Cas Coni Rovigo

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C ENTRI C .O.N.I. DI

A VVIAMENTO ALLO SPORT

RISULTATI DI UN’INDAGINE SULLE ABILITA’ MOTORIE DEI GIOVANI DELLA PROVINCIA DI ROVIGO

________________________________________ S EGRE TERIA O RGANIZ ZATIVA L OCALE

C.O.N.I. -

C OMITATO P ROVINCIALE

DI

R OVI GO

Piazzale D’Annunzio n°32 – Rovigo Tel 0425/22908 – Fax 0425/25982 - rovigo@coni.it www.conirovigo.it


Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

L’indagine conoscitiva proposta ha come obiettivo l’analisi ed una successiva riflessione sulle capacità coordinative e condizionali dei bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni appartenenti ai Centri di Avviamento allo Sport della Provincia di Rovigo. I C.A.S. coinvolti sono stati 26 ed il nostro staff è riuscito a coinvolgere molteplici discipline sportive, più o meno conosciute, del territorio nel quale viviamo. Siamo riusciti ad incontrare 305 atleti di ambo i sessi che si sono gentilmente sottoposti ad una batteria di test con impegno e serietà ma nel contempo divertendosi e mettendosi a confronto con sé stessi e con i propri compagni. Speriamo che questa iniziativa sia stata gradita da tutti i presidenti di società e associazioni, tecnici, atleti e genitori stessi e ci auguriamo di poterla ripetere anche il prossimo anno con lo stesso entusiasmo che abbiamo riscontrato nei vari eventi.

Il Presidente Comitato Provinciale Rovigo Dr Bruno Piva

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COSA SONO I C.A.S........................................................................................................................ 5 IL PROGETTO “C.O.N. I. GIOVANI” ............................................................................................ 7 Caratteristiche del progetto............................................................................................................ 7 Obiettivi del progetto ..................................................................................................................... 7 Iniziative del progetto .................................................................................................................... 8 LO SCOPO ........................................................................................................................................ 8 IL METODO.................................................................................................................................... 10 LA VISITA TECNICA.................................................................................................................... 11 CIRCUITO DI DESTREZZA DI HARRE misurato in secondi ................................................. 11 SALTELLI CON LA FUNICELLA............................................................................................ 12 LANCI E PRESE PALLA misurato in metri e centimetri .......................................................... 12 RAPIDITA’ misurato in secondi ................................................................................................. 12 CORSA SPOLA 3 – 6 – 9 misurato in secondi ........................................................................... 14 CORSA CALCIATA DIETRO SUL POSTO misurato in secondi............................................. 14 FORZA RAPIDA misurato in centimetri .................................................................................... 15 SALTO IN LUNGO DA FERMO misurato in metri e centimetri .............................................. 16 LANCIO PALLA AVANTI DA SEDUTO misurato in metri e centimetri ................................ 16 EQUILIBRIO DINAMICO misurato in secondi......................................................................... 16 SLALOM IN CONDUZIONE TIPO CALCIO misurato in secondi........................................... 17 TIRO DI PRECISIONE ............................................................................................................... 17 IL CAMPIONE ................................................................................................................................ 19 I RISULTATI PER DISCIPLINA SPORTIVA .............................................................................. 21 ELENCO C.A.S. .............................................................................................................................. 47

a cura di Alessandra Tatò Coordinatore Provinciale: Lucio Taschin

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COSA SONO I C.A.S. Il DPR n°616, di applicazione della legge n. 382, ha stabilito che l’attività agonistica e la relativa attività promozionale sono di competenza specifica del C.O.N.I. e, quindi, delle Federazioni Sportive e delle Società Sportive.

È in questo preciso ambito che il Consiglio Nazionale del CONI ha deliberato di istituire nel 1978 i Centri di Avviamento allo Sport, C.A.S., affidandone la gestione direttamente alle Società Sportive, che da sempre sostengono l’intero sport italiano. Oggi i C.A.S. mirano alla costruzione di un processo educativo sportivo, allo scopo di produrre simultaneamente formazione sportiva ed emersione dei giovani talenti. Per raggiungere quest'obiettivo i C.A.S. offrono un’efficace azione formativa di base ad ogni giovane residente sul territorio italiano, qualunque sia la sua condizione sociale o culturale di partenza. Nell’odierna cultura sportiva la formazione del talento non è più considerata come ricerca di qualcosa che già c'è, ma come un processo di costruzione in conformità alla potenzialità che ciascuno è in grado di esprimere. Poiché il talento dipende anche dal contesto nel quale può trovare l’occasione di esprimersi, c’è bisogno di organizzazione efficace e competente perché un giovane possa costruire le proprie prestazioni di eccellenza, percorrendo un cammino che duri anni, in compagnia di istruttori, dirigenti, professionisti, istituzioni sportive. I due soggetti primari dell'attività sportiva giovanile attuata nei C.A.S. sono: 

Il bambino compreso nella fascia 5 - 10 anni.

Il ragazzo della fascia 11 - 16 anni.

Le Società Sportive, in un rapporto sempre più stretto tra il mondo dello sport e quello della Scuola e per creare ulteriori aperture delle strutture scolastiche al contesto sociale nel quale sono inserite, potranno anche istituire, in accordo con gli organi collegiali della Scuola, Centri Coni di Avviamento allo Sport nell’ambito delle Scuole stesse. Con questa iniziativa il C.O.N.I. intende dare pratica attuazione ai suoi precisi compiti istituzionali, continuando, comunque, a collaborare e a svolgere un ruolo di supporto tecnico a piani e programmi di sviluppo sociale dell’attività sportiva, promossi e realizzati da altri organismi quali la Scuola, gli Enti locali e gli Enti di Promozione Sportiva. I C.A.S. hanno le seguenti caratteristiche:

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Sono promossi dagli organi periferici del C.O.N.I. e delle Federazioni Sportive Nazionali.

Sono realizzati e gestiti dalle Società Sportive affiliate ad una Federazione Sportiva. La gestione può essere

affidata anche a più Società consorziate tra loro. 

Hanno finalità di avviamento allo sport agonistico.

Sono riconosciuti dal C.O.N.I..

Devono far fronte alle spese di gestione del Centro con quote di frequenza il più possibile contenute.

Possono essere aperti a giovani di ambo i sessi, secondo fasce di età stabilite dalle singole Federazioni

Sportive, e, comunque, nei limiti previsti dalle leggi vigenti in materia di tutela sanitaria delle attività sportive. 

Devono osservare i programmi di insegnamento, finalizzati all’avviamento ad una disciplina sportiva,

secondo gli indirizzi metodologici previsti dalla competente Federazione Sportiva in accordo con la Commissione Tecnica dei Centri.

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IL PROGETTO “C.O.N. I. GIOVANI” Il progetto “C.O.N. I. Giovani” nasce alla fine degli anni ’90 dall’idea che offrire una educazione sportiva a tutti i giovani, garantisca l’esistenza stessa del movimento Olimpico nel Paese e l’educazione allo sport dei suoi cittadini. Tale esistenza dipende, infatti, da tre condizioni: 

La formazione continua di atleti di qualità a partire dai giovani praticanti.

La diffusione di cultura sportiva tra la popolazione italiana in particolare tra i giovani.

L’incessante produzione del volontariato sportivo impegnato con e per i giovani.

Caratteristiche del progetto Il progetto "C.O.N. I. Giovani" è lo strumento del Comitato Olimpico Nazionale Italiano diretto a dare attuazione a quanto definito nel suo Statuto nel campo dell’educazione motoria e sportiva dei giovani compresi tra i 5 ed i 16 anni. Esso è condiviso dalle F.S.N. ed Associate in modo da garantire che l’azione delle Istituzioni centrali dello sport nazionale sia perfettamente integrata con quella dei sistemi sportivi locali, nelle loro articolazioni organizzative (l’Associazionismo), istituzionali (i Comitati C.O.N.I. territoriali), con il Sistema d’Istruzione Nazionale e con le Istituzioni del Paese. L’intento è quello di realizzare un sistema di offerta che garantisca ad ogni bambino e ad ogni giovane, residente sul territorio italiano, una completa formazione sportiva di base, qualunque sia la sua condizione materiale o culturale ovvero il contesto sociale e geografico in cui vive. Per perseguire l’intento educativo, il progetto "C.O.N. I. Giovani" propone l’adozione di uno specifico modello educativo di attività giovanile definito da tre connotati fondamentali: l’accoglienza, l’educazione, l’orientamento.

Obiettivi del progetto Il progetto "C.O.N. I. Giovani" consente di perseguire quattro obiettivi specifici: 

Garantire l’accesso del giovane alla formazione sportiva.

Certificare i processi educativi svolti presso i C.A.S..

Lottare contro la dispersione, cioè la moltiplicazione di esperienze sportive episodiche, incostanti e

sconnesse tra loro. 

Contrastare l’abbandono della pratica sportiva, il ricorso a pratiche illecite e a pericolose

“scorciatoie” farmacologiche. Per questo il progetto mira alla costituzione di un vero e proprio sistema integrato dello sport giovanile il cui funzionamento necessita di una strategia che dovrà essere:

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Efficace, per fronteggiare una domanda di pratica sportiva in crescita, sia come età coinvolte che come

numeri assoluti. 

Adeguata alle diverse fasce di età assecondando l’idea che ogni modello di attività debba essere studiata

specificatamente per ogni fase di sviluppo. 

Differenziata per territorio, per garantire alle diverse aree del Paese un tasso di sviluppo adeguato alle loro

condizioni di partenza, ed allo scopo di recuperare quelle più svantaggiate. 

Complessa, per rispondere alla sfida dell’evoluzione dello sport che non può essere risolta se non attraverso

un netto aumento della capacità del sistema sportivo giovanile di dare risposte adeguate.

Iniziative del progetto Per il conseguimento delle sue finalità ed obiettivi, il progetto è attualmente articolato in: 

Iniziative per i giovani allievi.

Iniziative per gli operatori sportivi.

Le iniziative per gli allievi si propongono attraverso le "Attività Intercentri". Le iniziative per gli operatori sportivi si sviluppano secondo tre direttrici: 

Collaborazione con le F.S.N. per la formazione degli istruttori federali.

Aggiornamento degli istruttori e dei tecnici.

Realizzazione di seminari informativi sul progetto "C.O.N. I. Giovani" per i dirigenti delle Associazioni

Sportive e delle F.S.N. territoriali.

LO SCOPO Il C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo ha elaborato una batteria di test motori in modo da poter raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sull’attività motoria che viene realizzata e promossa all’interno dei Centri di Avviamento allo Sport, che da questo momento in poi chiameremo con la sigla C.A.S. della Provincia di Rovigo. In occasione dei quattro incontri realizzati e che hanno coinvolto tutta la Provincia di Rovigo lo staff C.O.N.I. ha valutato i bambini/ragazzi nell’esecuzione degli esercizi proposti e compilato una scheda di valutazione. Tutti i dati raccolti sono stati poi trasformati in una serie di grafici per una maggiore comprensione e per una più immediata visione dei risultati finali. Le visite tecniche hanno avuto il fine di: 

Monitorare le realtà locali;

Costituire una banca dati provinciale;

Scambiare informazioni con gli operatori sportivi;

Fornire uno strumento di lavoro valido e gratuito;

Creare un supporto mirato per i progetti delle attività promozionali.

Gli obiettivi sono stati: 

Pubblicare le ricerche ed i dati rilevati;

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Migliorare la professionalità di insegnanti e operatori sportivi;

Rivalutare il ruolo dell’educazione fisica e sportiva come componente fondamentale nello sviluppo della

personalità e nell’individuazione delle sue potenzialità; 

Creare i presupposti di elevati livelli motivazionali da parte di insegnanti ed allievi;

Stimolare il controllo scientifico dei processi di apprendimento;

Analizzare il variare delle abitudini fisico - sportive nel tempo.

Attraverso i Test Motori abbiamo potuto misurare il livello di forza, rapidità e resistenza oppure di un’abilità particolare. Essendo di fatto impossibile misurare tali capacità, definite come concetto astratto, siamo ricorsi all’utilizzo di indicatori, ovvero elementi concretamente misurabili che la teoria e la metodologia ritengono inequivocabilmente correlati. Per valutare le capacità e le attitudini di un soggetto di norma, non si ricorre ad un test unico ed onnicomprensivo ma ad una batteria di test che, misurando le diverse capacità motorie, fornisca una valutazione allo stesso tempo sintetica ed analitica.

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IL METODO Per ogni test sono stati specificati: 

DENOMINAZIONE: la denominazione rappresenta nello specifico il nome del test proposto.

STANDARDIZZAZIONE: autori della standardizzazione del test o ricerche in cui tali test sono stati

inseriti. 

CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI: capacità motorie dominanti di cui il test rappresenta un

indicatore. 

IMPIANTO CONSIGLIATO: viene consigliato l’impianto più idoneo dove effettuare la prova.

MATERIALE NECESSARIO: una check list del materiale necessario alla prova.

DESCRIZIONE: modalità di esecuzione della prova, spesso con illustrazione e con spiegazione di ciò

che è consentito o vietato. 

COMPORTAMENTO DEI RILEVATORI: modalità di osservazione e comportamento dei rilevatori.

MISURAZIONE: vengono spiegate le modalità di misurazione del test ed il numero delle prove.

EVENTUALI OSSERVAZIONI: osservazioni od eventuali consigli su come eseguire il test più

rapidamente. Tutti i test proposti erano pertanto: 

STANDARDIZZATI: affinché le prove di ogni soggetto di un gruppo possano essere tra loro

comparate il test deve essere standardizzato, cioè le modalità di spiegazione, esecuzione e misurazione della prova devono essere uniformi e costanti per tutti i rilevamenti. 

VALIDI: un test è valido quando attraverso di esso riusciamo ad esprimere una misurazione della

capacità motoria, abilità motoria o qualsivoglia parametro, che effettivamente vogliamo misurare. 

OGGETTIVI: si riferisce al grado di concordanza ed uniformità con cui diversi osservatori

attribuiscono un valore alla prova. 

ATTENDIBILI: un test è tanto più attendibile quanto più lo stesso soggetto, in uguali condizioni,

esprime la stessa prestazione, cioè a parità di condizioni la misurazione rimane costante. I test proposti, per poter essere realizzati dagli atleti di qualunque disciplina sportiva presa in esame, erano pertanto: 

TEST GENERALI: tali test rappresentano indicatori di capacità condizionali e/o coordinative ed abilità

che hanno valenza trasversale rispetto a diversi ambiti delle discipline sportive.

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LA VISITA TECNICA La batteria, presentata alle diverse società sportive C.A.S., era composta da dodici esercizi riportati di seguito. La coordinazione motoria è la capacità che permette di eseguire un qualsiasi movimento nella maniera più efficace. Le capacità coordinative si distinguono in 2 grandi gruppi:  

Le capacità coordinative generali

Le capacità coordinative specifiche

Le prime sono costituite dalla capacità di apprendere un nuovo movimento, dalla capacità di controllare e regolare il movimento e dalla capacità di saper adattare e trasformare i movimenti che si sono appresi in base alle necessità. Le capacità coordinative generali sono alla base della capacità coordinative specifiche che sono: 

Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti

Capacità di coordinazione oculo-muscolare

Capacità di differenziazione

Capacità di equilibrio

Capacità di orientamento

Capacità di ritmo

Capacità di reazione

Capacità di trasformazione

Le capacità condizionali sono: 

Forza

Resistenza

Velocità

Flessibilità

CIRCUITO DI DESTREZZA DI HARRE misurato in secondi DENOMINAZIONE destre.Harre STANDARDIZZAZIONE D.Harre CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI coordinazione generale – rapidità MATERIALE materassino, cono, 3 ostacoli alti 50 cm, cronometro Il soggetto parte in piedi verso il materassino, esegue una capovolta in avanti, corre verso il cono e si dirige verso l’ostacolo 1, lo salta e poi vi passa di sotto e ancora cono – ostacolo 2 – cono – ostacolo 3 – cono – linea

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo di arrivo. Il cono quando il soggetto gira deve trovarsi alla sua destra e non deve essere toccato mentre la capovolta deve essere effettuata solo una volta dopo la partenza.

SALTELLI CON LA FUNICELLA DENOMINAZIONE funicell 30 STANDARDIZZAZIONE OCM Livorno CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI coordinazione generale – rapidità MATERIALE funicella – cronometro Al via del rilevatore, l’allievo esegue dei saltelli con la funicella per un tempo di 30 secondi. In caso d’interruzione dei saltelli l’allievo può riprendere l’esecuzione. Il rilevatore effettua il conteggio dei saltelli e cronometra il tempo dando il segnale di via e di arresto. Viene registrato il numero dei saltelli effettuati nel tempo previsto.

LANCI E PRESE PALLA misurato in metri e centimetri DENOMINAZIONE prese palla STANDARDIZZAZIONE ricerca C.O.N.I. Carrara CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI differenziazione – controllo – coordinazione oculo manuale MATERIALE palla – cronometro – muro Viene tracciata una linea a 3 passi dal muro. Il ragazzo si pone dietro la riga e lancia la palla contro il muro cercando di riprenderla prima di farla cadere a terra. Il lancio è considerato valido se la palla non tocca terra ed il soggetto non oltrepassa la linea tracciata per terra. Il rimbalzo sul muro può avvenire a qualsiasi altezza. Nel caso che la palla sfugga al controllo il soggetto deve recuperarla e ricollocarsi sulla riga per ultimare i lanci mancanti. La prova ha termine quando il soggetto ha completato 10 lanci e prese validi.

RAPIDITA’ misurato in secondi DENOMINAZIONE mt 20 CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI rapidità locomotoria MATERIALE cronometro – linea di partenza e di arrivo La partenza avviene in piedi, facendo correre uno per volta.

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo Il ragazzo pone la punta di un piede appena dietro la linea di partenza e senza comando corre al massimo della velocità tagliando la linea di arrivo. Il rilevatore si pone sul prolungamento della linea di arrivo. Preavvisa il corridore alzando la mano che è pronto per cronometrare la prova. Rileva il tempo concentrandosi sul piede dietro del ragazzo al momento della partenza. È la capacità di rispondere agli stimoli con l'azione motoria più rapida e meglio adeguata alle circostanze. Si differenzia in: 

Semplice

Complessa

È semplice quando gli stimoli sono previsti è conosciuti È complessa quando gli stimoli sono sconosciuti ed imprevedibili La VELOCITA’ (o rapidità) è la capacità di eseguire un gesto nel minor tempo possibile. Sono quindi espressioni di velocità solo quei gesti che hanno tempi d’azione relativamente brevi (attivati dall’energia ottenuta con un meccanismo anaerobico alattacido). Lo sviluppo di questa qualità è strettamente legato: 

a FATTORI NERVOSI (velocità e frequenza degli stimoli nervosi)

alla quantità di FIBRE BIANCHE contenute nei muscoli

al buon sincronismo neuromotorio tra muscoli agonisti e antagonisti

alla corretta tecnica esecutiva del gesto

alla CONCENTRAZIONE e DETERMINAZIONE

Quando la velocità si protrae per più di 8-10 secondi, si parla di velocità resistente. La velocità comincia a svilupparsi molto presto, tra 1 e 6 anni, e ha il suo massimo sviluppo tra i 13 e i 15 anni. Il periodo migliore per sviluppare la velocità è dunque quello che procede la pubertà. Sono tre le componenti che caratterizzano l’espressione del gesto veloce: 

VELOCITA’ DI REAZIONE : tempo minimo che intercorre da quando si riceve uno stimolo a quando

compare la risposta motoria. Dipende da fattori nervosi che per molta parte sono determinati geneticamente, ma è comunque allenabile se correttamente stimolata ed allenata. Dalla nascita ai 25 anni il tempo di reazione diminuisce e raggiunge la sua migliore espressione ed efficienza fra i 18 e i 25 anni, poi ricomincia ad allungarsi progressivamente. 

VELOCITA’ DI ESECUZIONE: tempo minimo impiegato per compiere un gesto veloce una volta avviata la

risposta motoria. Questa componente della velocità entra in gioco immediatamente dopo della velocità di reazione. Dipende soprattutto dalla costituzione biochimica del muscolo scheletrico, in particolare dal tipo di fibre, dalla quantità di energia a pronto impiego di cui dispone e dalla qualità delle sue innervazioni. E’ inoltre determinata dall’ampiezza e dalla frequenza del gesto. L’ampiezza di un gesto dipende da fattori meccanici (la lunghezza delle leve), fisiologici (potenza ed elasticità muscolare) e tecnici (corretta esecuzione del gesto). La frequenza dipende dalla rapidità di esecuzione di gesti ritmici (per esempio nella corsa dalla rapidità con cui viene eseguita la sequenza dei passi). La velocità di esecuzione è fortemente legata a fattori genetici e l’allenamento può migliorarne solo in parte le prestazioni. Questa componente della velocità sì sviluppa in particolare dai 13 ai 16 anni, in relazione allo sviluppo della forza veloce che aumenta notevolmente nel periodo della pubertà.

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VELOCITA’ GESTUALE (o di spostamento): tempo minimo impiegato per compiere un certo gesto o per

percorrere una certa distanza. Questa componente della velocità può considerarsi come la somma delle precedenti due. La velocità è una qualità fortemente legata a fattori genetici ed è di per sé allenabile solo in parte. Poiché però essa dipende anche da altre qualità (forza, resistenza, mobilità), allenando queste si riesce a incrementare sensibilmente la capacità di eseguire gesti veloci. L’allenamento non migliora di molto la velocità in termini assoluti, tuttavia perfeziona la tecnica del gesto, che diventa più economico e vantaggioso, rende più veloci e reattive le risposte agli stimoli e sviluppa notevolmente la capacità di concentrazione. Inoltre l’allenamento permette di accrescere a livello muscolare le riserve energetiche di pronto impiego (fosfocreatina). L’allenamento specifico alla velocità prevede l’esecuzione di esercizi in tempi brevi (8-12 secondi) alla massima velocità. Esercitazioni e test relativi alla velocità sperimentati in palestra: partenza dai blocchi o da varie posizioni, balzi (velocità di reazione), scatti brevissimi, saltelli, cambi di velocità (velocità di esecuzione), corse a navetta ripetute, allunghi (resistenza alla velocità). Nota: le attività di gioco sono di per sé molto utili (spesso più di quanto non lo siano esercizi o metodi di allenamento specifici) per lo sviluppo della velocità, richiedendo gesti rapidi e rapidità di reazione in situazioni semplici o complesse, e al contempo fornendo stimoli intensi e variati. Allenare la velocità attraverso il gioco, inoltre, risulta quasi sempre più motivante e più divertente rispetto a delle sedute di allenamento specifiche dedicate alla velocità.

CORSA SPOLA 3 – 6 – 9 misurato in secondi DENOMINAZIONE spola 3-6-9 STANDARDIZZAZIONE C.O.N.I. Carrara CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI accelerazione – equilibrio dinamico MATERIALE cronometro – 4 linee di diverso colore Si tracciano 4 righe per terra con del nastro adesivo di diverso colore. Le linee vanno tracciate a 3 metri di distanza l’una dall’altra. Il soggetto, partendo dietro la linea, esegue una serie di corse a spola toccando prima la riga distante 3 metri dalla partenza, quindi quella distante 6 ed infine quella distante 9. Ad ogni spola ovviamente deve toccare la linea di partenza.

CORSA CALCIATA DIETRO SUL POSTO misurato in secondi DENOMINAZIONE calciata 40 STANDARDIZZAZIONE ricerca Cagliari CAPACITA’ MOTORIA DOMINANTE rapidità MATERIALE spalliera – cronometro Il soggetto di fronte alla spalliera impugna il grado all’altezza delle spalle con le braccia distese. Piedi perpendicolari alle spalle. Al via esegue la corsa calciata dietro, toccando i glutei con i talloni. Si effettuano 40 movimenti (20 per gamba) più rapidamente possibile.

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FORZA RAPIDA misurato in centimetri DENOMINAZIONE Sargeant STANDARDIZZAZIONE Sargeant CAPACITA’ MOTORIA DOMINANTE forza rapida MATERIALE muro – cordella metrica Il ragazzo viene posto in piedi con il fianco appoggiato al muro. Viene rilevata l’altezza massima a braccio completamente disteso verticalmente. Il ragazzo effettua un salto verticale cercando di toccare il muro il più alto possibile. Raccomandare al ragazzo: - l’esplosione dell’azione - la verticalità del salto - l’estensione completa e verticale del braccio e della mano Nell’effettuazione del salto è consentito: - aiutarsi con l’azione delle braccia - compiere delle oscillazioni delle braccia e molleggio delle gambe prima del salto La forza è la capacità di vincere una resistenza grazie al lavoro espresso dai muscoli scheletrici. Tale resistenza può essere espressa dal peso del corpo, da una parte di esso oppure da un carico esterno. Ogni disciplina sportiva, così come ogni attività quotidiana, richiede in misura maggiore o minore questa qualità. Diversi sono i fattori che determinano la forza e tra questi i principali sono: 

il VOLUME DEL MUSCOLO

la TIPOLOGIA DELLE FIBRE MUSCOLARI (fibre bianche, rosse, intermedie: ciò che maggiormente

condiziona la forza è il numero di FIBRE BIANCHE) 

la CAPACITA’ DI RECLUTAMENTO DELLE UNITA’ MOTORIE

la disponibilità delle risorse energetiche

la coordinazione muscolare, intesa come la capacità di far lavorare in sinergia i muscoli agonisti e quelli

antagonisti al movimento La forza può manifestarsi in varie condizioni ed esprimersi in vari modi: 

FORZA MASSIMALE (o forza pura ): è la tensione massima che una contrazione muscolare volontaria può

sviluppare per vincere un’elevata resistenza (ad es. nel sollevamento pesi). Essa dipende soprattutto dal volume muscolare, cioè dalla quantità di fibre che costituiscono la massa muscolare. La forza massimale si allena dopo i 16-17 anni, quando si è completata la formazione del sistema muscolo-scheletrico e si è raggiunta una piena efficienza degli apparati respiratorio e cardio-circolatorio. Un allenamento prematuro della forza massimale potrebbe rivelarsi dannoso. 

FORZA VELOCE (o potenza o forza esplosiva): è la capacità di produrre una forza di intensità elevata nel

più breve tempo possibile (ad es. nel lancio del giavellotto, nel getto del peso, nella schiacciata della pallavolo o in un tiro in porta). Questo tipo di forza si può allenare a partire dagli 11-12 anni, quando il sistema nervoso ha raggiunto la completa funzionalità e maturazione, e si sviluppa incrementando in particolare la velocità di contrazione dei muscoli.

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FORZA RESISTENTE : è la capacità del sistema muscolare e degli apparati respiratorio e circolatorio di

sostenere un lavoro di forza che si protrae nel tempo (ad es: una gara di canottaggio o di arrampicata). Questo tipo di forza è quindi in stretto rapporto con la resistenza. E’ possibile allenare questo tipo di forza a partire dagli 11-12 anni, con le dovute precauzioni. La forza è una qualità facilmente allenabile ma, così come si può incrementare velocemente la forza muscolare, con altrettanta velocità i muscoli, se non vengono esercitati, perdono tonicità, e dunque la loro capacità di esprimere forza. Per essere allenato il muscolo deve essere sottoposto a uno sforzo maggiore di quello a cui è abituato. Nell’allenamento, in relazione al tipo di forza che si vuole incrementare, possono variare i seguenti parametri: 

il carico di lavoro

il numero delle serie e delle ripetizioni

la velocità di esecuzione

Esercitazioni e test relativi alla forza sperimentati in palestra: lancio della palla medica (forza veloce o esplosiva), salto in lungo da fermi (forza veloce o esplosiva), caduta dall’alto con rimbalzo (forza veloce o esplosiva), piegamenti sulle braccia da posizione distesa con ginocchia in appoggio a terra – numero massimo di ripetizioni (forza resistente), sit-up e crunch per addominali – numero massimo di ripetizioni (forza resistente).

SALTO IN LUNGO DA FERMO misurato in metri e centimetri DENOMINAZIONE lungo D.F. STANDARDIZZAZIONE ricerca C.O.N.I. – C.A.S. CAPACITA’ MOTORIA DOMINANTE forza rapida MATERIALE cordella metrica Il soggetto si pone in posizione eretta, piedi leggermente divaricati con la punta dietro la linea di partenza. Con leggere oscillazioni, si prepara al salto piegando le gambe e portando le braccia indietro. Quindi salta slanciando le braccia in avanti e ricadendo più lontano possibile a piè pari. Viene misurata la distanza tra la linea di partenza e l’impronta ad essa più vicina lasciata dal soggetto.

LANCIO PALLA AVANTI DA SEDUTO misurato in metri e centimetri DENOMINAZIONE pal.av.sed. STANDARDIZZAZIONE ricerca Cagliari modificato CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI forza rapida arti superiori MATERIALE 3 palloni standard da basket, cordella metrica Il soggetto è in ginocchio a terra, la posizione dello 0 della cordella metrica coincide con il punto in cui le ginocchia poggiano a terra. Il soggetto prende il pallone da basket con due mani e lo lancia dal petto in avanti il più lontano possibile mantenendo il busto in posizione eretta.

EQUILIBRIO DINAMICO misurato in secondi Il soggetto si pone di lato di un quadrato di legno appoggiato a terra (Fleishman E.A., 1965, modificato) alto 10 cm, con i lati di 70 cm di lunghezza e uno spessore di 2 cm. Il soggetto sale sul quadrato e, appoggiando i due piedi su ogni lato, lo percorre compiendo i 5 lati. Qualora il soggetto perda l’equilibrio, il percorso deve essere ripreso dal punto in cui è stato appoggiato il piede a terra. La misurazione viene ottenuta in secondi e centesimi di second e va

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo dal momento in cui il soggetto sale sul quadrato di legno con il 2° piede, fino al momento in cui questo si appoggia sul quarto lato dello stesso. L'equilibrio è la capacità di mantenere il corpo in una data posizione. Non esiste movimento in cui non sia coinvolto l'equilibrio che si divide in: 

Statico

Dinamico

Statico quando il corpo è fermo, dinamico quando il corpo è in movimento (cammina, corre, ecc).

SLALOM IN CONDUZIONE TIPO CALCIO misurato in secondi DENOMINAZIONE slalom calc STANDARDIZZAZIONE ricerca Cagliari modificato (A.Donati e coll.) CAPACITA’ MOTORIA DOMINANTE complesso delle capacità coordinative MATERIALE un pallone da calcio, 6 coni, un cronometro Si disegnano una linea di partenza e di arrivo alla distanza di 20 metri. Si dispongono i 6 birilli sulla stessa direttrice alla distanza di 3 metri l’uno dall’altro. Si dispone il primo birillo a tre metri dalla linea di partenza ed i successivi sulla stessa direttrice distanziati di 3 metri. Il soggetto parte da fermo con la palla posizionata sulla linea di partenza e procede a slalom tra i coni guidando la palla con i piedi. Nel caso venga saltato un cono il rilevatore invia prontamente il soggetto a riprendere dal punto in cui ha sbagliato.

TIRO DI PRECISIONE DENOMINAZIONE tiro precis STANDARDIZZAZIONE o.c.m. Livorno CAPACITA’ MOTORIA DOMINANTE coordinazione specifica - differenziazione MATERIALE un pallone, 6 birilli, farina/gesso a seconda del terreno Vengono allineati 6 birilli alla distanza di un metro e segnate le zone di calcio a 6-8-10-12-14 metri. Lo spazio compreso tra i birilli centrali vale 3 punti, quelli adiacenti 2 punti ed i laterali 1 punto, zero le parti esterne. L’allievo calcia la palla con decisione cercando di realizzare più punti possibile. Vengono effettuati 3 tentativi per 3 diverse distanze come indicato nella tabella.

età 5-6 anni 7-8 anni Dai 9 anni in su

distanze 6-8-10 8-10-12 10-12-14

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tentativi 3 3 3

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IL CAMPIONE

*

* L'inferenza statistica è il procedimento per cui si inducono le caratteristiche di una popolazione dall'osservazione di una parte di essa, detta campione, selezionata solitamente mediante un esperimento casuale (aleatorio). Le società che hanno partecipato al progetto “visite tecniche” hanno messo a disposizione i/le loro atleti/e dai 6 ai 16 anni, maschi e femmine indistintamente. Le società sportive coinvolte operano sull’intera Provincia di Rovigo, quindi è stato compreso anche il basso e l’alto Polesine. Siamo riusciti, alla fine del progetto, a coinvolgere queste discipline sportive: - pattinaggio a rotelle - ginnastica ritmica - scherma - baseball/softball - pallavolo - calcio - pallacanestro Siamo riusciti a sottoporre alla batteria di test 305 atleti dai 5 ai 16 anni di cui: 

112 ragazze e 193 ragazzi;

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% partecipanti

37% Femmine Maschi 63%

Figura 1 Partecipanti classificati per sesso

% partecipanti per anno

0% 0% 1% 4%

9%

1%

5%

6%

7% 25%

9% 13% 20%

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

Figura 2 Partecipanti classificati per fasce di etĂ % atleti per disciplina

2% 23%

33%

Pallacanestro Baseball Pallavolo Ginn.Ritmica Pattinaggio

4%

Calcio

8%

9%

Scherma

21%

Figura 3 Partecipanti classificati per disciplina

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I RISULTATI PER DISCIPLINA SPORTIVA La prima considerazione che abbiamo fatto è stata quella di andare a monitorare il livello di preparazione dei nostri atleti indipendentemente dall’età e dal sesso, nei diversi test di capacità coordinative e/o condizionali proposti, ma considerando solo la disciplina sportiva praticata. Il primo test analizzato è il circuito di destrezza di Harre; in questo caso possiamo notare che i ragazzi della disciplina calcio sono i più veloci nel correre e nel superare sopra/sotto degli ostacoli; questo probabilmente è dovuto al fatto che nella fase di riscaldamento si allenano negli scatti, nella rapidità e nel superare ostacoli come in partita. Comunque notiamo che tutte le discipline hanno dei valori più o meno simili dati dal fatto che le abilità del correre e del saltare vengono ritenute sempre importanti e tra le prime ad essere insegnate da parte di tutti gli allenatori.

Test 1

30

25 20 15

24,57 21,62

23,59 23,42

24,05

Calcio

25,96 22,02

Scherma 23,6

Pattinaggio Pallavolo Pallacanestro Ginn.Ritmica

10

Baseball Media

5 0 Circuito Harre

Figura 4 Ricordiamo che chi è al di sotto della media è più preparato in quanto è in grado di eseguire il percorso nel minor tempo possibile Andiamo ad analizzare i risultati della seconda prova della nostra batteria di test: il salto della corda. Qui vediamo che la disciplina sportiva che, a parità di 30 secondi, esegue il maggior numero di saltelli è la ginnastica ritmica che spicca notevolmente come valore, mentre tutte le altre discipline analizzate hanno valori simili. Quindi a parte la “prima” classificata che vede nella fune uno degli attrezzi più utilizzati e propedeutici alla disciplina stessa, notiamo con grande piacere che tutti gli sport allenano i loro ragazzi a uno dei giochi “tradizionali” più popolare ed estremamente importante per allenare le capacità coordinative, infatti possiamo notare che i valori delle singole discipline sono di poco sotto o sopra della media. Se confrontiamo questi risultati con quelli dell’anno scorso, a parte il miglioramento delle atlete della ginnastica ritmica non troviamo grossi cambiamenti perchè l’anno scorso aveva primeggiato la pallacanestro seguita dalla pallavolo, quest’anno il pattinaggio seguito dalla pallacanestro.

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Test 2

60

50 Scherma

52,91

Baseball

40

Calcio 30 26,7

20

27,35

29,55

31,32

Pallavolo

34,83

Pallacanestro 32,15

22,42

Pattinaggio Ginn.Ritmica Media

10 0 Salti Fune

Figura 5 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che è più preparato in quanto è in grado di eseguire un elevato numero di saltelli dentro la corda girante in avanti nei 30 secondi a disposizione Analizziamo ora la terza prova: rapidità su un tratto rettilineo di 20 metri. In questo caso vediamo che la disciplina sportiva più preparata (= più veloce, in questa specifica prova) è la ginnastica ritmica a pari merito con il calcio. In questo caso possiamo notare che nella rapidità risultano essere più preparati quegli atleti che sono abituati ad eseguire sforzi rapidi per breve tempo (gli scatti del calcio, gli esercizi molto rapidi e veloci nella ginnastica ritmica). Ricordiamo che la capacità di essere veloci in sforzi di breve durata è data dalle fibre muscolari di II tipo o bianche. Però in linea generale, visto il campione analizzato e la differenza di centesimi di secondo possiamo dire che tutte le discipline si trovano allo stesso livello. Abbiamo infatti già ribadito che il correre è uno dei pre-requisiti fondamentali che tutti i bambini devono avere e che tendono a sviluppare naturalmente anche senza l’aiuto dei loro allenatori in quanto naturalmente i bambini corrono e vogliono correre veloci. Se confrontiamo questi risultati con quelli dell’anno scorso non vediamo cambiamenti significativi.

Test 3

4,6 4,59

4,55 4,5

Ginn.Ritmica 4,52

4,45

Calcio Baseball

4,5

4,4

Pallavolo

4,49

4,35

4,45

4,45

Pallacanestro

4,3 4,25

Scherma Pattinaggio

4,31

Media

4,31

4,2 4,15 20 metri

Figura 6 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che è meno rapido e quindi meno allenato a sforzi rapidi di breve durata Le fibre a contrazione rapida (bianche, di tipo II o FT, dall'inglese "fast twitch"), intervengono nelle azioni muscolari rapide ed intense. Al loro interno troviamo un'elevata concentrazione degli enzimi tipici del metabolismo anaerobico alattacido e glicolitico. Le fibre a contrazione rapida vengono innervate dai motoneuroni α, molto grandi e con assoni

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo di grosso calibro, specializzati nella trasmissione veloce di impulsi nervosi. La densità del letto capillare è piuttosto bassa, ridotto anche il contenuto in mioglobina, mitocondri ed enzimi ossidativi. La velocità di contrazione e la forza sviluppata sono però dalle due alle tre volte superiori rispetto alle fibre rosse. Le fibre veloci vengono reclutate durante esercizi di breve durata che richiedono un grosso impegno neuromuscolare. Esse si attivano soltanto quando il reclutamento delle fibre a contrazione lenta è massimo.

In risposta ad uno sforzo fisico intenso si attivano per prime le unità motorie più piccole e, mano a mano che l'intensità aumenta, si ha un progressivo maggior reclutamento delle fibre rapide A fianco di fibre puramente veloci, che sviluppano forze elevate ma che si affaticano rapidamente (tipo IIb o FF, dall'inglese fast fatiguable), esistono altre fibre con una velocità di contrazione leggermente inferiore ma dotate di maggior resistenza (tipo IIa o FR, dall'inglese fast fadigue resistant). A causa di queste caratteristiche di transizione, le fibre IIa sono conosciute anche come "fibre intermedie", una sorta, cioè, di punto di passaggio da quelle veloci a quelle lente. Tale transizione è stimolabile, in un senso o nell'altro, attraverso allenamenti specifici protratti e ripetuti per un periodo di tempo sufficientemente lungo. Nel test del salto in lungo da fermo notiamo che non c’è molta differenza tra le diverse discipline sportive, le differenze sono in centimetri quindi assolutamente irrilevanti. Questo si presenta come un aspetto molto importante perché l’abilità del salto in tutte le sue forme deve essere un pre-requisito di base per lo sviluppo dei bambini. Possiamo notare però tre blocchi di risultati il pattinaggio ha in questo test una preparazione simile al baseball, la pallacanestro con la pallavolo, il calcio con la ginnastica ritmica.

Test 4

1,55 1,5 1,5

1,45

1,55

Pattinaggio Baseball 1,44

1,4 1,43 1,35 1,36

1,43

Pallacanestro Pallavolo Calcio Ginn.Ritmica Scherma

1,37

1,3 1,25 Salto in lungo da fermo

Figura 7 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che ha effettuato salti più lunghi

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo Il quinto test proposto è stato il lancio della palla da fermo, in questo caso non ci sorprende assolutamente il risultato della pallacanestro in quanto sono ragazzi che si allenano proprio ed in maniera specifica in questa abilità, pensiamo semplicemente alla capacità di lanciare una palla a lunga distanza dal canestro per poter fare punto.

Test 5

7 6 5

5,36 5,27

Pattinaggio

5,71 6,24

Baseball Scherma

4 4,22 3

Pallavolo

4,94 5,09

3,92

Ginn.Ritmica Calcio Pallacanestro

2

Media

1 0 Lancio Palla

Figura 8 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che ha lanciato la palla ad una maggiore distanza Nel test dell’equilibrio dinamico dobbiamo analizzare i risultati a seconda che il test sia stato eseguito camminando in avanti o all’indietro, esecuzione questa che abbiamo visto essere per tutti molto difficoltosa. Vediamo come nell’esecuzione del test camminando in avanti tutti i ragazzi hanno riscontrato lo stesso livello di difficoltà nella media. Per quanto riguarda l’esecuzione del test camminando all’indietro i ragazzi hanno nella media sempre realizzato un tempo quasi doppio rispetto al camminare in avanti. Questo dimostra che abbiamo scelto un test che metteva alla prova un’abilità che, pur presentandosi importante, non viene allenata in maniera specifica. Ogni disciplina allena, a seconda dei gesti tecnici, le sue particolari forme di equilibrio, nonostante ciò, molte volte ci si focalizza ad insegnare esclusivamente il gesto tecnico senza pensare che potremmo migliorare l’esecuzione stessa del gesto se allenassimo anche le forme più semplici di equilibrio come il camminare avanti/indietro su un asse di legno anche se lontane dalla disciplina che stiamo insegnando. A volte dovremmo procedere insegnando capacità che apparentemente sembrano portarci fuori strada dal classico allenamento ma i cui risultati si vedranno a lungo termine.

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Test 6 "avanti"

10 9

8,84

8

8,45

Scherma

8,37

7

Pallavolo

7,99

6 5

9,27

8,52

8,36

Ginn.Ritmica Calcio

7,1

Pallacanestro

4

Baseball

3

Pattinaggio Media

2 1 0 Equilibrio avanti

Test 6 "indietro"

25

20

Pallavolo 20,99

15

17,86 17,27 16,32

10

Calcio

18,64

Ginn.Ritmica Pallacanestro 17,38

Scherma Pattinaggio

15,76

Baseball

14,84

Media

5

0 Equilibrio Indietro

Figura 9 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha una maggiore padronanza nell'abilità dell'equilibrio in quanto ha eseguito il test più velocemente e con meno errori Il settimo test proposto è stato lo slalom in conduzione tipo calcio che vediamo favorire la disciplina del calcio, dove possedere l’abilità di padroneggiare una palla con il solo uso dei piedi è un’attività normalissima. Più in difficoltà i ragazzi delle discipline del baseball, della ginnastica ritmica e del pattinaggio; mentre sono nella media scherma e pallavolo.

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Test 7

25

20

20,91

Calcio

20,25 15

Pallacanestro Pallavolo

18,83 17,33

10

Scherma

17,32

17,63

Ginn.Ritmica Pattinaggio Baseball

14,86 5

Media

11,43

0 Slalom

Figura 10 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che è stato molto veloce nel terminare il test e quindi abile nella coordinazione della palla con l'utilizzo dei piedi Anche il test numero otto, tiri di precisione, ha messo in difficoltà i nostri giovani atleti. In questo caso a seconda degli spazi tra i birilli entro cui si faceva passare il pallone si accumulavano punti. Il grafico quindi ci mostra sulle tre diverse distanze a cui i nostri atleti, a seconda dell’età, sono stati sottoposti, i diversi punti accumulati. Vediamo in questo caso che la disciplina del calcio ha la meglio ma che hanno ottenuto risultati positivi anche la pallacanestro e la ginnastica ritmica. In questo caso i ragazzi non hanno usato solo l’abilità di coordinazione podalica ma anche la precisione del tiro.

Test 8 7 6 Pallavolo

5

Pallacanestro Baseball

4

Ginn.Ritmica Pattinaggio

3

Scherma Calcio

2

Media 1 0 punti 1 distanza

punti 2 distanza

punti 3 distanza

Figura 11 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha accumulato poco punti e quindi non è stato preciso nei tiri con la palla punti 1 distanza Pallavolo Pallacanestro Baseball Ginn.Ritmica Pattinaggio Scherma Calcio

punti 2 distanza 3,77 4,17 4,77 5,3 5,5 6,14 6,88

punti 3 distanza 3,38 4,15 3,4 5,08 5,25 4,57 6,34

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3,47 2,86 3,33 4,21 4,58 3 5,34

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo Nel nono test: lanci e prese della palla contro il muro, vediamo che la disciplina sportiva che ha eseguito 10 lanci e riprese corrette nel minor tempo possibile è stata la pallacanestro seguita dalla pallavolo, in quanto è logico pensare che siano due discipline che allenano ad un ottimo controllo della palla e alla capacità di afferrarla o di colpirla in modo sicuro con l’uso delle mani. Le mani quindi vengono allenate ad essere reattive sia nel lanciare una palla sia nell’afferrarla in modo sicuro. Se confrontiamo i risultati con quelli dell’anno scorso vediamo un miglioramento della pallacanestro rispetto alla pallavolo che l’anno scorso invece primeggiava e un miglioramento della ginnastica ritmica rispetto al calcio.

Test 9

14 12 Pallacanestro

10 10,72

8

Ginn.Ritmica 9,86

9,77

6

Pallavolo

11,14 12,17

9,32

Baseball Scherma

8,37

4

Calcio

Pattinaggio Media

7,54 2 0 Lanci prese palla

Figura 12 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito 10 lanci e prese corrette della palla contro il muro nel minor tempo possibile Il decimo test, la spola, vede primeggiare la disciplina del calcio ma anche in questo caso vediamo che le differenze sono di pochi centesimi di secondo e quindi possiamo dire che non rileviamo nessuna differenza significativa. Se confrontiamo i risultati con quelli dell’anno scorso non vediamo cambiamenti nelle discipline che in questo test risultano essere più veloci.

Test 10

14 13,9

13,5

Calcio Baseball

13

Pallacanestro

13,31 12,5

12,91 12,59

12

Ginn.Ritmica 12,84

12,63

Pattinaggio Scherma

12,38 11,5

Pallavolo

Media

12,17

11 Spola

Figura 13 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito il test nel minor tempo possibile

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo Il penultimo test, la calciata dietro sul posto che consisteva nel cronometrare il tempo di esecuzione di 40 calciate dietro sul posto, vede come disciplina più veloce il pattinaggio. In questo caso possiamo immaginare che sia così perché sappiamo che i pattinatori hanno un buon controllo ed uso delle gambe e sviluppano quindi una buona potenza in esse. Se confrontiamo i risultati con quelli dell’anno scorso vediamo un netto miglioramento del pattinaggio, mentre l’anno scorso al primo posto trovavamo la pallavolo e un miglioramento della ginnastica ritmica, al secondo posto l’anno scorso trovavamo la pallacanestro.

Test 11

20 18 19,23

16

Pattinaggio

14

Calcio Ginn.Ritmica

12 13,24 13,93

10 12,59

8 6 4

13,51

Scherma Pallavolo Pallacanestro

12,24

Baseball

11,24 12,14

Media

2 0 Calciata

Figura 14 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito il test della calciata nel minor tempo possibile L’ultimo test, la forza rapida, vede primeggiare la disciplina della ginnastica ritmica. Questo può essere spiegato dal fatto che è una disciplina che prevede l’esecuzione di salti molto alti e l’utilizzo di appositi supporti per allenare questa abilità, anche se la disciplina della pallacanestro e della pallavolo avrebbe dovuto ottenere risultati analoghi. Se confrontiamo i risultati con quelli dell’anno scorso vediamo la ginnastica ritmica superare la pallavolo che l’anno scorso si trovava ai primi posti mentre per le altre discipline non vediamo cambiamenti rilevanti.

Test 12

35 30 Pattinaggio

25

28,27 28,6

20

Baseball

32,26

Scherma 25,63

25,06

15

24,54 21,96

10

Pallavolo Pallacanestro Calcio Ginn.Ritmica Media

18,75 5 0 Forza rapida

Figura 15 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che non ha eseguito dei salti alti e quindi non ha espresso elevati livelli di forza rapida

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I RISULTATI PER SESSO Una volta analizzate le singole discipline per prova presentata, siamo andati a valutare qual è la condizione di allenamento, indipendentemente dalla disciplina praticata, per i ragazzi e per le ragazze; quindi un’analisi che dipende essenzialmente dalle caratteristiche morfologiche e fisiologiche legate al genere di una persona. Il primo test non ha visto una migliore prestazione e sia le ragazze che i ragazzi hanno ottenuto lo stesso risultato. Quello che speriamo di dimostrare è che a parte alcune caratteristiche di prestazione legate al genere è bene che sia i bambini che le bambine siano allenati in ugual misura nei test generali sulle capacità coordinative e/o condizionali. Infatti indipendentemente dalla disciplina sportiva e dal sesso si dovrebbe ottenere un risultato simile sull’esecuzione di test riguardanti le capacità fondamentali che invece presenteranno risultati notevolmente diversi a seconda della fascia di età considerata. Femmine Maschi

23,94 23,32 Test 1

24 23,9 23,8 23,7 23,6

Femmine

23,94

Maschi

23,5 23,4 23,3 23,32

23,2 23,1 23 Circuito Harre

Nel secondo test vediamo che le ragazze hanno una media di 35 saltelli dentro la fune girante per avanti in 30 secondi, contro i 28 dei ragazzi. Quindi possiamo dire che le ragazze tendono ad essere più abili e più veloci in questa prova rispetto ai ragazzi. Prova che richiede una buona dose di coordinazione per non inciampare nella fune e nel contempo per eseguire i saltelli in forma molto rapida. Anche l’anno scorso abbiamo assistito a questo risultato, ovvero le ragazze primeggiano sempre rispetto ai ragazzi in questa prova. Femmine Maschi

35,34 28,90

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Test 2

40 35 30 Femmine

25 20

35,34

Maschi

28,9

15 10 5 0 Salti Fune

Nel terzo test i valori sono simili, quindi possiamo sostenere che non c’è differenza significativa legata al genere. Se confrontiamo il risultato con quello ottenuto lo scorso anno vediamo che quest’anno le ragazze si sono dimostrate più rapide dei ragazzi mentre l’anno scorso avevamo ottenuto il risultato contrario. Femmine Maschi

4,44 4,45 Test 3

4,45 4,448 4,446

4,45 Femmine

4,444

Maschi

4,442 4,44 4,438

4,44

4,436 4,434 20 metri

Nel quarto test vediamo che i valori sono simili. Femmine Maschi

1,44 1,46

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30


Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

Test 4

1,46 1,455 1,46

1,45

Femmine Maschi

1,445 1,44 1,44

1,435 1,43

Salto in lungo da fermo

Anche nel quinto test vediamo che non ci sono differenze significative; però se confrontiamo il risultato con quello dell’anno scorso anche in questo caso le ragazze sono migliorare rispetto ai ragazzi. Femmine Maschi

5,17 5,72 Test 5

5,8 5,7 5,6 5,5 5,4

5,72

5,3

Femmine Maschi

5,2 5,1

5,17

5 4,9 4,8 Lancio Palla

Anche nel sesto test, che valutava il livello di equilibrio in una situazione semplice, non vediamo grandi differenze di genere. Femmine Maschi

8,4 8,37

16,31 16,88

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Test 6

18 16 16,88

14 16,31

12

Femmine

10

Maschi

8

8,37

6

8,4

4 2 0 Equilibrio Avanti

Equilibrio Indietro

Nel settimo test, lo slalom di conduzione di tipo calcio vediamo che i ragazzi hanno eseguito la prova in modo molto più rapido delle ragazze. Questo è facilmente ricavabile dal fatto che stiamo parlando di una prova che in maniera evidente richiama la disciplina del calcio che comunque viene molto praticata dai ragazzi sia come sport, sia all’interno della scuola sia come passatempo con gli amici. Femmine Maschi

18,77 12,7 Test 7

20 18 16 14

18,77

12

Femmine Maschi

10 8 12,7

6 4 2 0 Slalom

L’ottavo test si è presentato molto complesso ma ha dato dei risultati interessanti se al fatto che si deve “calciare una palla con i piedi” e quindi padroneggiare una coordinazione podalica aggiungiamo la precisione del tiro per far si che la palla entri nella zona che permette di acquisire più punti. In questo caso vediamo che le femmine tendono a migliorare la loro prestazione e ad avere dei risultati più vicini a quelli dei ragazzi anche se i ragazzi continuano ad avere risultati maggiori rispetto alle ragazze. Femmine Maschi

4,26 5,34

3,79 4,96

3,49 3,93

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Test 8

6 5 5,34

4

4,96 3,93

3

4,26

3,79

3,49

Femmine Maschi

2 1 0 punti 1 distanza

punti 2 distanza

punti 3 distanza

Anche nel nono test non vediamo differenze significative di genere. Anche in questo caso, se confrontiamo i risultati con quelli dell’anno scorso, vediamo che le ragazze sono migliorate rispetto all’anno scorso. Femmine Maschi

8,92 8,98 Test 9

8,98 8,97 8,96 8,98

8,95

Femmine

8,94

Maschi

8,93 8,92 8,91

8,92

8,9 8,89 Lanci prese palla

Nel decimo test non vediamo differenze di genere anche se in questa prova viene allenata sia la rapidità che la resistenza; mentre l’anno scorso vedevamo primeggiare i ragazzi rispetto alle ragazze. Femmine Maschi

12,82 12,5

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Test 10

12,85 12,8 12,75 12,7 12,65 12,6

Femmine

12,82

Maschi

12,55 12,5 12,5

12,45 12,4 12,35 12,3 Spola

Nell’undicesimo test vediamo che le ragazze risultano essere più veloci e più precise in questo tipo di movimento e quindi più coordinate; nessun cambiamento rispetto al risultato dell’anno scorso. Femmine Maschi

12,98 13,87 Test 11

14 13,8 13,6

13,87

13,4

Femmine Maschi

13,2 13 12,8

12,98

12,6 12,4 Calciata

Nel dodicesimo test non ci sono differenze di genere. Femmine Maschi

25,76 26,39

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34


Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

Test 12

26,4 26,39

26,3 26,2 26,1

Femmine

26

Maschi

25,9 25,8 25,7

25,76

25,6 25,5 25,4 Forza Rapida

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo

35


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I RISULTATI PER FASCIA DI ETA’ Analizziamo ora i risultati in base alla fascia di età: Nel primo test vediamo che la capacità di correre e di superare sopra/sotto degli ostacoli è una capacità molto sviluppata negli atleti più grandi (1995-1997), non si differenzia molto per gli anni successivi (dal 1998 al 2000) e risulta essere una prova difficoltosa per i bambini più piccoli (dal 2001 al 2005) con alcuni “picchi” per il 2006 ed il 2007. Questo è facilmente comprensibile perché correre è una capacità che si sviluppa fin da piccoli ed in maniera spontanea mentre la capacità di superare sopra/sotto gli ostacoli e nel contempo ricordarsi la giusta successione del percorso ha messo in difficoltà gli atleti più giovani. Questo ci porterebbe ad affermare che è comunque molto utile anche con gli atleti più giovani allenare capacità di memorizzazione che poi risulteranno utili nell’apprendere difficili sequenze di gesti motori. Circuito Harre 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Media

21,01 20,88 21,63 22,85 23,82 22,62 25,25 24,11 25,28 28,44 27,3 36,41 29,97 25,352 Test 1 40 35 30 25 20 15 10 5 0

Circuito Harre 1995

1996

1997

1998

2005

2006

2007

Media

1999

2000

2001

2002

2003

2004

Figura 16 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che è più preparato in quanto è in grado di eseguire il percorso nel minor tempo possibile Per quanto riguarda il secondo test anche in questo caso vediamo che la capacità di saltare la fune fa parte delle capacità coordinative che si sviluppano con il progredire dell’età. Da un certo punto di vista è logico pensare ed affermare che è spontaneo che un atleta/ragazzo più grande ottenga anche valori più alti ma nel contempo questo ci

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo porta ad un’altra considerazione, che dal nostro personale punto di vista, non è da considerarsi positiva. - La mia mamma molto probabilmente da piccola sapeva saltare meglio la corda di me a parità di età. - Cosa ci porta a dire ciò? Ci porta a dire che una volta gli schemi motori di base come il correre, il saltare, il lanciare erano dei giochi, i bambini sapevano fare solo quello ed in modo ottimale passando tutto il pomeriggio non tanto ad allenarsi su queste capacità quanto a giocare con queste… saltare i fossi, saltare la mura, saltare la corda, rincorrersi a guardia e ladri… non erano forme di allenamento che si praticavano presso società sportive o a scuola, perché c’è un programma che ce lo impone come insegnanti, ma erano attività libere e spontanee che producevano gioia in chi le praticava.

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Media

Salti Fune 54,66 47,5 42,52 39 34,58 29,44 26,35 24,39 14,77 20,92 13,25 9 7 27,95231 Test 2 60 50 40 30 20 10 0

Salti Fune 1995

1996

1997

1998

2005

2006

2007

Media

1999

2000

2001

2002

2003

2004

Figura 17 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che è più preparato in quanto è in grado di eseguire un elevato numero di saltelli dentro la corda girante in avanti nei 30 secondi a disposizione Il terzo test, vede anche in questo caso una maggiore preparazione degli atleti più grandi rispetto a quelli più giovani. Stiamo parlando di un test che misurava la rapidità di una persona su brevi tratti (20 metri). Sapendo che la rapidità è una capacità condizionale e che le capacità condizionali hanno il loro periodo sensibile dai 10 anni in poi, i risultati sono facilmente spiegabili.

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Media

20 metri 3,84 4,12 4,53 4,09 4,34 4,54 4,53 4,63 4,81 5,16 5,1 5,32 5,06 4,6208 Test 3 6 5 4 3 2 1 0

20 metri 1995

1996

1997

1998

2005

2006

2007

Media

1999

2000

2001

2002

2003

2004

Figura 18 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che è meno rapido e quindi meno allenato a sforzi rapidi di breve durata Nel quarto test, vediamo che a parte l’anno 1995 che è quello che è riuscito ad ottenere la misura maggiore, tutti gli altri anni (dal 1996 al 2003) oscillano attorno al metro e mezzo, è solo nei giovanissimi (dal 2004 al 2007) che tocchiamo con fatica il metro. Anche le considerazioni riguardo a questa prova sono facili da comprendere, saltare è uno schema motorio di base, ma saltare a certe distanze dipende dalla muscolatura e dalla capacità di forza esplosiva che sappiamo essere anch’essa una capacità condizionale non posseduta dai più giovani e che si sviluppa con il progredire dell’età. salto in lungo da fermo 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

1,98 1,68 1,75 1,64 1,48 1,43 1,34 1,27 1,24 1,05

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo 2005 2006 2007 Media

1,08 0,8 1,15 1,37615 Test 4 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0

salto in lungo da fermo 1995

1996

1997

1998

2005

2006

2007

Media

1999

2000

2001

2002

2003

2004

Figura 19 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che ha effettuato salti più lunghi Il quinto test che prevedeva il lanciare da fermo una palla da basket alla maggiore distanza possibile vede gli atleti più grandi (dal 1995 al 1997) effettuare dei lanci molto potenti dati dal normale sviluppo della muscolatura, buone distanze per gli atleti dal 1998 al 2000 e poi dal 2001 i valori sono sempre in discesa. Il fatto che noi stiamo confermando che gli atleti più grandi presentano una potenza che gli atleti più giovani non hanno non è una cosa scontata ma è un dato che ci permette di affermare che indipendentemente dalla disciplina o dal sesso i nostri tecnici stanno allenando i bambini seguendo il loro sviluppo normale; emblematico sarebbe trovare degli atleti giovani che hanno delle prestazioni simili agli atleti più esperti. Lancio Palla 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Media

7,96 7,96 7,75 6,68 5,96 5,41 4,76 4,09 3,82 2,9 2,77 2,5 3,8 5,1046

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

Test 5 8 7 6 5 4 3 2 1 0

Lancio Palla 1995

1996

1997

1998

2005

2006

2007

Media

1999

2000

2001

2002

2003

2004

Figura 20 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che ha lanciato la palla ad una maggiore distanza Il sesto test, si è presentato un test difficile indipendentemente dall’età a testimonianza del fatto che l’equilibrio, pur rientrando nelle capacità coordinative, è un qualcosa che non si allena a meno che non sia la disciplina sportiva a richiederlo in maniera specifica. Le difficoltà si sono presentate in misura addirittura raddoppiata, se guardiamo i valori, quando abbiamo chiesto ai ragazzi di ripetere lo stesso esercizio camminando però all’indietro. Questo ci dovrebbe portare a riflettere come l’equilibrio è una capacità che dovrebbe essere maggiormente presa in considerazione da noi tecnici. Equilibrio Avanti 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Media

Equilibrio Indietro

6,23 7,74 7,03 6,46 7,38 7,74 8,14 10,81 11,17 14,45 16,02 21,85 11,06 10,46769

10,61 12,56 13,34 12,04 14,39 17,55 18,82 20,44 21,5 24,68 33,67 52,84 26,4 21,44923

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

Test 6 60 50 40 30 20 10 0

Equilibrio Avanti 1995

1996

1997

1998

2005

2006

2007

Media

Equilibrio Indietro 1999

2000

2001

2002

2003

2004

Figura 21 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha una maggiore padronanza nell'abilità dell'equilibrio in quanto ha eseguito il test più velocemente e con meno errori Il settimo test è un test sia di rapidità che di coordinazione. Anche in questo preciso caso notiamo che gli atleti più grandi sono più rapidi e precisi dei più piccoli (con l’unica eccezione curiosa rappresentata dagli atleti del 2002). Continuiamo a affermare che l’insegnamento delle capacità coordinative e condizionali fa riferimento a delle precise fasce di età che devono essere rispettate e notiamo con piacere che è una cosa in cui credono anche i tecnici delle nostre società sportive c.a.s. perché i dati rispecchiano il normale sviluppo della persona.

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Media

Slalom 12,6 13,33 13,95 14,25 13,58 12,99 18,55 16,7 20,79 25,04 23,89 26,96 29 18,587

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

Test 7 30 25 20 15 10 5 0

Slalom 1995

1996

1997

1998

2005

2006

2007

Media

1999

2000

2001

2002

2003

2004

Figura 22 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che è stato molto veloce nel terminare il test e quindi abile nella coordinazione della palla con l'utilizzo dei piedi Nell’ ottavo test curioso è vedere come non possiamo assolutamente legare il risultato alla fascia di età del soggetto che si è sottoposto al test. In questo particolare test dove, a seconda dell’età, si chiedeva di calciare il pallone a diverse distanze, e di centrare gli spazi che valevano più punti il risultato potrebbe essere dettato da diversi fattori messi insieme: l’età, l’abilità del calciare una palla (allenata già nei piccoli atleti del calcio ad esempio), la quantità di gioco praticata dai bambini nel tempo libero (sappiamo che a tutti piace calciare un pallone), la pratica scolastica… In questo caso, quindi, non possiamo con certezza sapere il motivo del risultato ma possiamo dire che il calciare una palla per sport o per passione è ancora un’attività molto amata dai bambini ma, soprattutto, spontanea. punti 1 distanza 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Media

7 4,33 4,26 4,9 5,1 5,68 4,28 4,3 4,64 4,57 4,75 7 4 4,98538

punti 2 distanza 6 3,55 4,31 4,2 4,75 5 4,28 4,26 3,87 4,71 4,75 5 0 4,206154

punti 3 distanza 6 3,05 4,15 3,31 4,27 3,82 3,31 3,95 3,06 3,78 5,25 4 1 3,765385

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

Test 8 7 6 5 4 3 2 1 0

punti 1 distanza

punti 2 distanza

1995

1996

1997

1998

2005

2006

2007

Media

1999

2000

punti 3 distanza 2001

2002

2003

2004

Figura 23 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha accumulato pochi punti e quindi non è stato preciso nei tiri con la palla Nel nono test torniamo a vedere come le capacità coordinative, in questo caso che coinvolgono l’utilizzo delle mani, sono presenti sia nei piccoli che nei grandi atleti ma la capacità si affina e si perfeziona con l’età. Lanci prese palla 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Media

7,71 6,07 6,72 6,77 7,32 7,59 8,7 10,38 14,96 16,35 18,9 13,47 8,91 10,296 Test 9 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0

Lanci prese palla 1995

1996

1997

1998

2005

2006

2007

Media

1999

2000

2001

2002

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2003

2004

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo Figura 24 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito 10 lanci e prese corrette della palla contro il muro nel minor tempo possibile Nel decimo test si riconferma il fatto che gli atleti più grandi sono i più veloci ma non solo, sono anche i più resistenti e sappiamo che la resistenza è una capacità condizionale che si può sviluppare dai 10 anni in su.

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Media

Spola 11,33 11,77 11,85 11,88 12,21 12,45 13,3 13,45 13,2 14,57 14,04 12,65 14,65 12,87308 Test 10 16 14 12 10 8 6 4 2 0

Spola 1995

1996

1997

1998

2005

2006

2007

Media

1999

2000

2001

2002

2003

2004

Figura 25 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito il test della spola nel minor tempo possibile Nell’undicesimo test dove anche in questo caso vediamo in gioco sia la rapidità che la resistenza, come nel test precedente, sono favoriti gli atleti più grandi rispetto ai più piccoli.

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003

Calciata 11,32 12,16 12,2 13,39 13,76 14,98 13,43 13,22 14,79

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo 2004 2005 2006 2007 Media

14,65 15,96 17,72 14,65 14,018 Test 11 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0

Calciata 1995

1996

1997

1998

2005

2006

2007

Media

1999

2000

2001

2002

2003

2004

Figura 26 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito il test nel minor tempo possibile Nel dodicesimo test la forza esplosiva che viene valutata è una capacità condizionale a tutti gli effetti che quindi si sviluppa solo in atleti più maturi.

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Media

Forza Rapida 41,33 33,94 36,52 30,03 26,36 25,57 21,09 20,04 21,32 17 15,75 13 15 24,3808

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Test 12 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0

Forza Rapida 1995

1996

1997

1998

2005

2006

2007

Media

1999

2000

2001

2002

2003

2004

Figura 27 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito dei salti bassi e quindi non ha espresso elevati livelli di forza rapida

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

ELENCO C.A.S. ACCADEMIA KARATE SHOTOKAN ADRIA VOLLEY ALL STARS AQUATHLON ARTE DEL MOVIMENTO ASCARO - CESTISTI ANONIMI BASEBALL SOFTBALL CLUB ROVIGO BASKET BADIA 1978 BASKET COSTA DI ROVIGO BASKET ROVIGO 1979 BASKET SAN MARTINO CALCIO CAVARZERE CANOSSA BASKET CAVARZERE CENTRO DI FORMAZIONE SPORTIVA CENTRO MINIBASKET LUSIA CENTRO SCHERMA ROVIGO DELTA ROLLER PORTO VIRO G.S. DUOMO G.S. FLUMINENSE G.S. FRUVIT G.S. GIUSEPPE AVANZO BADIA G.S. VOLPE GA ASSINDUSTRIA ROVIGO GC BOSARO EMIC GOTU RYU KARATE DO LUSIA HOCKEY CLUB ROVIGO JUNIOR BASEBALL MOTO CLUB PORTO VIRO NEW SOFTBALL ROVIGO OLIMPICA SKATERS ROVIGO PALLACANESTRO ADRIA PALLACANESTRO BAGNOLO PALLACANESTRO DELTA PALLACANESTRO LENDINARA POL. LIBERTAS CITTA' LENDINARA POLISPORTIVA BORSEA POLISPORTIVA DI LUSIA POLISPORTIVA SANTA SOFIA ROLLER CLUB LENDINARA ROVIGO NUOTO S.C. ALTOPOLESINE SAR RITMICA GIMNASIA SKATING CLUB ROVIGO U.S. CANALBIANCO U.S. TAGLIOLESE U.S. VILLA AZZURRA VOLLEY ARIANO

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