ANALISI DEL CARATTERE

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“Impara le regole come un esperto, così potrai romperle come un artista.” Pablo Picasso


A

Andale Mono è un font monospaziato anche chiamato font non-proporzionato poiché le sue lettere e i caratteri occupano ognuno lo stesso spazio in larghezza. Ciò contrasta con le font di ampiezza variabile, dove le lettere e gli spazi tra esse cambiano. Per esempio le lettere “l” ed “E” non hanno bisogno di occupare lo stesso spazio. In un carattere proporzionato moderno tutto le dimensioni possono essere cambiate, ma queste operazioni mantengono comunque la monospaziatura.

A

Andale Mono è un carattere con grazie monospaziato progettato da Steve Matteson per il suo utilizzo in emulatori terminali e IDE (software development environments), richiesto dal progetto Taligent di Apple Inc. e IBM. Matteson è un tipografo americano il cui lavoro è incluso in molti sistemi operativi di computer, console di gioco e telefoni cellulari. E’ il designer della famiglia di font Segoe usato nel sistema Microsoft Windows Vista, della collezione di caratteri Droid usata nei dispositivi mobili Android, e progettò le font usate sia nell’originale Microsoft Xbox che nella Xbox 360. Il design di Andale fu in origine creato da Monotype: partendo dalla versione 1.25 della font, è stata rinominata Andale Mono, e distribuita tramite Internet Explorer.

Steve Matteson

Andale Monospaziato



N

on appena furono rilasciati il Bodoni e le altre font Didone, il loro design fu definito “classico” per via della struttura razionale. Tuttavia, queste font non erano una rivisitazione degli stili romani e rinascimentali, ma avevano uno stile diverso e innovativo. Le ultime produzioni di Bodoni sono giustamente chiamate “modern”, mentre le prime sono le “transizionali”. Alcune versioni digitali del Bodoni sono conosciute per la loro difficile leggibilità per via dell’alternanza tra linee spesse e sottili, in particolare le linee sottili sono quasi invisibili nelle piccole dimensioni. Alcuni elementi che caratterizzano la font sono il punto quadrato sopra la lettera “i”e la “a” con due occhielli.

B

odoni è il nome del carattere con grazie progettato da Giambattista Bodoni (16 Febbraio, 1740 – 30 Novembre, 1813) alla fine del XVIII secolo e sin da quel momento ne sono stati realizzati diversi revival. Egli fu anche un famoso compositore, tipografo ed editore a Parma. Bodoni e Firmin Didot trasformarono un carattere chiamato “New Face” nel quale le lettere erano tagliate in modo da creare un forte contrasto tra le parti spesse e quelle sottili (del loro corpo). Bodoni progettò molti caratteri tipografici, ognuno con un’ampia gamma di dimensioni: tali font sono classificate come “Didone” oppure “Modern”. Il designer seguì soprattutto le idee di John Baskerville: aumentò il contrasto delle linee oblique, riflettendo lo sviluppo delle tecnologie di stampa, e conferì una maggiore verticalità degli assi. Bodoni ebbe una lunga carriera e i suoi progetti si sono evoluti arrivando alla realizzazione di un carattere con una struttura di fondo leggermente compattata e piatta, grazie morbide, alto contrasto tra linee spesse e sottili.

Giambattista Bodoni

Bodoni

Romano moderno (Didone)



N

I

ei caratteri di Caslon la “A” possiede una concavità in alto a sinistra, la “G non possiede un collo discendente in basso a destra e le aste laterali della “M” sono dritte. La “W ” ha tre vertici e la “b” termina in basso a sinistra con un’asta obliqua appuntita. Le ascendenti e discendenti sono corte e il livello di avvicinamento delle aste oblique nei corpi di testo è modesto. In ogni caso, Caslon realizzò abilmente diversi progetti di lettere con forme e grandezze diverse; in quelle più ampie vi è un crescente livello di fini dettagli e contrasti taglienti fra le larghezze delle aste. I caratteri corsivi di Caslon possiedono diverse inclinazioni: la “A” ha sempre una forte inclinazione.

l Caslon è un gruppo di caratteri con grazie progettato da William Caslon I (1692 – 23 Gennaio 1766), anche conosciuto come “l’anziano”, a Londra. Egli lavorò seguendo la tradizione di quello che ora è chiamato “design di font con grazie vecchio stile” realizzando lettere con una struttura relativamente organica che assomiglia a una scrittura a mano. Caslon stabilì una nuova tradizione di progettazione tipografica, che purtroppo non fu molto popolare al suo tempo, e si fece influenzare per questo motivo dai caratteri tedeschi barocchi importati che erano molto di moda in Inghilterra. La distinzione e la leggibilità del suo carattere gli assicurarono il patronato dei principali tipografi, in Inghilterra e sul continente. Le sue font trasformarono il design inglese e soprattutto ne stabilirono lo stile tipografico nazionale. I caratteri di Caslon rimasero popolari anche dopo la sua morte nonostante un breve periodo di eclisse nel 19° secolo, soprattutto grazie all’uso frequente delle sue font nei testi di stampe e libri.

William Caslon I

Caslon Pro Tr a n s i z i o n a l e



I

l Franklin Gothic si era sviluppato in una famiglia di font senza grazie con un gran numero di pesi diversi. Il suo stile forte e potente comunica una sensazione di calore dovuta alla forma tipica romana delle lettere. Si può distinguere grazie a una “double-story g” (cioè una g composta da due cerchi) più tradizionale. Altre principali caratteristiche che distinguono la font sono la coda del Q e l’orecchio del g. La coda della Q (nel peso “book” del carattere) arriccia in giù dalla parte bassa del centro della lettera, e si sposta leggermente verso destra nelle font “più pesanti” (bold).

I

“Franklin Gothic” sono caratteri tipografici senza-grazie creati da Morris Fuller Benton (30 Novembre, 1872 – 30 Giugno, 1948) nel 1902. Egli fu un influente designer americano di caratteri tipografici che stette a capo del dipartimento di design dell’ATF (American Type Founders) dal 1900 al 1937. La grande famiglia di caratteri neogrotteschi senza-grazie di Benton, conosciuta come “gotica” (termine diffusosi a quei tempi), include Alternate Gothic, Franklin Gothic, e News Gothic. La font è stata usata in molte pubblicità e titoli di giornale. Anche ora il carattere mantiene un alto profilo, apparendo in una varietà di media, da libri a manifesti. Nonostante un periodo di declino nel 1930 dovuto all’introduzione dei caratteri europei come Kabel e Futura, i font gotici di Benton furono riscoperti dai designers americani nel 1940 e rimasero popolari da lì in poi. Il nome del font fu scelto in onore di un prolifico grafico americano, Benjamin Franklin.

Morris Fuller Benton

Franklin Gothic Lineare a. Grottesco



I

l Gill Sans fu uno dei caratteri dominanti in Inghilterra già negli anni immediatamente successivi al rilascio, e rimase popolare anche in seguito: è stato descritto come l’ “Helvetica Inglese” grazie alla sua continua popolarità nel design britannico. La font influenzò molti altri caratteri, e aiutò a definire un genere senza grazie, conosciuto come stile umanistico. L’alfabeto di Gill è classico nelle proporzioni e contiene ciò che divenne la sua firma: la “R” svasata e la “g” “a occhiale”. Il Gill Sans è un carattere con qualche elemento geometrico nelle strutture delle lettere. Ha anche un distinto senso inglese. Leggibile e moderno, il suo stile costituisce una tipografia d’esposizione irresistibile.

I

l Gill Sans è un carattere senza grazie progettato da Eric Gill e rilasciato dal ramo britannico di Monotype dal 1928 in poi. La font prende ispirazione dall’ ”Underground Alphabet” (1916) del calligrafo e artista Edward Johnston, carattere ufficiale del sistema metropolitano inglese. In principio il Gill fu rilasciato (1928) come un set di lettere maiuscole che fu immediatamente seguito da altre minuscole. L’obiettivo di Gill era quello di fondere le caratteristiche principali delle influenze di Johnston, dei tipici caratteri con grazie classiche e delle iscrizioni romane, per creare un design che apparisse sia moderno e pulito che classico ed elegante. Introdotta sul mercato da Monotype come un design “di semplicità classica e vera bellezza”, la font era destinata a comparire su manifesti e pubblicità ma anche in corpi di testo di documenti la cui caratteristica fondamentale doveva essere la leggibilità anche a in piccole dimensioni o a grande distanza. Progettato prima che i documenti con testo senza grazie fossero diffusi, il suo stile standard è molto più spesso dei caratteri più moderni usati per i corpi di testo.

Eric Gill

Gill Sans Umanistico



I

ndichiamo alcune caratteristiche della font: la “k” è unica nel suo genere in quanto il braccio e la gamba si incontrano nello stesso punto dell’asta verticale creando un angolo perfetto di 90°. La “Q” è geometrica e di forma ovale, la coda è una semplice virgola che si estende oltre la linea base. La “g” è del tipo “one story” (priva di cappio) e ha una curva lungo il lato destro che finisce nell’orecchio. La “p” assomiglia alla “g”, infatti entrambi gli occhielli hanno una forma ovale con una parte dritta. Sebbene la “g” sia “one story”, la “a” è “two story” (ha due occhielli) e finisce con un’estremità spessa e tagliata.

O

fficina è un carattere progettato da Erick Spiekermann affinchè fosse facilmente leggibile. È semplice e pulito, anche nello spessore delle aste oblique. È un carattere “umanista”, che è strettamente legato alla calligrafia. L’altezza della “x” è simile a quella delle altre lettere e non si allunga verso il basso. La font in generale non cade oltre le linee base ed è sintetica, geometrica e concentrata. Officina si chiamava in origine “ITC Correspondece” nel 1988 e fu progettato per i documenti d’ufficio e di business. Ispirato dai tipografi di “Letter Gothic” e “Courier” Spiekermann iniziò a lavorare sui Sans. Nel 1989 Just van Rossum lo aiutò a concludere i Sans e insieme aggiunsero lo “Slab Serif”. Originariamente esistevano solo il “regular” e il “bold” con il loro rispettivo “italic”. Ole Schäfer aggiunse nuovi stili all’incirca nella metà degli anni novanta quando era ancora al college. Entrò poi nello studio di design a Berlino di Spiekermann , MetaDesign, dove lavorarono inoltre su vari caratteri esclusivi riservati agli editori.

Erick Spiekermann

Officina Sans Lineare a. Grottesco



I

l carattere comprende quasi tutte le minoranze linguistiche della federazione russa. A occhi occidentali il PT Sans può essere considerato un carattere umanistico senza grazie con una forma aperta e un vero italic che presenta glifi e “a” e “f” calligrafiche. PT Serif può essere considerato un carattere transizionale con netti assi verticali ma variazioni limitate, e non solo, anche grazie appuntite nelle lettere minuscole.

P

T Mono fu progettato specificatamente per essere usato nelle tabelle e nei diagrammi. L’ampiezza uguale dei vari caratteri è molto utile per i documenti più complessi: infatti una delle applicazioni maggiori della font è nei siti governativi dove i visitatori devono compilare diversi moduli. Attualmente PT Mono consiste in un solo stile Regular, privo di bold e condensed. Il carattere fu progettato da Alexandra Korolkova con la partecipazione di Isabella Chaeva, progetto reso possibile dal supporto finanziario di Google Web Font. I Public Types, o caratteri PT, sono una famiglia di caratteri gratuiti rilasciati dal 2009 in poi, e comprendono il PT Sans e il PT Serif e furono commissionati dall’agenzia di design ParaType.

Alexandra Korolkova

PT Mono Monospaziato



I

l New York Times usa una font simile al Rockwell, lo Stymie Extra Bold, per i titoli e per qualche altro uso tipografico all’interno del suo giornale della domenica. La forma della “t” dello Stymie Extra Bold è fortemente geometrica, mentre quella del Rockwell Extra Bold ne ha una tondeggiante. L’ascendente della “t” del Rockwell finisce con un taglio ad angolo acuto, caratteristica che non si ritrova nel carattere Stymie. Il Cw Television Network ha usato il Rockwell nella sua identità on-air sin dal 2009. Esso è geometrico, e grazie alle sue aste aventi tutte lo stesso peso, viene usato principalmente per esposizioni .

R

ockwell è un carattere con grazie appartenente alla classificazione “egiziano” o “slab serif”, dove le grazie formano un angolo di novanta gradi con le aste verticali delle lettere e hanno simile peso a quelle orizzontali. La font fu progettata nello studio di design della fonderia Monotype nel 1934, sotto la supervisione di Frank Hinman Pierpont. Un carattere con grazie “slab” (anche dette meccanicistiche o quadrate) è un tipo di font caratterizzato da grazie spesse simili a blocchi. Esse possono essere angolari (Rockwell), o ricurve (Courier). Tali grazie furono inventate e si diffusero durante il diciannovesimo secolo. Le grazie di un font adibito all’esposizione devono essere necessariamente molto spesse, proprio per attirare l’attenzione del lettore su un poster, mentre le font destinate alla leggibilità in piccole dimensioni mostrano grazie con caratteristiche meno estreme. La font fu utilizzata dal Guinness World Records in un delle sue prime edizioni del 1990.

Frank Hinman Pierpont

Rockwell Egiziano








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