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CENTRO CHIAVI S.A.S.

ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI mercoledì 17 gennaio 2018

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tempo.carpi • Edizione di Carpi •

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Annalisa Bonaretti

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RIFLESSI DI FELICITÀ È TITOLO DEL LIBRO DELLA CARPIGIANA ANNALISA BONARETTI Giulia Bigarelli e Zatoya

LA STORIA DI GIULIA E DELLA CAVALLA CHE NON POTEVA SALTARE

Da modello a imprenditore GIAN LUCA CERRUTI NEI SUOI 24 ANNI DI CARRIERA HA SFILATO PER ARMANI, VALENTINO E FERRÈ, MA DA QUANDO SI È STABILITO A CARPI CON LA SUA FAMIGLIA È DIVENTATO ANCHE IMPRENDITORE, E DICE: “ADESSO SONO IO A FARE I CASTING”.

Roberto Ferrari voce dei Io chi sono?

LA BAND IO CHI SONO? PRESENTA IL SUO DISCO IL 20 GENNAIO AL MATTATOYO

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Si moltiplicano gli abbandoni di rifiuti

Le segnalazioni che riguardano abbandoni di rifiuti si sono moltiplicate nell’ultimo mese: attraverso la App di Tempo o via mail, tanti cittadini hanno segnalato la presenza di materassi e divani, sacchetti di immondizia, bottiglie di plastica sparse accanto ai cassonetti gialli. Le fotografie del pattume delle feste arrivano da zone diverse della città e non ci sono isole felici in cui sia garantita l’immunità. A immortalare poltrone e lavatrici abbandonate in strada sono le persone civili che detestano l’incuria e non esitano a denunciarla. Fanno anche di più. Se gli addetti alla raccolta della plastica passano per vuotare il contenuto del cassonetto giallo senza preoccuparsi (gli operatori hanno forse dei divieti di raccolta?) di caricare anche quella che è stata lasciata a terra all’esterno da chi ha trovato il cassonetto stracolmo e non si è riportato a casa il sacchetto (sommando la propria inciviltà alla negligenza di chi avrebbe potuto comunque portarla via), gli attenti cittadini si danno da fare, come l’autrice di una delle segnalazioni: ha portato via la plastica, insieme a un altro ragazzo. Se ci sono tante persone con uno spiccato senso civico, ce ne devono però essere altrettante che non ne hanno proprio: chi non spazza il marciapiede di casa dalle foglie, chi non lo ripulisce dalle erbacce, chi abbandona le bottiglie di

vetro sui tavoli del parco, chi lancia in corsa il pattume dal finestrino dell’auto, chi riempie i bidoncini rossi disseminati in città coi propri rifiuti di casa, chi non raccoglie le deiezioni del proprio cane. Quando gli archeologi scaveranno e troveranno tutta questa monnezza cosa penseranno di noi? La civiltà post industriale e consumista ha fatto dell’usa e getta il proprio modello senza nessuno che pensi a riparare le cose, fatte per durare poco ed essere rimpiazzate, con il risultato di una crescita smodata dei rifiuti. E’ proprio obbligatorio scegliere tra Progresso e Civiltà? Sara Gelli

REDAZIONE

La Iena

Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Pierluigi Senatore, Chiara Sorrentino AT T U A L I Tà , C U LT U R A , S P E T TA C O L O , M U S I C A , S P O RT E A P P U N TA M E N T I

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi

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STAMPA

CAPOREDATTORE Sara Gelli

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REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI - Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 - tempo@radiobruno.it

26enne col pollice verde fa crescere tre rare sottospecie di cannabis: Critical, Mango e Lemon. Carriera stroncata dai Carabinieri di Carpi.

RADIO BRUNO Soc. Coop. - Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 - Chiuso in redazione il 16 gennaio 2018

da grandi si cresce.

“Come impostare la strategia di comunicazione” I media digitali fanno parte della realtà: ultima chiamata per imparare a progettare una strategia di comunicazione capace di integrare strumenti tradizionali e media digitali. Mafe De Baggis e Filippo Pretolani ce lo spiegheranno nel workshop del 6 e 7 febbraio che si terrà a Villa Teresa a Carpi. Al termine il Birrificio Dada ci farà assaporare la “comunicazione conviviale” attraverso un percorso di degustazione. Il TEDx Salon del 22 febbraio 2018 concluderà il progetto formativo di Metacarpi

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“la priMa siMBoliCa pietra del fUtUro HospiCe è stata posata”. sono state qUeste le priMe parole di paolo negro, presidente dell’asp dei comUNi modeNesi area Nord, iN occasioNe della formalizzazioNe della NasciTa della foNdazioNe saN marTiNo di froNTe al NoTaio paolo viNceNzi

L’Hospice si farà: “sarà bello e di qualità” “Oggi, giovedì 21 dicembre, la prima simbolica pietra del futuro Hospice è stata posata”. Sono state queste le prime parole di Paolo Negro, presidente dell’Asp dei Comuni modenesi Area Nord, in occasione della formalizzazione della nascita della Fondazione Hospice San Martino di fronte al notaio Paolo Vincenzi. “Un passo decisivo” che renderà possibile dopo oltre quindici anni di discussione, “il raggiungimento di un traguardo fondamentale per tutta la comunità”, ovvero la realizzazione di una struttura dedicata al fine vita. Tre i pilastri della neonata fondazione: a “unire le forze”, sono state state, come prosegue Paolo Negro, l’Associazione Malati oncologici di Carpi, l’Amo dei Comuni modenesi Area Nord e l’Azienda di servizi alla persona dei Comuni modenesi Area Nord. Dopo una lunga gestazione, spiega una commossa presidente di Amo Carpi, Franca Pirolo, “ora ci siamo. Finalmente potremo dare una risposta ai malati e alle loro famiglie in un momento della vita davvero difficile e

delicato. Ho avuto la possibilità di visitare vari Hospice e sono certa, da ex paziente oncologica, che qualunque malato vorrebbe poter usufruire di uno spazio accogliente, contando su uno staff preparato. Siamo davvero orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo”. “Sul nostro territorio manca l’anello di congiunzione tra il domicilio e l’ospedale” ha aggiunto la presidente di Amo dei Comuni Modenesi Area Nord, Donatella Pozzetti e la nascita della fondazione è fondamentale per riempire tale lacuna: “vi sono momenti in cui le famiglie non sono più in grado di gestire un malato tra le mura della propria casa ed è per questo motivo che noi ci siamo impegnati strenuamente per portare avanti un progetto capace di recare sollievo alle famiglie e vicinanza ai malati. Il primo passo per dotare il nostro territorio di un centro attrezzato per assicurare una morte dignitosa o un periodo di sollievo ai familiari è stato fatto”. La struttura (prevista nella programmazione sanitaria della provincia di Modena e definita dal Pal Piano attuativo locale)

Da sinistra Armaroli, Negro, Pirolo e Pozzetti

prosegue Paolo Negro, sorgerà “in un’area baricentrica tra Carpi e Mirandola e sarà ubicata a Ponte Pioppa di San Possidonio nel sito dell’Ex Fornace di Budrighello. Una proposta, questa, urbanisticamente idonea e congrua che ha raccolto il consenso di tutti i tredici comuni dei due distretti (i 9 comuni dell’Area Nord e i 4 delle Terre d’Argine) e dell’Azienda Sanitaria”. “L’Hospice - aggiunge - l’architetto Antonio Armaroli di CAIREPRO - Cooperativa Architetti e Ingegneri – PROgettazione di Reggio Emilia che ha realizzato lo Studio di Fattibilità dell’Hospice - sarà un luogo a basso impatto, prevalentemente a un piano, che cercherà di ricreare l’ambiente domestico. Una struttura nella quale potranno fermarsi anche i famigliari. La scelta del luogo non è indifferente: l’area dell’Ex Fornace non è troppo

isolata ma, allo stesso tempo, è bella e in mezzo alla natura grazie alla presenza dell’argine e di alberi ad alto fusto”. Un’ubicazione sulla quale si è sollevato un gran polverone per la vicinanza all’argine del Secchia ma, commentano i tre soci promotori, “sono state vagliate tante soluzioni e tra queste quella di Ponte Pioppa è l’unica congrua”. E circa la possibilità di non dover acquistare il terreno su cui erigere l’Hospice, per cercare così di limitare la spesa, Franca Pirolo, ammette come “nessuno abbia avanzato l’ipotesi di donare un terreno”. A gestire la struttura di 14 posti letto che costerà dai 3,5 ai 4 milioni di euro sarà la Fondazione San Martino: “il modello che abbiamo scelto - sottolinea il presidente di Asp - è quello di una fondazione di partecipazione. Abbiamo voluto creare una fondazione comunitaria,

espressione dell’impegno di un intero territorio”. E il territorio sarà chiamato a fare la propria parte dal momento che i tre soci promotori apporteranno al patrimonio della neonata San Martino 900mila euro (500mila l’Asp e 400mila le due Amo) mentre le risorse ulteriori necessarie alla copertura dei costi mancano ancora all’appello (ndr - le Fondazioni di Mirandola e Carpi hanno prospettato un sostegno al progetto di 1 milione di euro ciascuno). Sono ancora numerosi i punti interrogativi, a partire dalla posa concreta della prima pietra: “l’auspicio - prosegue Paolo Negro - è che il 2018 sia l’anno della raccolta dei fondi necessari alla costruzione e della progettazione della struttura, la quale dovrà distinguersi per la sua bellezza e i suoi altissimi standard di qualità e il 2019 l’anno della costruzio-

ne. Di certo la nascita della fondazione rappresenta un punto di non ritorno: oggi è certo che l’Hospice si farà”. Sul perché l’Asp delle Terre d’Argine non sia parte della cordata promotrice della Fondazione San Martino, presieduta dall’avvocato Daniele Monari, Negro è laconico: “non penso sia imputabile a una non condivisione del progetto, certo se vorrà aderire in corsa, sarà la benvenuta”. Anche sul ruolo che occuperà l’Ausl nella futura gestione della struttura per Paolo Negro “è prematuro parlare. Prima era necessario costituire la fondazione poi verrà attivato un tavolo permanente di confronto con l’azienda sanitaria circa il modello di gestione maggiormente sostenibile da adottare. Ovviamente ci saranno un dialogo e una interlocuzione costanti”. Quel che è certo, come ha riconosciuto Negro, è che “il bello dell’Hospice inizierà dopo la costruzione, quando la partecipazione popolare sarà fondamentale”: il tema della sostenibilità della struttura, infatti, è indiscutibilmente uno dei nodi principali dell’intera operazione. Jessica Bianchi

Un viaggio, qUello intrapreso da avis di Carpi, lUngo oltre sessant’anni. nel 2018 l’assoCiazione spegne 65 Candeline e per fesTeggiare il raggUardevole TragUardo ha messo a pUNTo UN ricco caleNdario di eveNTi

Viaggia con l’Avis di Carpi fino a Toronto Un viaggio, quello intrapreso da Avis di Carpi, lungo oltre sessant’anni. Nel 2018, infatti, l’associazione carpigiana spegne ben 65 candeline e per festeggiare il ragguardevole traguardo ha messo a punto un ricco calendario di eventi e iniziative per coinvolgere la cittadinanza e ringraziare pubblicamente i suoi volontari e i numerosi donatori. Tra le iniziative più originali vi è il viaggio organizzato dal 10 al

19 agosto. meta? Toronto, Canada. “l’idea - racconta Rita Sabbadini, volontaria avis da oltre trent’anni - è nata in punta di piedi. Quasi per caso. insieme alla volontaria italo - canadese Bonnie Rubins abbiamo scoperto che la Canadian Blood Services, costola della Croce rossa canadese nonché nostro omologo nel paese, il prossimo anno celebra i suoi primi vent’anni di attività. li abbiamo

Fabio Marani, presidente di Avis Carpi

contattati via mail chiedendo loro se fossero disponibili a incontrarci e a raccontarci la loro realtà. Con nostra sorpresa hanno accolto la nostra proposta con grande entusiasmo e ora noi non vediamo l’ora di partire”, sorride rita. Un’esperienza, questa, che merita d’essere condivisa da quante più persone possibili: “il nostro desiderio più grande - prosegue la volontaria - è quella di coinvolgere in questa bella

avventura oltreoceano tanti carpigiani, giovani soprattutto. persone desiderose di scoprire un nuovo paese e l’anima di un’associazione fondamentale per il bene e la salute di tutti”. saranno otto giorni a spasso nell’ontario, tra toronto, le spettacolari Cascate del niagara e tanto altro ancora, accompagnati dall’italia dall’insegnante di toronto, Bonnie rubins: guida d’eccezione condurrà i partecipanti alla scoperta

degli angoli più suggestivi e nascosti di questo straordinario territorio. a occuparsi dell’organizzazione del viaggio sarà Elisabetta Giocolano ed è a lei che occorre scrivere per prenotarsi entro e non oltre il 31 gennaio (l’acconto da versare in caso di rinuncia sarà completamente rimborsato). Per info e prenotazioni: info@adpersonam.holiday 393.0712151.

Jessica Bianchi

eNTro il mese di giUgNo la sede, aTTUalmeNTe all’iNTerNo di UN’ala della sTazioNe delle corriere, si Trasferirà Nei più ampi e accoglieNTi locali dell’ex scUola elemeNTare di via marchioNa, di froNTe al commissariaTo di polizia

Una nuova sede per la Croce Blu di Carpi dopo tanta attesa, si realizza il sogno dei volontari e degli animatori della Croce Blu di Carpi, associazione di volontariato sanitario e sociale presieduta da Giannina Panini. entro il mese di giugno la sede, attualmente all’interno di un’ala della stazione delle corriere, si trasferirà nei più ampi e accoglienti locali dell’ex scuola elementare di via Marchiona, di fronte al Commissariato di polizia. nel frattempo gli uffici e i servizi si trasferiranno provvisoriamente nella sala adiacente alla sala Congressi. Una presidente panini visibilmente soddisfatta ha fatto l’atteso annuncio, nel corso dell’ultima assemblea generale dei soci e dei volontari riuniti, come ogni anno, nell’accogliente ristorante Medaglioni di Correggio. i 120 soci ne hanno festeggiato alcuni per l’anzianità di servizio: il riconoscimento è andato a Giusi Ferrari, Mariella Armeni e Linda Paolillo alla presenza, tra gli altri, del vice sindaco Simone Morelli e della coordinatrice provinciale di anpas, Alessandra Trabucco.

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affiancavano la presidente panini il suo vice Davide Minichiello, il direttore sanitario dottor Tiziano Cadioli, i consiglieri, i revisori dei conti e i probiviri. tanta la soddisfazione per i servizi resi alla collettività, ai malati e ai bisognosi nel corso del 2017: oltre 7mila gli interventi compiuti con ambulanze e auto della Croce Blu che hanno percorso oltre 100mila chilometri, con 4.200 trasporti di persone anziane, 600 dializzati e 600 chiamate da privati cittadini da e per gli ospedali. la presidente pannini ha infine annunciato il prossimo rinnovo della convenzione per il trasporto degli anziani e, probabilmente, una col Comune per il trasporto degli alunni disabili.

Cesare Pradella mercoledì 17 gennaio 2018

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la poverTà NascosTa dei padri separaTi

La storia di Antonio la storia di Marco Della Noce, già comico di zelig e ora padre separato costretto a dormire per giorni nella propria auto è comune a migliaia di altri padri. la perversa combinazione tra perdita della casa, drastica diminuzione del reddito e crescente fragilità psicologica scarica sulle persone pesi spesso insostenibili. la vita diventa un percorso a ostacoli come nel caso di Antonio, di Carpi. Ci ha scritto nella speranza di districare una situazione che si è complicata con il passare del tempo e “ora sta rasentando la follia” scrive. nell’incontro faccia a faccia parla di sè: “ho 45 anni e sono un padre separato dal novembre del 2012. sin dall’inizio ho provveduto al mantenimento della moglie e dei miei due figli, ho continuato a pagare da solo le rate del mutuo sulla casa coniugale a lei assegnata e anche l’affitto dell’abitazione in cui mi sono dovuto trasferire, dopodiché sono sopraggiunti problemi a causa dei quali sono rimasto senza un impiego. C’è voluto un po’ per trovare un nuovo lavoro e la paga era la metà rispetto a quanto prendevo prima, per cui ho chiesto di poter procedere alla modifica dei patti perché non sarei stato in grado di adempiere ai doveri stabiliti con la sentenza di separazione”. antonio riesce a ottenere di non dover pagare l’assegno di mantenimento alla moglie ma resta l’obbligo del versamento degli assegni di mantenimento ordinario per i figli, della corresponsione alla moglie degli assegni familiari a lui spettanti in quanto lavoratore dipendente, del pagamento del 50% delle spese straordinarie per i figli, del pagamento per intero delle rate del mutuo, del pagamento delle spese di proprietà della casa assegnata alla donna. sommando l’affitto e tutte le spese, il totale supera di gran lunga lo stipendio mensile di antonio, che si vede costretto a lasciare l’appartamento in affitto e a rimanere senza dimora. e’ il 2015 e antonio torna per un breve periodo a Cremona presso i genitori ma ciò gli impedisce di vedere i figli e quando, grazie ad

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amici, ottiene ospitalità in un piccolo locale nelle campagne di soliera, torna per stare loro vicino. e’ il giugno 2016 quando “mia figlia quasi 17enne sceglie di vivere con me e lascia l’ex casa coniugale in cui viveva con la madre”. da quel momento la figlia inizia a vivere in via esclusiva con antonio ed è solo lui a provvedere al suo mantenimento. per tale motivo antonio sospende il versamento alla moglie dell’assegno di mantenimento per la figlia. di lì a poco antonio si trova a dover liberare il locale di campagna ed è costretto a cercare una soluzione abitativa per lui e la figlia e a trovare un appartamento in affitto a Carpi. “per sopravvivere e pagare l’affitto, decido di sospendere il pagamento delle rate del mutuo ottenendo dall’istituto di credito una proroga fino al dicembre 2017”. i tempi della giustizia non aiutano: nonostante la causa di divorzio sia stata avviata da antonio all’inizio del 2016, la prossima udienza è fissata a marzo 2019. nel frattempo è terminata la proroga per il pagamento delle rate del mutuo e, ciliegina sulla torta, la moglie approfittando dei lunghissimi tempi dei tribunali, nonostante la variazione dello stato dei fatti e la convivenza della figlia col padre, tramite un decreto ingiuntivo basato sulla sentenza di separazione del 2012, ha fatto disporre il pignoramento del quinto dello stipendio di antonio. per quale motivo? nonostante la figlia abbia vissuto con antonio e sia stata mantenuta esclusivamente da lui in tutti questi mesi, motivo per il quale antonio ha dovuto sospendere il versamento del suo assegno di mantenimento alla ex moglie, quest’ultima con decreto ingiuntivo ha preteso il versamento a lei degli assegni di mantenimento della figlia per tutto il periodo che la ragazza ha convissuto col padre da giugno 2016 a ottobre 2017, data in cui il giudice ha deliberato la sospensione del versamento dell’assegno alla madre. la moglie ha quindi fatto pignorare il quinto dello stipendio di antonio e ha ottenuto che la somma sia versata a lei.

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a parlare è alessaNdra selmi, avvocaTo divorzisTa e specializzaTo iN diriTTo di faMiglia: anCHe a Carpi CresCe il nUMero dei padri separati CHe finisCono in povertà Così CoMe nel resto del paese dove, “sU 4 Milioni, CirCa 800Mila vivono soTTo la soglia di poverTà, meNTre UN milioNe e mezzo si Trova iN coNdizioNi di indigenza. statistiCaMente Hanno tra i 45 e i 48 anni qUando si ritrovano senza Moglie, allontanati dai figli, senza Casa e, in alCUni Casi, anCHe senza Un lavoro”.

Un dramma silenzioso Alessandra Selmi

“Le faccio un esempio concreto: in una famiglia, con due figli e un mutuo da 600 euro al mese, nella quale marito e moglie lavorano entrambi percependo ciascuno un reddito mensile di 1.300 euro al mese, la separazione ha un effetto devastante. La rata del mutuo viene divisa a metà ma l’appartamento rimane alla moglie, a cui va un assegno di circa 500 euro per il mantenimento dei figli. Senza casa e con soli 500 euro residui, il padre non riesce più a vivere”. A parlare è Alessandra Selmi, avvocato divorzista e specializzato in diritto di famiglia. Anche a Carpi cresce il numero dei padri separati che finiscono in povertà così come nel resto del Paese dove, “in base ai dati Eurispes e a quelli della Caritas, su 4 milioni di padri separati, circa 800mila vivono sotto la soglia di povertà, mentre un milione e mezzo si trova in condizioni

di indigenza. Statisticamente hanno tra i 45 e i 48 anni quando si ritrovano senza moglie, allontanati dai figli, senza casa e, in alcuni casi, anche senza un lavoro”. La separazione è una delle nuove cause di povertà delle famiglie: “le entrate si dimezzano e le spese raddoppiano. Ci sono da mantenere due case, due auto e le utenze pesano ancor di più perché il nuovo alloggio per il padre, che è già comproprietario dell’immobile condiviso fino a quel momento con la moglie, risulta come seconda casa”. Risale all’estate scorsa il caso di un siciliano che, contestualmente al trasferimento a Modena per lavoro, ha dovuto affrontare la separazione dalla moglie e si è reso conto di non poter sopravvivere a livello economico: la situazione ha causato uno stato d’ansia così forte da provocargli un attacco cardiaco. “Le separazioni costano care.

Coinvolgono – continua l’avvocato Selmi - persone che pur avendo un’occupazione non hanno un reddito sufficiente per questa montagna di spese e si ingegnano, trovando un secondo lavoro per farvi fronte, ma è una vita molto faticosa. Esistono tante coppie che rinunciano alla separazione e continuano ad abitare sotto lo stesso tetto conducendo vite da separati in casa. C’è chi, al pensiero di quello che deve affrontare per separarsi, perde la testa e diventa violento nei confronti della propria moglie sino a ucciderla, in alcuni casi: si spiegano anche così i tanti femminicidi”. Quanti si separano? “Oggi – afferma l’avvocato Selmi – un matrimonio se tre salta. Negli ultimi vent’anni le separazioni sono aumentate del 70%. Sono diminuiti i matrimoni ma se una coppia convivente si separa, le condizioni sono

le medesime di una coppia regolarmente sposata. Un matrimonio o un’unione è difficile da tenere in piedi: le coppie scoppiano con grande facilità” commenta l’avvocato Selmi, attribuendo responsabilità agli individui, che investono tempo ed energie nello sport, nelle amicizie, nel benessere ma non altrettanto nella vita di coppia, alle famiglie, e anche alla Chiesa cattolica che si deve interrogare sulla preparazione al matrimonio e sull’impegno che richiede la famiglia perché “spesso le unioni saltano con l’arrivo del primo figlio dopo che per anni la coppia è riuscita ad andare d’accordo. Io seguo solo separazioni che riguardano coppie con figli”. L’avvocato Alessandra Selmi ha accolto positivamente la proposta della Diocesi di Carpi di realizzare spazi per padri separati all’interno della Cittadella della Carità in costruzione tra via Nuova Ponente e via Orazio Vecchi: al piano superiore è stata progettata una struttura di prima accoglienza con sei posti letto. “Non mi pronuncio sulla scelta del luogo, in relazione alla quale si sono registrate alcune polemiche, ma sulla necessità di fare qualcosa per i padri separati: a Bolzano qualche anno fa è stato approvato un progetto di case-albergo, mentre in Friuli Venezia Giulia i padri separati hanno una corsia preferenziale per l’assegnazione di alloggi popolari. L’iniziativa della Diocesi di Carpi mi sembra un’ottima cosa”. Sara Gelli

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Cibeno e Due Ponti: quale futuro per la zona Est di Carpi? Passaggi a livello Quando si parla dei due passaggi a livello di via Due Ponti e via Tre Ponti, si pensa solo ai quartieri di Cibeno e Due Ponti. In realtà, un migliore e più agevole attraversamento della ferrovia, offrirebbe qualche beneficio e vantaggio anche ai residenti nelle frazioni di San Marino, Cortile e Limidi. Se le idee e i progetti attualmente in campo sono troppo onerosi, si può senz’altro procedere nella raccolta di nuovi progetti, più economici e funzionali. Esempi urbanistici e architettonici non mancano di certo in Europa, senza dover scomodare architetti superstar eccessivamente costosi. Praticamente ogni città europea è attraversata da ferrovie: le esperienze a

cui fare riferimento non mancano! Arriva però un tempo nel quale la decisione dev’essere presa, per procedere con lavori che consentano - a costi sostenibili - il superamento dei due anacronistici e inquinanti passaggi a livello. Piste ciclabili Negli ultimi anni e in quelli che sono davanti a noi, si è posta e si porrà, giustamente, sempre maggiore attenzione verso una viabilità, sostenibile ed ecologica, all’interno della città. Quella che prevede l’utilizzo della bicicletta è senza ombra di dubbio, il tipo di trasporto più economico ed ecologico e va promosso e sostenuto in ogni modo, considerati i livelli di inquinamento raggiunti a Carpi.

Mi chiedo se sia davvero impossibile collegare i due quartieri - Cibeno e Due Ponti - con una pista ciclabile, posta a ridosso della ferrovia nel suo lato est. In 5 minuti di bicicletta i due quartieri sarebbero collegati tra loro, ora che la nuova Scuola media di Cibeno è una realtà che serve anche tutto il quartiere Due Ponti. Un modo ecologico per collegare e rivitalizzare queste due realtà cittadine dell’Oltreferrovia. Parco Lama A poche centinaia di metri dalla piazza, sul lato est della ferrovia, potrebbe infine sorgere il cosiddetto Parco Lama, una realtà che darebbe un “tocco nord europeo” alla nostra città. Sognare non costa nulla. Stefano Facchini

@ i lettori ci scrivono Legambiente su cosa basa le sue graduatorie dei comuni ricicloni? sono una cittadina di Carpi e gradisco comunicarvi alcune mie riflessioni e suggerimenti. il 27.11.2017 sono stati premiati a Carpi i comuni “ricicloni” dell’emilia romagna. tra i comuni sopra i 25.000 abitanti per il primo anno (dall’istituzione di questa “competizione”) troviamo carpi. vedendo quanto la città negli ultimi tempi sia notevolmente peggiorata dal punto di vista dell’abbandono dei rifiuti ovunque (intendo aree periferiche; attorno a qualsiasi cassonetto; lungo i bordi delle strade; nelle aiuole; nei parchi; davanti agli esercizi commerciali…) e sapendo quanto la raccolta puntuale dell’indifferenziato abbia indispettito diversi cittadini che quindi portano i rifiuti in altro luogo, mi domando se

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possiamo essere soddisfatti dei risultati. Legambiente su cosa basa le sue graduatorie dei comuni ricicloni? i dati che permettono all’associazione di stilare una classifica vengono forniti dalle aziende che raccolgono i rifiuti nelle varie città e paesi? il destino del rifiuto viene considerato o forse non è poi così importante? possiamo essere certi che nel ciclo del riuso dei rifiuti non vi siano infiltrazioni mafiose? avrebbe molto più senso considerare tutto il ciclo della raccolta differenziata compreso l’essere a conoscenza di quanto materiale differenziato dai cittadini (carta, cartone, vetro, alluminio, plastica, metalli, organico…) riutilizzano effettivamente le aziende incaricate di farlo.

solo in questo modo conosceremmo realmente quanto viene riciclato e quanto al contrario incenerito oppure indirizzato in discarica oppure, ancora, accumulato nei pressi di un’autostrada (danneggiando cittadini e ambiente) come avviene per il vetro raccolto a Carpi (e non solo) per conto di Aimag da parte dell’azienda Emiliana rottami la quale, chissà perché, è sempre la sola a vincere gare poiché pare l’unica rispondente ai requisiti richiesti. a cosa serve essere ricicloni se poi il nostro vetro finisce in cumuli enormi a san Cesario? legambiente cosa ne dice? in attesa di un riscontro e nella speranza che l’anno nuovo ci renda più responsabili, vi saluto cordialmente. Franca

Come ridurre i tempi di attesa Spettabile Redazione ho letto della vostra campagna di abolizione del passaggio a livello di Cibeno. Visto che, leggendo le soluzioni riportate dalla Vostra rivista, risulterebbe molto oneroso e complicato eliminare il passaggio a livello, perché non chiedere a RFI - Rete ferroviaria Italia di cambiare la traccia oraria? Anziché far arrivare e partire due treni allo stesso orario,

creare la “coincidenza” dei due treni (uno per Modena e l’altro per Mantova e v.v.) alla stazione di Soliera o, addirittura, a 4 Ville. La linea da Modena a Suzzara è a unico binario con blocco elettrico conta-assi e il passaggio a livello viene chiuso (così come quello di via Remesina) quando il treno parte da Rolo. Questa tipologia di linea fa in modo che il tren trovi sempre il segnale

E’ tempo di intervenire Concordo con il cambiamento del passaggio a livello. Abito proprio in via Roosevelt vicino al semaforo e vedo le code interminabili, le manovre pericolose e lo smog che si crea. Nelle ore di punta la gente per evitare il passaggio a livello va su via Cavata creando lunghe code. Cibeno è cresciuta molto e penso che il superamento del passaggio a livello sia una soluzione per la quale abbiamo aspettato fin troppo. L’ulteriore idea del parcheggio nella zona abbandonata e ottima e utile. Silvana

verde perché, altrimenti, con un segnale di giallo il macchinista sarebbe obbligato a oltrepassare il segnale successivo a 30km/h. Questo perché la linea non è attrezzata alla ripetizione del segnale in cabina. Perché non richiedere a RFI di installare sulla tratta il comando Blocco Automatico a Correnti Codificate che hanno la possibilità della ripetizione dei segnali in cabina? Secondo me, adottando una delle due alternative, i tempi di attesa ai passaggi a livello si ridurrebbero al tempo necessario del passaggio del treno invece degli attuali 10/15 minuti. Tutte queste notizie sono state scritte da un appassionato di ferrovia. Per le specifiche tecniche occorre chiedere direttamente a RFI. F.E.

“Nel momento in cui identifichiamo un appartamento sul territorio perché ci viene offerto, inviamo una comunicazione alla Prefettura, la quale, sentiti i soggetti che hanno dei poteri decisionali all’interno del Comune, autorizza o meno la sottoscrizione del contratto di affitto. Ovviamente, anche in questo caso, abbiamo proceduto in questi termini”.

Dichiarazione della presidente di Caleidos, Elena Oliva, sull’appartamento dell’assessore Galantini che ospita sei richiedenti asilo a Fossoli

Realizzazione del 4° lotto della discarica di Fossoli. Fotografia aerea di Enrico Fieni

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a parTire dal 1° lUglio 2019 sparirà, Nel seTTore eNergia, il servizio di maggior TUTela, QUello iN cUi si Trova la maggior parTe degli UTeNTi e vi sarà l’oBBligo di sTipUlare UN NUovo coNTraTTo coN UN veNdiTore di eNergia eleTTrica e/o gas

Arriva la rivoluzione delle bollette, come difendersi dalle trappole La rivoluzione avverrà nel luglio 2019, “ma bisogna essere preparati e avere tutto il tempo che occorre. Non credete a chi afferma: se non fai il cambio subito, la tua utenza andrà all’asta, sono menzogne a scopo intimidatorio” esordisce Maurizio Guidotto, carpigiano, presidente di Federconsumatori Modena. A partire dal 1° luglio 2019 sparirà, nel settore energia, il servizio di maggior tutela, quello in cui si trova la maggior parte degli utenti, cioè tutti coloro che non hanno mai cambiato fornitore di energia elettrica e/o gas. Dal mercato tutelato si passerà dunque al mercato libero e vi sarà l’obbligo di stipulare un nuovo contratto con un venditore di energia elettrica e/o gas: da qui il proliferare, già da ora, di gestori che telefona-

no agli utenti per proporre nuovi contratti, creando spesso nelle persone, soprattutto se anziani, disinformazione e insicurezza. “L’autorità per l’energia - spiega Guidotto deve predisporre un portale dove tutti gli operatori dovranno pubblicare le tariffe in modo che l’utente possa fare un raffronto a parità di servizio”, intanto Federconsumatori ha organizzato incontri pubblici e, “a Modena, hanno partecipato oltre duecento persone”. Il primo suggerimento è quello di informarsi e farsi consigliare “senza fretta, evitando di fare contratti al telefono perché non è mai chiaro quali siano le condizioni. Attenzione poi a non firmare il contratto immediatamente: è bene farsi lasciare la documentazione affinché la si possa analizzare attentamente”. Guidotto invita

Maurizio Guidotto

a “non far vedere la propria bolletta del gas se non a persona estremamente fidata perché nel cartaceo sono riportati dati sensibili, come il codice del contatore, e gente senza scrupoli potrebbe approfittarne: ci sono persone che si sono ritrovate ad avere un’utenza presso un gestore senza averla attivata”. Oggi, su un totale di 30 milioni di utenze in Italia, solo un terzo è passato al mercato libero, Federconsumatori chiede correttezza e rispetto dell’utente. “Le liberalizzazioni nascono per creare maggior concorrenza sui prezzi ma – spiega Guidotto – non sempre ciò avviene perché, in alcuni casi, gli operatori fanno ‘cartello’. Nel settore energia, a differenza di quello telefonico, oggi si contano quattrocento venditori di luce e gas e quindi

ci sono più probabilità che la liberalizzazione abbia gli effetti sperati. L’auspicio è che effettivamente ci sia un vantaggio a partire dal 1° luglio 2019: fino a oggi il risparmio effettivo è stato di trenta euro l’anno ma ci auguriamo che possa essere maggiore”. Il rischio è che aumenti l’aggressività dei venditori ma, “nel tempo, ci potrà essere anche una loro selezione in base all’affidabilità e alla qualità del servizio, al di là del prezzo. Il gas viene prelevato dalla stessa fonte e il venditore può rinunciare a certi margini per accaparrarsi il cliente ma poi ci deve guadagnare: per questo occorre valutare i servizi aggiuntivi. L’autorità deve vigilare affinché comportamenti commerciali scorretti vengano sanzionati”. Sara Gelli

l’area verde compresa Tra le vie BolliTora iNTerNa, laNfraNco e Belgrado diveNTerà iNclUsiva, ossia accessiBile a TUTTi i BamBiNi, NormodoTaTi e porTaTori di haNdicap

Pertini: un parco giochi senza barriere Creare un parco giochi senza barriere. e’ questo l’ambizioso progetto che interessa l’area verde compresa tra le vie Bollitora interna, lanfranco e Belgrado. a breve (i lavori sono iniziati a fine dicembre) il Parco Pertini diventerà inclusivo, ossia accessibile a tutti i bambini, normodotati e portatori di handicap. giocare, infatti, è uno dei diritti fondamentali riconosciuti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia dell’Unicef. diritto riconosciuto a tutti i bambini, anche a quelli disabili. i giochi dei parchi inclusivi non sono diversi né meno divertenti rispetto a quelli tradizionali, ma hanno in più dei semplici

accorgimenti che li rendono accessibili a tutti: per arrivare allo scivolo c’è una rampa dove può passare una carrozzina, l’altalena non è una tavoletta ma una cesta dove ci si può sdraiare, i giochi a molle hanno protezioni posteriori e laterali che sostengono un piccolo con difficoltà motorie, inoltre vengono installati giochi sensoriali che possono essere utilizzati da tutti. il progetto carpigiano, finanziato all’interno del piano degli investimenti per un importo complessivo di 86mila e 500 euro, prevede il ripristino della funzionalità delle strutture esistenti e, soprattutto, la creazione di un’area giochi dove tutti i bambini possono

CYBERBULLISMO e’ stato firmato l’accordo tra il Garante per la protezione dei dati personali e la Polizia Postale volto a rafforzare il sistema di tutele nei confronti dei minori dai pericoli del web. l’obiettivo è quello di attivare una rete di intervento coordinata e strutturata per fornire un supporto tempestivo alle vittime di quella che oramai ha assunto i connotati di una vera e propria epidemia silenziosa: dalle 235 denunce del 2016 si è passati agli oltre 350 casi del 2017. altrettanto numerose sono state le segnalazioni e le richieste di aiuto da parte di ragazzi, genitori, insegnanti e operatori sociali.

Uno sguardo oltre l ’argine

CORRUZIONE sabato 20 gennaio, alle

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15.30, alla palazzina pucci di Modena convegno sul tema La corruzione nella pubblica amministrazione: percezione e contrasto. saranno presenti magistrati, amministratori pubblici, politici e i responsabili di Transparency Italia. SANGUE Complice il picco dell’influenza in diverse regioni si stanno registrando carenze di sangue. lo afferma il Centro Nazionale Sangue dell’Istituto

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Superiore di Sanità in un post sul proprio sito, in cui lancia un appello alle associazioni di donatori. in particolare si segnala la diffusa carenza nelle regioni lazio, puglia, Campania e toscana, ma allo stesso tempo l’indisponibilità delle regioni solitamente eccedentarie a compensare. ALLUVIONE dopo l’alluvione, Immergas torna a spedire caldaie. Una caldaia immergas exa è il

primo prodotto spedito dallo stabilimento di lentigione di Brescello un mese esatto dopo l’esondazione dell’enza provocata dal maltempo che ha colpito la zona, causando anche gravi danni all’azienda e lo stop alle attività. “il nostro impegno – ha detto il vicepresidente Alessandro Carra - ora è tutto concentrato sulla riattivazione della produzione e sulla ripresa del lavoro per tutti i dipendenti”.

ROCCO CHINNICI “Un uomo di un’integrità assoluta che aveva come tutti delle paure, ma che con uno straordinario coraggio ha saputo abbracciare il suo destino’’. Così Bernardo Casertano descrive all’ansa Paolo Borsellino, di cui è il volto nel film tv Rocco Chinnici, è così lieve il tuo bacio sulla fronte di Michele Soavi con Sergio Castellitto, in onda su rai1, il 23 gennaio, in prima serata. la fiction tratta dal libro di

giocare insieme in piena sicurezza. a tal fine verranno installate altalene con seggiolini di sicurezza utilizzabili anche da persone affette da limitazioni fisiche, tavoli con panche con sedute ad accesso facilitato, una struttura ludica con rampa di accesso e scivolo apposita, giochi a molla con appoggi per mani e piedi e schienali speciali di supporto ausiliari. Un’esperienza che, sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Simone Tosi, potrà essere “replicata anche in altri parchi cittadini per favorire così l’integrazione dei soggetti normodotati e di quelli diversamente abili”. Jessica Bianchi Caterina Chinnici (che nel film tv è interpretata da Cristiana Dell’Anna), figlia del giudice ucciso dalla Mafia nel 1983 con un’autobomba, racconta da una prospettiva più personale il coraggio e le scelte del magistrato, ideatore del pool antimafia. UFO avvistamenti di Ufo in calo nel 2017, secondo i dati del Cun, il Centro ufologico nazionale: gli oggetti volanti non identificati segnalati nei cieli italiani sono stati infatti 110, contro i 118 del 2016. nel 2015, tuttavia, erano stati ‘solo’ 98. dei 110 avvistamenti del 2017 il numero più alto si è registrato in lombardia, con 21 casi. in emilia romagna 9 i casi segnalati.

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c’è sTaTo UN Tempo iN cUi il commercio carpigiaNo era florido, vivace e, sopraTTUTTo, diffUso. NUmerosi gli assi viari e le “piazzette” più o Meno Centrali dove sorgevano, l’Uno aCCanto all’altro, eserCizi CoMMerCiali dall’offerta merceologica varia. aNNo dopo aNNo però l’UNico che pare resisTere ai coNTraccolpi della crisi è corso pio

Commercio cittadino sul viale del tramonto

C’è stato un tempo in cui il commercio carpigiano era florido, vivace e, soprattutto, diffuso. Numerosi gli assi viari e le “piazzette” più o meno centrali dove sorgevano, l’uno accanto all’altro, esercizi commerciali dall’offerta merceologica varia. Anno dopo anno però l’unico che pare resistere ai contraccolpi della crisi è Corso Alberto Pio anche se, probabilmente a causa dei costi degli affitti, qualcuno abdica in favore di posizioni probabilmente più economiche ed è di questi giorni la chiusura di Geox. Centro nevralgico dello shopping carpigiano, il corso sfavilla di luci e vetrine, mentre tutto intorno langue. Oltre ai sempre più impoveriti Corso Fanti e Cabassi, eccezion fatta per i soliti noti che stoicamente resistono da anni, e alle deserte vie Berengario - dove ora è spuntato persino l’Ufficio Riscossione del Comune di Carpi, segno evidente di quanto i tempi siano mutati e non certo in meglio - Nova e Rovighi dove a tenere le serrande alzate non restano che un pugno di negozianti, in periferia le cose non vanno molto meglio. Tra le aree maggiormente desertificate vi è Piazzale Gorizia dove restano un tabacchi, un bar e una pizzeria da asporto. Insomma se via Roosevelt e via Cuneo insistono nel tentare

di affermarsi quali contraltari commerciali del centro storico, in realtà in città per dedicarsi allo shopping non vi è più

Piazzale Gorizia

una gran scelta. Capitolo food a parte (sono tre le vetrine di White Lab - Food for Thought, il nuovo esercizio che inaugura questo mese in via Trento Trieste), l’offerta merceologica è sempre più omogenea e appiattita, le piccole “botteghe” storiche si contano sulle dita di una mano… mentre vie e quartieri si impoveriscono di vetrine e il commercio cittadino procede dritto sul viale del tramonto. Amazon ringrazia. J.B.

Ufficio Riscossioni in via Berengario

Via Trento Trieste

Serrande abbassate su Geox in Corso Pio

“dopo 50 anni di attività - raCConta rodolfo Ceriati - aBBiaMo aBBassato la saraCinesCa Con il CUore gonfio di laCriMe. per noi è Un dolore, soprattUtto non aver avUto la possiBilità di passare sUBito il testiMone, sCongiUrando la CHiUsUra”.

La storica pasticceria La Torre di Novi abbassa la serranda dopo 50 anni “Dopo 50 anni di attività - racconta Rodolfo Ceriati - abbiamo abbassato la saracinesca della nostra pasticceria con il cuore gonfio di lacrime. Per noi è un dolore, soprattutto non aver avuto la possibilità di passare subito il testimone, scongiurando la chiusura. Non abbiamo potuto evitarla né rimandarla perché per me (ho ormai superato i 70 anni) e per mia moglie, Tiziana Bigi, è arrivato il tempo di dedicarci a noi stessi, godendoci la pensione. Stesso discorso vale per la nostra stimatissima dipendente, Eugenia Restani, che per noi è stata una colonna, un sostegno che ci ha accompagnati con straordinaria professionalità e

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Rodolfo Ceriati con la figlia Silvia e la signora Tiziana Bigi

serietà sino a qui”. Per Novi, che porta ancora evidenti i segni del terremoto, e dove purtroppo le attività commerciali sono sempre meno

numerose, la chiusura della storica pasticceria La Torre, gestita dalla famiglia Ceriati e da un socio, è sicuramente una perdita pesante. Un vuoto

che, se presto non verrà colmato, avrà sicuramente profonde ripercussioni sulla vitalità del centro e dell’intero paese. “Venire da noi a

comprare le paste e i pasticcini per il pranzo domenicale - prosegue con orgoglio Rodolfo - era per tanti novesi, e non solo, più di una consuetudine, era diventato un rito, che durava ormai da tanti anni. La clientela ci ha dimostrato un affetto incredibile: abbiamo avuto addirittura alcune persone che, appresa la notizia della chiusura, sono scoppiate a piangere in negozio. Siamo legati affettivamente al nostro lavoro, una passione che ci ha accompagnati lungo tutta la nostra esistenza. Ci mancherà molto ma adesso speriamo con tutto il cuore di trovare al più presto qualcuno che ami questa professione come noi mercoledì 17 gennaio 2018

affinché La Torre possa rinascere”. Di fronte al negozio c’è lei, la torre di Novi crollata con il sisma del 2012, il simbolo di un paese messo in ginocchio dal terremoto ma che ha avuto, grazie alla tenacia dei novesi, la forza di ripartire, e la speranza, mai spenta, che un giorno tutto torni come prima, se non addirittura meglio. E il primo passo, per sentirci più vivi, sarebbe rivedere le luci accese nella pasticceria, che nacque proprio sotto questa torre, e risentire il profumo della domenica del nostro paese. “Quando succederà” - conclude il titolare – “faremo una grande festa. Non vediamo l’ora”. Federica Boccaletti anno XIX - n. 01

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Non più solo Eramsus. Adesso sempre più studenti italiani scelgono la strada del “doppio diploma” per dare maggiore valore al proprio titolo di laurea. Si tratta di un percorso di studio concordato tra due università di due Paesi diversi che permette a un numero ristretto di studenti di frequentare l’intero anno accademico all’estero, con il rilascio di un titolo avente valore in entrambi gli Stati. Ed è proprio per conseguire l’ambito riconoscimento che la 21enne carpigiana Beatrice Venturoni, iscritta al terzo anno di Economia e Marketing Internazionale, è volata in Spagna per studiare all’Universitat Jaume I, di Castellón de la Plana. “Ho deciso di aderire a questo progetto per poter studiare, fare uno stage e scrivere la tesi finale in un Paese straniero, ottenendo a tutti gli effetti due lauree al prezzo di una. La mia scelta è ricaduta sulla Spagna in quanto avevo già studiato spagnolo al Liceo, ma anche perché come prima esperienza all’estero volevo calarmi in un contesto simile a quello italiano”. Quali sono i vantaggi dell’ottenere il doppio titolo di laurea? “Il primo vantaggio è ovviamente quello di studiare in un Paese straniero per un anno e conoscerne meglio oltre alla lingua anche gli usi e i costumi. Ottenere un titolo di studio valido anche nel Paese estero di riferimento e compiere uno stage

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razione del Cantinone della Corte di fossoli ma si orientò all’acquisto dei terreni a santa Croce per il parco degli eventi. il nostro gruppo di lavoro si orientò su due direzioni, blocco dei parchi e proposta per salvare il museo Contini. perchè blocco dei parchi con trattori in piazza e non occupazione dei territori? la presenza dei consorzi di tutela del salamino di santa Croce e del lambrusco di sorbara era un buon motivo. abbiamo costituito una proposta per trattenere a Carpi il Museo Contini. il museo diffuso nel territorio dove cantine e aziende erano disposti a prendere pezzi pregiati e inoltre la collocazione di altri pezzi in una grande azienda agricola vicino alla chiesa di san Marino. il nipote di Contini e il genero Levoni hanno detto di no. con un ordine del giorno ci fu un dibattito in consiglio comunale sul Museo Contini per il rifiuto del progetto. sulla parte finale del libro non ci sono commenti da fare, perché vi sono solo citazioni

dei tuoi amici. anzi, la lista alleanza per Carpi si è costituita non con grandi proposte, ma con l’unico obiettivo di mandare Campedelli al ballottaggio alle elezioni amministrative del 2009. Con la tua partecipazione a tale lista hai scelto di fare il battitore libero, con critiche al gruppo di giovani del p.d. con espressioni che non commento. io scelsi di fare volontariato politico con un gruppo di imprenditori agricoli e tecnici con cui ho l’onore di collaborare e mettere in piedi iniziative politiche con l’onorevole De Castro. siamo promotori di due libri con la preziosa collaborazione della signora Luciana Nora, rivolto al mondo degli studenti Terre bonificate e produzioni pregiate e il libro Meccanizzazione della nostra agricoltura. io sostengo i giovani usciti dal Kalinka, a cui tu rivolgi critiche con espressioni poco piacevoli. Un suggerimento rivolgo al mio amico Cigarini, lascia fare il professore in politica a D’Alema che ha fatto tanto male alla sinistra e al paese. Giancarlo Terenziani

“La mia laurea vale doppio” Beatrice Venturoni

(obbligatorio all’ultimo anno di triennale in entrambe le università) presso un’impresa

straniera rappresentano dei valori aggiunti che rendono il curriculum maggiormen-

te appetibile ai fini di una selezione, oltre a rendere la propria formazione più ricca

L’intervento di...

“Le mancate citazioni storiche di Cigarini” Ho letto con molta attenzione il libro che hai scritto. la prima parte è una descrizione precisa dell’operato dei nostri grandi sindaci Losi e Campedelli. da giovane la vita politica l’ho vissuta con passione ed entusiasmo, partecipavo a corsi di politica e sindacato al Marabini di Bologna e alle frattocchie di roma. quello che hai scritto fino a pagina 28 è stato tutto preciso. da pagina 29 una precisazione è necessaria: quando sei diventato sindaco a causa della morte improvvisa di campedelli nel 1977, nel partito dopo un lungo dibattito al comitato comunale sul tema “sindaco di transizione o sindaco di continuità”, è prevalsa, con l’intervento del segretario provinciale Del Monte, la linea che sosteneva il sindaco di continuità. sia il partito che

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e completa. Dall’inizio di novembre lavoro nel reparto marketing di un’impresa del campus tecnologico dell’università che si occupa di innovazione nel campo della medicina: è un’esperienza tosta ma molto stimolante e costruttiva”. Che grado di impegno si presuppone da parte dell’alunno per poter aderire al programma? “Il Doppio Diploma è un progetto riservato a un numero ristretto di studenti della laurea triennale di Economia e Marketing Internazionale e, pertanto, come accade anche per l’Erasmus, il primo requisito è quello di avere una media dei voti abbastanza alta. Inoltre, dal momento che è richiesto un livello di spagnolo medio, un altro fattore che incide sull’accettazione al programma è disporre di certificazioni linguistiche e aver superato tutti gli esami di lingua straniera previsti dal proprio percorso di studio, oppure aver frequentato e superato l’esame finale dei corsi linguistici che l’università organizza in vista della partenza. Infine, un ultimo presupposto è quello di essere in pari con gli esami: anche se non è richiesto specificatamente, è fortemente consigliato per potersi laureare entro l’ultima sessione”.

Dell’università spagnola cosa ti ha colpita maggiormente? “L’Università Jaume I di Castellón è strutturata diversamente rispetto a quella di Modena, dal momento che in un unico campus universitario sono presenti tutte le facoltà. Somiglia molto a un college americano ed essendo stata costruita negli ultimi 25 anni è architettonicamente bella e curata. Per quanto riguarda il sistema didattico, ho riscontrato numerose differenze: le classi contano al massimo 10-15 persone e agli studenti è richiesto un buon livello di partecipazione. Si riserva molto spazio ai lavori di gruppo, poiché considerati uno strumento fondamentale per socializzare e imparare a lavorare con altre persone, ma ciò che mi ha stupita di più è stato l’approccio dei professori, i quali invitano continuamente a intervenire. Per quanto riguarda le lingue, l’inglese rimane la lingua più importante e nonostante quasi tutte le materie siano in spagnolo, la tesi finale e la discussione davanti alla commissione saranno in inglese. L’università è poi attiva nel promuovere e offrire attività scolastiche ed extrascolastiche di qualsiasi tipo e c’è un ufficio di relazioni internazionali che aiuta gli stranieri in qualsiasi momento”. Cosa vorresti fare dopo la doppia laurea? “Mi piacerebbe iscrivermi alla laurea magistrale e per il futuro l’obiettivo è continuare a viaggiare”. Chiara Sorrentino

la 21eNNe carpigiaNa BeaTrice veNTUroNi è iN spagNa per laUrearsi coN il programma doppio diploma, UN TiTolo che vale iN eNTramBe le NazioNi

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la città ti incoraggiavano, le persone ti salutavano dicendoti “bravo Cigarini”. in quel periodo 1970-1973 si concludevano due grandi vertenze che non nomini nel tuo libro, il fallimento della giberti Borelli e la costituzione della Cooperativa C.i.p.a. che acquistò lo stabilimento e lo ristrutturò con l’inaugurazione nel 1975 con il ministro Marcora. si concluse la lotta dei braccianti per la terra in proprietà (legge 590 - che non prevedeva la proprietà della terra alle cooperative braccianti) con questa vertenza i braccianti da semplici prestatori di mano d’opera diventarono imprenditori e dirigenti di aziende. erano due vertenze nazionali delle quali non parli nel tuo libro. vennero a Carpi dirigenti nazionali, l’onorevole Chiaromonti responsabile della commissione agraria p.C.i. e

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Militello, segretario nazionale della gloriosa federbraccianti. in quel periodo, nel 1973, dovevo andare a modena alla segreteria provinciale federbraccianti, ma Campedelli, Rota e altri amici che non menziono, mi chiesero di fare il presidente della c.i.p.a. ora italcarni. Una precisazione: tu non andavi a modena a fare il funzionario di partito, ma a fare il segretario provinciale, con la tua espressione di migliorista, non hai lasciato nessun segno positivo. anzi in quel periodo, prima con la gestione della Rinaldi, si accumulò il grande debito con l’acquisto di ponte alto, con l’avvento del segretario Mezzetti si scoprì che avevamo sedi e case del popolo ipotecate. la mancata rielezione a consigliere regionale per la seconda volta peggiorò il tuo rapporto con il partito, quando ti venne

chiesto di fare un gruppo di lavoro per seguire il settore industriale lo hai rifiutato, la situazione si aggravò. a un attivo di partito alla sala sandro Cabassi dopo la relazione del segretario, hai pronunciato le seguenti parole “se avessi saputo di sentire una tale relazione, sarei rimasto a casa a vedere la Juventus”. dopo il mio intervento critico verso il mio amico Cigarini, all’uscita dalla riunione si avvicinò il sindaco Bergianti che mi disse: “l’hai trattato male”. Un’altra precisazione: mi hai definito “uomo d’ordine pretoriano”. in quel periodo ci fu un grande dibattito nel forum “agricoltura e territorio”, che ho l’onore di rappresentare, perchè c’erano in ballo nella nostra zona tre parchi e come salvare il museo Contini antichità contadina. la fondazione non prese in considerazione la ristruttu-

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“Mi chiamo Benedetta, Bibi per le mie compagne di collegio. Ho l’età che mi dai. Dove sono nata non è importante… è dove ho vissuto l’adolescenza e la giovinezza a fare la differenza. Il Liceo l’ho frequentato a Cortina, linguistico, in collegio. E’ lì che ho conosciuto le mie amiche, te le presenterò a breve. All’Università mi sono iscritta a Venezia con alcune di loro ed è proprio a Venezia che stiamo andando per ritrovarci, quarant’anni dopo la maturità”. Inizia così Riflessi di felicità il libro della giornalista carpigiana Annalisa Bonaretti. Un libro sull’amicizia che tanto “somiglia all’amore senza avere il limite o l’incanto della sessualità”. Benedetta, Gio, Caterina, Giulia e Pia sono le protagoniste di queste pagine. Cinque straordinarie ragazze degli Anni Settanta - “unite come le dita di una mano e poi le altre. Insieme facevamo due mani. Le altre non contavano… Noi leader, loro gregarie” - che a quarant’anni dalla maturità conseguita in collegio, il liceo linguistico dalle Orsoline a Cortina, decidono di incontrarsi. A Venezia, la città del cuore, dove tre di loro si sono laureate alla Cà Foscari. “Non per illuderci di essere quelle di allora, non apparteniamo alla specie delle forever young a prescindere. Siamo adulte, non adultescenti. Ma quando siamo insieme scatta un’alchimia che rende tutto possibile. E’ così che le nostre giovinezze non finiscono mai”. Un weekend

Riflessi di felicità è il titolo del libRo della gioRnalista caRpigiana annalisa bonaRetti. Un Romanzo sUll’amicizia al femminile sUllo sfondo di Una Venezia non conVenzionale, segReta e bellissima

Amiche, quarant’anni dopo Annalisa Bonaretti

per ricordare, per evocare l’incantato stupore e le inquietudini del passato, indulgendo su ciò che è stato senza mai scivolare nel rimpianto. Un weekend per condividere segreti mai pronunciati ad alta voce, per fare ammenda, per perdonare e perdonarsi. Una due giorni in cui riemerge un’antica alleanza. Una sororanza che nemmeno quarant’anni di vita può scalfire. Intaccare. “Troppo unite nonostante la vita ci abbia poi separate, ma mai realmente divise. Una per tutte, ma tutte per una”. E nel racconto si snoda il tempo in cui “credevamo che il mondo fosse giusto, che comportarsi bene fosse l’assicurazione per essere felici. Credevamo all’onestà e alla lealtà. Alla bellezza dentro e fuori”. Un tempo perduto ma prezioso. “Siamo diventate quello che volevamo o siamo semplicemente quello che potevamo?” si chiede Bibi, la voce narrante. Cosa è rimasto oggi di quelle giovani donne? Tornate

nuovamente “a casa”, in quella Venezia dove si sono innamorate per la prima volta, dove hanno assaporato una primigenia sensazione di autonomia e libertà? Pagina dopo pagina queste donne si raccontano. Scelgono con cura le parole, svelano turbamenti. Fragilità. Timori. Oltre il perbenismo delle famiglie. Oltre la ricerca perenne di perfezione, perché, in fondo “la perfezione sta nell’imperfezione”, ma che fatica accettare e abbandonarsi a tale consapevolezza quando, racconta Bibi, “di leggero nella mia vita non c’è mai stato tanto”. E sullo sfondo, c’è lei. Una Venezia non convenzionale, segreta e bellissima che, coi suoi odori e sapori, riaccende emozioni. Passioni. Donne vere, quelle tratteggiate dalla penna di Annalisa Bonaretti: forti e fragili allo stesso tempo. Autentiche. Appassionate. “Siamo le une per le altre, occasioni di felicità”. Amiche. Sorelle. Un romanzo che

Un libro da leggere per carezzare i sogni della giovinezza e guardare dritto al futuro, con la consapevolezza che solo l’età adulta conferisce, pur senza rinunciare alla pienezza dell’amore, soprattutto verso se stessi.

scorre piacevolmente grazie a una scrittura diretta, delicata. Una storia che altro non è che una messa laica intorno a quella divinità chiamata giovinezza. Ma non c’è spazio per i rimorsi tra le righe di Riflessi di felicità, bensì per il coraggio. L’audacia e il commiato. Perché in ogni esistenza vi sono incontri che si vorrebbero dimenticare. Storie che mai si avrebbero voluto vivere. E dalle quali è necessario imparare a prendere le distanze. Momenti che hanno ferito, lasciando cicatrici nell’anima ma grazie alle quali siamo diventate le donne che siamo. Un commiato, quello dal dolore e dalla frustrazione, che fa bene al cuore, che libera: “sto imparando ad ancorare almeno un piede, a volte tutti e due, nel presente. Ci sto riuscendo, adesso che ho fatto pace con tutto il mio passato e del futuro mi importa, ma il giusto”, rivela Benedetta. Un libro da leggere per carezzare i sogni della giovinezza e guardare dritto al futuro, con la consapevolezza che solo l’età adulta conferisce, pur senza rinunciare alla pienezza dell’amore, soprattutto verso se stessi. Perché “insieme è meglio solo perché anche da soli si sta bene”. Jessica Bianchi

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dopo le aBBUffaTe NaTalizie è imporTaNTe rimeTTersi iN forma e segUire UN regime alimeNTare saNo ed eQUiliBraTo, come coNsiglia la dieTisTa carpigiaNa laUra lodi

“Disintossichiamo la nostra dispensa” Le festività natalizie, come ogni anno, ci hanno donato momenti speciali e, come spesso accade, qualche chilo in più a causa dei dolci peccati di gola a cui è davvero impossibile non cedere. Dopo le abbuffate natalizie e non solo, a dispensare qualche consiglio su come rimettersi in forma e seguire un regime alimentare sano ed equilibrato è la dietista carpigiana Laura Lodi. “Il famoso adagio Prevenire è meglio che curare è molto difficile da seguire durante le feste. Qualora avessimo mangiato tanto solo per la vigilia, Natale, Santo Stefano e San Silvestro e avessimo riscontrato un aumento di peso, non dobbiamo preoccuparci troppo, poiché probabilmente sarà solo un accumulo di liquidi. In questo caso consiglio di seguire un regime alimentare sano riducendo il sale aggiunto ai nostri piatti e gli zuccheri semplici (miele e

zucchero di canna compresi), bere una buona quantità di acqua e aumentare il consumo di verdura e frutta di stagione; qualora invece avessimo esagerato per quasi tutti i giorni di dicembre è possibile che l’aumento di peso riscontrato a gennaio sia in parte anche tessuto adiposo, quindi un po’ più complesso da smaltire. In tal caso è dunque necessario puntare a un regime equilibrato e con un’attenzione in più verso le quantità e la qualità. E’ pertanto consigliabile ridurre un po’ le porzioni di tutte le categorie di alimenti (cereali, secondi piatti e grassi) evitando di eliminare drasticamente una sola categoria di alimenti come spesso accade. Ci tengo però a precisare che chi ha “sgarrato” tutto il mese di dicembre probabilmente aveva già le stesse cattive abitudini alimentari anche nei mesi precedenti e, in questo caso,

“Dopo le feste avremo sicuramente molti avanzi di torte, panettoni, torte e cioccolato di ogni tipo quindi iniziamo a fare una cernita delle cose da tenere come cioccolata fondente, torte o biscotti fatti in casa senza creme o panna, e delle cose da regalare o di cui disfarsi”.

Laura Lodi

sarebbe preferibile rivolgersi a un nutrizionista. Fondamentale poi, in entrambe le situazioni, incrementare l’attività fisica in modo graduale e sano”. Come ci si può disintossi-

care? “Anche se mi batto spesso per evitare gli sprechi, per prima cosa dovremmo “disintossicare” la nostra dispensa. Durante tutto l’anno è importante essere bravi a non tenere in casa tentazioni e cibo spazzatura (o “junk food”). Dopo le feste avremo sicuramente molti avanzi di torte, panettoni, torte e cioccolato di ogni tipo quindi iniziamo a fare una cernita delle cose da tenere come cioccolata fondente, torte o biscotti fatti in casa senza creme o panna, e delle cose da regalare o di cui disfarsi”. Spopolano le famose diete detox: pro e contro.

“Nel mio lavoro non sono solita consigliare la vere diete detox. Penso non ci sia niente di meglio di mangiare bene e in modo sano tutto l’anno concedendosi i propri pasti liberi settimanalmente senza incorrere in abitudini quasi “punitive” e un po’ drastiche a causa dei sensi di colpa. Il nostro organismo riesce a liberarsi delle tossine autonomamente, sicuramente possiamo aiutarlo mangiando sano e in modo vario tutto l’anno, adottando uno stile di vita attivo. I pro di queste diete detox risiedono nel fatto che alcuni concetti derivano dalle linee guida generali di

una sana alimentazione, come bere di più oppure evitare cibi raffinati o conservati ricchi di sale o zuccheri, inoltre può essere positivo l’effetto che ha sulla nostra mente siccome dopo aver seguito questo protocollo ci sentiamo come se avessimo annullato gli errori commessi. Attenzione però, perché non credo sia salutare provare un senso di colpa legato a uno o più pasti. I contro sono più numerosi: non abbiamo idea di cosa possano fare questi protocolli a volte troppo rigidi se ripetuti di frequente, gli studi che provano la sicurezza di queste diete solitamente sono limitati a un breve periodo, mentre gli effetti della dieta mediterranea sono stati studiati e registrati per periodi lunghissimi. Inoltre occorre considerare che alcuni studi non evidenziano significative differenze tra questi regimi e chi, semplicemente, ne ha seguito uno equilibrato e bilanciato post-festività. Se quindi pensiamo di aver esagerato un po’ durante le feste non dobbiamo disperarci o gettarci su soluzioni “facili” bensì impegnarci a seguire un regime alimentare sano da mantenere durante l’anno e puntare su un’equilibrata attività fisica”. Jessica Bianchi

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I cittadini, per la prima volta, vanno a scuola di sociale ed è un successo. Il nuovo Piano Sociale di Zona ha due obiettivi ambiziosi: intercettare i bisogni emergenti e comprendere se le risorse messe a disposizione sono ben distribuite o se, al contrario, occorre ritararle sulla base delle necessità sempre più stringenti di una comunità socialmente, demograficamente, culturalmente ed economicamente mutata. E chi, meglio dei cittadini, può contribuire alla costruzione di questo piano triennale? La progettazione diventa dunque partecipata grazie all’innovativa scelta dell’Unione delle Terre d’Argine e dell’Azienda Usl - Distretto di Carpi di coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio affinché possano confrontarsi, definendo interventi e azioni condivise volte ad accrescere il benessere sociale dell’intera comunità. Il primo di quattro incontri si è tenuto l’8 gennaio all’interno del Centro provinciale per l’Istruzione degli Adulti in via Nuova Ponente, alla presenza di circa 80 partecipanti. In programma tre tavoli di lavoro, sul piatto tre temi di grande rilevanza: Casa della Salute, Riconoscimento del caregiver e Progetto di vita, vita indipendente, dopo di noi. La partecipazione ai lavori è attiva e coinvolgente: i presenti, spogliati del loro ruolo, non

l’Unione delle terre d’argine e l’azienda Usl - distretto di Carpi Coinvolgono i soggeTTi pUBBlici e privaTi che operaNo sUl TerriTorio affiNché dopo essersi coNfroNTaTi possaNo coNTriBUire alla sTesUra del NUovo piaNo sociale di zoNa

A scuola di sociale

hanno che il proprio nome appuntato sul bavero della giacca o sul maglioncino. Al centro dell’interesse comune, infatti, non vi sono istanze o interessi personali, bensì l’innalzamento della qualità di vita della nostra città. Nel gruppo, formato da 35 persone, al quale prendo parte, vi sono medici ospedalieri, di famiglia, farmacisti, volontari aderenti ad associazioni socio - sanitarie, rappresentanti di parrocchie e di circoli e “semplici” cittadini: tutti desiderosi di dire la propria, con educazione e garbo, doti rare di questi tempi, contribuendo alla stesura di un documento strategico per ciascuno di noi. Tutti si chiamano per nome, dandosi del tu. L’atmosfera è piacevolmente distesa e

famigliare. Nessun formalismo. A facilitare la discussione all’interno del gruppo dedicato alla Casa della Salute ci hanno pensato l’assessore Daniela Depietri e Cristina Maccaferri dell’Ausl. A loro il compito di illustrare il profondo mutamento culturale e di approccio all’assistenza che queste strutture comportano. “La Casa della Salute non è un poliambulatorio, né un ospedale, poiché non si fa carico di pronta assistenza, emergenza o acuzie ma si rivolge ai malati cronici, secondo un modello che fa della multidisciplinarietà il proprio punto di forza”, spiega Maccaferri. Questa struttura vuole prendersi cura delle persone e non solo erogare prestazioni: “facilmente riconoscibile e raggiungibile,

la Casa - che sorgerà a fianco della stazione delle autocorriere - avrà il compito di valutare il bisogno e orientare il paziente”. Numerosi i servizi presenti: dal Consultorio allo Spazio Giovani, dal Centro Prelievi con accesso diretto al servizio di continuità assistenziale grazie alla presenza dei medici di Meditem, passando per attività di promozione della salute e di prevenzione. “Il vostro compito è prezioso ha poi sottolineato l’assessore Depietri rivolgendosi ai presenti - poiché i suggerimenti e le idee che raccoglieremo stasera ci aiuteranno a riempire di ulteriori contenuti la Casa della Salute, la quale dovrebbe vedere la luce entro i prossimi due anni”. La discussione all’interno del gruppo è stata

vivace, numerosi gli spunti offerti e le richieste avanzate: “la Casa della Salute non deve in alcun modo depotenziare le funzioni dell’Ospedale e contribuire allo snellimento delle file in Pronto Soccorso facendosi carico dei codici bianchi. La struttura dovrà poi garantire un miglior dialogo tra i medici ospedalieri e quelli di famiglia”, ha commentato Luigi. “Un luogo dove ricevere risposte semplici e dove la burocrazia è ridotta al minimo. Una sorta di portineria della salute”, aggiunge Lorella. “Un riferimento unico per il cittadino per avere risposte legate alla domiciliarità e all’accompagnamento dei cronici”, prosegue Alberto. “Uno spazio in cui fare formazione, di educa-

zione e confronto tra medici, personale infermieristico, mondo del volontariato e non solo”, commenta Cristiano. “Un luogo di orientamento ai servizi”, ribadisce Valeria, “accogliente e famigliare, in grado di farsi carico del paziente a 360 gradi” gli fa eco Nicola, “senza rimbalzarti da un servizio all’altro”, chiarisce Lia. “Una struttura dagli orari flessibili in cui si crei un team di valore in grado di dare risposte scientifiche ai bisogni legati alla salute”, sottolinea Delia. Una volta chiarite le aspettative, i partecipanti, si sono poi concentrati sulle alleanze e le collaborazioni che la Casa della Salute dovrebbe stringere per non restare un luogo autoreferenziale e chiuso su se stesso, bensì aperto alle varie componenti del tessuto sociale cittadino. “Dal mondo della scuola ai centri ricreativi e sportivi. Dalle parrocchie alle associazioni di categoria affinché fungano da tramite con le aziende associate, ai sindacati. Dalle coop sociali al mondo del volontariato. Dalle associazioni di stranieri alle aziende come promotrici di un nuovo welfare. Dalle case farmaceutiche ai patronati, all’Inps”. E, infine, i partecipanti hanno più volte ribadito l’importanza di far conoscere la Casa della Salute attraverso i “media classici e non e i social network per arrivare a tutti i target cui la struttura si rivolge, giovani compresi”. Jessica Bianchi

il leo clUB carpi ha doNaTo all’isTiTUTo scolasTico pariTario sacro cUore UN kiT composTo da maTeriale di Tipo scieNTifico del valore di mille eUro

La solidarietà del Leo Club per il Sacro Cuore

Il Leo Club Carpi ha donato all’Istituto Scolastico Paritario Sacro Cuore un kit composto da materiale di tipo scientifico del valore di mille euro. Risorse raccolte grazie alla “discesa in Piazza” dei giovani Leo di tutta Italia durante alcuni weekend dedicati alla raccolta fondi attraverso vari gadget. “Alla base di tale progetto - spiega Giacomo Albicini, presidente del Leo Club Carpi - vi è l’obiettivo di migliorare l’esperienza scolastica dei bambini. Come associazione cerchiamo di fare la nostra parte, investendo sui materiali e sulle tecnologie mancanti oppure obsoleti e migliorando così la qualità dell’istruzione”. Grande l’apprezzamento del dirigente scolastico Claudio Cavazzuti: “come istituto, ci stiamo impegnando a realizzare una scuola sempre più a misura delle nuove generazioni, per un’educazione

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Gli alunni con Mariachiara Marchesini (socio Leo Carpi), Giacomo Albicini (Presidente Leo Carpi), l’assessore Stefania Gasparini, Sergio Strappazzon (Delegato Area 3 Distretto Leo 108 TB), Francesco Carretti (socio Leo Carpi) e il professor Claudio Cavazzuti

integrale significativa. Per tali ragioni stiamo impostando la nostra didattica in un’ottica sempre più laboratoriale e cooperativa, allo scopo di potenziare lo sviluppo di conoscenze e competenze, affinché la trasmissione del sapere non sia più solo la

tradizionale lezione frontale, che spesso rischia di essere escludente, affinché tutti i ragazzi possano ottenere buoni risultati. Una tale didattica necessita di una grande quantità di strumenti laboratoriali. Per questo è con grande gratitu-

Mariachiara Marchesini, Elisa Massari, Elisa Guatoli, Maria Francesca Zaccara e Giacomo Albicini

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dine che abbiamo accolto l’iniziativa del Leo Club di Carpi in favore del nostro istituto: una fornitura di materiale didattico per implementare il nostro laboratorio scientifico. La gratitudine aumenta se pensiamo che tale service è il frutto dell’impegno concreto di giovani che hanno speso tempo e risorse per iniziative di carattere benefico: un esempio positivo per una società che spesso viene dipinta come ripiegata su se stessa, ma in cui sbocciano ancora iniziative di solidarietà. E’ bello, infine, pensare come tale solidarietà sia un investimento sulla scuola e, quindi, sul nostro futuro. Un ringraziamento, infine, anche all’assessore all’Istruzione del Comune di Carpi, Stefania Gasparini, che ha voluto interessarsi dell’iniziativa portata avanti dal Leo Club di Carpi, a favore del sistema scolastico cittadino, di cui il nostro Istituto è parte integrante”.

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gian lUCa CerrUti nei sUoi 24 anni di Carriera Ha sfilato per arMani, valentino e ferrè, Ma da qUando si è staBilito a Carpi Con la sUa faMiglia è diventato anCHe iMprenditore, e diCe: “adesso sono io a fare i Casting”.

Gian Luca Cerruti: modello e imprenditore

fotografo di Novara. Con lui feci i miei primi scatti e grazie ai suoi suggerimenti li consegnai alla più importante agenzia di moda milanese, la Fashion Model Management”. Era il 1993 e all’epoca i modelli italiani erano in netta inferiorità rispetto a quelli stranieri che erano più ricercati. Io venivo scelto proprio per il mio aspetto vagamente nordico”. Dopo i primi lavori importanti a Milano, nel 1995 Gian Luca firmò un contratto con una nota agenzia di moda di Parigi dove

Gian Luca Cerruti

Gian Luca Cerruti con la sua famiglia

Sono passati 24 anni dalla prima sfilata di Gian Luca Cerruti per l’imperatore della moda Valentino che ha segnato uno spartiacque nella sua vita. “Quel giorno avrei dovuto sostenere un esame all’università - racconta il modello originario di Vercelli che dal 2013 si è stabilito a Carpi con la moglie Sara Maria Roveri e i loro due figli - ma scelsi di partecipare alla sfilata di Valentino. All’epoca avevo 23 anni e studiavo architettura al Politecnico di Milano. Pensai che l’esame avrei potuto darlo anche alla successiva sessione, mentre una passerella così prestigiosa chissà quando mi sarebbe ricapitata. In realtà, da

allora, di esami universitari non ne ho più fatti mentre la mia carriera da modello è decollata. Ho iniziato a lavorare per Armani, Ferrè e altri grandi nomi della moda e a viaggiare in tutto il mondo”. Hai sempre desiderato fare il modello? “No, non ci avevo mai pensato e infatti studiavo per fare tutt’altra professione. Poi, un giorno, partecipai a una sfilata organizzata in Piazza Cavour a Vercelli insieme ad altri ragazzi della palestra dove mi allenavo. Poco più che una goliardata tra amici che però mi diede l’opportunità di essere notato da un

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strada è più sgombra da pericoli rispetto alle colleghe donne. Per loro, specialmente se intraprendono questa carriera molto giovani, ci sono maggiori insidie. Oltre ai sedicenti talent-scout che gravitano nei backstage delle sfilate o durante i party, il problema principale per loro riguarda l’imposizione di canoni estetici spesso eccessivi. Per il modello uomo, pur essendo richiesta una certa disciplina in termini di alimentazione e attività fisica, la magrezza non è il principale criterio di scelta, mentre purtroppo sono ancora tanti gli stilisti che vogliono indossatrici sempre più magre per far risaltare al meglio i loro capi e tutto questo si ripercuote anche su chi, questi modelli di bellezza, li subisce attraverso i media”. C’è uno stilista o un marchio per cui vorresti lavorare? “Mi piace molto lo stile di Ralph Lauren ma, purtroppo, non sono rimasto abbastanza a lungo a New York perché si creasse l’occasione giusta”. A 46 anni, dopo 24 anni di carriera, cosa c’è nel tuo futuro?

“Avendo una moglie e due figli piccoli (Deva di 5 anni e Brando di 1 anno), negli ultimi anni ho dovuto riorganizzare la mia vita. Viaggio molto meno per lavoro per stare di più con la mia famiglia e ho intrapreso altre strade professionali: sono diventato socio dell’agenzia di Bergamo The Exnovo che rappresenta diversi personaggi dello spettacolo tra cui Giorgio Panariello e Vanessa Incontrada. Inoltre collaboro con un partner straniero per cui adesso sempre più spesso sono io a fare casting e a scegliere modelli o modelle per servizi fotografici e sfilate. L’ultima attività, in ordine di tempo, a cui mi sto dedicando è quella del trading on-line che mi permette di lavorare anche da casa, a beneficio di mia moglie che così ha più tempo per la sua attività di life coaching, ma la carriera da modello continua. Continua a stimolarmi ed è anche grazie a quella che sono diventato l’uomo di oggi”. Per seguirlo su instagram: Gianluca_Cerruti. Chiara Sorrentino

rimase per sette anni, la sua parentesi più lunga e importante all’estero insieme a quella di Tokyo prima di rientrare in Italia. Gli ultimi lavori in cui sei stato impegnato? “Recentemente ho collaborato con Stefano Ricci, uno dei nomi di punta dell’alta moda maschile in tutto il mondo, con il quale ho sfilato a Mosca, in Uzbekistan e a Firenze. Poi, ho posato per l’ultimo catalogo di Casa Kiton, un’azienda italiana di alta sartoria per uomo, e ho interpretato la parte del papà in una campagna pubblicitaria di Dolce e Gabbana”. Il mondo della moda è fatto di luci e ombre… “Le luci sono i viaggi, le permanenze all’estero, la conoscenza di culture e persone straordinarie che mi hanno arricchito molto. Personalmente ho avuto la fortuna di lavorare sempre con persone serie ed estremamente professionali per cui di ombre non ne ho vissute. Devo ammettere però che per noi modelli uomini la

Ciak Moda

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SANDALI D'INVERNO... SÌ MA CON LE CALZE

Portare i sandali d'inverno sotto abiti o completi eleganti, senza sentire i brividi di freddo? Con la moda degli ultimi anni si può: via libera ai calzini, meglio ancora se grossi o persino di spugna. È questa infatti l'ultima tendenza in fatto di scarpe per l'inverno 2017-2018. Les Copains abbina i suoi eleganti sandali color créme a delle calzine spesse in filato lamè dorato, per un look chic e trendy. Romantici, i sandali di Elisabetta Franchi sono color turchese con maxi pleateau; hanno un'allegra fantasia bianca e l'inserto di una graziosa farfallina con brillantini colorati, e vengono abbinati a dei calzini in panna con micro traforature. Dicevamo che l'abbinamento più di moda per quest'anno è del sandalo con calze di spugna, come nel caso del modello di Valentino con laccetti sottili, indossato con calzettoni sport bianchi. Anche nel caso dei raffinati sandali rossi di Gucci l'abbinamento ideale è con

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calzini bianchi sportivi con trama a nido d'ape, e l'iconico binomio cromatico della maison rosso-verde. Per alcuni sandali l'utilizzo di calze velate o collant è però imprescindibile, come nel caso dei sandali con tacco altissimo e plateau di Elie Saab, che sono in pelle scamosciata con dettaglio in pelliccia: ideali per il look delle feste. Calzino a costine color marron lucido per i sandali in raso rossi e neri di Jimmy Choo: anche questi sofisticati per le sera e le festività. L'abbinamento è marron e rosso anche per i sandali con stampa pitonata di Fendi, solo che qui è tutto effetto mat, ovvero opaco. Spiritosi i calzini argento glitter con stampa di Topolino firmati Calzedonia, che vengono indossati insieme a delle classiche decollete nere: perfetti l'outfit da giorno. Infine, per i sandali in velluto viola scuro di Passi Italiani sono perfetti i calzini in filato lamé in una nuance più accesa di viola.

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il 20 geNNaio, alle 22,30, la BaNd io chi soNo? sarà iN coNcerTo al maTTaToyo, iN occasioNe della seraTa TargaTa eNdeNocTe, per preseNTare iN aNTeprima il sUo disco viscerale, disTriBUiTo sU TUTTe le maggiori piaTTaforme digiTali a parTire dal 22 geNNaio

Alla qualità della registrazione hanno preferito la potenza espressiva: la scelta punk dei Io chi sono? Da sinistra Alessandro Albarelli, Roberto Ferrari, Daniele Brandoli e Milo Mazzola

L’eco di Franco Battiato la Copertina di Viscerale ritroviamo racchiusa sin dal loro nome: Io chi sono? è il nuovo progetto musicale degli ex Fata, band carpigiana formata da Alessandro Albarelli alle chitarre, Daniele Brandoli a tastiere, elettronica e sint, Milo Mazzola alla batteria e Roberto Ferrari, voce ed elettronica. “Battiato è un autore che amiamo molto - sottolinea Roberto Ferrari - in particolare la sua filosofia, fortemente caratterizzata dall’insegnamento di Gurdjieff, secondo cui la ricerca della verità e della conoscenza nobilita e rende l’uomo una creatura straordinaria. Io chi sono? è un interrogativo esistenziale che prima o poi ciascuno si pone: le risposte sono a dir poco molteplici e per nulla scontate”. Il loro disco, Viscerale, si muove nel solco dell’elettronica, della new wave e del post punk degli Anni Settanta ed è proprio lo spirito di quegli anni ad emergere con forza prorompente: “fare musica per noi è un’esigenza, una necessità, ma sentivamo il bisogno di staccarci da etichette, uffici stampa… e così abbiamo deciso di liberarci da ogni schema e sovrastruttura. Il disco lo abbiamo registrato d’istinto, in autonomia. Oggi - spiegano Ferrari e Brandoli - tutti i lavori paiono imbrigliati, livellati e somiglianti, noi, al contrario, volevamo qualcosa che si differenziasse completamente. Negli Anni ’70 la qualità della registrazione era secondaria rispetto alla potenza espressiva dei pezzi e noi abbiamo realizzato Viscerale guidati dalla consapevolezza che quando un brano possiede un’anima è in grado di arrivare dritto alla pancia di chi lo ascolta”. E che il disco suoni, e lo faccia bene, lo dimostra l’apprezzamento della Rete: “nonostante la new wave contemporanea abbia un underground sconfinato, Darkitalia ha inserito il nostro brano

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Lumières de la nuit tra le 25 canzoni più belle del 2017. Piazzarci dopo l’artista americano Drab Majesty è una soddisfazione senza precedenti”, sorride Roberto Ferrari. “L’elettronica - aggiunge Daniele Brandoli - ci consente una gestione moderna dei suoni ma questi otto brani, dal punto di vista compositivo, sono nati di getto. Di cuore. Abbiamo scelto, nel registrare il disco, di rifarci al passato, una novità per noi ma, considerato il risultato, probabilmente continueremo su questa strada”. Ad aprire il disco è L’imperfezione, “un brano non facile a cui sono molto legato. Una canzone - spiega Roberto Ferrari - che si interroga sul senso delle cose e di cui è uscito il bel video firmato da Pietro Puccio, graphic designer nonché docente alla Naba di Milano”. Io chi sono? Una parodia, una complicazione, una circostanza, il frutto del peccato, la paura di invecchiare, una scommessa persa, una casa chiusa, una patologia, un appunto preso in fretta, una didascalia, una fermata persa, una fotografia, un’astrazione, un debito scaduto, una deviazione, un cuore artificiale o un telefono cellulare… un’idea d’amore… “Difficile trovare una risposta univoca ma, indipendentemente da ciò che siamo - o che pensiamo di essere - l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è l’amore”, ribadisce Ferrari, autore dei testi. Viscerale è una caustica denuncia di un oggi connotato da una progressiva schiavitù da social, “inquietanti sfogatoi di rabbia e frustrazioni per tante pecore vestite da leoni. Vortici distruttivi nei quali ci si isola irrimediabilmente - prosegue Ferrari - divenendo così sempre più manipolabili”. L’impellenza viscerale di urlare, detestare, disinfettare… con la certezza di sapere, perdendo un’ottima occasione per tacere… e come sempre tra le

mani non c’è nulla di concreto. Un tempo, il nostro, in cui l’affermazione di un sé originale diventa sempre più chimerica come ci ricorda Invisibile. Tra le radici dell’essere, mi trovo a condividere tutto quello che mi viene dato… svuotato, spento, indesiderato da un sistema confezionato. Chicca della canzone le chitarre finali di Albarelli: da ascoltare con attenzione. E se è vero come ribadisce il brano Disfunzioni emotive amplificate che tutto si appiattisce e poi finisce, in Lumières de la nuit, la riflessione sull’amarezza dell’essere si allarga ancor di più: quanto sembra stupida l’identità che hai; si diventa personaggi, giocolieri messi a nudo, bruciando un po’ se stessi tra le braccia di nessuno, tra volti indifferenti e luci di lampioni che non riscaldano mai… E opportunamente io non penso a niente e, opportunamente, io non sono niente. E allora, in un tempo sempre più scandito dalla tecnologia, la domanda avanzata in Alterazioni è: in tutte queste direzioni e mutazioni l’amore che forma ha? Corpi in esposizione per desideri brevi, alimentati a batteria e la tecnologia, forse, è solo una bugia per affermare la mediocrità. Tra introspezione e denuncia, nei testi sempre più maturi e ispirati di Ferrari, l’amore trova però pieghe da cui emergere. Spuntare. E in questa finzione etica, estetica, medicinale, canta Roberto in Estetica, dove l’amore è solo un effetto collaterale e ciascuno rischia di perdere la propria essenza, il disco si chiude con Simbiosi e un’immagine di colorata speranza. Un fiore che cresce e dona tutto quello che ha senza chiedersi perché. E io posso ancora ritrovare un sorriso, un’idea, al pensiero di te… Perché è pur sempre l’amore, nella sua gratuità, a dare un senso a ciò che siamo. Viscerale è un ibrido: “ci siamo lasciati ispirare da autori, atmosfere e sonorità diversissimi tra loro. In questo lavoro ci sono pennellate pop, alcune incursioni nel punk e persino qualche campionatura di suoni dell’industrial metal. Influenze mai utilizzate prima”, rivelano Daniele Brandoli e Roberto Ferrari. Il 20 gennaio, alle 22,30, la band sarà in concerto al Mattatoyo, in occasione della serata organizzata dallo staff Endenocte, per presentare in anteprima il disco prodotto dallo Zeta Factory di Carpi e distribuito su tutte le maggiori piattaforme digitali a partire dal 22 gennaio. Per info: www.facebook. com/iochisonoweb - iochisono.bandcamp.com Jessica Bianchi

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dopo il graNde sUccesso delle passaTe edizioNi TorNa, il 27 geNNaio, rocamBolika. miraggi, magie e alTre diavolerie, la rassegNa di TeaTro da 0 a 99 aNNi, ideaTa dalla foNdazioNe cr carpi

Fantasia al potere dopo il grande successo delle passate edizioni, dove ogni appuntamento ha registrato il tutto esaurito, torna il 27 gennaio, Rocambolika. Miraggi, magie e altre diavolerie, la rassegna di teatro da 0 a 99 anni, ideata dalla Fondazione CR Carpi. tante le proposte in calendario: dal teatro d’attore a quello scientifico, dal mimo alle arti circensi, passando per le bolle di sapone, la clownerie e un elegante medley delle fiabe più amate. tutti gli spettacoli sono selezionati, dal direttore artistico Sandra Righi, tra quanto offerto dal panorama nazionale e internazionale, sulla base di canoni specifici: teatro di qualità, performance che possano diventare occasione di riflessione o di partecipazione attiva degli spettatori, esibizioni che stimolino la fantasia o si qualifichino come risorse per incrementare le conoscenze in modo divertente e nuovo. per raggiungere una fascia di età sempre più ampia e parlare ai più piccoli così come agli adolescenti, alcuni spettacoli di Rocambolika saranno proposti in più repliche, raddoppiando così le possibilità di accedere in auditorium. la rassegna apre il 2018 presso l’auditorium san rocco con il mago delle bolle Michele Cafaggi. Controvento, per la regia di Ted Liminarc, si presenta come uno spettacolo di raffinato divertimento, adatto a un pubblico di ogni età, dedicato a tutti i sognatori che inseguono i propri pensieri come si fa con le bolle di sapone. alle 17.30 e alle 21, gli spettatori saranno catapultati indietro nel tempo, nell’anno 1915. sul palco, un bellissimo biplano e uno strano

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aviatore, un po’ maldestro ma molto determinato a intraprendere una grande avventura. sabato 10 febbraio, alle 21, sarà la volta di Tracigomic heroes, uno spettacolo per ragazzi dai 10 anni, per conoscere o riscoprire in modo nuovo e molto divertente Shakespeare e la straordinaria attualità dei personaggi raccontati dalle sue opere. Missione spaziale (sabato 17 febbraio, alle 21) condurrà il pubblico, a partire dai 6 anni di età, alla scoperta del sistema solare e delle sue meraviglie, in compagnia dei due astronauti più strampalati dell’esplorazione interplanetaria. Mentre sabato 3 marzo, alle 21, e domenica 4 marzo alle 17.30, Circo Pitanga – Svizzera, Israele proporrà il suo eccentrico *Circus*, uno spettacolo da 0 a 99 anni, pieno di acrobazie, magie, paillettes e tanti spassosi imprevisti. sabato 10 marzo, alle 21, sarà la volta de I racconti di mamma oca che allieterà i bambini tra i 3 e gli 8 anni in una favola delicata e ricca di emozioni che prende spunto dall’opera musicale Ma Mére l’Oye del compositore Maurice Ravel. la pluripremiata Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Torino chiuderà Rocambolika sabato 24 marzo, alle 21, con l’avventura di Marco Polo e il viaggio delle meraviglie, un percorso sul tema della conoscenza, dell’esplorazione e del sorprendente, rivolto a un pubblico con almeno 6 anni di età. tutti gli appuntamenti si svolgono presso l’auditorium san rocco e sono gratuiti. informazioni sulla pagina facebook fondazione cr carpi. l’ingresso è su prenotazione sul sito www.fondazionecrcarpi.it. le prenotazioni vanno effettuate nei 5 giorni precedenti la data dello spettacolo.

arriva nelle nostre sale CineMatografiCHe ella e JoHn - tHe leisUre seeKer: esilarante road-Movie sUlle strade aMeriCane firMato dal regisTa paolo virzì

“Una ballata buffa e triste, vitale e felice”

Paolo Virzì tra Donald Sutherland ed Helen Mirren

Pur reduce dal travolgente e lusinghiero successo de La pazza gioia, Paolo Virzì era restio ad accettare la proposta di girare un film negli Stati Uniti, così dopo aver scritto la sceneggiatura insieme a Francesca Archibugi, Francesco Piccolo e Stephen Amidon, un po’ per azzardo e forse nel tentativo di spararla grossa, chiese ai produttori americani di avere come interpreti due icone del cinema internazionale: Donald Sutherland, canadese, ma figura chiave dalla controcultura americana ed Helen Mirren, inglese e paladina dei diritti delle donne. Quindi persone dal vissuto reale analogo a quello dei personaggi previsti nel copione, nonché attori bravissimi e importanti; lei anche premiata con un Oscar nel 2007 come migliore interprete in The Queen di Stephen Frears. Inaspettatamente (per lui) la sua richiesta fu accettata e il regista livornese non poté esimersi dal partire per Hollywood e imbarcarsi in una vera e propria avventura tratta dal romanzo In viaggio contromano di Michael Zadoorian (edito in Italia da Marcos Y Marcos). Dopo la presentazione in concorso alla Mostra di Venezia col titolo The leisure seeker, arriva finalmente in sala Ella e John. Il titolo originale inglese significa letteralmente il cercatore di svago, ed è il nome che la coppia di protagonisti aveva dato al vecchio camper quando ci andava in vacanza negli Anni Sessanta e

Settanta coi propri figli; oggi due adulti piuttosto indipendenti e assenti, ma contemporaneamente molto preoccupati della sorte dei genitori affetti da gravi problemi di salute. John, il padre, ha frequenti episodi di smemoratezza, primi sintomi di un Alzheimer ormai alle porte, Ella invece è malata terminale di cancro. L’intenzione dei figli è quella di ricoverarli al fine di proteggerli e garantire loro le cure necessarie. Ma i due anzianotti genitori, irriducibili superstiti di una cultura hippy e alternativa, tutto desiderano fuorché essere ricoverati in cliniche diverse ed essere irrimediabilmente separati. Così sottraggono alla polvere della rimessa il traballante Leisure seeker e fuggono verso un avventuroso viaggio lungo la Old Route 1, da Boston a Key West, isoletta alla punta estrema della Florida, che ospita la casa museo dello scrittore Ernest Hemingway. Il viaggio diventa l’occasione per i due personaggi di rivedere la loro storia d’amore, tra momenti divertenti e altri di improvviso terrore; fra lacrime, risate, confessioni e perdoni il racconto è scandito da un continuo dialogo che sfiora incomprensioni paradossali e atmosfere surreali, perché le reciproche malattie non costringono affatto il film a inscenare per forza il dolore, la paura e la sofferenza, tutt’altro: la costruzione è quella di una ballata un po’ venata di nostalgia ma saldamente vissuta nel presente. Il

film infatti viene realizzato durante la campagna elettorale che porta alla elezione di Trump. Helen Mirren brilla particolarmente nel disegnare una donna memore delle battaglie combattute e priva di qualsiasi rassegnazione alla dura realtà. Donald Sutherland è perfetto nello stralunato ritratto di chi vive confusamente tra passato e presente. Entrambi sembrano spingere il loro camper verso un ignoto futuro al fondo di una strada che inesorabilmente avrà una fine perché oltre c’è solo mare. Li accompagna e dà loro vigore una colonna sonora piuttosto rockettara, tipica del road-movie del bel tempo che fu, in cui spicca Janis Joplin che urla la sua ribellione. Il regista italiano, anzi livornese, anche in terra americana, conserva il gusto tipicamente toscano dell’ironia e dello sberleffo sin nei confronti della sorte cinica e bara che il destino ha riservato ai suoi personaggi. Degno e miglior erede della commedia all’italiana afferma con umiltà: “Mi sento figlio del cinema italiano, che vuole usare ingredienti che ho a cuore da sempre: verità, umanità, ironia, provando a mescolare commedia e tragedia…. Mi sembra che sia venuto fuori un road movie sulla libertà di scegliere ogni istante della propria vita con la semplicità di una canzone. Una ballata buffa e triste, vitale e felice”. Il finale molto probabilmente farà discutere, e questo è un altro merito. Ivan Andreoli

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Al cinema SPACE CITY - CARPI “L’industria umana applicata ai prodotti della natura per bisogno, lusso, divertimento o curiosità, generò le scienze e le arti”. Denis Diderot, Enciclopedia

TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI

Regia: Martin Mcdonagh Cast: frances Mcdormand e Woody Harrelson. dopo mesi trascorsi senza passi in avanti nelle indagini sull’omicidio di sua figlia, Mildred Hayes decide di prendere in mano la situazione e “rimbeccare” le indolenti forze dell’ordine. sulla strada che porta in città, la madre furente noleggia tre grandi cartelloni pubblicitari sui quali piazza una serie di messaggi polemici e controversi, rivolti al capo della polizia William Willoughby. lo stimato sceriffo prova a far ragionare la donna, ma quando viene coinvolto anche il vice dixon, uomo violento, la campagna di Mildred si trasforma in una battaglia senza esclusione di colpi. Orario proiezioni: feriali: 20,15 - 22,30 - sabato: 18,30 - 20,30 - 22,40

JUMANJI - BENVENUTI NELLA GIUNGLA

aism e improgrameloT, TeaTro d’improvvisazioNe saraNNo iNsieme per UNa seraTa di raccolTa foNdi che si Terrà al circolo caBassi di via doN davide alBertario 41, il 27 gennaio, alle 21

Ridere è una cosa seria!

Regia: Jake Kasdan Cast: dwayne Johnson e Jack Black quattro liceali in punizione trovano una vecchia console per videogiochi nei seminterrati della scuola. incuriositi dal gioco vintage ambientato nella selvaggia giungla di Jumanji, si prendono una pausa dalle pulizie e iniziano la partita. Una volta premuto il tasto start, i ragazzi scoprono con orrore di essere stati risucchiati dentro al gioco, e per di più con le sembianze adulte degli avatar selezionati. Orario proiezioni: feriali: 20,15 - 22,30 - festivi: 15,30 - 18 - 20,15 - 22,30

NAPOLI VELATA

Regia: ferzan ozpetek Cast: giovanna Mezzogiorno e alessandro Borghi adriana, anatomopatologo a disagio coi vivi, incontra andrea, un giovane uomo che la seduce e la ama una notte intera, appassionatamente. adriana è travolta, finalmente viva. al risveglio gli sorride e dice sì al primo appuntamento. Ma andrea a quel rendez-vous romantico non si presenta. e’ l’inizio di un’indagine poliziesca ed esistenziale che condurrà adriana nel ventre di napoli e di un passato, dove cova un rimosso luttuoso. in napoli velata perdita e incontro coincidono in uno spazio che si fa sempre più fantasmatico e labirintico . Orario proiezioni: feriali: 20,15 - 22,30 - festivi: 20,15 - 22,30

CINEMA CORSO - CARPI BENEDETTA FOLLIA

Regia: Carlo verdone Cast: Carlo verdone e ilenia pastorelli Benedetta follia segue le vicende di guglielmo, uomo di specchiata virtù e fedina cristiana immacolata, proprietario di un negozio di articoli religiosi e alta moda per vescovi e cardinali. i valori su cui l’uomo ha fondato la sua esistenza crollano quando sua moglie lo abbandona dopo 25 anni di matrimonio, nel giorno del loro anniversario. la vita però riserva ancora qualche sorpresa allo sfortunato guglielmo che, in una giornata come tante, in negozio riceve la visita di un’imprevedibile candidata commessa: luna, una ragazza di borgata, volenterosa ma altrettanto incapace. luna traghetterà l’abbottonato datore di lavoro attraverso un mondo proibito di single allo sbaraglio. Orari proiezioni: feriali: ore 20,20 - 22,30 - domenica: ore 16 - 18,10 - 20,20 e 22,30

CINEMA EDEN - CARPI WONDER

Regia: stephen Chbosky Cast: Julia roberts e owen Wilson. il protagonista è august “auggie” pullman, bambino affetto dalla sindrome di treacher Collins (malattia congenita dello sviluppo craniofacciale) in procinto di frequentare la quinta elementare in una scuola pubblica locale. Costretto precedentemente a studiare a casa a causa dei numerosi interventi chirurgici al viso, è la prima volta che august si unisce a una classe di coetanei, mangia alla mensa della scuola o parte in campeggio coi compagni. nonostante le preoccupazioni di mamma isabel e papà nate sostiene gli sguardi curiosi e diffidenti degli studenti con dignità, facendo il suo ingresso nella scuola pubblica come un supereroe o, piuttosto, come un astronauta deciso a piantare la sua bandiera in un mondo distante e inesplorato. Orari proiezioni: feriali: ore 21 - festivi: 16,30 - 18,40 - 21

CINEMA ARISTON - SAN MARINO MR. OVE

Regia: Hannes Holm Cast: rolf lassgård e Bahar pars ove è un burbero 59enne, vedovo e in pensione, che diversi anni fa è stato deposto dalla carica di presidente dell’associazione dei condomini, ma nonostante questo ha continuato a controllare l’area del vicinato con dedizione e ostinazione. quando nella casa vicino alla sua si trasferisce la famiglia di parvaneh, una ragazza di origine iraniana sposata con uno svedese e madre di due bambine, l’approccio negativo alla vita di ove viene messo alla prova dando vita a una inaspettata amicizia. Orari proiezioni: domenica 21 gennaio: proiezione unica ore 20:30 - lunedì 22 gennaio: proiezione unica ore 21

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Patch Adams amava riparte che, “ridere non è solo una semplice reazione spontanea del corpo a determinati stimoli, è molto di più:

l’humor è un eccellente antidoto allo stress. Poiché le relazioni umane amorevoli sono così salutari per la mente, vale la pena di sviluppare un

appuntamenti Teatro Carpi

21 gennaio - ore 21 Giornata della Memoria Se non sarò me stesso in collaborazione con Fondazione ex Campo Fossoli drammaturgia a cura di Nicola Bonazzi, Azzurra D’Agostino e Vincenzo Picone regia di Andrea Paolucci Compagnia Teatro dell’Argine in collaborazione con l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano ingresso gratuito Teatro comunale

22 gennaio - ore 21 Nonsoloteatro Jersey Boys - The story of Frankie Valli & The Four Season

il musical campione di incassi a Broadway e londra, racconta la grandiosa ascesa verso la celebrità di una delle band di maggior successo nella storia della musica pop: i leggendari four season. Un vero e proprio juke-box musicale in cui rivivere i favolosi anni sessanta con le canzoni più famose del gruppo Teatro comunale

Mostre CARPI

fino al 21 gennaio Carpi Città del Presepe sala duomo saletta fondazione Cassa di risparmio di carpi Mostra itinerante nei negozi del Centro storico fino al 28 gennaio

lato umoristico”. AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla e Improgramelot, teatro d’improvvisazione saranno insieme per una serata di raccolta fondi che si terrà al Circolo Cabassi di via Don Davide Albertario, 41 sabato 27 gennaio, alle 21. Protagonista un Match di Improvvisazione Teatrale: spettacolo comico più rappresentato al mondo dove due squadre di attori si sfideranno a colpi di battute sotto l’occhio di un inflessibile arbitro. Il tema e lo scopo della serata saranno mirati alla raccolta fondi per permettere di offrire servizi assistenziali alle persone affette da sclerosi multipla e quello di migliorare la loro qualità della vita anche attraverso una semplice e spontanea risata. Per informazioni e prenotazioni: AISM sede di Modena – Barbara tel 059.393093 e Monica (dopo le 18) 324.5449934. Buon divertimento allora, siete tutti invitati.

Red - Colour Experience Musei di palazzo pio fino al 25 febbraio Tesori dai depositi Musei di palazzo pio

Eventi CARPI

17 gennaio - ore 20.45 Bilancio 2018: Investire sulle persone saranno presenti glia assessori Simone Morelli e Stefania Gasparini Circolo graziosi 17 gennaio - ore 20.30 Presentazione pubblica del progetto Controllo del Vicinato strumenti e strategie per un nuovo percorso di collaborazione tra cittadini, amministrazione e forze

• Edizione di Carpi •


dal premio sTrega paolo cogNeTTi, passaNdo per il filosofo viTo maNcUso, la scriTTrice dacia maraiNi, il giorNalisTa paolo rUMiz e il fondatore di sloW food Carlo petrini: sono gli aUtori CHe fino al 25 feBBraio presentano le loro novità ediToriali al Bper forUm moNzaNi di modeNa

Al via il nuovo anno di Forum Eventi

Anno nuovo e nuovo calendario per il BPER Forum Monzani di Moden che fino al 25 febbraio porta sul palco grandi autori con i loro ultimi libri. Forum Eventi è la rassegna organizzata da BPER Banca con il patrocinio del Comune di Modena. E’ nel segno della filosofia e delle domande esistenziali l’appuntamento, domenica 21 gennaio, alle 17.30, con Vito Mancuso e il suo Il bisogno di pensare (Garzanti). Perché vivete? Quale scopo date al vostro essere qui? Cosa volete da voi stessi? In questo libro Mancuso ingaggia un dialogo serrato con i suoi lettori per risalire alle sorgenti di un bisogno primordiale dell’uomo, di una speciale capacità che ci caratterizza in modo peculiare distinguendoci da tutti gli altri esseri viventi: il nostro bisogno di pensare. E’ a partire da questa urgenza interiore, legata al desiderio e al sogno di una vita diversa e migliore, che Mancuso ci sprona a tornare a “pensare col cuore”, senza barriere, preconcetti o tabù, e senza altro dogma che la ricerca costante del Bene. Così, nel movimento ora logico ora caotico delle nostre esistenze, questo libro diventa una guida capace di orientarci in quei momenti in cui siamo chiamati a scegliere se resistere oppure arrenderci al lusso della vita. E, nei tempi sempre più indecifrabili che ci troviamo ad affrontare, ci invita a prestare attenzione al valore infinito di ogni istante, per raggiungere quella desiderata pace interiore, quell’equilibrio tanto atteso di chi ha trovato un senso al suo essere al mondo. La libertà di amare a ogni età della vita. La racconta Dacia Maraini in Tre donne (Rizzoli), il suo nuovo romanzo che presenta martedì 30 gennaio, alle 21. E’ una storia d’amore e disamore con protagoniste tre generazioni di donne: Gesuina, Maria e Lori, una nonna, una madre e una figlia forzate dalle circostanze a convivere in una casa dove è assente da dell’ordine per la promozione della sicurezza urbana interverranno: Daniela Tangerini, responsabile del presidio di Carpi Paola Sivieri, ispettore Capo responsabile del presidio di Novi di modena Circolo Ugo Barbaro Cortile 18 gennaio - ore 18.30/20 Tavola Rotonda sulle difficoltà scolastiche e disturbi specifici di apprendimento con Beatrice Musi e Veronica Ronchetti (logopediste) Federica Vandelli e Fabiana Zani (psicotetapeute) Centro di psicologia e logopedia 18 gennaio - ore 9.30 Il sonno nel primo anno di vita relatore: Enrico Quattrini, pediatra di base Centro scubidù

• Edizione di Carpi •

Carlo Petrini

tempo un uomo. La nonna, Gesuina, ha superato i sessant’anni, è aperta e curiosa del mondo e dei giochi dell’amore. Maria, sua figlia, vorrebbe fuggire la realtà, è chiusa fra le sue carte di traduttrice e i suoi sentimenti sono rivolti a un altrove lontano. E poi c’è Lori, 16 anni, immersa nella confusione dell’adolescenza. Tutto cambierà quando nelle loro vite irrompe un uomo e trovare un nuovo equilibrio significherà abbandonarsi alla forma più pura di passione, quella per la libertà. Il romanzo fotografa con un taglio inedito i percorsi del desiderio in tutte le età della vita. Paolo Rumiz, giornalista, presenta domenica 4 febbraio, alle 17.30, La Regina del Silenzio (La Nave di Teseo) e regala ai suoi lettori una storia senza tempo sulla forza dell’arte e del coraggio, sull’importanza di credere nel proprio talento, contro ogni forma di violenza. L’incontro vedrà la partecipazione speciale del maestro Igor Coretti-Kuret e alcuni giovani musicisti della sua European Spirit of Youth Orchestra per eseguire 18 gennaio - ore 21 Relazioni nel sistema famiglia: trappole, radici o risorse? Esplorando le dinamiche famigliari attraverso il cinema Claudia Ditano, psicoterapeuta rogersiana Grazia Gamberini, psicoterapeuta sistemica auditorium Biblioteca loria Cinema al Gorizia: Rivediamoli insieme introduce: Claudia Casoli Programma: 19 gennaio - ore 20.45 Insospettabili sospetti regia di Zach Braff 26 gennaio - ore 20.45 Il mio nome è Daniel Blake regia di Ken Loach inghilterra/francia 2016, 100’ 20 gennaio - ore 16

brani live citati nel romanzo. Il libro, infatti, è dedicato all’amico musicista triestino Alfredo Lacosegliaz, scomparso un anno fa, l’artista che anticipò l’interesse per la musica balcanica e le contaminazioni con i suoni che venivano dall’Oriente: su di lui e il suo codino grigio è modellato uno dei protagonisti della storia, il bardo

Tahir, discendente di un popolo guerriero che canta la nostalgia e con la sua tambùriza seduce uomini e animali. Il volume è suddiviso in 20 capitoli, tutti accompagnati da un consiglio musicale da Wagner a Beethoven, da Stravinskij a Grieg. Il 3 novembre scorso ricorrevano i 30 anni dal manifesto sullo Slow-fo-

Dacia Maraini

Laboratori che passione Sogni con la coda Che sogni sognano i cani? Sognano la coda? Sogneranno salsicce o palle da rincorrere? laboratorio ispirato all’omonimo libro di edizioni lapis a cura di Sonia Maria Luce Possentini, vincitrice del premio andersen 2017 come migliore illustratrice da 5 anni, a iscrizione Castello dei ragazzi Cinema che passione! Proiezioni, merenda e sorprese programma a cura di Cinzia Bonci_equlibri, Associazione Culturale Aporie e Circostrass tutte le proiezioni sono a ingresso libero con inizio alle 15.30 Programma: 21 gennaio

od (nel 1987 si scriveva così) che fu lanciato sul Gambero Rosso. Compie così tre decenni l’intuizione di Carlo Petrini, che da allora combatte contro il cibo spazzatura. S’intitola proprio Slow Food - Storia di un’utopia possibile il suo ultimo libro e racconta la nascita di un movimento che si oppone alla frenesia del fast food, rivendicando il diritto a mangiare bene, sano e con lentezza. Il volume, che Petrini e il co-autore Gigi Padovani presentano sabato 10 febbraio, alle 17.30, è 50 uomini che potrebbero salvare il Pianeta (The Guardian). Il grande merito di Petrini è stato quello di trascinare il dibattito sull’agroalimentare e sulla gastronomia fuori dai salotti borghesi per portarlo dentro il cuore vivo delle tradizioni popolari. Non solo: per non farci mangiare dal cibo bisogna farsi guidare ancora da una salda vena umanistica, quella che insegna a interrogarsi sul bene e sul male, non a demandarlo ai partiti, al mercato, all’industria. La montagna non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio, tempo e misura. Lo sa bene Paolo Cognetti, che tra una vetta e una baita ambienta il suo potentissimo romanzo Le otto montagne (Einaudi), che gli è valso il Premio Strega 2017. Cognetti lo presenta a Modena domenica 25 febbraio, alle 17.30. E’ una storia di amicizia tra due ragazzi così diversi da assomigliarsi, un viaggio avventuroso e spirituale fatto di fughe e tentativi di ritorno, alla ricerca di una strada per riconoscersi. La storia del libro sono diverse storie: quella di un figlio unico e del suo rapporto con i genitori amanti della montagna, quella del proprio rapporto con la montagna, quella dei due genitori e dei loro caratteri, e quella di un’amicizia tra due bambini (e poi giovani e adulti) diversi tra loro ma che mantengono una grande sintonia nel contesto della passione per la montagna.

Cicogne in missione Centro sociale guerzoni 21 gennaio Pets - Vita da animali Centro sociale la fontana 27 gennaio Phantom Boy Centro sociale B. losi 28 gennaio Kubo e la spada magica Centro sociale graziosi

21 marzo - ore 21 Tutto è possibile di Elizabeth Strout (einaudi, 2017) 18 aprile - ore 21 Il mare dove non si tocca di Fabio Genovesi (Mondadori, 2017) 16 maggio - ore 21 Appunti per un naufragio di Davide Enia (sellerio, 2017) Biblioteca loria

La Biblioteca dei miei sogni Gruppo di lettura a cura di Alessandra Burzacchini, Emilia Ficarelli, Lorella Lolli, Laura Vignoli Programma 24 gennaio - ore 21 La lettrice scomparsa di Fabio Stassi (sellerio, 2016) 21 febbraio - ore 21 La casa della moschea di Kader Abdolah (iperborea, 2016)

I Venerdì della fotografia Programma 26 gennaio - ore 21,15 In sella alla bici in Sardegna proiezione di Olivatta e Rita Daolio 16 febbraio - ore 21,15 Dal corno alle scale al libro aperto Paolo Cervigni presenta la sua ultima pubblicazione con foto e video 23 febbraio - ore 21,15 Trekking in Mongolia videoproiezione di Olivatta Daolio Cai - Club alpino italiano

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CARPI FC 1909

il colpo più imporTaNTe del mercaTo iNverNale per il momeNTo lo ha messo a segNo il carpi, prelevaNdo il ceNTravaNTi federico melchiorri dal cagliari, iN presTiTo oNeroso coN diriTTo di riscaTTo fissaTo a 1 milioNe e 300mila eUro

Melchiorri si presenta

Il colpo più importante del mercato invernale per il momento lo ha messo a segno il Carpi, prelevando il centravanti Federico Melchiorri dal Cagliari, in prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 1 milione e 300mila euro. Dopo essere stato accolto con affetto dai tifosi biancorossi, il centravanti nativo di Treia ha esordito lo scorso sabato pomeriggio nell’amichevole pareggiata a Lucca per 0-0 lasciando buone impressioni ma palesando un netto ritardo di condizione. Federico un matrimonio procrastinato di due anni e mezzo ma finalmente consumato. Le tue prime impressioni da nuovo centravanti biancorosso? “Ero vicino al Carpi già due stagioni fa, poi l’arrivo a sorpresa di Sogliano al posto di Cristiano Giuntoli nel ruolo di direttore sportivo, fece saltare tutto. L’occasione mi si riproNella settimana corrente potrebbe entrare definitivamente nel vivo il mercato del Carpi. Nelle scorse giornate la dirigenza biancorossa è stata impegnata nel dialogo con i difensori Anibàl Capela e Tobias Pachonik nel tentativo di prolungare l’attuale contratto in scadenza a giugno. Incassata la disponibilità di entrambi, la trattativa potrebbe risolversi a breve con annesso prolungamento sino al 2020. Chi invece potrebbe ripercorrere le orme del suo illustre predecessore Kevin Lasagna è Giancarlo Malcore: l’Udinese potrebbe prelevarlo lasciandolo “parcheggiato” in Emilia sino al termine del campionato. Da un attaccante a un altro: anche Mbala Nzola lascerà Carpi con Avellino, Pro Vercelli e Virtus Entella alla finestra. Liguri che potrebbero prendere a prezzo di saldo non solo l’attaccante franco-angolano ma anche il “redivivo” Leonardo Blanchard (seguito anche da Pescara e Perugia), legato ancora per tre anni agli emiliani ma ormai da 12 mesi vero e proprio “separato in casa”. Definite le uscite dei vari Anastasio, Romano, Prezioso, Vitturini, Manconi e Yamga, il Carpi si interroga sul futuro degli ex Modena Daniele Giorico e Luca Calapai che hanno

Matteo Scala e Federico Melchiorri

pose quest’estate ma la mia precaria condizione di salute mi ha spinto a ritardare il mio arrivo di ulteriori sei mesi. Avevo alcune offerte anche dalla Serie A e posso confidare che in Serie B sarei sceso solo per il Carpi. Sto bene, mi alleno regolarmente da due mesi e voglio recuperare tutto il tempo perso negli ultimi due anni con questa maglia, ripagando l’affetto della gente e gli sforzi della società”. Attualmente il Carpi staziona al nono posto nonostante il poco confortante dato del peggior attacco del campionato con 18 reti. Senti la responsabilità di dover aumentare il bottino di goal a partire dalla gara col Novara? “Più che altro la vivo come uno stimolo. Io sono pronto a mettermi a disposizione e non vedo l’ora di far coppia con Jerry Mbakogu, con il quale sono certo formeremo una

coppia completa e pericolosa per qualsiasi compagine. Il fatto che con pochi gol il Carpi sia al nono posto con 29 punti è il sintomo di una solidità difensiva che, unita a un incremento delle reti, può permetterci di migliorare ulteriormente l’attuale posizione in classifica”. Ti sei posto obiettivi personali e di squadra? “Non mi piace mai parlare di obiettivi personali anche se la logica mi impone, considerato il mio ruolo di attaccante, di dover portare gol per aiutare la formazione. Per quanto riguarda l’obiettivo di squadra, mi è stato chiesto di aiutare il gruppo a raggiungere il prima possibile la salvezza. Tuttavia sono in una squadra la cui storia recente denota grande ambizione: penso potremmo toglierci delle belle soddisfazioni insieme”. Enrico Bonzanini

calcio mercaTo

Machach e Arrighini in arrivo, Udinese su Malcore trovato sin qui poco spazio, ma possiedono vari estimatori sia in Serie C che in cadetteria. Sfumati Stefano Moreo (accasatosi al Palermo), Cosimo Chiricò (conteso da Parma e Perugia) e Simone Emmanuello (già ufficializzato dal Cesena), il direttore generale Matteo Scala e gli uomini mercato biancorossi seguono con attenzione varie piste con l’obiettivo di potenziare la rosa. Sul taccuino della società si notano, evidenziati e dunque prioritari, i nomi degli attaccanti Andrea Arrighini e del trequartista francesce Zinedìne

Machach, appena prelevato dal Napoli dai transalpini del Tolosa. Capitolo potenziale ingresso nella retroguardia: a caccia di un centrale polivalente, una candidatura prestigiosa potrebbe essere quelle del classe ’94 Alex Ferrari, poco utilizzato dall’Hellas Verona e seguito anche tre stagioni fa. Novara vs Carpi: Perso il gioiello Da Cruz, passato al Parma a titolo definitivo, i piemontesi, reduci da un girone d’andata anonimo, concluso al quattordicesimo posto con 24 punti in tasca, vanno a caccia di una vendetta sportiva dopo l’1-0 del girone d’andata, patito all’esordio in campionato al Cabassi. Mister Eugenio Corini che teme di dover perdere anche il forte esterno classe ’96 Lorenzo Dickman considerato il forte interesse di Chievo e Sassuolo, con la squadra al completo dovrebbe riproporre il consueto 3-4-2-1 con Di Mariano e Chaija alle spalle dell’unica punta Riccardo Maniero. Enrico Bonzanini

CalCio -torneo della Befana di adria sport svoltosi dal 5 al 7 gennaio a firenze

Pulcini vittoriosi i Pulcini 2008 dello United Carpi hanno ottenuto un meritatissimo secondo posto al Torneo della Befana di adria sport svoltosi dal 5 al 7 gennaio a firenze. i piccoli calciatori si sono comportati in modo impeccabile in campo e non solo pur essendo la loro prima esperienza fuori casa e in una grande città rendendo orgogliosi i mister Riccardo Pierobon, Annalisa Coccetti e Matteo Lusvardi. i piccoli hanno incontrato squadre provenienti da toscana e lazio dando vita a partite emozionanti e di alto livello. sicuramente un’esperienza positiva che porteranno nel cuore.

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via piveTTa, JUriNa e dimissioNi per coach sasa ilic

pallamaNo seTTore giovaNile Us carpiNe

Terraquilia nel caos

Il 2018 sorride alla Società giallorossa la Terraquilia Handball Carpi rischia di veder complicare ulteriormente una stagione nata sotto una cattiva stella. Come se la difficilissima situazione in classifica non bastasse (penultimo posto a +1 dal fondo della graduatoria con solamente tre vittorie e un pareggio racimolati sinora), il mercato ha indebolito la rosa privandola dell’ala della nazionale Riccardo Pivetta, prelevato dall’ambizioso Conversano, e di Jan Jurina, quest’ultimo infatti dopo tre stagioni in biancorosso è passato ai veneti del malo. a complicare il tutto un nuovo ribaltone in panchina: il tecnico croato Sasa Ilic ha infatti rassegnato le proprie dimissioni e Samir Nezirevic, salvo sorprese, dovrebbe tornare in sella dopo essere stato esonerato lo scorso 21 ottobre. sabato, alle 19, al vallauri la gara più importante della stagione: atteso il Romagna ultimo in classifica e capace all’andata di cogliere la sua prima vittoria stagionale proprio con i biancorossi. in caso di sconfitta la terraquilia rischierebbe, considerato il calendario, di chiudere all’ultimo posto e ciò ne sancirebbe la retrocessione diretta in serie a2. E.B.

Sasa Ilic

pallavolo feMMinile serie B - la texCart torna a Casa da la spezia Con dUe pUnti dopo la vittoria per 3-2

Una vittoria di misura

L’Under 13 al suo debutto

L’anno 2017 si era concluso nel migliore dei modi, l’Under 17 nel triangolare a tre per l’ammissione alle fasi finali oltre a rimediare una sconfitta a Casalgrande e una vittoria sul Romagna, ottenendo così il pass per entrare nelle prime 8 della regione. L’inizio del 2018 non poteva essere più favorevole alla Società giallorossa: sabato scorso presso la Palestra Vallauri ha debuttato l’Under 13 in amichevole contro la Polisportiva Ravarino di pallamano. Davvero una grande soddisfazione vedere questa nuova squadra in campo, dopo soli tre mesi di allenamenti. Agli ordini di Lorenzini e D’Angelo i giallorossi hanno pagato nel primo

tempo lo scotto del debutto (14 a 0) per gli avversari ma nei tre tempi successivi (concordati per dare a tutti la possibilità di giocare) si sono ripresi e hanno iniziato a giocare mettendo in pratica quanto appreso sinora. Il risultato di 27 a 24 finale dimostra quanto gli allenatori abbiano insegnato e il buon approccio alla gara. Continua il cammino dell’Under 15: nelle prime due gare dell’anno, fase finale tra le prime 8 della regione, ha conquistato due vittorie. Domenica scorsa a Bologna ha vinto per 36 a 26 contro il Bologna United e domenica alle Fassi ha fatto prevalere la propria supremazia contro il

Felino Parma per 41 a 31, davanti a un folto pubblico, con una prestazione che fa ben sperare per il futuro quando affronterà squadre che insidiano la vittoria finale di categoria. L’Under 17 ha debuttato nella fase finale di categoria (migliori 8 nella regione) con una sconfitta a Bologna 48 a 45. E’ stata in vantaggio più volte sino a raggiungere il massimo di +4 reti, nonostante i locali abbiano sempre cercato di ribattere azione su azione. Gara molto veloce ed entusiasmante, combattuta punto su punto, che si è decisa negli ultimi minuti di gara, quando i locali hanno fatto prevalere la miglior prestanza fisica e la maggior voglia di vincere.

DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DELL’ART. 7 COMMA 2 DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2000 CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE IN MATERIA DI ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DEL PLURALISMO, DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE DELLA DISCIPLINA IN MATERIA DI COMUNICAZIONE POLITICA E DI PARITA’ DI ACCESSO AI MEZZI DI INFORMAZIONE Il sottoscritto Prandi dott. Gianni in qualità di legale rappresentante di RADIO BRUNO società cooperativa con sede legale in Carpi (MO) Via Nuova Ponente 28, codice fiscale 00754450369 quale titolare dell’impresa del periodico denominato TEMPO VIVO con riferimento al proprio intendimento di diffondere messaggi politici autogestiti a pagamento per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 RENDE NOTO quanto segue: a) condizioni temporali di prenotazione degli spazi per messaggi politici autogestiti a pagamento con l’indicazione del termine ultimo entro il quale gli spazi medesimi possono essere prenotati: termine ultimo 28 febbraio b) modalità di prenotazione degli spazi: tramite telefono o e-mail 059.698555 - commerciale@multiradiosrl.it c) Le tariffe per l’accesso agli spazi di cui ai punto a) e b), come determinate dalla scrivente sono le seguenti:

LISTINO ELEZIONI 2018 MESSAGGI AUTOGESTITI E/O INTERVISTE E FOTO la Texcart torna a casa da la spezia con due punti dopo la vittoria per 3-2, ma col rammarico di aver gettato al vento un altro punto, visto che conduceva agevolmente 2-0. le due squadre si sono affrontate con la consapevolezza dell’importanza della gara, dal momento che entrambe viaggiano a metà classifica, ma con pochi punti di margine della zona rossa della retrocessione. e’ sicuramente la squadra di Davide Furgeri ad avere il miglior approccio alla gara,

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partendo in modo determinato, riuscendo a tenere un ritmo alto, creando grandi difficoltà alla formazione di casa. i parziali dei primi due set denotano la differenza in campo con Carpi che se li porta a casa per 25-15 e 25-19. la partita sembra in pugno ma un piccolo calo di rendimento e la crescita della formazione ligure, fanno sì che l’andamento della partita cambi: è il Volley Spezia a comandare, nonostante una grande Faietti (24 punti), la texcart non riesce più a

portarsi avanti nei due set successivi, dovendo soccombere in entrambi 25-17 e 25-16. nonostante la paura Galli Venturelli e compagne sono decise a portare a casa la vittoria: Corsi (21 punti) infierisce sulla difesa avversaria e così, dopo il cambio campo sul punteggio di 8-7, la texcart vola al 15-12 finale, tornando alla vittoria! sabato ultima gara d’andata: alle 17,30 al palazzetto Margherita Hack, arriva la formazione del Rimini!

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Le tariffe sopra esposte sono valide per il periodico TEMPO VIVO come sopra descritto. d) I testi contenenti messaggi politici autogestiti e relative foto, devono pervenire non oltre il venerdì mattina di ogni settimana, per l’uscita del mercoledì successivo. Il testo deve essere redatto in WORD e le foto devono essere in formato JPG. e) Le interviste devono essere rilasciate entro il lunedì della settimana inerente la pubblicazione.

In fede

Radio Bruno società cooperativa (Prandi dott. Gianni) mercoledì 17 gennaio 2018

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Il 27 dicembre hanno festeggiato il loro primo anno insieme e nonostante le difficoltà iniziali adesso sono più affiatate che mai. Non è la storia di due innamorati, però il sentimento che lega Giulia Bigarelli, carpigiana classe 1996, e Zatoya HBC, di 13 anni, è molto simile all’amore, e la loro storia è un invito a non arrendersi mai. “Mi sono innamorata di Zatoya al primo sguardo - racconta Giulia - e l’ho voluta fortemente con me, nonostante tutti mi dicessero che non sarebbe più riuscita a gareggiare. E’ dalle scuole elementari che condivido la mia vita con i cavalli e non potrei più farne a meno. Tutte le bambine della mia età volevano fare danza, pallavolo o nuoto, mentre io non desideravo altro che montare in sella a un cavallo e vedere il mondo dalla sua prospettiva. Ho gareggiato per anni con altri cavalli, ma con nessuno si è mai creata un’intesa così speciale come con Zatoya HBC”. Come vi siete conosciute? “Stavo cercando un compagno di gare per salire di categoria e quando ho visto per la prima volta i video di Zatoya su un annuncio online, sono subito rimasta colpita dalla sua bellezza ed eleganza. Era una cavalla con un passato di premi e riconoscimenti che aveva terminato a nove anni la sua carriera a causa di un infortunio, trascorrendo l’ultimo periodo della sua vita come fattrice e infatti aveva appena partorito tre puledri. Nell’inserzione c’era anche scritto chiaramente che la

giUlia Bigarelli e zatoYa HBC: la favola di Un’aMazzone e della Cavalla CHe è tornata a saltare QUaNdo TUTTi dicevaNo che era impossiBile

La storia di Giulia e della cavalla che non poteva saltare Giulia Bigarelli e Zatoya Hbc

cavalla non veniva venduta a uso sportivo”. E poi, cosa è successo? “Decisi lo stesso di incontrarla, e me ne innamorai al primo sguardo. I cavalli, alcuni esemplari in particolare, hanno il potere di trasmettere sin da subito delle sensazioni positive e rivelatrici. In ciascuno di loro si nasconde un maestro

che aspetta, pur senza voce, di insegnarci molto. Io capii che era destino che ci trovassimo e che avevamo bisogno l’uno dell’altra. Così, nonostante non potei provarla perchè era ferma da troppo tempo e aveva partorito da pochi mesi, presi ugualmente la decisione di acquistarla con i miei ultimi risparmi. I primi tempi sono

stati molti difficili perché era diffidente e disabituata agli allenamenti da gara. Inoltre era restia a farsi comandare a causa del suo carattere dominante. La prima volta che le sono in salita sella si è agitata fino a farmi cadere, ma non ho mollato perché sentivo che

nemmeno lei voleva rinunciare. Andavo a trovarla in scuderia tutti i giorni, anche per tre ore consecutive quando era necessario, e lavoravamo insieme intervallando le

fatiche a tante coccole. Il mio istruttore Arnaldo Bologni, ex olimpionico nonché ultimo cavaliere italiano ad aver vinto il Gran Premio a Piazza di Siena, ci ha aiutate e così abbiamo iniziato a fare le prime gare, ottenendo sin da subito tanti piazzamenti e soprattutto in categorie sempre più alte. Adesso siamo a un passo dal ritirare il secondo grado per fare le gare di livello più importante, ovvero i Gran Premi. Ci ho messo 12 anni di equitazione per trovare il cavallo della mia vita e lei lo sarà per sempre. Anche quando arriverà il giorno in cui dovrò ritirarla dalle competizioni, cercherò un posto vicino a casa dove tenerla e magari farle fare anche un puledro da crescere e allenare”. La prossima gara a cui parteciperete? “Abbiamo in mente alcune competizioni internazionali e vorrei partecipare con lei a Fiera Cavalli. Arrivata a questo punto mi riterrò comunque soddisfatta in qualsiasi modo andrà. Non è facile conquistare la stima e la collaborazione di un cavallo e con Zatoya posso dire di aver già vinto”. Chiara Sorrentino

campioNaTi regioNali di salTo osTacoli iNdoor 2017

L’Equiclub piazza i propri amazzoni e cavalieri tra i migliori della Regione dal 14 al 17 dicembre si sono tenuti i Campionati regionali di salto ostacoli presso le strutture del gese a Bologna. il Circolo Equiclub di Carpi ha piazzato i propri amazzoni e cavalieri tra i migliori della regione. ecco gli importanti risultati raggiunti: Beatrice Lusetti con Pinocchio (sella italiano del 2008) ha conquistato la medaglia d’argento nel Trofeo Brevetti Senior a cui ha partecipato anche Gabriele Pastorelli con Oslam. la campionessa in carica Claudia Caramaschi ha ceduto il titolo del Trofeo Brevetti Junior conquistato lo scorso anno ma è salita di livello piazzandosi quarta nel Campionato Junior Primo e Secondo grado con Ofelie (sella italiana del 2007). Dimer Grandi con Bucara (KWpn del 2006) ha invece conquistato un ottimo quinto posto nel Trofeo Tecnici Amatori e Amazzoni. Sveva Schiatti con Billy Jean (irisch sH del 2003) si è infi-

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Beatrice Lusetti

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ne piazzata al settimo posto nel Trofeo Brevetti Emergenti. anche le giovanissime hanno ben figurato in sella ai loro

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pony: Greta Benassi con la pezzata Stracciatella e Bianca Sofia Ferrari con il pezzato Primofiore.

Claudia Caramaschi

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BoCCe – il prossiMo inContro è in prograMMa saBaTo 20 geNNaio coNTro il moNTegraNaro

Turno vincente per la Rinascita contro Cappuccio-scoletta (8 a 2; 8 a 5). il punto messo a segno dalla enrico Millo è stato invece guadagnato dalla coppia Santoriello-laudato che ha incontrato quella formata da Bassi-Signorini (4 a 8; 4 a 8). nell’individuale signorini ha pareggiato l’incontro con l’avversario salernitano santoriello (8 a 4, 4 a 8). Buona la prova offerta da tutta la squadra della

rinascita. Classifica Serie A: Boville Marino 22; Colbordolo 20; Caccialanza 19; CvM Utensiltecnica Montegridolfo 16; Montegranaro, Moscianese, alto verbano 14; Cagliari, rinascita 10; Monastier 6; salerno 5; virtus l’aquila 4. Prossimo turno: sabato 20 gennaio, alle 14.30, la rinascita incontrerà il Montegranaro.

i corsi di giNNasTica dolce si TeNgoNo presso la palesTra all’iNTerNo dell’impiaNTo sporTivo della pisTa di aTleTica iN via NUova poNeNTe

Cabassi Carpi - Pol. Coop Parma Femminile: 7-2 seconda partita di Campionato per gli Under 17 Uisp della Cabassi che hanno giocato presso l’impianto della piscina o. campedelli di carpi. partono un po’ contratti i biancorossi che non brillano per i tiri sotto porta, ma riescono comunque a produrre gioco e movimento.

Nella nona giornata di campionato di serie a di raffa, sabato 13 gennaio, la società Rinascita è tornata alla vittoria contro la Enrico Millo di salerno col punteggio di 2 a 1. due punti sono stati conquistati dalla terna Paleari-Bassi-Cappellacci misuratasi contro Califano-Laudato-Scolletta (8 a 2; 8 a 0) e dalla coppia paleari-Cappellacci scesa in campo

In forma con Cavicchioli Alberto Cavicchioli, classe 1937, in passato istruttore di lotta greco romana e pesistica, non ha ancora appeso le scarpette al chiodo. a 80 anni è ancora in formissima e allena un gruppo di affezionati sportivi che seguono le sue lezioni (alcuni da quando la Società Ginnastica La Patria aveva la sua sede in Castello). oggi i corsi di ginnastica dolce si tengono presso la palestra all’interno dell’impianto sportivo della pista di atletica in via nuova ponente “ma - sostengono i seguaci di Cavicchioli – in realtà gli esercizi non hanno nulla di dolce e Cavicchioli ci tiene in riga con i suoi esercizi di alto livello”.

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RN Bologna - Cabassi Carpi: 5-4 prima partita di Campionato per la Serie C che esordisce presso l’impianto delle piscine sterlino di Bologna contro i padroni di casa di Rari Nantes. primi tre tempi equilibrati dove il gioco di squadra e l’attenzione in difesa dei carpigiani fanno sì che gli unici pericoli per il portiere Raimondi siano azioni personali dei giocatori più esperti e blasonati del Bologna, che chiude il terzo tempo con 1 solo goal all’attivo. purtroppo la maggior esperienza e prestanza fisica dei giocatori di casa fanno sì

pallaNUoTo carpi

I risultati del weekend

di aver combattuto con voglia ed entusiasmo su ogni pallone contro un avversario che secondo gli addetti ai lavori era superiore”, ha commentato il tecnico Matteo Gavioli. Cabassi Carpi - Sea Sub Modena: 8-9 seconda partita di Campionato per gli Under 17 della Cabassi che giocano presso l’impianto campedelli di Carpi. partono subito bene i biancorossi che sparano tutte le cartucce in canna nei primi due parziali, poi un crollo fisico nel terzo parziale fa ribaltare le sorti della partita e nella quarta frazione il Modena amministra il risultato. “sapevamo che gli avversari erano molto forti fisicamente e l’hanno dimostrato, noi siamo ancora ingenui su alcune giocate e fasi dell’azione. nonostante il risultato sono contento per i ragazzi che hanno giocato al massimo e non si sono risparmiati” ha commentato il tecnico Roberto Sgarbi.

che avvenga il recupero e il sorpasso a un minuto e mezzo dalla fine. Un’ultima azione in uomo in più potrebbe permettere agli ospiti di ottenere un meritato pareggio ma purtroppo l’occasione non viene capitalizzata. “resta l’amaro in bocca per quanto fatto vedere e quanto costruito nell’arco della partita, rimane la soddisfazione

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