6senso@mtv.it
in copertina l’installazione di Mirb.a
Sesto Senso Via G. Petroni 9/c 40126 Bologna Tel. 051-223476
IL
6
Sesto Senso a Bologna, una necessità artistica
Stefano Pasquini Negli ultimi dieci anni Bologna ha vissuto in pieno il cambiamento avvenuto in ambito del panorama dell’arte contemporanea nazionale, ed in alcuni casi, internazionale. L’importanza delle iniziative di gallerie quali Neon e Galleria d’Arte Moderna sono state fondamentali per la formazione e la carriera di giovani artisti che lavorano a Bologna. La galleria Zone c/o Graffio, assieme a spazi saltuariamente attivi quali il Campo delle Fragole, Interno & Dum Dum e Sesto Senso hanno contribuito a creare una comunità artistica vitale che tuttora si rivela ad un livello molto alto nel panorama artistico italiano, basti pensare alla presenza di Maurizio Cattelan, Eva Marisaldi, Alessandra Tesi e Italo Zuffi alla Biennale di Venezia del 2001.
Elia, back, 2001
Il Sesto Senso ha contribuito in modo essenziale alla possibilita’ di esposizione dei lavori di giovani artisti non ancora affermati, e in questo ha dato loro la possibilita' di una crescita non solo artistica, ma anche di formazione professionale. La stagione 2001-2002 ha visto come protagonisti molti nomi sconosciuti ed alcuni giovani artisti internazionali, chiudendo con una grande collettiva sull'autoritratto che ha visto partecipazioni da ogni parte del globo, dal Guatemala al Messico, dal Giappone all'Australia, dagli Stati Uniti all'Inghilterra. Il nostro augurio è che Bologna abbia il coraggio e l'energia di dimenticare la sua provincialità e di aprire (e rendere al Graffio il suo dovuto spazio) tanti altri luoghi espositivi come il Sesto Senso, che diano alla creatività bolognese la visibilità che si merita.
6
Aaron Yassin Albert Weaver Andres Sanchez Anna Pedersen Anteo Radovan
Kelley Bush
Associazione Astronauti Autonomi Carla Gannis Carrie Creamer Christopher Ho Clemente Padin Costanza Polizzi Dennis Bellone Dionisio Gonzales Donan Ribas Marinho Elia Federico Solmi Francesco Simeti Giancarlo Norese Graciela Chiappari Hiroyuki Matsukage Irena Tieri Jo Daly Katsura Okada Kaz
Matteo
Kostas Bassanos Lex Loeb Lidia lopez Torres Lucia Prandi Marco Ficarra Michael j Dvorkin Monica Carrozzoni Nail Vagapov Noritoshi Hirakawa Papo Colo Pedro Velez Ricky Cox Rieko Akatsura Robert Stivers SAM01 Sandra Sisofo Simone Rondelet Stefano Pasquini Stefano Stagni Taro Kimura Tomoko Takahashi Valery Osteanu
SUK e' un particolare tipo di mercato arabo. Nel mercato dell'arte le tendenze si sdoppiano, si accoppiano e si accomunano, cosi' come nel design, nella musica, nella pubblicita' e nella politica. Un groviglio di informazione risucchia la cultura underground e la riporta in superficie stilizzata e ripulita. 46 artisti sono nelle mani di due (Sam01 & Stefano Pasquini), a barattare un posto al sole nel nuovo millennio e a declamare la sua stessa inutilita'. Uno schermo televisivo ci mostra pubblicita' e soap operas di ogni parte del mondo, mentre video di artisti spuntano tra un programma e l'altro. Un muro di flyers aumenta la confusione: un concerto, una mostra o una una fanzine? Eppure la ricerca estetica e' presente ed, alle volte, pure in maniera tradizionale, ma un'aura invisibile si batte contro
questa vertigine di creativita', urla la sua incapacita' di distacco dal mondo e non puo' fare altro che nuotare con il resto dei dannati. SUK vuole essere uno sguardo al futuro dell'arte contemporanea, una piattaforma per artisti sconosciuti e un respiro nascosto per artisti famosi. Soprattutto SUK e' un confronto, una ricerca di nuove possibilita' di comunicazione creativa, una rivalutazione del passato all'interno della sua stessa negazione.
Lucia Prandi
"Elia Street"
è una raccolta di dipinti ed oggetti degli ultimi tre anni dell'artista veneto, da anni trapiantato a Bologna. La sua ricerca pittorica, che parte - postmodernisticamente - dal new dada, ha negli ultimi anni raccolto una nuova energia astrattiva, destinata a precorrere l'ondata internazionale di nuova astrazione di questo nuovo decennio. "Quando ho finito un lavoro", dichiara l'artista, "mi aspetto che mi restituisca più energia di quanta io ne ho impiegata per realizzarlo. Soltanto allora mi sento fuori dal quadro, come uno spettatore qualsiasi. Non resta ora che dargli un nome…e poi ognuno per i fatti suoi!" Nella pittura astratta ed espressionista di Elia pervade un'energia arcaica che scuote e rinnova le sue fondamenta dalla tradizione pittorica rinascimentale a spunti di preraffaellitismo, con un occhio di riguardo verso i maestri dell'informale che operarono proprio dall'Emilia al Veneto. Come ha scritto il critico Alessandro Sibilia, Elia "difende le ragioni ed il territorio della pittura sottolineandone non solo il carattere manuale ed artigianale del fare, ma anche l'aspetto multimediale del risultato, veicolo cioè di diversi strumenti di comunicazione."
Elia
Alice Volta
Le manzoniane tele bianche, descrizioni metaforiche di episodi della mitologia nordica di Helios Pu, sono messe brutalmente a confonto con le deviazioni pindariche dell'installazione di Alice Volta, una
retrospettiva della sua ricerca artistica che introdurra’ lo spettatore nel suo fantasmagorico negozio delle meraviglie. A quietare le acque (ma solo visivamente) sono le poesie dantesche, visionarie ed
arrabbiate di Vittorio Musca. Per questa sua prima introduzione nel mondo dell’arte, Musca si mette "al muro" con poesie trasversalmente inedite. Nella mostra curata da Stefano Pasquini i tre artisti
danno il loro contributo alla nuova fonderia dell'arte "moderna" di questo secolo, in un tentativo, ironico e paradossale, di Helios Pu contrastare artisticamente il "nuovo ordine" politico di questo millennio.
Julie - C. Fortier, giovane artista canadese ma da anni francese di azione (vive tra Rennes e Montrèal), presenta per questa mostra a due un video compilation composto da quattro episodi (Shift, Mechanical Rodeo, Line up e Blizzard Blizzard) in cui l'unico protagonista è il volto della stessa Julie. L'artista, nata nel 1973, lavora rivisitando parti del suo corpo mediante l'utilizzo di mezzi extra artistici quali il video, le installazioni e la performance; è inoltre membro - fondatore di un collettivo d'arte mediatica in Francia (Perte de Signal). Dal 1998 la sua ricerca di videoperformance è stato presentato in Canada, negli Stati Uniti e in Europa. Inoltre il video Mechanical Rodeo è stato premiato al Festival Internazionale di Asolo e al Festival MediaArtLab a Mosca.
ASSIA TORRISI
JULIE - C. FORTIER
A cura di Flavia Pelosi
Assia Torrisi presenta, in occasione della sua prima mostra bolognese (come per Julie - C. Fortier), una serie di cinque fotografie (autoscatti) in cui il personaggio principale è il corpo dell'artista. Il ciclo di questa ricerca (che dura ormai da quasi due anni), si chiama Shahrazad; l'artista chiamando le sue foto come la narratrice delle "Mille e una notte" mette in luce i complicati rapporti infraculturali tra il maschile e il femminile in un confronto progressivo fra Occidente e Oriente. Classe 1976, Assia Torrisi si è formata artisticamente tra Madrid e Catania, e proprio nella sua città di nascita ha partecipato ad alcune mostre collettive tra cui la rassegna "Laboratorio d'arte contemporanea" curata da Cesare Circonciso (direttore del museo Emilio Greco di Catania) con testo critico di Daria Filardo.
Annalisa Cattani Elia Carla Gannis Emanuele Giannelli SAM01 Stefano Pasquini
L'oggetto del lavoro di Emanuele Giannelli è l'Uomo. Nell'individuare i malumori e i disagi della società contemporanea Giannelli ci ricorda che non siamo altro che piccoli e stupidi esseri umani con i nostri difetti e le nostre follie. Dalle parole di Giuliano Serafini, "l'artista mette in scena un malessere esistenziale di tipo post-umano, che non abbisogna piÚ di filosofie". Un atteggiamento particolarmente significativo nell'atmosfera politica attuale. The subject of Emanuele Giannelli's work is Man. In catching the uneasiness and bad moods of contemporary society Giannelli reminds us that we're nothing but small and stupid human beings with
Stefano Pasquini, Eric can’t fly, 2000
our defects and our follies. With the words of Giuliano Serafini, "the artist stages an existential uneasiness of post-human kind, where philosophy is no longer needed". A particularly significant attitude in the actual political mood. La ricerca di Carla Gannis parte con un approccio critico del nostro tempo nella sua complessità, mischiando la tecnologia a nostra disposizione con i più tradizionali pricipi dell'arte tradizionale. I suoi lavori raccontano i paradossi della società partendo da fonti quali la sua infanzia e i
doppi standard dell'America relativamente al sesso, al maschilismo e alla femminilità, sempre ponendo l'idea prima del medium, che può essere un collage, un video, un acquerello, una fotografia o un file swf. Carla Gannis' research begins with a critical approach of our time in its complexity, merging the technology at our disposition with the most traditional principles of Fine Arts. Her works recount the paradoxes of our society, starting from sources such as her childhood and the double standards of America in regard to
sex, machismo and femininity, always putting the idea before the medium, which can be a collage, an installation, a video, a water-colour, a photograph or a Swf file. SAM01 è uno stimolatore di memoria. Il suo lavoro fotografico si è semplificato a tal punto di non avere più bisogno del mezzo: le sue stampe e lightboxes digitali rappresentano spesso oggetti della nostra infanzia, piccoli frammenti di gioco d'altri tempi. Pur in un contesto visivamente attuale, SAM01 ci propone un lavoro futuristicamente nostalgico, chiuso (per citare Fabiola Naldi), "in un'atmosfera da laboratorio scientifico dove queste strane anomale presenze acquistano una nuova identità". SAM01 is a memory stimulator. His photographic work has been simplified to the point that it no longer needs its means: his digital prints and light boxes often represent objects of our childhood, little fragments of past times. In a nevertheless actual context, SAM01 presents a futuristically nostalgic work, enclosed (to quote Fabiola Naldi), "in a science lab like atmosphere, where this strange anomalous presence gain a new identity". Nella pittura astratta ed espressionista di Elia pervade un'energia arcaica che scuote e rinnova le fondamenta della sua tradizione pittorica. Come ha scritto il critico Alessandro Sibilia, Elia "difende le ragioni ed il territorio della pittura sottolineandone non solo il carattere manuale ed artigianale del fare, ma anche l'aspetto multimediale del risultato, veicolo cioè di diversi strumenti di comunicazione." In the abstractionism and expressionism of Elia's paintings an archaic energy pulsates from within and renews the foundations of its pictorial tradition. As the critic Alessandro Sibila wrote, Elia "defends the reasons and the territory of paintings, underlying not only the manual character and artistry of the making, but also the
multimedia aspect of the final result; a vehicle for different instruments of communication." Il vuoto della testa è il titolo di un vecchio disegno di Lucio Fontana. Le teste sculture di Stefano Pasquini creano un vuoto con lo spazio che le circonda, se ne impadroniscono e con la forza della loro fissità e amputazione diventano l'opera, la scena, il racconto di una vita che è racchiusa dentro le loro bocche imbavagliate dalla forma della scultura che ci rivela un'identità vissuta. (Marco Mango) The emptiness of the head is the title of an old drawing by Lucio Fontana. The sculptural heads of Stefano Pasquini create an emptiness within the space that surrounds them, they make it theirs and, with the strength of their staring and amputations they become the work and the scene: the story of a life inclosed within their mouths silenced by sculpture that reveal a truly lived identity. (Marco Mango) "Tutto il lavoro di Annalisa Cattani", scrive Alessandra Borgogelli, "riflette sul problema della comunicazione partendo da un'analisi sui comportamenti quotidiani, sia collettivi che personali". Anche lei, come quasi tutti gli artisti di questa collettiva, sottolinea un nuovo bisogno di comunicazione partendo dalla difficoltà stessa della sua attuazione. Con performances, fotografie ed interventi in tempo reale, Cattani usa procedimenti della logica linguistica per svelare l'illogicità stessa dell'arte. "All the work of Annalisa Cattani", writes Alessandra Borgogelli, "reflects over the problems of communication, starting from an analysis of everyday behavior, personal and collective". Like most of the artists in this show, she underlines a new communication need beginning with the difficulty of its realization. With performances, photographs and real time interventions, Cattani uses techniques of logical linguistics to unveil the illogicallity of art itself.
MARCO FICARRA
I disegni a china diretta di Marco Ficarra hanno raggiunto un nuovo livello e una nuovo dimensione in questi ultimi dipinti. Il cambiamento del supporto segna una svolta nella ricerca artistica di Ficarra, che si allontana dal mondo del fumetto per avvicinarsi ad una pittura intima, fortemente politicizzata ma nel contempo riflessiva e sognante. La china si è ammorbidita in un grigio più chiaro ed i tratti dei personaggi di questo mondo sfumato si sono raddolciti in uno sguardo più interiore. In un immaginario album di fotografie personali Ficarra ci racconta la storia di un vissuto collettivo che ha lo spessore filosofico di mettere in discussione le nostre scelte di vita. Sandra Sisofo presenta un'installazione di stampe fotografiche ottenute meccanicamente da disegni su lucido. Reduce da un recente viaggio in Siria, Sisofo ci racconta la sua esperienza della condizione della donna islamica in modo grafico e diretto, nel contempo intimamente sentita. Questa installazione esplora, nel personale segno ormai sviluppato da Sisofo nel tempo, il disegno come ricerca liberatrice di spiegazioni; l'uso della stampa fotografica sembra suggerire la possibilità che una risposta possa apparire come l'emulsione appare nella bacinella fotografica, nel silenzio solitario della camera oscura.
SANDRA SISOFO
Emanuela Ascari
Dalle microinstallazioni ironiche concettuali di Chiara Cretella ai disegni diaristici di Fedra Boscaro, la mostra ci introduce nel mondo sotterraneo e surreale dell'arte underground. Siamo a Bologna, ma potremmo essere a Birmingham o a Brooklyn. L'energia è la stessa, solo le materializzazioni stilistiche cambiano a seconda degli umori, della luce, dell'ambiente che ci circonda. Eccoci allora ai ritratti solari, materici e melanconici di
Angelo de Vita
Fedra Boscaro
Chiara Cretella
Angelo De Vita • Chiara Cretella • Emanuela Ascari • Enzo Savini • Fedra Boscaro• Lucia Geraci • MIRB.a • Penelope Henriod • Sebastian Roversi • Serena Rinaudo
REVEAL
Lucia Geraci Mirb.a
REVEAL Penelope Henriod
Serena Rinaudo
Sebastian Roversi, alle divagazioni politiche e ironiche di Enzo Savini, alla riflessione estetica nelle fotografie di Emanuela Ascari. L'artista svizzera Penelope Henriod ci mostra la città con occhi nuovi, con personaggi che compiono azioni normalmente affidate ad oggetti, mentre Serena Rinaudo ci porta in un mondo a sè, digitale e sognante. Lucia Geraci ci impone riflessione davanti alla sua ennesima lumaca, e Angelo de Vita ci riflette nell'intimità specchiante della camera oscura. A coronare il microviaggio, il gruppo MIRB.a ci aggiorna sulle possibilità estetiche del materiale di recupero.
REVEAL Sebastian Roversi
Enzo Savini
16 - 30 marzo 2002
ADRIANO PERSIANI
un dolore... sopportabile
kallitechnia 26 aprile - 9 maggio 2002 dj emi installazioni jef foto e disegni emi & jef
NICOLA DEL VIGO
CARLOTTA RUGGIERI
marziana 10 - 29 maggio 2002 testo critico di Elena Bordignon
DIEGO BORGAZZI
bo derek 31 maggio - 26 giugno 2002 a cura di Patrizia Silingardi
YOURSELF
Raul Arias
autoritratto
L’autoritratto è sempre stato un tema costante all’interno del mondo dell’arte visiva. In questa grande collettiva con artisti da ogni parte del mondo l’unico requisito è il formato. Una lunga linea di ritratti nel muro della galleria diventà così uno spaccato della grande famiglia dell’arte contemporanea. The self portrait has always been a constant theme in the visual art world. In this big collective show with artists from all over the world, the only rule was the size of the work. A long line of portraits on the gallery wall becomes a mirror of the big family of contemporary art.
Roxy Bosso
Robj
Toru Tsukazaki
autoritratto is... adel al tai (baghdad) adriana torregrossa (bologna) andy fotopoulos (ridgewood) angelo ricciardi (torre annunziata) anitra hamilton (toronto) annalisa casagranda (trento) annalisa cattani (imola) aura satz (london) blaz erzetic (trnovo) bob shaw (schaumburg) brian kaplan (algonquin) bugk (croton-on-hudson) carla gannis (new york) carolyn condé (halifax) caterina davinio (lecco) charles beinhoff (rolling meadows) christophe massé (bordeaux) claude sabourin (montrèal) clemente padin (montevideo) coco go (new york) david dahl (new york) david garda (guatemala) davind greg harth (new york) dennis bellone (new york) ejlat feuer (new york) elia (bologna) elyse taylor (new york) emma mcCagg (new york) enzo savini (bologna) emily lemole (new york) eric magnuson (new york) erik wennermark (new york) fintan friel (melbourne) jaques le biscuit (madrid) jason mandella (new rochelle) jeffrey burke (palatine) joe flasch (palatine) john king (hoffman estates) jörg lohse (leipzig) josh gura (new york) jovani (mountain view) judith lava (vienna) kostas
bassanos (athens) harold jefferies (crystal lake) harriet regina marion (new york) helios pu (bologna) irena tieri (bologna) lani kyea (clayton) lome (trento) lorenia tamborrell (xalapa) lori couve (rolling meadows) luke tauber (palatine) marcus neustetter (johannesburgh) massimo festi (ferrara) meg rotzel (boston) meri gorni (palazzolo milanese) michael j dvorkin (camerino) mike lyon (palatine) minaliza1000 (baltimore) misterwolf (chicago) nina wotapka (vienna) olaf ladousse (madrid) oscar vargas (mexico) pamela guzier (palatine) patricia erbelding (paris) paula cordova (buenos aires) peggy brostrom (mt. prospect) peter d fischmann (graceville) piermario ciani (bertiolo) pino falcone (salerno) ramsey brisueño (baltimore) randy wulbert (palatine) raul arias (madrid) reid wood (oberlin) rita o'connell (lake zurich) robj (bologna) roberto scala (massa lubrense) rok marinsek (slovenia) roxy bosso (napoli) ruby gold (launceston) saeri kiritani (new york) sandro acqauticci (macerata) sarah b hauser (new york) sarah trigg (new york) sarawut chutiwongpeti (denmark) sebastian roversi (bologna) simone rondelet (new york) stefano pasquini (bologna) suzanne adelman (los angeles) tarik echols (hoffman estates) taro kimura (saitama-ken) taryn mclaughlin (new york) teresa imbriani (bari) thomas hellstrom (new york) toru tsukazaki (fukoka) uri dotan (new york) ursula equizzi (palermo) tina mary poulin (new york) valery oisteanu (new york) vanni brusadin (barcelona) vincent musca (bologna) vru (giulianova) wayne mazurek (palatine) yolanda velàzquez (san juan) ...and quite a few more whose work arrived after this catalogue was sent to print, on June 22nd, 2002. Thank you.
THANK YOU Grazie a: Elia per lo stucco e i chiodini, SAM01 per i volantini e le figlie, Mariella Coppola per l’impostazione e l’esperienza, Riccardo per i salatini, la segreteria telefonica e l’assistenza costante, Robj & Peggigalante per la musica, Dj Spock per i comizi, Flavia Pelosi e Patrizia Silingardi per aver curato due mostre, Elena Bordignon per avere scritto un testo che poi qui non c’è, Vincent Musca per aver scritto le poesie, Giorgione e Anna per aver organizzato la Settimana delle Resistenze, Marco per il corso di somelier, Irena per il motorino, ELIOS per i volantini, l’ARCI, la Coop, l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bologna, e il Quartiere San Vitale per la fresca. A special thank you to Jennifer Galicinski, Simone Rondelet and Giancarlo Norese.