Rrose SĂŠlavy
magazine 07 aprile 2010
CHECK POINT CHARLIE
eleonora santecchia
andrea mattiacci
paolo isabettini
che lle lane em pa , ri G i e s co, lì r o n n d T i o a i c elle hi, lu mo b ca n o d i c im c u n agi tri oc tto il f la bo tro pr ono m s s c u m i he no oi no a t as . Le nei uro tr ello c a del osì n per n o 1 0 o t e 0 cc n u n u .C re 2rifletto re il f gna q ettima trana ido ch are, e certi b on on e, ede ise a s iù s um ttem si Se llano nti a v re d e… L ere p rage e sultro. C , fest E cro i, pro polve rimer a ess un ga palconte a blee ld’s. scat e la d esp potev lie, in e sul e nie ssem Dona pote va dov ce a non Char Salir esto se: a Mc iccolo paga va ries certo Point casa. e, qu pitas di un nto p no ci face e, con heck stra o far e ca ese r qua ualcu he ci mbiar ur i C la nolevam vunqu a sp o. Pe he q ello c a ca ché p o era a vo là, o sata ssegn olta c a, qu iato , per idend o cos e e pas mo a rima v iacev a iniz come i e div bbiam iù qua estat el pri la p ci p sa h dire anch te, a pre p la un’ rivo d e, era o che ualco mmo ssi b iorna i sem ; ma nl’ar esser quell Poi q sapre gli ste sse g overc rmato profo e se fare ne. oggi, o ne e ste a mu i è fe o più ttiman é per re be noi, i giorn ve, l cchi, on s i molt le se finchrci sta nche ogn a pro gli o ppo n osa d ù fitti, anni, da fa enea endo a sal dere il gru qualc pre pi i, gli anto ti insi sed stess chiu tutto ed è i sem mes così t o, tut nare. la iato a nché ia era o fatt sse i ciuti i nuov magi iniz no, fi miciz i son on e o cres lco d sa im pia tra a ondi s e c son el pa i pos nos I sec ssate ia non re qu che s do. o pa rabb divide oglia son ore e re di a la v am idera n tutt des , e co me
riccardo giacconi
RS
magazine 07 aprile 2010
RS
magazine 07 aprile 2010
Perché ci sono volte in cui non puoi tenerti tutto dentro e ci sono cose che non puoi affrontare da solo. Come d’incanto, ci siamo svegliati da un sonno durato anni, anni pieni di persone, di cambiamenti, anni gonfi di emozioni da tirare fuori, da sfogare nel momento giusto, insieme, di nuovo; basta una telefonata (mite inverno del 2006) per riportare alla luce sogni e sensazioni che aspettavano solo di essere sfiorati. Le prove si fanno raramente, i periodi di lontananza sono lunghi, ma non ha importanza, la nostra unione è così forte che non abbiamo bisogno di parlare per capirci. È con questo spirito che ci troviamo in quella che è la nostra nuova sala prove, la nostra nuova casa, colorata e viva, piena del rumore dei respiri profondi che non puoi evitare di fare, perché non si può scappare dal mondo intero. Così Le brutte notizie ti raggiungono anche lì, dove credi di essere al sicuro, e ti colpiscono tanto dentro da toglierti il respiro, ma non la voglia di respirare. Allora, l’unica cosa che puoi fare è prendere il tuo strumento, accendere le casse, sistemare i volumi e suonare, forte, così forte da non riuscire più a sentire i tuoi stessi pensieri. È così che di nuovo si riempiono i polmoni (caldo torrido dei primi giorni di luglio del 2007): il ritorno sul palco, molto più difficile della prima volta, ma così bello da non voler smettere più, mai più. È molto più che suonare, è qualcosa che non si può spiegare, un’alchimia che è sconosciuta perfino a noi che ne siamo parte, è qualcosa di così intenso che tutti ne dovrebbero assaggiare un pezzettino. È per questo che siamo qui. Sono le nostre canzoni, siamo noi. El eon ora Sa nte cch ia
RS
magazine 07 aprile 2010
Coloro il fondo dei miei guai Affondo e annego in panna spray Scavando il solco del mio falso orgoglio Non sai pagare i debiti Rispetti i tuoi limiti Colpisci e affondi le mie idee Vedi maree Sei un'istantanea La mia marea Ritorni sempre qui Senza limiti Assumo aria in polvere Durante il viaggio a scendere Sul panorama delle tue rovine Arredi la mia volontĂ Tra tempeste di sabbia Per assediare anche le mie difese Sei un'istantanea La mia marea Ritorni sempre qui Senza limiti