ANALISI DEL CARATTERE

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Alessia Meneghello



« Se ti dico che la città cui tende il mio viaggio è discontinua nello spazio e nel tempo, ora più rada ora più densa, tu non devi credere che si possa smettere di cercarla. » Italo Calvino, Le città invisibili


Caslon Transizionale

William Caslon

William Caslon noto anche come William Caslon il Vecchio (Cradley, Worcestershire 1692 – Bethnal Green, Londra 1766) iniziò la sua carriera come apprendista presso un incisore di armi e nel 1716 aprì a Londra un suo negozio, dove cominciò a lavorare anche strumenti per la rilegatoria. Venendo così a contatto con il mondo della stampa, adattò il suo laboratorio trasformandolo in una fonditoria di caratteri tipografici che per la loro chiarezza ed eleganza raggiunsero presto una diffusione europea. Nel 1720 creò sotto commissione, un carattere tipografico in lingua araba rispettando una precisa dimensione inglese per un Nuovo Testamento per uso orientale. Tra il 1720 e il 1726 progettò invece il carattere che porta il suo nome e che fu utilizzato inoltre per stampare la dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America. I suoi caratteri trasformarono il design tipografico inglese e stabilirono uno stile nazionale che contrastò il monopolio della tipografia olandese, i quali caratteri furono utilizzati per tutto il Seicento in Inghilterra. Il suo lavoro contribuì a modernizzare il libro rendendolo una creazione indipendente anziché un’imitazione stampata degli antichi testi scritti a mano. La ditta di Caslon, continuata dai suoi discendenti fino al 1874, si mantenne all’altezza della primitiva rinomanza fino all’inizio del diciannovesimo secolo.

Caslon è un carattere serif (con grazie) che rispecchia il gusto calligrafico ottenuto non più con la penna tagliata, ma con quella a punta che permette segni più sottili e di inspessire il tratto indipendentemente dall’inclinazione della penna. I disegni originali di Caslon non includono il grassetto anche se alcuni dei suoi titoli furono creati con dimensioni un po più audaci. In questo font, ascendenti e discendenti sono brevi e il livello di contrasto nelle diverse parti del tratto del carattere è modesto. La ‘A’ maiuscola presenta nel vertice una cavità concava in alto a sinistra e la ‘W’ maiuscola è disegnata con tre grazie nella parte superiore della lettera. Caslon creò diversi modelli di lettere per le loro diverse dimensioni, delle sottili variazioni aumentando i dettagli e il contrasto, creando più peso per i caratteri a dimensioni maggiori. Nel corsivo ad esempio i caratteri hanno diversi angoli d’inclinazione, la lettera ‘A’, maiuscola, è disegnata con un angolo acuto particolarmente tagliente. Questo carattere rimase popolare nel corso della sua vita e al di là e dopo un breve periodo di eclissi, nel diciannovesimo secolo, ritornò in uso in particolare per l’impostazione del corpo di testi stampati e di libri.



Andale Monospaziato

Steve Matteson

Steve Matteson è un graphic designer americano e il suo lavoro è incluso in diversi sistemi operativi, incorporato in console per videogiochi, telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici. Nato nel 1965 a Chicago, Illinois, si è laureato nel 1988 presso il Rochester Institute of Technology, specializzandosi nella tipografia, progettazione e stampa. Nel 1990 ha iniziato a lavorare presso la Monotype Corporation, collaborando alla creazione dei caratteri TrueType: Arial, Times New Roman e Courier New di Windows. Ha prodotto font per Agfa Monotype (Goudy Ornate e Gill Floriated Capitals) e ha diretto lo sviluppo dei suoi caratteri personalizzati fino al 2003. Nel 2004 è diventato socio fondatore e direttore del design tipografico, dell’Ascender Corporation, ha progettato il carattere di interfaccia utente per Microsoft Zune music player e la famiglia di font Segoe per Microsoft Windows Vista. Nel 2007 Matteson ha creato la famiglia di font Droid inclusi nella piattaforma Android e ha progettato quelli per i loghi e per l’interfaccia utente sia per la Microsoft Xbox che per la Xbox 360.

I font monospazio come questo, sono così chiamati perchè hanno una larghezza fissa; le lettere non hanno una crenatura, ma sono spaziate tutte con la medesima distanza e richiamano i caratteri di una vecchia macchina da scrivere, anche se diventano difficiwlmente leggibili in testi molto lunghi. Andale Mono è un font sans-serif progettato per l’utilizzo nell’emulazione di terminale e negli ambienti di sviluppo software. È stato creato in origine da Monotype ed è oggi di proprietà dell’Ascender Corp. Originariamente venne distribuito come add-on di Internet Explore 4.0. mentre non è preinstallato nelle versioni odierne di Microsoft Windows ed è invece presente in Mac Os X. Questo carattere viene molto usato dai programmatori nei text editors e negli IDE in quanto molto leggibile e sopratutto per la facile identificabilità dei suoi caratteri.



Bodoni Romano Moderno

Giambattista Bodoni

Giambattista (Giovanni Battista) Bodoni è stato un incisore, tipografo e stampatore italiano noto per i caratteri tipografici da lui creati. Nacque nel 1740 a Saluzzo da padre stampatore, il quale gli insegnò la professione fin dalla tenera età. Durante la sua adolescenza si recò abitualmente a Roma per lavorare nella tipografia della Congregazione per la Propagazione della Fede, tipografia che abbandonò quando il direttore, si suicidò. Venne poi nominato direttore della Tipografia Reale di Parma da Ferdinando, il duca di Parma; qui Bodoni farà da supervisore per una moltitudine di eleganti edizioni di testi classici. Realizzò inoltre un prologo in francese, italiano e latino scritto col proprio carattere Bodoni e una dedica al principe Eugenio di Beauharnais che finanziò la pubblicazione. L’opera è il più vasto catalogo alfabetico e di caratteri tipografici mai pubblicato fino a quel momento. Bodoni stesso incise e preparò la matrice per realizzarla. Ogni pagina è un’opera maestra di eleganza e architettura tipografica e la magica successione dei più strani caratteri delle lingue quasi sconosciute in Europa, all’inizio del XIX secolo, aumenta l’incanto di questo libro unico al mondo. Le edizioni del Bodoni ebbero un enorme successo dovuto soprattutto alla qualità delle stesse, per le quali utilizzava ricche illustrazioni ed eleganti tipografie, in quanto lui stesso mescolava gli inchiostri, usava carta della miglior qualità, disegnava eleganti pagine e li stampava e rilegava premurosamente.

Tra le edizioni più conosciute risaltano Epithalamia exoticis linguis reddita del De Rossi (1775), La Gerusalemme Liberata, l’Oratio Dominica (1806) e la famosa Illiade. Intorno al 1798 disegnò il carattere che porta il suo nome, Bodoni significò una rivoluzione per la comunità tipografica e costituì il punto di partenza dei caratteri “moderni”. Fu la moglie Margherita che pubblicò alcuni anni dopo la sua morte (1813), la sua opera magna: Il Manuale Tipografico. Bodoni è un carattere con grazie, caratterizzato da un alto contrasto tra le linee spesse e quelle sottili e ha estremità ben definite. È il classico esempio di font con grazie moderno. Le grazie del Bodoni, oltre ad essere molto sottili, sono anche quasi perpendicolari al tratto principale. I tratti verticali sono fortemente enfatizzati, dando così al font un aspetto pulito ed elegante. Durante l’epoca della composizione a piombo, ogni casa produttrice di font aveva la propria versione (adattata) del Bodoni. Anche oggi il Bodoni non è un font definito, ma una famiglia di versioni leggermente differenti l’una dall’altra. Alcune di queste versioni, come il Bauer Bodoni, mettono in evidenza il contrasto estremo fra le linee sottili e quelle principali riducendo così la leggibilità. Il Bodoni è stato usato da varie multinazionali, per esempio dalla IBM, per definire la loro corporate identity.



Gill Sans Lineare Umanistico

Eric Gill

Eric Gill (Brighton 1882 – Uxbridge, 17 novembre 1940), fu un abile stampatore, specializzato in lettering ma anche un esperto scultore (in particolare nell’incisione su pietra) e saggista. Artista poliedrico, guadagnò notorietà negli anni trenta del novecento forgiando caratteri come: Perpetua (1925), Gill Sans (1929) e Joanna (1930 – 1931). Suoi anche i caratteri Golden Cockerel Press Type (per la casa editrice Golden Cockerel Press,1929), Solus (1929), Aries (1932), Floriated Capitals (1932), Bunyan (1934) e Jubilee (1934). Collaborò tra gli altri con la fonderia Monotype Corporation, con piccole case editrici come la “Golden Cockerel”, quanto con le maggiori industrie tipografiche del tempo. All’inizio della sua carriera, quando operava soprattutto come intagliatore di lapidi, Eric Gill conobbe la “Exempla Scripturae Epigraphicae Latinae” stampata a Berlino nel 1885, che riproduceva iscrizioni latine. La conoscenza di quest’opera influenzò il suo lavoro, sopratutto nella progettazione e nel disegno dei suoi caratteri. Fondò la casa editoriale “September Press” e nel giugno del 1931, con una tiratura di 500 copie, pubblicò “An Essay on Typography”, un saggio nel quale indaga il conflitto tra l’industrializzazione e le antiche procedure di stampa manuale. Eric Gill ottenne numerosi riconoscimenti come il Royal Designer for Industry e divenne socio onorario della Royal Society of Arts.

Gill Sans ripropone alcuni aspetti dei caratteri disegnati da Edward Johnston, per la London Underground, della grafica pubblicitaria e delle incisioni in pietra dello stesso Gill, che lo avvicinarono istintivamente alle forme delle iscrizioni romane. Commercializzato da Monotype, è stato inteso come un tipo di carattere che poteva essere utilizzato per manifesti e pubblicità, nonché per il testo di documenti che devono essere chiaramente leggibili anche a piccole dimensioni o da una certa distanza. ll suo peso standard è audace anche rispetto al corpo di font più moderni; le proporzioni dell’asta derivano dalla tradizione romana, alcune lettere hanno un aspetto geometrico: la ‘O’ per esempio, è un cerchio quasi perfetto e la ‘M’ maiuscola è basata sulle proporzioni di un quadrato con le aste oblique che si incontrano al centro del quadrato stesso. Il carattere ebbe un successo immediato, l’anno dopo la sua uscita la London and North Eastern Railway lo scelse per tutti i suoi manifesti e orari e più tardi venne adottato per tutte le ferrovie britanniche. Gill Sans divenne uno dei font dominanti nella stampa britannica e rimane tutt’ora estremamente popolare. Questo carattere ha influenzato la progettazione di molti altri font e ha contribuito a definire un genere di sans-serif conosciuto come stile umanistico.



Franklin Gothic Lineare Grottesco

Morris Fuller Benton

Morris Fuller Benton (30 novembre 1872 – 30 giugno 1948) tipografo americano, apprese il mestiere dal padre Linn Boyd Benton, tipografo che nel 1895 disegnò il fortunato carattere Century e inventò la macchina per incisione a pantografo. Questo macchinario era in grado di scalare il modello di un carattere per una varietà di dimensioni, ma poteva inoltre condensare, estendere e inclinare il design dello stesso. Morris si laureò nel 1896 alla Cornell University, come ingegnere meccanico e iniziò a lavorare con il padre nel nuovo reparto di progettazione tipografica dell’American Type founders company, dove lavorò su molte di queste macchine le quali vennero perfezionate e portate a raggiungere un notevole standard di precisione. Dal 1900 al 1937, diresse il dipartimento di design grafico americano (ATF); fu il più prolifico type designer americano, completò (con l’aiuto del suo team) 221 caratteri tipografici, che vanno dal revival di modelli storici come ATF Bodoni, all’aggiunta di nuove versioni di font esistenti quali Goudy Old e Cheltenham e alla progettazione di disegni originali come Hobo e Broadway.

Benton disegnò inoltre, una famosa famiglia di caratteri senza grazie conosciuta come “gothics” che include Alternate Gothic, Franklin Gothic e News Gothic. Questi caratteri tipografici erano più simili a font di tipo sans-serif successivi ai suoi, come ad esempio Helvetica, che ad altri primi caratteri grotteschi dei suoi contemporanei. Franklin Gothic è un tipo di carattere sansserif disegnato nel 1902. Si presume che il nome sia un riferimento al presidente Benjamin Franklin, mentre l’attributo “gothic” è l’equivalente (anche se sempre meno usato) di sans-serif nei paesi anglofoni. L’intera famiglia di caratteri, che include anche le varianti condensata ed extra-condensata, fu pubblicata negli anni tra il 1902 e il 1912.Le aste di questo carattere sono ben contrastate e le curve son troncate con una certa brutalità. Franklin Gothic include diversi spessori, in crescendo: book, medium, demi e heavy. Fu un font che riscosse successo e venne utilizzato in molte pubblicità e titoli di giornali dell’epoca.



Officina Sans Umanistico

Erik Spiekermann & Ole Schäfer

Erik Spiekermann (nato il 30 maggio 1947 a Stadthagen, Bassa Sassonia) è un designer, tipografo e professore tedesco presso l’Università delle Arti di Brema; ha studiato storia dell’arte alla Berlin’s Free University e in quel periodo si è dedicato anche alla costruzione di una tipografia, nel seminterrato di casa sua, riuscendo così a finanziarsi con l’attività di tipografo e stampatore. Tra il 1972 e il 1979, prima di tornare a Berlino e fondare la MetaDesign (una società di consulenza multidisciplinare e di design, creata assieme a due partner), lavora come grafico freelance a Londra. Dopo la prima sede a Berlino, apre altri due uffici, uno a major San Francisco nel 1992 e un altro a Zurigo. Nel 1989 assieme a sua moglie Joan Spiekermann e Neville Brody (un altro grafico di fama internazionale), inizia a progettare FontShop, il primo distributore online di font digitali il cui brand venne chiamato “FontFont”. Nel 2001 abbandona il MetaDesign e fonda lo studio United Designers Network, con uffici a Berlino, Londra e San Francisco. Nel 2006 invece ottiene una laurea ad honorem dall’Art Center College of Design di Pasadena per il suo contributo al design e il German Federal Design Prize per il suo lavoro per la segnaletica della Deutsche Bahn, la società ferroviaria tedesca. Spiekermann è considerato una personalità di spicco nel campo della grafica e della tipografia, ha dato un sostanziale contributo in diversi campi, quali lo sviluppo di applicazioni e la progettazione urbanistica, ha realizzato molti caratteri tipografici commerciali, così come altri più specifici per programmi di design.

Ole Schäfer (1970 Gütersloh) ha studiato graphic design alla Fachhochschule Bielefeld e dal 1995 al 1999 ha lavorato alla Meta Design, come type designer e sucessivamente per: Audi, Volkswagen, Boehringer Ingelheim, l’areoporto di Düsseldorf, i pubblici trasporti di Berlino (BVG) e altri ancora. Il carattere che progettò per il festival di architettura della città di Glasgow, lo ha reso famoso anche fuori dalla Germania. Importante è il lavoro che ha svolto per l’ampliamento del font FF Meta e il suo contributo per la realizzazione del nuovo corpo del carattere ITC Officina. Dal 1999 Ole Schäfer lavora come type designer freelance a Berlino. Il carattere ITC Officina, fu rilasciato nel 1990 come una famiglia accoppiata di serif e sans serif e fu subito aprezzato e utilizzato per la corrispondenza commerciale ma si dimostrò popolare anche in molte altre aree. Il suo stile si fonda su quello della tradizionale macchina da scrivere, modificato per soddisfare i moderni sviluppi tecnologici. I caratteri sia serif che sans serif sono progettati con dimensioni e spazi calcolati per offrire una leggibilità ottimale.



PT Mono Monospaziato

Alexandra Korolkova

Alexandra Korolkova è una type designer, insegnante e si occupa anche di calligrafia. Nata a Dmitrov, una cittadina nei pressi di Mosca, nel 1984, ha studiato design del libro e type design presso l’università di Mosca (Moscow State University of Printing Arts) nel 2001 – 2006. Dal 2009 lavora presso ParaType e dal 2014 come type director. Nel 2009 – 2011 ha partecipato come designer principale al progetto Public Types of Russian Federation (che includeva i caratteri PT Sans e Serif PT). Altri suoi caratteri importanti sono: Leksa, Leksa Sans e Circe. Nel 2005 è stata premiata come eccellenza nel design tipografico al TypeArt’05 nella categoria “Cyrillic competition in Display category”. PT Mono da lei creato, è un tipo di carattere a spaziatura fissa (monospazio) facente parte del “PT Project series” ed è stato sviluppato per particolari necessità come l’utilizzo in moduli, tabelle, fogli di lavoro ecc.

La larghezza fissa dei caratteri è molto utile per documenti di complessa impostazione. Con questo tipo di carattere si può facilmente calcolare la dimensione dei campi di immissione del testo, la larghezza delle colonne nelle tabelle e così via. Una delle più importanti aree di utilizzo di questo font, è nei siti Web ufficiali dove i visitatori devono compilare i diversi moduli di richiesta. Fino ad ora PT Mono è stato realizzato solamente nello stile normale e grassetto.



Rockwell Egiziano

Frank Hinman Pierpont

Frank Hinman Pierpont fu un tipografo americano (nato nel 1860 a New Haven, CT, e morto nel 1937 a Londra) cominciò la sua carriera come meccanico e nel 1894 lavorò per la società di elettronica Loewe AG a Berlino. Nel 1896 divenne direttore della tipografia GmbH a Berlino, dove si produceva un tipo di macchina per la composizione tipografica. Nel 1899 si trasferì in Inghilterra e divenne direttore della Monotype; questa società oggi si occupa di design in ambito tipografico ma è stata la protagonista di molti progressi nell’ambito della tecnologia di stampa – in particolare le macchine della Monotype sono state le prime stampatrici completamente meccaniche – e nella progettazione e produzione di molti font nel XIX e XX secolo. Il suo carattere più conosciuto è il Times New Roman. In questa importante società Pierpont fu il responsabile per l’alto livello di qualità dei caratteri tipografici del tempo. Rockwell è un famoso carattere serif appartenente alla classificazione slab serif, dove le grazie sono simili, nel peso, ai tratti orizzontali delle lettere. Fu creato da Monotype nel 1934 sotto la guida di Pierpont.

Il carattere Litho Antique (slab serif precedente) fu preso a modello per l’ideazione di questo font (Rockwell), che è particolarmente caratterizzato dai tratti geometrici. La lettera “O” sia maiuscola che minuscola, più che un cerchio ha la forma di un’ellisse e la grazia all’apice della “A” maiuscola invece è molto netta. Data la sua larghezza, questo font viene utilizzato principalmente nella visualizzazione tramite display. Il Guinness World Records ha utilizzato Rockwell in alcune delle sue edizioni (come quella del 1990), anche l’informativa segnaletica, presso Expo 86, ha fatto ampio uso di questo carattere tipografico e la squadra di basket americana (Charlotte Hornets) ha usato una sua variazione, Rockwell Condensed, per il suo logo e per le sue uniformi.





Accademia Albertina di Belle Arti AA 2015/2016 Elementi di Grafica Editoriale




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