NORMATIVA RESIDENZA ISOLATA
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: residenza Destinazione d'uso attuale: residenza EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO Edificio precedende al Catasto Napoleonico (1800 circa).
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato interamente in muratura portante. Non si può affermare con certezza il materiale di architravi, spalle e stipiti in quanto sono stati intonacati. Alla base è stato realizzato un intonaco con inerti più grossi di colore grigio estraneo alla tradizione. I__ In caso di ristrutturazione l'edificio può essere riintonacato, il nuovo intonaco deve però essere uguale a quello esistente, dovrà inoltre essere applicato in maniera uniforme su tutto l'edificio. L'intonaco realizzato alla base dell'edificio deve quindi essere eliminato e sostituito con quello sopra indicato. APERTURE E__Non esistenti. I__ Possono essere aperte 3 nuove finestre sul fronte sud (dove oggi sono ancora visibili tre finestre circolati murate) che richiamino le vecchie aperture dei sottotetti. IMPOSTE SCURI E COLLARINI E__ Al piano terra sono stati aggiunti elementi oscuranti sconosciuti alla tradizione. I__Devono essere eliminate le persiane al piano terra e non è consentito sostituirle con altri elementi oscuranti. BALCONI E__Non presenti. I__Non è consentito realizzare nuovi balconi o aggetti di qualsiasi genere.
Fronte sud
RESIDENZA ISOLATA
183
Fronte sud
1
2
3
Le immagini sopra riportate indicano: 1 Porta di ingresso fronte sud. 2 Selciato realizzato con tecnica non corretta in quanto le pietre sono state fissate con l'uso di calcestruzzo. 3 Finestra piano terreno. Non è consentito l'uso di persiane, inoltre al piano terreno non è consentito usare elementi oscuranti. La cornice e il davanzale devono essere preservati e recuperati. L'intonaco grigio a base cementizia deve essere sostituito con uno idoneo.
184
SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA DA SALVAGUARDARE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: stalla e fienile Destinazione d'uso attuale: stalla e fienile EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1800 circa). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra. Spalle, stipiti, davanzali e architravi sono in pietra o in mattoni. I__ Le malte cementizie devono essere sostituite con malte a base di calce addizionata ad inerti locali che conferiscano all'edificio il tipico colore. Gli architravi in mattoni sono da recuperare in quanto autentici. APERTURE E__Troviamo ancora le vecchie aperture sottotetto di quello che era il fienile. I__Queste aperture devono essere preservate e recuperate. Non è consentito aprirne di nuove sul ronte est perchè troppo basso. Sul fronte est potranno essere aperte delle feritoie, queste dovranno essere distanti le une dalle altre almeno 1.5 m. FINESTRE E PORTE E__La maggior parte di porte e finestre conservano ancora tutte le loro caratteristiche principali. I__Devono essere tutte recuperate facendo riferimento alla scheda tipologica. Non è consentito aggiungere finestre ai piani superiore a quello terreno. In caso di necessità è consentito aumentare la superficie finestrata dell'edificio realizzando nuove aperture che riprendano le caratteristiche delle vecchie feritoie e delle grandi aperture tipiche dei fienili poste al di sotto della copertura. Le feritoie dovranno essere distanti le une dalle altre almeno 1.5 m.
Fronte est
EDIFICIO RUSTICO
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Fronte nord-ovest
1
2
3
4
5
Le immagini sopra riportate indicano: 1, 2 Porte stalla fronte ovest. La porta 2 deve essere pitturata di marrone scuro come la porta 1. 3 La finestra deve essere recuperata attenendosi a quanto indicato nella scheda tipologica. Possono essere mantenute spalle, architrave e davanzale. 4 La finestra deve essere recuperata come la finestra numero 2. devono quindi essere sostituiti architrave, stipiti e davanzale. 5 Vista fronte da ovest. 6 Portone fienile. Le tavole devono essere verticali e di colore marrone scuro.
6
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA RECUPERABILE
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: fornace Destinazione d'uso attuale: deposito EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1800 circa). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Realizzato in muratura portante costituita da blocchi di pietra, mattoni pieni e blocchi prefabbricati in calcestruzzo. I__ Le malte cementizie devono essere sostituite con malte a base di calce addizionata ad inerti locali che conferiscano all'edificio il tipico colore. I pilastri realizzati in calcestruzzo devono essere sostituiti con altri in mattoni pieni che mantengano il carattere rustico di quelli già esistenti. Oppure i pilastri possono essere preservati sostituendo però la malta cementizia con una idonea (malta di calce addizionata ad inerti locali). APERTURE E__L'edificio è molto insolito in quanto presenta solo pochi pilastri posti a sostegno delle travi di copertura. Tutte le aperture sono state chiuse con reti e pannelli di diversi materiali e colori. I__Queste aperture devono essere preservate e recuperate. Devono quindi essere elementi tutti gli elementi posti a chiusura e deve essere lasciato il piano completamento aperto così che funzioni da tettoia. Probabilmente questa tettoia è stata realizzata come tale, in quanto al piano seminterrato è ancora presente la vecchia fornace dedita una volta alla cottura di mattoni e coppi. Questo piano poteva servire quindi come struttura accessoria alla fornace.
Vista da ovest
NOTA E' bene che l'edificio venga acquisito dal comune per essere recuperato, insieme alla piazza esterna e alla vecchia cava ancora oggi visibile. Ristrutturare quindi la fornace al piano seminterrato e la tettoia al piano terra. Quest'ultima probabilmente era destinata una volta al deposito dei prodotti lavorati. Questo spazio insieme agli altri due elementi non meno importanti (piazza e cava), può essere recuperato e destinato a zona pubblica (area pic-nic attrezzata) e soprattutto come centro di memoria di un'antica attività. Con l'installazione di totem informativi può diventare un centro anche per uscite didattiche di scuole e centri ricreativi estivi.
EDIFICIO RUSTICO
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Piazza esterna alla fornace
1
2
Le immagini sopra riportate indicano: 1 Porta di ingresso fornace, piano seminterrato; 2 Porta di ingresso piano terra; 3 Vecchio forno; 4 Fronte ovest; 5 Vecchia cava.
3
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SCHEDA NORMATIVA EDIFICIO RUSTICO
ARCHITETTURA COMPROMESSA
Catasto Napoleonico
Catasto Lombardo Veneto
Catasto Cessato
Destinazione d'uso originaria edificio: sconosciuta Destinazione d'uso attuale: sconosciuta EVOLUZIONE STORICA DELL'EDIFICIO L'edificio è precedente al Catasto Napoleonico (1800 circa). Aerofotogrammetria
TECNICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI MURATURA E INTONACO E__ Non è possibile determinare il materiale della muratura e degli altri elementi costruttivi in quanto tutto l'edificio è stato intonacato. Vista la sua età, molto probabilmente è realizzato interamente in pietra. I__ In caso di ristrutturazione l'intonaco esistente deve essere sostituito con uno a base di calce e inerti locali così che venga riconferito all'edificio il suo aspetto originale.. FINESTRE E PORTE E__Sono state tutte modificate senza denere conto della preesistenza. I__In caso di recupero atteenersi a quanto indicato nella scheda tipologica. BALCONI E__Non presenti. I__Non è consentito realizzare nuovi balconi o aggetti di qualsiasi genere. PERCORSI, PAVIMENTAZIONI ESTERNE E SOGLIE DI INGRESSO E__E' stata realizzata una pavimentazione con materiale e tecnica sconosciuta alla tradizione, inoltre sono state fatte murature in calcestruzzo per permettere di realizzare un piazzale pianeggiante. I__La pavimentazione deve essere sostituita con una idonea.
Vista da ovest
RECINZIONI E__E' stata realizzata una recinzione metallica per delimitare la proprietà privata. I__Questa recinzione non è consentita (inoltre anche i materiali impiegati non sono idonei), deve quindi essere eliminata.
EDIFICIO RUSTICO
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Piazza esterna alla fornace
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CONCLUSIONE Odiernamente la conservazione del paesaggio ed i temi ad essa affini sono sempre più al centro dell'attenzione ed è aumentata la sensibilità pubblica verso la salvaguardia dei luoghi dell'abitare.
Un'importante conclusione che ho tratto nel produrre questo elaborato ed, in particolare, nella proposta dei due progetti, è che un'attività di progettazione può portare buoni risultati solo se derivata da un' approfondita conoscenza del luogo.
Il futuro non può essere basato solo su interventi di nuova edificazione, bisogna valorizzare i vecchi modelli traendo da essi la metodologia da seguire per una corretta Ritengo che nel mio territorio sia utile porre dei vincoli progettazione. Si potrà in questo modo orientarsi verso un perché non ci sono stati casi (se non raramente) di buona modello di sviluppo sostenibile che potrà conciliare progettazione, sia sull'esistente che su edifici costruiti esigenze di tipo sociale ed economico. ex-novo. Nella tesi sono state imposte numerose norme da rispettare, questo non è mai il metodo migliore da Nell'architettura contemporanea ci sono diverse correnti impiegare per salvaguardare un bene, può però dare un di pensiero che indirizzano il recupero di vecchi edifici. grosso contributo se sfruttato con intelligenza. La tesi si è orientata verso un recupero di tipo È proprio per questo motivo che ho voluto sperimentare conservativo. Si è scelto questo indirizzo per diversi la tesi su due edifici in particolare. Sono stati presi in motivi: considerazione due casi studio rilevati e schedati, a questi - Costituisce una scelta personale; la filosofia adottata non sono stati proposti diversi progetti di recupero; da una è stata strettamente conservativa ma ha voluto parte seguendo le schede tipologiche e, dall'altra, considerare il pensiero dei contadini ed allevatori che inserendo tecniche e metodi non contemplati o hanno costruito questi edifici. I vincoli sono stati imposti considerati non accettabili. Ho potuto quindi verificare da pensando di considerare accettabili tutti quegli interventi, questa esperienza quanto le norme siano vincolanti e anche di aggiunte e modifiche, che gli stessi contadini addirittura limitino la progettazione architettonica. Certo (considerando le loro conoscenze tecniche e materiali) il risultato derivato dall'utilizzo dell'abaco è rispettoso nei avrebbero fatto in caso di bisogno. confronti del paesaggio e della tradizione architettonica - Ha voluto considerare la preparazione generale dei locale, ma non può esprimere il meglio che un architetto progettisti che operano in queste aree. Questi sono preparato può proporre. Ogni edificio deve quindi essere spesso troppo poco qualificati e si è pensato che limitando studiato singolarmente per poterne trarre le proprie l'utilizzo di materiali, tecnologie e tecniche moderne, sia caratteristiche di unicità, esaltando le sue possibilità e più facile porre dei vincoli da seguire per la peculiarità. ristrutturazione di questi edifici.
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Detto questo posso ben affermare che in caso si presentino progetti meritevoli di essere realizzati deve essere lasciato loro un margine di intervento più ampio (sempre nel rispetto della preesistenza). Questi progetti dovranno comunque essere considerati e valutati attentamente da almeno una commissione paesaggistica. Nell'architettura contemporanea ci sono infatti approcci che affrontano i progetti di recupero con l'inserimento di elementi nuovi ed innovativi e che, spesso, arricchiscono la preesistenza. Sono infatti molti gli esempi di edifici recuperati da architetti che non rispettano tutti gli elementi presi in considerazione nell'abaco, sono però tutti rispettosi nei confronti della preesistenza e riescono ad esaltarne le caratteristiche principali. Altri progetti inseriscono
elementi completamente nuovi che riescono ad arricchire l'edificio e anche a conferirgli un certo grado di contemporaneità. La tesi come già indicato nei capitoli precedenti non si conclude qui: deve essere estesa a tutti quegli edifici classificati come “degni di protezione”. Il mio intento non è solo quello di proporla al comune che è stato preso come caso studio, ma anche a tutte le municipalità che presentano edifici che conservano la memoria della recente storia del paesaggio agricolo italiano.
BIBLIOGRAFIA - Gianfranco Caniggia, Strutture dello Spazio Antropico, Firenze, Uniedit - Giancarlo Chiesa, Darko Pandakovic, Paesaggio e Risorse Energetiche, Milano, Polipress, 2007. - Adriano Cortinovis, Battista Cortinovis, Costa Serina la sua gente la sua storia, Bergamo, Ferrari Editrice, 1995 - Claudia Crepaz, Sergio Boscoli, Forme e colori del costruire in Val Badia, Provincia autonoma di Bolzano, Ripartizione Tutela del Paesaggio e della Natura 1997. - Adolf Loos, Parole nel Vuoto (Ins Leere gesprochen Trotzdem), Milano, Adelphi Edizioni, 1991 - Vittorio Muttoni, Trafficanti la sua storia la sua gente i paesi vicini, Bergamo, ed Parrocchia di S. Erasmo, 2000 - Darko Pandakovic, Angelo Dal Sasso, Saper Vedere il Paesaggio, Novara, Città Studi Edizioni 2009 . - Ernesto N. Rogers, Gli Elementi del Fenomeno Architettonico, Guida, Napoli 1981. - Gianni Scudo, Josè Manuel Ochoa de la Torre, Spazi Verdi Urbani,Gruppo Editoriale Esselibri-Simone, 2003 -Gruppo di lavoro TUM VAI, Modelli di Insediamento Alpino, Editore Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine, Bolzano, 2007
SITOGRAFIA -Mauro Mainardi, Renato Maurino, Raffaella Motta, Manuale di Riuso e Progetto, GAL "ascartons e valli Valdesi". Sito web: http://www.evv.it/attachments/047_Manuale_Riuso_ Progetto.pdf -Comune di Arco (provincia di Trento), sito web: http://www.comune.arco.tn.it/ -Comune di Bolzano, sito web: http://www.comune.bolzano.it/ -Comune di Costa di Serina (provincia di Bergamo), sito web: http://www.comune.costaserina.bg.it/ -Cantone Ticino, sito web: http://www4.ti.ch/
INDICE DELLE IMMAGINI: Cap. 1.2 figura 1.2 tratta da: Caglioni Manolo, Casati Emilio, Conti Salvatore, Barcella don Alessandro, Facheris Amleto, Ferrari Gianfranco, Fezzoli Sergio, Fumagalli Guaraaglia Carmen, Furia Luigi, Gamba Elena Aimi, Gozzi Giovanni Battista, Medolago Luigi, Pasta Gigi, Pellegrini Alessandro, Pisoni Gianni, Rossi Rita, Rota Mario, Ruggeri Abele, Signorelli Silverio, Valeria Trussardi Agnese, Zanella Albino, Zani Francesco, Dés Agn de poesie ai pé del Sochèl,Edizioni Gruppo Aeper, Bergamo, 2012 Cap. 4.3 Le immagini inserite all'interno del quarto capitolo, relative agli esempi di edifici recuperati, sono state scaricate da siti web: Cap. 4.3.1 sito web Europaconcorsi, http://europaconcorsi.com/projects/169884-Recupero-ed -ampliamento-di-una-casa-contadina Cap. 4.3.2 sito web Europaconcorsi, http://europaconcorsi.com/projects/154443-recupero-ad -uso-abitativo-di-un-podere-in-provincia-di-bologna Cap. 4.3.3 sito web Hans-Jorg-Ruch, http://www.ruch-arch.ch/works.html Cap. 4.3.4 sito web Europaconcorsi, http://europaconcorsi.com/authors/13622-Garc-s-De-SetaBonet-Arquitectes
Le immagini inserite nelle "Schede Normative" sono state scattate tutte durante i sopraluoghi e rilievi. Solo le due immagini storiche rispettivamente degli anni '50 e '30 relative alla frazione di Trafficanti sono state tratte dal libro: - Vittorio Muttoni, Trafficanti la sua storia la sua gente i paesi vicini, Bergamo, ed. Parrocchia di S. Erasmo, 2000 INDICE CARTOGRAFIA: Le Schede Normative riportano la presenza dei seguenti documenti: - Catasto Napoleonico, TeDOC Politecnico di Milano - Catasto Lombardo Veneto, TeDOC Politecnico di Milano e sito web: Archivio di Stato di Milano, http://esx-archiviomi.cilea.it/ - Catasto Cessato, TeDOC Politecnico di Milano - IGM 1889, TeDOC Politecnico di Milano - IGM 1954, TeDOC Politecnico di Milano - IGM aggiornamento 1971, TeDOC Politecnico di Milano - Aerofotogrammetria 2005, scala 1:5000, Comune di Costa di Serina