Balletti news marzo 2015

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S OM M AR I O:

ANNO 1

NUMERO 3

MARZO 2015

English composition Cortometraggio Progetto Osmim Gara di lettura di inglese Uscita casa museo di Bibbiano Brevi dalla scuola…... P.a.r.s.i.f.a.l Simone Cristicchi

Poesie… in Libertà Street art... Intervista a Neymar Torneo volley

Pillole di storia 8 MARZO – GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA L’iniziativa di celebrare la giornata internazionale della donna nasce per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e lo sono ancora, in molte parti del mondo. Sul perché si festeggia questa data, ci sono diverse ipotesi: una di queste si riferisce alla tragedia dell’incendio della fabbrica Triangle avvenuto a New York nel 1911 nel quale morirono 146 lavoratori tra cui 123 donne e 23 uomini. Un’altra ipotesi racconta che all’inizio del ventesimo secolo, a Copenaghen, si riunirono alcune donne provenienti da tutto il mondo (durante la prima e la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste); Clara Zetkin, una di loro, propose di stabilire una data affinché in ogni paese si promuovessero i diritti delle donne, primo tra tutti il suffragio, cioè il diritto di voto. Ricordiamo che in Italia questo e’ avvenuto solo a partire dal 1946. Con la risoluzione dell’Onu, l’assemblea delle nazioni unite nel 1977 propose ad ogni paese “La

giornata delle Nazioni unite per i diritti delle donne e per la pace internazionale”; adottando questa risoluzione l’assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l’urgenza di porre fine ad ogni discriminazione e di lavorare per raggiungere una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita sociale e civile del loro paese. L’8 marzo che già veniva festeggiato in diversi paesi divenne la data ufficiale di molte nazioni. La mimosa per la festa delle donne in Italia. La scelta della mimosa risale al 1946, quando in tutta Italia venne celebrata la festa della donna con la comparsa di questo simbolo. Le organizzatrici delle celebrazioni cercavano un fiore che fosse di stagione e che costasse poco, e lo trovarono appunto nella mimosa. Secondo un'altra versione, la mimosa è stata scelta perché con i suoi “pallini” rappresenterebbe le differenze di ogni donna. Altre fonti riferiscono che la mimosa era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette (le donne della resistenza),

poiché ricordava la lotta sulle montagne e poteva essere raccolto a mazzi e gratuitamente. ……. Un giorno non basta, ma può fare la differenza. Questa giornata non deve essere solo un giorno di festa, ma anche di riflessione e non deve rimanere solo un giorno isolato tra gli altri 364 dell’anno. La storia ci insegna che quello che impariamo dal passato ci deve aiutare per capire meglio il nostro presente e per costruire il nostro futuro. Un futuro che si apre al mondo intero, che ci mette in relazione gli uni con gli altri, facendoci incontrare con culture, credo, abitudini e stili di vita diversi. Dobbiamo essere pronti a questo incontro ad impegnarci per diffondere i diritti e i doveri, le libertà, le opportunità, le uguaglianze, il rispetto per ognuno. Bibliografia T.Capomazza, M.Ombra, 8 marzo. Una storia lunga un secolo, Iacobelli 2009 A.Gissi, Otto marzo. La giornata internazionale delle donne in Italia, Roma, Viella


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ENGLISH COMPOSITION MY LAST HOLIDAY I spent my last holiday in London for two weeks. I went there with an association called

MY FAMILY

The people in my family are my mum and “Master Studio”. I didn't know anyone but only my sister Rebecca. The Italian people I me. I haven't got any brothers or sisters. My met were very friendly. I was the youngest of the group, the only one that was born in Mum’s name is Paola and she is 44 years 2001 and all the others were born in 1999, 1998, 1997 and one in 1996. My father took my old. She is from Italy, she's Italian. Her birth- sister and me to Reggio, then we took the coach with the students and the teacher that day is in August and her favourite hobby is brought us from Reggio to Bologna airport. The flight took us about two hours. We stayed running, her favourite food is cappelletti in a College called QUEEN MARY, in the East of London. When we went to visit the center and her favourite colour is blue. Her lucky of London, we took the underground and we had about 11 stops on Red line. The first number is 13. My favourite relative is my day in the College the teachers tested our English language level and then they put grandma. I love my grandma. Her name is every student in different school classrooms. The first week I was in class with Filippo and Marta and she is 75 years old. She is from Francesco, they are 15. Then there were some Romanian, Swedish and Bulgarian people. Italy, she's Italian. Her birthday is in August The first week we had lessons in the morning, then we had lunch in the College. In the afand her favourite hobby is watching TV, her ternoon we went to the center of London by underground. For me London is a beautiful favourite colour is yellow and her favourite town with beautiful museums, squares, parks and monuments. During the weekend we animal is the lion. My petfriends are two fish, went sightseeing to places out of London and we stayed there all the day. Sometimes we their names are Lollypop and Superstar. I had two hours of free time and we could go wherever we wanted. We could go shopdon't know their age and

their birthday. ping or we could go walking around, in parks or streets. Free time was really funny! One

They are from the acquarium. My fish are day we were in Camden Town, a nice quarter of London, and my sister and I met our not very intelligent, but they are very brother Riccardo that was in London too and stayed there for two months working in a funny!!! I have two aunts and two uncles, coffee shop in Trafalgar square. It was nice meeting him and he brought us two small their names are Elena, Elisa, Fabrizio and cakes. The weather was very good! It was always sunny. The second week we had lesMatteo.

I

LOVE

MY

FAMILY

BECAUSE sons in the afternoon and we went to visit the town in the morning. It wasn't good be-

IT IS CRAZY!!!!!!!!

cause in the afternoon we were so tired to go to school. The second week, Filippo and

Cecilia Laayoun 1B

Francesco changed classroom, so I was alone, I was the only Italian person in my classroom. I was a little bit upset but my English teacher told me that t was better for me to be the only Italian speaking in my classroom because I had to speak in English. At the beginning I was really worried about that, but then I understood that if I tried to speak in English, other people could understand me. It was a really beautiful holiday, and I want to do the same this year. Ginevra Fontanesi 3B

LE RIPRESE SONO TERMINATE... IL PROGETTO PROSEGUE! Venerdì 6 e sabato 7 marzo 2015 la nostra scuola si è trasformata in set cinematografico, gli alunni si sono calati nella parte di attori e comparse, tutto il percorso seguito fino ad ora – riflessioni, discussioni, confronti, formazione e documentazione, scrittura della musica e della sceneggiatura, presentazione al territorio – ha preso vita e si è concretizzato nella realizzazione del cortometraggio sul quale tanto abbiamo investito e lavorato. Sono stati giorni vissuti con emozione e intensità da parte dei ragazzi, del regista Lorenzo Miglioli e della sua troupe, degli insegnanti coinvolti:

hanno richiesto grande capacità di condividere spazi, stati d'animo, entusiasmo e nervosismo, impegno e pazienza, determinazione e coraggio di esprimersi, esporsi, uscire da sè ed essere comunque se stessi... Il passo successivo è il montaggio delle riprese, della canzone, con la realizzazione di un lavoro che prevederà anche qualche sorpresa e che verrà conosciuto, vissuto e diffuso il più possibile per stimolare il raggiungimento dell'obiettivo più grande: la sensibilizzazione e l'acquisizione di consapevolezza dei diritti di ognuno di noi, della necessità di essere sempre vigili, liberi e critici, rifiutando di farci condizionare dai mass-media e di lasciarci scivolare inconsapevoli

nella discriminazione e negazione dei diritti. I ragazzi hanno fatto da specchio alla società in cui vivono, a tutti i messaggi negativi che si trovano ad assorbire quotidianamente, per poi rifiutarli con coraggio. Questo cortometraggio ha dato voce e immagini al nostro importante messaggio: I diritti e le libertà enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo spettano ad ogni individuo: la dignità della persona e i diritti che le appartengono sono inviolabili.


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Progetto Osmim (orchestra delle scuole medie ad indirizzo musicale): Candide "L’Ottimismo alla fine del mondo" è una farsesca rivisitazione operistica di Del Bene, Del Male, spettacolo di Stefano Cenci sulla imminente fine del pensiero occidentale. Sulla fine del mondo per come lo conosciamo. Sulla chiusura di un ciclo, di un’epoca. Non è una favola. È sotto gli occhi di tutti, da decenni. La scena rappresenta una sala da cerimonie di uno sfarzoso palazzo. Pareti con tessuti damascati rossi, pavimenti di marmo, tende dorate e rifiniture bianche. L’orchestra suona rassicurante la musica dal Candide di Bernstein, come fosse accompagnamento di una serata in crociera. La padrona di casa, algida, impassibile ma cordiale accoglie il pubblico mentre un cameriere e una cameriera sistemano il salone per ricevere gli ospiti, a ritmo con la musica e in accordo con la sua sublime eleganza: sedie, fiori, l’illuminazione, i bicchieri. Tutto sembra soavemente perfetto, il migliore dei mondi possibili, tutti danzano, cantano e sospirano leggeri, mentre si compone lentamente la festa, il capodanno del genere umano, l’addio. Candido non ci ha mai creduto in tutto questo splendore, lo sapeva che in fondo, la fine è un grosso sorriso, che inghiottirà tutti. Felici. Lo spettacolo è strutturato per gironi. Ogni girone è caratterizzato dall’ingresso di nuovi personaggi. I primi ad entrare sono dei vip, ricchissimi, tiratissimi, colti, belli, parlano del bello, citano i classici, amano la vita e colgono l’attimo. Più tardi entrano altri personaggi, ancora più tirati, rigidi, nobili, potenti, grotteschi. Man mano che ci si addentrerà nello spettacolo i personaggi saranno sempre più grotteschi, astratti, allegorici infine, ed è proprio attraverso questa festa in composi-

zione continua che si confuterà il mito dell’ottimismo come punto di vista sul reale, che verranno presentati temi e tematiche del Candide. Alla fine entrerà anche il popolo, il coro e la festa diventerà incontrollata. Sulla scena decine di performer, giovani attori, coro, danzatori, incarneranno una apocalisse grottesca sospinta dalla musica della OSMIM e l’impero delle nostre certezze, del conosciuto, del nostro modo di intendere il mondo e le cose imploderà, crollando. La scenografia fisicamente crollerà e rivelerà il nudo teatro, la scatola dei giochi, il luogo della fantasia e dell’immaginazione. Ecco, se rinunciamo a tutto quello che siamo, nel bene e nel male, cosa ci resta? Da dove dovremmo ripartire per rifondare questo nostro mondo pieno d’incertezze e orrori? Pura immaginazione. "Da qualche anno, il mio personale viaggio di ricerca nel teatro contemporaneo, nella scrittura collettiva di opere che vivano del coinvolgimento diretto con lo spettatore, si è arricchito dell’incontro con Luigi Pagliarini e la OSMIM (l’Orchestra delle Scuole Medie ad Indirizzo Musicale) della provincia di Reggio Emilia. Da subito è stata condivisa una finalità primaria: non preoccuparsi di fare opere musicali che avessero come obiettivo unico l’aspetto didattico e formativo dei ragazzi coinvolti, ma mettere a

loro disposizione l’esperienza e la maturità artistica che io e Luigi avevamo maturato nel tempo, la nostra professionalità, per creare veri e propri spettacoli, che potessero rivolgersi a pubblici di tutte le età ed estrazione, che fossero coerenti e parlassero delle nostre necessità artistiche. I ragazzi non sono rimasti così solo dei ragazzi ai quali far suonare simpatiche note per il compiacimento di amici e parenti, ma sono diventati attori, calati con dedizione e serietà nel loro ruolo, di produzioni teatrali di fortissimo impatto, alto livello culturale e di intrattenimento. L’operazione che poteva in partenza sembrare eccessivamente ambiziosa, si è rivelata fin da subito vincente. Per continuare questo fertile percorso e senza mai volersi mettere al comodo riparo delle conquiste già effettuate, il Maestro Luigi Pagliarini ed io ci siamo posti un nuovo livello di difficoltà, quello di amplificare il senso operistico per la nuova produzione OSMIM senza perdere gli elementi fin qui fondanti del progetto: la grande orchestra, il grande coro, il video recitante, la riscrittura di un classico. Questa volta la scelta è caduta sul Candide di L. Bernstein da Voltaire. L’orchestra OSMIM per la prima volta è finalmente in buca. Il coro sarà sul fondo e apparirà e scomparirà dietro un tulle, come una presenza antica, affascinante e minacciosa. Il titolo di questa visionaria riscrittura del Candide sarà una versione site specific pensata per il Teatro Valli di Reggio Emilia." Stefano Cenci (regista)

Questo brano può contenere 75-125 parole. Il titolo è un elemento importante del notiziario e deve essere valutato con attenzione. Deve infatti rappresentare in modo conciso il contenuto del brano e attirare l'attenzione dei lettori. Creare il titolo prima di scrivere il testo. In questo modo sarà possibile avere un punto di riferimento durante la stesura del brano. In definitiva, il titolo deve essere incisivo e breve.


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Gara di lettura in inglese …Ovviamente non è andato tutto liscio come l’olio, ci sono stati vari punti deboli che le classi avevano . Punti negativi : Alcuni fra i libri letti non coinvolgevano pienamente ed è stato difficile interessarsi completamente ad un racconto; Nonostante l’impegno non tutti sono riusciti a esporre al meglio le trame dei loro libri . È molto difficile trovare tutti i punti negativi perché siamo riusciti ad affrontarli senza problemi; La gara di lettura è un progetto che abbiamo già affrontato in seconda media ma questa volta, in ter- pensiamo che sia stata un’esperienza molto carina per potenziare l’inglese divertendosi. za, ci si ripropone al posto che in italiano in inglese. Questo progetto ha promosso un uso non scolastico, divertente e coinvolgente dei libri in lingua straniera. Con la gara si sono attivate due diverse dimensioni: il gioco, per far divertire chi ha partecipato, e l’impegno, poiché la competizione richiede preparazione, spirito di squadra e partecipazione. Il progetto è stato formulato per permettere ai ragazzi di partecipare secondo la propria capacità e passione per la lettura e la lingua straniera dei testi, i quali proponevano svariati generi, lunghezze e difficoltà diverse. Ognuno ha poi recensito, preso appunti e consigliato i libri letti. La gara si è svolta in biblioteca, si componeva di diverse tipologie di giochi dai più ai meno difficili, orali o scritti. Alla fine, per le classi vittoriose, è stata offerta gentilmente una torta dalla prof.

INTERVISTE CONDOTTE DALLA 3D ALLE ALTRE TERZE SULLA GARA DI LETTURA IN LINGUA INGLESE Durante la gara di lettura avete collaborato come squadra? La maggior parte dei libri che avete letto sono stati interessanti?Se si, quale è stato il libro preferito dalla classe? Siete riusciti ad immedesimarvi in almeno uno dei personaggi dei libri che avete letto? Se si, quali sono stati? Nonostante la vittoria o la perdita, vi è piaciuto partecipare? Durante la gara siete riusciti sempre a mantenere la concentrazione?

C’erano libri che non sono piaciuti? Perché? Qual era la prova più difficile dei giochi? In cosa avete trovato difficoltà durante la lettura? LE CLASSI HANNO RISPOSTO … La gara di lettura è stata una bellissima esperienza, La collaborazione come squadra è risultata abbastanza efficace, anche se le classi hanno collaboma come in tutte le attività di squadra vi sono stati rato in modo diverso. punti negativi e positivi… Tra i libri considerati più interessanti sono stati segnalati: L’apprendista stregone, Excalibur, WhiPunti positivi : abbiamo collaborato molto come squadra e ci siamo te, Frankenstein. aiutati quando era necessario ; Pochi si sono immedesimati nei personaggi perché diversi libri non sono stati considerati belli. tutti hanno dato il meglio di sé, anche chi ha letto L’esperienza è stata considerata positiva anche se non tutti hanno partecipato con voglia ed entumeno libri si è impegnato, leggendoli in modo siasmo. approfondito e cercando di intervenire il più possibile. Vi sono state alcune distrazioni da parte di tutte le classi. siamo riusciti a mantenere la concentrazione duranQualche libro è stato poco interessante e difficile da capire. te tutta la durata della gara ; Tra le attività più difficili della competizione, i giochi orali con la descrizione di luoghi e personagil nostro stile è stato non competitivo, ma secondo gi, hanno richiesto un maggiore impegno. le regole del fair play ; eravamo ben organizzati come classe e siamo riusci- La difficoltà più grande è stato il lessico, per mancanza di un vocabolario più ampio. ti a mantenere la calma fino alla fine.

a cura di Balzani Asia, Bernardelli Elena e Taddei Francesco (3^D) -

READING CHAMPIONSHIP’S RAP Siamo andati alla gara di lettura e abbiamo letto dei libri da paura. Abbiamo avuto alti e bassi, come tutte le altre classi. Ci siamo allenati e ci siamo impegnati Usando il cervello per ogni libro bello Tutti ci siamo aiutati e abbiamo ottenuto ottimi risultati. Con 220 punti al primo posto siamo giunti. Infine la prof Bertolotti ci ha portato chocko-cake e biscotti ! A CURA DI ZGIRCU MIHAI E MONDELLO ELEONORA


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Pillole di storia

100 anni dalla Prima Guerra Mondiale 1915-2015 Uscita didattica alla casa- museo di Bibbiano Reperti dai fronti della Grande Guerra: oggetti ,equipaggiamenti,documenti dalla collezione privata di Lauro James Garimberti a Bibbiano

Lauro James Garimberti parla agli studenti delle classi terze.

Le classi Terze sono state ospiti presso la casamuseo di Lauro James Garimberti che ha svolto una lezione sulla Prima Guerra Mondiale. Lo spazio della casa dedicato al museo era organizzato con vetrine che ospitavano oggetti appartenuti ai soldati che avevano combattuto la Prima Guerra Mondiale. Ci ha mostrato un raro elmetto chiamato 'Farina' che ha trovato durante le sue spedizioni. Ci ha parlato delle granate, ci ha fatto un esempio di granata difensiva e di una granata offensiva. Ce ne erano di molti tipi da quelle più piccole come le classiche granate a mano a quelle più grandi come quelle dei mortai o dei cannoni. Subito dopo le granate siamo passati a vedere i vari fucili d'assalto con lunghe lame (che servivano per i combattimenti ravvicinati). Continuò a raccontarci di vari oggetti tra cui le scatolette di sardine, di mortadella e scatole di latta per il cibo, per riscaldare il cibo i soldati avevano a disposizione un piccolo fornello; delle borracce (che usavano per bere) e dei proiettili. Abbiamo osservato vari tipi di proiettili di varia lunghezza, in metalli diversi. I proiettili a salve servivano ai novellini per abituarsi a sparare e anche quando bisognava giustiziare un traditore. I comandanti davano 4 fucili ai giustizieri: uno di questi era caricato a salve, così quando il traditore veniva giustizato, i giustizieri avevano la coscienza a posto perché pensavano di non essere stati loro ad ucciderlo. Infine abbiamo osservato vari oggetti prodotti dai soldati, alcuni erano veramente belli, uno di questi oggetti era diventata una biro utilizzando due pallottole unite insieme, con il nome della sua amata con un cuoricino. Poco prima di terminare l'incontro, abbiamo osservato in libertà tutto ciò che ci aveva mostrato. E' stato interessante perché abbaimo svolto una lezione diversa dal solito. Wajih e Salif 3A


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Brevi dalla scuola Progetto Parsifal — Cantiere aperto… si parte! Nel mese di febbraio si sono svolti i lavori di potatura del frutteto e della siepe. Nel mese di aprile si svolgerà presso la nostra scuola una formazione sulla didattica ambientale rivolta agli insegnanti del nostro Istituto Comprensivo. Si svolgeranno anche due incontri rivolti alle classi prime per prendere visione di ciò che abbiamo nel nostro parco scolastico e, per poi documentare e realizzare una bacheca.

Pillole di teatro SIMONE CRISTICCHI : MAGAZZINO 18 ..”esuli di ieri, esuli di oggi, ….. pensate alla vostra casa, agli amici, ai parenti, alla vostra terra. Luoghi precisi che vi dicono chi siete da dove venite. Pensate poi … alla vostra terra in silenzio senza le persone… altri stanno arrivando e prendono il vostro posto. 70 anni fa questo e’ accaduto a Pola, intere città svuotate. ….Il 10 febbraio 1947 viene consegnata alla Yugoslavia l’Istria, la Dalmazia, Fiume come pegno che l’Italia doveva pagare per avere perso la guerra. Gli italiani che abitavano in quei luoghi dovevano andarsene, le persone si portavano dietro tutto quello che potevano.. un esodo di massa”…..Esuli di oggi …pensate ai barconi che arrivano a Lampedusa, hanno abbandonato ogni cosa per cercare altro….” MAGAZZINO 18…. (monologo teatrale che il cantautore Simone Cristicchi sta portando in giro per i teatri italiani,,,per ricordare un pezzo di storia italiana), questo luogo SI TROVA AL PORTO VECCHIO DI TRIESTE, QUI FINIRONO GLI OGGETTI, LE SEDIE, I TAVOLI ,I LIBRI, I GIOCATTOLI ,DEGLI ESULI mandati via dalla loro terra… DIVENTA UN MUSEO, DIVENTA UN CIMITERO DEGLI OGGETTI appartenuti ad un popolo. Sabato 21 marzo le classi terze hanno partecipato alla commemorazione presso la sala consigliare di Gaetano Udovisi, un

concittadino di Quattro Castella sopravvissuto alle foibe. Le foibe erano insenature tra le montagne, grotte naturali nelle regioni dell’Istria e della Dalmazia; qui a partire dal 1943 con la sconfitta del nazifascismo i partigiani iugoslavi del maresciallo Tito, attuarono una vera pulizia etnica, contro gli italiani che abitavano in quelle zone.

Qui venne attuata un vero esodo di un popolo…molti di loro vennero uccisi e buttati nelle foibe. Ricordare per non dimenticare questo il monito arrivato agli studenti. Classi 3


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Una maestra davvero speciale Maria Luisa Violi ha svolto il suo lavoro di maestra nella scuola primaria di Puianello, Livio Tempesta. Da qualche anno è in pensione, ma il suo amore per la scuola e per i ragazzi non la abbandona mai. L’abbiamo incontrata alla scuola media; qui aiuta i ragazzi che non conoscono l’italiano in un lavoro non sempre facile, per fare imparare loro la nostra lingua. Una passione altrettanto forte che Maria Luisa Violi ha sempre portata con sé il suo amore per la poesia. A quanti concorsi hanno partecipato i suoi alunni, innumerevoli, portando a casa tanti riconoscimenti e premi. Maria Luisa Violi ha curato pubblicazioni e ha scritto anche poesie. Vogliamo arricchire il nostro giornalino con il suo contributo, con le sue poesie che volentieri pubblichiamo. Grazie maestra per il tuo lavoro e per il prezioso contributo. Un abbraccio. LE LUCCIOLE In un bosco odoroso di menta, ho visto mille lucciole accendere la notte. La loro luce colorava l’aria…… Mi sono seduta….. Non sapevo se fossi tra stelle o fiori, ma ero certa di partecipare alla più bella festa di giugno.

CADE UNA FOGLIA

NOTTE AL CASTELLO

Ciao, piccola foglia di tiglio, sei grande,tenera,trasparente, ma ora devi andartene tra nere pozzanghere e anonimi asfalti.

Stasera la luna Inondava d’argento ogni stelo. I fiori bianchi parevano stelle in un cielo dipinto.

Lasciami qualcosa di te, la speranza di sconfiggere la fine, la certezza della rinascita…… Vola nella mia stanza: ti terrò come il più caro simbolo d’affetto!.......

Il profumo di menta accompagnava i pensieri che uscivano leggeri e liberi dall’angoscia del giorno….. Era notte di festa il castello occhieggiava tra gli alberi mostrando le luci che s’aprivano su tante finestre.

GELSOMINI Stelline candide Tra lucide foglie verdissime. Colori che divengono profumi s’insinuano nell’anima e rendono lieti i pensieri. Piantate semi di gelsomini E all’uomo ormai triste e disilluso saranno concessi attimi di gioia.

Era la FIABA In quelle luci splendenti Mentre noi, spettatori curiosi, entravamo,rapiti, nel mondo dei sogni….. Notte di S. Lorenzo 10/08/2014

19 luglio 2014

Street art... Cari ragazzi, Siamo alcuni studenti di 2^A. Oggi vi vorremmo spiegare che cosa sono i graffiti e cosa è la street art. Essi hanno avuto origine negli Stati Uniti (San Francisco, New York, Chicago…). I primi writers erano rappers che hanno poi influenzato altre persone ad imitarli. Possiamo definire i writers come coloro che hanno almeno una volta disegnato su treni, metropolitane, tunnel di sottopassaggi, etc. Chi non ha avuto esperienze di questo tipo rimane un “semplice” artista. Anche nel nostro territorio è nata questa passione e per questo sono stati creati due spazi a Reggio Emilia. Ci piacerebbe che anche nel comune di Quattro Castella ci fosse un luogo dedicato a questo tipo di arte. Se fosse possibile, potremmo realizzare in uno dei pannelli della scuola questo tipo di arte. Questo disegno è stato realizzato da: Antonio, Lewis e Filippo e rappresenta la nostra passione per la street art.


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INTERVISTA A NEYMAR JUNIOR........un fuoriclasse del calcio (un'improbabile intervista) Ho incontrato il fuoriclasse Neymar Jr in piazza a Reggio Emilia e gli ho fatto qualche domanda. Come hai iniziato a giocare a calcio? -Ho iniziato a 7 anni giocando a calcio con gli amici nei campetti delle favelas in Brasile. Come sei diventato così conosciuto in tutto il mondo? -Giocavo con gli amici 24 ore su 24 scalzo con un pallone sgonfio poi un giorno dei signori sconosciuti sono rimasti ad osservarci per tutto il pomeriggio e quando abbiamo finito di giocare sono venuti da me chiedendomi se potevo allenarmi con la squadra Santos Football Clube, una società calcistica di San Paulo. Chiesi ai miei genitori e mi hanno detto che non potevo perdermi un'occasione del genere, allora accettai e giocai per molto tempo col Santos fino allo scorso anno. Hai esordito per la prima volta nella nazionale brasiliana contro il Giappone nel 2012: come hai affrontato questa squadra? -Ho affrontato questa partita con tutta la mia volontà aiutando i miei giocatori. Sei stato capocannoniere della Coppa Santader Libertadores e del campionato Paulista e ti sei trasferito al Barcellona: come ti sei sentito a lasciare il Brasile? -Beh,ero molto triste a lasciare il mio paese ma l'ho fatto per portare da mangiare alla mia famiglia e magari diventare più bravo e prendere il Pallone D'oro. Consiglieresti a un ragazzo della mia eta' di iniziare la tua carriera sportiva? -Si, pero' occorre sapere che ci vuole impegno e costanza anche nel nostro lavoro. Gli allenamenti sono intensi e devi dedicare tutto il tuo tempo al calcio, spesso devi allontanarti dalla tua famiglia. Babu, Florin, Ilias. CLASSE 1B

Tornei di Volley Nel mese di marzo si sono svolti nella nostra scuola le gare di volley per le classi seconde e terze. I ragazzi, finora, hanno partecipato mostrando entusiasmo e grande partecipazione, nonché una “sana” competizione. Alcune classi, per motivare e dare carica ai loro giocatori, hanno anche preparato dei “cori”, alcuni cartelloni da sventolare e hanno portato mascotte porta-fortuna!!! Il pubblico incitava la propria squadra nei momenti di vittoria. Secondo le tradizioni scolastiche, ogni corso ha una maglietta di colore diverso che lo rappresenta: Il corso A =ARANCIONE-B=BLU-C=VERDE-D=AZZURRO-E=ROSSO


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