Catalogo completo1 by ROBERTO SCALA

GAGARIN – 1961

mail art project

GAGARIN-1961 MAIL ART PROJECT Il 12 aprile 1961 Jurij Alekseevič Gagarin è il primo uomo a volare nello Spazio, a bordo della navicella Vostok 1. E’ indetta una rassegna di arte postale per celebrare il 50° anniversario dell’avvenimento. No iscrizione, no giuria, no restituzione. Tecnica libera, formato 10×15 cm. Termine 31 marzo 2011. Mostra dal 9 al 17 aprile 2011 presso la Galleria “S.N.C. – Spazi Non Convenzionali”, via Fratelli Venturoli 5, Località Masciaga, 25081 Bedizzole (Brescia), Italia; catalogo online su http://cadalab.wordpress.com On 12 April 1961, Jurij Alekseevič Gagarin became the first man to travel into Space, launching to orbit aboard the Vostok 1. A mail-art call is launched to celebrate the 50th anniversary of this achievement. No fee, no jury, no return. Any tecniques, 10×15 cm size. Deadline on march 31st 2011. Exhibition from april 9th to 17th 2011 at Atelier “S.N.C. – Spazi Non Convenzionali”, via Fratelli Venturoli 5, Località Masciaga, 25081 Bedizzole (Brescia), Italia; ondine catalog on http://cadalab.wordpress.com

Si ringraziano Lele e Iole Bocchi che, con l’immancabile Ciccio (il vero padrone di casa, come tutti i gatti che si rispettino…), hanno reso possibile la realizzazione della mostra e dei relativi eventi collaterali, mettendo generosamente e disinteressatamente a disposizione i loro spazi non convenzionali! - con una sempre squisita ospitalità. Un ringraziamento va ad Alberto Alghisi, Roberta Alghisi, Carlo Fasser, Giorgio Moglia, per la partecipazione alla raccolta dei materiali ed all’allestimento. E per esserci divertiti tutti insieme condividendo lo spirito di S.N.C. Spazi Non Convenzionali. Siamo stati molto lieti – oltre che onorati - di ricevere un significativo contributo scritto da parte di Ruggero Maggi, che ringraziamo davvero moltissimo! Grazie al collezionista ed amico Albero Gadola, che - tra i suoi pregevoli pezzi - è riuscito a recuperare ed a concedere per l’esposizione un tappo di birra russa recante l’effigie di Gagarin! Ed ovviamente, grazie a tutti i mail-artisti che hanno partecipato al progetto!

Alessandro D’Aloisio, cadalab

ARTE POSTALE / MAIL ART Di fronte a questa definizione si avverte spesso nell’interlocutore una reazione non sempre positiva, come se per lui fare Mail Art fosse partecipare soltanto ad un “gioco” collettivo, intrigante, appassionato, ma pur sempre un “gioco”. Invece la Mail Art è uno straordinario circuito a cui fanno parte artisti di tutto il mondo, i quali utilizzando la Posta inviano le loro opere per aderire a progetti internazionali a tema, senza alcun condizionamento di critica e di mercato, quindi con un’arte libera da schemi e stilemi.

Gli amici di SNC “Spazi Non Convenzionali” che si danno appuntamento presso la casa di Iole e Lele, nonché del gatto Ciccio, in via f.lli Venturoli 5 a Masciaga – Bedizzole (Brescia) hanno lanciato una performance nel giorno 12 aprile 2011- ore 20, cinquantesimo anniversario del volo spaziale di Jurij Gagarin attraverso l' esposizione dei lavori pervenuti per “Gagarin-1961 mail art project”, il lancio di un razzo, un accompagnamento audio/video, un brindisi alla speranza nel futuro. L'iniziativa si inserisce nel circuito delle analoghe manifestazioni promosse nel mondo presenti nel sito http://yurisnight.net Lele Bocchi

Esistono tante anime nella Mail Art e certamente esiste anche l’anima ludica e sottilmente ironica, nello spirito intelligente e caustico del suo fondatore Ray Johnson (scrive infatti un mailartista: “Mail Art is a play at high level”) ma la Mail Art implica un’armonia con il mondo esterno, l’amicizia con le altre persone, la comprensione della loro umanità, l’accettazione del mondo ed una profonda gratitudine nei confronti dell’intero universo….”. Tra tutte queste anime, ai primi posti spiccano in modo preminente quella sociale, politica e solidale e ne sono prova i numerosi progetti che circolano nel mondo dedicati alla Pace, ai diritti umani, alla lotta contro i soprusi (particolarmente nei Paesi sud-americani) e ai vari problemi di natura ecologica ed ambientale. Gli artisti e i poeti che praticano la Mail Art donano la loro opera per lanciare un messaggio, per far sentire la loro voce in questo mondo di differenze e di indifferenza. Sono sempre pronti ad aderire a questo “incontro” di anime del quale l’artista ha tanto bisogno, ma così raro nel sistema ufficiale dell’arte. Si rendono sempre presenti e rispondono al tema proposto con la loro personale ricerca artistica, con le tecniche grafiche e pittoriche che li contraddistinguono, con le parole, con la poesia. Tutti insieme siamo nella vita, siamo vita, siamo nella pace, siamo pace, siamo nella natura, siamo natura.

LA MAIL ART USA LE ISTITUZIONI NEI LUOGHI DELLE ISTITUZIONI CONTRO LE ISTITUZIONI La Mail Art è il risultato di stati emozionali che ognuno può sentire comunicando con altri operatori del network. L’arte, postale o no, è sempre stata spedita, portata a mano, in auto, col treno, gettata o presa a calci, ma quello che più conta nell’AP è la relazione intrinseca tra l’oggetto spedito, il mittente ed il destinatario in una funzione spazio-temporale che li unisce. Nel rapporto sul “Congresso d’AP decentralizzato” tenutosi a Torino nel 1986 scrissi: “L’AP può essere uno straordinario mezzo comunicativo di massa se concepita come operazione articolabile in due momenti ben definiti: - come rapporto da individuo ad individuo oppure ad un gruppo più o meno ristretto di individui. - l’esposizione al pubblico di un’operazione di AP può diventare di massa poiché si presenta molto stimolante e didattica anche ad un pubblico non qualificato. Stimolante perché è un incitamento alla comunicazione interpersonale e didattica (quindi formativa) per il valore esemplificativo delle sue svariate metodologie tecniche semplici ed immediate. Ogni artista postale cura la propria “immagine come archivio” (in certi casi nato anche in forma maniacale o come masturbazione mentale del tipo: EROS – TIMBRICO – POSTALE!) e quindi la propria memoria. Riguardo all’eventuale selezione della corrispondenza: tralasciando naturalmente i vari problemi di carattere politico-ambientale che in certe nazioni possono causare “problemi” all’artista organizzatore in loco della manifestazione (vedi certi paesi latino-americani, dell’Europa dell’est,…) i partecipanti alla riunione non sono d’accordo sulla selezione della corrispondenza ne’ a carattere espositivo ne’ a livello di contatti inter-personali. Il problema naturalmente è relativo anche all’eventuale mercato di AP che, secondo noi, non deve allinearsi col collezionismo di certi feticci consumistici e nega perciò la possibilità di impostare un discorso mercantile sui liberi (e quindi non selezionabili) messaggi d’AP.” Il continuo dilagare del fenomeno AP ha contraddistinto tutta una serie di comportamenti peculiari degli artisti postali stessi: la ritrosia di fronte a certe macchinazioni presenti nel mondo dell’arte considerata “ufficiale” o la non convenzionalità nell’accettare le regole imposte dall’imperante establishment socio-culturale.

Esempi chiari di tutto ciò le azioni che hanno coinvolto artisti dell’Europa dell’est contro il proprio regime oppure l’opposizione di alcuni artisti latino-americani alla politica del proprio paese. A dimostrazione della propria “forza sociale” l’AP, attraverso la mobilitazione in segno di solidarietà di artisti postali di tutto il mondo, ha reso possibile il reinserimento di Humberto Nilo, insegnante all’Università’ di Santiago del Cile ed attivo curatore di eventi mail artistici, all’interno del proprio Ente da cui era stato allontanato proprio a causa della sua attività artistica non gradita dalla direzione. L’AP è parte integrante di un processo di globalizzazione culturale che si estrinseca però a livello locale mediante l’azione che ogni artista postale compie attraverso un fitta rete di comunicazioni creative come una babilonica torre dai destini incrociati in cui l’AP glocale manifesta fondamentali valori etici ed estetici per confrontarsi e cominciare a percepire la complessità del reale. Le diverse culture s’incontreranno per coesistere attraverso un inevitabile processo di democratizzazione e per una migliore comprensione reciproca e la mail art, la cui essenza stessa è la comunicazione, verrà profondamente coinvolta ora ed ancor più in futuro per ricucire lo strappo tra la realtà della società contemporanea e l’eccessivo concettualismo artistico imperante. Uno dei problemi che si dovrà risolvere è legato ai vari archivi d’AP, più o meno consistenti, che dopo il decesso o meglio il “ritorno al mittente” dei rispettivi creatori, come è già successo con due cari e vecchi compagni di strada come Edgardo Antonio Vigo e Robin Crozier, corrono il rischio di essere ceduti a istituzioni (rispettivamente al MOMA di New York ed alla TATE Gallery di Londra). Tutti luoghi prestigiosi ma che poco o nulla hanno a che vedere con il mondo dell’AP! A meno che, naturalmente, l’eventuale curatore di queste sezioni sia proprio egli stesso un artista postale e ne conosca quindi l’intima struttura. Ritengo sarebbe meglio creare una sorta di “archivio degli archivi” capace di riunire i vari archivi di AP di tutto il mondo e che non ne snaturi la volontà di non-ufficialità; non dimentichiamoci che la Mail Art più che un movimento artistico è piuttosto un grande fenomeno poetico e sociale, quindi non un semplice magazzino ma un contenitore di idee ed emozioni. Questo luogo dovrebbe proporre mostre, incontri, eventi, azioni tendenti a facilitare la comprensione di questo fantastico network chiamato Arte Postale. Ruggero Maggi

III

CAOS/VILLAGGIO GLOBALE All'inizio degli anni '80 scrivevo "La mail art non è solo arte spedita per posta e neppure solo arte che si crea per mezzo del servizio postale…è molto di più - so bene che, ad un osservatore superficiale essa potrebbe apparire così, in fin dei conti, nella grande maggioranza dei casi, essa si manifesta sotto forma di cartoline, francobolli, buste, timbri, ecc…tutti elementi facilmente identificabili con una funzione postale specifica ma non è così. Maturando all'interno del Network (perché oggi la mail art è diventata un vero e proprio network mondiale!) si può benissimo osservare come dalle prime esperienze di carattere prettamente "postale", attraverso i mezzi sopra descritti e persistenti successivamente, anche se con differenti motivazioni, si possa arrivare ad uno stadio particolare di fare, anzi "vivere" con/di/per l'Arte. In questo periodo in cui la comunicazione assume dimensioni planetarie ed in cui i Cyberpunk, i nuovi corsari dell'era telematica, saccheggiano le banche dati, l'artista si pone come centro ideale di tutto un circuito internazionale e multimediale di contatti (personali o meno) poetici. Il mezzo più frequente per ottenere questi rapporti capillari è costituito dall'arte postale che, come un tentacolare network, abbraccia non solo idealmente il mondo intero, traendo avidamente da questo ogni input di percezione artistica. Il networker è come la tessera di un formidabile mosaico, solo apparentemente peso in un universo sconfinato di energie poetiche. In realtà la sua funzione è unica, poiché unico è il suo collocamento all'interno del circuito stesso con le relative connessioni con gli operatori. Solo attraverso la visione totale degli sforzi di ogni networker vi può essere la percezione globale di questa gigantesca aggregazione artistica. Probabilmente il Networker stesso è la più grande opera d'arte del mondo! La cellula networker ricercherà poi i propri simili seguendo quasi una sorta di irresistibile forza di coesione. "Bene!…(riprendo ora il discorso dopo circa 17 anni!) Questa irresistibile forza di coesione che aggrega, unisce le varie tessere poetiche in un fantastico mosaico artistico altro non è che il…CAOS! Attraverso le forze che regolano la Natura e che, lentamente ma inesorabilmente, sono scoperte dalla teoria del Caos, la nostra percezione sta cambiando. I sistemi caotici hanno cominciato a svelarci segreti meravigliosi che ci apriranno strade fino a poco tempo fa inimmaginabili. La superficie globale del tessuto naturalistico, sociale, psicologico del mondo è messa in luce; la relativa complessità di

ciò che circonda non ci spaventa più. Questo tessuto connettivo della Natura viene avvertito come una frammentazione su larga scala, su una scala che ingloba l'Universo. Da lontano ci giungeranno le pulsazioni apocalittiche delle stelle, i movimenti dei pianeti, il lento fluire delle correnti galattiche con le loro comete, i loro meteoriti… Ad un esame più approfondito si potranno osservare le "maree" di magma incandescente delle stelle che ne regolano l'inesorabile pulsare, l'atmosfera od il turbinio, l'ineluttabile stasi di alcuni pianeti, la cui costituzione fisica squisitamente frattale di tutti i corpuscoli celesti, …e così via scavando sempre più nel tessuto, nella materia, nella "carne" stessa dell'Universo per riscoprirsi, dopo il viaggio a ritroso, ad osservare nel Micro-cosmo un altro…Universo! A livello poetico tutto ciò è ben rappresentato dal mosaico mail artistico fatto di strettissime interconnessioni creative tra artisti di paesi diversi; il "villaggio globale" è facilmente decifrabile - a livello visivo - in un variopinto pannello costituito da astratti picchi e isole di colori, di tonalità e sfumature diverse che, ad un esame più approfondito, rivelano inaudite presenze poetiche! Le varie tessere del mosaico si ritrovano, le diverse esperienze si fondono in un tutto dove però l'unicità ed originalità di ognuno rimangono invariate. Ogni pezzo è insostituibile…come il poeta che ne è stato l'artefice! Ora i frattali invadono il campo, ogni elemento è al suo posto…il gioco può iniziare! Ruggero Maggi

CHAOS/GLOBAL VILLAGE In the first 80’s I wrote: “ The mail art is not just mailed art, neither art created by the postal service … it is much more … I know very well that it appears along with postcards, stamps, envelopes etc, all elements which identify a specific mailing function…, but it’s just an appearance. The progressive development of this process inside the Network has led to a particular stage, a way of living of/with/for Art, besides its original and persistent mailing elements. Nowadays, when communication involves all our globe and Ciberpunk of the Telematic age attack the data banks, the artist becomes the ideal centre of an international and multimedia circuit of (personal or not) poetic contacts. The most used way to obtain this close relationship is the mail art that functions like a network, involving the whole world, deriving from it every input of artistic impression. The networker acts like the piece of an extraordinary mosaic, only apparently lost in an unlimited universe of poetic energy. His function is actually unrepeatable, because unrepeatable is the his position inside the network, connected with other operators. Only a global vision of all the attempts of the single networkers will enable to realise this enormous artistic aggregation. Probably the network itself could be reputed the biggest work of art in the world! The networker cell will then look for its fellow cells as the natural consequence of inevitable cohesive process.” So! (I now come back to the point, 17 years later!) This inevitable cohesive force which unites the different poetic tiles of the mosaic is exactly the Chaos! Through the new forces that the Chaos theory is discovering, our perception of nature is also evolving itself. The chaotic systems have been disclosing to us methods and mental processes that we did not suppose. The global surface of the naturalistic, social and psychological base doesn’t impress us anymore. This basic model of the world of nature is now more perceived as a fragment process on a large scale, a scale that contains the universe. We will hear the far apocalyptic beats of the stars, the planets revolutions, the slow stream of galvanic tensions with their comets, their meteorites … When looking more carefully, suddenly appear the hot magmatic tides of stars, the inevitable stop of some planets, the extraordinary fractal composition of the sky and its elements, and so on, by searching more and more, analysing the material, the “basic essence” of the universe, and then back to the surprising discover of another Universe inside the Microcosm! All of this is

perfectly expressed by the artistic mail composed by close interconnections among artists of different countries. The global village is easy to decode: a varied panel, composed by abstract peaks and islands of colour, different nuances and shadows that clearly reveal extraordinary poetic presence! The different mosaic parts perfectly match one another; the various experiences merge but also maintain their own identity. Every piece can’t be replaced, exactly as the artist who created them! Now fractals are invading the space: let’s start the game! Ruggero Maggi

INDICE

026_ BIOMECHANICSINC. - BELGIO 027_ YVETTE JANSEN - PAESI BASSI

DELLE OPERE

028_ ALESSANDRO D'ALOISIO - ITALIA

001_ TIZIANA BARACCHI - ITALIA

029_ CARLO MARIA GIUDICI - ITALIA

002_ GIOVANNI STRADA – ITALIA

029_ CARLO MARIA GIUDICI - ITALIA

003_ CARLO FASSER - ITALIA

030_ MARIA GRAZIA MARTINA - ITALIA

004_ HAGEN KLENNERT - GERMANIA

031_ EMILIO MORANDI - ITALIA

005_ MICHELE PERFETTI - ITALIA

032_ EMILIO MORANDI - ITALIA

006_ MARIANO FILIPPETTA - ITALIA

033_ LUTZ BEEKE - GERMANIA

007_ VALENTINE MARK HERMAN - FRANCIA

034_ ALEXANDRA PHARMAKIDIS - STATI UNITI

008_ LINDENHOF - GERMANIA

035_ ITALO MEDDA - ITALIA

009_ ROBERTO SCALA - ITALIA

036_ AIMO GORIGGIOL - ITALIA

010_ ALFONSO LENTINI - ITALIA

037_ JULIA IZMAILOVA - RUSSIA

011_ ERIN FAE - NUOVA ZELANDA

038_ GIORGIO MOGLIA - ITALIA

012_ JEAN MARC R. - FRANCIA

039_ FRANCESCO BERTONI - ITALIA

013_ JAROMIR SVOZILIK - NORVEGIA

040_ MR. COLORI - PAESI BASSI

014_ RUGGERO MAGGI - ITALIA

040_ MR. COLORI - PAESI BASSI

015_ FLEUR HELSINGOR - STATI UNITI

041_ RYOSUKE COHEN - GIAPPONE

016_ SIMON WARREN - REGNO UNITO

042_ DADA KAN - GIAPPONE

017_ DMITRY BABENKO - RUSSIA

043_ MICHALIS KOTSARIS - GRECIA

018_ LUC FIERENS - BELGIO

044_ MARIA ASSUNTA PITTALUGA - ITALIA

018_ LUC FIERENS - BELGIO

045_ SIGISMUND URBAN - GERMANIA

019_ BRUNO CAPATTI - ITALIA

046_ GUIDO CAPUANO - ITALIA

019_ BRUNO CAPATTI - ITALIA

047_ AGOSTINO PERRINI - ITALIA

020_ SANTIAGO RODRIGUEZ DEL HOYO SPAGNA

048_ AGOSTINO PERRINI - ITALIA

021_ VITTORE BARONI - ITALIA 022_ CECILIA GUASTAROBA - ITALIA 023_ ADRIANO BONARI - ITALIA 024_ KO DE JONGE - PAESI BASSI 025_ HENNING MITTENDORF - GERMANIA

049_ AIMO GORIGGIOL - ITALIA 050_ ALBERTO SORDI - ITALIA 051_ DIRITTI & ROVESCI - ITALIA 052_ DORIANO ROTA - ITALIA 053_ RUGGERO MAGGI - ITALIA 054_ MARA CARUSO - BRASILE

054_ MARA CARUSO - BRASILE

085_ MANUEL CALVARRO SANCHEZ - SPAGNA

055_ MARITHE BERGAMIN - BRASILE

086_ LINDA PELATI - ITALIA

056_ SIRLEI CAETANO - BRASILE

087_ ROBERTA ALGHISI - ITALIA

057_ ENY G. HERBST - BRASILE

088_ PETRA DZIERZON – GERMANIA

058_ MARIA DO CARMO TONIOLO KUHN - BRASILE

089_ CARLA CRYPTIC – STATI UNITI D’AMERICA

059_ JANE BEATRIZ SPERANDIO BALCONI - BRASILE 060_ VERA REGINA PRESOTTO - BRASILE 061_ LUIZA G. P. GUTIERREZ - BRASILE 062_ THERESINA Z. BOF. REIS - BRASILE 063_ THEREZINHA FOGLIATO LIMA - BRASILE 064_ GIORGIO MOGLIA - ITALIA 065_ ANGELA FERRARI - ITALIA 066_ NIKOLAI LUKIN - UCRAINA 067_ DIANE BERTRAND - CANADA 068_ SERSE LUIGETTI - ITALIA 069_ NULA HORO - SPAGNA 070_ SILVANO PERTONE - ITALIA 071_ SILVANO PERTONE - ITALIA 072_ LELE BOCCHI - ITALIA 073_ CARLO FASSER - ITALIA 074_ OLINSKY - ITALIA 075_ KATHRIN VILLWOCK - GERMANIA 076_ GREGORY SCHECKLER - STATI UNITI D'AMERICA 077_ ALESSANDRO CACELLI - ITALIA 078_ MARC DE HAY - PAESI BASSI 079_ CRISTINA OPREA - ROMANIA 080_ GIORGIO MOGLIA - ITALIA 081_ MAURIZIA CARANTANI - ITALIA 082_ ALBERTO ALGHISI - ITALIA 083_ CAROLINA CUNEO - ITALIA 084_ VIVIANA BUTTARELLI - ITALIA

VII

INDICE

KLENNERT HAGEN LINDENHOF

DEGLI ARTISTI

MITTENDORF HENNING VILLWOCK KATHRIN URBAN SIGISMUND

BELGIO BIOMECHANICSINC FIERENS LUC

GIAPPONE COHEN RYOSUKE DADA KAN

BRASILE BERGAMIN MARITHE CAETANO SIRLEI

GRECIA KOTSARIS MICHALIS

CARUSO MARA DO CARMO TONIOLO KUHN MARIA

ITALIA

GUTIERREZ LUIZA G. P.

ALGHISI ALBERTO

HERBST ENY G.

ALGHISI ROBERTA

PRESOTTO VERA REGINA

BARACCHI TIZIANA

SPERANDIO BALCONI JANE BEATRIZ

BARONI VITTORE

REIS THERESINA Z. BOF.

BERTONI FRANCESCO

FOGLIATO LIMA THEREZINHA

BOCCHI LELE BONARI ADRIANO

CANADA

BUTTARELLI VIVIANA

BERTRAND DIANE

CACELLI ALESSANDRO CARANTANI MAURIZIA

FRANCIA

CAPATTI BRUNO

HERMAN VALENTINE MARK

CAPUANO GUIDO

R. JEAN MARC

CUNEO CAROLINA D'ALOISIO ALESSANDRO

GERMANIA

DIRITTI & ROVESCI

BEEKE LUTZ

FASSER CARLO

DZIERZON PETRA

FERRARI ANGELA FILIPPETTA MARIANO

VIII

GIUDICI CARLO MARIA

REGNO UNITO

GORIGGIOL AIMO

WARREN SIMON

GUASTAROBA CECILIA LENTINI ALFONSO

ROMANIA

LUIGETTI SERSE

OPREA CRISTINA

MAGGI RUGGERO MARTINA MARIA GRAZIA

RUSSIA

MEDDA ITALO

BABENKO DMITRY

MOGLIA GIORGIO

IZMAILOVA JULIA

MORANDI EMILIO OLINSKY

SPAGNA

PELATI LINDA

CALVARRO SANCHEZ MANUEL

PERFETTI MICHELE

NULA HORO

PERRINI AGOSTINO

RODRIGUEZ DEL HOYO SANTIAGO

PERTONE SILVANO PITTALUGA MARIA ASSUNTA

STATI UNITI D'AMERICA

ROTA DORIANO

CRYPTIC CARLA

SCALA ROBERTO

HELSINGOR FLEUR

SORDI ALBERTO

PHARMAKIDIS ALEXANDRA

STRADA GIOVANNI

SCHECKLER GREGORY

NORVEGIA UCRAINA SVOZILIK JAROMIR LUKIN NIKOLAI

NUOVA ZELANDA FAE ERIN

PAESI BASSI DE HAY MARC DE JONGE KO MR. COLORI JANSEN YVETTE

catalogo delle opere