Definitivo tesi roberto scala mail art

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ARTE POSTALE

Luther Blissett

“Il ritratto in forma di francobollo� La Mail Art e Achille Guglielmo Cavellini di Roberto Scala 2014

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L'arte postale è il modello perfetto di come l'arte può essere convertita dalla produzione di oggetti nell'organizzazione di sistemi di comunicazione. Ulises Carriòn 1

Note: 1 Arte Postale Guida al network della corrispondenza creativa, Vittore Baroni, pag. 3, Edizione AAA Viareggio 1997.

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INDICE Capitolo primo – Introduzione. 4. Che cos'è la MAIL ART - (Arte Postale)? 4. Qual è il suo scopo? 5. Chi attiva la proposta? 5. Breve storia della Mail Art. 6. Come si diventa Mail Artisti? 7. L’Arte Postale nel mondo. The Mail Art Network. 8. Il Francobollo d'Artista – Artistamp. Capitolo secondo - Gli artisti 9. Guglielmo Achille Cavellini. 11. Cavellini ritratto da Andy Warhol. 12. Illustrazioni. 17. Ray Johnson. 18. Disegno. 19. Ritratto. 19. George Maciunas. 20. Francobollo. Capitolo terzo - Unità di apprendimento. 22. La disciplina Arte e Immagine (Educazione Artistica). 22. Proposta di realizzazione del laboratorio “Il Ritratto in Forma di Francobollo”. 23. Tavole e illustrazioni. 36. Presentazione dell'argomento e finalità educative. 37. Obiettivi formativi della disciplina. Competenze, Abilità e Conoscenze. 38. Livelli base della competenza da raggiungere. 40. Metodologie. 41. Bisogni Educativi Speciali. BES. Percorso didattico specifico per alunni con DSA. 43. Obiettivi minimi da raggiungere. 44. Criteri di valutazione concordati per Arte e immagine. 46. Conclusione. 47. Bibliografia. 49. Sitografia. 3


Capitolo primo Introduzione Che cos'è la MAIL ART - (Arte Postale)? L'arte postale è una pratica artistica che consiste nell’inviare per posta buste, cartoline, francobolli, libri d'artista, disegni, scarabocchi, fotografie, scatole e timbri d'artista, copy art, fax art, video cassette, CD, floppy, creati da artisti, poeti, scrittori e musicisti che attraverso una elaborazione artistica, su di un tema proposto in modo del tutto gratuito senza nessuna quota di partecipazione. Esempio di tematiche: la pace nel mondo, il razzismo, abolizione della schiavitù, la globalizzazione, la luna, il sole, San Valentino, i cent'anni di Guglielmo Marconi, i cent'anni del Futurismo, il cinquantesimo anniversario della nascita della Mail Art in omaggio a Ray Johnson, omaggio a George Maciunas, Ben Vautier, Shozo Shimamoto e il centenario della nascita di Guglielmo Achille Cavellini, GAC, ecc. Le cartoline, le buste da lettera disegnate e dipinte, con su scritto l'indirizzo del destinatario e del mittente, vengono spedite presso l'ufficio postale, regolarmente affrancate e timbrate con la data di partenza per la spedizione. Una volta spedite, le cartoline partecipano ad una raccolta d’immagini e non sono più restituite, ma raggruppate per dar forma a mostre, eventi, esposizioni, manifestazioni e pubblicazioni su riviste e fanzine prodotte a mano. Chi propone il tema può essere proposto dallo stesso artista, galleria, collezionista, scuola, ente pubblico o privato, il quale riceve le cartoline, le buste e le lettere, le espone nel proprio spazio senza alcuna selezione, allestendo una mostra in modo da presentarle come una grande installazione su pareti oppure appese a fili che pendono dal soffitto, in seguito sono fotografate o scannerizzate e pubblicate sul proprio blog, dove ogni partecipante può visionarle e attraverso un forum interattivo lasciare il proprio commento. Le opere di Mail Art spedite vengono considerate una donazione, dove sono archiviate, raccolte, scambiate, collezionate, ma mai vendute o usate a fini di lucro.

Qual è il suo scopo? La Mail Art è un tipo di forma artistica che ha l’obiettivo di condividere le elaborazioni su un argomento politico, religioso, storico e culturale, attraverso l’utilizzo della lettera o cartolina. E' un veicolo culturale che stimola la produzione artistica delle persone, sviluppa idee e gusto, e porta l’attenzione su temi di ampio interesse internazionale. Un esempio storico lo possiamo trovare nelle opere di Clemente Padin, 2 che per diffusione di timbri, stampe e francobolli che denunciavano le violazioni dei diritti umani e la sparizione di persone contrarie al regime dittatoriale che si era instaurato in Uruguay dopo il golpe fascista del 1973, fu denunciato arrestato e condannato a quattro anni di prigione per offesa contro la morale e la reputazione dell'esercito, ma l'artista è stato poi scarcerato dopo due anni e tre mesi grazie sopratutto alla mobilitazione e alle pressioni sul governo ed ambasciate da parte di centinaia di artisti che hanno spedito cartoline e lettere di protesta da tutto il mondo. Note: 2 Mostra internazionale di Mail Art, “Prehistory” Comune di Forlì pag. 11 catalogo curato da Anna Boschi. 1996

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Chi attiva la proposta? La proposta o progetto viene realizzata da un artista, ente, galleria d'arte, istituzione, curatore, collezionista o amatore. Periodicamente, nel mondo sono lanciati progetti di Arte Postale, 3 a livello nazionale o internazionale, ai quali si partecipa seguendo le regole date: tema, tipo di tecnica, data di scadenza, formato del disegno, della cartolina o lettera; e inviando le proprie cartoline artistiche all’indirizzo dell’organizzazione che su un sito internet ha lanciato l’argomento: sull'ecologia, la pace, la guerra, l'amicizia. Chi indice l’operazione dichiara inoltre la modalità finale con cui verranno presentate le lettere pervenute: mostra, pubblicazione e documentazione. Il progetto non prevede nessuna tassa d'iscrizione, nessuna giuria, nessuna selezione, i lavori non saranno restituiti, tutti gli elaborati ricevuti saranno esposti, il catalogo o la documentazione sarà inviato gratuitamente a tutti i partecipanti sia per via postale sia per via telematica. Note: 3 Arte Postale di Vittore Baroni, pagina 25, edizione AAA del 1997.

Breve storia della Mail Art. La Mail Art è uno dei più longevi movimenti artistici della storia che si è evoluta dagli anni ’50, coinvolgendo migliaia di mail-artisti, essa è composta di migliaia di partecipanti provenienti da oltre cinquanta paesi. La Mail Art è stata codificata nel 1962 da Ray Johnson, a sua volta influenzato da gruppi precedenti, come il Futurismo che realizzava dei collage postali, poi dai Dadaisti che componevano il fotomontaggio su un formato cartolina, fino ai contemporanei del gruppo Fluxus. I mail-artisti si scambiano opere in forma di lettere illustrate, buste decorate e disegnate, figurine d’artista (Artist Trading cards), cartoline, “francobolli d’artista” (artistamp), e oggetti tridimensionali come i “Libri d’Artista” (ArtistBook). Esistono svariati archivi internazionali e vari musei di Mail Art sia in Italia che all'estero. L'arte postale è una forma artistica che usa il servizio postale come mezzo e crea un feed-back tra mittente e destinatario: si risponde in maniera artistica ad un inoltro artistico, senza questo feed-back non esiste l'arte postale. Una caratteristica tipica della Mail Art è quella dello scambio non commerciale; la Mail Art degli inizi era, in parte, una cerchia esclusiva di gallerie d’arte ed eventi che non prevedevano la presenza di una giuria. Un presupposto della Mail Art è che gli artisti ricevono vere opere d'arte, nel senso che non ci si deve aspettare di ricevere Mail Art senza partecipare attivamente al movimento. Tra i mail-artisti italiani d’importanza internazionale bisogna ricordare: Ruggero Maggi, Anna Boschi, Emilio Morandi Giovanni Strada, Permario Ciani, Vittore Baroni, Guglielmo Achille Cavellini, Tiziana Baracchi e Claudio Grandinetti direttore del M.I.M.A. Museo Internazionale di Mail Art e dell'A.I.M.A. Archivio Internazionale della Mail Art. Oltre all’attività dei mail-artisti informali esiste nella storia un’ampia serie di esempi creativi spediti per posta. L’esempio più familiare sono le illustrazioni sulle buste con il timbro del primo giorno di emissione, che i filatelici chiamano buste "primo giorno", ma i mail-artisti si occupano di un altro tipo di "lettere decorate", insieme a una vasta gamma di altri procedimenti e supporti come i timbri, stampini, stencil e la creazione di "francobolli d’artista". 5


Tradizionalmente, ma non sempre, la Mail Art si distingue dalla semplice "arte spedita", arte che non sfrutta il servizio postale, ma rimane semplicemente arte spedita per posta.

Come si diventa Mail Artisti? Diventare un Mail-Artista o artista postale non è un percorso difficile da realizzare. Non occorrono avere ottime conoscenze nel mondo dell'arte o persone potenti. La forza dell’arte postale sta nella sua democraticità. Si può entrare nel circuito partecipando a un progetto. Solitamente le biblioteche, o almeno quelle più all’avanguardia, pubblicizzano i progetti, espongono le tematiche e gli indirizzi. La mossa più rapida e semplice sarà quella di usare Internet con il motore di ricerca Google, inserendo le due parole chiavi come progetti di Arte Postale o Mail Art deadline October 2014. Trovato l'invito a partecipare al progetto, naturalmente gratuito, si inizia realizzando un disegno, l'acquerello, il francobollo d'artista, la cartolina o il collage, che va spedito utilizzando una busta da lettera con francatura prioritaria da 70 centesimi per l'Italia, e il gioco è fatto. Quando si spedisce la propria opera, è scontato che ci sia l'indirizzo del mittente dietro la busta e quello del destinatario davanti in basso a destra, lasciando lo spazio su in alto per l'affrancatura. Oppure, l’iniziativa può partire da un amico o da un conoscente che è già inserito nel circuito internazionale del network. L’arte postale è un’arte per tutti, senza limitazioni. Questo però non vuol dire che tutti siano mail artisti. Certo, non basta partecipare a un progetto o entrare nel circuito. Alla stessa maniera di chi scrive una poesia: tutti possiamo imparare a farlo, ma non per questo siamo poeti. La mail è la posta, il mezzo tecnico usato, non propriamente creativo o artistico. Tutti possono provare questa esperienza comunicativa unica, anche se poi decideranno di lasciarla. L’arte postale continuerà comunque a trasportarsi nel mondo, a far circolare idee, progetti, desideri e fantasie. Non ci sono regole ferree, piuttosto delle consuetudini che disciplinano il vivere del circuito. Queste, vanno rispettate. Quali sono le motivazioni che spingono a intraprendere questo viaggio? Possono essere le più diverse, dal far circolare le proprie idee, i suoi lavori, la propria creatività, assolutamente tutti i progetti di Mail Art sono gratuiti è non ci sarà mai una quota di partecipazione solo il costo dell'affrancatura. Si fa il giro del mondo senza muoversi da casa. Forse, la partenza può essere data dalla volontà di uscire allo scoperto e dall’impossibilità di farlo tramite i canali ufficiali. Il circuito stesso a prendere il sopravvento e accade una sorta di personalizzazione. Il nome non conta più, è il messaggio a divenire importante, lo scambio di lettere. Talvolta nella circolazione c’è una specie di battuta d’arresto: due artisti si sono fermati qualche minuto in più del previsto, per scambiarsi qualcosa ancora. Può accadere, si intensifica il rapporto di lettere, cartoline con qualcuno, scambiandosi pareri ed opinioni. E’ solo un attimo, una distrazione momentanea del circuito che subito riprende la sua corsa. Sono diverse le opere che possono circolare: fotografie, poesie, disegni, dipinti, mini sculture, poesie visive, xerox testi, collage, xerografie, fotocopie colorate, francobolli realizzati a mano, timbri, stampini, stampe, adesivi e messaggi particolari. Si possono usare i 6


pennarelli, i pastelli, l'inchiostro di china, delle penne colorate, oppure una semplice patata che intagliata è utilizzata come timbro. Le tecniche che spesso si usano, sono lo stencil, il polimaterico, il monotipo, il frottage, il collage, si possono costruire le proprie buste da lettere in formato rettangolare, quadrato, circolari, triangolare, anche le proprie cartoline e così via, sono solo esempi, c’è da sbizzarrirsi nella scelta. Possono essere spedite copie o originali, dipende dall’autore o dal progetto lanciato. Il circuito vive di progetti, ma non solo. I progetti servono piuttosto a convogliare energie, a unire i messaggi attorno ad un unico tema. Esistono una serie di indirizzari, anche questi non si presentano come una comune rubrica, ma come un arazzo di simboli e disegni, geroglifici identificativi accanto ai quali porre il proprio indirizzo. Gli indirizzari vengono poi spediti come una catena di S. Antonio. Il foglio fa il giro e poi torna al mittente. Così, il circuito si arricchisce di nuovi elementi, magari saranno solo nomi di passaggio, ma lasceranno il segno.

L’Arte Postale nel mondo. The Mail Art Network. Il concetto di Mail Art Network affonda le proprie radici nel lavoro di gruppi precedenti, tra cui gli artisti Fluxus e l’idea di "multipli" o opere d’arte prodotte in edizioni limitata e numerata. Più comunemente, gli artisti del Mail Art Network, producono e si scambiano cartoline, timbri e francobolli che in inglese si chiama artistamp, auto-prodotti, buste decorate o illustrate personalmente. Anche gli oggetti più grandi e difficili da trasportare sono stati spediti dagli artisti del Mail Art Network, per molti dei quali il messaggio e il mezzo sono sinonimi. Fondamentalmente,l'arte postale nel contesto del Mail Art Network è una forma di arte concettuale. È un movimento senza soci e senza leader. L’Unione internazionale degli artisti postali, The International Union of Mail Artists, IUOMA è un gruppo di mail-artisti attivi individualmente in molti paesi. IUOMA è stata fondata nel 1988 e ora ha un proprio forum on-line. Chiunque può chiedere di prenderne parte; così il gruppo è unito solo concettualmente. Il gruppo di artisti che collabora in rete e tramite il servizio postale per creare e partecipare alla Mail Art del 1990. I mail-artisti sono stati tra i primi a percepire e sfruttare le possibilità di diffusione del World Wide Web quando apparve nel 1992 portando la novità della grafica rispetto all’Internet precedente, basato principalmente sul testo. Allo stesso tempo, Internet non offriva niente di nuovo a questi artisti (non essendo certo possibile spedire oggetti tramite la rete). I mail-artisti, come i graffitisti, spesso lavorano anonimamente o collettivamente usando pseudonimi come Picasso Gaglione, Rucola, Monna-lisa ecc. Anche le figurine d’artista, Artist Trading Cards possono essere spedite per posta e sono scambiante intensamente dai mailartisti. Mail Art e le figurine sono attività simili, ma c’è una differenza sostanziale tra le due: ciò che è unico nel concetto delle ATCs è lo scambio, specificamente faccia a faccia. Durante le sessioni di scambio Trading Sessions le "carte prendono vita", prevedono un’attività sociale. Ciò che è comune è lo scambio senza il tramite del mondo dell’arte e senza il coinvolgimento del denaro. Si ritiene che uno dei più grandi progetti di Mail Art sia quello di Brain Cell di Ryosuke Cohen , iniziato nel 1985. Fino al 2013 sono state create più di 900 edizioni, e ne sono state create di nuove ogni 8 -10 giorni. Ma si veda anche il suo progetto di ritratti eseguiti incontrando personalmente i mail artisti. Il progetto Memory di Robin Crozier è iniziato nei primi anni ottanta. 7


L’archivio TAM dei timbri d'artista Rubberstamp di Ruud Janseen, in cui sono documentati i timbri usati nel Mail Art Network, è iniziato nel 1983. Il progetto di Ex Posto Facto in Texas USA, che prevede la produzione, la distribuzione e la circolazione di migliaia di "banconote Fluxus".

Il Francobollo d'Artista – Artistamp Il Francobollo Il francobollo è una carta valore, stampato da una parte e gommato sul retro, che serve per l'affrancatura dei servizi di corrispondenza. Adoperato dall'amministrazione postale autorizzata dallo stato emittente, rappresenta la prova del pagamento anticipato per prestazioni quali la spedizione di una lettera o di un pacco ad un destinatario. La maggior parte dei francobolli ha una forma rettangolare o quadrata. Il "penny black" era di forma quadrata disposta con la base rappresentata da uno dei lati più stretti e tale forma fu replicata dagli altri paesi alle loro prime emissioni. Il valore nominale attribuisce al francobollo un valore nella moneta in corso presso lo stato emittente; per tale motivo i francobolli hanno un limitato uso come "moneta di scambio". Esistono varie tecniche di stampa per la creazione di un francobollo "ordinario", inteso come stampato su carta e gommato sul retro: Tipografia, miniatura, litografia, calcografia. La dentellatura viene eseguita sui lati del francobollo da una macchina detta perforatore. Questa perforazione della carta consente un'agevole separazione degli esemplari stampati sullo stesso foglio. Esistono vari tipi di dentellatura quella lineare, a pettine e a blocco. Il Francobollo d'artista o Artistamp, dall'inglese artist + stamp cioè francobollo d'artista, composizioni grafiche che ricordano, imitano, reinterpretano o deridono le affrancature emesse dai Servizi postali delle nazioni ma non sono in alcun modo dei francobolli. Queste vignette possono anche essere create in pura forma digitale, o su materiali poveri, e accompagnano i francobolli autentici nelle affrancature necessarie a far viaggiare la composizione. La produzione di Artistamp, così denominati nel mondo della Mail Art, avviene tecnicamente in vari modi artigianali, sia manuali che digitali ed ogni autore ne progetta alcuni a tema libero oppure in connessione con l'argomento sociale sul quale si esprime con 'opere' di Mail Art aderendo liberamente a progetti internazionali. Molti autori producono anche annulli postali di fantasia realizzati, per consuetudine, incidendo gomme per cancellare oppure utilizzando materiali poveri e di riciclo polistirolo, tappi di sughero e plastica, sulle cartoline e sulle buste da lettera, questi annulli appaiono sul fronte o sul retro come timbri e riportano un motto o una sigla dell'autore, ma ovviamente non devono intaccare i francobolli veri e propri. Nei progetti di Mail Art che prevedono la ricezione di un'opera', una aggiunta elaborativa e la rispedizione al mittente o ad altro mailartista, in genere già indicato dal primo mittente, l'utilizzo di Artistamp e testimoniano il passaggio avvenuto; la denominazione internazionale di questi progetti 'Add and Pass' o 'Add and Return' compare sempre chiaramente nei progetti di Arte Postale. Gli Artistamp sono da affiancare all'affrancatura vera e propria senza mai sostituirla né indurre in equivoco i Servizi postali dei Paesi che gestiscono il trattamento di Cards ed Envelopes con l'annullo del 'valore postale'. 8


Capitolo Secondo – Gli artisti Guglielmo Achille Cavellini. Guglielmo Achille Cavellini, noto anche come GAC, nato a Brescia il 1914 e morto a Brescia nel 1990, è stato un artista e collezionista d'arte italiano. Sul finire degli anni quaranta messe da parte le sue prime esperienze figurative ed espressionistiche, egli scopre e s’innamora di una nuova corrente artistica che imperversa in Europa, l'Astrattismo. Dal 1946 al 1958 entra compiutamente a far parte del sistema dell'arte italiana divenendo uno dei maggiori collezionisti dell’astrattismo contemporaneo italiano, fino ad instaurare con i protagonisti di tale corrente un profondo rapporto di mecenatismo ed amicizia. A ricordo di questo ardente periodo di moderno mecenatismo, rimangono le numerose opere che ritraggono Guglielmo Achille Cavellini, realizzate dai diversi artisti da lui assiduamente frequentati, fra i quali Mimmo Rotella, Renato Birolli, Andy Warhol e Mario Ceroli. Questa sua esperienza di collezionista e divulgatore dell'arte astratta in Italia, avrà il suo apice con la celebre mostra "Pittori moderni della collezione Cavellini", allestita alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma nel 1971. Dai primi anni sessanta riprende la sua attività artistica di stampo dadaista, con opere rielaborate e scomposte dei grandi maestri del ventesimo secolo, al recupero e riciclo di oggetti personali tra cui le opere di altri artisti da lui in precedenza collezionate e poi riciclate, sezionandole o distruggendole letteralmente. Queste opere venivano sezionate, assemblandole in altre forme con oggetti di legno bruciati in combustioni carbonizzate poi ridipinte in alcune loro parti con colori fluorescenti e richiusi all'interno di scatole in legno. Inizia così la sua vasta attività di arte postale atipica, forma d'arte contemporanea di cui diviene in poco tempo tra i più autorevoli esponenti italiani. Cavellini non è stato un artista come tanti altri, con la sua piccola o grande innovazione. Non è stata una questione di stile la sua, ma una specie di giudizio illuminato che ha ricondotto giustamente all’individuo ed al suo pensiero in un sistema dell'arte che si stava sfaldando in mille briciole, dove il potere dell’arte e dell’artista rischiavano di rimanere nell’ombra. Per molti sembra che il suo valore termini qui, invece quella non fu altro che la scintilla iniziale, un modo per mettere in piedi un’idea dell’arte come scelta individuale che è stata l’elemento conduttore della sua esistenza d’artista. Nel 1960 ha ripreso il lavoro con forza, dapprima sul versante dell’astrattismo pittorico che tanta parte aveva avuto nei suoi interessi del decennio precedente, ma con gesti, segni nuovi che appariranno come anticipatori del suo lavoro sulla scrittura che prenderà corpo più tardi. La sperimentazione continua cosi nel 1965 realizza un gruppo di lavori che sono una nuova tappa verso un uso diverso dei materiali. Recupera oggetti, soprattutto giocattoli, bambole, pupazzi, soldatini, lamette da barba ecc. che uniti a materiali di discarica vanno a formare una sorta di teatrino carico di memoria e anche di denuncia sociale. E’ quindi la volta delle cassette che contengono opere distrutte che vanno dal 1966 al 1968 in cui ingabbia i suoi tentativi di lavoro, opere formate da intarsi di legno dipinto in cui gioca con i personaggi della storia dell’arte, ed anche con i primi francobolli, dando il via ad una ricognizione sulla celebrazione che sarà poi sempre presente nel suo lavoro precedente e qui appare per la prima volta l’elemento citazione9


appropriazione, opere di artisti di cui stima maggiormente il lavoro. I carboni del 1968 fino al 1971, sono stati un vero e proprio simbolo del suo lavoro, dove bruciare capolavori d'arte moderna significasse una vera purificazione, coniugo più apertamente i concetti appena accennati nei lavori precedenti, dalla pittura all’oggetto, dalla citazione all’appropriazione fino a far assumere a certe icone la valenza di opera propria, usando lavori di altri autori oppure l’immagine ingrandita dell’Italia in innumerevoli situazioni e ambienti. Nel 1970 produce una serie di opere, intitolate “Proposte” in cui l’azzardo di appropriazione iconoclasta lo porta a sezionare tele, dipinti e disegni di altri autori n quel periodo nell'ambiente artistico. Il gioco e l’ironia prendono ancora più spazio lasciando posto anche al dubbio che ci si trovi di fronte ad un gesto estremo di distruzione del suo lavoro passato da collezionista. Nel 1971 c’è una svolta cruciale nel suo lavoro: decide di rivolgere attenzione unicamente a se stesso per segnalare la deformazione di un sistema permeato da invidie e chiusure invalicabili. Conia il termine di “Autostoricizzazione”, 4 che fu una vera e propria puntualizzazione, un modo per mettere in pratica il suo giudizio. Il termine può sembrare a prima vista un escamotage brillante e narcisista per mettersi in mostra, ma è tanto forte l’idea da intrufolarsi nel sistema dell’arte che cerca in tutti i modi di esporsi come una figura negativa per mettere in luce ogni contraddizione. Le sue Mostre a domicilio furono una specie di vessillo per tanti giovani artisti con cui ebbe un fitto scambio di arte postale, tanto da creare uno degli archivi-museo tra i più cospicui e interessanti che questo tipo di opere provenienti da ogni parte del mondo. Realizzo un Museo che egli, a più riprese, disse di considerare “la sua opera più importante” 5 . Una delle famose opere "autostoricizzanti" di GAC, per una fantomatica retrospettiva personale a Palazzo Ducale di Venezia, immaginata dall'artista in occasione del centenario della sua nascita. Cavellini propugnò la cosiddetta autostoricizzazione dell'artista, che rese concreto scrivendo un'ampia e fantasiosa autobiografia sotto forma di voce enciclopedica, pubblicata all'interno del volume auto-prodotto, “Vita di un genio”, 6 e spedito gratuitamente ad amici e artisti postali, suoi corrispondenti. Produce quindi i manifesti che innumerevoli musei di tutto il mondo dovranno usare per celebrare il suo centenario, abbinando al suo nome dalla sigla 1914 2014. A questo punto la fantasia dell’artista, liberata da ogni pudore verso l'auto-celebrazione, si scatena. Nei francobolli entra lui con la sua mimica votata allo sberleffo. Scrive una Pagina dell’Enciclopedia partendo da una semplice cronaca autobiografica fino a sfociare in una vera e propria iperbole del culto della personalità. La sua scrittura diviene quindi una cifra pittorica usata con maniacale insistenza su tutti i supporti possibili: colonne, manichini, tele e drappi di dimensioni enormi. Nel 1976 è selezionato dalla commissione presieduta da Carlo Ripa di Meana, per partecipare alla XXXVII Biennale Internazionale d'arte di Venezia, ma rifiuta l'invito perché in disaccordo con le regole di svolgimento della rassegna. Nel 1978 nomina suo "ambasciatore" Fausto Paci, che tutt'oggi esercita il mandato di divulgatore dell'opera e della poetica dell'artista e favorendone gli studi e l'approfondimento critico. E’ questa la realtà che vede Cavellini come autentico innovatore, e anticipatore anche negli aspetti di una nuova comunicazione nell’arte, scavalcando i canonici rapporti che sembrano una base indistruttibile del sistema, dando una risposta concreta e carica di vitalità al suo messaggio di provocante giudice del sistema dell’arte. 10


Note: 4 L'autostoricizzazione di Guglielmo Achille Cavellini. Idea di un Museo dal suo presente al nostro futuro, Grafiche Fioroni, Brescia, 2008 p. 39 5 Guglielmo Achille Cavellin, Vita di un genio, Brescia, Centro studi cavelliniani, 1989, p. 12. 6 Luciano Caramel, Arte in Italia: 1945-1960, Milano, Vita e pensiero, 1994, ISBN 88-343-4885-0.

GAC Curriculum e Bibliografia. 1953 Lionello Venturi, Collezioni moderne in La stampa, Torino, 10 giugno. Guido Ballo, Ha chiamato a Brescia i nuovi pittori, il Settimo Giorno, 13 giugno. Giuseppe Marchiori, La buona stella d'un collezionista... in Il Giornale di Brescia, 15 luglio. Arturo Bovi, Una polemica mancata in Il Giornale di Napoli, 10 agosto. Giuseppe Marchiori, La collezione Cavellini in Numero, settembre-ottobre. 1954 Lisa Licitra Ponti in Domus, aprile. 1955 Giulio Carlo Argan, La collezione Cavellini a Brescia in XX Siècle , giugno. 1956 Marco Valsecchi in Tempo, Roma, 22 febbraio. Enrico Crispolti in Nuova Repubblica, 27 maggio. Enrico Crispolti, Collezioni d'arte: l'esempio di Cavellini in La Voce Economica, 13 giungo. 1957 Maurizio Calvesi, La collezione Cavellini a Brescia, in Comunità, aprile-maggio. Lionello Venturi, Palma Bucarelli, La collezione Cavellini in I Quattro Soli, maggio-giugno. Nello Ponente, La collezione Cavellini, in Letteratura, maggio-agosto. Giuseppe Brixio in Il Messaggero, Roma, 1 giugno. Antonello Trombadori, La raccolta Cavellini in Il Contemporaneo, 1 giugno. Oberon in L'Espresso, 2 giugno. Marco Valsecchi, Brescia e l'Europa in Tempo, Roma, 13 giugno. Pino Stampini in Rotosei, 14 giugno. Baldo Baldi in Il Piccolo,Trieste, 20 giugno. Franco Russoli in Settimo Giorno, 22 giugno. Anna Maria Marchesini, La collezione Cavellini, in Il Taccuino delle Arti, nn. 19-20, giugno-luglio. Francesco Arcangeli in L'Europeo, 21 luglio. Antonio Fornari in il Borghese, 26 luglio. Attilio Bertolucci, I pittori del capogiro... in L'Illustrazione Italiana, luglio. Enrico Crispolti, La collezione Cavellini: un'occasione culturale in La Nuova Repubblica, 4 agosto. Rodolfo Pallucchini, La collezione Cavellini in Il Resto del Carlino, Bologna, 24 agosto. Emilio Vedova, Note da un diario 19381955 in Letteratura, n. 29, settembre-ottobre. Alfredo Mezio in Il Mondo, 29 ottobre. Giuseppe Marchiori in La Gazzetta di Brescia, dicembre. Mauro Manca, Considerazioni sulla collezione Cavellini in Inchiesta di Urbanistica e Architettura, nn 3-4, Roma. 1958 Elda Fezzi, Arte Astratta di Achille Cavellini in La Provincia, Cremona, 5 agosto. Guido Ballo, E' impopolare l'arte moderna in L'Avanti, Milano, 14 settembre. Duilio Morosini in Il Paese, Roma, 7 ottobre. Rosanna Apicella in La Gazzetta del Veneto, Padova, 29 ottobre. Lorenza Trucchi, Arte Astratta di Achille Cavellini in il Taccuino delle Arti, n.35, ottobre. Angelo Dragone in il Popolo Nuovo, Torino, n.22, dicembre. 1959 Guglielmo Achille Cavellini, Dal diario di un collezionista: conversazione con Picasso in Il Mondo, 2 giugno. Guglielmo Achille Cavellini, Dal diario di un collezionista: Maestri in Il mondo, 30 giugno. 1961 Guglielmo Achille Cavellini, Milionari in quattro secondi in L'Europeo, 16 aprile. Guglielmo Achille Cavellini, La bohème in 11


fuoriserie in L'Europeo, 23 aprile. 1964 Fabrizio Dentice, Denaro al muro, Rizzoli Editore, Milano. 1965 Carlo Delfino, Un collezionista che dipinge in Le Arti, luglio. 1966 Enrico Crispolti, La Pop Art, Collana Elite, Fratelli Fabbri Editori, Milano. Francesco Abbate, Storia universale dell'arte, Collana Elite, Correnti Contemporanee, vol. I, Fratelli Fabbri Editori. 1970 O. Tani, Incontri: artisti e critici contemporanei 1969-1979 Cosimo Donadei Editore, Collana La Comunicativa.AA.VV, Artisti italiani contemporanei In Gente Nostra, volume III. 1972 Manifesto per il centenario in L'Humiditè, estate. 1973 Luciano Spiazzi, presentazione in Arte bresciana oggi a cura di E. Bonomi, Centro Studi Arti Grafiche Sardini, Brescia. Guido Montana, Sociologia del comportamento artistico, Presenza Editrice. 1974 25 libri per Cavellini in Flash Art, gennaio. 25 lettere in Flash Art, aprile. Elenco dei movimenti e dei protagonisti che hanno contribuito al rinnovamento dell'Arte Moderna in Flash Art, giugno. 1975 Enciclopedia Universale Rizzoli Larousse, vol. XVI, aggiornamento A-Z. Sandro Furlan, Manuel Vigliani, Trent'anni di cronaca bresciana (1945-1975). Immagini di Silvano Cinelli, Edizioni del Moretto, Brescia. Adriano Altamira, Cimeli a domicilio in Gala International, febbraio. Luigi Carluccio, Guglielmo Achille Cavellini alla Galleria CenobioVisualità in Panorama, 29 marzo. 1976 Urbano Sabatelli, Lui a domicilio in Eco d'Arte Moderna, Il Candelaio Edizioni, gennaio. R. Todosijevic, Cavellini 1914-2014 in It Novine, Broj 689, Petak, 21 maggio. Pierre Sterckx, Message à Cavellini tout pour la gloire, in +/0, settembre. Laura Salza, La pelle epoque in Play Boy, novembre. Szombathy Bálin, Híd, Irodalom Múvészet Társada-lomtudomány, novembre. Art Actuel, Skira Annuel '76. M.L. Schumacher, Identitè, realitè, fiction, Edizioni Germany, HambourgParis. 1977 Contemporary Artists, Colin Naylor Editors, London-New York. Roberto Denti, Una Brescia dalle ali di pollo, Sergio Ghisoni Editore. Carol Hogg, So you want to become famous, let Cavellini show you how, 21 gennaio. Cavellini 1914-2014 in Vile International, vol. 3, n. 2, estate. Cavellini 1914-2014 in Lightworks, inverno. 1978 Luciano Inga Pin, Performances, Mastro Giacomo Editore, Images 70, Padova. Nemo propheta in patria in La Mamelle Magazine, estate. Francesco Vincitorio, Mail art. Achille Cavellini in L'Espresso, 26 novembre. Romano Battaglia, Vivono fra noi. 1979 Flavio Caroli, Parola - Immagine, Fabbri Editore. Marilena Pasquali, Ipotesi per un museo: Ancona, a cura della Galleria d'Arte Moderna, Ancona. 1980 Giuseppe Magro, Cavellini e l'Autostoricizzazione, tesi di laurea, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, relatore Prof. De Grada. Fredy la Penna, Gioco-arte, Arte-gioco, Astra Edizioni. Cavellini comes to California in Umbrella, maggio. Kenneth S. Friedmann The retrospective was cancelled. Gulglielmo Achille Cavellini 1914-2014, in Fuse, luglioagosto, Toronto (Canada). Szombathy Balint, Híd, Irodalom Múvészet Társada-lomtudomány, dicembre. 1981 Tommaso Trini, L'utopia è uno spettacolo quotidiano, in 12


Panorama, 13 aprile. Ulrike Knopp in Frankfurter Idee. 1982 Guglielmo Achille Cavellini, in Le Matin Magazine, 27 febbraio. Hochstein, What is Cavellini, anyway?, in Apostrophe, 11 marzo. Sarah Russel, Italian artist draws himself, in Daily Hampshire Gazette, 12 ottobre. Frigidaire, n. 19, giugno. 1983 Catalogo ragionato didattico, Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, Ask Edizioni. 1984 Correspondence Art, Contemporary Arts Press, Michael Crane and Mary Stofflet Editors, San Francisco. Leo Strozzieri, Interrogazioni, Edizioni Stauros, Pescara. Butturini, Il tempo e l'oblio, Centro Il Diaframma. D.D. BR., Cavellini Circus, in Le soir, Bruxelles, 17 maggio. Arno Arts, The European Cavellini Festival, in GBK Gemeenschap Beeldende Kunstenaars. Renato Rovetta, Brescia Sessanta, Edizioni Grimau. 1986 Eugenio Giannì, Poiesis. Ricerca poetica in Italia, Istituto Statale d'Arte, Arezzo. Manfred Vançi, Mail art in Berner Zeitung. 1987 Szombathy Balint, Múvészek és Múvészetek, Forum Könyvkiadó. Luca Bernardini, Autostoricizzazione e Cavellini, tesi di laurea, Accademia di Belle Arti, Bologna, relatore Prof. Bacilieri. Ilkka Sauhiainen, G.A. Cavellini in Uusi Suomi, 2 agosto. 1989 Le ragioni artistiche. Vent'anni di Galleria d'Arte 1969-1989, Edizioni Severgnini. Daniele Sasson, L'arte schiacciabottone, AL.SA.BA. Grafiche di Siena. Massimo Tedeschi, Vita di un genio, in Bergamo Oggi. John Held Jr, A world bibliography of mail art, Dallas Public Library, (Texas). Fausto Lorenzi, Vita di un genio: mistificatore e demistificatore in il Giornale di Brescia, 14 maggio. 1990 Fausto Lorenzi, Incursore nei miti dell'immaginario collettivo in Il Giornale di Brescia, 13 maggio. Mauro Corradini, Profeta in patria in Bresciaoggi,19 maggio. Massimo Tedeschi, L'uomo che creò se stesso in Bresciaoggi, 24 ottobre. Fausto Lorenzi, Il tip tap di Cavellini in il Giornale di Brescia, 4 novembre. Giancarlo Politi, Due amici che non vedrò più: Achille Cavellini e Italo Mussa in Flash Art, n. 159, dicembre. 1991 Maurizio Bortolotti, Ma era prorpio una follia? in Arte Mondadori, n. 220, luglio-agosto. Ben Vautier, Cavellini à Air de Paris in Art Themes, ottobre-novembre, Nice. Fausto Lorenzi, Cavellini e i suoi corrispondenti postali in Il Giornale di Brescia, 16 settembre. Luca Beatrice, Cavellini à Air de Paris, Nizza, in Aste e Mercati, novembre. 1993 Marcia E. Vetrocq, Dispatches from the jungle of art, in Art in America, vol. 81, n. 4, aprile. Mauro Panzera in Flash Art (edizione italiana), maggio. Nel 2008 è uscito il libro "L'autostoricizzazione di Guglielmo Achille Cavellini: idea di un Museo dal suo presente al nostro futuro" di Monia Marchionni che espone con completezza l'opera di GAC. Nel 2013 è dedicata a Cavellini una sezione della mostra Novecento mai visto. Opere dalle collezioni bresciane. Da de Chirico a Cattelan e oltre a cura di Elena Lucchesi Ragni, Paolo Bolpagni, Enrico De Pascale e Maurizio Mondini a Brescia presso il Museo di santa Giulia dall'8 marzo al 30 giugno 2013. Una selezione scelta e ragionata di ogni autore è presentata in questa importante mostra collettiva internazionale dal titolo “G.A.CAVELLINI – 13


“Virtual Underground” che sarebbe di certo piaciuta a GAC proprio perché condivide la stessa filosofia che aveva messo in opera negli anni 70. Una filosofia di pensiero che nasce e prende corpo dalle sue idee in una dimensione per certi versi ancora irriverente e dissacratoria. Questo è il testamento e il messaggio più autentico che Cavellini ci ha lasciato e che noi abbiamo raccolto concentrandoci a modo nostro, a “continuare e interferire” con i vecchi e occulti sistemi di potere alla ricerca della libertà e di un nuovo modo di far conoscere l’arte e gli artisti considerati marginali e “inutili” dal sistema ufficiale dell’arte. Quindi, libera evoluzione e totale condivisione del programma cavelliniano alla ricerca di superare vecchi steccati un tempo insormontabili, oscuri impedimenti alla creatività che “reprimono”, ancora oggi, un serio e opportuno dibattito senza costrizioni e condizionamenti alla ricerca di un nuovo modo di operare. Questa prima mostra è il risultato di una spontanea e sentita partecipazione di diversi artisti di varia nazionalità che hanno sentito l’urgente bisogno di esserci e di condividere in prima persona la celebrazione ufficiale dell'anniversario del Centenario di Cavellini. Per settembre 2014, poi, vi sarà il secondo appuntamento virtuale con una importante retrospettiva del lavoro svolto da Cavellini. Questa seconda occasione sarà possibile grazie al contributo dell’Archivio Cavellini di Brescia e soprattutto di Piero Cavellini, critico, filosofo, collezionista e gallerista d’arte contemporanea che ci permetterà di realizzare concretamente tale importante evento. Tutto ciò dimostra un’intesa davvero molto profonda, una completa condivisione delle proposte attuate da Cavellini e pertanto una totale convinzione a continuare tale percorso come giusta evoluzione globale “anti-sistema” del progetto attuato da Cavellini che dall’arte-vita si evolve in presentazione “virtuale”, condivisibile finalmente in modo interattivo e globale in tutto il nostro pianeta. Ormai siamo solo all’inizio di questa nuova avventura che ci coinvolge positivamente, di questo nuovo modo di considerare e intendere l’arte e la cultura. Sono convinto che occorrerà solo attendere ancora un po’ per verificare concretamente un numeroso pullulare di proposte virtuali presentati concretamente in diversi luoghi del globo in tempo reale, che assorbiranno di fatto le esperienze tradizionali a favore di una nuova condizione e concezione dell’arte. Di fatto, si sta scardinando un sistema monolitico che non permetteva fino a poco tempo fa nessuna interferenza, a vantaggio di una partecipazione più attiva e democratica, dove le persone sono destinate ad avere un’interazione privata, libera e personale con l’opera d’arte al di là delle scelte del mercato e del sistema ufficiale. Non è un vero fenomeno di transizione ma un nuovo modo di concepire la fruizione artistica e museale.

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Artisti presenti a questa Rassegna Internazionale: Guglielmo Achille Cavellini, Ryosuke Cohen, Alexander Limarev, Luciano Pera, Picasso, Gaglione, Bruno Cassaglia, Vittore Baroni, Clemente Padin, Otto D. Sherman, Ruggero Maggi, Jas W Felter, Gianni Romeo, Simon Warren, Carmela Corsitto, Ambassade d’Utopia, Rosa Gravino, Ptrzia Tictac, Anna Boschi, Carl Baker, Lancillotto Bellini, John M. Bennett, I Santini Del Prete, Giovanni Strada, Umberto Basso, Serse Luigetti, Mariano Filippetta, Anja Mattila-Tolvanen, Domenico Severino, Katerina Nikoltsou, Stathis Chrissicopulos, Patrizia Battaglia, Pedro Bericat, Silvana Alliri, Rosanna Veronesi, Claudio Romeo, Fausto Paci, Ciro Stajano, Antonio Moreno Garrido, Pier Roberto Bassi, Giovanni Bonanno, Francesco Aprile, Adriano Bonari, Jorge Valdes, Giancarlo Pucci, Valery Oisteanu, Noriko Shimizu, Judy Skolnick, Angela Caporaso, Maurizio Follin, Andreas Horn, Valentine Gabriella Gallo, Mark Herman, Mariano Bellarosa, Monica Rex, Fulgor C. Silvi, Lamberto Caravita, Tiziana Baracchi, Andrea Bonanno, Francesco Mandrino, Roberto Scala, Giuseppe Iannicelli, Renata e Giovanni Stradada, D.C. Spaulding, Maria Teresa Cazzaro, Antonio De Marchi Gherini, Bernhard Uhrig, Alfonso Caccavale, Monica Michelotti, Piero Barducci, Ana Garcia, Petra Dzierzon, Antonio Baglivo, Bruno Chiarlone, Domenico Ferrara Foria, Melisa Kaneshiro, Borderline Grafix, Maurizia Carantani, Emilio Morandi, Adolfina De Stefani, Antonello Mantovani.

Ritratto di Guglielmo Achille Cavellini eseguito nel 1972 da Andy Warhol. Serigrafia su tela. Collezione privata Brescia.

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Francobolli realizzati in tecnica mista su tela da Guglielmo Achille Cavellini nel 1976, collezione Piero Cavellini, Brescia.

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Francobollo realizzato in tecnica mista su tela da Guglielmo Achille Cavellini nel 1975, collezione Piero Cavellini, Brescia.

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Ritratto in forma di francobollo di Cavellini, realizzato per il centenario della nascita da Domenico Ferrara Foria , 2014.

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Ritratto di Guglielmo Achille Cavellini, realizzato da Roberto Scala in acrilico su tela cm 30 x 40 cm del 2014

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Francobollo dell'anniversario del centenario della nascita di Guglielmo Achille Cavellini, rielaborazione grafica di Ruggero Maggi, Milano 2013 .

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Ray Johnson Raymond Edward Johnson nasce a Detroit nel 1927 e muore a New York il 13 gennaio 1995, la famiglia era di origine finlandese, ed è stato un artista statunitense. Ha studiato negli anni Quaranta, alla “Art student League” e poi alla Black Mountain College nel North Carolina; studiando insieme ha Josef Alberts e Robert Mortherwell e Mary Callery. Un laboratorio artistico dal quale sono usciti nomi di spicco dell'avanguardia americana da John Cage, Merce Cunningham e Willem de Kooning, verso l'attenzione dello studio nella filosofia Zen. Nel 1948 si trasferisce a New York, dove inizia le sue prime esperienze astratto-espressioniste qui allestisce la sua prima personale alla “One wall Gallery”, diventando membro degli “Artisti Astratti Americani”. A metà degli anni Cinquanta viene fortemente influenzato dagli artisti come Robert Rauschenberg e Cy Twombly. Inizia la sua svariata produzione di collages e chiama Moticos termine che può essere pronunciato sia in singolare che in plurale. Johnson taglia, strappa, seleziona e incolla fotografie prese da riviste, quotidiani e giornali, di immagini della cultura popolare, tra cui star come Elvis Presley , Marilyn Monroe e James Dean, aggiungendo ad essi lettere, frammenti di parole, segni geometrici e pittorici con l'utilizzo di inchiostro nero o colorati. Il lavori di questo periodo posso essere definiti dei pre-Pop Art ma alla fine degli anni Cinquanta inizia a collaborare e partecipare alle performance del gruppo Fluxus che si svolgono a New York. Nel 1962, fondò la New York Corrispondance School of Art, una sorta di scuola d’arte per corrispondenza nella quale realizza elaborati grafici con l’inserimento di timbri e collage che venivano per la prima volta spediti per posta a conoscenti ed ignari destinatari, dando completa autonomia alla comunicazione e rendendo questo nuovo modo di espressione totalmente libero, al di fuori di qualsiasi schema imposto e prefissato dal potere culturale e di conseguenza dal mercato ufficiale dell’arte. Ha iniziato a spedire i suoi collages con l'aggiunta distruzioni; " Si prega di intervenire sul collage o disegno e rispedirlo al mittente" 7 In questo modo ha creato una vasta rete di corrispondenza. Johnson ha anche contraddetto gli espressionisti astratti, il gruppo dominante degli anni 1950, facendo lavori in piccola scala con materiali poveri e impersonali come ritagli di giornali e immagini di riviste, rifiutando la grande scala dimensionale delle opere che realizzavano gli artisti famosi di quel periodo. L'individualismo degli espressionisti astratti ha contestato il metodo collaborativo di Johnson, che spesso richiede una risposta da coloro che hanno ricevuto i suoi collages. La mostra, curata da Sandra Kraskin, si concentra sul collage di Johnson con riferimenti all’arte, alla poesia, alla musica e al cinema. Nel 1965, il critico d'arte Grazia Glueck ha chiamato Ray Johnson " il più famoso artista sconosciuto di New York " 8 . Anche ora è ben noto solo tra un gruppo selezionato di artisti, commercianti e critici d’arte. La corrispondenza artistica di Ray Johnson si intensifica con l'artista Fluxus Dick Higgins dove pubblica nel 1965 un libro intitolato “Il serpente di carta” edito dalla casa editrice Something Else Press, si può definire il primo libro di Mail Art. Nel 1970 il Whitney Museum of America Art in New York, intitolata “New York corresponDance School Show” qui furono mostrate oltre 106 corrispondenze di Mail Art, dove su un libretto vennero pubblicate le liste di una serie di indirizzi 22


degli artisti presenti. Dopo tale evento Johnson rese difficile e impossibile esibire la sua arte nelle gallerie, ma continuò segretamente a produrre i suoi collages nella sua casa in Long Island in New York. Mori il 13 gennaio del 1995 suicida gettandosi dal ponte di Sag Harbor Cove, morendo per annegamento. Dopo la sua morte nel 1995, la galleria Richard L. Feigen & Company ha presentato una grande mostra commemorativa che è stata apprezzata da Roberta Smith sul New York Times. Ha chiamato la mostra “stunning” e ha osservato che i primi collages di Ray Johnson dove presagiva già la Pop Art. Nel 1999, quattro anni dopo la sua morte, Donna De Salvo ha organizzato due mostre delle opere di Ray Johnson per il Whitney Museum of American Art e il Wexner Center per le Arti presso la Ohio State University in America. Note: 7 Arte Postale di Vittore Baroni , Guida al network della corrispondenza creativa, p. 15 Casa editrice AAA 1997. 8

Dossiers , Ray Johnson at Black Mountain Collage , p. 66 Edition New York.

Bridget Rilev, collage e stampino su cartoncino bianco 20 cm x 30 cm, Collezione Fondazione Mudima, Milano del 1990 .

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Ritratto giovanile di Ray Johnson, New York, USA 1964

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George Maucinas. George Maucinas è nato a Kaunas in Lituania 8 novembre del 1931 e morto a Boston in America il 9 maggio 1978, è stato un artista e architetto lituano e naturalizzato statunitense. È considerato uno dei fondatori del gruppo Fluxus, movimento artistico internazionale di artisti, poeti, architetti, compositori e designers. L'invenzione del nome del movimento artistico è attribuita proprio allo stesso artista. George Maciunas da giovane, emigrò negli Stati Uniti, dove studiò architettura al Carnegie Mellon University. Successivamente, si rifugiò in Germania, per fuggire ai suoi creditori. Proprio in Germania, nel 1962 promosse il primo Fluxus festival allo Städtisches Museum di Wiesbaden , aderiscono insieme a Maciunas, Nam June Paik, Wolf Vostell, Dick Higging, Emmet Williams, Alison Knowles e Ben Patterson , succesivamente si unirono Ben Vautier, Ken Friedman, Joseph Beuys, Ray Johnson, Takako Saito, e in Italia tra gli altri, i fiorentini Sylvano Bussotti e Giuseppe Chiari, e Gianni Emilio Simonetti, le tappe successive che segnarono la rapida diffusione del movimento in Europa e in Asia furono Parigi, Copenaghen, Düsseldorf, Amsterdam, Nizza e Londra e successivamente in Giappone. Maciunas realizzò la costruzione di diversi attici a New York e una fattoria a Great Barrington, nel Massachusetts. Maciunas ha reso SoHo quartiere di Manhatan, un rifugio per artisti, convertendo edifici fatiscenti in attici e luoghi vivibili. Era amico di molti artisti, tra i quali Jonas Jhons, La Monte Young, Yoco Ono e Nam Yune Paik, e fece molto per l'avanzamento delle loro carriere. I suoi membri s’identificavano sia con la Poesia sia con la musica sperimentale utilizzando le arti visive. Maciunas insisteva sul fatto che Fluxus non poteva limitarsi ad un solo ambito di attività o identificarsi con le idee tradizionali sullo stile artistico. Fluxus rivendica l'intrinseca artisticità dei gesti più comuni ed elementari e promuove lo sconfinamento dell'atto creativo nel flusso della vita quotidiana, in nome di un'arte totale che predilige come ambiti elettivi d'espressione soprattutto la musica, la poesia, la danza, il teatro e la performance, nascono appunto gli happening luoghi, dove l'arte assume diverse forme. Fluxus è un gruppo dichiaratamente neo dadaista che nasce nel 1961 e svolge la maggior parte della sua attività in Germania e in America. Il movimento nasce da un'idea di Geroge Maciunas dove i suoi componenti si identificano sia con le arti visive che con la musica e la poesia sperimentale. La parola Fluxus compare stampata per la prima volta sugli inviti delle tre conferenze musicali “Musica Antiqua et Nova” 9 . Fluxus rivendica l'intrinseca artisticità dei gesti più comuni ed elementari e promuove lo sconfinamento dell'atto creativo nel flusso della vita quotidiana, in nome di un'arte totale che predilige come ambiti elettivi d'espressione e comunicazione la musica, la poesia, il teatro il cinema, la danza e la performance, nascono i primi Happening luoghi dove l'arte assume diverse forme e strutture liberatorie dove lo spettatore e il pubblico partecipa al evento diventando cosi parte dell'opera. Note: 9 Ubi Fluxus ibi motus 1962 – 1990 mostra curata da Achille Bonito Oliva, p. 123 editore Mazzotta, Milano 1990. tratto dal catalogo della mostra di Venezia svoltasi all'Ex Granai della Repubblica alle Zitelle, Giudecca dal 26 maggio al 30 settembre 1990.

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Francobolli d'artista, realizzati nel 1966 dal titolo Fluxus Post Smile, di George Maciunas, collezione privata, New York, U.S.A.

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Capitolo terzo UDA. Unità didattica di apprendimento. La disciplina Arte e Immagine (Educazione Artistica). Arte e Immagine concorre alla formazione scolastica, maturando in essa le capacità di comunicare, chiarire ed esprimere il proprio mondo interiore mediante i linguaggi propri della figurazione e anche mediante l’applicazione di tecniche nuove. Sviluppa le capacità percettive favorendo la lettura e la fruizione delle opere d’arte e l’apprezzamento dell’ambiente nei suoi aspetti estetici avviando ad un giudizio critico e alla partecipazione alla vita del territorio considerato sotto il profilo di bene artistico culturale. Il contributo della disciplina è quello di aiutare l’alunno ad un rapporto positivo con se stesso per scoprire sentimenti, originalità, capacità e anche limiti con la realtà per osservarla, interrogarla, collegarla, sviluppando le conoscenze, le capacità logiche, la fantasia, la creatività e l’immaginazione eliminando via via gli “stereotipi espressivi”, alla ricerca di un proprio modo di esprimersi. L’incontro con l’arte è poi fondamentale per l’educazione dell'alunno perché conoscere l’arte è un aiuto per comprendere l’uomo, la cultura, gli ideali, la ricerca della bellezza presenti nei capolavori dei vari secoli. Il percorso formativo, attento all’importanza della soggettività degli allevi, dovrà riconoscere, valorizzare e ordinare conoscenze ed esperienze acquisite dello studente nel campo espressivo e multimediale anche al di fuori della scuola, come elementi utili al processo di formazione della capacità di riflessione critica. Attraverso il percorso formativo di tutto il primo ciclo, l’alunno impara a utilizzare e fruire del linguaggio visivo e storico dell’arte, facendo evolvere l’esperienza espressiva spontanea verso forme sempre più consapevoli e strutturate di comunicazione. L’educazione all’arte e all’immagine, caratterizzata da un approccio di tipo laboratoriale, l’alunno sviluppa le capacità di osservare e descrivere, di leggere e comprendere criticamente le opere d’arte. Lo sviluppo di queste capacità è una condizione necessaria per creare un atteggiamento di curiosità e d’interazione positiva con il mondo artistico. È importante, infatti, che l’alunno apprenda, dai primi anni, gli elementi di base del linguaggio delle immagini e allo stesso tempo sperimenti diversi metodi di approccio alle opere d’arte, anche attraverso esperienze dirette sul proprio territorio sviluppando l'interesse verso la visita e scoperta di Musei ed eventi artisti.

Progetto di realizzazione del laboratorio “Il Ritratto in Forma di Francobollo”. Si propone un progetto didattico, per la realizzazione di una mostra di Mail Art (Arte Postale), da programmarsi per la fine dell'anno scolastico 2014/2015, alla quale parteciperanno gli alunni della classe terza, dell'Istituto Comprensivo della Scuola Secondaria di Primo Grado. Il tema che verrà presentato sarà “Il ritratto in forma di francobollo” ogni alunno avrà il compito di ricercare, rielaborare, condividere e partecipare alla realizzazione di una serie di elaborati grafici, tecnici e pittorici. In questo progetto interdisciplinare viene coinvolto l'insegnate di lingua Inglese, che con la collaborazione e partecipazione in gemellaggio di una classe del Westminster College di Londra in Inghilterra. 27


Gli alunni corrisponderanno in lingua inglese per via postale, tramite la realizzazione di un ritratto in forma di francobollo, tutti i disegni saranno eseguiti a mano e poi spediti insieme ad una propria fotografia a colori del loro ritratto accompagnato da un foglio da disegno del formato A4 dove verrĂ inserito il riquadro in forma di stampino del francobollo. Sia nella fase progettuale che in quella esecutiva gli alunni, verranno divisi in gruppi da due, all'interno del laboratorio dell'aula di artistica. Essi sii disporranno uno di fronte all’altro per poter realizzare al meglio il ritratto del proprio compagno, usando una griglia modulare. Inizieremo partendo dalle proporzioni della forma del volto in vista frontale. Sappiamo che il viso frontale è simmetrico e può essere racchiuso in una forma ovale. Esempio: Alessandro ritrae il volto di Massimiliano.

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Elenchiamo i passaggi esecutivi di realizzazione di un ritratto con l'utilizzo della tecnica dello stencil. 1. Utilizzando una matita morbida 2 B, due squadrette, una da 45 gradi e l'altra da 30 e 60 gradi, impostiamo una griglia modulare di 4 centimetri su un foglio del formato 21 cm x 29,5 cm. Disegniamo una serie di linee orizzontali e verticali.

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2. Dopo che si è realizzata la griglia rettangolare al centro del foglio, inizieremo a disegnare la sagoma ovale del viso che sia in rapporto alle dimensioni del viso del compagno, quindi come un ovale affusolato verso il basso. Partendo dalla metà del foglio, inseriamo la posizione degli occhi, disegnando tre elisi simili partendo dal centro e continuando con le altre due ellissi poste ai due lati, quello sinistro e quello destro. Gli occhi sono gli elementi fondamentali in una persona e riflettono lo stato d'animo e possono assumere una grande quantità di espressioni. A seconda dello stato emotivo, ad esempio, stanchezza, gioia o stupore, l'occhio assume caratteristiche peculiari. L’angolo esterno tenderà leggermente verso l’alto, in modo che la linea che descrive la palpebra inferiore assuma una forma leggermente a “s” nei lati.

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3. Il naso è più stretto al centro degli occhi e più largo nella zona delle narici. Anche qui luci ed ombre danno forma ai nasi, inoltre i supporti usati e le matite andranno scelte in base all'effetto che si vuole ottenere. Notiamo come la punta del naso s’incurva verso il basso. Il naso di ognuno di noi e ̀ unico se riusciamo a catturare fedelmente il naso del nostro compagno, il disegno ne guadagnerà in vero somiglianza. La bocca riveste una fondamentale importanza per quanto riguarda la somiglianza di un ritratto e l'espressione che il viso ne assume. La precisione millimetrica è importantissima, bastano pochi millimetri di linee di contorno che non sono fedeli alla realtà e il volto e l'espressione non saranno più quelli giusti. Si divide la parte in basso in due orizzontalmente. Il labbro inferiore poggerà sulla linea di divisione che abbiamo appena tracciato. Disegniamo la linea che divide le labbra, poi il labbro superiore. Disegniamo una forma a V, piatta, che scende sotto la linea più bassa. Questa sarà la parte sottostante del labbro inferiore. Uniamo ad essa una linea larga, delicata a forma di M che sarà la sommità del labbro superiore.

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4. I capelli non sono difficili da disegnare ma iniziamo col tracciare delle linee parallele che s’inclinano attorno alla testa. Se ad esempio i capelli sono ricci, usiamo delle linee curve. La base delle orecchie dovrebbe essere allineata con la base del naso, mentre la parte superiore dovrebbe essere allineata con le sopracciglia. Ricordiamo che le orecchie dovrebbero restare vicine ai lati della testa.

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5. Iniziamo a pulire il foglio dalle linee che non ci interessano per dare una forma morbida e armoniosa al viso. Aggiungiamo dell'ombra sotto il naso e accentuiamo il mento con linee di espressione intorno alla bocca e delle sfumature agli angoli. Segniamo il dorso del naso. Eliminiamo con la gomma le linee in eccesso.

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6. Ripassiamo il nostro ritratto con un pennarello a punta sottile di colore nero, per tracciare in modo stilizzato, gli elementi in ombra dei contorni del ritratto.

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7. Poggiamo sul nostro ritratto un foglio da lucido, ricopiando con la matita i contorni del ritratto. La delineazione del contorno, la pienezza, la conformazione, sono caratteristiche che devono essere interpretate e riportate sul foglio prestando attenzione alla struttura del volto, andando ad agire con la matita nelle zone dove c'è bisogno di dare piÚ ombra e lasciando invece bianche le zone dove la luce crea dei volumi.

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8. Prendiamo un foglio di acetato e sovrapporlo al foglio da lucido, ripassando solamente i contorni delle zone individuate precedentemente e correggendo eventuali imperfezioni. Ritagliamo con un taglierino le parti in ombra, traforando il foglio di acetato, in questa fase bisogna fare molta attenzione, inserendo un cartone spesso sotto la mascherina.

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9. Successivamente adagiamo la nostra mascherina su un foglio bianco utilizzando un colore acrilico rosso e una spugnetta, andiamo a riempire gli spazi vuoti dello stencil con una semplice pressione e tamponatura, aspettiamo un po’ che si asciughi e vediamo il risultato finale. Ogni stencil permette di creare una forma di un unico colore, quindi per creare immagini a più colori è necessario creare una maschera appositamente realizzata per ogni colore che si vuole utilizzare, applicandole in fasi successive sulla stessa superficie, questa tecnica di stampa dello stencil è chiamata “ciclostile”.

Mascherina ritagliata

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10. Stampino dello stencil, realizzato ad acrilico su carta.

Verifica del lavoro. Fase finale.

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Modello di francobollo realizzato con il pennarello indelebile.

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Realizzazione del francobollo d’artista in serie utilizzando la fotocopia.

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Gli elaborati verranno accuratamente scelti e selezionati da un gruppo di alunni che si occuperà dell'allestimento delle opere presenti, un secondo gruppo si interesserà dell'allestimento e del posizionamento all'interno dell'edificio scolastico. Il compito non sarebbe difficile, se non ci fosse un elemento importante da tenere sempre presente, il materiale, la storia e gli avvenimenti presentati devono attrarre l'attenzione ed essere accattivanti per suscitare interesse e la curiosità nei fruitori. In quest’ottica il progetto ha la finalità e l'obiettivo essenziale di aprire la scuola alla conoscenza del proprio territorio circostante, facendola sentire punto centrale della comunità di appartenenza ed anche un'agenzia educativa con la quale interagire costruttivamente per far si che gli alunni possano essere cittadini del domani, capaci di partecipare consapevolmente alla costruzione della propria identità.

Presentazione dell'argomento. L'Arte Postale. La Mail Art è un lavoro artistico molto speciale che si gioca tra gli studenti di tutte le età e come tutti i progetti didattici, diventavo una cosa seria ed un evento sociale, che definisce uno spazio di libertà all'interno di un area ben definita. La motivazione parte essenzialmente per avvicinare gli alunni alla collaborazione e partecipazione alle lezioni didattiche rivolte alla conoscenza ed approfondimento delle avanguardia artistiche del novecento partendo dal Futurismo, Cubismo, Surrealismo, Astrattismo e Dadaismo. Per la buona riuscita del progetto e degli obiettivi formativi, ci sono una serie di regole da seguire: Rispettare il tema proposto “Il ritratto in forma di francobollo”. Formato A4, 21 cm x 29 cm. Eseguire su di esso il disegno un disegno a matita per realizzare uno stencil. Sul retro del disegno, che andrà inserito nella busta da lettera, verranno indicati i dati identificativi: nome, cognome dell'autore, il proprio indirizzo e-mail, la data, la tecnica usata, il titolo dell’opera, l'indirizzo della scuola, e da non dimenticare la propria firma. Spedire una o più opere formato lettera con la propria fotografia, la proposta al progetto di adesione e collaborazione con gli alunni della scuola del Westminster College di Londra in Inghilterra

Le finalità educative. Il progetto dal titolo “il ritratto in forma di francobollo”, coinvolge alcuni docenti della scuola secondaria di primo grado, in un percorso di formazione, atto a costruire e a perfezionare specifiche competenze metodologiche di base, indispensabili all’esercizio di una professione d'insegnamento moderna e responsabile, attraverso la partecipazione a laboratori tecnici e grafici, in una 41


esposizione delle opere realizzate dai ragazzi, come tappa di documentazione del percorso ideativo. Strumenti e materiali da utilizzare. I materiali da utilizzare per la realizzazione del ritratto e dello stencil sono i seguenti: un album da disegno, un foglio da lucido, un foglio di acetato, una gomma da cancellare, un tempera matite, dei colori a tempera, un pennarello indelebile, un evidenziatore, del nastro adesivo di carta, della colla stick, colla vinilica, matite colorate, un paio di forbici con le punte arrotondate, dei cartoncini bianchi, un cartoncino grigio rigido, una matita 2 B, un pennello in setola piatto e uno in setola tondo, una spugnetta, un paio di squadrette, un righello e un taglierino. Tecniche da usare. Pittura a tempera, pennarelli indelebili, pittura acrilica, tecnica a carboncino, tecnica a matita, matite colorate per effetti chiaroscurali, lo stencil e tutto ciò che può servire a dar sfogo alla propria creatività e produrre una vera e propria opera di Mail Art. Tempo di esecuzione . Presentazione dell'attività, divisione in gruppi, progettazione in itinere con l'insegnate di lingua inglese, fase esecutiva e fase finale per un totale di otto settimane di lezioni per circa 16 tempi da 60 minuti, l'inizio è previsto nel mese di febbraio mentre la fine del progetto nel mese di maggio.

Obiettivi formativi della disciplina. Competenze 1. Sa sperimentare, rielaborare, creare immagini e oggetti utilizzando operativamente gli elementi, i codici, le funzioni, le tecniche proprie del linguaggio visuale ed audiovisivo. 2. Sa riconoscere e analizzare elementi formali e strutturali costitutivi del linguaggio visuale, facendo uso di un lessico appropriato; utilizzare criteri base funzionali alla lettura e all’analisi sia di creazioni artistiche che di immagini statiche e multimediali. 3. Sa utilizzare conoscenze ed abilità percettivo-visive per leggere in modo consapevole i messaggi visivi presenti nell’ambiente. 4. Sa apprezzare il patrimonio artistico riferendolo ai diversi contesti storici, culturali e naturali.

Abilità 1. Saper esprimere e rappresentare in modo consapevole le proprie idee attraverso la scelta e l’utilizzo corretto di varie tecniche espressive; saper utilizzare e applicare varie metodologie operative in modo autonomo o seguendo tracce stabilite; sa sperimentare tecniche grafiche e pittoriche, plastiche e multimediali, saper comunicare ed esprimersi utilizzando le diverse funzioni del messaggio. 42


2. Saper descrivere un’immagine, un manufatto e il prodotto multimediale individuando in essi gli elementi costitutivi (soggetto, struttura compositiva); saper osservare ed analizzare con attenzione un’immagine, anche nei suoi particolari; saper individuare e descrivere verbalmente il messaggio contenuto in un’immagine e l’intenzione comunicativa dell’autore che l’ha prodotta; utilizzare il colore in modo espressivo per rappresentare sensazioni ed emozioni. 3. Sa attivare operazioni percettive visive di osservazione, memorizzazione, sintesi, coordinamento logico e creatività nella lettura dei messaggi prodotti dall’uomo o presenti in natura; saper esprimere il proprio parere personale sui contenuti o sui messaggi presenti in un’immagine prodotta dall’uomo. 4. Saper leggere in modo consapevole le immagini e le opere d’arte prodotte dall’uomo, comprendendone il significato storico, espressivo, la simbologia, l’iconografia; saper individuare le intenzioni comunicative dell’artista, in relazione al contesto storico in cui ha operato; utilizzo del museo, approfondendo i temi proposti ed avviando un’osservazione critica.

Conoscenze 1. Conoscere i differenti mezzi della comunicazione visiva; conoscere gli elementi e le strutture fondamentali del linguaggio visivo (codici visivi): la struttura geometrica di base in natura e nelle opere d’arte, il colore e le sue proprietà e gli aspetti espressivi, lo spazio, il volume e il chiaroscuro, la prospettiva, il modulo e il ritmo, la composizione nelle immagini, il corpo umano e il ritratto; conoscere le caratteristiche e le possibilità tecnico espressive specifiche degli strumenti e materiali utilizzati e proposti. 2. Lessico specifico inerente il linguaggio visuale; caratteristiche e funzioni del messaggio visivo ed audiovisivo e multimediale; struttura geometriche di base in natura di forme elaborate (alberi, oggetti, natura morta); valore psicologico ed espressivo del colore e del segno. 3. Concetti visivi legati alla produzione e all'utilizzo dei messaggi. Principali forme di espressione artistica dal neoclassicismo al XX secolo e loro collocazione storico-culturale; uso di un linguaggio specifico; conoscenza e conservazione dei beni artistici, culturali ed ambientali presenti sul territorio.

Livelli base della competenza da raggiungere. 1. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e artistiche, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. 2. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. 3. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. 4. Le sue conoscenze artistiche e architettoniche, gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere 43


consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. 5. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. 6. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. 7. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed e allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. 8. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. 9. Assimila il senso e la necessita del rispetto della convivenza civile. Presta attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, azioni di solidarietà, partecipazione a manifestazioni artistiche, volontariato, ecc. 10. Dimostra originalità e spirito d’iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. 11. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. E' disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. 12. Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. 13. Imparare a imparare è̀ l'abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilita come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Imparare a imparare fa sì che i discenti possano basarsi e prendere ispirazione da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in diversi contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. 11.

Gli strumenti adottati saranno: Libro di testo, fotocopie, cartelloni, riviste d'arte moderna e contemporanea, visite guidate, viaggi d'istruzione, materiale informativo cartaceo e multimediale (cd-rom, DVD, siti Internet, ecc.), visione di video e film, documentari, realizzazioni multimediali pertinenti agli argomenti di oggetto di studio. 44


Contenuti: Il superamento degli stereotipi, i codici del linguaggio visivo, le principali tecniche grafiche e pittoriche, temi operativi legati all'osservazione della realtà, agli stati d'animo, alle espressioni del volto umano legati ad alcuni specifici aspetti. La ricerca e lo studio del viso nell'arte moderna e contemporanea. Metodologia didattica Il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti per le singole UDA avverrà attraverso l’uso di metodi e strategie diversificate, in una prospettiva di flessibilità metodologica che tenga conto delle esigenze legate alla classe, al livello di attenzione necessaria e al contenuto specifico in oggetto, privilegiando comunque in generale l’uso delle nuove tecnologie. Il metodo prescelto per la comunicazione didattica resta sempre quello induttivo e deduttivo. Ciascun percorso di lavoro proposto, basato sulla fruizione e sulla operatività, sarà costituito dall’osservazione diretta e attenta degli elementi di studio e da una metodologia dinamica della ricerca, del progettare e del problematizzare. Tutti gli argomenti saranno affrontati in maniera graduale: nei casi più difficili dividendo le proposte complesse in piccole unità più facilmente percepibili. Si terranno inoltre in considerazione durante la programmazione, le diverse capacità degli alunni affinché tutti possano raggiungere gli obiettivi e i più dotati abbiano l’opportunità di approfondire i contenuti proposti. I momenti di produzione e quelli di fruizione saranno riuniti, ogni qualvolta questo sarà possibile, in sintesi organica, concreta ed essenzialmente operativa. Particolare cura verrà dedicata alle tecniche di comunicazione e presentazione grafica degli elaborati: nel caso degli alunni di terza media dovranno essere recuperate tutte le abilità grafiche e manuali sperimentate anche negli anni precedenti, in modo da assicurare un risultato completo. Per conoscere le strutture dei linguaggi visuali delle correnti artistiche si proporrà una lettura “complessiva” dell’opera d’arte non in modo mnemonico, ma come riflessione mediata dell’esperienza dell'alunno. Le operazioni di auto-verifica formativa saranno effettuate durante e alla fine di ogni elaborato, attraverso operazioni di lettura e spiegazioni dei significati formali e simbolici, dei temi trattati riguardanti la progettazione e la sintesi sul ritratto e l'arte postale. Saranno attuati degli interventi individualizzati finalizzati a successivi chiarimenti sia all’iter progettuale, che all’uso delle tecniche, tesi a verificare il raggiungimento degli obiettivi fissati. Griglia di valutazione: NS - non sufficiente: L'alunno non possiede le nozioni essenziali delle tecniche grafiche e analisi storica in una completa autonomia. Voto 5 S – SUFFICIENTE: L'alunno dimostra di aver acquisito alcune conoscenze basilari, ma commette ancora errori di grafica. Voto 6 D – DISCRETO: L'alunno dimostra di aver acquisito le conoscenze di base, ma sviluppa in modo semplice gli argomenti trattati. Voto 7 B – BUONO: L'alunno risponde correttamente in maniera autonoma con alcune imperfezioni. Voto 8 D – DISTINTO: l'alunno dimostra di aver acquisito una conoscenza completa risolvendo i problemi specifici in modo autonomo. Voto 9 O – OTTIMO: L'alunno ha una conoscenza completa degli argomenti trattati in 45


storia dell'arte e nelle tecniche grafiche e pittoriche approfondendo in modo personalizzato le proprie abilita. Voto 10

BES Bisogni Educativi Speciali. Percorso didattico specifico per alunni con DSA. La scuola progetta e realizza percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli alunni. Nella fase iniziale si progetta la scheda sintetica che riporta i dati relativi dell'alunno dal nome, al cognome, alla data e luogo di nascita, residenza, dati dei genitori, classe, scuola, anno scolastico e docente referente, dell'Istituto Comprensivo della Scuola Secondaria di Primo Grado.

Descrizione del funzionamento delle sue abilità strumentali. Per quanto riguarda gli alunni di fascia B, essi seguiranno un percorso nel quale potranno usufruire di misure compensative e dispensative in particolare per le verifiche scritte (come indicate, in parte, nella relazione dello specialista e in parte, condivise e concordate nel PDP dal consiglio di classe), per essere valutati anche attraverso diverse modalità: verifica orale in sostituzione a quella scritta, test a crocette, compiti semplificati. L’alunno verrà fornito, se necessita, di riassunti semplificati, utilizzo di mappe concettuali ecc. Per gli alunni in fascia C, sarà molto importante tenere conto della situazione di disagio particolare, adottando quanto più possibile una valutazione articolata che tenga conto dei vari aspetti dello studente e dei miglioramenti; è importante che l’insegnante ne giustifichi ad esso la valutazione, ne dia una chiave di lettura in relazione al dopo, per come continuare, come esso deve procedere. Gli alunni in fascia A certificati dalla legge n°104, saranno valutati in relazione agli obiettivi e alle modalità previste e indicate nel PEI, la valutazione potrà comunque subire variazioni nel corso dell’anno scolastico, ovvero si dovrà anche qui tenere conto delle capacità dell’alunno, dei risultati, dei miglioramenti e dell’impegno. In conformità a quanto riferito nel verbale del consiglio di classe verranno prese in considerazione anche le Condizioni Fisiche come un’allergia grave che limita lo studente nella frequenza a scuola o altre malattie croniche; Funzioni Corporee come menomazioni sensoriali, motorie, cognitive, ecc.; Attività Personali da deficit di apprendimento, comunicazione, linguaggio, autonomia, interazione, ecc.; Partecipazione Sociale come difficoltà nel rivestire il ruolo di alunno e seguire il curricolo e le attività della classe, difficoltà di seguire le occasioni di partecipazione sociale della classe, ad esempio gite o altre occasioni informali; Contestuali e Ambientali da barriere architettoniche, pregiudizi, famiglia, iperprotettiva, contesti sociali devianti, ecc.; Contestuali Personali come avere bassa autostima, scarse motivazioni, stili attributivi distorti, problemi di comportamento, ecc. I problemi presenti che la scuola non riconosce sono le condizioni di svantaggio sociolinguistico culturali, svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, da identificare attraverso una valutazione pedagogico-didattica fino a disturbi dell’apprendimento, dell’attenzione, del comportamento e dell’iperattività. 46


I suoi tempi di lettura sono molto lunghi e vanno a incidere sulla comprensione di un testo scritto, che diventa più difficoltosa naturalmente con l’aumentare della lunghezza e della complessità. Esempio di un alunno con problemi di dislessia, disgrafia e discalculia, nella scrittura lo studente spesso salta delle lettere e commette continuamente errori ortografici e fonologici. Non rispetta l’uso delle doppie e non si accorge facilmente degli errori commessi. Nella prova di dettato si riscontrano difficoltà a livello fonologico, ortografico, ma anche morfo-sintattico. La dettatura deve essere lenta, svolta nel rispetto dei suoi tempi ed è comunque preferibile la copiatura dalla lavagna. E’ consigliabile, in base alle osservazioni degli insegnanti, puntare sull’ascolto per favorire l’apprendimento dei contenuti delle diverse discipline. Le difficoltà di lettura si riflettono anche sulla comprensione dei testi nei problemi di geometria e matematica. In tali casi va dunque supportato. La fatica nel concentrarsi ha spesso conseguenze anche sul calcolo. L'alunno ha bisogno di maggior tempo nella scrittura rispetto ai compagni e per quanto riguarda la grafia, spesso non è molto curata poiché la regolarità del tratto iniziale tende a diminuire col tempo. Nelle caratteristiche del processo di apprendimento. L’alunno ha spesso tempi di attenzione molto brevi, tende a distrarsi con grande facilità, spesso si riflettono in una difficoltà nello stabilire i nessi di causa/effetto e quindi nel memorizzare sequenze logiche e narrative. L'utilizzo di schede, schemi e mappe concettuali, può favorire l’apprendimento di materie come la storia dell'arte e la geografia. La consapevolezza da parte dell'alunno nel proprio modo di apprendere nel rafforzare e sviluppare ed è molto seguito a casa nello svolgimento dei compiti. Individuazione di eventuali modifiche all’interno degli obiettivi disciplinari. In generale seguirà la programmazione dei compagni ma diversi saranno gli obiettivi in competenze per tutte le discipline tranne che in educazione motoria, artistica e musicale sempre nella parte pratica, in cui seguirà gli stessi programmi della classe con tempi più lunghi. La sua consapevolezza nel conoscere le proprie modalità di apprendimento, i processi e le strategie mentali per lo svolgimento di compiti, sarà adeguato al proprio stile cognitivo. Verranno attuate una serie di strategie e metodologie didattiche che saranno utilizzate durante tutto l'anno scolastico. Ogni insegnate di classe, terrà conto e adotterà tempi di elaborazione, tempi di produzione, diminuzione della quantità dei compiti assegnati, comprensione consegne pratiche, scritte e orali, uso e scelta di mediatori didattici che facilitano l’apprendimento immagini fotografiche, disegni, schemi e mappe concettuali. Fare i modo di leggere sempre all’alunno la consegna prima della verifica, aiutarlo nell'individuazione della presenza di errori ortografici, fonologici e sintattici. Valutare in modo differente disturbi comportamentali, quando dovuti a una carenza dei tempi di attenzione. Provvedere alla ripetizione dei concetti con l'uso di mappe concettuali. .Le misure dispensative. Nell’ambito delle discipline l’alunno è dispensato: dalla lettura ad alta voce, nel prendere appunti, non dalla dettatura purché lenta dal rispetto dei tempi standard, dalle interrogazioni non programmate. 47


.Gli strumenti compensativi. L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle diverse aree disciplinari: Tabelle e formulari, calcolatrice, uso del computer in classe, risorse audio da sintesi vocale, audio-libri, libri parlati. .Nei criteri e modalità di verifica e valutazione. Si concordano: l’organizzazione di interrogazioni programmate, la compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati, l’uso di mediatori didattici durante le interrogazioni, valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma, lettura da parte dell’insegnante delle consegne durante le verifiche, si consigliano mappe concettuali prima dello svolgimento della verifica per alcune discipline. .Nel patto con la famiglia. Si concordano: i compiti a casa per alcune discipline, gli strumenti compensativi utilizzati a casa: si consiglia per lo svolgimento dei compiti l’uso del PC, delle mappe concettuali e scansioni temporali per la memorizzazione dei concetti, le dispense qualora l’insegnante lo ritenga opportuno, la riduzione di compiti, le interrogazioni, le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività o discipline: l’insegnante di sostegno, il referente BES, quando possibile, potrà guidare l’alunno durante le verifiche scritte delle discipline umanistiche e linguistiche. Fotocopiare dal quaderno dei compagni testi scritti alla lavagna. I genitori sono disponibili e favorevoli all'uso del computer in alcune situazioni: temi d’italiano e verifiche scritte. Elementi essenziali per l'autovalutazione: Rispetto della tempistica. Capacità di collaborare in maniera costruttiva. Rispetto dei compagni e dei ruoli assegnati. Capacità di svolgere il proprio compito in modo autonomo.

Obiettivi minimi da raggiungere: 1) Saper osservare e analizzare alcuni semplici elementi di un testo visivo. 2) Conoscere alcune regole del linguaggio visuale. 3) Saper descrivere l'elaborato prodotto. 4) Usare con sufficiente abilità le tecniche proposte. 5) Saper descrivere un'immagine o un'opera d'arte, utilizzando schede e schemi già strutturati. 6) Interpretazione di alcuni temi proposti esprimendo un breve commento personale. 7) Predisposizione di strumenti di analisi dei risultati finali dell'anno scolastico. 8) Per gli alunni B.E.S. si terrà conto delle indicazioni emerse nei Consigli di classe, riportate sui documenti redatti per ogni specifico alunno, come PEI, PDP e PEP. Per gli alunni ripetenti si terrà conto di quanto segue: Obiettivi trasversali. A. Attenzione: Acquisire in modo graduale tempi di attenzione più lunghi. B. Socializzazione: Esporsi al gruppo, dimostrando la propria disponibilità. C. Organizzazione dei contenuti e autonomia: Organizzare i contenuti in modo autonomo, seguendo le indicazioni dei docenti. D. Uso del materiale: Aver cura del materiale didattico, saperlo utilizzare in modo corretto. 48


Criteri di valutazione concordati per Arte e immagine. Capacità di vedere-osservare e comprensione ed uso dei linguaggi visivi specifici Voto 10 9 8 7 6 5 4

Descrittori Evidenzia un acuto spirito di osservazione, coglie affinità e differenze, individua nelle immagini la funzione dei codici visuali. Evidenzia spirito di osservazione, coglie affinità e differenze, individua nelle immagini la funzione dei codici visuali. Ha una buona capacità di vedere-osservare; utilizza gli elementi dei codici visuali in funzione espressiva. Osserva superficialmente e coglie solo l'aspetto essenziale; conosce a grandi linee la grammatica del linguaggio visuale. Evidenzia una capacità di osservazione superficiale e poco articolata; conosce parzialmente i linguaggi visuali. Ha difficoltà nel cogliere l'aspetto degli argomenti proposti; non conosce i linguaggi visivi. Ha difficoltà nel cogliere anche l'aspetto più elementare degli argomenti proposti; non conosce i linguaggi visivi.

Conoscenza ed uso delle tecniche espressive Voto 10 9 8 7 6 5

4

DESCRITTORI Conosce e sa usare in modo approfondito, personale ed efficace le tecniche espressive. Produce tavole corrette, molto precise, con rielaborazioni personali e fantasiose. Conosce e sa usare in modo personale ed efficace le tecniche espressive. Conosce e sa usare in modo abbastanza personale ed approfondito le principali tecniche espressive. Conosce alcune tecniche espressive che usa in modo essenziale e con pochi apporti personali. Conosce qualche tecnica espressiva che usa in modo impersonale e poco efficace. Produce tavole imprecise e incomplete. Non usa in modo appropriato le tecniche proposte; ha difficoltà nella manualità; il linguaggio è povero e disarticolato. Non porta a termine gli elaborati grafici e tecnici assegnati. Non usa in modo appropriato neanche le tecniche più elementari; ha grosse difficoltà nella manualità; il linguaggio è povero e disarticolato. Produce tavole incomplete e imprecise, non rispondenti alle richieste. Non porta mai a termine le tavole assegnate.

Produzione e rielaborazione dei messaggi visivi Voto DESCRITTORI Produce in modo personale e creativo; ha spiccate attitudini per la materia; sa 10 esprimere un giudizio critico sul proprio operato. Produce in modo personale e creativo; ha buone attitudini per la materia; sa 9 esprimere un giudizio critico sul proprio operato. E' autonomo nella produzione e sa avvalersi in modo personale e corretto dei 8 suggerimenti; mostra discrete attitudini per la materia. E' sufficientemente autonomo nella produzione ma presenta un linguaggio non 7 sempre personale e articolato. 49


6 5 4

Si esprime in modo poco personale con una produzione limitata a pochi soggetti; ha qualche difficoltà a copiare un modello dato. Si esprime in modo disarticolato facendo largo uso di stereotipi; copia con difficoltà un modello dato. Si esprime in modo sommario e disarticolato facendo largo uso di stereotipi; non sa copiare in modo accettabile un modello dato.

Lettura di documenti del patrimonio culturale e artistico Voto Descrittori Conosce e commenta in maniera disinvolta e con giudizi critici motivati le 10 principali opere d'arte, che sa collegare alle altre discipline. Conosce e commenta con giudizi critici motivati le principali opere d'arte, che sa collegare alle altre discipline. 9 Conosce il patrimonio storico e artistico trattato, dalla lettura dei codici visivi ricava tutte le informazioni utili, stabilisce giuste relazioni. Riconosce i significati delle opere d'arte studiate, inquadrandole nel periodo 8 storico; evidenzia una buona capacità di giudizio. Individua a grandi linee le caratteristiche artistiche in alcune opere studiate in 7 pittura, scultura e architettura. Incontra qualche difficoltà nella lettura dei contenuti delle opere d'arte e nella 6 comprensione dei mass-media. Incontra molte difficoltà nella lettura dei contenuti delle opere d'arte e nella 5 comprensione dei mass-media. Mostra scarso interesse per il mondo dell'arte e manca dei minimi strumenti per la lettura delle immagini. 4 Non sa riconoscere la differenza tra arte moderna e contemporanea, tra arte astratta e figurativa. GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Indicatori

Voto

Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto (POF) : - Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica. - Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate. - Puntuale e corretto svolgimento delle consegne scolastiche. - Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni e alle attività della scuola. - Ruolo propositivo all’interno della classe e ottima socializzazione.

10

Rispetto delle norme disciplinari dell'Istituto Comprensivo: - Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate. - Costante adempimento dei doveri scolastici. - Interesse e partecipazione attiva alle lezioni. - Equilibrio nei rapporti interpersonali. - Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe.

9

Osservazione regolare delle norme fondamentali relative alla vita scolastica: 8 - Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate. - Svolgimento regolare dei compiti assegnati. 50


- Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche. - Correttezza nei rapporti interpersonali. - Ruolo collaborativo al funzionamento del gruppo classe. Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico: - Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate. - Saltuario svolgimento dei compiti assegnati. - Partecipazione discontinua all’attività didattica. - Interesse selettivo per alcune discipline. - Rapporti sufficientemente collaborativi con gli altri.

7

Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico, anche soggetti a sanzioni disciplinari: - Frequenti assenze e numerosi ritardi e/o uscite anticipate. - Mancato svolgimento dei compiti assegnati. - Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica. - Disinteresse per alcune discipline. - Rapporti problematici con gli altri.

6

Mancato rispetto del regolamento scolastico: - Gravi episodi che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari senza dimostrare alcun concreto miglioramento. - Assenza di evidenti e duraturi elementi di recupero dei comportamenti - Numerose assenze e continui ritardi o uscite anticipate. - Mancato svolgimento dei compiti assegnati. - Continuo disturbo delle lezioni. - Completo disinteresse per le attività didattiche. - Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni. - Ruolo negativo nel gruppo classe. - Casi di recidività con reiterati atti nei comportamenti scorretti.

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Conclusione. Termino rilevando che portare allo scoperto il circuito dell'Arte Postale, che per niente al mondo rinuncerebbe alle sue radici sotterranee, che realizza la vera democratizzazione dell’arte, che si scontra con il mercato tradizionale dell'arte, perché è per tutti anche per i propri studenti. L’immediatezza della Mail Art ha decretato il successo delle mostre e esposizioni organizzate fino ad oggi. Tutti abbiamo bisogno di comunicare e in questo senso il circuito parla la lingua della gente. Non bisogna però fraintendere e scambiare quanto detto con una banalizzazione delle forme d’arte che viaggiano nel circuito. La posta artistica può essere un’esperienza temporanea che soddisfa il desiderio di uscire dal proprio guscio e comunicare con gli altri. Oppure è una vita artistica vera e propria, concepita come scelta, con tutto quello che comporta, dal costo al tempo. Sono tanti i ruoli della Mail Art perché sono tanti i ruoli dell’arte. Nessuno di essi merita di essere sottovalutato o addirittura ignorato. Bisogna farla vivere anche nell'ambito scolastico per far apprezzare e toccare con mano le opere di altri artisti, rivalutare e scoprire il valore del bisogno materico di scrivere o spedire una lettera, una cartolina, un disegno un po' come faceva Vincent van Gogh che spediva nel 1888 una lettera disegnata a settimana al fratello Theo van Gogh per descrivere le scoperte, le idee, i sogni che viaggiavano nella mente dell'artista. L'arte postale non ha una scadenza non è un movimento, un gruppo artistico o una moda passeggera, ma una spina dorsale di vitale comunicazione espressiva.

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Bibliografia: La bibliografia sulla Mail Art è minima e molto difficile da recuperare. Si tratta per lo più di articoli di giornale, cataloghi a volte esauriti e che non vengono ripubblicati. In questa sede, ho perciò preferito solo dare qualche indicazione di massima. Mostra Internazionale di Mail Art “30 anni di Arte Postale in omaggio a Ray Johnson”, 1962-1992. Prima Pagina Gallery, Bologna, Avida Dollas Milano, Spazio Comunale Spoleto, mostra curata da Anna Boschi, 1992. Mail Art Project, Building Plans & Schemes, Cultuurcentrum Heusden - Zolder, Belgio . Curator Guy Bleus. 1993. Mail Art Show “Homage to Kurt Schwitters”, Merz Mail, Barcellona, Spagna 1994. Mostra internazionale di Arte postale, Museo “Rodolfo Valentino” Castellaneta (TN). 1995 Sesta mostra internazionale di Arte Postale “La Cartolina”, Città di Pergola, (PS) 1995 TERZOOCCHIO n°75, Art magazine. La Mail Art in Italia, edizioni Bora Bologna “Remember Giulietta” Galleria Vittoria, Roma 1995. Mostra internazionale di Mail Art “Remembering Giulietta”, Accademia di Belle Arti, Sala delle Colonne, Carrara, a cura di Anna Boschi, Ed. Bora, 1995. Aboli/pas Aboli L’esclavage? Sem Museum Ventraben and Marseille France . curator Julien Blain & Andrè Robér 1996. Mostra internazionale di Mail Art, “Prehistory” Comune di Forlì - mostra curata da Anna Boschi, Ed. Abaco. 1996 Progetto internazionale di Mail Art, Guglielmo Marconi, Sede Centrale Casa Risparmio di Imola, Imola, 1996 Express Mail Art, from cinema archaeology to Mail Art, Palazzo Martinozzi, Fano. 1996. Arte postale, Guida al network della corrispondenza creativa, Vittore Baroni – AAA edizioni, 1997 Mail Art exhibition, Bureaus 1001 desks by Guy Bleus, Centrum Beeldende Kunst Groningen NL. Holland, 1998. Geografie senza frontiere – Biblioteca comunale Gorgonzola (MI), Manifesto dell'Arte Postale. Mail Art 4 “Libri d’artista e Poesia Visiva”, Sala ex-Fienile Castel S. Pietro Terme (BO) 1998, Catalogo curato da Anna Boschi. Mail Art 5 “Happy Birthday”, Sala ex-Fienile Castel S. Pietro Terme (BO) 1999 Catalogo curato da Anna Boschi. Caos Italiano, Museo della città, Torre di S. Agnese, Portogruaro (UD) mostra curata ed organizzata da Ruggero Maggi, 1999. “H20 Water”, International Mail Art exhibition, Oslo, Norway. Catalogo 1999. Fluxus nella sua epoca – Casina del Boschetto - Villa Comunale - Napoli – a cura di Giorgio Bonomi e Enrico Mascelloni. 2000 PierMario Ciani Dal grat complotto Luther Blissett, AAA edizioni, Udine, 2000 Mail Art 6 “2000: World- Wide Year of the Mathematics”, Sala ex-Fienile, Castel S. Pietro Terme (BO) 2000 Catalogo curato da Anna Boschi. Mail Art Exit 5 “Roberto Vidali”, Maison Francaise de Bologne, Bologna. Catalogo a cura dell'Associazione Culturale .C. Voltaire. 2001 Mostra Internazionale di Mail Art “40 Years of Mail Art, New York 52


Correspondence School 1962-2002” Sala Cassero, Castel S. Pietro Terme (BO) mostra curata da Anna Boschi, 2002. Mail Art 8 “La pace ha colore?”, Galleria d'Arte Contemporanea, Città Castel San Pietro Terme (BO). 2005 Catalogo curato da Anna Boschi. 2004 S:L:K: curata da Guy Bleus, Wellen, Belgio. Mail Art for Bike, “ la Bicicletta” Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Castel San Pietro Terme, (BO), 2005 Libro d'Artista Villa Maria, Quiliano, Savona. 2005 What is Mail Art Commission Culturelle Lorentzweiler, Luxembourg. 2005 curator Fraenz Frisch. “50° anniversario della Fiat 500”, presso la Galleria Atrebates in Dozza (BO). Nuc 2005 per una nuva cultura de l'Aigua, Mail Art Exhibition, Biblioteca Pùblica “Trinitari Sabregat“ Alcanar Spagna. 2005 Mail Art Meeting Archives, by Anna Boschi (Bologna). Omaggio a Ray Johnson, fondatore della New York Correnpondance School, Sale espositive Museo della Mail Art Montecarotto, 2006. Mail Art 9 “I primi cinquecento anni di Monna Lisa (La Gioconda)”, Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Città Castel San Pietro Terme (BO). 2006 Catalogo curato da Anna Boschi. Corrispondenza d'artista, Progetto di Mail Art, Gabbiano/10 Galleria centro commerciale, Savona, 2006. Progetto internazionale di Arte Postale La Collina/The Hill, Spazio Atrebates, Dozza (BO) 2006 Mail Art 10 “La storia siamo noi”, Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Città Castel San Pietro Terme (BO). 2007 Catalogo curato da Anna Boschi. Mail art for bike: omaggio alla bicicletta per un futuro sostenibile, catalogo mostra, Dozza, Galleria d'arte Atrebates, a cura di Gabriele Bertacchini 2007. Mail Art Project „Behind San Lorenzo“ mostra curata dall'Associazione Amici di San Lorenzo, di Comune Varigotti, Savona; 2007. Ray Johnson e la Mail Art – Retrospettiva e testimonianze, Biblioteca Comunale Castel San Pietro Terme, (BO) mostra curata da Anna Boschi. 2008 “Sale Nostrum”, Mail Art Project presso la Galleria d'Arte Atrebates Cervia (RA). 2009 World Pavilion, Insideoutsidebiennale Dentrofuoribiennale, Evento parallelo della 53° Biennale Internazionale di Venezia 2009, Ambasciata di Venezia, Garage n°3 Gallery, curato da Tiziana Baracchi e Giancarlo Da Lio, Mestre, Venezia. Gallery, 6-7 June 2009 Mail Art Call Portogruaro Limite, Scambio, Segno, Museo Nazionale Concordiese, Portogruaro 2010. Mail Art Galaxy, Mestre, Venezia 2010. mostra curata da T. Baracchi e G. Da Lio, Ed. Giulia. Kaunas biennal, Fluxus , homage to George Maciunas, St. Louis, MO; U.S.A. Poesy Pavilion dentro fuori Biennale inside outside Biennale, Evento parallelo della 54° Biennale Internazionale di Venezia . Garage 3, Mestre, Venezia 4-5 giugno 2011 Spaventapasseri, Mail Art Project, Museo del Mondo agricolo Ferrarese, Roncegno Terme (TN) 2011. Padiglione Tibet, mostra curata da Ruggero Maggi. 2011 L'albero della poesia, vent'anni di arte postale, Garage 3, Mestre, Venezia. 2012 Progetto internazionale di Arte Postale e Digitale, Spazio Arte Contemporanea Sperimentale, Quiliano. 2012 53


Mail Art 11 1962-2012 – 50 Years of Mail Art in homage to Ray Johnson, Civico Museo della Mail Art di Montecarotto (AN), MUSINF - Museo Comunale d’Arte Moderna e dell’Informazione di Senigallia e Galleria d'Arte Contemporanea di Castel San Pietro Terme (Bo) 30 Giugno - 29 Luglio 2012 E-Book a cura da Anna Boschi. Padiglione Tibet, mostra curata da Ruggero Maggi. 2013 Embassy Pavilion, evento parallelo della 55° Biennale Internazionale di Venezia . Garace 3, Mestre, Venezia 6-7 giugno 2013 Ambasciata di Venezia, Gallery 3, curato da Tiziana Baracchi e Giancarlo Da Lio Mestre, Venezia, Ed. Giulia 2014 Arte Postale Operazione Cavellini, GAC, Evento parallelo alla Biennale di Architettura di Venezia; 2014 POF “Piano dell'offerta formativa” dell'Istituto Comprensivo della Scuola Secondaria di Primo Grado “Federico Halberr” Rovereto (Trento). Progetto d'Istituto dell'Istituto Comprensivo della Scuola Secondaria di Primo Grado del Centro Valsugana, Rocegno Terme (TN). Linee Guida nazionali Linee guida provinciali. Dorfles, Dalla Costa, Ragazzi: Immagini d’Arte, Atlas, Bergamo, 2009 Bersi, Ricci, Arte e Immagine, Zanichelli, Bologna 2012

Sitografia: http://www.indicazioninazionali.it www.istruzione.it/urp/pof_universita www.vivoscuola.it/piani-di-studio-primo-ciclo www.cavellini.org it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo Achille Cavellini www.guzzardi.it/arte/archiviomailart www.lorentzweiler.lu www.guy.bleus.archive.be www.musan.it www.robertopittarello.it www.boel861.com www.mailartprojects.blogspot.com www.dododada.ning.com/group/guglielmo-achille-cavellini-gac-2014 https://it.it.facebook.com/archivio.cavellini it.wikipedia.org/wiki/Museo-civico-e-della-mail-art

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Ryohuke Choen and Roberto Scala , Piazza Vescovado , Massa Lubrense agosto 2010

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Roberto Scala and Vanessa Beecroft , Art gallery Lia Rumma, Napoli, 1995

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Alien , Roberto Scala , venerdĂŹ santo , processione Sorrento (NA) 2009

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Roberto Scala , Collage collezione privata , 08/04/2005

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Performance with Peter Kustermann and Clemete Padin , Tate Modern London 2004

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Tate Modern, photo group of Mail Art and London Biennale 2004 .

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Angel Pub, International Contemporary Art Exhibition of London Biennale UK ritratti. 2006

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Ritratto – Fine . Borgo Valsugana (TN) 18 novembre 2014. Roberto Scala

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