Vivo Terre di Castelli 891 by Vivo Modena

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L’atmosfera del Natale Le iniziative dei comuni delle Terre di Castelli per delle feste in allegria

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2 I mercatini a Marano Pag.

6 La Spilamberto di Lunati Pag.

11 Tempo di Superzampone Pag.

12 San Vito e lo Stregatto

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VIGNOLA MARANO

Il Natale di Vignola I mercatini, la musica e la Natività, ma torna anche il premio per chi fa shopping Dopo il successo dello scorso anno, torna l’iniziativa dedicata a chi fa shopping “Vignola ti premia!”. Fino al 31 gennaio, infatti, chi acquista nei piccoli esercizi di vicinato spendendo almeno 200 euro con un massimo di 5 scontrini, riceve un voucher di 10 euro (info: www.comune.vignola.mo.it). “Anche quest’anno l’Amministrazione investe circa 20mila euro - commenta l’assessore al Commercio Niccolò Pesci - in una iniziativa pensata per sostenere i piccoli esercizi e per aiutare i consumatori”. Mentre il centro e le vie laterali di Vignola saranno illuminati da giochi di luce e luminarie natalizie, in piazza dei Contrari ci sarà una grande palla di Natale attraversabile a disposizione di grandi e piccini, ma anche degli amanti dei selfie. Il Natale di Vignola si concede anche tanta musica. Sabato 11 dicembre, alle 21 al Teatro Fabbri, l’Orchestra dei Castelli presenta “Music in action”, con musiche di Glass, Piazzolla, Bernstein e Rota (prenotazione: gbononcini@gmail.com). Musica dal vivo anche domenica 12 dicembre con i brani gospel e i canti natalizi del gruppo vocale EKOS e domenica 19 con la Bandessa e le musiche natalizie in giro per le strade del centro. Per la gioia dei più piccoli, poi, apre in Corso Italia la Casetta di Babbo Natale, dove si potrà anche imbucare una letterina dei desideri. Torna anche quest’anno, in piazza dei Contrari, a cura dell’associazione Centro Studi, la Capanna della Natività,

e rimarrà fino al 9 Gennaio. Completano il programma del Natale vignolese i mercati straordinari del 5, 12 e 19 dicembre nell’area di Viale Mazzini dalle 8 alle 13.30, i mercatini dell’ArtIngegno (5-12-18-19 e 24 dicembre) sempre lungo Viale Mazzini dalle 8 alle 19 e, per finire, le bancarelle a scopo benefico dell’11/12 dicembre e del 18/19 dicembre a cura delle associazioni di volontariato. (foto d’archivio)

Magica Marano, i mercatini Tornano in Piazza Matteotti i Mercatini organizzati dall’Associazione di promozione turistica e commerciale “Magica Marano” con il patrocinio del Comune. L’appuntamento è per mercoledì 8 e domenica 19 dicembre, dalle 9.30 alle 18, due giornate all’insegna del piacere di incontrarsi. Non mancheranno il mercatino dell’art-ingegno con le tante bancarelle di artigianato, creatività e oggettistica natalizia, tanto intrattenimento musicale, le animazioni per i bambini, i laboratori creativi, ma anche gli stand gastronomici con borlenghi, vin brulé, crescentine e caldarroste per tutti. Mercoledì 8 dicembre ad attendere i visitatori ci sarà anche la mostra di Auto d’Epoca Marano in piazza Roma dove, dalle 11, farà la sua comparsa la musica di UKul’Eli che nel pomeriggio si fa itinerante. Alle 14.30 apre il laboratorio per bambini “Decoro il mio Albero di Natale” e alle 15.30 inaugura la Mostra di Presepi di Ivano Barbieri a Palazzo Montecuccoli. Alle 16.45, infine, si accendono sia le luminarie che il Calendario dell’Avvento sulla facciata del Municipio. Domenica 19 dicembre, alle 9.30, riapre il Mercatino Magica Marano in piazza dove sarà anche allestito il Presepe di Padre Sebastiano. Alle 14,30 inizia per i bambini la “Caccia a Babbo Natale”, mentre alle 15 gli alunni delle classi quinte della primaria De Amicis si esibiscono nei “Canti sotto l’Albero”. Infine, dalle 15.30 in poi, a prendere la scena sarà la musica di Max Baldaccini.

‘Lucilla vola e brilla’ al Centro Culturale Il Teatro Evento, con il contributo del Comune, presenta la Stagione 2021/2022 di Storie per Bambini e Non, nove appuntamenti dedicati alle famiglie ma non solo. Il ritrovo è alla domenica pomeriggio al Centro Culturale di Marano. Iniziato il 21 novembre, il programma prosegue fino al 20 marzo 2022 ed è consultabile sul sito del Comune. Domenica 5 dicembre, alle 17, in cartellone “Lucilla vole e brilla” di e con Lara Quaglia (dai 3 anni in su). Sul palco storie di lucciole e lanterne, di magici voli e illusioni, tra paura del buio e magia della luce, coraggio di volare e paura di cadere, realtà e fantasia con la lucciola Lucilla.

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MODENA ATTUALITÀ

Terza dose per i maggiorenni Partite in questi giorni prenotazioni e somministrazioni. In arrivo novità anche per i bambini tra 5 e 11 anni In Emilia-Romagna i contagi da Coronavirus sono in crescita, con un’incidenza di 142,03 casi ogni 100mila abitanti e un indice RT pari a 1,27, ma la capillarità della campagna vaccinale - con oltre il 90% (3.618.561) degli emilianoromagnoli aventi diritto che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino e l’88,3% (3.549.780) con due - fa sì che la situazione negli ospedali sia sotto controllo: in regione è occupato il 6,6% dei posti letto in terapia intensiva e il 7,3% di quelli nei reparti Covid ordinari. Numeri per il momento al di sotto della soglia di sicurezza, rispettivamente del 10 e del 15%: va infatti ricordato che per il cambio di colore, dall’attuale zona bianca, occorre il contemporaneo sforamento di entrambe le soglie. Vista la situazione la Regione ha deciso di accellerare ulteriormente la campagna vaccinale per quanto riguarda l’amministrazione delle terze dosi. Dopo l’apertura delle agende per i 4059 enni, da mercoledì 1° dicembre si procede alla prenotazione e somministrazione della terza dose per tutti i maggiorenni, come da indicazioni della Struttura commissariale nazionale, che in ogni caso continua a raccoman-

dare la priorità per i soggetti più deboli, per motivi di salute, anagrafici o di esposizione professionale. Si attendono novità anche per i giovanissimi: la Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco, è stata convocata per questa settimana, per valutare il via libera al vaccino Pfizer BioNtech anche per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, eventualità su cui l’organismo europeo preposto, l’Ema, ha già espresso parere positivo. Una decisione significativa nel momento in cui dal ritorno in classe il 19,1% dei contagi in Emi-

lia-Romagna (5.185 su un totale di 27.216) sono avvenuti tra ragazzi in età scolastica: 642 nei servizi educativi 0-3 anni; 140 nelle scuole per l’infanzia, 2.509 nelle scuole primarie di I grado (qui la percentuale più alta, del 9,2%), 1.114 nelle secondarie di I grado e 780 nelle secondarie di II grado. Tra i docenti e il personale scolastico, i casi Covid-19 nello stesso periodo (quindi dal 13 settembre al 21 novembre) sono stati complessivamente 617, il 2,3% del totale, di cui: 104 nei servizi educativi 0-3 anni; 52 nelle scuole per l’infanzia; 226 nelle scuole pri-

marie di I grado; 100 nelle secondarie di I grado e, infine, 135 nelle secondarie di II grado. “Siamo nel pieno della quarta ondata pandemica, qui come in tutto il Paese e in tutto il mondo, con i contagi in costante crescita, ma rispetto a quelle precedenti abbiamo dalla nostra parte i vaccini”, ha affermato l’assessore regionale Donini. “Esattamente un anno fa contavamo più di 250 ricoveri in terapia intensiva e oltre 2.600 nei reparti Covid, oggi sono circa un quinto. E i numeri continuano a dimostrare l’importanza assoluta della vaccinazione: in Emilia-Romagna la stragrande maggioranza delle persone ricoverate in terapia intensiva non è vaccinata”. Dallo scorso lunedì 29 novembre - per i cittadini che hanno esaurito da almeno 5 mesi il ciclo di immunizzazione - è possibile spostare l’appuntamento già fissato tramite sms dell’Azienda, disdire o prenotare la terza dose del vaccino anti covid anche nelle farmacie del territorio con il servizio FarmaCup. Entro la fine della prossima settimana, inoltre, sarà possibile vaccinarsi anche in farmacia se la farmacia è tra quelle che hanno aderito alla campagna vaccinale.

Covid, si espande la rete ospedaliera Alla luce dell’andamento epidemiologico delle ultime settimane, di concerto tra le tre aziende sanitarie provinciali è stato predisposto un piano di espansione progressiva della rete Covid, in supporto agli ospedali hub che rimangono quelli dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Il primo step prevede l’attivazione di 8-10 posti letto di ricovero ordinario in Medicina d’Urgenza all’Ospedale Ramazzini di Carpi, che potranno essere utilizzati a fronte di un ulteriore aumento dei ricoveri. L’Ausl raccomanda il rispetto delle misure di sicurezza, dal distanziamento alle mascherine, alla corretta igiene delle mani.

MODENA ATTUALITÀ

Chi va in bici non si sente sicuro “Dare più spazio alle auto che alle persone, è tremendo e arretrato”. Intervista a Eugenio Carretti, presidente di Fiab Modena di Patrizia Palladino

Secondo l’Osservatorio Regionale sulla Sicurezza Stradale la nostra provincia, con un totale di 31 vittime nel 2021, è seconda in Emilia-Romagna dopo Bologna che ne piange 49. Su pedoni e ciclisti, invece, e ne sono morti 12 da inizio anno, Modena è prima, è maglia nera regionale. Il dato, chiuso il 19 novembre, non include i decessi degli ultimi giorni, tra cui la signora Gorica Dillic, investita mentre tornava dal lavoro in bicicletta, da un automobilista fuggito senza prestarle soccorso. Ne parliamo con Eugenio Carretti, il presidente della Fiab Modena, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Più di un terzo dei morti sulle nostre strade sono ciclisti o pedoni, pur essendo meno degli automobilisti. Andare a piedi e in bici non è sicuro, dobbiamo smettere? “Se guarda il numero assoluto più alto di vittime della strada, vedrà che sono automobilisti, dovremmo quindi smettere di andare in auto. I dati dimostrano che con l’aumentare dei ciclisti, calano gli incidenti in generale. Per ogni Km percorso in città, inoltre, l’auto è la meno efficiente per numero di trasportati: in auto 1.600, in bicicletta 7.500, a piedi 9.000, sui mezzi pubblici da 10.000 a 25.000”. Quali sono i punti deboli della mobilità ciclopedonale a Modena? Piste ciclabili da rivedere? Segnaletica oscura? Attraversamenti pericolosi? “Un po’ di tutto questo. La rete ciclabile modenese si fa notare per estensione in Km, non certo per efficienza. Anche il Comune lo ammette apertamente nel Piano della mobilita ciclabile, che certifica l’alta percentuale di segnaletica errata o contraddittoria. Sul grado di accessibilità pedonale della nostra città, poi, la situazione è molto più grave. Si continua a progettare la mobilità per le auto e non per le persone, ragionando di strade larghe per aumentare velocità e volume del traffico. Lo spazio pubblico continua a essere usato per far circolare le auto. Non si vedono azioni per limitarne l’uso

indiscriminato su spostamenti brevi, che nel 47% dei casi sono inferiori ai 2,5 km. Perfino in centro si dà più spazio alle auto che alle persone, è tremendo e arretrato”. Da un lato Aci lancia la campagna ‘Mi impegno’, chiedendo alle auto di prestare più attenzione a ciclisti e pedoni, dall’altro il Piano nazionale sicurezza stradale 2030 (PNSS) invita questi ultimi a usare strumenti di protezione passiva come il casco. Chi deve fare cosa per rendere sicura la strada? “Portare la città a 30 Km all’ora, almeno in tutte le zone residenziali e salvo qualche direttrice principale. Si potrebbe fare in tempi brevi, a costi molto contenuti e molto prima del 2030. Questo richiede un impegno politico coraggioso, come stanno facendo molti sindaci avveduti in Italia e in Europa”.

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune, in effetti, amplia le zone a 30 km orari (su cui insiste anche il PNSS). La Polizia locale ha promosso una campagna sul diritto di precedenza dei pedoni. É più urgente adeguare le infrastrutture o incidere sui comportamenti? “Entrambi, ci vuole un cambio di passo. Per modificare abitudini e comportamenti si devono rivedere le regole sull’uso degli spazi pubblici e comunicarle con efficacia. Se continuo ad allargare le strade, illudo i cittadini di rendere più scorrevole il traffico, li affogo nello smog, rubo il loro tempo e sacrifico tutti gli altri utenti della strada, compreso chi usa i mezzi pubblici che devono avere la priorità su quelli privati. Siamo una città piccola dove gli spostamenti difficilmente superano i 5 Km, si fa prima in bici che in auto. Sicuramente ci sono ampi margini di miglioramento a basso costo”. Per chiudere le chiedo un parere da ciclista sulla mobilità d’emergenza, ovvero, e semplifico, sulle piste ciclabili disegnate in carreggiata come quella in via Morane. “In Italia la cosiddetta RME era stata pensata nella primavera 2020 per affrontare il rientro a scuola e al lavoro (dopo il lockdown, ndr), per ridurre l’affollamento sui mezzi pubblici e l’aumento del traffico. A Modena si è aspettato l’anno successivo, dopo l’approvazione delle modifiche al Codice della strada. Sono certamente interventi utili ai ciclisti, ma non sono stati comunicati in alcun modo. I ciclisti hanno paura e non si sentono protetti, gli automobilisti si sentono defraudati dello spazio stradale. In settembre abbiamo condiviso con il Comune materiale informativo da distribuire ai cittadini, ma non è stato ancora prodotto e diffuso. Intanto le auto transitano tranquillamente sulle piste, i furgoni le usano per la sosta, le case avanzate ai semafori sono usate da auto e moto, mentre i ciclisti, che non si sentono sicuri, le usano malvolentieri. Il Comune sembra averle realizzate senza convinzione e, di certo, non ha fatto il necessario per avere successo e migliorare la sicurezza dei cittadini”.

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MODENA NOTIZIE

Autovelox in viale Italia Ottenuto il nulla osta dalla Prefettura, il Comune è pronto all’acquisto Sarà collocato poche centinaia di metri prima dell’incrocio con via San Faustino e rileverà la velocità dei mezzi che arrivano da via Emilia ovest. Messo a punto il progetto da Polizia locale e settore Mobilità e ottenuto il nulla osta della Prefettura, il Comune sta procedendo ora con l’acquisto. La strumentazione fissa per la misurazione elettronica della velocità, come già annunciato, sarà installata su viale Italia, con lo scopo di indurre gli automobilisti a non superare i previsti 50 chilometri orari. L’andamento quasi rettilineo e l’ampiezza della sede stradale di Viale Italia possono, infatti, indurre non rispettare il limite di velocità imposto con ciò che ne consegue. Basti pensare che, a parità di condizioni, viaggiando a 70 chilometri orari lo spazio d’arresto raddoppia, senza considerare il tempo di reazione. L’eccessiva velocità è tra le più frequenti concause di incidenti stradali e influisce sulla gravità del sinistro. Dal 2013 a oggi sono stati 178 gli incidenti rilevati dalla Polizia locale in viale Italia, di cui tre con esiti mortali e 90 con feriti (131 le persone che sono ricorse a cure ospedaliere). Dall’inizio dell’anno sono stati 27 i servizi di controllo svolti con strumentazione mobile, e 362 quelli di diverso tipo, con 112 sanzioni sanzioni elevate per eccesso di velocità. Il nuovo autovelox fisso (il secondo in città dopo quello sulla tangenziale) comporta

un investimento di 100mila euro per l’acquisto, l’installazione e la realizzazione della segnaletica orizzontale, verticale e luminosa. Lo strumento rileverà la velocità dei mezzi su entrambe le corsie della carreggiata, mentre un’ulteriore telecamera, collegata alle banche dati, registrerà l’eventuale mancanza di assicurazione e revisione. (in foto, esempio di rilevazione con autovelox)

Municipale premiata per innovazione tecnologica È andato alla Polizia locale di Modena il Premio Nazionale Anci Sicurezza Urbana 2020 per il progetto “Nuove modalità di presidio del territorio” relativo ai controlli di polizia stradale e ad attività di supporto alla protezione civile. Ad essere premiati sono stati l’utilizzo dei canali social in occasione di eventi calamitosi e la strumentazione tecnologica di comunicazione in dotazione agli operatori, in contatto costante con la Sala operativa e le banche dati del Comando, anche per poter fornire informazioni sicure alla comunità in caso di emergenze. Il progetto vincitore è stato realizzato grazie a un finanziamento regionale di 57 mila euro.

5 Nuovi punti luce sulla ciclabile Sono iniziati i lavori di riqualificazione dell’illuminazione del tratto di competenza del Comune di Modena della pista ciclopedonale Modena-Vignola in via Gherbella. L’intervento, del valore di 110 mila euro, si concluderà entro gennaio, è finanziato dal Ministero e serve per aumentare la sicurezza, rispettando i canoni dell’efficienza energetica e del contrasto all’inquinamento luminoso. Si lavora al ripristino di un’illuminazione notturna ad alta efficienza, con 18 nuovi punti luce e lampade di concezione moderna corredate da sistemi di regolazione che consentiranno di minimizzare i consumi oltre che l’impatto luminoso, come sensori di presenza e profili orari. Il nuovo impianto sarà collegato a una linea di alimentazione elettrica realizzata appositamente per un tratto ciclabile di circa 850 metri attraverso scavo e ripristino della pavimentazione. È inoltre previsto il potenziamento dell’illuminazione nei punti di maggiore conflittualità tra il traffico veicolare e quello ciclopedonale. La linea di nuova realizzazione, in futuro, potrà inoltre essere collegata con l’impianto fotovoltaico realizzato presso il sovrappasso della pista ciclabile in corrispondenza di via Nuova Estense. La pista ciclopedonale Modena-Vignola è una infrastruttura realizzata nei primi anni 2000 dalla Provincia sul percorso ferroviario dismesso e poi ceduta ai Comuni di pertinenza.

PERSONE&STORIE

Sulla strada di Alex Lunati Nuovo disco per il cantautore modenese e nuovo video che racconta Spilamberto di Francesco Rossetti A novembre Alex Lunati (foto) ha pubblicato un nuovo singolo, “La strada”, estratto dal nuovo disco “La strada e dintorni”, corredato da un video che è un grande atto d’amore a Spilamberto e alla sua gente. Anche perché è lì che il cantautore modenese ha le sue radici più profonde. Alex, la tua nuova canzone è un inno alla strada come maestra di vita, mentre il video è un grande omaggio al tuo paese di origine: come si legano le due cose? “Diciamo che la strada mi ha portato un’altra volta a Spilamberto dove ho trascorso l’infanzia e l’adolescenza. Tornarci dopo tanti anni è strano. Con questo video volevo celebrarlo, non in modo tradizionale, ma sottolineando il valore delle persone. Lo dico nel testo della canzone che è stato scritto da Alberto Foà: non è importante come inizi o finisci il tuo percorso, ma chi incontri”. È un video fatto soprattutto di volti… “Sì, con il regista Diego Camola abbiamo puntato sulle facce. Una mattina ci siamo trovati in centro, e tieni presente che i miei compaesani li conosco quasi tutti. I visi raccontano tantissimo, restituiscono le esperienze. Avrei voluto metterne di più. Li abbiamo ri-

presi al ralenti, non ricorrendo ad alcuna fotografia”. Sono visi all’aperto, eppure abbiamo passato lockdown con le strade deserte... “La cosa preziosa è infatti veder dei visi interi, la bocca, il naso, le rughe d’espressione, quando siamo ancora costretti a portare le mascherine. I lineamenti parlano della nostra storia. Il sorriso lo si vede anche dagli occhi, ma non è la stessa cosa...”. Nel disco proponi due cover anni '70: “Heroes” di David Bowie e “You’ve got a friend” di Carole King. Come le hai scelte? “Sono canzoni che canto da una vita, ci sono legato particolarmente. “Heroes” è un pezzo essenziale dal punto di vista della struttura che si presta all’immedesimazione. Comunica questa vo-

glia di combattere contro tutto e tutti, e chi non si è mai sentito un eroe invincibile anche solo per pochi minuti?” La canzone di Carole King, invece? “Bellissima, con un messaggio strepitoso perché l’amicizia è un valore fondamentale. Il detto “chi trova un amico trova un tesoro” è proprio vero. In un periodo come questo ancora di più”. L’altra traccia è “Sogno clandestino”… “Sarà il singolo che uscirà il prossimo anno. Un testo molto poetico per sintetizzare un rapporto basato esclusivamente sugli occhi e lo sguardo”. Ti senti più musicista o cantautore? “Direi cantautore. Sebbene abbia fatto il musicista per tanti anni, nasco come cantante e autore di brani. Già con i Tan Zero, il mio primo gruppo, realizzammo un album che poi divenne colonna sonora di un film di culto: “L’imperatore di Roma” di Nico D’Alessandria”. Con tuo fratello Lorenzo vi capita ancora di suonare insieme? “Oggi raramente, ma qualche jam la facciamo. Siamo nati musicalmente nella nostra tavernetta di quando eravamo bambini, abbiamo sempre suonato insieme. È un batterista straordinario, sappiamo come stimolarci a vicenda e cosa aspettarci l'uno dall’altro”.

Un minitour invernale nei club per il 2022 Arrangiato e prodotto dallo stesso Lunati, “La strada” è il primo singolo estratto dal nuovo Ep “La strada e dintorni”. Un grande brano evocativo che vede la partecipazione all’armonica di Marco Dieci, storico collaboratore di Pierangelo Bertoli. Dopo la “Chiama di notte” di sanremese memoria, di strada ne è stata fatta tanta, e l’approccio su questo nuovo lavoro è felicemente più cantautorale; il pianoforte di Lunati assume un nuovo contorno ritmico ipnotizzante e avvolgente che fa da supporto alla sua voce profonda e calda che sembra arrivi direttamente dall’anima. Il nuovo disco è disponibile su tutti i digital store: contiene anche l’inedito “Sogno Clandestino”, scritto con Gerardo Spagnuolo, e due covers, “Heroes” di David Bowie e “You’ve got a friend” di Carole King. Il video ufficiale di lancio, diretto da Diego Camola, è stato pubblicato su Youtube con un grande consenso del pubblico: racconta volti e luoghi di Spilamberto, comune italiano della provincia di Modena celebre per il nocino e per l’Aceto Balsamico Tradizionale, di cui vanta la sede dell’omonima Consorteria. Per il 2022 Alex ha già in programma un mini tour promozionale in cui proporre i brani del nuovo lavoro insieme ad alcuni brani storici, tra cui la sanremese “Chiama di notte”, “Fino alla Luna” e brani del repertorio cantautorale italiano rivisitati per l’occasione.

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MODENA TEMPO LIBERO

Al Comunale un super 2022 Da gennaio a maggio, a teatro, un cartellone che coniuga qualità e quantità di Francesco Rossetti Paradosso felice della pandemia: gli spettacoli in cartellone al Teatro Comunale Pavarotti-Freni sono aumentati di numero, mantenendo alta la qualità della proposta. È quello che emerge dal programma che va da gennaio a maggio 2022. “Dobbiamo entrare nell’ordine di idee che il Covid è ancora presente”, spiega il maestro Aldo Sisillo, direttore del teatro, “va tenuto alla larga con regole e controlli, ma non possiamo aspettare inermi che passi. Il teatro dà qualità alle nostre vite, in particolare se vissuto in presenza. Lo scorso anno, durante i lockdown, ci siamo fatti trovare pronti con lo streaming video, ma la corrente di energie del pubblico in platea e sui palchi è una dimensione irrinunciabile per gli stesso artisti. Vorrei rassicurare il pubblico sulla sicurezza sanitaria del teatro che ora dispone di un efficiente impianto di estrazione e ricambio continuo dell’aria”. Dopo una stagione autunnale con opere dal grande repertorio come “Norma”, “Lucia di Lammermoor” e “Giovanna d’Arco”, il programma lirico prosegue con quattro titoli dai capolavori di Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Francesco Cilea e Gioachino Rossini. Il 28 gennaio aprirà il cartellone “Aroldo” di Giuseppe Verdi, assente da oltre 150 anni dal

palcoscenico modenese. Una coproduzione con il Teatro Galli di Rimini dove l’opera venne rappresentata per la prima volta, alla presenza dell’autore, il 16 agosto 1857. Con “Manon Lescaut” (4 e 6 febbraio) il Teatro Comunale prosegue il percorso sul repertorio pucciniano: da segnalare Monica Zanettin nel ruolo della protagonista. E poi “Adriana Lecouvreur” di Francesco Cilea (11 e 13 marzo) in un nuovo allestimento del teatro modenese, con dedica speciale a Mirella Freni. Infine il 1° e il 3 aprile un classico: “Il barbiere di Siviglia” di Rossini. Quella dei concerti sarà una rassegna di appuntamenti con orchestre e grandi interpreti di fama internazionale, fra i quali la stella internazionale Hélène Grimaud (fo-

to), la violinista Viktoria Mullova e i direttori Fabio Luisi e Daniele Gatti. Quest’ultimo sarà protagonista del primo concerto (13 gennaio), alla guida della prestigiosa Mahler Chamber Orchestra con un programma dedicato a Robert Schumann. La Camerata Salzburg sarà a Modena martedì 1 marzo per un programma mozartiano con la Grimaud. Il 5 aprile sarà la volta della Luxembourg Philharmonia Orchestra, mentre il 9 e il 30 aprile si ascolteranno rispettivamente la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Kristjan Järvi con Viktoria Mullova e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI guidata da Fabio Luisi. I Solisti Veneti si ascolteranno il 21 aprile con anche un concerto di Michael Nyman dedicato alla memoria di Ezio Bosso. Concluderanno la rassegna gli Spira Mirabilis (24 maggio). Ricchissimo anche il programma del balletto con due versioni del Lago dei cigni di Cajkovskij: quella firmata da Angelin Preljocaj, uno dei maggiori coreografi contemporanei, per il suo Ballet Preljocaj (13 febbraio), e quella più classica proposta dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo (7 aprile). Ancora niente abbonamenti, ma carnet molto vantaggiosi. I biglietti per la danza sono già disponibili; per i concerti si va al 7 dicembre; per l’opera a partire dal 14 dicembre.

Luciana Littizzetto al Forum Monzani Prosegue la rassegna del Forum Monzani dedicata agli autori e alle loro nuove proposte. Uno degli appuntamenti più attesi sarà quello con Luciana Littizzetto (nella foto) di mercoledì 8 dicembre, alle 17.30. Nella vita della comica più amata d'Italia c’è una storia complicata, ma anche piena di momenti divertenti, che nasce con l’affido di due ragazzi da un istituto e continua negli anni con tutto quello che comporta crescere dei figli. In “Io mi fido di te. Storia dei miei figli nati dal cuore” (Mondadori), Luciana si racconta nel suo ruolo di mamma, con sincerità e grazia, spingendo la scrittura umoristica verso una nuova frontiera, mettendola al servizio dei sentimenti più profondi e contraddittori. E la dedica del libro è speciale: “Te che non sei nato dalla mia pancia ma dal mio cuore. Te che hai una faccia diversa dalla mia, anche se tutti dicono che mi somigli. Te che la vita è bastarda, perché ti ha fatto nascere in un posto e rinascere in un altro. E non hai potuto scegliere”. Nel volume si intrecciano i dubbi, gli spaventi, i ricevimenti professori, i fidanzati, i tatuaggi, la stanchezza, il senso di colpa, di inadeguatezza, costante di una mamma con due ragazzi in affido. È possibile partecipare agli incontri dal vivo, previa prenotazione posti su www.forumguidomonzani.it (accesso con green pass o tampone negativo), oppure seguirli in diretta streaming.

MODENA TEMPO LIBERO

Un viaggio chiamato Node Torna a Modena dal 7 al 10 dicembre il festival che intreccia musica live, arti visive e tecnologia Dal 7 al 10 dicembre torna Node, il festival dedicato all’incontro delle arti visive con la musica, il cinema e le nuove tecnologie, che porta in Italia i progetti più interessanti e ricercati della scena mondiale, proiettando Modena come punto di riferimento all’interno del panorama internazionale rispondendo alla necessità di sperimentare forme di espressione e riempiendo spazi con nuovi suoni e nuove immagini. Ryoichi Kurokawa è forse l’artista che maggiormente rispecchia la natura ibrida e multidisciplinare di Node. Già ospite del festival nel 2010 e nel 2014, nel 2018 ha presentato a Modena “al-jabr”, la sua prima mostra personale in Italia; un percorso multisensoriale caratterizzato da imponenti opere audiovisive, installazioni, sculture e stampe digitali. A distanza di tre anni, Kurokawa torna in città nella serata inaugurale della decima edizione, martedì 7 dicembre, alle 21, al Teatro Storchi, per presentare la nuova performance audiovisiva “subassemblies”, in cui immagini di edifici in rovina e luoghi abbandonati riconquistati dalla natura vengono renderizzati attraverso tecnologie 3d, creando una realtà dinamica in costante equilibrio tra ordine e caos. La sera successiva, sempre sul palco della Storchi, alle 21.30, è in programma “Transient - Impermanent Paintings”, un concerto audiovisivo di Quayola/Seta (nella foto), creato mediante un sistema di algoritmi generativi non convenzionali. Un’improvvisazione dal vivo per un duetto di pianoforti motorizzati e proiezioni video, che combina elementi umani e tecnologici. Pennellate digitali iperrealistiche ad altissima risoluzione si articolano, proiettate a grandi dimensioni, come su una tela. Ad ogni pennellata corrisponde una nota: si creano così paesaggi sinestetici e polifonici. Già ospite di Node nel 2010, Quayola è una delle figure internazionali di maggior rilievo nell’ambito delle media arts. Transient prosegue la sua ricerca sulle tecniche artistiche tradizionali nel contesto della relazione uomo-macchina, distaccandosi però dai

soggetti formali per focalizzarsi sulla sostanza computazionale dell’algoritmo. Contestualmente, il progetto rappresenta anche l’inizio di una nuova strada collaborativa di ricerca sonora e visiva con Andrea Santicchia aka SETA. Compositrice e sound artist originaria del nord della Svezia, Maria W Horn propone un linguaggio ibrido in cui coesistono minimalismo e power electronics, digitale ed analogico, in costante oscillazione fra il sovraccarico e la quasi totale assenza di stimoli percettivi. A Node l’artista presenta in anteprima italiana “Dies Irae”, una composizione per quartetto vocale femminile, elettronica e calici intonati ispirata alla omonima scrittura musicale liturgica in lingua latina risalente al XIII secolo ed attribuita a Tommaso da Celano. Ospitata venerdì 10 dicembre alle 21.30 nella chiesa di San Bartolomeo, “Dies Irae” è la rivisitazione contemporanea di una visione del giorno del giudizio, fra speranze di redenzione e fiamme eterne. I biglietti e l’abbonamento per il festival sono disponibili sul sito web www.nodefestival.com

Salvarani spiega il Discorso della montagna Sarà il carpigiano Brunetto Salvarani (foto), professore di Missiologia e Teologia del dialogo alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, il protagonista dell’incontro al Collegio San Carlo di venerdì 3 dicembre, alle 17.30, nell’ambito del ciclo di incontri proposti dal Centro Studi Religiosi su “Libri sacri. Fondamenti teologici e interpretazioni culturali nelle religioni”. Salvarani affronterà i Vangeli, e in particolare il “Discorso della montagna” e i fondamenti del messaggio cristiano. Un’occasione preziosa per approfondire una conoscenza spesso data per scontata, nel periodo delle feste natalizie, di origine religiosa, ma sempre più legate a cerimoniali che appartengono alla società dei consumi. “La parola vangelo, o evangelo”, spiega lo stesso Salvarani, “si forma per calco dal latino evangelium - letteralmente buon annuncio, buona notizia - a sua volta legato al greco euanghélion. Mentre oggi tale termine evoca i libri dei Vangeli canonici o apocrifi, non era così in epoca neotestamentaria, quando esso si riferiva in genere alla proclamazione orale di un messaggio favorevole. Volendo individuare all’interno dei Vangeli canonici un passaggio chiave per la comprensione del messaggio di Gesù, il Discorso della montagna si presta bene all’intento”. Attraverso i canali di streaming è possibile interagire in diretta con le conferenze inviando commenti e domande.

MODENA TEMPO LIBERO

Le connessioni di Mariani Arte e gioielli in mostra al Museo Civico di Modena, a Palazzo dei Musei, fino al 6 gennaio “Connessioni. Gigi Mariani per i 150 anni del Museo Civico” è la mostra allestita nelle sale al terzo piano del Palazzo dei Musei (in largo Sant’Agostino) che coniuga tra passato e presente, i gioielli che l’orafo e artista ha realizzato, ispirandosi al poliedrico patrimonio del museo cittadino. La mostra, dall’allestimento particolarmente riuscito, resterà aperta fino al 6 gennaio 2022. I gioielli si dispiegano in un percorso attraverso le sale espositive e ognuna di esse offre una preziosa sorpresa, valorizzata da un raggio di luce che la consegna immediatamente allo sguardo del visitatore. Del resto, in occasione dei 150 dalla fondazione (era il 1871), il Museo civico ha realizzato anche un nuovo sistema di identità visiva con un nuovo logo, che gioca sull’intreccio di rettangoli sovrapposti richiamando le vetrine ottocentesche che fanno del museo modenese un piccolo tesoro museografico, mentre guarda a presente e futuro con un lettering contemporaneo. Da questo logo Gigi Mariani ha tratto ispirazione per la creazione di alcune opere, tra le quali, in particolare, un paio di orecchini e un anello che al termine della mostra entreranno a far parte del patrimonio del museo come donazione. L’orafo ha coniugato opere e reperti del passato al presente con uno sguardo al futuro; ha scelto il giallo dell’oro e il nero del niello per le

sue creazioni in cui chiaro e scuro si mescolano come in un incontro contemporaneo tra tempi, luoghi e realtà differenti. La mostra “Connessioni”, dotata di un catalogo edito dal Museo, è visitabile gratuitamente, nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid, da martedì a venerdì dalle 9 alle 12; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Per informazioni 059.2033101/125, museocivico@comune.modena.it.

Scoprendo e riscoprendo Dante Alighieri Come tutti i grandi classici, la Divina Commedia di Dante non finisce mai di suscitare e stimolare riflessioni. Per esempio giovedì 16 dicembre alle 16 le Gallerie Estensi propongono una conferenza sui manoscritti della Commedia conservati alla Biblioteca Estense di Modena. A parlare sarà Sandro Bertelli dell’Università di Ferrara. Fra i manoscritti esaminati, particolarmente interessante si è rivelato il codice Italiano 1513, sottoscritto da Antonio da Gubbio nell’anno 1406. Ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti, ma con obbligo di green pass.

9 Covatta e Quartullo al Michelangelo Giobbe Covatta e Pino Quartullo (nella foto) sono i protagonisti di ‘Hollywood Burger’, l’esilarante commedia di Roberto Cavosi che andrà in scena dal 7 al 9 dicembre al Teatro Michelangelo di Modena, con inizio alle ore 21. La pièce, diretta dallo stesso Quartullo, è ambientata in una mensa per artisti negli Studios di Hollywood. Due attori mitomani, assolutamente alla deriva ma tenacemente aggrappati al sogno del cinema, se ne dicono e ne fanno di tutti i colori, spalmando sui loro hamburger senape, maionese, ketchup, con un fare convulso e ingordo come la loro voglia di far parte, in un modo o nell’altro, della magia di Hollywood. Un inserviente li tratta come inutili ingombri, mentre Leon e Burt non smettono di fare a gara con le loro disgrazie e disavventure. Snocciolano aneddoti con Stanley, Jack, Robert, Francis, Al, Ridley, Meryl, Giulia: sono i cosiddetti ‘namedropper’, ovvero quelli che ‘sgocciolano’ i nomi dei personaggi più famosi come fossero loro intimi amici. Forse sono anche bravi attori, ma il destino si è accanito contro di loro. Fanno parte di un mondo che ti lusinga per tradirti e dal quale è bene rubare anche le più piccole briciole di felicità, perché è solo su quelle che si può costruire. Non esistono piccole o grandi parti, piccoli o grandi attori sullo “schermo” del mondo, esistono solo piccoli o grandi uomini. Info e biglietti: 059.343662

CASTELNUOVO EVENTI

La festa del Superzampone Il 4 e 5 dicembre niente taglio in piazza causa covid, ma tanti eventi e buon cibo Dopo la pausa dell’anno scorso a causa della pandemia, il Superzampone torna a Castelnuovo il 4 e 5 dicembre, portando con sé alcune novità. Se da un lato, per evitare assembramenti, questa 32ª edizione deve rinunciare al tradizionale taglio dello zampone, dall’altro compensa allungando la durata da uno a due giorni. Un intero week end che si annuncia denso di iniziative per raccontare l’industria salumiera e i prodotti che l’hanno resa nota nel mondo. “La festa ritorna raddoppiando - dichiara il Sindaco Massimo Paradisi - con un weekend dedicato alle eccellenze enogastronomiche e, anche se non ci sarà il classico taglio, siamo convinti che la ripartenza e la speranza nel futuro non possano prescindere dal passato e dalle tradizioni. La festa è una grande occasione di comunità: forte è il bisogno dei cittadini, infatti, di condividere momenti collettivi”. L’altra novità del 2021 è il PalaZampone che ospiterà i principali appuntamenti enogastronomici, dallo Zampone Futurista alla Disfida Zampone Cotechino passando per lo Zampone che incontra la birra artigianale. Slackline show, spettacolo verticale di funambolo appeso a un filo dal torrione è uno dei tanti eventi in programma, insieme alle marching band, agli artisti di strada, ai laboratori e agli appuntamenti didattici con la mascotte Zamponcino. Sabato 4 la festa apre alla musica in piazza Pa-

pa Giovanni XXIII con The Grooviers e Only Trash che promettono di portare sul palco il meglio e il peggio degli anni '80 e '90. La proposta enogastronomica è affidata al ristorante dedicato interamente allo zampone, ai food truck, ai birrifici artigianali e ai ristoranti che proporranno un menù a tema. La manifestazione, ad ingresso gratuito, è promossa dal Comune e dall’Ordine dei Maestri salumieri modenesi, in collaborazione con Quattro Eventi.

11 L’8 dicembre si ricorda John Lennon All’interno della rassegna musicale ‘Note al Lennon’, l’appuntamento di mercoledì 8 dicembre è dedicato proprio al poeta, musicista e pacifista John Lennon. A esibirsi in apertura del pomeriggio musicale, alle 14,30 al Parco Lennon, sarà Samuel Malavolti, guitar solo, con una proposta di brani di Lennon e dei Beatles rivisti in una suggestiva chiave acustica e, a seguire, Stecca & Cover Garden (foto) che dal palco del Cavern Club di Liverpool approdano a Castelnuovo. Ultimi ma non ultimi tra i protagonisti dell’evento sono Francesca Malagoli e Giulio Ferrari con i loro interventi poetici e letterari. A conclusione del pomeriggio tutto il pubblico sarà invitato sul palco per cantare “Happy Xmas (war is over)”, il classico senza tempo composto dalla coppia John Lennon e Yoko Ono. La rassegna è ad accesso libero e ingresso gratuito fino ad esaurimento posti ma è consigliata la prenotazione su Whatsapp al numero di cellulare 348-2489134. Nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid, i partecipanti dovranno essere muniti di mascherina e l’accesso è consentito solo con Green Pass. Per ulteriori informazioni, in merito eventualmente alla necessità o meno di Green Pass rafforzato, contattare l’Ufficio Cultura del Comune al numero 059/534802 oppure via mail all’indirizzo cultura@comune.castelnuovo-rangone.mo.it. In caso di maltempo l’evento è rimandato a domenica 12 dicembre.

A Montale il 12 dicembre gli auguri di Natale Dopo la spettacolare accensione delle luminarie a Castelnuovo che si è tenuta sabato scorso 27 novembre in Piazza Papa Giovanni XXIII, dove si è esibito per l’occasione anche il Coro Voices in un repertorio intitolato “Aspettando il Natale” fatto di musiche e canti a tema, ora tocca a Montale. L’appuntamento nella frazione di Castelnuovo è per domenica 12 dicembre a partire dalle ore 16 in Piazza Braglia, dove i cittadini sono invitati per scambiarsi gli Auguri di Natale sotto il Grande Albero. L’evento si svolge nell’ambito dell’iniziativa Natale a Montale.

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Punto lettura a San Vito Si chiamerà lo Stregatto. A dicembre tre appuntamenti con letture natalizie animate Lo dice anche la scienza: leggere libri fa bene alla salute perché tiene allenato il cervello e, letteralmente, apre la mente. Del resto chiunque, potenzialmente, può diventare a tutte le età un appassionato lettore perché leggere è un talento innato che abbiamo tutti. Per questo è una notizia decisamente positiva l’apertura di un punto di lettura anche nella piccola frazione di San Vito. Si chiamerà Lo Stregatto, in omaggio al personaggio delle “Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll. L’inaugurazione è in programma sabato 4 dicembre, alle 11.30, presso il circolo Arci Rinascita, in via San Vito 3.969. Il nuovo punto lettura offrirà un’ulteriore possibilità di accesso al prestito interbibliotecario per i bambini e i ragazzi della frazione. Sarà aperto il lunedì e il giovedì dalle 16 alle 18. Contestualmente sempre sabato 4 dicembre verrà dato avvio al progetto Bookcrossing per favorire lo scambio e la circolazione di libri. Il taglio del nastro sarà preceduto alle 10.30 da una lettura animata per bambini dai 3 ai 5 anni: “I segreti di Babbo Natale” a cura di Millemagichestorie (nella foto). A dicembre sono previsti ulteriori due appuntamenti con le letture natalizie, entrambe alla biblioteca comunale “Peppino Impastato” di Spilamberto (via Santa Maria 12): sabato 11 dicembre alle 16.45 “Storie di suoni e figure” a cura di Elena Musti, per bambini dai 3 ai 6 anni; sa-

bato 18 dicembre alle 10.30 “le sorprese di babbo Natale” a cura di Millemagichestorie per bambini di 6 ai 9 anni. Le letture animate sono gratuite. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare lo 059.789965 oppure scrivere un’email a biblioteca@comune.spilamberto.mo.it.

Opere d’arte a Santa Maria degli Angeli La mostra “Ultraromanticismo” coinvolge anche l’ex chiesa di Santa Maria degli Angeli a Spilamberto. In esposizione le opere di Tatiana Brodatch, Iside Calcagnile, Massimiliano Galliani, Luigi Ghirri, Gian Luca Groppi, Marco Luppi, Marco Piccinelli, Simone Stuto e Flavia Tritto (foto). Eretta nel ‘400 dalla Confraternita di Santa Maria degli Angeli, la chiesa comprendeva anche un oratorio e un ospedale. Ricostruita tra il 1626 e il 1631, è sconsacrata dalla metà del ‘900. La mostra resta visitabile fino al 9 gennaio 2022, il sabato e la domenica dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Ingresso libero.

Savignano, arte e romanticismo in mostra “Ultraromanticismo. Il post umano, tra inquietudini e abbandono” è un’esposizione collettiva in sei atti che conduce lo spettatore alla scoperta delle sedi museali e dei tesori storici e architettonici della provincia di Modena, grazie alle opere d’arte realizzate da una cinquantina di artisti contemporanei che operano in diversi ambiti: pittura, scultura, fotografia, video, installazione, ceramica. La quarta sezione della mostra è stata inaugurata lo scorso 6 novembre nella sala espositiva dell’ex biblioteca nel borgo medievale di Savignano. In esposizione ci sono opere di Francesca Dondoglio, Tommaso Giusti, Elia Mazzotti Gentili e Mhox (Alessandro Zomparelli e Filippo Nassetti). Le opere di Mhox sono state stampate in 3d da CRP Technology (nella foto). Il borgo medievale di Savignano è un piccolo gioiello storico e architettonico, testimonianza di un passato importante e denso di storia. Grazie a un intervento conservativo portato avanti negli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso, è oggi uno dei borghi più affascinanti della provincia modenese. Numerose le testimonianze storiche custodite dall’antico abitato. La mostra resta visitabile fino al 6 dicembre, il sabato dalle 15.30 alle 18.30 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30. Ingresso libero. Per informazioni: 059.759915, cultura@comune.savignanosul-panaro.mo.it

VIVO E’ NATALE PROVINCIA

Un Natale speciale Gli addobbi e l’albero, dalla tradizione alle ultime tendenze per un’atmosfera ideale Per alcuni il Natale è indissolubilmente legato alle tradizioni e ai ricordi di famiglia. E’ un appuntamento con i piatti ricchi e caldi di sempre, con gli addobbi che conservano da una vita e con le decorazioni che ricordano l’infanzia. In tema di decorazioni e addobbi, la versione classica conserva per molti di noi un fascino intramontabile, ci rassicura ed è fonte di buone vibrazioni. L’albero di Natale, in questo caso, è quello che abbiamo in solaio o in cantina, ed è rigorosamente verde e artificiale. Le decorazioni, nella versione classica, sono sempre dorate, rosse, bianche come la neve o piene di brillantini. Pupazzetti, animali, palle colorate, angeli e babbi natale a non finire, stanno lì appesi e illuminati da file di luci a intermittenza. Ma ci sono anche quelli che ogni anno amano cambiare colori e stile e seguire le ultimissime tendenze. Il colore che, nel periodo di Natale, non smette mai di essere di tendenza e che si conferma anche in questo 2021 è, naturalmente, il rosso. Scegliere il rosso per i vostri addobbi per l’albero ma anche per la tavola, è la garanzia per riuscire a creare in casa l’atmosfera natalizia per eccellenza. Per aggiungere un tocco estroso, si possono alternare palline bianche e rosse oppure addobbi lucidi con oggetti opachi, per un abbinamento elegante e di sicuro effetto. E poi c’è il Natale addobbato con le trasparenze. Negli ultimi anni, infatti, sono molto apprezzate e acquistate, online o nei negozi specializzati, le palle trasparenti che, vuote dentro, si posso aprire e completare a piacimento. Si riempiono con piccoli oggetti colorati, pupazzetti o, perché no?, con piccoli origami o sagome natalizie realizzate insieme ai bambini, ma anche con caramelle, dolcetti o biscottini fatti in casa. Restando sempre in tema di tendenze, l’insolito abbinamento tra il rosa e il color oro, invece, sembra essere quello che si candida ad essere forse il più apprezzato in questo 2021. La luminosità degli addobbi dorati riesce ad esaltare la delicatezza del rosa, ancor più se questo è nella tonalità cipria, con un effetto finale che promette di essere molto caldo e accogliente. Per aggiungere

eleganza all’eleganza, il trucco potrebbe essere quello di ricorrere alle perle. L’albero di Natale si può completare, infatti, con lunghe file di perle sui rami, e se queste poi richiamano anche i toni del rosa, l’effetto chic è sicuro! Di sicuro effetto e versione evergreen tra le tendenze, c’è il Natale decorato con richiami alla natura, al bosco, ai paesaggi nordici e alla neve. Nella scelta degli addobbi il colore da non mancare è ovviamente il verde, che si abbina sempre molto bene con il rosso. Le decorazioni saranno prevalentemente in legno, con frutti essiccati, foglie, bacche, pigne e animaletti natalizi come renne, cervi, volpi e orsetti. Se volete rischiare di raggiungere la perfezione, basterà accostare qualche elemento dorato, che siano palline, stendardi o ghirlande, ai colori opachi di tutta la natura che avrete portato in casa. Da ultimo, la tendenza preferita dai bambini ma non solo, e parliamo di addobbare l’albero di Natale usando i biscotti. Di pasta frolla, allo zenzero, profumati alla vaniglia, arricchiti con il cioccolato, con granella di nocciole o mandorle, i biscotti hanno il dono di dare subito alla casa un'atmosfera di festa.

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La tavola, come decorarla? Il cibo è così centrale nelle festività natalizie che trascurare la tavola sarebbe un vero peccato. E’ la cornice dentro alla quale presentiamo quello che mangiamo e, non dobbiamo mai dimenticarlo, si mangia anche con gli occhi! La tavola può essere, proprio come l’albero, tradizionale e allora sceglieremo il rosso, insieme al verde e al bianco, i colori che vengono in mente subito quando si pensa alle feste di questo periodo. Se invece vogliamo scostarci un poco dalla tradizione, guardiamo alle tendenze 2021. Quest’anno i colori per chi vuole osare sono l’oro, l’argento e l’abbinamento, anche qui come per l’albero, tra il rosa e l’oro. Quindi, qualsiasi colore preferiate, largo a tovaglie natalizie, runner da tavola, centrotavola e portacandele. Se scegliete di colorare la tavola nelle tonalità di tendenza, oro e argento o oro e rosa, dovreste abbinare una tovaglia bianca o color champagne, di lino, cotone o raso per poter osare di più con dli addobbi o con i segnaposto senza fare accostamenti improbabili. Con l’oro e l’argento, il tavolo, se di legno naturale, può anche essere lasciato nudo per mettere in risalto le venature, aggiungendo per ogni seduta solo un sottopiatto trasparente. Ma niente panico perché, se anche la tavola non sarà perfettamente abbinata nei colori, i vostri ospiti ricorderanno più volentieri quello che hanno mangiato che quel che hanno visto!

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VIVO E’ NATALE INTERVISTA

A Natale c’è bisogno di tradizione A dirlo è Stefano Corghi, chef de ‘Il Luppolo e l’Uva’ e ora anche della storica Osteria Santa Chiara. La sua intervista di Mattia Amaduzzi

Può uno Chef districarsi nel delicato equilibrio tra innovazione e tradizione? La risposta è si, se si tratta di Stefano Corghi, presidente del Consorzio Modena a Tavola, titolare del ristorante Il Luppolo e L’Uva, il quale ha da poco riaperto le porte della storica Osteria Santa Chiara, in centro a Modena. Con lui abbiamo parlato anche delle Feste e del significato che possono avere in cucina, dopo un anno così difficile. Chef, dopo la riapertura in estate qual è la situazione della ristorazione modenese? “E’ chiaramente in ripresa. C’è voglia di normalità e, a parte qualche nuvola un po’ scura, vediamo l’orizzonte sereno. Abbiamo qualche timore per quello che sarà, però rimaniamo ottimisti. Vuol dire che anche noi siamo stati bravi a fare il nostro dovere”. Di recente ha preso in gestione l’Osteria Santa Chiara. Com’è nata questa idea? “Si tratta di un’osteria storica e sono onorato di poterla condurre. E’ un locale che rappresenta Modena ed è veramente bello anche dal punto di vista architettonico. Profuma di tradizione, ed è il tempio in cui poter andare a fare la nostra splendida cucina. Quando mi hanno offerto questa opportunità, ero appena partito per le ferie: sono andato a fare il Cammino di Santiago de Compostela da solo. Mi sono detto che avevo tutto il tempo per meditare sulla mia decisione. Il caso ha voluto che la prima persona che ho incontrato sul cammino sia stato un ragazzo italiano che di lavoro faceva l’arredatore per i ristoranti. Da lì ho capito che cosa dovevo fare”. Questa grande esperienza di vita verrà raccontata anche attraverso i suoi piatti? “Si, assolutamente. Abbiamo già creato un primo piatto che riprende quei sapori che propongo al Luppolo e L’Uva, ma

ce ne saranno molti altri. Si tratta di una zuppa di cavolo nero e polipo che mi hanno servito una sera durante il cammino. Ero particolarmente affamato, ed era tutto chiuso nella località in cui mi ero fermato. Faceva molto freddo e in un’osteria mi hanno fatto sentire questa prelibatezza. Mi sono portato dietro tante altre cose, perché si tratta di un’esperienza importante, che ti segna in positivo e da cui si torna cambiati”. Quindi al Luppolo e l’Uva continuerà a proporre piatti più moderni, mentre all’Osteria Santa Chiara quelli più legati alla tradizione? “Esatto. Diciamo che il Luppolo rimarrà la parte istintiva e fantasiosa della cucina, mentre il Santa Chiara sarà la tradizione e i ricordi. Chiaramente questi ultimi saranno sempre filtrati attraverso il nostro ‘Io interiore’: tutti i piatti sono fatti in gruppo, dato che in cucina ci siamo io, Vincenzo, Andrea

e Marisa”. Si sta avvicinando il Natale, lei quali sapori e odori associa al periodo delle Feste? “Le Feste hanno un odore, quello del brodo, e un sapore, quello dei tortellini”. Sensazioni che richiamano alla tradizione? “Si, assolutamente. Credo che mai come quest’anno, dopo tutti i problemi e le difficoltà che abbiamo passato, le persone abbiano voglia di ‘normalità’. La tradizione ti dà sicurezza, la stessa che si poteva trovare andando a casa della nonna”. Quindi secondo lei i clienti preferiscono una ricetta tradizionale o una rivisitazione della ricetta stessa? “In realtà ogni ricetta è una piccola rivisitazione. Noi siamo artisti e cerchiamo di mettere un pochino di noi in ogni piatto che facciamo. Perciò la tradizione viene ripensata: una volta si mangiava meno e allora si cercava di fare ricette più saporite e piene. Adesso invece possiamo alleggerire la ricetta senza andare minimamente a scalfire i ricordi e i sapori. Perché sono proprio questi ultimi la parte più bella della tradizione”. A tal proposito, quali sono i suoi ricordi legati ai pranzi e alle cene di Natale? “Sono ricordi dell’infanzia, perché avendo fatto questo mestiere da sempre, ho sempre passato le Feste in cucina (ride). Però ho dei ricordi bellissimi legati a mia nonna, che era una sfoglina, intenta proprio a tirare la sfoglia. Mia mamma, un po’ modenese, toscana, francese, è sempre stata una bravissima cuoca e perciò ricordo anche i suoi piatti”. Da qualche anno a questa parte sempre più Chef stanno diventando delle star della TV, lei ha mai pensato di partecipare ad uno show cooking? “Non ci ho ancora pensato. Sono un animale sociale, ci sono stato vicino tante volte ma non l’ho mai fatto. Però non avrei nessun problema a farlo”.

VIVO E’ NATALE PROVINCIA

‘Zocca on ice’ per le feste Nel comune dell’Appennino anche la ‘Casa di Babbo Natale’ in pieno centro Anche il Comune di Zocca è già entrato nell’atmosfera delle feste natalizie. Lo scorso sabato 27 novembre, in piazza Martiri, è stata inaugurata la pista di pattinaggio sul ghiaccio “Zocca on ice” (in foto la pista appena allestita); l’impianto sarà in funzione fino al 10 gennaio, nei giorni feriali dalle ore 14 alle ore 24 e nei giorni festivi anche al mattino. Come ha sottolineato il sindaco di Zocca Federico Ropa, “la pista rappresenta un’autentica novità per la gioia di grandi e bambini; arriva infatti per la prima volta a Zocca e rappresenta l’evento di apertura delle iniziative del Comune dedicate al Natale, con l’augurio e la speranza di trascorrere le feste in serenità“. Anche i commercianti del centro hanno voluto contribuire a rendere il periodo natalizio ancora più suggestivo realizzando una “Casa di Babbo Natale” in pieno centro, in via Mauro Tesi, di fronte alla chiesa, con tanto di camera da letto, cucina, salotto, slitta e presepe. La struttura è stata inaugurata la scorsa domenica 28 novembre e rimarrà aperta tutti i giorni, grazie all’impegno di tanti commercianti e volontari, ospitando anche diverse attività dedicate ai bambini in corso di programmazione. L’8 dicembre, inoltre, è prevista la tradizionale accensione delle luci natalizie del pino di Zocca, come ogni anno a cura del locale Gruppo Alpini che offriranno a tutti i par-

tecipanti un divertente ‘Aperipino’. Il programma di eventi natalizi arriva anche nelle frazioni: Montalbano ad esempio, torna a trasformarsi nel borgo dei presepi con l’intero paese che ospita decine di presepi a cura della Compagnia del Borgo, mentre Montombraro apre, sempre l’8 dicembre, la stagione natalizia con il primo di tre mercatini organizzati dalla proloco; altre iniziative a Zocca e nelle frazioni sono tuttora in corso di programmazione.

A Sestola la festa di ‘Benevunto Inverno!’ A Sestola è tempo della festa di “Benvenuto Inverno!”, in programma da sabato 4 a lunedì 6 dicembre con diversi appuntamenti per tutte le età. Una festa che coincide con quella del Patrono di Sestola e che vuole salutare la stagione invernale alle porte. Sabato 4 Dicembre ci sarà, a partire dalle 19, l’accensione delle luminarie lungo il corso principale e dell’alberto di Natale in piazza e Sestola si ritroverà ufficialmente in quell’atmosfera natalizia che un po’ tutti stanno aspettando. Sempre sabato, in Piazza Torre, ci sarà anche un laboratorio per bambini da 0 a 3 anni a cura del nido d’infanzia “Le Marmotte della Rocca”. Alle 16, invece, presso il Cinema Belvedere, presentazione del docufilm sulla filosofia di In2theWhite: “Lo sci per tutti”, realizzato da Sick Pine Video. Domenica 5 dicembre, alle ore 9, apertura del Mercatino dell’Arte e dell’Ingegno lungo il corso e della Piazzetta del Distillato con degustazione del cioccolato, in Piazza della Vittoria, mentre alle 14,30, sempre in Piazza della Vittoria, ci sarà l’arrivo di Babbo Natale. Alle 15,30, al Cinema Belvedere, ci sarà la presentazione del libro “Leonardo David - La leggenda del ragazzino campione” di R. Crovetti, mentre alle 16, in Piazza Torre, è in programma un concerto Gospel. Infine lunedì 6 dicembre si celebrerà la Santa Messa di San Nicolò, il Patrono di Sestola.

Fanano, il calendario Rami degli alberi secolari Presso l’ufficio turistico di Fanano è disponibile il calendario Rami 2022, con le foto degli alberi secolari. Rami è un’associazione che per promuovere la cultura e l’amore per gli alberi monumentali sta curando la costruzione di un sito ove verrà riversato in un grande archivio creato dai “Cercatori di Alberi Italiani”: Valido Capodarca, Andrea Gulminelli, Elia Fontana. Su questo sito si potranno trovare foto, informazioni scientifiche, il luogo ove si trovano con relativa mappatura, che misure hanno e che storie si raccontano su di loro. Si può acquistare il calendario con un’offerta a partire da 7 euro. Info: www.fanano.it

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fisico e l’entusiasmo di una ragazza, divorziata, senza figli, ha deciso che è giunto il momento di riprovare a costruire un rapporto sentimentale stabile, solo con un uomo giovanile, vitale, serio, sensibile, realizzato e con i piedi per terra. Tel. 348-4141241 AG. MEETING CENTER Adoro le donne semplici e affettuose, per questo mi piacerebbe conoscere una persona che sappia amarmi, soprattutto per il mio aspetto interiore. Ho 43 anni, sono separato, disponibile, sincero, veramente motivato a costruire una solida relazione a due. Tel. 3484141241 AG. MEETING CENTER Descrivere il proprio aspetto non è facile, mettere

4141241 AG. MEETING CENTER La mia separa-

zione è ancora recente e il pensiero del fallimento mi fa ancora male al cuore. Io nel matrimonio ho sempre creduto. Ma la vita va avanti, ho tanta capacità di amare e dedicarmi al mio compagno, è un peccato sciupare queste doti. Ho 45 anni, ti cerco capace di rispetto e fedeltà. Tel. 3484141241 AG. MEETING CENTER Lui si considera un pò imbranato, ma noi possiamo tranquillamente affermare che non è così. È invece un ragazzo sensibile e dolcissimo, carino, diplomato, ha 31 anni, celibe, indipendente. Se vuoi darti un’occasione in più per realizzarti sentimentalmente, prova a conoscerlo. Tel. 348-4141241 AG. MEETING CENTER Nonostante i suoi 32 anni, ha alle spalle una storia dolorosa che ha lasciato il segno, ma certo, alla sua età non ci si può arren-

4141241 AG. MEETING CENTER Un fidanzato alla mia età? Perché no! I sentimenti non vanno mica in pensione. Sono una signora di 63 anni, vedova, curata, sensibile, dolce, semplice, amante dei viaggi e della casa, desidero conoscere un signore gentile, di sani principi morali. Tel. 348-4141241 AG. MEETING CENTER Vogliamo diventare amici? Allora incontriamoci. Per organizzare simpatiche serate in pizzeria o al cinema, gite, passeggiate, e poi chissà. Ho 32 anni, sono celibe, alto, laureato, svolgo un lavoro chi mi appassiona e amo tutto cioè

che è creativo. Tel. 348-4141241 AG. MEETING CENTER Vorrei affezio-

narmi a un uomo colto, affidabile, estroverso, garbato nei modi, giovanile, max 63anni, per formare un serio e appagante rapporto di coppia. Ho 54 anni, sono divorziata, di bella presenza, economicamente agiata, seria, riservata, vivo in provincia. Tel. 348-4141241 AG. MEETING CENTER Vorrei fare attraverso questo annuncio il più grande affare della mia vita: incontrare l’uomo che sto cercando per dividere il futuro. Ho 47 anni, separata, libera professionista, di bella presenza, alta, mora, economicamente agiata, ti cerco pari requisiti, max 58 anni. Tel. 348-4141241 AG. MEETING CENTER Vorrei vivere

una relazione romantica, fatta di passeggiate mano nella mano, di complicità, di risate, di condivisione. Ho 46 anni, separata, commerciante, graziosa, solare, comunicativa e intraprendente. Io a certe cose ci credo ancora. Tu? Tel. 348-4141241 AG. MEETING CENTER Sono una ra-

gazza di 32 anni, difficile definire cosa cerco con precisione, forse mi sono iscritta qui per curiosità e se per curiosità trovassi il vero amore? Sarebbe fantastico. Credo nell’ amore, amo le persone serie, colte, di aspetto piacevole ma non bellissimi, amo parlare, viaggiare ed essere circondata da buone amicizie. Se ho stuzzicato appena un pò il tuo interesse prova a conoscermi. Tel. 348-4141241 AG. MEETING CENTER C’è chi dice

che alle donne piacciano gli uomini taciturni, credono che le ascoltino. A me invece piacciono gli uomini che ridono di se stessi, di me con me. Penso che non prendersi sul serio sia difficilissimo. Io cerco di non farlo, del resto come fa a prendersi sul serio una ragazza rotondetta come me? Ho 38 anni, divorziata da lungo tempo, vivo con mio figlio, ma vorrei trovarti al più presto. Tel. 348-4141241

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Il disco della settimana Robert Plant & Alison Krauss ‘Raise the Roof’ Erano anni che si parlava di un possibile secondo album della ‘strana coppia’ Robert Plant & Alison Krauss, dopo il successo di critica ma anche di pubblico dello splendido ‘Raising Sand’, uscito nel 2007. Già nel 2010 si era fatto un tentativo poi abbandonato perché, si disse, le session in studio non avevano la stessa magica atmosfera di quelle precedenti. Ora finalmente, a ben 14 anni di distanza, il seguito di quel grande disco è diventato realtà. E, un po’ a sorpresa, questo “Raise the Roof” non ha nulla da invidiare al suo predecessore. In cabina di regia c’è sempre T-Bone Burnett, che aveva caratterizzato con i suoi suoni anche “Raising Sand”, e i due musicisti ancora una volta interpretano una serie di cover della tradizione inglese e americana, se si eccettua un brano inedito composto per l’occasione dallo stesso Plant assieme a Burnett. Nonostante il tempo passato, le voci dell’ex vocalist dei Led Zeppelin e di una delle più apprezzate rappresentanti del country-folk americano non hanno perso il loro smalto e continuano ad intrecciarsi incredibilmente alla perfezione, pur venendo da due mondi musicali agli antipodi. Ad onor del vero bisogna dire che Robert Plant si è spesso in carriera cimentato in brani folk-rock e col passare degli anni la sua voce è diventata meno potente ma più affascinante e piuttosto adatta a questo genere di musica. Dodici i brani contenuti in “Raise the Roof”

(14 nella edizione deluxe), con scelte anche abbastanza curiose come l’iniziale “Quattro (Word Drifts In)”, ballata dei Calexico riletta con gusto e classe dai due interpreti. Ma anche la bella melodia della folksinger Anne Briggs “Got Your Way”, cantata da Plant con voce quasi sussurrata, e soprattutto la deliziosa “Searching For My Love” di Bobby Moore and the Aces, con un ritornello che fa molto California anni ‘60, si ascoltano e riascoltano senza stancarsi. Tutto il disco però si mantiene a livelli di eccellenza, compreso l’unico inedito “High and Lonesome”, forse l’episodio che più si avvicina alla carriera solista di Plant, cantato dall’ex Led Zeppelin con trasporto e pathos. Decisamente un gran bel ritorno e speriamo di non dover attendere altri 14 anni per un’ulteriore collaborazione tra i due artisti. (GB)

Cinema e Serie TV novità ‘Ghostbusters Legacy’ di J. Reitman I tanti nostalgici degli anni ‘80 e i fan più accaniti del capolavoro originale firmato da Ivan Reitman, aspettavano da anni questa pellicola, o almeno da quando fu annunciata nel lontano 2019. “Ghostbusters: Legacy” (il cui titolo originale è Ghostbusters: Afterlife) è l’atteso terzo capitolo della saga inaugurata nel 1984, scritta dalla coppia Dan Aykroyd e Harold Ramis, interpreti anche dei leggendari Ray Stantz e Egon Spengler, i quali insieme a Peter Venkman (Bill Murray) formavano gruppo originale degli ‘Acchiappafantasmi’. Interessante la scelta della sezione italiana della casa di produzione di usare la parola ‘legacy’ nel titolo, che significa eredità. Ed proprio questo uno dei temi principali del film, un filo conduttore che lega sia il regista Jason Reitman (figlio di Ivan), ai personaggi principali della pellicola. La storia, infatti, ci presenta Carrie, una madre single con due figli, il quindicenne Trevor (Finn Wolfhard) e la dodicenne Phoebe (la bravissima Mckenna Grace). Lei è il genio della famiglia, la classica nerd con problemi di socialità e che cerca di rompere il ghiaccio con delle freddure molto divertenti. Quando Carrie viene sfrattata, deciderà di portare i propri figli in una piccola città dell’Oklahoma, dove ad aspettarla c’è una nuova casa, lasciatale in eredità da suo padre, recentemente scomparso. Ben presto la famiglia si ritroverà ad affrontare un antico nemico dei Ghostbusters, nel mentre la piccola Phoebe scoprirà la storia della sua fami-

glia, e il vero lascito di suo nonno. Reitman è stato bravo ad immergere lo spettatore nelle atmosfere del cult originale fin dalla prima scena. Naturalmente i rimandi all’opera del padre sono molteplici e, se in alcuni casi non fanno altro che aumentare il fanservice, in altri invece sono bellissimi omaggi, come quello al compianto Harold Ramis, scomparso nel 2014. Inoltre, “Ghostbusters: Legacy” ha preso spunto anche da un altro grande successo, questo più recente, ovvero “Stranger Things”. La serie Netflix, che ha avuto il merito di far tornare in auge le atmosfere degli anni ‘80, ha molte analogie con il lavoro di Reitman: entrambi ambientati in una cittadina della frontiera americana, i protagonisti sono ragazzini “nerd” ed entrambi hanno continue citazioni ad una tipologia di film fantasy diventati iconici. (MA)

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Modena, aggancio in vetta Squadra gialloblù più forte di infortuni e sfortuna. Pistoiese travolta e Reggiana raggiunta di Giovanni Botti Il Modena è più forte della sfortuna e degli infortuni, non ultimo quello di Silvestri cinque minuti dopo l’inizio del match contro la Pistoiese. La squadra di Tesser ha conquistato contro gli ‘Arancioni’, l’ottava vittoria consecutiva agganciando in vetta la Reggiana fermata a sorpresa al Mapei Stadium dalla Viterbese. Una partita che i canarini hanno avuto in mano fin dall’inizio anche grazie ai regali clamorosi della difesa dei toscani e nella quale non hanno praticamente mai rischiato nulla, nonostante una coppia centrale inedita con Ciofani spostato al fianco di Baroni. E durante la partita i tifosi hanno salutato con una vera ovazione il patron Carlo Rivetti, seduto in tribuna. “Ero quasi imbarazzato perchè non me l’aspettavo, ovviamente fa piacere anche perchè siamo entrati nella storia con le otto vittorie consecutive - ha detto poi in sala stampa, il presiden-

te gialloblù che ha voluto anche sottolineare che “nel gruppo squadra siamo tutti vaccinati e abbiamo già prenotato la terza dose del vaccino, perchè è col vaccino che si vince la partita più importante, quella della vita”. Un Modena che ora dovrà cercare di recuperare qualcuno, soprattutto in difesa in vista della trasferta di Imola contro un Imolese che sta attraversando un periodo di difficoltà, ma che è un avversario sempre ostico e imprevedibile. “Silvestri è rimasto a riposo due giorni durante la scorsa set-

timana - ha spiegato mister Tesser dopo la gara - è un po’ che si porta dietro questo problema, dovrebbe essere un’infiammazione tendinea, spero che possano fargli la risonanza magnetica per andare alla ricerca del problema che ha. Lui è un leone è ha voluto provare a scendere in campo lo stesso, ma purtroppo ha dovuto subito uscire”. Se il presidente Rivetti ha ammesso di guardare con soddisfazione alla classifica che vede il Modena primo a pari merito con la Reggiana, ma con la mi-

glior differenza reti, situazione che rende il derby di ritorno del prossimo 9 gennaio al Mapei Stadium uno degli snodi più importanti se non decisivi della stagione, il tecnico canarino cerca di tenere i piedi per terra. “Fa naturalmente piacere essere davanti, ma per noi non deve cambiare nulla ha detto - perchè dobbiamo cercare sempre di andare forte, e non ci dobbiamo fermare. Importante è soprattutto stare nelle parti alte e non perdere punti. Devo dire però che essere riusciti ad arrivare davanti ha anche una valenza mentale importante per la squadra che ha acquisito una consapevolezza che adesso penso si veda tutta”. Due soltanto sono i precedenti di campionato giocati a Imola tra canarini e romagnoli ed entrambi sono stati vinti dal Modena per 1-0. Nel 2019 fu l’ex Rossetti a decidere il match a favore degli uomini di Mauro Zironelli, mentre l’anno scorso la vittoria è arrivata grazie ad un rigore di Scappini.

Domenica in trasferta a Imola Domenica 5 dicembre, con inizio alle 14,30, il Modena cercherà di allungare ulteriormente il suo record di vittorie consecutive sul campo dell’Imolese. La squadra romagnola sta attraversando un periodo difficile anche a causa di una lunga serie di infortuni ed è reduce da tre sconfitte consecutive che l’hanno portata dalla zona play off ad un passo dai play out. Una squadra che solitamente segna parecchi gol, 23 finora, miglior attacco della zona pericolo, ma nelle ultime quattro gare ne ha subiti ben 10. Curiosamente il miglior realizzatore di rossoblu è il giovane difensore centrale di scuola Milan Matteo Angeli, a segni già cinque volte. Sulla panchina dell’Imolese siede un allenatore di categoria come Gaetano Fontana, che schiera solitamente la squadra con un 4-3-2-1 simile a quello del Modena. In porta c’è l’esperto Rossi che è anche il capitano della squadra, mentre in difesa, al fianco del già citato Angeli, c’è un altro uomo di esperienza come l’ex Udinese e Atalanta Michele Rinaldi. A centrocampo nelle ultime gare l’ex Torino D’Alena ha giocato in posizione centrale mentre ai suoi fianchi hanno giostrato Benedetti e Lombardi. In avanti Padovan o De Sarlo dovrebbero essere la punta centrale, con Masella e Turchetta a fungere da rifinitori. In squadra l’Imolese ha anche due ex gialloblù come Belloni e Letizia, mentre Francesco Stanco è ormai da tempo fuori rosa.

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La Leo Shoes adesso vola

La squadra di Giani conquista il terzo successo di fila battendo 3-0 Verona dell’ex Stoytchev di Mattia Amaduzzi Se il Modena calcio ha suonato l’ottava sinfonia, la Leo Shoes PerkinElmer Modena Volley prova a stare al passo dei cugini canarini, centrando la terza vittoria consecutiva in Superlega. La scorsa domenica, infatti, al Palapanini i ragazzi di coach Giani hanno battuto 3-0 una coriacea Verona Volley, allenata dall’ex Radostin Stoytchev, la quale ha dato filo da torcere ai gialloblù fin dal primo parziale. Alla lunga, però, le maggiori qualità tecniche di Bruno e compagni hanno avuto la meglio. Segnatevi, però, questo nome: Rok Mozic, il talentuoso schiacciatore sloveno (classe 2002) avrà un grande futuro, forse addirittura all’ombra della Ghirlandina. Tornando a Modena Volley, ancora una volta ha brillato la stella di Earvin Ngapeth che con le sue giocate spettacolari (come un pallonetto semi bilanciere da standing ovation) ha condotto i suoi compagni alla vittoria. Bene anche gli altri attaccanti di palla alta Abdel Aziz e Leal, autori rispettivamente di 15 e 14 punti, ma chi ha impressionato è stato Daniele Mazzone. Il centrale, dopo la difficile estate con la maglia azzurra che gli è costata la convocazione alle Olimpiadi, sta sfoderando prestazioni sempre più di alto livello, e con Verona ha messo a referto ben 6 muri, lui che è sempre

stato un giocatore più votato all’attacco. A fine partita era visibilmente contenta anche la presidentessa Catia Pedrini: dopo la sconfitta a Civitanova aveva chiesto a gran voce una reazione da parte della squadra, affidandosi al proprio coach. E così è stato, sono arrivate tre vittorie consecutive, di cui due in altrettanti big match contro Trento e Perugia, e la conferma in casa con Verona. La mano del tecnico comincia a vedersi e in queste ultime partite ha dimostrato di essere anche un bravo gestore e non solo un grande insegnante di gioco. Lo si può vedere da come rincuora i propri ragazzi dopo un errore, ma anche da come li sprona durante i time out. Adesso Modena Volley, dopo il doppio

impegno ravvicinato in Coppa Cev con i rumeni dello Zalau, è atteso da una trasferta insidiosa, da non sottovalutare. Bruno e compagni, infatti, voleranno alla volta di Cisterna per affrontare la Top Volley. La formazione pontina, nonostante la sconfitta subita con la Lube Civitanova, è una squadra in crescita, al netto degli infortuni. Il club, guidato in panchina dal modenese Fabio Soli, oltre a non aver ancora potuto schierare il centrale Krick, di recente ha perso anche l’opposto Arthur Szwarc, out a tempo indeterminato per la rottura del crociato. La società però non è rimasta con le mani in mano, e ha messo sotto contratto Bardia Saadat, giovane opposto iraniano che in passato è stato accostato anche a Modena, e Filippo Lanza. Curiosità vuole che l’ex schiacciatore di Trento e Perugia sia anche il socio di Ninesquared, sponsor tecnico della Leo Shoes PerkinElmer. Si tratterà dunque di una sfida nella sfida. Infine da Modena, alla corte di Fabio Soli, in estate sono arrivati anche Tommaso Rinaldi ed Elia Bossi, due dei principali protagonisti dello scorso finale di stagione della società canarina. Modena Volley, dunque, si troverà ad affrontare una squadra ferita, ma mai doma, pronta a far pagare cara la propria pelle contro i campioni geminiani. (Foto Modena Volley)

Sassuolo e Montale ancora vincenti Settebello nerofucsia. La 7ª giornata del girone “D” di Serie B1 femminile ha consegnato l’ennesima vittoria all’Emilbronzo 2000 Montale, la quinta conquistata con un 3-0. La “vittima” questa volta è stata il Volley 2001 Garlasco, che nulla ha potuto contro il ciclone modenese. Confermarsi con una vittoria dopo l’altra non è mai facile, ma è quello che sta facendo la truppa guidata da coach Ghibaudi, in grado di conquistare venti punti dei ventuno disponibili, è qualcosa di incredibile. La furia delle nerofuxia questa giornata si è scatenata sulle lombarde di Garlasco che, parziali a prescindere, hanno venduto cara la pelle in ogni set. Alla fine però il copione è sempre lo stesso, quello che vede sorridere l’Emilbronzo 2000, che domenica prossima si presenterà a Imola, per il big match, con un vantaggio di cinque punti proprio sulla CSI CLAI, che coabita al secondo posto in classifica con la Tirabassi & Vezzali di Fabbrico. La mattatrice di giornata è l’opposta nerofucsia Giulia Visintini, la quale ha messo a referto quindici punti. Poker di vittorie anche per la Green Warriors Sassuolo, che continua la sua striscia positiva, superando 3-0 anche l’Olimpia Teodora Ravenna nel match valido per la decima giornata di Regular Season di A2. Con questo risultato Sassuolo sale a quota 16 punti in classifica generale che - ad una giornata dalla fine del Girone di Andata - valgono al momento il quarto posto in classifica generale.

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