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ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI mercoledì 15 novembre 2017
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• Edizione di Carpi •
Nubi si addensano sull’Hospice
Jessica Solomita ed Enrico Cavicchioli
GIOCO D’AZZARDO: “IO SONO LÌ, DOVE LA DIPENDENZA NASCE, PER CERCARE DI EVITARLO” Enrico
L’OPINIONE DEGLI ESERCENTI DI VIA ROOSEVELT SULLA CHIUSURA DEL PASSAGGIO A LIVELLO
Comparto denominato Fornace di Budrighello, ubicato nel Comune di San Possidonio in località Ponte Pioppa
DIETRO AL TERREMOTO CHE HA INVESTITO AMO POTREBBE ESSERCI LA POSIZIONE INDIVIDUATA PER LA COSTRUZIONE DELL’HOSPICE: UN’AREA A “ELEVATA PERICOLOSITÀ IDRAULICA” SULLA QUALE VI È UN MANUFATTO, LA FORNACE HOFFMANN, IL CUI RECUPERO È A CARICO DEI TRE SOCI DELLA NASCENTE FONDAZIONE CHE DOVRÀ GESTIRE LA STRUTTURA, OVVERO AMO DI CARPI E ASP E AMO DI MIRANDOLA. LE NUBI CHE SI SONO ADDENSATE SUL PROGETTO ORA SI ALLARGANO ANCHE AL MODELLO DI GESTIONE.
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Linea Modena – Carpi – Mantova: un intollerabile stillicidio di disservizi
Quando il 10 ottobre a Bologna sono stati presentati in Piazza Maggiore i nuovi modelli Pop e Rock, si è parlato di rivoluzione del trasporto ferroviario regionale. I nuovi treni, elettrici, veloci fino a 160 km orari, con trecento posti a sedere, accessibili alle persone con disabilità, in grado di trasportare biciclette, dotati di prese per cellulari, aria condizionata e telecamere a bordo prefigurano un vero e proprio cambio di passo per il trasporto ferroviario regionale e la sua qualità. Ne hanno promessi 86 in arrivo in Emilia Romagna. Nel frattempo però sulla linea Modena – Carpi – Mantova nella mattinata di lunedì 13 novembre si sono susseguiti pesanti ritardi e soppressioni come indicato dalla
TI: Trenitalia - XX’: minuti di ritardo
tabella di Federconsumatori. “Uno stillicidio di disservizi – ha sottolineato Giuseppe Poli - che conferma l’inadeguatezza di un servizio che dovrebbe essere garantito dal contratto tra Regione Emilia Romagna e imprese ferroviarie. Una garanzia che ormai rappresenta l’eccezione e su cui è necessario intervenire con urgenza”. Sarà così fino al
2019 quando è previsto l’arrivo dei nuovi treni in regione, in concomitanza con le elezioni regionali che si svolgeranno in quell’anno. Coincidenze? Sarà, ma così mancano ancora 500 giorni e ai pendolari non resta che iniziare il conto alla rovescia in attesa dell’appuntamento elettorale. Sara Gelli
REDAZIONE
La Iena
Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Pierluigi Senatore, Chiara Sorrentino AT T U A L I Tà , C U LT U R A , S P E T TA C O L O , M U S I C A , S P O RT E A P P U N TA M E N T I
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi
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CAPOREDATTORE Sara Gelli
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“A Carpi non vogliamo classi ghetto” dice il Pd. “Razzisti” ribattono Forza Italia e Fratelli d’Italia. Se fosse stata la Lega a parlare di etnie non si sarebbe agitato nessuno.
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Hospice AreA Nord - Le Asp, coL Loro Abito sociALe, dA stAtuto, possoNo iNvestire iN strutture Adibite ALLA gestioNe deL fiNe vitA? LA mAteriA è compLessA e NoN tutti LA peNsANo iN eguAL modo: vi è iNfAtti uNA zoNA d’ombrA, giuridicAmeNte pArLANdo, cHe coNseNte uN forte mArgiNe di iNterpretAzioNe
Le nubi che si sono addensate sul progetto dell’Hospice si allargano al modello di gestione
Il progetto di realizzare un Hospice nell’Area Nord costo stimato di “3milioni e 360mila euro” - prosegue nonostante le polemiche e le spaccature interne ad Amo, palesatesi con forza con le dimissioni dell’ex presidente Paolo Tosi e dei due consiglieri Annalisa Bonaretti e Silvano Santini. Come già anticipato sulle colonne del nostro giornale la scorsa settimana, dietro il terremoto che ha investito l’associazione potrebbe esserci la posizione individuata per la costruzione dell’Hospice: un’area, quella del “Comparto denominato Fornace di Budrighello, ubicato nel Comune di San Possidonio in località Ponte Pioppa”, che la Vas, Verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (datata 07.06.2011), definisce a “elevata pericolosità idraulica”. Considerata la posizione del comparto a ridosso del fiume, infatti, il documento “impone, al fine di diminuire la pericolosità per le persone che risiedono negli edifici in tali aree, il divieto di realizzare piani interrati e la previsione di scale interne di collegamento fra i vari piani dei fabbricati”. Diktat recepito appieno, come evidenzia lo studio di fattibilità redatto da CAIREPRO - Cooperativa Architetti e Ingegneri – PROgettazione di Reggio Emilia, dove si legge: “il progetto non potrà avere
Comparto denominato Fornace di Budrighello, ubicato nel Comune di San Possidonio in località Ponte Pioppa
spazi interrati, sarà leggermente sopraelevato rispetto al terreno e presentare 1 o 2 punti alti (1° livello) per l’evacuazione verticale in caso di inondazione. L’area è sotto il secondo argine del Secchia e non è stata mai interessata da esondazioni (da che si ha memoria e con questo assetto delle rive) perché ortograficamente più alta della piana a Sud del fiume. L’esondazione avverrebbe solo a seguito di un evento cataclismatico imprevedibile”. A tale nervo scoperto se ne aggiunge poi un altro, ovvero la necessità di farsi carico del “recupero e della valorizzazione del corpo
originale della fornace Hoffman, tramite intervento sistematico di restauro scientifico e suo riuso con destinazione per attività di interesse pubblico”. Un investimento oneroso importante che, prosegue il documento, “potrà essere attuato in una seconda fase” ma che, ci ha successivamente assicurato il sindaco di San Possidonio, Rudi Accorsi, “il Comune non ha affatto intenzione di richiedere”. Le nubi addensatesi sul progetto si sono però estese anche al modello di gestione. “Siamo alla vigilia della nascita della fondazione che dovrà occuparsi di concretiz-
zare il progetto dell’Hospice dell’Area Nord. Entro la fine dell’anno la onlus nascerà e con essa si darà il via alla fase esecutiva dello studio di fattibilità - approvato dagli enti pubblici aderenti all’Unione dei Comuni di Area Nord e Terre d’Argine - e, finalmente, l’Hospice diventerà un progetto concreto”. Ad annunciarlo è Paolo Negro, presidente di Asp Mirandola, uno dei tre soggetti che dovrebbe costituire la Fondazione, unitamente alle due Amo di Carpi e Mirandola. L’idea è quella di creare una “fondazione di partecipazione, ovvero un soggetto terzo che eroghi
servizi e consenta allo stesso tempo una partnership tra pubblico e privato, ricalcando, ad esempio, le orme della Fondazione Seràgnoli la quale si è occupata della costruzione e, successivamente, della gestione dell’Hospice di Bentivoglio”, prosegue Negro (ndr - realtà peraltro imparagonabile dal momento che la Fondazione Hospice MT. C. Seràgnoli Onlus è un ente totalmente privato mentre la onlus di casa nostra sarà costituita da due associazioni di volontariato e un’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona). Non ancora chiaro il modo in cui si sostanzierà
la gestione della struttura e quale ruolo ricoprirà l’Azienda sanitaria di Modena anche se lo studio stabilisce che “l’Ausl di Modena non interverrà nella costruzione, ma contribuirà attraverso un’apposita convenzione, e solo dopo i necessari processi di accreditamento della struttura, a supportarne i costi di gestione”. Ma le Asp, col loro abito sociale, da statuto, possono investire in strutture per la gestione del fine vita? La materia è complessa e non tutti la pensano in egual modo: vi è infatti una zona d’ombra, giuridicamente parlando, che consente un forte margine di interpretazione. Da un lato infatti vi è chi sostiene che Asp e Hospice debbano restare separati poiché l’attività preponderante di tale struttura è di carattere sanitario; al contrario vi è chi intravede nell’Hospice una rilevanza sociale e, di conseguenza, giustifica un investimento, anche importante, dell’Asp in tale ambito. Non essendoci una giurisprudenza specifica a supporto, tutto viene demandato alle singole volontà. La questione è spinosa e si presta a numerosi dubbi. Innumerevoli le voci levatesi in difesa del progetto - la cui necessità, lo ribadiamo ancora una volta, non è in alcun modo messa in discussione - che chiedono si faccia luce sulla vicenda. Jessica Bianchi
Hospice
L’intervento di Rudi Accorsi, sindaco del Comune di San Possidonio Nell’articolo della scorsa settimana “Che sia l’Hospice il pomo della discordia?” si avanzano domande e dubbi sulla scelta del sito denominato Fornace di Budrighello come possibile collocazione della struttura dell’Hospice. Il Comune di San Possidonio, sulla scorta delle norme e di tutta la documentazione relativamente all’area in questione, ritiene opportuno assicurare risposte puntuali a queste domande, per evitare interpretazioni parziali e decontestualizzate. Prima domanda. Il fatto che la VAS (Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Specifica) dica, fra le altre cose, che è una zona ad “alta pericolosità idraulica” vuol dire che si allaghi e che non vi si possa costruire? No! La VAS è uno strumento di pianificazione di livello superiore, che studia il territorio in grande, per arrivare a normare tutti i livelli, ossia a indicare i vincoli per aree più piccole. La VAS trae le sue conclusioni da cartografie ampie attorno agli alvei fluviali, nel nostro caso quello del Secchia o di altri suoi affluenti, in cui fasce di 5-10 km dall’argine possono ricadere in ambiti di generica pericolosità idraulica ma non sono per questo inadatte all’edificazione: preclusa all’edificazione è solo la cosiddetta ‘fascia di rispetto’. La VAS per questi ambiti indica in termini cautelativi le condizioni per costruire, se l’area è prevista dal Piano Regolatore Comunale (PRG) come edificabile: nel caso del sito Fornace di
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Budrighello, edificabile, la VAS indica il divieto di manufatti interrati e prescrive una leggera sopraelevazione del Piano Terra. Tra l’altro la zona della Fornace è una delle più alte dell’intera Bassa Pianura Modenese con i suoi 21 mt sul livello del mare. Insomma quando si è in mezzo al corso di due fiumi, bisogna costruire in modo adeguato. Questo e non altro dice la VAS. Seconda domanda. Il sito, oltre che edificabile, può essere sede di servizi sanitari alla persona? Sì! E’ un sito edificabile già dal 2008 secondo le norme di PRG, fa parte delle “zone residenziali B4 a funzione complessa”, è soggetto a piano di recupero di iniziativa privata, e il PRG prevede che vi possono essere realizzati servizi Socio Sanitari e Assistenziali alla persona. Queste scelte del PRG sono soggette al vaglio dei livelli di programmazione superiore della Provincia: qualsiasi forzatura sarebbe stata evidenziata, corretta e riscritta. La destinazione dell’area a servizi socio sanitari, insieme alla sua baricentricità geografica, spiega perché il sito sia stato scelto come possibile collocazione dell’Hospice. Terza domanda. Il terreno è soggetto a liquefazione in caso di sisma? No, è una indicazione di tipo generale. La cartografia delle aree a rischio liquefazione è stata aggiornata a seguito del Sisma del 2012: l’aggiornamento comprende le zone dove effettivamente il fenomeno si è
manifestato e quelle omologhe per caratteristiche litologiche. Si tratta quindi di aree in cui il livello di rischio di liquefazione va verificato al momento della progettazione con le prove geologiche specifiche: si può edificare comunque e l’edificio va poi progettato di conseguenza, attuando opere di mitigazione del fenomeno. Quarta domanda. Chi costruirà l’Hospice sarà obbligato a spendere risorse consistenti per recuperare la Fornace di Hoffman? No. Le Norme Tecniche di attuazione del PRG del Comune di San Possidonio prevedono una riqualificazione del manufatto storico Fornace di Hoffman, ma questo potrà attuarsi a diversi livelli sul manufatto e avvenire in tempi lunghi. La volontà del Comune di San Possidonio è che la Fondazione che realizzerà l’Hospice non sia appesantita da oneri eccessivi, fatto salva la messa in sicurezza del manufatto. Trattandosi infatti di veder finalmente realizzato questo servizio pubblico e di un’iniziativa senza scopo di lucro, questo è un impegno preciso che il Comune di San Possidonio si è preso dal primo momento in cui si è cominciato a lavorare all’ipotesi che nel nostro territorio potesse realizzarsi un servizio così importante e atteso dai cittadini. Questo non preclude che negli anni a venire, quando e se ci saranno le risorse, la Fondazione Hospice possa restaurare il manufatto storico in questione, espandendo i propri servizi. mercoledì 15 novembre 2017
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Sono perlopiù uomini, hanno una cinquantina d’anni e denaro da spendere in tasca. Molti di loro sono imprenditori. E’ questo l’identikit del giocatore abituale descritto dalla 23enne Jessica Solomita nella sua tesi di laurea dal tema: Analisi e approfondimento sul Gap: osservazione diretta come operatrice in un centro scommesse. “Lo scorso anno spiega la neolaureata in Servizio Sociale all’Ateneo di Bologna - ho risposto all’annuncio di lavoro di Enrico Cavicchioli, proprietario di una sala scommesse in città. Quando mi ha assunta con un contratto di tirocinio non mi pareva vero, è stata davvero una coincidenza straordinaria. Il tema del gioco d’azzardo, infatti, mi sta molto a cuore e per questo avevo già deciso di dedicare la mia tesi a tale argomento. L’idea di poter toccare con mano il gioco, problematico e non, di osservare in modo diretto e interagire coi giocatori mi ha immediatamente conquistata”. E proprio dallo studio sul campo è nata la tesi: “il mio lavoro - prosegue Jessica - è strutturato in tre parti. Dopo aver descritto i vari profili dei giocatori, mi sono concentrata nell’analisi dei dati raccolti grazie ai 68 test sottoposti ai clienti, italiani e stranieri, della sala scommesse e, infine, ho descritto l’approccio terapico per i giocatori patologici messo a punto dal Sert di Bologna”. Sono in molti a varcare la soglia della sala
soNo perLopiÙ uomiNi, HANNo uNA ciNquANtiNA d’ANNi e deNAro dA speNdere iN tAscA. moLti di Loro soNo impreNditori. e’ questo L’ideNtikit deL giocAtore AbituALe descritto dALLA 23eNNe JessicA soLomitA NeLLA suA tesi di LAureA dAL temA: ANALisi e ApprofoNdimeNto suL gAp: osservAzioNe direttA come operAtrice iN uN ceNtro scommesse
“io sono lì, dove la dipendenza nasce, per cercare di evitarlo” scommesse Sisal Matchpoint di via Cattani dove lavora Jessica Solomita, ma le donne rappresentano “solo il 2-3% della nostra clientela. I giocatori abituali sono perlopiù cinquantenni con un’occupazione o pensionati. Ciò che mi ha stupita è stato rilevare come molti passino il loro tempo con noi per trascorrere le proprie giornate in compagnia, per bere qualcosa al bar o guardare le partite. Persone che apprezzano l’atmosfera famigliare che respirano”. I giocatori patologici invece si distinguono dal gruppo: “vengono a giocare con le slot o le videolottery o a scommettere più volte nell’arco della stessa giornata. Sono compulsivi. Ossessionati. Il mio primo giorno di lavoro potei immediatamente osservarne uno: l’impatto fu durissimo. Un pugno allo stomaco. In due minuti bruciò cinquecento euro con le scommesse del circuito Virtual e poi ancora altri cinquecento… non posso dimenticare la rapidità con la quale giocava”. Di brutte storie ce ne sono molte. Innumerevoli, perchè
“ Molti pensano che il mio lavorare in un centro scommesse sia in antitesi col mio percorso di studi ma io, al contrario, penso sia la cosa più sensata che potessi fare. Non c’è modo migliore per conoscere i giocatori se non guardare con gli stessi occhi la medesima realtà. Io non posso salvare nessuno, lo stimolo a smettere deve partire dal giocatore, ma vorrei che queste persone si sentissero meno sole”.
Jessica Solomita ed Enrico Cavicchioli
quando il piacere del gioco diventa un impulso incontrollabile, allora a essere messi in discussione sono i rapporti familiari, sociali e le finanze… “Alcuni anni fa - ricorda Enrico Cavicchioli - conobbi un uomo che vinse 250mila euro con le videolottery. Estinse il mutuo per la casa, sembrava sistemato. Poi però iniziò a giocare mille euro al giorno. Era convinto di poter rifare il colpaccio. Alla fine fu costretto a rivendersela la casa…”. Il GAP, acronimo di gioco d’azzardo patologico, è ancora
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poco conosciuto sicuramente per il fatto di avere un’apparenza innocua, socialmente accettata e con profonde tradizioni popolari. In realtà, fino a quando la sua pratica si mantiene nei termini di una pacata frequentazione, esso può svolgere un ruolo ricreativo e ludico sano, il problema è quando il gioco diventa totalizzante. Il mondo delle vittime del gioco è nero, fatto di sofferenza, bugie, debiti e disperazione. “Un circolo vizioso distruttivo e terribile dal quale è molto
complesso uscire. Per questo la mia presenza in sala scommesse - prosegue Jessica Solomita - credo sia importante per cercare di cogliere i segnali, per captare il problema prima che nasca, che si radichi”. “Sarebbe davvero importante che il Governo - prosegue Cavicchioli - prevedesse l’introduzione di una figura professionale riconosciuta in grado di bloccare i giocatori patologici. In fondo basterebbe segnalare il loro codice fiscale per non farli giocare in nessuna sala…
Io sono un osservatore molto attento e conosco il modo in cui giocano i miei clienti e di fronte a cambiamenti rilevanti mi allerto e chiedo loro spiegazioni. Giocare, scommettere… dev’essere un divertimento. Di gente che si è arricchita giocando, io non ne ho ancora conosciuta! Andare oltre è pericoloso, per questo motivo credo che la presenza di Jessica sia preziosa”. In attesa di affrontare l’esame di Stato per diventare assistente sociale, la giovane carpigiana, oggi apprendista, continuerà a dedicarsi con passione al suo lavoro: “sono sinceramente affezionata ai nostri clienti. Ogni giorno mi sforzo di conoscere le persone che ho davanti, di diventare una sorta di confidente e nel mio piccolo cerco di stare loro vicino. Il mio obiettivo non è certo quello di diventare una sorta di eroina che vuole salvare le persone dal gioco. Molti pensano che il mio lavorare in un centro scommesse sia in antitesi col mio percorso di studi ma io, al contrario, penso sia la cosa più sensata che potessi fare. Non c’è modo migliore per conoscere i giocatori se non guardare con gli stessi occhi la medesima realtà. Sporcarsi le mani sul campo è fondamentale per coniugare teoria e pratica. I giocatori non devono sentirsi giudicati, ma accolti. Compresi. Io non posso salvare nessuno, lo stimolo a smettere deve partire dal giocatore stesso, ma vorrei che queste persone si sentissero meno sole”. Jessica Bianchi
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Le muLtiNAzioNALi deL gioco puNtANo suLLA pubbLicità oNLiNe per cAtturArLi AttrAverso iL ceLLuLAre oggi e fArNe i giocAtori di domANi, quANdo sArANNo AduLti e potrANNo disporre di deNAro. A pALAzzo pio dA mercoLedì 22 A mArtedì 28 Novembre sArà ALLestito iL LAborAtorio LA scommessA viNceNte coN L’obiettivo di sveLAre Le regoLe, i piccoLi segreti e Le grANdi verità cHe stANNo dietro AL feNomeNo deL gioco d’AzzArdo
Quando l’azzardo è un gioco da ragazzi Puntano sulla pubblicità online per catturarli oggi attraverso il cellulare e farne i giocatori di domani, quando saranno adulti e potranno disporre di denaro. L’Agenzia dei Monopoli, preposta al controllo e alla gestione dei dati sul gioco d’azzardo legale, a cui sono stati richiesti dati recenti sulla diffusione del fenomeno a Carpi, prende tempo e poi non risponde ma il 30% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni almeno una volta nel 2014 ha giocato d’azzardo. Simulando la gestione del bilancio familiare nel corso di un laboratorio, uno studente ha destinato duecento euro alle spese di gioco e un altro ha proposto il gratta e vinci per far fronte a spese improvvise. “E’ inutile demonizzare il gioco d’azzardo perché a questa età è controproducente e si ottiene l’effetto contrario” afferma Maria Vittoria Bertacchini, docente dell’istituto superiore Meucci, coordinatrice della rete Non giocarti il futuro!. “Per far riflettere i ragazzi è più efficace svelare loro i meccanismi che inducono la patologia”.
Gli studenti delle quarte classi rientrati da Milano dopo la visita guidata di un’ora e mezzo a Fate il nostro gioco, la mostra interattiva sulla matematica del gioco d’azzardo, hanno scoperto perché gli ambienti sono chiusi e privi di orologi alle pareti (perdita del senso della realtà e del tempo), perché qualsiasi necessità viene soddisfatta senza che ci si debba allontanare dalla postazione, come è possibile che venga alterata la percezione (basta fare un semplice test su youtube https:// www.youtube.com/watch?-
“E’inutile demonizzare il gioco d’azzardo perché a questa età è controproducente e si ottiene l’effetto contrario. Per far riflettere i ragazzi è più efficace svelare loro i meccanismi che inducono la patologia”. v=S-a4rz1H99Q) e perché è sicuro che si perde. “Tutto il gioco organizzato deve far guadagnare chi lo organizza” ammette Bertacchini. A Carpi da mercoledì 22 a martedì 28 novembre sarà allestito il laboratorio La scommessa vincente promosso dal Comu-
ne di Carpi con il contributo della Regione Emilia Romagna e Fondazione Casa del Volontariato di Carpi, nell’ambito del progetto a rete Attrazioni fatali che vede la collaborazione degli istituti superiori. Si tratta di un’edizione ridotta del progetto Fate
il nostro gioco di Taxi1729, ispirato allo studio di Paolo Canova e Diego Rizzuto, ma l’obiettivo resta quello di svelare le regole, i piccoli segreti e le grandi verità che stanno dietro all’immenso fenomeno del gioco d’azzardo, “come una specie di antidoto logico, per creare consapevolezza intorno al gioco e svelare i suoi lati nascosti” precisa la professoressa Nadia Garuti, docente di matematica del Liceo Fanti, capofila del progetto. “Per i ragazzi, che già vivono una dipendenza da gioco sul cellulare, questo
percorso educativo è di fondamentale importanza per riconoscere le caratteristiche del gioco d’azzardo”. Sui social qualche genitore ha espresso perplessità per il fatto che venga ricreato un ambiente simile a un casinò ma la professoressa Bertacchini ci tiene a precisare che “la sala Estense di Palazzo Pio non ha le caratteristiche di una sala gioco, non si fa uso di denaro, tutto viene simulato con un computer, non sono presenti fonti di eccitazione ed emozione, manca qualsiasi elemento caratteristico di una sala gioco. E’ come se giocare al Monopoli fosse definito gioco d’azzardo”. “Tra l’altro – aggiunge Marco Gasparini, vicepresidente della Casa del Volontariato – oggi non c’è più nemmeno bisogno di entrare fisicamente in una sala scommesse perché tutto è a disposizione sul cellulare e la vera sfida sarà quella di contrastare il gioco online”. Il laboratorio La Scommessa Vincente è aperto, presso la Sala Estense di Palazzo Pio, a tutti, genitori con figli e nonni con nipoti, dai quindici anni in su. Sara Gelli
quANdo troverà coNcretA AppLicAzioNe iL divieto di coLLocAzioNe di sALe sLot NeL rAggio di 500 metri dA uN Luogo seNsibiLe?
Slot e scommesse vietate vicino a scuole e chiese Quando troverà concreta applicazione il divieto di collocazione di sale slot nel raggio di 500 metri da un luogo sensibile? La legge regionale 5/2013 Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo vieta la presenza di sale slot e sale scommesse a una distanza inferiore a 500 metri dai luoghi sensibili, questo vale anche per le sale esistenti. Per quanto riguarda bar e tabacchi in cui siano installate videolottery la norma vieta il rinnovo delle concessioni in scadenza per le attività all’interno dei 500 metri. “In sostanza – spiega l’assessore Simone Tosi – si vieta la collocazione delle sale slot e delle videolottery nel raggio di 500mt da luoghi come scuole di ogni ordine e
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grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semi-residenziali in ambito sanitario o socio sanitario, strutture ricettive per categoria protette, luoghi di aggregazione giovanile, oratori e si obbligano gli operatori che rientrano nel raggio dei 500 metri, a spostarsi a debita distanza dai luoghi sensibili entro un anno”. Un anno a partire da quando? “La Regione Emilia Romagna, con delibera 831 del 12 giugno 2017, ha definito le modalità di applicazione della legge disponendo che il sistema di controllo e sanzioni faccia capo all’ente locale. E’ sempre il Comune che deve provvedere a stendere una mappa dei suoi luoghi sensibili entro sei mesi dalla data di pubblicazione della delibera di Giunta
regionale”. Entro fine anno, dunque, la mappatura dovrà essere pronta, dopodiché gli esercizi avranno un anno di tempo per mettersi in regola. “Intanto il Comune di Carpi ha già bloccato due Scia, Segnalazione certificata di Inizio Attività, che non rispettavano la legge” aggiunge Tosi. Entro la fine del 2018 dunque dovranno sparire sale slot e videolottery nel raggio di 500 metri dai luoghi sensibili, “ricorso permettendo” avverte Diego Tartari, dirigente del Settore Restauro, Cultura, Commercio e Promozione economica e turistica. “L’associazione di categoria Sapar, Servizi Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative, insieme ad alcune aziende di gestione operanti sul territorio, ha depositato al Tar Emilia Romagna un ricorso avverso alla deliberazione della Giunta regionale e siamo in attesa del pronunciamento del Tribunale”.
“Gli organizzatori, che hanno accettato lo spostamento in quel luogo, mi dicono che lì si trovano meglio, sia per motivi logistici come il parcheggio di espositori e visitatori, che per gli spazi: gli stessi organizzatori non hanno poi voluto prendere in considerazione la nostra proposta di utilizzare Piazzale Re Astolfo. Dunque mi chiedo, questa polemica cui prodest?”. Dichiarazione dell’assessore Simone Morelli sulle polemiche legate allo spostamento del Mercato dell’Antico da Piazza Martiri alla zona fieristica.
Via Paoletta Arginello Foto di Davide Dodo Righi
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Ph Giulia Mantovani
NotevoLe LA soddisfAzioNe trA promotori e AzieNde per LA crescitA deLLA mANifestAzioNe: superAti i Numeri deLLA precedeNte edizioNe, coN uNA sigNificAtivA preseNzA di visitAtori dALL’estero
Moda Makers diventa grande: oltre mille le presenze
Sono circa un migliaio le persone che hanno visitato la quarta edizione di Moda Makers (+10% circa rispetto all’edizione di maggio), manifestazione che, con le sue 49 aziende partecipanti, si conferma il più importante appuntamento del Distretto del Tessile - Abbigliamento, tenutosi a Carpi dal 7 al 9 novembre. Si è rivelata dunque vincente la formula che, grazie alla collaborazione tra le piccole e medie imprese del territorio, le associazioni di categoria e le istituzioni, ha riunito nel medesimo spazio le oltre novemila proposte moda di confezione, maglieria, tagliato, camiceria e capi spalla per l’Autunno/Inverno 2018/19. Superati dunque, anche dal punto di vista dei visitatori – il 70% circa dei quali era composto da buyer e loro agenzie, la restante parte da addetti ai lavori quali fornitori, giornalisti e fotografi - i numeri dell’edizione precedente. Tra le decine di Paesi di provenienza dei visitatori, in testa il Giappone, seguito da Belgio Spagna, Portogallo, Francia, Germania, 6
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Grecia e Ungheria. Grande la soddisfazione espressa dalle imprese che hanno potuto incontrare clienti storici e nuovi, allacciare relazioni commerciali e godere di una grande visibilità. In particolare è stato molto apprezzato il livello dei visitatori provenienti dall’estero. Anche alcune classi degli istituti superiori hanno potuto accedere alla manifestazione per toccare con mano la qualità di capi esposti. Prima dell’edizione estiva di Moda Makers, che si svolgerà a maggio 2018, i prossimi appuntamenti di Carpi Fashion System in programma saranno l’Incoming del 28 e 29 novembre, con gli incontri B2B che si svolgeranno presso Palazzo Pio, al quale prenderanno parte oltre 30 aziende. “Siamo felici perché sono soddisfatte le imprese che hanno partecipato – commenta l’assessore all’Economia Simone Morelli – e questo ci conferma di essere sulla strada giusta, oltre a spronarci a fare sempre meglio. Il programma delle attività pro-
poste da Carpi Fashion System per il distretto non si ferma mai: a fine mese avremo l’Incoming, altro momento molto importante per le aziende e poi i corsi di formazione. Per quanto riguarda Moda Makers, sono convinto che la nuova location dell’edizione di maggio lascerà tutti soddisfatti e consentirà alla manifestazione di crescere ulteriormente, con un beneficio non soltanto per il distretto, ma per l’intera città”. Moda Makers è promossa da Expo Modena che la organizza e Carpi Fashion System, il progetto di valorizzazione delle aziende del distretto moda promosso dalle associazioni imprenditoriali del territorio, Cna, Lapam-Confartigianato, Confindustria Emilia e dal Comune di Carpi, con il determinante contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e il sostegno di Promec. Sponsor della manifestazione sono BPER Banca, Assicurazioni Generali – Agenzia di Mirandola ed Eliotecnica Stermieri.
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cArpi fAsHioN system - dAL 2012 i quAsi 2 miLioNi di euro stANziAti dALLA foNdAzioNe cr cArpi Ne HANNo geNerAti ALtri sette
Un traino per la nostra economia
1.850 le aziende coinvolte nei 200 eventi realizzati, 1.300 gli utenti dei corsi di formazione e seminari per 13.200 ore di formazione, per un investimento di 8.948.000 euro: questi i numeri dei primi sei anni di vita di Carpi Fashion System, il progetto di valorizzazione delle aziende del Distretto Moda nato nel 2012 e promosso dalle associazioni imprenditoriali del territorio, Cna, Lapam-Confartigianato, Confindustria Emilia e dal Comune di Carpi, con il determinante contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Oltre agli enti promotori, partners di questi sei anni di progetto sono stati la Fondazione Democenter-Sipe, Formodena e Promec, mentre sono stati coinvolti, tra gli altri, la Regione Emilia Romagna, la Camera di Commercio di Modena, le Camere di Commercio italiane all’estero, società di supporto all’internazionalizzazione e l’ICE - Agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane. Degli 8.948.000 euro totali, sono 1.950.000 quelli erogati dalla Fondazione CR Carpi, mentre 2.548.000 quelli stanziati da Regione, Comune e altri partner. Le imprese hanno invece partecipato per ben 4.450.000 euro – comprensivi di investimenti diretti per la partecipazione alle fiere, servizi di interpretariato e hostess, logistica, trasporto prodotti, materiale promozionale specifico, servizi per ricerche di mercato - segno evidente di come le risorse della Fondazione CR Carpi per CFS unite a quelle pubbliche abbiano saputo generare altrettanti investimenti
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privati. Se si guarda invece agli investimenti per settori, all’Internazionalizzazione sono andati 6.078.000 euro (con la partecipazione alle fiere internazionali che ha inciso per l’80%, seguita da Moda Makers con l’8%), a quello della Formazione tecnico-professionale 1.687.320, all’Innovazione 974.000 euro e a Promozione e comunicazione 209.000 euro. Se le imprese coinvolte negli eventi internazionali sono state 423, è importante sottolineare come le attività di internazionalizzazione abbiano determinato un incremento del 15% sull’export delle piccole e medie imprese. I sette Incoming di operatori esteri hanno invece impegnato 193.000 euro, per 178 imprese partecipanti, il coinvolgimento di 65 operatori esteri, 912 incontri B2B e 173 visite aziendali di approfondimento. Altri dati assai importanti quelli relativi alla formazione, con 532 partecipanti a corsi e seminari e 231 imprese coinvolte nelle attività di stage aziendale.
Non sono mancati nemmeno i seminari di approfondimento (tra gli altri: Tendenze moda, modalità di sviluppo business all’estero, Moda green, promozione dell’immagine aziendale, focus Russia), supporto a mostre e laboratori (Trame e colori – Intrecci tra arte e maglieria, White – Il bianco nella moda 1960 – 2010, Helmut Newton – A gun for hire, selection, Vestire l’Arte). Sempre in sinergia con Carpi Fashion System, grazie anche ai rilevanti sostegni della Fondazione CR Carpi pari quasi a 3 milioni di euro, sono stati inoltre attivati, importanti progetti come l’Osservatorio
del Tessile/Abbigliamento, il Polo della Creatività, l’Archivio tessile Labirinto della Moda e il Torrione degli Spagnoli, a conferma di una visione globale del territorio che intreccia economia, cultura, patrimonio storico-artistico e innovazione. “Carpi Fashion System rappresenta un progetto importantissimo per l’economia del territorio – spiega il vicesindaco e assessore all’Economia del Comune di Carpi, Simone Morelli – per molteplici motivi. Innanzitutto il modello, una perfetta sintesi di mix pubblico-privato in cui ogni euro stanziato dagli enti ha
generato un investimento almeno doppio da parte delle imprese; poi perché ha consentito di fare da volano alla filiera produttiva, dato che molte delle imprese partecipanti lavorano in conto terzi, e dunque nuovi contatti commerciali e occasioni di profitto si ripercuotono positivamente su tutta la filiera locale. Ancora, perché ha contribuito a formare centinaia di addetti, e a far crescere una cultura d’impresa che finalmente inizia a comprendere come, per essere forti sui mercati internazionali, occorra essere coesi sul piano territoriale, almeno su alcuni fattori cardine. Non ultimo, la promozione dell’immagine del Distretto del tessile di Carpi all’estero è mercoledì 15 novembre 2017
positiva per tutto il territorio, rappresentando una sorta di city-branding indiretto, da cui si può trarre un vantaggio di sistema. Il fatto poi di poter agire in sinergia tra tutti gli attori, permette una programmazione strutturale di iniziative sul medio-lungo periodo fondamentale per le sfide di oggi e domani. Di strada ne abbiamo fatta molta ma ne resta ancora tanta da fare: abbiamo le idee chiare sui nostri obiettivi e questo rappresenta il primo passo per raggiungerli. Mi auguro dunque che tutti i soggetti interessati al progetto continuino a sostenerlo e con sempre maggior determinazione”. anno XVIII - n. 40
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Le aUto ferMe contribUiscono aLL’increMento deLLo sMog. i passaggi a LiveLLo devono essere chiUsi. Metti mi piace sulla pagina Facebook e lascia un commento oppure scrivi a tempo@radiobruno.it o manda un messaggio tramite l’App di Tempo buonasera, io abito in via tre ponti e per entrare in città a volte tra semaforo e passaggio a livello impiego un quarto d’ora! mi sono stancato e sarei disposto a pagare per un sottopasso. Luigi A.
L’idea c’è, è dell’ingegnere carpigiano Fernando Lugli e risale al 2011. Prevede la realizzazione di una rotonda su via Ariosto all’altezza dell’incrocio con viale De Amicis dove si trova l’area dell’ex cantina sociale, di proprietà della Cooperativa Unieco di Reggio Emilia, fallita nell’aprile scorso. Nell’area, oggi in stato di abbandono, si ipotizza la realizzazione di un grande parcheggio al quale si accede da una delle rampe della rotonda. Chiudere il passaggio a livello, che fa tanto campagna, è possibile. La carreggiata progressivamente scenderebbe fino alla quota utile per sottopassare la ferrovia, cioè a circa 5 metri di profondità: lì, oltre alla rampa per accedere al parcheggio e a quelle di connessione tra via Ariosto e viale Manzoni, ci sarebbe una quarta rampa, bella larga, che sottopassa la ferrovia per sbucare in via Tre Ponti e arrivare in via Roosevelt. Attualmente si sta ragionando di un importante investimento per realizzare un parcheggio interrato sotto il Piazzale della Meridiana (Piazzale delle Poste) che si trova poco distante dall’area dell’ex Cantina: questo progetto potrebbe essere una valida alternativa per risolvere entrambi i problemi, quello della necessità di parcheggi e quello della chiusura del passaggio a livello. I commercianti sostengono l’idea ma a patto che venga preservato il passaggio veicolare. Samantha, Stilosa “Da tantissimo tempo sapevo che volevano cambiare la viabilità e questo semaforo, all’incrocio tra viale Ariosto, Manzoni e Roosevelt crea effettivamente dei problemi perché c’è chi da via Roosevelt svolta in via Tre Ponti e spesso vedo i vigili urbani a 8
vorrei sottoscrivere la campagna a favore dell’abolizione del passaggio a livello, in particolare quello di cibeno che ha completamente isolato il quartiere. una nuova soluzione permetterebbe tempi di spostamento più brevi e meno inquinamento, causato dalle lunghe file di attesa. Francesco B.
il progetto avrebbe dovuto essere preso in considerazione già da almeno 20 anni (ricordate quando la ferrovia venne chiusa per attivare le prova per l’alta velocità?). i nostri amministratori avrebbero dovuto essere lungimiranti e, guardando al futuro, cogliere quella incredibile opportunità. comunque, restando a oggi, in considerazione dei danni provocati a salute, economia e società,credo che il problema non sia più procrastinabile. svegliamoci e facciamo una scelta! Roberto T.
cHiusurA deL pAssAggio A LiveLLo di viA rooseveLt - i commerciANti sosteNgoNo L’ideA mA A pAtto cHe veNgA preservAto iL pAssAggio veicoLAre
Dopo le parole, i fatti! Enrico
Jacopo
Samantha
Lisa, Solo Viaggi “Il passaggio a livello crea problemi soprattutto durante il periodo estivo: quando le sbarre rimangono abbassate per quindici minuti, la coda di auto arriva fino alla nostra agenzia di viaggio e oltre. Se si potesse evitare il passaggio a livello e avere una viabilità più comoda e scorrevole io sarei favorevole. Esiste un grosso problema legato allo smog: non riusciamo mai, in nessuna stagione, a tenere aperte le finestre. Enrico, Foto Mazzoni “Sono favorevole a ciò che è
Lisa
controllare la viabilità. Il caos si verifica soprattutto nelle ore di punta. Faccio fatica a immaginare il passaggio a livello chiuso ma se ciò dovesse accadere non deve essere a danno della mobilità grazie a cui le attività vivono perché io non nego che la posizione del mio negozio
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il mondo bancario, si sa, da anni sta attraversando una complessa transizione: ingigantitosi con innumerevoli filiali e sportelli, il modello degli istituti di credito deve oggi fare i conti con le nuove tecnologie e i nuovi stili di consumo dei servizi finanziari. ed è proprio in questo contesto profondamente mutato che si inserisce la chiusura, entro fine novembre, della filiale UniCredit di via Lago di carezza, 2 a cibeno. “unicre-
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sia strategica proprio per questo motivo. Chi è in attesa al semaforo di via Roosevelt inevitabilmente si sofferma a guardare la vetrina e magari vede qualcosa che gli piace. Il problema legato allo smog è dovuto soprattutto al fatto che gli automobilisti non
spengono il motore quando sono fermi in attesa che si rialzino le sbarre”.
migliorativo e quindi anche al progetto per la chiusura del passaggio a livello ma
sarà complicato realizzare la rotonda di viale Ariosto e serviranno come minimo due anni, ma è un lavoro che va fatto. Sono costretto a spolverare ogni due giorni altrimenti si accumula uno strato di polvere nera impressionante”. Jacopo, Tabaccheria Vaccari “E’ da quarant’anni che si parla di chiudere il passaggio a livello e intanto si è costruito proprio a pochi metri. Sono state spese tante parole ed è difficile oggi credere che possa cambiare qualcosa anche perché le risorse sono sempre meno. Non so se ci sia davvero la volontà di andare fino in fondo stavolta. Io sono favorevole ma molto scettico. Il traffico pesante già non scorre più su via Roosevelt perché preferisce la Bretella che ha portato un notevole beneficio. Resta il traffico veicolare che è comunque fonte di inquinamento e per chi abita nel quartiere in prossimità di via Roosevelt è davvero un disagio. Quindi sono favorevole, a patto però che non diminuisca il passaggio”. Sara Gelli
eNtro LA fiNe di Novembre LA fiLiALe uNicredit di viA LAgo di cArezzA 2 verrà cHiusA
Unicredit chiude a Cibeno dit sta realizzando un importante piano di riorganizzazione della propria rete commerciale in italia. i mutati comportamenti e le nuove abitudini della clientela in ambito bancario hanno portato, infatti, a un uso massiccio dei canali “alternativi”, come la banca via internet o cellulare, i
bancomat evoluti in grado di effettuare gran parte delle operazioni di cassa, i “totem multifunzione” e le “Aree self”, con la conseguente e consistente riduzione dell’interazione con il canale “fisico” delle filiali. in questo quadro rientra la chiusura dello sportello di via Lago di carezza, in considerazione
della limitata distanza dalla nostra filiale di viale manzoni dove saranno trasferiti i rapporti bancari della clientela”. Nell’area commerciale unicredit a carpi, dove sono attive 18 agenzie unicredit per un totale di oltre 46mila clienti, non sono previste ulteriori chiusure. J.B.
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La Caporetto del calcio ha il sapore amaro delle lacrime di Gigi Buffon. A San Siro, contro la Svezia, finisce 0-0 e l’Italia di Mister Ventura non ce la fa a qualificarsi per la Coppa del Mondo per la seconda volta nella sua storia: era il 1958 e gli azzurri non centravano l’impresa, quando la Nazionale di Foni perse a Belfast contro l’Irlanda del Nord. Per la prima volta dopo 60 anni l’Italia non parteciperà al Mondiale. Il prossimo, in Russia, sarà senza i campioni del mondo del 2006. Un clamoroso disastro sportivo ma anche finanziario. Senza i Mondiali, infatti, Figc ed Erario italiano dovranno fare a meno di alcune decine di milioni di euro. Sponsorizzazioni, merchandising, diritti tv, gettito fiscale sulle scommesse e premi Fifa. Insomma, un’apocalisse su tutti i fronti. Non solo per i milioni di cuori dei tifosi azzurri. Ma cosa ne pensano i carpigiani di questa debacle? Perché il calcio, si sa, è prima di tutto un fenomeno di costume tutto italiano e questa disfatta la dice lunga sullo stato di salute del nostro Paese: “la Nazionale, inefficiente e presuntuosa, è anche lo specchio del Paese” commenta su Facebook Andrea Branchini. E, ancora, “rispecchia perfettamente come sta andando tutto il resto in Italia”, puntualizza Serena Caliumi. “Sinceramente non mi
iL cALcio, si sA, è primA di tutto uN feNomeNo di costume tutto itALiANo e questA disfAttA LA dice LuNgA suLLo stAto di sALute deL Nostro pAese. cosA Ne peNsANo i cArpigiANi?
L’italia è fuori dai Mondiali: non succedeva da 60 anni! Alessandro Alessandro “Le responsabilità sono in parte dell’allenatore che forse ha giocato male con le tattiche visto che all’andata non siamo riusciti a fare neanche un gol invece al ritorno c’era da giocare in modo più offensivo secondo me. e’ stato schierato un attaccante come gabbiadini che non era al massimo delle sue forze. poi potrebbe aver sbagliato anche nel secondo tempo quando ha schierato el shaarawy e belotti. molti danno la colpa all’allenatore però devono anche pensare che una squadra come l’italia contro una squadra come la svezia in due partite non è riuscita neanche a fare un gol. Adesso ci saranno molte critiche ma a me dispiace molto per buffon perché era la sua ultima partita e mi
Tiziana
sorprende, era la conclusione scontata viste le ultime partite. Ma la cosa più triste - gli fa eco Davide Setti - è che il ct Ventura non si sia dimesso a fine partita accampando scuse e sperando in una sorta di sal-
Tiziana “penso che sia una gran tristezza. Non è un’eliminazione inaspettata e provo anche un po’ di rabbia. io non me ne intendo di calcio però, in ogni caso, tutto sommato sono anche un po’ contenta: se la merita anche un po’, una sconfitta, questa italia”.
vataggio da parte della FIGC. Detto questo, ci sono cose più importanti del calcio in questo momento”. “Ci toccherà rimettere in essere il calcio balilla o calcetto”, aggiunge Luogo Crescenzio.
Andrea “Niente di tragico però mi dispiace, tutto lì. errori in particolare che sono stati commessi? oggi siamo tutti ct, tutti allenatori. va bene così, purtroppo è andata così”.
Andrea
Massimo “La sconfitta è sempre brutta. L’italia ha bisogno di rinnovarsi e fare una squadra giovane con più motivazioni. L’eliminazione dal mondiale cosa comporta? per noi niente, noi dobbiamo lavorare lo stesso”.
Massimo
“Le scuole calcio italiane avrebbero ottime possibilità di sfornare giocatori capaci e competitivi se i grandi club non facessero la corsa al giocatore straniero super pagato. Spero nelle dimissioni di
allenatore e presidente FIGC e le associazioni che si mantenevano con i fondi derivati dai proventi delle pubblicità sappiano gestirsi senza dover pesare sul sistema Paese già provato”, auspica Luca Gherardi.
“I bambini devono avere il papà e la mamma…”. “Hanno bisogno della casa e anche della giacca e della culla”. “Un bambino deve mangiare, dev’essere coccolato e avere bacini, carezze e abbracci”. i piccoli alunni della Scuola d’Infanzia Berengario dell’istituto comprensivo carpi centro hanno le idee chiare circa i propri bisogni e i propri desideri. esigenze, le loro, dalle quali un sistema educativo attento non può certo prescindere, perché i bambini non sono soltanto meri spettatori bensì protagonisti della
LA scuoLA d’iNfANziA bereNgArio deL compreNsivo cArpi ceNtro iL 20 Novembre ceLebrA LA giorNAtA moNdiALe dei diritti dei bAmbiNi
Sabato 18 novembre, alle 10, presso la Sala Congressi di viale Peruzzi si terrà il primo appuntamento di Chiacchiere consapevoli, ciclo di conferenze gratuite aperte alla città promosse e organizzate dal Centro Psicoriabilitativo Bluewell di Carpi, con il patrocinio del Comune di Carpi e dell’Unione Terre d’Argine. Questo primo incontro dal titolo Tra me e me: relazione tra parte sana e parte malata vedrà l’intervento del dottor Fabrizio Artioli, primario oncologo presso l’ospedale Ramazzini di Carpi e della psiconcologa Dania Barbieri. “L’idea di Chiacchiere consapevoli – spiega la dottoressa Grazia Gamberini - nasce dal
dAL 18 Novembre AL 27 mArzo uN cicLo di coNfereNze grAtuite Aperte ALLA città
• Edizione di Carpi •
Per il bene dei bambini
vita cittadina. per questo la scuola d’infanzia berengario il 20 novembre celebra, come da tradizione, la Giornata mondiale dei diritti dei bambini. La scelta della data ricorda il giorno in cui, nel 1989, l’Assemblea generale delle Nazioni unite adottò la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: un documento condiviso all’interno del quale i bambini vengono visti come per-
Chiacchiere consapevoli
desiderio della nostra équipe di promuovere occasioni di approfondimento e valore sociale sul territorio, con l’obiettivo di sensibilizzare e fare prevenzione su alcuni temi specifici. il filo conduttore di tutti gli incontri è la parola relazione nelle sue molteplici sfaccettature: la relazione con se stessi, con la malattia, la relazione di coppia, la relazione adulto-bambino, la relazione con la famiglia d’origine… per questo le conferenze sono aperte a tutti, a seconda del tema in cui ciascuno si sente più coinvolto. La particolarità
sone attive che partecipano alle decisioni da prendere in merito alla loro vita e non più solo come soggetti bisognosi di assistenza. La scuola propone di condividere obiettivi di carattere cognitivo, sociale e comportamentale per costruire poi itinerari comuni all’interno del percorso educativo e didattico. per dare maggior rilievo alle attività svolte e sensibilizzare la cittadinanza sul tema dei e originalità di questi incontri è la modalità espressiva usata dai relatori; saranno i diversi linguaggi dell’arte a caratterizzare ciascuna conferenza: musica, teatro, cinematografia, narrazione”. il centro psicoriabilitativo bluewell, che ha sede in via giovanni Xiii n° 122, offre un servizio di consulenza psicologica, psicoterapia, psicomotricità, grafo motricità e musicoterapia, per adulti e bambini, ed è presente a carpi dal 2001. L’équipe multidisciplinare del centro è costituita da diverse professionalità: la dottoressa grazia gamberini psicoterapeuta sistemico famigliare e musicoterapeuta, la dottoressa Claudia Ditano psicoterapeuta individuale e di gruppo a indirizzo rogersia-
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“L’Italia del calcio è indietro come la coda del cane ma questo è il risultato o meglio il ritratto di un Paese che va riformato”, sottolinea Andrea Taschini. “Forse, - commenta Max Rinaldi - sarebbe il caso di iniziare a separare calcio e Paese. L’Italia non è solo calcio. E per fortuna”. “E’ un gioco dove abbiamo la presunzione di primeggiare ma, nel sistema calcio, troppo ricco e autoreferenziale, non c’è capacità di autocritica”, sottolinea Lorenzo Boni. “Se penso a quanti soldi e agevolazioni girano nel calcio a discapito di altri sport che danno ben altre soddisfazioni, ci sarebbe da far dimettere tutti i vertici”, ammette amaramente Enrico Sartori. “Abbiamo avuto disgrazie peggiori”, ironizza Angelo Bellesia a cui si unisce anche Vanni Balboni, “ho dormito lo stesso”. E’ solo un pallone… dicono alcuni, ma è davvero così? Lo stato di salute del calcio non è forse il ritratto di un’Italietta sempre più decadente anagraficamente parlando e non solo? Ai posteri l’ardua sentenza. Jessica Bianchi e Sara Gelli diritti dell’infanzia gli alunni della scuola, accompagnati dalle loro maestre, nei giorni scorsi hanno fatto una colorata e vociante passeggiata in piazza martiri per distribuire locandine e volantini nei negozi del centro e in biblioteca. scuola, famiglia, società… pur avendo ruoli e competenze differenti condividono un obiettivo comune: garantire il rispetto dei diritti dei più piccini attraverso piccole e grandi azioni quotidiane tese a sostenere i bambini e la loro crescita.
Jessica Bianchi no, la dottoressa Alessandra Guerrini psicologa cognitivo comportamentale e dell’età evolutiva e terapeuta emdr, la dottoressa Alessandra Boni psicomotricista e la dottoressa Mariagrazia Baroni musicista e musicoterapeuta. All’interno del centro sono inoltre attivati vari laboratori espressivi: laboratori musicali rivolti a bambini in piccolo gruppo; laboratorio di canto, voce e respiro per mamme in gravidanza; laboratori musicali rivolti a ragazzi e adulti diversamente abili, laboratorio di danze caraibiche e balli di gruppo sempre rivolto a ragazzi diversamente abili. il calendario completo degli incontri è visibile sulla pagina facebook: chiacchiere consapevoli.
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Il Caffè Madera ha riaperto i battenti rinnovandosi con un nuovo format per gli interni, il servizio e la cucina, grazie alle idee e all’intraprendenza dei tre nuovi soci: Antonio Fantini (46 anni), Corrado Lavino (27) e Delia Gaitan (26) a fine agosto hanno rilevato il noto locale di via Garagnani, in posizione strategica tra lo stadio e il centro storico, dopo che questo era rimasto chiuso per un po’ di tempo. “Siamo entusiasti - spiegano i nuovi gestori del Madera, nonché ex titolari del Caffè Diemme all’interno del Borgogioioso - di ridare nuova vita a un locale che per 14 anni è stato il fulcro della movida carpigiana. L’obiettivo è quello di essere un punto di riferimento per una clientela trasversale di tutte le età, in ogni momento della giornata”. Se, infatti, la precedente gestione si concentrava prevalentemente sulla fascia degli aperitivi e degli after dinner, tanto da tenere chiuso al mattino, Antonio, Corrado e Delia hanno deciso di dare al locale una veste sia diurna che notturna, aprendo tutti i giorni dalle 7 di mattina fino a mezzanotte, per coprire ogni esigenza: dalle colazioni al dopo cena. Per comunicare anche visivamente questo cambiamento, nell’operazione di ristrutturazione degli ambienti, i nuovi titolari hanno deciso di puntare su colori chiari e luminosi e su un arredamento moderno ma allo stesso tempo caldo e accogliente, grazie alla luce morbida e diffusa prodotta dai lampadari a sospensione e dai bei disegni dell’artista carpigiano Andrea Jaz (all’anagrafe Andrea Sassi),
NuovA gestioNe per iL cAffè mAderA: “piÙ offertA per coLAzioNi e pAuse prANzo e ALLA serA ApericeNA coN gNocco e tigeLLe”.
Ciò che ha lasciato Giancarla Spezzani (in foto) lo si legge negli occhi ancora umidi dei parenti e degli amici che, a distanza di 3 mesi dal tragico incidente che l’ha portata via, la ricordano commossi. Lo si legge anche in quelli della dottoressa Marina Colli e degli altri colleghi della Farmacia Santa Caterina di via Pezzana: alla vigilia del suo compleanno (il 17 novembre), hanno voluto dedicarle un augurio con la speranza che possa arrivarle fino in cielo. Un pensiero semplice e allo stesso tempo speciale. Proprio come lei. Anche chi non la conosceva può capire che Carla, come la chiamavano tutti, speciale lo era davvero. Sono proprio quegli occhi lucidi di chi ha condiviso un pezzo di vita con lei a dircelo, quanto e forse più delle parole. Queste possono soltanto
sAbAto 25, ALLe 12, iL repArto ALimeNtAre deLLA fArmAciA sANtA cAteriNA verrà dedicAto A cArLA spezzANi
• Edizione di Carpi •
Madera: “l’ultimo drink della sera, la prima colazione del mattino”
Da sinistra Corrado Lavino, Delia Gaitan e Antonio Fantini
ispirati ai Tattoo floreali in bianco e nero. “La nostra offerta per la colazione è molta varia, sia per il dolce che per il salato - spiega Antonio - con attenzione anche a chi ha intolleranze alimentari o segue una dieta vegana. Per quanto riguarda
la pausa pranzo, abbiamo un locale cucina ben attrezzato che ci permette di offrire non solo panini, tramezzini e piadine, ma anche piatti caldi, con un menù che varia ogni giorno tra primi e secondi”. E per quanto riguarda gli aperitivi?
“Sono vari e abbondanti. Oltre alla classica stuzzicheria, ci sono taglieri di formaggi e affettati, hamburger, insalate di pasta o cereali, pinzimonio di verdure e ogni sera gnocco fritto e tigelle anche d’asporto”. Gnocco, tigelle e affettati al
prezzo di un aperitivo? “Esatto. E’ questa la grande novità che proponiamo per differenziarci dagli altri locali e offrire qualcosa in più alla clientela”. Anche sul versante musica e intrattenimento non mancano le idee...
“Stiamo per allestire un maxi schermo sia nel dehor esterno - che per la stagione invernale verrà chiuso e riscaldato - che nella saletta al primo piano, per permettere ai tifosi di seguire le partite di Champions, di Serie A e ovviamente di Serie B con il Carpi. Ci saranno anche eventi con musica dal vivo e serate a tema, che comunicheremo di volta in volta sulle nostre pagine Facebook e Instagram Caffè Madera. Il Caffè Madera - conclude Corrado - è un’istituzione. E’ nel cuore di Carpi e dei carpigiani e anche nel nostro. Per questo ci metteremo tutta la cura e l’impegno indispensabili per renderlo sempre migliore”. Chiara Sorrentino
“buon compleanno carla, che il nostro affetto ti arrivi fin lassù” provarci. “Era arrivata da noi nel maggio del 2016 - racconta Marina - e si era subito conquistata la stima e l’affetto dei colleghi e dei clienti. Era una di quelle persone che sapeva davvero ascoltare ed entrare
in empatia con gli altri. Le riusciva spontaneo. Era incredibile: si ricordava il nome di tutti i suoi clienti del reparto alimentazione, i loro problemi ed esigenze, i gusti che avevano! La sua mancanza si sente ogni giorno in tante piccole cose: nel suo sorriso allegro che schiariva anche le giornate più grigie contagiando tutti, nella sua meticolosità sul lavoro che lasciava sempre trasparire anche una straordinaria umanità. Abbiamo perso non solo una collega, ma anche un’amica”. Dopo il terribile incidente che il 2 agosto le ha tolto
prematuramente la vita, a soli 47 anni, sono stati numerosi i messaggi di cordoglio che sono giunti in farmacia da parte di clienti o collaboratori con cui era entrata in contatto, come quello di Mariachiara che ha scritto: “come dicevi tu, è un mondo difficile, ma ti assicuro che tu lo rendevi un pochino migliore. E’ stato un immenso piacere condividere per qualche mese la nostra quotidianità. Mi hai insegnato tanto sia dal punto di vista lavorativo che umano e per questo te ne sarò sempre grata. Adesso voglio immaginarti in un bellissimo giardino fiorito, intenmercoledì 15 novembre 2017
ta a fare giardinaggio insieme agli animali che amavi tanto e a ridere di gioia come solo tu sai fare”. Da parte di tutto lo staff della Farmacia Santa Caterina e di tutti coloro che ti hanno voluto bene: “Buon compleanno Carla, il nostro regalo per te è dedicarti sabato 25 novembre, alle 12, il reparto alimentare che è stata una tua creatura, e l’impegno di proseguire il tuo lavoro con lo stesso sorriso ed entusiasmo. Che il nostro affetto ti arrivi fin lassù. Il sole che avevi dentro, ne siamo sicuri, continuerà a riscaldarci dall’alto”. Chiara Sorrentino anno XVIII - n. 40
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“La Montagnola di Campogalliano è stata costruita dai cittadini che, oggi, qui possono nuovamente incontrarsi per godersi le proposte che abbiamo elaborato insieme ai servizi culturali del Comune di Campogalliano”: Franco Morselli, 55 anni, spiega così il cartellone di Catàmes! (Incontriamoci!), la rassegna che animerà le domeniche fino al 4 marzo con proposte che vanno dal cinema al teatro, alla musica per grandi e piccini. Morselli appartiene al Circolo ricreativo dei giovani e dei lavoratori (si chiama ancora così) che da ormai cinquant’anni ha in gestione la Montagnola. “La struttura è stata costruita nell’immediato dopoguerra dai cittadini di Campogalliano e ha rappresentato per anni l’unico punto di aggregazione in paese. Dal 1968 il Circolo si occupa della gestione e quindi della promozione delle iniziative all’interno di questo spazio, che dal 2002 è di proprietà comunale” prosegue Morselli. La Montagnola è nata come sala da ballo, in particolare, liscio e ha ospitato le feste di paese, in periodi speciali, come a Carnevale e a Capodanno. Qui si è esibita, fra i tanti cantanti, anche Caterina Caselli, negli anni dei fasti, quelli terminati dopo gli Anni Sessanta. “Fino a poco tempo fa eravamo noi a promuovere il liscio al sabato sera ma poi
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LA strutturA è stAtA costruitA NeLL’immediAto dopoguerrA dAi cittAdiNi di cAmpogALLiANo e HA rAppreseNtAto per ANNi L’uNico puNto di AggregAzioNe iN pAese. rivivrà grAzie ALLA rAssegNA cAtàmes!
a campo rivive La Montagnola
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non siamo più stati in grado di reggere alla concorrenza dei circoli e dei centri anziani di quartiere e il ricambio generazionale langue: abbiamo dovuto rinunciare e attivare una collaborazione con Deborah Malavasi che ha un’orchestra di liscio tradizionale e organizza le serate del mercoledì e di un sabato al mese” afferma Morselli “ma si poneva comunque, il problema del futuro di una struttura che è un patrimonio della comunità e che, con i suoi 450
da sinistra romano sorzia, storico responsabile organizzativo del circolo, caterina caselli ed eros fontanesi
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posti, ha grandi potenzialità”. Così anche grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale, che si è posta il problema del futuro della struttura ben prima del Circolo inserendo nel bando di affidamento per la gestione l’obbligo di promuovere attività in collaborazione rivolte alla comunità, ha preso vita Catàmes! che prevede iniziative fino a domenica 4 marzo. Si va dal teatro per bambini (Il Mago di Oz, domenica 12 novembre) al teatro per tutti (Vito presenta Storie
“La Montagnola di Campogalliano è stata costruita dai cittadini che, oggi, qui possono nuovamente incontrarsi per godersi le proposte che abbiamo elaborato insieme ai servizi culturali del Comune di Campogalliano”: Franco Morselli, 55 anni, spiega così il cartellone di Catàmes! , la rassegna che animerà le domeniche fino al 4 marzo.
Franco Morselli
della Bassa, domenica 26 novembre; Corpo di Bacco di e con Elisa Lolli e Giulia Campioli, domenica 25 febbraio); dal cinema per bambini (Chicken Little amici per la pelle, domenica 3 dicembre) alla musica (Harmonia Ludens, tra classica e cinema, il 19 novembre; Bermuda Acoustic Trio in concerto domenica 21 gennaio) fino al Cinema al buio, pellicole di cui viene omesso il titolo e viene presentato solo il contenuto (quest’anno il ciclo è dedicato al tema dell’adolescenza). Sara Gelli
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gLi Amici deL cuore vi AspettANo
Le noci del cuore i volontari dell’Associazione Gli Amici del Cuore, con i loro sacchetti di deliziose noci, saranno presenti il 16 e il 28 novembre e il 7 e il 20 dicembre, dalle 8 alle 13, presso il cup - Ausl carpi e all’ingresso dell’ospedale ramazzini in via molinari per raccogliere fondi da destinare a Pricam, Promozione Ricerca Cardiovascolare Modenese. “vorremmo ringraziare - commenta il presidente degli Amici del cuore di
carpi, Gianni Ronchetti - tutti gli amici carpigiani e non solo che manifesteranno la loro generosità acquistando i nostri sacchetti di noci”.
in corso pio al civico 71 apre un temporary store di mantovani dedicato alla casa. il negozio alzerà la propria serranda sabato 18 novembre e resterà aperto per soli 50 giorni.
Nuove Aperture iN corso pio
Uno store dedicato alla casa
iL 15 Novembre, ALLe 16.30, A boLogNA, fico - fAbbricA itALiANA coNtANdiNA Apre ufficiALmeNte Le porte
porte aperte per la disneyland del cibo La porta d’ingresso di Fico - Fabbrica Italiana Contandina è circondata da scaffali di legno sui quali sono sistemate centinaia di mele vere, tutte differenti tra loro. Lì, a rappresentare la biodiversità agroalimentare del nostro Paese. E’ un’anticipazione delle meraviglie enogastronomiche che si trovano all’interno di questo contenitore da centomila metri quadrati, che misura quanto quattordici campi da calcio messi insieme: il più grande parco agroalimentare al mondo non poteva che nascere a Bologna, la Dotta e la Grassa. E’ il racconto di ciò che finisce sulla nostra tavola proprio dall’inizio. Il primo capitolo di Fico Eataly World comincia in mezzo agli orti, ai campi coltivati, agli alberi da frutto, agli ulivi e passa dagli allevamenti di mucche, maiali, cavalli, galline. Per poi svilupparsi
ruote, ovviamente munita di ampio cestino. Per Oscar Farinetti, patron di Eataly e uno degli ideatori di Fico, questo posto è come una Disneyland del cibo. Ci sono sei giostre, non quelle spericolate da farfalle nello stomaco, ma multimediali: appendici di un racconto, pensate soprattutto per far imparare ai più giovani il rapporto dell’uomo con il fuoco, con il mare, gli animali, la Terra. Perché la missione di Fico, di cui si fa custode l’omonima Fondazione, presieduta dal docente dell’Università di Bologna, Andrea Segrè, è educare alla consapevolezza alimentare e ambientale. Con l’obiettivo dello spreco zero, perché ogni giorno il cibo che resta si porta a casa in apposite borse o viene donato grazie alla collaborazione con Last Minute Market. E della sostenibilità: sul tetto di Fico è stato installato il più grande
Note tecniche Fico apre al pubblico il 15 novembre alle 16.30 Dal 16 novembre è aperto tutti i giorni dalle 10 a mezzanotte Il biglietto di ingresso è gratuito. 15 euro il tour guidato del Parco. A pagamento le giostre, i laboratori…
nelle quaranta fabbriche presenti dove scoprire (prima di assaggiare) come vengono realizzati tanti prodotti tipici: dal Parmigiano Reggiano allo scquacquerone della Valsamoggia, dalla Mortadella al
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Prosciutto di Parma, dai tortellini alla pasta di grano duro, dalle conserve ai confetti di Sulmona. E si può decidere di non accontentarsi di vedere le fasi di produzione dietro un vetro, ma indossare grembiule e
cappellino per mettersi alla prova, imparando come si fa il formaggio, il gelato, il cioccolato. Sono tanti i laboratori per grandi e piccini tra cui scegliere. Numerosi anche i punti ristoro dove concedersi uno
spuntino stile street food, con il fritto misto, la pizza a forma di portafoglio, le piadine, gli arrosticini, oppure godersi un pranzo e una cena in un ristorante stellato. La spesa si può fare in sella a una bicicletta a tre
impianto fotovoltaico d’Europa. Non resta che lavorare affinché arrivino davvero tanti visitatori, dall’Italia e dal mondo. L’obiettivo molto ambizioso punta a 6 milioni all’anno. Micaela Romagnoli
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“Forse tutta l’Italia sta diventando Sicilia... A me è venuta una fantasia, leggendo sui giornali gli scandali di quel governo regionale: gli scienziati dicono che la linea della palma, cioè il clima che è propizio alla vegetazione della palma, viene su, verso il nord, di cinquecento metri, mi pare, ogni anno... La linea della palma... Io invece dico: la linea del caffè ristretto, del caffè concentrato... E sale come l’ago di mercurio di un termometro, questa linea della palma, del caffè forte, degli scandali: su su per l’Italia, ed è già oltre Roma...” scriveva Leonardo Sciascia nel suo capolavoro letterario Il giorno della civetta. Una linea della palma che non sale più da Sud a Nord, ma diventa la “linea del pioppo” e comincia a calare dal settentrione fin giù, verso il meridione. Ed è proprio un’Italia spaccata - e rovesciata rispetto all’immaginario collettivo - la protagonista del libro Italia.zip scritto a quattro mani dal magistrato palermitano Mario Conte e dal giornalista carpigiano Pierluigi Senatore. In un’Italia in realtà molto più orizzontale di quanto si possa pensare, i due autori mettono a confronto da un lato il risveglio di un Sud che, seppur faticosamente, inizia a costruire gli anticorpi contro il cancro che da decenni lo divora e un Nord debole, impreparato ad affrontare le conseguenze di una malattia - la presenza sempre più radicata delle mafie - che per debolezza e convenienza non ha potuto - o voluto contrastare. A scoperchiare il vaso di Pandora della presenza pervasiva della criminalità organizzata in Emilia e in particolare della ‘ndrangheta è stata certamente l’inchiesta del 2015 Aemilia: “Duecentotrentanove indagati e centoquarantasette rinviati a giudizio. Una lista trasversale che comprende imprenditori, commercialisti, politici, membri delle forze dell’ordine e giornalisti. I reati ipotizzati sono associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e Walter Veltroni e l’inviato del Corriere della Sera Antonio Ferrari (sabato 2 dicembre) saranno gli ultimi due ospiti del 2017 della rassegna ne Vale la Pena. L’ex segretario del Pd e vicepresidente del Consiglio nel Governo Prodi, sarà a Carpi venerdì 17 novembre, alle 21, presso l’Auditorium dell’ex Convento di San Rocco (concesso a titolo gratuito dalla Fondazione Cassa Risparmio Carpi) per presentare il suo ultimo romanzo Quando edito da Rizzoli. Un viaggio nell’Italia degli ultimi decenni raccontata dagli occhi di un uomo che si risveglia trent’anni dopo i funerali di Berlinguer. 14
itALiA.zip - test di compreNsioNe e compressioNe deL beLpAese è iL titoLo deL Libro scritto A quAttro mANi dAL mAgistrAto pALermitANo mArio coNte e dAL giorNAListA cArpigiANo pierLuigi seNAtore. uN iNedito ritrAtto deL pAese di froNte AL virus deLLA crimiNALità e NoN soLo
e se l’italia fosse orizzontale? “Nel mio Paese, nel nostro Paese, nonostante tutto, esiste e resiste una entusiasmante voglia di Verità, Giustizia e Libertà. Un amore vero, sincero, gratuito, per la nostra Patria. Quella sacrosanta disperata vitalità di voler combattere per un futuro migliore. Per quei valori di solidarietà tra italiani, e degli italiani nei confronti di ogni altro popolo, che non dobbiamo tradire. Se lo facessimo, finiremmo per rinnegare vigliaccamente il nostro passato e la nostra più autentica identità. La lettura di queste pagine ci aiuterà a non farlo”.
Pierluigi Senatore
reimpiego di capitali”. L’inchiesta è giunta come uno schiaffo in pieno volto. Un brusco risveglio per tutti noi, abituati a pensare che, qui, la mafia non sarebbe mai arrivata. Che qui, in questa terra di brava e operosa gente, c’erano gli anticorpi necessari per combattere questo male insidioso. “In realtà gli anticorpi o erano difettosi oppure non li abbiamo mai avuti. Al nord la mafia è arrivata senza sparare, se non in alcuni rari casi, bussando alla porta del mondo economico che in molti casi gli ha aperto senza storcere il naso. Molti imprenditori del nord, pur accettando il denaro d’incerta provenienza, erano convinti di potersi sbarazzare quando volevano di questi scomodi finanziatori; erano convinti d’essere ancora loro i proprietari delle aziende e delle società che avevano creato nel tempo e invece non si rendevano conto di aver immesso nel loro tessuto un
virus non più contrastabile”. In fondo, come scrive il giornalista Attilio Bolzoni nella postfazione del testo, “ogni latitudine ha le sue pene… Io provo paura quando vedo ancora le baracche abitate del terremoto di Messina del 1908; provo paura quando la mafia in questi ultimi anni si è travestita da antimafia; provo paura quando la retorica di qualche predicatore di legalità è piegata ai suoi deliri di onnipotenza. E’ una paura che monta, che sale verso nord. Nella Fondi e nella Sabaudia di oggi che sono per omertà come la Corleone e la Partinico di ieri, nell’Emilia e nella Lombardia di politicanti che fanno finta di niente e garantiscono che “abbiamo gli anticorpi per respingere le mafie”, provo paura quando strattonano di qua e di là Falcone e Borsellino (“una sottrazione di cadavere”, la definiva il mio amico Peppe D’Avanzo) per giustificare pensieri e atti impuri. Provo paura
da quando ho capito che tutta l’Italia lentamente e improvvisamente si è sicilianizzata” Un nemico tanto radicato quanto inquietante, quello della criminalità organizzata, che da anni, “corrompe per lavorare e s’insinua nell’economia legale… Le mafie sono laiche e non coinvolte ideologicamente, fanno affari con chi ci sta e cercano di dialogare con chi è al potere senza distinzioni di colori e ideologie e privilegiano la politica, che rappresenta un buon chiavistello per entrare nella sala dei bottoni”. Una consapevolezza, questa, che deve favorire, con forza e urgenza, la costruzione di “una coscienza e un agire civile comune che abbia al centro il concetto di legalità e giustizia, di rispetto delle regole”. In
un colloquio tra un boss più anziano e uno più giovane, riportato nel libro, il primo dice al secondo: “Tu ricordati una cosa: il mondo si divide in due, ciò che è Calabria e ciò che lo diventerà”. Ecco, l’invito di Conte e Senatore è quello di “lottare tutti insieme affinché la Calabria, ma anche la Sicilia, la Campania, la Puglia... siano Italia e non viceversa”. Italia.zip fotografa - e regala al lettore - uno spaccato inedito del nostro Paese: un racconto dell’Italia e delle sue differenze vista e vissuta da due professionisti, in tutto diversi per formazione, cultura e origini. E che diventa, fondendosi, un percorso comune di rinascita e di riscossa. Un confronto, quello tra Pierluigi Senatore e Mario Conte, “nuovo, e originale. Il risultato è
accattivante, anche se lo avrei voluto più cattivo”, ammette nella postfazione il giornalista Toni Capuozzo, ma l’idea di chiedersi “come sarebbe stata l’Italia se le carte geografiche la vedessero stesa orizzontale, invece che oblunga, è di quelle che valgono da sole la lettura”. Un test di comprensione e compressione del Paese, quello offerto da Italia.zip che, grazie a una notevole mole di dati dalla natalità all’emigrazione, passando per la speranza di vita e il corredo genetico - e attraverso due vere e proprie pagelle parallele con tanto di voti a tutti gli aspetti della comune vita quotidiana tra Nord e Sud, si espande e si ricompone in una fotografia complessiva dell’Italia. Un’immagine in grado di fornire a chi legge gli strumenti di analisi della nostra storia più recente, aldilà e oltre gli steccati, le barriere e le differenze che ancora negli occhi e nelle coscienze marcano le distanze fra un Nord e un Sud a volte più immaginari che reali e di certo più simili di quanto si pensi. Toccante l’invito che il magistrato Antonino Di Matteo lancia nella prefazione di questo libro tutto da gustare: “nel mio Paese, nel nostro Paese, nonostante tutto, esiste e resiste una entusiasmante voglia di Verità, Giustizia e Libertà. Un amore vero, sincero, gratuito, per la nostra Patria. Quella sacrosanta disperata vitalità di voler combattere per un futuro migliore. Per quei valori di solidarietà tra italiani, e degli italiani nei confronti di ogni altro popolo, che non dobbiamo tradire. Se lo facessimo, finiremmo per rinnegare vigliaccamente il nostro passato e la nostra più autentica identità. La lettura di queste pagine ci aiuterà a non farlo”. Buona lettura. Jessica Bianchi
gLi uLtimi due ospiti deL 2017 deLLA rAssegNA Ne vALe LA peNA soNo WALter veLtroNi, veNerdì 17 Novembre, ALLe 21, e L’iNviAto deL corriere deLLA serA ANtoNio ferrAri, sAbAto 2 dicembre
Walter veltroni arriva a carpi
Il protagonista, Giovanni, si risveglia dal coma nel luglio del 2017. Aveva vent’anni quando la sua vita si interruppe. L’ultimo ricordo, prima dell’incidente, è in Piazza San Giovanni, il 13 giugno 1984. Insieme al padre e alla fidanzata sta partecipando al dolore collettivo per la morte di Enrico Berlinguer. E adesso, dopo oltre trent’anni, la vita ricomincia. Giovanni rinasce, adulto. Tutto è cambiato. Si trova in un nuovo secolo, in un nuovo millennio. Non c’è
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Walter Veltroni
più il mondo che ha lasciato: i partiti, gli stati, i personaggi. Il modo di vivere, di sapere, di comunicare è stravolto, per lui
un universo ignoto. Giovanni è come un bambino cinquantenne. Deve imparare una vita inedita e conoscere, accettan-
dolo, il destino di chi ha amato quando ne aveva venti. Quando non celebra solo la memoria collettiva di un’epoca lontana ma è il racconto del presente, meraviglioso e terribile, riconosciuto con la nitidezza di occhi che lo incontrano per la prima volta. E’ il romanzo per ognuno di noi: per chi ha vissuto, senza mai sentirsi solo, la forza di un ideale oppure lo ha mancato per ragioni anagrafiche e ne avverte la potenza o il rim-
pianto. L’incontro con Walter Veltroni sarà anche l’occasione per parlare di attualità e del delicato momento politico che il nostro Paese sta vivendo. L’ingresso all’incontro è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Ne Vale La Pena è un ciclo di incontri promosso da Assessorato alle Politiche Culturali del Comune, Radio Bruno, Rock No War! Onlus, ANIOC, Libreria Mondadori e con la direzione artistica di Pierluigi Senatore.
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L’Azienda agricola Garuti di Sorbara ha festeggiato la fine della raccolta dell’uva con il tradizionale appuntamento in cantina. Per l’occasione ha presentato anche una parte della cantina storica: un edificio dell’800 recuperato con un restauro conservativo che ha portato alla luce volte spettacolari, oggi illuminate da una luce museale capace di risaltarne il colore delle bottiglie satinate trasparenti che contengono il pluripremiato ‘rosa’. Il pavimento di cemento granigliato antico racconta la storia di accatastamento in piloni delle bottiglie in cui, quando ancora non c’erano le botti in acciaio a temperatura controllata, avveniva la fermentazione del lambrusco imbottigliato in febbraio. Le donne Garuti, vere colonne dell’azienda, lo hanno riprodotto accumulando le bottiglie del rifermentato attuale in un’antica madia di famiglia che arreda le sale dell’antica cantina. L’ambiente è accogliente e caldo, con una sala di degustazione dei vini Garuti allestita con tavolini di una vecchia trattoria raccolti a suo tempo da Elio, uno dei fondatori, e con un’affettatrice d’epoca anch’essa restaurata. Nella sala vendite è stato invece posto l’antico tavolo su cui pranzavano e cenavano i nonni e i genitori dell’attuale generazione di proprietari: oggi su questo tavolo vi sono proposte accat-
L ’angolo di Cesare Pradella
In Cantina Garuti tra vino nuovo e storia imbandito in modo elegante troneggiano in una champagnera d’argento le bottiglie di anteprima, sulle cui etichette spicca una grande A di colore fucsia come il vino contenuto all’interno. “Quella A, ha più di un significato - spiegano le donne della maison - oltre al più immediato, quello di amore e di amicizia, è anche la A di audacia”, perchè c’è voluto coraggio per continuare l’impresa dopo la prematura scomparsa di Mauro. E quella è anche la A di Andrea, il figlio di Paola che, con la passione ereditata dal nonno Romeo, cura la campagna e i vigneti e si preoccupa di portare a giusta maturazione e in salubrità i grappoli di uva. E poi c’è la A di Alessio, figlio di Mauro e nipote di Elio, che si è occupato della pigiatura da cui è uscito il nettare che verrà imbottigliato. Le tante tivante per le idee regalo di Natale. Nell’ingresso fa bella mostra di sè un tavolino con una tovaglia fatta a telaio con
persone intervenute alla festa hanno degustato il vino in allegria, assaporando il riso alla
pilota, la porchetta, le tigelle, i borlenghi, il parmigiano reggiano, le caldarroste, in una location allestita con salotti di pallet e morbidi cuscini, in compagnia di musiche e canzoni di ieri e di oggi. Poi, verso l’ora di pranzo, sono arrivate numerose Ferrari e Maserati d’epoca dai motori rombanti, i cui proprietari, dopo la sosta per l’aperitivo in cantina, si sono recati nell’annesso agriturismo sempre di proprietà della famiglia Garuti per gustare le loro paste fatte in casa innaffiate dal vino della cantina. Una festa del vino nuovo insomma, tra enogastronomia e storia, che è stata un buon viatico per la commercializzazione dei diversi tipi di lambrusco imbottigliati dalla Cantina Garuti di Sorbara.
filo di canapa e cotone filato da Vilma quando aveva 10 anni e tessuta con un telaio a sedici pedali. Su questo tavolo
iL professor bAttAgLiA ospite deL LioNs cLub cArpi Host
“Abbiamo bisogno del nucleare” il docente universitario Francesco Battaglia, ospite del Lions club Carpi Host, ha intrattenuto i presenti con un argomento controverso come quello dell’energia nucleare. il docente di chimica all’università di modena e già alla columbia university di New york ha sgomberato subito il campo da luoghi comuni, come quelli di un presunto maggior numero e di uragani rispetto al passato: “ci sono sempre stati, la differenza è che oggi la televisione ce li porta in casa”. così come le dichiarazioni degli scienziati riuniti nei forum internazionali che non hanno mai ammesso che i danni maggiori per l’atmosfera sono causati dai combustibili fossili che noi utilizziamo per il riscaldamento, le industrie e la motorizzazione. Le vere cause dell’inquinamento atmosferico, soprattutto nei paesi più popolosi e che non hanno ancora i controlli e le limitazioni che esistono in europa e in America, come in cina e in india, i maggiori inquinatori del mondo, derivano principalmente dalla combustione del carbone”.
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un’altra prospettiva di sviluppo sbagliata da parte degli scienziati, sempre secondo battaglia, è stata quella di indicare nel fotovoltaico o nell’energia solare la panacea di tutti i mali, mentre si sono dimostrate troppo costose, scarsamente produttive e non in grado di soddisfare le richieste energetiche della società. “Nessuna società industrialmente sviluppata – ha aggiunto battaglia - ha come fonti energetiche il fotovoltaico o il solare. Anche il ricorso all’energia elettrica per le auto è un’altra bufala perche il sistema è costoso, complicato, senza grossa autonomia e perché quell’energia elettrica va prodotta coi vecchi sistemi e dunque con conseguenti ricadute negative delle scorie nell’atmosfera. i paesi con meno inquinamento atmosferico pericoloso per la salute sono quelli dotati di centrali nucleari come la francia che ne possiede 60, l’inghilterra 18, la germania 15, la svezia 12, la spagna 10, così come l’ucraina che, dopo il disastro di chernobyl, ne ha costruite altre nove e la svizzera che ne ha cinque”. “L’italia dun-
que – prosegue battaglia – è circondata da centrali nucleari che danno grandi vantaggi economici e benefici per la salute a quelle popolazioni. già oggi, comunque l’energia nucleare è al primo posto nella produzione elettrica in europa, seguita da quella derivante dalla combustione del carbone, dal gas metano e dall’idroelettrico ma è ancora poco per ripulire l’atmosfera, mentre il progresso dovrà necessariamente passare dal nucleare, controllato e gestito con sofisticati e moderni sistemi di sicurezza e non come quelli esistenti allora nella centrale di chernobyl in unione sovietica, anche perché le scorie radioattive sono minime rispetto a quelle di altre combustioni. e chi produce uranio, come la francia, non solo costruisce centrali atomiche, ma lo vende anche all’estero”. il meeting lionistico è stato diretto dal neo presidente ingegner Glauco Verzelloni che ha ricordato i 57 anni di fondazione del club di cui l’avvocato Benito Benetti, recentemente scomparso, fu primo presidente. Cesare Pradella
Un servizio svolto con professionalità e rispetto Sede di Carpi: Via Falloppia 26
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Sede di Modena: Viale Verdi 84
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Inaugurata domenica 12 novembre al Centro Commerciale Il Borgogioioso di Carpi la mostra Style Evergreen, alla presenza di Carla Gozzi, la style coach più famosa d’Italia che ha supervisionato il progetto, fornendo i suoi preziosi consigli riportati sui pannelli. Accolta da numerose fan, Carla Gozzi ha raggiunto il palco nella zona food dove ha conversato con Clarissa Martinelli di Radio Bruno, regalando a tutti indispensabili suggerimenti sul guardaroba e su come vestirsi. Dopo aver risposto ai quesiti arrivati alla pagina Facebook del Centro, si è concessa con la sua caratteristica disponibilità
iNAugurAtA domeNicA 12 Novembre AL ceNtro commerciALe iL borgogioioso di cArpi LA mostrA styLe evergreeN, ALLA preseNzA di cArLA gozzi
Maestra di stile
alle foto e ai selfie con le ammiratrici di tutte le età. La mostra Style Evergreen, che presenta 16 items iconici sempre alla moda, rimarrà visitabile nella galleria del Borgogioioso fino a domenica 26 novembre.
sAbAto 18 e domeNicA 19 Novembre ALLo spAzio meme spAzio AL LAborAtorio di tessiturA A teLAio di mArtA Jorio e AmpAro tAverA
Le timide trame due giorni per imparare i segreti dell’antica arte della tessitura a telaio, rivisitata in chiave contemporanea: saranno l’artista e illustratrice Marta Iorio e la tessitrice di origine colombiana Amparo Tavera le protagoniste de Le timide trame, il workshop che, sabato 18 e domenica 19 novembre allo Spazio Meme di carpi inizierà i partecipanti all’antica tecnica della tessitura di un arazzo tramite telaio a cornice. secondo dei tre appuntamenti della rassegna Vestire l’arte, promossa da Spazio Meme insieme a Carpi Fashion
System, il laboratorio propone l’avvicinamento alla tecnica della tessitura dell’arazzo attraverso un approccio che abbraccia teoria, progettazione e tecnica. La teoria è costituita da un’ampia scelta bibliografica su tessile, pittura, arte e archeologia, a disposizione durante i giorni del laboratorio; la progettazione, condotta da marta Jorio, raffinerà l’elaborato tessile intrecciando la teoria dei colori e delle forme con gli
spunti teorici-bibliografici; la tecnica sarà trasmessa ai partecipanti grazie alla tessitrice Amparo tavera che condurrà il workshop e insegnerà i primi passi di questa antica arte. durante il laboratorio, i
partecipanti realizzeranno un arazzo su telaio a cornice, impareranno a montare un ordito e a lavorare la trama. praticheranno i primi punti della tessitura e apprenderanno come finire il pezzo tessuto per applicarlo come decorazione per abbigliamento o interni. Alla fine, chi avrà preso parte al workshop potrà portare a casa il proprio elaborato e il kit di tessitura che il laboratorio offre ai partecipanti per continuare a praticare questa arte (per informazioni e iscrizioni: spaziomeme@ gmail.com). Textile3D sarà invece il titolo del terzo e ultimo appuntamento che, condotto dalla designer Elena Ascari domenica 3 dicembre, sarà dedicato alla stampa 3d per applicazione tessile e resistente ai lavaggi.
Ciak Moda
di Chiara Sorrentino
TUTTE LE ULTIME TENDENZE PER ESSERE SEMPRE AL PASSO CON LA MODA
UN INVERNO A QUADRI A quadri, tartan, check: in qualsiasi modo la si voglia chiamare, è questa la stampa che ritorna di tendenza in questo autunno/inverno 2017-18. Antichissima e originaria delle Highland scozzesi, in cui veniva utilizzata per i caratteristici kilt in lana, la fantasia a quadri ha attraversato indenne secoli di storia, arrivando ad essere utilizzata negli stili classici, ma anche in quelli punk e grunge. Ed è proprio ispirata al grunge, la camicia-cappotto in lana di Chloé nei toni del verde militare, del beige e del bianco, da indossare preferibilmente sopra un vestito, per un collaudato contrasto maschile-femminile. Il tartan su una gonna lunga e ampia per un look da principessa rock: è la proposta di Jenny Packham, che sceglie la perfetta combinazione di celeste e nocciola, e vi abbina una simpatica t-shirt con stampa colorata. Rigoroso ma trendy, l'abito con colletto bianco di Tory Burch è in total stampa check con tanto di borsetta 16
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coordinata, ed è ottimo per la mise da giorno indossato con un paio di stivali alti. Taglio maschile, ma effetto sexy, per il blazer a stampa check bianca e nera indossato sopra un top bianco e skinny jeans: un passepartout per tutte le occasioni informali. Mood hipster per i pantaloni dalla linea dritta, con arricciatura alla caviglia di Fendi: sobri, comodi e versatili. Il tartan è il protagonista dei pantaloni a culotte firmati Max & Co.: di grande tendenza per l'outfit da giorno, soprattutto se indossati con una camicia e un gilet lungo. Sofisticata, la gonna a pieghe di Luisa Spagnoli è nel classico tartan nero, rosso e verde, e viene abbinata ad una giacca nera in nappa, dolcevita e tronchetti anch'essi neri. Infine, sbarazzina sopra una minigonna così come su un paio di jeans, la camicia tartan di Berhska nei toni del verde militare e del blu, ha una stampa pop ad altezza taschino.
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LA scuoLA Aikido cArpi A.s.d., grAzie ALL’eNtusiAsmo e ALL’iNtrApreNdeNzA deL mAestro Lisco, iL 25 Novembre, ALLe 21, cALcHerà per LA primA voLtA iL pALcosceNico deL teAtro comuNALe. LA serAtA sArà uN’occAsioNe dAvvero speciALe per AddeNtrArsi iN uNA cuLturA miLLeNAriA, queLLA giAppoNese, cAricA di fAsciNo e trAdizioNi ANcestrALi
La terra del sol Levante protagonista al comunale
La Scuola di Arti Marziali e Discipline Orientali Aikido Carpi a.s.d., grazie all’entusiasmo e all’intraprendenza del maestro Lisco, il 25 novembre, alle 21, calcherà per la prima volta nei suoi 36 anni di storia, il palcoscenico del Teatro Comunale. La serata sarà un’occasione davvero speciale per addentrarsi in una cultura millenaria, quella giapponese, carica di fascino e tradizioni ancestrali. Lo spettacolo, Taiko, il tuono del Giappone, farà scoprire al pubblico le tante anime che costituiscono il Paese del Sol Levante. “Il pezzo forte della serata - spiega il maestro Lisco - sarà il concerto di un’orchestra composta di soli tamburi Taiko, patrocinata dal Consolato giapponese. Questi musicisti, per la prima volta in provincia di Modena, faranno ascoltare a tutti gli appassionati di musica e
di elementi per associare Agatha raisin, la protagonista della saga di romanzi gialli firmati M.C. Beaton (pseudonimo di Marion Gibson), alla più celebre miss marple creata dalla penna di Agatha Christie, ce ne sono eccome: entrambe vivono da sole in un piccolo e amabile paesino immerso nelle campagne inglesi e per entrambe la vita della comunità locale è solo in apparenza tranquilla, perché si rivela puntualmente il teatro di omicidi e altri misfatti. e così diventano astute investigatrici che contribuiscono in maniera cruciale alla risoluzione dei casi. ma le analogie si fermano qui. miss Jane
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non solo, ritmi che entrano nell’anima. Le vibrazioni emesse dai tamburi suonati dai kumidaiko consentiranno a ciascuno di noi di riconnettersi col proprio spirito, di riequilibrarsi; d’altronde il ritmo cadenzato del tamburo
richiama il battito del cuore, ovvero il primo suono che abbiamo udito ancor prima di nascere, nel ventre materno”. Una voce fuori campo scandirà il racconto della serata, spiegando al pubblico cosa si appresta ad
ammirare: “sul palco si alterneranno brevi dimostrazioni delle numerose discipline che animano la nostra scuola. Dal Kendo all’Aikido, dallo Iaido al Daito, al Katori Shintō-ryū, passando per lo Shaolin Kung Fu e il Tai Ji
Quan”. Veri e propri quadri in movimento, pillole accompagnate da rilassanti melodie tradizionali, suonate dal vivo, della Cina, dove molte arti marziali sono nate, e dagli imponenti e sacri tamburi Taiko. Discipline che nulla hanno a che fare con l’aggressività o la violenza: “noi ci reputiamo guerrieri - ammette Lisco - ovvero persone che, pur potendo
dominare l’altro con una presa soltanto, di fronte a un’offesa sanno girarsi dall’altra parte e andarsene. L’autocontrollo è fondamentale. Le arti marziali aiutano a sviluppare un fisico elastico, una coordinazione importante e, ancora, insegnano a respirare e a dominare la paura che alberga in ciascuno di noi. Tra le pareti della nostra scuola vi è un tasso di infortunio pari a zero: non fare del male a nessuno è un imperativo. Il rispetto è alla base di ogni gesto. La pratica di queste arti cura sì il corpo ma, soprattutto, disciplina e sviluppa la mente. L’Aikido, ad
I libri da non perdere
re una serie di indizi decisivi, arrivando a incastrare il colpevole, non senza rischiare di rimetterci la pelle. A salvarla è il detective della polizia bill Wong, con cui inizia una stretta collaborazione e anche una bella amicizia. un giallo scorrevole, ironico e appassionante che conquista per il fascino delle atmosfere british, gli intrighi e i segreti da paesello, ma sopratutto per lei: eroina non convenzionale che ci strappa un sorriso, proprio perché rivela la parte peggiore di sé senza alcun pudore. Chiara Sorrentino
Agatha Raisin e la quiche letale di M.C. Beaton marple è una gentile e anziana signora d’altri tempi che ama fare giardinaggio, lavorare a maglia, cucinare dolci e invitare le amiche per il thè; Agatha raisin è invece una signora di mezza età, ex pr della city londinese, dal carattere spigoloso e talvolta burbero, e anche un po’ imbrogliona. Non sa cucinare, beve gin e si sente sola. e’ così imperfetta che è difficile non provare simpatia per lei, ed è proprio per questo
che il romanzo Agatha Raisin e la quiche letale - il primo di una lunga serie - benché sia un giallo, è attraversato da una sottile e irresistibile vis comica. tutto ha inizio quando Agatha, dopo essersi trasferita a carsely, fiabesco villaggio dei cotswolds, per godersi la pensione, decide di partecipare a una gara di quiche con lo scopo di integrarsi con gli altri abitanti, ma non sapendo cucinare, decide di barare presentandosi con
esempio, è una vera e propria filosofia di pensiero: la cultura del corpo e dello spirito maturano col tempo, l’esperienza e la maggiore coscienza di sé. L’Aikido è prima di tutto la via dell’armonia”. Nel corso della serata al Comunale spazio anche a dimostrazioni di Shodo, ovvero la suggestiva arte della calligrafia giapponese e, ancora, a performance di danza del ventaglio sulle note dell’arpa Koto e del flauto Shakumachi. A riempire il teatro di emozione contribuiranno anche le arie più celebri dell’opera di Giacomo Puccini, Madama Butterfly, immancabile la struggente Un bel dì vedremo, cantata dal vivo da un soprano. Una serata, il cui ricavato sarà devoluto alla sezione carpigiana della Lipu, davvero imperdibile per tutti coloro che amano la terra del Sol nascente e per chi desidera carpirne ogni segreto (per info e prevendite www. aikidocarpi.org 329.2115053). Jessica Bianchi
una quiche acquistata in un negozio di Londra. sebbene ne esca sconfitta e amareggiata, l’avrebbe anche passata liscia, se non fosse che il giudice della gara, il signor cummings-browne, poco dopo aver mangiato la sua quiche muore con evidenti segni di avvelenamento. tutti i sospetti, come era prevedibile, convergono sulla nuova arrivata, ma Agatha riesce non solo a provare la sua innocenza, bensì a raccoglie-
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Al cinema SPACE CITY - CARPI “L’arte è un’amante gelosa”. Ralph Waldo Emerson, Condotta di vita
GEOSTORM
Regia: dean devlin Cast: gerard butler e ed Harris in seguito a una terribile serie di disastri naturali che colpiscono il pianeta, i capi di stato delle maggiori potenze mondiali si riuniscono per definire la realizzazione di una complessa rete di satelliti in grado di controllare le condizioni meteorologiche e garantire la sicurezza dei cittadini. qualcosa però va storto: a causa di un malfunzionamento tecnico, il sistema studiato per scongiurare le catastrofi naturali e proteggere la terra, diventa la causa principale della sua distruzione. Orario proiezioni: feriali e festivi spettacolo unico: ore 20,15
SAW: LEGACY
Regia: michael spierig, peter spierig cast: Laura vandervoort e tobin bell uno scenario raccapricciante inaugura il nuovo “gioco” mortale: i corpi dilaniati sparsi per le strade recano sulle ferite inferte la firma del famigerato Jigsaw. ma il killer è morto ormai da tempo. L’unica spiegazione possibile è che abbia trasmesso a un sadico apprendista l’angosciante gusto dell’inganno. Orario proiezioni: feriali e festivi spettacolo unico: ore 22,30
MISTERO A CROOkED HOUSE
Regia: gilles paquet-brenner Cast: glenn close e christina Hendricks per ottenere la mano della bella sophia, incontrata al cairo presso l’ambasciata inglese, il giovane investigatore charles Hayward deve risolvere il mistero che avvolge la morte di suo nonno, il patriarca Aristides Leonides, avvelenato da un familiare a crooked House. Nella dimora, dove l’intera famiglia si è trasferita a causa della seconda guerra mondiale, figli e nipoti del defunto puntano il dito contro la giovane seconda moglie dell’anziano miliardario... Orario proiezioni: feriali e festivi: ore 20,30 - 22,30
PADDINGTON 2
Animazione in cerca del regalo per il centenario di zia Lucy, l’orsetto si imbatte in un libro, un esemplare unico scovato nel negozio di antiquariato del signor gruber. paddington si cimenta in una serie di lavoretti per racimolare la cifra. ma quando l’oggetto viene trafugato, tocca a paddington acciuffare il ladro. Orario proiezioni: feriali: ore 20,30 - sabato: ore 18,30 - 20,30 festivi: ore 15 -16,30 - 18,30 - 20,30
CINEMA CORSO - CARPI THE PLACE
Regia: paolo genovese Cast: valerio mastandrea e marco giallini il nuovo film di genovese volge lo sguardo su un misterioso protagonista, ospite abituale di un ristorante, pronto a esaudire i più grandi desideri di otto visitatori in cambio di...alcuni “compiti” da svolgere. quanto saranno disposti a spingersi oltre i protagonisti per realizzare i loro desideri? chi di loro accetterà la sfida lanciata dall’enigmatico individuo seduto sempre allo stesso tavolo? Orari proiezioni: feriali: 18,30 - 20,30 - 22,30 - sabato e festivi: 16,15 - 18,30 - 20,30 - 22,30
CINEMA EDEN - CARPI BORG MCENROE
Regia: Janus metz pedersen Cast: shia Labeouf e sverrir gudnason La calma glaciale del tennista björn borg contro il temperamento impetuoso dell’avversario John mcenroe; i movimenti rigidi e calibrati del giocatore svedese contro il gioco nervoso e dinamico dello statunitense, preda di frequenti attacchi d’ira ai danni degli spettatori e dell’arbitro. La contrapposizione tra i due atleti non si esaurisce sul campo da tennis ma anche nella quotidianità. fino alla finale di Wimbledon del 1980, considerata una delle partite più belle della storia del tennis. Orario proiezioni: feriali: ore 21 – sabato: ore 20,30 - 22,30 - festivi: ore 16,30 - 18,30 - 20,30
CINEMA ARISTON - SAN MARINO IL COLORE NASCOSTO DELLE COSE
Regia: silvio soldini Cast: valeria golino, Adriano giannini teo è un uomo in fuga. dal suo passato, dalla famiglia di origine, dai letti delle donne, dalle responsabilità. il lavoro è l’unica cosa che veramente ama, mentre tablet e cellulari lo tengono in perenne e compulsiva connessione con il mondo. emma ha perso la vista a sedici anni, ma non ha lasciato che la sua vita precipitasse nel buio. o meglio ha fatto a pugni col suo handicap e l’ha accettato. fa l’osteopata , si è da poco separata dal marito e teo sembra la persona giusta con cui concedersi una distrazione… Orario proiezioni: domenica 19 novembre: ore 20.30 – Lunedì 20 novembre: ore 21
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iN occAsioNe deLLA giorNAtA iNterNAzioNALe coNtro LA vioLeNzA suLLe doNNe, L’AssociAzioNe Arti&portALi portA iN sceNA sAbAto 18 Novembre presso L’Auditorium LoriA Lo spettAcoLo di dANzA, cANto e poesiA due moNdi – L’uomo e LA doNNA. dALLA vioLeNzA ALL’Amore
dalla violenza all’amore Danza classica, balli moderni, cantautori e poesia dialettale: anche l’arte dà il suo contributo nella lotta contro la violenza sulle donne. L’associazione culturale Arti&Portali, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne in programma il 25 novembre, porta in scena sabato 18 novembre, alle 21, presso l’Auditorium della Biblioteca Loria (in Piazzale Re Astolfo) a Carpi lo spettacolo Due Mondi – L’Uomo e la Donna. Dalla violenza all’Amore. Dopo aver animato le notti bianche carpigiane proponendo in particolare eventi legati alle arti visive, Arti&Portali si cimenta in questa performance che coinvolge altre forme artistiche, dalla poesia al ballo, al canto. “Partendo dal tema della violenza sulle donne – spiega il presidente di Arti&Portali Daniele Mioni – abbiamo deciso
di affrontare il tema della violenza in generale per arrivare a una lettura positiva nel secondo tempo dello spettacolo dedicato alla speranza e all’amore”. A presentare lo spettacolo sottolineandone il filo conduttore sarà Maurizio Maio, nella veste di presentatore. Sul palco: Raimondo Benzi, voce
appuntamenti Teatro Carpi
17-18 novembre, ore 21 / 19 novembre, ore 16 Stagione Prosa Sister - Come stelle nel buio di Igor Esposito con Isabella Ferrari, Iaia Forte regia Valerio Binasco teatro comunale
Mostre CARPI
fino al 18 novembre Amare sempre Mostra fotografica su Oreste Benzi sala duomo
fino al 17 dicembre Passaggi di forme Mosaici e collage in divenire
A cura di Emanuela Fiorani e Francesca Pergreffi spazio meme fino al 22 dicembre Vent’anni di Orchestra di Fiati Mostra fotografica istituto superiore di studi musicali vecchi - tonelli fino al 7 gennaio Corpi produzione: musei di palazzo dei pio in collaborazione con blumarine musei di palazzo dei pio
Eventi CARPI
15 novembre - ore 15 Pomeriggio al cinema Sully regia di Clint Eastwood cinema space city
narrante, poeta e attore; Luciana Tosi, poetessa dialettale; Isaac Giorgio, cantautore; Jack e Billy (Half Storm), cantautori; il professor Ezio Caiti, pittore e scultore e Flavia Amore e Raul Street insieme ai loro piccoli ballerini di brek dance e danza classica del Club Tortuga di Modena. L’ingresso è libero.
15 novembre - ore 21 Visioni e Correlazioni Spazio, tempo, caso ed esistenza tra relatività e meccanica quantistica Elena Rinaldi e Giorgio Chinnici presentano i loro libri editi da Hoepli qual è il ruolo della matematica nella descrizione del mondo? cosa sono le geometrie non euclidee e i tensori? come si può dare corpo all’idea di uno spazio curvo? che cosa sono il gatto di schrödinger, la luna di einstein e il paradosso di einstein-podolsky-rosen? A quali riflessioni conducono quantizzazione, sovrapposizione, indeterminazione, entanglement? modera Alfonso Cornia La fenice 15 novembre - 19.30 Cena di Gala dell’Associazione BuonaNascita Onlus L’incasso della serata sarà destinato alla realizzazione di un pozzo per il
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La Galleria d’Arte 2000 & Novecento di Reggio Emilia (Via Sessi, 1/F) presenta, fino al 21 gennaio 2018, Contrasti, fondi blu e materia poetica, esposizione collettiva con opere realizzate dagli Anni ’50 a oggi. Il titolo della mostra, in parte riferibile a due dipinti di Mario Nigro (Contrasto, 1973) e Giulio Turcato (Fondo blu, Anni ’70), evidenzia le tre aree tematiche in cui si suddivide il progetto, ovvero i contrasti cromatici, la prevalenza di un blu profondo e il connubio tra materia, memoria e poesia, nell’ambito di un percorso che privilegia opere realizzate negli Anni ’50, ’60 e ’70. Per la sezione Contrasti, il dipinto di Mario Nigro, teso a ridurre a regola le strutture estetiche del quadro, e un olio su tela di Piero Dorazio (Senza titolo, 1955), grande colorista e maestro dell’astrattismo italiano, nella cui opera si eviden-
LA gALLeriA d’Arte 2000 & NoveceNto di reggio emiLiA preseNtA, fiNo AL 21 geNNAio, uNA coLLettivA coN opere reALizzAte dAgLi ANNi ’50 A oggi
Contrasti
ziano l’uso di calibrato di velature in contrasto con prevalenti colori saturi. Per la sezione Fondi blu, un Concetto spaziale di Lucio Fontana dei primi Anni ‘60, il Personaggio di Emil Schumacher del 1958, una tempera su cartoncino di Carla Accardi del 1960, un lavoro di Giorgio Griffa del 1974, Verifica 5 e Verifica 7 di Enrico Della Torre, Blu di Marco Gastini e l’opera a tecnica mista su tela di Giulio Turcato che dà il titolo al gruppo. Per la sezione Materia poetica, un dipinto
del 1960 di Gastone Novelli, maestro dell’informale, da sempre attratto dalla materia e dal segno, sino a sconfinare nella poesia visiva, un Toro del 1967 in ottone di Fausto Melotti, scultore e poeta, unitamente al tuffo nella materia di Piero Ruggeri, all’opera di Omar Galliani a matita su tavola dedicata alla personificazione di Andromeda e L.P. di Walter Valentini, che evidenzia l’interesse dell’artista per il cielo e la cosmografia. La mostra è completata da opere selezionate di Alberto Manfredi, presentate in occasione della grande retrospettiva Alberto Manfredi. Dipinti 1953-2000. La Collezione Giacomo Riva curata da Sandro Parmiggiani presso Palazzo da Mosto a Reggio Emilia. L’esposizione sarà visitabile fino al 21 gennaio 2018, tutti i giorni con orario 10-12,30 e 16-19,30, aperto anche domenica e festivi. L’ingresso è libero.
mostrA deLL’ArtistA reggiANo giANNi ruspAggiAri, fiNo AL 26 Novembre, presso LA cAsA di curA privAtA poLispeciAListicA viLLA verde di reggio emiLiA
Un viaggio tra segni e colori Un viaggio attraverso la recente produzione dell’artista reggiano Gianni Ruspaggiari, fino al 26 novembre, presso la Casa di Cura Privata Polispecialistica Villa Verde di Reggio Emilia (Via Lelio Basso, 1). La mostra, promossa dalla Casa di Cura e dal Circolo degli Artisti di Reggio Emilia, è curata da Giuseppe Berti. In esposizione negli spazi di accoglienza e nella Sala Esagono al terzo piano della struttura, una quindicina di opere di medie e grandi dimensioni, realizzate prevalentemente dal 2009 al 2014. “Gianni Ruspaggiari – scrive Berti – è un esploratore di colori e di segni. Placate la foga del gesto e la cupa violenza cromatica di precedenti esperienze, l’artista ora si centro malnutrizione in benin ospite speciale Marco Ligabue villa Ascari 16 novembre - ore 16 Il Sacro e la violenza: perchè si uccide in nome di Dio? conferenza a cura di Francesco Maria Feltri biblioteca Loria 16 novembre - ore 20.45 Popoli in viaggio Incontrarsi, Accogliersi, Integrarsi eden 16 novembre - ore 9.30 La salute della mamma nel post parto e il recupero del perineo ostetriche del consultorio carpi centro scubidù 17 novembre - ore 22 Joan Thiele kalinka
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18 novembre - ore 9.30/12.30 La riforma del Terzo settore Contenuti e innovazioni alla luce dei Decreti attuativi approvati Seminario biblioteca Loria 18 novembre - ore 10 Tra me e me Relazione tra parte sana e parte malata Fabrizio Artioli, primario oncologo ospedale ramazzini di carpi Dania Barbieri, psiconcologa sala congressi 19 novembre Giornata Mondiale per i poveri promossa da Caritas di Carpi ore 11.15 s.messa presieduta da monsignor Francesco Cavina, vescovo di carpi ore 13 pranzo comunitario
ore 15 dibattito su Don Oreste Benzi e i poveri Nostri maestri intervengono: Francesco Zanotti, giornalista e autore di libri su don oreste benzi Andrea Montuschi, responsabile comunità papa giovanni XXiii - emilia professor Stefano Zamagni, docente all’università di bologna parrocchia madonna della neve di quartirolo 21 novembre - ore 15 Pomeriggi della salute Come allenare la memoria dottoressa Vanda Menon circolo sociale Arcobaleno Sei forte Papà Programma 18 novembre - ore 10 Mi racconti una storia? consigli e metodi di lettura per i papà
esprime attraverso più morbidi registri compositivi dove il colore, fluido, libero e cangiante, si unisce a un segno sottile che si fa figura, che diventa corpo, immagine pulsante di Daniele Righi, falco magico spazio mac’è Quale Autonomia? Cosa ne pensano i bambini? La dottoressa Rita Tassi, Neuropsichiatra infantile, aiuterà a riflettere sul nostro ruolo educativo partendo dal punto di vista dei bambini Programma 22 novembre - ore 18/20 centro bambini e famiglie - Novi 5 dicembre - ore 18/20 centro bambini e famiglie - soliera Prospettive - Architettura_città _paesaggio Programma 18 novembre - ore 17 Armonie composte: il paesaggio costruito come patrimonio diffuso Elena Svalduz (università di padova) e Gianmario Guidarelli (iuAv venezia)
un desiderio carnale: una pittura, questa, che si potrebbe persino definire neo-secentesca e rubensiana, per lo meno nell’espansa e calda sensuosità della composizione. Infatti, sia nelle opere a olio, sia in quelle di più piccolo formato condotte a tecnica mista (acrilico e acquerello), Ruspaggiari fa uso di una tavolozza esuberante di contrappunti cromatici e di valori tattili: un “canto libero” di viola, lilla, azzurro, arancio, rosso, bianco che si dispiega sulla tela o sul foglio ora con lenti e sfumati trapassi di toni, ora attraverso palpitanti esplosioni cromatiche in cui, in una felice combinazione di tachisme e di dripping, talvolta risuonano anche le note più gravi del nero”. La personale di Gianni Ruspaggiari è parte di una serie di mostre dedicate a insigni artisti reggiani che si inseriscono a pieno titolo nel panorama pittorico del secondo Novecento. Archivio storico - sala dei cimieri 17 novembre - ore 21 Il Mammut Film Festival serata conclusiva del festival, in cui i migliori corti concorreranno per il titolo di miglior cortometraggio, miglior regia, miglior attore e premio del pubblico. verrà anche premiata la migliore sceneggiatura in gara nella suddetta categoria cinema spacecity I Venerdì della fotografia Programma 17 novembre - ore 21,15 Zanskar – Un viaggio nel passato Foto racconto di un viaggio nel nord dell’India, dal Kashmir al Ladakh di claudio campi 24 novembre - ore 21,15 Le Isole del Nord Atlantico Foto di Marzio Conte cai - club Alpino italiano
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terzo risuLtAto utiLe coNsecutivo per iL cArpi
CARPI FC 1909
caracciolo spaventa, verna risolve
In un freddo pomeriggio emiliano di metà novembre il Carpi coglie il terzo risultato utile consecutivo, dopo la pesante sconfitta interna contro il Palermo all’undicesima giornata, imponendo a un tonico Brescia, passato in vantaggio con Caracciolo dopo una manciata di minuti, un meritato pareggio per 1-1. “L’importante è diventare capaci di fare le cose fondamentali”, sosteneva con affetto e fermezza paterna mister Antonio Calabro, prima della partita poi vinta al Cabassi contro l’Ascoli, e il suo Carpi pare aver assimilato al meglio il concetto. Una squadra pratica, capace di correre per
tutti i 90’ senza chinare la testa di fronte a un avversario presentatosi in gran salute e desideroso di cancellare la pesante sconfitta interna patita la settimana precedente con la rivelazione Venezia. Un pareggio che permette ai biancorossi di concludere il mini ciclo, fatto di due partite interne, con quattro punti come bilancio conclusivo. Un bottino utile a mantenere a distanza di cinque punti la zona Play Out occupata, inspiegabilmente considerati i valori tecnici, da un Perugia, prossimo avversario del Carpi al Curi, reduce da un’opaca prova in Laguna. Quattro punti in due gare che assumono ancor più valore
Chi scrive la storia di un club non potrà mai essere considerato un ex a prescindere dalla maglia indossata. E’ il caso di Raffaele Bianco, 135 presenze in biancorosso impreziosite da sei reti (mai banali) con un palmares reso eterno dalla vittoria dei Play Off di Serie C nella stagione 2012-13 e dalla promozione in Serie A nel 2014-15. L’uomo venuto dalla Juventus, nell’anno della ricostruzione, ha scritto una delle pagine più alte della storia dello sport carpigiano con la fascia di capitano saldamente ancorata al braccio sinistro prima di salutare, la scorsa
rAffAeLe biANco
primo tempo ben disputato da entrambe le formazioni sul sintetico di forlì, leggera supremazia delle romagnole ma le ragazze di mister Guglielmi creano a loro volta alcune palle goal. Al 1’ minuto Galletti parte in posizione dubbia ma Gabrielli in uscita riesce a contenere la conclusione. Ancora pericolosa la squadra di casa al 4’ quando Franchi prova il destro dal limite, gabrielli attenta non si fa sorprendere. Al 7’ la prima azione pericolosa delle ospiti: Ferraro verticalizza in area per l’accorrente Maccaferri ma la conclusione viene contratta da un difensore in scivolata. buon momento per le modenesi, al 10’ veloce ripartenza che vede una serie di
cALcio femmiNiLe serie c: cArpi fc 1909 bAttuto 2 A 0 dALL’oLimpiA forLì
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sino al prossimo 31 dicembre a cui si aggiunge anche la trasferta in casa del Torino di Sinisa Mihajlovic per il quarto turno, in gara secca, di Coppa Italia. Una salvezza resa ancor più incandescente, nel campionato sin qui più
poiché colti con assenze pesanti del calibro di Alessio Sabbione, Enej Jelenic e Jerry Mbakogu. Tutti e tre scalpitanti e pronti a rientrare, per dare il proprio apporto nel rush finale del girone d’anda-
ta nel quale sarà fondamentale cogliere almeno 7-8 punti, affrontando, nell’ordine, Perugia, Parma, Avellino, Empoli, Frosinone, Cittadella e Bari. Un calendario terribile quello dei prossimi quaranta giorni,
Il Professore sulla strada del Carpi estate, reputando concluso e, forse, irripetibile, un ciclo leggendario per la storia della nostra città e del Carpi Fc 1909. Leader nello spogliatoio e cervello pensante nel cuore della manovra biancorossa, Raffaele Bianco ha saputo, nei suoi cinque anni a Carpi, far cambiare, insieme a un gruppo straordinario, gli orizzonti a un popolo storicamente abituato a considerarsi una nobile protagonista della terza o quarta serie nazionale. Anche Carpi ha
Raffaele Bianco
Mister Antonio Calabro
dato molto al metronomo di Aversa, accogliendolo come giocatore di categoria superiore in cerca di riscatto e rendendolo leader tecnico e idolo. Tutte caratteristiche che sono valse, l’estate scorsa, la chiamata dell’ambizioso Perugia del Patron Santopadre alla ricerca di un leader capace di tirare le redini di una rosa costosissima e costruita per tentare la promozione diretta nella massima serie. Con tali presupposti e potendo far affidamento su giocatori del calibro di Han, Santiago Colobatto, Massimo Volta, Filippo Falco, Samuel Di Carmine,
Battuta d’arresto per le biancorosse
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triangoli con Guidi abile a liberare Martelli, dribbling secco a saltare l’avversaria e scarico per la botta di Maiola che sfiora il montante. Al 17’ clamoroso errore
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equilibrato d’Europa, dalla compattezza di una graduatoria che, dopo 14 turni di campionato, vede la forbice fra la capolista Palermo e il fanalino di coda Ascoli di appena 12 punti. Enrico Bonzanini
di franchi che riceve palla in piena area da sola, le modenesi alzano il braccio per segnalare la posizione irregolare, e il bomber romagnolo calcia a lato dal dischetto del rigore. Al 21’ gabrielli blocca in due tempi una punizione di franchi dal limite. sempre il bomber romagnolo protagonista al 42’ quando grava la rete deviando di mano un angolo di Aganensi. L’arbitro si avvede della scorrettezza e annulla senza indugio. il secondo tempo parte con il goal a freddo di franchi che capitalizza un rimpallo fra le centrali ospiti. La rete taglia un po’ le
Mattia Mustacchio e Alberto Cerri era impossibile, per avversari e addetti ai lavori, immaginare un Perugia capace, a maggior ragione dopo l’avvio folgorante, di cogliere solo 15 punti in 14 turni, dieci dei quali racimolati nelle prime quattro giornate. Affetto e nostalgia dovranno però lasciare spazio a una sana rivalità agonistica fra un Perugia alla disperata ricerca di punti e un Carpi desideroso di allungare la striscia di risultati utili consecutivi per avvicinare ulteriormente l’obiettivo stagionale della salvezza. Enrico Bonzanini gambe alle biancorosse che subiscono la veemenza delle avversarie; al 53’ il raddoppio: palla fortunosa sui piedi di Galletti che entra in area e conclude, gabrielli ci arriva e respinge, la palla arriva sui piedi di Albonetti che, fra una selva di gambe, trova il varco giusto per battere gabrielli. La reazione delle ospiti non riesce a mettere in difficoltà la difesa romagnola. L’olimpia prova ad ampliare il punteggio ma una difesa arcigna e una gabrielli sempre pronta mantengono in partita le modenesi. All’80’ martelli recupera un pallone sulla fascia e dopo una sgroppata cerca Bergamini in centro all’area ma la punta modenese viene anticipata al momento della conclusione.
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domeNicA 12 Novembre ALcuNi AtLeti deLLA società sportivA bLAck drAgoNs HANNo pArtecipAto ALLA coppA itALiA di kArAte AL pALAzzetto deLLo sport di cANNeto suLL’ogLio di mANtovA
i black dragons fanno incetta di premi
pALLANuoto
I risultati Coopernuoto Carpi - Pol. Olimpia Vignola: 4-9 debutto tra le mura di casa per la squadra under 15 di Coopernuoto Carpi nella prima partita di campionato contro Pol. Olimpia Vignola. partita tesa e combattuta sin dall’inizio con squadre impegnate a bloccarsi su tutti i fronti. un primo tempo finito 0-2 per gli ospiti, più attenti nelle coperture sulla parte difensiva, peccato per i padroni di casa perché non sono riusciti a sfruttare le occasioni per riequilibrare la partita che ci sono state. Nel secondo e nel terzo tempo, la squadra carpigiana ha dimostrato ottime capacità di reazione ma il portiere avversario e la frettolosità nel concludere le azioni hanno impedito ai biancorossi di rientrare sotto gli avversari. una grande reazione nella prima parte del 4° tempo ha riportato quasi in equilibrio la partita (3-5), con possibilità di accorciarla ulteriormente ma la stanchezza e la frenesia di recuperare hanno giocato a sfavore dei carpigiani che hanno pagato dazio con un 9-4 finale. da segnalare una partita equilibrata sino alla fine, dove i ragazzi di coopernuoto hanno risentito troppo dell’emozione dell’esordio. bene il carattere dimostrato per rimanere in partita, che ha permesso di giocare con coraggio e grande impegno. Cabassi Carpi - Pol. Coop Parma: 7-6 esordio presso l’impianto della piscina o. campedelli per la prima partita di pallanuoto della categoria under 15 della Cabassi Carpi. partono subito forte i carpigiani che si portano in vantaggio e lo mantengono fino alla fine del secondo parziale, poi l’ansia e la poca lucidità consentono al Parma di rientrare in partita e arrivare al pareggio. sulla fine del 4° tempo la cabassi segna il goal che le consente di vincere l’incontro.
Domenica 12 novembre alcuni atleti della società sportiva Black Dragons hanno partecipato alla Coppa Italia di Karate al Palazzetto dello Sport di Canneto sull’Oglio di Mantova riportando a casa ottimi risultati. Nella Specialità Kumite Matteo Brunetti si è classificato al primo posto nella
Categoria Juniores, Federico ha invece raggiunto il secondo gradino del podio nella Categoria Senior -72 kg e nella Categoria Senior +72 kg, Jacopo Bulgarelli si è classificato al secondo posto nella Categoria Cadetti e Fraieh Mohaned terzo nella Categoria Senior -72 kg.
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bocce – prossimo iNcoNtro sAbAto 18 Novembre coNtro moNAstier
La Rinascita deve accontentarsi di un pareggio Nell’ambito del Campionato italiano di Serie A Raffa, sabato 11 novembre la Rinascita di Budrione ha pareggiato 2 a 2 contro CDM Vallefoglia Colbordolo. Un risultato giusto che ben racconta il buon gioco espresso da entrambe le formazioni. La terna
carpigiana composta da Paleari-Signorini-Bassi si è misurata contro quella formata da Patregnani-Maione-Paganelli ottenendo i punteggi 8 a 2 e 8 a 3. Nelle coppie, quella formata da Cappellacci e Paleari termina con il punteggio 8 a 6, 8 a 2 mentre la
coppia Signorini-Bassi ha perso 4 a 8 e 4 a 8. Nell’individuale a cedere 4 a 8 e 6 a 8 è invece Cappellacci contro Porrozzi. CLASSIFICA: C.V.M. Utensiltecnica 13, Boville 10, Montegranaro 10, Alto Verbano 8, C.D.M. Vallefoglia 8,
Nova Inox 7, MP Filtri Caccialanza 7, Termosolar Cagliari 6, Enrico Millo 5, G.S. Rinascita 4, Fashion Cattel 3, L’Aquila 3. Il prossimo incontro è fissato per sabato 18 novembre a Treviso, contro la formazione di Monastier.
pALLAmANo - stAvoLtA iL derby NoN portA puNti ALLA terrAquiLiA, i rAgAzzi di iLic soNo stAti piegAti 30-23 AL pALAmoLzA dALLA pANtArei modeNA
pALLAvoLo femmiNiLe serie b - uNA teXcArt teNAce e combAttivA espugNA iL cAmpo deLLA my mecH cerviA 3 A 1 dopo uNA bAttAgLiA di quAsi due ore
Derby amaro per Terraquilia
Texcart da battaglia
Stavolta il derby non porta punti alla Terraquilia, i ragazzi di Sasa Ilic sono stati piegati al PalaMolza dalla Pantarei Modena. Dopo pochi istanti Kovacevic sbaglia il primo tiro libero. Mentre apre le marcature Vaccaro pareggiato da Albertini. Altro libero sbagliato da Kovacevic che proprio non riesce a bucare il portiere canarino. La Terraquilia prende il primo vantaggio (2-4) con Beltrami e Pivetta. Gli ospiti tengono il ritmo basso e scavano il primo solco con Pivetta che firma il +4 (4-8) nonostante l’uomo in meno. La Pantarei però non molla, doppietta d Barbieri e Boni per il -1 (7-8), risponde Kovacevic. La temperatura sale, Boni con 27’47’’ arriva il pareggio a quota 11. Lo stesso Boni e il contropiede in chiusura di frazione di Jahollari valgono il doppio vantaggio interno (13-11). L’inizio ripresa è tutto biancorosso, Malagola e Pivetta per il 13-13, mentre Kovacevic firma il sorpasso (13-14) e poi porta la Terraquilia avanti di 2 (14-16). La Pantarei non ci sta,
Gennaro Di Matteo Bortolotti per il 16-16. I padroni di casa sono squadra che vola sulle ali dell’entusiasmo, Nunzio Di Matteo (18-17), poi segnano Bortolotti e Gennaro Di Matteo (20-18) dopo 16 minuti con la Terraquilia che ha un uomo in meno. Di Felice firma il +3 interno (21-18) quando sono stati giocati 17’42’’, qui Ilic chiama time out. Dopo 20’06’’ è 22-20 con gli ospiti costretti a soli 5
uomini dalle esclusioni. La Pantarei mette altri tre gol di scarto con il punto di Di Felice (23-20), poi Panettieri per il massimo vantaggio canarino (24-20) a sei giri di lancette dal gong di fine gara. Bortolotti la chiude portando a 5 le reti di vantaggio. Pivetti sfrutta il libero (25-21). Dopo la Pantarei dilaga. Ora la Terraquilia chiuderà il girone riposando e con soli due punti in cascina.
Sasa Ilic
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Rosmarino non trova la via del canestro
Non si sblocca la situazione Carpine in casa dove una agguerrita Masi ha la meglio sui padroni di casa. primi due quarti equilibrati con gli ospiti che trovano qualcosa di più dal tiro e riescono ad
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andare alla pausa sopra di 10 lunghezze. Al rientro si spengono le polveri carpigiane che non trovano più la via del canestro e si crea un gap maggiore tra le due compagini. L’ultimo tentativo nel finale è
mercoledì 15 novembre 2017
anno XVIII - n. 40
vano per la rosmarino che riesce sono a ricucire un po’ la ferita, ma niente di più. ora diventa essenziale prendere due punti in trasferta in quel di mirandola. miglior giocatore in campo: bertacchini (masi).
una Texcart tenace e combattiva espugna il campo della My Mech Cervia dopo una battaglia di quasi due ore. La nota positiva è stata la reazione della squadra dopo aver perso un primo set che sembrava ormai vinto e iniziato quello successivo in maniera disastrosa. mister Davide Furgeri presenta all’inizio il sestetto ormai collaudato con capitan Francesca Galli Venturelli in regia, Corsi opposto, Gennari e Foresti schiacciatori ricevitori, Faietti e Campana al centro e a guidare al difesa il libero Fogliani. Nel primo parziale caratterizzato da numerosi errori in battuta, 17 in totale, la texcart riesce a prima a reggere l’urto delle battute iniziali, fino a portarsi sul 24-21, ma qui prima un errore in battuta e poi qualche ricezione fallosa, portano le romagnole ad aggiudicarsi il set 27-25. La texcart subisce il
colpo e al ritorno in campo cervia parte forte, si porta sul 5-0 poi sul 9-3, ma qui la squadra ricomincia a macinare gioco: punto dopo punto riagguanta le avversarie che allungano ancora fino al 23-20, dopodiché arriva il capolavoro carpigiano. Le ragazze di furgeri non sbagliano più nulla e pareggiano il conto dei set aggiudicandoselo 25-23. La partita cambia, il mister romagnolo Braghiroli, le prova tutte girando e rigirando la formazione, ma la texcart ora c’è anche grazie all’innesto di Marazzini, autrice di una buona prova, i contrattacchi di faietti, campana e corsi, fanno il resto, portando la
squadra a chiudere 25-18 e portarsi avanti 2-1. combattuto anche il quarto set, le difese di gennari e fogliani permettono alla squadra di rigiocare con efficacia e tolgono sicurezza agli attacchi romagnoli. texcart si aggiudica anche questo parziale con un 25-20 finale che determina il termine della gara e porta tre punti pesantissimi per la classifica. il tabellino dice, corsi 15, faietti e campana 12, gennari 11, foresti e galli venturelli 4, marazzini 3, a delineare una grande distribuzione di gioco. sabato derby contro la Vemac Vignola, alle 17,30, al palazzetto margherita Hack.
rugby
I risultati del weekend sabato 11 novembre il Rugby Carpi Under 14 è stato impegnato in un triangolare contro SMS Lanfranco rugby, battuto 24 a 10, e i Leoni di Cavezzo i quali hanno avuto la meglio sui biancorossi per 28 a 12. domenica 12 novembre, in occasione della quinta giornata di campionato regionale under 16, il Rugby Carpi ha giocato contro i ragazzi di FTGI Collegium Bologna ed è stato battuto 24 a 15.
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