Rossano Maria Petrone
“Volto al Suo volto”
Grafica
Rossano Maria Petrone
Portfolio
EDIZIONE ACCADEMIA
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Rossano Maria Petrone Portfolio Triennio grafica arte MIUR AFAM Accademia di belle arti Catania anno accademico 2009/2010 editoriale: Rossano Petrone foto: Marco Puglisi
pubblicazione sfogliabile on-line sul sito http://issuu.com/rossanopetrone
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O tu che sei morto nella ricerca di Colui che scioglie i nodi, O tu che sei nato nell’unione e morto nella separazione, O tu che rimani assetato ai bordi dell’oceano, O tu che sei morto di miseria sopra un tesoro, Un tesoro che non è con noi, e non è senza di noi. Dov’è? Dove si trova il Sovrano che risiede in nessun luogo? Non dire «qui», non dire «lì», dì la Verità. L’intero Mondo è Lui, ma chi trova chi Lo veda? Nel dolore, sempre intravedo il rimedio. Nella costrizione e nella tirannia, trovo la grazia e l’amicizia fedele. Sulla faccia della terra, sotto la volta del cielo, Ovunque posi il mi sguardo, è Te solo che vedo.
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« …osservando un’ape, mi accorgo che quel che mi attira, mi piace, amo, è la creazione divina e la scienza radicata in essa. Prima la guardo volare e già mi stupisco della bellezza che la riveste e la costituisce, del suo corpo nell’aria e del suo movimento coordinato e preciso. La vedo posarsi su un fiore e scopro il suo lavoro, il suo darsi da fare, il movimento delle zampette, delle antenne, di quel che gli è stato insufflato. Mi fermo a riflettere sull’osservazione. Scorgo in lontananza un’arnia, di quelle in vetro custodite da apicoltori, che solo la parola del mestiere, sà di bontà, buono, dolce, caro; di miele. Mi avvicino e vedo che il lavoro è in corso d’opera, tutti si avvicendano, ognuno col proprio compito, ma tutti con il ritmo del divenire, della verità, dell’armonia; loro hanno un tempo diverso dal nostro, o forse abbiamo noi lasciato un po’ lontano il loro e il nostro tempo. In mezzo a tutta quella confusione ordinata, scorgo solo delle cellette, come una rete, ma lontana è la mia conoscenza. L’apicoltore mi raggiunge con gli occhi illuminati di colore. Vedendomi interessato e incuriosito mi parla. Mi racconta di loro, della loro bellezza, del suo lavoro in questa catena di accostamenti reciproci, della loro importanza in questa esistenza e per la nostra stessa vita, dei benefici del miele per l’uomo, della loro organizzazione comunitaria, delle ricerche scientifiche moderne e di un’infinità di cose, che non trovano limite; come una guida che, donandoti da bere per dissetare i tuoi dubbi, quesiti e curiosità ti lascia assetato. Dentro di me balena un’emozione, una luce infinita, un sentire, che non mi farebbe tornare neanche a casa; quasi dimentico che è ora di cena. Tornando a casa mi accorgo che i muri hanno cambiato colore, il cielo buio è illuminato di mille colori, e poi le stelle, “i gioielli” e la luna, mamma mia! Le scale oltre il portone, prima della soglia di casa mi sembrano più basse.
I miei genitori sembrano avere venti, cinquantadue, ottanta, diciotto anni, tombola! Quella luce è ancora dentro di me. Mi siedo nel ritrovo notturno al tavolo e disegno. Ma cosa? Come disegnare tutta “quella” emozione provata e provata? Si, disegnare l’ape con l’arnia, il cielo, l’apicoltore …, sarebbe di per sé, già meraviglioso, come atto del divenire, crescere, provare, ma non sarebbe “l’emozione”. Cerco in me le sfumature, la luce, i segni. Ogni cosa dice “Amore”, “Dio”; ok! Per me, l’amore di e per Dio, è l’essenza di tutto, di ogni respiro, sguardo, gesto. La bellezza dell’Amato e il suo amore, è nell’essenza di ogni cosa: è la bellezza interiore degli esseri viventi, l’anima, quella luce immensa che si irradia dentro, riverbero, che si esterna al di fuori, come la pulsazione di una stella, che illumina con tenue amore senza graffiare, ne irrompere nella vista, nello sguardo, nell’anima. È la bellezza che viene esternata, che trova, nell’immensità di ciò che l’avvolge, un essenza, che costituisce l’essenza stessa: la luce, l’aria, il tangibile, il non tangibile, l’invisibile; è come se fossimo in una di quelle piscine piene di palline colorate, quelle dove i bambini si tuffano e sprofondano quasi interamente. Siamo immersi in questa immensità, in questo amore, in questa esistenza, in questa realtà, in quest’essenza, in questa Luce, che viene illuminata da altra luce, che a sua volta trova esistenza nella Luce stessa, Iddio; perfezione su perfezione, che ricopre costituisce, attornia, ricopre di nuovo costituisce, è ogni cosa. È l’amore istintivo per la donna amata, aspirata, guardata con occhi colmi di bellezza, perché Lui l’ha creata con una luce, un’immensità che non stanca la vista, ma la colma, la ricolma e l’appaga. Cogliere quel colore, quell’intensità di luce che gli illumina i capelli e li fa vibrare nella loro leggera, setosa costituzione e vederli discendere con armonia sugli zigomi arrossati, come
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terracotta sporcata di porpora; colore che si attenua sulle guance, splendenti di una luce che è rossa, gialla, crema, bianca, azzurra, verde, viola, blu e poi di nuovo viola, gialla, rossa, verde, azzurra, blu, bianca. Osservare la sua materia e “luce”, sullo sfondo di un prato, mi permette di vederla nel complesso della luce che la scolpisce, che l’avvolge e che anche senza tanta grazia, sarebbe comunque luce, ma questa, l’abbellisce nuovamente e di nuovo, confermando la grandezza del Creatore e la sua perfezione infinita, pura, mera. Sentire la luce che entra in me, che mi permette di vedere all’oscuro della calotta, la bellezza del movimento degli esseri, quel pulsare vibrante del Suo soffio, che nessuno, neanche il migliore pittore o scultore riesce a dare, a donare, quel mistero che ci attira, perché meravigliosamente irripetibile, che non riusciamo nemmeno ad immaginare, che talmente immensa nella sua fragilità ed essenza da avere bisogno di una materia per potersi coprire. Queste gocce d’immensità si rispecchiano in me, nei miei occhi, nella sclera, nella lacrima, nell’anima, nel cervello, nel cuore, nel sangue, nei muscoli e nelle ossa, che tremano per la bellezza delle visioni, riverbera dentro di me come a far risuonare l’argilla che mi costituisce, illumina il mio volto, la mia mente, la mia anima, i miei occhi, mi dà forza ad ogni battito, passo, respiro e mi dice “ama, ama, ama, ama, …” infinito ritorno all’infinito, luce su Luce, un amore che non muore mai, che ogni giorno costantemente si rinnova, rompendo i battiti del tempo e scandendoli, con un infinito vivere d’amore per l’Amato. Vivere gustare l’esistenza di quel piacere costante ed evidente che ci fa vibrare l’anima, che ci fa guardare senza stancarci, forse perché non scorgiamo nessuna imperfezione o forse perché troppo innamorati, della vita dono di Dio, da poterci anche accorgere dei particolari della perfezione sulla perfezione che attribuiamo a volte a difetti, errori o imperfezioni di opere singolari; uniche impronte di Dio, Creatore costante di immensa perfezione.
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“Iddio è bello e ama la bellezza”
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Senza titolo xilografia a colori cm 60x40
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Senza titolo acquatinta a colori
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Senza titolo cera molle a colori
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Senza titolo fotografia digitale cm 30x45
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Senza titolo fotografia digitale cm 30x45
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Senza titolo fotografia digitale cm 30x45
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Senza titolo fotografia digitale cm 30x45
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Senza titolo xilografia a colori
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“Al-fatiha” vector image cm 21x29,7
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“Bismillah� serigrafia a colori cm 50x70
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“La vita” calcografia a colori cm 50x70
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“La vita” calcografia cm 50x70
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senza titolo serigrafia cm 50x70
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“Subhan’Allahi wa bihamdihi” (Lontano e Iddio da ogni imperfezione e tutte le lodi appartengono a Lui) serigrafia a colori cm 70x100
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senza titolo vector image cm 42x59,4
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“La vita” calcografia cm 50x70
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“Inizio” acquaforte
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Indice delle opere
pag.19 Senza titolo, xilografia a colori pag.21 Senza titolo, acquatinta a colori pag.23 Senza titolo, cera molle ac olori pag.25 Senza titolo, fotografia digitale pag.27 Senza titolo, fotografia digitale pag.29 Senza titolo, fotografia digitale pag.31 Senza titolo, fotografia digitale pag.33 Senza titolo, xilografia a colori pag.35 “Al-fatiha”, vector image pag.37 “Bismillah”, serigrafia a colori pag.39 “La vita”, calcografia a colori pag.41 “La vita”, calcografia a colori pag.43 Senza titolo, serigrafia pag.45 “Subhan’Allahi wa bihamdihi”, (Lontano e Iddio da ogni imperfezione e tutte le lodi appartengono a Lui), serigrafia a colori pag.47 Senza titolo, vector image pag.49 “La vita”, calcografia pag.51 “Inizio”, acquaforte
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