Trivalent Inspiration Book

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INSPIRATION BOOK




contents

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2. 5. 21. 23. 28. 30. 34. 36. 38. 40.

Moodboard Colours Materials Wood Elastic Bands Architecture Modular Form folloows function Less is more Organizer


2. 5. 21. 23. 28. 30.

Shapes Triangle in... Fashion Design Jewerly Design Product Design Location

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colours 7


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black E’ il colore del buio, del male e del mistero, ci parla del vuoto, del caos e delle origini, è controbilanciato dal suo opposto, il bianco, simbolo di luce: il dualismo luce/ oscurità non si presenta in forma simbolica morale finchè le tenebre primordiali non si siano divise in luce e buio, quindi all’inizio dell’esistenza, esso non è rappresentante del male in senso univoco. Nella tradizione simbolica quindi l’idea delle tenebre non ha ancora significato negativo, perché corrisponde al caos primigenio dal quale può nascere ogni cosa, esso è infatti associato all’invisibile e all’inconoscibile, quindi anche alla divinità creatrice originale, o la scintilla inziale da cui tutto si è palesato, alla faccia nera della luna o alla luna nera. I nostri antenati impersonificavano le forze

oscure dalle quali si sentivano minacciati proiettando terrificanti e maligne creature delle tenebre, e ad oggi non molto è cambiato, poiché ancora l’uomo si comporta come un fanciullo spaventato di fronte a ciò che non conosce o comprende, la Dea Ecate per esempio, era una di queste, percorreva la terra nelle notti senza luna assalendo gli atterriti viandanti alla biforcazione delle strade. Con la creazione di divinità terrificanti, i nostri progenitori cercavano di dominare la paura del buio proiettandola su un immagine che circondavano di attributi, credenze e riti, anche nella cultura popolare europea le fiabe e i racconti presentano la figura dell’uomo nero o di orchi e streghe vestiti di nero.

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Quella dell’uomo nero, nasce alla fine del diciottesimo secolo in Inghilterra, dove era inizialmente legata ai minatori delle miniere di carbone e agli spazzini. Il nero era il colore di saturno dio dell’implacabile scorrere del tempo onorato a Roma nei Saturnali la festa di fine anno che coincideva con la morte e la rinascita del sole, il cui rito esprimeva l’imperativo naturale per il quale il veccho ordine deve morire per dare origine al nuovo creando un ciclo infinito di morte e rinascita, anche se a livello più profondo la festa dei sat-

urnali ci fa associare il colore nero alla comprensione che morte e rinascita sono fasi transitorie di una più ampia continuità. Il colore nero è la negazione del colore per antonomasia e rappresenta il confine che segna la conclusione della fase vitale. Il colore nero quindi esprime negazione per la vita futura con conseguente rifiuto a lottare, negazione per la realtà in cui si vive con conseguente ribellione e aggressività. Il nero conferisce un senso del sacrificio, tenacia, pessimismo, abnegazione e risolutezza nel perseguire le proprie mete.


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WHITE Evoca la purezza, la verginità e la spiritualità, la luce lunare; bianco come la cenere e le ossa, ma la simbologia primaria è quella della luce, elemento fondamentale dei miti della creazione. In tutte le religioni il bianco è il simbolo della divinità. Nelle fiabe il bianco indica la luce del giorno, la salvezza dell’eroe o l’intervento di una forza benefica, nella mitologia è il colore di creature speciali soprattutto quelle che attraversano il confine tra il reale e l’immaginario: unicorni, cigni, conigli bianchi. Il bianco simbolo della perfezione trascendente, dell’innocenza, della redenzione e dell’autorità spirituale. Il bianco associato al nero simboleggia la dualità, i due opposti, il bene e il male. Questo colore comprende tutti i colori dello

spettro luminoso e come significato sta agli antipodi del colore nero; il bianco esprime speranza per il futur, fiducia nel prossimo e nel mondo in genere. Rappresenta lo stato di purezza e i nobili sentimenti. Chi ama il bianco rivela una spiccata tendenza al fatalismo, ma a contempo esprime creatività e immaginazione. Chi preferisce il bianco ha il continuo desiderio di cambiamento e viene stimolato dalle novità che la vita gli presenta. Ha grande fiducia negli altri e in tuto ciò che il futuro gli riserva ma, allo stesso tempo può crearsi illusioni e peccare di ingenuità. È uno dei colori tipici della stagione estiva. È un colore virginale, puro, immacolato. Per questo motivo nella tradizione occidentale le spose sono vestite di bianco.

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Simbolo di saggezza, rinvia alla luce bianca interiore quindi alla spiritualità. Esprime l’onesta, l’innocenza e la purezza. È il colore del silenzio e del freddo (dell’inverno). È ottimo per i creativi, in quanto permette di trovare l’ispirazione e realizzare la presa di coscienza. Il bianco assorbe il colore e rimanda il calore, dà volume e corpo. Nella tradizione orientale, il

bianco rappresenta il settimo chakra: Sahasrara della Corona o dei Mille Petali. È collocato sulla sommità della testa, dove c’è la fontanella: da qui entra l’energia divina. È il chakra che mette in relazione la propria parte più spirituale con il proprio Essere completo e con la Realtà Cosmica. La sua pietra è il quarzo bianco.


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l legno è il materiale ricavato dai fusti delle piante, in particolare dagli alberi ma anche dagli arbusti. Si ricava sia dalle conifere sia dallelatifoglie; dalle palme non si ricava legno vero e proprio perché sono in pratica delle gigantesche erbe. Le piante perenni sono caratterizzate dalla presenza di fusto e rami che crescono concentricamente verso l’esterno di anno in anno e dall’ avere i tessuti composti essenzialmente da cellulosa, emicellulosa e lignina. Il legno può avere diversi nomi, a seconda dell’uso a cui è destinato:legna se fornisce combustibile, legname da lavoro, costruzione, se indirizzato verso tali impieghi. Il legno è prodotto dalla pianta come elemento strutturale, dalle ottime caratteristiche di robustezza e resistenza, ed è per questo impiegato utilmente dall’uomo. Come già accennato, il legno è costituito da fibre di cellulosa trattenute da una matrice di lignina; il ruolo dell’emicellulosanon è stato ancora chiarito. I

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Una volta tagliato e stagionato od essiccato, il legno è destinato ad un’ampia varietà di utilizzi: Scomposto in fibre dà origine alla polpa di legno, impiegata per produrre la carta; Può essere scolpito e lavorato con appositi utensili; È stato un importante materiale da costruzione fin dalle origini dell’umanità, quando l’uomo iniziò a costruirsi i propri ripari e tuttora in uso; È impiegato come combustibile per il riscaldamento e la cucina; È impiegato per la produzione della carta, tramite la produzione di polpa di cellulosa, avendo sostituito nell’era industriale il cotone o altre piante, più ricche di cellulosa ma meno abbondanti e quindi meno adatte ai nuovi regimi di produzione Il legno è commercialmente classificato in tenero e duro. Il legno derivato dalle conifere (per esempio il pino o l’abete) è di tipo tenero, il legno delle angiosperme (ontano, quercia, noce) è duro. In realtà questa suddivisione può essere fuorviante,


poiché alcuni legni duri sono più teneri di quelli definiti teneri, per esempio la balsa, mentre alcuni teneri sono più duri dei duri, per esempio il tasso. In realtà questa distinzione deriva dalla nomenclatura inglese che definisce le conifere “softwood” e le latifoglie “hardwood”, ma la traduzione in legno tenero e legno duro è un errore di ipercorrettismo, visto che le due parole inglesi stanno a significare semplicemente - e rispettivamente - conifere e latifoglie. Il legno proveniente da specie differenti ha diverso colore, diversa densità e diverse caratteristiche della venatura. A causa di queste differenze e ai differenti tassi di crescita, i differenti tipi di legno presentano differenti qualità e valore. Per esempio il mogano vero denso e scuro, è ottimo per gli intarsi e le finiture raffinate, mentre la balsa, leggera, soffice, dalla consistenza spugnosa facilmente intagliabile, è usato nella realizzazione di modellini.

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ELASTIC BANDS “A simple, minimalistic chair with metal tubular frame and 40 elastic belts. Very easy to assemble and use. It was presented now at Milan Design Week and Salone Mobile Milan 2011 at the Lago stand. Lastika resembles a flower, in fact a daisy. When you sit in it, youare supported by forty

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elastics that make up the seat and create arocking sensation, although the structure of the seat is in fact verystable. It is a fun and comfortable seat, very lightweight and stackable!�Photography by Kassel&Wassel PROGETTO DI VELICHKO VELIKOV.


Messy Organizer from Masiosare Studio

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1- Grid-lastic is a project defined by the realization of a graphic image that represents ESAD like a multi-disciplinary institution and tries to evidence the intersection of knowledge and experience contextualizing into a T-shirt. A plastic language in a solid structure. Created by: Joana Azevedo-Pedro Cardozo 2- “Swindle Magazine asked me to design a typeface for issue 2 to be featured in their typography section. I created a typeface called “Elast, I Have You Here Alone” which was made of stacked and tangled elastic bands.” By Ben Loiz


3- Elastico BookCase by Arianna Vivenzio

4- SĂ–HKA by Malet Thibaut

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Kyle Schumann by Spine Chair. The design evolved to be not only counter-anatomical to the human spine, but also counter-behavioral to accomodate the transition from sitting to sleeping. A system of vertebrate pieces was developed, with a complex joint system allowing for a controlled range of movement, and a series of ribs were mounted on the spine to create a more comfortable surface.

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Typeworm Chair by Wiktoria Lenart. Created to re-use an old chair that was found on the garbage. I reduced unwanted parts of the chair to expose the construction. Used materials: rubber band, black matte paint.

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inspiration


ARCHITECTURE L’architettura è la disciplina che ha come scopo l’organizzazione dello spazio a qualsiasi scala, ma principalmente quella in cui vive l’essere umano. Semplificando si può dire che essa attiene principalmente alla progettazione e costruzione di un immobile o dell’ambiente costruito. Finché l’uomo ha avuto capacità cognitive tali da potersi organizzare in civiltà, l’architettura è sempre esistita. L’architettura è nata anzitutto per soddisfare le necessità biologiche dell’uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici, e proprio per questo è tra le discipline maggiormente presenti in tutte le civiltà. Solo in un secondo momento, con lo sviluppo della divisione del lavoro nella società, alla funzione primaria vennero aggiunte

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funzioni secondarie in numero sempre crescente. Con la comparsa di caratteri estetici si ebbe la nascita dell’architettura anche come arte visiva, dotata però di proprie caratteristiche peculiari. Sarebbe riduttivo anche parlare di valori estetici in quanto una buona architettura è spesso frutto di valori etici e di uno studio con approccio quasi scientifico sul modo di operare. Risultato di questa operazione deve essere anche un ammirabile valore artistico. “ESSA E’ IL PRODOTTO DI FATTORI DI OGNI GENERE, SOCIALI, ECONOMICI, SCIENTIFICI, TECNICI, ETNOLOGICI. PER QUANTO RUN’EPOCA CERCHI DI MASCHERARSI, LA SUA VERA NATURA TRASPARIRA’ SEMPRE ATTRAVERSO L’ARCHITETTURA.” Una delle definizioni più antiche e risale a Vitruvio: l’architettura è un insieme di


tre fattori: STABILITA’, UTILITA’ E BELLEZZA. In altre parole vi si mischiavano qualità: STRUTTURALI, FUNZIONALI ED ESTETICHE . Senza stabilità l’architettura è pericolosa ed effimera; senza utilità l’architettura fine a sé stessa è semplicemente una scultura in larga scala; senza bellezza (come sottolineano Ruskin, Le Corbusier e Pevsner) si parla solo di edilizia. In ogni edificio questi tre aspetti sono di vitale importanza, anche se durante le epoche storiche non sempre ebbero il medesimo peso. Si pensi per esempio all’architettura del cosiddetto Movimento Moderno: il fattore estetico inteso come mera decorazione era volutamente trascurato nella progettazione, focalizzata solo sulla funzione degli edifici; dalla semplicità essenziale scaturì tuttavia una naturale valenza estetica. Un’evoluzione di questa prima definizione è stata per esempio data nel 1624 da Sir Henry Wotton, che nel suo Elements of Architecture parlava di tre imperativi dell’opera architettonica: robustezza,

funzionalità e piacere, ovvero solidità dei materiali e della costruzione (=stabilità), adattamento razionale degli spazi alle loro finalità (=utilità) e produzione di un piacere estetico (=bellezza). Questi tre fattori possono essere messi in una ipotetica scala gerarchica: un edificio ha innanzitutto bisogno di stare in piedi, poi può ricoprire una funzione per la società, infine può essere costruito secondo criteri estetici; ma l’attenzione alla bellezza non può venire prima dell’attribuzione di una destinazione, né qualsiasi uso o decorazione possono essere messo in atto se manca la stabilità strutturale. Tre concetti chiave per lo sviluppo del progetto in campo architettonico: architettura modulare, “la forma segue la funzione” e “Less is more”.

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modular In un’architettura modulare ogni blocco fisico implementa una o uno specifico insieme di funzioni e ha relazioni ben definite con gli altri blocchi. L’architettura modulare consente quindi di fare cambiamenti progettuali su un singolo blocco senza dover modificare gli altri per avere il funzionamento corretto del prodotto e di progettare i diversi blocchi in modo indipendente gli uni dagli altri. Un modulo architettonico è una misura di grandezza o una unità che viene ripetuta più volte in maniera da dare proporzioni equilibrate in un edificio o in un insieme di edifici. Nell’ambito dell’architettura moderna un modulo è un’unità di un edificio che viene ripetuta più volte. L’architettura modulare è stata molto diffusa nel XX secolo nell’edilizia

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popolare e industriale: si pensi alle case a schiera o ai capannoni industriali in serie. L’architettura modulare sembra essere l’evoluzione naturale di molti tipi di prodotti e questo accade perchè la modularità porta benefici innanzitutto ai clienti. Pensiamo ad esempio alla bicicletta, che oggi è un prodotto modulare ed aperto: io posso infatti scegliere i componenti che preferisco acquistandoli dai migliori produttori al mondo e realizzare a costi ragionevoli la “mia” bicicletta, diversa da tutte le altre biciclette esistenti al mondo. Chi non vorrebbe questa possibilità per le automobili, gli elettrodomestici e tutti gli altri prodotti? Il mercato spinge quindi in direzione della modularità e le aziende devono pertanto essere in grado di prevedere e prevenire questi cambiamenti.


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yesterday


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form follows La forma segue la funzione è una formula che venne coniata dall’architetto americano Louis Sullivan per esprimere la tendenza diffusa tra gli architetti europei e americani a marginalizzare, quando non addirittura rifiutare, la decorazione. Questo atteggiamento fu portato alle estreme conseguenze da Adolf Loos. Definendo l’ornamento “un delitto”, questi riteneva che l’essenza di ornamentazione negli oggetti d’uso quotidiano avrebbe contribuito al progresso culturale. Tali idee furono riprese dai modernisti, fautori di un’estetica industriale e di manufatti semplici ed essenziali, e influenzarono lo sviluppo di nuove tipologie edilizie, in particolare i grattacieli. Sebbene la rapida diffusione di questi ultimi rispondesse a

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ragioni commerciali, Sullivan sperava che un design impeccabile e un’ornamentazione raffinata avrebbero consentito di trascendere le motivazioni biecamente economiche. Con il tempo queste idee confluirono nel Funzionalismo, un indirizzo architettonico per il quale le preoccupazioni estetiche non devono ma interferire con la funzione di un edificio. Lo sviluppo dei grattacieli favorì quello della tecnologia dei materiali impiegati nella loro costruzione, quali vetro, acciaio e cemento, fino a sfociare nella facciata continua che dominato tanta architettura residenziale e commerciale del XX secolo.


function

“Architecture arouses sentiments in man. The architect’s task therefore, is to make those sentiments more precise.” Adolf Loos

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less is more In architettura, l’idea del “meno è più” si tradusse in un approccio razionale a livello di organizzazione, progettazione e o r n a m e n t a z i o n e di un edificio. La formula si fondava sul concetto di necessità architettonica: di qui il rifiuto degli elementi ridondanti, l’accento sulla struttura dell’edificio e l’adozione della pianta aperta, che consentiva di abolire i muri interni. Questo suo approccio fu spesso ricollegato al rifiuto dell’ornamento di Adolf Loos, ma in realtà il minimalismo di Mies Van Der Rohe fu meno estremo e ammetteva l’uso della decorazione quando questa non interferiva con il disegno complessivo dell’edificio. Mies definì “pelle e ossa” tale architettura in cui la struttura era ridotta a un robusto

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involucro trasparente ed elegante, e le dominanti erano forme geometriche elementari, un uso essenziale dei materiali, elementi disadorni e le ripetizioni delle strutture. Le radici di questo

approccio vanno ricercate nel movimento Arts & Crafts, fautore delle “veritĂ dei materialiâ€?, ossia di un loro uso onesto che ne riflettesse, senza artifici, le caratteristiche intrinseche piĂš autentiche.

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organizer

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shapes La figura geometrica del Triangolo è strettamente legato al numero tre. Poligono di tre lati, quindi con tre vertici. Il simbolismo universale del Triangolo, si ritrova in tutte le tradizioni, è la manifestazione del ritorno all’unità primordiale. Il Triangolo si ricollega alle varie simbologie del ternario. Secondo la peculiare interpretazione alchemica, nell’ordine delle figure chiuse, il Triangolo si colloca tra il cerchio ed il quadrato, da cui si può dedurre che rappresenti un’entità intermedia tra la sostanza quasi astratta, ovvero spirituale, e la materia che ricade invece sotto i nostri sensi. Il Triangolo è la rappresentazione grafica dei quattro elementi. Per esempio il Triangolo con la punta verso l’alto simboleggia il fuoco e il sesso mas-

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chile, con la punta in basso invece sta a significare l’acqua e il sesso femminile. L’equilibrio dei due Triangoli è dato dalla loro unione nella forma dell’esagono stellato, cioè la rappresentazione grafica del sigillo di Salomone, composto dall’incrocio dei dueTriangoli inversi. In relazione al sole e al grano il Triangolo è doppiamente simbolo di fecondità. IlTriangolo equilatero esprime la divinità, l’armonia, la proporzione. Non può essere pienamente compreso se non in funzione dei suoi rapporti con le altre figure geometriche. Ogni figura può essere divisa in vari Triangoli con linee tracciate dal centro fino agli angoli. Il Triangolo è alla base della formazione della piramide. Come ogni generazione avviene attraverso la divisione, così l’uomo


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corrisponde ad un Triangolo equilatero diviso in due, cioè ad un Triangolo rettangolo. Il quale, secondo l’opinione di Platone nel Timeo, rappresenta anche la terra. La trasformazione delTriangolo equilatero in Triangolo rettangolo con una perdita di equilibrio.

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triangle in...

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1-Vectory Clutches By Baguera 2-Bao Bao Bag by Issey Miyake 3-Tessel Jet Pack Backpack by Tessel Supply 4-FYP - HD @HKDI_ Shirt_1 by Yung Wong

fashion design 64


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Allen Chiu-LAVENDER XU COLLECTION


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1- Autoctona Jewerly By Alessandra Murgia. 2-Geometric Jewellery; Concept: Kieran Choy & Steven Orlowski

jewerly design 68


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Ruby Chair by Marcos Madia

product design 70


Anna-Lisa Fondato-TAKE A SEAT - the urban relaxation

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PAPERO is a mood light decorative lamp. In this project we combined two technologies laser cut of polypropylene and 3d printing with ABS. Papero is lamp for indoor and outdoor usage.

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LAMPFRAME PENDANT LAMP BY HERR MANDEL

Svyatoslav Boyarincev-”Stealth” case for iPhone 5

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1- STEEL ROD STOOL project cooperate with Joanna-aboklicka and Maria Rzeczycka 2-Diego Vencato-Wooden Mesh 3-Sanjin Halilovic-Paper Chair 4-Wooden textiles by Elisa Strozyk 5-Chris Wakefield-HandiCup

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1-Andrew Sokruta-Crater 2-Murals by Tobias Hall 3-Ronald Ignatius Bunaidi-Singapore Art District 4-Lene Sundsbø-3D triangles

graphic design 76


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location

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Vlad Mishin-Transformer apt.

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