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Lavinia Davolio
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LAVINIA DAVOLIO: uNA STORIA CHE PROFuMA DI BuONO
Simone Tosi
TRIVELLAZIONI - GLI AGRICOLTORI POSSONO FARE LA DIFFERENZA
I figli di nessuno
A PIÙ DI UNA SETTIMANA DI DISTANZA DALL’EPISODIO DI VANDALISMO, A RESTARE SOSPESI SONO NUMEROSI INTERROGATIVI. COSA HA PORTATO QUESTI RAGAZZI A COMMETTERE UN ATTO TANTO GRAVE? QUALI SONO LE RESPONSABILITÀ DELLE FAMIGLIE? E DELLA SCUOLA? A RIFLETTERE SUL TEMA IL CONSULENTE EDUCATIVO MARCO MAGGI, I DOCENTI E GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO MEUCCI.
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Liu Jo e il caso “Made in Italy sulla pelle dei migranti” Lo scandalo per le oche spiumate vive in Ungheria, pellicce tossiche in capi per bambini, la sabbiatura dei jeans che può essere letale per gli operai del settore tessile a causa dell’utilizzo di polvere di biossido di silicio. Chi trascura il tema della sostenibilità rischia di finire nel mirino dei media e delle associazioni ambientaliste, animaliste o di protezione dei lavoratori. L’ultima inchiesta mandata in onda dalla trasmissione di La7 Piazza Pulita (http://www.la7.it/piazzapulita/video) riguarda l’azienda Liu Jo di Carpi presso la quale la giornalista si è recata dopo aver documentato il lavoro di terzisti bengalesi sfruttati per la produzione di capi d’abbigliamento in uno scantinato di un palazzo: lavorano, perlopiù in nero, per due o tre euro all’ora, dodici ore al giorno per una società di abbigliamento campana che confeziona maglie della nota griffe carpigiana. Il titolare Marco Marchi rispondendo alle domande ammette la situazione di illegalità ma precisa che alla ditta campana è affidata la realizzazione di mille cinquecento pezzi su tre milioni e mezzo di capi d’abbigliamento complessivi. “Come vede qui ha inizio la filiera produttiva ma non si produce nulla: si affida la realizzazione conto terzi presso
strutture esterne. Noi ci fidiamo delle persone a cui appaltiamo la produzione. Io non posso essere responsabile: se fossi politicamente bravo direi che non succederà più ma siccome sono onesto, cari telespettatori, non posso garantire che queste cose non potranno più accadere”. Liu Jo ha già interrotto il contratto di fornitura con la società campana. Nel distretto tessile campano di San Giuseppe Vesuviano qualcuno continuerà comunque a produrre perché “se a Carpi una stampa di un colore costa 2 euro, a Napoli ne costa 1”. Per questo Palma Campania si è riempita di bengalesi che vengono caricati sui furgoni all’alba per essere trasferiti nei laboratori e sfruttati mentre gli abitanti del comune protestano dentro il Municipio contro il massiccio arrivo di immigrati. Nel settore dell’abbigliamento, in Italia il 42% dei consumatori definisce il prezzo come fattore chiave (Europa 48%), il 37% (come in Europa) il design, il 18% la qualità (Europa 22%): statisticamente, quindi, criteri che non includono ad esempio l’impatto della produzione sugli esseri umani, fulcro dell’inchiesta di Piazza Pulita.
Sara Gelli
REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Pierluigi Senatore, Chiara Sorrentino AT T U A L I Tà , C U LT U R A , S P E T TA C O L O , M U S I C A , S P O RT E A P P U N TA M E N T I
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi
La Iena
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555
STAMPA
CAPOREDATTORE Sara Gelli
Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI - Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 - tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop. - Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 - Chiuso in redazione il 2 maggio 2017
Non sapevo che le dichiarazioni ufficiali oggi corressero via Facebook e che gli amministratori dessero la propria approvazione con un Like!
Dove trovare Tempo gratis ogni mercoledì Tempo da oggi uscirà il MERCOLEDI’ e sarà distribuito in 100 griglie. Ecco i punti dove potrete trovare una copia GRATUITA del settimanale in città e in tutto il territorio dell’Unione delle Terre d’Argine (Novi, Soliera e Campogalliano).
CARPI Polisportiva Giliberti - Via Tassoni, 6 Conad Quartirolo - Via Marx, 99 Bar Firenze - Via Leopardi, 19 Conad Colombo - Via Colombo, 27 Bar David - Via Ugo da Carpi, 48 Tabaccheria 2 Ponti - Via Due Ponti, 35/A Bar Manzoni - Viale Manzoni, 119 Cavallieri Scarpe - Corso Cabassi, 30 Carpi Car - Via Biondo, 116 Target - Viale Carducci, 95 Mercato Fassi - Via Fassi, 4 Petit Cafè - Via Berengario, 64 Glamour - Via Berengario, 2
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delle Piscine,12 Mercato SC - Via Marx, 146/148 Tigotà - Arca Planet - Viale Cavallotti, 27 - 29 Bar Stadio - Via Marx, 17 Forno Sacchi - Corso Pio, 94 Immobiliare Rossini - Via Nova, 17 Conad 3 Ponti - Via Roosevelt angolo via Ramazzini Edicola Massari Federico Piazza Martiri Edicola Edicola Righi - Via A.Volta, 30/A Edicola Di Petocchi - Via Magazzino, 23 Edicola Dondi Luciana - Via Pezzana, 82/H Edicola Bertani Luciana Piazza Martiri Edicola Artioli Katia - Via Ugo Da Carpi, 35 Edicola Rota Claudio - Piazzale Ramazzini Edicola Dell’Ospedale Il Roseto - Via G. Molinari, 2 Edicola Carezza - Stradello Meloni, 5 Edicola Athena - Piazza Garibaldi, 11
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A MonTeCITorIo è sTATo fATTo IL pUnTo DeLLA sITUAzIone CIrCA IL rIConosCIMenTo gIUrIDICo DeLLA fIgUrA DeL CAregIver e per trovare presto Le risorse economiche necessarie
Occorre dare priorità alla legge sui caregiver
Occorre dare priorità alla legge sui caregiver in discussione attualmente al Senato, per un riconoscimento giuridico della figura, e per trovare presto le risorse economiche: è la richiesta rinnovata al Governo da parte delle associazioni interessate e dei parlamentari del Partito Democratico Edoardo Patriarca e Ignazio Angioni, presentatori, rispettivamente a Camera e Senato, dei testi di legge-quadro sulla condizione di chi assiste, per ragioni affettive, una persona non autosufficiente. L’occasione è stata una conferenza stampa, a Montecitorio, sull’iter legislativo e sull’edizione 2017 di Caregiver Day - Mi prendo cura di te, in programma dal 3 al 31 maggio in Emilia. Proprio all’esperienza emiliana s’ispirano i testi dei due parlamentari, perché l’Emilia-Romagna, dove si calcola esistano circa trecentomila caregiver, è stata la prima a darsi una legge in materia: legge pienamente operativa, ha annunciato la vice-presidente della Regione Elisabetta Gualmini, con le linee attuative che saranno presentate il 19 maggio a Bologna. “E’ una questione che ci sta
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L’esperienza emiLiana in materia di caregiver è stata protagonista, Lo scorso 26 apriLe, di mi manda raitre
Da sinistra Gualmini, Bellelli e Patriarca
Loredana Ligabue nello studio di Salvo Sottile
particolarmente a cuore e ci fa molto piacere che il lavoro di cura delle persone non autosufficienti stia diventando centrale anche nell’agenda politica nazionale”. A livello italiano, la realtà dei caregiver si stima riguardi oltre tre milioni di persone, anche se non ci sono dati precisi perché è un fenomeno che sfugge per sua natura alle statistiche, come ha ricordato Loredana Ligabue, direttrice della cooperativa Anziani e non solo di Carpi,
che da anni si occupa di questo tema: “molti non sanno di esserlo, la considerano una condizione familiare privata, quindi non pensano di avere diritto a forme di aiuto da parte della collettività”. Per esempio sul posto di lavoro o a scuola, che sono due delle tematiche affrontate a maggio durante l’iniziativa organizzata da Anziani e non solo. Il titolo della settima edizione è Essere caregiver: dare e ricevere sostegno in una comunità che si prende cura
perché saranno appunto approfondite alcune categorie di caregiver o di patologie, come la dimensione scolastica (molti gli adolescenti), il mondo del lavoro (con positivi esempi dall’estero) e le demenze oltre i luoghi comuni. Di Carpi, città - laboratorio in materia, è intervenuto anche il sindaco di Carpi Alberto Bellelli. Testimonial di Caregiver Day 2017 è il giornalista Marco Cattaneo, direttore di Mente&Cervello e National Geographic Italia.
L’esperienza emiliana in materia di caregiver è stata protagonista, lo scorso 26 aprile, di Mi manda Raitre: la popolare rubrica della terza rete ha infatti invitato in studio Loredana Ligabue (in foto) direttrice della cooperativa Anziani e non solo di Carpi. durante la “striscia” quotidiana della trasmissione condotta da Salvo Sottile sono state presentate le testimonianze di due caregiver: Viviana Casella di campagnola, presente in studio, e Franca Facchini di Carpi, con un servizio registrato in città. La trasferta romana di anziani e non solo è poi proseguito in parlamento: il 27 infatti, alla Camera, è stato fatto il punto sulla proposta di legge-quadro nazionale ed è stata presentata la settima edizione di Caregiver Day - Mi prendo cura di te, in programma dal 3 al 31 maggio, promossa e organizzata dalla cooperativa carpigiana con il contributo dell’Unione delle Terre d’Argine, e il patrocinio di Ausl Modena, Regione Emilia-Romagna e Carer - Associazione Caregiver dell’Emilia-Romagna. alla conferenza di roma sono intervenuti il deputato modenese Edoardo Patriarca, presentatore della proposta di legge ispirata a quella emiliano-romagnola, Ignazio Angioni, firmatario del disegno di legge in discussione alla Commissione Lavoro del senato, la vice-presidente della regione Elisabetta Gualmini, il sindaco di carpi Alberto Bellelli, Loredana Ligabue e Lalla Golfarelli per il Carer. Il titolo del programma 2017 è Essere caregiver: dare e ricevere sostegno in una comunità che si prende cura. Dieci appuntamenti, tutti gratuiti, fra proiezioni, convegni, laboratori e spettacoli: metà a Carpi, il resto a Bologna e nei comuni dell’Unione Terre d’Argine. In particolare il 19 maggio saranno presentate le linee attuative per rendere pienamente operativa la legge regionale del 2014, prima in Italia.
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LA sCUoLA DeLL’InfAnzIA DI vIA nICoLò BIonDo hA pArTeCIpATo AL ConCorso nAzIonALe “pAesAggI e sTrADe D’ITALIA”. IL fAI, fonDo AMBIenTALe ITALIAno, ACCogLIerÀ I BAMBInI neL Corso DI UnA gIornATA speCIALe DI fesTA IL 23 MAggIo A MILAno presso vILLA neCChI CAMpIgLIo e ConsegnerÀ Loro IL preMIo Che ConsIsTe In MATerIALe DIDATTICo
I Girasoli arrivano primi al concorso del Fai
Giosuè Carducci, al quale è intitolato il viale, era un poeta; poi indicano il sito dove un tempo c’erano le antiche mura della città e percorrono il breve tratto accanto all’ex Pretura, “la strada più antica di Carpi”, fino ad arrivare all’incrocio con via Matteotti dove, indicando il muro in alto, mostrano la Madonnina incastonata tra i mattoni. Un’esperta d’eccezione, Lucia Armentano, a cui è affidata la consulenza storico-archivistica, accompagna i bambini e, nei Giardini dell’ex Pretura, mostra loro la pianta di cachi, il cui seme deriva dalla pianta sopravvissuta a Nagasaki. Infine, il video mostra i bambini che scorrazzano liberi in Piazzale Re Astolfo dopo essersi incantati davanti alla Sagra. Alla realizzazione del video e delle immagini hanno collaborato la fotografa Giovanna Bortoli e Nilo Pacenza. Oltre al video, la documentazione comprendeva i disegni dei bambini che, a loro modo, hanno ricostruito un ‘plastico’ di via Santa Maria in Castello. Il Fai accoglierà i bambini nel corso di una giornata speciale di festa il 23 maggio a Milano presso Villa Necchi Campiglio e consegnerà loro il premio che consiste in materiale didattico. Sara Gelli
Quante volte gli studenti percorrono il tratto di strada da casa a scuola? Quanti di loro, però, una volta entrati in aula, sanno ricordare con precisione che cosa hanno incontrato lungo quel tragitto? Il progetto Paesaggi e strade d’Italia promosso dal Fai, Fondo Ambientale Italiano si pone l’obiettivo di stimolare gli studenti a guardare con occhi diversi le nostre città e le strade che le attraversano, invitandoli a raccogliere le storie che il paesaggio racconta e le interconnessioni tra gli elementi creati dall’uomo e quelli dell’ambiente naturale. L’edizione 2017 del concorso nazionale, a cui hanno partecipato cento scuole di tutta Italia, è stata vinta dai bambini della sezione dei 4 e 5 anni della scuola dell’infanzia I Girasoli di via Nicolò Biondo. Hanno presentato un video e un cartellone descrivendo via Santa Maria in Castello da via Nicolò Biondo fino a Piazzale Re Astolfo, un breve tratto di strada ricco di storia. L’itinerario parte dalla scuola, con i bambini che, accompagnati dalle loro insegnanti Alessia Rovaris, Annarosa Lancellotti (sezione 5 anni) Elena Melegari e Rossella Casolari (sezione 4 anni), conducono la visita guidata spiegando che
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fAnTozzA e TrIveLLAzIonI - I ConsIgLI CoMUnALI non hAnno IL poTere DI CAMBIAre Le CArTe In gIoCo: “AnChe QUALorA TUTTI I CIvICI ConsessI esprIMessero IL proprIo DIssenso, non CAMBIereBBe nULLA. non ABBIAMo IL poTere DI MoDIfICAre Le norMATIve sTATALI MA possIAMo sensIBILIzzAre I CoLTIvATorI e I possessorI DeI TerrenI DeLLA fAnTozzA A DIre no ALL’oCCUpAzIone TeMporAneA DeLLe Loro proprIeTÀ per IMpeDIre Così L’ATTIvITÀ DI rICerCA”, soTToLIneA L’Assessore sIMone TosI
Gli agricoltori possono fare la differenza Aleanna, società che ha richiesto il permesso di ricerca nell’area denominata Fantozza, tra le Province di Modena e Reggio Emilia, “non sta svolgendo alcuna attività di trivellazione o altro sul territorio dell’area del cratere”, queste le prime parole che l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, ha rivolto nella sede della Regione, agli amministratori dei comuni dell’area, preoccupati per le pesanti ricadute che tali operazioni potrebbero comportare per il territorio. “Nell’area, di circa cento chilometri quadrati, (2,5 i chilometri che riguardano il carpigiano), non sono ancora iniziati nemmeno i sondaggi per la ricerca di idrocarburi, peraltro autorizzati dal Ministero delle Attività Produttive. Facendoci portavoce della preoccupazione della cittadinanza, - sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Carpi, Simone Tosi - abbiamo voluto incontrare la Regione per meglio comprendere iter e tempistiche”. Univoca la
posizione degli amministratori che, insieme, hanno condiviso un Ordine del Giorno da presentare nei rispettivi Consigli Comunali (ndr – A Carpi sarà discusso il 4 maggio). “In questo documento - spiega Tosi esprimiamo perplessità circa l’avvio delle ricerche e una forte contrarierà qualora la fase di esplorazione dovesse poi approdare alla creazione di nuovi pozzi di estrazione di idrocarburi”. Una cosa però dev’essere chiara, i Consigli Comunali non hanno il potere di cambiare le carte in gioco: “anche qualora tutti i civici consessi esprimessero il proprio dissenso, non cambierebbe nulla”, ammette l’assessore. “Il permesso richiesto - ha più volte ribadito Costi - non ha ancora completato l’iter autorizzativo. L’ardita correlazione tra le scosse e un permesso di ricerca non ancora operativo, richiama la necessità di tenere il confronto su questioni così importanti e delicate, sul piano scientifico e della conoscenza. A seguito delle scosse
Simone Tosi
sismiche del 20 e 29 maggio, la Regione Emilia Romagna istituì la Commissione Ichese per la valutazione scientifica del rapporto tra sismicità e perforazioni. Le indagini tecnico-scientifiche svolte in seguito alle raccomandazioni del Rapporto Ichese hanno fugato ogni dubbio e dettato i provvedimenti successivi
per la tutela della sicurezza territorio e dei cittadini”. Tutti gli amministratori, nell’affermare in modo chiaro e fermo la propria contrarietà a qualsiasi tipo di trivellazione sul territorio, su cui insistono aree protette, città d’arte e agricoltura di qualità, non hanno però alcuna intenzione di mollare: “forse non
avremo grande spazio di manovra ma politicamente è nostro dovere mobilitarci in difesa del territorio e delle nostre comunità. Una cosa è certa - aggiunge l’assessore Simone Tosi - non possiamo cambiare le normative statali ma possiamo sensibilizzare i coltivatori e i possessori dei terreni della Fantozza a dire no all’occupazione temporanea delle loro proprietà per impedire così l’attività di ricerca. Certo se la maggioranza di loro si mette di traverso, il gioco è fatto”. In campo, infatti, non c’è solo il timore di una eventuale correlazione tra trivellazioni e attivazione di faglie sismogeniche, bensì la tutela del nostro patrimonio agricolo, paesaggistico e naturale: non possiamo correre il rischio di veder cementificare ulteriormente un territorio già fortemente antropizzato. Nel caso in cui gli agricoltori decidessero di accettare gli “irrisori indennizzi” della società americana, la fase di ricerca, aggiunge Tosi, “dovrebbe prendere il via intorno alla fine dell’anno
e concludersi in circa 40/50 giorni”. Dopodiché sono due gli step successivi: “la seconda fase, qualora venissero individuate delle aree interessanti, consiste nella realizzazione di un pozzo di ricerca (procedura che necessita di un’apposita Valutazione di impatto ambientale, rilasciata da un insieme di soggetti, a partire dai Ministeri all’Ambiente e alle Attività Produttive e Regione). Poi, una volta verificate le effettive potenzialità del gas, si attiverebbe la fase tre, ovvero la coltivazione attraverso la creazione di pozzi (iter che richiede un ulteriore iter autorizzativo). Se la ricerca vedrà la luce, potenzialmente, a causa dei lunghi e complessi iter legati alle valutazioni sull’impatto ambientale, prima che si scavi un pozzo possono passare fino a dieci anni”, conclude l’assessore. Gli agricoltori di casa nostra però, uniti, possono fare la differenza, esprimendo a gran voce uno stentoreo no alla violazione dei loro terreni. Jessica Bianchi
con un odore insopportabile, hanno dovuto sospendere l’attività di irrigazione. Nei prossimi giorni Arpae ha
assicurato che proseguirà le attività di verifica sul buon esito degli interventi fatti. Sara Gelli
I TeCnICI DI ArpAe, AgenzIA regIonALe per LA prevenzIone, L’AMBIenTe e L’energIA DeLL’eMILIA roMAgnA, sono DovUTI InTervenIre, sU segnALAzIone DeL ConsorzIo DI BonIfICA per LA presenzA DI ACQUe nere neLLo sCoLo CAvATA oCCIDenTALe In prossIMITÀ DI sTrADeLLo frIgnAnI A CArpI neLLA zonA DeL CAvALCAvIA AUTosTrADALe
Acque di fogna nel Cavata occidentale Come facciamo a irrigare i campi se le acque sono state inquinate? Lo sversamento nel Cavata Occidentale, oltre ad aver provocato un danno ambientale, ha creato disagi alle attività agricole: nonostante la Bonifica abbia fatto scorrere l’acqua, gli agricoltori vogliono avere la certezza che non ci sono residui e che ci sono tutte le garanzie per procedere con l’irrigazione senza conseguenze per le colture. Nella mattinata di mercoledì 26 aprile i tecnici di Arpae, Agenzia Regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia Romagna, sono dovuti intervenire, su segnalazione del Consorzio di Bonifica per la presenza di acque nere nello scolo Cavata occidentale in prossimità di stradello Frignani a Carpi nella zona del cavalcavia
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autostradale. Giunti sul posto hanno accertato, attraverso l’apertura di un pozzetto, la fuoriuscita di acqua nera di fogna nello Scolo che fiancheggia il Canale Santa Croce. In base alle prime verifiche di Aimag è entrato in funzione lo scolmatore presente in via Giliberti/via Fornaci ma lo scolmatore entra in funzione solo a seguito di portate eccessive di reflui fognari (deviando all’esterno del sistema fognario parte
dei reflui) e non ci sono state abbondanti piogge e precipitazioni di recente. L’ipotesi è che possa essersi trattato di un intasamento della fogna. I tecnici Aimag hanno provveduto pertanto ad attivare le necessarie procedure
zione tecnica sulle possibili cause che hanno generato il problema. “Se fosse capitato a noi di provocare uno sversamento di liquami anche in minima quantità, ci sarebbe toccata una multa salatissima. In que-
di pulizia dello scolmatore e a bloccare la fuoriuscita di acqua nera ma Arpae ha richiesto una specifica rela-
sto caso chi paga per il danno ambientale?” commentano i contadini di via Zappiano che, oltre a dover convivere
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DAL 16 AL 18 MAggIo CArpI DIvenTA IL CUore DeLLA MoDA ITALIAnA grAzIe ALLA kerMesse DeDICATA AL TessILe - ABBIgLIAMenTo
Moda Makers cresce ancora Carpi si sa è da sempre conosciuta come la culla del tessile. Il luogo nel quale sono fioriti marchi prestigiosi e dove la moda ha trovato il suo habitat ideale. Oggi però, per far fronte alle turbolenze e alle complessità di un mercato sempre più competitivo e globalizzato, le numerose piccole e medie imprese della filiera tessile del nostro territorio hanno deciso di fare squadra, di unire le forze e mettere a disposizione, le une delle altre, i propri portafogli clienti, dando vita, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale, delle Associazioni di Categoria e della Fondazione Cassa di Risparmio, a una kermesse di moda del tutto speciale: “Moda Makers è una tre giorni unica nel suo genere nel panorama fieristico italiano e non solo e rappresenta una pagina bella della straordinaria storia del tessile made in Carpi”, spiega Marco Gasparini di Cna Federmoda. Frutto di un “impegno comune e sinergico”, sottolinea Adamo Neri di Confindustria, grazie al quale “quella che sembrava un’utopia è diventata realtà”, gli fa eco Carlo Alberto Medici di Lapam. La kermesse è stata costruita dagli imprenditori, i quali “hanno messo a disposizione le proprie competenze e conoscenze per poter portare in città buyer provenienti da ogni parte di Italia e del mondo”, spiegano i due imprenditori Fabrizio Stermieri e Niko Mecugni. La tre giorni, che si terrà dal 16 al 18 maggio, in Piazzale Re Astolfo, nasce sotto l’egida di Carpi Fashion System, “un vero e proprio progetto di sviluppo sul territorio che investe sull’innovazione, la formazione professionale e gli appuntamenti fieristici”, spiega l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Carpi, Simone Morelli. “In questo momento voglio anche ricordare - prosegue Morelli - che è in corso la gara per l’affidamento dei lavori per la creazione del Polo della creatività dove si farà formazione e un laboratorio di FabLab nel quale ci si dedicherà alla progettazione e alla sperimentazione tessile. Lì troverà spazio anche un archivio
dedicato alla storia della moda locale”. Moda Makers è un evento “cucito su misura sulle esigenze delle imprese del distretto e capace di creare e sviluppare business”, ha poi dichiarato Roberto Bonasi di Expo Modena, organizzatrice della manifestazione insieme a Promec e Carpi Fashion System. La kermesse, giunta alla sua terza edizione, segna un trend di crescita estremamente positivo: “a partire sono state 23 imprese
in 600 metri quadri. Oggi le aziende - che sono diventate 49 (di cui 42 del distretto) in oltre 1.300 metri quadri di superficie espositiva - proporranno agli operatori di settore oltre 9mila capi di confezione, maglieria, tagliato, camiceria e capi spalla per la Primavera - Estate 2018”. Numeri positivi che lasciano ben sperare sul fronte moda: il cuore di Carpi batte ancora. Jessica Bianchi
di Chiara Sorrentino
A TUTTO FRANGE Che siano sottili e svolazzanti come quelle degli anni Venti, o lunghe e spesse in stile bohémien, le frange sono un grande ritorno di stagione. La versione di Giamba ha un sapore moderno e delicato: le frange vengono infatti applicate non solo sulla parte bassa dell’abito, ma anche sulla parte alta, per giocare ed osare con le forme e i colori. Più di carattere e appariscenti, le frange sono grandi protagoniste sulla passerella di Marco De Vincenzo, che spazia dall'eccentrico soprabito tempestato di frange color lilla, alla più casual maglia melangé con frange sull'orlo e sulle maniche. Raffinata e sbarazzina, la proposta di Byblos è quella di unire tulle semi trasparente e frange leggere su un top chiaro nei toni del bianco e del giallo. Decisamente sopra le righe, o in questo caso meglio dire di frange, il total fringe 6
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look di Gucci che osa anche con colori pop è abbinato ad un maxi cappello e a scarpe con zeppa: per non farsi mancare nulla. Francesine open-toe dorate per Laura Biagiotti che ci aggiunge un tocco trendy con micro frange e laccetti: glamour per la mise da giorno. Una semplice maglia nera può assumere un'aria decisamente rock con l'aggiunta di frange che penzolano dalle maniche ad ogni movimento. Berhska propone per l'oufit pratico e di tendenza da giorno il maxi cardigan traforato con frange sulle maniche: perfetto su una maglia aderente e un paio di skinny jeans. Infine, in stile skater la t-shirt di H&M con scritta ha delle piccole frange sull'orlo che frusciano assecondando il nostro passo: l'abbinamento ideale per l'estate è su un paio di shorts o di boyfriend jeans comodi e larghi.
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Come possiamo aiutare i nostri ragazzi a crescere, a comprendere il mondo, ad avere successo in ciò che fanno e a far emergere il loro talento innato? Ogni genitore, insegnante ed educatore si è senza dubbio posto questa domanda, almeno una volta nella vita. Il dottor Jack Pransky consulente e formatore per la prevenzione dei comportamenti problematici e per la promozione del benessere, nonché autore di numerosi libri, risponderà, il 13 e il 14 maggio, nel corso di un seminario internazionale, organizzato dalla casa editrice carpigiana Errekappa Edizioni, presso la Sala Meeting dell’Hotel Carpi, in via delle Magliaie 2/4. Il corso, con traduzione consecutiva, si svolgerà sabato 13 dalle 14 alle 18, e domenica 14 dalle 10 alle 18, attraverso conversazioni trasformazionali e confronti diretti su tematiche specifiche portate dai partecipanti stessi: un’occasione imperdibile, rivolta a tutti coloro che desiderano costruire una relazione educativa più efficace e amorevole con i propri ragazzi, grazie alla comprensione, all’ascolto e alla complicità. Monica Fava, editrice di Errekappa Edizioni nonché organizzatrice del corso, svela qualche anticipazione sul seminario presieduto da Pransky: ruoterà attorno all’importanza,
IL 13 e IL 14 MAggIo, presso LA sALA MeeTIng DeLL’hoTeL CArpI, JACk prAnsky, forMATore DI fAMA InTernAzIonALe, TerrÀ Un seMInArIo DeDICATo A genITorI, eDUCATorI e InsegnAnTI
Educare per crescere Monica Fava
Jack Pransky
naro, ma di rapporti, affetti, cultura e sentimenti. Le basi solide per una vita prospera e felice si creano da bambini e da ragazzi e in questa fase i genitori e gli insegnanti sono le figure di riferimento fondamentali. Spesso però sia i genitori che i docenti si trovano a fronteggiare una quantità di altre questioni apparentemente più importanti e urgenti, che distolgono in parte la loro attenzione dal loro ruolo, oserei dire principale, quello di guide dei più giovani. Questo corso è proprio pensato per aiutare i genitori e gli insegnanti a trovare il proprio modo per godersi al meglio il loro ruolo di guide e di educatori e scoprire le
per genitori e insegnanti, di essere guide educative per i propri bambini. Cosa spinge un editore come te a organizzare un corso come questo? “Ho scelto di organizzare questo corso per contribuire a rendere il mio Paese un luogo migliore in cui vivere. Credo fortemente che per la crescita e lo sviluppo di una società il PIL non sia un indicatore particolarmente utile. Le vite degli individui non sono fatte di solo de-
PERCHÈ CAMBIARE LE FINESTRE? RISPARMIARINNOVANDOLE!
proprie risposte sul come svolgere questo compito apparentemente molto difficile, e contestualmente a rispondere agli altri impegni che la vita moderna richiede”. Di cosa si parlerà al corso Genitori e Insegnanti dal cuore? “Durante questo giorno e mezzo di corso si parlerà di saggezza, ascolto, comunicazione, connessione, libertà, rigore, amore. Tutti gli ingredienti indispensabile per crescere. L’obiettivo del corso è mostrare cosa accade all’interno della mente e del cuore dei ragazzi, dei bambini, dei genitori e degli insegnanti nelle varie occasioni. Il comprendere il meccanismo che sta alla base della nostra esperienza di essere umani è l’elemento fondamentale affinché ognuno di noi possa in qualsiasi occasione trovare la risposta migliore agli eventi della vita. Capiremo anche quale sia il modo corretto di ascoltare profondamente l’altro e di come questo tipo di ascolto profondo sia la chiave per aprire le porte della connessione e quindi della comunicazione efficace”. A chi è rivolto? “Il corso è aperto a tutti coloro che desiderano migliorare le proprie capacità di guida e comunicazione”. Per informazioni consultare il sito www.errekappa. net/genitori-e-insegnanti-dal-cuore.
“Proponiamo di sottoscrivere una convenzione tra amministrazione e privati al fine di coinvolgere la vigilanza privata per rafforzare la prevenzione e il controllo notturno del territorio”.
Proposta di mozione della Lista Civica Carpi Futura.
Restauro e verniciatura serramenti in legno e portoni
Incendio a Santa Croce, tratto dalla paginaFacebook di Crescenzio Luongo
PREVENTIVI GRATUITI TEL. 348.7741458 idealegno.modena@gmail.com - www.idealegnorestauri.com
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neL 72/o AnnIversArIo DeLLA LIBerAzIone, Uno DeI pIù LITIgIosI DeLLA sTorIA reCenTe, è ALL’UnITÀ DegLI ITALIAnI Che IL presIDenTe sergIo MATTAreLLA fA AppeLLo DA Uno DeI LUoghI sIMBoLo DeLLA resIsTenzA: IL CArpIgIAno. L’ULTIMA TAppA DeLLA vIsITA è A fossoLI per rICorDAre LA vIoLenzA Che LA LUCIDA foLLIA DeL nAzIfAsCIsMo AvevA ereTTo A sIsTeMA
“Né odio né rancore ma viva partecipazione” Che emozione il 25 aprile con il presidente Sergio Mattarella! Al suo arrivo ha stretto la mano ai carpigiani che lo attendevano in Piazza Martiri per poi dirigersi verso il Teatro Comunale dopo aver deposto la Corona d’alloro al Monumento ai Caduti. “Siamo in una terra che, durante gli anni della dittatura, fu ricca di sentimenti e fermenti antifascisti” ha affermato il presidente della Repubblica. Sull’appenino modenese, ha sottolineato il Capo dello Stato, giovani e meno giovani, civili e militari, socialisti, monarchici, comunisti, cattolici, liberali, azionisti, si unirono e diedero vita ai gruppi della Resistenza che qui, tra queste montagne, scrisse pagine luminose di storia. Con la Resistenza non moriva la Patria in quei giorni, luttuosi e concitati. Tramontava, invece, una falsa concezione di nazione, fondata sul predominio, sul disprezzo dell’uomo e dei suoi diritti, sull’esaltazione della morte e sulla tirannide; una concezione di barbarie, che pure, per numerosi anni, aveva coinvolto tanti e affascinato molte menti. Non si può comprendere la Resistenza, il suo significato, la sua fondamentale importanza nella storia d’Italia se non si parte dalla sua radice più autentica e profonda: quella, appunto, della rivolta morale. Una rivolta contro un sistema che aveva lacerato, oltre ogni limite, il senso stesso di umanità inciso nella coscienza di ogni persona”, rimarca il capo dello Stato. Il presidente cita le stragi di Monchio, Susano, Costrignano e le rappresaglie di cui furono vittime i civili e fra loro anche tanti bambini. “Qui nacque la Repubblica di Montefiorino e, come sottolineò Ermanno Gorrieri, non si trattò soltanto di una delle prime zone liberate ma dell’anticipazione del ritorno alla vita democratica, embrione della nuova democrazia, primo momento per la riconquista della libertà”. Nel discorso, il presidente Mattarella fa riferimento al Campo di Fossoli, “in quelle baracche di legno si consumò un atto decisivo della tragedia umana”, ed elenca i nomi di tanti che lì transitarono diretti ai campi di concentramento: Leopoldo Gasparotto, Teresio Olivelli, Primo Levi, Nedo Fiano, Odoardo Focherini, don Paolo Liggeri, don Francesco Venturelli. Vanno ricordati Carlo Bianchi, Jerzy Sas Kulczycki, 8
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iL partigiano germano nicoLini
IL sInDACo DI CArpI ALBerTo BeLLeLLI “il 25 aprile è la festa di tutti. e al riguardo chiediamo a Lei, signor presidente, in qualità di garante della nostra Costituzione, di continuare a
essere un faro per le istituzioni, a partire dagli enti locali. Le chiediamo di aiutarci a trovare il modo di affrontare questi passaggi mai in maniera banale,
mai in maniera celebrativa ma sempre con la capacità di lasciare qualcosa al futuro della nostra comunità”, ha detto il sindaco Alberto Bellelli.
“Combattere nelle nostre campagne piatte non è come combattere in montagna. Qui ci si poteva solo nascondere, e con difficoltà” ha detto nel suo intervento Germano Nicolini, 97 anni, partigiano reggiano conosciuto con il soprannome di Diavolo. ha ricordato i giovani che sacrificarono la loro vita durante la resistenza e, in particolare, Angiolino Pippo Morselli che si immolò per consentire la sua salvezza dopo che era stato ferito. nicolini ha poi concluso con il monito di Giacomo Ulivi, giovane modenese fucilato a 19 anni: “pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere”. “oggi la gente - ha detto nicolini - sembra non volerne più sapere ma è importante conoscere la storia della resistenza per un’Italia libera e democratica proprio in un momento così difficile per la democrazia”.
IL presIDenTe DeLLA regIone eMILIA-roMAgnA sTefAno BonACCInI “non va mai sottovalutata l’importanza del ricordo e per questo in regione abbiamo voluto la legge sulla memoria del novecento, perché è bene si conosca la storia in tutti i suoi dettagli. e come ha detto qualcuno - ha sottolineato - un
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popolo che non conosce il proprio passato potrebbe essere costretto a viverne di nuovo le pagine peggiori”. alla luce di tutto questo, ha argomentato Stefano Bonaccini, “è indispensabile che si rafforzi l’ideale europeista, ma
dobbiamo guardare a un’europa diversa da questa, più concentrata sul lavoro e sulle persone: auspico quindi un passaggio rapido di uscita dalla crisi per ridare il lavoro alle famiglie e con questo restituendo loro la dignità”.
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La caLorosa accogLienza piazza Martiri tappezzata di bandiere e all’esterno del Teatro comunale un gruppo di bambini della Scuola Collodi ha atteso il presidente della repubblica esponendo con la scritta “pace”: è stata una calorosa accoglienza quella che carpi ha riservato al capo dello stato. Un lunghissimo applauso e l’Inno di Mameli suonato dalla Filarmonica di Carpi e cantato da un coro di 80 bambini delle scuole elementari Verdi così il teatro comunale ha salutato l’ingresso del presidente Sergio Mattarella.
iL presidente DeLLA repUBBLICA sergio mattareLLa
“ecco una foto del presidente della repubblica che è andato da mia figlia, Cristina. Lui le ha detto: auguri! e’ stato un momento di tanta emozione”. Linda Nardone (tramite la mail tempo@radiobruno.it)
“per molti italiani - circa cinquemila - Fossoli fu il primo passo verso l’abisso. o, come disse con grande efficacia il reduce pietro terracina, l’anticamera dell’inferno. Un inferno per chi è morto nei lager e un inferno per chi è sopravvissuto”, aggiunge Mattarella. Giuseppe Robolotti e tutti gli altri martiri, sessantasette in tutto, fucilati nel poligono di tiro di Cibeno. Storie di eroi e di vittime, di coraggio, di morte, di solidarietà” aggiunge. “La mancanza di forni crematori e camere a gas non deve ingannare, anche questo campo in terra italiana faceva parte, a pieno titolo, del perfezionato meccanismo di eliminazione fisica dei cosiddetti nemici interni, dissidenti politici o appartenenti a razze follemente considerate inferiori. Il Campo di Fossoli con i suoi reticolati, le sue baracche e i macabri simboli - la stella gialla per gli ebrei, il distintivo rosso per i prigionieri politici - era, a tutti gli effetti, una tragica tappa decisiva per la deportazione nei lager nazisti in Germania e Polonia. Da Fossoli - nodo ferroviario strategico – partirono dodici treni della morte con destina-
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zione Auschwitz, Buchenwald, Bergen-Belsen, Mathausen e Ravensbruck. Con le sue fasi diverse il Campo di Fossoli è parte rilevante della storia italiana. Un luogo della memoria tra i più peculiari e importanti nel nostro Paese, che un’opera, doverosa e meritoria, ha recentemente salvato dall’incuria e dall’oblio”. Sergio Mattarella ha concluso ricordando il recente gesto di riconciliazione del cittadino tedesco Wolfgang Weil, venuto appositamente dalla Germania per chiedere scusa a nome di suo padre che prese parte all’eccidio di Monchio. “L’incontro tra i discendenti delle vittime e dei colpevoli è il segnale che forse le ferite possono guarire”. Senza la Resistenza “non vi sarebbe l’Italia libera e democratica, non avremmo conosciuto una stagione così duratura e feconda di sviluppo civile, di promozione dei diritti, di pace”. Sara Gelli
“salve, volevo segnalare in un giorno come questo lo stato del museo monumento al deportato di carpi” Giuseppe Conca (tramite la App di Tempo)
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A oLTre UnA seTTIMAnA DI DIsTAnzA DALL’epIsoDIo DI vAnDALIsMo Che hA CoInvoLTo LA nosTrA CITTÀ, A resTAre sospesI sono nUMerosI InTerrogATIvI. CosA hA porTATo QUesTI rAgAzzI A CoMMeTTere Un ATTo TAnTo grAve? QUALI sono Le responsABILITÀ DeLLe fAMIgLIe? e DeLLA sCUoLA? “QUesTI gIovAnI non hAnno IL senso DeL LIMITe. UnA rAgAzzATA DUrAnTe L’ADoLesCenzA è Un’esperIenzA CoMUne MA QUesTo fATTo vA Ben oLTre LA BrAvATA. CI sono TUTTI gLI InDICATorI per AsserIre Che vIvessero gIÀ sITUAzIonI DI forTe DIsAgIo”, spIegA IL ConsULenTe eDUCATIvo MArCo MAggI.
“Non chiamatela bravata” Una bravata. Così l’hanno definita alcuni mentre per altri, la “notte brava” dei tre minorenni che hanno vandalizzato cinque autobus, scorrazzato per le strade cittadine per oltre due ore a folle velocità e sfondato l’ingresso dell’Istituto Meucci, è stato un vero e proprio “atto criminale”. A oltre una settimana di distanza da questo gravissimo episodio a restare sospesi sono numerosi interrogativi. E a porsi, dopo lo stupore e la rabbia, numerose domande, dev’essere l’intera comunità educante: cosa ha portato questi ragazzi a commettere un atto tanto esecrabile? Quali sono le responsabilità delle famiglie e delle varie agenzie educative? “Questi ragazzi - spiega il consulente educativo Marco Maggi (n foto) - non hanno avuto il senso del limite. Una ragazzata durante l’adolescenza è un’esperienza comune ma questo fatto va ben oltre la bravata. Impossibile non intravedere un’intenzionalità in ciò che i tre hanno compiuto. Aldilà delle responsabilità individuali di questi minori, sono convinto che il problema sia a monte. Non credo (ma non ne conosco la storia personale) che per questi ragazzi sia stata la prima bravata. Un ragazzo di 16, 17 anni non può trascorrere una notte intera fuori casa… ci sono tutti gli indicatori per asserire che questi ragazzi vivessero già situazioni di forte disagio. Giovani il cui disimpegno morale si era probabilmente palesato ben prima di questo evento tanto eclatante”. Un episodio che, secondo Maggi, rappresenta soltanto la “punta di un iceberg, poiché si inserisce in un contesto educativo problematico: il mancato rispetto delle regole, un generalizzato senso di sprezzo della legalità, sono tratti comuni a tutte le realtà scolastiche-educative-sportive e sociali”. A indurre i tre giovanissimi a delinquere sarebbe stata la noia, “tratto comune durante l’adolescenza così come il desiderio di provare sensazioni forti”. Una volontà di trasgredire che dev’essere però “contenuta, limitata, attraverso l’imposizione di regole chiare. Ecco perché ritengo che l’aggressività celata dietro a questo atto vandalico si muova sul piano della devianza. Un disagio grave preesistente”. Oggi le famiglie sono più fragili, “da sole non ce la fanno 10
- prosegue Maggi - e i genitori necessitano sempre più di essere accompagnati, supportati nelle loro funzioni genitoriali”. Seria anche la riflessione dalla quale devono ripartire il mondo della scuola, delle agenzie educative e della politica: “l’unione delle Terre d’Argine è storicamente sensibile ai temi della prevenzione. Purtroppo, però, i tagli apportati al Sociale e alle Politiche Scolastiche (a livello nazionale e locale) non consentono di attivare interventi educativi massicci e si ripercuotono sulla comunità in modo devastante in termini di danni fisici, economici e morali. E’ fondamentale mettere in atto un’azione preventiva organica, strutturata e comune, dall’infanzia alle scuole secondarie. Occorre stanziare risorse per poter lavorare a tutti i livelli, sull’alfabetizzazione emotiva dei bambini e dei ragazzi, sull’importanza del rispetto delle regole… Se a un bambino non viene dato alcun
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i fermi dei tre minorenni sono stati convalidati dal gip di Bologna il quale ha disposto, come misura cautelare, la loro permanenza presso tre comunità per minori diverse, una a Bologna, una a imola e una a parma. Lì aspetteranno in attesa del processo, la cui data, spiega il loro avvocato difensore, Mario Di Frenna, “non è ancora stata stabilita. immagino che il pubblico ministero avanzerà la richiesta di giudizio immediato dal momento che l’evidenza della prova è già stata acquisita e i tre minori hanno reso ampia confessione. noi chiederemo
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strumento educativo “Se a un bambino non fondamentale per viene dato alcun limite, instillare il senso del limite, per far comin adolescenza si prendere che ogni sentirà onnipotente e azione comporta delle nella dimensione del conseguenze. Lasciar gruppo, non si porrà correre significa, di fatto, assecondare, se non alcun freno”. favorire, quel senso di il minore porta poco lontano, impunità che nel nostro Paese ma i limiti servono comunque”. rappresenta una vera e propria Tutti i soggetti del territorio piaga. I comportamenti errati devono pertanto costrudevono essere sanzionati, i ire un’alleanza educativa, segnali ambigui non sono investendo seriamente sulla permessi: perché adottare la prevenzione: “azioni che non politica del semaforo verde pagano nell’immediato, ma o giallo, educativamente capaci di produrre frutti e parlando, quando invece cambiamenti positivi sul lungo occorre utilizzare il cartellino termine”, sottolinea Maggi. rosso? Sin da piccoli, i bambini Dopo quanto accaduto sono devono rendersi conto delle in molti a temere un effetto conseguenze dei loro atti, domino ma, come conclude interiorizzando regole precise, il consulente educativo, “malcomprendendo e introiettangrado il rischio sia concreto, è do ciò che è giusto e ciò che è quantomai indispensabile che sbagliato e che ci sono diritti i ragazzi possano parlarne in e doveri. E’ chiaro che la pufamiglia e in classe. Vi è diffenizione fine a se stessa, senza renza tra enfatizzare e nasconnessun lavoro relazionale con dere: i giovani devono sapere quali conseguenze subiranno La paroLa aLL’avvocato dei tre minori, mario di Frenna i loro coetanei. E’ giusto che sappiano che l’illegalità viene punita. Che, dopo il compimento del quattordicesimo il rito abbreviato”. mento in carcere a causa dei importante, dal momento che, anno di età, i reati commessi i tre giovani, prosegue il suoi precedenti, in attesa del il procedimento minorile “non da minori sono perseguiti. legale, “sono scossi, pentiti processo. richiesta rigettata ha solo il compito di punire i E’ necessario che sappiano e dispiaciuti. non si sono a causa dei suoi seri problemi ragazzi, bensì di rieducarli e che questi ragazzi hanno resi conti di quanto stavano di salute”, spiega l’avvocato) e farli ritornare sulla strada della distrutto del tutto le proprie facendo ma ora hanno pienadei due 16enni (incensurati): convivenza sociale”, aggiunge famiglie, economicamente mente compreso il rischio che “i genitori sono stupiti. sono di Frenna. Saca e gli enti dane moralmente. Il dramma, in hanno corso in prima persona persone perbene, inserite nelneggiati dai vandalismi invece tutta questa vicenda, sarebbe e la situazione di pericolo in la comunità. hanno educato i “potranno agire legalmente in quello di non imparare nulla”. cui hanno messo gli altri. sono loro figli in modo corretto malsede civile nei confronti delle davvero avviliti per quanto grado questi siano poi incorsi famiglie dei ragazzi ma non Senza trascurare il tema, fonhanno combinato”. di Frenna in questo grave errore”. ora, durante il processo minorile damentale, della responsabiliha incontrato le famiglie del all’interno delle tre comunità, il quale non prevede la figura tà individuale: c’è chi sceglie di 17enne (“per il quale era stato i ragazzi dovranno intraprendella costituzione di parte delinquere e chi no! chiesto al giudice il trasferidere un percorso rieducativo civile”, conclude il legale. Jessica Bianchi
limite, in adolescenza si sentirà onnipotente e nella dimensione del gruppo, non si porrà alcun freno”. E se da un lato, oggi, è necessario aiutare i genitori ad adempiere al meglio alle proprie funzioni, è pur vero che la scuola e le varie agenzie educative non devono in alcun modo adottare “la politica dello struzzo”, sottolinea Marco Maggi. “Questo non dev’essere considerato un atto isolato. Un caso a sé stante. Occorre riconoscere che esistono dei seri problemi
legati alla gestione dei ragazzi, siano questi in classe, all’oratorio o all’interno di un’associazione sportiva”. Il lassismo e il buonismo non producono buoni frutti: “quando un minore è ad alto rischio, poiché manifesta un disagio evidente, per il suo bene, dev’essere segnalato ai Servizi Sociali o al Tribunale dei Minori. Se uno studente commette un’infrazione, la scuola deve prendere provvedimenti, a partire dai vari strumenti disciplinari disponibili (note e sospensioni). Perché si ha paura di punire? La punizione/sanzione è uno
“I ragazzi sono scossi e pentiti”
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Il Meucci non molla: questo lo slogan che ha caratterizzato il corteo organizzato lo scorso 29 aprile dagli studenti e dai docenti dell’Istituto Meucci. Un lungo e colorato biscione è partito dall’istituto: un corteo silenzioso ha sfilato lungo viale Peruzzi, accogliendo le delegazioni di studenti delle altre scuole superiori, per approdare poi in centro storico, davanti a Palazzo Scacchetti. “Grazie per essere qui a dimostrare il vostro attaccamento alla scuola. Il Meucci è a tutti gli effetti la vostra casa, un territorio che dev’essere libero e difeso da ogni strumentalizzazione”, ha dichiarato l’assessore alle Politiche Scolastiche, Stefania Gasparini. “Questa non è una manifestazione di protesta, al contrario vuole rappresentare un segno di unità. Non possiamo fingere che non sia accaduto nulla - spiega una studentessa perché qualcosa è successo e sta a noi ora cercare di capire il perché. Oggi più che mai è fondamentale restare uniti e questa manifestazione, credo ne sia la prova”. I pensieri dei ragazzi e dei docenti si rincorrono, l’uno dopo l’altro, in un flusso continuo, tanto amaro quanto profondo: “noi amiamo la nostra scuola - racconta una insegnante - ci appartiene. Noi siamo la sua
“non sono MosTrI. CrIMInALI. noI TUTTI LI ABBIAMo LAsCIATI soLI. non sIAMo sTATI CApACI DI AIUTArLI. Io - InCALzA Uno sTUDenTe - ne ConosCo Uno e non ho CApITo IL sUo MALessere. non sono rIUsCITo A CoMprenDerLo. perChé?”.
”Provo un brivido al pensiero della decisione che hanno preso, dei rischi che hanno corso, di fare seriamente del male a se stessi e ad altri, del loro bisogno di dimostrare che esistono e della loro rabbia”. A parlare è la docente dell’Istituto Meucci, Alessandra Gasparini, dopo lo sconcertante atto vandalico perpetrato la scorsa settimana da tre studenti (due del Meucci e uno del Vallauri). Un episodio che ha letteralmente sconvolto l’intera comunità. “Molti docenti - spiega - si stanno ponendo numerosi interrogativi, non tanto sul fatto di non aver seguito abbastanza questi ragazzi, poiché la nostra scuola è ricca di iniziative e progetti che ci portano a fare esperienze vive insieme ai nostri studenti, quanto sul modello sociale che anche noi adulti abbiamo contribuito a creare. Ogni giorno si sforziamo di far sentire questi ragazzi ideatori e costruttori di qualcosa di bello. Li coinvolgiamo affinché si sentano protagonisti. E’ una sofferenza sentir serpeggiare nell’aria commenti negativi sul Vallauri e il Meucci, scuole che amo poiché vi ho trascorso gran parte della mia passata e attuale vita professionale. Istituti nei quali
“provo Un BrIvIDo AL pensIero DeLLA DeCIsIone Che hAnno preso, DeI rIsChI Che hAnno Corso, DI fAre serIAMenTe DeL MALe A se sTessI e AD ALTrI, DeL Loro BIsogno DI DIMosTrAre Che esIsTono e DeLLA Loro rABBIA”. A pArLAre è LA DoCenTe DeLL’IsTITUTo MeUCCI, ALessAnDrA gAspArInI.
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“Il Meucci non molla”
anima. Lì, ogni giorno, ci incontriamo, ci confrontiamo, cresciamo, condividiamo
esperienze e costruiamo bellezza attraverso la cultura e l’educazione a vivere bene.
Qualcuno però si perde e, in questo caso, noi non ce ne siamo accorti. Non se ne sono
accorte nemmeno le loro famiglie. Sono due le ferite che questo gesto ha causato:
la nostra scuola è stata violata e qualcuno tra i nostri ragazzi si è perduto. Credo che questa debba essere l’occasione per riflettere su cosa noi adulti stiamo trasmettendo ai giovani, alle prese col vuoto e la noia di vivere”. “Non chiamateli mostri. Criminali. Noi tutti li abbiamo lasciati soli. Non siamo stati capaci di aiutarli. Io - incalza uno studente - ne conosco uno e non ho capito il suo malessere. Non sono riuscito a comprenderlo. Perché?”. Una domanda, questa, che ricorre continuamente nelle parole dei manifestanti: “molti giudicano senza conoscere la storia di questi nostri tre compagni. Io ne avevo uno in classe: non è un criminale. E’ come tutti noi, solo con qualche difficoltà in casa in più. Noi però siamo qui, mentre loro tre, ora, sono chissà dove… e chissà cosa gli accadrà”. “Nessuno di noi giustifica ciò che hanno fatto, al contrario, ma dopo la rabbia iniziale, ora a crescere in me è la compassione. Questi tre ragazzi - spiega una studentessa - evidentemente non hanno una famiglia attenta. Durante l’anno sappiamo che hanno parlato spesso con alcuni professori, nonostante ciò hanno lesionato l’unico luogo che avrebbe potuto aiutarli. Non me lo spiego”. Jessica Bianchi
Un vuoto esistenziale che fa paura Alessandra Gasparini
si lavora per e con i ragazzi”. Quanto accaduto obbliga in qualche modo anche gli insegnanti a ripensare il proprio ruolo: “i ragazzi hanno bisogno di fare esperienze insieme a noi adulti, poiché siamo noi a trasmettere loro il senso della responsabilità, del rispetto, della fiducia. Siamo noi che possiamo donare loro orizzonti di senso affinché credano di poter costruire qualcosa di positivo”. In una realtà in cui a dominare sono soltanto passioni tristi,
i più giovani hanno più che mai bisogno di buoni maestri capaci di colmare, seppure in parte, un preoccupante vuoto esistenziale, soprattutto laddove la famiglia latita. “Insieme ai miei studenti stiamo riflettendo sul fatto che in situazioni di grave difficoltà, non tutti hanno la stessa forza d’animo, non tutti sviluppano una propensione a vedere il lato pieno del bicchiere. Il carattere incide sulle nostre azioni, contribuendo a orientarci verso la costruzione
piuttosto che la distruzione. A un certo punto occorre fare una scelta”. Nella società odierna sono numerose le famiglie problematiche, “ci sono genitori separati e non solo che non si prendono cura dei propri figli. Ragazzi completamente abbandonati a loro stessi che decidono di accontentarsi delle cose più mediocri e che per colmare il vuoto che hanno dentro e provare un’emozione, sentono la necessità di picchiare qualcuno, di fotografarlo o riprenderlo, per poi postarlo in Rete”. Tanto dura quanto amara l’analisi che Alessandra Gasparini compie del nostro tempo dominato dai social: “questa generazione è cresciuta su Facebook. Tutto viene vissuto attraverso i social: le liti, le discussioni, i dibattiti… tutto si consuma on line. Non vi è spazio per un confronto concreto e la visione surreale della vita porta poi i giovani a confondere la realtà con la sua riproduzione virtuale. Alcuni ragazzi vivono
i loro pomeriggi - per non dire le intere giornate, dal momento che molti maturano prolungate assenze da scuola - davanti al computer. Si lasciano e si riappacificano on line, sparlano dell’amico o dell’amica in Rete. Danno in pasto ai social la vita privata di chi hanno intorno, a volte con conseguenze catastrofiche. I miei studenti mi parlano di gruppi di ragazzini di varie etnie che vanno in giro per Carpi a fare i bulli, danneggiando aiuole, deridendo le donne che incontrano, scattando foto imbarazzanti per poi ricattare i soggetti ritratti… Ciò che è accaduto la scorsa settimana ci riempie di tristezza (e io mi sento vicina al dolore delle tre famiglie) e ci obbliga a metterci in discussione ma siamo anche profondamente indignati per un modello di società che noi adulti abbiamo contribuito a costruire: non dovremmo riunire i ragazzi, parlare con loro, scambiare riflessioni, leggere e commentare testi mercoledì 3 maggio 2017
inerenti al vuoto interiore che la nostra società teoricamente condanna ma di fatto promuove, mercificando tutto, spingendo all’arrivismo, mostrando un quotidiano esempio di corruzione dei costumi, favorendo attraverso i media l’esaltazione di modelli comportamentali completamente privi di valori profondi, di ideali per cui valga la pena vivere? Chi non aderisce è fuori dal gioco, chi non si fa notare nel bene, ma più spesso nel male, non ha diritto di esistere. Non esiste proprio. Vogliamo far capire ai ragazzi che incontriamo quotidianamente e tramite loro agli altri che esistono comunque e che sono importanti, anche quando non ce la fanno a ottenere buoni risultati scolastici, perchè dentro di loro ci sono tante potenzialità inespresse? Questi ragazzi hanno di fronte a sé infinite possibilità di fare cose belle, anche se vivono situazioni difficili. Dobbiamo ricordarglielo. Ogni giorno”. Jessica Bianchi anno XVIII - n. 17
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L’ArTe per DIfenDersI DALLA pUBBLICITÀ A voLTe InvADenTe e DeLeTerIA. è QUesTo IL TeMA DeLLA nUovA MosTrA DI TAMIDI’s. vernissage domenica 7 maggio
Un niente che urla l’infinito
L’eterna sfida tra l’effimero e l’eterno, tra i falsi bisogni creati dalla pubblicità e i veri valori risvegliati dall’arte. e’ questo il tema centrale della nuova mostra ideata dal pittore Tamidi’s, al secolo Oto Covotta, intitolata Un niente che urla l’infinito. La mostra inaugurerà domenica 7 maggio, alle 17, presso la saletta della Fondazione cassa di risparmio in corso Cabassi, 4, e rimarrà aperta fino al 16 maggio. a presentarla interverranno gli attori Maria Giulia Campioli e Claudio Mariotti, con la partecipazione del fotografo Mauro Vincenzi. L’arte si infiltra su cartelloni pubblicitari di bibite gassate e carne in scatola per smascherare le promesse recitate da slogan accattivanti condite da immagini a effetto. “La pubblicità è distorsione: snatura le cose del loro valore intrinseco - spiega Tamidi’s - gli spot che interrompono i film o gli altri programmi in tv, per esempio, rappresentano una violenza nei nostri confronti. La pubblicità ha contribuito a creare l’indifferenza, la povertà e la sofferenza umana. Ci si sofferma di più a guardare un cartellone pubblicitario che una persona bisognosa al margine della strada. Questo perché la pubblicità in genere parla al singolare alimentando l’atteggiamento individualistico che contraddistingue la nostra società odierna. L’arte, invece, parla al plurale, ed è per definizione universale”. Solo attimi frizzanti o gioia vera?, Ubriachi...d’altruismo?, La vita... scatola chiusa?: sono solo alcuni dei titoli delle opere che saranno esposte e che pongono il visitatore di fronte a interrogativi importanti riguardo a una quotidianità scandita da stimoli materiali a cui ci siamo ormai abituati. “ho impiegato due anni per realizzare questa mostra - ha continuato Tamidi’s - lasciandomi guidare dal mistero dell’arte, di Dio, dei vangeli e dell’amore. Tutte le cose più importanti sono un mistero e sono anche quelle che ci lasciano le sensazioni più intense: le uniche che possono aspirare all’eternità”. Chiara Sorrentino LAVORO Il lavoro è rosa a Bologna, mentre a napoli le donne arrancano: il tasso d’occupazione femminile più alto d’Italia si registra nella provincia di Bologna dove due terzi delle donne svolgono un’attività (66,5%). al contrario, nel mezzogiorno, la percentuale delle impiegate si assottiglia drasticamente: il tasso più basso si rileva a Barletta-Andria-trani dove lavora meno di un quarto della componente femminile (24,1%), così come circa il 25% è in servizio a napoli (25,5%). Lo si legge nel report realizzato dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro. e con 1.476 euro mensili, è Bolzano la provincia che, oltre ad avere la disoccupazione più bassa, detiene il primato delle buste paga più
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TornAno Le CITAzIonI DI fesTA DeL rACConTo sULLe veTrIne DeI negozI DI CArpI
Quando le vetrine parlano...
Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine” sostiene Virginia Woolf dalla vetrina di Edicola Bertani in Piazza Martiri. Gli fanno eco le parole di Nathaniel Hawthorne che afferma, complice La Farfalla di via Berengario: La felicità è come una farfalla. Se l’insegui non riesci mai a prenderla, ma se ti metti tranquillo può anche posarsi su di te. Oscar Wilde, invece, dalla sua postazione in viale Carducci, ribadisce, a chi si trova a passare davanti a Pausa Caffè, il suo inconfondibile stile: Ho dei gusti semplicissimi; mi accontento
sempre del meglio. Le voci di questi giganti della letteratura intrattengono un dialogo con centinaia di altri colleghi, siano questi architetti, stilisti, disegnatori, scienziati o attori: si tratta delle Vetrine narranti, l’iniziativa della Festa del Racconto che viene accolta
con molto entusiasmo dai negozi del centro storico della nostra città. In vista della manifestazione che si svolgerà a Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera dal 24 al 28 maggio, infatti, lo staff e i volontari della Festa del Racconto stanno scriven-
Uno sguardo oltre l ’argine di Pierluigi Senatore
pesanti fra i dipendenti. fanalino di coda ascoli piceno, con una media di 925 euro. BORGHI D’ITALIA Una suggestiva quinta teatrale che forma, lungo un percorso sinuoso, un “paesaggio ideale” di archetipi tipici dei borghi italiani. Un susseguirsi di facciate di chiese, palazzi nobiliari, porticati, rocche, abbazie, torri medievali, a simboleggiare, attraverso un coinvolgente gioco prospettico, il tesoro na-
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scosto d’italia. e’ il benvenuto della mostra Ai Confini della Meraviglia, allestita alle Terme di diocleziano a roma dal 6 maggio nell’ambito dell’iniziativa Borghi - Viaggio Italiano cofinanziata dal Mibact e che vede protagoniste 18 regioni italiane con i loro borghi. PATTI SMITH dopo parma dove ha ricevuto una laurea ad honorem in Lettere classiche e moderne, Patti Smith sarà a Bologna
l’11 maggio per incontrare il pubblico e firmare le copie del suo nuovo libro M Train, edito da Bompiani, alla libreria Feltrinelli di piazza ravegnana. M Train è un viaggio in diciotto stazioni a bordo del treno della mente di un’artista leggendaria. Un libro che mescola in 18 capitoli memorie ed episodi della sua vita con riflessioni sull’arte e sul presente. a scandire il cammino, le foto scattate da patti smith con l’inseparabile polaroid.
WALTER SITI Lo scrittore modenese Walter Siti e Michela Marzano (prossima ospite della Festa del Racconto di carpi) sullo stesso palco - per la prima volta insieme dopo le polemiche infuocate sui giornali e suoi social scatenate dalla stroncatura della filosofa e scrittrice al nuovo romanzo Bruciare tutto (rizzoli) dello scrittore premio strega 2013. il punto caldo della questione resta quella dedicata
do sulle vetrine degli esercizi commerciali le citazioni che andranno a formare la grande narrazione corale che farà da cornice ai 59 eventi e agli oltre 70 protagonisti di questa XII edizione. Un segno grafico che acquista, quest’anno, un significato ulteriore, essendo gli eventi di questa edizione, il cui sottotitolo è, non a caso, Costruire mondi, quello dell’architettura. Così, oltre agli appuntamenti del programma, anche gli spazi del cuore della città si animano e divengono le frasi di un racconto ideale che, dalle pagine di un libro, vengono scritte sulle superfici degli edifici. “all’ombra ferita e forte di don Lorenzo Milani” da cui parte proprio siti parlando del suo romanzo. volume che ha per protagonista un prete, don Leo, attratto dai minori che si interroga su dio e la fede. GIRO D’ITALIA Dalla sardegna alla sicilia fino a Milano, per 3.614,1 km. Il tutto condensato in 21 tappe, fra venerdì 5 a domenica 28 maggio. Il 100/o Giro d’Italia è una sintesi, ma in chiave moderna, di storia, ricordi, sudore e fatica, un concentrato di storia e sofferenza che lo riportano indietro nel tempo. per la 100/a gli organizzatori hanno voluto offrire un percorso completo, che tocca 15 regioni e coinvolge anche le due isole principali.
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neLLA CApITALe IngLese, LA CArpIgIAnA LAvInIA DAvoLIo hA DeCIso DI rIpensArsI, DAnDo forMA e CoLore ALLA sUA pAssIone pIù grAnDe, QUeLLA per IL CIBo e I DoLCI. DA verA “goLosonA”, CoMe LeI sTessA sI DefInIsCe, LAvInIA hA CreATo IL MArChIo LAvoLIo BoUTIQUe ConfeCTIonAry e LA sUA AvvenTUrA neLLA CITy è oggI CosTeLLATA DI DoLCIssIMe soDDIsfAzIonI
Una storia che profuma di buono
Quella della carpigiana Lavinia Davolio, poco più che trentenne, è una storia che profuma di buono. Di dolci praline dai golosi ripieni. Il suo è l’esempio di come sia possibile coltivare un sogno e realizzarlo. Lavinia ha completamente rivoluzionato la sua vita e, passo dopo passo, spinta da un inguaribile ottimismo e tanta determinazione, ce l’ha fatta. Nella capitale inglese ha deciso di ripensarsi, dando forma e colore alla sua passione più grande, quella per il cibo e i dolci. Da vera “golosona”, come lei stessa si definisce sorridendo, Lavinia ha creato il marchio Lavolio Boutique Confectionary e la sua avventura nella City è oggi costellata di dolcissime soddisfazioni. Dopo una laurea alla Bocconi e anni di lavoro in ambito finanziario qual è stata la leva che ti ha spinta a rivoluzionare completamente la tua vita? “Dopo l’esperienza di nove anni in banca la mia idea iniziale era quella di entrare nel campo della ristorazione data la mia passione per la cucina. Ho fatto quindi un corso da chef, ma poi le ricerche di mercato mi hanno portato a puntare sulla creazione e
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produzione di un prodotto di qualità e innovativo, con l’obiettivo di portare il Made in Italy nel mondo. Ho deciso di concentrarmi su un settore scalabile, di nicchia, dove ci fosse spazio di crescita, e anche grazie a una mia passione specifica per tutto ciò che è dolce, ho scelto il settore dolciario”. Perché hai scelto di reinventarti nel settore dolciario? “La cucina - e mangiare - sono da sempre due mie grandi passioni. Ho imparato a cucinare dalle nonne: molte ricette tipiche emiliane come la pasta fatta in casa e i tortelli. La mia specialità però sono le torte e i dessert. L’idea è quindi nata nella mia cucina, da dove ho iniziato a preparare diversi tipi di dolci italiani e a farli assaggiare prima a i miei amici e poi a venderli nei mercatini di Londra. Dato il successo di questi primi test, con l’aiuto di un pasticcere italiano, mi sono dedicata alla ricerca in Italia di ingredienti di qualità e di produttori artigianali. Alla fine del 2013 ho lanciato a Londra la mia prima linea di dolciumi con più di 30 gusti: raccolti in cinque diverse collezioni fanno leva su ingredienti selezionati come i pistacchi di Bronte, le
Lavinia Davolio
“Sono fondamentali, in quanto ogni singolo dolce è unico, fatto a mano e diverso. Nel momento in cui si apre una scatola di Lavolio si può immediatamente capire che si tratta di prodotti artigianali fatti con metodi e ingredienti curati e selezionati”. I londinesi come hanno accolto i tuoi prodotti? “Tantissime volte mi sono sentita dire “These are the most delicious sweets that I have ever tried” ed è proprio questo che ci ha permesso di crescere così in fretta, il fatto che i nostri clienti siano entusiasti dei nostri prodotti e siano i primi a sponsorizzarli”. Pensi di implementare ulteriormente la tua attività? “Nel mio carattere penso di avere due tratti fondamentali per fare l’imprenditrice: sono piena di idee e sono una inguaribile ottimista. I miei progetti sono di crescita, dall’esportazione in nuovi mercati all’aggiunta di nuovi nocciole del Piemonte D.O.P e le mandorle pugliesi”. Qual è il tuo rapporto con i dolci? E il cibo in generale? “Inutile dire che sono una golosona! Adoro cucinare, ma anche mangiare, in particolar modo i dolci”. E’ stato difficile lanciare un marchio a Londra? “Penso di essere stata avvantaggiata a non essere partita subito con un progetto imprenditoriale da ‘appena arrivata’ a Londra. Mi è stata utile l’esperienza degli anni precedenti passati in banca, un ambiente molto competitivo ed esigente, che si è dimostrata fondamentale per strutturare il mio nuovo business e non solo da un punto di vista finanziario. In meno di quattro anni dal lancio siamo orgogliosi di essere presenti in stabilimenti di grande pregio in Inghilterra quali Fortnum & Mason, Ascot, Partridges, tutti posti
che riforniscono anche la famiglia reale inglese. I prodotti Lavolio sono disponibili in centinaia di negozi nel Regno Unito, in Europa, Asia e Medio Oriente e disponibili anche attraverso il canale online”. Come descriveresti la tua linea di prodotti? “I nostri prodotti sono piccole sorprese racchiuse in eleganti confezioni di latta, perfetti come regali o come dolcetti da gustare dopo cena”. Quanto sono importanti l’artigianalità e la qualità dei prodotti?
prodotti nella nostra gamma. Tutti i prodotti Lavolio sono Made in Italy, siamo sempre alla ricerca di eccellenze italiane in accordo con la nostra filosofia di ingredienti selezionati e di metodi di produzione artigianale”. Oggi sei felice? E’ la strada
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giusta quella che hai intrapreso? “Certo, anche se nel mio percorso da imprenditrice mi sento ancora solo all’inizio! Sto imparando tantissime cose ma so che i nostri clienti apprezzano la qualità degli ingredienti, l’accurato bilanciamento dei sapori e l’unicità di ciascun pezzo. Ascolto con attenzione le opinioni e i suggerimenti degli altri, chiedo spesso consigli a imprenditori con molta più esperienza di me e, con tanta pazienza, spero di far crescere questo progetto ambizioso. Ho fiducia nel marchio e spero di avere l’opportunità di farli assaggiare a sempre più persone in giro per il mondo”. Hai un sogno nel cassetto? “Un giorno mi piacerebbe scrivere un libro di cucina pieno di ricette di dolci italiani, presentati da me in chiave internazionale, un po’ come con Lavolio”. La Brexit ti comporterà delle difficoltà? “E’ ancora troppo presto per dirlo, anche se nel mio piccolo comporterà certamente delle ripercussioni. C’è ancora apprensione per il rischio politico ma le cose cambiano in fretta. Credo sia fondamentale mantenersi flessibili e pronti ad adattarsi”. L’Italia ti manca? Pensi di farvi ritorno in pianta stabile o la tua vita ormai è nella capitale inglese? “Sono nata a Carpi e la mia famiglia vive a Rio Saliceto, dove mio padre fa il veterinario. Ho una famiglia molto numerosa, sono la seconda di sei figli! Sono molto legata all’Italia e alla mia famiglia e grazie al lavoro torno spesso. Certo, per adesso la mia casa è a Londra ma in futuro si vedrà”. Jessica Bianchi
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In molti sono accorsi, lo scorso 29 aprile, all’inaugurazione di Garage Srt, la nuova avventura imprenditoriale dei due giovani Riccardo Loschi e Simone Meglioli. Un’officina, la loro, in via Lago della Ninfa, a Cibeno, dal sapore del tutto particolare. I due soci e amici, uniti dalla passione per le auto e le motociclette d’epoca, hanno deciso di scommettere su un servizio nuovo, attento, puntuale e artigianale. Garage Srt è un vero e proprio laboratorio creativo, dove ogni desiderio prende forma grazie all’estro e alla professionalità dei due giovani meccanici restauratori. “Qui da noi, è possibile trasformare, modificare e ridare nuova vita ai propri mezzi d’epoca e non solo”. Se desiderate personalizzare la vostra moto o la vostra auto, Garage Srt è il posto che fa per voi: “ogni pezzo sarà creato a mano, con cura, e su misura, affinché ciascun mezzo sia unico e originale”. Amici e appassionati si sono così dati appuntamento all’inaugurazione: ad attenderli uno spazio in puro stile Café Racer. Stampe alle pareti, cartelli, complementi d’arredo creati con materiali di recupero e un salottino Anni Settanta, rendono il garage un luogo piacevole nel quale intrattenersi e condividere la medesima passione: quella per i motori. J.B.
In MoLTI sono ACCorsI, Lo sCorso 29 AprILe, ALL’InAUgUrAzIone DI gArAge srT, LA nUovA AvvenTUrA IMprenDITorIALe DeI DUe gIovAnI rICCArDo LosChI e sIMone MegLIoLI
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L ’angolo di Cesare Pradella
E’ il dottor Enrico Diacci, (44 anni, una laurea in legge, dirigente di un’azienda informatica, residente a Rovereto, ex direttore della Filarmonica novese, fondatore della Onlus di volontariato sociale di Rovereto e presidente del Circolo scolastico), il candidato sindaco per le prossime amministrative dell’11 giugno di Noi Lista Civica di Novi, erede della precedente lista civica denominata Progetto Comune, all’opposizione della Giunta del sindaco diessino Luisa Turci negli ultimi cinque anni. Il candidato, che non era presente per impegni di lavoro alla conferenza stampa dello scorso 21 aprile, è stato presentato dai dirigenti della nuova Lista Civica Gian Paolo Travasoni, Mauro Fabbri, Carlo Berto, Riccardo Bassi e altri. “Capacità e volontà di ascolto della gente, conoscenza del territorio, predisposizione al gioco di squadra in luogo della logica di un uomo solo al comando, profonda e convinta motivazione nel guidare la nuova lista – ha detto Travasoni – sono le caratteristiche con le quali Enrico Diacci si presenterà alle elezioni insieme ad altri 15 candidati che ne hanno condiviso obiettivi, metodo di lavoro, motivazioni e impegno. Enrico Diacci si ripromette di affrontare subito e
concretamente le criticità e le emergenze della realtà di Novi, Rovereto e Sant’Antonio: dalla mancanza di lavoro alla scarsa sicurezza, dal degrado ambientale alle carenze infrastrutturali”. Candidati e programma verranno presentati nei prossimi giorni: una lista trasversale che è il risultato, al pari del programma predisposto, di una lunga serie di incontri e confronti con le associazioni economiche di categoria, con il volontariato civile, sociale e sportivo del territorio. “Programma - hanno aggiunto Travasoni, Fabbri e Bassi - volto a ridurre la pesante e asfittica burocrazia comunale; che si propone di denunciare i ritardi legati alla ricostruzione post-sisma e la mancanza di progettualità dimostrata dalla Giunta uscente. L’obiettivo è quello di contrastare la disoccupazione crescente e rendere l’attività della Giunta Comunale una sorta di casa di vetro, all’insegna della completa trasparenza e non una bottega chiusa”. Particolare attenzione, è stato più volte sottolineato, verrà riservata alla viabilità da e per Modena e Reggio, a oggi carente e del tutto insufficiente: lacune che danneggiano le attività economiche e sulle quali dovranno essere maggiormente sensibilizzate Provincia e Regione, così come la
A Carpi, dove non mancavano nomi di peso a sostegno di Orlando, dal sindaco Alberto Bellelli al segretario del partito Marco Reggiani, ha stravinto Matteo Renzi che, alle Primarie per l’elezione del segretario del partito ha preso 3.500 voti (75,4%), superando Orlando (971 voti, 20,9%) ed Emiliano (170 voti, 3,6%). Si erano schierati per Renzi a Carpi il vicesindaco Simone Morelli, l’assessore Simone Tosi, ma anche il consigliere regionale Enrico Campedelli. Domenica 30 aprile nei dieci seggi allestiti a Carpi hanno votato 4.668 persone, erano state 8.610 nel 2013. “I miei complimenti a Matteo Renzi per una vittoria larga e importante. Mi auguro – scrive su Facebook il segretario del Pd di Carpi Reggiani - che Renzi abbia la capacità di costruire un Pd più forte, coinvolgendo le energie migliori e che sappia cogliere anche dalle altre mozioni idee per poi poter fare una sintesi vera. Ora è anche il momento di ricucire con quei mondi più vicini, quei corpi intermedi, che fin troppo abbiamo snobbato nell’ultimo periodo. Vedremo nei prossimi mesi come si muoverà e cosa proporrà. Buon lavoro Segretario”. Anche nel resto della regione
A CArpI MATTeo renzI hA preso 3.500 voTI (75,4%), sUperAnDo orLAnDo (971 voTI, 20,9%) eD eMILIAno (170 voTI, 3,6%). DoMenICA 30 AprILe neI DIeCI seggI hAnno voTATo 4.668 persone, erAno sTATe 8.610 neL 2013
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E’ Enrico Diacci il candidato sindaco di Noi Lista Civica di Novi
Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. L’obiettivo? Ottenere maggiore attenzione da parte di questi enti nei
confronti del Comune di Novi, chiaramente trascurato rispetto ad altri enti pubblici della Provincia di Modena. Sulla
dibattuta questione della Cispadana, è stato anticipato che la nuova Lista si dichiarerà a favore della costruzione di
una superstrada veloce piuttosto che di un’autostrada, di per sè maggiormente costosa e impattante sul territorio.
Primarie Pd, stravince Renzi, si dimezza la partecipazione Campedelli e Morelli alla serata di chiusura della campagna delle primarie Pd per Renzi a Modena dove è intervenuto l’ex ministro Maria Elena Boschi
il Pd si scopre super renziano: Matteo Renzi ha vinto con il 74% staccando nettamente i suoi avversari, il ministro della giustizia Orlando (21,5%) e Michele Emiliano, che si è ferma-
to al 4,1%. In regione hanno votato circa 200mila elettori, la metà rispetto al 2013. Come quattro fa, l’Emilia Romagna è stata un tassello fondamentale della vittoria
di Renzi che stavolta partiva coi favori del pronostico, ma il dato dell’affluenza alle urne non va sottovalutato: nel 2013, quando in Italia votarono alle Primarie 2,8 milioni
di persone, 400mila di queste (un settimo) erano concentrate nelle province dell’Emilia Romagna. Oggi quel dato si è dimezzato e il Pd guarda con grande attenzione alla mercoledì 3 maggio 2017
sua regione simbolo, sino a oggi roccaforte elettorale, ma anche forziere di iscritti, partecipazione e contributi economici. Sara Gelli anno XVIII - n. 17
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La teoria delle Cinque Energie che compone una parte del Feng Shui prende vita dal Tao composto da forze opposte Yin e Yang. Le Cinque Energie sono 5 possibili fasi della materia, 5 fasi della sua possibile trasformazione, 5 fasi del ciclo della Natura. A ogni energia corrisponde un elemento naturale, una direzione cardinale, un colore, una forma geometrica dominante, una stagione, una fase della vita dell’uomo e una parte della giornata. Il Nord è il punto cardinale più freddo, collegato all’inverno e alla fase più yin del Tao, al periodo della fecondazione e gestazione dell’Uomo. Siamo nel periodo più buio della giornata, a mezzanotte. I colori sono blu e nero. L’elemento associato è l’Acqua e le forme dominanti sono sinuose, a “onda”. Proseguendo in senso orario troviamo l’Est dove lo yang inizia a crescere con l’energia Legno, lo yang moderato. Siamo in primavera con la nascita di nuove foglie e il colore associato è il verde. Il periodo dell’uomo è l’infanzia, l’adolescenza e siamo alle ore 6 quando l’uomo ha molta energia per lavorare, riposato dalla notte. Le forme dominanti son alte, strette e lunghe. Lo yang si rafforza sempre più e giungiamo al suo apice a Sud con l’elemento Fuoco.
SestoElemento
by Aire Studio in formazione presso Spazio Umano, Scuola di Specializzazione in Feng Shui e Architettura del Benessere di Cesena
“Yin e Yang, utopia e realtà, femminile e maschile, spirituale e materiale… gli opposti in un Tutto”
La stagione è quella estiva e il colore è il rosso acceso. Siamo a mezzogiorno e l’uomo è ormai adulto. Le forme sono triangoli, coni, piramidi. Lo yang inizia a decrescere e entra energia in yin moderato
I libri da non perdere Il tradimento. Globalizzazione e immigrazione, le menzogne delle élite Di Federico Rampini senza una guida, abbandonate dai loro leader sempre più miopi e irrilevanti, le opinioni pubbliche occidentali cercano rifugio in soluzioni estreme. alla paura si risponde con la fuga all’indietro, verso l’isolamento da tutto il male che viene da «là fuori» e il recupero di aleatorie identità nazionali. globalizzazione e immigrazione sono i due fenomeni sotto accusa. Il tradimento delle élite è avvenuto quando abbiamo creduto al mantra della globalizzazione, quando il pensiero politically correct ha recitato la sua devozione a tutto ciò che è sovranazionale, a tutto ciò che unisce al di là dei confini, dal libero scambio alla finanza globale. Il triste bilancio è quello di aver reso i figli più poveri dei genitori. e il tradimento è continuato praticando l’autocolpevolizzazione permanente, un riflesso pavloviano ereditato dall’epoca in cui «noi» eravamo l’ombelico del mondo: come se ancora oggi ogni male del nostro tempo fosse riconducibile all’occidente, e quindi rimediabile facendo ammenda dei nostri errori. in questo acuto pamphlet di denuncia – inclusa un’autocritica sul ruolo dei media – Federico Rampini indica le possibili vie d’uscita: un’economia liberata dai ricatti delle multinazionali e dei top manager; un’immigrazione governata dalla legalità e nella piena osservanza dei nostri princìpi; una democrazia che torni a vivere della partecipazione e del controllo quotidiano dei cittadini; e, infine, un dibattito civile ispirato all’obiettività e al rispetto dell’altro, non ai pregiudizi, all’insulto e alla gogna mediatica dei social. Federico Rampini sarà tra gli ospiti della Festa del Racconto che si terrà dal 24 al 28 maggio a Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera.
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nell’Ovest con l’elemento Metallo. Siamo in autunno, le foglie iniziano a cadere. Siamo nella fase adulta avanzata, la senilità. I colori associati sono il bianco e il grigio. Siamo alle ore 18 quando il sole sta per
tramontare. Le forme sono i cerchi, le cupole e le sfere. Non dobbiamo dimenticare al centro l’energia Terra. E’ collegata alla funzione di equilibrio e stabilità. Non ha una stagione precisa a cui è associata. Di solito l’energia Terra si collega alle fasi di transizione tra una stagione e l’altra. Il suo colore è l’ocra, il giallo e tutte le declinazioni del beige. Le forme associate sono il quadrato e il parallelepipedo. L’equilibrio di questi Cinque elementi ci fa sentire in armonia con noi stessi e con l’ambiente circostante. E’ importante ristabilire in ogni ambiente interno un ciclo di generazione di tutti gli elementi a seconda della funzione della stanza, al punto cardinale e, quindi, alle energie presenti. Si può intervenire sulle forme degli arredi, sulla loro posizione, sul loro colore e su quello
delle finiture e dei complementi d’arredo. Un’operazione estremamente difficile soprattutto nell’armonizzare il particolare nel tutto. L’architetto, consulente Feng Shui, deve mettersi in ascolto ed entrare in empatia con il cliente per realizzare ambienti sinergici alla struttura interiore di chi li vivrà. Quando entriamo in una stanza percepiamo prima la forma e poi il colore. Il colore, a livello endocrino, risuona con le nostre ghiandole che producono ormoni e che poi vanno alle cellule. Ogni colore visto, o pensato, influenza le nostre ghiandole e quindi il nostro benessere. Già Goethe e Steiner avevano compreso la connessione tra psiche e colore. I segnali non verbali producono nel corpo emozioni che ci aprono a un confort o ci fanno chiudere in un no-confort.
Attiviamo una reazione ormonale di adrenalina istintiva e inconscia che il nostro corpo riconosce subito come elemento di disturbo o meno. “I colori sono una lingua emozionale compresa a livello inconscio”, scriveva M. Luscher.
Per consulenze, informazioni, approfondimenti, scambi di idee: Aire Studio Via Vasco de Gama, 2 a Carpi www.airestudio.it
IL 6 MAggIo A MoDenA sI TerrÀ UnA CenA per sosTenere LA CoMpAgnIA pALesTInese the Freedom theatre, in itaLia in occasione deL FestivaL concentrico di carpi
Una cena di solidarietà
Con sede nel nord della West Bank, The Freedom Theatre è il cuore pulsante di un’appassionata e creativa comunità che, oltre allo sviluppo della professionalità e dell’innovazione in campo artistico, è animata dallo scopo di valorizzare il ruolo dei giovani e delle donne nella comunità ed esplorare la capacità insita nelle arti di farsi catalizzatrici dei cambiamenti sociali. La cultura e l’arte intese come forme di partecipazione attiva di una comunità saranno gli elementi alla base, sabato 6 maggio, alle 20, presso la Parrocchia di S. Giovanni Evangelista, in via Emilio Diena, 120 a Modena: ogni amante del teatro potrà partecipare alla cena di autofinanziamento organizzata per raccogliere fondi per riuscire a portare in Italia la compagnia palestinese e il suo spettacolo Return to Palestine, il 14 e il 15 giugno a Carpi, in occasione della terza edizione di Concentrico – Festival di teatro all’aperto (organizzato da associazione culturale AppenAppena, Forum
Teatro, Teatro al Quadrato e Aporie, col sostegno di Comune di Carpi e Fondazione CR Carpi). Durante la cena, del costo di 15 euro per gli adulti e di 8 euro per i bambini, fondamentale per finanziare il progetto, i partecipanti potranno acquistare i biglietti dello spettacolo a un prezzo ridotto, e l’evento rappresenterà anche l’occasione per
raccontare la bella storia del Freedom Theatre. Nato durante la prima intifada per volontà della donna di origini israeliane Arna Mer Khamis, la quale tentava, attraverso il teatro e l’arte, di gestire e indirizzare le paure croniche, la depressione e il disordine da stress post-traumatico vissuti dai bambini nel campo rifugiati di Jenin. Per partecipa-
re alla serata è consigliabile prenotare telefonando ai numeri 335.6882173 e 338.2923478 o inviando una mail agli indirizzi beniaminograndi@libero.it o info@ appenappena.it. Lo spettacolo del Freedom Theatre andrà in scena nei giorni di mercoledì 14 e giovedì 15 giugno presso il Teatro Comunale di Carpi.
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Al mè dialètt...
a cura di Massimo Loschi
A Carpi, città che un tempo viveva di agricoltura o poco più, nasce il periodo del truciolo e buona parte delle donne carpigiane, e non solo, si dedica a questa nuova attività.
La trèsà ed paia
La treccia di paglia
mêintr’un rag ed luš s’intêrda a impiêr un cantôun, chiéta stà a sédêr… ‘nà vcina; sól al man, che mai han tgnusùu ripôš al girn e al rigirèn al paj chi balên un bal d’n’êtêr têimp, e la trèsà la crèsc, la sé šlunga la fa nìj a i pinsér, la và a scàvêr di ricôrd. a s’fêva sira… su i camp e ancòr dôp, a la luš d’un stùpêin, per la trèsà, érn’al paj a prìlêr anch sê i ôç i s’fêvèn più péš e i fjóo, a la vóš chiéta dal fôli, già i gh’durmivèn lè atéš. ‘na trèsà, pôch più d’pôch sùldêin, mô via a slìsêrla côl sliss… che dman l’éra pan da dêr a chi putêin. Ah, cùmà la s’fa avanti la sira, e la vcina, cun in mêint i têimp dla fam, la n’s’vrèv dêrès per réša ancòr un gir, ‘na paja e pò n’êtra mô al mas al s’finìs… e dman? gnanch a i fjóo, che già s’in fat grand, la n’gh’vrèv èsèr ed péš, e al man s’arèndèn su i šnôç, s’fa mùtà la bòcà e la s’pišla pinsèn a la paia. Da la pôrta, apêina ‘na fèsà cun l’ultma luš ch’a s’infila; un fjól ch’ha capìi chi pinsér al torna e tra al man ancòr un fagôt d’un bianch ch’imbàrbaja: -ecco mama, per dman, ecco, n’êtêr mas dla tò paja!-
mentre un raggio di luce si attarda a fare luce in un angolo, calma rimane seduta… una vecchietta; solo le mani, che mai hanno conosciuto riposo girano e rigirano le paglie che danzano un ballo di altri tempi, e la treccia cresce, si alllunga fa il nido a pensieri, và a scavare ricordi si faceva sera… sui campi. e ancora, dopo, alla luce di una candela, per la treccia, erano le paglie a rigirare anche se gli occhi si facevano pesanti e i figli, alla voce calma delle favole già dormivano vicino a lei. Una treccia, poco più di poche lire, ma via a lisciarla con il lisciatore… domani sarebbe stato pane da dare ai bambini. Ah, come si fa avanti la sera, e la vecchietta, con alla mente i tempi della fame, non vorrebbe arrendersi, ancora un giro, una paglia e poi un’altra ma il mazzo termina… e domani? nemmeno ai figli, che già si sono fatti adulti, non vorrebbe essere di peso, e le mani si arrendono sulle ginocchia, si fa muta la bocca e si appisola pensando alla paglia. dalla porta, appena una fessura con l’ultima luce che gli s’infila; un figlio che ha compreso i pensieri ritorna e tra le mani ancora un involto di un bianco che abbaglia: -ecco mamma, per domani, ecco, un altro mazzo della tua paglia!-
LA rAssegnA ne vALe LA penA A CArpI hA ospITATo IL gIUDICe pIerCAMILLo DAvIgo, ex MeMBro DeL pooL DI MAnI pULITe, neL 1992 sCoperChIò IL vAso DI pAnDorA DeLLA CorrUzIone In ITALIA Con L’InChIesTA Che prese IL noMe DI TAngenTopoLI
Un futuro grigio per i giovani
La rassegna Ne Vale La Pena a Carpi ha ospitato il giudice Piercamillo Davigo, ex membro del pool di Mani pulite, nel 1992 scoperchiò il vaso di Pandora della corruzione in Italia con l’inchiesta che prese il nome di Tangentopoli. Il celebre magistrato, attualmente presidente della seconda sezione penale della Cassazione, è stato in città in occasione della pubblicazione del suo nuovo libro dal titolo Il sistema della corruzione edito da Laterza. Nel corso della serata, con la sua consueta verve, ironia e sagacia, Davigo ha fatto il punto sulla situazione italiana ribadendo concetti che da anni ripete in incontri pubblici, interviste e che, negli ultimi mesi, durante la sua presidenza dell’Associazione Nazionale Magistrati, hanno riacceso polemiche e dibattiti. “Sulla corruzione - sottolinea Davigo - non ho motivo di ritenere che sia cambiato qualcosa in un sistema dove si ruba ininterrottamente da 45 anni. Rispetto al passato i corrotti e i corruttori hanno smesso di vergognarsi”. Sul fronte delle leggi per la lotta alla corruzione per il magistrato milanese “il Centrodestra le ha fatte ma non hanno funzionato, mentre il Centrosinistra le ha fatte mirate creando problemi seri, come per i fondi neri”. Il binomio politica-corruzione è ancora consolidato: “colpa del modo in cui non è contrastata la corruzione. Se la corruzione permette di fare politica più facilmente, è ovvio
TornAno ALL’oAsI LA frAnCesA DI fossoLI gLI AppUnTAMenTI dedicati aLL’osservazione deLLa vita ceLeste
I mercoledì delle stelle tornano, anche quest’anno, grazie all’impegno dell’associazione carpigiana Panda Carpi Wwf, all’oasi la Francesa di Fossoli, gli appuntamenti dedicati all’osservazione della volta celeste. I mercoledì delle stelle rappresenta un appuntamento annuale molto atteso dalla cittadinanza: promossi dagli astrofili de La città delle stelle di Novi e Carpi, con il prezioso contributo dell’esperto astronomo dottor Giovanni Casari, gli incontri costituiscono una bellissima opportunità per osservare il cielo e i suoi misteri. cinque gli appuntamenti ( 3, 10, 17, 24 e 31 maggio con inizio alle 21) durante i quali verranno sviluppati temi affascinanti e curiosi: da La luna e i satelliti dei pianeti a Il sistema solare e
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altri sistemi stellari; da Stelle e costellazioni a Spazio e tempo, limiti dell’universo, a La vita
sulla terra e in altri sistemi stellari. L’ingresso è libero e senza prenotazione.
Davigo e Senatore
ci sia molta corruzione nella politica. Se fosse contrastata energicamente la corruzione, questi soggetti sparirebbero e il binomio politica-corruzione non esisterebbe”. Secondo Davigo le responsabilità della politica sono chiare, “per 20 anni hanno fatto leggi che impedivano i processi e le indagini e non leggi che impedivano la corruzione. Quando le opere pubbliche costeranno come all’estero, la corruzione si ridimensionerà. Fino a quando continueranno a costare il doppio, non cambierà nulla”. Davigo afferma che per contrastare criminalità e corruzione è necessaria una nuova “coscienza sociale diffusa”. La frizione tra politica e Magistratura è inevitabile: “gli esempi sono tanti, come
quando la politica fa norme che non possono essere applicate e poi colpevolizza la giustizia, dalla certezza della pena alla legittima difesa. E’ assurdo pretendere che i magistrati facciano cose e prendano provvedimenti che vanno contro i principi solo per fare un piacere alla politica del momento”. Davigo afferma che un altro problema in Italia è lo “spirito di fazione”: tutti difendono l’imputato che appartiene a un “gruppo”. Questo anziché isolare la “mela marcia”, è portato a proteggerla pubblicamente. “La politica – per Davigo - non dovrebbe attendere i processi di primo, secondo e terzo grado, ma dovrebbe prendere provvedimenti immediati perché c’è una giustizia sociale
da rispettare prima di quella ordinaria”. I cittadini, così facendo, apprezzerebbero il comportamento serio, corretto e trasparente della politica concedendogli più fiducia. Piercamillo Davigo vede grigio per il futuro dei giovani nel nostro Paese. “Il 93 per cento dei dottori in Giurisprudenza fanno gli avvocati, la metà di loro guadagna meno di un lavoratore in un call center. Per conquistare uno dei 250 posti da magistrato si impiegano anni e anni di gavetta: una volta a 28 anni potevi già essere magistrato, oggi se ti va bene ci arrivi a 32-33 già stanco. L’alternativa è andare a studiare all’estero ed emigrare”. Dopo le voci che si erano diffuse circa un pressante interessamento del Movimento 5 Stelle affinchè si candidasse con loro, Davigo è categorico: “le sembra possibile? Comunque, ogni smentita è una notizia data due volte, quindi non faccio commenti. I magistrati non devono fare politica perché non sono capaci. Anche Di Pietro, un giorno, mi disse che era pentito”. Pierluigi Senatore
IL proCUrATore nAzIonALe AnTIMAfIA e AnTITerrorIsMo frAnCo roBerTI sArÀ ospITe DeLLA rAssegnA ne vALe LA penA, venerDì 5 MAggIo, ALLe 20.45, ALL’AUDITorIUM DI sAn roCCo
Terrorismo islamico e mafia possono essere sconfitti il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Franco Roberti sarà ospite della rassegna Ne Vale la Pena, venerdì 5 maggio, alle 20.45, all’auditorium di san rocco. roberti presenterà il suo libro Il contrario della paura - Perchè terrorismo islamico e mafia possono essere sconfitti e ne discuterà insieme al giornalista Pierluigi Senatore. “erano passati pochi giorni dagli attentati terroristici di parigi del 13 novembre 2015, quando ricevetti la telefonata di un vecchio amico: Franco, dovrei partire con la mia famiglia per una vacanza. Che dici? Annullo tutto? Dobbiamo avere paura? e’ stato dopo quella conversazione che ho deciso di scrivere questo libro. La preoccupazione del mio amico era la stessa della maggioranza degli italiani che, di fronte alla barbarie terrorista o alla forza di intimidazione della criminalità organizzata, sempre più spesso rispondono
con la paura. che tende a trasformarsi in razzismo, xenofobia, se non addirittura in collaborazione, magari involontaria, con i mafiosi. proprio per questo diventa una priorità spiegare perché è necessario non avere paura: continuare a uscire, viaggiare, frequentare cinema e concerti significa lottare contro i terroristi, il cui unico obiettivo è privarci delle nostre libertà. Così come denunciare chi chiede il pizzo, le imprese che alterano la libera concorrenza, i mafiosi che truccano gare d’appalto e concorsi pubblici, fidandosi dello stato che è in grado di garantire sicurezza e protezione, significa liberarsi dalle catene con cui la criminalità organizzata tenta di imprigionare, ogni giorno, le nostre vite. Ma perché i cittadini possano fidarsi delle istituzioni, è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabili-
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tà e che tutti dicano la verità. La politica che deve adottare parole e leggi chiare. La giustizia che ha il dovere di assicurare provvedimenti seri in tempi certi. La società civile che deve marcare chiaramente, senza ambiguità, la linea d’ombra tra legalità e illegalità. per affrontare efficacemente la sfida epocale alle mafie e al terrorismo non basta il pur necessario contrasto investigativo-giudiziario, come se si trattasse di una semplice questione di ordine pubblico, bensì occorre rimuovere le cause politiche, economiche e sociali che ne hanno favorito lo sviluppo: mafia e terrorismo fungono da agenzia di servizi delle povertà, svolgendo una funzione sostitutiva rispetto alle lacune dello stato. e hanno in comune il piano criminale di privarci delle nostre libertà e usare il terrore come strumento per moltiplicare le loro ricchezze. ma la consapevolezza del pericolo mortale che corriamo non deve spaventarci. perché la verità è il contrario della paura”, spiega roberti.
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Al cinema SPACE CITY - CARPI BABY BOSS
Animazione Baby Boss è una divertente commedia per grandi e piccoli, che racconta cosa succede all’interno di una famiglia quando arriva un nuovo bebè. Il tutto raccontato dal punto di vista fantasioso di un bambino di 7 anni, di nome tim. nella testa di un bambino di sette anni, l’arrivo a casa di un fratellino è infatti un evento misterioso e affascinante, da romanzare e interpretare con tutti i ghiribizzi e gli slanci dell’immaginazione. Orari proiezioni: feriali: 20,30 - 22,30 - sabato: 18,30 - 20,30 - 22,30 - festivi: 15 - 16,30 - 18,30 - 20,30 - 22,30
MOGLIE E MARITO
Regia: simone godano Cast: pierfrancesco favino, kasia smutniak Andrea e sofia sono una bella coppia, anzi lo erano. sposati da dieci anni, in piena crisi, pensano al divorzio. ma a seguito di un esperimento scientifico di Andrea si ritrovano uno dentro il corpo dell’altra. Letteralmente. Andrea è sofia e sofia è Andrea. senza alcuna scelta se non quella di vivere ognuno l’esistenza e la quotidianità dell’altro Orari proiezioni: sabato e festivi spettacolo unico alle 22,30
L’AMORE CRIMINALE
Regia: denise di novi Cast: rosario Dawson, katherine heigi, geof stults Tessa Connover a stento riesce a gestire il recente divorzio, quando il suo ex marito David, si fidanza con Julia Banks, portando quest’ultima a vivere nella casa che condivideva con Tessa e coinvolgendo anche loro figlia nella nuova storia d’amore. nel tentativo di calarsi nel nuovo ruolo di moglie e matrigna, Julia crede di aver trovato l’uomo dei suoi sogni, ma la gelosia di tessa prende subito una svolta patologica. Orari proiezioni: feriali: 20.30 - 22.30 - festivi: 18.30 - 20.30 - 22.30
GuARDIANI DELLA GALASSIA 2
Regia: James gunn Cast: Chris pratt, zoe saldana, kurt russel Il gruppo di eroi atipici e alieni singolari, più che guardiani della galassia, svogliate sentinelle dello spazio, si tuffa in una nuova avventura per scoprire l’identità del padre di peter Quill/star-Lord (Chris pratt), lo spavaldo ladro spaziale incastrato suo malgrado nel ruolo di leader della sgangherata banda. Orari proiezioni: feriali: 20.30 - 22.30 - sabato: 18 - 20 - 22.30 - festivi: 16 17.30 - 20- 22.30
CINEMA EDEN - CARPI LA TENEREZZA
Regia: gianni amelio Cast: elio germano, giovanna Mezzogiorno, Micaela ramazzotti, greta scacchi, renato Carpentieri e Arturo Muselli. Il film è la storia di due famiglie in una napoli inedita, lontana dalle periferie, una città borghese dove il benessere può mutarsi in tragedia, anche se la speranza è a portata di mano. sentimenti che si incrociano tra il sorriso e la violenza. Un padre e i suoi figli non amati, un fratello e una sorella in conflitto, una giovane coppia che sembra serena. e bambini che vedono e non possono ribellarsi...Orari proiezioni: feriali: 21 - sabato: 20.30 - 22.30 - Domenica e festivi: 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30
CINEMA CORSO - CARPI FAMIGLIA ALL’IMPROVVISO
Regia: hugo gélin Cast: omar sy, Clémence poésy, Antoine Bertrand samuel vive la sua vita nel sud della francia senza responsabilità e senza legami importanti fino a quando una delle sue vecchie fiamme gli lascia tra le braccia una bambina di pochi mesi, gloria: sua figlia! Inizialmente incapace di prendersene cura, samuel impara giorno dopo giorno a essere un buon padre. otto anni dopo, quando samuel e la piccola gloria sono inseparabili e felici, una sorpresa inaspettata cambierà le loro vite. Orari proiezioni: feriali e sabato: 20.10 - 22.30 - Domenica e festivi: 15.30 - 17.50 - 20.10 - 22.30
CINEMA ARISTON - SAN MARINO IL PADRE D’ITALIA
Regia: Fabio mollo Cast: isabella ragonese, Luca marinelli paolo ha 30 anni e conduce una vita solitaria, quasi a volersi nascondere dal mondo. il suo passato è segnato da un dolore che non riesce a superare. Una notte, per puro caso, incontra Mia, una prorompente e problematica coetanea al sesto mese di gravidanza che mette la sua vita sottosopra. Orari proiezioni: Domenica 7 maggio: ore 20.30 - Lunedì 8 maggio: ore 21
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“Si è stati cattivi spettatori della vita se non si è visto anche la mano che delicatamente uccide”. Friedrich Nietzsche InAUgUrA LA nUovA sTAgIone DI vILLA sorrA: fIno AL 31 oTToBre Un CALenDArIo rICCo DI AppUnTAMenTI TrA MosTre, IL progeTTo pAne A vILLA sorrA, rIevoCAzIonI sTorIChe, speTTACoLI, ConCerTI e LABorATorI
Le domeniche al Parco Inaugurata la nuova stagione di Villa Sorra: sarà il percorso sul Pane a Villa Sorra, l’asse portante della stagione 2017, soprattutto grazie all’inserimento del progetto nella più ampia cornice dedicata alle celebrazioni dei 2200 anni dalla nascita della Colonia Romana di Mutina. Inaugura il 7 maggio, alle 16, la mostra Il paesaggio nel territorio di Mutina. Biolche, libbre e antiche colture a cura dei Musei Civici di Modena e realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita - uNIMORE e il Museo della Bilancia di Campogalliano, mentre la tenuta della Villa ospita già una coltivazione didattica di leguminose e grani teneri. Seguiranno nel corso dell’anno, in particolare il 25 giugno, 9 luglio, 27 agosto, 24 settembre e 15 ottobre, una serie di appuntamenti dedicati ai cicli della terra - mietitura, trebbiatura, aratura e semina accompagnati, di volta in volta, da degustazioni di prodotti tipici sviluppati in collaborazione con Slow-Food Modena. Fino alla fine di ottobre ogni domenica il parco della Villa sarà animato da un laboratorio per bambini e famiglie, incentrato su tematiche ambientali ed
ecologiche, scientifiche e creative, proposte a turno dalla associazioni socie di Villa Sorra: Genius Loci, utopia, Tata Elisa, Inco-scienza. Il 13 e 14 maggio tornerà poi in una nuova formula Il Paese dei Pinocchi, che nel corso del 2016 ha totalizzato 22 repliche per un totale di 1.800 spettatori. Dalla mattina alla sera bambini e genitori potranno rivivere le avventure del burattino più famoso del mondo. Sempre per grandi e piccini il 28 maggio e il 27 agosto andrà in scena il Cigno Nero, mentre il 3 settembre sarà la volta de La Lampada di Avilas, spettacoli proposti dall’associazione utopia. Dal 15 al 25 giugno ritorna poi il Festival della Fiaba, dedicato quest’anno a Legami di sangue e legami di cuore, seguito da un’altra
gradita ospitalità, il Modena Beat Festival n. 2: 10 band beat, blues e rock abiteranno il parco della Villa l’8 e il 9 luglio. Napoleonica, la rievocazione storica dedicata all’Ottocento tra Ducato Estense e Stato Pontificio, ritorna il 14, 15 e 16 luglio, accompagnata come di consueto da una spettacolare edizione all’aperto delle serate gotiche nel Giardino Romantico. Il 3 settembre sarà nuovamente ospite il festival Grandezze e Meraviglie, con il concerto Da Frescobaldi a Handel, mentre domenica 17 settembre andrà in scena il Gran Ballo Risorgimentale della società di danza Circolo Modenese. Si chiuderà poi come di consueto la stagione martedì 31 ottobre con la Festa di Halloween.
Fino al 18 giugno Alla Corte del Re di Francia Alberto Pio e gli artisti di Carpi nei cantieri del Rinascimento francese Musei di Palazzo Pio
CARPI
3 e 17 maggio La meditazione sui colori, sulle forme e sui suoni Programma 3 maggio - ore 21 La meditazione sui colori, sulle forme e sui suoni 17 maggio - ore 21 La dinamica del Karma e come uscirne Club Giardino
4 maggio - ore 9.30 Cambiamenti psicologici delle mamme e relazioni affettive dopo il parto Dottoressa Giovanna Fogaroli, Scubidù
I giovedì di Libera Programma 4 maggio - ore 21 Incontro con il Tenente Colonnello Domenico Cristaldi, Comandante Carabinieri Reparto Operativo di Modena 18 maggio - ore 21 Incontro con l’avvocato Vincenza Rando di Libera Casa del Volontariato
appuntamenti
Mostre CARPI
Fino al 6 maggio Patrimonio Biodiversità Viaggio nelle aree naturali protette dell’Emilia Romagna Ceas 7 - 16 maggio un niente... che urla l’infinito Collettiva di Artisti Le nostre cose nella pubblicità e le nostre cose nell’Arte Espongono Tamidi’s, pittore Maria Giulia Campioli, attrice Claudio Mariotti, attore Mauro Vincenzi, fotografo 7 maggio - ore 17 Vernissage Saletta Fondazione
Eventi 3 maggio Caregiver Day 2017 Giornate dedicate al Cargiver Familiare Sedi varie
• Edizione di Carpi •
Oltre 40 sedi espositive, 60 fotografi in mostra e più di 30 eventi a scandire i primi due weekend di Fotografia Europea. Tutto in 500 metri: tanto misura via Roma, cuore multietnico e culturalmente vivace del centro storico di Reggio Emilia, che anche quest’anno dà il suo contributo al Circuito Off del festival con un programma articolato e ricco di sorprese, ideato da Ghirba Biosteria della Gabella e insieme al Comitato dei cittadini di via Roma e con la fondamentale collaborazione di abitanti e commercianti del quartiere. Aiuto foto cancellate per sbaglio è il filo conduttore delle iniziative organizzate in via Roma, titolo che con il consueto tono scanzonato si pone come ideale contrappunto al tema centrale della kermesse, Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro. Volutamente sgrammaticato e sottilmente provocatorio, il titolo scelto dagli organizzatori è un riferimento alle tante ricerche effettuate ogni giorno su Google da chi tenta di rimediare alla perdita accidentale e indesiderata del proprio archivio fotografico. Per rafforzare il messaggio, i cestini di via Roma diventeranno anch’essi una location espositiva: ospiteranno alcune foto che i fotografi avevano cancellato e che sono state “salvate” per l’occasione. Si comincia nel tardo pomeriggio di venerdì 5 maggio, quando saranno aperte tutte le sedi espositive - segnalate dalle immancabili sedie fucsia, simbolo di accoglienza - dislocate lungo via Roma. Secondo una formula ormai collaudata, le mostre saranno
DAL 5 AL 7 MAggIo TornA IL vIvACe ITInerArIo DeL CIrCUITo off DI reggIo eMILIA: 60 ArTIsTI In UnA sTrADA e Un progrAMMA Denso DI AppUnTAMenTI. Le MosTre ConTInUAno fIno AL 14 MAggIo
L’arte veste la strada più pop di Reggio allestite all’interno di luoghi inusuali e di solito adibiti ad altri utilizzi, come cortili, negozi, abitazioni: in via Roma ovunque può nascondersi un’opera. Il filo rosso del percorso è la connessione fra i luoghi: ogni spazio ne ricorda un altro, in un intreccio soggettivo di memorie e impressioni. All’interno del festival, via Roma si inserisce con la propria particolarità: quella della partecipazione, che ne fa uno spazio fisico e mentale di rigenerazione urbana attraverso l’arte. Tra le tante mostre allestite, spiccano quelle legate al progetto Residenze d’artista, che anche quest’anno ha permesso a fotografi, performer, grafici, artisti del rumore di immergersi per qualche giorno nella realtà della strada, grazie all’ospitalità degli abitanti e alla disponibilità degli esercizi commerciali, che hanno offerto loro piccoli servizi come il taglio di capelli, la lavanderia, i pasti. Gli otto artisti che hanno preso parte a questa esperienza hanno dato avvio all’elaborazione di opere site specific, che resteranno al quartiere divenendo parte di una “memoria artistica territoriale” condivisa. All’Hotel City trova spazio How far now, realizzato dai fotografi italo-francesi Ilaria Crosta e Niccolò Hebel con il coinvolgimento dei migranti che soggiornano nell’albergo. Il fotografo
ambulante Nicolas Borià da Ghirba Biosteria propone Symposium, con immagini sviluppate sul posto con una camera oscura chiusa in valigia durante la permanenza in via Roma. La rumorista Eva De Adamo di Trieste ha raccolto i suoni di via Roma e realizzato una nuova traccia sonora, che si può ascoltare scaricando gratis l’app Via Roma Trip. Al civico 30 sarà visitabile Via Roma Remixed, una serie di ritratti elaborati realizzati da Sara Lando. Alla Scuola Comics, la torinese Elena Marsico preparerà l’installazione site specific Sguardi, che entrerà a far parte del patrimonio artistico della strada. L’artista catalano Teo Vazquez realizzerà per il quartiere opere di street art aventi come tema il ritratto. Tales of a urban loneliness è infine il titolo del lavoro creato per l’occasione dallo svizzero Michel Gilgen, sulla terrazza del numero 39. Christian Reister, vincitore del concorso Frames of Berlin realizzato in collaborazione con il Circuito Off di via Roma, esporrà in via Filippo Re 35 alcune immagini di vita notturna nelal capitale tedesca. Sempre venerdì 5 maggio, alle 17, prenderà il via, parallelamente, un fitto programma di iniziative che animeranno la strada più “pop” del centro di Reggio Emilia.
A CorreggIo UnA MosTrA CUrATA DA IsToreCo sUgLI IMI – InTernATI MILITArI ITALIAnI
I soldati che dissero No I soldati che dissero NO. Storie di deportazione a Reggio Emilia dopo l’8 settembre è il titolo della mostra allestita nella sala putti di palazzo dei principi a Correggio e promossa da Istoreco e Comune di Correggio, in collaborazione con il Centro di documentazione per il lavoro forzato nazista di Berlino - Schoneweide, nell’ambito del calendario di #materialeresistente2017. La mostra pone al centro dell’attenzione le vicende degli internati militari italiani con il racconto e i documenti delle storie di quei soldati che, dopo l’armistizio dell’8 settembre, opposero un netto rifiuto al nazismo e ai fascisti, pagando con la deportazione in germania, con la prigionia e, spesso, con la morte la loro scelta. sono oltre 7.000 gli internati militari italiani reggiani – sui circa 600mila soldati italiani che furono deportati in germania – un numero molto rilevante per la provincia di reggio emilia e che testimonia di quante famiglie furono toccate e coinvolte da questo fenomeno. Molte di queste storie sono state dimenticate o non sono mai state raccontate e la mostra costituisce, appunto, un momento di riflessione sul coraggio di tanti italiani che combatterono in quel modo il nazifascismo. La mostra rimarrà aperta fino al 7 maggio.
5 maggio - ore 21 La rassegna Ne vale la pena presenta il libro: Il contrario della paura Di Franco Roberti Conduce Pierluigi Senatore di Radio Bruno Auditorium San Rocco 5 maggio - ore 21 Per la rassegna Diritti umani al cinema Malala Regia di Davis Guggenheim A 11 anni, sotto falso nome, Malala Yousafzai scriveva un blog per la Bbc, raccontando la vita quotidiana di una studentessa nella valle dello Swat. A 13 riceveva il Premio giovanile per la pace in Pakistan e rilasciava interviste sui media internazionali,
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denunciando l’oscurantismo dei talebani nei confronti delle donne cui veniva negata l’istruzione. A 15 anni i talebani cercavano di ucciderla mentre si recava a scuola Presenta il critico Dario D’Incerti Sala Congressi 6 maggio - dalle 16 in poi Carpi C’è - Notte Bianca Centro storico 6 maggio - ore 10 Alimentazione e svezzamento Con Margherita Guidetti, mamma del G.A.A.M. Casa del Volontariato 6 maggio - ore 21 Carpi Guitar Iternational - La guitarra española Omaggio alla musica spagnola Una serata in compagnia del più
autorevole interprete La guitarra española Musica di: F.g. Lorca, J.S. Bach, J. Arcas, M. Llobet, E. Granados Eseguita con strumenti d’epoca originali con utilizzo di corde di budello Direzione artistica: Antonio Molfetta Evento in concomitanza dell’anniversario dei 200 anni della nascita del grande costruttore di chitarre Antonio De Torres Auditorium San Rocco
Impossibile ma visibile Programma 7 maggio - 11,30 In occasione della S.Messa presso il Duomo la Band Scià Scià, l’Orchestra della scuola Alberto Pio e il Coro dell’Istituto Figlie della Provvidenza eseguiranno in anteprima una selezione del repertorio musicale proposto per domenica 4 giugno durante la Santa Messa di Pentecoste presso la Basilica di San Pietro a Roma, presieduta dal Pontefice Duomo
6 - 22 maggio Luna Park Area operistica - Zona Piscine
7 maggio - ore 17 Le Galeries des Cerfs francesi e la sala dei Cervi a Carpi Visita guidata comparativa
Festival Internazionale delle Abilità Differenti
7 maggio - ore 18 A rhythmic vojage
Carpi Sax Orchestra Il repertorio di questa orchestra, formata dall’intera famiglia del sax, percorre i più differenti stili, dalla classica al pop, passando dalla musica da film al jazz San Rocco 8 maggio - ore 21 Presentazione del CD Freak Out di Freak Antoni Presenta Alessandra Mostacci Performance con piano e voce Conduce Pierluigi Senatore di Radio Bruno Biblioteca Loria 9 maggio - ore 15 Pomeriggi della salute Per un uso corretto dei farmaci Dottoressa Annalisa Vignoli e Silva Maschi Centro Sociale Due Ponti
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CARPI FC 1909
In due compagini non esattamente ermetiche dal punto di vista difensivo, sono gli attaccanti a prendersi il massimo della visibilità e la copertina della gara di sabato, perlomeno in sede di presentazione. Si tratta di Kevin Lasagna e Massimo Coda. Caratteristiche diverse, le loro, ma simile l’apporto di reti stagionali: rispettivamente 13 e 14 goal che rappresentano praticamente 1/3 delle reti totali messe a segno dalle rispettive squadre d’appartenenza. Rapido, letale in campo aperto e timido a livello caratteriale il primo; forte fisicamente, cinico nel gioco aereo e atteggiamento da guascone il secondo, ma ad unirli sono l’innato fiuto del gol e quella voglia, mai nascosta, di trovare una definitiva consacrazione nel calcio che conta. Già proiettato nella massima serie, a prescindere dall’epilogo della stagione in corso, Kevin Lasagna per il quale sono pronte ad aprirsi le porte della Dacia Arena di Udine da Giugno, in cerca di squadra Massimo Coda con Empoli, Chievo e Torino fortemente interessate e da tempo sulle sue tracce. Entrambi idoli incontrastati delle rispettive tifoserie, si candidano a un ruolo da protagonista assoluto nella sfida che, per il Carpi potrebbe valere la quasi certezza di essere inserita nella lotta dei play off, mentre per la Salernitana rappresenta un fondamentale crocevia prima delle delicatissime sfide contro Avellino in casa, nel derby campano per antonomasia, e Perugia in esterna alla quarantaduesima e conclusiva giornata di questo incerto ed emozionante campionato cadetto. Enrico Bonzanini
CoDA vs LAsAgnA: In DUe CoMpAgInI non esATTAMenTe erMeTIChe DAL pUnTo DI vIsTA DIfensIvo, sono gLI ATTACCAnTI A prenDersI IL MAssIMo DeLLA vIsIBILITÀ e LA CoperTInA DeLLA gArA DI sABATo
Sfida tra bomber con vista sui Play Off
QUeLLo frA CLAUDIo LoTITo e IL CArpI è Un rApporTo CoMpLesso, QUAsI MAI AMIChevoLe MA LegATo invoLontariamente a doppio FiLo
C’è sempre Lotito a ostacolare e ambizioni del Carpi Quello fra Claudio Lotito e il Carpi è un rapporto complesso, quasi mai amichevole ma legato involontariamente a doppio filo. L’eccentrico dirigente, candidatosi alla Presidenza della Lega di Serie B dopo l’addio di Abodi, si era fatto conoscere dai tifosi biancorossi provando, due anni fa, con infelici dichiarazioni, a smorzare la festa promozione in Serie A, definendo Carpi e Frosinone inadatte per bacino a un palcoscenico del calibro della massima serie. Nella stagione successiva, la società da lui presieduta, la Lazio, senza alcuna ambizione di classifica, si era rivelata la definitiva ghigliottina della turbolenta stagione degli
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uomini di Castori, espugnando il Carpi per 1-3 al Braglia:
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deblacle resa possibile anche dal doppio errore commesso
dal dischetto di Jerry Mbakogu. Due destini che
evidentemente non vogliono proprio saperne di separarsi:
Fanzone
Prosegue la corsa non accenna a fermarsi la corsa della raccolta fondi per la costruzione della prima FanZone in Italia. Dei ventimila euro da raccogliere ben 11.500, oltre il 55% della somma totale, sono già stati incassati attraverso donazioni, l’acquisto magliette autografate e la partecipazione a concorsi o a premi speciali come vivere le partite da bordo campo. particolarmente ambita la possibilità di assistere al riscaldamento a bordo campo e quella di calciare un rigore a un portiere del Carpi nell’intervallo della gara casalinga mentre resta aperta a tutti la possibilità, versando la simbolica quota di 5 euro, di partecipare all’estrazione di un abbonamento in curva e di uno nel settore distinti per la stagione 2017/18. In vista della gara interna contro la Salernitana, prevista sabato 6 maggio, restano ancora a disposizione un posto per assistere al riscaldamento, uno per calciare un rigore nell’intervallo e uno per assistere da bordo campo alla gara. per info e promozioni ancora valide visitare il sito Tifosy.com/Carpi o contattare direttamente il responsabile marketing Carpi fc, simone palmieri al 342.8724260. Termine ultimo per il crowdfunding il 19 maggio prossimo, al termine del campionato.
sabato, infatti, allo Stadio Cabassi arriverà la Salernitana, altra società presieduta dall’imprenditore romano Lotito, in piena corsa per i Play Off e caricata dalla voglia di vendicare la sconfitta patita nel girone d’andata. Difficile, ma non impossibile, la sua presenza al Cabassi: in tal caso l’accoglienza dei supporter emiliani potrebbe essere intrisa di canti goliardici e sfottò con il compito di esorcizzare la tensione di una gara fondamentale per il raggiungimento dei play off da parte dei biancorossi. Enrico Bonzanini
• Edizione di Carpi •
BAskeT proMozIone pLAyoUT - LA CArpIne è AnCorA In proMozIone. sI ConQUIsTA LA sALvezzA TrA Le MUrA AMIChe In Un MATCh AL CArDIopALMA ConTro MAgreTA, BATTUTA 58-56
La Carpine è salva
La Centro Lattonieri Carpine è ancora in promozione. si conquista la salvezza tra le mura amiche in un match al cardiopalma. parte forte Magreta con un parziale di 7-0 fulmineo. Timeout immediato della carpine che si risveglia dal torpore iniziale e riesce a limitare i danni e a chiudere il quarto a solo 3 lunghezze di svantaggio. si chiudono le saracinesche carpigiane con la zona 3-2 e Magreta perde la continuità
con palla carpine. rimessa e gioco fino quasi allo scadere dei 24’’, ma il tiro di Zaccarelli non va a segno. magreta prende il rimbalzo e a 8’ dal termine si butta in attacco alla ricerca del canestro della vittoria, ma una buona difesa porta i modenesi all’errore pestando la riga del fuori a 2.8’’ dal termine. timeout per coach Lugli. rimessa per Arletti che riceve in post basso, fa un palleggio verso centro area e poi in fade-away segna il canestro sulla sirena che vale la salvezza. esplode il palaIti che festeggia con l’invasione di campo e chiude una stagione difficile con una grande soddisfazione. migliore giocatore in campo, Arletti.
iniziale, mentre le mani della carpine si scaldano e creano il parziale con una buona prova corale portandosi sul +7. nella terza frazione magreta riesce a racimolare qualche punto e si riavvicina portando il match in equilibrio. nell’ultima frazione magreta, con Zavatta, trova un buco nella difesa carpigiana e riesce a impattare il match. si va di punto in punto con la gara sempre in equilibrio fino a 31’’ dalla fine
pALLAvoLo feMMInILe serIe B - LA gsM MonDIAL CArpI BATTe 3-1 L’ArMonIA porTo MAnTovAno
BILIArDo – LA rInAsCITA DI BUDrIone è CAMpIone provInCIALe sQUADre A 5 serIe C
Tutto pronto per l’ultima gara
Campioni!
La Gsm Mondial Carpi batte 3-1 l’Armonia Porto Mantovano e conquista matematicamente la seconda posizione che le permetterà di giocare in casa l’eventuale spareggio nel primo turno dei play off. La gara è stata avvincente per l’equilibrio in campo, ma non certo spettacolare, considerati i numerosi errori effettuati da entrambe le formazioni, come le 32 battute sbagliate dalla squadra ospite. mister Davide Furgeri schiera il solito sestetto dividendo il compito
Domenica 23 aprile l’Aeroclub Carpi, associazione che ha in gestione l’aeroporto di Carpi e la scuola di volo ultraleggero, ha organizzato un open day per far provare l’ebrezza del volo a curiosi e appassionati. L’aeroporto della nostra città si è così trasformato in un luogo di attrazione sociale aperto a tutti, grandi e piccini. Sono infatti intervenuti numerosi visitatori – circa 200 persone – tra cui tanti giovani e anche bambini accompagnati dai genitori. I partecipanti hanno avuto la possibilità di provare l’emozione di un breve volo sopra la nostra città, accompagnati da esperti piloti sugli aerei dell’Aeroclub Carpi e di contattare le scuole di volo presenti sul campo per avere informazioni sui corsi di pilotaggio. I soci dell’Aeroclub Carpi si sono prestati per la buona
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difensivo ai due liberi, Dallari in ricezione e Fogliani in difesa. il primo set per la gsm è all’insegna dell’inseguimento (incapace di colmare il gap, soprattutto per la poca efficacia al servizio) ed è porto mantovano a portarselo a casa 25-23. Tutt’altra musica nel parziale successivo, con Bulgarelli e compagne che spingono sin dall’inizio e chiudono 25-20. Il terzo set è il più bello, anche se la gsm deve inseguire fino al 12-16 prima di trovare la forza per pareggiare e vincere 28-26.
nel quarto parziale la gsm prende il largo, Faietti diventa incontenibile (19 punti), spingendo la squadra alla vittoria finale 25-22. ora, conquistato il secondo posto, occorre cercare punti per piazzarsi ancora meglio nel tabellone play off che permetterebbe un cammino più agevole, almeno sulla carta, anche se comunque vada ci si troverà di fronte a squadre di alto livello. Ultima gara di campionato, sabato a gratacasolo pisogne, contro la squadra locale.
La Rinascita di Budrione è campione provinciale squadre a 5 serie c. Linco Lancellotti, Daniele Bassi, Adriano Marzi, Gianni Boni, Stefano Incerti, Marco Lugli, Pierluigi Razzini, Gabriele Prandini, Maurizio Carpigiani e Gianpaolo Loschi si sono laureati campioni nell’ambito del campionato iniziato a ottobre nell’ambito del quale si sono scontrati con squadre del calibro di Bastiglia, Massese, San Donnino. il campionato provinciale della Quintana si è concluso venerdì 28 aprile a nonantola con la vittoria della rinascita 3-0.
Da sinistra: Linco Lancellotti, Daniele Bassi, Adriano Marzi, Gianni Boni. Seduti: Stefano Incerti e Marzo Lugli
grande partecipazione domenica 23 apriLe aLL’aeroporto di carpi per L’open DAy proMosso DALL’AeroCLUB
Con la testa tra le nuvole
riuscita dell’open day e per permettere ai tanti intervenuti di trascorrere una giornata spensierata “con la testa tra le nuvole”, dandogli modo di toccare con mano le attività dell’Aeroclub e il mondo dell’aviazione in ge-
nerale, diffondendo la cultura del volo e la passione per questa attività. Considerata la buona riuscita dell’iniziativa l’Aeroclub Carpi ha già in programma nuovi eventi che verranno annunciati sulla sua pagina Facebook e sul sito mercoledì 3 maggio 2017
Internet (www.aeroclubcarpi. it). Nel frattempo, per chi non avesse potuto partecipare domenica, l’Aeroclub Carpi è aperto al pubblico durante tutti i weekend per fornire informazioni sulla scuola di volo e sulle sue attività. anno XVIII - n. 17
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BoCCe – neL prossIMo TUrno LA sQUADrA DI BUDrIone aFFronta montecatini
Importante vittoria della Rinascita vittoria casalinga della Rinascita: 1-0 contro i capitolini del Boville. con questo risultato gli emiliani scavalcano i romani in graduatoria, raggiungendo la terza piazza. gran bel campionato quello disputato dalla formazione del tecnico Armanini, comunque andrà a finire, decisamente in rialzo rispetto al recente passato. sabato 29 aprile nell’ambito della 21esima giornata del
Campionato italiano di Bocce raffa al bocciodromo di Budrione la rinascita ha ospitato Boville roma, diretta rivale in classifica, al terzo posto a pari punti. Il punto della vittoria è arrivato dalla coppia Bartoli-Provenzano (8-7, 8-5) mentre la terna aveva chiuso in parità così come l’individuale tra i due campioni del mondo Savoretti e Di Nicola (8-0,5-8). Col risultato pari di 5-8, 8,2 si era
il 1° maggio si è svolta la 23^ Camminata delle Siepi a Novi di Modena, un evento molto atteso che ha visto la partecipazione di 1.200 iscritti tra atleti, camminatori e numerose famiglie che hanno voluto trascorre alcune ore all’aria aperta attraversando le campagne del nostro territorio. novità di quest’anno la nuova location del ritrovo, e successiva partenza: il bellissimo spazio verde del parco nel centro sportivo I Campetti a novi. I PREMIATI percorso 5 chilometri: 1°classificato uomo Davide Orlandelli (20’ 00) dell’Atletica Impresa po e 1° classificata donna Erika Manetta (28’00). percorso 9 chilometri: 1°classificato uomo Davide Morandi (34’00) di schivenoglia e 1° classificata donna Stefania Galavotti (44’00) della società pico runner. percorso 11 chilometri: 1° classificato uomo Matteo Dall’Olio (39’00) della società pico runner e 1° classificata donna Antonella Benatti (49’40”) dell’Atletica Impresa po. Un premio anche alle Classi
iL 1° maggio si è svoLta La 23^ camminata deLLe siepi a novi
Nei giorni scorsi, alla presenza del sindaco di Carpi Alberto Bellelli, le due dirigenze delle società Coopernuoto di Correggio e Sandro Cabassi Pallanuoto di Carpi hanno presentato un progetto sportivo che prevede la fusione delle due società all’interno dell’impianto natatorio intitolato a Onorio Campedelli. La Coopernuoto si presenta sul territorio come una delle più forti società di servizi natatori avendo la gestione delle Piscine di Correggio, Novellara, Molatolo (Pr) e Carpi, oltre a vantare un patrimonio sportivo di circa 450 ragazzi e ragazze che praticano il nuoto pre-agonistico e agonistico. Dopo questa fusione con la Cabassi amplierà ancor di più le proprie conoscenze tecniche e gestionali, accogliendo nella sua galassia di associazioni sportive un sodalizio presente a Carpi con questa disciplina da circa 40 anni e che annovera 140 atleti divisi in varie categorie: in ambito regionale la Cabassi 22
chiuso l’incontro dell’altra coppia (per la rinascita savoretti – Paleari). Classifica: fashion Cattel 44, Mp filtri Caccialanza 43, gs rinascita 38, Boville Marino 35, L’aquila e alto verbano 33, enrico millo e cvm Utensiltecnica 32, Montegranaro 30, Aper Capocavallo 18, Montecatini AvIs 12, Ancona 2000 7. nel prossimo turno la squadra di Budrione affronta Montecatini. più numerosi dell’Istituto comprensivo di novi di modena: 1° premio alla classe 3a e 2° premio a pari merito alla classi 1A e 4B delle primarie A.frank. 1° premio alla classe 1c e 2° premio alla classe 1a della secondaria 1°grado r.gasparini. premiati anche i gruppi più numerosi con la seguente classifica: 1° società sportiva di Cibeno con 48 partecipanti. 2° società sportiva di finale con 45 partecipanti. 3° società sportiva fontana di fossoli con 39 partecipanti. 4° Avis di novi di Modena con 38 partecipanti. 5° società sportiva Dorando pietri di carpi con 36 partecipanti. Alla fine della camminata ogni partecipante ha ritirato una busta con alcuni prodotti alimentari in omaggio.
Tra sport e divertimento
CoopernUoTo e CABAssI pALLAnUoTo sI fonDono In Un nUovo progeTTo sporTIvo
E’ nata Aquademy Da sinistra Dante Campari, Roberto Sgarbi, Alberto Bellelli, Gabriele Bonazzi e Gianluca Gualdi
Pallanuoto si distingue come una tra le prime società in questa disciplina facendo dell’attività giovanile il suo punto di forza. Il progetto sportivo, alla base di questa fusione, si chiamerà Aquademy e avrà una caratteristica del tutto innovativa in ambito
mercoledì 3 maggio 2017
anno XVIII - n. 17
natatorio: partendo dall’iniziativa di Coopernuoto, che quest’anno ha avviato una promettente attività di Nuoto Sincronizzato con una ventina di giovani atlete, dalla prossima stagione (cioè da settembre) a tutti i giovanissimi (maschi e femmine) a
partire dai sei anni che si iscriveranno ad Aquademy verrà data la possibilità di frequentare un programma con lezioni di Nuoto e Nuoto Sincronizzato. Successivamente, dagli otto anni di età, anche lezioni di Pallanuoto. A questi atleti verranno dunque
insegnate le basi di ben tre discipline natatorie e, crescendo, potranno fare una scelta consapevole e orientarsi in modo definitivo verso l’attività a loro più congeniale. “Un progetto innovativo – sottolinea il sindaco Bellelli – che va nella
direzione di dare ancora maggiori possibilità ai bambini e ai ragazzi carpigiani che vogliono fare attività sportive. Un progetto che arricchisce le proposte del nostro impianto natatorio, uno dei più belli e completi a livello regionale”.
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mercoledì 3 maggio 2017
anno XVIII - n. 17
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Nel segno dell’eleganza e della personalità
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