Adeguamento e gestione degli impianti delle gallerie di competenza del Compartimento della Regione Lombardia, da attuarsi mediante ricorso alla finanza di progetto ASPIRANTE CONCESSIONARIO
A cura di: ing. Leonardo Santamaria, rossidesign
Anas S.p.A. Lombardia
R.T.P. PROGETTISTI
DOTT. ING. RUGGIERO LERARIO ▪ CAPOGRUPPO
GEOM ENRICA COLOMBO ING PERICOLI Logistica per il sopralluogo delle gallerie ING TRIFONE BRUNO Impiantistica GEOM VITO ROSSI Energy Manager specialista Energie rinnovabili
ING FRANCAVILLA ING MURANTE FRANCESCO PAOLO Studio di inquadramento Territoriale ed ambientale GEOL DASCANIO Studio Geologico e Geotecnico ING DECEMBRINO studio di prefattibilità ambientale Raggruppamento con requisiti conformi al DPR 554/99 art. 17 comma 8 legge 109/94 art. 51 comma 5 DPR 554/99 (giovane architetto abilitato da meno di cinque anni) art. 17 comma 14 quinques (presenza del geologo)
Adeguamento e gestione degli impianti delle gallerie di competenza del Compartimento della Regione Lombardia, da attuarsi mediante ricorso alla finanza di progetto ASPIRANTE CONCESSIONARIO
illustrativo
Anas S.p.A. Lombardia
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LOCALIZZAZIONE
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IMPIANTO D’ILLUMINAZIONE
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MONITORAGGIO TRAFFICO
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CENSIMENTO GALLERIE
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AID
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AID
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PMV
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IMPIANTI SOS
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PLUS TECNOLOGICI
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SUPERVISIONE E CONTROLLO
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PLUS TECNOLOGICI
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VENTILAZIONE TRASVERSALE
•
VENTILAZIONE SEMITRASVERSALE
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IMPIANTO TVCC
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•
SOMMARIO
R.T.P. PROGETTO PRELIMINARE
DOTT. ING. RUGGIERO LERARIO ▪ CAPOGRUPPO
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ING FRANCAVILLA ING MURANTE FRANCESCO PAOLO Studio di inquadramento Territoriale ed ambientale GEOL DASCANIO Studio Geologico e Geotecnico ING DECEMBRINO studio di prefattibilità ambientale Raggruppamento con requisiti conformi al DPR 554/99 art. 17 comma 8 legge 109/94 art. 51 comma 5 DPR 554/99 (giovane architetto abilitato da meno di cinque anni) art. 17 comma 14 quinques (presenza del geologo)
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Anas S.p.A. Lombardia S.S. n. 38 “dello Stelvio” Val maggiore Balladorre Verdezo S. Antonio Cepina Tola Mandodizza Le prese V Paramassi IV Paramassi III Paramassi Rastello Diroccamento Piatta Martina
S.S. n° 36 Gallerie presenti sulla statale S.S. 36 Alta Cresta Artificiale Pianazzo
S.S. 394 del Verbano Orientale Maccagno sup. 1
Conoja
Taccagno inf. 2
Stuz
Congegna nord
Verceia
Colmegna sud
Monti di Campo Gallerie presenti sulla statale S.S. 36 del Lago di Como e dello Spluga;
Valganna
Vincolo di Piona Genico
140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 ‐
Ciselino Curcio
Sillabico
anno 2009
anno 2010
K m di galleria adeguati a norma
anno 2011
anno 2012
anno 2013
K m di galleria da adeguare a norma
Montepiano Minerva
S.S. 340 Regina Gallerie presenti sulla statale S.S. 340 Regina Monte origa
Costa Volpino Bersaglio
Malpensa II
Porlezza
Lovere
Malpensa IV
Chiaro Corenno
Madonna s. Bernardino
S.S. n° 42 del Tonale e della Mendola
S.S. n° 233 Varesina
Monte Barro Sornico
S.S. n° 344 di Porto Ceresio
S. Stafano S.S. 336 dell'Aeroporto della Malpensa
S. Nicolao
La rocca
Malpensa VI
Castellaccio
La mano
Malpensa VII
Corte
Sassoldo
Monte Piazzo
Sasso Arancio
Dorio
Nobiallo
Dervio
Loveno
Lezzeno
Brienno
S.S. n° 45 bis Gardesana Occidentale
S.S. 237 del Caffaro Seriosa
Prevalle
Monte Castello La Guarda Artificiale Pampegnino
S. Biagio Villa Nuova 1
Regoledo
Moltrasio
Fiume latte
Cernobbio
Scoglio
Brogeda
Ciciopi
Gallerie presenti sulla statale SS 340 DIR
Rainelli Campione
Breva
Raccordo Lecco Ballabio
Tremosine
Galleria Valsassina:
Somana Luzzeno Borvino
Villa Nuova 2 Teti
San Martino
Efialfi
Attraversamento Lecco
Bergamo
Gallerie presenti sulla statale S.S. 36 dir Passo del Lupo
Le muse Naiadi
Tangenziale di Bergamo Galleria S. Roberto
acc. principale gall. svincolo Tangenziale di Varese
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Monte covolo
LOCALIZZAZIONE
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ING FRANCAVILLA ING MURANTE FRANCESCO PAOLO Studio di inquadramento Territoriale ed ambientale GEOL DASCANIO Studio Geologico e Geotecnico ING DECEMBRINO studio di prefattibilità ambientale Raggruppamento con requisiti conformi al DPR 554/99 art. 17 comma 8 legge 109/94 art. 51 comma 5 DPR 554/99 (giovane architetto abilitato da meno di cinque anni) art. 17 comma 14 quinques (presenza del geologo)
Valle
Adeguamentoee gestione gestione degli degli impianti impianti delle Adeguamento delle gallerie gallerie di di competenza competenzadel del Compartimento della da attuarsi attuarsi mediante mediante ricorso Compartimento Regione Lombardia, Lombardia, da ricorso alla alla della Regione finanza di progetto finanza di progetto ASPIRANTE CONCESSIONARIO
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LOCALIZZAZIONE
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ASPIRANTE CONCESSIONARIO
IMPIANTO D’ILLUMINAZIONE
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Lombardia
Modulo di controllo, in contenitore modulare inseribile su guida DIN. Frontalino con pulsanti per la programmazione, LED di segnalazione allarme e display a cristalli liquidi retroilluminato per la lettura/impostazione dei parametri. Comunicazione tra rilevatore ottico e modulo di controllo tramite cavetto a tre conduttori. Contenitore in materiale plastico modulare, aggancio guida DIN. Tensione di alimentazione 24 Vac +/-10%. Programmazione da locale con tastiera a membrana. Visualizzazione su display a cristalli liquidi 2 x 16 caratteri. 4 uscite analogiche 4 – 20 mA. 4 uscite digitali a relè. 1 uscita relè di allarme (NO + NC). 2 ingressi fotometrici per altrettante sonde esterne. 8 Ingressi/uscite digitali liberamente configurabili da tastiera e programmabili per la verifica del corretto inserimento dei teleruttori dei circuiti di illuminazione, l’interfacciamento a sensori di traffico (come previsto dalla norma UNI 10439) l’interfacciamento a sistemi di supervisione, ecc. Valori min e max delle uscite analogiche regolabili da tastiera. Assegnazione dei valori di corrente delle uscite analogiche min e max a valori in cd/m2. Impostazione della sensibilità della sonda esterna cd/m²/s (velocità max di variazione delle cd/m² letti dal SDL TC all’aumentare e al diminuire della luminanza rilevata dalla sonda). Impostazione della velocità di variazione delle 4 uscite analogiche in mA/s (velocità delle rampe di salita e discesa). Impostazione valore in mA delle uscite analogiche all’inserzione dei relè di uscita. Impostazione tempo di permanenza in minuti a fine rampa. Orologio calendario con controllo dell’anno bisestile e cambio automatico dell’ora legale. Vari tipi di funzionamenti: crepuscolare, rinforzo, ciclo, crepuscolare + ciclo, rinforzo + ciclo. Impostazione soglie di attivazione dei relè di uscita in mA. Impostazione isteresi di intervento dei relè. Lettura del valore di luminanza di velo rilevato dalla sonda 1 e dalla sonda 2. Visualizzazione dello stato dei relè di uscita. Visualizzazione del valore delle uscite analogiche. Visualizzazione dello stato degli ingressi/uscite digitali. Visualizzazione allarmi. Reset dei parametri impostati e ritorno automatico ai parametri di default. Totale programmabilità da remoto tramite BUS o modem GSM. Tramite il telecontrollo possibilità di scaricare le misure, i parametri e gli allarmi registrati nella memoria, visualizzare in tempo reale le misure effettuate dalle Sonde, i valori delle uscite analogiche e lo stato delle uscite digitali. In caso di malfunzionamenti o di presenza di allarmi funzionali possibilità di eseguire automaticamente la chiamata ed effettuare la segnalazione delle anomalie a uno o due centri di controllo. Gestione completa delle due sonde, un’esterna e un’interna, con
Rilevatore ottico di luminanza di velo (sonda), costituito da: • • • • • • • • • • • • • • • •
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Rilevatore con elemento fotosensibile per la determinazione della luminanza di velo inserito in un contenitore in nylon a tenuta stagna. Ottica con fuoco predeterminato e possibilità di centratura automatica del campo visuale con il centro dell’area di misura. Elaborazione dell'immagine rilevata, in conformità alle caratteristiche dell'occhio umano. Sensore d'immagine CCD a colori ad alta risoluzione dotato di matrice di 1280 x 1024 pixel per un totale di 1,3 Megapixel. Determinazione dei valori di luminanza a partire dai segnali RGB. Tempo di esposizione variabile. Convertitore A/D a 10 bit. Calcolo della luminanza di velo secondo le prescrizioni della norma UNI11095 per angoli compresi all’interno del diagramma di Adrian. Campo di sensibilità dei pixel compreso tra 50 cd/m2 e 20000 cd/m2. Campo di uscita (luminanza di velo) del rilevatore compreso tra 4 cd/m2 e 400 cd/m2. Obiettivo con lenti asferiche ed apertura 60°, dotato di filtro infrarosso. Compensazione via SW delle distorsioni ottiche dell’obiettivo Compensazione via SW delle eventuali differenze di sensibilità dei pixel Microprocessore ad alta velocità. Trasmissione dati, da e verso il modulo di controllo, mediante porta seriale a tre conduttori con protocollo proprietario. Collegamento con PC, tramite linea seriale RS232, per centratura iniziale, taratura e determinazione dell'area sotto controllo. Alimentazione 10÷30 Vdc con ingresso protetto dall’inversione di polarità (fornita dal modulo di controllo SDL TC).
IMPIANTO ILLUMINAZIONE
R.T.P. PROGETTO PRELIMINARE
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Anas S.p.A. Lombardia
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Calcolo del risparmio di energia primaria Unità fisica di riferimento Risparmio lordo di energia primaria conseguibile per lampade regolate Dove:
1 W di potenza regolata RL = RSL * P [ Tep/anno] - P è la potenza di tutte le lampade regolate [W] - RSL è il risparmio specifico lordo di energia primaria conseguibile per unità di potenza regolata [10־³ tep/anno/W] i cui valori sono di seguito riportati: Pr/P < 58% >59 % e > 71 % < 71 % hr < 1500 h 0.1650 0.1089 0.0825 hr < 2000 h 0.2200 0.1452 0.1100 hr < 2500 h 0.2750 0.1815 0.1375 Con: hr = ore annue del funzionamento del regolatore Pr/P = Rapporto percentuale fra potenza ridotta e potenza nominale
•
• •
By-pass statico fase per fase in esecuzione NO BREAK. By-Pass automatico in caso di allarme con sistema di autoreset. Rendimento del 98%. Temperatura di funzionamento: -30 °C / + 60 °C. Stabilizzazione della tensione in uscita con una precisione del 1%. Logica controllata a microprocessore con misura della tensione e della corrente in uscita, nonché della potenza attiva e reattiva assorbita dal carico. Impostazione dei seguenti parametri, differenziati fase per fase: tensione a regime normale, tensione a regime ridotto, tempo di accensione, velocità rampa di salita, velocità rampa di discesa. Menù di programmazione allarmi per valori superiori e/o inferiori ai dati previsti della tensione a monte, tensione a valle, corrente assorbita, potenza attiva e cosϕ. Timer a due canali, dotato di capacità tampone, per stabilire fino a 3 livelli di regolazione e relativi orari. Disponibilità di un ciclo controllato da ingresso analogico (010Vdc) per regolazione proporzionale a segnale proveniente da sonda di luminosità. Lettura tramite PC o palmare delle grandezze elettriche seguenti: − tensione a monte, di ogni fase; − tensione a valle, di ogni fase; − corrente assorbita di ogni fase (+ neutro opz.); − potenza attiva assorbita, di ogni fase; − potenza reattiva assorbita, di ogni fase; − cosϕ, di ogni fase; − frequenza, di ogni fase. Scaricatore di tensione quadripolare (bipolare in caso di regolatore monofase) posto a valle della macchina per proteggerla dalle tensioni transitorie dovute dai fulmini.
Predisposizione per il collegamento ad una rete di telecontrollo per la diagnostica ed il controllo dell'apparecchiatura. Dotato di: − due porte di comunicazione RS422; − una porta I2Cbus; − un ingresso analogico 1-10V DC; − due ingressi digitali configurabili; − una uscita analogica 0-10V; − due uscite digitali 0-24 Vdc.
IMPIANTO ILLUMINAZIONE
R.T.P. PROGETTO PRELIMINARE
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PROGETTO PRELIMINARE
R.T.P. DOTT. ING. RUGGIERO LERARIO ▪ CAPOGRUPPO 1
SI
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ALILL.PUBB LICA TRI USI
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ING FRANCAVILLA ING MURANTE FRANCESCO PAOLO Studio di inquadramento Territoriale ed ambientale GEOL DASCANIO Studio Geologico e Geotecnico ING DECEMBRINO studio di prefattibilità ambientale Raggruppamento con requisiti conformi al DPR 554/99 art. 17 comma 8 legge 109/94 art. 51 comma 5 DPR 554/99 (giovane architetto abilitato da meno di cinque anni) art. 17 comma 14 quinques (presenza del geologo)
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Note: Interventi previsti:
VENTILAZION Stato di manutenzione: E
SCAR-
□ ME- □ BUONO DIO
□
□
□
SCAR-
□ ME- □ BUONO DIO
□
□
□
□ NO
□
□
TERALE TERALE
□ LA- □ LA-
□2 □
BIANCHE GIALLE
□
SI
□
IN ASSE
□
□
□ □
PREASImpianto ventilazione: SENTE SENTE
Note: Interventi previsti:
Tipologia:
Potenza disponibile [kW]:
Stato di manutenzione:
ILLUMINAZ Colore luci: IONE
Gruppi di continuità
Circuito di emergenza:
Collocazione:
File longitudinali n:
Note:
STRUT Muratura: TURA Altro:
Cemento armato:
del Colle Cadibona
12/02/2003 Savona Dego Ex SS n. 29
□
□
□
Note: Interventi previsti:
□
□
□
□
□
MERIVESTIStato di maBUONO SCARDIO MENTO nutenzione:
PANVERTipologia rivestimento: NELLI NICE
Note: Interventi previsti:
□
PREASRegimazione acque met: SENTE SENTE
SCAR-
□ ME- □
□
□ □
□
PREASImpianto antincendio: SENTE SENTE
Interventi previsti:
SCAR-
□ ME- □
Stato di maBUONO DIO ANTIN- nutenzione: CENDIO
□
Stato di maBUONO DIO nutenzione:
SEGNALETICA Altro:
zole so-
□colonni □ estin- □ piaz-
□ PRE- □ AS- □ SENTE SENTE
□ □
VEDI IMMAGINE GALLERIA
VEDI CARTOGRAFIA 1_SS n. 38 dello Stelvio.jpg
Emergenza: ne SOS tori
Luminosa generica:
Note:
STRUTTURALE Altro:
Arco o volta: TIPOLO- Travi prefabGIA bricate:
NOTE INTERVENTI NECESSARI:
NOTE STATO DEI LUOGHI: (descrivere situazione in caso di pioggia
SCHEDA DI CENSIMENTO GALLERIE
ASPIRANTE CONCESSIONARIO
Data rilevamento: Provincia: Comune: INFOR- Statale: MAZIO Denominazione strada: NI Origine: IDEN- Nome galleria: TIFICA Origine: TIVE Termine: Lunghezza: Progressiva inizio: Progressiva fine:
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ASPIRANTE CONCESSIONARIO
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Adeguamento e gestione degli impianti delle gallerie di competenza del Compartimento della Regione Lombardia, da attuarsi mediante ricorso alla Anas S.p.A. finanza di progetto Lombardia
Pannelli freccia croce con tre pittogrammi a LED Croce realizzata mediante LED rossi ad altissima luminosità. Freccia rivolta verso il basso realizzata mediante LED verdi, ad altissima luminosità. Freccia obliqua a destra realizzata mediante LED gialli, ad altissima luminosità.
Pannelli freccia croce con due pittogrammi a LED Croce realizzata mediante LED rossi ad altissima luminosità. Freccia rivolta verso il basso realizzata mediante LED verdi, ad altissima luminosità.
Pannelli freccia croce con quattro pittogrammi a LED
A cura di: ing. Leonardo Santamaria, rossidesign
Croce realizzata mediante LED rossi ad altissima luminosità. Freccia rivolta verso il basso realizzata mediante LED verdi, ad altissima luminosità. Freccia obliqua a destra realizzata mediante LED gialli, ad altissima luminosità.
R.T.P. PROGETTO PRELIMINARE
PMV IN GALLERIA DOTT. ING. RUGGIERO LERARIO ▪ CAPOGRUPPO
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Anas S.p.A. Lombardia •
PMV a cavalletto, costituita da un pannello elettronico alfanumerico ( 3 righe; 20 caratteri per riga; altezza carattere 400 mm) e da due pannelli elettronici grafici full color, per la visualizzazione dei pittogrammi del codice stradale.
PMV a bandiera, costituita da un pannello elettronico alfanumerico (4 righe; 15 caratteri per riga; altezza carattere 400 mm) e un pannello elettronico grafico full color per la visualizzazione dei pittogrammi del codice stradale.
A cura di: ing. Leonardo Santamaria, rossidesign
PMV a farfalla, molto adatto agli svincoli, costituito da un pannello elettronico alfanumerico ( 4 righe; 15 caratteri per riga; altezza carattere 400 mm), vi sono modelli a farfalla completi oltre che di pannello alfanumerico, anche di 2 pannelli elettronici grafici full color, per la visualizzazione dei pittogrammi del codice stradale. PMV lato strada, per le informazioni stradali, costituito da un pannello grafico monocromatico per la visualizzazione del testo e da un pannello grafico full color per la visualizzazione dei pittogrammi del codice stradale.
PMV ALL’APERTO
R.T.P. PROGETTO PRELIMINARE
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Lombardia
A cura di: ing. Leonardo Santamaria, rossidesign
Architettura e Funzionalità generale L’immissione e l’estrazione dei segnali di BF in linea avviene mediante trasformatori di disaccoppiamento che garantiscono l’ininfluenza della telealimentazione sul transito indistorto dei segali fonici e della trasmissione dei dati via modem. La Miniperiferica SOS con il proprio Amplificatore audio di potenza e la lampada lampeggiante gialla sono alimentate da batterie continuamente ricaricate dalla telealimentazione presente sulle coppie BF/DATI TX e RX. Ciò consente: la comandabilità delle lampade di pericolo tramite comandi dal Centro; - la presenza costante della telealimentazione per le parti della Colonnina che devono essere sempre alimentate. Il collegamento in fonia, stabilito in conseguenza di una chiamata, è di tipo punto-punto tra il centro e la colonnina chiamante e utilizza le due coppie fisiche (una coppia in Tx e l’altra in Rx). La soluzione progettuale scelta a 4 fili consente il semplice ricondizionamento del segnale presso l’armadio intermedio (amplificazione con eventuale equalizzazione), senza critiche messe a punto di amplificatori ad impedenza negativa tipici delle soluzioni a due fili. Utilizzando quindi la struttura a quattro a fili ed apparati parla ascolta in viva voce, si hanno delle ottime prestazioni in termini di qualità audio (con bassissima distorsione e con potenza fino ad un Watt) ma senza il fastidioso effetto Larsen. La telealimentazione necessaria alla parte elettronica sempre alimentata della Miniperiferica SOS, nella colonnina è prelevata dalle due linee BF Tx o BF Rx, alimentate costantemente. Le colonnine saranno però connesse all’una o all’altra coppia telefonica, ad esempio sulla base del loro identificativo pari o dispari. Le due coppie utilizzate per la Fonia sono utilizzate anche per le comunicazioni dati sia relative all’invio dei comandi e degli stati della Miniperiferica SOS, sulla base di una condivisione a divisione di tempo + spontanee gestita dal Centro. Il monitoraggio della utilizzazione degli estintori è integrato nelle funzioni tipiche SOS (gestione della trasmissione Dati e della Fonia), per consentirne all'operatore di sala Radio, l’utilizzo di un unico pacchetto software WINSOS e quindi operare con una sola Interfaccia Operatore.
La colonnina è composta da una struttura in vetroresina o acciaio inox e da parti funzionali. Le parti funzionali sono: SOS . pulsanti di chiamata meccanica e sanitaria; . spia di “CONFERMA CHIAMATA”; . lampada di PERICOLO gialla con circuito di lampeggio; FONIA . interfacce di linea complete di disaccoppiatori delle telealimentazioni delle Miniperiferiche SOS; . amplificatori audio e switch di connessione della colonnina alle linee Tx ed Rx per la fonia . modulo logico di controllo per la gestione del collegamento in fonia della colonnina. La Miniperiferica SOS è in grado di comandare la chiusura del collegamento tra gli amplificatori BF e linee TX/RX fonia, all’arrivo del comando relativo; nonchè la loro apertura all’arrivo del comando di sconnessione inviato dal Centro o a timeout locale; . DC/DC converter e batteria al Nichel Cadmio di piccola capacità per garantire il funzionamento anche durante gli eventuali periodi di telealimentazione insufficiente; . amplificatore audio di potenza per colloquio in viva voce; . microfono ed altoparlante. La Miniperiferica SOS, contenuta in scatola in plastica IP55 con apposito connettore standard militare, inserita nella colonnina è realizzata con un modulo intelligente gestito da microprocessore CMOS a bassissimo assorbimento; comprende anche una unità di governo e di gestione delle comunicazioni dati per consentire il “telecontrollo” delle colonnine stesse e l’attivazione di prestazioni extra quali: - il controllo dell’accesso alle linee fonia da parte del centro; - la capacità autodiagnostica della colonnina; la realizzazione di cicli di esistenza in vita.
IMPIANTI SOS
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Lombardia
IMPIANTO SOS
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ASPIRANTE CONCESSIONARIO
SISTEMA D SUPERVISIONE E CONTROLLO
Adeguamento e gestione degli impianti delle gallerie di competenza del Compartimento della Regione Lombardia, da attuarsi mediante ricorso alla finanza di progetto
Anas S.p.A. Lombardia
Uscita seriale RS232C, multidrop RS485 Possibilità di collegamenti in RS485 di una rete di anemometri con trasmissione dei dati ‘on demand’ per link bidirezionale Software operativo affidabile, flessibile, di semplice impiego, configurabile in RS232C dal computer dell’utilizzatore secondo le proprie esigenze. Acquisizione dei dati in diverse unità di misura e periodi di medie. Autodiagnosi con checking e report degli errori. Aggiornamento del software via RS232C o RS485. Strumento affidabile, preciso in tutto il suo campo di misura, manutenzione ridotta per mancanza di parti in movimento. Possibilità di riscaldare i sensori di ultrasuoni per evitare la formazione di ghiaccio o in presenza di nevischio.
S. & C.
R.T.P. PROGETTO PRELIMINARE
DOTT. ING. RUGGIERO LERARIO ▪ CAPOGRUPPO
GEOM ENRICA COLOMBO ING PERICOLI Logistica per il sopralluogo delle gallerie ING TRIFONE BRUNO Impiantistica GEOM VITO ROSSI Energy Manager specialista Energie rinnovabili
ING FRANCAVILLA ING MURANTE FRANCESCO PAOLO Studio di inquadramento Territoriale ed ambientale GEOL DASCANIO Studio Geologico e Geotecnico ING DECEMBRINO studio di prefattibilità ambientale Raggruppamento con requisiti conformi al DPR 554/99 art. 17 comma 8 legge 109/94 art. 51 comma 5 DPR 554/99 (giovane architetto abilitato da meno di cinque anni) art. 17 comma 14 quinques (presenza del geologo)
Adeguamento e gestione degli impianti delle gallerie di competenza del Compartimento della Regione Lombardia, da attuarsi mediante ricorso alla finanza di progetto Anas S.p.A. ASPIRANTE CONCESSIONARIO
Lombardia Per ogni fornice di galleria, la ventilazione è gestita in modo indipendente dalle altre. Tutte le variabili di riferimento e d’intervento possono essere modificate velocemente dal centro operativo di controllo, tramite il PC centrale, rendendo il sistema di regolazione molto flessibile e quindi adattabile ad ogni situazione di traffico. Al pilotaggio dell'impianto di ventilazione concorre anche il sistema di rilevamento incendio.
A cura di: ing. Leonardo Santamaria, rossidesign
I ventilatori da installare saranno di tipo assiale con getto d’aria longitudinale, specifici per fornici di gallerie con traffico unidirezionale. I ventilatori saranno installati sulla volta della galleria devono essere realizzati in acciaio inox, dovranno essere a flusso reversibile e dovranno resistere a 400°C per almeno 90’, una resistenza equivalente deve essere garantita per le alimentazioni elettriche di tali apparecchi. I ventilatori dovranno essere completi di sensori di vibrazione e di distacco e delle relative centraline di gestione. Tenuta in conto la differente lunghezza per le due gallerie oggetto di studio, prendiamo in considerazione la possibilità di studiare l’installazione di due differenti modelli di ventilatori, specifichiamo in seguito le loro caratteristiche e la loro disposizione nelle quattro canne delle due gallerie.
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SUPERVISIONE E CONTROLLO
Adeguamento e gestione degli impianti delle gallerie di competenza del Compartimento della Regione Lombardia, da attuarsi mediante ricorso alla Anas S.p.A. finanza di progetto Lombardia L’identificazione del punto di allarme avviene tramite la visualizzazione della distanza in metri su un display digitale, sistemabile all’interno del quadro di strumentazione. Il quadro dovrà essere posizionato all’immediata portata dell’operatore di controllo e le informazioni potranno essere trasmesse a distanza su un pannello sinottico o su un monitor video grazie ad un collegamento seriale. E’ inoltre possibile calibrare lo zero dello strumento di misura, ossia della tratta di cavo elettrico di giunzione prima o dopo il cavo termosensibile vero e proprio. E’ prevista una compensazione termica automatica che tiene conto delle variazioni di resistenza del cavo dovute alle variazioni termiche ambientali.
P e r La regolazione della ventilazione è effettuata sulla base dei valori d’inquinamento registrati in galleria. I dati sono forniti dalle postazioni di rilevamento ambientale, ciascuna delle quali è fissata al centro della galleria ed è composta da un sensore d’opacità, da un sensore di CO e da un anemometro. I valori dell'inquinamento, rilevati dai sensori, sono acquisiti in "continuo" tramite delle schede di campionamento dal sistema a PLC che provvede ad attivare il numero di ventilatori sufficienti a ripristinare le ottimali condizioni d’aria nel minore tempo possibile. Gli stessi valori sono inviati inoltre al Centro di controllo remoto e visualizzati in forma diagrammata sul PC centrale.
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VENTILAZIONE T.
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SUPERVISIONE E CONTROLLO
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Lombardia Per i nodi gestori del tvcc nella Ghettarello si è studiata la possibilità di ottenere in output le immagini in multivisione, con la possibile alternativa della visione in sequenza ciclica. Con l’utilizzo del multiplexer è possibile visualizzare le immagini in tempo reale di più telecamere. Contemporaneamente è possibile la registrazione, con un unico videoregistratore digitale VDR. La visualizzazione delle immagini può avvenire o in sequenza ciclica o in multivisione visualizzando schermate fino a 16 immagini. Il monitor spot consente di visualizzare in modo permanente l’immagine di una telecamera a scelta, oppure una ciclata di tutte le telecamere. È possibile visualizzare in remoto tramite un personal computer le immagini delle telecamere in tempo reale oppure visualizzare quelle precedentemente registrate. Il personal computer viene collegato al videoregistratore attraverso una rete LAN/WAN. A corredo del videoregistratore viene fornito il cd con relativo software da installare sul pc per poter gestire da remoto il videoregistratore. Questo dispositivo può essere utilizzato anche per amplificare l’ampiezza del segnale video. Il segnale video è attenuato per effetto della tratta lunga tra la telecamera e il monitor. Per risolvere tale problema, si applica un dispositivo amplificatore del segnale, che amplifica l’ampiezza del segnale video e ne recupera la risoluzione persa, un equalizzatore/optoisolatore, che porta il segnale fino ad 800 m con un buon rapporto segnale/rumore. Per la gestione tvcc della galleria Palombella, viene utilizzato l’equalizzatore/optoisolatore per amplificare l’ampiezza dei vari segnali video provenienti dalle telecamere, poste a distanza variabile dalla matrice.
IMPIANTO TVCC
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Anas S.p.A. Lombardia Il segnale video è attenuato per effetto della tratta lunga tra la telecamera e il monitor. Per risolvere tale problema, si applica un dispositivo amplificatore del segnale, che amplifica l’ampiezza del segnale video e ne recupera la risoluzione persa, un equalizzatore/optoisolatore, che porta il segnale fino ad 800 m con un buon rapporto segnale/rumore.
Il multiplexer è un dispositivo che permette la visualizzazione delle immagini provenienti in tempo reale dalle telecamere e contemporaneamente consente di registrarle. Questi dispositivi garantiscono una buona qualità dell’immagine e permettono di gestire fino a un max di 16 telecamere consentendo una visualizzazione sui monitor in modalità “schermo intero” o “multischermo”. dispositivi a catalogo sono di tipo duplex; permettono contemporaneamente la registrazione e la visualizzazione delle immagini in tempo reale o la riproduzione delle immagini precedentemente registrate.
Servizio di noleggio di biciclette collegato in coni vari punti di prelievo, dislocati presso i più importanti parcheggi, stazioni e servizi di pubblica utilità. L’utente può usare tutti i mezzi disponibili, secondo le proprie esigenze, riportandoli al punto di prelievo originario. Le biciclette possono essere utilizzate esclusivamente nella fascia oraria prestabilita al fine di poter effettuare i necessari controlli sullo stato dei mezzi.
Essendo le terre della telecamera e del monitor in punti fisicamente distanti (non equipotenziali), si crea una corrente di disturbo sul segnale video; utilizzando l’optoisolatore/equalizzatore si spezza il cammino di tale corrente rendendola uguale a zero.
PROGETTO PRELIMINARE
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IMPIANTO TVCC GEOM ENRICA COLOMBO ING PERICOLI Logistica per il sopralluogo delle gallerie ING TRIFONE BRUNO Impiantistica GEOM VITO ROSSI Energy Manager specialista Energie rinnovabili
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La matrice video e’ un dispositivo che permette di gestire un elevato numero di telecamere e di monitor, sarà utilizzata per la gestione delle telecamere nella Galleria Palombella per ottenere la visualizzazione ciclica. Ogni matrice può gestire fino ad un massimo di 32 telecamere (con l’ausilio di espansioni matrice) e 6 monitor; tale dispositivo può essere controllato da un massimo di 4 tastiere (1 in dotazione e 3 aggiuntive). La matrice in sintesi permette di : - Impostare la sequenza delle immagini provenienti dalle telecamere da visualizzare sui monitor. - Gestire la registrazione delle immagini di più telecamere. - Visualizzare le immagini di qualsiasi telecamera su un qualsiasi monitor. Incorporata nella matrice c’é una scheda I/O che consente di avere 16 ingressi di allarme con 16 uscite di attivazione delle telecamere. Le matrici possono essere completamente controllate in tutte le loro funzioni attraverso l’uso delle tastiere di controllo.
Nel caso si scelga la visualizzazione in sequenza ciclica anche per la galleria Ghettarello, si possono utilizzare due selettori ciclici per nodo. I selettori ciclici sono dispositivi elettronici utilizzati principalmente per gestire la visualizzazione ciclica sul monitor di tutte le telecamere collegate all’impianto (max 8). Vantaggio principale è quello di poter utilizzare un unico ingresso video, visualizzando quindi su un unico monitor le immagini provenienti dalle telecamere. Modularità di espansioni a 8 ingressi max di 32 IN e 6 OUT con un cestello rack 3U-19”. Le immagini possono essere visualizzate o in sequenza ciclica manuale, agendo Titolatrice 16 caratteri per ogni ingresso video visualizzabili sulle uscite 1 e 2 della matrice. manualmente sul selettore ciclico e visualizzando le immagini delle telecamere desiderate, La programmazione (con password) della matrice viene effettuata da tastiera mediante menù a OSD oppure in sequenza automatica, con la possibilità di impostare il tempo di commutazione (On Screen Display) con visualizzazione su monitor n. 1. tra l’immagine di una telecamera e l’altra. Possibilità di connettere fino a 4 tastiere. Porta seriale RS 232 per connettere personal computer e quindi programmare il sistema mediante Nei selettori ciclici allarmabili sono presenti ingressi di allarme; l’attivazione di un allarme richiama con priorità assoluta la telecamera associata a tale allarme. software in ambiente Windows oppure per controllo del videoregistratore connesso al sistema. La matrice è dotata di una scheda I/0 che consentono di avere 16 ingressi di allarme e 16 uscite di attivazione telecamere.
COMPONENTI TVCC
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PLUS TECNOLOGICI
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Il sistema di controllo del traffico deve essere inoltre in grado di monitorare, tra gli altri, almeno agli ingressi della galleria, i seguenti parametri, utili per il controllo del rispetto delle distanze di sicurezza: • Numero di veicoli per classe e per corsia • Occupazione (% di tempo) media per veicolo e per corsia • Gap (distanza in secondi) tra due veicoli successivi • Distanza in metri (headway) tra due veicoli successivi • Velocità media dei veicoli per corsia.
Mediante l'utilizzo di telecamere e di dispositivi appositi di elaborazione del segnale è possibile estrarre dati real time dai flussi di traffico. È una tecnica peculiare che combina le capacità di funzionamento da "stazione di misura " con quelle da "sezione di misura". Da questo risulta una certa flessibilità della tecnologia che ne permette l'impiego in un campo vasto di casi che spaziano: • dalla semplice rilevazione di presenza e conteggio veicolare; • all' analisi di eventi più complessi (veicolo fermo, code, incidente). La tecnica di video elaborazione può rilevare istantaneamente la formazione di code, gestire automaticamente la semaforizzazione (tipicamente agli ingressi delle gallerie), regolamentare il funzionamento di sistemi di segnalazione e informazione. In generale un sistema di acquisizione dati di traffico deve essere in grado di misurare, Altamente flessibile nella sua operatività, il sistema è in grado di eseguire una pre-elaborazione sui dati desunti dalle osservazioni, che permette una funzionalità di "rilevazione automatica di evento" almeno completamente autonoma, anche nel caso di impianti di controllo stand-alone, non centralizzati. agli ingressi di ogni galleria, i seguenti dati: È l’unico sistema in grado di verificare oggi la presenza di un veicolo fermo nell’ambito dell’area • Numero di veicoli per corsia e per classe monitorata. Ha in generale adeguate prestazioni in termini di accuratezza del dato, pur essendo • Gap (distanza in secondi) tra due veicoli successivi sensibile alle variazioni meteorologiche, in particolare alle condizioni di visibilità avversa o a • Headway (distanza in metri) tra due veicoli successivi vibrazioni della telecamera. Inoltre la telecamera deve mantenere nel tempo un alto grado di pulizia. • Velocità media dei veicoli per corsia.
MONITORAGGIO TRAFFICO
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Sulla base delle esperienze fino ad ora avute nell’ ambito dell’ analisi automatica per la rilevazione degli incidenti (A.I.D.) le prestazioni devono essere valutate sulla base dei seguenti indicatori: • Tasso di rilevazione incidenti • Tempo di rilevazione incidenti • Tempo di comunicazione incidenti • Tasso di falsi allarmi. Le prestazioni si applicano sia a soluzioni basate su "stazione di misura" sia su "sezione di misura"
A cura di: ing. Leonardo Santamaria, rossidesign
L’analisi delle sagome dovrà essere attuata attraverso computer industriale a 233 Mhz dotato di scheda di ingresso da 500 Kbauds e da software applicativo in grado di classificare tutte le tipologie dei mezzi stradali. La misura delle geometrie dei veicoli dovrà consentire l’affinamento della statistica dei mezzi in transito ed attraverso la dotazione radar dovrà essere possibile la misura della velocità dei mezzi in transito. Il protocollo di comunicazione dovrà essere di tipo “aperto” interfacciabile in modo diretto senza l’adozione di apparati complementari di conversione.
La rilevazione automatica di code o incidenti, detta AID dall'inglese "Automated Incident Detection", è attuata differentemente, per “stazione” o per “sezione”, in dipendenza della tipologia di acquisizione dati. In particolare un sistema di acquisizione dati per “sezione” è l’unico che riconosce direttamente nella sezione monitorata la presenza di code o incidenti. Tipici dispositivi di "rivelazione diretta" sono quelli che, come i sistemi di video-elaborazione o radar ad esempio, sono in grado di rilevare ed elaborare l'informazione di rallentamento/arresto del veicolo all'atto stesso dell'evento. Per sistemi di acquisizione organizzati per “stazione” i dati puntuali rilevati non permettono di riconoscere direttamente la condizione di criticità sulla sezione. Sono quindi necessarie elaborazioni matematiche dei dati misurati in più stazioni, generalmente a monte e a valle del flusso per determinare la condizione di rallentamento e incidente. In particolare le code vengono riconosciute dalla combinazione di velocità medie decrescenti e di tassi d'occupazione (misura della densità in veic/km) crescenti. Le due immagini rappresentano la tipica relazione flusso-velocità in una corsia nelle diverse situazioni di "flusso libero" e "congestione" così come emerge dalla raccolta di dati di un singolo sensore a spira induttiva. Qualitativamente la prima situazione mostra una velocità pressochè costante e indipendente dal flusso. La situazione di congestione, invece, mostra l'involuzione del sistema allorché è l'intensità di flusso a determinare la velocità. Quando il sistema raggiunge i limiti di capacità la caratteristica velocità-flusso acquista una pendenza negativa, segno che solo cambiamenti negativi di flusso (siamo in stato ormai di congestione) sono possibili e a condizione di un cambiamento in negativo delle velocità. Nei sistemi di rilevamento organizzati per "stazione la rivelazione di incidente non è diretta ma è invece ottenuta per elaborazione di dati puntuali. Gli algoritmi di AID lavorano su caratteristiche del tipo riportato nelle immagini.
SISTEMA AID
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La rilevazione automatica di code o incidenti, detta AID dall'inglese "Automated Incident Detection", è “sezione”, in dipendenza della tipologia di acquisizione dati. In particolare un sistema di acquisizione dati per “sezione” è l’unico che riconosce direttamente nella sezio Tipici dispositivi di "rivelazione diretta" sono quelli che, come i sistemi di video-elaborazione o radar ad e l'informazione di rallentamento/arresto del veicolo all'atto stesso dell'evento. Per sistemi di acquisizione organizzati per “stazione” i dati puntuali rilevati non permettono di riconoscer sezione. Sono quindi necessarie elaborazioni matematiche dei dati misurati in più stazioni, generalmente a condizione di rallentamento e incidente. In particolare le code vengono riconosciute dalla combinazio d'occupazione (misura della densità in veic/km) crescenti. Le due immagini rappresentano la tipica relazione flusso-velocità in una corsia nelle diverse situazioni emerge dalla raccolta di dati di un singolo sensore a spira induttiva. Qualitativamente la prima situazione mostra una velocità pressochè costante e indipendente dal flusso. La situazione di congestione, invece, mostra l'involuzione del sistema allorché è l'intensità di flusso a determ Quando il sistema raggiunge i limiti di capacità la caratteristica velocità-flusso acquista una pendenza neg flusso (siamo in stato ormai di congestione) sono possibili e a condizione di un cambiamento in negativo de Nei sistemi di rilevamento organizzati per "stazione la rivelazione di incidente non è diretta ma è invece o algoritmi di AID lavorano su caratteristiche del tipo riportato nelle immagini.
Anas S.p.A. Lombardia
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Gli incidenti sono analogamente riconosciuti con l’ausilio di algoritmi di rivelazione basati sui dati di flusso misurati in stazioni poste a distanze progressive diverse e sui loro andamenti gradienti temporali.
SISTEMA AID
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Il rilevamento preventivo e l'identificazione dei veicoli con merci pericolose può essere effettuato prima dell'ingresso nel tunnel con l’ausilio di dispositivi di comunicazione in radiofrequenza a corto raggio (tipicamente tecnologia di trasmissione microonde) o a raggi infrarossi. Un apparato (tag) di bordo ritrasmette gli identificativi di vettore e carico quando entra nel campo d'azione dell'antenna. Attualmente gli Organismi di Normazione competenti (ETSI , CEN/CENELEC) hanno destinato la banda 5.8 GHz alle trasmissioni veicolo terra per i servizi di telematica del traffico. Occorre ricordare che l'uso di tali dispositivi a radiofrequenza con semplice approvazione dei Ministeri PT è soggetto alle limitazioni di potenza dei cosiddetti LPD (low power device; limite di irradiazione EIRP 10 mW). Per i dispositivi di telepedaggio a 5.8 GHz la normativa italiana di riferimento è la UNI 10607, che di fatto presenta alcune differenze dalla raccomandazione (progetto europeo) di standard CEN 278. Il rilevamento preventivo è funzionale ad uno schema di esercizio particolare del tunnel nel caso di arrivo di trasporti pericolosi. Certamente l'identificazione automatica, unita ad una termografia di mezzo e di carico introducono un elemento di attenzione da parte della sala controllo. Esistono anche soluzioni di "tracing/tracking" geografico di veicoli e carichi (su base satellitare/telefonia cellulare). In questo modo lo spostamento del mezzo e le condizioni del carico (generalmente temperatura e pressione ) sono monitorate con continuità su tutta la rete e si può, eventualmente, modificare il percorso in ragione delle esigenze di sicurezza.
A cura di: ing. Leonardo Santamaria, rossidesign
Comunicazione a microonde L'originarsi di un eventuale allarme deve essere ragionevolmente riscontrabile durante il monitoraggio e comunque prima dell'ingresso in tunnel, in modo tale che in via automatica o manuale possano essere attivate le necessarie misure di sicurezza (semafori di blocco in accesso, invio di messaggi sui VMS, allerta di squadre tecniche ecc.).
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Nuove turbine eoliche per trasformare le strade di percorrenza, in grandi campi di produzione di energia verde
Pannelli fotovoltaici a doppia funzione, produttori di energia elettrica e
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Barriere antirumore e/o coperture per le aree di sosta
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