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mercoledì 8 marzo 2017
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anno XVIII - n. 09
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Alice Fava
Nora Marzi
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Nora marzi dopo 27 aNNi di lavoro va iN peNsioNe Il vescovo Cavina col Santo Padre
Crescere insieme ai gatti
L’idea deLLa carpigiana 27enne aLice Fava è sempLice ma innovativa: “organizzare attività educative rivoLte ai bambini dai 6 ai 10 anni aLL’interno deL gattiLe”. iL progetto, unico neL suo genere, si pone L’obiettivo di “aiutare i bimbi, compresi queLLi più FragiLi, a non sentirsi giudicati, a vincere L’ansia, a migLiorare neLLa Lettura e a esprimere Le proprie emozioni anche attraverso La reLazione con i mici”.
papa fraNcesco sarà a carpi domeNica 2 aprile Claudio Lodi
“la morte di dj fabo è uNa scoNfitta per tutti”.
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E’ passata una settimana dalla presentazione del piano regionale degli investimenti da un miliardo e 400 milioni per il trasporto pubblico e i pendolari si sono ritrovati a piedi nelle campagne. E’ successo venerdì 3 marzo intorno alle 19 quando il treno che viaggiava da Mantova verso Modena si è bloccato all’altezza di Appalto a causa di un guasto. Per liberare il tratto di ferrovia a binario unico è intervenuta la motrice che ha agganciato il treno guasto e lo ha riportato indietro con ancora a bordo i passeggeri. Nel frattempo il convoglio diretto da Modena a Carpi ha dovuto arrestare la sua corsa a Quattroville dove i passeggeri sono stati fatti scendere in mezzo alla campagna. C’è chi ha chiamato un taxi, chi si è fatto venire a prendere dai familiari e chi ha aspettato il treno successivo. Naturalmente anche le altre corse hanno subito rallentamenti, in alcuni casi sono state soppresse. Il problema è noto da anni: perché i treni non sono stati rinnovati e non si è provveduto al raddoppio dei binari? La Regione ha dato una risposta ‘epocale’ stanziando 1,4 miliardi per treni e autobus nuovi in Emilia Romagna ma ci vorrà ancora tanta pazienza: solo entro il 2019 entreranno in funzione i 75 treni nuovi. E, se passerà la proposta avanzata da via Aldo Moro di trasferire allo Stato l’intera rete ferroviaria regionale, si sbloccheranno ulteriori investimenti per 380 milioni di euro di cui 56 riguarderebbero interventi di miglioramento delle infrastrutture (raddop-
Treno guasto, tutti a piedi in campagna pio binari e binari di scambio). “Più gente viaggerà in bus e in treno, meno macchine ci saranno in giro” dice il presidente regionale Bonaccini. Per recuperare i pendolari a Quattroville intanto si è do-
vuto ricorrere alle auto e gli stessi pendolari per recarsi al lavoro domani ed evitare di rimanere a piedi in mezza campagna con ogni probabilità non useranno il treno. Sara Gelli
REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Pierluigi Senatore, Chiara Sorrentino AT T U A L I Tà , C U LT U R A , S P E T TA C O L O , M U S I C A , S P O RT E A P P U N TA M E N T I
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi
La Iena
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555
STAMPA
CAPOREDATTORE Sara Gelli
Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI - Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 - tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop. - Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 - Chiuso in redazione il 7 marzo 2017
I maschi più beceri? Sono le donne incapaci che degli uomini imitano soltanto la parte peggiore!
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la visita nella dioCesi di CaRpi FeRita dal teRRemoto del 2012 dUReRÀ otto oRe: È qUanto pRevede il pRoGRamma di massima seCondo il qUale beRGoGlio paRtiRÀ dal vatiCano alle 8.30 in eliCotteRo e atteRReRÀ alle 9.45 nel Campo di RUGby di CaRpi pResso la pista di atletiCa
La giornata di Papa Francesco a Carpi Il Santo Padre sarà a Carpi domenica 2 aprile. Prima di papa francesco, papa benedetto Xvi, il 26 giugno 2012, fu accolto a Rovereto di Novi da un lunghissimo applauso quando visitò i terremotati dell’Emilia a cui si rivolse dal gazebo allestito dopo il crollo della maggior parte delle chiese. E, ancor prima, il 3 giugno 1988, era vescovo monsignor maggiolini, quando Giovanni paolo ii, in visita a Carpi , pronunciò il suo memorabile discorso dal balcone della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Ad annunciare la visita di Papa Francesco è stato il vescovo monsignor Francesco Cavina che ha ringraziato profondamente Sua Santità “che viene a incontrare una Chiesa che sta facendo un cammino significativo di fede e che vive un momento di speranza dopo le conseguenze del sisma del 2012. Questa Chiesa particolare di Carpi - continua il vescovo Cavina - saprà prepararsi con impegno ed entusiasmo per accogliere il successore di Pietro, dopo che sabato 25 marzo 2017 avverrà la solenne riapertura della Chiesa Cattedrale di Carpi, come da programma definito. Tutta la comunità cristiana e
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civile, in ogni sua espressione, dopo essersi stretta con impegno e dedizione per permettere i solenni festeggiamenti e le iniziative previste per la riapertura della propria Chiesa Cattedrale, si stringerà con calore e affetto attorno alla persona del Santo Padre per ascoltare dalla Sua voce parole di incoraggiamento
a proseguire, con fede e speranza, sulla strada che Egli ha tracciato per confermare sempre più in Cristo anche la Chiesa di Carpi”. La visita nella Diocesi di Carpi ferita dal terremoto del 2012 durerà otto ore: è quanto prevede il programma di massima secondo il quale Bergoglio partirà dal Vatica-
no alle 8.30 in elicottero e atterrerà alle 9.45 nel campo di rugby di Carpi presso la pista di atletica. Alle 10.30 presiederà la Messa in Piazza Martiri e benedirà tre prime pietre: quella della chiesa nuova della Parrocchia di Sant’ Agata a Cibeno; quella della Casa di esercizi spirituali di Sant’ Antonio in Mercadello
Il vescovo Cavina con Papa Francesco
(Novi di Modena); e quella della Cittadella della Carità di Carpi. Alle 12 Francesco reciterà la preghiera dell’ Angelus, mentre alle 13 pranzerà nel Seminario vescovile. Alle 15, nella Cappella del Seminario, si terrà l’ incontro con sacerdoti, seminaristi, religiosi e religiose. Alle 15.45 il Papa si trasferirà in auto a Miran-
vittoRio sGaRbi inteRveRRÀ alla ConFeRenZa RiseRvata alla stampa sabato 11 maRZo peR la pResentaZione del pRoGRamma deGli eventi in oCCasione della RiapeRtURa della CattedRale di CaRpi pRevista sabato 25 maRZo
Ora vedrete il Tempio completato… Vittorio Sgarbi (in foto) interverrà alla conferenza riservata alla stampa sabato 11 marzo per la presentazione del programma degli eventi in occasione della riapertura della cattedrale di carpi prevista sabato 25 marzo. presso l’auditorium loria, dalle 9 alle 13, interverranno stefano Bonaccini, presidente della regione emilia romagna, monsignor Francesco cavina, vescovo di carpi e Palma Costi, assessore regionale alla ricostruzione post sisma. seguiranno gli interventi dei responsabili dei periodici delle aree terremotate claudio tracanna, ermanno caccia e Marco Staffolani. concluderà il convegno il
Immagine realizzata in occasione della visita del Ministro Franceschini
critico d’arte vittorio sgarbi. Dei 294 edifici religiosi danneggiati dalle scosse del terremoto del 2012, sono 118 le chiese riaperte al culto in emilia romagna: è quanto emerge dal monitoraggio sulla ricostruzione dei beni ecclesiastici fatto dalla
regione, col coinvolgimento della conferenza episcopale dell’emilia-romagna e delle arcidiocesi di modena-nonantola, Ferrara-comacchio, ravenna-cervia e delle Diocesi di reggio emilia-guastalla e carpi. Delle 118 chiese riaperte, 54 hanno
visto un intervento nei mesi successivi alle scosse, per una spesa di 15 milioni di euro, mentre altre 64 sono fra quelle riaperte dalle Diocesi e inserite nel piano delle opere pubbliche, per una spesa complessiva di 252 milioni di euro (40 dei quali finanziati dalle diocesi). quindici invece gli edifici provvisori realizzati nel post-sisma, per una spesa di 6,3 milioni di euro, 58 i cantieri ancora aperti e per 114 è in corso la progettazione.
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dola dove alle 16.30 visiterà il Duomo ancora inagibile per il sisma. Alle 17 sarà nella Parrocchia di San Giacomo Roncole di Mirandola per un omaggio al monumento delle vittime del terremoto. Alle 17.30 la partenza in elicottero alla volta del Vaticano.
46.895 persone raggiunte: è boom la notizia della visita di Papa Francesco a carpi ha raggiunto, attraverso la pagina Facebook del settimanale tempo, 46.895 persone. c’è chi ha voluto lasciare anche un commento sottolineando che è davvero un peccato non essere riusciti a far coincidere l’evento con la riapertura del Duomo (lina). c’è chi non manca di sottolineare il fatto che le chiese di san Francesco e san nicolò sono ancora chiuse (siria scrive “non tutte le chiese sono uguali”) ma sostanzialmente c’è grande attesa per l’arrivo del santo padre in città.
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Dopo 27 anni di lavoro, impegno e passione, per la psicologa Nora marzi, responsabile dal 2002 del Servizio di Psicologia dell’Area Nord, è giunto il momento del pensionamento. “Mi mancherà tutto - sorride Nora - ma continuerò a essere coerente con me stessa. Ho avuto la fortuna di poter coniugare i miei interessi personali a quelli professionali: alla fine degli Anni ’70 militavo nel movimento per le donne e poi nel 1983 ho iniziato a lavorare in un Consultorio. La donna e la psicologa in me hanno sempre rappresentato un unicum. Sono in pensione dal 28 febbraio, ma sono la stessa di ieri. Per il futuro non ho progetti di natura psicologica in cantiere, di certo continuerò a camminare: da anni, infatti, faccio parte dell’associazione trekking italia e ora sono diventata la responsabile del Gruppo di Modena. Amo camminare e le relazioni che si intrecciano durante il cammino: un progetto di salute importante, in cui credo moltissimo. Passo dopo passo, vedremo cosa accadrà”. Arrivata a Carpi nel 1983, Nora Marzi ha assistito a mutamenti profondi, cambi culturali a dir poco rivoluzionari: “abbiamo affiancato all’intervento di psicologia clinica, quello di comunità. Lo psicologo ora lavora per promuovere salute e fare prevenzione sui processi che potrebbero diventare patologici. Lo psicologo coniugando l’attività clinica a quella progettuale, si è ritagliato un’identità forte. Uno spazio di lavoro autonomo, in grado però di costruire progetti integrati con altre figure professionali. Uno degli obiettivi più importanti che abbiamo raggiunto in questi anni è stato proprio quello di creare una rete, una cultura e un approccio alla salute completamente nuovi, in grado di migliorare fortemente gli interventi clinici”. Lo psicologo, oggi, è inserito in tutti i servizi dell’azienda sanitaria: “un ruolo trasversale e prezioso, il suo, - prosegue Nora Marzi - teso a valorizzare le competenze psicologiche degli altri professionisti, affinché questi possano a loro volta sentirsi maggiormente a proprio agio nel rapportarsi coi pazienti”. Veri e propri formatori, gli psicologi, rappresentano pertanto una risorsa preziosa “a fronte di una sanità alle prese con serie difficoltà economiche e a una collettività in cui i bisogni crescono esponenzialmente”. In questo scenario è pertanto fondamentale l’adozione di un “modello di intervento integrato, in cui tutte le figure valorizzino le loro competenze. Così lo psicologo è una 4
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Dopo 27 anni Di lavoro, impegno e passione, per la psicologa nora marzi, responsabile Dal 2002 Del servizio Di psicologia Dell’area norD, è giunto il momento del pensionamento
Adolescenti 2.0 Nora Marzi
figura che da tempo non troviamo più solo nell’ambulatorio”. Impossibile non tracciare con Nora Marzi, che ha passato il testimone alla psicologa elisa bergonzini, una fotografia degli adolescenti di oggi, i cosiddetti 2.0, coloro che, da sempre, occupano un posto speciale nel cuore della professionista (“ho lavorato in tutti i servizi ma non ho mai lasciato l’area dedicata all’adolescenza. I ragazzi sono come le piante cresciute in cattività, spesso non si rendono conto del loro immenso potenziale, delle loro straordinarie risorse. Mi sono alimentata delle loro curiosità, mi hanno mostrato in che direzione va il mondo. Li adoro”). Come sono cambiati gli adolescenti nel corso del tempo? Come si sono evoluti i loro bisogni in una realtà sempre più social? “Gli adolescenti non sono delle monadi bensì delle vere e proprie carte assorbenti, soggetti alle stimolazioni che arrivano da famiglie sempre più sole e fragili, basti pensare a quelle monogenitoriali, e dal mondo virtuale. Un mondo nel quale loro sono completamente immersi, poiché vi sono nati dentro. Gli adolescenti devono imparare a orientarsi, a relazionarsi, a capire chi sono, quanto valgono… I social diventano uno strumento per i ragazzi, una sorta di termometro per comprendere sé e la realtà che li circonda: più like ricevi, più amici hai, più sei popolare. Il concetto di amicizia è profondamente mutato: gli amici sono numeri. Se non sei social, non esisti. I ragazzi oggi anno XVIII - n. 09
sono certamente più soggetti a distorsioni. Naturalmente in difficoltà, i giovani necessitano dell’aiuto degli adulti, i quali devono stringere un patto di alleanza tra loro per esserci, per far sentire la propria presenza anche quando non sono richiesti. Occorre fare uno sforzo di avvicinamento anche quando i ragazzi lo rifiutano, poiché il rischio, per qualcuno di loro, è quello di soccombere nel cercare di guadare il fiume dell’adolescenza senza una zattera”. Quali sono i rischi, i pericoli in cui possono cadere i ragazzi? “Il cyber bullismo, il sexting… solo per fare alcuni esempi. Fenomeni che si consumano già tra le mura delle scuole medie e giungono a noi quando ormai è troppo tardi. Grazie al Centro Adolescenza e ai numerosi progetti di peer education creati ad hoc all’interno del sistema scolastico cerchiamo di essere all’altezza della complessità del tempo in cui viviamo ma arranchiamo: il fenomeno galoppa, è sempre davanti a noi. I peer sono giovani formati, veri e propri promotori di salute per i loro coetanei: il loro apporto è estremamente prezioso per individuare disagi, episodi di bullismo. Al loro contributo poi, si somma anche la maggiore consapevolezza degli insegnanti, i quali oggi hanno compreso di non poter scindere la loro azione didattica da quella educativa. I giovani trascorrono la loro vita a scuola e i docenti possono essere per loro importanti figure di riferimento. I genitori da soli non possono farcela, ogni adulto
deve dare il proprio contributo: siamo tutti nodi fondamentali di una rete di ascolto e di appoggio per i nostri ragazzi, ciascuno con le proprie competenze. Un occhio attento e curante è fondamentale per dare ai giovani gli stimoli giusti e l’aiuto di cui necessitano per crescere”. Quali sono i disagi più frequenti? “La cosa che ci preoccupa maggiormente è sicuramente il fenomeno della depressione giovanile per cui nei centri adolescenza abbiamo studiato protocolli d’intervento clinici specifici. Un problema, questo, dalle diverse manifestazioni: dal ritiro sociale, all’abbandono scolastico, ai tentativi di suicidio. Fenomeni che disarmano i genitori poiché richiamano in loro il tema del fallimento personale. I giovani oggi non hanno leader, non hanno ideali forti, sentono di non avere speranza. Il futuro è un’incognita e questo è a dir poco disarmante”. Lo scorso anno si è iniziato a parlare anche nella nostra città del fenomeno dei giovani care giver. 1 studente su 3 del Nazareno si occupa in via pressoché esclusiva di un familiare. Malati, disabili, in situazione di svantaggio, tossicodipendenti… genitori o parenti impossibilitati a prendersi cura dei propri ragazzi i quali, spesso soli, giorno dopo giorno, si fanno carico della famiglia. Questi i dati emersi in seguito a una ricerca svolta lo scorso anno tra le mura del CFP Nazareno di Carpi. E’ un fenomeno che emerge nel vostro lavoro
quotidiano? “Insieme alla coop sociale anziani e non solo stiamo conducendo una ricerca sui nostri pazienti per capire quanti di loro devono fare i conti con una realtà di accudimento di questo tipo. Spesso i ragazzi non vanno a scuola, hanno difficoltà relazionali… ma la causa del loro malessere è da ricercare proprio nel carico a cui sono sottoposti quotidianamente. Ho conosciuto ragazzine che si prendono cura delle loro madri oncologiche. Se apri gli occhi su questo fenomeno, allora l’ansia e la depressione di cui soffrono alcuni adolescenti assumono un altro significato. Un adolescente per esplicare al meglio i propri compiti evolutivi ha bisogno di un contesto sereno; doversi far carico di una persona cara lo assorbe a tal punto da rinviare importanti appuntamenti col proprio sviluppo psicologico”. Non è accettabile la pretesa esclusività del paradigma genetico/biologico nella costituzione dello stato giuridico di figlio ed evidentemente di padre. Questo ha messo nero su bianco l’ordinanza emessa il 23 febbraio dalla Corte d’Appello di Trento. Vi si afferma che due gemelli, nati nell’ambito del progetto di genitorialità di una coppia omosessuale attraverso la procreazione assistita, hanno due padri. Ovvero, viene riconosciuto il pieno status di genitore non soltanto a quello biologico. Da anni la psicologia ha sdoganato il “tabù” secondo cui un bambino necessiti di una figura paterna e di una materna per crescere, bensì di figure di riferimento… Perché il tema della genitorialità nelle coppie omosessuali continua a destare tanto scalpore? “Il principale pregiudizio è dato dalla convinzione che i figli di genitori omosessuali abbiano più probabilità di sviluppare disturbi psicologici e di essere vincolati nello sviluppo della propria identità di genere. La convinzione alla base di questo pregiudizio è che la sanità mentale del bambino sia imprescindibile dall’avere genitori eterosessuali. Le cose in realtà sono molto diverse. Molti, soprattutto i cattolici più estremisti, temono lo sgretolamento della famiglia canonica, quella costituita da padre, madre e figli. Quanti figli sono stati allevati da sole donne, ieri come oggi, senza mai scandalizzare nessuno? Oggi i ragazzi
hanno un’identità più fluida e il tema dell’omosessualità è stato ormai sdoganato tra i giovani, mentre gli adulti sono più resistenti e molti pregiudizi permangono. Attraverso i progetti di educazione all’affettività e sessualità, tra cui W l’amore, i professionisti del Consultorio familiare parlano di tutte le tematiche relative allo sviluppo sessuale in pubertà e adolescenza tra cui anche di omosessualità, un modo d’essere che i ragazzi possono scoprire tra i 13 e i 16 anni. Gay non si diventa, lo si è o non lo si è a prescindere da chi ti cresce”. A rendere la nostra società ancor più complessa è certamente la multiculturalità. Come si approcciano gli stranieri ai servizi psicologici del territorio? “Per me è sempre stato fondamentale dare al cittadino, di qualsiasi etnia ed età, una risposta efficace ai suoi bisogni psicologici, attraverso servizi di qualità e di facile accesso. Per assicurare quindi un intervento terapeutico adeguato è stato istituto, da circa sei anni, all’interno dei Poliambulatori, ma separatamente dal Csm, un Servizio di Psicologia clinica per gli adulti, mentre il Centro Adolescenza si occupa prevalentemente del disagio evolutivo e si inquadra in una rete più ampia di servizi dedicati agli adolescenti di carattere socio-psico-educativo. All’interno di questo quadro, gli stranieri occupano uno spazio ancora residuale: solo l’8-10% dei giovani che afferiscono al Centro Adolescenza è straniero, numero che scende ancor di più per quanto riguarda l’area degli adulti. In molte culture, infatti, il bisogno psicologico non viene riconosciuto, non esiste e, pertanto, il loro non è mai un accesso diretto ai servizi. Il tema della formazione anche in ambito psicologico dei vari professionisti, siano questi ostetriche o medici di famiglia, diventa quindi fondamentale per offrire a queste persone le risposte di cui necessitano e per indirizzarle, eventualmente, ai servizi che il territorio mette in campo”. Nel corso della sua esperienza, c’è una storia particolare che le è entrata nel cuore? “In ogni fase della vita sono stata toccata da storie diverse. Spesso mi sono commossa, rispecchiandomi nel mio interlocutore; in fondo l’intervento clinico è basato sulla relazione e sulla reciprocità e quando un paziente, ormai giunto al termine della terapia, mi disse, Dottoressa se ha bisogno conti su di me, è stata una grandissima emozione. La relazione è sempre la chiave di tutto”. Jessica Bianchi
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La triste storia di fabo ci colpisce, ci lascia rattristati, indignati e impotenti... Certo questi sono sentimenti sinceramente sentiti dalla gente. Ma quanto durano? Qualche ora, qualche giorno al massimo, poi passano in secondo piano, nel dimenticatoio fino al giorno in cui capita un’altra storia, un altro Fabo. Non ci rendiamo conto che anche vicino a noi ci sono persone che vivono la medesima situazione, più vicine di quanto non pensiamo. Se a decidere di andare in Svizzera è un parente, un amico, una persona conosciuta allora sì che resti davvero sconvolto più intensamente e in maniera più duratura. Vi racconto di simone, inventandomi un nome per raccontare la storia vera di un malato SLA di circa 50 anni, diagnosi da due anni, ancora capace di una certa autonomia, senza famiglia. La sua dottoressa e la psicologa erano molto preoccupate perché Simone aveva dei pensieri negativi sul futuro. Hanno chiesto il mio supporto per lanciare a Simone un messaggio positivo. Organizziamo un incontro a casa mia, solo noi quattro: la dottoressa, la psicologa, io e Simone. Durante il breve incontro cerchiamo tutti di lanciargli messaggi positivi, di fargli vedere il bicchiere mezzo pieno, rispettando però il suo diritto alla scelta. A
“la morte Di DJ Fabo è una sconFitta per tutti” seconDo clauDio loDi, 68 anni, malato di sCleRosi lateRale amiotRoFiCa da CinqUe anni. la sUa mente Resta viGile in Un CoRpo Che diventa via via immobile
La forza di Claudio Claudio Lodi
Fabo
gennaio scorso Simone ha messo in atto il suo progetto, è andato in Svizzera per avere la ‘dolce morte’. Ho fallito, abbiamo fallito. Non siamo riusciti a invertire la sua spirale negativa. Resta una grande tristezza dentro di me. Anche la morte di Simone, come quella di Fabo, è una sconfitta per tutti, per la società civile e per la politica che ancora non è riuscita a raccogliere un problema, quello del ‘fine vita’ che va analizzato nel suo complesso: dal diritto di cura, alla convivenza con la malattia, al morire bene e alla libertà di scelta. Però, lentamente, qualcosa si muove. In assenza di una legge molti Comuni si sono dotati di un registro per la raccolta e l’archiviazione dei
“La morte di Fabo, è una sconfitta per tutti, per la società civile e per la politica che ancora non è riuscita a raccogliere un problema, quello del‘fine vita’che va analizzato nel suo complesso: dal diritto di cura, alla convivenza con la malattia, al morire bene e alla libertà di scelta”.
testamenti biologici. Anche a Carpi abbiamo questo registro da alcuni mesi. Personalmente io ho fatto il testamento biologico già da un anno e l’ho condiviso con i miei figli e la mia dottoressa. La SLA cinque anni fa ha completamente sconvolto la mia vita ma la mia mente resta vigile in questo corpo che diventa via via immobile. Non volendo stare a guardare le ante dell’armadio o la flebo che, goccia a goccia, fa scendere la pappa direttamente nel mio stomaco sono diventato un grande lettore di libri e ho imparato a utilizzare Facebook, mi sono iscritto all’Università e sto dando gli esami di Economia. Comunico attraverso il computer, l’Ipad e lo smartphone finché le braccia me lo consentiranno dopodiché non mi resterà che il comunicatore oculare. Ho imparato ad apprezzare il silenzio. E’ un dialogo diverso, una comunicazione più sottile, fatta di sguardi, contatti ed emozioni. Dove un sorriso e una lacrima dicono più di mille parole. Così i miei nipotini che prima giocavano a pallone con me ora che mi vedono in un’altra condizione, tuttavia riescono a stabilire una profonda relazione affettiva. Io sono sempre quello e i miei familiari e amici continuamente mi ribadiscono “sentiamo che ci sei”. Claudio Lodi
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“un capo Di abbigliamento non può essere solamente bello, ma Deve unire utilità, praticità eD eleganza”. parola Del carpigiano 29enne Francesco cirolDi, carpigiano Di terza generazione Di una Famiglia Di magliai Dell’azienDa angela F
Phine: capi belli, pratici e tecnologici “Un capo di abbigliamento non può essere solamente bello, ma deve unire la forma alla praticità. Soprattutto dev’essere utile tutti i giorni per permetterci di affrontare mutamenti del meteo improvvisi mentre siamo fuori casa. Da qui la necessità di utilizzare i più avanzati tessuti tecnologici”. E’ questa la filosofia che accompagna francesco ciroldi, carpigiano di terza generazione di una famiglia di magliai dell’azienda angela f. Formatosi professionalmente nello Studio di design e architettura Lawson Robb di Londra, una volta tornato a Carpi, Francesco Ciroldi ha iniziato a produrre capi di abbigliamento eleganti ma, allo stesso tempo, pratici, marchiati Phine, una rivoluzionaria linea di capi spalla, giacche, pantaloni e giubbotti, affidandosi ai migliori fornitori italiani e internazionali come la SchoEra a un bivio e ha scelto la strada più difficile, ma anche la più gratificante: mettersi in proprio per dedicarsi completamente alla fotografia. E’ la storia di elena parmeggiani, classe 1991: da poche settimane ha aperto il suo studio fotografico sulla strada provinciale di San Marino. “Lavoravo nel reparto produzione di un’azienda da alcuni anni - racconta Elena - nonostante non fosse quello il lavoro che avrei voluto fare, mi impegnavo in ciò che facevo e nel tempo libero continuavo a coltivare la mia passione: organizzare set fotografici e partecipare a corsi di aggiornamento. Purtroppo ad agosto 2016 sono giunta a un bivio con questa azienda in cui ero assunta a tempo determinato, e per varie ragioni ho deciso di lasciarla. Ho immediatamente cercato un nuovo impiego, fino a quando la mia famiglia ha deciso di investire sul mio sogno, aiutandomi ad aprire il mio negozio di fotografia. E’ avvenuto tutto molto velocemente: abbiamo trovato un negozio in affitto, lo abbiamo ristrutturato ed è iniziata questa grande avventura. La spinta decisiva è stata vedere come rendevo felici le persone a cui consegnavo le mie foto: prontamente mi consigliavano a parenti e amici e mi domandavano perché non aprissi uno studio tutto mio. La risposta era sempre la stessa: la paura di 6
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eller Textile svizzera, leader mondiale nella produzione
di tessuti tecno e la giapponese YKK per zip e accessori
di alta qualità. “Se vivi in una città come Londra, dove
i capricci del tempo sono costanti e repentini - spiega
elena parmeggiani Ha appena compiuto 26 anni, ma Dice Di aver GiÀ RealiZZato Un soGno: apRiRe Uno stUdio FotoGRaFiCo tUtto sUo
Quando la soluzione è mettersi in proprio!
Elena Parmeggiani
non farcela e deludere le aspettative”. Ma poi ti sei armata di coraggio e hai deciso di farlo nonostante le incertezze anno XVIII - n. 09
per il futuro… “Nulla nel mio caso sarebbe stato possibile senza l’appoggio della mia famiglia e non parlo solamente del lato
economico, ma soprattutto del sostegno morale. Poi, ovviamente, bisogna credere fino in fondo in ciò che si vuole realizzare. Ovviamente
c’è tanta concorrenza come in ogni settore, ma ognuno ha il proprio modo di fotografare ed è questo che ci differenzia. Inoltre, ho prezzi alla portata
Francesco Ciroldi che, a soli 29 anni, ha avuto il coraggio di iniziare da solo in Italia un’attività in un settore del tutto nuovo per l’industria dell’abbigliamento carpigiana - per poterti presentare in condizioni accettabili agli incontri e agli appuntamenti fissati, devi imparare a destreggiarti tra ombrelli, impermeabili, cappotti e felpe… Io all’inizio stipavo tutto dentro a un borsone poi mi è venuta l’idea di realizzare capi di abbigliamento unici ma completi, fatti di tessuti tecnologici impermeabili ma traspiranti che potessero assicurare protezione da pioggia, neve e vento pur mantenendo un aspetto di elegante sobrietà. Capi che coniugano la praticità dei prodotti tecnologici a un’eleganza squisitamente sartoriale tipica del made in Italy. Insomma, utilità e praticità ma anche stile e buon gusto”. Cesare Pradella di tutti, dal momento che mi rivolgo soprattutto alle famiglie. Cerco spesso anche di organizzare eventi originali a un prezzo scontato per soddisfare i clienti”. Di cosa ti occupi nel tuo negozio? Quali servizi offri? “Nel mio negozio prevalentemente offro servizi fotografici di ogni genere, da svolgere sia in studio che all’aperto, oppure nella propria casa: ritratti, famiglie, donne in gravidanza, neonati e bambini, matrimoni ed eventi, moda. Inoltre vendo oggetti realizzati da mio padre e dal mio ragazzo: prodotti disegnati e creati da loro, personalizzabili con tecnica laser, come orologi, cornici e altre idee regalo. Poi ovviamente tantissime cornici, gadget personalizzabili con foto e stampe di ogni tipo, oltre ad album fotografici di legatoria artigianale e fotolibri dal sapore più moderno. Da poco abbiamo creato anche una nostra linea di partecipazioni per matrimoni”. Sogni e progetti per il futuro? “Il sogno più grande l’ho appena realizzato aprendo questo negozio, ora spero che vada tutto per il meglio! Per il futuro mi auguro che la fotografia continui a essere il mio mestiere oltre che la mia grandissima passione e di poter diventare un punto di riferimento per le famiglie che vogliono conservare il ricordo dei loro momenti più belli”. Chiara Sorrentino
• Edizione di Carpi •
l’iDea Della carpigiana 27enne alice Fava è semplice ma innovativa: “organizzare attività eDucative rivolte ai bambini Dai 6 ai 10 anni all’interno Del gattile”. il progetto, unico nel suo genere, si pone l’obiettivo Di “aiutare i bimbi, compresi quelli piÙ Fragili, a non sentirsi giuDicati, a vincere l’ansia, a migliorare nella lettura e a esprimere le proprie emozioni ancHe attraverso la relazione con i mici”.
Alice Fava
Crescere insieme ai gatti La carpigiana 27enne alice fava ha un sogno, quello di aiutare i più piccoli a crescere, attraverso una relazione positiva con gli animali. Laureata in Scienze dell’Educazione all’ateneo di Modena e Reggio Emilia e specializzata in pet terapy, Alice nutre un amore profondo nei confronti dei gatti, a partire dal suo carlos, trovatello che ha fatto il suo ingresso in famiglia nel 2013. L’idea di Alice è semplice ma estremamente innovativa: “organizzare attività educative rivolte ai bambini dai 6 ai 10 anni all’interno del Gattile”. Il nome del progetto, davvero unico nel suo genere, è “Crescere insieme ai gatti - prosegue - perché il mio desiderio è quello di aiutare i bambini, compresi quelli più fragili - come quelli affetti da balbuzie, disturbi dell’apprendimento e del comportamento - a non sentirsi giudicati, a muoversi in uno spazio tranquillo e inconsueto, a esprimere le proprie emozioni anche attraverso la relazione con i mici”. Gatti liberi di muoversi indisturbati tra i bambini intenti a leggere o
impegnati in varie attività ricreative: “prima di ciascun incontro, insieme a una volontaria della struttura, spiegherò ai piccoli protagonisti chi è il gatto e come entrare in relazione con lui, affinché imparino a rispettare questi schivi amici a quattro zampe. I gatti, dal canto loro, sentendosi rispettati nel loro ambiente naturale, doneranno ai bimbi serenità e calore: un ottimo modo per diminui-
re stress e ansia”. Gli obiettivi del progetto sono “molteplici e bilaterali”, sorride Alice: “nei bimbi cercherò di stimolare la curiosità verso l’esterno e l’altro da sé, migliorare la lettura, aumentare la loro conoscenza dell’animale, accrescere l’empatia e l’austostima; tra i gatti spero di favorire la socializzazione, la fiducia e l’interazione con gli umani”. Il progetto, che vedrà la luce
a partire dal mese di maggio, anche grazie alla preziosa collaborazione delle due volontarie del Gattile, chiara e deanna, verrà presentato martedì 14 marzo, alle 18,30, presso la stanza 47 della Casa del Volontariato, in viale Peruzzi, a Carpi. Per avere ulteriori informazioni potete contattare Alice via mail (favaalice@yahoo.it) o consultare la pagina Facebook, ALI Aperte. Jessica Bianchi
balorDa 2017 - “vogliamo gli antieroi, un po’ sFigati e molto peRdenti. dobbiamo peR Una volta onoRaRe loRo. i perDenti Dei Film, Dei cartoni, Della vita”.
La Balorda sarà Cattivissima si è svolta presso la polisportiva di san marino la Sagra Balorda, la festa di presentazione del tema della Balorda 2017. il presidentissimo daniele verrini, in collegamento dal suo ritiro in montagna, ha annunciato a circa 400 “atleti non competitivi” che il 28 maggio si terrà la Cattivissima della Balorda. “vogliamo gli antieroi, un po’ sfigati e molto perdenti. Dobbiamo per una volta onorare loro. i cattivi dei film, dei cartoni, della vita”, queste la parole di Marcello Gadda del comitatissimo per spiegare l’idea dalla quale partire per progettare mezzi e travestimenti che caratterizzeranno la 22^ edizione della pittoresca biciclettata. la giornata di domenica 5 marzo si è aperta con la “colazione dei campioni” a base di bollito e brodo, dopodiché i balordi hanno inforcato le grazielle per una breve pedalata nelle campagne carpigiane. al rientro i circa 300 che sono riusciti a prenotare i posti a sedere si sono accomodati nella palestra allestita dal comitatissimo per
• Edizione di Carpi •
“Sono state 125 le sanzioni che la Polizia Municipale delle Terre d’Argine ha comminato a Carpi per l’abbandono di rifiuti nel corso del 2016. Da un comunicato stampa del Comune di Carpi.
gustare un pranzo tradizionale con lasagne, spezzatino e bensone. tutta la festa si è svolta con la musica degli extras, alternando danze, giochi popolari e tanta goliardia. le attese per la balorda di maggio sono altissime: come tutti gli anni il comitatissimo coinvolgerà una dozzina di associazioni di volontariato nell’organizzazione e i proventi saranno devoluti in beneficenza. “stiamo lavorando all’evento da novembre,
ma il vero lavoro sulla balorda 2017 inizia ora, nei garage e nelle officine dei partecipanti, poiché il vero fulcro della festa sono i mezzi e i travestimenti. la balorda è partecipazione, parafrasando Gaber, la nostra soddisfazione di organizzatori è vedere il coinvolgimento della gente per un progetto che oltre a divertire consente di educare alla cultura della bicicletta, del riciclo e delle tradizioni”.
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STUDENTI istituti secondari superiori e di formazione professionale DIPLOMATI istituti secondari superiori, istituti musicali e istituti di formazione professionale LAUREATI primo livello, secondo livello e ciclo unico
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nessUno CambieRebbe la pRopRia CondiZione anChe potendo RinasCeRe Una seConda volta. le Risposte conFermano cHe il nostro paese “su questo tema Ha già camminato pareccHio”.
Uomini e donne orgogliosi di esserlo Ha senso oggi la ricorrenza dell’8 marzo? Da più di cent’anni in tutto il mondo si festeggia il Woman’s Day e di strada ne è stata fatta tanta. Oggi tante donne hanno conquistato il diritto di votare alle elezioni (in Italia dal 1946), hanno accesso agli studi, sono presenti in tutte le Francesca Gualandra
professioni (medici, avvocati, magistrati…) in cui la componente femminile era inapprezzabile. Non sono ancora riuscite ad arrivare in massa ai vertici perché gli uomini sono in pista da millenni e le donne partono con un leggero svantaggio… ma nel prossimo futuro
antonietta scaraFile “sul se ti fosse data la possibilità di rinascere... rido. credo che siamo energia in continua trasformazione, quindi non ho alcun dubbio sul fatto che ci sia quella possibilità e che potrei scegliere, volendo, di ritornare su questa terra come uomo. premesso questo, sono molto soddisfatta del mio essere donna. non credo che sceglierò di ri-materializzarmi come uomo la prossima volta. perché dovrei volerlo? io sono fuori dalla differenza tra i sessi. Dopo un lungo lavoro su se stessi, di integrazione del “proprio” maschile e femminile, l’unione raggiunta dentro, si proietta fuori. io vedo anime. la tua domanda per me è ormai lontana anni luce”.
cecilia Masetti “la mia condizione di donna mi soddisfa molto! non vorrei rinascere (per rifare tutto da capo? no grazie!) e di sicuro non vorrei nascere uomo! sono contenta di quello che sono e che ho (forse qualche chilo in meno, ma ci sto lavorando). mi piace essere donna, con tutti i vantaggi e gli svantaggi. l’idea di rinascere uomo non mi alletta. pensando alla mia vita, se fossi stata uomo, sono convinta che tante cose non avrei potuto godermele. Forse però è anche merito degli uomini che ho al mio fianco (mio marito, mio padre, mio figlio) che mi fanno essere molto orgogliosa di essere donna, moglie, figlia e mamma…”.
• Edizione di Carpi •
anna dottore “non vorrei assolutamente rinascere uomo. sono soddisfatta di essere donna perché ho realizzato quello che volevo. se potessi, magari cambierei quelle scelte che poi si sono rivelate sbagliate”.
Katia Stermieri
claudio Mirotti “alla prima domanda, se rinascerei donna, risponderei di no, ma alla seconda (c’è qualcosa che invidi nella condizione della donna?) credo che sentir crescere dentro di sé e mettere al mondo dei figli sia una cosa che molto probabilmente tutti i papà come me invidiano”.
Giorgio Cavazzoli GiorGio cavazzoli “rinascere donna non mi piacerebbe ma riconosco nelle donne una sagacia e una perspicacia superiore agli uomini. Delle donne invidio l’intelligenza e la serietà d’animo mediamente più alte rispetto agli uomini”. Claudio Varetto
Anna Dottore Glauco Manicardi “assolutamente no, non vorrei rinascere donna! Decisamente troppo impegnativo e di responsabilità. ma se devo indicare qualcosa che invidio alle donne è la forza mentale di sopportare tutto e tanto. viva le donne”. Katia sterMieri “io non cambierei niente, non mi posso lamentare o meglio, potrei, ma sarebbe vergognoso. l’unico rimpianto: non aver studiato di più… non si è mai imparato abbastanza anche se i bambini mi insegnano molto più di certi adulti. rinascere uomo? Forse sì! però un uomo che abbia il culo di sposare una come me: 31 anni di matrimonio quest’anno”.
nascita, che non possono camminare per strada, che si vestono per nascondersi, che sono maltrattate e torturate dal marito, costrette a vendere il loro corpo, analfabete. Mimose per tutte loro. Senza dimenticare i deboli, di qualsiasi sesso siano. A cura di Sara Gelli Stefania Bellelli
Cristina Bisi
Claudio Mirotti
Glauco Manicardi
Simona Melli
siMona Melli “tendenzialmente la mia condizione di donna mi soddisfa perché vivo in un paese che su questo tema ha già camminato parecchio. non ho figli e questo, purtroppo, gioca a mio vantaggio perché non devo conciliare la vita lavorativa con gli impegni famigliari. vedo però amiche e colleghe che fanno i salti mortali per destreggiarsi al meglio ed essere al contempo genitori e lavoratrici. a detta loro, senza i nonni sarebbe impossibile e questo, purtroppo, continua a essere un tema su cui invece si fatica a fare passi in avanti. se potessi rinascere non vorrei rinascere uomo, ma al limite donna alta e magra, che è già un bell’andare”.
si valutano per quello che sono: non dalla cintura in giù, ma anche in su, dove c’è la testa. Allora finalmente le pari opportunità non saranno più un’ espressione bistrattata, bensì la realtà. Detto questo c’è da far durare l’8 marzo un anno intero per quelle donne discriminate prima della
Cecilia Masetti
Antonietta Scarafile Francesca Gualandra “la mia condizione di donna mi soddisfa pienamente e mi diverte; posso dire di essere indipendente e di avere un lavoro che è anche la mia passione, ho la fortuna di avere due figli sani e un sacco di interessi che mi spingono a coltivarne altri. non vorrei cambiare nulla al momento, poi magari tra dieci anni risponderò diversamente… se potessi scegliere rinascerei donna, anche se la curiosità di vedere come sarebbe essere dall’altra parte c’è: se è davvero così difficile capire noi donne, tipo un “due mesi da uomo”, poi però ridatemi il mio corpo di donna, i miei alti e bassi, il mio fare cento cose anche se non tutte bene... le mie emozioni a mille. mi mancherebbero troppo”.
sullo scranno più alto di Montecitorio siederà una donna e senza sfruttare le fastidiose quote rosa. Per il soglio di Pietro serve ancora tempo invece. Sciocco è festeggiarle ogni dodici mesi quando sarebbe molto meglio rispettarle sempre. Vogliamo dirci la verità? Uomini e donne
claudio varetto “proprio perchè riconosco tutti i grandi pregi e valori della donna e quanto questi non siano nei fatti ancora riconosciuti, ammetto che non rinascerei donna. sembrerà scontato ma ciò che invidio alle donne è la maternità, la possibilità non solo di dare la vita, ma di poter creare un legame forte coi propri figli, così come la loro capacità innata al multitasking, molto meno spiccata in noi maschietti”.
cristina Bisi “sono molto soddisfatta della mia condizione di donna, sono riuscita a costruire negli anni un lavoro che mi gratifica e una famiglia bellissima. non vorrei essere o rinascere uomo. troppo bello essere mamma e poi penso di avere più capacità e carattere di molti uomini che conosco”.
steFania Bellelli “sono soddisfatta di essere donna, figlia, sorella, moglie e madre. cambiare per rinascere uomo? no, non mi interessa. sto vivendo una vita piena che non cambierei con un’altra, maschile o femminile che sia. rinascere uomo per avere cosa in più che già ho?”.
Paolo di nita Paolo Di Nita “per il lavoro che svolgo più volte mi è capitato di vivere la vita di qualcun altro, o quanto meno di provarci. ma per ora, mai, quella di una donna. ritengo che le donne siano esseri più complessi dell’uomo e per questo anche più interessanti. molti sono gli aspetti che mi incuriosiscono dell’essere donna, ma una cosa invidio particolarmente al genere femminile: la devozione. per devozione intendo una serie di aspetti che appartengono a chi è devoto: voto, sacrificio, amore, unicità nell’esserci! non esiste nulla al mondo che possa essere paragonato alla devozione di una donna. che sia madre, moglie, amante o figlia, le donne “sposano cause” che noi uomini possiamo capire, ma non fare. la devozione è nata femmina”. Marco BaGnoli “rinascere donna? no grazie! non riesco a immaginare che possa dipendere dalle mode o dai capricci del singolo. neppure da me ovviamente! penso sia già abbastanza dura provare a essere se stessi. ammiro le donne multitasking di ogni età capaci di fare tante cose contemporaneamente. e ancor di più quelle che sanno riconoscere quando è più importante puntare sulla qualità che sulla quantità! non è un caso che, quando ne ho bisogno, vado a tagliarmi i capelli dalla parrucchiera. si impara molto di più dal confronto e dai dialoghi femminili”.
Marco Bagnoli
annalisa Bonaretti “mi soddisfa la mia condizione di donna e non vorrei rinascere uomo ma se potessi cambiare qualcosa vorrei le stesse opportunità di lavoro e di carriera per uomini e donne, e gli stessi salari/compensi. in ambito sentimentale desidererei che le donne capissero subito quando è il caso di mollare un individuo troppo geloso, che quindi limita la libertà personale, e violento. a livello personale sì, vorrei poter cambiare qualcosa ma temo sia impossibile: avere molti anni di meno. non per vanità ma perché sarebbe bello avere una seconda possibilità e più futuro”.
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la 24enne azzurra grana Ha unito il suo amore per l’abbigliamento a quello per i viaggi, volanDo negli stati uniti per vivere il sogno Di conoscere meglio neW yorK, uno Dei centri monDiali Del FasHion
Azzurra nel cuore della Grande Mela Ventiquattro anni e una passione che, dopo la laurea in Culture e Tecniche della Moda a Rimini, l’ha portata a lavorare presso un’azienda di abbigliamento di Concordia in qualità di Assistente agli accessori. azzurra Grana ha unito il suo amore per l’abbigliamento a quello per i viaggi, volando negli Stati Uniti per vivere il sogno di conoscere meglio la Grande Mela, uno dei centri mondiali del fashion, dove ha soggiornato tre mesi. “Le mie passioni sono da sempre state la scrittura, la lettura, la conversazione, le scarpe, costantemente troppo costose per le mie tasche, e i viaggi” racconta Azzurra. La 24enne carpigiana ha visitato per la prima volta NY nel 2008: “ci andai con mio padre, mio zio e mia cugina in occasione dell’inaugurazione del negozio dello stilista che seguiamo nell’azienda di Concordia in cui attualmente lavoro e, sebbene vi abbia trascorso appena cinque giorni, mi sono innamorata perdutamente della famosa City of Dreams”. Per Azzurra fu un vero e proprio colpo di fulmine, tanto che, non ha esitato a cogliere l’opportunità di tornare oltreoceano: “mi è stata accordata la possibilità di trascorrere un periodo nel nostro ufficio di New York che gestisce la comunicazione, e così sono partita”. Un’avventura, iniziata lo scorso aprile, all’insegna del continuo stupore: “c’era un caldo soffocante, sebbene per le strade ci fosse ancora neve! Mi sono subito recata in ufficio con le valigie, grandi e pesanti quanto me, per presentarmi e prendere le chiavi dell’appartamento. Essendo sola e volendo sfruttare al massimo ogni minuto della mia esperienza, ho trovato una sistemazione davvero centrale, a Times Squa-
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Azzurra Grana
re. Vivere nel cuore pulsante di Manhattan è stato, per la prima settimana, davvero elettrizzante ma, finita l’eufo-
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ria, ho capito che, sebbene il quartiere fosse straordinario, la quotidianità può risultare sfiancante, soprattutto per il
fatto di dover passare con le sporte della spesa o i sacchi della lavanderia a gettoni in mezzo al marasma dei turisti”. A dispetto dei ritmi sostenuti, l’entusiasmo non è però minimamente scemato: “New York City ha tutto ciò che una persona può desiderare. Le persone sono molto più aperte di quanto non appaia dal racconto di film o telegiornali, sono gentili e disponibili, come il fornaio che, una sera, mentre stava portando pane fresco in un bar, dopo aver fatto un po’ di conversazione mi ha regalato del pane ottimo per la colazione. Persone capaci di donare perle spiazzanti, come un signore giapponese incontrato da Starbucks che, senza essere mai stato nel nostro Paese, mi ha recitato l’inizio della Divina Commedia in italiano, giusto per regalarmi un sorriso. New York, per quello che ho potuto vivere e conoscere, costituisce un mondo a parte, dove è possibile trovare
pace e serenità in un parco meraviglioso o sul binario sopraelevato mai terminato sull’Hudson River, trasformato in un giardino botanico da cui si gode di un tramonto splendido, o fare il pieno di vita e feste in tutta Downtown, oppure camminare in riva all’Oceano, sulla spiaggia di Coney Island”. L’esperienza statunitense è servita ad Azzurra per comprendere quanto lavoro e quanta professionalità si celino dietro a un servizio fotografico di moda: “una rivista fa richiesta all’ufficio stampa di un determinato stilista di poter fotografare dei look apparsi in sfilata, e questo decide se la pubblicazione è coerente con la propria linea stilistica e se il livello sia sufficientemente alto per concedere i look migliori. Qualora la proposta venga accettata, gli abiti e le scarpe vengono poi impacchettati e trasportati in giro per il mondo, per poi essere resi al termine del servizio. Ogni
settimana si acquistano le riviste di settore che vengono controllate pagina dopo pagina, in caso di citazioni o servizi fotografici, cosa non semplice quando si tratta di giornali cinesi, giapponesi o russi, per poi scannerizzare la rassegna stampa così ottenuta, sistemarla con photoshop e inviarla allo stilista in persona e a tutti i ‘grandi capi’. Ora sono tornata in Italia e faccio l’aiuto Assistente agli accessori: il lavoro, sebbene sia molto intenso, mi piace; quando vedo nascere una borsa è come se venisse al mondo una figlia, dal momento che, pur non avendola disegnata personalmente, ne ho seguito ogni passaggio. Ai giovani come me consiglio di buttarsi e fare ciò che desiderano, perché il mondo è davvero pieno di aziende in cerca di persone motivate e appassionate. Altrimenti il rischio è quello di essere assaliti dai rimpianti”. Marcello Marchesini
• Edizione di Carpi •
“Ferita da questo segno profondo e indelebile la comunità di Carpi è stata una delle prime a porsi con forza e consapevolezza il tema della memoria. Ed è nato così, quarantuno anni fa, un autentico gioiello: il Museo del Deportato è infatti esso stesso un’opera d’arte. Immaginato e progettato con raffinata sensibilità da uno studio di architetti che aveva vissuto personalmente l’esperienza della guerra e della deportazione rappresenta una realtà unica e originale, uno spazio essenziale, sobrio, distante da ogni tentazione retorica e allo stesso tempo capace di suscitare emozione”. Con queste parole il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali dario franceschini apre l’introduzione al nuovo Catalogo del Museo Monumento al Deportato di Carpi - curato da marzia luppi e patrizia tamassia ed edito da ibc emilia romagna - presentato, dinanzi a Franceschini, il 1° marzo scorso, nell’evocativa Sala dei Nomi. “Tra i beni culturali da preservare – ha spiegato pierluigi castagnetti, presidente della Fondazione ex Campo Fossoli - vi è sicuramente anche la memoria del 900, un secolo terribile i cui drammi sono riassunti con forza in questa cattedrale. La memoria rappresenta le radici della nostra democrazia e, come tutti sanno, le radici vanno curate, irrigate… e noi, servitori dello Stato, ci siamo assunti il compito di salvaguardarle. Ed è con immenso piacere che abbiamo accolto lo stanziamento da parte di Stato e Regione di un milione di euro per poter erigere al campo di Fossoli una struttura di accoglienza” nella quale troveranno spazio una biglietteria, un bar, un book shop, un’aula didattica e multimediale e dei servizi igienici ad oggi mancanti. “In questo momento - prosegue Castagnetti - stiamo costruenstraGe 2 aGosto l’ex nar Gilberto Cavallini, 64 anni, ergastolano a terni, è indagato per concorso nella strage alla stazione di bologna del 2 agosto 1980, 85 morti e 200 feriti per la bomba nella sala d’aspetto di seconda classe, per la quale sono stati condannati gli altri ex nar Francesca Mambro, valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini. la procura di bologna ha riaperto l’indagine su di lui, dopo l’archiviazione del 2013, sulla base del dossier presentato nel luglio 2015 dall’associazione familiari vittime e ora ha notificato in carcere a cavallini la chiusura indagini. nell’ipotesi che abbia fornito quantomeno i covi in veneto alla latitanza dei nar condannati per la strage e partecipato alla sua preparazione.
• Edizione di Carpi •
pResentato il nUovo CataloGo del mUseo monUmento al depoRtato di CaRpi alla pResenZa del ministRo ai beni CUltURali daRio FRanCesChini
La cattedrale della memoria Dario Franceschini nella Sala dei Nomi
do un bando per un concorso di idee, nazionale o internazionale, su come realizzare al meglio tale struttura, ed entro la primavera sarà terminato”. A fare gli onori di casa anche il sindaco di Carpi, alberto bellelli: “quando parliamo di memoria, in realtà parliamo di un pezzo della nostra identità. Un’identità di cui siamo gelosi ma anche generosi custodi. Una memoria collettiva che desideriamo condividere, soprattutto coi più giovani, per aiutarli a leggere ciò che è stato, ad approfondire, affinché possano vedere oltre i gesti e le parole e intravedere i rischi che anche oggi minano la convivenza civile. La visita del ministro Franceschini ci rincuora poiché ci fa sentire accompagnati e sostenuti dallo Stato. Fossoli è un punto di riferimento per l’intero Paese e il nostro desiderio è quello di incrementarne le visite”. Ogni anno giungono al campo e al Museo Monumento al De-
portato circa 30mila persone, numeri importanti ma non sufficienti: “l’obiettivo è quello di raddoppiarli. Per farlo - prosegue il primo cittadino - occorre avere una strategia chiara: da un lato, col finanziamento di 1 milione di euro stanziato da Regione e Governo, costruiremo un edificio dedicato all’ac-
Dario Franceschini al Campo di Fossoli
coglienza e alla multimedialità; investimento concreto che si somma al recupero in atto di tre baracche; poi l’idea è quella di far diventare Fossoli il punto di riferimento per l’Italia dei viaggi della memoria verso i grandi campi di sterminio del Nord Europa”. Il catalogo, oltre a essere una guida approfon-
dita al Museo, al patrimonio esposto e ai fondi conservati di aldo carpi, alberto cavallari e alberto longoni fossoli, contiene sei saggi di approfondimento sul Museo stesso e l’ex campo di concentramento e di transito di Fossoli, luoghi della memoria per antonomasia e, ha ribadito, l’assessore regionale alla Cultura, massimo mezzetti, “non esistono uomo e donna che possano costruire il proprio futuro senza sapere da dove vengono. La memoria, vero e proprio progetto di libertà, è il timone per stabilire che direzione dare alla vita futura”. A sottolineare con forza l’importanza della memoria è anche angelo varni, presidente di Ibc Emilia Romagna, il quale definisce il Deportato, “un’enciclopedia dell’orrore. Ricordiamoci sempre che la storia è fatta da uomini che hanno ceduto di fronte alla spirale del male assoluto e per questo il dialogo con queste rappresentazioni di memoria
Uno sguardo oltre l ’argine
di Pierluigi Senatore
Processo aeMilia Durerà almeno tre mesi, con più udienze settimanali, il secondo grado del processo di ndrangheta Aemilia per chi ha scelto il rito abbreviato. nel notificare alle parti la fissazione, la terza sezione penale della corte di appello di bologna ha indicato un calendario che dal 28 aprile prosegue fino a fine luglio con 35 udienze e altre 15 date indicate per settembre. saranno 60 le posizioni al vaglio dei giudici, tra gli imputati condannati che han-
no fatto appello e quelli con sentenze di assoluzioni totali o parziali impugnate dalla Dda: è questo il caso dei politici Giuseppe Pagliani, consigliere comunale Fi a reggio emilia assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e Giovanni Paolo Bernini, ex assessore pdl a parma, prosciolto per prescrizione della corruzione elettorale. oBiettori in queste settimane si è alzato il dibattito sugli obiettori di
coscienza all’interno degli ospedali italiani; obiettori non disposti a effettuare interruzioni di gravidanza. e a modena la situazione qual è? all’ausl di Modena su 47 ginecologi 26 sono obiettori, mentre su 54 anestesisti hanno detto “no” in 17. al policlinico su 22 ginecologi 11 sono obiettori e su 19 anestesisti solo 2 si astengono dalle interruzioni di gravidanza. dePero il MaGo Forse il più futurista dei
futuristi, senza dubbio protagonista assoluto del Secondo Futurismo, Fortunato depero è al centro di una grande mostra allestita dal 18 marzo al 2 luglio negli splendidi spazi della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di traversetolo (parma). esposte oltre 100 opere tra dipinti, celeberrime tarsie in panno, collage, abiti, mobili, disegni e progetti pubblicitari, riuniti per celebrare il geniale artefice di un’estetica innovativa e visionaria che
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va continuamente rinnovato”. E voi, imparate che occorre vedere e non guardare in aria; occorre agire e non parlare. Questo mostro stava una volta per governare il mondo! I popoli lo spensero, ma ora non cantiam vittoria troppo presto il grembo da cui nacque è ancora fecondo: “è con queste potenti parole del poeta tedesco bertold brecht che il visitatore viene accolto al Museo Monumento al Deportato”, ha sottolineato nella sua commossa testimonianza anna steiner, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Fossoli, nonché figlia di albe e lica che lavorarono insieme alla Studio BBPR alla realizzazione del gioiello museale carpigiano. In Europa, e non solo, imperversano venti preoccupanti, si erigono muri… “questo museo - ha proseguito la Steiner - non è dedicato a una memoria passata. La voce che si leva da questi muri, se ascoltata, ci porta ad agire” e a reagire, “affinché il nostro Paese possa diventare migliore” nel rispetto delle “reciproche differenze”. A concludere la presentazione sono poi state le parole del ministro Dario Franceschini, il quale ha rinnovato l’impegno dello Stato nel sostenere il Campo di Fossoli: “un sito fondamentale il cui peso non può ricadere soltanto sulle spalle delle amministrazioni locali. Luoghi come questi ci ricordano fatti drammatici che, purtroppo, si sono consumati anche in tempi più recenti. La sfida dell’oggi è chiara: è questo il tempo di erigere muri o di costruire ponti? Questo è l’interrogativo sul quale ciascuno deve riflettere. L’antidoto alla paura che serpeggia nelle nostre comunità credo sia da ricercare nella conoscenza. Nell’educazione. Luoghi come questo rappresentano la risposta più forte che un Paese possa dare al populismo imperante”. Jessica Bianchi nei primi decenni del ‘900 è riuscita a mettere in correlazione le discipline dell’arte, dalla pittura, della scultura, dell’architettura, del design e del teatro. Bici l’emilia romagna sempre più terra per le due ruote e per la mobilità sostenibile. e non solo a parole o nelle intenzioni perché sono 25 i milioni destinati agli spostamenti in bicicletta entro la fine della legislatura. Dalla realizzazione della prima rete delle ciclovie regionali, a nuove piste ciclabili e ciclopedonali e, nelle aree urbane, nuove zone 30 cui associare la promozione delle ‘bici pieghevoli’ per affiancare l’utilizzo di bici e mezzi pubblici.
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Sono in molti a pensare che alcune malattie esantematiche non facciano più paura e che siano ormai definitivamente scomparse. La realtà però è ben diversa. Nonostante l’indubbia diminuzione dell’incidenza di queste patologie infatti, in questi ultimi anni anche nel nostro Paese si sta registrando un aumento di morbillo e pertosse. Nulla di allarmante certo, ma come ci si può difendere dalla complicanze che tali malattie possono comportare soprattutto in età adulta? La vaccinazione è consigliabile? Quali sono le controindicazioni? In occasione del convegno Le vaccinazioni: dubbi e risposte, organizzato lo scorso 25 febbraio dal rotary club di carpi, è intervenuta la dottoressa simonetta partesotti, responsabile dell’Area Nord (Distretti di Carpi e Mirandola) della Pediatria di comunità dell’Azienda Usl di Modena. A cosa sono imputabili queste recrudescenze? “Le vaccinazioni da sempre sono un intervento efficace nella prevenzione delle malattie infettive al punto che si possono definire “ vittime del loro successo”. Infatti il diminuire delle malattie infettive e delle loro complicanze ha
si sta registranDo un aumento Di morbillo e pertosse: la vaccinazione è consigliabile in età aDulta? a risponDere è la Dottoressa simonetta partesotti, responsabile Dell’area norD Della peDiatria Di comunità
Morbillo e pertosse fanno paura?
Simonetta Partesotti
fatto calare, nella popolazione, la percezione della pericolosità delle patologie stesse e quindi del rischio di malattia. Unitamente a questo, le false notizie pubblicate da siti web non scientificamente validi, hanno diffuso tra la gente la credenza che le vaccinazioni comportino effetti collaterali gravi e frequenti, contengano sostanze pericolose per la salute e possano a loro volta essere causa di malattie che
invece non hanno nulla a che fare con le vaccinazioni. Nella realtà il rischio di reazione avversa grave, l’allergia al vaccino, si verifica con una frequenza di circa 1 caso ogni milione di vaccinazioni ed è facilmente curabile con i farmaci di emergenza presenti in tutti gli ambulatori vaccinali. Per la pertosse, ai fattori precedenti, si aggiunge anche il fatto che aver contratto la malattia nel passato non protegge per tutta la vita. L’immunità cala dopo circa 10 anni e quindi gli adulti possono contrarre la pertosse, manifestando solo sintomi di tosse protratta e contagiare altre persone. I soggetti che sono veramente a rischio di morte per questa malattia sono i neonati e i lattanti del primo anno di vita. In questa fascia di età la pertosse non si manifesta con gli attacchi di tosse tipici della seconda infanzia ma con vere e proprie crisi asfittiche con possibile danno cerebrale e morte, come accaduto alla bimba di Bologna nel 2015. E’ importantissimo pertanto che tutti si vaccinino precocemente e facciano i richiami previsti
anche in età adulta dato che anche il vaccino non protegge per tutta la vita. Dal 1° gennaio 2017 la vaccinazione contro la pertosse è offerta gratuitamente a tutti gli adulti in occasione dei richiami dell’antidifterica e antitetanica con un’unica iniezione. Tale vaccinazione è offerta anche in gravidanza dopo la 28ma settimana perchè gli anticorpi della mamma possano passare in gran quantità al feto proteggendolo prima che possa essere vaccinato”. Può darci qualche numero di contagio da morbillo sul nostro territorio? “Nel 2015 si sono verificati circa 200 casi di morbillo nella nostra regione, un’ottantina sono stati ospedalizzati per le complicazioni (prevalentemente polmonite e diarrea) e 2 adulti hanno avuto un danno alla vista permanente”. Come si manifesta il morbillo? “Il morbillo è una delle malattie virali più contagiose e una delle più frequenti cause di morte nei bambini di tutto il mondo ma soprattutto dei Paesi poveri. Si trasmette per via aerea, attraverso il parlare, starnutire
e tossire e si manifesta con febbre elevata, tosse insistente, congiuntivite e macchie sulla pelle”. Quali sono le complicazioni legate al morbillo e quanto può essere pericoloso per gli adulti non vaccinati? “In circa il 30% dei casi, più frequentemente nei bambini molto piccoli e negli adulti, la malattia si complica con polmonite, convulsioni, calo delle piastrine con conseguenti emorragie, danno alla cornea tale da compromettere la vista ed encefalite. Nei casi che sembrano guariti, a distanza di mesi o di anni, il virus del morbillo rimasto nell’organismo, si può risvegliare causando la Panencefalite subacuta sclerosante che porta lentamente ma, inesorabilmente, alla morte. Nei Paesi dove è diffusa da tempo la vaccinazione, la PESS è quasi scomparsa”. Il vaccino è obbligatorio per i bambini? E’ consigliabile in età adulta? Quali le controindicazioni? “Il vaccino contro il morbillo non è obbligatorio ma raccomandato dal Calendario nazionale delle vaccinazioni
ed è praticato in tutti i Paesi del mondo, dato che ogni 1.000-2.000 casi di morbillo un ammalato muore per le sue complicanze. Nei Paesi ricchi come il nostro, il vaccino è offerto insieme a quello contro la rosolia, gli orecchioni (parotite) e la varicella, con il vaccino trivalente MPR o quadrivalente MPRV, più costosi per il Servizio Sanitario, ma più vantaggiosi per i bambini che ricevono l’immunizzazione contro tre o quattro malattie infettive in una sola iniezione. E’ controindicato nei soggetti con basse difese immunitarie o con un’allergia a un componente del vaccino. La valutazione delle controindicazioni, tuttavia, è affidata al personale sanitario che valuta l’idoneità del bambino a essere vaccinato. Il vaccino si può somministrare dopo il primo compleanno (prima solo in caso di epidemia) ed è fortemente consigliato anche per gli adulti che non abbiano avuto la malattia, dato che le complicanze sono anche più frequenti e pesanti in questa classe di età”. Jessica Bianchi
le aspettavamo con ansia, ma non sono arrivate. le risposte ai numerosi nervi scoperti cHe connotano Da anni la sanità carpigiana e, in particolare, il nostro granDe veccHio, l’ospeDale ramazzini, non sono giunte. peccato, percHé al consiglio comunale tematico Di gioveDì 2 marzo c’erano proprio tutti
Ospedale: del doman non v’è certezza… Le aspettavamo con ansia, ma non sono arrivate. Le risposte ai numerosi nervi scoperti che connotano da anni la sanità carpigiana e, in particolare, il nostro grande vecchio, l’ospedale Ramazzini, non sono giunte. Peccato, perché al Consiglio Comunale tematico di giovedì 2 marzo c’erano proprio tutti: dal direttore generale dell’azienda massimo annichiarico a stefano toscani, direttore del Dipartimento interaziendale Emergenza - Urgenza, a Gerardo bellettato, direttore del Servizio Unico Attività Tecniche dell’Ausl. Ospiti illustri e attesissimi che, però, non hanno dato né risposte concrete né, tantomeno, tempi certi di intervento. Di fronte a un folto pubblico di cittadini, volontari del tessuto associativo locale, primari, medici e infermieri, il primo cittadino alberto bellelli ha tracciato un’amara fotografia del Ramazzini, eccezion fatta per alcune eccellenze come Endocrinologia ed Endoscopia, (il quale, alla luce dell’operazione di integrazione dell’Ospedale di Baggiovara e Policlinico di Modena, dev’essere ridefinito all’interno della rete ospedaliera provinciale) “dove permangono criticità legate alla mancanza di infermieri e Oss, mancano sei medici in Pronto Soccorso, gli automezzi in dotazione sono pochi e datati, in Lungodegenza il numero di posti letto è inadeguato, in Rianimazione mancano cinque anestesisti, numerosi primari non sono stati rimpiazzati (ndr - Pronto Soccorso, Otorino, Pediatria, Csm e tra alcune settimane se ne andranno anche il primario di Ortopedia e quello di Rianimazione) e le camere ardenti sono inadatte e poco dignitose”. Al lungo elenco di criticità, il dottor Giorgio verrini, capogruppo di Carpi Futura, ha aggiunto il capitolo spesa legato alla mobilità dei pazienti verso altre regioni: “secondo i dati emersi dal Servizio Informativo Sanità e Politiche Sociali sono circa 190mila i cittadini che dalla nostra provincia migrano verso altre Regioni, di questi 60mila solo da Carpi e Mirandola verso la vicina Lombardia, con un rimborso di circa 2.5 milioni di euro. Il trend è in aumento, così come è in crescita il ricorso a strutture private accreditate: una mobilità interna infraregionale, solo per l’area Nord, che costa circa 4 milioni di euro. Un dato che impone un ripensamento delle strutture sanitarie pubbliche”. Risorse che certamente potrebbero essere investite in altro modo. E se cristian rostovi (AN) ha 12
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sottolineato “la sofferenza del personale sanitario ospedaliero a causa degli intollerabili carichi di lavoro” e il mancato rispetto del protocollo sottoscritto da Comune e Ausl “sul numero dei posti di residenza psichiatrica, sceso a 10, rispetto ai 12/15 promessi”, a fronte di una spesa di 1 milione di euro (“la questione non può essere ridotta a un posto letto in più o uno in meno, ciò che conta è la sperimentazione del tutto innovativa che metteremo in campo. A Carpi non saranno le persone a doversi adattare all’istituzione, bensì i servizi di salute mentale a seconda della richiesta di intensità assistenziale dei pazienti”, ha dichiarato fabrizio starace, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl), roberto benatti (FI) ha ulteriormente calcato la mano, parlando di “martiri della sanità e di una situazione sfuggita di mano”. Accorato poi l’appello lanciato da roberto arletti (Gruppo Misto): “direttore lei ci deve rasserenare, dandoci delle risposte, a partire dalle Camere Ardenti, oggi assolutamente indecorose. Carpi è il secondo comune più grande della provincia: meritiamo maggiore attenzione”. “Che ruolo avrà dunque in futuro l’ospedale Ramazzini?” ha chiesto la consigliera mariella lugli (Pd). Forte la stoccata lanciata da eros andrea Gaddi (capogruppo Movimento 5 Stelle): “direttore, il suo primo dovere dovrebbe essere la salute dei suoi dipendenti. Il problema amianto dell’ospedale (la pavimentazione in vinil-amianto è presente in buona parte delle nostre corsie) non può più essere rimandato (“amianto non pericoloso in quanto integro”, ha poi dichiarato Bellettato); un ospedale non può prendersi cura della salute pubblica se non riesce nemmeno a tutelare coloro che vi lavorano ogni giorno. Il Pronto Soccorso è intasato per mancanza di personale e posti letto, continuare sulla strada di non suddividerlo (medico e chirurgico) e affidare al volontariato il compito di ingannare l’attesa, non risolve certo il problema. A Carpi le tasse le paghiamo e vorremmo avere i servizi che ci spettano. Dispiace apprendere che il direttore generale non ama le critiche, il clima di terrore che serpeggia tra il
personale sanitario per cui nessuno osa indicare le criticità della gestione del nostro ospedale, non giova né al nosocomio né ai cittadini. Chi, meglio di chi lavora ogni giorno a contatto coi malati e vede le falle del sistema, può offrire uno spunto per la loro soluzione?”. Come più volte ribadito anche dal sindacato cgil, a essere particolarmente critica è la situazione in cui versano Pronto Soccorso e Rete dell’Emergenza Territoriale: circa la necessità, non più rinviabile, dell’estensione della presenza, oggi prevista per 12 ore (dalle 8 alle 20, quando la maggior affluenza in Ps si registra dalle 20 all’una del mattino), a 24 ore del secondo infermiere di Triage e la copertura h24 della seconda ambulanza con personale infermieristico e tecnico assunto a tempo indeterminato, Stefano Toscani non si sbottona. “Certamente una priorità è quella del doppio triagista per tagliare le attese, soprattutto dei 20mila pazienti cronici che afferiscono ogni anno in Pronto Soccorso”. Un altro elemento di efficientamento individuato da Toscani è la progressiva introduzione di “Fast Track, ovvero una presa in carico infermieristica immediata per indirizzare tempestivamente il cittadino allo specialista di cui necessita (ndr - oggi l’unico attivo è quello pediatrico)”. Quando? Non è dato sapere. Annicchiarico dal canto suo, pur ribadendo la volontà “di stare sul territorio” e promettendo “di venire di persona a visitare le camere ardenti”, non ha offerto soluzioni. Sul fronte primariati vacanti si è limitato a dire “che a breve usciranno in Gazzetta Ufficiale i bandi per i posti in Anestesia - Rianimazione, Oftalmologia, Csm e Pronto Soccorso, mentre quello di Pediatria scade il 18 marzo”. Sulla carenza di anestesisti e pediatri, il direttore ha affermato che “sono merce rara e contesa dalle strutture private”, mentre per infermieri e Oss, si è limitato a ribadire che “nel Piano assunzioni 2017 ancora da redigere, le istanze avanzate da questo Civico Consesso, saranno tenute in considerazione”. Insomma, caro ospedale, del domani non v’è ancora alcuna certezza… Jessica Bianchi
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Siamo alle solite: continua lo stillicidio di aziende medio-piccole delle zone terremotate che falliscono o sono costrette a chiudere per il ritardato pagamento da parte della Regione delle somme previste dalla Cambiale Errani. Le imprese per poter reagire alla crisi e riprendere le attività interrotte a seguito del terremoto di cinque anni fa, sono state costrette a chiedere anticipi o a contrarre mutui con le banche in attesa di ricevere i contributi previsti. Ma i ritardi della burocrazia comunale e regionale nella conclusione delle pratiche di rimborso, ha portato - e porta tuttora - gli imprenditori ad alzare bandiera bianca, strozzati dagli interessi bancari per gli anticipi richiesti. L’ultimo doloroso caso è quello della ditta stabellini di San Felice che ha dovuto richiedere il concordato al Tribunale di Modena, al pari di ciò che dovette fare la ditta baraldi per i ritardi della Regione nell’emissione della Cambiale Errani. “E’ normale che le società falliscano - ha sottolineato l’avvocato davide Guidi, legale della Stabellini - o si trovino in difficoltà, soprattutto quelle che hanno cercato di resistere nonostante i danni del sisma e che non vogliono smettere di lavorare, di fronte alla mancanza dei contributi promessi da Governo e Regione e dinanzi a un
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L ’angolo di Cesare Pradella
Terremoto: aziende in difficoltà per i pagamenti ritardati sistema creditizio bancario che chiede il rimborso dei crediti. Una situazione drammatica per le imprese della Bassa modenese - e per i loro dipendenti - le quali non vedono vie di uscita dopo le tante promesse di tutti questi anni e quindi costrette a chiudere, perdendo ordini, clienti e dovendo licenziare i dipendenti”. Noi modenesi ci siamo
Davide Guidi
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dimostrati bravi e generosi nell’emergenza, soprattuto grazie ai nostri volontari, ma colpevolmente lenti e fallimentari con la nostra burocrazia sorda e cieca e con le autorità di governo (nazionale e locale) che non sono riuscite a modificare metodi e sistemi di lavoro. E a pagarne le conseguenze sono stati, come al solito, i cittadini e i volonterosi imprenditori.
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• Edizione di Carpi •
Sicuramente la regia della serata al Dolby Theatre di Los Angeles non vincerà l’Oscar della perfezione, ma quello dell’imprevisto sicuramente sì. Non s’era mai visto un imbarazzo così ampio sul volto incredulo di Warren beatty in nessuna delle sue memorabili interpretazioni. Era lì, sul palco, insieme a faye dunaway, per omaggiare i 50 anni del loro successo con Gangster Story (arthur penn, 1967), e mai avrebbe immaginato di cadere vittima di uno scambio di buste nella cerimonia più importante del cinema, davanti al pubblico globale di giornalisti, cinefili e curiosi interessati o stancamente insonni. Eppure anche questo è capitato nella lunga storia degli Oscar. Ma non tutto il male vien per nuocere e il duello tra La La Land e Moonlight ha trovato nuova linfa dallo spiacevole equivoco e probabilmente porterà nuovi spettatori davanti al film all-black premiato e al musical post-moderno che comunque sei statuette le ha collezionate. Partiamo quindi dall’ottima messa in scena di barry jenkins che struttura il suo racconto in tre capitoli dedicati a infanzia, adolescenza e giovinezza di Chiron, i quali si consumano nella periferia desolata di Miami. Il luogo è trafficato da spacciatori ed è proprio uno di loro, il mastodontico Juan, interpretato da mahershala ali (Oscar come miglior non-protagonista) a prendersi cura del fanciullo mingherlino, già vittima di bullismo da parte di coetanei più in carne di lui. Fra le robuste braccia del suo salvatore “Little”, così viene apostrofato, impara a nuotare ma non ancora a destreggiarsi sulla terra ferma. Ci riuscirà un po’ da adolescente quando, reagendo a un pestaggio, scaricherà la sua rabbia sul mandante dell’aggressione subita. Azione che gli costerà il riformatorio. All’uscita è un Il 23 febbraio è uscito Zeroes, il primo titolo di una trilogia di romanzi fantastici scritti dall’acclamato autore bestseller Scott Westerfeld, e anche il primo romanzo di narrativa fantastica del nuovo marchio editoriale DANA. Un po’ zeri, un po’ eroi, gli Zeroes sono sei adolescenti californiani dotati di poteri straordinari che li rendono diversi dalle persone normali, ma che non li mettono al riparo da problemi e sofferenze. Ogni potere ha il suo prezzo, recita il motto in copertina e, per ogni super abilità ricevuta in dono, i sei protagonisti dovranno fare i conti con un risvolto amaro e
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sicuramente la regia Della serata al Dolby tHeatre Di los angeles non vincerà l’oscar Della perFezione, ma quello Dell’imprevisto sicuramente sì
Figuroni e figuracce da Oscar
Oscar a Berry Jenkins per Moonlight
giovanotto irriconoscibile, pieno di muscoli e assai belloccio. Ma c’è un però: il ragazzo ha sì imparato cosa vuol dire “frocio” (la scena legata a questa parola vale tutto il film), ma stenta ancora a dare libero sfogo alla sua diversità. Non insisto oltre sulla trama, vale la pena scoprirlo da spettatore. Però mi è accaduta una cosa strana. Ho visto il film la sera prima della premiazione e, all’uscita del cinema, è nato improvvisamente un dibattito tra alcuni amici e spettatori a proposito di una parola pronunciata come giudizio sul film: inverosimile! L’affermazio-
ne riguarda innanzitutto la scelta dell’ultimo attore, trevante rhodes che interpreta Chiron da adulto, fisicamente troppo distante dai ragazzini dei primi due capitoli, entrambi magrissimi ed esili come fuscelli. Ora è vero che alcuni anni di riformatorio e di altrettanta palestra possono fare miracoli, ma qui si è proprio esagerato. E se diamo per buona la crescita avvenuta si stenta a capire come un ragazzo di tali fattezze sia rimasto lontano dalle tentazioni anche solo occasionali (anche questo è parso poco credibile). E’ pur vero che il film
vuole sottolineare come la trasformazione fisica sia speculare alla trasformazione interiore del personaggio, e questo è certamente l’aspetto più interessante della pellicola. Lascio ai lettori ogni riflessione e valutazione, personalmente credo che sia comunque il “miglior film” aldilà di questa strana ma certamente voluta mancanza di coerenza narrativa negli aspetti visivi a favore di quelli psicologici. Quando all’apertura della Mostra di Venezia vidi in anteprima La La Land pensai che i numeri per competere agli Oscar ce li aveva tutti. Innanzi-
tutto la confezione dall’incipit memorabile: uno straordinario piano sequenza girato nel caos di un ingorgo stradale ci portava dritti verso la capitale del cinema. Le musiche e le coreografie erano spesso in un ambiguo contrasto tra loro, nel senso che melodie e ritmi del terzo millennio facevano rivivere le atmosfere di classici del calibro di Cantando sotto la pioggia di stanley donen e Les Parapluies de Cherbourg di jacques demy, resuscitando pure un numero di tip-tap davvero stupendo. I protagonisti Mia (emma stone – Oscar miglior attrice) e Sebastian (ryan Gosling) sono rispettivamente un’aspirante attrice e un musicista Jazz, entrambi alle prese con la ricerca di un lavoro che appaghi le loro aspirazioni. Sullo sfondo di una insolita ma coloratissima Los Angeles che implicitamente suggerisce il titolo del film, le loro vite si incrociano, si intrecciano e si separano, mortificando quel lieto fine tipico del cinema classico e del musical in particolare. Ma questo prezzo pagato alla modernità aggiunge valore anziché sottrarne, perché aggancia la storia al realismo dell’odierna quotidianità. Il regista damien chazelle aveva cullato il progetto fin dal 2010 ma, solamente dopo il successo di Whiplash, gli Studios gli hanno aperto le porte. Il suo essere musicista lo ha certamente guidato in entrambe le produzioni ma il risultato di La La Land è certamente migliore del primo. Dice l’autore che entrambi i film “sono incentrati sulla voglia di diventare un artista e conciliare i propri sogni con le quotidiane necessità umane”; ma il racconto di Mia e Sebastian è certamente più credibile, pur
nella fantasmagoria di un vero musical, della storia del ragazzino aspirante batterista con maestro torturatore-nazista che, alla fine, pur di raggiungere la sala prove si sottopone a uno sforzo possibile solo a superman e compie il miracolo. Come miglior film straniero è stato riconosciuto Il Cliente dell’iraniano asghar farhadi, assente alla cerimonia a causa dell’ostracismo di trump nei confronti della sua nazionalità. Al suo secondo Oscar, dopo Una separazione del 2011, l’autore sembra omaggiare Hitchcock con una storia in bilico tra il thriller e la commedia che trascina lo spettatore in una ricerca della verità forse impossibile da trovare. Migliori interpreti sono risultati Emma Stone e casey affleck. Della prima va detto che insieme al partner ryan Gosling ha imparato a ballare e cantare, ed entrambi non hanno avuto bisogno di controfigure. Quindi è stato giustamente premiato l’impegno e il risultato. Il suo incontro con Chazelle risale al 2014 quando a Broadway esordiva nel musical Cabaret. Ottenuta la scrittura ha fatto una full-immersion nei musical di tutti i tempi, da Ginger rogers a liza minnelli. Ottima scuola. Casey Affleck primeggia invece in un opera drammatica: Manchester by the sea (regia di Kenneth lonergan), vestendo i panni di un giovane uomo in fuga dagli eventi e da se stesso, costretto a occuparsi come tutore di un adolescente irrequieto e problematico. Di lui colpisce la misura, lo sguardo, gli impercettibili spostamenti progressivi dell’umore e della postura. Perfetto nel ruolo come pochi. Senza di lui sarebbe un altro film. Ivan Andreoli
I libri da non perdere Zeroes. Ogni potere ha il suo prezzo Di Scott Westerfeld, Margo Lanagan e Deborah Biancotti sgradito. Scam ha una voce che parla al posto suo e sa sempre cosa dire, rendendolo molto più spigliato e coraggioso di quanto non sia nella realtà. Mob avverte l’energia e le emozioni prodotte da moltitudini di persone, anche molto distanti da lei, e riesce a guidarle. Flicker vede attraverso gli occhi degli
altri e, proiettandosi negli sguardi altrui, supera la sua cecità. Crash è ossessionata dalla tecnologia e in grado di mandare in tilt, con la sola forza del pensiero, ogni tipo di sistema elettronico e informatico. Anonymous diventa trasparente, il suo potere consiste nel passare inosservato ed essere facilmente
“dimenticabile”. Glorioso Leader è il punto di riferimento del gruppo, dotato di un fascino irresistibile, esercita la sua influenza mettendo continuamente alla prova i poteri degli amici e organizzando missioni spregiudicate. Un romanzo corale divertente, pieno di azione e colpi di scena ma anche di amicizia, umanità e spino-
se questioni etiche. Una storia di poteri imperfetti che racconta senza filtri i disagi e le contraddizioni tipiche dell’adolescenza. C.S.
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Dopo un anno di intenso lavoro per ideare i costumi, cercare tessuti e accessori e confezionare i preziosi abiti ispirati al ‘700 veneziano, un gruppo di carpigiani e solieresi ha fatto sfoggio delle proprie creazioni al Carnevale più amato ed elegante d’Italia, quello di Venezia! “E’ la nostra quarta volta nella città lagunare - spiegano - ma l’emozione è sempre quella della prima volta”. A sfilare tra calli e ponti, antonella ferraresi, federica zambelli e il figlio riccardo, loredana valentini, luciana doro e roberta lugli. Quest’anno al gruppo consolidato si sono aggiunti due nuovi amici in costume rosso: leonardo accoccella e paola cornia.
di Chiara Sorrentino
TUTTO IN UN SECCHIELLO La borsa, fedele compagna della nostra quotidianità, deve essere spaziosa, pratica ma anche bella, e in grado di trasmettere la nostra personalità. La tendenza per la prossima primavera-estate è quella della linea a secchiello. Dal mood sbarazzino che non rinuncia alla comodità, questa tipologia di borsa sarà l'accessorio più trendy della stagione per gli outfit da giorno e da sera. In pelle bianca con maxi borchie bombate lungo il bordo inferiore, la borsa a secchiello di Diesel Black Gold è fresca e grintosa per il look informale da giorno. Motivo intrecciato in pelle color rosa antico per il modello dello stilista tunisino Alaïa. Si porta a mano e conferisce al look un immediato effetto glamour. La proposta di Bottega Veneta è in pelle morbida color nero di misura media, da
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indossare comodamente a tracolla. Color rosso intenso, con catena dorata, per la borsa secchiello firmata Diane Von Furstenberg: il modello giusto da sfoggiare nelle occasioni più eleganti. Maison Margiela propone un classico rivisitato, in pelle color naturale e dal design geometrico. In perfetto stile boho la borsa secchiello di Saint Laurent è in camoscio, e si caratterizza per le mini borchie dorate e le nappine centrali. Chic e versatile, la morbida borsetta di Tomasini è color tortora, e si impreziosisce grazie al dettaglio di piccoli specchietti nella parte inferiore. Infine, Carpisa sceglie la stampa pitonata per il suo grazioso e piccolo secchiello, mentre Mango opta per un raffinato color crema. mercoledì 8 marzo 2017
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Al cinema space citY - carpi “Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri”. Charles Bukowski
t2 traiNspottiNG
Regia: Danny boyle cast: ewan mcgregor, Jonny miller, robert carlyle, ewen bremner 20 anni dopo trainspotting, molte cose sono cambiate, ma altrettante sono rimaste le stesse. mark renton (ewan mcgregor) torna all’unico posto che da sempre chiama casa. lì ad attenderlo ci sono spud (ewen bremner), sick boy (Jonny lee miller), e begbie (robert carlyle), insieme ad altre vecchie conoscenze: il dolore, la perdita, la gioia, la vendetta, l’odio, l’amicizia, l’amore, il desiderio, la paura, il rimpianto, l’eroina, l’autodistruzione e la minaccia di morte. sono tutti in fila per dargli il benvenuto, pronti a unirsi ai giochi. orario proiezioni: Feriali ore 20,15 - 22,30 - Festivi 20,15 - 22,30
loGaN - tHe WolveriNe
Regia: James mangold cast: Hugh Jackman, patrick stewart, Dafne Keen siamo nel 2029. i mutanti sono spariti, o quasi. un logan isolato sta affogando le sue giornate in un nascondiglio in un remoto angolo del messico. ma i tentativi di logan di nascondersi finiscono quando una misteriosa donna arriva con una richiesta: logan deve scortare una straordinaria ragazzina e portarla al sicuroorari proiezioni: Feriali ore 20 - 22.30 - Festivi 17 - 20 - 22,40
falcHi
Regia: toni D’angelo cast: Fortunato cerlino, michele riondino, Xiaoya ma, aniello arena, pippo Delbono Duri, spregiudicati, spietati. peppe e Francesco sono così, due falchi, agenti della sezione speciale della squadra mobile di napoli, una sezione preposta per affiancare le indagini sulla criminalità organizzata. a bordo della loro moto e sotto la guida dell’efficiente capo della squadra mobile, il dottor marino, con il quale hanno un rapporto quasi paterno, pattugliano la città incuneandosi nei sobborghi più loschi e criminali. orari proiezioni: mercoledì 8 marzo spettacolo unico alle 22,30
il diritto di coNtare
Regia: theodore melfi cast: taraji p. Henson, octavia spencer, Janelle monáe, Kevin costner, Kirsten Dunst, Jim parsons, mahershala ali, aldis Hodge, glen powell, Kimberly quinn l’incredibile storia mai raccontata di Katherine Johnson (taraji p. Henson), Dorothy vaughn (octavia spencer) e mary Jackson (Janelle monae), tre brillanti donne afroamericane che – alla nasa – lavorarono ad una delle più grandi operazioni della storia: la spedizione in orbita dell’astronauta John glenn, un obbiettivo importante che non solo riportò fiducia nella nazione, ma che ribaltò la corsa allo spazio, galvanizzando il mondo intero. orari proiezioni: mercoledì 8 marzo ore 20 - 22,30
ciNema edeN - carpi beata iGNoraNza
Regia: massimiliano bruno cast: marco giallini, alessandro gassmann, valeria bilello, carolina crescentini, teresa romagnoli orari proiezioni: Feriali: 21 - sabato: 20.30 - 22.30 - Domenica: 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30
ciNema corso - carpi caro lucio ti scrivo
Regia: riccardo marchesini l’8 marzo, in occasione della nascita e dell’anniversario della scomparsa di lucio Dalla, il cinema corso presenta un inedito omaggio al celebre cantautore bolognese. un film a episodi come nella vecchia tradizione del cinema italiano, nel quale ogni ‘puntata’ corrisponde a una lettera scritta da un protagonista di una delle sue canzoni più belle. orari proiezioni: 19.30 - 21.15
ciNema aristoN - saN mariNo amore e iNGaNNi
Regia: Whit stillman cast: Kate beckinsale,tom bennett sceneggiando un giovanile racconto di Jane austen, il raffinato regista Whit stillman continua il suo esame antropologico su società borghesi in dirittura d’arrivo. l’autore fa dell’eleganza verbale la ragion stessa di un racconto dove nessuno sta zitto un attimo, ed è un piacere perché verità e menzogne sono serviti in gran confezione. orario proiezioni: Domenica 12: ore 20,30 - lunedì 13 marzo: ore 21
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carlo lucarelli, bruno vespa, luca biancHini, eD enzo biancHi al FoRUm monZani di modena
Primavera letteraria Fino al 26 marzo sul palco del BPER Forum Monzani di Modena cinque scrittori presenteranno le loro novità editoriali: prosegue così Forum Eventi, la rassegna organizzata da bper banca con il patrocinio del comune di modena. Dopo sergio romano la rassegna prosegue venerdì 10 marzo, alle 21.15, quando carlo lucarelli presenterà Intrigo italiano (Einaudi). Lucarelli, accompagnato dallo scrittore marcello fois, evoca una Bologna mai vista prima e tesse la verità profonda di un’epoca che non è mai interamente finita nei sentimenti e nella lingua dei personaggi. Siamo nell’Italia del 1953 e stavolta si tratta di una missione sotto copertura: un’indagine ambigua, per conto dei servizi segreti, sull’omicidio della moglie di un noto professore bolognese, defunto anche lui in un misterioso incidente d’auto. Fra cantanti jazz e colleghi ambigui, risolvere il caso sarà per De Luca un’impresa molto complicata. C’eravamo tanto amati è il titolo del nuovo libro di bruno vespa, edito da Mondadori. Domenica 12 marzo, alle 17.30, il giornalista proporrà un’affascinante cavalcata attraverso i decenni trascorsi per mostrare i cambiamenti avvenuti nella nostra vita quotidiana. Per arrivare nell’ulti-
Bruno Vespa
mo capitolo alla più stretta attualità politica, raccontata conversando con renzi, berlusconi, alfano, di maio, salvini e chiara appendino. Scrittore e conduttore radiofonico, luca bianchini è in libreria con Nessuno come noi (Mondadori) che presenta domenica 19 marzo, alle 17.30. Il romanzo riavvolge il nastro della memoria con un rewind che si arresta nella Torino del 1987, quella dei paninari, di una città ancora legata alla Fiat. Il luogo scelto per raccontarci il “coming of age” di Vince, Cate, Romeo e Spagna è un liceo statale torinese nel quale i ricchi della collina studiano gomito a gomito con i ragazzi meno privilegiati che arrivano dalla periferia. Vince, aspirante paninaro, è innamorato di Caterina, la
appuntamenti teatro carpi
8 marzo - ore 21 scoop - 8 marzo a teatro Con Katia beni e anna meacci Regia di letizia pardi Ingresso euro 5 posto unico In collaborazione con Assessorato alle Pari Opportunità Teatro Comunale Fino al 12 marzo Feriali e Sabato: 21 Festivi: 18 Martedì: Riposo psychiatric circus Un evento psicotico, un viaggio nella follia, un luogo in cui il senso delle cose è totalmente capovolto. Nel manicomio del dottor Josef
nulla è come sembra. Non fidatevi di nessuno, perché qui trovano asilo solo i pazzi, e i pazzi, si sa, non conoscono regole. Un cast internazionale di artisti di altissimo livello, un gioco di incastri tra acrobatica al suolo e acrobatica aerea, verticalismo, contorsionismo,cabaret, fantasismo e tanta folle comicità per regalare agli spettatori risate di puro terrore. Zona piscine
mostre carpi
Fino al 12 marzo passioni, abilità e creatività In mostra fiori di carta, di seta,
sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. A stravolgere l’equilibrio di questo trio, in pieno anno scolastico, arriva Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po’ arrogante. La vita di una donna in Israele, al tempo di Gesù, non era facile. Ogni mattina l’ebreo osservante recitava, e recita tuttora, questo ringraziamento: “Benedetto il Signore che non mi ha creato né pagano, né donna, né schiavo”. Parte da questa constatazione Gesù e le donne (Einaudi) l’ultimo libro che enzo bianchi presenta domenica 26 marzo alle 17.30 al Monzani. La donna era una presenza nascosta, afona nella società, la sua vita era dedicata alla famiglia, al marito, ai figli, e veniva amata e venerata per la sua sottomissione, per le virtù domestiche e finché restava al “suo” posto: quello stabilito dagli uomini. Bianchi attraversa i vangeli sinottici e il quarto vangelo, il vangelo secondo Giovanni, recuperando e rinarrando per noi le vicende emblematiche che riguardano il rapporto di Gesù con le molte donne incontrate nella sua breve vita.
ricami bigiotteria, dipinti, modellismo bambole, giocattoli di legno, di ferro… fatti con le nostre mani Centro Gorizia Fino al 12 marzo perchè non accada più ricordiamo Mostra documentaria a cura dell’Associazione Regionale ANFFAS Campo di Fossoli Fino al 16 aprile candy di ilaria clari Mostra curata da francesca pergreffi Spazio Meme Fino al 17 aprile
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l’8 marzo, nella cornice Del boston caFè Di carpi, si terrà una serata Davvero speciale
lo spettaColo di e Con Katia beni e anna meacci mercoleDì 8 marzo, alle 21
Che vuoi da me, che neppure sai chi sono?
Uno scoop a teatro
l’8 marzo, nella cornice del Boston cafè di carpi, si terrà una serata dal sapore davvero speciale. l’appuntamento è alle 20 con un’apericena e l’inaugurazione della mostra fotografica di Giorgio Giliberti. poi, alle 21, l’autore propone, insieme alla scrittrice sandra tassi, il racconto per immagini dal titolo: che vuoi da me, che neppure sai chi sono? “l’approccio - spiega giorgio gilinerti - è quasi provocatorio, poiché vuole indurre una riflessione sul rapporto
il teatro comunale di carpi propone l’8 marzo lo spettacolo Scoop, di e con Katia Beni e anna Meacci, in collaborazione con l’assessorato alle Pari opportunità. ingresso 5 euro, posto unico. sipario alle 21. temi come cooperazione, onestà, responsabilità, solidarietà, coerenza, trasparenza e partecipazione sono affrontati con ironia e intelligenza in una serie di strambi incontri al supermercato: una
tra l’essere e l’apparire: in un mondo che si alimenta di relazioni interpersonali spesso superficiali e frettolose, l’immagine che di noi viene offerta all’esterno finisce per essere determinante - e di frequente dominante - rispetto all’identità profonda e più nascosta di noi”. attorno al perno tematico dell’identità femminile ruotano sia la carrellata delle fotografie di giliberti che i testi letterari scelti e commentati da sandra tassi. non mancate!
venerDì 10 marzo, alle 21, all’auDitorium Della biblioteCa a.loRia
donna molto sola e una molto circondata; una snob col carrello vuoto e una barbona col carrello pieno; un maniaco della solidarietà e un senegalese stressato; una cliente nervosa e una commessa paziente… Katia beni e anna meacci, con il talento e la comicità che le contraddistinguono, metteranno in scena se stesse, a dimostrare che il mondo è vario ma perché possa essere anche bello serve un po’ di impegno.
Domenica 12 marzo, alle 17,30, nella cornice Del comunale Di carpi
Liberi tutti! La reporter di guerra Schiavulli ospite a Carpi Torna in scena per l’ultima replica, domenica 12 marzo, alle 17,30, nella cornice del Teatro Comunale di Carpi, Liberi tutti, il musical originale scritto, diretto e interpretato dai giovani di Formigine del progetto formusical, in collaborazione con rock no War! onlus e il patrocinio del comune di formigine. Liberi Tutti racconta di una fabbrica che produce scatole senza sosta, sotto gli ordini della spietata ma affascinante Isabella. Tra le torri della fabbrica vivono gli operai, diligenti e pronti a tutto per soddisfare il loro capo, e gli inservienti, che popolano la notte guidati da Fosco e assetati di vendetta nei confronti di Isabella. Attraverso giochi di potere, inganni e tradimenti, alla luce di una sensazionale scoperta e sotto gli occhi attenti del guardiano della fabbrica e del suo adorabile gattone, ognuno tenta di guadagnare la propria libertà che sfugge e si nasconde; qualcuno la vorrebbe tutta per sé, altri vorrebbero solo essere
barbara schiavulli, reporter di guerra premiata recentemente a Modena, per “l’impegno che da molti anni unisce le qualità del giornalismo di guerra alla capacità di raccontare quei fronti attraverso le pagine di un libro”, sarà a Carpi venerdì 10 marzo, alle 21, all’Auditorium della Biblioteca A.Loria. Barbara Schiavulli, co-fondatrice di Radio Bullets, webradio che si occupa di esteri, presenterà la graphic novel Bulletproof Diaries - Storie di una reporter di guerra (Round Robin Editore) con i disegni di emilio lecce In Bulletproof Diaries oltre al graphic novel c’è un inserto di solo testo in cui racconta alcune anomalie rispetto alla visione delle cose che ci viene data come nel caso della morte di bin laden. A intervistarla il giornalista pierluigi senatore di radio bruno. 100 anni di questi dahl! Castello dei Ragazzi
eventi carpi
8 marzo - ore 21 La Biblioteca dei miei sogni Dal Libro al Film Proiezione del film brooklyn Regia di john crowley (riservato agli iscritti al Gruppo di lettura) Biblioteca Loria 8 marzo - ore 18 carpi flash mob Non una di meno A cura di vivere donna onlus e udi carpi Piazza Martiri
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8 e 9 marzo - ore 17 siamo tutti Willy Wonka Laboratorio dolcissimo per creare colorati spaccadenti Ludoteca 10 marzo - ore 22 francesco motta in concerto Kalinka 10 marzo - ore 21 barbara schiavulli, giornalista reporter di Guerra Presenta il libro Bulletproof Diaries – Storia di una reporter di guerra Modera pierluigi senatore Auditorium Biblioteca Loria 12 marzo - ore 16 donna: un ponte tra culture Merenda Interculturale a cura delle Associazioni italiane e
straniere di Soliera unite per l’integrazione e la pace Habitat Casa della Cultura, via Berlinguer, 201 a Soliera 12 marzo - ore 15.30 proiezione del film in questo mondo libero Di Ken loach Introduce: margherita pietrafesa Auditorium Biblioteca Loria 12 marzo - ore 15.30 i morooz ed l’euridic Spettacolo presentato dalla Compagnia dilettale Qui’d puianell di Puianello di Reggio Tre atti comici di Gianfranco boretti Cinema Teatro Ariston 12 marzo - ore 11
lasciati in pace. Nessuno è libero o, forse, lo sono tutti? Il ricavato è finalizzato al progetto di Rock no War per aiutare il St. Albert Hospital nello Zimbabwe. Le prevenLetture per bambini alla Fenice il lupo che voleva fare l’artista via dei matti 19 marzo - ore 11 c’è una tigre in giardino Ho visto un re Libreria La Fenice 14 marzo - ore 19.30 metti una sera a cena con... marco tarquinio, direttore di Avvenire incontro conviviale con cena il giornalismo che comunica speranza e fiducia Conferenza di Marco Tarquinio Sarà presente il Vescovo monsignor francesco cavina Parrocchia di Quartirolo 15 e 16 marzo - ore 17 benvenuti a casa sporcelli
dite sono presso: Libreria AGORA’ e la Bottega Equo Solidale a Formigine oltre a Erboristeria San Francesco in via Berengario 30 a Carpi e Bottega del Sole in via Matteotti, a Carpi. Divertiamoci con la coppia più brutta e cattiva del mondo Ludoteca 16 marzo - ore 16.30 essere_voce Incontri per mamme e papà in attesa per scoprire la bellezza e l’utilità del racconto e della voce prima della nascita Biblioteca Il falco magico 19 marzo - ore 17 la melodia nell’epoca del decadentismo un viaggio tra salotto e teatro a inizio Novecento maurizio leoni, baritono Giulio de luca, pianoforte Musiche di S. Donaudy, F. Liszt, G. Puccini Sala delle Vedute
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CARPI FC 1909
In un uggioso sabato di calcio, in un Cabassi - colpevolmente semi deserto nel quale si respira un’aria di tiepida contestazione - diventato teatro di una sfida decisiva per capire quale possa essere l’obiettivo da perseguire sino al termine della stagione, il cielo si apre improvvisamente grazie a un accecante lampo in grado di scacciare tutte le nubi e far tornare il sorriso sulle labbra dei tifosi biancorossi. E’ antonio di Gaudio, vero e proprio incubo delle difese di tutta la cadetteria, a scuotere il mondo biancorosso e, dopo soli 44 secondi, a muovere la rete mettendo a segno il suo terzo pesantissimo gol stagionale e a portare così in dote tre punti fondamentali che consentono al Carpi di tornare a quota quaranta punti, in scia alla zona play off, distante ora solamente due punti. La chiave della vittoria interna contro lo spezia rimane il centrocampo: mostruosa la prova del “tandem” formato da lorenzo lollo e malik mbaye, quest’ultimo abile a mettere sul rettangolo verde tutto il proprio potere fisico soffocando il tecnico ma compassato centrocampo di Mister domenico di carlo.
all’orizzonte la trasFerta Di latina (Dove mancHeranno alJaz struna e simone romagnoli): una compagine ostica Da aFFrontare tra le mura Del Francioni
Il Carpi si rimette in scia per i Play Off
la staGione di alti e bassi in Casa CaRpi ha in paRte osCURato il pRoblema dei tanti giocatori il cui contratto è vicino alla scaDenza, ponenDo la compagine bianCoRossa di FRonte al RisChio di Un FoRte depReZZamento o addiRittURa del paRametRo ZeRo Una volta esaURita la dURata del ContRatto
Biancorossi in scadenza
La stagione ricca di alti e bassi in casa Carpi ha in parte oscurato il problema dei tanti giocatori il cui contratto non è poi così lontano alla scadenza, ponendo la compagine biancorossa di fronte al rischio di un forte deprezzamento o addirittura del parametro zero una volta esaurita la durata del contratto. Per quel che riguarda la porta, vid belec e simone colombi potrebbero salutare a fine stagione. Il primo, che ha un contratto in scadenza nel 2018, non pare intenzionato a rinnovare, al contrario è a caccia di una sistemazione in Serie A con Chievo e Genoa alla finestra. Su Colombi invece la situazione è più intricata: il Carpi infatti avrà l’obbligo del riscatto dal Cagliari in caso di salvezza con rinnovo automatico per l’estremo difensore di altre due stagioni. Tuttavia il giocatore, scottato dal non esser stato più considerato titolare dallo scorso dicembre, potrebbe chiedere di partire già al termine della stagione corrente. In difesa a tenere banco è la situazione del centrale simone romagnoli, il cui contratto andrà in scadenza a
giugno 2018: il giocatore non solo pare non aver intenzione di rinnovare ma anzi, per bocca del procuratore, ha lasciato intendere di voler trovare una sistemazione in Serie A al termine del campionato. In mezzo al campo situazione analoga per lorenzo lollo, in scadenza nell’estate del 2018 senza ancora aver iniziato alcuna trattativa per il prolungamento, che avrebbe scatenato gli appetiti di vari club della massima serie, tra cui l’Empoli, che potrebbero approfittarne facendo leva sul Carpi strappando un prezzo di favore. In attacco infine riflettori puntati su antonio di Gaudio. Uno dei simboli moderni del calcio a tinte biancorosse, dopo oltre 180 presenze con la maglia del Carpi e 21 dal 2010 a oggi potrebbe fare le valigie al termine della stagione. Giocatore eccezionale per la Serie B, il nativo di Palermo potrebbe scegliere di non prolungare il contratto in scadenza a giugno 2018 accettando una delle numerose lusinghe piovute al suo procuratore. E.B.
Anche la difesa, imbattuta per la seconda volta consecutiva, manda segnali decisamente positivi mentre resta da affinare l’intesa fra Kevin lasagna e jerry mbakogu, apparsi in grande crescita ma ancora lontani dagli standard con i quali si erano resi protagonisti, due anni fa, della meravigliosa cavalcata verso la Serie A. All’orizzonte c’è ora la trasferta di latina (dove mancheranno aljaz struna e simone romagnoli): una compagine che, dall’inizio del torneo, staziona in una zona pericolante della classifica con il sinistro presagio di una penalizzazione a complicare ulteriormente la rincorsa alla salvezza. Attualmente a quota 31 punti, Latina è una formazione ostica da affrontare in casa: i pontini tra le mura del Francioni hanno conquistato ben 18 dei 31 punti sinora totalizzati, rimediando due sole sconfitte. Nel 3-4-3 di mister vivarini, da temere saranno soprattutto la fantasia del trequartista roberto insigne, l’esperienza del centravanti daniele corvia (capocannoniere stagionale con 5 reti) e la voglia di riscatto dell’ex alessandro de vitis. Enrico Bonzanini
nel CoRso della seRata È stata pResentata la settimana in val Rendena e il nUovo sito inteRnet
Due Ponti, grande successo della cena sociale con oltre 230 partecipanti una cena con oltre 230 invitati. si è ripetuto sabato 3 marzo il successo della cena sociale dell’Adc Due Ponti. giocatori, allenatori, genitori e simpatizzanti hanno animato la serata che si è tenuta al circolo rinascita di budrione. un’occasione per raccontare ai presenti le attività della società e i programmi per il futuro. nel corso della cena è stata presentata la quinta edizione del Val Rendena Camp, in programma dal 18 al 24 giugno prossimi a Javrè, in provincia di trento e rivolta ai ragazzi delle annate 2008, 2007, 2006, 2005 e 2004 accompagnati da uno staff di allenatori e dirigenti. un programma intenso per tutti i sette giorni del camp, all’insegna del divertimento e dello sport: allenamenti di calcio nel verde, escursioni, prove d’orientamento e piscina. la serata, presentata dal nuovo presidente silvio esposito che succede a Francesco Beltrami, è stata anche l’occasione per illustrare il nuovo sito della società. all’indirizzo www.adcdueponti.it sono
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consultabili le notizie sulle partite e gli eventi, gli orari e i luoghi delle partite, foto e immagini delle attività delle squadre. insieme al sito, non poteva mancare la parte social, con i profili attivi su Facebook, instagram e twitter. la cena sociale è poi coincisa con un fine settimana esaltante dal punto di vista dei risultati per la società di via lucrezio. tutte e sei le categorie impegnate nei rispettivi campionati hanno infatti portato a casa i tre punti. nelle partite giocate sabato 4 marzo, i Primi calci 2009 si sono imposti per 15-1 sul villa D’oro. vittoria per 4-1 dei Pulcini 2008 contro la virtus cibeno e successo per 5-3 dei Pulcini 2006 sul villa D’oro. tre punti anche per gli Esordienti 2005, vittoriosi per 3-2 in trasferta a vignola contro la terra dei castelli. Domenica hanno chiuso la serie di successi gli Esordienti 2004, vittoriosi in casa per 2-1 sulla virtus mandrio, e i Giovanissimi 2003, che si sono imposti in trasferta a bologna sul san Donato sempre per 2-1.
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basKet - la carpine ceDe sotto ai colpi Di meDolla 54 a 65
Prima vs ultima la prima contro l’ultima in quel di carpi, ma a vedere il match non si direbbe. parte bene carpi che in attacco macina gioco e riesce a trovare continuità a canestro, Medolla un po’ sorpresa dall’inizio fulmineo rimane attaccata al match con i suoi giocatori di punta. secondo quarto con i medollesi che cercano l’allungo, ma carpi non demorde e trova bei canestri per andare all’intervallo con il punteggio praticamente in parità. al rientro si fa sentire la differenza in classifica e gli ospiti chiudono definitivamente le maglie in difesa, creando un gap di 10 punti. nell’ultima frazione il carpi è al disperato assalto per riprendere i ragazzi di coach Carretti, ma ogni buona azione viene prontamente ribattuta da Mantovani & company e i due punti vanno a medolla che continua la sua cavalcata al primo posto della classifica. prossimo impegno per la carpine sabato sul difficilissimo campo dei Diablos a sant’agata.
”La boxe è come la vita. Il pugilato ti mette di fronte a paure, insicurezze; ti fa misurare con il dolore, la stanchezza… ti fa fare i conti con la tua rabbia”. A parlare è il carpigiano antonio petruzziello, classe 1979, per anni pugile dilettante del team olympia di Carpi. “Avevo 18 anni quando ho iniziato a tirare i primi pugni e ringrazio quel giorno”. Per Antonio, infatti, la nobile arte, ha sin da subito rappresentato un canale per esprimere se stesso. Una disciplina tanto affascinante quanto faticosa, capace di “farti superare i tuoi limiti mentali e fisici e di gestire le emozioni”. Su quel quadrato, Antonio ci ha trascorso momenti indimenticabili: “sul ring ti senti messo alla prova, dentro e fuori, ma non vorresti essere in nessun altro luogo. Curavo molto il gesto tecnico ma mi piaceva poco prendere dei pugni… ecco perché contavo sull’anticipo e sulla giusta scelta del tempo. Di certo - sorride Petruzziello - non avevo il pugno del Ko”. Quando si combatte, prosegue Antonio Petruzziello “si percepisce l’apprezzamento e l’ammirazione della gente: chi assiste a un incontro, infatti, vede coi propri occhi i sacrifici che ogni pugile è disposto a fare se vive profondamente e seriamente questa disciplina sportiva”. Sono ancora numerosi però a considerare il pugilato uno sport violento: “per una
pallanUoto Cabassi
I risultati
Cabassi - Padova Nuoto: 7-6 sesta partita di campionato per la serie c della Cabassi che gioca in casa presso l’impianto campedelli contro Padova nuoto. inizio non brillante per i biancorossi che vanno sotto di 2 goal nel primo parziale, ma riescono a rimettere in piedi il risultato con un secco 4-0 nel secondo tempo. nessuna delle due formazioni riesce a distanziare l’avversario ma, nonostante gli errori, con un bel goal a 20 secondi dal termine i ragazzi di mister Restivo portano a casa la vittoria. RN Bologna - Cabassi: 9-13
• Edizione di Carpi •
“il pugilato ti mette Di Fronte a paure, insicurezze; ti Fa misurare con il Dolore, la stancHezza… ti Fa Fare i conti con la tua rabbia”. a parlare è il carpigiano antonio petruzziello, peR anni pUGile dilettante del team olympia di CaRpi
“La boxe è come la vita” persona comune, ogni pugno sferrato rappresenta un gesto di violenza, il sangue diventa un piccolo messaggio di morte e il ko costituisce un atto cattivo. Al contrario, per i boxeur, i pugni non sono altro che gesti tecnici, come un tiro in porta, il sollevamento di un peso o un sorpasso per gli sportivi, un disegno per un pittore, un oggetto per un designer… Certo fanno male ma il dolore passa subito. Il
sangue è una componente che ci ricorda che siamo su quel ring a soffrire e il dolore viene accettato perché siamo uomini disposti a metterci alla prova: è come scalare una montagna in condizioni estreme, sottostare a una dieta stretta per i culturisti o sopportare i crampi muscolari per un maratoneta… L’avversario rappresenta una prova e lo rispetti perché come te soffre e cerca di
terza partita di campionato disputata fuori casa, presso l’impianto sterlino di bologna, contro i padroni di casa di RN Bologna. partono bene i biancorossi Under 14 che riescono ad avere la meglio sui pari età felsinei. subito in vantaggio nella prima frazione di gioco, con una buona difesa e delle ripartenze veloci verso l’attacco, i carpigiani riescono a mantenere il vantaggio in tutte e quattro i parziali di gioco e portarsi a casa 3 punti. Da segnalare i 4 goal di andrea Balzano capo cannoniere dell’incontro.
Dogali di modena contro gli amici di Onda Blu Formigine. agevole vittoria dell’under 17 della Cabassi sulla giovane compagine di Formigine. i biancorossi mandano a segno tutti gli attaccanti, bene anche i goal realizzati in superiorità numerica.
Formigine - Cabassi: 2-14 ottava partita di campionato disputata fuori casa, presso le
Nuot. Ravennati - Cabassi: 3-18 terza partita di campionato della seconda fase per gli under 13C biancorossi che giocano fuori casa presso l’impianto di ravenna contro i padroni di casa di nuotatori ravennati. in 20 secondi i cabassini vanno a segno e già dal primo parziale mantengono le redini dell’incontro. a segno quasi tutti i giocatori della cabassi
essere efficiente davanti a seri stress fisici, intellettuali ed emozionali e, allo stesso tempo, ti regala l’occasione di provare e sentire le medesime sensazioni. In questo contesto quindi il ko diventa semplicemente una dimostrazione di efficienza rispetto a una prova”. Per Antonio - che ha smesso di combattere per “poter lavorare all’estero”, oggi è Private Family Trainer a
Hong Kong e Free lance
che con veloci controfughe macinano goal fino alla fine del 4 parziale che si conclude con 18 segnature. Suzzara - Cabassi: 17-16 ottava partita di campionato disputata fuori casa, presso l’impianto di suzzara contro cloromania suzzara. sconfitta indolore per i Master della Cabassi che perdendo solo di un gol rimangono primi nel loro girone. partita difficile a causa dell’assenza del portiere Bussei, sostituito tra i pali da Pellacani. i padroni di casa si portano sul più 5 a metà del 3° tempo, ma con una buona reazione, i carpigiani, con i goal di Dall’Aglio e cocco, riportano la squadra sotto di un sol punto.
Personal Trainer per clienti esteri - la boxe è stata una
preziosa scuola di vita: “gli anni trascorsi come boxeur dilettante mi hanno insegnato che occorre guardare ogni ostacolo e ogni difficoltà in modo obiettivo. Nulla deve paralizzarci: il dolore, la stanchezza, l’insicurezza… nessuna emozione negativa deve prendere il sopravvento. Con costanza e determinazione occorre guardare avanti.
Sempre. Porsi degli obiettivi, dei traguardi. Se non avessi conosciuto la boxe, oggi sarei certamente meno in forma e sicuramente più in balia delle emozioni”. Tra le pareti del Team Olympia - che quest’anno compie vent’anni - Antonio è cresciuto, come sportivo e come uomo: “quella palestra è carica di ricordi e per me ha segnato una bella crescita personale”. Jessica Bianchi
JuDo club carpi
Il miglior atleta è carpigiano Domenica 26 febbraio, si è svolto il 34° Trofeo Città del Tricolore. il Judo Club Carpi ha partecipato con tre atleti: elisa Massari (63 kg.), alex Galantini (100 Kg.) e tamaz Zurabishivili (81 Kg.) elisa massari , dimostrando il suo carattere determinato, si è classificata al secondo posto, nonostante si sia battuta in una categoria superiore alla propria; alex galantini si è classificato al 3° posto mentre tamaz zurabishivili ha vinto tutti gli incontri per ippon prima del termine dei 4 minuti regolamentari, dimostrandosi il migliore atleta della competizione.
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nel pRossimo tURno la sqUadRa di bUdRione se la vedRÀ Con la Cvm UtensilteCniCa. si GioCheRÀ sUi Campi della doRando pietRi a CaRpi
Enrico Millo si afferma sulla Rinascita sabato 4 marzo a salerno nell’ambito della 15esima giornata del campionato di serie a di bocce raffa, la rinascita di budrione ha affrontato l’enrico Millo e ne è uscita sconfitta 1-0. importante affermazione della squadra di casa che stende il gruppo sportivo rinascita grazie all’individuale di Scolletta che batte Savoretti con il
Gsm mondial e argentario trento, le prime due in classifica, hanno dato spettacolo al Palazzetto Margherita Hack. Una battaglia durata 2 ore e 27 minuti che ha visto la squadra di Mister furgeri soccombere solo al tie break per 22-20. Il pubblico è quello delle grandi occasioni, presenti anche il sindaco alberto bellelli e alcune autorità. Prima del fischio iniziale tegola in casa biancoblu, si infortuna il libero dallari, costretta a dare forfait. All’inizio la Gsm parte forte e mette pressione alla giovane squadra trentina la quale fatica a tenere il ritmo, 8-2 e poi 16-12 ai due time out
punteggio di 8-0, 8-0. la terna Paleari-Stia-Provenzano finisce in parità (5-8, 8-4) così come le coppie con provenzano – stia che rimediano un 2-8, 8-5 e paleari – savoretti che chiudono sul punteggio di 8-2, 6-8. Classifica: mp Filtri caccialanza 37, Fashion cattel 31, alto verbano 28, boville marino 26, l’aquila 25, gs rinascita 24, enrico millo 23,
cvm utensiltecnica 19, aper capocavallo e montegranaro 17, ancona 2000 6, montecatini avis 5. la battaglia per scampare ai playout resta viva e tutti vogliono tirarsi fuori dal pantano quanto prima: il prossimo turno è ricco di aspettative. la rinascita presso la Dorando pietri sabato 18 marzo se la vedrà con la cvM utensiltecnica.
pallavolo Femminile serie b - gsm monDial e argentario trento, le prime Due in classiFica, Hanno Dato spettaColo al palaZZetto haCK ma dopo Una lUnGa battaGlia sono le RaGaZZe di Casa a CedeRe 2 a 3
Rammarico in casa Gsm tecnici, permettono a bulgarelli e compagne di portare a casa il primo parziale 25-18. Inizio di secondo set a parti invertite, ora è Argentario a partire forte: sull’8-3 si gioca punto a punto, ma nonostante lo sforzo, Gsm non trova il break per riportarsi in parità e cade sul 22-25. Si torna quindi in campo in parità, ora si gioca in perfetto equilibrio, le squadre provano a spingere ed è la Gsm che, con alcune
blaCK dRaGons
Podi per i Dragoni
difese, trova la possibilità di allungare fino al 24-19. Nonostante 5 set point a disposizione, è la squadra
trentina che, grazie a due muri e ad alcune ottime difese, riesce a riportarsi in parità. Ora in casa Gsm c’è tensione, ma la squadra reagisce e riesce a ottenere due punti consecutivi che le permettono di chiudere il set 26-24. Si torna in campo ed è buio pesto in
casa Mondial, nel primo time out tecnico le carpigiane sono sotto 8-1: provano a reagire ma contro una formazione come quella trentina, diventa difficile recuperare tanto svantaggio e così l’ombra del tie break è ormai visibile. L’Argentario controlla il set e se lo aggiudica 25-19. La gara si decide al quinto set: un tie break interminabile! La Gsm parte avanti e si porta 5-2 ma in un attimo si gioca punto a
punto e alla fine di una lunga battaglia è la cinica Argentario a chiudere a proprio favore il set, al quinto match point. Rammarico in casa Gsm per una gara che si poteva portare a casa, ma anche soddisfazione per aver giocato alla pari con la prima della classe e per aver rafforzato il proprio secondo posto, visto che le inseguitrici hanno tutte perso. Sabato trasferta a bolzano per le ragazze di Mister Furgeri.
pResentate le dUe nUove divise in vista della Fase Finale
La Terraquilia si rifà il look la Terraquilia Handball carpi è lieta di comunicare di aver deciso di cambiare look in vista di questo avvincente
Domenica 19 febbraio, il piccolo alessandro Porcireanu, sette anni, atleta dei Black Dragons guidati dal maestro Matteo Romagnoli, ha partecipato a milano alla Coppa Italia di Karate. alessandro si è classificato primo nella categoria Kumite cintura fino a verde e nella categoria Kumite cinture blu-marroni-nere. Domenica 26 febbraio lilian Porcireanu ha partecipato al pala ruggi di imola al gala professionistico di Kick boxing, Fighting Day. l’atleta ha vinto ai punti.
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mercoledì 8 marzo 2017
finale di stagione. la dirigenza ha il piacere di comunicare alla squadra, ai tifosi e agli appassionati di aver
presentato, presso la sede del main sponsor terraquilia, le due nuove mute: la prima, quella casalinga di colore
rosso tinta unita; la seconda di colore verde fluorescente, da utilizzare in trasferta.
RUGby CaRpi
Bravi Falchetti! la squadra della serie c del Rugby Carpi ha ceduto sotto ai colpi del noceto, 12 a 27. l’Under 16 femminile invece continua la sua striscia positiva, classificandosi al secondo posto in occasione del Raggruppamento di Ferrara. grande successo anche per i Falchetti Under 6 che, nel Torneo Città di Mantova, hanno conquistato il terzo gradino del podio! una bellissima giornata di minirugby!
anno XVIII - n. 09
• Edizione di Carpi •
ginnastica artistica - lorenzo tomei della s.G. la patRia 1879 si ConFeRma nUovamente il piÙ FoRte Ginnasta peR la sUa CateGoRia
E’ ancora oro!
ginnastica artistica - il 2017 è iniziato in moDo intenso per le ginnaste Dela sG la patRia 1879
Numerosi podi per le ginnaste della SG La Patria Il 2017 è iniziato in modo intenso per le ginnaste della sG la patria 1879. Il primo appuntamento è stato il 5 febbraio a Ferrara presso la palestra della ASD Putinati dove si è svolto il Campionato Individuale Silver 3^ e 4^ Divisione - GR Ritmica e dove le ginnaste di casa nostra hanno conseguito importanti risultati. Nella Classifica Individuale 4^ divisione Allieve 3 (palla e corpo libero), primi due posti per martina pini e valentina
lorenzo tomei della S.G. La Patria 1879 si conferma nuovamente il più forte ginnasta per la sua categoria in Regione. Una brillante prestazione lo ha portato, lo scorso sabato, a vincere con uno scarto di tre punti abbondanti (per un totale di 80.850 contro i 77.500 di tommaso Bertarelli, PGF, e i 76.900 di enrico zurlini, Panaro Modena) la prima prova del Torneo Regionale Allievi Gold A2 tenutasi a Cesena. Ottima prova anche per i Seniores della Patria che hanno gareggiato sotto i colori del Romagna Team: Andrea Laffi, chiude terzo a corpo libero (pt. 12.500), quarto a volteggio (pt. 12.800) e secondo a parallele (pt. 12.400) mentre Gjiza Arbri, porta a casa un 5° posto a corpo libero (pt. 12.250), un terzo posto a volteggio (pt.13.300), e un quarto posto a cavallo (pt. 8.600) e a sbarra (pt. 11.300). Anche la Sezione femminile della Patria ha portato a casa i suoi primi risultati dell’anno, nella Gara individuale Silver LC e LD, Emily Spaggiari, Francesca cracco e Margherita Oliani sono salite sul 1° gradino del podio nella propria categoria, mentre lisa lauria ha chiuso al 4° posto dopo una bellissima gara su tutti e quattro gli attrezzi.
sala, mentre nella classifica Individuale Junior 1 e Junior 2 si qualificano rispettivamente al secondo posto e al primo le ginnaste sarita Gabriela tacconi e senatore francesca. Nella classifica individuale Junior 3 (palla e corpo libero) spiccano il primo posto di alice bergamini e il terzo di alice silvestri. Passando alla categoria Senior va evidenziato anche il primo posto di alice fiorani. Unica ginnasta in rappresentanza della società La Patria 1879 in 3^ divisione è cristina busani che nella classifica individuale Junior 3 (cerchio e palla) si posiziona al primo posto con un punteggio di 20.500. Il 25 febbraio si è invece svolto a Parma, presso la Polisportiva Inzani ASD, il Campionato Individuale Silver 2^ Divisione e anche in questo caso le due ginnaste claudia borrelli e Giorgia levrini con un
meritato 30.550 e un altrettanto valido 25.350 hanno conquistato il primo e secondo posto. Le ginnaste della SG Patria 1879 hanno ben figurato, con esercizi innovativi che hanno sottolineato le doti di ognuna e i notevoli miglioramenti raggiunti grazie al lavoro del tecnico flavia felicetta e dei suoi collaboratori erica fiorani e stefano tassi.
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anno XVIII - n. 09
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