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ATTUALITÀ, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI mercoledì 6 giugno 2018

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anno XIX - n. 21

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• Edizione di Carpi •

Daniele Pederzoli

Raul Colli

I CENTRI SOCIALI SONO PRESIDI FONDAMENTALI E DEVONO ESSERE TUTELATI

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I romantici della notte

DAL 2001 PUNTO DI RIFERIMENTO DEL DIVERTIMENTO È DANIELE PEDERZOLI, PER TUTTI DANIELINO: ELOQUIO ACCATTIVANTE, OCCHI CHE SORRIDONO, SI È LICENZIATO DA UN AGOGNATO POSTO FISSO QUANDO ERA GIOVANISSIMO PER METTERSI ALLA PROVA E, ANCHE SE OGGI IL MONDO DELLA NOTTE HA VISSUTO UNA VERA E PROPRIA RIVOLUZIONE, LUI HA SAPUTO REINVENTARSI.

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L’appello dei residenti: “qualcuno faccia qualcosa”

“Siamo esasperati. Non ne possiamo più”. E’ questa la denuncia di alcuni residenti del centro storico, tra le vie Bonomi, Einaudi e Mazzali. “La situazione è grave e nessuno fa niente, a partire dalle Forze dell’Ordine”. Da anni, raccontano i cittadini, “assistiamo inermi e sgomenti alle scorribande di un manipolo di giovani, perlopiù di origine straniera, che dettano il buono e il cattivo tempo. Tra loro vi sono anche un paio di spacciatori e, sotto le nostre finestre, di sera e nei weekend non è insolito imbattersi in spiacevoli operazioni di compravendita”. Più volte alcuni residenti hanno tentato di redarguirli ma senza successo: “questi ragazzi, una decina circa, in barba a ogni regola di convivenza civile e di legalità, non solo vendono droga a minori ma minacciano e ingiuriano chi tenta di cacciarli, forti del fatto che rimarranno impuniti. E’ scandaloso che le istituzioni restino con le mani in mano”. Sinora gli appelli alle Forze dell’ordine sono caduti nel vuoto: “abbiamo fatto numerose segnalazioni ma il malcostume ormai è annoso. Non cambia nulla. Perché nessuno ci tutela? La sicurezza dei cittadini non è forse una priorità? Noi vediamo gente delinquere quotidianamente mentre le persone perbene sono costrette a chiudersi in casa. Passino gli schiamazzi ma la situazione qui è davvero degenerata. Siamo preoccupati”. L’invito di questi residenti alle Forze dell’Ordine è chiaro: qualcuno ripristini rispetto delle regole e sicurezza, due diritti sacrosanti. Jessica Bianchi REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Pierluigi Senatore, Chiara Sorrentino AT T U A L I TÀ , C U LT U R A , S P E T TA C O L O , M U S I C A , S P O RT E A P P U N TA M E N T I

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli

IMPAGINAZIONE e GRAFICA

La Iena

Liliana Corradini

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STAMPA Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI - Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 - tempo@radiobruno.it

Inpingement: l’unico colpo di stato è quello alla lingua italiana.

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“Abbiamo dimostrato che l’impossibile diventa possibile”. E’ probabilmente questo il senso più autentico della rivoluzionaria legge che, 40 anni, fa segnò la fine dell’era degli ospedali psichiatrici in Italia, ovvero la chiusura dei manicomi. A pronunciarla il padre di quella legge - la 180 del 13 maggio 1978 - lo psichiatra Franco Basaglia. Da allora il volto della malattia psichiatrica nel nostro Paese è profondamente mutato ma restano ancora troppe le criticità da affrontare, a partire da un sistema di assistenza per il quale i finanziamenti sono a dir poco insufficienti. In quarant’anni sono venti milioni gli italiani curati senza manicomi, ma oggi “in assenza di risorse adeguate, il sistema dell’assistenza psichiatrica in Italia rischia il crollo”. E’ questo l’allarme lanciato dalla Società italiana di psichiatria - Sip in occasione del quarantennale della Legge Basaglia. Sono state 807mila nel 2016, secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute, le persone assistite nei Dipartimenti di Salute Mentale, con 370mila nuove visite per problemi legati alla psiche, con tassi standardizzati che vanno dal 17,6 per 10.000 abitanti adulti in Sardegna fino ai 206,5 della regione Emilia Romagna (il valore più alto del Belpaese). Numeri che impressionano, così come quelli del nostro territorio: a presentarsi per la prima volta al Centro di Salute Mentale di Carpi nel periodo 2016 2017 sono stati 33,7 per 10mila residenti maggiorenni; coloro che hanno attivo un progetto di cura sono 150 per 10mila residenti mentre quelli che nell’arco dell’anno ricevono almeno una prestazione da parte dei professionisti del Centro di Salute Mentale, raggiungono quota 186 per 10mila residenti. In città, assicurano i

quarant’anni dopo La Legge basagLia - in uno scenario nazionaLe assai poco ediFicante, carpi non ha di che Lamentarsi: raggiunto L’obiettivo deLLa contenzione meccanica zero, ora Le sFide sono iL potenziamento degLi interventi psicosociaLi, evitando una risposta soLo FarmacoLogica e La riduzione deL ricorso agLi interventi coercitivi, come L’aso e iL tso

Assistenza psichiatrica a rischio crollo? Carpi tiene

professionisti, non si registrano impennate allarmanti e le patologie maggiormente diffuse sono nevrosi e psicosi: lo scorso anno, delle 288 persone al primo contatto con il Centro di salute Mentale di Carpi, 89 erano affette da

nevrosi e 65 da forme di psicosi. Nel 2017, l’Area Salute Mentale Adulti dell’Azienda di Modena ha complessivamente trattato 11.617 persone (4.790 psicotici e 3.630 nevrotici), prendendo in carico ben 9.130 pazienti. Utenti che, nel 32%

Nel 2017, l’Area Salute Mentale Adulti dell’Azienda di Modena ha complessivamente trattato 11.617 persone (4.790 psicotici e 3.630 nevrotici), prendendo in carico ben 9.130 pazienti. Utenti che, nel 32% dei casi, necessitano da 7 a 12 interventi assistenziali l’anno.

dei casi, necessitano da 7 a 12 interventi assistenziali l’anno. Numeri importanti anche alla luce del fatto che i pazienti in carico al Dipartimento di Salute Mentale rappresentano solo una parte di quanti soffrono di disturbi psichiatrici. Il budget medio nazionale per la salute mentale è circa il 3,5 per cento della spesa sanitaria complessiva, anche se per la Conferenza Stato Regioni la percentuale da destinare alla salute mentale dovrebbe essere pari al 5 per cento del Fondo sanitario nazionale. Solo tre aree del Paese, Emilia

Romagna e Province autonome di Trento e Bolzano, raggiungono questo standard, mentre ben 15 Regioni sono al di sotto. L’Ausl di Modena nel 2016, ha speso 57,34 euro pro capite per la Salute mentale adulti, un valore in linea con quello medio regionale, di 58,79 euro, determinato dalla spesa delle Aziende sanitarie che va da un minimo di 53,55 a un massimo di 67. La riforma psichiatrica ha permesso di modernizzare l’impostazione clinica dell’assistenza, di riconoscere i diritti

e le necessità dei pazienti, dando vita a un modello di psichiatria di comunità. In uno scenario nazionale assai poco edificante, Carpi non ha di che lamentarsi: raggiunto l’obiettivo della contenzione meccanica zero, ora le sfide sono il potenziamento degli interventi psicosociali, evitando una risposta solo farmacologica e la riduzione del ricorso agli interventi coercitivi, come l’ASO (Accertamento sanitario obbligatorio) e il TSO (Trattamento sanitario obbligatorio). Grazie agli sforzi dell’Associazione Aldilà del Muro, sostenuta dall’Amministrazione Comunale, l’Ausl ha deciso di preservare il Servizio di Diagnosi e Cura e, al termine dei lavori in corso, la palazzina del Csm ospiterà Spdc e Residenza a trattamento intensivo: una struttura che finalmente garantirà la continuità assistenziale, tra la fase dell’ospedalizzazione in acuto e quella del rientro al proprio domicilio. La cura nella salute mentale si basa sulla relazione terapeutica e, a differenza di altri comparti della sanità, non c’è bisogno di tecnologie ma di risorse umane con una formazione specifica. Abolire i manicomi è stato un atto di civiltà, ma dovrebbe esserlo anche garantire le cure migliori, in strutture adeguate e con personale in numero sufficiente. Superare le troppe differenze tra le aree del Paese, soprattutto al Sud dove si registrano le maggiori criticità, è quantomai urgente. Jessica Bianchi

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un piccoLo tesoro viene custodito daLLa nostra città daLLa Fine degLi anni ottanta. un cuore che batte per iL bene di tutti, soprattutto dei più FragiLi. porta aperta carpi onLus compie trent’anni e Festeggia L’importante traguardo insieme aLLa cittadinanza iL 9 giugno, a partire daLLe 17, neLLa suggestiva cornice deL cortiLe d’onore di paLazzo pio

Porta Aperta Carpi compie trent’anni Un piccolo tesoro viene custodito dalla nostra città dalla fine degli Anni Ottanta. Un cuore che batte per il bene di tutti noi, soprattutto dei più fragili. Porta Aperta Carpi Onlus compie trent’anni ma non li dimostra affatto: l’associazione di volontariato, infatti, dal 1988 a oggi, è riuscita a evolversi nel corso del tempo, potendo così rispondere ai nuovi e mutati bisogni di una comunità, la nostra, ancora alle prese con una crisi che non molla e con un generale impoverimento. Promuovere la dignità, sostenendo e facendosi carico di coloro che vivono situazioni di disagio in un cammino verso un’autonoma uscita dallo stato di bisogno è il compito principale di Porta Aperta, come sottolinea Alessandro Gibertoni responsabile del Centro di ascolto Porta Aperta di Carpi. “Ascolto e accoglienza sono alla base della nostra azione quotidiana, unitamente alla creazione di percorsi di affiancamento e presa in carico nella speranza che le persone che si rivolgono a noi possano ritrovare al più presto la spinta necessaria per riemergere dallo stato di

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Operatori Caritas e Porta Aperta

difficoltà in cui versano”. 1988 -2018: come è cam-

biata Porta Aperta? “A cambiare sono stati in

“Trent’anni fa l’operato dell’associazione era perlopiù rivolto a italiani alle prese con devianze o con l’abuso di sostanze stupefacenti e con i primi immigrati. Da allora il fenomeno della povertà è diventato sempre più complesso e abbiamo attraversato momenti di crisi acuta che hanno gettato nello sconforto famiglie che mai avrebbero pensato di dover fare i conti con quel tipo di disagio. Bisogni complessi necessitano di risposte articolate ecco perché da tempo lavoriamo in rete”.

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primis i bisogni e i disagi delle persone che incontriamo. Trent’anni fa l’operato dell’associazione era perlopiù rivolto a italiani alle prese con devianze o con l’abuso di sostanze stupefacenti e ai primi immigrati. Da allora il fenomeno della povertà è diventato sempre più complesso e abbiamo attraversato momenti di crisi acuta che hanno gettato nello sconforto famiglie che mai avrebbero pensato di dover fare i conti con quel tipo di disagio. Bisogni complessi necessitano di risposte altrettanto articolate ecco perché da tempo lavoriamo in rete

con altri compagni di viaggio, dalle istituzioni alle parrocchie, per cercare di intervenire nel modo più efficace possibile, pur mantenendo le nostre peculiarità”. Quali gli obiettivi per il futuro? “Gli obiettivi sono numerosi, a partire da un maggior coinvolgimento dei giovani, attraverso momenti di sensibilizzazione e di aggregazione a loro rivolti, e della cittadinanza tutta, per far meglio comprendere temi a noi cari: dall’accoglienza all’integrazione, dalla centralità della persona alla solidarietà, al rispetto per l’ambiente, pas-

sando per valori importanti come il riuso e il non spreco, perfettamente incarnati dal nostro centro Recuperandia”. Il 9 giugno, a partire dalle 17, il Cortile d’Onore di Palazzo Pio ospiterà la Festa del Trennennale: come si svolgerà la giornata? “Quella del 9 giugno per noi rappresenta una giornata centrale, l’occasione per offrire alla comunità un momento di riflessione e, allo stesso tempo, di festa. Alle 17 si terrà la conferenza dal titolo Per carità e per giustizia: il welfare dei centri d’ascolto, alla presenza del direttore Caritas di Torino, Pierluigi Dovis: ci aiuterà a fare il punto su cosa siamo oggi e su cosa dovremo saper diventare domani. Il fenomeno della povertà continua a evolversi e noi abbiamo il dovere di cambiare con esso per trovare risposte nuove alle mutate necessità delle persone. Al termine della conferenza, moderata dalla giornalista Maria Silvia Cabri e alla quale parteciperanno anche monsignor Francesco Cavina, vescovo di Carpi e il primo cittadino, Alberto Bellelli, verrà poi offerto agli ospiti un aperitivo a buffet”. Jessica Bianchi

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“iL mondo è cambiato ma i centri di promozione sociaLe rappresentano dei punti di riFerimento FondamentaLi per La cittadinanza e, in quanto taLi, devono essere tuteLati”. a parLare è iL presidente deL graziosi, rauL coLLi, preoccupato per queL che riserverà iL Futuro. a mettere a rischio La tenuta di questi Luoghi è inFatti L’ormai cronica e annosa “carenza di voLontari”.

Quale futuro per i centri sociali? “Il mondo è indiscutibilmente cambiato ma i centri di promozione sociale continuano a rappresentare dei punti di riferimento fondamentali per la cittadinanza e, in quanto tali, devono essere tutelati”. A parlare è il presidente del Graziosi, Raul Colli, preoccupato per quel che riserverà il futuro. A mettere a rischio la tenuta di questi luoghi è infatti l’ormai cronica e annosa “carenza di volontari”. Le strutture - di proprietà comunale e rette grazie all’infaticabile lavoro dei volontari - costituiscono un patrimonio prezioso e, oltre a rappresentare un polo di aggregazione per gli Over, nel corso del tempo si sono aperte sempre più alla città, ospitando cene, eventi e corsi di ogni genere rivolti a giovani e meno giovani. I capelli dei volontari però si sono via via incanutiti e il tema del ricambio generazionale è ormai improcrastinabile se vogliamo che tale patrimonio si conservi, trovando una nuova e rinnovata identità. “Noi oggi ci ritroviamo a gestire un vuoto di vocazioni prosegue Colli - abbiamo saltato un paio di generazioni. Un problema, questo, col quale tutti i centri cittadini aderenti ad Ancescao - e non solo - devono fare i conti quotidianamente”. Un gap imputabile a molteplici fattori: “dall’allungamento dell’età pensionabile a un generalizzato egoismo. Nella società nella quale viviamo - sottolinea il presidente del Graziosi - l’Io viene continuamente anteposto al Noi. L’altruismo ha ceduto il

Centro sociale Graziosi

passo all’egoismo e in questo clima, la maggior parte delle persone non sente il desiderio o la spinta motivazionale necessari per mettere a disposizione energie, competenze e tempo in modo gratuito e solidale”. I centri sociali sono strutture complesse, dagli alti costi di gestione, circa “320 euro al giorno di spese, tra bollette, manutenzioni, pulizie… è impossibile andare avanti a lungo con le forze attuali. Il Graziosi conta

Il mondo del terzo settore, di cui per anni siamo stati - e siamo - orgogliosi, è fondamentale per contribuire alla tenuta sociale e per costruire un sano e solido welfare di comunità: se vogliamo salvarlo e non cedere all’individualismo dilagante, qualcosa deve cambiare.“Se i centri chiudessero, a rimetterci sarebbe l’intera città”, conclude Raul Colli e questa sarebbe una sconfitta. Per tutti noi.

Raul Colli

800 soci e solo 30 volontari attivi, di cui 11 consiglieri. Io e mia moglie Lorella, coi nostri cinquant’anni suonati, siamo tra i più giovani - ammette Raul Colli - ma la maggior parte dei volontari ha tra i 70 e gli 80 anni. Abbiamo bisogno di nuove leve, di linfa vitale”. L’appello lanciato da Colli è rivolto a “tutti coloro che provano piacere nel mettersi in gioco e al servizio della città. Quel che chiediamo è solo di donare un po’ di tempo per il bene di tutti”. Il mondo e la società sono mutati e i tempi e i modi del volontariato di conseguenza: il rinnovamento però sarà possibile anche se i volontari di primo pelo si dimostreranno disposti a un radicale cambio di mentalità, accogliendo a braccia aperte le nuove leve. Se non sarà così, l’unica possibilità di salvezza sarà quella di ricorrere a personale retribuito, come prevede la nuova legge sul Terzo Settore. Possibilità, questa, che ha fatto storcere il

Lo scorso 29 maggio, presso iL centro sociaLe gorizia, si è tenuta La Festa organizzata dai voLontari deL Faro per La chiusura deLLe attività ricreative deL martedì a Favore degLi anziani deL quartiere

Che gioia il Piccolo Coro della Banca del Tempo! Lo scorso 29 maggio, presso il centro sociale gorizia, si è tenuta la festa organizzata dai volontari del Faro per la chiusura delle attività ricreative del martedì a favore degli anziani del quartiere, momento di aggregazione molto sentito e partecipato. all’evento hanno partecipato, tra gli altri, Don Carlo e l’assessore alle politiche sociali Daniela Depietri. il pomeriggio è stato allietato dell’esibizione del Piccolo coro della Banca del Tempo che ha proposto vecchie canzoni anche in dialetto. La musica e l’allegria del coro hanno fatto cantare gli ospiti delle case protette tenente marchi, quadrifoglio, carpine e borgo Fortino. non è la prima volta che il piccolo coro viene invitato a esibirsi a questi eventi: la varietà delle canzoni interpretate e i ricordi che fanno emergere, sono sempre graditi agli ospiti delle varie strutture i quali hanno così la possibilità di trascorrere pomeriggi in allegria. “La banca del tempo - spiega Barbara Franzoni - è sempre ben lieta di cantare in queste occasioni, essendo il coro nato dalla voglia dei soci di riscoprire la propria voce, in età adulta, diretti da una socia amante della musica e da una socia non vedente che suona il pianoforte. L’unione di questi elementi e lo scambio di tempo, regola base della banca del tempo, fanno del piccolo coro un momento di aggregazione talmente sentito e benvoluto da ricevere numerose richieste di esibizioni nelle altre associazioni del nostro territorio”.

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naso a quanti, da una vita, si spendono gratuitamente nel mondo del volontariato. Un boccone certamente amaro da buttare giù ma, d’altronde, l’alternativa sarebbe ben più dolorosa. “Noi - aggiunge Colli, affiancato nel suo lavoro dal vice Iaures Zani - siamo aperti 365 giorni l’anno, dalle 8 del mattino a mezzanotte. Il nostro rappresenta un presidio importante non solo per i soci ma per l’intero quartiere e siamo una costola del welfare cittadino, affiancandoci ai servizi messi in campo dall’Amministrazione Comunale. Sotto il nostro tetto si ritrovano numerose persone che hanno perduto il lavoro e vivono in situazioni provvisorie da amici o parenti e, ancora, un folto gruppo di magrebini da anni usa il Graziosi come centro di ritrovo. Tra queste mura si accoglie. Ci si integra. E’ vero, i centro sociali sono nati per favorire il benessere degli anziani ma oggi non è più solo così. Chiunque può diventare socio e usufruire delle tante attività ospitate qui”. Dalla proiezione di documentari di carattere culturale o sanitario agli incontri con i medici, dalle letture alle attività ludiche, come il gioco degli scacchi, a quelle agonistiche, come il biliardo. Numerose le associazioni sportive che abitano gli spazi del centro di via Sigonio, dalla sezione pattinaggio della Dorando Pietri al Team Carpi Skateboard, alle scuole di ballo per grandi e piccini; anche Alice, Gruppo Parkinson, Acat, la compagnia dialettale La Vintarola e il gruppo storico Battaglione Estense hanno scelto il Graziosi per svolgere innumerevoli attività. Insomma il Graziosi non è solo “ballo liscio, gioco di carte e gnocco fritto ma molto di più. Da tre anni organizziamo un Mercatino del Riuso molto apprezzato dal quartiere e nei nostri spazi si tengono corsi di alfabetizzazione per stranieri e di musicoterapia per portatori di handicap adulti”. Il mondo del terzo settore, di cui per anni siamo stati - e siamo - orgogliosi, è fondamentale per contribuire alla tenuta sociale e per costruire un sano e solido welfare di comunità: se vogliamo salvarlo e non cedere all’individualismo dilagante, qualcosa deve cambiare. “Se i centri chiudessero, a rimetterci sarebbe l’intera città”, conclude Raul Colli e questa sarebbe una sconfitta. Per tutti noi. Jessica Bianchi anno XIX - n. 21

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La Manu torna a casa. Dodici anni di attività parlamentare fatti d’incontri, dibattiti, strette di mano, sorrisi e malumori, vittorie e sconfitte. Tutto questo è racchiuso in Tra passione politica e pratica parlamentare – Tre legislature a confronto, un libro, autoprodotto e in gran parte fotografico, dove la carpigiana Manuela Ghizzoni racconta la sua vita “romana” dal 2006 a oggi. Nelle note che accompagnano il libro, la parlamentare carpigiana scrive “sono tornata al mio lavoro di ricercatrice all’Università di Bologna e al ruolo di volontaria e attivista del mio partito (il Pd ndr), ma al termine dell’esperienza parlamentare ho sentito l’urgenza di realizzare una sorta di restituzione del lavoro svolto”. Il titolo del volume fa capire, tra le righe, che non sempre la passione politica va di pari passo con la pratica parlamentare; pratica che, spesso, deve scendere a compromessi. La Manu, come la chiamano tutti da sempre, pone l’accento sul fatto che “non si tratta di un’autobiografia, bensì di una raccolta d’immagini, testi e

L’eX parLamentare continuerà a impegnarsi in poLitica e neL sociaLe, ma non ha nessuna intenzione di candidarsi come sindaco di carpi aLLe amministrative deL 2019

La Manu torna a casa considerazioni per raccontare il mio lavoro per la comunità che rappresentavo”. Al fianco di Manuela Ghizzoni, per questo lavoro di ricerca e sintesi, troviamo Roberta Vandini dell’ufficio stampa del Pd provinciale di Modena che ha seguito passo passo la sua carriera politica. La Ghizzoni è soddisfatta di quello che ha fatto anche se, come sempre, si poteva fare di più. Le molte foto presenti nel libro rappresentano, a volte meglio di tante parole, una testimonianza visiva e viva del lavoro fatto negli anni. Nelle pagine introduttive al libro, Manuela Ghizzoni evidenzia come abbia assistito “dall’osservatorio di Montecitorio, al profondo cambiamento del mondo politico ereditato dal ‘900 e alle difficoltà per rispondere al bisogno di cambiamento invocato dal Paese”. L’ex parlamentare continuerà a impe-

“A Carpi abbiamo un sindaco che sta compiendo bene il proprio mandato e non vedo perché metterlo in discussione”.

gnarsi in politica e nel sociale ma non ha nessuna intenzione di candidarsi come sindaco di Carpi alle Amministrative del 2019 perché “abbiamo un sindaco che sta compiendo bene il proprio mandato e non vedo perché metterlo in discussione”. Appare chiaro però che il Pd non debba lasciarsi sfuggire le idee e i

consigli che possono arrivare dalla Ghizzoni, donna che ha sempre mostrato interesse e passione per il territorio che rappresentava. Il libro si conclude con un’analisi del voto del 4 marzo scorso che invece di dare stabilità (anche a causa di una legge elettorale incomprensibile) sembra aver dato al Paese una situazione di caos difficilmente gestibile. Per la Ghizzoni, però, “ci sarà sempre bisogno di una Sinistra larga e riformista, capace di rappresentare anche l’ultimo della fila”. Pierluigi Senatore

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La pazienza degli agricoltori è ormai al limite per lo scempio che storni e corvi stanno facendo sulla frutta primaverile nelle nostre campagne. “Lo scorso anno i danni provocati da questi uccelli hanno superato sul territorio regionale i 150mila euro ed è dunque necessario correre ai ripari e con urgenza”. E’ questo l’appello lanciato da Coldiretti alla Regione Emilia Romagna affinché solleciti l’Ispra - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ad approvare dei piani di controllo di questi uccelli. La Regione ha redatto un piano regionale di controllo per gli storni che prevede accanto ai mezzi dissuasivi anche la possibilità di sparare per difendere i raccolti: “gli interventi di prevenzione (reti di protezione, sagome di falco, ultrasuoni, detonatori temporizzati, nastri riflettenti) finanziati dalla Regione - spiega Alberto Nozzi, referente delle Politiche Faunistiche di Coldiretti Modena - si sono rivelati insufficienti in quanto producono un effetto dissuasivo temporaneo e limitato nel tempo. L’efficacia infatti si esaurisce rapidamente dando origine a forme di assuefazione basata sulla mancanza di esperienze negative successive all’allarme. Appena questi uccelli, estremamente intelligenti, comprendono che non esiste alcun pericolo reale, si avventano sui frutteti indisturbati. L’unico sistema

“Lo scorso anno i danni provocati da questi ucceLLi hanno superato suL territorio regionaLe i 150miLa euro è dunque necessario correre ai ripari e con urgenza”. e’ questo L’appeLLo Lanciato da coLdiretti aLLa regione emiLia romagna aFFinchÉ soLLeciti L’ispra - istituto superiore per La protezione e La ricerca ambientaLe, ad approvare dei piani di controLLo

Corvi e storni banchettano, mettendo in ginocchio l’agricoltura non cacciabile”. Un piano inapplicabile senza il benestare di Ispra: “i tempi burocratici - denuncia Nozzi – non sono compatibili con quelli dell’agricoltura. Sono in maturazione ciliegie, susine, albicocche… frutti di cui questi uccelli sono golosissimi. Se uno stormo composto da migliaia di esemplari si avventa su un frutteto, l’agricoltore non può far altro che avviare una pratica di richiesta di sparo la quale diventerà attiva nei giorni successivi. Nel frattempo l’intero raccolto va in fumo. Veder volatilizzare, è proprio il caso di dirlo, mesi di duro lavoro mette a rischio non solo il

efficace è dunque quello di ricorrere allo sparo attraverso la collaborazione dei cacciato-

ri, la cui azione viene coordinata con rigore dalla Provincia, essendo gli storni una specie

reddito ma la stessa tenuta delle imprese”. Alla levata di scudi degli ambientalisti, Nozzi risponde laconico: “queste persone dovrebbero pensare alle tante realtà aziendali che basano il loro reddito e la loro stessa esistenza sui prodotti della terra. Lo storno in buona parte d’Europa è una specie protetta poiché in via di diminuzione ma qui in Italia stiamo assistendo al processo contrario: questi uccelli continuano a moltiplicarsi e questo rappresenta un pericolo concreto per le nostre campagne”. Accanto alla difficoltà di contenere la sempre più rapida diffusione di questi

“I tempi burocratici non sono compatibili con quelli dell’agricoltura. Sono in maturazione ciliegie, susine, albicocche… frutti di cui questi uccelli sono golosissimi. Se uno stormo si avventa su un frutteto, l’agricoltore non può far altro che avviare una pratica di richiesta di sparo la quale diventerà attiva nei giorni successivi. Nel frattempo l’intero raccolto va in fumo”.

uccelli, che si contano ormai in termini di milioni di esemplari, gli agricoltori si devono poi scontrare contro un altro ostacolo: la difficoltà di ottenere i risarcimenti dagli enti pubblici, che hanno ancora tempi troppo lunghi. “Nonostante la comprovata inadeguatezza dei mezzi dissuasivi, l’agricoltore che ha subito un danno ha diritto al risarcimento solo se ha messo in atto tali sistemi. Sono pertanto costretti a spendere soldi per azioni inefficaci e a subirne le conseguenze dopo”. Al danno la beffa. Per questo conclude Coldiretti, è necessario avviare subito i piani di controllo di queste specie di uccelli e snellire gli interventi di risarcimento per le aziende danneggiate ed evitare così la perdita di valore aggiunto dell’agricoltura in Emilia Romagna. “Ispra - conclude Nozzi - continua a rassicurarci ma anche se il suo ok dovesse arrivare domani, saremmo comunque in ritardo. I tempi della macchina burocratica non sono certo adeguati a quelli di un’azienda che deve raccogliere i propri frutti”. Jessica Bianchi

per La prima voLta neLLa storia deLL’oasi di FossoLi si sono riprodotte Le avocette

Lieto evento all’Oasi la Francesa

“La lista che rappresento non è la lista del vescovo. So di poter affermare con orgoglio la nostra indipendenza anche rispetto alle pressioni che abbiamo ricevuto circa la composizione del CdA”. Dichiarazione di Corrado Faglioni, neo presidente della Fondazione Crc, tratta da La Gazzetta di Modena.

Avocetta coi pulli

Per la prima volta nella storia dell’oasi la Francesa di Fossoli si sono riprodotte le Avocette. “Una soddisfazione davvero enorme per tutti noi volontari che ci prendiamo cura di questo piccolo paradiso naturale. Anno dopo anno, attenti ed esperti appassionati ornitologi cercano di migliorare la Zona umida

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dell’oasi creando continuamente nuovi habitat per offrire così sempre maggiori opportunità ai nostri amici con le ali”, spiega il presidente dell’associazione Panda Carpi, Franco Losi. Le Avocette, magnifici uccelli amanti della palude, sono gli unici trampolieri con il becco rivolto all’insù e pertanto facilissimi da

individuare: nidificano in pianure fangose, lagune e saline intorno alla costa. Il fatto che abbiano nidificato e si siano riprodotte all’oasi è quindi un fatto davvero eccezionale. La Francesa rimarrà aperta al pubblico fino alla seconda domenica di giugno, per riaprire poi il primo weekend di settembre.

Airone a Fossoli

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L’inaugurazione deLLa nuova sede a novi di modena in via torino si è tenuta martedì 29 maggio a sei anni esatti daLLa scossa che rese inagibiLe L’azienda costretta a deLocaLizzare La produzione in provincia di rovigo

Grande festa per Comal che è tornata a Novi istituti di credito abbiamo trovato la forza di ricominciare e la speranza di un futuro”. Il nuovo stabilimento, realizzato da Garc, impresa generale di costruzioni, sorge su un’area di circa 25mila metri quadri ed è stato concepito con caratteristiche che gli consentano di diventare un punto di riferimento per tutto il settore: grazie al nuovo ciclo produttivo sarà possibile rispettare le normative igienico sanitarie e ottenere così i permessi di esportazione nei più svariati paesi, non più solo a livello comunitario, ma anche mondiale, consentendo all’azienda di approcciare, tra gli altri, i mercati di Giappone, Russia e Stati Uniti. All’avanguardia per innovazione tecnologica e automatizzazione dei processi, l’intero polo produttivo è servito da un impianto di cogenerazione (un nuovo sistema ibrido alimentato da una miscela di metano e idrogeno) che garantirà il fabbisogno energetico mentre è stato ridotto l’impatto ambientale, a testimonianza dell’attenzione di Comal alla salvaguardia dell’ambiente. “Ringrazio prima di tutto Comal Industria Alimentare - ha affermato Claudio Saraceni, presidente di Garc SpA - che ci ha dato fiducia assegnandoci

Ph Fotostudio Immagini

Da sinistra Don Ivano Zanoni, Parroco di Novi, Stefano Bonaccini, presidente della Regione, Sandro Gialdi, Claudio Barbolini ed Enrico Diacci, sindaco di Novi

Comal Industria Alimentare è tornata a casa. L’inaugurazione della nuova sede a Novi di Modena in via Torino si è tenuta martedì 29 maggio a sei anni esatti dalla scossa che rese inagibile l’azienda costretta a delocalizzare la produzione in provincia di Rovigo. “Siamo passati dalla disperazione di sei anni fa alla gioia di oggi” è il commento di Sandro Gialdi, titolare di Comal insieme

a Claudio Barbolini. “Col terremoto abbiamo perso delle certezze perché fino ad allora eravamo convinti che la nostra zona fosse antisismica, ma insieme ai nostri figli, ai dipendenti, agli

La crisi, per aLberto paini, titoLare deLL’azienda a.Lisa mood, non è ancora aLLe spaLLe: “iL 70% deLLe produzioni deL distretto Le ha assorbite prato, per esempio, con prezzi e quaLità scandaLosi”.

I clienti esteri sempre più esigenti troveranno a Carpi la qualità che cercano Quella di A.Lisa Mood, azienda guidata da Alberto Paini, è la storia di una staffetta che parte da lontano: l’azienda del Distretto del tessile-abbigliamento, infatti, è nata quasi due anni fa, raccogliendo però l’esperienza e il saper fare provenienti dagli oltre 45 anni di vita di Annalisa. “Abbiamo scelto questo nome – spiega Alberto, 45enne – per mantenere una sorta di continuità con l’azienda storica dei miei genitori. L’abbiamo ideata pensando quasi esclusivamente al mercati esteri e, infatti, operiamo principalmente in Germania, Giappone, Norvegia e Spagna, ma ci stiamo aprendo anche al mercato polacco”. L’azienda, che ha quattro dipendenti, di cui tre donne, è in crescita, anche in virtù della sua giovane età, e a renderla unica, continua Alberto, sono “la nostra flessibilità, la qualità e la cura di ogni più piccolo dettaglio”. La crisi, per Alberto Paini, non è ancora alle spalle: “il 70% delle produzioni del Distretto le ha assorbite 8

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“ Le aziende medio piccole vivono un momento difficile. Occorre puntare in modo deciso sul mercato estero, perché quello italiano si è ridotto. I nostri clienti esteri sono sempre più esigenti in termini di qualità e finiture. Per il futuro spero che tanti clienti europei si stanchino della pessima qualità del distretto toscano e rientrino a Carpi, dove le maglie le sappiamo fare molto bene”. anno XIX - n. 21

Prato, per esempio, con prezzi e qualità scandalosi”. Ma allora cosa occorre fare per aiutare questo importante

comparto economico del territorio? “Quello che sta facendo l’assessore Simone Morelli per il Distretto di Carpi non lo ha mai fatto nessuno, e voglio sottolinearlo. Bisogna continuare su questa strada, spingere l’immagine del nostro territorio e provare a

riportare le produzioni in città. Moda Makers e gli Incoming ai quali abbiamo partecipato rappresentano, da questo punto di vista, delle ottime opportunità. Le aziende medio piccole come la mia, che hanno storicamente costituito la spina dorsale del Distretto, vivono un momento difficile. Occorre puntare decisamente e sempre di più sul mercato estero, perché quello italiano si è notevolmente ridotto”. Rispetto all’utilizzo delle nuove tecnologie, come la possibilità di vendita on line ad esempio, rappresentano di certo il futuro, ma rimarrà sempre l’esigenza imprescindibile di “toccare il capo con mano. Almeno per quanto ci riguarda, i nostri clienti esteri sono sempre più esigenti in termini di qualità e finiture. Per il futuro di A.Lisa Mood siamo ottimisti e spero che tanti clienti europei si stanchino della pessima qualità del distretto toscano e rientrino a Carpi, dove le maglie le sappiamo fare molto bene”. Marcello Marchesini

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Da sinistra in piedi: Federico Gialdi e Filippo Barbolini, rispettivamente responsabile amministrativo e responsabile acquisto/ qualità. Da sinistra seduti Sandro Gialdi e Claudio Barbolini soci di Comal srl

l’incarico di realizzare questo nuovo stabilimento produttivo. La ringrazio perché ci ha dato la possibilità di impegnarci nel genere di sfide che più ci appassionano e che meglio ci rappresentano. Il nostro ambiente ideale è infatti quello caratterizzato da tempi stretti, grande complessità, richiesta di capacità produttiva elevata, approccio “integrato” in cui edilizia e impianti si fondono, compresi gli aspetti legati alle migliori tecnologie in tema di produzione, distribuzione e gestione dell’energia, oltre a standard

qualitativi elevati. Il risultato è sotto gli occhi di tutti ed è sempre un’emozione la consegna del lavoro fatto. Un grande ringraziamento va anche a chi, insieme a noi, ha contribuito con passione, capacità tecnica, tenacia, propensione alla risoluzione dei problemi a raggiungere questo obiettivo. Fra questi un ringraziamento alle amministrazioni che hanno compreso e accompagnato questo importante progetto di ricostruzione. Un bel segno in questo anniversario”. Attualmente Comal, nata a Carpi nel 1982

come ditta specializzata nell’importazione di prosciutti cotti e dal 1990 azienda produttrice, dà lavoro a una settantina di addetti e ha un giro d’affari di circa 45 milioni di euro con un incremento di fatturato del 10% nell’ultimo anno. “Il mondo cambia con un’accelerazione impensabile – spiega Barbolini – ma siamo riusciti a riposizionare il nostro sistema produttivo in base al mercato”. Per il sindaco di Novi Enrico Diacci, “il ritorno di aziende che avevano delocalizzato la produzione è motivo di festa per il territorio ma il 29 maggio resterà per sempre anche il giorno della scomparsa del nostro parroco Ivan Martini. L’industria riparte e l’obiettivo è quello di riportare anche le famiglie nelle loro case”. “Fra qualche anno – ha concluso il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini - quando sarà completata, si guarderà alla ricostruzione come a un esempio per il Paese: oggi il 90% di famiglie è rientrato in casa, 500 scuole sono state ricostruite più belle, moderne e sicure, il prodotto interno lordo che sei anni fa era il 2% dell’intero Pil nazionale oggi è al 2,5. Resta ancora tanto da fare a partire dai centri storici dove monumenti e chiese sono sottoposti ai vincoli della Soprintendenza ma abbiamo centrato le tre priorità che ci eravamo dati: casa, lavoro e scuole. Abbiamo fatto tutti un lavoro che credo non abbia uguali nella storia delle tragedie di questo Paese a parte forse la ricostruzione del Friuli quarant’anni fa”. Sara Gelli

L’inaugurazione è Fissata domenica 17 giugno, a partire daLLe 16, quando verrà oFFerto un piccoLo rinFresco e, per La gioia dei più piccoLi, neLLa magica Foresta radice-Labirinto di itaLo caLvino, da cui La Libreria trae iL suo nome, tra Le verdi FogLie dei potos, aLessia narrerà una Fiaba

La Libreria Radice Labirinto cambia casa “Da tempo cercavamo lo spazio giusto e ora abbiamo trovato quello perfetto”, sorridono Alessia e Dario, titolari della libreria Radice Labirinto, l’unica indipendente rimasta in città. Il locale è pochi passi più in là, in corso Roma, 38 negli spazi un tempo occupati da La Pelletteria. “La nostra avventura è iniziata qui, in Piazzetta, cinque anni fa e nonostante la lettura, per tanti, oggi sia anacronistica, noi siamo cresciuti e abbiamo trovato la nostra identità. Per questo motivo abbiamo deciso di lanciarci, raddoppiando gli spazi e investendo nuove energie”. Spazi che racconteranno la maggiore maturità raggiunta: “più di qualsiasi altra cosa noi amiamo la parola. Ecco perché nella nuova libreria abbiamo creato un angolo speciale. Un vero e proprio focolare. Certo, non ci saranno fiamme, perché a scaldarci ci penseranno le fiabe. Quelle raccontate come una volta. A memoria. Per noi - prosegue Alessia - incoraggiare la lettura significa prima di tutto contribuire a creare una sorta di intimità con il libro”. Un oggetto magico e profumato, col quale “ogni lettore deve

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Alessia e Dario

instaurare un rapporto privato. Personale”. Tra i desideri di Dario e Alessia vi è ora quello di allargare il proprio pubblico, rivolgendosi non solo alla prima infanzia ma anche al mondo della scuola primaria e oltre, fino all’adolescenza. “Amplieremo la sezione narrativa, offrendo una selezione curatissima di titoli. Vorremmo dar spazio non solo all’illustrazione ma al

potere della lingua italiana, alla sua bellezza, alla sua musicalità. Sulle nostre mensole non trovano spazio testi sconosciuti: ognuno è stato sfogliato, letto e amato. Leggere è un’attività che richiede tempo, attenzione. Per questo facciamo parte di Alir, una rete di librai, dalle comuni affinità elettive, dove mettere in circolo idee e consigli”. La nuova libreria

sarà fresca, colorata, ma avrà un “sentore antico”, assicura Alessia. “Pur confrontandoci con la contemporaneità, infatti, l’amore per la narrazione, per la parola e il racconto, continueranno a contraddistinguerci con forza”. In un momento tanto complesso per il commercio, spesso ridotto in ginocchio dalle grandi piattaforme on line, “è necessario offrire al lettore una competenza. Per questo stiliamo bibliografie accurate e mai scontate per mettere a disposizione un servizio. Non siamo una libreria di laboratori o feste: ciò che ci caratterizza è la centralità della lettura, a partire dalla parola. Insomma siamo vecchi dentro”, ridono Alessia e Dario. L’inaugurazione è fissata domenica 17 giugno, a partire dalle 16, quando verrà offerto un piccolo rinfresco e, per la gioia dei più piccoli, nella magica foresta radice-labirinto di Italo

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Calvino, da cui la libreria trae il suo nome, tra le verdi foglie dei Potos, Alessia narrerà la fiaba Vassilissa la bella. Nei nuovi locali, arredati dall’amica e architetto Ilaria Vasdeki, in cui tante maestranze del territorio stanno lavorando senza posa, troverà spazio anche una piccola selezione di giocattoli, quasi interamente provenienti da filiere etiche. “Io amo essere una libraia di provincia - spiega Alessia - e sono grata di portare avanti questo mestiere unitamente a quello di formatrice nelle scuole. Due anime, bottega e formazione, che vanno a braccetto e si alimentano a vicenda. Questo doppio ruolo mi consente di mantenere sempre un contatto diretto e concreto con persone di ogni età, di confrontarmi con le difficoltà dell’oggi e questo mi aiuta nella costruzione di un pensiero autentico”. Radice Labirinto, la cui pagina Facebook conta ben 11mila followers, rinnova anche il look del suo sito (www. radicelabirinto.it): “va bene essere vecchi dentro ma fino a un certo punto”, ammettono Dario e Alessia con gli occhi brillanti. Le nuove avventure, si sa, scaldano il cuore. Jessica Bianchi

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Fondazione cassa di risparmio di carpi

Faglioni presidente

si è concLusa con successo L’attività “iL nostro… vegetabLe garden” che ha coinvoLto bambini deLLe cLassi prime, seconde e terze di diverse scuoLe primarie di carpi ed è stata reaLizzata daL ceas di carpi coinvoLgendo gLi studenti deL Liceo Fanti

Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione CR Carpi, nella seduta di martedì 29 maggio, ha nominato, con 14 voti a favore su 18 presenti, il nuovo Consiglio di Amministrazione che resterà in carica per i prossimi quattro anni fino al maggio 2022 - e che vede, in qualità di presidente, l’ingegner Corrado Faglioni (in foto), presidente e direttore tecnico della società di ingegneria Enerplan srl di Carpi. I consiglieri eletti sono la professoressa Maria Gabriella Burgio, vicaria del dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Renzo Gasparini di Novi di Modena; l’architetto Enrico Contini, co-titolare dello studio associato Archemstudio di Carpi; il notaio Flavia Fiocchi, presidente del comitato regionale notarile dell’Emilia Romagna e del Consiglio Notarile di

Gli alunni delle scuole elementari non li volevano lasciare andare perché l’inglese non è mai stato così divertente per loro. Si è conclusa con successo l’attività Il nostro…vegetable garden che ha coinvolto bambini delle classi prime, seconde e terze di diverse scuole primarie di Carpi (Pertini, Anna Frank e altre) ed è stata realizzata dal Ceas coinvolgendo gli studenti del Liceo Fanti. Nell’ambito dell’alternanza scuola/lavoro le classi 4 K (indirizzo linguistico) e 3 U (scienze umane) hanno realizzato percorsi CLIL (Content and

Modena; Federico Poletti, imprenditore tessile; la dottoressa Giuliana Tassoni, medico specialista e l’avvocato Cosimo Zaccaria, co-titolare di studio legale penalista. Il nuovo Consiglio di Amministrazione provvederà a breve a nominare, al proprio interno, il vicepresidente. Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione CR Carpi ha approvato all’unanimità il bilancio 2017, che ha portato l’Ente a conseguire un avanzo di esercizio di 4,5 milioni di euro e a destinare 4,7 milioni di euro alla realizzazione di 104 progetti sul territorio. Alla chiusura del bilancio, il patrimonio della Fondazione si attesta sui 277 milioni di euro.

A scuola di inglese nell’orto

Language Integrated Learning, cioè l’insegnamento di una disciplina in lingua straniera) in collaborazione con esperti del Ceas “che – spiega la docente Maura Bergonzoni, referente dell’alternanza scuola lavoro al Liceo Fanti – hanno formato i ragazzi all’educazione alla sostenibilità ambientale per poi affiancarli nelle attività coi bambini, preparate dagli stessi studenti, in lingua inglese”. “L’orto non è un tema sconosciuto e – spiega Giuliano Ferrari, coordinatore del Ceas delle Terre d’Argine - anche in passato si è partiti dall’analisi di un

pugno di terra e degli animali che ci abitano come il lombrico, per poi passare alla

semina e al raccolto. La novità di quest’anno è che, in ogni incontro, il nostro operatore è stato affiancato da studenti di classe terza e quarta del Liceo Fanti”. L’attenzione dei più piccoli è stata catalizzata dai ragazzi più grandi che hanno reso più entusiasmante una semplice conversazione in inglese. La festa di fine anno nelle scuole è stato il momento conclusivo del percorso: sono state allestite bancarelle affinché i bambini potessero vendere i prodotti del loro orto ai genitori e ai nonni, naturalmente… in lingua inglese. Sara Gelli

Lo scorso 26 maggio, in un’auLa Fieni gremita di aLunni e genitori, ha avuto Luogo La tradizionaLe premiazione degLi studenti meritevoLi deLL’istituto ipsia vaLLauri

Il Vallauri premia i suoi ragazzi

Lo scorso 26 maggio, in un’Aula Fieni gremita di alunni e genitori, ha avuto luogo la tradizionale premiazione degli alunni meritevoli dell’Istituto Ipsia Vallauri. La cerimonia, che rappresenta ogni anno un’occasione per premiare e valorizzare l’eccellenza degli studenti che si sono distinti nel precedente anno scolastico, si è svolta in un clima di grande festa. A essere chiamati per primi dal dirigente scolastico Federico Giroldi gli alunni che hanno conseguito il massimo voto all’Esame di Stato: i ragazzi hanno ricevuto la Borsa di studio Vittorio Fusari, ogni anno gentilmente concessa dalla Famiglia Fusari. Premiati anche gli alunni che hanno ottenuto la miglior media scolastica di ogni classe e i partecipanti ai Giochi matematici provinciali e nazionali. A fare da cornice “vivente” all’evento, il coreografico allestimento della mostra Revolutija - Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky, curata dalle classi 1B, 1D, 1F, 2B e 2D dell’Indirizzo Abbigliamento e moda. Le ragazze e i ragazzi hanno infatti immerso gli spettatori nella magia di forme e colori, suscitando emozioni che solo il linguaggio universale dell’arte è in grado di creare.

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Nato in punta di piedi, ma sarebbe il caso di dire in punta di dita, il progetto Vedere Voci, promosso dall’Istituto Figlie della Provvidenza di Santa Croce di Carpi e curato dall’artista e musicarterapeuta carpigiana Maria Teresa Cardarelli, insieme a un’equipe di lavoro composta da educatrici e volontarie, è diventato grande. Partito come laboratorio sperimentale, ora, grazie all’impegno e al contributo di tanti, in particolare per questa quarta edizione di ENS, ente nazionale sordi, dell’Emilia Romagna e Rotary, è cresciuto, diventando parte integrante dell’offerta formativa scolastica. Un traguardo che riempie Teresa di gioia poiché “consente ai bambini sordi di scoprire qualcosa in più di sé. Di dare voce e corpo al proprio vissuto, alle proprie emozioni in un contesto ludico e colorato”. Quest’anno, il quarto, il progetto si è inoltre arricchito di alcune presenze straordinarie: dalle volontarie Bianca Verrini e Maria Giuseppa Vaccaro, giocatrice sorda della Nazionale Sordapicena di Calcio a 5 femminile, all’educatrice, anch’ella sorda, Veronica Varricchio, alla fotografa Annabelle Larché. “La presenza di Giusy e Veronica è stata preziosa perché ci ha consentito di entrare in un contatto ancora più autentico coi quindici bimbi coinvolti”, rivela Teresa. Vedere voci si inserisce all’interno di una scuola dalla connotazione oralista ed è dunque fondamentale che i piccoli diano “spazio al loro corpo, alla gestualità, anche attraverso l’impiego della lingua dei segni: una straordinaria danza di mani e volti. Un mezzo per comunicare le proprie SICUREZZA STRADALE – stop ai tutor sulle autostrade. il sistema di controllo della velocità è stato spento dopo che la corte d’appello di roma ha rigettato l’istanza di sospensione della disattivazione del dispositivo. “ma i controlli continueranno”, assicurano Autostrade per l’Italia e Polizia stradale entrambe impegnate a lavorare a un nuovo sistema sperimentale. IMMIGRAZIONE - i dati sugli sbarchi dei migranti sulle coste italiane segnalano una riduzione negli ultimi 11 mesi di 122mila persone. nei primi 5 mesi del 2018 si è passati da 60mila a 13mila sbarchi con una flessione del 78%. dalla Libia il calo è stato del 90%. SANITA’ IN 3D - e’ pronta la prima cornea stampata in 3d, ottenuta con uno speciale bio-inchiostro fatto di cellule staminali umane e

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e’ giunta aL termine La quarta edizione di vedere voci, daL titoLo La tribù in viaggio: progetto di musicarterapia neLLa gLobaLità dei Linguaggi e di teatro-Fiaba a Favore dei bambini sordi

Il viaggio di Vedere voci non si ferma mai Da sinistra Annabelle Larché, Maria Teresa Cardarelli, Veronica Varricchio e Maria Giuseppa Vaccaro

emozioni e i propri stati d’animo. Ricordiamoci infatti - prosegue l’artista carpigiana - che per i bimbi sordi le voci perlopiù si vedono. Attraverso il linguaggio del corpo, la mimica facciale, la labiolettura, l’alfabeto manuale e la LIS”. “Usare la lingua dei segni per qualche ora consente ai bambini di sentirsi liberi. Sinora - racconta Veronica - a scuola non avevano mai visto educatori sordi esprimersi nella loro lingua. Questo ha favorito la partecipazione e la comprensione è diventata più fluida e naturale. Quando lo scorso anno sono venuta a conoscenza di questo bel progetto ho fatto di tutto per farne parte poi è nato Federico, il mio bimbo, e quindi il mio impegno è diminuito ma a prendere il mio posto ci ha pensato Giusi. La presenza nell’equipe di lavoro di una persona sorda è fondamentale poiché rappresenta un punto di riferimento, un ponte comunicativo. Inoltre cono-

scere la cultura sorda consente, con un solo sguardo, di comprendere immediatamente i comportamenti e le intenzioni dei bambini”. Maria Giuseppa, nata ad Agrigento 31 anni fa, è cresciuta a Carpi per poter frequentare l’Istituto Figlie della Provvidenza e quindi tra quelle pareti si

sente a casa: “molti bambini li conoscevo già - traduce per me l’interprete Sonia - dal momento che avevo fatto la volontaria a scuola e quindi è stato facile entrare in contatto con loro. Ogni volta che mi vedevamo mi correvano incontro chiedendomi cosa avremmo fatto durante i

laboratori, desiderosi di cimentarsi in avventure sempre nuove. E’ stato bello”. Quest’anno i bimbi hanno lavorato a partire da una straordinaria metafora della vita: “filo conduttore della quarta edizione - spiega Teresa Cardarelli - è stato il viaggio, elemento che coinvolge tutti i bimbi del gruppo, trasferitisi a Carpi per essere vicini alla scuola o pendolari settimanali. La nostra è stata dunque una tribù in viaggio sulla carrozza di un treno, attraverso numerose città immaginarie. Da Vedvoc, villaggio indiano, a Happyland, la terra della gioia, i bambini hanno vissuto diverse tappe: Booktown, la città dei libri, dove una scrittrice li ha ascoltati e intervistati per conoscere le ragioni della partenza; Marketcity dove la tribù si è fermata per scegliere e acquistare altri abiti simbolo di una nuova vita, del rinnova-

I bambini con Giuseppa Vaccaro

Uno sguardo oltre l ’argine

Pierluigi Senatore

sostanze aggreganti. ottenuto nell’università britannica di newcastle il risultato è un prototipo. dopo gli ultimi perfezionamenti la tecnica potrà “assicurare in futuro - dicono i ricercatori – una riserva illimitata di organi’ per i trapianti di cornea. FACEBOOK - Licenziata per giusta causa per aver insultato la sua azienda su Facebook. Lo ha deciso la corte di cassazione respingendo il ricorso di una lavoratrice forlivese. La vicenda iniziò nel 2012 quando un’impiegata di 43 anni scrisse un post sul social network, asserendo di essersi stancata della continua

modifica degli incarichi che le venivano affidati. Lo sfogo fu visto dal legale rappresentante dell’azienda, suo ‘amico’ sul web e due giorni dopo alla dipendente arrivò una lettera di contestazione e a fine mese il licenziamento. FICO – quasi 1.500.000 visitatori, per tre quarti provenienti da fuori bologna e per l’8% dall’estero, che hanno generato un fatturato di 25,9 milioni per fabbriche, ristoranti, botteghe, corsi e servizi. sono i dati dei primi sei mesi di apertura del parco Fico Eataly World a bologna. CORTE UE - “il diritto all’in-

dennità per ferie non godute è trasmissibile agli eredi”: lo ha stabilito l’avvocato generale della corte di giustizia dell’ue nelle conclusioni su un caso di due vedove che chiedevano le indennità dei propri mariti morti, dipendenti di un’azienda privata e di un’amministrazione pubblica. per l’avvocato gli eredi possono invocare il diritto dell’unione nei confronti tanto di un datore di lavoro pubblico quanto di uno privato. PLASTICA - entro il 2025 gli stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande, per esempio con sistemi di cauzione-deposito.

questa, insieme al divieto di vendita di stoviglie, cannucce, agitatori per bevande, bastoncini di cotone per le orecchie e bastoncini per palloncini in plastica sono le misure più ambiziose presentate dalla commissione europea, nel quadro della strategia ue per ridurre i rifiuti plastici. LAMBORGHINI - non solo icone del mondo dei motori da sogno, a volte vere star del grande schermo. Le Lamborghini che hanno lasciato un segno nella storia del cinema sono al centro di una mostra che la casa del toro ha inaugurato al museo Lamborghini, a sant’agata bolognese.

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mento; Artown, la città dell’arte, dove la tribù ha dipinto i propri bauli di viaggio, grazie ai pennelli donati dal sindaco, nei quali riporre i propri tesori, gli oggetti che hanno scelto di portare via da casa; Theatercity dove, presso il Teatro delle carte, la tribù ha messo in scena i passaggi salienti del percorso…”. Prima di approdare nella città della gioia, per festeggiare insieme a genitori e insegnanti, i bimbi hanno dovuto fare i conti con temi forti: “dal trauma che obbliga un intero villaggio ad armarsi di coraggio e partire, ricondotto da molti al terremoto vissuto nel 2012, alla necessità di cambiare per affrontare il futuro in modo positivo”. Un viaggio pieno di colori, durante il quale i bambini hanno disegnato, realizzando scenografie, mandala della fortuna e autoritratti anche con la tecnica della Fiber Art. E, ancora, hanno svestito i propri panni per interpretare nuovi ruoli, reinventandosi. Eccola qui la potenza terapeutica del teatro - fiaba: far toccare in chiave ludica ai bambini i propri vissuti; la paura, l’incertezza… e poi, andare oltre. Lasciandosi alle spalle le ombre per abbracciare il lato migliore di sé. Accogliendo se stessi e coloro che hanno intorno. “Per un sordo, la vista, è il primo strumento di comprensione. Per natura gli basta osservare un volto per capire lo stato d’animo di una persona… attraverso l’arte figurativa e il canale mimico gestuale del teatro i bimbi sordi si sfogano, si esprimono. Per questo motivo Vedere Voci è così prezioso”, sorridono Veronica e Giuseppa. Uno strumento di valorizzazione del proprio potenziale che, in futuro, vorrebbe poter favorire l’integrazione e l’inclusione tra bambini sordi e non: “il nostro sogno - conclude Teresa - sarebbe quello di inserire nel gruppo qualche bimbo udente. Incrociamo le dita”. Un modo per superare l’interazione talvolta conflittuale tra gli alunni: “i bambini sordi sono molto fisici, per chiamarsi si toccano, è naturale, ma questo può generare alcuni problemi con gli udenti. Unirli nel progetto - aggiunge Veronica - potrebbe essere un’occasione per gli udenti di osservare i propri compagni sordi in un ambiente più libero e giocoso e pertanto a loro agio, scoprendo così la loro vera natura”. Jessica Bianchi anno XIX - n. 21

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Daniele Pederzoli

a carpi, daL 2001, uno dei punti di riFerimento deL divertimento è danieLe pederzoLi, per tutti danieLino: eLoquio accattivante, occhi che sorridono, si è Licenziato da un agognato posto Fisso quando era giovanissimo per mettersi aLLa prova e, anche se oggi iL mondo deLLa notte ha vissuto una vera e propria rivoLuzione, Lui ha saputo reinventarsi

I romantici della notte

Guai a parlare ancora di discoteche: è un termine desueto, demodé, da associare a qualcosa di vecchio e decadente. Si deve usare la parola “locale”. Il cosiddetto mondo della notte ha vissuto una vera e propria rivoluzione in una manciata di anni: cambia il linguaggio, ma sono diverse soprattutto le abitudini di chi decide di uscire di sera con gli amici. A Carpi, dal 2001, uno dei punti di riferimento del divertimento è Daniele Pederzoli, per tutti Danielino: eloquio accattivante, occhi che sorridono, si è licenziato da un agognato posto fisso quando era giovanissimo per mettere alla prova la sua intraprendenza nel settore che gli interessava. “Tra il 2001 e il 2007 c’è stato un vero e proprio momento d’oro – racconta Danielino - ero riuscito a coniugare lavoro e divertimento con gli amici in posti belli in cui ci sentivamo a casa. Eravamo quelli con l’abbigliamento Fujiko, ci identificavano dalle magliette che ebbero poi un grande successo di vendita in tutta Italia e anche all’estero. Eravamo giovani, allegri e ci sembrava di avere il mondo in mondo in mano. Dalle serate all’Oltrecafè di Soliera al momento più bello di Milano Marittima, quando curavamo le famose “3 P”, Papeete, Pacifico e Pineta e il mio socio Alle Cavriani faceva ballare tutti all’happy hour sulla spiaggia. Ancora non erano in voga gli aperitivi come li intendiamo oggi, era tutto nuovo. Ci invitavano a Milano, a Roma, a feste ed eventi, si occupavano di noi le televisioni nazionali, passavano personaggi dello spettacolo, abbiamo vissuto anche qualche lusso insperato grazie a collaborazioni con imprenditori influenti”. Il tempo, però, passa, così come le mode e le abitudini. Fujiko, come molti altri brand dal grande e dirompente successo immediato, è rimasto legato a quegli anni. Le strade del Pineta si divisero da quelle del Papeete, le 3 P diventarono altro e il pubblico è cambiato, anche se la collaborazione col Pineta non è mai cessata. Nel frattempo, Danielino ha iniziato a occuparsi sempre più di eventi e non solo di locali con la società Fujiko Events, di cui oltre a lui fanno parte l’amico di sempre Alle Cavriani, Francesca Rosignuolo e Nicolas Setti: si occupa di eventi aziendali, privati, inaugurazioni, party per le presentazioni di nuove auto, fino alla gestione dell’evento chiavi in mano, dal catering alle hostess, dalla grafica al mondo social. 12

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Daniele Pederzoli, Samuele Sartini e Bob Sinclar

Daniele Pederzoli e Alle Cavriani

E nella vita notturna cosa è cambiato? “Oggi - spiega Danielino - funzionano i locali dove le persone possono cenare e restare fino a tardi. Diciamo la verità, con le pesanti sanzioni previste per chi guida dopo aver bevuto alcolici, tutti stiamo molto più attenti ai nostri comportamenti. Se si beve qualcosa a cena, si vuole restare nello stesso posto e smaltire prima di rientrare a casa. Nessuno con un po’ di senno è pronto a rischiare incidenti e il ritiro della patente. Ma il problema è che a Carpi, ad esempio, locali di questo tipo non esistono”. Spesso le discoteche gestiscono perlopiù la movida dei più giovani. A 35-40 o 45 anni, se vuoi cenare e restare fino a tardi ad ascoltare musica e divertirti con gli amici, devi andare in altre città. La burocrazia è mostruosa, i costi per un locale a norma

sono molto alti, gli orari sono restrittivi o c’è chi si sente disturbato e chiama subito le Forze dell’Ordine: a Modena abbiamo fatto una bella stagione al 212&SoUp, adesso ci spostiamo al Posada-Gilda il mercoledì sera, nell’estivo, il venerdì siamo a Le Spezie di Reggio Emilia, mentre al sabato tutti al mare al Pineta di Milano Marittima o al Lime di Riccione. Ma questo resta un Paese in cui fare impresa è difficile per tutti, gli ostacoli demoliscono facilmente gli entusiasmi. Per un certo periodo funzionarono benissimo gli aperitivi della domenica sera al bar del Teatro, chiuso ormai da anni. La maestosa piazza di Carpi così deserta la sera, va detto, resta un colpo al cuore per noi romantici della notte”. Clarissa Martinelli

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Scrivere una canzone a 14 anni e suonarla insieme ad altri coetanei o teen-ager che di anni ne hanno appena 12. E’ l’esperienza musicale che ha avuto inizio alla scuola Musiké e che ha trovato il suo primo riconoscimento ufficiale con uno spettacolo in Teatro organizzato dalla scuola di musica lo scorso 17 maggio come chiusura dell’anno di studi. Un vero e proprio evento intitolato Mash-Up in ragione della tematica rappresentata, ovvero l’esecuzione di melodie vocali sovrapposte a musiche di altre canzoni con la creazione di veri e propri componimenti originali. La band di giovanissimi musicisti di età compresa tra i 12 e i 14 anni che ha fatto il suo debutto sul palco si chiama invece The Breakouts, come a esprimere il desiderio di evasione che caratterizza l’adolescenza e che loro hanno deciso di colmare con la musica. A esortarli e sostenerli nel loro progetto è stato per primo l’insegnante Gianni D’Addese (dal 2003 tastierista-corista di Umberto Tozzi) che li ha spronati a cimentarsi nella realizzazione di un brano inedito, per far emergere le loro doti creative e il loro universo interiore. Ciò che ne

una band di giovanissimi tra i 12 e i 14 anni ha presentato iL suo primo inedito aL teatro comunaLe di carpi. con iL brano “mi senti?!” iL messaggio arriva Forte e chiaro agLi aduLti: “stateci ad ascoLtare”.

The Breakouts cantano l’adolescenza e conquistano il teatro

è uscito è un brano dal sound orecchiabile e piacevole e dal testo forte e stimolante, il cui titolo è emblematico: Mi senti?!

Nella canzone questi ragazzi manifestano tutto il loro desiderio di essere ascoltati sul serio, compresi e guidati, come esprimono chiaramen-

te con queste parole: “Non lo so se mi senti, non riesco a parlarti, non so quello che tu pensi. Comunicare è sempre più difficile. Ti guardo da qui sotto

e mi sento un po’ indifesa. RIT. Quando ti parlo prova ad ascoltarmi. Se ci riesci sarai diverso dagli altri”. La line-up è formata dalla cantante Giulia Lippolis (12 anni), dal batterista Federico Pignatti (14 anni), da Antonio Massanova (13 anni) alla chitarra acustica, da GianMarco Tosi (13 anni) alla chitarra elettrica, dal bassista Francesco Zanella (14 anni), da Lorenzo Esposito (14 anni) al pianoforte e da Federico Serri (12 anni) alle tastiere. L’onore del testo spetta a Federico Pignatti, mentre Antonio Massanova ha eseguito la partitura del brano. Ciò che tutti insieme hanno voluto raccontare sono le incomprensioni e le difficoltà di comunicazione che caratterizzano il rapporto tra gli adolescenti e gli adulti, a partire dai genitori, che spesso, quasi senza accorgersene, si rivelano distratti agli occhi dei figli, troppo presi dai loro

impegni quotidiani per fornire un ascolto profondo, come viene giustamente rappresentato anche in una scena del videoclip che è stato condiviso su YouTube. Attualmente i ragazzi sono impegnati in studio per terminare le registrazioni del nuovo inedito Ci sarai per me scritto da Gianni D’Addese, con il quale parteciperanno ad alcuni concorsi e contest estivi. “L’obiettivo - ha commentato Gianni - è anche quello di entrare nelle scuole medie con la band e i loro brani per avviare un dibattito positivo tra alunni e insegnanti. Spesso ciò che non si riesce a dire con le semplici parole e in chiave personale, lo si può fare in musica lasciando trasparire ciò che si pensa senza remore, perché la musica è da sempre un linguaggio universale in cui ci si può ritrovare ed esprimere senza timore di essere giudicati”. Chiara Sorrentino

E tutti vissero gentili e contenti

di Elisa Cattini

Kilis non riesco a immaginarla. Non ha dimensione, non ha colore se non una scala di grigi polvere con qualche tocco di pastello stinto qua e là. A malapena accennato, a dire il vero. La immagino sorda, muta di un mutismo selettivo e adirato. E, ancora, la immagino troppo vicina a luoghi dove il silenzio viene di tanto in tanto rotto dall’annuncio spietato delle vite che a breve avranno tragica fine. Una brutta fine. E allora provo a salvarle una a una, quelle vite perlopiù giovanissime. Inizio a costruire loro attorno muri immaginari, sospesi, graffiati e spessi, scale senza direzione precisa ma sulle quali è sicuro almeno sedersi nonostante le assenze di intonaco, i capelli al vento e i vestiti sbagliati su occhi perfetti. Occhi che raccontano storie complicate da capire. Impossibili da ascoltare. Eppure mi immergo in quegli occhi come non ho fatto mai in nessun mare prima, ascolto rapita l’autore che ha fatto di queste giovani anime la propria missione e le vivo una a una come pietre di un rosario a cui dedicare una preghiera. Mi dilungo ancora un po’ muovendomi a zig zag nel-

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Charley e Titti

Polvere di gentilezza la splendida Sala Cervi e cerco lacrime sul mio viso che stentano a uscire come soffocate da un grido distorto. Prima di uscire mi soffermo sull’ingresso perché qualcosa mi attira. Una donna bellissima, dal sorriso ampio e occhi immensi che ricordano quelli appena visti appesi alle pareti. Tutti quanti assieme. E gli occhi e i sorrisi che le ruotano attorno li rappresenta con eleganza, dolcezza e un guizzo che li accende uno a

uno. Potrebbe essere follia ma scopro a breve che si tratta di amore. Parlo con Titti per una buona mezzora e mi racconta, si racconta come se si stesse leggendo in un libro di favole dal finale agrodolce. Questa è la storia di un uomo, Charley che parte da Palermo, città in cui vive e trova un luogo che sente appartenergli così tanto da sentire il bisogno di farvi ritorno sempre più spesso. Kilis, al confine con

la Turchia, contenitore di anime in fuga dalla Siria. Lui viaggia con valigie piene di giocattoli, vestiti e una macchina fotografica al collo che ha restituito la dignità a volti troppo belli per giacere sotto il fitto strato di polvere dell’indifferenza. Ha scavato tra le macerie delle loro anime ferite, li ha fatti gridare all’unisono, ha donato loro la bellezza, ritrovata con intenzione e pazienza sul sottile confine che separa la morte da un’incerta salvezza. E’ venuto a Carpi e ha accolto con gentilezza, in cima a una scala, ognuno dei visitatori. Me compresa. E al suo fianco vive Titti, una donna straordinaria dalla bellezza sfacciata, intensa e col dono della speranza viva e palpitante. E’ stata subito un’intesa quasi surreale tanto da iniziare a scriverci poco dopo aver lasciato la mostra. A strettissimo giro snocciola una generosa quantità di dettagli della

sua vita e mi sembra di conoscerla da sempre finché non le racconto un po’ di me, che vivo in questa città praticamente da sempre e che ho lasciato per anni per poi tornare. Della mia città è lei a rivelare cose che non immaginavo. Mi fa dono della sua prospettiva di Carpi con queste parole traboccanti di un suono autentico e poetico: E’ stata una tappa fantastica, nata quasi per caso (anche se il caso non esiste, come sai) che rimarrà come una perla nello scrigno della nostra memoria. La tua città è magica, mi ci trasferirei subito! Abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria sia da parte dell’Amministrazione che dalle persone comuni. Sensibilità, tenerezza, commozione e attenzione all’ennesima potenza. Saranno state le sale di Palazzo Pio, magnifiche e suggestive, oppure la stagione, il cielo limpido e il frinire delle rondini che si rincorrevano tra le merlature del Castello. Tutto ha contribuito a rendere emozionante questa esposizione. Le fotografie dei bambini di Kilis hanno trovato a Carpi la giusta dimensione per brillare ancora più intensamente. Charley e io abbiamo lasciato il cuore da voi, anche per i momenti che abbiamo potuto mercoledì 6 giugno 2018

trascorrere insieme. Ogni tappa è per ora un regalo anche al nostro amore. E quando un anno e mezzo fa ho visto il trailer di Città di polvere che Charley aveva appena caricato su Youtube è stato come essere investita da una valanga di magma incandescente che ha coperto tutto il resto. L’ho contattato perché sentivo un richiamo, una voce portata dal vento di Kilis e che ancora oggi, ogni volta che vedo una foto scattata laggiù, mi modella il cuore come argilla. L’unica cosa che so fare davvero bene è prendermi cura delle persone e da quel trailer ho capito di non avere solo tre figli. Gli altri mi aspettano a Kilis. Ecco come è nato tutto, anche se in realtà questa strada era già stata disegnata altrove. Ne sono certa. Carpi si è confermata una città dall’animo gentile e ha regalato ai bambini di Kilis la cornice perfetta. Le piccole anime di polvere hanno trovato consistenza e riparo sicuro. Un posto appeso per sempre al cuore di noi carpigiani. anno XIX - n. 21

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daL 13 aL 17 giugno, torna concentrico: iL FestivaL di teatro aLL’aperto porterà oLtre 40 spettacoLi in centro a carpi

Si alza il sipario su Concentrico Dal 13 al 17 giugno, si alzerà il sipario sul centro storico di Carpi, con la quarta edizione di Concentrico - Festival di Teatro all’aperto organizzato dall’Associazione AppenAppena insieme al Comune di Carpi, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, di Sinergas e BPER Banca e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Consolato Generale della Repubblica di Polonia, del Consolato Generale della Repubblica di Croazia e del Consolato del Regno d’Olanda e con la collaborazione di Teatro al Quadrato e Associazione Culturale Aporie. La quarta edizione si aprirà martedì 12 giugno, alle 21, in Teatro Comunale, con Non s’ha da fare, lo spettacolo nato dal laboratorio Cantiere Concentrico tenuto da Irma Ridolfini, Paolo Zaccaria e Michele Mariniello: ha visto protagonisti una trentina di attori amatoriali carpigiani che da settembre si sono cimentati con la scoperta dell’arte teatrale. Mercoledì 13 prenderà invece il via il programma del Festival: in cartellone 40 spettacoli, portati in scena da 17 differenti compagnie, di cui 5 saranno presentati per la prima volta in Italia proprio a Carpi. “L’edizione 2018 del Festival – spiega Simone Morelli, assessore alle Politiche culturali del Comune di Carpi – trasforma il centro storico nel palcoscenico all’aperto più grande d’Italia, portando l’intera città a vivere insieme la kermesse attraverso un’esperienza completa e inclusiva che vedrà gli spettatori anche attori al tempo stesso. Non solo puro e semplice divertimento, ma stupore, meraviglia, uno stimolo per il pensiero rivolto alla contemporaneità che ci trasporta oltre le convenzioni, portando in scena una cultura che abbraccia tutti: gli amanti del teatro, del circo, della danza, le famiglie con tanti spettacoli per bambini, i nostri concittadini con il laboratorio Cantiere Concentrico e gli artisti con l’inizio di un percorso di produzione interno al Festival”. “Il programma – spiega Andrea Rostovi, tra gli organizzatori della kermesse – è allo stesso tempo ambizioso, per il grande numero di eventi che proponiamo, ma anche di altissimo livello grazie alle compagnie italiane e straniere che porteranno in scena i loro spettacoli durante la manifestazione. Fra questi i nomi certamente più noti al pubblico sono quelli di Ascanio Celestini, Paolo Nani, Roberta Biagiarelli, il Teatr Ósmego Dnia considerati i Rolling Stones del teatro contemporaneo che saranno a Carpi con due spettacoli in prima nazionale, ma anche Teatro dei Venti e Teatro Due Mondi. Abbiamo voluto pensare

a un cartellone che fosse coinvolgente, attrattivo e soprattutto aperto a tutti per rendere la città orgogliosa del suo centro storico mantenendo però uno sguardo alla contemporaneità e alle produzioni internazionali con grandi spettacoli di piazza, prosa, danza urbana, circo e teatro ragazzi”. “Principale obiettivo di quest’anno – continua Maddalena Caliumi, presidente di AppenAppena – è rendere la nostra città per una settimana un crocevia di arti, pensieri ed espressioni per ribadire che la cultura è un’opera di edificazione che non costruisce muri, anzi li abbatte. Per seguire questa linea di pensiero, quest’anno Concentrico produrrà direttamente uno spettacolo insieme a IP Produzioni Impertinenti di Giuseppe Ciciriello dal titolo Iliade (Ovvero siamo tutti figli di Troia). Durante il Festival, sabato 16 e domenica 17 alle 10:45, il pubblico potrà assistere a una delle tappe di

Ciak Moda

lavoro che porteranno alla produzione dello spettacolo che sarà poi portato in scena in autunno a Carpi, prima di intraprendere il tour italiano”. Tra le tante novità di quest’anno c’è anche l’Area ristoro Concentrico Food che sarà allestita in Piazza Re Astolfo e curata dall’Osteria Emilia di Campogalliano. Un’osteria mobile, un vero e proprio ristorante su ruote allestito per l’occasione che sarà aperto da mercoledì 13 a domenica 17 giugno, dalle 19 alle 23.30. Tutti gli spettacoli saranno a ingresso gratuito a eccezione di quelli in programma nel Cortile d’Onore di Palazzo Pio per i quali è previsto un biglietto unico di 9 euro. Per prenotazioni e servizio di biglietteria è possibile rivolgersi a InCarpi – Promozione e turismo Comune di Carpi oppure all’Infopoint allestito da Concentrico in Piazza Martiri. In alternativa sul sito del Festival è possibile prenotare tramite il servizio Mail Ticket.

di Chiara Sorrentino

TUTTE LE ULTIME TENDENZE PER ESSERE SEMPRE AL PASSO CON LA MODA

L'ARCOBALENO NELL'ARMADIO Abiti, gonne, top ed accessori multicolor ispirati all’arcobaleno invadono la moda estate 2018 e conquistano grazie al fascino allegro dei colori e dei forti contrasti cromatici. Philosophy di Lorenzo Serafini sceglie per uno dei suoi iconici long-dress svolazzanti la stampa arcobaleno che si sviluppa in diagonale per coniugare eleganza e brio. Anche Dolce e Gabbana per una volta abbandona la sensualità del nero per riscoprire tutti i colori della femminilità, con il suo maestoso abito con bustier di fili intrecciati multicolor da vera diva carioca. Dior dice sì al rainbow look ma opta per nuance più fredde e mano caraibiche con il suo raffinato abito lungo dall'effetto optical: sofisticato e sinuoso. Stile punk per il vestito longuette in tulle firmato MarcoBologna in cui c'è spazio per tutti i colori dell'arcobaleno che si incalzano sulla gonna plissè dopo

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plissè. Fyodar Golan punta sulla sovrapposizione e sul massimo contrasto cromatico nel suo abito nero con inserto colorato a tinte pastello. Raffinata e glamour la gonna di Gucci combina il pattern arcobaleno al leggendario motivo a losanghe con logo, puntando sopratutto sulle tinte calde del rosso, dell'arancione e del marrone. Leggero e frizzante per l'estate il mini abito di Milly con spalline sottili rappresenta l'arcobaleno con tante strisce a V. Pratica e graziosa per la mise da giorno la pochette a tracolla di Loeffler Randall si distingue per il motivo ad onde colorate. Pull & Bear inserisce una striscia arcobaleno sul suo semplice body bianco: una scelta sbarazzina e di tendenza per le più giovani, ideale abbinata ad un paio di jeans boyfriend.

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L’Angolo di Cesare Pradella “Caracas brucia e la popolazione è alla fame”

minerale, ma nemmeno dentifricio, sapone e, soprattutto, medicinali. L’inflazione vola a cifre astronomiche e il bolivar, la nostra moneta, è vanificata al mercato nero. Una desolazione che si percepisce ancor di più in periferia e nelle campagne rispetto a Caracas dove comunque dilaga la criminalità perpetrata spesso da giovani disperati per mancanza di lavoro e di denaro. Circolare a piedi è pericoloso: di sera Caracas è deserta ma anche nelle ore diurne scippi e rapine sono all’ordine del giorno. E’ sconsigliato persino fermarsi con l’auto al semaforo: il rischio è che ti rubino tutto, dal cellulare al portafoglio, all’orologio. Persino i vigili o la polizia se ti fermano per un’infrazione ti chiedono soldi in cambio della multa”. E’ vero che la gente emigra e cerca di andare all’estero? “In migliaia l’hanno già fatto, anche se una famiglia che vuole uscire dal Paese può portare con sé solo l’equivalente di 300 euro a persona e abbandonare tutto il resto. I black out elettrici sono all’ordine del giorno e, sul piano politico, viene fatto di

tutto per far tacere l’opposizione al regime imprigionando i suoi leader e attuando una censura degna della migliore dittatura: i telegiornali della televisione di Stato non dicono una parola sulle manifestazioni di piazza e le proteste di operai e studenti. Solo Twitter è ancora libero. Migliaia di giovani se ne sono già andati all’estero e molti sono in lista d’attesa perchè è la fiducia nel futuro che è venuta meno. D’altronde l’unica nostra ricchezza, il petrolio, è gestita in maniera talmente demenziale dal governo da non portare alcun beneficio alla popolazione. Per questo siamo un Paese povero pur avendo una grande ricchezza naturale nel sottosuolo, purtroppo non adeguatamente sfruttata”. Speranze per il futuro? “Nessuna. Speriamo in un intervento diplomatico dell’Onu, del Vaticano, dell’Europa, degli Stati Uniti ma anche della Russia, perché alla popolazione sono stati tolti tutti gli strumenti democratici e da sola non è in grado di cambiare nulla”.

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“Dopo la morte di Hugo Chavez il Venezuela è più povero che mai e Nicolas Maduro si sta dimostrando incapace di governare il Paese e di imprimergli quella svolta tanto attesa dalla popolazione. Maduro è stato eletto con appena un punto percentuale in più sul suo avversario Enriques Capriles capace di catalizzare l’approvazione degli oppositori al regime che chiedevano una inversione di rotta rispetto al comunismo in salsa cubana che tanti danni aveva creato. Le ultime elezioni politiche farsa hanno però peggiorato la situazione con la riconferma di Maduro al potere”. Sono queste le parole di un gruppo di carpigiani che abbiamo raggiunto al telefono: da anni vivono a Caracas lavorando nel settore dell’edilizia stradale e delle costruzioni e, per evidenti ragioni di incolumità personale, vogliono mantenere l’anonimato. “Questa chiusura al mondo occidentale e all’Europa per ragioni ideologiche e in nome di una fantasiosa via venezuelana al socialismo – aggiungono - ha portato alla rovina e al disastro economico e sociale il Paese e al suo isolamento internazionale”. Ci sono speranze di un ritorno alla normalità? “La gente faceva affidamento sulla vittoria di Capriles, appoggiato da una nuova classe dirigente di giovani universitari e da persone autorevoli e apprezzate come Leopoldo Lopez e Carlos Vecchio, per cercare di invertire la rotta e avviare il Paese verso un nuovo risorgimento economico in grado di garantire lavoro e condizioni di vita accettabili. La mano poliziesca del regime si è però fatta più dura e Lopez è stato incarcerato per motivi politici lasciando sola la moglie, la modenese originaria dell’Appennino Liliana Tintori, a portare avanti coraggiosamente le idee e le battaglie del marito, mentre di Vecchio si sono perse addirittura le tracce”. I servizi televisivi ci mostrano proteste operaie e studentesche, cariche della polizia, morti per le strade, una Caracas irriconoscibile. “La polizia politica blocca e arresta giornalisti e cameraman stranieri per evitare che all’estero si conosca la gravità della situazione. Il fallimento storico del regime venezuelano di stampo cubano costringe migliaia di persone a scendere tutti i giorni in piazza esasperate dalla mancanza di generi alimentari e di lavoro e per protestare contro Maduro, reo di avere portato il Paese, un tempo ricco, alla povertà e a uno stato di guerra civile, riducendo Caracas, un tempo affascinante a una città morta, senza più vita sociale, nella quale regnano povertà, abbandono e delinquenza. Anche Papa Bergoglio ha alzato la voce contro la dittatura venezuelana ma invano”. E’ vero che nei supermercati mancano i generi di prima necessità e i pochi che ci sono hanno prezzi astronomici? “Purtroppo sì. Non si trovano zucchero, carne, riso, pasta, acqua

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Al cinema SPACE CITY - CARPI SOLO: A STAR WARS STORY

Regia: ron howard Cast: alden ehrenreich e Woody harrelson solo: a star Wars story, il film diretto da ron howard, è il secondo spin-off della saga di star Wars dedicato alle avventure di un giovane han solo, portato sullo schermo da alden ehrenreich. molti anni prima di incontrare Luke skywalker e il maestro Jedi obi-Wan Kenobi nell’affollata cantina di mos eisley, sul pianeta tatooine, il cinico e scaltro contrabbandiere spaziale bazzicava già i locali più malfamati della galassia in compagnia del fedele wookiee, chewbecca, e del suo mentore, un incallito criminale di nome beckett, interpretato nel film dall’attore Woody harrelson. gli insegnamenti del malvivente (ingannare, truffare e sgraffignare) forniscono ad han gli strumenti per costruirsi da solo la propria fortuna: nel rischioso torneo di carte citato nella trilogia originale, il futuro pilota dell’alleanza ribelle la spunta sul famigerato giocatore d’azzardo Lando calrissian sottraendogli l’adorato millennium Falcon. Orari proiezioni: Feriali: 20 - 22,40 - Festivi: 16,30 - 20 - 22,40

END OF JUSTICE: NESSUNO è INNOCENTE

Regia: dan gilroy Cast: denzel Washington e colin Farrell un thriller drammatico ambientato tra le viscere del sovraccarico sistema giudiziario di Los angeles. La carriera di roman J. israel, un determinato avvocato difensore interpretato da denzel Washington, è stata caratterizzata da un tenace attivismo: la sua vita viene stravolta quando una serie di turbolenti eventi si scontra con i suoi ideali. colin Farrell affianca il protagonista nel ruolo di un ricco e ambizioso avvocato che assume roman nel suo studio legale. Orari proiezioni: Feriali: 20 - 22,30 - Festivi: 17 - 20 - 22,30

TUO, SIMON

Regia: greg berlanti Cast: nick robinson e Josh duhamel tutti meritano una grande storia d’amore. ma nel caso del 17enne simon non è così semplice. il giovane sta vivendo i duri anni del liceo e, soprattutto, non ha ancora rivelato ai suoi familiari e amici di essere gay, sopportando ogni giorno il peso di un segreto che deve custodire finché non riuscirà a dichiararlo. decide di esporsi nel mondo virtuale ma le cose non vanno come vorrebbe… Orari proiezioni: Feriali: 20 - 22,30 - Festivi: 16,30 - 18,30 - 20,30 - 22,30

CINEMA CORSO - CARPI JURASSIC WORLD - IL REGNO DISTRUTTO

Regia: Juan antonio bayona Cast: chris pratt e bryce dallas howard divenuto realtà con il parco a tema Jurassic World, il sogno di John hammond è di nuovo andato in frantumi: il progetto di mettere le creature preistoriche in gabbia e trasformarle in attrazioni per famiglie ha funzionato finché lo spaventoso ibrido indominus rex non è evaso dal recinto, seminando il panico su isla nublar. nuovi pericoli attendono l’ex addestratore di velociraptor owen grady e la vecchia responsabile del parco claire dearing, minacciati dalle sconsiderate azioni del dottor Wu, ancora in possesso degli embrioni rimasti. Orario proiezioni: Feriali e sabato: 17,30 - 20,00 - 22,30 - domenica: 15,00 - 17,30 - 20,00 - 22,30 - 11-12-13 giugno: 21,15

appuntamenti

Teatro CARPI

8 e 9 giugno - ore 21 Surya Dance - Saggi 2018 teatro comunale

Mostre CARPI

Fino al 10 giugno La famiglia in Italia Mostra fotografica conclusiva del progetto FotoCarpi18 auditorium san rocco

Fino al 17 giugno Albert Watson: fashion portraits & landscapes fotografie dall’archivio Blumarine musei di palazzo pio

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Fino al 30 giugno Saluti e baci da... a cura di Francesca Pergreffi spazio meme

Eventi CARPI

7 giugno - ore 18.30 Educare ai sentimenti e alle emozioni, per costruire buone relazioni fin da piccoli un incontro rivolto ai genitori di figli frequentanti le scuole primarie e le scuole secondarie di i° grado, per riflettere su come comunicare in modo efficace con i figli, accompagnare con competenza e serenità la loro crescita e trasmettere il senso del limite attraverso il rispetto delle regole con Simona Diana, psicologa e psicoterapeuta scuola guido Fassi

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“Alcuni credono che il genio sia ereditario. Gli altri non hanno bambini”. Marcel Achard Fino aL 16 giugno, presso La gaLLeria 13, in via roma 34/b a reggio emiLia, personale di alberto bertoldi

Oltre le Nuvole

Una nuova mostra di arte contemporanea con un respiro internazionale è ospitata presso la sede della Galleria 13 di Reggio Emilia. Una personale curata da Sara Cavagnari e dedicata al pittore Alberto Bertoldi che, dopo la sua esperienza sulla scena artistica londinese, ritorna a esporre in Italia con una mostra composta da 12 opere a olio. Il titolo Oltre le Nuvole introduce lo spettatore al tema costante che si ripropone in infinite declinazioni nelle tele di Bertoldi, i Cieli, le Nubi, il limitare dell’orizzonte. Ma non è solo il soggetto della natura fine a se stesso che ci troviamo di fronte, bensì una spinta che ci sbalza e proietta oltre. Oltre il tangibile, la materia, la realtà. Di fronte alle opere di Bertoldi ci ritroviamo divisi, da un lato, l’apparenza di questi cieli meravigliosi che aprono a un altrove riflessivo, dove la pittura, dopo averci guidato alla lettura perfetta del cielo, ci abbandona allo stato d’animo che quei cieli ci suggeriscono, a quelle turbinose sensazioni createsi cavalcando quel vapore prepotente, quell’altitudine; dall’altro una vertigine allo stato puro. Bertoldi ha un modo antico di pensare la pittura, la sua materia grassa è figlia della tradizione, di quel modo di intendere l’opera dichiarandone il percorso, evidenziando ogni singola pennellata, ogni possibile sovrapposizione. Ogni strato di pittura è in grado si scomparire, inghiottito dal 9 giugno - ore 17 Festa del Trentennale di Porta Aperta interverranno gli ospiti: Pierluigi Dovis, direttore caritas di torino rappresentanti di porta aperta onlus al termine della conferenza verrà offerto agli ospiti un aperitivo cortile d’onore di palazzo pio 9 giugno - dalle 18 Color Dust Il Festival dei colori a Carpi ospite speciale di questa edizione Il Pagante polisportiva Fossolese 9 giugno - dalle 11 Tappa Campionato italiano di Skate Kid Series Trofeo Coni A cura di Team Skateboard Carpi via sigonio, 25

successivo, ma lascia sempre la sua impercettibile traccia. La sapienza nell’uso della tecnica a olio consente all’artista di progredire per sensazioni irripetibili, permette virate improvvise che possono trasformare il dipinto di partenza in Voci nei Chiostri - Concerti corali Programma 10 giugno - ore 21 A Gospel Night Gospel Soul & Gospel Soul Young in concerto ospiti della serata gli allievi della classe di canto di Cristina Montanari pianoforte: Luca Zerbinati direttore: Grazia Gamberini 15 giugno - ore 21 Pinsèer èd Dòna - Canzoni e poesie per ricordare Montorsi Argia programma musicale del Coro Officina Musicale diretto da Mirco Medici testi e poesie a cura di Luciana Tosi, Camilla Mazzola, Anna Pellicciari ex convento san rocco 10 giugno Dogs-Cats Rock Party ore 9 Passeggiata a 6 zampe

un’avventura completamente differente rispetto a quanto iniziato. Un connubio quindi, tra un progredire classico dell’opera, legato alla tradizione pittorica, dall’altro la volontà di proiettarci verso un altrove surreale e indefinibile. a cura di CANIperDAVVERO asd contributo di 5 euro pro gattile e canile info e prenotazioni: 340.3038757 ore 17.30 Apertura festa con: Aperitivo e Buffet - Ruota della fortuna Truccabimbi - Banchetti Attività per bambini ore 22.00 Concerto Rock live della Band Cagne Pelose ingresso fino alle 22 adulti: 12 euro - bambini 6 euro (comprensivo di una consumazione e buffet) ingresso dopo le 22 ingresso unico: 6 euro con consumazione compresa il ricavato sarà devoluto al canile e al gattile di carpi zazzabar migliarina 11 giugno - ore 18

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La gaLLeria artesì di modena presenta La mostra deL carpigiano andrea saLtini. vernissage sabato 9 giugno, aLLe 18.30

Sopravvivere a Picasso La Galleria ArteSì di Modena (via Fonte d’Abisso, 10) presenta, dal 9 giugno al 7 luglio, Sopravvivere a Picasso, mostra dell’artista carpigiano Andrea Saltini, a cura di Cristina Muccioli. Realizzata in collaborazione con Magnificat Ars Societas, l’esposizione sarà inaugurata sabato 9 giugno alle 18.30. Per la prima volta interamente dedicati a una personale, gli ampi spazi della Galleria ArteSì, diretta da Maria Teresa Mori, ospitano la nuova produzione dell’artista, tuttora in progress: quindici opere inedite su tela e su tavola caratterizzate da continue

su tela o su carta, le sue visioni, vanno più veloci della luce elettrica. Andrea è un cortocircuito vertiginoso tra memoria, sapere, sentimenti, pungoli emotivi e urgenze espressive. Niuno mai come costui toccò i colori, scriveva quel toscano-centrico irredento di Giorgio Vasari a

citazioni e rimandi (prima fra tutte l’opera da cui trae il titolo la mostra, la cui iconografia richiama esplicitamente Guernica di Picasso), ma anche dall’uso di argilla, gesso, pigmenti e inchiostri cinesi. Il percorso espositivo è completato, infine, da un excursus attraverso tre recenti serie pittoriche: The Razors Edge (2017-18), Come puoi vivere a testa in giù? (2016), Trovami un modo migliore per uscirne (2015-16). “Andrea Saltini – scrive Cristina Muccioli – ha avuto tempi metabolici e di sedimentazione geologici. Adesso, il suo gesto

proposito di Correggio. Lo avrebbe scritto anche di Saltini, che pure predilige i bianchi e i neri, perché li reinventa da virtuoso cercando i grigi, i suoi, come Yves Klein ha dato la caccia al blu. Titolo ironico e leggero – Sopravvivere a Picasso – a contrappeso di quella densità di contenuto e di forma che contraddice e tacita la prognosi infausta sulla figurazione italiana. Qui si fanno i conti con i giganti, sentiti Maestri non per essere banalmente emulati, né sovvertiti o desacralizzati, ma per essere rianimati attraverso un’infaticabile ricerca della propria unicità, della propria verità, per rinascere a vita nova. Se ne esce stremati, incantati, assorbiti, innamorati”. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 7 luglio, lunedì e domenica ore 17-19.30, martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 10.30-12.30 e 17-19.30, chiuso giovedì.

Fino aL 12 settembre un Fitto caLendario di eventi proposti neL grande paLco situato neLL’area esterna deL centro commerciaLe modenese oFFre aLLa città un nuovo spazio di incontri - tutti gratuiti - di musica, spettacoLo, teatro, danza e taLent. appuntamento ogni mercoLedì e sabato a partire daLLe 20.30 con grandi nomi

Arena Grandemilia: cultura e intrattenimento al centro commerciale Un palco da 140 metri quadri e una grande arena predisposta per ospitare 400 posti a sedere e 1.500 posti in piedi. 28 appuntamenti in calendario e numerosi professionisti, del territorio e non solo, messi in campo per un progetto sfidante e ambizioso. Questi sono alcuni dei numeri di Arena Grandemilia: 2.700 metri quadri di area esterna al centro commerciale omonimo che offriranno alla città di Modena un nuovo spazio di incontro con la cultura, il divertimento e il talento. Da mercoledì 6 giugno a mercoledì 12 settembre un calendario di quasi trenta iniziative, a ingresso libero e gratuito e con inizio alle 20,30, vedranno il coinvolgimento di nuSara Berger presenta il suo libro I signori del terrore. Polizia nazista e persecuzione antiebraica in Italia (cierre edizioni 2016) Libreria La Fenice Fino al 10 giugno Festa Azione Cattolica Vie di riconciliazione oratorio eden Concentrico Progamma 12 giugno - ore 21 Esito di laboratorio Cantiere Concentrico teatro comunale 13 giugno - ore 21 Paolo Nani Teater La lettera – comedy/clown – italia/ danimarca - 9 euro e prenotazione cortile d’onore di palazzo pio ore 20.45 roberta biagiarelli

• Edizione di Carpi •

merosi artisti delle varie discipline: dal comico Vito, con il suo monologo Storie della bassa il 9 giugno, al giornalista e scrittore Leo Turrini che insieme a Giordano Mazzi il 18 luglio proporrà il racconto in musica Enzo Ferrari, una storia cantata. E poi, ancora, il Gran Galà d’opera della Compagnia Novecento il 30 giugno, con la partecipazione del soprano Paola Sanguinetti e, il 4 luglio, l’esibizione della Beatbox - la “molto più di una tribute band dei Beatles” - in occasione del trentesimo anniversario di ASEOP Associazione Sostegno Ematologia Oncologica Pediatrica. “Vogliamo mettere a disposizione di tutti i cittadini questo palco - spiega Fausto Simili, direttore del Centro

Commerciale Grandemilia - per offrire divertimento e intrattenimento anche a chi trascorre l’estate in città”. Arena Grandemilia, che gode del patrocinio del Comune di Modena, è un progetto realizzato con la direzione artistica di Andrea Candeli: “proponiamo - spiega quest’ultimo - un ricco calendario di appuntamenti, tutti gratuiti che, oltre a vedere coinvolti artisti di fama, valorizza anche il talento di tanti giovani musicisti e, nel contempo, crea un’opportunità di arricchimento e svago”. Spazio infatti anche ai giovani emergenti, per cui saranno cinque gli appuntamenti a loro dedicati (1, 8, 22, 29 agosto e 5 settembre) nell’ambito del Music Contest in corso fino al 30

A come Srebrenica – prosa – italia pronao teatro comunale ore 22.15 Teatr Ósmego Dnia Children ofite Revolution prima nazionale – spettacolo di piazza – polonia piazza martiri 14 giugno ore 19 e 22 Circo Carpa Diem Dolce Salato – circo contemporaneo – italia piazza martiri ore 21 IP produzioni impertinenti Il traino dei fessi – prosa – italia pronao teatro comunale ore 21 The Baby Walk Un eschimese in Amazzonia – vincitore premio scenario 2017 – prosa – italia – 9 euro e prenotazione cortile d’onore di palazzo pio

15 giugno ore 19 e 22 Circo Carpa Diem Dolce Salato – circo contemporaneo piazza martiri ore 21 IP produzioni impertinenti Peppino e il tesoro dei briganti – teatro ragazzi / prosa – italia pronao teatro comunale ore 21 Silvia Gribaudi R.OSA – vincitrice premio ubu 2017 come miglior attrice – teatro danza – italia - 9 euro e prenotazione cortile d’onore di palazzo pio ore 22.15 Teatri di Vita M. il nostro Predappio – prosa - italia pronao teatro comunale 16 giugno ore 10.45 IP produzione impertinenti e Concentrico Festival

giugno: pensato per gruppi musicali e cantanti solisti emergenti Under 35, è aperto a ogni genere musicale (rock, pop, blues, nuovo cantautorato, classica, jazz, rap, folk, indie). Una giuria tecnica selezionerà i migliori, che si esibiranno sul palco dell’Arena Grandemilia nelle serate dedicate: quattro finalisti accederanno all’appuntamento di settembre in cui verrà decretato il vincitore, mentre un quinto sarà selezionato dalla giuria popolare tramite Radio Bruno, partner della kermesse. Dal 20 luglio al 4 settembre sul sito dell’emittente sarà possibile votare il preferito tra i sedici semifinalisti. Ai vincitori verrà offerto un buono del valore di 1.500 euro spendibile da Lenzotti Strumenti Musicali.

Iliade – Reading con aperitivo cortile d’onore di palazzo pio ore 18 e 21 Duo Edera Doubleface - circo contemporaneo - italia piazza martiri ore 18 e 21 Teodor Borisov Il grande lupo bulgaro - marionette – bulgaria/italia giardini del teatro comunale dalle 18 alle 22 Molino Rosenkranz La zucca dei desideri – teatro per bambini - italia giardini del teatro comunale ore 20 Teatro dei Venti Moby Dick – prima nazionale spettacolo di piazza - italia a piazzetta garibaldi a piazza martiri ore 21.15 Ascanio Celestini

La ballata dei senzatetto – prosa – italia - 9 euro e prenotazione cortile d’onore di palazzo pio ore 22.30 piazza martiri Teatr Ósmego Dnia Summit 2.0 – prima nazionale polonia/croazia 17 giugno ore 10.45 IP produzione impertinenti e Concentrico Festival Iliade – Reading con aperitivo cortile d’onore di palazzo pio ore 18 e 20 Duo Edera Doubleface - circo contemporaneo piazza martiri ore 18 – 21 Teodor Borisov Il grande lupo bulgaro - marionette giardini del teatro comunale dalle 18 alle 22 La zucca dei desideri giardini del teatro comunale

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CARPI FC 1909

in assenza di pLay oFF e con iL campionato 2018/19 ancora Lontanissimo aL suo avvio, iL carpi è un vero e proprio cantiere a cieLo aperto. sceLti i tasseLLi più importanti (aLLenatore e direttore sportivo), perFezionate Le prime tre operazioni in entrata, La società deL presidente cLaudio caLiumi prosegue un Lavoro senza sosta aL Fine di giungere pronta aL prossimo raduno

“A Carpi vogliamo solo gente motivata a vestire biancorosso”

Claudio Caliumi

In assenza di Play Off e con il campionato 2018/19 ancora lontanissimo al suo avvio, il Carpi è un vero e proprio cantiere a cielo aperto. Scelti i tasselli più importanti (allenatore e direttore sportivo), perfezionate le prime tre operazioni in entrata, la società del presidente Claudio Caliumi prosegue un lavoro senza sosta al fine di giungere pronta al prossimo raduno. Proprio della situazione in casa Carpi ne abbiamo parlato con il numero uno emiliano. Caliumi, qual è il suo giudizio sui due volti nuovi a Carpi, il tecnico Marcello Chezzi e il Ds Stefano Stefanelli? “Sono due profili perfettamen-

te congeniali con la nostra idea di calcio. Stefanelli è molto giovane ma ha già dimostrato di poter far bene vincendo un campionato a Pesaro. Con Chezzi ho già avuto modo di parlare: è un allenatore bravo e preparato, da tempo segue le nostre vicende e penso non avrà il minimo problema nell’inserirsi nei nostri ingranaggi e diventarne parte integrante. Sono due sconosciuti e alla gente questo particolare fa storcere il naso chiedo quindi ai tifosi e agli addetti ai lavori di avere fiducia nelle nostre scelte e dare la possibilità a entrambi di dimostrare il loro valore”. Quando verranno ufficializzati?

“Le strategie della società, complici anche gli arrivi di Stefanelli e Chezzi, sono cambiate. Non pescheremo più giocatori dalla quarta serie ma cercheremo di andare a prelevare giocatori che non hanno reso al 100% in Serie C, con il chiaro obiettivo di ricostruire un parco giocatore che crei patrimonio per il Carpi e ci costringa alla richiesta di meno prestiti possibili. Non vogliamo più lavorare per valorizzare giocatori di altri, in questo senso l’ultima stagione ci ha dato risposte chiare”. 20

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“Entrambi dovranno prima iniziare il corso per l’abilitazione alla Serie B. Le iscrizioni aprono a fine giugno e prima non potremo, rispettando i regolamenti, ufficializzare nessuno dei due”. Il raduno per questa stagione quando è previsto? “Abbiamo scelto di lasciare qualche giorno di vacanza in più ai nostri ragazzi. Il ritiro inizierà il 14 luglio e si terrà a Fanano. Chiederemo però a tutti i giocatori convocati per l’inizio di stagione di presentarsi 2-3 giorni prima per effettuare le visite mediche di rito”. Capitolo mercato: ormai ufficiali gli arrivi di Vano, Frascatore e Piscitella, quali saranno le future mosse del club? “Le strategie della società, complici anche gli arrivi di Stefanelli e Chezzi, sono cambiate. Non pescheremo più giocatori dalla quarta serie ma cercheremo di andare a prelevare giocatori che non hanno reso al 100% in Serie C, con il chiaro obiettivo di ricostruire un parco giocatore che crei patrimonio per il Carpi e ci costringa alla richiesta di meno prestiti possibili. Non vogliamo più lavorare per valorizzare giocatori di altri, in questo senso l’ultima stagione

ci ha dato risposte chiare. Stefanelli si sta muovendo senza sosta visionando vari giocatori attualmente impegnati nelle finali promozione della Serie C e già nei prossimi giorni

potrebbero esserci altri accordi. Lavoreremo per completare il più possibile la squadra in vista del raduno”. Quale sarà il futuro di Mbakogu e Melchiorri?

paLLamano

Possibile collaborazione tra Carpine e Modena con la vittoria della Junior Fasano in gara 3 della Finale scudetto contro Conversano, che ha consegnato il 3° scudetto della storia alla compagine del presidente Renna, si è ufficialmente conclusa la stagione 2017/18 della pallamano italiana. volgendo l’attenzione alla pallamano di casa nostra, con la situazione della Terraquilia Handball Carpi ancora pericolosamente in stand-by, molta attenzione vira sulle scelte della Carpine: la seconda società pallamanistica cittadina, dopo aver assorbito tutto il settore giovanile della terraquilia nella passata stagione, assicurandosi gli under 15 vice campioni d’italia in carica, ha costruito le basi, in appena una stagione sportiva, di un movimento giovanile assai corposo. secondo insistenti rumors la carpine sarebbe in procinto di allestire una prima squadra da iscrivere al campionato di serie b (terza divisione nazionale), accogliendo gli scontenti provenienti dalla terraquilia e completando il tutto con qualche vecchia gloria biancorossa. un piano che, se realizzato, potrebbe dare il colpo di grazia definitivo alla terraquilia: gli altissimi costi della prossima serie a2, data la necessità di avere almeno 16 giocatori convocabili per ogni partita (rendendo necessario un organico di almeno 20 elementi), potrebbero spingere, abbastanza clamorosamente, una delle società più competitive degli ultimi cinque anni, terraquilia appunto, a non iscriversi al prossimo campionato. bocche cucite in casa carpine ma lo scenario potrebbe essere davvero clamoroso: l’eventuale smantellamento della terraquilia potrebbe fornire la linfa tecnica sia al modena (per fare la serie a2), che alla carpine per mantenere vivo il movimento cittadino ripartendo dalla serie b. Enrico Bonzanini

“Per Mbakogu ormai è solamente questione di tempo. Jerry, ottenuti la scorsa primavera i documenti necessari per avere la cittadinanza, ha di fatto annullato l’ultimo ostacolo alla sua cessione in Inghilterra, la cui ufficialità arriverà a breve. Melchiorri ci ha ribadito anche nelle scorse giornate di essersi trovato bene a Carpi e di voler rimanere. Sono questi i giocatori che vogliamo: quelli che vengono qui con entusiasmo e farebbero qualsiasi cosa per rimanere”. La situazione di Roberto Perrone e degli altri componenti dello staff? “Con Perrone, che ha dimostrato in questi anni di lavoro a Carpi di essere fra i più bravi in Italia nel suo ruolo, stiamo parlando da giorni. Se riceverà chiamate da club più blasonati e vorrà cambiare, noi non ci opporremo”. Capitolo stadio: siamo agli sgoccioli per l’acquisto della curva in tubolare che ha accolto nella scorsa stagione il tifo biancorosso? “Si stanno concludendo gli ultimi rilievi geologici ma contiamo a breve di poter ufficializzare, in senso positivo, anche questa situazione”. Enrico Bonzanini

• Edizione di Carpi •


Il CrossFit è un sistema di fitness che punta sull’intensità e prevede un mix di esercizi aerobici, ginnastica a corpo libero e sollevamento pesi con lo scopo di modellare il fisico. Diffusa in tutto il mondo, questa disciplina per veri duri/e è arrivata ora anche a Carpi nella palestra aperta in via della Scienza al civico 5. Ad assicurare massimo prestigio e invidiabile valore tecnico alla struttura di Carpi c’è Manila Pennacchio (in foto), fresca vincitrice degli Open italiani di Specialità e numero 7 d’Europa. Insieme all’altro istruttore federale, Pietro Fontanesi, Manila ha realizzato il progetto di aprire un impianto moderno e funzionale per tutti gli amanti di questa filosofia dell’esercizio fisico. In soli otto mesi d’attività, il box di Carpi (800 metri di superficie attrezzata), prima e unica realtà ufficialmente affiliata a CrossFit International, ha registrato l’adesione di quasi 150 persone. “Per 5 ore al giorno, per 5 giorni – rivela Serie C diciottesima partita di campionato per la Serie-C di Cabassi che gioca in casa presso l’impianto delle piscine “o. campedelli” di carpi contro Libertas Vicenza. partita nervosa e molto fisica per entrambe le squadre che giocano molto bene in difesa con molta attenzione sui rispettivi centro-boa. poi gli ospiti riescono ad allungare e, chiudendo col punteggio di 5-9, ottengono i tre punti della vittoria. il prossimo avversario è Aquaria Piove di sacco domenica 10 giugno ore 13,30 in casa a carpi. Under 17 partita di andata della semi-finale di campionato per gli Under17 della Cabassi presso l’impianto delle piscine di casa delle “o. campedelli” contro RN Bologna.

• Edizione di Carpi •

testimoniaL di prestigio ed esperta istruttrice neLLa nuova struttura sportiva carpigiana è La campionessa itaLiana maniLa pennacchio, tra Le Favorite dei prossimi europei di madrid

Il CrossFit sbarca a Carpi Manila – mi alleno in vista del prossimo importante appuntamento degli Europei di Madrid, mentre, per il resto della giornata, svolgo con passione il mio lavoro di istruttrice e da questo impegno

quotidiano sto ricevendo le prime belle soddisfazioni. Il merito non è soltanto mio e di Pietro, perché devo riconoscere che qui a Carpi abbiamo trovato un tessuto sociale molto dinamico, aperto alle attività sportive e curioso verso le nuove discipline fisiche e mentali”.

paLLanuoto carpi - i risuLtati deL Fine settimana

L’Under 14 vola in finale Under 13

bella partita per entrambe le formazioni che oggi hanno giocato in campo corto, il portiere felsineo e la forte boa Leoncini assieme ai goal dell’attaccante Ceglia hanno spiccato tra i giocatori ospiti, il collettivo bianco-rosso oggi giocando di squadra è riuscito con un goal di vantaggio (9-8)

a portarsi a casa tre punti importanti. Under 14 partita di semi-finale del campionato per la squadra Under14 di Cabassi che gioca in casa presso l’impianto delle piscine “o. campedelli” di carpi contro CN Persiceto.

Serie C

bella partita per i bianco-rossi che hanno mantenuto alto il ritmo della partita fino alla fine pur avendo solo un cambio in panchina. nonostante il punteggio finale ampiamente a favore per i carpigiani, sono state sbagliate tante occasioni sotto porta. molto bene la parte di nuoto dove si sono viste

“Il CrossFit – dichiara l’istruttore Pietro Fontanesi – rappresenta una valida alternativa alla classica palestra, con meno macchine, ma più attenzione al benessere fisico e mentale della persona. E’ una disciplina varia e divertente e rappresenta un’opportunità per chiunque voglia

mettersi in gioco e sfidare i propri limiti. Il box di Carpi offre poi la possibilità di svolgere attività fisica a qualsiasi livello, dalle persone sedentarie che vogliono rimettersi in forma agli atleti che intendono migliorare le proprie prestazioni fisiche, anche con l’aiuto di un personal coach”.

tante controfughe. commento di mister Ugoni “portiamo a casa un ottimo risultato e guardiamo alla finale della prossima settimana”.

concluso l’incontro sul 5-3. “Sono soddisfatto – ha commentato mister Cortelloni - di come è stato gestito il match nonostante il black-out del quarto parziale che poteva compromettere in negativo il risultato finale; testa e cuore proiettati alla finale del 16 giugno allo stadio del nuoto di Bologna”. molto bene in difesa coopernuoto, che non ha lasciato passare quasi niente. in attacco un po’ intimoriti all’inizio, ma i ragazzi di coopernuoto hanno poi preso coraggio e sono riusciti a portare a conclusione con delle belle azioni. “siamo riusciti a tenere testa agli avversari che – è il commento di mister Iorio - erano favoriti sulla carta e il fatto che non ci abbiano mai dato uno scarto di più di due goal ne è la prova concreta; ancora tanti complimenti alla squadra”.

Under 13 partita di semi-finale del campionato per la squadra Under13 di Cabassi che gioca il derby contro i fratelli di Coopernuoto presso l’impianto delle piscine “o. campedelli” di carpi. bella partita giocata al massimo da entrambe le formazioni, i ragazzi se la sono combattuta fino alla fine con la voglia giusta dando il meglio divertendosi. il match è stato gestito dalla cabassi che con un goal per tempo e uno solo subito ha chiuso la partita fino al terzo parziale sul 3-1. quarto ed ultimo parziale chiuso con un pareggio di reti, 2-2 che ha

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pesistica - coppa itaLia

Bravi gli atleti della SG La Patria Lorenzo Bissacco e Luca Coppi

teamgym - i risuLtati ottenuti neLLa gara di monterotondo consentono aLLa giovane atLeta tesserata con La patria 1879 di accedere aLLa coppa europa, L’8 e iL 9 giugno a cesenatico

Chiara vola in Coppa Europa

Si è disputata a Monterotondo la gara nazionale di Teamgym, lo sport acrobatico da poco introdotto nel nostro Paese grazie alla FISACS, a cui ha partecipato l’atleta sedicenne Chiara Lo Chiatto. La giovane si è aggiudicata il gradino più alto del podio nella Categoria Junior L4 (categoria con le maggiori difficoltà tecniche), dando spettacolo per grazia e Chiara Lo Chiatto

La SG La Patria 1879 ha partecipato alla fase regionale di Coppa Italia alzate su panca, lo scorso 27 maggio a Novellara, con i due atleti Lorenzo Bissacco (Categoria 85 chilogrammi) e Luca Coppi (Categoria 77 chilogrammi). Coppi ha alzato 107 chili e si è classificato secondo mentre Bissacco ne ha alzati 125 migliorando il suo primato personale e classificandosi al secondo posto.

precisione. Un lungo weekend di gare che ha visto sfidarsi i migliori atleti d’Italia della specialità. Per nulla intimidita dalle avversarie, Chiara ha dimostrato il suo grande valore tecnico e la pulizia degli elementi. La giovane atleta, tesserata con La Patria 1879 - per il secondo anno consecutivo in prestito all’Olimpia Gambettola - ha conquistato, insieme ai suoi compagni di squadra, un eccellente secondo posto nel Trio L4, contribuendo – con la sua prestazione di alto livello – al risultato. Un bottino di tutto rispetto per Chiara che - allenata dal tecnico Andrea Anceschi – ha portato i colori della società carpigiana nelle competizioni nazionali di Teamgym, con grande impegno, sacrificio e serietà, nonostante le difficoltà legate alla mancanza di attrezzature specifiche dello sport praticato. “Ancora una volta Chiara ha stupito – afferma il tecnico Anceschi – dimostrando che l’allenamento e la passione consentono di superare tutti gli ostacoli. Personalmente non posso che essere soddisfatto del lavoro svolto e dei risultati ottenuti, nonché orgoglioso della mia atleta”. I risultati ottenuti nella gara di Monterotondo consentono a Chiara di accedere alla Coppa Europa (Campionato Europeo per Clubs), competizione in cui l’atleta si confronterà con le migliori squadre europee, a Cesenatico, l’8 e il 9 giugno.

tennis

Festa della Scuola Tennis del Club Giardino Festa di chiusura della Scuola Tennis del Club Giardino di Carpi, seguita da 135 tra bambini e ragazzi e tenuta dagli

Istruttori Manuel Rezzaghi, Riccardo Panzani e Daniela Carra, per la stagione 2017/2018.

sabato 9 giugno si terrà iL campionato itaLiano sKate Kids 5-13 anni presso Lo sKateparK di carpi in via carLo sigonio 25. e’ L’ unica tappa emiLiano romagnoLa deLLe 17 previste negLi sKateparK nazionaLi organizzata con La Federazione Fisr Federazione itaLiana sport roteLListici. La tappa è anche troFeo coni per La categoria young 11-13 anni

Il Campionato italiano di Skate Kid Series fa tappa a Carpi

dedicato interamente agli skaters più giovani, la Skate Kids Series: una serie di contest organizzati in varie regioni italiane con l’obiettivo non solo di stimolare la competizione fra i più giovani, ma anche di creare un momento di aggregazione per skaters e per le famiglie, attraverso la condivisione della propria passione per la tavola a rotelle. Sabato 9 giugno tocca a Team Skateboard Carpi supportare la tappa Emiliano Romagno-

Sabato 9 giugno si terrà il Campionato Italiano Skate Kids 5-13 anni presso lo skatepark di Carpi in via Carlo Sigonio 25. E’ l’unica tappa emiliano romagnola delle 17 previste negli skatepark nazionali organizzata con la Federazione FISR Federazione Italiana Sport Rotellistici. La Commissione Italiana Skateboard FISR ha lanciato quest’anno il primo circuito 22

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la accogliendo i più piccoli all’insegna del divertimento attraverso lo skateboarding . La tappa è anche trofeo Coni per la categoria Young 11-13 anni. Alla gara possono partecipare tutti i bambini/e residenti in Emilia Romagna.

Prima dell’inizio delle gare il Team Skateboard Carpi presenterà e inaugurerà, alla presenza del Sindaco e di una rappresentanza del Rotary Club di Carpi, le nuove strutture realizzate con il contributo del Rotary Club e in collaborazione con il Comune di Carpi.

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Torre Hadid - CityLife MILANO

110 anni

all’opera

hicadv.it

Da più di un secolo innalziamo gli standard dell’edilizia, guardando il mondo da ogni prospettiva. A centodieci anni abbiamo una storia da custodire, ma anche nuove frontiere da esplorare. Davanti a noi si aprono altre opportunità di cambiare in meglio la vita delle persone e di interpretare l’anima dei territori, secondo lo spirito del tempo. Nel nostro futuro si respira già aria di cantiere.

1908

110 YEARS IN BUILDING INNOVATION 2018


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