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Ph Luciano Arletti
I MATRIMONI COMBINATI NON SONO uNA REALTÀ LONTANA DA NOI
TRASPORTI INTEROSPEDALIERI: AuTOSTRADA O STRADA NORMALE?
Una giornata storica
70MILA PERSONE SI SONO RIVERSATE IN CENTRO PER ACCOGLIERE IL PAPA. UN UOMO CAPACE DI CONQUISTARE IL CUORE DI CREDENTI E NON. AL TERMINE DELL’ANGELUS, DOPO AVER RINGRAZIATO TUTTI I PRESENTI, IL SANTO PADRE SI È MISCHIATO ALLA GENTE IMPARTENDO BENEDIZIONI E SCHERZANDO CON I PIÙ GIOVANI. LACRIME E COMMOZIONE HANNO CONTRADDISTINTO UNA GIORNATA CHE RESTERÀ MEMORABILE.
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i sanpietrini di Piazza martiri sono stati sistemati, le aiuole potate… l’amministrazione ha fatto di tutto per ben figurare in occasione della visita pastorale di Papa Francesco. a pochi passi da una Cattedrale rinata dopo le lesioni inflitte dal sisma però convivono situazioni problematiche che esigono risposte immediate e interventi tempestivi. esempio emblematico di un centro storico evidentemente considerato di serie b è certamente Palazzo forti in Corso fanti. l’immobile, fortemente compromesso dal terremoto del 2012 è accantierato da anni. qualcosa però non va: il cantiere, infatti, che interdice una notevole porzione di portico, non procede e, da mesi, pare completamente abbandonato. residenti e commercianti si chiedono cosa stia accadendo: perché l’amministrazione non interviene? Cosa sta tenendo fermi i lavori? il cantiere infatti, bloccando il passaggio e il passeggio, crea notevoli disagi - e danni - alle attività commerciali, oltre a deturpare un bellissimo angolo di centro storico. nel settembre scorso qualcuno provò a bussare alla porta dell’assessore Simone Morelli per ricevere risposte, ma invano. eclatante anche quanto accaduto alla storica gelateria K2: non solo i titolari si sono visti rifiutare la richiesta di cambiare la propria insegna ma hanno ricevuto la visita della Polizia municipale che ha intimato loro di eliminarla completamente poiché non in linea con il nuovo regolamento del centro storico. sorge il dubbio che se si fossero limitati a
Un centro storico di Serie B? sostituire l’insegna incriminata, probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto… gli interrogativi - leciti - restano, così come la fastidiosa certezza che corso fanti (e Corso
Cabassi) non rappresenti certamente una priorità per l’amministrazione Comunale. Jessica Bianchi
REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Pierluigi Senatore, Chiara Sorrentino AT T U A L I TÀ , C U LT U R A , S P E T TA C O L O , M U S I C A , S P O RT E A P P U N TA M E N T I
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi
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La Iena
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Da tempo i trasporti interospedalieri sono nell’occhio del ciclone: numerose le lamentele giunte in Redazione di cittadini sballottati dall’Ospedale Ramazzini di Carpi a quello di Baggiovara. Sotto accusa la scelta di raggiungere il nosocomio modenese per strada normale: “le buche - racconta un infartuato - sono talmente numerose da rendere il trasporto un vero supplizio. Non solo soffri e hai paura, ma devi subire pure un viaggio tutt’altro che confortevole. Non sarebbe meglio utilizzare l’autostrada?”. Alle sue parole fanno eco quelle di un altro paziente: “nel mio caso, all’andata l’autista ha preso l’autostrada mentre al ritorno ha optato per la Nazionale per Carpi. Mi avevano operato da pochi giorni è stata un’agonia”. Autostrada: sì o no? Scelta arbitraria degli autisti o diktat sancito dall’azienda sanitaria per arginare i costi? Dal 118 spiegano che in realtà la decisione di scegliere quale asse viario percorrere è a discrezione dell’equipaggio e del buon senso. A giocare un ruolo determiPossiamo educare i nostri bambini a mangiare in modo equilibrato per farli crescere sani? Certo è possibile, perché sin da piccoli imparano abitudini che condizionano la loro salute. Se volete aiutarli a essere lucidi e pieni di energie è giusto ripartire l’apporto energetico in questo modo. Prima colazione: 15%. Spuntino: 7%. pranzo: 40%. merenda: 8%. cena: 30%. La prima colazione è il pasto di avvio metabolico dopo il digiuno notturno. una prima colazione appropriata migliora nei piccoli concentrazione, memorizzazione e rendimento mentale e fisico. a seconda dei gusti e delle esigenze, la colazione può essere dolce o salata. Quella salata è più ricca in proteine ed è indicata
da tempo i traSporti interoSpedaLieri Sono neLL’occHio deL cicLone: numeroSe Le LamenteLe giunte in redazione di cittadini SbaLLottati daLL’oSpedaLe ramazzini di carpi a queLLo di baggiovara. Sotto accuSa La SceLta di raggiungere iL noSocomio modeneSe per Strade piene di bucHe
Autostrada, sì o no? Scelta arbitraria degli autisti o diktat dell’Ausl?
nante nella scelta sono ovviamente l’orario (durante gli orari di punta è certamente sconsigliabile optare per le
raggiungere Baggiovara dall’Ospedale Ramazzini (ma se al casello di Modena Nord c’è traffico i tempi possono
tangenziali) e la patologia che affligge la persona da trasportare. In autostrada occorrono 18 minuti per
La natura che cura
allungarsi notevolmente e, inoltre, il tragitto dall’uscita all’ospedale non è certo una passeggiata) e dai 18 ai 22 minuti se a essere impiegata è invece la Nazionale per Carpi. Se la strada normale è libera i tempi di percorrenza sono pressoché equivalenti, il vero problema sono le pessime condizioni in cui versa il manto stradale (a partire dalla vergognosa stradina che collega l’ospedale di Baggiovara con la Tangenziale): buche e avvallamenti infatti abbassano notevolmente il confort all’interno di ambulanze obsolete e dagli ammortizzatori ormai compromessi dall’usura. In molti si domandano anche come mai, soprattutto nel caso delle dimissioni protette, in ambulanza ci sia soltanto un infermiere e non personale medico
pronto a intervenire in caso di bisogno. Ovviamente sull’annosa e cronica carenza di personale molto potrebbe - e dovrebbe - fare l’Azienda ma, a rassicurare un poco gli animi, ci pensano gli operatori del 118: “nei casi più gravi - spiegano - viene immediatamente ingaggiata l’automedica, il medico sale in ambulanza per tutelare la salute dei pazienti maggiormente compromessi, mentre il mezzo la segue in modo da tornare poi il prima possibile operativa per il territorio. Stesso iter anche per i neonati prematuri o con problemi che, dai punti nascita di Carpi, Mirandola o Pavullo, devono raggiungere al più presto il Reparto di Neonatologia del Policlinico e per i quali è stato creato un protocollo ad hoc”. Jessica Bianchi
risulti sana e completa dal punto di vista nutrizionale, ricca in antiossidanti, sali minerali e vitamine, è buona regola combinare gli ingredienti, privilegiando quelli genuini, locali, di stagione e colorati in modo naturale. i primi sono il latte e i suoi derivati come fonte di calcio. anche infusi (the bancha, a basso tenore di teina, ai frutti di bosco ad esempio) o succhi puri al 100% (come mirtillo,
arancia, pera e mela) vanno bene, se non si gradisce il latte ma poi si dovrà trovare una fonte di calcio alternativa. carboidrati complessi come pane a lievitazione naturale, fette biscottate o biscotti casalinghi! infine non devono mancare le proteine in uova, prosciutto cotto o crudo, mandorle e nocciole, mentre zuccheri e fibre possono essere apportati dalla frutta, meglio se di stagione, oppure da confetture di sola frutta, albicocche e mele disidratate, uva passa e prugne secche. Ecco alcuni esempi di colazione: the bancha, una fetta di pane lievitato naturalmente, ricotta e una mela. Succo di frutta (solo frutta al 100%) con pane e prosciutto crudo.
a cura di Vitor Chiessi, farmacista
La colazione ideale per i bambini se il bambino mangia solo un primo piatto a scuola. La dolce, molto gradita, va bilanciata perché un eccesso di zuccheri predispone all’iperattività e a cali di concentrazione. affinché la colazione
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L’oSpedaLe ramazzini di carpi
E’ Mario Meschieri il nuovo direttore
L’ospedale ramazzini di carpi ha finalmente un nuovo direttore. a essere stato nominato è Mario Meschieri (in foto): accolto da unanime consenso, il medico 61enne (che dal 1985 ha maturato una lunga esperienza all’interno dell’ausl di modena) gode infatti della stima dei colleghi. direttore del distretto di mirandola dal 2009 al 2016, meschieri (che è stato anche sindaco del Comune di San Felice sul Panaro) ha poi lavorato presso la direzione operativa dell’ausl alla riorganizzazione dei percorsi clinico assistenziali, coordinando la progettazione della rete endoscopica provinciale. Finalmente un vuoto dirigenziale è stato riempito, peccato che, come spesso accade, anche questa volta l’azienda, con la scelta operata, ha lanciato un segnale inequivocabile: anziché mettere al centro l’ospedale, in un’ottica di futuro potenziamento all’interno della rete ospedaliera provinciale, ha preferito rafforzare il distretto socio-sanitario scegliendo un professionista che ha svolto, peraltro bene, il ruolo di direttore di distretto per ben sette anni. insomma, viene spontaneo pensare a un ramazzini sempre più al centro del territorio e non a un ramazzini come primo ospedale, dopo policlinico e baggiovara, della provincia. ce la possono anche raccontare, sindaci e dirigenti ausl, ma se si vogliono leggere, i fatti parlano. chiaro. J.B.
in occaSione deLL’aSSembLea annuaLe dei Soci deLL’aviS di carpi, iL preSidente uScente fabio marani Ha tracciato iL biLancio di un anno di attività e di raccoLta
“Stiamo lavorando duro per tornare ai numeri pre sisma” I numeri delle donazioni di sangue in Fabio Marani città continuano a crescere dopo la forte battuta d’arresto inferta dal sisma nel 2012 grazie all’infaticabile lavoro dell’Avis di Carpi. In occasione della 64ª assemblea annuale dei soci dell’associazione, svoltasi lo scorso 30 marzo, il presidente uscente Fabio Marani ha tracciato il bilancio di un anno di attività e di raccolta. Alla guida del sodalizio da quattro anni, per Marani l’Avis è come una famiglia: “ci sono entrato da giovanissimo come obiettore di coscienza e, quindi, è stato un onore per me diventarne presidente. Nella prima parte del mio mandato ho assistito alla realizzazione di un sogno. Il trasferimento della nostra sede dall’ospedale di Carpi alla struttura di via Nuova Ponente. Raccogliendo quanto seminato dal dottor Contini prima di me, ho avuto l’onore di firmare l’atto di proprietà davanti al notaio… un’emozione straordinaria! Dopo i lavori di ristrutturazione e l’iter necessario per ottenere l’accreditamento, ci siamo poi concentrati sui numeri delle donazioni”. Per cercare di tornare ai dati pre sisma, Marani e il consiglio direttivo di Avis hanno deciso di cambiare radicalmente il metodo di raccolta per diventare maggiormente efficienti. “Chi si sottopone alla donazione di emocomponenti mediante aferesi, più lunga rispetto alla donazione del sangue intero, da tempo deve prenotarsi per consentire una migliore organizzazione. Considerata l’efficienza di tale metodica abbiamo deciso di calendarizzare tutti i tipi di donazione. I donatori quindi non hanno più a disposizione solo tre giorni ad accesso diretto per venire in sede, bensì possono prenotare il giorno e l’orario più confacenti alle loro necessità e recarsi in via Nuova Ponente sette giorni su sette (ndr - anticipato anche l’orario di apertura alle sette del mattino).
Dall’inizio dell’anno, grazie all’introduzione di tale novità, abbiamo eliminato i tempi di attesa in sala d’aspetto e reso più efficiente la programmazione dei turni di medici, infermieri e volontari, sulla base del numero di prenotazioni”. I numeri stanno premiando tale scelta: “nel 2016 abbiamo raccolto 5.700 unità (+7 rispetto al 2015). Nel 2012 abbiamo toccato uno dei momenti più critici della nostra storia con 4.766 sacche”, ricorda Fabio Marani. Erano 6.159 nel 2011: “in quattro anni abbiamo recuperato mille donazioni ma c’è ancora tanto lavoro da fare”, prosegue il presidente. Lo scorso anno sono stati 2.776 gli associati (+111 rispetto all’anno precedente): “abbiamo ricevuto ben 385 domande di iscrizione, più di una al giorno e di queste, 267 si sono trasformate in donatori effettivi”. Tra le numerose attività di promozione portate avanti con impegno ed entusiasmo dai volontari di Avis vi è la sensibilizzazione degli studenti del territorio: “ogni anno - spiega Marani - incontriamo circa 500 studenti delle classi quinte degli istituti superiori carpigiani per spiegare loro il valore del dono e invitandoli a diventare donatori effettivi. Lo scorso anno, su 540 giovani incontrati, 160 hanno aderito e di questi 60 hanno già compiuto la loro prima donazione. Sono orgoglioso di questi risultati”. Dopo quattro anni di mandato è tempo di rinnovare il consiglio direttivo dell’associazione e per Fabio Marani l’avventura della presidenza potrebbe finire ma il suo entusiasmo resta intatto: “sono orgoglioso di far parte di un’associazione nella quale ciascuno fa di tutto per dare il massimo e si mette a disposizione affinché tutto funzioni al meglio, andando oltre personalismi e sacrifici. Qui tutti facciamo la nostra parte col cuore, per questo i risultati arrivano”. Jessica Bianchi
e’ deceduto neLLa Sua abitazione nino SantacHiara
Se ne va un pezzo di storia di Carpi e’ deceduto nella sua abitazione carpigiana Nino Santachiara e con lui se ne va un pezzo di storia socialista modenese, dopo la scomparsa di Aleardo Zinani, avvenuta nell’ottobre dello scorso anno. Santachiara aveva 86 anni e lascia la moglie Anna e il figlio Stefano. Da sempre socialista, è stato dirigente della Federazione giovanile a livello provinciale e nazionale e, successivamente, è stato eletto consigliere e assessore comunale prima a Carpi e poi a Modena. Quindi segretario della sezione carpigiana del psi e componente dell’esecutivo provinciale del partito. Ha ricoperto altri incarichi pubblici nell’azienda provinciale dei trasporti, nella Lega per la autonomie locali, è stato presidente dell’associazione culturale agnini e, per anni, è stato il direttore responsabile del periodico socialista Luce. Si è fatta interprete del dolore dei socialisti carpigiani e modenesi Graziella Giovannini, attuale segretario provinciale del nuovo Psi, la quale ha ricordato la grande passione di nino per la politica e l’impegno profuso con dedizione e generosità a sostegno degli ideali in cui credeva. Espressioni di vivo cordoglio alla famiglia Santa-
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“Mi hanno sicuramente puntata da tempo: hanno agito a colpo sicuro e, probabilmente, cercavano l’ incasso del negozio”. Dichiarazione tratta da La Gazzetta di Modena della commessa dell’outlet Manila Grace di via Aldo Moro rapinata.
chiara sono state espresse tra gli altri dall’ex presidente della Provincia Giorgio Baldini, dall’ex deputato Paolo Cristoni e da Sergio Nigro, per molti anni segretario provinciale del Psi e dal sindaco di Carpi, Alberto Bellelli. Le esequie di
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nino Santachiara si sono svolte martedì 4 aprile presso la camera ardente dell’ospedale ramazzini dopodiché la salma è proseguita per Modena in direzione dell’area crematoria di San Cataldo. Cesare Pradella
Via Andrea Costa
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La propoSta di introdurre La Settimana corta aLLe medie in diScuSSione preSSo Le ScuoLe Hack e Le focHerini non trova d’accordo giLioLa pivetti, già inSegnante e vicepreSide aLLe pio, da anni in poLitica attiva, oggi neLLe fiLa di carpi futura
Settimana corta alle medie: un senso non ce l’ha “Ritengo che sia una proposta fatta esclusivamente su misura degli adulti e non degli studenti. In poche parole una bestialità a cui mi sono sempre opposta nella mia qualità di insegnante”: è questo il messaggio postato su Facebook da Giliola Pivetti, già insegnante e vicepreside presso la scuola media Alberto Pio e da anni in politica attiva, oggi nelle fila di Carpi Futura. La proposta di introdurre la settimana corta alle medie in discussione presso le scuole Hack e Focherini non trova d’accordo la Pivetti che contesta la scelta di modulare l’orario dal lunedì al venerdì escludendo il sabato e concentrando sei ore di lezione al giorno dalle 8 alle 14. “Già negli Anni ’90 ci fu una discussione sulla settimana
novità. Si risolse tutto in un venticello fermato prima che diventasse un uragano. Dopodiché ogni tanto l’idea della settimana corta torna nuovamente alla ribalta, ma io rimango contraria” sostiene la Pivetti. Per i genitori il sabato a casa rappresenta la possibilità di avere il fine settimana più lungo mentre per gli insegnanti, ciò che i ragazzi non apprendono adesso, lo impareranno poi nella vita: tutto
ciò a detrimento del modo di concepire la scuola. “Dovremo essere tutti consapevoli che la sesta ora sarà l’ora della finzione. Lo sapranno tutti: insegnanti, genitori e alunni. Siamo tutti d’accordo che la conosceranno così: l’ora delle note, degli schiamazzi, delle urla, del far finta di niente. Non è possibile nella scuola attuale rendere operativa quell’ora” continua la Pivetti che sottolinea la necessità di ritrovare
Giliola Pivetti
corta ma si fermò al collegio docenti delle medie Pio che non appoggiarono la
come priorità il benessere dei ragazzini. “Se la giustificazione è quella di permettergli di trascorrere più tempo con le loro famiglie, a questa bontà di intenti corrisponde una diversa realtà perché il tempo da passare in famiglia non va ricavato in questa forma. Si tratta di pietose giustificazioni perché tornando alle 14 a casa da scuola questi ragazzi forse non ritroveranno nessuno ad aspettarli perché i loro genitori saranno già rientrati al lavoro”. A chi sostiene che all’estero il modello si è già affermato, la Pivetti replica sostenendo che è il modello di scuola a essere completamente diverso. “Io da sempre sostengo che gli alunni debbano entrare a scuola più tardi perché alle otto del mattino è troppo presto per i loro bioritmi: in
Inghilterra entrano alle 9 ed escono alle 15,30 ma è tutta un’altra scuola”. Insomma qui “si sta mettendo una toppa nuova su un vestito vecchio” e non può reggere perché i ragazzini non possono essere considerati come “le oche da foie gras per le quali l’ingozzamento con l’imbuto è obbligatorio”. Ormai la crisi giustifica tutto “ma non si capisce dove sia il risparmio anche perché non è pervenuta nessuna richiesta dal Comune in tal senso. Se si intende risparmiare sui bidelli, già da tempo io sostengo che possano essere sostituiti da una più funzionale impresa di pulizie che effettui il servizio dopo che i ragazzi sono usciti”. La settimana corta resta senza un senso per Giliola Pivetti. Sara Gelli
L’opera grafica deL gruppo 5 anni deLLa ScuoLa deLL’infanzia arcobaLeno di carpi Si è aggiudicata iL Secondo premio deL concorSo coLora L’animaLe di mantova
Addio lupo, benvenuta chiocciola
Sarà la chiocciola l’animale simbolo della XII edizione di Segni New Generation festival, in programma a Mantova dal 28 ottobre al 5 novembre 2017. Ma prima di pensare a come interpretare il nuovo tema, è stato salutato con grandi onori il Lupo, animale guida dello scorso anno, disegnato dall’indimenticato artista e premio Nobel Dario Fo e reinterpretato dai bambini con il concorso Colora l’animale. A partecipare al prestigioso festival anche la Scuola dell’infanzia Arcobaleno, col gruppo 5 anni, che,
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nella categoria Art and Craft, ha conquistato il secondo premio. “Il grande Lupone realizzato dai nostri bimbi - raccontano le due maestre Angela Guerzoni e Patrizia Bassoli - è il frutto della loro fantasia. Sono stati i piccoli infatti a decidere cosa disegnare e come creare il prodotto artistico finale. Ogni bambino ha dapprima disegnato il proprio lupo su carta da lucido, tratteggiandone i contorni con il colore nero e poi, tutti insieme, hanno deciso di inserire ogni disegno all’interno di un grandissimo lupo di carta. Hanno fatto tante prove ma, alla fine, il risultato è stato premiato perché bellissimo”. Venerdì 24 marzo i piccoli autori, insieme alla maestra Angela, sono stati ospiti dello Spazio Gradaro, a Mantova, insieme agli altri finalisti, per
Scuola Arcobaleno Gruppo dei 5 anni
assistere gratuitamente allo spettacolo teatrale Lupus in fabula e per conoscere dalla giuria i nomi dei vincitori. “Quando sono stati annunciati i vincitori (ad aggiudicarsi il primo premio con l’opera Il lupo mangia carta, sono state
le sezioni A e B, della Scuola dell’Infanzia F. Aporti di Bozzolo) - sorride Angela Guerzoni - i nostri bimbi mi hanno subito guardata delusi di non essere arrivati primi. Sottovoce mi hanno sussurrato: Tata, il lupo che ha vinto, secondo
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noi non l’hanno mica fatto dei bambini…”. Ora i piccoli possono liberare nuovamente la creatività e cimentarsi con l’animale protagonista della nuova edizione del concorso: la chiocciola. Jessica Bianchi
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Circa 700 le persone che hanno partecipato, lo scorso 26 marzo, al pranzo organizzato al Circolo Rinascita di Budrione (che ha messo a disposizione gratuitamente la struttura e i cui soci volontari hanno contribuito al servizio), dall’associazione Faedesfa Onlus di Fratta Polesine di Rovigo col prezioso supporto di Amo - Associazione Malati oncologici di Carpi: un’occasione importante per manifestare la propria vicinanza e il proprio sostegno a un territorio duramente colpito dal sisma. Quattro i cuochi provenienti da Amatrice che hanno allietato i commensali con la tipica pasta all’amatriciana e i prodotti della loro terra: Patrizia Pica, titolare del Ristorante Patrizia di Amatrice insieme al marito Settimio Calandrella e al figlio Valerio, accompagnati dalla nuora Melania Moltoni. Sette i sindaci presenti all’evento Alberto Bellelli (Carpi), Sergio Pirozzi (Amatrice), Stefano Magon (Pincara), Aldo D’Achille (San Bellino), Simone Ghirotto (Pontecchio), Maria Antonietta Di Gaspare insieme a 14 concittadini (Borbona) e Ilenia Malavasi (Correggio). Quattro i pullman giunti da Rovigo, sede di Faedesfa Onlus, l’associazione guidata dal presidente Andrea Pezzuolo: “è difficile per me trovare le parole, non pensavo avremmo raggiunto
circa 700 Le perSone cHe Hanno partecipato, Lo ScorSo 26 marzo, aL pranzo organizzato aL circoLo rinaScita di budrione, daLL’aSSociazione faedeSfa onLuS coL prezioSo Supporto di amo
15.000 euro raccolti per Amatrice
Ph ©Fabio Matovano/Foto Studio Mantovani
Carlo Barbieri e Sergio Pirozzi
Da sinistra Pirozzi, Bellelli, Andrea Pezzuolo e il socio Carlo Zampollo
Da sinsitra Andrea Pezzuolo, Settimio Calandrella, Enzo Peratello, Patrizia Pica, Valerio Calandrella, Donatella Lusuardi, Melania Moltoni e Carlo Zampollo
L’ Uovo è qui.
numeri così importanti”, ha commentato Pezzuolo. Nel novembre scorso il sodalizio aveva recapitato al campo della città di Amatrice una lavanderia mobile completa di detersivi, lavatrici e asciugatrici per soddisfare il lavaggio dei capi di circa 500 persone al giorno. Particolarmente toccante l’intervento del sindaco Sergio Pirozzi: “grazie a tutti gli italiani come voi. Nessuno vi ha obbligato a donare ma lo avete fatto perché amate. L’amore è la chiave di tutto ed è per questo che io e la mia comunità non possiamo crollare. Grazie agli aiuti quotidiani di cittadini come voi riusciamo a vivere in modo più dignitoso, in attesa della ricostruzione”. Ai due sindaci del cratere, Sergio Pirozzi e Maria Antonietta di Gaspare, è stato poi donato un uovo pasquale targato Faedesfa come buon augurio per la prossima rinascita delle loro comunità. Alla fine della manifestazione è stato annunciato il ricavato, proveniente non solo dal pranzo ma anche dalle donazioni per le uova pasquali distribuite in tutta Italia: ben 15.000 gli euro raccolti. Nei prossimi giorni il sindaco Pirozzi comunicherà come intende impiegare il denaro, il quale non verrà consegnato, bensì utilizzato per finanziare un progetto specifico. Insieme si può davvero fare la differenza! J.B.
Apriamo l’Uovo di Pasqua gigante!
Domenica 9 Aprile alle ore 17,00
Aspettando Pasqua, in galleria apriamo l’uovo gigante!
Il cioccolato verrà distribuito gratuitamente a tutti i presenti.
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non Sono coSì Lontani da noi i matrimoni combinati, forzati in conSiderazione deLL’età e cHe SpeSSo portano Le ragazze a rientrare nei paeSi di origine percHé promeSSe SpoSe daLLe Loro famigLie. La dott.SSa Stefania veccHi, ginecoLoga e vicepreSidente di modena per gLi aLtri, Si è preSa particoLarmente a cuore iL probLema
Matrimoni obbligati: un caso anche a Carpi
C’è una ragazzina di 15 anni che abita a Carpi: coniugata. Il dato è contenuto nell’Analisi Statistica della popolazione carpigiana: si tratta di un 1 che campeggia solitario nella pagina relativa allo stato civile degli stranieri residenti. Non sono così lontani da noi i matrimoni combinati, forzati in considerazione dell’età, e che spesso portano le ragazze a rientrare nei paesi di origine perché promesse spose dalle loro famiglie, quando magari qui si sono integrate e si sono costruite una vita. Nel caso del dato di Carpi, la quindicenne potrebbe aver contratto il matrimonio ben prima di arrivare a Carpi. Una sposa bambina? I casi li conoscono gli operatori sociali che seguono le famiglie, le associazioni di volontariato e i medici che curano queste ragazze. A proporre una riflessione su questo tema a Modena sono state le associazioni Moxa, Modena per gli altri e Deade, che hanno promosso il convegno Matrimoni combinati o matrimoni forzati? La dottoressa Stefania Vecchi, ginecologa e vicepresidente di Modena per gli altri, si è presa particolarmente a cuore il problema. Matrimoni combinati o matrimoni forzati? “Guardi il punto interrogativo non è retorico. Non tutti i matrimoni combinati sono forzati ma il convegno ha focalizzato soprattutto l’attenzione su quei matrimoni che, fatti in giovane età, parliamo addirittura sotto i sedici anni, spesso esitano in gravidanze e quindi, in questo caso, noi li riteniamo di fatto forzati perché a quell’età una persona non è in grado di decidere. In più vorrei darle un dato: nei Paesi del Terzo Mondo la prima causa di morte nell’adolescenza, per il genere femminile, è il parto. Da qui si deduce quali possono essere le conseguenze di un matrimonio contratto in giovane età se, come spesso succede, finisce con una gravidanza”. Anche a Modena si è sentita l’esigenza di riflettere sul tema. Occorre tenere alta l’attenzione? “Come associazioni ci interessa moltissimo comunicare un modo diverso di affrontare il problema. Scandalizzarsi non serve. Fino a poco tempo fa esistevano anche da noi i matrimoni di comodo, di interesse, riparatori. Quello su cui noi vogliamo porre l’attenzione è l’aspetto della giovane età. Anche qui da noi ce ne sono, ma si tratta di hidden population, popolazione nascosta: non è palese quando la ragazza, che ha un abbandono scolastico a 12 anni, magari straniera, non rientra più in Italia dal suo
Paese; non viene detto che è stata promessa e quindi è stata sottoposta a questo tipo di tradizione. Noi non abbiamo dati quantitativi, abbiamo dati qualitativi: la Casa delle donne, gli operatori sociali, i mediatori sono fondamentali per raccogliere queste testimonianze, io stessa ne ho raccolte di terrificanti. Non si vuole suscitare scandalo, stupore o pietas: l’intento è quello di cominciare ad approcciare il problema in termini corretti,
non con il morboso interesse che accomuna tutti noi quando possiamo dire “siamo contro, sono barbari”. Cerchiamo di capire, non partendo da una visione eurocentrica ma nemmeno da un relativismo politicamente corretto in base al quale si sostiene che fa parte della loro cultura e noi non possiamo giudicare. No! Un attimo. Confrontiamoci e ascoltiamo, ma poi la barra dei diritti va tenuta alta”. C’è la consapevolezza della necessità di chiedere aiuto? “La consapevolezza nelle ragazzine di seconda generazione c’è ed è drammatica perché nate e cresciute qui vengono portate là nell’età dell’adolescenza. In altri casi accettano con una certa acquiescenza la decisione dei genitori ai quali sentono di dovere qualcosa, anche solo per il fatto che le hanno mantenute negli studi all’estero. Sentendosi in parte rifiutate dalla società del Paese d’accoglienza, arrivano a pensare che forse i genitori sanno ciò che è meglio per loro. Quando si parla di adolescenti, le testimonianze che abbiamo raccolto sono catastrofiche: ricordo benissimo una ragazza magrebina di quindici anni, infibulata, che intratteneva qui a Modena una relazione con un ragazzino con il quale aveva avuto rapporti sessuali perché si volevano un grandissimo bene. Essendo stata promessa sposa, una parente del futuro marito è venuta qui per verificare la sua verginità. Provvedendo a tutti i permessi necessari abbiamo proceduto alla ricostruzione dell’imene attraverso la chirurgia plastica per restituirle la verginità per cause di forza maggiore. Questa ragazza era talmente felice di aver scampato la morte che alla fine tutto il resto è finito in secondo piano come il fatto di dover lasciare il ragazzino che amava per sposare uno che non sapeva nemmeno chi fosse. Pensava solo che era riuscita ad avere salva la vita. C’è chi, essendo nata in Italia o in Francia, ha cercato di contattare le ambasciate del Paese di accoglienza, ma senza risultati”. E’ per questo che interrogate anche le istituzioni? “Sì, per sapere cosa stanno facendo qui nei paesi d’accoglienza e cosa si può fare in quelli di provenienza. Prepariamoci a cercare di capire il problema: tutte le associazioni di volontariato sono arrivate alla conclusione che più che fare della singola assistenza, bisogna aumentare nei paesi d’origine i progetti per incrementare la cultura, da cui deriva la coscienza del sé. Nei Paesi di provenienza, le lotte sono politiche”. Sara Gelli
daL 2010 a oggi, Sono oLtre cento Le perSone cHe Hanno SvoLto ore di voLontariato preSSo Le quindici aSSociazioni deL territorio convenzionate
“Chi beve non deve mettersi alla guida” “Il 30 maggio 2016 sono uscito dal lavoro e mi sono fatto convincere da un amico a prendere un aperitivo. Al rientro, a un chilometro da casa, mi hanno fermato le Forze dell’Ordine e, davanti a un pretest positivo, mi hanno portato in caserma per sottopormi all’acoltest. Risultato? un tasso alcolemico di 1,54. Il mio incubo è iniziato lì: confisca dell’auto, ritiro della patente, sequestro del libretto di circolazione e una multa di oltre 20mila euro. Il mio avvocato mi ha consigliato di commutare la pena pecuniaria e detentiva in lavori di pubblica utilità e, grazie alla Casa del Volontariato di Carpi, ho prestato 208 ore di lavoro presso la Casa Famiglia Stella. Ogni venerdì e sabato notte, dalle 21 alle 7 del mattino, io mi occupavo della biancheria degli ospiti anziani e, col tempo, ho stretto anche dei bei rapporti di amicizia con alcuni di loro”.
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Da sinistra Fontanesi, Bonamici, Artioli e Melzi
A parlare è il modenese Alessandro Melzi, una delle 106 persone che, dal 2010 a oggi, si sono giocate, per così dire, il bonus, svolgendo ore di volontariato presso le quindici associazioni del nostro territorio (per conto delle quali la Fondazione Casa del Volontariato ha stipulato un’apposita convenzione con il Tribunale
di Modena) dopo essere incappate in alcune fattispecie di reato previste dal Codice della Strada, come la guida sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti. “Ad oggi - spiega Nadia Bonamici, referente del progetto per la Casa del Volontariato - i volontari di pubblica utilità che abbiamo seguito sono stati 85 uomini e 18 donne, in
maggioranza tra i 30 e 39 anni. Secondo i dati del nostro osservatorio, i neopatentati sono molto più consapevoli rispetto ai guidatori di lungo corso, i quali spesso sottovalutano le conseguenze derivanti dall’assunzione di alcol. In realtà basta concedersi un bicchiere in più durante una cena per sforare il limite
sancito dalla Legge”. Al momento sono operative 13 persone, due sono pronte per iniziare e altre 6 sono in lista d’attesa. “Il nostro lavoro prosegue Nadia Bonamici consiste nel valutare le inclinazioni di ciascuno e, nel rispetto degli impegni lavorativi e famigliari, individuare l’attività e l’associazione a loro più confacente affinché l’incontro con il mondo del volontariato sia il più positivo possibile. Al termine del loro percorso stiliamo una relazione da sottoporre poi al tribunale, affinché il giudice possa dichiarare estinto il reato”. Il progetto, oltre a rappresentare una modalità alternativa ed educativa di intendere la pena, costituisce anche un esempio di avvicinamento delle persone alla galassia del volontariato e ai suoi principi, come sottolinea il presidente del palazzo di via Peruzzi, Nicola Marino: “da un lato le mercoledì 15 marzo 2017
associazioni aderenti possono contare su 3-4mila ore di lavoro in più e, d’altro canto, i volontari obbligati, per così dire, imparano che il volontariato non è eroico bensì il frutto di un lavoro corale, costante e alla portata di tutti. Qualcuno ha continuato a prestare la propria opera anche dopo aver estinto il debito contratto con la legge”. A lanciare un monito inequivocabile è stato invece l’avvocato Luca Artioli: “chi beve non deve mettersi alla guida. Questa è l’unica regola che occorre seguire. Per chi viene fermato e trovato fuori dai limiti di legge inizia un meccanismo giuridico che definirei terrificante. Finire sotto processo penale, essere iscritto nel registro degli indagati, sottoporsi a continui esami e controlli, vedersi sequestrare l’auto… vi assicuro non è una passeggiata”. Jessica Bianchi anno XVIII - n. 10
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La Strana Coppia di Radio Bruno, composta dall’inossidabile e collaudato duo formato da Enrico Gualdi e Sandro Damura, è stata ospite di un meeting del Rotary club di Carpi svoltosi nei locali del Touring. Presentati dal presidente Mario Santangelo, i due dj hanno esordito dicendosi intimoriti “dal livello culturale e dalla caratura sociale” degli ospiti seduti ai tavoli. Platea che, dopo aver tributato loro un iniziale e incoraggiante applauso, è stata poi allietata dagli intermezzi comici delle due amatissime voci. Dopo aver narrato che tutte le mattine dalle 6 alle 10
30 e 31 maggio
La moda carpigiana incontra il mondo
Saranno 28 le aziende del distretto carpigiano a partecipare, martedì 30 e mercoledì 31 maggio, all’incoming di operatori esteri organizzato a Carpi da Carpi Fashion System in collaborazione con Promec. nella cornice di palazzo pio, gli operatori provenienti da 7 paesi - germania, olanda, regno unito, Spagna, portogallo, giappone e russia – incontreranno le aziende del settore abbigliamento donna e accessori per la media e grande distribuzione e per la diffusione all’ingrosso, le quali avranno la possibilità di presentare le proprie Collezioni Primavera/Estate 2018 e flash autunno/ inverno 2017-18 avviando nuovi, importanti contatti. protagoniste dell’incoming saranno Alisa Mood, Angela F, Crea Si, Creazioni 2000, Creazioni Rosanna & Co, Dielle, Donne Da Sogno, Gi & Di, Giglio Rosso, Gil, Gli Angeli tricot, Glò di Moda, Guerzon, Idea Tessile, Io e Te Maglierie, Libera, Linea Donna, Maglierie Ellegi, Mr Giuly Mode, Ribelle, Settimo Cielo, S&M Group, Sorriso, Spruzzi, Ventanni, Veronica Effe, Weg Fashion Group e Yulkis. il programma prevede due mattine di b2b con la possibilità di eventuali visite aziendali nei pomeriggi. ognuna delle aziende partecipanti avrà a disposizione una propria postazione e potrà contare su un interprete.
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L ’angolo di Cesare Pradella
La Strana Coppia ospite del Rotary aLLa guida deLL’azienda come azioniSta di controLLo Si conferma iL frateLLo marco marcHi
intrattengono il loro “affezionato pubblico di ascoltatori” dell’emittente di via Nuova Ponente con battute, sketch, commenti salaci su fatti di attualità, rispondendo pure alle telefonate degli ascoltatori, hanno presentato un simpatico siparietto tratto dalla trasmissione televisiva Amici di Maria De Filippi, abilmente interpretata dallo stesso Sandro Damura. E hanno concluso la serata con deliziose gag le cui ‘vittime’ sono stati alcuni soci del club che hanno accettato di buon grado e con disinvoltura di essere bersaglio delle battute spiritose dei due comici alla fine lungamente applauditi. Marco Marchi
Liu Jo riorganizza l’assetto azionario: obiettivo crescita conferma il fratello Marco Marchi (53), direttore creativo. L’operazione da circa 130 milioni, per l’azienda, “ha consentito la razionalizzazione della governance e della struttura finanziaria del gruppo”. Lo strumento di finanziamento a medio lungo termine è stato organizzato da banca imi e intesa Sanpaolo.
riorganizzazione societaria per Liu Jo, azienda carpigiana della moda, per crescere attraverso “la managerializzazione dell’azienda, l’internazionalizzazione del suo brand e il perseguimento di operazioni straordinarie con il potenziale coinvolgimento di investitori privati e istituzionali”. nel futuro, se le condizioni
di mercato saranno favorevoli, potrebbe esserci la quotazione in borsa. i due fratelli Marchi, proprietari, hanno modificato le loro partecipazioni con contestuale uscita dal cda di Vannis (68 anni) che rimane comunque azionista con circa il 10% della società. alla guida dell’azienda come azionista di controllo si
Cantina Bassoli non ha trascurato nessun dettaglio: la partecipazione al Vinitaly rappresenta uno dei momenti più importanti per l’azienda di via canalvecchio che sarà presente dal 9 al 12 aprile a verona alla più grande manifestazione internazionale dedicata al mondo del vino. il lambrusco d’alta gamma della cantina bassoli è rappresentato al vinitaly dalla prestigiosa collezione re riccardo in bottiglia da champagne con ceralacca e dall’altra linea
L’azienda di via canaLveccHio Sarà preSente aL vinitaLy. protagoniSta iL LambruSco deLLe coLLezioni re riccardo e canaLe dei muLini
Cantina Bassoli a Vinitaly Canale dei Mulini la cui etichetta è la rappresentazione della mappa geologica dei canali del sottosuolo carpigiano. La scelta di cantina bassoli è, infatti, quella di restare fortemente ancorata al territorio e ai suoi prodotti valorizzando il lambrusco con un’attenzione particolare all’innovazione nel
solco della tradizione. L’azienda privata, che punta alla valorizzazione del lambrusco di qualità, è interessata a confermarsi in italia e all’estero, in particolare nell’area sud orientale, nei mercati emergenti cinese e giapponese, dove sta concentrando notevoli energie per espandersi.
cLaudio peLizzeni fa tappa a carpi domenica 9 apriLe, aLLe 15.30, preSSo La viLLa deL cLub giardino
Sabato 8 apriLe, aLLe 21, Si cHiudono gLi appuntamenti di rocamboLika
Un viaggio intorno al mondo senza aerei e col diabete
La magia delle ombre
Claudio Pelizzeni ha mollato tutto per inseguire, come tanti, il suo sogno: fare il giro del mondo senza usare l’aereo. ma non è partito da solo, aveva, dall’età di 9 anni, uno scomodo compagno di viaggio: il diabete di tipo 1. “il diabete si sta diffondendo molto negli ultimi anni e ritengo sia importante non considerarlo un limite insuperabile. ci vogliono attenzioni, è vero, ma non deve costituire un muro invalicabile”, sottolinea claudio. questa l’intenzione dell’ex-bancario che, dal 2014 a oggi, ha viaggiato e riportato la propria esperienza nel libro: L’orizzonte ogni giorno un po’ più in là – Il giro del mondo senza aerei. volume che
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l’autore presenterà a carpi il 9 aprile, alle 15.30, presso la villa del club giardino (la partecipazione è gratuita ma occorre prenotarsi mandando una mail a soci@ ilcalice.org o contattando il numero 331.3177864). “questo è un messaggio di fiducia e ottimismo per tutti – dichiara Erika Pellegrini, presidente dell’associazione Il Calice che ha voluto l’incontro, in collaborazione col Club Giardino – perché sono in molti quelli che, pur volendo cambiare la propria vita, si arrendono di fronte alle diffi-
coltà. claudio ci insegna che anche un problema di salute può essere affrontato con forza di volontà, responsabilità e, ovviamente, organizzazione”. Dopo mille giorni di viaggio Claudio Pelizzeni sta ora presentando il suo libro e portando la sua esperienza in italia, a tutti coloro che vogliono vedere ogni giorno l’orizzonte un po’ più in là.
Sabato 8 aprile, alle 21, presso l’auditorium San rocco, con lo spettacolo Il libro delle ombre, si chiudono gli appuntamenti di Rocambolika, la rassegna gratuita ideata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e offerta alle famiglie del territorio, per avvicinare i più piccoli alle tante modalità espressive del teatro. dopo gli spettacoli che per tre mesi hanno animato i sabato sera di tanti bambini, registrando sempre il tutto esaurito, il gran finale lo mette in scena la Compagnia Teatro di Carta, con una suggestiva rappresentazione sospesa tra la fisicità del teatro d’attore e la magia di quello delle ombre. La trama è ispirata
al romanzo di Adalbert von Chamisso, Storia straordinaria di Peter Schlemihl, favola del Xv secolo. al centro della scena, l’enorme libro delle ombre dal quale, come d’incanto, fuoriescono personaggi stravaganti. L’esibizione, che combina immagini suggestive e momenti di raffinata comicità, si avvale inoltre di una lanterna magica ottocentesca che arricchisce l’atmosfera di stupore e meraviglia.
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Domenica 2 aprile resterà impressa nella memoria di ciascuno di noi. Poco importa se la fede alberga o meno nei nostri cuori, Papa Francesco riesce comunque a fare centro. Oltre la teologia, la liturgia, la ritualistica… quest’uomo, col suo garbo e la sua amorevole genuinità, è in grado di infilarsi nelle pieghe dell’anima e lo fa con la semplicità dell’uomo comune. Un dono raro il suo, che la gente riconosce e accoglie. Una lunga notte d’attesa ha preceduto l’arrivo di Papa Bergoglio nella nostra città: in tanti sono giunti già prima delle 3 del mattino ma c’è chi, da mezzanotte, si è accampato, con tanto di copertina, per aspettare il Pontefice. “Sono qui da mezzanotte - racconta il carpigiano Matteo - ma ne vale la pena. Francesco è un Papa che sta molto in mezzo alla gente. La sua vicinanza si sente forte: si vede e si sente che ama le persone, che si preoccupa, soprattutto di quelle in difficoltà”. “Noi - racconta Annamaria, in piazza col figlio - siamo qui dalle 3, ma c’è chi è arrivato prima. Quella del Papa è una presenza forte: la sua vicinanza è come quella di un padre”. E Carpi ha voluto rivolgere una carezza, gioiosa e commossa, a questo amato pontefice sin dal suo atterraggio alla pista di atletica dove - oltre al comitato d’acco-
poco importa Se La fede aLberga o meno nei noStri cuori, papa franceSco rieSce comunque a fare centro. oLtre La teoLogia e La Liturgia, queSt’uomo, coL Suo garbo e La Sua amorevoLe genuinità, è in grado di infiLarSi neLLe piegHe deLL’anima e Lo fa con La SempLicità deLL’uomo comune
Il Papa conquista il cuore di Carpi
speciale a cura di Jessica Bianchi
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glienza costituito dal vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina, dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, dal prefetto di Modena,
Maria Patrizia Paba e dal primo cittadino Alberto Bellelli - un gran numero di fedeli ha acclamato Francesco, accompagnato dal sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu, e dal prefetto della Casa Pontificia, monsignor Georg Gaenswein, con
un lungo e accorato applauso. Atterrato con dieci minuti di anticipo, la notizia dell’arrivo del Santo Padre inizia a trapelare tra i gli oltre 70mila fedeli in attesa in Piazza Martiri e in ogni angolo del centro storico: tutti agitano bandierine, striscioni. Grazie Francesco, Ti
vogliamo bene, We love (san) Francesco… sono solo alcuni dei cartelli che punteggiano la folla in trepidante attesa. In Piazza siedono anche numerose autorità locali civili e militari, alcuni esponenti della politica come il ministro delle Infrastrutture, Graziano
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Ph Luciano Arletti Delrio, i parlamentari Carlo Giovanardi e Matteo Richetti e l’eurodeputata Cecile Kyenge. L’emozione è palpabile. Poi, all’improvviso, giunge alle nostre orecchie l’eco di un boato: lentamente si spande da corso Alberto Pio e, via via, contagia tutta la piazza.
Francesco procede lentamente sulla papamobile aperta: saluta con la mano, sorride. Dalle finestre sopra al Portico Lungo la gente si sbraccia, grida. Una gioia incontenibile si leva, unitamente a un coro osannante di voci. Qualcuno lo saluta forte: “Ciao Frankie”. Qualcuno piange. Nella nostra
terra ancora ferita. Solenne e potente la voce di oltre 200 coristi, guidati dalla maestra Tiziana Saltini, si innalza al cielo, la commozione è incontenibile. Di certo il momento è storico: cinque anni dopo il dramma del terremoto, questo papa amatissimo è qui, tra noi.
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Particolarmente toccante è stata l’omelia pronunciata dal Santo Padre, incentrata sull’ultimo dei segni miracolosi compiuti da Gesù prima della sua Pasqua, al sepolcro dell’amico Lazzaro. “Lì tutto sembra finito – inizia Francesco - la tomba è chiusa da una grande pietra. Intorno, solo pianto e desolazione. Anche Gesù è scosso e, turbato, si abbandona al pianto. E’ questo il cuore di Dio: lontano dal male ma vicino a chi soffre; non fa scomparire il male magicamente, ma con-patisce la sofferenza, la fa propria e la trasforma, abitandola”. Pur scosso per la morte di Lazzaro, Gesù non si abbandona al dolore “non si fa catturare dall’ambiente emotivo rassegnato che lo circonda, ma prega con fiducia il Padre. Così, nel mistero della sofferenza, di fronte al quale il pensiero e il progresso si infrangono come mosche sul vetro, Gesù ci offre l’esempio di come comportarci: non fugge la sofferenza, che appartiene a questa vita, ma non si fa imprigionare dal pessimismo”. Intorno a quel sepolcro, avviene così una grande dicotomia: “da una parte – prosegue il Santo Padre - c’è la delusione, la precarietà della nostra vita mortale che, attraversata dall’angoscia per la morte, sperimenta spesso la disfatta, un’oscurità interiore che pare insormontabile. La nostra anima, creata
L’omeLia deL Santo padre
“Non restiamo intrappolati nelle macerie della vita” Ph Roberto Pagliani
per la vita, soffre sentendo che la sua sete di eterno bene è oppressa da un male antico e oscuro. Da una parte c’è questa disfatta del sepolcro. Ma dall’altra parte c’è la speranza che vince la morte e il male e che ha un nome:
Gesù”. L’invito del Santo Padre è quindi quello di “decidere da che parte stare: dalla parte del sepolcro oppure dalla parte di Gesù. C’è chi si lascia chiudere nella tristezza e chi si apre alla speranza. C’è chi resta intrappolato nelle
macerie della vita e chi, come voi, con l’aiuto di Dio solleva le macerie e ricostruisce con paziente speranza. Di fronte ai grandi “perché” della vita abbiamo due vie: stare a guardare malinconicamente i sepolcri di ieri e di oggi, o far avvicinare Gesù ai nostri sepolcri. Sì, perché ciascuno di noi ha già un piccolo sepolcro, qualche zona morta dentro il cuore: una ferita, un torto subìto o fatto, un rancore che non dà tregua, un rimorso che ritorna, un peccato che non si riesce a superare. Individuiamo oggi questi nostri sepolcri e lì invitiamo Gesù. E’ strano, ma spesso preferiamo stare da soli nelle grotte oscure che abbiamo dentro, anziché invitarvi Gesù; siamo tentati di cercare sempre noi stessi, rimuginando e sprofondando nell’angoscia, leccandoci le piaghe. Non lasciamoci imprigionare dalla tentazione di rimanere soli e sfiduciati a piangerci addosso per quello che ci succede; non cediamo alla logica inutile e inconcludente della paura, al ripetere rassegnato che va tutto male e niente è più come una volta. Questa è l’atmosfera del sepolcro; il Signore desidera invece aprire la via della vita, quella dell’incontro con Lui, della fiducia in Lui, della risurrezione del cuore”. E allora l’invito del papa è quello di fare nostre le parole che Gesù rivolse a Lazzaro: “Vieni fuori! Vieni fuori dall’ingorgo della tristezza
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“grazie, grazie, grazie”, queSte Le prime paroLe cHe monSignor franceSco cavina rivoLge aL Santo padre
“La vita vince sempre” Ph Roberto Pagliani
senza speranza; sciogli le bende della paura che ostacolano il cammino; ai lacci delle debolezze e delle inquietudini che ti bloccano, ripeti che Dio scioglie i nodi. Seguendo Gesù impariamo a non annodare le nostre vite attorno ai problemi che si aggrovigliano: sempre ci saranno problemi e, quando ne risolviamo uno, puntualmente ne arriva un altro. Possiamo però trovare una nuova stabilità, e questa stabilità è proprio Gesù che è
la risurrezione e la vita: con lui la gioia abita il cuore, la speranza rinasce, il dolore si trasforma in pace, il timore in fiducia, la prova in offerta d’amore. E anche se i pesi non mancheranno, ci sarà sempre la sua mano che risolleva, la sua Parola che incoraggia e ti dice: Vieni fuori! Vieni a me! Anche a noi, oggi come allora, Gesù dice: Togliete la pietra”. Per quanto pesante sia il passato, grande il peccato, forte la vergogna, non sbarriamo mai l’ingresso al Signore”.
“Grazie, grazie, grazie”. Queste le prime parole che monsignor Francesco Cavina rivolge al papa venuto dalla fine del mondo. “Questo popolo ha un profondo e plurisecolare legame con la Sede Apostolica testimoniata visibilmente dalla Chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta, definita la piccola San Pietro e che costituisce una degna e armoniosa cornice di questa meravigliosa Piazza. Santo Padre, Lei si trova in una terra dove la popolazione si contraddistingue per laboriosità, intraprendenza, accoglienza e solidarietà. Queste virtù umane e sociali hanno permesso di sanare, in tempi relativamente brevi, molte delle dolorose ferite inferte al territorio dal terribile terremoto del 2012. In questa piazza – prosegue
Cavina - c’è il cuore antico e nuovo di Carpi. Un cuore che a volte risente della stanchezza del cammino, altre volte batte a cadenza irregolare di fronte alle sfide, altre volte ancora sembra fermarsi impaurito. Ma la Sua presenza tra noi e le Sue parole rappresentano – scusi il paragone forse irriverente un cardiotonico che noi vogliamo assumere, perché i nostri cuori possano tornare a prendere il largo con gioia e fiducia per testimoniare che Vita semper vincit – La vita sempre vince. E la vita è Cristo morto e risorto che libera dalla paura in quanto sempre presente, perché come dice Santa Caterina da Siena: Solo coloro che pensano di essere soli hanno paura. E noi non siamo soli! Grazie Santo Padre”.
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Speciale papa
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aL termine deLLa meSSa e deLL’angeLuS iL papa ringrazia “a braccio” La popoLazione di carpi
“Grazie tante a tutti voi” Ph Roberto Pagliani
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Ph Luciano Arletti
Durante la messa - concelebrata dal Papa e dai vescovi dell’Emilia Romagna in paramenti viola, con in prima fila l’arcivescovo di Bologna monsignor Matteo Zuppi nominato proprio da Bergoglio - particolarmente significativo è stato il momento dell’offertorio, durante il quale hanno sfilato le rappresentanze della varie realtà ecclesiali: scout, focolarini, neocatecumenali, Azione Cattolica… Tra loro anche una donna giunta in Italia su un barcone. Salvata dalla prostituzione dall’associazione Papa Giovanni XXIII fondata da Don Benzi, la donna ha acconsentito, su richiesta, del vescovo Cavina, pur non sentendosi degna, a portare un dono al Papa. La liturgia è poi culminata nell’Angelus. “Voglio ringraziare voi tutti che siete venuti qui a seguire questa messa. E poi - ha sottolineato a braccio Papa Francesco - vorrei ringraziare tutti quelli che hanno lavorato per questa doppia maratona, domenica scorsa per la riapertura della Cattedrale e oggi. Grazie tante. Vorrei poi ringraziare voi malati: ce ne sono ben 4.500 qui. Grazie a voi che con le vostre sofferenze aiutate la Chiesa e ci aiutate a portare la croce di Cristo. Grazie anche all’Agesci e al coro e a ciascuno di voi: laici e religiosi”, ha proclamato il Papa, abbracciato simbolicamente da un lungo e caloroso applauso. Il Papa ha poi rivolto il suo pensiero “alla Vergine Santa, che voi venerate nella chiesa cattedrale a lei dedicata. A Maria offriamo le nostre gioie, i nostri dolori e le nostre speranze. Le chiediamo di posare il suo sguardo misericordioso su quanti tra noi si trovano nella sofferenza, particolarmente sui malati, sui poveri e su chi è privo di un lavoro dignitoso”. 14
Speciale papa
mercoledì 5 aprile 2017
anno XVIII - n. 13
• Edizione di Carpi •
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Speciale papa
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A conclusione della messa celebrata sul sagrato della Cattedrale di Carpi e celebrato l’Angelus, Papa Francesco è salito sulla papamobile scoperta per salutare la folla che lo stava acclamando al grido di “Viva il Papa”. Il pontefice ha salutato con il pollice alzato il coro, composto da 230 persone, che ha cantato durante la celebrazione domenicale e poi ha iniziato a muoversi, a bordo della vettura bianca, per le vie del centro gremite di persone accorse per ascoltare la sua omelia davanti ai grandi schermi allestiti nel Parco della Resistenza, in Piazzale Re Astolfo e in Piazza Garibaldi e lungo le vie. Al termine del piccolo tour, una volta tornato in Piazza per raggiungere il seminario vescovile - e gustare un pasto squisitamente emiliano, a base di tortellini in brodo, arista di maiale con patate al forno sabbiate e tortelli al savor, il tutto innaffiato da un
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Speciale papa
iL papa improvviSa un fuori programma e a piedi Si uniSce aLLa foLLa
Il Papa in mezzo a noi! Ph Roberto Pagliani
Lambrusco rosato della Cantina di Carpi e Sorbara, insieme ai vescovi, ai sacerdoti anziani residenti nella locale Casa del Clero
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(tra cui don Nino Levratti, fondatore dello scoutismo a Carpi, il quale ha posto intorno al collo del Papa l’immancabile fazzolettone) e
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ai seminaristi - Francesco concede alla folla un apprezzatissimo fuori programma: scende dalla papamobile e si unisce a
piedi ai fedeli. Impartisce benedizioni ai malati, i primi ai quali si rivolge, li bacia e li accarezza, prende in braccio i più piccini (tra cui la figlia
dell’avvocato Henrich Stove) dispensa sorrisi e parole di conforto (in lacrime Anna Molinari dopo essere riuscita ad avvicinare il pontefice),
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iL papa benedice Le prime pietre di quattro nuovi edifici deLLa dioceSi carpi
Nascerà a Carpi una struttura per i padri separati Ph Roberto Pagliani
chiede ai cresimandi di cantargli una canzone… questo Papa sa emozionare, con la tenerezza di un babbo.
E’ questo il suo ruolo: riavvicinare la gente alla Chiesa. E ci riesce. Appieno.
al termine della messa, prima di sciogliere l’assemblea, Papa Francesco ha invocato la benedizione sui fedeli e sulle prime pietre - poste ai piedi della pedana-presbiterio - di quattro edifici della diocesi di carpi che saranno costruiti ex novo. Si tratta della chiesa nuova di Sant’agata a cibeno,
della cittadella della carità a carpi (ndr - “che ospiterà la Caritas diocesana, una cappella aperta al pubblico e intitolata a Odoardo Focherini e, al piano di sopra, una struttura di prima accoglienza per i padri separati in difficoltà con sei posti letto. con quest’ultimo servizio si realizza il desiderio
espresso sa tempo dalla Caritas di rispondere all’emergenza abitativa che riguarda numerosi uomini del nostro territorio”, ha spiegato il vescovo Francesco Cavina), del centro di spiritualità a Sant’antonio in mercadello e della Struttura polivalente di San martino carano di mirandola. La prima pietra
del centro di spiritualità viene dalla cattedrale dell’immacolata concezione di Qaraqosh, nella Piana di ninive, in iraq, visitata da cavina, “per ricordare, simbolicamente, la fede di questi nostri fratelli che hanno dovuto abbandonare tutto per rimanere fedeli a Cristo”, ha concluso Cavina.
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Papa Francesco ha scelto Carpi e le zone colpite dal sisma 2012 per il suo primo viaggio pastorale in Emilia. Quasi 100mila persone tra Carpi e Mirandola hanno voluto stringersi in un abbraccio simbolico con il Pontefice. Dopo Benedetto XVI, che vi arrivò appena un mese dopo il sisma, anche Papa Bergoglio ha visitato le zone dell’Emilia colpite dal disastroso terremoto del maggio 2012. A Carpi e a Mirandola Francesco ha invitato a non farsi “intrappolare nelle macerie della vita” e a “completare la ricostruzione”, recuperando ora i centri storici e le chiese. “Vi ringrazio - ha detto Francesco – per l’esempio che avete dato a tutta l’umanità, l’esempio di coraggio, di andare avanti, di dignità”. Con l’arrivo del Pontefice a Carpi, per qualche ora in città si è respirata un’aria diversa fatta di valori, etica e solidarietà. Parole che sempre più spesso sono messe a margine del vocabolario politico di questi anni di crisi, non solo economica. Carpi si è fatta comunità, una comunità allargata a tutti coloro che hanno voluto essere presenti arrivando anche da luoghi molto lontani, affrontando disagi e lunghi viaggi. Una comunità nella quale Papa Francesco era ed è una figura ben presente non come regnante, ma come uomo tra gli uomini. Un uomo capace di dare
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Ph Roberto Pagliani
Con l’arrivo del PontefiCe a CarPi, Per qualChe ora in Città si è resPirata un’aria diversa fatta di valori, etiCa e solidarietà. Parole Che semPre Più sPesso sono messe a margine del voCabolario PolitiCo di questi anni di Crisi, non solo eConomiCa
Il sorriso del Papa speranza e di non giudicare. Nel Discorso della Montagna di Gesù, l’evangelista Matteo scrive “Non giudicate, affinché non siate giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà
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misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo?”. E questo è uno dei cardini dell’insegnamento di Papa Francesco. Il suo sorriso, ma anche il suo passo affaticato ce lo fanno sentire
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come uno di noi: dolente ma consapevole della fragilità umana. L’arrivo del Pontefice è servito per ricordare all’Italia il dramma del terremoto che anche le nostre terre hanno vissuto meno di cinque anni fa; un terremoto che in molti,
forse in troppi al di fuori delle aree colpite, hanno dimenticato perché gli emiliani si sono rimboccati le maniche e hanno lavorato e sofferto con dignità e in silenzio. Sono certo che la sua visita a Carpi rimarrà nella storia di una comunità che sta cercando
nuovi valori condivisi al di là delle religioni di appartenenza e delle ideologie professate. La cronaca vuole che si dica che nelle prime file c’erano politici e amministratori, ma questa è un’altra storia… Pierluigi Senatore
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un viaggio in muSica daLLe radici deL bLueS americano di inizio SecoLo ai pink fLoyd in 100 minuti. La Storia deL rock - deLuXe, SpettacoLo Scritto, raccontato e Suonato interamente daL vivo dai fLeXuS andrà in Scena domenica 9 apriLe, aLLe 17, neLLa cornice deL teatro comunaLe a ingreSSo gratuito
Alla scoperta della musica contemporanea “The answer my friend is blowin’ in the wind...” Blowin’ in the wind, Bob Dylan, 1963
Un viaggio in musica dalle radici del blues americano di inizio secolo ai Pink Floyd, in soli 100 minuti. E’ questo l’ambizioso, peraltro centrato, obiettivo de La Storia del rock - Deluxe: spettacolo musicale scritto, raccontato e suonato interamente dal vivo dai Flexus, band carpigiana composta da Gianluca Magnani (voce, chitarre acustiche, chitarre elettriche e armonica), Daniele Brignone (basso e cori) ed Enrico Sartori (batteria, percussioni e cori). “Per la prima volta racconta Gianluca Magnani porteremo la nostra originale versione della storia del rock di fronte a un pubblico di ogni età. Nato per gli studenti, lo spettacolo in versione Deluxe questa volta andrà in scena domenica 9 aprile, alle 17,
nella cornice del Teatro Comunale e per l’occasione sarà impreziosito dalla presenza di numerosi amici artisti: la cantante Silvia Testoni omaggerà le voci femminili del concerto, il violinista Christopher Patrick Dennis (per vent’anni con i Nomadi) eseguirà alcuni brani del rock dei tardi Anni ‘60, il polistrumentista Enrico Pasini alla tromba, flicorno e tastiere, il pianista e compositore Alessandro Pivetti illustrerà le trasformazioni del pianoforte nella storia e il flautista Pietro Rustichelli eseguirà brani rock contaminati dalla musica classica. L’ingresso sarà gratuito e la nostra speranza è che tante famiglie decidano di ritagliarsi un momento per sé, gustandosi un pomeriggio di grande musica”. I brani che verranno eseguiti sono strettamente legati alle “rivoluzioni dal punto di vista dello stile musicale, ma anche dei testi,
Si intitoLa non Sei mai iL nuovo SingoLo deL carpigiano nicHoLaS merzi
Quando l’amore è rock! Nicholas Merzi
Si intitola Non sei mai il nuovo singolo – il terzo tratto dall’album Qualche traccia - del cantautore carpigiano Nicholas Merzi. Uscito il 24 marzo, è un brano d’amore insolito, caratterizzato da un ritmo incalzante e da un ritornello che rimane in testa sin dal primo ascolto. La versione single edit, diversa per suoni e arrangiamento da quella del disco, nasce dalla collaborazione tra Merzi e il produttore Mirko Limoni (già Black Box, autore di Hit mondiali come Ride On Time e Everybody Everybody, anche lui di origini carpigiane). La pubblicazione del brano è stata accompagnata dal videoclip diretto da Luca Fabbri, giovane regista emiliano. “Non sei mai come vorrei / Non sei mai come uno se l’aspetta / Non sei mai diversa da quella che sei / E non hai avuto mai bisogno di essere perfetta”, questi alcuni dei versi della canzone, i quali riassumono un testo che parla della verità di un sentimento che, quando è tale, sa apprezzare, della persona che ne è oggetto, ogni caratteristica: difetti e debolezze non fanno altro che rendere quella persona diversa e irriducibile a qualsiasi altra. In una parola: unica. Considerato l’argomento, ci si potrebbe aspettare un brano leggero, dolce, lento, magari con una bella sezione di archi, un pianoforte, e invece no, perché il basso pulsante e le chitarre ricorderanno a tutti gli ascoltatori che l’amore, per Nicholas, è un sentimento molto rock. Marcello Marchesini 20
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I Flexus
Gianluca Magnani, Daniele Brignone ed Enrico Sartori
Da oltre dieci anni i Flexus cavalcano la scena musicale con il loro personale rock d’autore. La band ha all’attivo cinque album, centinaia di concerti in italia e all’estero e frequenti collaborazioni con molte realtà del teatro indipendente italiano. L’ultimo album è This land is your land: un ritratto dell’ultimo anno di concerti del gruppo registrato con una formazione estesa a otto elementi in un viaggio tra suggestioni rock, folk ed etniche.
Moody Blues, Janis Joplin, Led Zeppelin, Jethro Tull e Pink Floyd. Le note saranno poi accompagnate da immagini e parole: alle spalle dei musicisti, infatti, saranno proiettate foto e video degli artisti e le traduzioni dei testi. I Flexus proporranno anche l’ascolto di alcuni dischi in vinile originali utilizzando un
del contesto socio-culturale, della moda e delle possibilità tecniche del periodo, senza tralasciare aneddoti e curiosità, con l’obiettivo di stimolare un dialogo con il pubblico”, prosegue Magnani. Durante la suggestiva lezione-concerto verranno rievocate fedelmente con la strumentazione originale le
sonorità risalenti ai vari periodi storici affrontati in un viaggio che tocca numerosi artisti che sono entrati nella storia della musica mondiale: Robert Johnson, Bessie Smith, Bill Haley, Elvis Presley, Chuck Berry, Adriano Celentano, The Beatles, Bob Dylan, Jimy Hendrix, The Rolling Stones,
Addio alle carni è il titolo del nuovo album di Mattia Tarabini, in arte Padre Gutiérrez. Un titolo provocatorio che esplicita il tema portante attorno a cui ruotano tutti i brani dell’album: la carne intesa nelle sue varie sfaccettature. Dall’amore carnale e sensuale dei brani L’insaziabile, Nudo di Venere e Vanessa, alle tematiche sociali riguardanti la carne e il suo consumo come nel brano L’ultimo maiale il quale affronta la spinosa battaglia dei vegetariani che vorrebbero condizioni eticamente più giuste per gli animali. Spazio anche a riflessioni più intimiste e personali come in Della mia carne che affronta il tema del rapporto padre-figlio. I suoi testi sono provocatori e, al tempo stesso, densi di spunti di riflessione mai scontati. Le parole sono le protagoniste di una musica rock contraddistinta a volte da sonorità aspre, e altre da musicalità quasi mormorate sempre ben suonate con la chitarra distorta. “A tal proposito ci tengo a citare la presenza nel disco delle ottime e fondamentali batterie di Gabriele Zambelli, oltre ad alcune incursioni della tromba di Enrico Pasini e all’armonica di Lorenzo Cremaschi”. Da dove nasce la tua passione per la musica? “Mi è capitato di imparare a suonare nell’estate del 1991. Per ammazzare il tempo, ho iniziato a suonare alcune
iL cantautore carpigiano mattia tarabini Ha pubbLicato iL Suo nuovo diSco rock daL titoLo addio aLLe carni
grammofono e un giradischi. La storia del rock è uno spettacolo trascinante, educativo ed entusiasmante. Impossibile non restarne affascinati, lasciandosi coinvolgere dal ritmo crescente del viaggio, alla scoperta delle radici della musica contemporanea. Jessica Bianchi
Di carne e parole Mattia Tarabini
canzoni dei Guns n’ Roses e dei Metallica, imparando più che altro da autodidatta. Di lì a poco il desiderio di formare una band si è fatto incalzante. Dal 1997 al 2006 ho militato come chitarrista in alcuni gruppi di non rilevante successo. Poi ho capito che
la mia strada era quella di scrivere le parole delle canzoni oltre che la musica. Allora mi sono messo in proprio costruendomi un personaggio chiamato Padre Gutiérrez. All’inizio giocavo molto sul fatto che molti credessero che fossi veramente un prete che
scriveva canzoni. Ora il gioco è un po’ scemato ma ogni tanto ci si scherza ancora”. Come definiresti il tuo stile e la tua musica? “Parte tutto dalle parole e finisce tutto nelle parole. Poi lo stile varia in base al momento o alle persone con cui collaboro. In quest’ultimo album avevo voglia di suoni distorti e blues mentre nei precedenti ero più condizionato da suoni elettronici e atmosfere più intime e rarefatte. Se prima mi piaceva sussurrare ora ho voglia di gridare”. Dove ti esibisci principalmente? “Sono conosciuto principalmente a livello locale. Suono al Kalinka, al Mattatoio, al Circolo culturale Appenappena o al Meme. Alcune volte vado in trasferta nella vicina e prolifica Bologna nella quale ricordo con molta soddisfazione alcuni concerti all’Arterìa, bellissimo locale sotterraneo. La fortuna di vivere a Carpi è che ci sono locali interessati in cui fare musica e non si è troppo lontani da centri nevralgici come Bologna o Milano. A breve inizierò a presentare il nuovo album nei locali e potrete vedere le date sulla mia pagina Facebook Padre Gutiérrez”. Chiara Sorrentino
• Edizione di Carpi •
Al mè dialètt...
a cura di Massimo Loschi
Le scarpe denunciavano la tua categoria, ma l’osteria rendeva tutti uguali.
SChêrPI GrôSI
SCArPe GroSSe
fóra da l’ôst, un cuntadêin ch’l’iva b-bù, cun i pas ch’andèvèn ed dàrdôun e incêrt, dôp la b-buda, al vliva pèdalêr in fuga anch sê stêr sulla bici éra n’ašêrd.
fuori dall’oste, un contadino che aveva bevuto, con i passi che andavano di sbieco e incerti dopo la bevuta, voleva pedalare in frètta anche se stare sulla bici era un azzardo.
Sul pôrtapach al gh’iva un bêl pistôun per purtêrs’a cà ed sicur la scôrta ed cal vêin achsè bôun… s-cêt puntalôun d’arvìvìr, garantìi, la gint anch môrta.
Sul portapacchi aveva un bel bottiglione per portarsi a casa certamente la scorta di vino cosi buono… schietto, di vino dell’oste da fare rivivere, garantito, le persone anche morte.
un gran amigh dê b-buda ed cal bôun òm che d’mistér fêva la guêrdia e al dàsiér al gh’diš: “e la tasa, vò, galantòm! oh a v’chèrdiv che mè a sia nèe iér!”
un grande amico di bevute di quel buon uomo che di lavoro faceva la guardia e il daziere gli dice: “e la tassa, lei, galantuomo! o vi credete che io sia nato ieri”.
cun la lingua che un pô la gh’stràbuchêva, sùbìt prôunt, per a n’n’avér pàstìsì: “fêt al furèb, cun cla diviša mêl tramplêda?” “al guêrda cùmà al dèscòrr, ch’a sun d’sèrvìsì!
Con la lingua che un poco inciampava a quell’amico, pronto, per non avere pasticci: “fai il furbo, con quella divisa malconcia?” “guardi come parla, che io sono di servizio!”
e al gh’diš, che lè, la gh’è al côrpo dal rêato!” “ch’sa dit! it mat! al vêin, al butigliôun?” “mat un côrèn! Lei sa che è viêtato, lé d’ôblìgh rèquišir e la còntràvènsiôun!”
e gli dice, che lì tiene il corpo del reato! “cosa dici! Sei pazzo! il vino, il bottiglione?” “pazzo un corno! Lei sa che è vietato, devo requisire e la contravvenzione?”
“ch’sa vrèvèt dir, che quel lè… lé un pròbléma? a fòm prêst a risôlvêr la quistiôun!” al s-séd in riva al fôs d’sóvr’a ‘na préda e tùtt d’un fiêe… al scùnìss al sò pistôun.
“cosa vorresti dire… che quello è il problema? Facciamo presto a risolvere la faccenda!” Si siede sul bordo del fossato sopra una pietra e tutto di un fiato… vuota il suo bottiglione.
pò a l’amigh: “tò mò, adês ch’sa pót fêr?” “bôia can, mô gnanch t’mê fat sintir al gùst! ch’fa al guardiôt šbàlurdìi!”- “ch’sivia da fêr? che mìss achsè in diviša gnanch tê m’t’gnùss!”
poi all’amico: “tieni ora, adesso cosa puoi fare?” “boia tè, nemmeno mi hai fatto sentire il sapore! gli dice sorpreso?” - “cosa potevo fare? Che messo così in divisa nemmeno mi riconosci!”
pò al s’invia côl so ciclôun, tùtt šgàršàrêin, anch sê i fanée manchêvèn davanti e d-drée. L’amigh… che ancòr mandêva šò vèlêin: “férma, férma… e la gèmà, e i fanée?”
poi si avvia con la sua bici, tutto allegro, anche se mancavano i fanali… davanti e dietro. L’amico… che masticava ancora veleno: “ferma, ferma… e la gemma, e i fanali?”
fènd caiôun, cùmà a s’diš, per a n’paghêr dasi e… gèmà, éra anch mujér dal cuntadêin, al s’vôlta indrée, cun ‘na man s’pulìss i šbafi e pò al gh’fa: “ciao, grasie… la stà bêin!”
Facendo il coglione, si dice, per non pagare dazio e gemma, era anche la moglie del contadino, si gira indietro, con la mano si pulisce i baffi poi gli dice: “ciao, grazie… lei sta bene!
• Edizione di Carpi •
inaugura L’8 apriLe a correggio La moStra deLL’artiSta carpigiano, curata da Simona Santini e aLLeStita aLLa gaLLeria deL muSeo iL correggio
Carlo Contini, tra eclettismo e ricerca approda a correggio la mostra retrospettiva dedicata a Carlo Contini, medico e artista, carpigiano di nascita, ma legato a doppio filo a correggio: contini, oltre ad avere frequentato il liceo cittadino “r. corso”, nelle campagne correggese possedeva un piccolo appezzamento con una casa colonica che amava frequentare, raggiungendola spesso in sella alla sua bicicletta. promossa dai nipoti, la mostra nasce dal desiderio di ricordare un personaggio poliedrico che oltre a essere medico, collezionista, studioso e scrittore, fu anche interessante artista. Carlo Contini. Tra eclettismo e ricerca – che inaugura sabato 8 aprile, alle 16,30, alla galleria espositiva del museo il correggio – ricorda la sua
passione per l’arte attraverso le opere che contini realizzò nel corso della sua vita e dalle quali non si separò mai, conservandole gelosamente in ogni angolo libero di casa e lì rimaste fino alla sua morte. organizzata da All Around Art e curata da Simona Santini, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Correggio e del Museo Civico di Correggio, la mostra è l’occasione per leggere l’intera produzione artistica di un personaggio eclettico e multiforme, che ha lavorato incessantemente sperimentando ogni tipo di tecnica nel campo delle arti visive, e ha lasciato un corposo nucleo di opere. i visitatori potranno apprezzare un nucleo selezionato con 80 opere che vanno dagli esordi nei primi anni cinquanta agli sviluppi degli anni Sessanta e Settanta, quando contini perfeziona la sua abilità di incisore, fino alle sperimentazioni successive.
proSegue La raSSegna curata da ater – aSSociazione teatraLe emiLia romagna in coLLaborazione con La regione emiLia romagna e iL patrocinio deLLa città di carpi
I concerti di primavera
Prosegue Mundus – Concerti di Primavera 2017, la rassegna organizzata da ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e con il patrocinio della Città di Carpi. I prossimi appuntamenti sono presso il Teatro Comunale di Carpi, venerdì 7 aprile e mercoledì 12 aprile, con inizio alle 21 (costo dei biglietti, 15 euro l’intero e 10 euro il ridotto). Venerdì 7 aprile è la volta, in prima assoluta, di Omaggio a Lucio Battisti, un grande concerto con Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sax), Fabrizio Bosso (tromba), Furio Di Castri (contrabbasso), Rita Marcotulli (pianoforte) e Mattia Barbieri (batteria). “Dopo Uomini in frac e Memorie di Adriano, dopo un Modugno felice e il Celentano del clan – sottolineano i musicisti in una nota - abbiamo deciso con “il nostro canto libero” di reinterpretare l’autore più intimo, lirico e personale della canzone italiana, Lucio Battisti. Popolare e sofisticato, italiano e solitario, costruttore e inventore di una canzone che resta intimamente patrimonio di tutti, incrociando sensibilità e pensieri musicali diversi. Cantare nuovamente le sue canzoni, da Mogol a Panella, e la possibilità per noi di rileggere una nostra storia minore e quotidiana che tanto ci suggerisce e commuove”. A chiudere la rassegna, mercoledì 12 aprile, ecco Close to You – Karima Sings Bacharach con Karima (voce), e i musicisti Piero Frassi (pianoforte), Mirco Rubegni (tromba e flicorno), Francesco Puglisi (basso) e Lorenzo Tucci (batteria). “Avevo 15 anni – racconta Karima - quando scoprii il meraviglioso mondo di Burt Bacharach, con un disco che mi fu regalato affinché riuscissi ad ampliare i miei orizzonti musicali: Dionne Warwick Sings
Peppe Servillo
Bacharach & David Songbook. Rimasi estasiata. Il suo modo di scrivere, così profondo e romantico toccò le corde della mia anima... Dieci anni dopo ho avuto l’opportunità e il grande privilegio di poter collaborare con il Maestro e coronare uno dei miei sogni più grandi, a Los Angeles, a casa sua... poi in studio ed essere prodotta in alcune delle sue composizioni. Close To You nasce
dalla passione per la bella musica e dall’amore per questo immenso artista che ha regalato sogni e momenti meravigliosi a tutto il mondo. Non potevo non raccontare, attraverso i suoi più grandi successi, ma anche alcuni brani meno conosciuti, le mie emozioni e quello che la sua musica significa per me: uno dei regali più grandi che ho avuto e che mai avrò nella vita”.
mercoledì 15 marzo 2017
anno XVIII - n. 10
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Al cinema SPACE CITY - CARPI “Passai accanto a duecento persone e non riuscii a vedere un solo essere umano”.
LA BELLA E LA BESTIA
Regia: bill condon Cast: emma Watson, dan Stevens, Luke evans, kevin kline attaccato da un branco di lupi, maurice trova rifugio in un castello in rovina, non sapendo che quel luogo è la dimora di una bestia. il padrone del castello rinchiude il malcapitato in una torre gelida e la figlia belle si mette alla sua ricerca. Orari proiezioni: feriali 20 - 22.30 - Sabato 18 - 20.15 - 22.30 festivi: 15.30 - 18 - 20.15 - 22.30
LIFE: NON OLTREPASSARE IL LIMITE
Regia: Daniel Espinosa Cast: Jake gyllenhaal, rebecca ferguson, ryan reynolds il film racconta la storia dell’equipaggio di una stazione spaziale in procinto di fare una delle scoperte più importanti della storia: raccogliere la prima prova di una vita terrestre su Marte. Orari proiezioni: feriali e sabato 20,15 - 22,30 - festivi 18 20,15 - 22,30
IL PERMESSO - 48 ORE FuORI
Regia: claudio amendola Cast: Luca argentero, claudio amendola, giacomo ferrara, valentina bellè, antonino iuorio a Luigi, donato, angelo e rossana sono state concesse 48 ore di permesso fuori dal carcere di civitavecchia. per motivi differenti si trovano in galera, dove devono scontare il loro debito con la giustizia. ma adesso sono fuori e devono decidere in che modo spendere il poco tempo che gli è stato concesso. Orari proiezioni: feriali: 20.30 - 22.30 - Sabato: 18.00 - 20.30 - 22.30 - festivi: 18.30 - 20.30 - 22.30
RAFFAELLO - LA GRANDE ARTE AL CINEMA
Regia: Luca viotto Cast flavio parenti, angela curri, enrico Lo verso, marco cocci, niseem onorato La digressione artistica partirà da urbino (città natale di raffaello) passando per firenze, per approdare a roma e in vaticano, al contempo apice ed epilogo del folgorante percorso artistico di raffaello: un totale di 20 location e 70 opere, di cui oltre 30 di raffaello, raccontate attraverso esclusive e punti di vista inediti. Orari proiezioni: mercoledì 5 aprile: 20.30
CINEMA EDEN - CARPI ELLE
Regia: paul verhoeven Cast: isabelle Huppert, Laurent Lafitte, anne consigny michèle è una di quelle donne che niente sembra poter turbare. a capo di una grande società di videogiochi, gestisce gli affari come le sue relazioni sentimentali: con il pugno di ferro. ma la sua vita cambia improvvisamente quando viene aggredita in casa da un misterioso sconosciuto. imperturbabile, michèle cerca di rintracciarlo. una volta trovato, tra loro si stabilisce uno strano gioco. un gioco che potrebbe sfuggire loro di mano da un momento all’altro. Orari proiezioni: feriali: 21 - Sabato: 20.10 - 22.30 - domenica: 16 - 18.30 - 21
CINEMA CORSO - CARPI POwER RANGERS
Regia: dean israelite Cast: dacre montgomery, naomi Scott, rJ cyler, becky g., Ludi Lin, bill Hader, elizabeth banks, bryan nell’immaginaria città di angel grove, cinque adolescenti ribelli, vengono scelti dal destino per vestire i panni della nuova generazione di power rangers, guerrieri chiamati a proteggere la terra. Orari proiezioni: feriali: 19 - 21,30 - Sabato: 17,30 - 20 - 22,30 festivi: 15,30 - 18 - 20.30
CINEMA ARISTON - SAN MARINO uN RE ALLO SBANDO
Regia: Jessica Woodworth, peter brosens Cast: peter van den begin, bruno georis re nicola iii, il re de belgi, è una persona sola, che ha la netta sensazione di vivere una vita non sua. insieme a un regista inglese incaricato di ravvivare l’ingrigita immagine della monarchia, parte per una visita di Stato a istanbul. proprio allora arriva la notizia che la vallonia, la metà meridionale del belgio, si è dichiarata indipendente. il re decide di tornare di corsa per salvare il suo regno. ma proprio mentre stanno organizzando il rientro, si scatena una tempesta solare che mette fuori uso le comunicazioni e il traffico aereo. e’ così che ha inizio un’odissea attraverso i balcani sotto mentite spoglie. Orari proiezioni: domenica 9 aprile: ore 20.30 - Lunedì 10 aprile: ore 21
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mercoledì 15 marzo 2017
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Charles Bukowski aL via La nuova edizione di effimera aL mata di modena
Suoni, luci e visioni Suoni, luci, visioni. E ricerca attiva di artisti giovani che si misurano con le nuove tecnologie, le ultime frontiere della comunicazione e i nuovi media. C’è questo al centro della seconda edizione di Effimera al Mata di Modena, inaugurata nello spazio espositivo di via della Manifattura Tabacchi 83, nel comparto urbanistico recuperato nei pressi della stazione Fs. La mostra, realizzata col supporto di Coptip e Gruppo fotografico Grandangolo Bfi, è a cura di Fulvio Chimento e Luca Panaro, in collaborazione con Galleria Civica di Modena. Propone opere di tre artisti: Carlo Bernardini, Sarah Ciracì e Roberto Pugliese, e sarà visitabile gratuitamente fino al 7 maggio. La nuova mostra si concentra dicono i curatori “sull’analisi della componente immateriale caratteristica della ricerca artistica attuale, che trova trasposizione (e sintesi) in un percorso espositivo che prevede la creazione di un viaggio sensoriale interno alle tendenze artistiche recenti”. Luca Panaro e Fulvio Chimento, i curatori, hanno strutturato i 500 metri quadri del Mata in tre ambienti distinti. Punto di partenza di questo “attraversamento” è costituito dalla ricerca sonora del sound artist Roberto Pugliese, mentre l’approdo si identifica nelle installazioni luminose in fibra ottica di Carlo Bernardini, dipanando il percorso fra le immagini
fluttuanti degli affreschi digitali di Sarah Ciracì. Effimera - Suoni, luci, visioni è costruita intorno a un percorso immersivo, ideato e strutturato appositamente sul Mata, con tre installazioni ambientali separate ma contigue, che marcano una distinzione linguistica e temporale, e al tempo stesso suggeriscono una linea di continuità all’interno del percorso evolutivo dell’arte. Arte intesa come esperienza totale e totalizzante, in grado di stimolare l’intelletto e di innescare un corto circuito a livello sensoriale. Per rimarcare le distinte peculiarità d’approccio i curatori hanno coinvolto artisti appartenenti a tre generazioni differenti, nati negli Anni
appuntamenti
Teatro CARPI
7 aprile - ore 21 Mundus - Concerti di Primavera 2017 Il nostro canto libero Omaggio a Lucio battisti Teatro Comunale 8 aprile - ore 17 e ore 18 Visite guidate Percorsi di Teatro e Poesia Alla scoperta del fascino del teatro a cura del Teatro di Corte diretto da Paolo Dall’Olio con la collaborazione di Sara Gozzi e i tecnici del Teatro Comunale Ingresso gratuito previa prenotazione Teatro Comunale
8 aprile - ore 21 Il libro delle ombre Teatro d’attore, d’ombre e lanterna magica A cura di Teatro di Carta Auditorio San Rocco 9 aprile - ore 17 La storia del Rock-Deluxe Itinerario musicale raccontato e suonato interamente dal vivo a cura del gruppo musicale Flexus: Gianluca Magnani, Daniele Brignone, Enrico Sartori con la partecipazione di Christopher Patrick Dennis, Silvia Testoni, Enrico Pasini, Alessandro Pivetti, Pietro Rustichelli Teatro Comunale 12 aprile - ore 21 Mundus - Concerti di Primavera
Sessanta, Settanta e Ottanta, che riflettono altrettanti modi di intendere l’interazione tra arte e tecnologia. Il fil rouge che contraddistingue Effimera è sempre rappresentato dall’intento di indagare l’arte attraverso le sue componenti immateriali, al fine di far luce sullo statuto attuale dell’opera. I lavori degli artisti di ultima generazione, infatti, si caratterizzano per la spiccata componente effimera legata al procedimento artistico che rispecchia l’epoca nella quale viviamo. Non a caso il nome della rassegna si ispira a quello della specie animale che ha vita più breve sulla terra, l’Ephemera, un piccolo insetto acquatico (simile a una libellula) la cui esistenza dura all’incirca un’ora e mezza.
Close to You Karima Sings Bacharach Teatro Comunale
Mostre CARPI
8 aprile - 18 giugno Alla Corte del Re di Francia Alberto Pio e gli artisti di Carpi nei cantieri del Rinascimento francese Sabato 8 aprile, alle 18 Vernissage mostra Musei di Palazzo Pio Fino al 16 aprile Candy Di Ilaria Clari Mostra curata da Francesca Pergreffi Spazio Meme
• Edizione di Carpi •
Dall’8 aprile al 18 giugno i Musei di Palazzo Pio ospitano la mostra Alla corte del Re di Francia che indaga lo stretto rapporto, non solo politico, che, agli inizi del Cinquecento, s’instaurò tra Alberto Pio, signore di Carpi e i re francesi Luigi XII e Francesco I. L’esposizione, curata da Manuela Rossi, oltre a ricostruire, attraverso documenti e lettere, la vicenda storica e politica intercorsa tra le due corti, presenterà una serie di quaranta tra dipinti, disegni, sculture, boiserie e molto altro, in grado di dare conto degli apporti culturali e artistici che artisti quali Riccardo da Carpi, Francesco Donella, i Cibelli e le maestranze carpigiane seppero portare ai cantieri della cattedrale fortezza di Albi e dei castelli di Fontainebleau e Gaillon e allo sviluppo del Rinascimento francese. La rassegna, ideata e prodotta dal Comune di Carpi – Musei di Palazzo dei Pio, col contributo di BPER Banca, Blumarine, Fondazione Cassa Risparmio di Carpi, Cmb, Assicoop-unipol Assicurazioni, si svolge su un unico binario di andata e ritorno tra l’Emilia Romagna e la Francia; si tratta di un viaggio che conduce a scambi reciproci di modelli e forme, dalla Francia a Carpi e da Carpi alla Francia, lungo un intero trentennio, che inizia nel 1505, ovvero con la prima missione diplomatica di Alberto Pio, come ambasciatore del duca di Mantova, e che si conclude con l’esilio francese del Pio dopo il 1527 e la sua morte nel gennaio del 1531 a Parigi, nella casa di rue Saint-Antoine. Il percorso espositivo che si compone per capitoli narrativi tra loro autonomi, inizia con una galleria di ritratti dei principali protagonisti di questa vicenda. Dipinti, medaglie, preziose scatole in cuoio, provenienti dai Musei civici di Pavia, dal Louvre e dal Musée di Ecouen riconsegnano ai visitatori le sembianze di Alberto Pio, di Luigi XII e della moglie Anna di Bretagna, di Francesco I e di Charles II d’Amboise che, durante il dominio francese in nord Italia, invitò Leonardo da Vinci a Milano. Quindi si analizza il viaggio delle maestranze e degli artisti carpigiani che, tra 1505 e 1508, partirono alla volta della Francia, al seguito di Alberto Pio. Si tratta, in particolare, di un intagliatore, Fino al 17 aprile 100 anni di questi Dahl! Castello dei Ragazzi
Eventi CARPI
6 aprile - ore 21 I giovedì di Libera Incontro con Giuseppe Baldessarro, giornalista A cura di Presidio Libera Peppe Tizian di Carpi Fondazione Casa del Volontariato Casa del Volontariato 6 aprile - ore 9.30 Il sonno nel primo anno di vita Dottor Enrico Quattrini, pediatra di base Centro Scubidù
• Edizione di Carpi •
daLL’8 apriLe aL 18 giugno i muSei di paLazzo pio oSpitano La moStra cHe indaga Lo Stretto rapporto, non SoLo poLitico, cHe, agLi inizi deL cinquecento, S’inStaurò tra aLberto pio, Signore di carpi e i re franceSi Luigi Xii e franceSco i
Alla Corte del re di Francia
Riccardo da Carpi, che realizza nel castello di Gaillon (Bassa Normandia) le boiserie della cappella alta e di un’equipe di pittori guidati da Francesco Donella “de Carpo” che decorano la cattedrale di Santa Cecilia ad Albi, nel sud ovest della Francia, con uno spettacolare ciclo di affreschi. Negli stessi anni, a Parigi, nella colonia di intagliatori italiani che vivono a Saint Germain des Prés, i documenti restituiscono nomi di artisti di origine carpigiana. Tra questi vi è sicuramente Gasparo Cibelli, che da Parigi nel 1515 invia la statua della Madonna Assunta per la Collegiata - ora conservata nella Cattedrale di Carpi - e che lascia in Francia un nipote, Francesco Scibec da Carpi che si ritrova come chef menuisier per le boiserie e i soffitti lignei dell’ala di Francesco I a Fontainebleau. Palazzo dei Pio non si presenta solo come il contenitore della mostra, ma diventa esso stesso contenuto dei temi trattati. Qui, infatti, si potrà visitare l’appartamento “francese” decorato con un ciclo pittorico che omaggiava i potenti alleati francesi (e milanesi) del signore di Carpi, in vista del soggiorno di Charles d’Amboise: la Sala dei Cervi, la Camera degli Stemmi), la Sala dei Gigli costituiscono un unicum nella residenza del Pio. L’esposizione si chiude con la sezione che ripercorre gli anni successivi al 1527 quando, Alberto Pio perduta Carpi, passata agli Estensi, a causa della sconfitta dei suoi alleati francesi nella battaglia di Pavia, fuggì in Francia, ospite del re Francesco I. A Parigi, Alberto coltivò i suoi studi e acquisì un ruolo importante nell’accogliere gli artisti italiani che lavoreranno a Fontainebleau, tra cui il carpigiano Scibec e Giovan Francesco Rustici che, nel 1535, realizzerà il monumento funebre in bronzo di Alberto Pio, oggi al Louvre. Questa sezione è dedicata all’intervento di Francesco Scibec da Carpi a Fontainebleau, con la realizzazione delle boiserie della galleria di Francesco I, e ai disegni di Rosso Fiorentino, del Primaticcio e di Nicolò dell’Abate.
7 aprile - ore 21 Diritti umani al Cinema I fiori di Kirkuk Regia di Fariborz Kamkari Sala Congressi 7 aprile - ore 22 One Dimensional Man Il trio noise rock formato da Pierpaolo Capovilla, Carlo Veneziano e Franz Valente Kalinka 8 aprile - ore 10.30 L’educazione condivisa L’alleanza scuola-famiglia in tempi di Pluralismo Formativo Quale l’impatto del pluralismo formatimo sull’educazione delle nuove generazioni? Come le istituzioni educative possono cercare e trovare risposte
condivise per affrontare i rischi della frammentazione e degli squilibri nella maturazione personale e di gruppo? Graziella Giovannini, sociologa dell’educazione Istituto Vallauri 8 aprile - ore 20 Cena per beneficenza Centro Polivalente in Costa D’Avorio Polisportiva Sanmarinese 8 aprile - ore 20 8° Compleanno di ALICe Carpi Festa con cena e musica Il ricavato servirà per continuare le iniziative a favore delle persone colpite da ictus e delle loro famiglie Circolo Barbaro Cortile
9 aprile - Ritrovo alle 8 37° Giro delle Risaie Camminata non competitiva aperta a tutti Manifestazione omologata dal Coordinamento Podistico Modenese Circolo La Fontana, Fossoli 9 aprile - ore 15.30 Presentazione del libro L’orizzonte ogni giorno un po’ più in là Di Claudio Pelizzeni Club Giardino 9 aprile Il pomeriggio Blu un programma di eventi dedicati all’autismo e al suo mondo In occasione della Giornata
Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo (2 aprile) Programma Ore 17 - Cortile di Levante Lettura de La Favola Mia A cura di Paola Rossi Ore 17.30 - Cortile di Levante Lettura de Il Colore dei Sogni di A. Castiglioni e E. Ruzzi, in collaborazione con Ada Edizioni Ore18 - Auditorium Proiezione del corto Disorder Da un’idea di Cavazzoli e Severino Riprese e montaggio R. Cucco e M. Rughetti Scritto e diretto da C. Severino Dalle 15 - Cortile di Levante Esposizione di opere artistiche A cura di Sopra le righe dentro l’autismo, Associazione Onlus Biblioteca Loria
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aL coSpetto deLLa compagine biancoroSSa Si materiaLizza un trittico di partite deciSive con Le traSferte di aveLLino e cittadeLLa inframezzate daLL’oStico impegno caSaLingo contro iL bari
Biancorossi ad Avellino fra ex e clima da derby Cittadella inframezzate dall’ostico impegno casalingo contro la corazzata Bari. Primo di questi tre impegni sarà contro il redivivo Avellino di mister walter Novellino, reduce da un periodo difficile e terminato con la prestigiosa vittoria interna sulla rivelazione del campionato Spal e capace, grazie al
Il Campionato di Serie B è arrivato alle battute finali: ogni punto vale doppio e ogni vittoria può escludere una potenziale outsider. Se la salvezza non è più in discussione, in casa Carpi ci si interroga su quale possa essere il reale obiettivo, con la zona play off ampiamente a portata. Al cospetto della compagine biancorossa si materializza un trittico di partite decisive con le trasferte di Avellino e
grande ex Matteo Ardemagni, di trascinarsi fuori dalla zona salvezza con la voglia di vivere un finale di stagione tranquillo. Proprio l’attaccante lombardo è il “pericolo pubblico numero uno” avendo segnato un terzo delle reti totali dei campani. Ardemagni protagonista anche nel girone d’andata con il gol dal dischetto del momentaneo 1-1 condito da un’esultanza che fece inferocire lo Stadio Cabassi. Fra i
pericoli della rosa avellinese da segnalare anche il buon momento di un altro ex, umberto Eusepi e l’esplosione del trequartista “scuola Roma” Daniele Verde, sinora protagonista di 27 presenze condite da sette reti e ben cinque assist. Una gara difficile, da vivere con lo stesso piglio di Ascoli, dove un Carpi grintoso e gagliardo è riuscito per la prima volta in stagione a vincere in rimonta. Enrico Bonzanini
marco perini, ora faro deL monza in Lega pro, è rimaSto profondamente Legato aLLa noStra piazza
“Questo Carpi non ha smesso di lottare” Fra i capitani più amati dai tifosi biancorossi vi è certamente Marco Perini, ora faro del Monza in Lega Pro, ma rimasto profondamente legato alla nostra piazza. In esclusiva per il settimanale Tempo ha deciso di dire la sua sulla stagione in corso, esprimendo anche un piccolo desiderio per questo rush finale. Marco che giudizio dai a questa stagione? “E’ stata una stagione sin qui altalenante dove la mancanza di continuità di risultati ha, specialmente dopo il giro di boa, provocato la perdita del contatto con le posizioni di vertice. Questa squadra non
ha davvero nulla da invidiare a Frosinone e Verona e può ancora dire la sua, specialmente se dovessero scatenarsi, in contemporanea, le vene realizzative di Lasagna e Mbakogu. Non dimentichiamoci poi di Antonio Di Gaudio: con lui il Carpi vola a una velocità doppia. Se Totò sarà in piena forma in questo rush finale i tifosi carpigiani potranno divertirsi e sognare”. E’ troppo tardi per il Carpi sognare la Serie A? “Questa squadra ha sempre fatto le cose più incredibili quando era data per spacciata. Nessuno pensava potessimo arrivare in B dopo
paLLavoLo femminiLe Serie b - La gSm eSce Sconfitta daLLa traSferta di riva deL garda
Si arresta la striscia positiva della Gsm La Gsm esce sconfitta dalla trasferta di riva del garda, contro quella che è in questo momento la squadra più in forma, ma lo fa con una prestazione troppo altalenante. già prima della gara arriva la brutta notizia del forfait di Capitan Bulgarelli colpita dall’influenza. il sestetto in campo vede Galli in palleggio, Pini opposta, Natali e Gennari di banda, Faietti e Campana al centro, libero Dallari. il primo set in casa gsm è però di quelli disastrosi, con la compagine di casa sempre avanti nel punteggio e la fase di ricezione delle carpigiane non permette di esprimere il proprio gioco e così Aeco chiude 25-17. il parziale successivo gira al contrario, ora è la squadra di Davide Furgeri a comandare il gioco: con buone difese e rigiocate efficaci, gsm pareggia le sorti con il medesimo punteggio di 1-1. ora la gsm ha preso fiducia, parte forte anche nel set successivo, al primo time out tecnico conduce 8-3, a quello successivo 16-12, ma da qui in poi si spegne la luce, le avversarie pareggiano i conti, poi completano il sorpasso fino ad aggiudicarsi il set 25-22. La gsm subisce il colpo dell’occasione perduta, ma riesce comunque a stare attaccata alla gara, il set è in pieno equilibrio almeno fino al 20-20, poi alcune imprecisioni spingono aeco al 24-22 e al secondo match point chiude 25-23. nonostante la sconfitta, la gsm mantiene il secondo piazzamento, ma ora le distanze si sono ridotte, servirà quindi ritrovare subito la vittoria a partire da sabato. ospite di turno al palazzetto margherita Hack, la Liu Jo Modena. fischio d’inizio alle 18.
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la grande flessione invernale nella stagione 2011-12; nessuno immaginava una promozione in Serie A e per poco non ci scappava una miracolosa salvezza proprio
quando sembravano già definite le tre retrocesse. Tutto questo per dire che a Carpi c’è qualcosa di speciale che permette di andare oltre le energie fisiche e le qualità
tecniche: il Carpi non ha ancora finito questa stagione e se dovesse entrare nei play off sarebbe il pericolo pubblico numero uno”. Per due stagioni consecutive si è stravolta la rosa in estate per poi correre ai ripari nel mercato di gennaio… “Credo che il Carpi abbia sempre fatto della capacità di andare a scovare con minuziosa precisione i giocatori in cerca di riscatto, la propria forza. Giocatori che, trovandosi in un ambiente carico di motivazioni, in una piazza tranquilla, sono rifioriti, riscoprendosi trascinatori. Sono stati due anni intensi
che hanno viaggiato a velocità doppia per quantità di emozioni e credo che questo possa aver creato problemi non solo per chi doveva decidere”. Che rapporto hai mantenuto con i tuoi vecchi compagni di squadra? “C’è un rapporto speciale con Lorenzo Pasciuti. Ci sentiamo spesso e mi dispiace moltissimo per il grave infortunio al ginocchio che ha subito a Salerno. Pasciu è fondamentale per questa squadra e sono certo che dalla prossima stagione tornerà a essere un elemento imprescindibile per questi colori”. Enrico Bonzanini
motocroSS
paLLanuoto cabaSSi
Giordano si mette in luce
I risultati Cabassi U13C - Sea Sub Modena: 9-3 quinta partita di campionato della seconda fase per gli Under 13C biancorossi che giocano in casa presso l’impianto campedelli contro Sea Sub Modena. nel complesso buona la prestazione di tutti i biancorossi, da segnalare le 5 reti di Pinotti e la doppietta di Stefani. L’under 13c si conferma al 2° posto alle spalle di President Bologna. Cabassi U12R - Cabassi U12F: 1-3 recupero della seconda partita di campionato per gli Under 12R che giocano in casa presso l’impianto campedelli contro gli Under 12F della stessa cabassi. i piccoli 2006 hanno tenuto testa ai più grandi ed esperti u12f, uscendo si sconfitti, ma a testa alta. Waterpolo Verona - Cabassi: 10-1 La Serie C gioca fuori casa presso l’impianto di fumane contro Waterpolo Verona. vani i tentativi di mettere in difficoltà il verona. positivo l’esordio di Andrea Girolamodibari. Forlì Dolphin - Cabassi Carpi: 5-21 Settima partita di campionato disputata fuori casa, presso l’impianto di Forlì, contro i padroni di casa di Forlì Dolphin. i carpigiani impongono il loro gioco. bella prova collettiva.
EB Photo per Motocrossromagna Domenica si é svolta sul Circuito di Savignano sul Panaro la seconda prova del Campionato FMI Emilia Romagna dove nella classe 125 il rider del Motoclub Arena Cross Carpi, Francesco Giordano, si é messo in luce dando spettacolo e lottando con i migliori della sua categoria riuscendo a vincere gara 1 e gara 2. entrato di diritto nella formula mXer challenge, finisce con un 8 posto.
Cabassi - Nuotatori Ravennati: 7-7 in casa, presso l’impianto campedelli, l’Under 20 della Cabassi ospita Nuotatori Ravennati. La cabassi sulla carta aveva qualcosa in più, e lo ha dimostrato nei primi 3 tempi gestendo bene la partita, ma, vista la panchina corta e gli impegni con la Serie C, nel quarto tempo i biancorossi crollano e non riescono più a mantenere il vantaggio. Cabassi - Sea Sub Modena: 2-9 pesante sconfitta per gli Under 17 biancorossi contro il fortissimo Modena nella prima partita di semifinale. i biancorossi si sono innervositi perdendo lucidità e visione di gioco.
• Edizione di Carpi •
La gara 1 dei play-out va a Montevenere che tra le mura amiche ha fatto valere l’esperienza e il gioco alla bolognese (64-43). il match parte con entrambe le formazioni che segnano, facendo presagire una gara all’insegna dell’equilibrio. il metro arbitrale della giornata è quello di una partita di rugby e il contatto fisico la fa da padrone. Montevenere segna con Cruzat e riesce ad allungare sulla Carpine e a
Domenica 26 marzo, la boxe è stata protagonista al Circolo Graziosi di Carpi: teatro delle celebrazioni dei 20 anni di attività del Team Olympia Boxe. Un traguardo importante, festeggiato da numerosi amici, sportivi e appassionati della nobile arte. Otto gli incontri in cartellone, di buon livello e molto combattuti: a spiccare su tutti, nella Categoria Youth KG 60 3X3, Natanael Ramillano, boxeur del Team Olympia che ha sostenuto il miglior incontro della manifestazione pugilistica, contro Alain Lupain (Boxe Madone Bergamo). Si è fatto notare anche il peso Welter carpigiano Pier Paolo Pavani: dopo una prova combattutissima contro Salvatore Gulisano (Boxe Costantino Ferrara) ha vinto alla 3^ ripresa per arresto del combattimento da parte dell’arbitro. Si è ben distinto anche il debuttante Domenico Pacifico, portacolori del Team di casa nostra, il quale ha affrontato il suo avversario Emanuele Iaccarino (Boxe Costantino Ferrara) con l’arma della tecnica: l’incontro è finito con un pari, ma, sottolinea il maestro Antonio Manfredini, “a mio avviso potevano benissimo assegnargli la vittoria”. La bella giornata di sport e festa è stata poi allietata da un ospite di notevole spessore, “il mio amico e compagno di Nazionale degli Anni Ottanta Francesco Damiani, il quale non si è risparmiato
Carpine all’ultima spiaggia portarsi in vantaggio. il secondo quarto sembra un’altra partita, carpi riesce ad arrestare la vena realizzativa casalinga ma non ne approfitta e segna poco. Si riparte subito con due bombe di Fiorentini sulla zona carpigiana, coach Lugli opta dunque per una difesa a uomo molto più
aggressiva che porta i suoi frutti dimezzando il vantaggio bolognese e rimettendo in equilibrio la gara. Come nel primo quarto però, si inceppa qualche meccanismo in attacco e la situazione viene sfruttata dai padroni di cassa per tornare a +12. nell’ultima frazione Carpi tenta sempre il
riaggancio, ma un ispirato Garavelli, coaudiuvato da Boschi, non sbaglia neanche un tiro e porta a casa la gara per montevenere. ora per la Carpine la gara di mercoledì 5 aprile in casa (alle 21,45) diventa l’ultima spiaggia per rimanere nella serie e portarla a gara 3.
iL circoLo grazioSi è Stato iL teatro deLLe ceLebrazioni dei 20 anni di attività deL team oLympia boXe
Boxe protagonista
Antonio Manfredini, Alberto Verri e Francesco Damiani
quando i vari appassionati gli hanno chiesto di scattare foto e firmare autografi”, sorride Manfredini. E dopo il ring, l’appunta-
domenica 19 marzo Francesco Capobianco, in forze al team Black Dragons, ha vinto il torneo di kickboxing Gladiators, presso il palazzetto dello Sport di montecchio emilia, nella categoria 67 chilogrammi. domenica 26 marzo alcuni atleti dei black dragons, capitanati dal maestro Matteo Romagnoli, hanno invece partecipato al 19° International Grand Prix d’Italia di Karate (feSik) al palazzetto dello Sport di gerenzano a varese. tra i 1.500 atleti provenienti da ogni parte del mondo i portacolori del sodalizio di casa nostra hanno conquistato numerosi podi: Alessandro Porcireanu 1° classificato - cinture verdi fino 11 anni e 1° classificato cinture nere fino 11 anni; Lilian Porcireanu 2° classificato cinture blu marroni -75kg e 2° classificato cinture nere -75kg; Albin Sela 2° classificato fino cinture verdi -75kg e Davide Giagnorio 3° classificato cinture nere -65kg.
• Edizione di Carpi •
baSket - La gara 1 dei pLay-out va a montevenere cHe tra Le mura amicHe Ha fatto vaLere La propria eSperienza
mento si è trasferito a tavola, grazie ai volontari del circolo Graziosi che hanno organizzato una buonissima cena, con tanto di torta gigante
finale. “Un grazie di cuore - conclude Antonio Manfredini - a tutti i ragazzi che hanno combattuto e a tutti i com-
ponenti del Team Olympia che hanno lavorato in modo instancabile. Un grazie anche a Giada Manfredini, speaker molto apprezzata,
e a Nilo Diacci, presidente della Consulta a Sport e Benessere del Comune di Carpi”. J.B.
podi per i bLack dragonS
Forza dragoni!
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torna domenica 9 apriLe L’appuntamento con La pedaLata non competitiva
Sciame di Biciclette dopo i grandissimi successi delle edizioni precedenti, torna domenica 9 aprile l’appuntamento con Sciame di Biciclette, la consueta pedalata non competitiva in occasione dell’iniziativa regionale Liberiamo l’aria, per rinnovare l’attenzione sui problemi legati all’inquinamento atmosferico e acustico e sulle questioni energetiche connesse alla mobilità. il ritrovo previsto, per partecipare gratuitamente alla quattordicesima edizione dell’iniziativa - promossa da Comune di Carpi e Ceas, in collaborazione con Asd Colli Velo Sport Carpi, Associazione Panda Carpi, Fondazione ex campo Fossoli, Dog Company e Dorando Service - è alle 14,30 in piazza
La patria 1879 fa iL Suo eSordio neLL’agoniSmo deL team gym, diScipLina ginnico-acrobatica
Brava Chiara! una nuova sfida per La Patria 1879 che fa il suo ingresso nell’agonismo del team gym, disciplina ginnico-acrobatica, riconosciuta dall’unione europea di ginnastica. La portacolori della società sportiva carpigiana, Chiara Lo Chiatto (15 anni), ha esordito nel Campionato italiano di squadra di Team Gym – che si è tenuto a noceto (pr) – gareggiando con la maglia della società sportiva Olimpia Gambettola, nella categoria Junior femminile L3. L’atleta carpigiana, pur infortunata a entrambe le caviglie, non ha mancato di dare un notevole contributo alla squadra, effettuando 5 ondate su 6 e contribuendo, con la buona esecuzione della gara, a far raggiungere il primo posto alla sua squadra nell’importante competizione nazionale. un risultato che lascia sperare in un’ulteriore e notevole crescita della Lo chiatto in vista dei campionati europei del 2018. “e’ necessario lavorare duramente – dichiara l’allenatore della giovane atleta, Andrea Anceschi – ma chiara è abituata al sacrificio e al duro allenamento, essendo un’atleta agonista di ginnastica artistica femminile. il team gym potrà dare in futuro grandi soddisfazioni alla società, essendo l’unica struttura sportiva in provincia, in grado di fornire un’adeguata preparazione per le competizioni”.
La marcia trionfale della Terraquilia Carpi nel Campionato di Pallamano di Serie A è accompagnata quest’anno dalle squadre giovanili, il cui vivaio si fa onore e si prepara a essere il naturale serbatoio di giovani di valore e di talento da immettere gradualmente nella squadra superiore, quella allenata dal tecnico croato Sasa Ilic. Ne sono testimonianza i lusinghieri successi che stanno ottenendo le formazioni giovanili Under 14 e Under 16 anni, entrambe allenate da mister Tarcisio Venturi, il cui serio e continuo lavoro preparatorio tecnico e psicologico nei confronti dei giovani allievi comincia a dare ottimi frutti. La formazione Under 14 è meritatamente in testa al proprio girone regionale grazie a una serie di convincenti successi contro compagini di pari età e nelle cui fila si stanno distinguendo Matteo
martiri (davanti a palazzo Scacchetti) dove i partecipanti riceveranno un omaggio da dog & company. il percorso si snoderà per le vie di carpi e periferia nord fino all’ex campo di concentramento di fossoli, dove ci sarà una breve sosta con visita guidata a cura dei volontari del campo. poi lo sciame terminerà presso l’oasi La francesa dove i volontari dell’associazione panda carpi accoglieranno i ciclisti per fare a piccoli gruppi la visita dell’oasi. prevista anche una merenda offerta dalla dorando Service. circa 15 i chilometri che verranno percorsi tra andata e ritorno (previsto per le ore 17,30).
a decretare iL SucceSSo è Stata La coppia paLeari-Savoretti con iL punteggio di 8-5, 8-2 contro gLi avverSari. neL proSSimo turno Sabato 8 apriLe aLL’aquiLa La rinaScita incontrerà una rivaLe diretta
La Rinascita risale la classifica Sabato 1° aprile a budrione nell’ambito della 18esima giornata del campionato di Serie a la Rinascita ha riportato una bellissima vittoria contro Montegranaro 1-0 giocando davanti al folto pubblico incontri tirati e incerti fino alla fine. a decretare il successo è stata la coppia Paleari-Savoretti con il punteggio di 8-5, 8-2 contro gli avversari. L’altra coppia Bartoli-Provenzano aveva riportato il pari (8-4, 5-8) così come la terna Paleari-Stia-provenzano (4-8, 8-3) e l’individuale con
Savoretti (8-3, 1-8). La rinascita risale così la classifica: fashion cattel e mp filtri caccialanza 38, alto verbano 33, boville marino 32, gS rinascita 31, L’aquila 28, enrico millo 27, cvm utensiltecnica 25, montegranaro 23, aper capocavallo 17,
montecatini aviS 11, ancona 2000 6. nel prossimo turno sabato 8 aprile all’aquila la rinascita incontrerà una rivale diretta. nell’ambito delle gare nazionali, grande vittoria dell’atleta della rinascita Mirko Savoretti domenica 2 aprile al Trofeo Loriblu che si è disputato a porto S. elpidio (ascoli piceno) a cui hanno partecipato 176 individualisti di categoria a. classifica: 1° mirko Savoretti (gS rinascita, modena), 2° Simone renzi (montesanto, macerata), 3° franco Sampaolo (castelraimondo, macerata).
iL vivaio Si fa onore e Si prepara a eSSere iL naturaLe Serbatoio di giovani di vaLore e di taLento da immettere graduaLmente neLLa Squadra Superiore, queLLa aLLenata daL tecnico croato SaSa iLic
Terraquilia: non solo Serie A Under 16
Under 14
Girolamodibari, Riahi Salah, Daniele Oliviero e Gianluca Lamberti, capocannoniere della squadra. Sotto la guida tecnica di mister Venturi e quella organizzativa di Emilio Bonfiglioli, con l’accom-
pagnatore Mario Stefani, la formazione Under 14 si appresta a incontrare il Modena vincitore dell’altro girone modenese con l’intento di approdare al final four regionale con la speranza di giungere
poi alle finali nazionali di Pallamano. Un traguardo nemmeno immaginabile sino a qualche anno fa. Stesso discorso per l’Under 16 che, dopo aver vinto i sedicesimi, si appresta ad affrontare gli
ottavi e i quarti di finale. Nelle prossime settimane si svolgeranno gli incontri decisivi per sapere se queste due promettenti e giovani formazioni della Terraquilia Carpi saranno in grado di raggiungere questi
traguardi ambiti e sperati e dunque più ampie platee nazionali ma, soprattutto, poter garantire alla prima squadra, dominatrice della Serie A, nuova linfa. Cesare Pradella
paLLamano Serie a - una terraquiLia da favoLa batte 21 a 17 iL romagna aL vaLLauri
Ora la semifinale dista un solo punto riscatto immediato per la Terraquilia che batte al vallauri il Romagna 21-17 dopo aver condotto sin dalle prime battute e, di fatto, chiude i conti per il primato nel girone b della poule play off. partita maschia e tirata quella di carpi: gli ospiti partono forte col vantaggio di Resca, abile dalla linea dei sette a “freddare” l’estremo difensore carpigiano Jan Jurina. inizia una serie serrata di botta e risposta con Pivetta, Castillo e Venturi a rispondere ai colpi del solito resca e dell’ex di turno Nardo. un primo tempo spettacolare si chiude con i biancorossi avanti 10-9 grazie
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mercoledì 5 aprile 2017
anno XVIII - n. 13
alla rete di Giannetta. nella ripresa parte bene carpi che allunga sul 11-9 grazie alla rete di venturi, prima di accelerare definitivamente sul 14-10 grazie a uno scatenato Tomislav Bosnjak. Rossi e nardo ricuciono sino al 17-16 ma la sensazione di predominio della terraquilia permane. L’allungo decisivo arriva a una manciata di minuti dal termine con pivetta e Beltrami che fissano il 21-17 finale. grande gioia per la terraquilia alla quale ora basta un solo punto in casa col Bologna per festeggiare l’aritmetica qualificazione diretta alla semifinale scudetto.
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NICA E M O D TO APER
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anno XVIII - n. 13
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Nuova collezione primavera estate 2017 Il punto di riferimento per le calzature di bimbi e ragazzi
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