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ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI mercoledì 28 giugno 2017

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anno XVIII - n. 25

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• Edizione di Carpi •

Marco Marchi

TUTTO È ORMAI PRONTO PER IL CONCERTO DI VASCO E LA FEBBRE SALE

Liu Jo: una storia di successo

DI CORSA NEL PARCO CON HO AVUTO SETE ONLUS

E’ UNA FAVOLA BELLA QUELLA DI LIU JO, NATA NEGLI ANNI NOVANTA, SOTTO IL SEGNO DEI DUE FRATELLI CARPIGIANI MARCO E VANNIS MARCHI. DA ALLORA IL MARCHIO HA CONOSCIUTO UNA CRESCITA INARRESTABILE E DOPO OLTRE VENT’ANNI, IL FATTURATO 2016 DELL’AZIENDA SFIORA I 310 MILIONI DI EURO. CON UNA QUOTA DI EXPORT PARI AL 40%, LIU JO DA TEMPO È PRESENTE ANCHE IN MEDIORIENTE, UN MERCATO IN ASCESA E DALLE MOLTEPLICI POSSIBILITÀ DI SVILUPPO.

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“Forse la Fusione Policlinico - Baggiovara ha la missione di accorPare, tagliare ed eliminare doPPioni Per liBerare Personale medico - chirugico Per coPrire le esigenze degli osPedali PeriFerici come il nostro, chiamato, almeno sulla carta, a un Futuro ruolo chiave nella sanità Provinciale”. numerosi i duBBi e le PerPlessità sollevate dal medico, nonché consigliere comunale di carPi Futura, giorgio verrini, sul Piano di riorganizzazione della rete sanitaria integrata territoriale Provinciale

Alle promesse seguano i fatti! La fusione dei due ospedali modenesi Policlinico e Ospedale civile di Baggiovara ha innescato un processo di riorganizzazione dei servizi che coinvolge tutti gli ospedali del territorio provinciale, compreso il Ramazzini di Carpi. Tale processo ha trovato una definizione nel Piano di riorganizzazione della rete sanitaria integrata territoriale provinciale approvato lo scorso 6 giugno dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria composta da sindaci, rappresentanti delle componenti della sanità modenese, sindacati e Università. “Tale Piano - spiega il medico, nonché consigliere comunale della lista civica Carpi Futura, Giorgio Verrini - si pone come il nuovo Pal (Piano Attuattivo Locale). Il vecchio, nato nel 2011 e che doveva durare tre anni, non viene nemmeno nominato ma è di fatto la “madre” di quello appena presentato, con una differenza importante e cioè che il Pal venne ampiamente condiviso dai vari operatori del comparto sanitario compresi i medici ospedalieri. Questo Pal 2.0 al contrario è stato emanato dai vertici della Ausl che si assumono in piena solitudine la responsabilità del funzionamento degli ospedali e dei distretti della provincia”. Il direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Massimo Annicchiarico, ha sottolineato come “la chiave strategica della riorganizzazione sia l’integrazione tra tutti gli ospedali con equipe di professionisti in REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Pierluigi Senatore, Chiara Sorrentino AT T U A L I Tà , C U LT U R A , S P E T TA C O L O , M U S I C A , S P O RT E A P P U N TA M E N T I

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555

STAMPA

CAPOREDATTORE Sara Gelli

Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI - Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 - tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop. - Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 - Chiuso in redazione il 27 giugno 2017

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La Iena

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“Basta bus affollati” ha detto il presidente di Seta Vanni Bulgarelli annunciando l’acquisto di 12 bus che prenderanno servizio a Modena e a Reggio a settembre, con la ripresa dell’orario scolastico. Nelle Terre d’Argine copriranno la tratta Carpi - Correggio. Prima di esultare, vediamo come va.

• Edizione di Carpi •


grado di operare su più sedi, articolate in piattaforme specialistiche comuni, valorizzando le vocazioni delle singole strutture per migliorare qualità e sicurezza delle prestazioni, ridurre i tempi di attesa e garantire prossimità nella risposta ai principali bisogni”. Un assetto organizzativo che desta qualche preoccupazione in Verrini: “personalmente non credo che in questo modo la presa in carico del paziente sia possibile. Già ora ci si lamenta di un rapporto disumanizzato tra medico e paziente, figuriamoci come andranno le cose quando diventerà prassi che il chirurgo di Baggiovara venga a operare un paziente del Ramazzini incontrandolo per la prima volta in sala operatoria e, salvo complicazioni, non lo vedrà mai più poiché affidato ad altri colleghi per il post operatorio. Oppure saranno i pazienti a essere spostati in più sedi in base alle necessita chirurgiche”. Sull’Area Nord il Piano punta sostanzialmente alla creazione di due piattaforme a vocazione diversa: a Carpi quella oncologica, a Mirandola quella della chirurgia non oncologica. Un progetto che non convince Verrini: “a Carpi la vocazione sarebbe oncologica, ma per la diagnosi o la terapia? E terapia medica o chirurgica? Al Ramazzini sinora si è fatta dell’ottima diagnostica oncologica e buonissima chemioterapia e di questo dobbiamo ringraziare lo staff del DHO e il Reparto di Medicina. Quest’unico Reparto di Medicina (fino a pochi anni fa erano due) annaspa in una cronica mancanza di posti letto e di medici e di infermieri: speriamo che nel nuovo piano oltre alle roboanti parole, ci siano anche i mezzi economici per sostenere l’impatto con il maggior ingresso di malati oncologici a cui pare votato il nostro ospedale. Per quel che riguarda la terapia chirurgica delle neoplasie, questa è presente a Carpi da anni in alcune branche, vedi Urologia, ORL e Chirurgia mammaria e colon rettale (quest’ultima molto potenziata recentemente): la terapia chirurgica è quella più operatore dipendente e quindi per parlare di piattaforma oncologica a Carpi, bisognerà valutare bene quali saranno i futuri investimenti in tecnologie ma, soprattutto, in specialisti capaci e motivati. A questo proposito il direttore generale, in un intervento in

Giorgio Verrini

Consiglio Comunale a Carpi, ha ammesso di trovarsi in difficoltà nel coprire i “buchi” del personale medico-chirurgico per colpa di un’Università asfittica che non prepara un numero adeguato di specialisti. Quindi pochi anestesisti, pochi pediatri, pochi chirurghi… Queste considerazioni sono la causa delle mie perplessità sulla riuscita di un progetto di riorganizzazione sanitaria, molto bello e iniziato oltre dieci anni fa ma che non ha arrestato il progressivo decadimento qualitativo e anche estetico e funzionale del nostro nosocomio. Forse la fusione Policlinico Baggiovara ha questa missione: accorpare, tagliare ed eliminare doppioni per liberare personale medico - chirugico già esperto per coprire le esigenze degli ospedali periferici come il nostro, chiamato, almeno sulla carta, a un futuro ruolo chiave nella sanità

“Questa riorganizzazione rende l’ospedale Ramazzini più forte” gentile direttore, abbiamo letto, con viva sorpresa, l’articolo apparso sul suo giornale tempo dal titolo “Cosa resterà del Ramazzini?” a firma Jessica Bianchi. a questo proposito vogliamo precisare alcune cose che purtroppo nell’articolo non emergono in modo chiaro dando così la possibilità ai lettori di questa importante testata del territorio di essere informati del lavoro che abbiamo svolto e che svolgeremo quali componenti della cabina di regia della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria a favore della sanità provinciale tutta. il percorso di fusione degli ospedali modenesi (Baggiovara e Policlinico) coincide con una riorganizzazione provinciale della rete ospedaliera. Questo è un passaggio fondamentale perchè si possano concretizzare nell’immediato futuro quelle sinergie e strategie atte a garantire la miglior risposta in ambito sanitario. la conferenza territoriale socio sanitaria, a cui partecipano tutti i sindaci della provincia, all’inizio del progetto di unificazione dovutamente condiviso con la regione emilia romagna , ha costituito una “cabina di regia” presieduta dai copresidenti Muzzarelli (sindaco di modena ) e Bellelli (sindaco di carpi) coadiuvata in primis dalle direzioni generali di en-

• Edizione di Carpi •

trambi le aziende sanitarie (ospedaliera-universitaria e territoriale). oltre a tutte le associazioni sindacali, all’interno della cabina sono state identificate alcune figure “tecniche” per ogni area geografica provinciale (nord, centro e sud) che potessero avanzare e analizzare le proposte, facilitando le scelte all’interno di un complesso percorso strategico. essendo stati individuati dagli organi preposti quali rappresentanti dell’area nord, insieme ai colleghi medici referenti delle altre due macroaree, abbiamo partecipato ai vari passaggi che a oggi hanno permesso l’approvazione del nuovo piano organizzativo. Focalizzando l’attenzione su ripercussioni prettamente locali, il processo di unificazione non solo consoliderà le attuali competenze presenti all’interno dell’ospedale ramazzini ma porterà, di riflesso, a un potenziamento in termini di qualità delle prestazioni erogate. le sinergie con l’ospedale s.maria Bianca di mirandola risultano essere fondamentali in un concreto progetto di area, avendo peraltro già in atto collaborazioni e percorsi condivisi da molte figure professionali. diversi Primariati o strutture dipartimentali sono a “scavalco” (cardiologia, anestesia, oncologia, Fisiatria/riabilitazione, chirurgia, nefrologia) e molte altre discipline quali l’otorinolaringoiatria,

Giampaolo Papi

l’oculistica, l’urologia e la neurologia garantiscono una costante presenza professionale su entrambi i nosocomi dell’area nord. sicuramente questo modello, che porterà inevitabilmente a definire una diversa vocazione dei due ospedali, racchiude tutte quelle potenzialità e opportunità che mai come ora ci saranno offerte. senza volerci calare nell’articolazione delle piattaforme specialistiche comuni, sia in ambito di area e sia nel contesto Provinciale, risulta fondamentale richiamare al centro del progetto le varie figure e responsabilità professionali. a nostro avviso troppo spesso si colpevolizzano le istituzioni politiche locali e territoriali in merito a per-

corsi e scelte fatte in sanità. l’attrattività di un ospedale o di un reparto, qualora siano state messe a disposizione le necessarie risorse tecnologiche e umane, deriva dalle competenze e dalle capacità organizzative di chi vi opera. la volontà di collaborare fra le varie equipe mediche e sanitarie, compresa la disponibilità di offrire il proprio contributo su più sedi, dovrà essere il punto di svolta per garantire prossimità nella risposta ai principali bisogni dei cittadini e pazienti. la cabina di regia ha ben compreso che la fusione tra i due importanti nosocomi Policlinico e Baggiovara potesse avvenire solo dando alla rete provinciale dignità e valenza che per carpi si sono concretizzate attraverso l’avvio dei concorsi per Primario di oculistica, anestesia- rianimazione, Pediatria, emergenza urgenza e mediante l’assunzione di medici in reparti quali Pronto soccorso, rianimazione, Pediatria, nefrologia. si è inoltre ottenuto un potenziamento delle figure infermieristiche e degli operatori sanitari all’interno dell’ospedale così come son stati dati ad alcuni servizi, quali ad esempio l’endoscopia digestiva, una propria autonomia organizzativa, delle risorse umane e un adeguato ammodernamento tecnologico-strutturale. dal punto di vista della collocazione territoriale, è indubbio che la funzione dell’ospedale si è differenziata e si dovrà integrare sempre di più con i servizi territoriali. Questo ruolo tiene conto dell’aumento delle

provinciale”. Malgrado i dubbi, Verrini intravede anche “alcuni segni positivi riguardanti gli investimenti di circa 4 milioni di euro per la realizzazione della Casa delle Salute di cui tanto si è parlato e che dovrebbe essere l’architrave di sostegno per la medicina di base e per il Distretto con benefiche ricadute per i pazienti e i loro famigliari. Altro investimento importante quello per la realizzazione della tanto attesa residenza psichiatrica. Altri investimenti sono in arrivo per il sostegno all’assistenza domiciliare onde favorire un più rapido turn over dei pazienti ricoverati nei reparti ospedalieri”. Verrini non fa sconti e riconosce il progressivo depauperamento subito dal nostro nosocomio negli anni: “ho nostalgia della situazione sanitaria precedente gli Anni ’90, quando gli ospedali godevano di autonomia economico gestionale, non soffrivano della riduzione dei posti letto, né dovevano fare i conti con una centralizzazione che ha fatto sparire da Carpi alcuni importanti servizi finiti a Modena. Mi riferisco alla Stroke unit, all’Emodinamica coronarica, all’anatomia patologica e allo screening mammografico per citare i più importanti. Forse è il prezzo della modernità che indubbiamente si paga con il disagio dei pazienti e con un cambiamento radicale dei rapporti umani”. Tornare indietro è impensabile, ammette il dottor Verrini, “poichè la salute non ha prezzo ma la sanità è cara”. E allora che fare? Quale ruolo deve avere la politica per tutelare la salute pubblica pur facendo i conti con risorse in calo e bisogni sempre più pressanti? “Occorre procedere a un rigoroso controllo di indirizzo e di locazione delle risorse finanziarie e a questo compito è chiamata la CTSS e il sindaco Alberto Bellelli in particolare. Troppe volte infatti - chiosa Giorgio Verrini - fiumi di denaro partiti dall’Europa e dalla Regione sono stati dirottati verso le strutture ospedaliere centrali (Policlinico e Baggiovara): in periferia oltre allo stretto necessario, sono arrivate numerose buone intenzioni, molti piani riorganizzativi (come l’ultimo annunciato poche settimane fa) e si sono sentite tante volte le parole integrazione e sinergia. Ormai non se ne può più”. Jessica Bianchi

Stefano Cappelli malattie croniche (diabete, scompenso cardiaco, insufficienza renale, bronchite cronica) e delle strategie per ridurre i ricoveri ospedalieri. in questa direzione l’ospedale di carpi potrebbe assumere il ruolo di coordinatore a livello provinciale di una serie di attività diffuse, come la cura del diabete in collaborazione con i medici di medicina generale, la rete delle cure primarie per la malattia renale, la rete della cardiologia Pediatrica e cardiopatie congenite, diagnostica di secondo e terzo livello nell’ambito della medicina e cardiologia dello sport. in ambito di attività dialitiche, la nuova articolazione porterà l’assistenza medica nelle sedi periferiche secondo il modello già sviluppato negli ospedali di carpi e mirandola, rinforzando attività nefrologiche ambulatoriali orientate alla continuità assistenziale. un

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coordinamento endocrinologico strutturato di area, con particolare attenzione alle malattie della tiroide, potrebbe rappresentare un ulteriore elemento di integrazione territoriale, oltre che ospedaliera, fra carpi e mirandola. l’ospedale di carpi prefigura quindi un modello ad articolazione complessa, costruito su una componente strutturale (i reparti) e una professionale (gli operatori), in grado questi ultimi di spostarsi in base alle esigenze dei cittadini. e in tal senso le case della salute, invece di essere in competizione con l’ospedale, dovranno costituire un polo avanzato e diffuso di assistenza ai malati. emerge quindi da questa riorganizzazione un ramazzini più forte, ben collocato nella rete ospedaliera provinciale, con un forte ruolo di riferimento e con una precisa identità al servizio non solo dei 200mila cittadini della macroarea nord ma della provincia tutta. ovviamente proseguiremo, sia a vigilare affinché tutto ciò che è stato ottenuto per i due ospedali dell’area nord si consolidi nel prossimo futuro, che a proporre soluzioni per un loro ulteriore potenziamento. Dott. Stefano Cappelli, Primario UO Cardiologia Ospedali Carpi e Mirandola – Componente Cabina di regia CTSS Dott. Giampaolo Papi, Dirigente Medico Ramazzini, Segretario Anaao-Assomed - Componente Cabina di regia CTSS

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e’ una Favola Bella Quella di liu Jo, nata negli anni novanta, sotto il segno dei due Fratelli carPigiani marco e vannis marchi. da allora il marchio ha conosciuto una crescita inarrestaBile e doPo oltre vent’anni, il Fatturato 2016 dell’azienda sFiora i 310 milioni di euro. con una Quota di exPort Pari al 40%, liu Jo da temPo è Presente anche in medioriente, un mercato in ascesa e dalle moltePlici PossiBilità di sviluPPo

Liu Jo: una storia di successo

Marco Marchi

E’ una storia di successo quella di Liu Jo. Una favola bella nata negli Anni Novanta, sotto il segno dei due fratelli carpigiani Marco e Vannis Marchi. Da allora il marchio ha conosciuto una crescita inarrestabile e dai 200 milioni iniziali di lire, dopo oltre vent’anni, il fatturato 2016 dell’azienda sfiora i 310 milioni di euro. Con una quota di export pari al 40%, Liu Jo da tempo è presente anche in Medioriente, un mercato in ascesa e dalle molteplici possibilità di sviluppo, come spiega Marco Marchi, direttore creativo di Liu Jo, nonché amministratore unico. Dottor Marchi in un’intervista al Sole 24 Ore lei ha dichiarato che “molti imprenditori italiani hanno saputo costruire aziende gioiello grazie a coraggio, spirito imprenditoriale e creatività ma troppi di loro hanno una visione dell’im4

presa legata alla vita del fondatore”. Come si realizza tale obiettivo? “A mio parere un’opportunità per realizzare questo obiettivo è sicuramente rappresentata dall’IPO (ndr - IPO è l’acronimo della locuzione anglosassone Initial Public Offering, in italiano Offerta Pubblica Iniziale. Con un’IPO un’azienda decide di collocare i suoi titoli azionari su un mercato regolamentato, per aprire il suo capitale a nuovi azionisti): perché

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questo accada l’azienda ha la necessità di essere sempre più strutturata e managerializzata e questa secondo me è la direzione corretta. Solo in questo modo l’azienda avrà la possibilità di esistere e di sostenere il suo business, anche senza la presenza esclusiva del suo fondatore”. A che quota si assesta il vostro export? E quali sono i vostri mercati di riferimento? “La quota di export nel 2016 è stata del 40%, ma come

“A mio parere un’opportunità è sicuramente rappresentata dall’IPO: perché questo accada l’azienda ha la necessità di essere sempre più strutturata e managerializzata e questa secondo me è la direzione corretta. Solo in questo modo l’azienda avrà la possibilità di esistere e di sostenere il suo business, anche senza la presenza esclusiva del suo fondatore”. anno XVIII - n. 25

già dichiarato in passato stiamo puntando sempre di più all’internazionalizzazione dell’azienda. A questo riguardo i mercati per noi principali sono la Francia (9%), l’Europa dell’Est (8%), la penisola iberica (6%), il Benelux (6%), l’area DACH, sigla che identifica i principali Paesi europei che compongono l’area linguistica tedesca (4,5%)”. Liu Jo è presente anche in medio Oriente: in quali paesi? “Liu Jo è presente oggi in Egitto, Iran, Libano, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Siria. Il nostro è un presidio diffuso che ci vede presenti in maniera consolidata su tutti i principali mercati dell’area con 18 punti vendita in franchising. Devo dire che, già molto tempo fa, ho intuito quali fossero le potenzialità del territorio ed è per questo che da quasi un decennio lavoriamo con strategie ad hoc per presidiare al

“Liu Jo è presente oggi in Egitto, Iran, Libano, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Siria. Il nostro è un presidio diffuso che ci vede presenti in maniera consolidata su tutti i principali mercati dell’area con 18 punti vendita in franchising. Devo dire che, già molto tempo fa, ho intuito quali fossero le potenzialità del territorio ed è per questo che da quasi un decennio lavoriamo con strategie ad hoc per presidiare al meglio il Medio Oriente”. meglio il Medio Oriente”. Come siete riusciti a conquistare questa fetta di mercato islamizzato? “Abbiamo lavorato su due fronti: da una parte abbiamo studiato le nostre collezioni e la nostra offerta prodotto affinché rispondessero a esigenze specifiche legate alle caratteristiche e al gusto dei Paesi mediorientali. Dall’altra ci siamo affidati a partner

commerciali fortemente radicati sul territorio e con una notevole conoscenza del mercato: questo è un territorio dalle caratteristiche molto ben definite per il quale è necessario intavolare strategie ad hoc e per farlo è indispensabile conoscerlo profondamente”. Cosa apprezza maggiormente della moda targata Liu Jo il mondo arabo?

• Edizione di Carpi •


con il nostro core business. Da marzo il mondo Liu Jo Eyewear ha visto inoltre l’ingresso di una novità, una proposta di modelli sole e vista per la bambina che si colloca all’interno di un segmento di mercato molto preciso, e per l’anno prossimo stiamo pensando al lancio di una capsule collection per l’uomo. Proprio in merito a Liu Jo Uomo, stiamo procedendo all’ulteriore espansione del progetto: l’apertura del nuovo negozio a Milano rappresenterà uno stimolo fortissimo e un traino anche per lo sviluppo futuro sui mercati esteri. Dal punto di vista del prodotto, la capsule sport sta performando molto bene all’interno dei punti vendita e ne siamo davvero soddisfatti. E ancora, la licenza Liu Jo Casa vede un progetto tessile in crescita sul territorio nazionale che registra un buon sell out; a breve verrà lanciato il canale e-commerce che permetterà al progetto di godere di una

visibilità ulteriore, anche alla luce del fatto che stiamo lavorando per uno sviluppo sui mercati esteri e per sviluppare nuove categorie di prodotti. Il progetto dedicato agli orologi poi, sta ottenendo risultati superiori all’anno scorso, forti di un presidio capillare della distribuzione in Italia e di uno sviluppo della rete all’estero; contestualmente, stiamo puntando e investendo molto sull’ampliamento della collezione gioielli che crediamo in futuro possa rappresentare una delle categorie merceologiche di maggior successo e per questo stiamo anche pensando a una joint venture. Ovviamente anche per quanto riguarda le collezioni Liu Jo le novità non mancano: solo per dirne una, stiamo lavorando in maniera fortemente focalizzata sul segmento denim – da sempre uno dei nostri obiettivi principali - con un lavoro stilistico continuo e dinamico, finalizzato

alla ricerca costante di nuovi fit e modelli”. Avete chiuso l’esercizio 2016 a quota 310 milioni di euro di fatturato, con valori stabili sul 2015. La redditività è stata positiva con un ebitda in salita a oltre 50 milioni di euro. Avete definito un piano strategico per il biennio a venire? Quali gli obiettivi di crescita? “Posso dire che per il prossimo anno è prevista una crescita interna pari a circa il 10%. Riguardo invece il biennio successivo, sono previste alcune acquisizioni importanti che potrebbero portare l’azienda a superare i 400 milioni di euro di fatturato”. Chiudiamo su una domanda squisitamente carpigiana: dopo anni di immobilismo qualcosa si sta muovendo. E’ nata Moda Makers, gli imprenditori hanno fatto squadra per cercare di fronteggiare al meglio le difficoltà di un

mercato globale sempre più complesso. Pensa che Carpi possa tornare a essere un polo di eccellenza per il tessile abbigliamento? “Me lo auguro. Ciò che non va dimenticato e anche sottolineato, è che la realtà di Liu Jo nasce da un rapporto intimo e profondo con il territorio carpigiano: Liu Jo è infatti nata ed è cresciuta in questi anni anche grazie a un rapporto speciale che ha saputo instaurare e mantenere con la realtà locale. L’azienda ha le sue radici in questo distretto industriale e questa è per me una cosa molto importante. Dal 1950 a oggi il nostro territorio è cambiato, trovando sempre nuove soluzioni per rispondere e reagire alle evoluzioni del mercato: credo quindi che questa capacità di reagire ed evolvere, tipicamente locale, non potrà che essere d’aiuto anche in futuro”. Jessica Bianchi

“Per il prossimo anno è prevista una crescita interna pari a circa il 10%. Riguardo invece il biennio successivo, sono previste alcune acquisizioni importanti che potrebbero portare l’azienda a superare i 400 milioni di euro di fatturato”.

“La nostra offerta di prodotto è estremamente versatile, per cui anche l’apprezzamento è generalmente diffuso. A ogni modo sicuramente la nostra Gold Label, con proposte dal carattere elegante e sofisticato e abiti adatti a occasioni speciali e sempre arricchiti da dettagli preziosi, è una delle più amate. Ma anche la linea Liu Jo Sport, dedicata al tempo libero, riscuote un ottimo successo: credo che le ragioni di questo gradimento risiedano nell’equilibrio tra comfort e glamour che la collezione riesce a tradurre alla perfezione. Il successo è, anche, per la nostra Black Label: “cuore” della nostra proposta apparel dal gusto sempre ricercato”. Quali sono le principali novità che state studiando per le vostre licenze (pro-

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fumi, occhiali, uomo, casa, orologi) e per le vostre collezioni? “Le novità per quanto riguarda le licenze sono molteplici e siamo molto felici del percorso che si sta portando avanti da questo punto di vista, sempre più qualificante per il brand. Per quanto riguarda i profumi, posso dire che a giugno è stata lanciata una nuova fragranza: si tratta di un progetto totalmente nuovo che guarda in maniera mirata al pubblico più giovane, forte di un posizionamento prezzo coerente con questo obiettivo. Per quanto riguarda l’eyewear, la collezione sta andando molto bene su tutti i mercati su cui è lanciata, compreso il Nord America – area in cui non siamo invece ancora presenti mercoledì 28 giugno 2017

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non è un segreto che i minorenni Bevano ma cosa li sPinge ad avvicinarsi al Primo Bicchiere? le risPoste si assomigliano tutte: “di solito si Beve Quando la comPagnia che si FreQuenta lo Fa, anche se non ti interessa Più di tanto. inFatti è diFFusa l’idea che il divertimento sia legato all’alcol”, hanno dichiarato numerosi adolescenti carPigiani

Alcol e giovani: moda o rito di passaggio? Aperol Spritz, Mojito, Long Island, Sex on the Beach e Pina Colada sono i cocktail più richiesti nei locali, e non solo dai maggiorenni. “Ovviamente, in discoteca – spiega una ragazza – non ti chiedono documenti, al contrario dei bar o dei pub. Però ci sono delle eccezioni”. Non è un segreto che i minorenni bevano, sebbene si possa iniziare solo con la maggiore età a consumare birra, vino o superalcolici. “Secondo me, bere poco non fa male – sostiene una giovane carpigiana – anche se sono consapevole che i minori siano più esposti ai danni provocati dall’alcol”. Eppure molti sono i sedicenni o i diciassettenni che consumano con i propri genitori un bicchiere di vino o di birra a pasto. Che siano rimasti alla vecchia normativa di qualche anno fa, quando, in Italia, era consentita la somministrazione del Muller-Thurgau o di una Leffe a 16 anni? La nuova normativa, che proibisce una qualsiasi relazione tra minorenni e alcol, non impedisce però ai giovani di ordinare uno - o più - cocktail, col rischio di ubriacarsi. Unico freno ai troppi Spritz parrebbe

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dunque essere rappresentato dall’incubo del post-sbornia: inconveniente che induce molti a bere senza superare il proprio limite, così da potersi godere la serata. “Io personalmente bevo il necessario per divertirmi con gli amici, senza stare male”. E’ frequente ordinare un Cuba Libre in gruppo mentre non è diffusa l’abitudine di scolarsi una

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bottiglia di rum in solitudine. Bere rappresenta forse un modo per integrarsi in un nuovo giro di amicizie? “Di solito si beve quando la compagnia che si frequenta lo fa, anche se personalmente non interessa più di tanto. Infatti è diffusa l’idea che il divertimento sia legato all’alcol”. “Prendere un drink – continua un ragazzo – è soprattutto

una moda, ma non escludo che qualcuno sfoghi i propri problemi nell’alcol”. Alla fine, che sia per seguire la massa o per celare un disagio, ordinare un Angelo Azzurro è una scelta: “non bevo quasi nulla. Preferisco una birra o del vino a un cocktail che, tra l’altro, non sono mai riuscita a finire tutto da sola”. Tenere in mano un Negroni è comun-

que un rito di passaggio che prima o poi tutti compiono, indipendentemente dall’età: “nella propria vita tutti hanno assaggiato o bevuto un cocktail. Per questo non ritengo sia una moda”. Al contrario, un’abitudine che si sta diffondendo è il binge drinking, ovvero l’assumere una grande quantità di alcol, di solito equivalente a cinque

o sei bicchieri di aperitivi o superalcolici o amari, lontano dai pasti. L’alcol ormai è sulle tavole e sulle credenze delle case: il vino e l’amaro sono diventati una tradizione della nostra cucina, così come l’agnello a Pasqua e il coniglio a Natale e anche gli Under 18 non sfuggono a tale tentazione. Gaia Giovanoli

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“Correva l’anno 1977 e probabilmente, per la prima volta nella storia, il Ministero, coraggiosamente, annoverò tra le quattro materie che gli studenti del Liceo Scientifico dovevano portare all’esame di maturità il Latino orale, insieme a italiano, inglese e Geografia astronomica. Ricordo ancora lo sgomento dipinto sulle facce di numerosi miei compagni” sorride la docente di Filosofia e Storia allo Scientifico Manfredo Fanti, Brunetta Salvarani. “Allora, nel Giurassico praticamente, nello svolgimento della prima prova, optai per un tema generico su inquinamento e tutela dell’ambiente. Un componimento di cui non conservo un ricordo particolare ma che non mi ha certo impedito di uscire dal Liceo col massimo dei voti”. Le tracce dei temi di quest’anno sono state criticate da molti e considerate da alcuni una vera e propria occasione mancata per i maturandi, ma è davvero così? “Sono convinta - spiega la professoressa Salvarani - che le tracce fossero assolutamente accettabili e alla portata dei

le tracce dei temi di Quest’anno sono state criticate da molti e considerate da alcuni una vera e ProPria occasione mancata Per i maturandi, ma è davvero così? la Parola alla docente di storia e FilosoFia al liceo scientiFico manFredo Fanti, Brunetta salvarani

“Io avrei scelto il saggio breve in ambito artistico-letterario” Brunetta Salvarani

nostri ragazzi, in particolare il saggio breve in ambito artistico-letterario, su La natura tra minaccia e idillio nell’arte e nella letteratura, con immagini di quadri di William Turner e Giuseppe Pellizza da Volpedo e versi di Pascoli nei documenti allegati. Il ruolo tra natura e

cultura, infatti, costituisce un argomento dalle molteplici sfaccettature ed è affrontato nel corso dell’anno scolastico in modo traversale: dalla storia alla filosofia, dall’arte alla letteratura. L’unico rischio legato a questa traccia era quello di scivolare nella banalità: quando si ha molto

materiale a cui fare riferimento infatti, il pericolo è quello di limitarsi a fare una sorta di riassunto”. A far discutere è stata soprattutto la scelta di Giorgio Caproni come autore per l’analisi del testo: “il problema non credo sia l’autore in sé, bensì il timore dei nostri ragazzi di mettersi alla prova, di esprimersi, aldilà delle nozioni imparate tra i banchi di scuola. Il tema su Caproni rappresentava certamente una prova, ma dubito che il Ministero abbia fatto tale scelta per mettere in difficoltà i maturandi, credo al contrario che la volontà sia quella di spostare sempre più l’occhio sul ‘900. Insomma meno Pascoli, meno Carducci e più Novecento. I ragazzi avrebbero potuto accettare la sfida e cercare di elaborare un

pensiero creativo. Non veniva chiesto loro di esaminare la poetica di un autore sconosciuto bensì di partire da lì e buttarsi in un’analisi originale. Ovviamente è più semplice scegliere la strada conosciuta, optare per ciò che si è affrontato durante l’anno. L’usato garantito, per così dire, è certamente più rassicurante… peccato però, la scuola credo dovrebbe premiare maggiormente la creatività e una critica ben motivata, frutto di un’elaborazione personale”. Alquanto inavvicinabile il tema storico, Il miracolo economico italiano, soprattutto a causa “di una conoscenza limitata della storia e della storiografia che non fa sentire i ragazzi pronti a esprimere un parere sufficientemente circostanziato”, ammette Brunetta

all’uscita dalla Prima Prova, gli studenti del liceo scientiFico Fanti hanno esPresso il loro Parere sui temi: “le tracce erano del tutto inattese e Poco aderenti all’attualità”.

Tempo d’esami sono 489.168 i maturandi che il 21 giugno hanno cercato di scrivere come Giacomo Leopardi per almeno tre ore. compito non semplice dal momento che le tracce erano del tutto inattese: “non c’era nulla di quello che avevano pronosticato i siti web – spiega la liceale Giorgia – e mi sono davvero stupita”. infatti il 2017 può considerarsi

C’è bisogno di magia, sempre di più. E’ una necessità che affonda le sue radici sin dagli albori dell’umanità. E, oggi come allora, resta intatto il desiderio di andare oltre ciò che i nostri sensi percepiscono e i nostri occhi vedono. Sarà per questo che il tema del Giffoni Film Festival di quest’anno è Into the magic. Cosa c’è di più eccitante della scoperta di un mondo altro, di una possibile scappatoia dove l’immaginazione e la fantasia non conoscono limiti? La kermesse, che si terrà dal 14 al 22 luglio, vedrà la partecipazione di un reporter d’eccezione. La classe 2AE dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi, ha partecipato al Concorso Nazionale Obiettivo Alluminio - indetto dal Consorzio Imballaggio Alluminio in collaborazione con il Giffoni Film Festival e il Ministero dell’Ambiente - che prevedeva la realizzazione di un breve filmato sul riciclo dell’allumi-

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l’anno degli anniversari: 150 anni dalla nascita di Pirandello, a cui è stato preferito Caproni, 60 anni dai trattati di roma, 100 dalla nascita di Kennedy, 25 dalla morte di Falcone e di nuovo 150 anni dalla morte di Marie Curie. eppure il miur ha scelto temi completamente diversi, che non hanno soddisfatto pienamente alcuni ragazzi, come sottolinea-

no Martina e Alessandra: “non ci sono piaciute molto le tracce, non che fossero difficili, ma avremmo preferito più attualità”. di parere opposto Luca e Marcelo: “noi frequentiamo il liceo socio-economico. le tracce proponevano argomenti di quella matrice, perciò, per noi, erano facili e ci sono piaciute. Forse avrebbero dovuto scegliere temi

maggiormente differenziati gli uni dagli altri”. effettivamente la tecnologia e la robotica hanno furoreggiato, presentandosi sia in ambito socio-economico che tecnico-scientifico. “avrei voluto parlare della povertà e dei flussi migratori – spiega Federica – poiché ne abbiamo discusso molto in classe”. alle sua parole fanno eco quelle di Elide:

“mi sarebbe piaciuto come argomento di attualità l’europa o l’identità europea”. nonostante non siano state scelte le quiestioni più discusse degli ultimi anni, l’ambito socio-economico è piaciuto molto insieme a quello artistico letterario e storico-politico. ormai si sa che il saggio breve è il più gettonato grazie agli spunti forniti, con i

aver centrato la Finale darà a un alunno della 2ae dell’istituto leonardo da vinci di carPi la PossiBilità di entrare a Far Parte della giuria uFFiciale della 47esima edizione del giFFoni Festival Per i Film che concorrono nella sezione amBiente e sviluPPo sosteniBile

Il Vinci “vola” al Giffoni

nio e i suoi infiniti usi. Gli studenti del Vinci hanno creato un video dal titolo Un Gesto,

col supporto dell’assistente tecnico Nicola Licata: “il nostro video - spiega la docente

Dina Laurito, coordinatrice del progetto - ha partecipato al concorso insieme ad altri

390 provenienti da ogni parte d’Italia. Dei 35 entrati in semifinale solo 10 hanno accesso alla finale: il lavoro dei nostri ragazzi è stato premiato dal web e, ottenendo oltre 1.400 visualizzazioni su YouTube, abbiamo conquistato di diritto la finale. Davvero una grande soddisfazione”. Il video made in Carpi si è concentrato su un metallo, l’alluminio, dai molteplici impieghi e dalla mille risorse: “i ragazzi hanno stimato che a scuola, in un anno vengono consumate circa 14.700 lattine. Il video riproduce dunque il ciclo vitale di una lattina: dalla sua apertura per berne il contenuto alla spazzatura, mostrando l’importanza di mercoledì 28 giugno 2017

Salvarani. Certamente più in linea con gli interessi adolescenziali il saggio breve socio-economico su Robotica e nuove tecnologie così come era sicuramente alla portata il saggio storico-politico su Disastri e ricostruzione dato che questa generazione di maturandi è quella che, cinque anni fa, nel 2012, fu costretta a sostenere l’esame di terza media sotto le tende… Ma tra le varie tracce quale avrebbe scelto la professoressa Salvarani? “Io mi sarei certamente lanciata sul saggio breve in ambito artistico-letterario, perché mi avrebbe offerto la possibilità di spaziare tra numerosi autori. Con una formazione liceale sono convinta che quella traccia potesse dare notevoli soddisfazioni”. Jessica Bianchi quali gli studenti evitano il blocco dello scrittore ma, come sostengono molti ragazzi, quest’anno non c’è stata una tipologia più semplice di un’altra: tutte erano piuttosto fattibili. come è stata la notte prima degli esami? “ero molto tranquilla – afferma Alessandra – ho dormito benissimo”, al contrario di martina che ha guardato Notte prima degli esami e, dopo averlo finito, non ha chiuso occhio. in bocca al lupo per gli orali: l’ultimo sforzo prima di godervi una bellissima estate all’insegna di meritate vacanze! Gaia Giovanoli

conferirla correttamente nella raccolta differenziata affinché possa avere una nuova vita ed essere reimpiegata”. Aver centrato la finale darà a un alunno della 2AE la possibilità di entrare a far parte della giuria ufficiale del Giffoni per i film che concorrono nella Sezione Ambiente e Sviluppo sostenibile. “Lo studente - conclude Dina Laurito - si calerà anche nel ruolo di reporter d’eccezione durante le giornate della manifestazione cinematografica, avendo così la possibilità di intervistare attori e attrici di fama internazionale”. Tra i prestigiosi ospiti di quest’anno, ricordiamo anche Kit Harington: la star di Game of Thrones, il 19 luglio, sarà insignito del Giffoni Award 2017 e incontrerà, oltre alla giovane giuria internazionale della 47esima edizione del Festival, gli ammiratori della serie cult in un esclusivo Meet the Star. Jessica Bianchi anno XVIII - n. 25

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òl riciclo incentivante arriva anche al Borgogioioso

Sconti in cambio delle bottiglie di plastica

Porti le tue bottiglie in plastica, le lattine, i flaconi vuoti e ricevi subito in cambio buoni sconto per fare la spesa nei negozi convenzionati. la formula del riciclo incentivante è finalmente arrivata anche al Centro Commerciale Il Borgogioioso a carpi dopo il taglio del nastro del primo eco-compattatore per la raccolta differenziata premiante. l’inaugurazione si è tenuta lo scorso 24 giugno, alla presenza del sindaco di carpi, Alberto Bellelli, del direttore del centro commerciale Raffaele Cantini e del presidente del circolo di legambiente di terre d’argine, Mario Poltronieri. la startup veneta Riciclia è l’unica azienda italiana che opera nel campo del riciclo incentivante a essere stata riconosciuta come partner ufficiale di legambiente in virtù del forte messaggio di salvaguardia ambientale diffuso in tutti i comuni italiani. il meccanismo è molto semplice: i cittadini raccolgono e portano le loro bottiglie in plastica (Pet), flaconi (hdpe) e lattine in alluminio al riciclia Point. successivamente vengono subito rilasciati buoni sconto da utilizzare nei numerosi negozi convenzionati al circuito di green marketing, i quali si possono trovare sia all’interno de il Borgogioioso che all’esterno. tra i primi ad aver accettato di partecipare all’iniziativa, ci sono Benetton e Sisley (con 25 conferimenti uno sconto del 10% sulla spesa), il negozio Refill Point (con 10 pezzi conferiti assicura uno sconto del 5% su una spesa minima di 10 euro) e l’Erboristeria Il Fauno (con 30 pezzi regala un timbro sulla Faunocard). si tratta di un vero e proprio servizio sociale per le famiglie che, in tempo di crisi, possono ottenere particolari sconti recuperando materiali che solitamente sono considerati di scarto. invece, le attività commerciali possono pubblicizzarsi acquistando uno spazio sul riciclia Point a prezzi modici. in media un riciclia Point coinvolge minimo 15.000 persone al mese, permettendo di risparmiare acqua, petrolio e tantissimi chilogrammi di anidride carbonica non emessi nell’atmosfera. inoltre, grazie all’aiuto dei cittadini, si riesce a riciclare la plastica, trasformandola in oggetti utili.

Le comunità straniere del territorio delle Terre d’Argine hanno deciso di chiamarla Festa dell’Amicizia, a sottolineare come convivenza e integrazione passino per lo stare insieme in letizia, conoscendosi e riconoscendosi in un momento di allegria e divertimento: questa è l’iniziativa alla quale, in occasione della fine del mese di Ramadan, la Consulta per l’Integrazione dei cittadini stranieri dell’Unione delle Terre d’Argine invita tutta la cittadinanza, domenica 2 luglio, alle 13, presso il Centro sociale Graziosi, al civico 25 di via Sigonio. Per volontà dei fedeli musulmani, la festa è stata concepita non come celebrazione religiosa, bensì come momento aperto a tutti: credenti di tutte le fedi così come i laici, accumunati soltanto dalla voglia di stare insieme. Durante il pranzo - la partecipazione è a offerta libera, previa prenotazione al numero 366.9746723 o inviando una mail all’indirizzo consultastranieri@terredargine.it – i convitati potranno gustare le pietanze tipiche dei paesi d’origine delle varie 8

e’ stata una Festa Per tutti i carPigiani Quella che saBato 24 giugno ha animato il nuovo Quartiere in corso di realizzazione in via rossellini, nell’area di via canalvecchio a carPi

Abitcoop dedica il parco a Ivano Barberini E’ stata una festa per tutti i carpigiani quella che sabato 24 giugno ha animato il nuovo quartiere in corso di realizzazione in via Rossellini, nell’area di via Canalvecchio a Carpi. Lungo il percorso pedonale che attraversa il quartiere, fino all’area verde, sono stati organizzati giochi per bambini e l’esibizione di falchi, è stata offerta la merenda con panini e gelati per tutti mentre venivano condotte visite alle abitazioni in costruzione. Il quartiere, realizzato interamente da soggetti cooperativi - oltre ad Abitcoop sono coinvolti Unioncasa e CMB, e la cooperativa Argento Vivo per la gestione dell’asilo Balena Blu – è ancora in via di completamento. “Per noi la festa di quartiere – spiega Lauro Lugli, presidente di Abitcoop – sta diventando una gradita consuetudine per esprimere lo spirito e i valori che animano la nostra cooperativa. Ogni qualvolta una zona in cui interveniamo comincia ad assumere una propria configurazione di residenzialità e agglomerazione urbana, andandosi a

comporre non solo dal punto di vista delle costruzioni ma anche delle aree verdi, della viabilità, degli spazi pedonali e dei servizi, ci piace condividere tutto questo e creare un momento di incontro e socialità tra i nostri soci e i cittadini – a partire dai nuovi abitanti del quartiere, e da quelli interessati magari a diventarlo – per trasmettere il senso che ha per noi ogni area che si ripopola: l’inizio di

una nuova comunità”. Al termine della giornata di festa si è svolta la cerimonia di intitolazione del Parco di Canalvecchio a uno dei più apprezzati esponenti della storia del movimento cooperativo internazionale, il modenese Ivano Barberini scomparso nel 2009. La Fondazione a lui intestata, proseguendo nel suo lavoro di studio e di ricerca, è impegnata a favorire il

domenica 2 luglio, a carPi, in occasione della Fine del ramadan, si terrà il tradizionale aPPuntamento con il Pranzo dell’amicizia Promosso dalla consulta Per l’integrazione

Indovina chi viene a pranzo… Ma non solo: durante il pranzo, dopo il saluto delle autorità presenti, saranno eseguite canzoni, danze e poesie. “Il successo di questo bel momento di condivisione – spiega il presidente della Consulta per l’integrazione, Ousmane Cisse – testimonia come la volontà di stare insieme e conoscersi sia, nelle nostre comunità, viva e forte. Il periodo non è certo facile per chi pensa che il dialogo

comunità presenti. Il menù prevede samosa (antipasto di patate e piselli in pastella) riso con carne, ciath misto (patate, yogurt, ceci), pakora (verdure fritte in pastella),

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passando per agnello in umido fino al rasgulla (dolce con latte, zucchero, limone) e allo jalebi (dolce con zucchero, limone, acqua di rose e sciroppo). Assaggiare i

perseguimento di quei valori di equità e giustizia sociale che orientarono la sua vita. Sono intervenuti l’assessore ai servizi sociali del Comune di Carpi Daniela Depietri, il presidente della Provincia di Modena Gian Carlo Muzzarelli, Mauro Lusetti presidente Legacoop nazionale, Andrea Benini presidente Legacoop Estense, e i rappresentanti delle imprese costruttrici. e l’integrazione siano l’unica soluzione per costruire una società più giusta e pacifica, ma questa è un’opera di tessitura da portare avanti giorno dopo giorno, senza mai fermarsi. I momenti di festa non bastano di certo e, infatti, la Consulta promuove diversi progetti, come, ad esempio, SaluteInMigrazione, che per il secondo anno si propone di far incontrare i medici dell’Ausl e le comunità straniere, ma non dimentichiamo che stare insieme alla stessa tavola, guardandosi negli occhi e parlandosi, in allegria e serenità, è una delle modalità più antiche che l’uomo, nella sua storia, abbia mai adottato per iniziare a stringere amicizia”.

sapori di tante terre differenti sarà un modo per conoscere meglio gli usi e i costumi delle persone che vanno a comporre il variegato mosaico etnico del territorio.

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“Siamo indecisi se abbattere quella parete per mettere in comunicazione la CUCINA con la zona pranzo e soggiorno… cosa ne pensate?”. Ci chiedono Dora e Carlo. Nelle costruzioni degli Anni ’50 e ’60, parlando delle forma, si ritrovano delle ampie cucine con tinello annesso, quelle che noi in gergo chiameremmo “cucine abitabili”. Sono nettamente separate da un muro con il resto della casa. Con l’evolversi dell’arredamento e, probabilmente, degli usi e costumi, negli Anni ’90 si è passati alla fusione dell’ambiente cucina con gli ambienti pranzo e soggiorno. Si è venuto a creare un “open space” in cui lo spazio è diviso in aree (cucina, pranzo, soggiorno e ingresso) senza separazioni fisiche nette. La disposizione dei mobili della cucina non è più quella perimetrale a “L” o a “C” adiacente alla parete. S’introducono le isole o le penisole con zone break dove si può fare uno spuntino comodamente seduti su alti sgabelli. La cucina, e l’isola in particolare, assume il ruolo di un oggetto di arredamento che richiede, però, ampi spazi di utilizzo. Si vedono meno pensili, a favore di comodi cassettoni estraibili e ad esempio, arrivano nuovi materiali per i piani di appoggio (gres porcellanato). “Oggi, qual è la tendenza?” chiede Dora.

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…E Voi che CuCina siete?

opache perché il lucido fa contrarre i muscoli e quindi ci fa allontanare e, soprattutto in cucina, sono da escludere i colori acidi (che richiamano il deterioramento del cibo) e i colori fluorescenti. E Voi che CuCina siete?

“Ci richiedono entrambe le soluzioni”, rispondiamo. Difficile rispondere se sia meglio o peggio una cucina aperta o chiusa, dipende da chi vivrà questo spazio e solo conoscendo il cliente, ascoltando le sue esigenze potremmo cucirgli addosso la Sua soluzione. E’ un cuoco provetto che non vuole far vedere le proprie ricette e i procedi-

menti agli invitati? Probabilmente un open space non fa per Lui. Siamo particolarmente estroversi e ci piace parlare con i nostri ospiti mentre cuciniamo? E’ ovvio che si opterà per una cucina aperta, perché il nostro modo di essere ci porterà verso questa scelta. E’ importante sottolineare che non esiste una solu-

zione giusta o sbagliata ne esiste una più o meno adatta e soddisfacente per il cliente. Da un punto di vista energetico la cucina è per antonomasia energia, fuoco. La sua funzione è quella di preparare il cibo è ed collegata allo stomaco nella Medicina Tradizionale Cinese. Secondo il Feng Shui, il posizionamento dei fuochi dev’essere in

una posizione protetta in modo che il cuoco abbia tutta la stanza sotto controllo. La funzione acqua, legata alla zona lavaggio, dev’essere lontana almeno 40-60 cm dall’area cottura. Non è facile dare indicazioni sui colori senza aver visto un caso specifico e soprattutto il contesto. In linea generale, il Feng Shui richiede superfici

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domenica 2 luglio un grande Pranzo Per celeBrare il traguardo insieme ai tanti, aFFezionati clienti. Poi il via ai lavori di rinnovo del locale che riaPrirà i Battenti Per l’inaugurazione del 3 agosto

La Capannina festeggia i suoi primi 25 anni “Pensate che i bambini che venivano qui stringendo la mano dei genitori ora li vediamo arrivare sottobraccio alla fidanzata o alla moglie e devo dire che questa fedeltà dei clienti è una bella soddisfazione”. Fatica a trattenere l’orgoglio, Carlo Giordano, mentre racconta un quarto di secolo della propria vita, quei 25 anni che corrispondono all’anniversario della Capannina: il ristorante e pizzeria che, nel 1992, decise di aprire, insieme al fratello Mario, al civico 4 di via Pezzana. “Ricordo quando, dipendente a Reggio Emilia, scelsi di mettermi in proprio e, giovanissimo, ad appena 22 anni, rilevai il locale, con tanti sacrifici e una marea di cambiali firmate. Ci siamo rimboccati le maniche, e siamo ancora qui”. Un’idea Da sinistra Annunziata Comentale, Carlo Giordano, Antonio Falcone e Gabriella Comentale

si arricchisce con le novità dettate dalle mode del momento, come la pizza ai sette cereali, integrale o gigante. Fatto sta che la Capannina ha saputo meritare il Certificato di Eccellenza di Tripadvisor, attribuito dal celebre sito quando la maggior parte dei giudizi dei frequentatori di

un locale è positiva. “Oltre a festeggiare con un pezzo di torta – chiosa Carlo – il 2 luglio rappresenterà anche il momento per un saluto, in quanto, dal giorno successivo, inizieranno i lavori di ristrutturazione e ammodernamento del locale. La Capannina riaprirà i battenti,

con una grande festa, giovedì 3 agosto”. Non resta dunque che aspettare di vedere quali sorprese avrà in serbo per i clienti la ‘nuova’ Capannina che, di questo passo, si avvia a continuare ancora a lungo la propria attività, facendo parte a buon diritto del panorama della ristorazione carpigiana.

“Per la prima volta i proprietari dei locali della piazzetta hanno deciso di unire le forze per creare eventi unici, coordinati e di forte impatto. Il nuovo gruppo di imprenditori si chiama: i Garibaldini”. che si è rivelata però vincente, considerando che la Capannina è diventata un locale storico della città, noto e apprezzato sia per i piatti di pesce che per le pizze, senza però rinunciare a qualche pietanza della cucina tradizionale emiliana. Domenica 2 luglio, alle 12, un grande pranzo celebrerà il traguardo insieme ai tanti, affezionati clienti: “al taglio della torta – continua Carlo, che manda avanti il locale insieme alla moglie e cuoca Nunzia, alla sorella di lei e al cognato, oltre agli altri cinque 10

membri dello staff – ci farà l’onore di partecipare il vicesindaco del Comune di Carpi Simone Morelli, e ci fa piacere, perché ci sentiamo una parte importante di Carpi”. Originario di Corbara, in provincia di Salerno, Carlo ha visto cambiare le abitudini degli abitanti della sua città d’adozione, abitudini che però non hanno mai fatto mancare alla Capannina una vasta e affezionata clientela. Come la moda della cucina etnica, soprattutto giappone-

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se, esplosa ormai un decennio fa nelle grandi città e poi diffusasi anche in provincia: “In realtà, per quanti locali nuovi aprano, l’affetto delle persone non è mai venuto meno. Ormai possiamo dire di rappresentare una tradizione, probabilmente perché, oltre alla bontà dei nostri piatti, qui si respira un’atmosfera familiare e cordiale”. Un rapporto amichevole, quello dello staff della Capannina, che si è espresso anche nei giorni del sisma del maggio 2012 quando, per un mese, i gestori hanno offerto gratuitamente pranzo e cena a oltre trenta famiglie terremotate attendate nel vicino parco. Tanto che, a titolo di gratitudine e ringraziamento, quelle stesse famiglie hanno donato al locale una targa di ringraziamento. Ovviamente il menù del locale, pur rimanendo fedele alla tradizione,

Da La Gazzetta di Modena

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Una tradizione affascinante, millenaria come la storia del Giappone. Un universo, quello del sake, ancora poco conosciuto nel nostro Paese ma carico di suggestioni. L’incontro col sake è stato un vero e proprio colpo di fulmine per il carpigiano 28enne Pier Paolo Chiesi. “Durante i nove mesi che ho trascorso in Australia, tra Perth e Brisbane, ho avuto la possibilità di lavorare nell’alta ristorazione, dove, accanto alla carta dei vini, vi era anche quella del sake. E’ stata una scoperta davvero straordinaria e quattro mesi fa, al mio ritorno in Italia, ho deciso di seguire un corso intensivo a Milano tenuto da Lorenzo Ferraboschi, aderente all’associazione internazionale londinese Sake Sommelier Association, per diventare sommelier”. Ma cos’è il sake? “Non è vino di riso né, tantomeno, un digestivo o una grappa: è una bevanda alcolica (dai 14 ai 17 gradi) ottenuta da una doppia fermentazione. Indotta da un microrganismo (una muffa) chiamato koji e dall’aggiunta di lievito, il kobo. Del sake prodotto dalle 47 Prefetture giapponesi solo un 26% della produzione è di categoria Premium. Il tipo di riso è una delle variabili che influenza maggiormente il sapore ma contano anche l’acqua, la raffinazione del riso, il koji, il tipo di lievito e la pastorizzazione. E non ultimo la mano dell’uomo, dal momento che gran parte delle fasi è manuale”. Quali sono le caratteristiche di questo liquore fermentato di riso che apprezzi di più? “Ve ne sono di secchi, ideali per accompagnare carni importanti come gli TOSSICODIPENDENzE Problema tossicodipendenza sempre più giovane. secondo i dati dell’Osservatorio San Patrignano 2017 ricavati analizzando le 517 persone accolte nel 2016, l’età media di chi ha richiesto aiuto si è abbassata a 28 anni, uno in meno rispetto all’anno precedente. il 77,4% dei neo ingressi sono under 35 e 32 i minorenni entrati in percorso. l’età media del primo contatto con le sostanze è 14 anni, perlopiù attraverso hascisc e marijuana con una veloce escalation nell’uso di sostanze, passando per ecstasy, allucinogeni e anfetamina, per arrivare a cocaina (18 anni) ed eroina (19). la cocaina resta la sostanza più utilizzata, dal 90,3% dei neoentrati, segue la cannabis (88,8%). se invece si guarda alla dipendenza primaria, cioè la principale sostanza da cui dipende chi entra in comunità,

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l’incontro col sake è stato un vero e ProPrio colPo di Fulmine Per il carPigiano Pier Paolo chiesi

Di professione sommelier di Sake il Prossimo aPPuntamento con una degustazione sarà il 19 luglio, alle 19,30, da toma & tomi.

Pier Paolo Chiesi

stufati ad esempio, altri più fruttati, dal sapore morbido, rotondo, ottimi da assapora-

re con piatti a base di pesce e verdure e, infine, vi è il top di gamma, ottenuto grazie a

una maggiore raffinazione del riso che conferisce al sake un aroma floreale, perfetto per accompagnare tartare di pesce e carne cruda. Accanto a questi sake tradizionali, stanno prendendo piede il Koshu, invecchiato sino ad acquisire un sapore simile a quello della Saba e una sorta di sake sparkling che ricorda le nostre bollicine. Il sake

limpido e trasparente, che può essere gustato freddo o a temperatura ambiente, non ha alcuna controindicazione per i celiaci ed essendo molto meno acido rispetto al vino, può essere assaporato a tutto pasto. Non copre i sapori degli alimenti bensì li valorizza e li esalta. Il sake più invecchiato poi è la perfetta sintesi dell’umami, quello che viene definito il quinto gusto”. Per Pier Paolo, una laurea conseguita all’Ateneo di Parma in Marketing enogastronomico e territoriale, avvicinare la cucina emiliana al sake rappresenta una vera

Uno sguardo oltre l ’argine di Pierluigi Senatore

l’eroina la fa da padrona per il 46% dei ragazzi, la cocaina per il 37% e il resto è suddiviso fra le altre sostanze. SICCITA’ con il prolungarsi dell’assenza di pioggia sul territorio italiano l’allarme siccità si è ormai esteso a oltre i 2/3 della superficie agricola nazionale, interessando praticamente tutte le regioni anche se con diversa intensità. e’ quanto emerge dall’ultimo monitoraggio della Coldiretti dal quale emerge che “la situazione si sta aggravando con effetti catastrofici

per la produzione con perdite ben superiori al miliardo stimato, se non pioverà nell’arco delle prossime due settimane, in modo costante e non violento”. IL CINGHIALE AGOSTINO e’ stato ucciso il cinghiale, soprannominato affettuosamente Agostino, che da una settimana teneva in scacco la città di Piacenza, una volta entrato dentro un grande parco pubblico della città. il parco era stato poi chiuso ai frequentatori, per motivi di sicurezza. diverse volte in questi giorni squadre di

cacciatori avevano tentato in ogni modo di catturarlo e ora si è arrivati all’epilogo, durante l’ennesimo tentativo con un narcotico. l’animale infatti invece di tranquillizzarsi si è arrabbiato ulteriormente e i cacciatori sono stati costretti a fare fuoco uccidendolo. SISMA 2012 l’utilizzo di circa 200 milioni da destinare alla ricostruzione degli edifici pubblici e dei centri storici, la condivisione dei criteri per ridurre perimetro e numero dei comuni del cratere e l’assistenza alle imprese nella

fase di liquidazione dei contributi. sono alcuni dei temi affrontati durante la riunione del comitato istituzionale per il terremoto del 2012 (costituito dai sindaci dei comuni colpiti), presieduto a Bologna dall’assessore regionale con delega alla ricostruzione, Palma Costi. nella conversione del decreto enti locali n. 50 del 2017, è stata infatti approvata una norma che attribuisce ulteriori 200 milioni per la ricostruzione e urbanizzazione dei centri storici nei comuni colpiti dal sisma del 2012 in emilia, veneto e lombardia.

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e propria sfida: “sto sperimentando e, giorno dopo giorno, scopro abbinamenti davvero deliziosi”. Con quali piatti della nostra tradizione gastronomica si sposa il sake? “Il sakè è perfetto coi formaggi e coi carciofi è davvero il top, ma uno delicato può accompagnare anche un tortello verde”. Il sake viene sperimentato come abbinamento nella cucina di alto livello francese, timidamente si affaccia a quella italiana e inizia a diffondersi come ingrediente base di nuovi cocktail sofisticati. A te come piace gustarlo? “E’ vero, il sake è ottimo per realizzare dei miscelati. E’ un prodotto esclusivo da unire a vodka, essenze o estratti di fiori e frutta per fare cocktail che non ti aspetti. Il suo sviluppo futuro, sono convinto, sarà enorme, basti pensare che quest’anno ha fatto il suo debutto anche al Vinitaly. Io ci credo moltissimo e continuerò a organizzare serate di degustazione per farlo assaporare e conoscere alla cittadinanza. Il prossimo appuntamento sarà il 19 luglio, alle 19,30, da Toma & Tomi”. Il mondo del sake sta cambiando rapidamente e serba ancora numerosi segreti tutti da scoprire e da gustare. “Il Giappone mi chiama - sorride Pier Paolo Chiesi - e spero di riuscire ad andarci quanto prima per affinare ulteriormente le mie conoscenze e addentrarmi laddove il sake è nato e si è evoluto”. Jessica Bianchi HARRY POTTER compie vent’anni Harry Potter e la pietra filosofale, il primo volume della saga che ha rivoluzionato il mondo del fantasy e della letteratura per ragazzi, creato una nuova generazione di lettori e cambiato la vita dell’autrice, JK Rowling, che ha superato in ricchezza la Regina Elisabetta e conquistato milioni di fan di tutte le età ed estrazioni. un libro che è andato oltre l’evento editoriale per diventare un esplosivo fenomeno sociale globale. eppure, anche se è difficile da credere oggi, la storia del maghetto con la cicatrice a forma di fulmine sulla fronte, che ha spopolato in tutto il mondo, è stata rifiutata da 12 editori prima di essere pubblicata in inghilterra, il 26 giugno 1997, dalla casa editrice Bloomsbury che ora prepara grandi festeggiamenti per il ventennale tra cui alcune edizioni speciali.

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cinQuant’anni di matrimonio

L ’angolo di Cesare Pradella

Nozze d’oro per Ombretta e Claudio Faglioni

hanno festeggiato cinquant’anni di matrimonio Ombretta Becchi e Claudio Faglioni domenica 25 giugno ai medaglioni di correggio. in occasione della ricorrenza i coniugi sono stati festeggiati da parenti, tra la cui la figlia Daniela, amici e conoscenti. claudio Faglioni ha lavorato per sessant’anni nel settore dell’abbigliamento proseguendo l’attività nell’azienda fondata dal padre Curzio, la cFc, nella sede di carpi in via donizetti, rifornendo di maglieria e capi di abbigliamento importanti aziende italiane ed estere. Brindisi finale della coppia con gli amici e i parenti al termine del pranzo e appuntamento per altri simpatici incontri conviviali nel segno dell’amicizia e dei ricordi di un tempo. con l’invito a devolvere a scopo benefico il corrispettivo di eventuali regali all’Aism, l’associazione sclerosi multipla.

Cinque assessori, di cui tre donne, più tre consiglieri comunali con l’incarico di seguire specifici temi amministrativi: questa la nuova giunta di Novi del dopo Pd. I cinque assessori sono Mauro Fabbri, che è anche vice sindaco e ha la delega al bilancio, Susanna Bacchelli all’urbanistica, Alessandro Fracavallo a sport e associazionismo, Norma Malavasi ai servizi sociali ed Elisa Montanari a pubblica istruzione e cultura. I tre consiglieri delegati sono Giorgia Grossi ad ambiente ed ecosostenibilità, Elisa Turci al turismo e Matteo Zanardi all’agricoltura. Dal canto loro i tre gruppi consiliari usciti dalle elezioni dell’11 giugno si sono dati i loro capigruppo: Giorgia Grossi per la Lista Civica, Giulia Olivetti per il Pd ed Enrico Barattini per il Centrodestra. Eletti anche i nuovi rappresentanti del Comune di Novi nel Consiglio delle Terre d’Argine: Grossi, Zanardi e Turci per la maggioranza e Zenoni e Barattini per le due minoranze. A presiedere il Civico Consesso sarà Claudio Tioli della

Il sindaco Diacci presenta a Novi la sua nuova Giunta maggioranza dopo che la minoranza di Sinistra, per bocca di Giulia Olivetti, aveva rifiutato la carica. C’erano attesa, curiosità e interesse nella sala del Consiglio gremita di osservatori e di rappresentanti politici per le parole che avrebbero pronunciato il nuovo sindaco Enrico Diacci e i due candidati sconfitti, Olivetti e Barattini in un

I Saldi sono qui. Dal 1 Luglio i SALDI di fine stagione!

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ambiente il cui stato d’animo era evidentemente diviso in due: una parte visibilmente soddisfatta per la vittoria elettorale della Lista Civica, l’altra chiaramente delusa, specialmente gli ex diessini ora nel Pd, di trovarsi inaspettatamente in minoranza dopo 70 anni di governo in uno dei comuni roccaforte della sinistra modenese. Tutto

proiettato al futuro il discorso del nuovo sindaco Diacci che si è impegnato a mettere mano da subito, insieme ai suoi assessori, al programma presentato in campagna elettorale, “frutto della consultazione e dell’ascolto con i cittadini, le associazioni, gli enti e i gruppi sociali, per risolvere i numerosi problemi insoluti della realtà novese”.

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• Edizione di Carpi •


Una domanda aleggia nei bar e per le vie di Modena: ce la caveremo in quei giorni invasi dai fans scatenati del buon Vasco? Mamma mia, qualcuno comincia a sentirsi a disagio. C’è persino chi ha deciso di rivendere i propri biglietti, non per bieco bagarinaggio ma per la paura di trovarsi in mezzo a un fiume esagerato di persone, anche se le misure di sicurezza saranno strettissime e nonostante l’organizzazione dell’evento sia partita con straordinario anticipo, compreso l’allestimento del mega-palco. Vasco è un orgoglio locale. Impossibile non riconoscerlo: è la nostra grande rockstar italica. I competitors, persino quell’efficace rocker di Correggio, non riescono a eguagliarlo quanto a visceralità del messaggio. Lui, Rossi - così lo chiamano nel suo entourage, non certo per nome, un segno di professionalità necessario per un evento di questo tipo - prosegue la sua marcia di avvicinamento tra un clippino e una corsetta, al sole della Puglia. Si gode sorridente la sua incredibile popolarità. Ma c’è stato un periodo in cui non lo conosceva nessuno. La prima vera botta di popolarità nazionale la deve al Festival di Sanremo del 1982, a quel Vado al massimo cantato sopra il playback, con uno stato simpaticamente fuori dalle righe che traspare dai video vintage riproposti su youtube. “Mi giocavo il tutto per tutto”, ha confessato Vasco, “ero a terra e dovevo riuscire a farmi notare in qualche modo”. L’anno dopo al Festival si presentò con Vita spericolata e da lì la sua carriera prese il volo. Ora le frasi tratte dalle sue canzoni sono manifesti poetici pop da esporre su grandi lenzuola-striscioni da stadio o sulle t-shirt estive, ma c’è stato un tempo in cui Vasco non capiva bene se i suoi versi cantati potessero avere un impatto. Vasco Rossi ha ascoltato molto i cantautori degli Anni ‘70, ha frequentato l’Università a Bologna, Economia e Commercio, poi Pedagogia; frequentato i laboratori teatrali para-universitari. Una delle sue aspirazioni era di fare il giornalista. Pare abbia intervistato persino Francesco Guccini. Se il maestrone di Pavana bolla Modena come “piccola città bastardo posto”, non è ben chiaro quali siano i sentimenti di Vasco per la città della Ghirlandina, sentimenti comunque pur sempre legati a quell’età complicata che è l’adolescenza. Di sicuro pare che La noia, una delle sue canzoni più personali, sia riferita alla Zocca natìa: “...soffrirò di nostalgia, ma devo uscire fuori da qui... tornerai, solo quando avrai bruciato tutto, solo allora sì... l’infinito... è tutto qui”. Francesco Rossetti

tutto è Pronto Per un evento che, c’è da scommetterci, Passerà letteralmente alla storia. il 1° luglio al Parco Ferrari, vasco rossi celeBrerà 40 anni di carriera e la FeBBre continua a salire tra Fan e aPPassionati. e in attesa di cantare ed emozionarci a modenaPark ecco alcune curiosità sul Blasco: dai concorsi canori da BamBino all’università a Bologna, dalla radio alle discoteche…

Gli inizi del giovane Vasco

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Quando uno come Vasco Rossi festeggia i 40 anni di carriera, viene da chiedersi come abbia cominciato. Lo abbiamo chiesto ad alcune persone che hanno condiviso con lui un pezzo di strada. Antoine, speaker, dj e presentatore televisivo, ricorda quella volta che… “Vasco venne a trovarmi, quando facevo il Dj al Charlie, e mi disse che voleva rilevare la gestione. Era l’82 e lui voleva fare il gestore, provare a stare dall’altra parte della barricata. Io mi occupavo anche della direzione, degli aspetti fiscali, amministrativi e così parlammo dei pro e dei contro, per fargli capire che era una cosa ben diversa rispetto a cantare o metter su dei dischi. Alla fine non se ne fece nulla perché era troppo impegnativo. Un’altra cosa che ricordo è che, quando iniziò, mi chiese di fargli da manager. Vasco, senza offesa, ma tranne due o tre amici, chi vuoi che venga a sentirci? gli risposi io. Diciamo che non ho avuto un gran fiuto commerciale! Se mi mangio ancora le dita? No, sono tranquillo, il pane e la pasta costano talmente poco che non ho rimpianti, doveva andare così”. Diego Ferrari, anche lui dj, speaker e direttore di Radio Stella ci regala i suoi ricordi di Vasco: “Ne avrei tantissimi di episodi da raccontare… Il primo, nel 1988, al Bandiera Gialla. Vasco ci ha invitato a casa sua a Riccione, è stata una bella serata, con la chitarra ci ha fatto sentire le canzoni che stava scrivendo, come Dillo alla luna e Tango della gelosia ma anche altre. Ma ricordo anche quando ci rilasciò un’intervista che mettemmo in onda su Emmeradio di San Cesario. La registrazione era davvero pessima e il suo manager ci voleva denunciare, ma una sera incontrai Vasco a Modena e gli raccontai tutto. Lui mi disse:

ePisodi, aneddoti e Previsioni ‘sPericolate’ nei racconti di chi lo ha conosciuto

Vasco, mi ricordo quella volta che…

Vasco 1983

Non ti preoccupare, ci parlo io, questo per dirti che umanità ha. E ricordo anche una sera quando venne a ballare dove lavoravo e, a fine serata, si fermò a chiacchierare. Mi raccontò che gli avevano chiesto di aprire il concerto dei Rolling Stones ma lui aveva rifiutato perché, disse, sono sempre stati il mio mito, ma me l’hanno chiesto solo perché hanno venduto pochi biglietti. Avevano venduto poco, perché la stessa sera c’era Italia-Germania, la finale dei Mondiali ’82”. Enzo Persueder, dj e anima delle discoteche, ha lavorato per 12 stagioni alla consolle del Bandiera Gialla di Rimini, ci racconta quando lo ha conosciuto: “lavoravo al Terminal di Cognento, era il ‘74, e un giorno mi dissero domani viene a provare uno di Zocca. Mi ricordo come fosse oggi quando arrivò, rimasi colpito da tre cose: la prima erano i suoi capelli lunghi, lisci e biondicci, la seconda che entrò nel locale con una bottiglia di whisky in mano e la terza che arrivò insieme a una ‘gnocca’ di Roma

pazzesca! Fece la prova ma non venne scelto. Qualche tempo dopo, e non l’avrei mai immaginato, diventai il suo antagonista radiofonico perché eravamo i due più ascoltati al tempo, tra i programmi da discoteca. Lui faceva Sound of Sound su alla madre di Vasco - Novella - è sempre piaciuto cantare. Per questo ha sempre voluto che il figlio cantasse, sin da piccolo. e il piccolo vasco ha cantato spesso, ai matrimoni, ma anche ai concorsini canori. e ne ha vinti. a modena, in particolare, è legata la sua prima affermazione musicale: l’Usignolo d’oro. da piccolo fu quindi mandato a una scuola di canto e chitarra. ecco, sono da ricercare lì le basi della sua carriera. nella sua biografia più intima conta molto anche la figura del padre Giovanni Carlo, detto Carlino. camionista, morì all’improvviso per un ictus, prima che il figlio assaporasse il successo. e’ ispirata a lui la bellissima Canzone (“è nell’aria ancora il tuo profumo...”). vasco deve molto a Gaetano Curreri, vignolese. a fine anni

Punto Radio e io, a Radio Reggio, Enzo Persueder Show. Poi, veniva sempre al Bandiera Gialla a festeggiare il suo compleanno e, una sera, nell’84, arrivò con il suo fido scudiero Guido Elmi. Ricordo che c’era anche Red Ronnie e ci fece ascoltare una canzone

nuova, arpeggiando con la chitarra, era Toffee. L’ultimo incontro è stato a Milano, a Radio Italia Vera, poco prima del 2000, lui era appena tornato dalla Giamaica. Gli dissi Hai fatto bene a fare la rockstar, perché se facevi il dj arrivavi secondo. Carlo Savigni, fotografo del beat e molto altro, fondatore di Modena Radio City e speaker, si ricorda quando “Vasco aveva aperto Punto Radio a Zocca e noi, già da un po’, avevamo fatto Modena Radio City. Era il ’77, un momento in cui le radio libere pullulavano. A Punto Radio erano bravi, avevano inventiva e crearono un programma che si intitolava Porci con le antenne. Si divertivano a sintonizzarsi sulle altre radio, a parlarci sopra e a prenderli in giro, come la Gialappa’s. Quando me ne sono accorto, ho chiesto alla segretaria di ascoltare Punto Radio e di

farmi un cenno appena sentiva che erano sintonizzati su di noi e il cenno arrivò! Quando sento Vasco che comincia a dire qualcosa su Modena Radio City, io in onda gli dico Ciao Vasco, come stai?, lui ci è rimasto! Poi, siamo andati tutti insieme a mangiarci una pizza pacifista, c’erano anche Massimo Riva, Riccardo Bellei, purtroppo recentemente scomparso, e altri. Ai tempi mio padre aveva un negozio di dischi e io un po’ di orecchio per la musica ce l’avevo perché avevo lavorato con l’Equipe 84, i Nomadi e Guccini, ma quando in negozio arrivò il primo disco di Vasco Ma cosa vuoi che sia una canzone, album fatto in casa e con una qualità timbrica pessima, ricordo che dopo averlo ascoltato, mi uscì la frase Questo qua non andrà lontano, vedrai”. Patrizia Palladino

La gavetta dell’apprendista rockstar

I Little Boys: il primo gruppo di vasco

‘70 scribacchiava canzoni, ma non ci credeva davvero. era timido, proporle sul palco gli sembrava da cretini o sfigati. Fu il futuro cantante degli Stadio a dargli fiducia e a trovargli la prima possibilità di incisione. il primo disco venne prodotto dal signor Borgatti, un editore bolognese di liscio. Poi vasco è stato tra i fondatori e gli animatori di una delle prime radio libere d’italia: Punto radio. Faceva di tutto: il programma di musica dance, ma anche la realizzazione delle pubblicità. con la radio scoprì lo speakeraggio ma soprattutto un mestiere davvero interessante: il disc jockey. e sono arrivate le serate nelle discoteche. era già un successo, non è che vasco si aspettasse davvero di più. Francesco Rossetti

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E’ partito il conto alla rovescia per l’attesissimo concerto del 1° luglio, e anche a Carpi è Vasco mania. Tutte le strutture alberghiere della città segnano infatti il tutto esaurito per il weekend modenese destinato a entrare nella storia della musica italiana, con uno schieramento di 220mila fan pronti a invadere il Modena Park sulle note del cantante di Zocca. “L’Hotel Carpi - ha spiegato Alessandro Miglioli, direttore della struttura alberghiera di via Delle Magliaie - ha 80 camere praticamente tutte prenotate per il concerto di Vasco. Appena uscita la conferma della data nel giro di brevissimo tempo abbiamo registrato il tutto esaurito per il primo fine settimana di luglio, pur continuando a ricevere telefonate di richieste di prenotazioni fino a pochi mesi fa”. Quali sono le preoccupazioni degli ospiti? “Certamente riguardano la logistica. Con tutta franchezza mi sarei aspettato un servizio ferroviario organizzato per il rientro a fine concerto: avrebbe alleggerito non di poco il traffico stradale e sarebbe stato davvero un servizio apprezzato non solo dai fan, ma anche dai cittadini modenesi che avrebbero potuto rientrare con maggiore facilità dai loro diversi impegni, senza rimanere imbottigliati nel traffico del maxi concerto”. Qual è il cliente tipo dell’hotel? “I clienti dell’hotel sono per la maggior parte persone d’affari, molti italiani ma europei in genere. Da qualche tempo anche russi ed est-europei sono sempre più spesso in zona per apprezzare il made in Carpi, e spero che tale tendenza continui a crescere affinchè le nostre aziende di moda possano affermarsi sempre più nel panorama internazionale”.

• Edizione di Carpi •

all’hotel carPi di via delle magliaie le camere sono al comPleto da mesi: Boom di Prenotazioni Per vasco

Anche a Carpi è Vasco Mania: camere esaurite da febbraio

E invece quali sono gli eventi che richiamano più gente in città? “Sicuramente le fiere importanti di Bologna e Parma portano in zona sempre più persone: Cibus, Cosmoprof e Cersaie in modo particolare. I prezzi concorrenziali che Carpi propone in queste occasioni allettano i partecipanti a soggiornare da noi, con la complicità della posizione strategica a soli 2 km dall’uscita autostradale di Carpi”. Chiara Sorrentino

A destra Alessandro Meglioli

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Al mè dialètt...

a cura di Massimo Loschi

ce ne sono davvero Per tutti i gusti, dai medical drama Fino agli horror e alcune sono come il titanic del cinema: assolutamente da vedere. anche gli adolescenti diventano serie tv addicted

Maniaci di Serie Tv

Il vecchio vorrebbe rivivere la sua trascorsa gioventù, ma il giovane la deve ancora vivere...

ORIšôuNT

ORIzzONTI

a pióv, dai védêr... s’vèdèn strêdi lustri; strêdi ch’l’ivèn vìst gajêrd ed spêransi spìnsirèe d’alêgrìi e ed parôli per šviêr al têimp, e incantêr ragasóli.

Piove, dai vetri… si vedono strade lucide; strade che lo avevano visto gagliardo di speranze spensierato di allegria e di parole per distogliere il tempo e incantare ragazzine.

al vinèn gòsì a miêr, pêrn’i an ch’è pasèe e cal gambi balórdi ch’sêintèn l’êtèe, cun rabia al vrèv psér butêr cal bastôun sustègn, quel sè, mò dvintèe anch padrôun.

vengono gocce a migliaia, sembrano gli anni trascorsi e quelle gambe balorde che sentono l’età, con rabbia vorrebbe poter gettare quel bastone sostegno, quello sì, ma diventato anche padrone.

e ancòr a pióv, e gnanch per ch’a finìsà e a n’dmanda più tant adês... a la vìtà; d’un šóvèn al bras per psérès sùstgnir du pas ogni tant... per fêrês capir.

e ancora piove, e nemmeno pare che termini e non chiede più tanto ora… dalla vita; di un giovane il braccio per potersi sostenere due passi ogni tanto… per farsi capire.

dôp, insèm in strêda, quanti parôli: «vèdèt! lè a gh’éra un viêl, quèlì érèn scóli! al sêt? ed vióli, mô quant masulêin per dir a quèlà dal cór tùtt al bêin!

dopo, insieme in strada, quante parole: «vedi! lì vi era un viale, quelle erano scuole! lo sai? di viole, quanti mazzolini per dire a quella del cuore tutto il mio bene!

guêrda là, in fònd, a gh’šughêva al balôun!» Pò, al vrèv andêr... sê ancòr per un pcôun per cuntêr dal suldèe, dla guêra, ed pêš, ed mišérìi, dla bundansa d’adês.

«guarda là, in fondo, ci giocavo al pallone!» Poi, vorrebbe andare… sì ancora per un tratto per raccontare del soldato, della guerra, di pace, di miserie, dell’abbondanza del momento.

Quêši cùmè un lìbèr ch’spiéga la vìtà; cal šóvn’al vrà capir... d’incóo, ed prìmà, ed chi têimp luntan quand l’éra putêin sê anch lò l’ha curs, cuntêint, s’l’ha vlùu bêin.

Quasi come un libro che spiega la vita; quel giovane vorrà comprendere… di oggi, di prima, di quei tempi lontani quando era piccolo sì anche lui ha corso, contento, ha voluto bene.

è un sprìcch... l’ultma gòsà, al ciél s’fà srêin; chi du van vêrs’al sól... tgnèndès ašvêin; ôrišôunt d’un quêl ch’prèv èsèr al dman un šóvèn, un vêç, chi s’tinèn per man.

e’ uno spruzzo, l’ultima goccia. il cielo s’è fatto sereno quei due vanno verso il sole… tenendosi vicini; orizzonti di una cosa che potrebbe essere domani un giovane, un vecchio, che si tengono per mano.

“Sarei disposta a non uscire con gli amici oppure a non dormire per vedere la mia serie tv preferita”, ammette la carpigiana diciassettenne Giulia. “Una volta per vedere una puntata del Trono di Spade non ho mangiato”, le fa eco la ventenne Alice. Ce ne sono davvero per tutti i gusti, dai medical drama fino agli horror e alcune sono come il Titanic del cinema: assolutamente da vedere. “Le serie che seguo - racconta la sedicenne Emma - sono: Tredici, Grey’s Anatomy, Pretty little liars, Famous in love, Le regole del delitto perfetto e poi ce ne sarebbero tante altre ancora, ma sono troppe da elencare…”. Ecco i kolossal, tutti all’americana, del XXI secolo, che danno dipendenza agli spettatori, soprattutto adolescenti e giovani adulti, e sostituiranno i film. “Se dovessi scegliere tra serie Tv e cinema - prosegue Emma preferirei guardare senza dubbio le prime”. Di conseguenza i computer e i tablet, mezzi principali usati per la visione, stanno prendendo il posto del grande schermo “vado poco al cinema – svela la 17enne Margherita - ma non perché preferisco le serie

anche dalla facilità della loro reperibilità: sono numerosi i siti o le piattaforme televisive che raggruppano le serie Tv più conosciute. Tra questi Netflix è senza dubbio il primo in classifica, seguito dall’on demand di Sky e della Rai. Tutti e tre i mezzi propongono l’opzione streaming, in modo da poter vedere le puntate quando più fa comodo; alcuMargherita

Emma

ai film. Sono due cose diverse. I serial ti fanno restare col fiato sospeso per un lungo lasso di tempo, un film dura qualche ora e, quando finisce, ogni domanda trova immediatamente una risposta”, ma come ammette Giulia: “stare sul divano a guardare ciò che si vuole sul pc è molto più comodo”. La rapidità di diffusione di serie come Grey’s Anatomy&co. è data

I libri da non perdere

Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo

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femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite

dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le

uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: mercoledì 28 giugno 2017

ne volte si è così presi dalla serie da volerle guardare “in inglese”, spiega Giulia. “Sui siti Internet, infatti, escono delle puntate in contemporanea con l’America e, se le si vuol vedere in italiano, occorre aspettare diversi mesi”. Ma che siano gli States o l’Italia, la pausa estiva è iniziata e occorre attendere l’autunno per poter iniziare l’ottava stagione di The Walking Dead o la quarta de Le regole del delitto perfetto. L’unica eccezione sarà l’attesissimo Il trono di spade, il cui trionfale ritorno è atteso per il 16 luglio. Le aspettative sono alte e non riguardano solo le stagioni che devono ancora iniziare: “vorrei uscissero delle nuove serie – confessa Margherita magari poliziesche o thriller”. Così l’Abc ha annunciato, per la stagione 2017/2018, l’arrivo di un drama misterioso il cui trailer è uscito recentemente: Ten days in the valley. Le sorprese non sono finite qui e il periodo invernale ci costringerà, molto probabilmente, in casa. Quindi non ci resta che metterci in pari con le nostre serie Tv preferite per arrivare pronti e godercene tante altre. Gaia Giovanoli c’è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull’intreccio tra sessualità e politica. Quello che l’ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente. anno XVIII - n. 25

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Al cinema SPACE CITY - CARPI PIRATI DEI CARAIBI - LA VENDETTA DI SALAZAR

Regia: Joachim ronning, espen sandberg Cast: Johnny deep, kaya scodelario, Javier Bardem i pericoli del mare non finiscono mai per lo sventurato Jack sparrow che diventa bersaglio di un’indicibile orda nemica a caccia di pirati. la flotta di marinai fantasma capitanata dal temibile armando salazar è intenzionata a ripulire i mari dall’infestazione pirata. Orari proiezioni: Feriali e sabato: 20 - 22.30 - Festivi: 17,30 - 20 - 22,30

WONDER WOMAN

Regia: Patty Jenkins Cast: gal gadot, chris Pine, elena anaya, robin Wright al fianco della statuaria guerriera, per aiutarla a orientarsi prima nella vecchia e polverosa capitale inglese, poi nell’oscura campagna belga, ci sarà l’affidabile e capace segretaria di trevor, etta candy, giovane risoluta ed esempio di donna moderna (per il 1918); e la coppia di soldati reietti composta dall’artista della truffa sameer e dall’ex cecchino rissoso charlie. Orari proiezioni Feriali: 21 - sabato: 20 - 22.40 - Festivi: 17 - 20 - 22.40

CIVILTà PERDUTA

Regia: James gray Cast: charlie hunnam, robert Pattinson 1925 - il leggendario esploratore Percy Fawcett si avventura in amazzonia, alla ricerca di un’antica civiltà, il regno di el dorado, con lo scopo di fare una delle scoperte più importanti della storia. dopo aver catturato l’attenzione di milioni di persone, Fawcett s’imbarca insieme al figlio, determinato a provare che quest’antica civiltà esiste. ma la spedizione scompare nel nulla. Orari proiezioni: Feriali e sabato: 20 - 22.30 - Festivi: 17.30- 20 - 22.30

CINEMA CORSO - CARPI TRANSFORMERS - L’ULTIMO CAVALIERE

Regia: michael Bay Cast: mark Wahlberg, anthony hopkins, laura haddoc una nuova minaccia incombe sulla terra e i militari si uniscono a cade, gli autobot e i decepticon per salvare il mondo. cade Yeager deve formare un’alleanza per riportare la pace tra i transformers e gli umani. Orari proiezioni: Feriali e sabato: 19,40 - 22.30 - domenica: 16,50 - 19,40 - 22,30

“Tutte le persone conoscono il prezzo delle cose ma soltanto alcune ne conoscono il vero valore”. Oscar Wilde Per la rassegna ne vale la Pena, martedì 4 luglio, alle 21, sul Pronao del teatro comunale si terrà l’incontro con lo scrittore carlo lucarelli

Intrighi italiani

Per la rassegna Ne vale la pena, martedì 4 luglio, alle 21, sul pronao del teatro comunale in Piazza Martiri (in caso di maltempo l’incontro si terrà presso l’Auditorium della Biblioteca Loria), si terrà l’incontro con lo scrittore Carlo Lucarelli. L’autore, intervistato da Pierluigi Senatore, presenterà il suo ultimo noir Intrigo Italiano che vede il ritorno in azione del commissario De Luca e la recente ristampa, in occasione del 25esimo anniversario della stragi di Capaci e via D’Amelio dove morirono, tra gli altri, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, del libro La Mattanza dove si racconta la storia della mafia siciliana. Dopo Carlo Lucarelli, la rassegna prevede l’incontro col caporedattore de L’Espresso, nonché

Carlo Lucarelli

autore di reportage sulle mafie, corruzione e collusioni fra boss e

politici, Lirio Abbate, il 27 luglio, alle 21, sul pronao del teatro comunale. Da tempo vive sotto scorta dopo le minacce di Cosa Nostra e della ‘ndrangheta oltre che dei boss di Mafia Capitale. L’8 settembre a Carpi arriverà invece il Comandante Alfa: uno dei fondatori del Gis - Gruppo intervento speciale, reparto d’élite dell’Arma dei Carabinieri. Tutti gli appuntamenti di Ne Vale La Pena - ciclo di incontri promosso da Assessorato alle Politiche Culturali del Comune, Radio Bruno, Rock No War! Onlus, sezione modenese di Anioc - Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche e Libreria Mondadori, con la direzione artistica di Pierluigi Senatore - sono a ingresso libero.

Pierluigi Senatore e il Comandante Alfa

TENERA E’ LA NOTTE - ARENA STADIO CABASSI JACKIE

Regia: Pablo larrain Cast: natalie Portman il 22 novembre 1963, durante un viaggio a dallas per la sua campagna elettorale, John F. kennedy venne assassinato e l’abito rosa di Jackie si macchiò di sangue. sotto choc e sconvolta dal dolore Jackie capì subito che i sette giorni successivi sarebbero stati decisivi nel definire non solo l’immagine e l’eredità storica di John F. kennedy, ma anche come lei stessa sarebbe stata ricordata. Mercoledì 28 giugno ore 21,30

LEGO BATMAN - IL FILM

Regia: chris mckay Giovedì 29 giugno ore 21,30

LIBERE, DISOBBEDIENTI, INNAMORATE

Regia: maysaloun hamoud Cast: mouna hawa, sana Jammelieh cosa fanno tre ragazze arabe a tel aviv? amano, ridono, piangono, inseguono desideri, s’inciampano, si rialzano magari bevendo, fumando canne e ballando, in attesa dell’alba... Venerdì 30 giugno ore 21,30

LION

Regia: garth davis Cast: dev Patel, nicole kidman il film racconta la storia vera di saroo, un bambino di madras in india che a 5 anni finisce sul treno sbagliato e si perde a calcutta. viene ritrovato dalle

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autorità e poi adottato da una coppia australiana. ormai adulto, decide utilizzando google earth di analizzare una per una tutte le stazioni dell’india finché non trova quella giusta... Sabato 1° luglio ore 21,30

BEATA IGNORANZA

Regia: massimiliano Bruno Cast: giallini, gassman Domenica 2 luglio ore 21,30

CAPTAIN FANTASTIC

Regia: matt ross Cast: viggo mortensen Ben vive con la moglie e i sei figli, isolato dal mondo nelle foreste del Pacifico nord-occidentale. Quando una tragedia colpisce la famiglia, Ben è costretto a lasciare quella vita... Lunedì 3 luglio ore 21,30

LA RAGAZZA DEL MONDO

Regia: marco danieli Cast: riondino, serraiocco Quello di giulia è un mondo fatto di rigore e testi sacri, che esclude con ferocia chi non vi appartiene. Quello di libero è il mondo di tutti gli altri, di chi sbaglia, di chi si arrangia e ama. Quando giulia incontra libero scopre di poter avere un altro destino. la loro è una storia d’amore purissima e per i due ragazzi inizia un periodo di vita insieme, scelta che comporterà a giulia una totale esclusione dai testimoni di geova a cui appartiene. Martedì 4 luglio ore 21,30

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appuntamenti

Mostre CARPI

Fino al domenica 2 luglio Mostra del Centro Arti Figurative Sala Cervi Fino al 28 luglio Personale di Righi Rossella Sala d’attesa Poliambulatorio Villa Richeldi Fino al 30 luglio Una particolare seduzione Hans Semper e Carpi Sala dei Mori Fino al 27 agosto Bluvi, nuovo allestimento dello spazio Blumarine Museo della Città

Fino al 22 dicembre Vent’anni di Orchestra di Fiati Mostra fotografica Istituto superiore di studi musicali Vecchi - Tonelli

30 giugno, 1 e 2 luglio 34ª La Festa più Pazza del Mondo Il cielo capovolto Palazzo Pio

Eventi

29 e 30 giugno Il laboratorio teatrale Skenè, diretto da Valentina Baraldi, presenta: Othello A quali estremi può spingersi l’amore? La gelosia è davvero quel mostro dagli occhi verdi di cui si parla lago? L’amore può davvero portare un uomo a commettere un atto come il femminicidio? Queste le domande che solleva l’Othello di William Shalespeare. Mac’è

CARPI

28 giugno - ore 21/23 Badminton a cura di Badminton Club Carpi e Modena Parco delle Rimembranze Fino al 29 giugno Carpi Sunner Fest Programma concerti: Mercoledì 28 giugno: Nicolò Fabi Giovedì 29 giugno: Giovanni Caccamo e Giovanni Robustelli Piazza Martiri

Tutti i giovedì e i venerdì Fino al 25 agosto - dalle 21,30

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un’estate all’insegna delle classiche escursioni alla croce arcana al lago scaFFaiolo a Fanano, a mete meno conosciute ma comunQue interessanti, come le cascate del valdarno e il sentiero dei Faggi secolari a FiumalBo. e’ Questa la ProPosta di camminaPPennino 2017

Alla scoperta del nostro Appennino

Il caldo si fa sentire e non c’è niente di meglio che camminare con delle guide, da anni operanti sul territorio, attraverso i luoghi più affascinanti dell’Appennino tosco emiliano: dalle classiche escursioni alla Croce Arcana al lago Scaffaiolo a Fanano, a mete meno conosciute ma comunque interessanti, come le cascate del Valdarno e il sentiero dei faggi secolari a Fiumalbo. Questa è la proposta di Camminappennino che, grazie al gruppo trekking La via dei monti - e al patrocinio dei Comuni in cui si svolgeranno le varie attività, del Consorzio Valli del Cimone, di Cimone Holidays e dell’associazione Appenninando - ha messo a punto il programma ideale. “Proponiamo escursioni adatte a tutti: dai lunghi trekking sui crinali che sfiorano i 20 chilometri, alle semplici passeggiate dedicate ai bambini, alle 24 La dama della torre Piazza Martiri Fino al 16 luglio Festa de l’Unità - Tra gli alberi Programma 28 giugno Isola Rossa - ore 21.30 Trops 2017 Circus Saggio di fine anno di SG La Patria 1879 Dream’s Arena - ore 22 Orchestra spettacolo Ivana Group 29 giugno Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Renegate Dream’s Arena - ore 22 La grande notte del cabaret Diulio Pizzocchi e il duo Marco Dondarini e Davide dal Fiume Presenta: Andrea Barbi

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sempre con il valore aggiunto di una guida che, oltre ad accompagnare in sicurezza le persone, racconterà i segreti naturalistici, la fauna e la flora, la storia e le tradizioni del nostro Appennino. Un bagaglio che lo scorso anno abbiamo condiviso con oltre duemila escursionisti che hanno scelto le nostre proposte”, sottolineano le guide Milena Vanoni e Francesco Rosati. D’altronde, non si rinuncerebbe mai a un giorno lontani dall’afa della pianura padana, soprattutto se lo si trascorre divertendosi mentre si bruciano calorie all’aria aperta, pronti per la prova costume di agosto. “Il trekking è un’attività in crescita nel nostro Appennino – spiega Leandro Bonucchi, sindaco di Montecreto nonché presidente dell’Unione dei Comuni del Frignano – è semplice da praticare e se fatto in compagnia di

una guida, tra aneddoti e curiosità, diventa ancor più piacevole”. Le vostre giornate saranno organizzate tra camminate con concerti di pianoforte sulle rive dal lago Santo (23 luglio, 17 settembre), escursioni per raccogliere mirtilli a Fanano (6,

20, 27 agosto e 2, 3 settembre) e passeggiate con famiglie e bambini sulle tracce degli animali (sabato in agosto), fino al 22 di ottobre. “L’iniziativa sta riscontrando un interesse crescente – afferma il sindaco di Fanano, Stefano Muzza-

relli - perché unisce all’escursione in natura anche la scoperta di emozioni particolari, come il momento dell’alba o del tramonto in quota, o la visita ad antichi borghi nascosti nei nostri boschi”. Quindi non vi resta che unirvi a Camminappennino sabato 1° luglio a Fanano per un trekking nelle valli del Fellicarolo e Ospitale, sui passi degli antichi pellegrini. Mentre domenica 2 luglio vi attenderanno le miniere di Montecreto, per poi passare a mercoledì 5 con i Borgognoni a Fiumalbo e il Trekking all’Inferno di giovedì 6. La settimana si chiude con un’escursione a ritmo di musica al lago della Ninfa, per poi finire la giornata con una passeggiata notturna ai piedi del Cimone. Cosa aspettate a mettervi lo zaino in spalla? Gaia Giovanoli

30 giugno Sala Conferenze - ore 21 Pensioni: la riduzione del danno Intervengono: Marialuisa Gnecchi, autrice e parlamentare PD Ivan Pedretti, segretario nazionale Spi-Cgil Davide Baruffi, parlamentare PD Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Massimo Budriesi Dream’s Arena - ore 22 Gazzelle Superbattito tour a seguire musica d’ascolto 1° luglio Sala Conferenze - ore 21 Le sfide della medicina: fra scienza ed illusione Fabrizio Artioli, Segretario Nazionale Collegio Primari Oncologi Luigi Cavanna, primario

Oncologia di Piacenza Coordinano: Paolo Tosi, presidente Amo Carpi Manuela Ghizzoni, parlamentare PD Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Rita Gessi Dream’s Arena - ore 22 The Menlove Beatles tribute band a seguire musica d’ascolto 2 luglio Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Davide Montali Dream’s Arena - ore 22 Latin Fuego Ritmo Dance Circolo Due Ponti Zumba 4 luglio Sala Conferenze - ore 21 Unificazione Baggiovara Policlinico e La rete integrata dei servizi Alberto Bellelli, sindaco di Carpi

Giancarlo Muzzarelli, sindaco di Modena Giampaolo Papi, endocrinologo Stefano Cappelli, cardiologo Coordina Daniela De Pietri, assessore al sociale, sanità e associazionismo Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Daniele Tarantino Ingresso: 7 euro Dream’s Arena - ore 22 Andrea Mingardi One Man Show Area Zanichelli

2 luglio - ore 8/11 Raduno di auto Fiat 500 d’epoca Piazza Martiri

2 luglio - ore 13 Festa dell’Amicizia In occasione della fine del Ramadan, pranzo multietnico per gustare le pietanze tipiche dei vari paesi d’origine dei partecipanti Circolo Graziosi

2 luglio White Run: Di corsa per vincere la sete! Ritrovo Ore 7.30 alla Chiesa di Santa Croce 3 luglio - ore 21 Saggio del Surya Dance Piazzale Re Astolfo 4 luglio La casa della nonna La casa di ogni nonna è calda e profumata, è il rifugio dell’infanzia di ogni bambino... Laboratorio a cura dell’illustratrice Evelyn Daviddi dai 5 anni Cortile del Ninfeo

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Una storia d’amore iniziata in genere nove mesi prima e che poi tra lacrime, sudore, sangue, forse qualche grida e senza dubbio tanti lamenti prende vita quando appare un faccino curioso, per nulla intimorito, che sgambetta per cercare un nuovo spazio, il suo, nel mondo. Un istante di eternità che Alessia Girardi ha saputo immortalare con tenerezza e rispetto quando, un paio di mesi fa, è nata Olivia. Alessia di professione fa la fotografa, nessuna preparazione medica specifica, tanta passione e altrettanta professionalità. Una quarantenne come tante che si è trasferita da Verona, sua città natale, perché, come racconta “ho sposato un modenese. Abbiamo vissuto prima a Soliera e da tre anni abitiamo a Fossoli”. La fotografia è una passione condivisa con il marito, ma lei, sette anni fa, l’ha fatta diventare anche la sua attività. “Ho iniziato con foto generiche, matrimoni ed eventi, alcuni book di moda per

alessia girardi racconta la sua ProFessione di FotograFa di gravidanza, neonati, BamBini e Famiglie

piccole aziende, poi quasi quattro anni fa è nato il mio bambino, Alessandro Lucio, e ho iniziato a interessarmi a foto di donne in gravidanza, a immagini di neonati e di famiglie. Ho studiato per approfondire questa branca della fotografia legata alla ritrattistica. Amo fotografare le persone, le famiglie, le loro connessioni, entro nella loro vita con discrezione per un

attimo e cerco di coglierne la luce e l’essenza per creare immagini che possano parlare di loro. E’ inevitabile che ‘mi innamori’ dei bambini che ritraggo e quando torno per un altro servizio e li ritrovo mi emoziono sempre, perché vederli cresciuti è un po’ come sentirmi parte della loro vita”. Un passo alla volta ed è arrivato il 18 maggio 2017, il suo ingresso in sala parto

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Sì alla vita, con un clic

Alessia Girardi

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nel Reparto di Ostetricia del Ramazzini per immortalare un altro ingresso, questo sì davvero speciale, quello di Olivia nel mondo. “Puro reportage, questo volevo realizzare e così è stato – precisa Girardi - mi sono concentrata sul momento lasciano fuori tutte le emozioni perché, quando fotografi, o sei lì o sei lì”. Un lavoro, il suo, sempre più

ricercato e apprezzato negli Stati Uniti e in Australia, da dove si è diffusa quella che potrebbe diventare, da noi, una moda, una sorta di status symbol. Alessia sottolinea il significato di fotografo newborn: “vuol dire essere testimoni di un momento assolutamente irripetibile e unico nella vita di una famiglia, l’arrivo di un bambino è l’esperienza più bella e dolce

che si possa vivere, per questo merita di essere ricordata, anzi, rivissuta. La gravidanza e la maternità, per una donna, sono esperienze molto forti, si prova un turbine di sentimenti, emozioni, speranze, paure. Il corpo cambia e con esso anche la mente, ci si prepara all’arrivo di una nuova vita e a tutto quanto questo evento porta con sé. L’essere testimone di questo momento è un

la nascita

In bianco e nero “le foto della nascita sono tutte in bianco e nero perché, secondo me, così sono maggiormente espressive. senza i colori ci si concentra sulla forza dell’immagine, sull’essenza di quell’istante. sono secondi, emozioni, sensazioni sospesi nel tempo”. Quando la mamma di olivia riguarda il reportage fotografico di Alessia Girardi ammette di “non riuscire a trovare le parole per descrivere cosa suscitano in me, in noi, queste immagini… indescrivibile. non è stato facile accettare una persona estranea in sala parto, all’inizio ero molto titubante, poi ho sentito alessia così mamma, così familiare e ho deciso. ho preso la decisione giusta! non la ringrazierò mai abbastanza per come è stata in sala travaglio, per non avere mai interferito. un grazie immenso per le immagini, sono forti ma esprimono tutta la potenza che c’era in quella stanza”.

privilegio”. Aver visto nascere Olivia la emoziona ancora, ma Alessia è affezionata a tutti i bimbi che ha fotografato; molti li ha seguiti – e continua a farlo – nel corso degli anni e degli eventi che ne scandiscono la storia personale. E la magia di una nascita diventa l’incanto di una vita che sboccia. Seguite Alessia su Facebook. A.B.

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David Riondino il 19 agosto e Alberto Bertoli il 31 agosto. E se si parla di grandi nomi della musica allora non si può che sottolineare come anche per il 2017 le serate estive carpigiane ritroveranno i concerti del Festival Mundus a ingresso libero (“il 31 luglio James Senese e Napoli centrale Live, il 3 agosto il chitarrista di Sting, Dominic Miller con la sua band e il 5 agosto Simona Molinari con Mauro Ottolini per una serata dedicata a Ella Fitzgerald” spiega Daniela Barbieri) tra Piazzale Re Astolfo e il Cortile di San Rocco. Dal 4 luglio a fine agosto a Palazzo dei Pio si sviluppe-

ranno le attività serali degli Istituti culturali, che vanno sotto il titolo di Notti d’arte; aperture straordinarie dei Musei (martedì e giovedì dalle 21 alle 24) con visite guidate e performance e della Torre della Sagra (martedì dalle 21 alle 24). Si rinnovano poi i consueti appuntamenti con LaCarpiEstate Sports al Parco delle Rimembranze, il cinema estivo nell’antistadio, il programma delle iniziative nelle frazioni Così lontano così vicino e la rassegna Coccobello nel Cortile di San Rocco. Spazio anche alle iniziative dedicate ai bambini e alle loro famiglie con letture, animazioni, giochi, laboratori e spettacoli al Castello dei ragazzi. Senza dimenticare l’apprezzatissima Dama della Torre che il giovedì e il venerdì sera, fino a fine agosto proporrà in Piazza Martiri giochi per tutte le età (anche giganti) e il piacere di stare insieme in un luogo suggestivo. “Ci sarà persino un grande spettacolo durante il quale ci si prenderà tutti a cuscinate - spiega Emilia Ficarelli, direttrice del Castello dei Ragazzi - a ritmo di musica. Il programma dedicato ai piccoli culminerà poi a settembre con la Festa del Gioco, il cui tema sarà Macchinisti di miraggi. Appuntamento attesissimo che verrà anticipato da una installazione area in via Paolo Guaitoli”. E dopo ombrelli e salvagenti, quest’anno a far risplendere di surreale bellezza la via della Catena saranno “i pesci”, svela Emilia. “Per l’ennesima volta porteremo in cielo ciò che di solito rimane a terra”. Jessica Bianchi

ne con i quali li ha creati. La personale di Graziella Costantini conclusasi nei giorni scorsi è stata accompagnata da quella del fotografo Enzo Venturelli, foto rotonde, le sue, su sfondo nero raffiguranti le ‘quattro stagioni’ e denominata Spioncino. Un singolare modo di catturare immagini della natura rispettandone caratteristiche, segreti e prerogative. Una filosofia di intendere la

macchina fotografica che fa di Enzo Venturelli un vero sperimentatore del click in tutte le sue varianti artistiche e professionali. Ha accompagnato la presentazione delle opere di Graziella Costantini e di Enzo Venturelli la violinista dell’Istituto Musicale Vecchi - Tonelli, Sara Ascari che ha eseguito brani molto applauditi di Mozart, Bach e Vivaldi. Cesare Pradella

L’estate carpigiana è partita col botto grazie alla rassegna Carpi Summer Fest: dopo l’emozione del concerto di Franco Battiato, l’ironia di Francesco Guccini e l’energia di Francesco Gabbani, mercoledì 28 giugno l’appuntamento è con la poesia in note del cantautore Niccolò Fabi, mentre il 29 giugno, il festival - organizzato da International Music and Arts in collaborazione con l’Associazione Culturale Quelli del 29 e il patrocinio del Comune il quale ha versato un contributo di 60mila euro - si chiuderà con il concerto sinestetico gratuito proposto dal cantante Giovanni Caccamo e il pittore Giovanni Robustelli in Piazzale Re Astolfo. Dopo la grande musica in Piazza Martiri, il cartellone estivo promosso e coordinato dall’ente locale, LaCarpiEstate, illuminerà la nostra estate sino a settembre con numerosi appuntamenti di qualità. “Una rassegna – ha sottolineato l’assessore a Centro storico, Commercio, Cultura e Turismo Simone Morelli – che nasce insieme alla città, cercando di soddisfare le aspettative di tutti. L’obiettivo è quello di creare momenti di incontro attraverso occasioni ricreative, aggregative e culturali puntando alle sinergie tra i diversi soggetti e passando per la valorizzazione degli spazi urbani, non solo del centro storico ma anche dei parchi e delle frazioni. Prosegue anche con questa rassegna l’investimento nelle persone, parte attiva di un percorso culturale che proprio

ricchissimo il calendario di eventi de lacarPiestate: la rassegna costata all’ente PuBBlico 35mila euro, è Pensata Per cercare di soddisFare le asPettative di tutti, grandi e Piccini, in centro storico così come in Frazione

Apertura in grande stile della ‘personale’ dell’artista carpigiana Graziella Costantini che, dopo essersi avvicinata all’arte pittorica, ha deciso di mostrare ad amici, conoscenti ed esperti, le sue opere, allestite poi da Mauro Filippini nella Saletta della Fondazione di Corso Cabassi. Si tratta di un debutto vero e proprio per Graziella, apprezzata imprenditrice nel settore della moda, che ha sentito il bisogno di questo ‘salto’ per avvicinarsi alla pittura e lanciare messaggi d’amore, liberando così emozioni profonde. Il soggetto dei suoi quadri in bianco e nero con qualche incursione nel colore, è il cuore umano, “soggetto totalmente protagonista – scrive il critico d’arte Mario Bizzoccoli, nella presentazione della mostra – vivo e aperto per essere riempito di sentimenti e osservato non solo con gli occhi”. E di “aprire il cuore per far fluire le emozioni radicate

una Personale Per l’artista carPigiana graziella costantini

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Un’estate da vivere… in città!

nel coinvolgimento dei cittadini trova la propria ragion d’essere, e poi nei contenitori, non monumenti chiusi bensì aperti alla fruizione di chiunque. Gli eventi che stanno andando in scena sotto il titolo di Giugno Carpigiano e la grande riuscita di Carpi c’è! devono essere l’esempio a cui dobbiamo guardare”. Saranno oltre cento gli appuntamenti proposti per il 2017 da LaCarpiEstate (costata all’ente pubblico poco più di 35mila euro), davvero per tutti i gusti: giochi, laboratori, spettacoli per i più piccoli, eventi per gli sportivi, cinema,

teatro e letteratura per gli adulti, ‘movida’ per i giovani che amano tirare tardi la notte. Novità di quest’anno è Tutti giù nel parco, rassegna di spettacoli e incontri che dal 17 agosto al 3 settembre avrà sede nei parchi Pertini (zona via Bollitora) e Berlinguer (zona via Magazzeno). Tornano dalle 18 fino alle 24 (fino ad agosto) i mercoledì di AMare Carpi promossi dai bar e dagli esercizi commerciali del centro storico, e anche un nuovo appuntamento per sabato 9 settembre con Carpi C’è: “una notte bianca dal sapore del tutto particolare prosegue Morelli - organizzata

insieme a Radio Bruno e all’insegna della musica e del ballo”. Le serate dei mercoledì diventano poi sempre più appetibili “grazie alle sinergie degli esercenti, in particolare quelli della Piazzetta. Unire le forze e ragionare per assi viari costituisce certamente un modello vincente poiché innalza la qualità della proposta e contribuisce ad accrescere l’indotto”, aggiunge Simone Ramella. Tra le date da segnare sul calendario vi sono il 4 luglio, quando si terrà l’incontro con Carlo Lucarelli, il 22 luglio con Andrea Barbi e Super Sound Stage e, ancora,

Radiografia dell’anima

dentro di noi”, hanno parlato anche la naturopata Annalisa Ricchetti e la critica d’arte Paola Losi, mentre l’autrice dei quadri, lungamente e calorosamente festeggiata al

vernissage dal centinaio di persone affluite alla inaugurazione della mostra di “una imprenditrice prestata all’arte”. “Se l’opera nutrisse l’anima, avrei raggiunto il mio

scopo”, ha detto l’autrice. Frase a effetto che testimonia tuttavia il profondo convincimento dell’artista nella scelta del soggetto dei suoi quadri e l’impegno e la determinazio-

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lo sPirito della White run – di corsa Per vincere la sete sarà il medesimo della storica dorando Pietri ma nel verde di santa croce attraverso il Parco della Fondazione cr carPi Per la Prima volta aPerto al PuBBlico “il Parco è sPlendido, una vera sorPresa” racconta Paolo Ballestrazzi, Presidente di ho avuto sete onlus, che organizza l’iniziativa

Trofeo Dorando Pietri 1985

Di corsa, ma nel parco! Ricordate la storica Dorando Pietri che si correva a Carpi a inizio giugno? Atleti, studenti e famiglie: erano oltre diecimila le persone che si ritrovavano ai nastri di partenza in Piazza Martiri, tutte ansiose di fare il percorso più congeniale alle proprie capacità per divertirsi e invadere le zone circostanti la città come un serpente multicolore. Le scuole facevano a gara per raccogliere il maggior numero di iscrizioni e tutti al traguardo sventolavano il pettorale per ottenere l’omaggio. Lo spirito della White Run – Di corsa per vincere la sete sarà il medesimo e l’iniziativa, al

suo debutto, si propone di diventare una tradizione, ma nel verde di Santa Croce: la corsa, che può essere anche semplicemente una piacevole camminata, si svolgerà domenica 2 luglio e partirà alle 8.30 dalla Chiesa di Santa Croce da cui si snoderanno tre percorsi di 5, 7 e 11 chilometri. Grazie al patrocinio della Fondazione CR Carpi, il percorso attraverserà il Parco della Fondazione, che sarà per la prima volta, e per ora unica, accessibile al pubblico. “Il parco è splendido, una vera sorpresa – racconta Paolo Ballestrazzi, presidente di Ho avuto sete onlus, che organizza l’iniziativa – perché

lo attraversa un viale alberato, non visibile dalla recinzione, molto lungo e che ricorda altri tempi. La piantumazione delle specie autoctone è veramente ben fatta e in diversi punti affascinante. Non so se a Carpi ci siano luoghi tanto estesi e belli. Quando siamo andati a predisporre il percorso abbiamo incrociato una piccola volpe, un fagiano e alcune lepri. Questo per dire come questa apertura straordinaria sia un’occasione bellissima per le famiglie carpigiane e per i bambini in particolare”. All’arrivo saranno a disposizione spogliatoi e docce e saranno presenti due punti di

Trofeo Dorando Pietri 1985

Potrebbe essere arrivata al capolinea l’avventura della pallamano a grandi livelli nella nostra città. L’irrigidimento dei rapporti con l’attuale Amministrazione, unitamente a una tiepida reazione della comunità agli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni potrebbero convincere la dirigenza ad attuare una clamorosa svolta. Tale cambio di progettualità potrebbe infatti portare a una fusione con l’Handball Bologna, gloriosa società pallamanistica emiliana, tornata ad alti livelli nella stagione appena conclusa e desiderosa di inserirsi nel consolidato duopolio formato da Fasano e Bolzano. Eventualità inimmaginabile persino per i più ferrati addetti ai lavori considerata la grande rivalità nata tra le due formazioni nelle ultime cinque stagioni che ha visto sempre Terraquilia prevalere 22

ristoro lungo il percorso e uno all’arrivo. L’iscrizione, del costo di 2 euro, è possibile fino a quindici minuti prima della partenza ma si può effettuare via mail a whiteruncarpi@ gmail.com oppure telefonan-

do al numero 347.6376778 o 328.2278446. Saranno premiate tutte le società con un minimo di dieci iscritti e ci sarà un omaggio per tutti i partecipanti. Il ricavato sarà destinato a

finanziare il progetto n° 26 dell’associazione Ho avuto sete: la costruzione di un pozzo d’acqua potabile in Africa per il villaggio di Moaka, Koupela, Burkina Faso. Sara Gelli

PotreBBe essere arrivata al caPolinea l’avventura della Pallamano a grandi livelli nella nostra città

Terraquilia: trattativa in corso per una fusione col Bologna

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Claudio Cerchiari

sui nobili cugini rossoblù. Nella fattispecie Bologna società che ha la possibilità di disporre di un palazzetto interamente dedicato alla pallamano, priva di debiti e forte di un roster fatto quasi unicamente di giovani autoctoni Under 23 forgiati da tre campionati in prima squadra contraddistinti da due salvezze e una partecipazione ai

Play Off - acquisirebbe gran parte delle stelle dell’attuale compagine biancorossa accogliendo in dirigenza il direttore sportivo Claudio Cerchiari, il vice presidente Emilio Bonfiglioli e l’ufficio stampa. La compagine carpigiana, che lascerebbe dunque il testimone della competitività ai massimi livelli ai felsinei, inizierebbe un

La compagine carpigiana inizierebbe un percorso fatto di valorizzazione del vivaio con l’obiettivo salvezza potendo contare sull’aiuto, in tema di roster, proprio da parte di Bologna. anno XVIII - n. 25

percorso fatto di valorizzazione del vivaio con l’obiettivo di una salvezza potendo contare sull’aiuto, in tema di roster, proprio da parte di Bologna. Un clamoroso scenario che ha gettato le proprie fondamenta sabato scorso con un segretissimo incontro svoltosi alla Baia del Re, in zona uscita autostradale Modena Sud, che avrebbe, contrariamente alle aspettative, trovato vari punti di intesa sul quale intraprendere un’alleanza che potrebbe dare grande “appeal” al mondo della pallamano italiano. Enrico Bonzanini

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CARPI FC 1909

calcio mercato - una doPPia oPerazione in uscita che Porterà nelle casse Biancorosse Ben 5 milioni di euro i Quali Potranno essere in Parte reinvestiti a caccia di interessanti ProsPetti da contrattualizzare in maniera Pluriennale tentando di riaPrire un nuovo ciclo

Belec e Letizia vanno al Benevento Per il mediano carrarino, in scadenza il prossimo 30 giugno 2018, il Carpi non scende dalla richiesta di un milione “cash” non negoziabile. Un prezzo che ha allontanato Perugia e Salernitana le quali potrebbero rispettivamente virare sui più economici Santiago Colombatto del Trapani e Giuseppe Rizzo in forza a un Vicenza retrocesso e vicino al fallimento. In fase di stallo la cessione del difensore Leonardo Blanchard: Lecce e Alessandria prose-

Dopo l’avvenuto riscatto dell’estremo difensore Simone Colombi dal Cagliari per una cifra vicina ai 270mila euro e il ritorno dal prestito a Bari del mediano svizzero Matteo Fedele, il Carpi è pronto a ufficializzare le cessioni, a titolo definitivo alla neopromossa Benevento, del portiere nazionale sloveno Vid Belec e del difensore esterno Gaetano Letizia. Una doppia operazione in uscita che porterà nelle casse

biancorosse ben 5 milioni di euro i quali potranno essere in parte reinvestiti a caccia di interessanti prospetti da contrattualizzare in maniera pluriennale tentando di riaprire un nuovo ciclo. Un vero e proprio tesoretto che verrà rimpolpato ulteriormente, alla riapertura ufficiale della sessione estiva del calciomercato, con i riscatti di Marco Crimi e Gianmario Comi, rispettivamente da parte di Cesena e Pro Vercelli che porteranno in cassa altri

guono il corteggiamento ma il giocatore toscano vorrebbe mantenere la categoria. Capitolo mercato in entrata: si complica la corsa al centravanti della Virtus Francavilla Mbala N’zola. Sul francese classe ’96, offerta del Foggia che pone sul piatto un prestito oneroso con obbligo di riscatto in caso di salvezza dei pugliesi nel prossimo campionato cadetto. Più semplice e in via di definizione l’acquisto del trequartista classe ’89 Luca Cattaneo in forza

al Pordenone. Per la difesa piace il centrale classe ’92 del Cosenza Edoardo Blondett, ma sullo scuola Sampdoria è forte la concorrenza di Empoli e Foggia. In caso di intoppo nella trattativa con l’estremo difensore Filippo Perucchini, pre accordo verbale con l’Inter per l’arrivo in prestito di Andrei Radu. Praticamente concluso l’arrivo, a titolo definitivo, del giovane attaccante classe ’93 Giancarlo Malcore dal Manfredonia. Enrico Bonzanini

600mila euro. Nonostante la conseguente non necessità di monetizzare, continua l’assalto di varie compagini ai gioielli biancorossi. La Cremonese, a tal proposito, prosegue con insistenza nel sondare il terreno per il difensore centrale Simone Romagnoli e il capitano Raffaele Bianco, corteggiato quest’ultimo anche all’ambiziosissimo Parma. Sempre in uscita da segnalare il pressing asfissiante del Chievo per Lorenzo Lollo.

Tel. 333 69.09.388 • www.dentistincroazia.com 24

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il nuotatore azzurro ha dominato i 1500 al settecolli. “ho Fatto una Fatica Boia” ha ammesso il 22enne carPigiano

una gara dominata dalla prima all’ultima bracciata, espressione di una superiorità sulla distanza ormai conclamata e che adesso va incontro all’ennesima verifica ai prossimi Mondiali di Budapest. dopo le emozioni regalate da Federica Pellegrini nei 200 stile libero, è toccato a Gregorio Paltrinieri infiammare le tribune dello stadio del nuoto del Foro italico con un 1500 vinto in 14’49”06. l’olimpionico delle Fiamme oro si è aggiudicato la gara degli Internazionali Settecolli di roma davanti al ceco Micka e al britannico Derbyshire. solo quarto l’australiano

Trent’anni, carpigiano, una moglie e un bimbo in arrivo a dicembre e un gran sorriso sul volto. Enis Ahouli tutto sembra tranne che un lottatore di una delle discipline più spettacolari e in ascesa del nostro Paese. Il lottatore della categoria 70 kg, è animato dal desiderio di scalare i ranking italiani e non solo, forte dei suoi tredici incontri (10 da dilettante e tre da professionista) da imbattuto in una delle discipline più virili che la lotta dona ai palati degli appassionati del settore. Enis com’è nata questa passione per una disciplina così particolare? “E’ nata da bambino quando ho iniziato ad affacciarmi a questo mondo con la Lotta greco-romana che molto ha influito nel mio attuale stile di combattimento. Successivamente sono venuto in contatto con la MMA e ho iniziato un percorso: oggi, a trent’anni, ho raggiunto il mio top di condizione e vorrei sfidare i migliori per potermi attestare in campo nazionale così da emigrare con un “curriculum” di tutto rispetto su palcoscenici dove la mia disciplina è più popolare, dagli Stati Uniti alla Russia, dalla Polonia al Giappone”. In cosa consiste la MMA? “Sono tre round da cinque minuti che diventano cinque dalla medesima durata in caso di incontro valevole per il titolo. Si lotta in un ring limitato da una gabbia. E’ tutto consentito, in una miscela di kick boxing, lotta greco-romana e pugilato tranne i colpi proibiti in zone come genitali, nuca e spina dorsale. Si può vincere per k.o. tecnico, come nella boxe, per decisione del medico in caso di infortunio o grave lesione e per decisione dei giudici in caso l’incontro si concluda con entrambi i fighter ancora in grado di lottare”. Nella vita privata chi è Enis Ahouli? “Sono un ragazzo qualsiasi con molte limitazioni in più 26

Paltrinieri infiamma il Foro italico Gregorio Paltrinieri

Horton (oro a rio nei 400 metri), mentre l’altro azzurro Detti non è sceso in vasca a causa di un attacco influenzale. “la gara è andata abbastanza bene, sono contento anche se pensavo di andare più veloce, ma ci sta, visto che mi sto allenando veramente tanto. ho fatto una fatica boia” le parole del 22enne carpigiano che assieme al resto della squadra azzurra, e a una delegazione di atleti

stranieri, era stato ricevuto in udienza privata da Papa Francesco alla sala clementina del Palazzo apostolico: “è stato bello ed emozionante, ci ha accolto in vaticano. non si è abituati a vedere così tanta bellezza tutta insieme. gli abbiamo regalato due costumi, che speriamo si metta, e una cuffia. sembrava abbastanza contento”. lo stesso si può dire di Paltrinieri dopo la prestazione in vasca: “la scorsa settimana a merano ho fatto 14’53”, adesso 14’49”, quindi la forma è quella, però è stata comunque una bella gara. gli 800? Preferisco non farli adesso, proprio

enis ahouli: “la mma e’ un modo di vivere la vita e sogno di Farne la mia ProFessione Qui a carPi”. l’8 luglio avrà un match imPortantissimo a Pistoia contro luca vitali, uno dei Più Forti lottatori in italia. l’evento sarà trasmesso in diretta su rai sPort

Un fighter dal cuore tenero

mercoledì 28 giugno 2017

perché sto caricando così tanto in allenamento non ha senso. Questa è stata la mia ultima gara prima dei mondiali - sottolinea - adesso manca più o meno un mese e ancora tanto lavoro, ma è la parte più bella perché cominci a sentirti sempre meglio e ad andare più forte. c’è da rimanere concentrati e cercare di fare tutto al massimo. ci vediamo a Budapest”. dove, come rivelato dal suo tecnico, Stefano Morini, andrà a caccia non solo del gradino più alto del podio: “gregorio ha detto che se non fa il record del mondo rimane molto deluso: anch’io”.

“Sono nato a Carpi e proprio qui sogno, a carriera finita, di diventare istruttore di questa disciplina ancora così poco compresa in Italia”. (ride), specialmente nel cibo. Infatti, per non rischiare di dover rinunciare agli incontri, devo mantenere il mio peso costante: 70 chilogrammi. Sono il primo di quattro fratelli, ho una moglie, che è fondamentale non solo nella mia vita ma anche nella mia carriera agonistica, grazie alla quale presto diventerò padre. Sono nato a Carpi, ho fatto il “professionale” nella mia città e proprio qui sogno, a carriera finita, di diventare istruttore di questa disciplina così ancora poco compresa in Italia. La MMA è una disciplina dura che ti impone allenamenti rigidi più volte al giorno facendoti trascorrere tante ore con il tuo team: diventa una seconda famiglia. Per questo vorrei ringraziare l’Iron Team di Reggio Emilia, i miei istruttori Ferruccio Ferrari e Mir Ovicina e il mio fisioterapista Cristiano del Fisio K di Carpi che sa sempre rimettermi in piedi in tempi record”. Come si vive di questa disciplina in Italia? “E’ molto complesso. Servono applicazione costante, lavoro quotidiano, vincere il più possibile - per non dire sempre - e avere la fortuna di trovare qualche sponsor. Poi, magari, proseguire la carriera all’estero dove ci sono atleti che guadagnano molto”. Prossimamente dove ti vedremo? “L’8 luglio avrò un match importantissimo a Pistoia contro Luca Vitali, uno dei più forti lottatori in Italia. L’evento sarà trasmesso in diretta su Rai Sport e mi auguro che tanti carpigiani facciano il tifo per me”. Enrico Bonzanini

anno XVIII - n. 25

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Cabassi 12F - Parma: 1-0 Partita di finale di campionato per gli under 12F della Cabassi che giocano presso lo stadio del nuoto di riccione contro Multisport Parma. Partita dai ritmi molto sostenuti per entrambe le formazioni che si giocano il tutto per tutto per vincere la partita e aggiudicarsi il gradino più basso del podio della classifica finale. sotto un sole cocente i biancorossi e i ragazzi di Parma si sono dati battaglia. un errore in difesa degli ospiti, consente al piccolo Davide Soncini di andare a segno con un goal della distanza. Cabassi 12R - Ravennati: 8-13 Partita di finale di campionato per gli under 12R della Cabassi che giocano presso lo

sorprendentemente equilibrata nei tre parziali di gioco, terzo tempo chiuso sul 2-2. il quarto tempo purtroppo si conclude col parziale di 3-1 per la formazione avversaria, la President Bologna, che quindi vince la finale e il campionato under 13 col risultato finale di 5-3. “il calo fisico del

Pallanuoto caBassi

I risultati

stadio del nuoto di riccione contro Nuotatori Ravennati. Fisicamente molto più grandi i romagnoli e certamente più smaliziati dei piccoli biancorossi che danno il tutto per tutto. ma i contropiedi e i

quarto tempo ha influito sul risultato finale, purtroppo abbiamo perso la partita, ma abbiamo comunque raggiunto un obiettivo importante e l’andamento della partita finale ha confermato la bellissima stagione della cabassi under 13c. rinnovo i complimenti ai baby atleti”, ha commentato

rinvii lunghi del portiere giallorosso consentono agli ospiti di aggiudicarsi l’incontro. Cabassi u13C - Bologna: 3-5 Finale di campionato per la Cabassi under 13C. Partita

il tecnico Andrea Cortelloni. ultimo impegno di stagione il Torneo internazionale Habawaba Under 13. Cabassi R - Reggiana: 4-5 Finale di campionato per la Cabassi under 13R. Partita equilibrata per i biancorossi che giocano bene, ma non riescono ad andare a segno. Reggiana che con tiri da fuori ben piazzati riesce a segnare. “ringrazio tutti i ragazzi per la stagione sportiva disputata con grinta e voglia di fare” ha commentato il tecnico Roberto Sgarbi. Prossimo e ultimo impegno di stagione il torneo internazionale Waterball Under 13 presso il villaggio tizè di rosolina mare organizzato da Waterpolo Sport and Fun.

la Prima edizione della gara si è svolta dal 19 al 23 giugno nelle Frazioni di Budrione, gargallo, san marino e san martino secchia

Buona la prima della 8f La Urban Trail Community Carpi si è cimentata in un percorso campestre organizzando la 8f, la Corsa delle otto frazioni, di notte: sono stati più di centoquaranta complessivamente i podisti che hanno partecipato alla prima edizione della gara che si è svolta dal 19 al 23 giugno nelle frazioni di Budrione, gargallo, san marino e san martino secchia (mercoledì giornata di riposo). Percorsi impegnativi ma particolarmente suggestivi e ben segnalati che i runner hanno affrontato con la torcia frontale ritrovandosi alla partenza alle 21.45 e al traguardo per il ristoro finale con frutta e torte dopo aver attraversato filari di vigneti, argini e pioppeti. in campo maschile si è distinto arrivando primo il 47enne carpigiano Corrado Reggiani, mentre in campo femminile la vittoria è andata Lorenza Incerti, carpigiana pure lei, reduce dal Passatore. il risultato finale per tutti è stato il gran divertimento.

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